Littérature scientifique sur le sujet « Fuori equilibrio »

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Articles de revues sur le sujet "Fuori equilibrio"

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Corrado, Federica. « Le fragilità della montagna. Tra micro (innov)azioni e grandi eventi ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 3 (février 2021) : 29–38. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-003002.

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Résumé :
Le montagne si configurano come un mosaico di territori, estremamente complesso e diversi-ficato, oggi protagonisti di percorsi di rigenerazione che partono dalla re-interpretazione delle risorse locali da parte delle comunità montane. Le fragilità delle montagne, pur in parte costi-tuendo elementi strutturanti i territori stessi, hanno determinato forme di marginalità oggi rivi-ste come opportunità. In relazione a questa diversa visione della marginalità, l'articolo propo-ne alcune riflessioni sulla capacità di alcuni territori di invertire il loro cammino approdando verso nuove forme di sviluppo. Si tratta di esempi che mettono in luce il valore delle risorse locali e quello dei processi di ibridazione tra esterno e interno quale chiave di volta del percor-so. Fuori da ogni retorica, l'articolo mette in luce come infatti siano necessarie alcune condi-zioni affinché si possa attivare un tale percorso di rigenerazione. Infine, facendo riferimento alla situazione di contatto di molte aree montane fortemente fragili con aree invece globalizzate dai fenomeni del turismo di massa e dei grandi eventi, nell'articolo si mette in evidenza una ri-lettura di queste situazioni di contatto come occasione in termini di costruzione di un sistema territoriale che integra le varie parti, producendo ri-equilibrio e valore aggiunto territoriale
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2

Monaci, Massimiliano. « L'innovazione sostenibile d'impresa come integrazione di responsabilitŕ e opportunitŕ sociali ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 2 (avril 2013) : 26–61. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002002.

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Résumé :
Le concezioni e le prassi di responsabilitŕ sociale d'impresa (CSR, corporate social responsibility) che si sono affermate sino a tempi molto recenti riflettono prevalentemente una logica reattiva, incentrata sulla necessitŕ delle aziende di rilegittimarsi nei confronti dei loro stakeholder corrispondendo alla richiesta di riduzione e prevenzione dei costi sociali legati all'attivitŕ d'impresa (degrado ecologico, disoccupazione conseguente a ristrutturazioni, ecc.). Tuttavia l'attuale periodo, anche per le incertezze e questioni poste dalla crisi economica, rappresenta una fase singolarmente feconda per andare oltre questo approccio adattivo e raccogliere la sfida di una visione piů avanzata della dimensione sociale dell'agire d'impresa come innovazione sostenibile. Tale modello si basa sulla valorizzazione di beni, risorse ed esigenze di significato sociale ed č indirizzato alla creazione di valore integrato - economico, umano-sociale e ambientale - nel lungo termine. La caratteristica centrale di questo profilo d'impresa č la tendenza a operare in maniera socialmente proattiva, sviluppando un'attitudine a cogliere o persino anticipare le direzioni del cambiamento sociale con i suoi bisogni e problemi emergenti e facendo sě che l'integrazione di obiettivi economici e socio-ambientali nei processi strategico-produttivi si traduca in fattore di differenziazione dell'offerta di mercato e in una reale fonte di vantaggio competitivo. Nel presente lavoro si indica la praticabilitŕ di un simile modello riferendosi ai risultati di una recente indagine condotta su un campione di dieci imprese italiane, eterogenee per dimensioni, collocazione geografica, fase del ciclo di vita e settori di attivitŕ, che si estendono da comparti tradizionali (come quelli alimentare, edilizio, sanitario, dell'arredamento e della finanza) a campi di piů recente definizione e a piů elevato tasso di cambiamento tecnologico (quali l'ingegneria informatica, la comunicazione multimediale, il controllo dei processi industriali