Littérature scientifique sur le sujet « Gestazione »

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Articles de revues sur le sujet "Gestazione"

1

Trębski, Krzysztof. « La surrogazione di maternità nel contesto della procreazione medicalmente assistita. Valutazione nella luce della dottrina morale della Chiesa cattolica ». Roczniki Teologiczne 69, no 3 (15 mars 2022) : 117–30. http://dx.doi.org/10.18290/rt22693.8.

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Résumé :
La surrogazione di maternità diventa un mezzo per realizzare il desiderio di procreare e, utilizzando moderne tecnologie riproduttive, provvede alla gestazione da parte di una donna per conto di una o più persone, che saranno il genitore o i genitori del nascituro. L’articolo tenta di valutare il fenomeno nell’ottica della morale cattolica, presentando la maternità surrogata nel contesto dell’uso di tecniche di inseminazione/fecondazione artificiale in vitro e il trasferimento dell’embrione, che in genere sono un passo fondamentale della procedura. La Chiesa cattolica esprime disapprovazione per la maternità surrogata, sottolineando che essa viola la dignità umana e distorce il carattere originario della maternità/paternità. Questa pratica non tiene conto della complementarietà dei sessi, del rispetto reciproco e del diritto degli sposi a diventare padre o madre insieme all’altro coniuge. Un essere umano ha il diritto di essere concepito in un matrimonio come frutto di uno specifico atto d’amore tra gli sposi. Altrettanto, la Chiesa giudica in maniera negativa l’utilizzo delle procedure medico-tecniche che permettono il trapianto dell’embrione nell’utero in caso di surrogazione gestazionale, sottolineando che minacciano seriamente la sua sopravvivenza. Inoltre, la surrogazione di maternità è vista come procedura disumanizzante, perché tratta la madre surrogata come «strumento umano usato per fini di riproduzione».
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Bufalino, L., G. Rizzo, D. Rinaldo, E. Romanini, H. Valensise, D. Arduini et C. Romanini. « Previsione della Preeclampsia nella Gravidanza Gemellare Mediante Velocimetria Doppler Uterina ». Acta geneticae medicae et gemellologiae : twin research 43, no 1-2 (avril 1994) : 115. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003056.

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Résumé :
AbstractL'incidenza di pre-eclampsia nella gravidanza gemellare è aumentata di circa 5 volte rispetto alle gravidanze singole. La velocimetria Doppler a livello uterino si è dimostrato in popolazioni a rischio, un metodo efficace per identificare precocemente le pazienti a rischio di pre-eclampsia. Non sono disponibili dati a questo riguardo nella gravidanza gemellare.Obiettivi: 1) valutare le differenze negli indici di resistenza delle arterie uterine tra gravidanze singole e gemellari, 2) valutare eventuali differenze in gravidanze gemellari complicate da pre-eclampsia, 3) valutare il valore predittivo della velocimetria Doppler uterina sulla pre-eclampsia in gravidanze gemellari esaminate a 20-24 settimane di gestazione e poi seguite prospettivamente.Disegno dello studio: l'indice di resistenza RI a livello di entrambe le arterie uterine è stato calcolato mediante Doppler colore-pulsato (Ansaldo Hitachi AU590A) nelle seguenti popolazioni: a) 315 gravidanze singole non complicate, b) 96 gravidanze gemellari non complicate, c) 53 gravidanze gemellari complicate da pre-eclampsia, d) 63 gravidanze gemellari valutate a 20-24 settimane di gestazione e non complicate al momento della osservazione.Risultati: 1) sia nelle gravidanze singole che in quelle gemellari i valori di RI decrescono nel corso della gravidanza e i valori presenti nelle gravidanze gemellari a decorso normale sono significativamente inferiori (Anova p < 0.001). 2) le gravidanze gemellari complicate da preeclampsia dimostrano valori di RI lievemente superiori alle gravidanze gemellari non complicate (p <0.05). 3) il valore predittivo sulla preeclampsia delle arterie uterine a 20-24 settimane è risultato inadeguato (k = 0.24).Conclusioni: la velocimetria Doppler delle arterie uterine è risultata di scarsa utilità clinica nel prevedere la preeclampsia nelle gravidanze gemellari.
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Todde, Eleonora. « «Una gestazione lunga e travagliata» : la fondazione delle Università di Sassari e Cagliari ». SCRIPTA. Revista Internacional de Literatura i Cultura Medieval i Moderna 15 (10 juin 2020) : 229. http://dx.doi.org/10.7203/scripta.15.17572.

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Boldrin, Pamela. « Fecondazione eterologa e gestazione surrogata : procreazione tecnologica e sfide etiche per la società ». SALUTE E SOCIETÀ, no 1 (février 2019) : 150–63. http://dx.doi.org/10.3280/ses2019-001010.

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EINSTEIN, ALBERT. « VORLESUNGEN BER SPEZIELLE RELATIVITTSTHEORIE ». Nuncius 14, no 2 (1999) : 650–61. http://dx.doi.org/10.1163/182539199x00102.

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Résumé :
Abstracttitle RIASSUNTO /title Il manoscritto einsteiniano del 1920 dal titolo: Vorlesungen ber spezielle Relativittstheorie, illustra in modo paradigmatico l'intera gestazione della Teoria della Relativit speciale, l'importanza e il ruolo di questa all'interno della Teoria della Relativit generale, il passaggio da una Teoria della Relativit speciale ad una generale, i dubbi e le certezze del suo inventore, sempre nell'ottica di uno dei nodi cruciali della Storia della Fisica moderna: il problema della definizione dell'Etere. La Teoria dell'Etere, appunto, filtrata attraverso Hendrik A. Lorentz, diventa in Einstein una fattispecie inerziale del Principio di Relativit classico e poi, spogliandosi di qualsiasi qualit meccanica, diviene Teoria gravitazionale nella prospettiva fenomenologica weyliana.
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Juri, Franco. « Il postmoderno nella narrativa Italiana degli anni ottanta : (Quali linguaggi?) ». Acta Neophilologica 24 (15 décembre 1991) : 107–13. http://dx.doi.org/10.4312/an.24.0.107-113.

