Littérature scientifique sur le sujet « Formazione sacerdotale »

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Articles de revues sur le sujet "Formazione sacerdotale"

1

Covolo, Enrico Dal. « Wymogi formacji i tożsamości kapłańskiej. Między Antiochią i Aleksandrią (II-IV wiek) ». Vox Patrum 40 (15 mars 2002) : 157–72. http://dx.doi.org/10.31743/vp.7976.

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Résumé :
L'autore dell'articolo sta paragonando due antiche tradizioni orientali della formazione sacerdotale: antiochena rappresentata da Ignazio Antiocheno e da Giovanni Crisostomo, ed alessandrina illustrata coi testi di Origene, che insegna chiaramente del sacerdozio dei fedeli e del sacerdozio ministeriale.
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2

Guarinelli, Stefano. « Quale maturità affettiva per il celibato sacerdotale ? » Seminarios sobre los ministerios en la Iglesia 67, no 230 (1 juillet 2022) : 53–75. http://dx.doi.org/10.52039/seminarios.v67i230.1035.

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Résumé :
Il vocabolo maturità è di uso comune e ad esso si riferiscono pure, e diffusamente, il Codice di Diritto Canonico e i documenti magisteriali sulla formazione ponendola come requisito fondamentale per l’ammissione agli ordini. La sua concettualizzazione, però, non è altrettanto semplice. Il presente contributo intende porre la questione, non a partire da una nozione psicologica generica di maturità (e, nello specifico, di maturità affettiva), ma da ciò che il celibato sacerdotale in se stesso, in una prospettiva teologica e non meramente canonica, parrebbe suggerire nell’attuale contesto storico, culturale ed ecclesiale.
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3

Trafny, Tomasz. « Scienze nel seminario e nella formazione sacerdotale permanente – tra necessità e sfida ». Fides, Ratio et Patria. Studia Toruńskie, no 2 (10 janvier 2023) : 181–97. http://dx.doi.org/10.56583/frp.1967.

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4

Bartczak, Janusz. « Alcuni elementi della formazione sacerdotale nei discorsi e scritti quaresimali di beato Paulo VI ». Seminare. Poszukiwania naukowe 2016(37), no 3 (30 septembre 2016) : 11–19. http://dx.doi.org/10.21852/sem.2016.3.01.

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Kiwior, Wiesław. « Dyspensa od celibatu kapłańskiego : kompetencja, tytuły prawne, procedura ». Prawo Kanoniczne 35, no 3-4 (10 décembre 1992) : 161–75. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1992.35.3-4.06.

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Résumé :
Coloro che nella Chiesa latina ricevono il sacramento dell’Ordine s’impegnano a vivere nel celibato (fatta eccezione dei diaconi permanenti che possono sposarsi prima di ricevere il diaconato). Molti casi dell’abbandono della vita sacerdotale, a causa delle difficoltà con il celibato, indicano che una tale decisione non sempre era libera, matura, responsabile; che non tutti erano idonei alla vita nel celibato e che le prove e le crisi non sempre venivano superate. La Chiesa, volendo sanare tali situazioni, prevede la possibilità di concedere la dispensa dal celibato. La legislazione vigente prevede quattro titoli giuridici per cui si puo chiedere tale dispensa: l’abbandono della vita sacerdotale già da molto tempo, la mancanza della necessaria libertà, la mancanza della necessaria responsabilità, la mancanza dell’idoneità a condurre perpetuamente la vita nel celibato consacrato a Dio. Tutta la causa deve essere preparata conformemente alle apposite norme procedurali che determinano il suo iter. La domanda deve essere presentata con sentimenti di umiltà, l’istruzione della causa deve essere fatta con serietà, il motivo della dispensa deve essere dimostrato con argomenti efficaci. Il legislatore canonico richiede una seria procedura amministrativo-giudiziaria. La nomativa vigente in questione sottolinea la responsabilità dell’ordinario, fa vedere l’importanza del ruolo dell’istruttore, invita alla riflessione sulla formazione dei candidati al sacramento dell’Ordine e sulla valutazione della loro idoneità alla vita nel celibato consacrato a Dio.
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6

Ramos-Lissón, Domingo. « Enrico DAL COVOLO, Sacerdoti come i nostri Padri. I Padri della Chiesa maestri di formazione sacerdotale, Editrice Rogate, Roma 1998, 79 pp. » Anuario de Historia de la Iglesia 8 (4 mai 2018) : 485–86. http://dx.doi.org/10.15581/007.8.24575.