e il risanamento ambientale). La logica di azione di queste organizzazioni sembra ruotare intorno a una duplice dinamica di "valorizzazione del contesto": da un lato, l'internalizzazione nella strategia d'impresa di richieste e al contempo di risorse sociali orientate a una maggiore attenzione per l'ambiente naturale, per la qualitŕ della vita collettiva nei territori, per i diritti e lo sviluppo delle persone dentro e fuori gli ambienti di lavoro; dall'altro lato, la capacitŕ, a valle dell'attivitŕ di mercato, di produrre valore economico e profitti generando anche valore per la societŕ. Nei casi analizzati č presente la valorizzazione delle risorse ambientali, che si esprime mediante la riprogettazione di prodotti e processi e politiche di efficienza energetica di rifornimento da fonti di energia rinnovabile, raccordandosi con nuove aspettative sociali rispetto alla questione ecologica. Č coltivato il valore umano nel rapporto spesso personalizzato con i clienti e i partner di business ma anche nella vita interna d'impresa, attraverso dinamiche di ascolto e coinvolgimento che creano spazi per la soddisfazione di svariati bisogni e aspirazioni che gli individui riversano nella sfera lavorativa, aldilŕ di quelli retributivi. C'č empowerment del "capitale sociale" dentro e intorno all'organizzazione, ravvisabile specialmente quando le condotte d'impresa fanno leva su risorse relazionali e culturali del territorio e si legano a meccanismi di valorizzazione dello sviluppo locale. Troviamo inoltre il riconoscimento e la produzione di "valore etico" per il modo in cui una serie di principi morali (quali la trasparenza, il mantenimento degli impegni, il rispetto di diritti delle persone) costituiscono criteri ispiratori dell'attivitŕ di business e ne escono rafforzati come ingredienti primari del fare impresa. E c'č, naturalmente, produzione di valore competitivo, una capacitŕ di stare e avere successo nel mercato che si sostiene sull'intreccio di vari elementi. Uno di essi coincide con l'uso della leva economico-finanziaria come risorsa irrinunciabile per l'investimento in innovazione, piuttosto che in un'ottica di contenimento dei costi relativi a fattori di gestione - come la formazione - che possono anche rivelarsi non immediatamente produttivi. Altrettanto cruciali risultano una serie di componenti intangibili che, oltre alla gestione delle risorse umane, sono essenzialmente riconducibili a due aspetti. Il primo č lo sviluppo di know-how, in cui la conoscenza che confluisce nelle soluzioni di business č insieme tecnica e socio-culturale perché derivante dalla combinazione di cognizioni specializzate di settore, acquisite in virtů di una costante apertura alla sperimentazione, e insieme di mappe di riferimento e criteri di valutazione collegati alla cultura aziendale. L'altro fattore immateriale alla base del valore competitivo consiste nell'accentuato posizionamento di marchio, con la capacitŕ di fornire un'offerta di mercato caratterizzata da: a) forte specificitŕ rispetto ai concorrenti (distintivi contenuti tecnici di qualitŕ e professionalitŕ e soprattutto la corrispondenza alle esigenze dei clienti/consumatori e al loro cambiamento); b) bassa replicabilitŕ da parte di altri operatori, dovuta al fatto che le peculiaritŕ dell'offerta sono strettamente legate alla particolare "miscela" degli altri valori appena considerati (valore umano, risorse relazionali, know-how, ecc.). Ed č significativo notare come nelle imprese osservate questi tratti di marcata differenziazione siano stati prevalentemente costruiti attraverso pratiche di attenzione sociale non modellate su forme di CSR convenzionali o facilmente accessibili ad altri (p.es. quelle che si esauriscono nell'adozione di strumenti pur importanti quali il bilancio sociale e il codice etico); ciň che si tratti - per fare qualche esempio tratto dal campione - di offrire servizi sanitari di qualitŕ a tariffe accessibili, di supportare gli ex-dipendenti che avviano un'attivitŕ autonoma inserendoli nel proprio circuito di business o di promuovere politiche di sostenibilitŕ nel territorio offrendo alle aziende affiliate servizi tecnologici ad alta prestazione ambientale per l'edilizia. Le esperienze indagate confermano il ruolo di alcune