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Résumé :
È lecito parlare di una narrativa italiana postmoderna? E se lo è, quali sono gli aspetti che la identitficano e le danno diritto di stanzialità nell'arte scritta degli anni '80? La questione non è di facile penetrazione, visto che - a differenza dei generi e dei modi. riconducibili a cornici di facile sistemazione stilistico-temporale - il ˝postmoderno˝ in letteratura rimane soprattutto un'ipotesi in gestazione, destinata farse a restare solo fluida ed estemporanea sperimentazione; una risposta ludica alla crisi che fa da sfondo alla produzione letteraria, e più in genere culturale, deli anni '80, nonché al disfacimento di molti valori morali, etici ed estetici ereditati dalla decade dei '70.
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Juri, Franco. « Il postmoderno nella narrativa Italiana degli anni ottanta : (Quali linguaggi?) ». Acta Neophilologica 24 (15 décembre 1991) : 107–13. http://dx.doi.org/10.4312/an.24.1.107-113.

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Résumé :
È lecito parlare di una narrativa italiana postmoderna? E se lo è, quali sono gli aspetti che la identitficano e le danno diritto di stanzialità nell'arte scritta degli anni '80? La questione non è di facile penetrazione, visto che - a differenza dei generi e dei modi. riconducibili a cornici di facile sistemazione stilistico-temporale - il ˝postmoderno˝ in letteratura rimane soprattutto un'ipotesi in gestazione, destinata farse a restare solo fluida ed estemporanea sperimentazione; una risposta ludica alla crisi che fa da sfondo alla produzione letteraria, e più in genere culturale, deli anni '80, nonché al disfacimento di molti valori morali, etici ed estetici ereditati dalla decade dei '70.
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Mantero, M. M., G. Piombo, F. Zara et L. Doria Lamba Carbone. « Gravidanze Gemellari in 18 Anni di Diagnostica Citogenetica Prenatale ». Acta geneticae medicae et gemellologiae : twin research 43, no 1-2 (avril 1994) : 113–14. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003044.

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Résumé :
AbstractRiportiamo 55 casi di gravidanze gemellari su un totale di 7,350 (0.75%) diagnosi citogenetiche prenatali eseguite presso il Centro di Genetica Umana dell'E.O. Ospedali Galliera di Genova, nel periodo 1975-1993. Le gravidanze gemellari erano bia-mniotiche nel 93.7% dei casi e monoamniotiche nel restante 6.3%. Le indicazioni per cui è stata richiesta la diagnostica citogenetica prenatale sono riportate in Tab. ILa quasi totalità delle diagnosi (n. 54) è stata effettuata mediante prelievo di liquido amniotico tra la 15ma e la 21ma settimana di gestazione; in un solo caso è stato richiesto il prelievo dei villi coriali alla lima settimana. In Tab. II riportiamo i sessi fetali riscontrati.
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Natale, Maria. « Il progetto borbonico di una Napoli giudaica tra ansia di rinnovamento e ritorno al passato ». Italian Review of Legal History, no 7 (22 décembre 2021) : 131–71. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16887.

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La condizione giuridica degli ebrei, sin dai primi anni del XVI secolo, fu disciplinata a Napoli da un susseguirsi di provvedimenti dal contenuto variamente afflittivo. Rispetto a tali precedenti, la riforma varata da Carlo di Borbone segnò una svolta epocale.Adottato dopo una lunga e problematica gestazione, l’editto costituì parte di un più ampio quadro di riforme finalizzato a «coltivare l’umana società». In tale prospettiva, più fonti documentano il collegamento esistente tra quell’iniziativa e la coeva istituzione delSupremo Magistrato del Commercio. L’orizzonte comune ad entrambe le riforme risiedeva nella volontà di dare vita ad una nuova Napoli “giudaica”, produttiva e commerciante: un’ambizione di rinnovamento che si infranse allorquando s’indebolì, e poi venne meno, la base di consenso e di sostegno politico che aveva trainato le riforme.
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Vilei, Leonardo. « Il socialismo dei professori nella Torino di fine Ottocento : immagini letterarie ed echi cinematografici ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 54, no 1 (17 mars 2020) : 277–96. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820910904.

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Résumé :
Il presente articolo prende in esame la vicenda del socialismo dei professori, con particolare riferimento all’esperienza, sia politica che letteraria, di Edmondo De Amicis, autore di un romanzo postumo, Primo Maggio, che è stato letto in chiave anti Cuore o come un Cuore socialista. La stessa vicenda che accompagna la gestazione e la pubblicazione dell’opera permette di comprendere meglio la complessità del fermento socialista della fine dell’Ottocento, ma anche i timori di una società borghese e conservatrice che aveva proprio nello scrittore di Oneglia il suo referente letterario più amato. Si prenderà infine in esame il film I compagni di Mario Monicelli, che con l’eredità di De Amicis, e con alcuni nodi irrisolti della sinistra italiana, dialoga a distanza di decenni, volente o nolente.
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Thèses sur le sujet "Gestazione"

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VIOLI, ROSARIA. « Parole in attesa. Significati, vissuti e potenzialità educative del tempo della gestazione ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/46918.

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Résumé :
La ricerca ha come oggetto di indagine il tempo dell’attesa gestazionale come momento esistenziale particolare di cui si è inteso mettere in luce caratteristiche e potenzialità educative, movendo dall’analisi dei vissuti, delle emozioni e dei significati ad esso attribuiti da un gruppo di coppie in attesa del primo figlio e da un gruppo di professioniste impegnate, a vario titolo, nell’accompagnamento alla nascita. Utilizzando la scrittura, si sono istituiti spazi di ripensamento del tempo vissuto e di riflessione comune, per promuovere nuove possibilità di comprensione dell’esperienza e la co-costruzione di dimensioni di senso che potessero accrescere la capacità critica e autoriflessiva dei singoli individui a partire dalla valorizzazione della loro biograficità.
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Cecchetto, Marta. « Monitoraggio ecografico dell'apparato riproduttore e della progesteronemia durante la gestazione e la fase prepubere nei piccoli animali ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3423239.