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7

Simón-Ezquerro, P. J. « Mons. José SARAIVA-MARTINS (dir.), La formazione sacerdotale oggi nell'insegnamento di Giovanni Paolo II, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1997, 953 pp., 15,5 x 22, ISBN 88-209-2268-1. » Scripta Theologica 31, no 2 (23 janvier 2018) : 598–600. http://dx.doi.org/10.15581/006.31.16623.

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8

Selejdak, Ryszard. « Cura e formazione delle vocazioni sacerdotali adulte ». Teologia i Człowiek 30, no 2 (26 janvier 2016) : 29. http://dx.doi.org/10.12775/ticz.2015.020.

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Dyduch, Jan. « Wierni świeccy w nowym prawodawstwie Kościołów Wschodnich ». Prawo Kanoniczne 35, no 3-4 (10 décembre 1992) : 177–96. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1992.35.3-4.07.

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Résumé :
II Codice di canoni delle Chiese Orientali e stato promulgato il 18 ottobre 1990. Le norme ivi contenute, per quanto riguarda i laici, rispecchio l’insegnamento del Vaticano II sul laicato. II detto Codice definiendo i fedeli laici sottolinea la loro caratteristica che ii distingue dagli altri fedeli e cioè il loro carattere laico. Segnati dalla loro „laicità”, essi realizzano la loro vocazione alla vita di matrimonio e di famiglia. Operano anche un rinnovamento del ordine terrestre per mezzo dell’attività sociale, economica e politica svolto secondo i principi del Vangelo di Cristo. Essi sono chiamati alla santità e alla santificazione del mondo. Partecipano alla nuova evangelizzazione cosi nei paesi ancora non cristianizzati come pure in quelli tradizionalmente cristiani. I laici sono chiamati all’apostolato sia individuale, il che consiste nella testimonianza di vita e di parola, come anche a quello collettivo. I laici hanno diritto a creare ed a far parte delle diverse formazioni dell’apostolato, inserite peró nell‘apostolato della Chiesa. Partecipando al sacerdozio comune, essi hanno anche la loro parte, in un modo che loro è proprio, nella triplici missione: profetica, sacerdotale e regale di Cristo.
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Łupiński, Józef. « Dziekani okręgowi w diecezji wigierskiej i diecezji augustowskiej czyli sejneńskiej ». Prawo Kanoniczne 49, no 1-2 (15 juin 2006) : 195–226. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2006.49.1-2.08.

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Résumé :
La diocesi Wigry esistette negli anni 1799-1818, diocesi Augustów cioe’ di Sejny dal 1818 fino alla I guerra mondiale. Ambedue furono divise in decanati. Vicario foraneo rappresentante del vescovo nel decanato. Nel Regno Polacco, anche il potere civile decideva della sua nomina. Egli visitava le parocchie del decanato. I parrocci in iscritto rispondevano alle sue numerose domande. Esse riguardavano in maggioranza edifici ecclesiastici e parrocchiali, attrezzatura ecclesiastica, terreni apparteneti alla parrocchia e dei sacerdoti che svolgevano il compito pastorale. I moduli delle visite dei decani erano meno dettagliati che moduli delle visite dei vescovi. Queste invece in parte avevano simile contenuto come visite decanali; invece in modo dettagliato descrivevano la vita sacramentale e spirituale delle parrocchie. Dopo l’Insurrezzione di Gennaio 1863 nelle due categorie di visite non erano toccati problemi di proprietà terrene e fondazioni della parrocchia perché furono passatte sotto il tesoro dallo stato. In modulo delle visite del vicario forneo ufficialmente descriveva: opinione della vita personale del clero, introduzione di un nuovo parroco nella parrocchia, cura del beneficio parrocchiale dopo la morte del parrocco, conferma degli accordi tra il parroco e vicario, assicurazione di continuità delle funzioni nella parrocchia nel caso di assenza del sacerdote, controllo dei libri delle metriche, consegna della corrispondenza e degli ordini del vescovo, accompagnamento al vescovo durante sua visita nel decanato, formazione dell’opinione nel caso di erezione di una nuova parrocchia oppure nel caso di spostamento dei villaggi da una parrocchia all’altra e cura delle scuole elementari
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Thèses sur le sujet "Formazione sacerdotale"