condizioni dell'innovazione sostenibile d'impresa in vario modo giŕ indicate dalla ricerca piů recente: la precocitŕ e l'orientamento di lungo periodo degli investimenti in strategie di sostenibilitŕ, entrambi favoriti dal ruolo centrale ricoperto da istanze socio-ambientali nelle fasi iniziali dell'attivitŕ d'impresa; l'anticipazione, ovvero la possibilitŕ di collocarsi in una posizione di avanguardia e spesso di "conformitŕ preventiva" nei confronti di successive regolamentazioni pubbliche in grado di incidere seriamente sulle pratiche di settore; la disseminazione di consapevolezza interna, a partire dai livelli decisionali dell'organizzazione, intorno al significato per le strategie d'impresa di obiettivi e condotte operative riconducibili alla sostenibilitŕ; l'incorporamento strutturale degli strumenti e delle soluzioni di azione sostenibile nei core-processes organizzativi, dalla ricerca e sviluppo di prodotti/ servizi all'approvvigionamento, dall'infrastruttura produttiva al marketing. Inoltre, l'articolo individua e discute tre meccanismi che sembrano determinanti nei percorsi di innovazione sostenibile osservati e che presentano, per certi versi, alcuni aspetti di paradosso. Il primo č dato dalla coesistenza di una forte tradizione d'impresa, spesso orientata sin dall'inizio verso opzioni di significato sociale dai valori e dall'esperienza dell'imprenditore-fondatore, e di apertura alla novitŕ. Tale equilibrio č favorito da processi culturali di condivisione e di sviluppo interni della visione di business, da meccanismi di leadership dispersa, nonché da uno stile di apprendimento "incrementale" mediante cui le nuove esigenze e opportunitŕ proposte dalla concreta gestione d'impresa conducono all'adozione di valori e competenze integrabili con quelli tradizionali o addirittura in grado di potenziarli. In secondo luogo, si riscontra la tendenza a espandersi nel contesto, tipicamente tramite strategie di attraversamento di confini tra settori (p.es., alimentando sinergie pubblico-private) e forme di collaborazione "laterale" con gli interlocutori dell'ambiente di business e sociale; e al contempo la tendenza a includere il contesto, ricavandone stimoli e sollecitazioni, ma anche risorse e contributi, per la propria attivitŕ (p.es., nella co-progettazione dei servizi/prodotti). La terza dinamica, infine, tocca piů direttamente la gestione delle risorse umane. Le "persone dell'organizzazione" rappresentano non soltanto uno dei target destinatari delle azioni di sostenibilitŕ (nelle pratiche di selezione, formazione e sviluppo, welfare aziendale, ecc.) ma anche, piů profondamente, il veicolo fondamentale della realizzazione e del successo di tali azioni. Si tratta, cioč, di realtŕ organizzative in cui la valorizzazione delle persone muove dagli impatti sulle risorse umane, in sé cruciali in una prospettiva di sostenibilitŕ, agli impatti delle risorse umane attraverso il loro ruolo diretto e attivo nella gestione dei processi di business, nella costruzione di partnership con gli stakeholder e nei meccanismi di disseminazione interna di una cultura socialmente orientata. In tal senso, si distingue un rapporto circolare di rinforzo reciproco tra la "cittadinanza nell'impresa" e la "cittadinanza dell'impresa"; vale a dire, tra i processi interni di partecipazione/identificazione del personale nei riguardi delle prioritŕ dell'organizzazione e la capacitŕ di quest'ultima di generare valore molteplice e "condiviso" nel contesto (con i clienti, il tessuto imprenditoriale, le comunitŕ, gli interlocutori pubblici, ecc.). In conclusione, le imprese osservate appaiono innovative primariamente perché in grado di praticare la sostenibilitŕ in termini non solo di responsabilitŕ ma anche di opportunitŕ per la competitivitŕ organizzativa. Questa analisi suggerisce quindi uno sguardo piů ampio sulle implicazioni strategiche della CSR e invita a riflettere su come le questioni e i bisogni di rilievo sociale, a partire da quelli emergenti o acuiti dalla crisi economica (nel campo della salute, dei servizi alle famiglie, della salvaguardia ambientale, ecc.), possano e forse debbano oggi sempre piů situarsi al centro - e non alla periferia - del business e della prestazione di mercato delle imprese.