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Résumé :
The research project was focused on ultrasound aspects and endocrinology of prepubertal period and pregnancy of small animals. The project was developed following three main research studies. The first study analyzed the endocrinology of pregnancy in German Shepherd bitches with anamnesis of short interestrous interval and embryo resorption. The aim was: a) to study progesterone and prolactin concentrations during pregnancy; b) to evaluate acute phase proteins concentrations (C-reactive protein and ceruloplasmin) in order to evaluate inflammatory signs causing embryo resorption. Data of progesterone, prolactin, C-reactive protein, and ceruloplasmin concentrations collected in German shepherd bitches and in bitches with normal cycles and pregnancies were compared throughout all the luteal phase. However, during the study, because of a suspicion of luteal insufficiency, German shepherd bitches were treated with exogenous natural progesterone. The second study was focused on ultrasonography and fetometry of German Shepherd bitches. The study was divided into three parts: 1) linear regression formula for ICC (Inner Chorionic Cavity) and BP (Biparietal Diameter) in German Shephers bitches elaborated by other authors were used to verify accuracy of estimation of parturition day in our measurement obtained during pregnanciesof (quante?) German Shepherd bitch. In the second part of the work, linear regression formulae to estimate parturition day for BD (Body Diameter), CRL (Crown Rump Length) e DPTV (Deep Portion of TelencephalicVesicle) were calculated. Data from 15/20 German Shepherd bitches with known ovulation date were used. In the third part of the study, in order to verify the accuracy of linear regression lines in the estimation of parturition date, the formula obtainedfor BD, CRL and DPTV were used to estimate parturition day in German Shepherd bitches with unknown ovulation date. The third study was focused on the control of reproduction in order to delay puberty in queens. To this purpose, it was analysed the effect of 4.7mg deslorelin implant in the postponement of puberty in prepubertal queens. Clinical and behavioral signs of heat were monitored. Vaginal citology with the percentages of keratinized cells, vocalizations and cifosis behaviors were considered. Progesterone and estrogen concentrations were analyzed to find shift from basal levels of prepubertal period, as well as the increase of weight was analyzed to evaluate the influence of the Deslorelin treatment on the body development.
Il progetto di ricerca si è focalizzato sugli aspetti ecografici ed endocrinologici della fase prepubere e della gravidanza dei piccoli animali. La prima parte del progetto ha valutato alcuni aspetti endocrinologici della gravidanza in cagne di razza Pastore Tedesco, con anamnesi di interestri brevi e riassorbimenti embrionali. I dati degli ormoni presi in considerazione (progesterone e prolattina) sono stati confrontati con quelli rilevati in un gruppo di cagne controllo, con cicli e gravidanze normali. Inoltre, proteina C reattiva e ceruloplasmina, proteine della fase acuta positive, sono state dosate in alcuni dei soggetti appartenenti ai due gruppi per valutare l'™esistenza di segni indicativi di cause infiammatorie di riassorbimento embrionale. Durante lo studio sono state trattate, durante la gestazione, con progesterone esogeno, perché sospette di insufficienza luteale. Lo scopo è stato quello di confrontare la concentrazione di progesterone, prolattina, proteina C reattiva e ceruloplasmina in questi due gruppi di cagne, per valutare l'effettiva esistenza della necessità  di trattare i Pastori Tedeschi con progesterone esogeno e per approfondire la correlazione esistente tra il progesterone e la prolattina, principale fattore luteotropo durante la seconda parte della gravidanza. E' infatti spesso stato riscontrato durante la mia pratica clinica un utilizzo di supplementazione di progesterone esogeno non giustificato da evidenze cliniche, basato solo su un abbassamento della concentrazione della progesteronemia e che porta l'™allevatore a richiedere l'€™utilizzo di supplementazioni ormonali. Nel secondo lavoro è stato preso in considerazione l'€™aspetto ecografico della gestazione canina. In particolare il lavoro è stato focalizzato sulla stima della data di parto in cagne di razza Pastore Tedesco utilizzando sia rette di regressione lineare per parametri calcolati da altri autori, sia rette di regressione da noi calcolate specificatamente per il pastore tedesco. La parte 1 del lavoro ha previsto l'applicazione di formule elaborate da altri autori per i parametri ICC (Inner ChorionicCavity) e BP (Biparietal Diameter) per verificare l'™accuratezza della stima della data di parto nei soggetti inclusi nel nostro studio. Nella parte 2 del lavoro sono state elaborate rette di regressione lineare per la stima della data di parto in cagne di razza Pastore Tedesco, per i parametri BD (Body Diameter), CRL (Crow Rump Lenght) e DPTV (DeepPortion of TelencephalicVesicle). Nella parte 3 dello studio le formule ottenute nella parte 2 sono state applicate a dati raccolti in cagne gravide di razza Pastore Tedesco con ovulazione non nota. Il terzo lavoro è stato focalizzato sul controllo della riproduzione. E'ˆ stato valutato l'€™effetto dell'€™impianto di 4.7 mg di Deslorelin nel posporre l'insorgenza della pubertà in gatte prepuberi. Per verificare l'€™efficacia di questo trattamento sono stati presi in considerazione gli aspetti clinici e comportamentali del della fase estrale quali citologia vaginale e la presenza di cellule cheratinizzate, vocalizzazioni e cifosi. Inoltre sono state valutate le variazioni delle concentrazioni di progesterone ed estrogeni, per valutarne le eventuali alterazioni rispetto ai livelli basali riscontrati durante il periodo prepubere. E'ˆ stato infine valutato l'€™incremento di peso corporeo nelle gatte incluse nello studio.
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Cervi, Francesca <1983&gt. « Infezione primaria da Citomegalovirus in gravidanza : fattori prognostici di malattia sintomatica determinabili entro la ventiduesima settimana di gestazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8506/1/CERVI_FRANCESCA_TESI.pdf.