1

PREMOLI, DANIELE. « NOVA EX VETERIBUS. IL CONTRIBUTO DI GIOVANNI COLOMBO ALLA FORMAZIONE SACERDOTALE A MILANO E AL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II (1902-1965) ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/109016.

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Résumé :
Il dottorato intende studiare il contributo che Giovanni Colombo (1902-1992), futuro cardinale e arcivescovo di Milano, apportò al tema della formazione sacerdotale. Prima di succedere a Montini sulla cattedra ambrosiana, Colombo fu infatti per quasi un quarantennio educatore nei seminari diocesani, dapprima come professore e in seguito come rettore. Egli si dovette così confrontare con il tema dell’aggiornamento dei metodi formativi dei chierici, argomento largamente dibattuto specialmente negli anni del secondo dopoguerra e che portò, al termine Concilio ecumenico Vaticano II, al decreto sulla formazione sacerdotale. Chiamato a partecipare ai lavori della fase preparatoria del Concilio, Colombo assunse l’incarico di redigere una parte considerevole dello schema che sarebbe in seguito confluito nel decreto conciliare Optatam totius. Dopo aver presentato la Chiesa ambrosiana degli episcopati di Schuster e Montini, con particolare attenzione al suo clero, la tesi esamina così gli anni dell’insegnamento di Colombo, che fu professore di letteratura italiana e teologia spirituale; del rettorato e infine della partecipazione al Concilio, sia nella fase preparatoria che nello svolgimento dell’assise. Infine, nell’appendice documentaria, vengono riportati alcuni appunti del presule ambrosiano dedicati alla formazione sacerdotale, e il primo schema del decreto sulla formazione sacerdotale.
This doctorate aims to study the contribution that Giovanni Colombo (1902-1992), future cardinal and archbishop of Milan, made to the theme of priestly formation. Before succeeding Montini in the Ambrosian chair, Colombo was in fact an educator in diocesan seminaries for almost forty years, first as professor and then as rector. He had to deal with the issue of updating the training methods of clerics, a subject widely debated especially in the years after the Second World War and which led, at the end of the Second Vatican Ecumenical Council, to the decree on priestly formation. Called upon to participate in the preparatory phase of the Council, Colombo was responsible for drawing up a considerable part of the outline that would later become the Council Decree Optatam totius. After presenting the Ambrosian Church during the episcopates of Schuster and Montini, with particular attention to its clergy, the thesis examines the years of Colombo's teaching, as professor of Italian literature and spiritual theology, of his rectorate and finally of his participation in the Council, both in the preparatory phase and in the course of the assembly. Finally, the documentary appendix contains some of the ambrosian prelate's notes on priestly formation, and the first outline of the decree on priestly formation.
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Livres sur le sujet "Formazione sacerdotale"

1

1962-1965), Vatican Council (2nd. Decreto sulla formazione sacerdotale Optatam totius. Casale Monferrato : Piemme, 1987.

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2

Paul, John. La formazione sacerdotale oggi nell'insegnamento di Giovanni Paolo II. Città del Vaticano : Libreria editrice vaticana, 1997.

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3

Percorsi di formazione sacerdotale. Città del Vaticano : Libreria editrice vaticana, 2005.

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