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Jacquemin-Ide, J., G. Lesur et J. Ferreira. « Magnetic outflows from turbulent accretion disks ». Astronomy & ; Astrophysics 647 (mars 2021) : A192. http://dx.doi.org/10.1051/0004-6361/202039322.

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Résumé :
Context. Astrophysical disks are likely embedded in an ambient vertical magnetic field generated by its environment. This ambient field is known to drive magneto-rotational turbulence in the disk bulk, but it is also responsible for launching magnetised outflows at the origin of astrophysical jets. Yet, the interplay between turbulence and outflows is not understood. In particular, the vertical structure and long-term (secular) evolution of such a system lack quantitative predictions. It is, nevertheless, this secular evolution which is proposed to explain time variability in many accreting systems such as FuOr, X-ray binaries, and novae like systems. Aims. We seek to constraint the structure and long-term evolution of turbulent astrophysical disks subject to magnetised outflows in the non-relativistic regime. More specifically we aim to characterise the mechanism driving accretion, the dynamics of the disk atmosphere, the role played by the outflow, and the long-term evolution of mass and magnetic flux distributions. Methods. We computed and analysed global 3D ideal magnetohydrynamic (MHD) simulations of an accretion disk threaded by a large-scale magnetic field. We measured the turbulent state of the system by Reynolds averaging the ideal MHD equations and evaluate the role of the turbulent terms in the equilibrium of the system. We then computed the transport of mass, angular momentum, and magnetic fields in the disk to characterise its secular evolution. Finally, we performed a parameter exploration survey in order to characterise how the transport properties depend on the disk properties. Results. We find that weakly magnetised disks drive jets that carry a small fraction of the disk angular momentum away. The mass-weighted accretion speed remains subsonic, although there is always an upper turbulent atmospheric region where transsonic accretion takes place. We show that this turbulence is driven by a strongly magnetised version of the magneto-rotational instability. The internal disk structure therefore appears drastically different from the conventional hydrostatic picture. We expect that the turbulent atmosphere region will lead to non-thermal features in the emission spectra from compact objects. In addition, we show that the disk is subject to a secular viscous-type instability, which leads to the formation of long-lived ring-like structures in the disk surface density distribution. This instability is likely connected to the magnetic field transport. Finally, we show that for all of the parameters explored, the ambient magnetic field is always dragged inward in the disk at a velocity which increases with the disk magnetisation. Beyond a threshold on the latter, the disk undergoes a profound radial readjustment. It leads to the formation of an inner accretion-ejection region with a supersonic mass-weighted accretion speed and where the magnetic field distribution becomes steady and reaches a magnitude near equipartition with the thermal pressure. This inner structure shares many properties with the jet emitting disk model. Overall, these results pave the way for quantitative self-consistent secular disk models.
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Cunha, Lucas Pereira, et Max Emiliano da Silva Sena. « Riparazione del danno fuori bilancio in ottica costituzionale-lavorativa : un approccio critico ai limiti di valutazione posti dalla riforma del lavoro ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 15 septembre 2020, 60–86. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/danno-fuori-bilancio.

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Résumé :
Questo articolo mira a ricercare la risposta al tema problema coerente nelle seguenti domande: Qual è la prospettiva costituzionale del risarcimento del lavoro fuori equilibrio? Quali sono i possibili aspetti positivi e negativi della limitazione dei valori stabilita dalla riforma del lavoro del 2017 per la determinazione del risarcimento per la pratica dei danni extra-patrimoniali derivanti dal rapporto di lavoro? Il tema è attualmente importante, date le posizioni favorevoli e contrarie alla fissazione dei limiti di risarcimento del danno morale, in modo che sia destinato a contribuire alla discussione attraverso una ricerca critica, che propone di ricercare il tema nelle sue varie possibilità. Alla fine, sarà possibile osservare che vi sono punti positivi e negativi in relazione alla limitazione dei valori di riparazione per danni extra-patrimoniali, e spetta agli interpreti assumere posizioni più in linea con la soluzione dei casi concreti. Abbiamo utilizzato il metodo dell’approccio deduttivo e della ricerca dogmatico-giuridica di natura bibliografica, con la consultazione di opere, giurisprudenza e legislazione.