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Résumé :
Background. L’infezione primaria da Citomegalovirus (CMV) in gravidanza può portare a infezione congenita in circa il 30% dei casi, di cui 15-20% possono sviluppare sintomi a lungo termine inclusi deficit uditivi e sequele neurologiche. Gravi anomalie cerebrali nello studio ecografico prenatale sono associate a peggiore prognosi, ma è più difficile stabilire gli esiti post-natali nei feti con anomalie ecografiche non gravi. Obiettivi. Valutazione del potere predittivo di malattia sintomatica delle anomalie ecografiche non gravi, in associazione all’amniocentesi, determinabili entro la ventiduesima settimana di gestazione. Metodi. Studio prospettico osservazionale di donne con infezione primaria in gravidanza tra il 2007 e 2015: le pazienti sono state sottoposte a studio ecografico e neurosografico della morfologia fetale ed isolamento virale su liquido amniotico tra 20 e 21 settimane di gestazione, ad almeno 6 settimane dal presunto contagio materno. I segni e i sintomi di malattia congenita sono stati valutati alla nascita e al follow up nei nati vivi e attraverso l’esame autoptico nei casi di interruzione di gravidanza. Risultati. Lo studio ecografico prenatale di 306 gravidanze complicate da infezione primaria da CMV ha rilevato la presenza di anomalie cerebrali lievi e/o extracerebrali in 15 casi (4.9%). Tali reperti si sono dimostrati significativamente associati alla presenza di malattia sintomatica post-natale (OR= 18.5; 95% CI: 5.43-62.8, P<0.001), con alta specificità (97.6%) e valore predittivo negativo (95.6%) La contemporanea presenza di anomalie ecografiche e isolamento di DNA virale su liquido amniotico ha mostrato specificità e valore predittivo negativo pari a 99.7% e 95.7%, mentre la presenza di uno solo dei due reperti ha raggiunto una sensibilità di 94.7% e valore predittivo negativo di 99.6%. Conclusioni. La valutazione del rischio di malattia sintomatica può essere realizzata prima della ventiduesima settimana con buona sensibilità e specificità, attraverso un dettagliato esame ecografico morfologico ed isolamento virale su liquido amniotico.
Background. Primary maternal Cytomegalovirus (CMV) infection during pregnancy can lead to congenital infection in around 30% of newborns, with 15-20% of infected children developing long-term symptoms including hearing loss and neurological sequelae. Severe brain ultrasound anomalies are associated with poor prognosis, but post-natal outcomes of fetuses with mild ultrasound anomalies are difficult to establish. Objective. The aim of the study was to evaluate the predictive value of mild ultrasound anomalies and viral load in amniotic fluid, performed before twenty-second week of gestation, in relation to the presence of symptomatic congenital disease. Methods. This is a prospective observational study of pregnant women with primary CMV infection enrolled between 2007 and 2015: fetal ultrasound scan with detailed neurosonogram and viral isolation in amniotic fluid were performed in all pregnancies between 20 and 21 weeks of gestation, at least 6 weeks after maternal infection. Sign and symptoms of congenital infection were evaluated at birth and at neonatal follow up in live-borns, post-mortem examinations were carried out in second trimester aborted fetuses. Results. Ultrasound fetal scan of 306 pregnant women with primary CMV infection detected the presence of mild cerebral and extracerebral anomalies in 15 cases (4.9%). These features was significantly associated with symptomatic congenital disease (OR= 18.5; 95%CI: 5.43-62.8, P<0.001) with high specificity (97.6%) and high negative predictive value (95.6%). The combined specificity and negative predictive value of ultrasound and viral isolation in amniotic fluid were 99.7% and 95.7%, respectively. The presence of one of this features alone reached sensibility of 94.7% and negative predictive value of 99.6%. Conclusion. The evaluation of neonatal risk of symptomatic CMV congenital disease can be realized with a good sensibility and specificity through the combination of detailed ultrasound fetal scan and viral isolation within the twenty-second week of gestation.
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Milani, Francesca. « Tiempo de espera di Carme Riera : Proposta di traduzione volta alla lettura radiofonica ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9197/.

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MASTRICCI, ANNA LUCIA. « PROFILO NUTRIZIONALE E DISTURBI GASTROINTESTINALI FUNZIONALI IN GRAVIDANZA : CORRELAZIONE CON I MARKERS INFIAMMATORI ED ANTROPOMETRICI MATERNI NEI TRE TRIMESTRI DI GESTAZIONE E CON IL PESO NEONATALE IN UNA POPOLAZIONE DI GRAVIDE A BASSO RISCHIO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/335056.