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Cunha, Lucas Pereira, et Max Emiliano da Silva Sena. « Riparazione del danno fuori bilancio in ottica costituzionale-lavorativa : un approccio critico ai limiti di valutazione posti dalla riforma del lavoro ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 15 septembre 2020, 60–86. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/danno-fuori-bilancio.

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Résumé :
Questo articolo mira a ricercare la risposta al tema problema coerente nelle seguenti domande: Qual è la prospettiva costituzionale del risarcimento del lavoro fuori equilibrio? Quali sono i possibili aspetti positivi e negativi della limitazione dei valori stabilita dalla riforma del lavoro del 2017 per la determinazione del risarcimento per la pratica dei danni extra-patrimoniali derivanti dal rapporto di lavoro? Il tema è attualmente importante, date le posizioni favorevoli e contrarie alla fissazione dei limiti di risarcimento del danno morale, in modo che sia destinato a contribuire alla discussione attraverso una ricerca critica, che propone di ricercare il tema nelle sue varie possibilità. Alla fine, sarà possibile osservare che vi sono punti positivi e negativi in relazione alla limitazione dei valori di riparazione per danni extra-patrimoniali, e spetta agli interpreti assumere posizioni più in linea con la soluzione dei casi concreti. Abbiamo utilizzato il metodo dell’approccio deduttivo e della ricerca dogmatico-giuridica di natura bibliografica, con la consultazione di opere, giurisprudenza e legislazione.
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Thèses sur le sujet "Fuori equilibrio"

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FRANCESCHINI, PAOLO. « NOVEL SCHEMES FOR ULTRAFAST MANIPULATION OF QUANTUM MATERIALS ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/111822.

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Résumé :
La possibilità di controllare le proprietà elettroniche on-demand su una scala di tempo ultraveloce rappresenta una delle sfide più intriganti verso la realizzazione di dispositivi fotonici ed elettronici di nuova generazione. Stimolata da questo, negli ultimi decenni la ricerca scientifica ha concentrato la propria attenzione su diverse piattaforme a stato solido. Tra tutte, nanostrutture dielettriche (e metamateriali) e materiali correlati si presentano come i più promettenti candidati per la realizzazione di dispositivi dotati di nuove funzionalità. Al di là delle caratteristiche specifiche che rendono i dielettrici più adatti ad applicazioni in fotonica e i materiali correlati ai dispositivi elettronici, entrambe le categorie manifestano nuove funzionalità se soggetti ad uno stimolo esterno sotto forma di impulsi di luce con durata più breve della scala di tempo caratteristica del rilassamento dei gradi di libertà interni al sistema. Infatti, lo stato fuori equilibrio raggiunto a seguito di una foto-eccitazione presenta proprietà elettroniche ed ottiche di gran lunga differenti da quelle all'equilibrio. Pertanto, l'obiettivo di questo lavoro di tesi consiste nello sviluppo di nuovi metodi ed approcci sperimentali in grado di indurre, misurare e controllare nuove funzionalità in materiali complessi su una scala di tempo ultraveloce.
The possibility to control the electronic properties on-demand on an ultrafast time scale represents one of the most exciting challenges towards the realization of new generation photonic and electronic devices. Triggered by this, in the last decades the research activity focused its attention to different solid-state platforms. Among all, dielectric nanostructures (and metamaterials) and correlated materials represent the most promising candidate for the implementation of devices endowed by new functionalities. Apart from the specific features making dielectrics more suitable for photonic applications and correlated materials for electronic devices, both categories exhibit new functionalities if subjected to an external stimulus in the form of excitation light pulses shorter than the relaxation timescale of the internal degrees of freedom of the system. Indeed, the out-of-equilibrium state achieved upon photoexcitation exhibits electronic and optical properties highly different from those at equilibrium. Therefore, the aim of this thesis work consists in the development of new methods and experimental approaches capable to induce, measure, and control new functionalities in complex materials on an ultrafast time scale.