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Résumé :
Nutritional profile and functional gastrointestinal disorders in pregnancy: effects on inflammatory markers, maternal anthropometry and neonatal birth weight Anna Lucia Mastricci Purpose The deep impact of pregnancy on digestive functions and the frequent related unwanted symptoms, together with the compliance of pregnant women toward good medical advice, offer a formidable chance to induce proper nutritional habits and identify latent gastrointestinal disorders. Functional gastrointestinal disorders' (FGIDs) associations with dietary habits and body mass index (BMI) have not been thoroughly investigated in the general population and in particular in pregnant women. Epidemiological studies have associated the increase in chronic inflammatory bowel disease to the spread of the so-called “Western diet”. The Mediterranean diet has increasingly been regarded as the gold-standard diet for human health. The nutrients exert their effects on tissue inflammation because they modified the composition of the intestinal microbiota, impaired mucosal barrier function and induce a state of low grade inflammation. Gastrointestinal disorders are not only the effect of progesterone on smooth muscle, but, alternatively, these symptoms could be interpreted as preexisting subclinical condition transformed into symptomatic conditions by pregnancy. Aim The aim of this study was to investigate the nutritional profile of Caucasian pregnant women without any previous medical condition and to evaluate its impact on weight gain, digestive and immune system, and neonatal outcome. Methods A total of 126 pregnant women were enrolled for this study. Dietary habits and gastrointestinal abnormal symptoms were assessed via two validated self-administrated questionnaire during each trimester of pregnancy. Anthropometric measurements, stool test, immune profile blood tests, socio-demographical and lifestyle data were collected during pregnancy. Associations between socio-demographic characteristics, BMI, food intake frequencies, eating habits and FGIDs were investigated with univariate logistic regression. Results High adherence to Mediterranean diet (MeD score ≥ 9) was demonstrated in only 15% of patients enrolled into study group and this trend was constant during pregnancy. Mean ± SD Med-score in each trimester of pregnancy were 7.2 ± 1.4, 7.0 ± 1.2 and 7.3 ± 1.2, respectively. Among food group items, it was noted a low consumption of fish (only 4.4% reported consuming at least 3 times a week), legumes (only 9.6% reported consuming at least three times a week) and nuts (only 24.6% reported consuming at least once a week). Mean ± SD age and pre-gestational BMI of study group were 33±3.95 and 21.82 ±3.09, respectively. Only 11.9% of patients were overweight (BMI 25-29.9) and 1.6% obese (BMI ≥ 30) before pregnancy. The study participants with higher BMI, subscapularis and total skinfold measurement had significantly lower serum adiponectin levels (r= -0,3, p= 0.007 and r= -0.2, p= 0.003, respectively). In the first trimester, the most prevalent FGIDs using ROME III questionnaire was unspecified irritable bowel syndrome (IBS) (43%), followed by bloating + constipation (4%) and positive red flags (10%). There was any significantly difference in incidence of FGIDs during pregnancy. Pregnant women affected by bloating and constipation during the second trimester showed significantly lower med score ( 5.66 ± 0.57 vs 7.37 ± 1.46, p= 0.048); a negative association between mediterranean score and homocysteinemia was observed during second trimester (r= -0.2601, p= 0.028). In contrast to study group with no gastro-intestinal symptoms, pregnant women affected by unspecified IBS and more likely to have red flags during second trimester had significantly higher serum C3 levels and hyperomocisteinemia, respectively (1.46 ±0.16 vs 1.33±0.19, p= 0.007; 7.63 ± 1.36 vs 6.55 ±1.31, p=0.014). A positive association was observed between maternal weight gain, abdominal circumference, and red flags during third trimester (75.8 ± 11.69 vs 69.7 ± 9.66, p=0.04) (109.61 ±7.95 vs 104.08 ±7.06, p=0.013). Finally, positive red flags showed during third trimester were significantly associated to increased neonatal birth weight (3581.15 ±336.14 vs 3306.11 ±412.82, p=0.026). Conclusions Nutritional components have profound effects on digestive and immune systems. The different components of a “global unbalanced diet”, added to chemicals and pollutes substances might interfere with the balance between human genome and inherited microbioma, and gastrointestinal symptoms , such as constipation, bloating and cramping, appear. So far these disorders had been correlated to the effect of progesterone on smooth muscle during pregnancy; nowdays thy could be interpreted as pre-existing condition transformed into symptomatic condition by pregnancy. The findings suggest that a correct nutritional profile could prevent gastrointestinal disorders during pregnancy and prevent metabolic syndrome in the future.
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Nicolosi, Alessandra Maria Santa. « Il bambino nato piccolo per l'età gestazionale (Sga) ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1376.

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Résumé :
INTRODUZIONE Negli ultimi anni sempre maggiore interesse è stato riservato allo studio dei bambini nati piccoli per l età gestazionale (SGA, Small for gestational age) ovvero quei soggetti che presentano peso e/o lunghezza alla nascita inferiore al 3° percentile o alle - 2 DS. Fino ad alcune decine di anni fa, tale categoria non era considerata a rischio, se non nel breve termine; oggi invece la letteratura scientifica è ricca di dati che indicano che i bambini nati SGA, rispetto ai nati di peso adeguato (AGA, Adeguate for gestational age) presentano una probabilità maggiore di sviluppare in età adulta iposomia, malattie cardiovascolari e metaboliche, quali ipertensione arteriosa, obesità, dislipidemia, insulino-resistenza, ridotta tolleranza glucidica e diabete di tipo II, identificando il quadro della sindrome metabolica o sindrome X, e problematiche neuropsicologiche quali disturbi dell attenzione e iperattività, deficit nell apprendimento, ridotta autostima e difficoltà di interazione sociale. Nonostante le numerose ricerche non risulta ancora chiara l eziologia che sottende l associazione tra basso peso alla nascita e patologie dell età adulta, anche se diverse sono state le ipotesi avanzate. Malgrado la maggior parte dei soggetti SGA manifesti una crescita di recupero, definita catch-up growth , entro il terzo anno di vita, circa un bambino su 10 non la esibirà presentando, quindi un quadro di iposomia. Dal momento che dai dati in letteratura si evince che il nascere piccoli per l età gestazionale comporta quindi un maggiore rischio di sviluppare sin dall infanzia problematiche di carattere endocrino-metabolico oltre al problema dell iposomia, risulta fondamentale nei bambini dismaturi effettuare accurati controlli al fine di attuare strategie di prevenzione e di riconoscere tempestivamente la presenza di eventuali complicanze. La presente trattazione si pone come fine quello di fornire un approfondimento sulla condizione dei bambini Small for gestational age, affrontando nella prima parte l analisi dei dati riportati in letteratura relativi la definizione, l epidemiologia e le problematiche correlate quali complicanze e possibilità di trattamento, e descrivendo, nella seconda parte, lo studio epidemiologico, osservazionale, da me condotto al fine di verificare le problematiche relativa alla bassa statura in una popolazione di bambini nati SGA del nostro territorio.
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Roverso, Marco. « Proteomica e metallomica : studio del tessuto placentare in presenza di diabete gestazionale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3421787.

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Résumé :
The present research work concerns the development of new analytical methods aimed to the study of the proteome and the metallome of placental tissue and the evaluation of its possible modifications and/or alterations due to gestational diabetes. Proteomics analysis was performed by different experimental approaches based on mass spectrometry (ESI-MS and MALDI-MS), and on one- and two-dimensional electrophoresis. These analytical techniques are presently the most suitable experimental approaches to be used in omics applications thanks to their high sensitivity and specificity. Results showed the presence of protein species differently expressed in the case of gestational diabetes; in particular, it was measured an increment of the chorionic somatomammotrophin level and a decrease in the concentration of alpha, beta and gamma chains of fibrinogen and tubulointerstitial nephritis antigen-like in the case of placental tissues impaired by GDM. Metallomics analysis was carried out by ICP-MS, an analytical technique characterized by high sensitivity and robustness. The study reported an increased concentration of Se and a decrease of Cd level in pathological placental tissues compared to healthy ones. Furthermore, this approach allowed the evaluation of the effectiveness of the sampling procedure, the influence of the blood on the obtained results and showed the importance of other parameters, such as the lifestyle of the patients, in the statistical evaluation of the experimental data. In conclusion, the obtained data might be useful for the study and the explanation of the biochemical processes that characterize the disease and for the determination of new biomarkers aimed to the development of innovative diagnostic tests for gestational diabetes.
Il lavoro di ricerca presentato concerne lo sviluppo e il perfezionamento di metodi analitici atti allo studio del proteoma e del metalloma del tessuto placentare e alla valutazione di eventuali sue modificazioni e/o alterazioni in presenza di diabete gestazionale. Le analisi di proteomica sono state effettuate mediante metodologie analitiche basate sulla spettrometria di massa (in particolare sono state utilizzate le tecniche di ionizzazione MALDI e ESI) e sull’elettroforesi mono e bi-dimensionale. Allo stato attuale dell’arte queste tecniche analitiche risultano essere gli approcci sperimentali più adatti a condurre indagini di questo tipo grazie all’elevata sensibilità e specificità che le caratterizza. I risultati analitici hanno evidenziato la presenza di specie proteiche diversamente espresse nel caso di diabete gestazionale; in particolare è stato notato un incremento dei livelli di somatomammotropina corionica e una diminuzione della concentrazione delle catene alfa, beta e gamma del fibrinogeno e di Tubulointerstitial nephritis antigen-like nelle placente complicate da GDM. Le analisi di metallomica sono state condotte mediante ICP-MS, a sua volta tecnica analitica caratterizzata da elevata sensibilità e robustezza. Le analisi hanno rivelato un aumento della concentrazione di Se e una diminuzione dei livelli di Cd nelle placente patologiche rispetto a quelle sane. L’approccio seguito ha permesso di valutare l’efficacia del campionamento e delle procedure pre-analitiche, l’influenza del tessuto ematico sui risultati ottenuti e ha mostrato l’importanza di altri parametri, come ad esempio lo stile di vita della gestante, nella valutazione statistica dei dati sperimentali. In conclusione, si può affermare che le informazioni ottenute possono essere utili per lo studio e la delucidazione dei processi biochimici che caratterizzano la patologia e per la determinazione di nuovi bio-marcatori che permettano lo sviluppo di test diagnostici innovativi per il diabete gestazionale.
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Cavoretto, P. I. « STUDIO DI NUOVI FATTORI PROGNOSTICI ECOGRAFICI FETALI NELLA GRAVIDANZA CON DIABETE PRE-GESTAZIONALE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/156318.