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Dall'Olio, Daniele. « Applicazione di un algoritmo d’apprendimento basato su sistemi fuori dall’equilibrio a dati di Genome Wide Association ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18499/.

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Résumé :
Il fenomeno dell’apprendimento può essere studiato attraverso metodiche di Meccanica Statistica. A partire dalle Neural Networks è possibile descrivere il problema dell'apprendimento mediante un sistema di spin interagenti. Usando una descrizione all’equilibrio del sistema e sotto opportune condizioni, tale problema si dimostra computazionalmente complesso. Tuttavia, esistono algoritmi euristici in grado di risolvere lo stesso problema efficacemente. Si dimostra che questa apparente inconsistenza è dovuta al fatto che lo spazio delle soluzioni degli algoritmi euristici non coincida con quello atteso all’equilibrio. Utilizzando una distribuzione fuori dall’equilibrio è possibile realizzare l’algoritmo replicated focusing Belief Propagation (rfBP), i cui risultati in termini di performance computazionali e di natura delle soluzioni sono in linea con i risultati degli algoritmi euristici. Questo lavoro evidenzia come l’utilizzo integrato di modelli a Spin-Glass, grafi e Neural Networks siano in grado di creare una base teorica solida per lo sviluppo di algoritmi di machine learning originali e innovativi. Questo lavoro, inoltre, introduce una nuova libreria di C++ ottimizzata per il calcolo parallelo dell’algoritmo rfBP e applica tale algoritmo su dati di Genome Wide Association. Sono stati considerati campioni di genomi del batterio Salmonella, ospitati in diversi animali, ed è stato effettutato il training dell’algoritmo rfBP sull’insorgenza di mutazioni (Single Nucleotide Polymorphism, SNP), nel tentativo di determinare l’animale da cui essi sono stati ospitati. L’obiettivo di questa applicazione è capire come i genomi dei batteri siano influenzati dal proprio ospite animale e se è possibile evidenziare delle caratteristiche che permettano di risalire dalla sequenza di SNPs all’ospite. Questo lavoro mostra che l’algoritmo rfBP produce, su tali sequenze di SNPs, performance comparabili e superiori a quelli ricavati con le più comuni tecniche di Machine Learning.
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Busiello, Daniel Maria. « Entropy production in non-equilibrium systems ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3422682.

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Résumé :
In this thesis we study the entropy production of systems out of equilibrium. Initially we focus on discrete-state systems close to equilibrium amenable to be described by a master equation. It is possible to map the dynamics into a network of states, represented by nodes, connected by transition rates, identified by links. Using this framework, we analyze the entropy production of ensembles of randomly generated networks with specific constraints, for example size or symmetries, and identify the most important parameters which determine its value. This analysis provides an estimation for the entropy production based on a null-model that can be used for comparison with specific systems. In the second part of the thesis we investigate how coarse-graining influences our prediction of the physical properties of a system. For systems described by a Master Equation, the entropy production can be estimated using Schnakenberg's formula. On the other hand, some years ago Seifert derived an analogous formula for dynamics described by a Fokker-Planck. In this thesis, we aim at connecting both formulations, and starting from a Master-Equation system we calculate how Schnakenberg's entropy production is influenced by coarse-graining of the system. We show that such a value can be reduced to the Seifert's formula for some simple choices of the dynamics, but, surprisingly enough, we demonstrate that, in general, microscopic fluxes circulating in the system give a macroscopic non-negative contribution to the entropy production. As a consequence, neglecting information leads to an underestimation of the entropy production, and only a lower bound can be provided when the dynamics is coarse-grained. Finally, we study similarities and differences between non-equilibrium steady states and time-periodic driving in diffusive systems. A system that violates detailed balance evolves asymptotically into a steady state, which is not an equilibrium state since it has non-vanishing currents. Analogously, when detailed balance holds at any instant of time but the system is driven through time-periodic variations of external parameters, it evolves toward a time-periodic state, in which there are non-vanishing currents. In both cases the maintenance of currents throughout the system has a cost in terms of entropy production. Here we aim at comparing these two scenarios for a one dimensional continuous diffusive systems with periodic boundary condition, described by a Fokker-Planck equation, which is a natural framework to analyze molecular machines. First, we show that the entropy production is not equivalent in these two scenarios: the entropy production rate of a periodically driven system is always larger than the entropy production rate of a stationary system without detailed balance, when both are driving the same current and have the same averaged probability distribution. Next, we show constructively how to build both a non-equilibrium steady state and a periodic driving that support a given (time averaged) probabilities and current.