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Résumé :
Study of new ultrasonographic fetal prognostic factors in pregnancies with pre-gestational diabetes mellitus Objective: Firstly, to study fetal and placental biometry along with placental and fetal cardiac function at 11+0-13+6 weeks in pregnancies with pre-gestational diabetes mellitus (PGDM), by means of a series of two-dimensional (2D), three-dimensional (3D), Doppler ultrasound measurements as well as with free serum chorionic gonadotropin-β (free-βhCG), pregnancy associated plasma protein A (PAPP-A) and glycosylated hemoglobin (HbA1c) concentrations. Secondly, to evaluate differences of such measurements between normal and PGDM and eventually, to investigate their prognostic capability in the prediction of neonatal macrosomia. Materials and methods: 50 normal controls and 50 PGDM pregnant patients at 11+0-13+6 weeks were recruited in a twenty-six months period. Demographic characteristics were recorded and 2D, 3D and Doppler ultrasound assessment were performed collecting the following measurements: crown rump length (CRL), nuchal translucency (NT), nasal bone (NB), tricuspid Doppler (TR), ductus venosus Doppler (DV), left sided myocardial performance index (MPI), fetal head and trunk volume (FV), head volume (HV), placental volume (PV). The trunk volume (TV) was obtained subtracting HV from FV and the head to trunk ratio (HTR) was calculated. VOCAL technology was used to obtain 3D ultrasound measurements as previously described. DV Doppler was defined normal with positive or negative A wave and abnormal with reverse A wave. In 35 patients of both groups we also obtained maternal serum free-βhCG and PAPP-A measurements and in all PGDM cases maternal serum HbA1c was measured with High-Performance Liquid Chromatography in the periconceptional period, at 11+0-13+6 weeks and in the second trimester. All of the ultrasound measurements were performed by a single operator blind to the pregnancy outcome and according to the methodology described in separate publications-guidelines. We collected pregnancies outcomes and birthweight (BW) was transformed in centile for gestational age. Categorical variables of both groups were compared by non-parametric chi-square test. Continuous variables of both groups were compared using mean differences from expected measurements (delta values) obtained from available regression equations with non-parametric Mann Whitney U test. BW was analyzed firstly as a continuous variable by means of regression of each continuous measurements of the study and subsequently as a dichotomous variable using non parametric statistics, as previously described. Macrosomia was defined as a BW greater than the 95th centile for gestation. Statistical significance was considered with p<0.05. Results: Gestational age at delivery was significantly smaller in PGDM compared to controls (p<0.001), whereas maternal age (p<0.05), body mass index (p<0.05) and BW centile (p<0.001) were significantly greater in PGDM compared to controls. Macrosomia occurred in 13 (26%) patients with PGDM and in 2 (4%) of the normals. No significant differences between normal controls and PGDM were found for the following measurements: CRL (p=0.240), NT (p=0.521), NB (p=0.317), TR (p=0.317), free-βhCG (p=0.374), PAPP-A (p=0.725), FV (p=0.072), HV (p=0.521). Abnormal DV Doppler was more frequent in PGDM group compared to normal (LR: 6.50; p<0.001) as well as in PGDM developing neonatal macrosomia compared to those with no macrosomia (LR: 3.32; p=0.008). MPI was significantly greater in PGDM group compared to normal (p<0.001) as well as in PGDM developing macrosomia compared to those with no macrosomia (p<0.001). TV and PV were significantly smaller in PGDM compared to normal (p<0.001; p<0.001) and in PGDM with macrosomia compared to those without (p<0.001; p=0.005). HTR was significantly greater in PGDM compared to normal (p<0.001) and in PGDM with macrosomia compared to those without (p<0.001). Regression analysis showed a significant correlation between BW centile and HTR (r=0.387; p=0.006), but not with other study variables. Periconceptional HbA1c and HbA1c at 11+0-13+6 weeks were not different in PGDM with and without macrosomia (p=0.293 and p=0.187, respectively), whereas HbA1c in the second trimester was greater in PGDM developing neonatal macrosomia compared to those who did not (p=0.014). Conclusions: in our series PGDM was associated with asymmetric fetal growth restriction, reduced placental volume, abnormal ductus venosus perfusion and impaired cardiac function at 11+0-13+6 weeks of pregnancy. Fetal trunk volume, head to trunk ratio, placental volume, myocardial performance index, ductus venosus Doppler may predict neonatal macrosomia at 11+0-13+6 weeks of pregnancy and eventually may be indicators of fetal metabolic impairment in PGDM pregnancies.
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MIGLIO, NICOLE. « Phenomenology of Pregnancy : the lived experience of gestation ». Doctoral thesis, Università Vita-Salute San Raffaele, 2021. http://hdl.handle.net/20.500.11768/120595.

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Résumé :
My research sets out to enrich current philosophical debate around pregnancy within the context of contemporary continental philosophy. In response to this theoretical urgency, this thesis offers a robust phenomenological inquiry into the eidetic structures of gestational lived experience. In particular, it shows how the Husserlian eidetic approach can account for the irreducibility of marginalized experiences, and can do so with the same theoretical toolkit serving accounts of so-called “normal” gestational experience. Part 1 (Phenomenological accounts) outlines the original development of phenomenology of pregnancy. Moving from the writings of Edmund Husserl, Maurice Merleau-Ponty, Simone de Beauvoir, and Iris Marion Young, it explores the phenomenological understanding of intra-uterine life, the role played by the pregnant embodiment, the notion of pregnancy as a process and not merely a condition. The main upshot of this part concerns the importance of the paradigmatic shift in considering the pregnant woman, not simply as a patient, but instead as an embodied self. Part 2 (Space and Time of pregnancy) is an exercise in the epoché, critiquing common depictions of the pregnant body and pregnant temporalities. By analyzing the paradigmatic “hospitality model” and “container model” respectively, I show why pregnant embodiment might be more profitably explored in terms of Leib. Furthermore, I advocate a re-thinking of gestational temporalities, by complementing the rhetoric of “stages” (of the fetal development) with an analysis of the gestating self's temporalities (that I define as “scattered temporalities”). This analysis of time takes issue with the homogenizing accounts of pregnancy as a transitory phase concluding with the childbirth. In Part 3 (The who of pregnancy), I explore the “emergence” of the fetal-other. I begin by giving an overview of the conceptualization of alterity in chapter six, particularly focussing on the process of personalization of the fetus and its consequences for the gestational process. In chapter seven, I argue for the pregnant process in terms of radical intercorporeality, by analysing the role of the touch in defining the gestational polarity and the specific kind of agency the gestating self and the fetal-other have in their mutual and asymmetrical co-constitution. By shifting the focus from the pregnant condition to the (inter)subjective character of the gestational process, my thesis makes a genuinely original contribution to the field. It offers new phenomenological insight into the structures of gestational experience, and it expands and deepens understanding of the gestating self – both as an object of philosophical investigation and as a subject of knowledge and cognition.
La mia ricerca si inserisce nell’attuale dibattito sulla gravidanza nel contesto della filosofia continentale contemporanea, con lo scopo di un’indagine fenomenologica delle strutture eidetiche dell’esperienza gestazionale. In particolare, mostra come l’approccio eidetico husserliano può spiegare l’irriducibilità qualitativa delle esperienze di gestazione, con lo stesso impianto teorico che serve a rendere conto della cosiddetta esperienza gestazionale “normale”. La sezione uno (Phenomenological accounts) delinea lo sviluppo originale della fenomenologia della gravidanza. Partendo dagli scritti di Edmund Husserl, Maurice Merleau-Ponty, Simone de Beauvoir e Iris Marion Young, esplora la comprensione fenomenologica della vita intra-uterina e il ruolo svolto dal corpo gestante, elaborando una nozione di gravidanza come processo e non come condizione o stato. Il principale risultato di questa indagine si concretizza nel cambio di paradigma nel considerare la donna incinta: non più (solo) paziente, ma anche soggetto di esperienza. La sezione 2 (Space and Time of pregnancy) è un esercizio di epoché volto a criticare le rappresentazioni comuni del corpo incinta e delle temporalità gestazionali. Attraverso un confronto tra il modello dell’hospitality e quello del container, sostengo che la corporeità gestante debba essere pensata come Leib. Inoltre, propongo di rinegoziare la temporalità gestazionale integrando la retorica degli “stadi” (dello sviluppo fetale) con un’analisi delle temporalità del sé gestante (che definisco scattered temporalities). Questa indagine dello spazio e del tempo della gestazione mostra l’inconsistenza fenomenologica di un’idea della gravidanza come fase transitoria che si conclude con il parto e del corpo gestante come involucro di un processo biologico e sub-personale. Nella terza sezione (The who of pregnancy), esploro la natura dell’altro-fetale (fetal-other). Inizio con una panoramica della concettualizzazione dell’alterità fetale nel capitolo sei, concentrandomi sul processo di personalizzazione del feto e sulle sue conseguenze per il processo gestazionale. Nel capitolo sette esploro l’esperienza vissuta della gravidanza, sostenendo che essa esibisca una forma di intercorporeità radicale intercorporeità. Indago dunque il ruolo del tocco nella costituzione della polarità gestazionale e il tipo specifico di agency, sia del soggetto gestante che dell’altro fetale, così come emerge nel e dal loro reciproco ma asimmetrico rapporto. Invece di considerare il processo gestazionale come una condizione che interessa la donna incinta, la mia tesi mira a delineare il carattere essenziale del processo gestazionale come intrinsecamente intersoggettivo e a indagare la portata filosofica del sé-in-gravidanza. Interrogando le strutture dell'esperienza gestazionale, contribuisce infine alla comprensione filosofica del sé gestante, inteso sia come oggetto di indagine filosofica che come soggetto epistemico e patico.
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CAPPONI, VALENTINA. « Sviluppo di una piattaforma per la diagnosi prenatale non invasiva di malattie genetiche in epoca gestazionale precoce ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266628.

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Résumé :
Prenatal diagnosis of aneuploidies and monogenic diseases is usually performed by amniocentesis or chorionic villous sampling. However, these procedures are associated with 0.5%-2% risk of miscarriage. The discovery of cell free fetal DNA (cffDNA) in maternal plasma in 1997 has provided a new source of fetal genetic material that can be safely obtained from maternal blood and successfully processed for non invasive genetic diagnosis (NIPD). In this study is described a new approach for non invasive prenatal diagnosis of β- thalassemia which is based on semiconductor sequencing (Ion Torrent PGM) and fetal haplotype inference. In particular, the approach is based on target sequencing of the mutation site, the β°39 non sense mutation of the HBB gene, and several informative SNPs spread in the β-globin gene cluster. The data analysis of each cffDNA sample and the inference of the most likely inherited haplotypes were determined by an automated pipeline which firstly constructs the parental haplotypes, using the sequencing data from the parental DNAs and an haplotype reference panel previously created. The pipeline, then, quantifies the allele counts observed in each site sequenced in the corresponding cffDNA sample and finally predicts the two haplotypes most likely inherited by the fetus using a hidden Markov Model (HMM). The results were finally compared with the sequencing data of the fetal DNA obtained by villocentesis. Using these approaches we have analyzed 30 out of 37 cffDNA samples; in seven samples, in fact, the pipeline could not proceed because of the lack of informative sites or of other parameters useful for downstream analysis. The fetal β°39 genotype was correctly predicted in 24/30 (80%) samples, while it was incorrectly defined in 6/30 (20%) cases. The incorrect results obtained in these last samples was due to the erroneus inference of the maternal haplotype. On the contrary, the paternal haplotype was correctly detected in all 30 samples processed. In the next future we are planning to improve the protocol by increasing the number of potentially informative SNPs and to process a higher number of Sardinian β°39 carriers in order to expand the haplotype reference panel. This haplotype-based approach has given encouraging results and we think that it could be a starting point for eventual future application of NIPD also to other monogenic disorders.
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Livres sur le sujet "Gestazione"

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Rocca, Daniela Ronchi della. La gestazione del castoro. Rivoli (TO) [i.e. Turin, Italy] : Neos, 2011.

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Per un cristianesimo fedele : La gestazione del nuovo mondo. Assisi : Cittadella, 2011.

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Mustio et Soranus of Ephesus, dir. Mustione traduttore di Sorano di Efeso : L'ostetrica, la donna, la gestazione. Napoli : Liguori, 2012.

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Marchi, Adriana. Dislessia Da Curare : Bambini con Difficoltà Nell'apprendimento e l'Uso Di Alcool Nei Primi Giorni Della Gestazione. Independently Published, 2019.

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Recard, Jack. Registro Del Diabete : Registro Giornaliero Portatile Della Glicemia, Registro Del Diabete, Registro Del Diabete Gestazionale, Rilevatore Della Pressione Sanguigna, 100 Pagine, 6x9 Pollici. Independently Published, 2022.

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Chapitres de livres sur le sujet "Gestazione"

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Paratore, Carlotta. « 1 • Enrique Jardiel Poncela e Los ladrones somos gente honrada nel panorama della letteratura umoristica spagnola del Novecento ». Dans Tradurre l’umorismo, tradurre Jardiel Poncela Con traduzione integrale di Los ladrones somos gente honrada. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-679-4/001.

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Résumé :
Come spesso accade nel processo creativo del teatro di Jardiel, anche Los ladrones somos gente honrada non nacque dal nulla, ma – al contrario – fu il frutto di una ricapitalizzazione parziale di materiale già elaborato dall’autore nel tempo e in diverse circostanze. Come sempre, è lo stesso Jardiel a riferire nel preambolo della commedia quali furono le tappe del processo di gestazione dell’opera, che ebbe inizio dopo il sonoro insuccesso di El amor sólo dura 2.000 metros (1941), la prima delle sei commedie che il drammaturgo avrebbe composto in seguito all’accordo preso nel 1940 con Tirso Escudero, l’impresario del Teatro de la Comedia di Madrid, per le tre successive stagioni teatrali.
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