In questa tesi studiamo la produzione di entropia in sistemi fuori dall'equilibrio. Nella prima parte ci concentriamo su sistemi con un numero finito di stati, vicini all'equilibrio termodinamico, che possono essere descritti da una Master Equation. Per sistemi di questo tipo è possibile mappare la dinamica in una rete di stati, rappresentati da nodi, collegati da rate di transizione, identificati da links. In questo contesto, analizziamo la produzione di entropia di ensemble di reti generate casualmente con vincoli specifici, ad esempio la taglia del sistema, e identifichiamo i parametri più importanti che ne determinano il valore. Questa analisi fornisce una stima per la produzione di entropia basata che può essere utilizzata come punto di partenza per il confronto con particolari sistemi di interesse. Nella seconda parte della tesi esaminiamo come il coarse-graining influenzi la nostra capacità di stimare alcune proprietà fisiche di un sistema. Per sistemi fuori dall’equilibrio descritti da una Master Equation, la produzione di entropia può essere stimata utilizzando la formula di Schnakenberg. D'altra parte, alcuni anni fa Seifert ha derivato una formula analoga per sistemi descritti da una Fokker-Planck Equation. In questa tesi miriamo a creare un ponte fra queste due formulazioni e, partendo da un sistema con un numero finito di stati calcoliamo come la produzione di entropia di Schnakenberg sia influenzata dalla procedura di coarse-graining. Mostriamo che tale valore può essere ridotto alla formula di Seifert per alcune scelte particolari della dinamica, ma che, abbastanza sorprendentemente, in generale i flussi microscopici presenti nel sistema danno un contributo macroscopico non negativo alla produzione di entropia. Di conseguenza, trascurare alcune informazioni porta a sottostimare la produzione di entropia, e solo un limite inferiore può essere fornito quando la dinamica è coarse-grained. Infine, nell’ultima sezione della tesi, studiamo somiglianze e differenze tra stati stazionari di non equilibrio e driving periodico in sistemi diffusivi. Un sistema che viola il bilancio dettagliato evolve asintoticamente in uno stato stazionario, che non è uno stato di equilibrio poiché presenta correnti non nulle. Analogamente, quando il bilancio dettagliato è presente in ogni istante di tempo, ma il sistema subisce variazioni periodiche dei parametri esterni, quest’ultimo evolve verso uno stato periodico in cui sono presenti correnti non nulle. In entrambi i casi il costo per produrre tali correnti in tutto il sistema è rappresentato dalla produzione di entropia. In questa tesi miriamo a confrontare questi due scenari per un sistema diffusivo continuo monodimensionale con condizioni al contorno periodiche, descritto da un'equazione di Fokker-Planck, che è il modo più naturale per analizzare le macchine molecolari. Innanzitutto, mostriamo che la produzione di entropia non è equivalente in questi due scenari: il rate di produzione di entropia in un sistema con driving periodico è sempre maggiore del rate di produzione di entropia in un sistema stazionario senza bilancio dettagliato, quando entrambi producono la stessa corrente e hanno la stessa distribuzione di probabilità (mediata nel tempo). Successivamente, mostriamo come costruire sia uno stato stazionario di non equilibrio sia un protocollo di variazione periodica dei parametri esterni che producano una data probabilità (mediata nel tempo) e una data corrente.
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