Littérature scientifique sur le sujet « Formazione medica »

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Articles de revues sur le sujet "Formazione medica"

1

Zucchi, Riccardo. « Medicina di genere e formazione alla professione medica ». SALUTE E SOCIETÀ, no 1 (mars 2014) : 34–43. http://dx.doi.org/10.3280/ses2014-001004.

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2

Cainelli, Manuela. « Sull'alternanza dei suffissi -iatra e -logo nella terminologia medica : pediatra e cardiologo ». XVI, 2021/1 (gennaio-marzo), no 1 (19 décembre 2008) : 114–15. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.6492.

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Résumé :
Milena Bramardi si rivolge al nostro servizio di consulenza per avere chiarimenti sulla formazione delle parole nella terminologia medica; in particolare chiede perché il suffisso di alcuni specialisti è -iatra (pediatra ecc.) e quello di altri -logo (cardiologo ecc.).
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3

Fagiolo, Enzo. « La facoltà di medicina nella formazione integrale del medico ». Medicina e Morale 45, no 1 (28 février 1996) : 71–81. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.919.

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Résumé :
La facoltà di Medicina si trova al centro di un dibattito i cui postulati, spesso antitetici ed esterni alla scienza medica, si riflettono sui progetti formativi. La speculazione epistemologica sembra aver introdotto fratture concettuali all’interno della scienza medico-biologica, postulando una distinzione tra vari tipi di medicina, ognuna delle quali richiederebbe schemi differenti. In tal modo, termini relativi alla naturale complessità della medicina ed alle diverse fasi e condizioni dell’agire medico, vengono presentati come contrapposizioni strutturali della scienza medico biologica. per una formazione integrale, tecnica ed insieme etica, sembra necessario recuperare l’unità del sapere e della medicina, sia come scienza che come prassi, sulla base di una concezione integrale della persona umana. Il docente, componente di una vera “comunitas professorum” dovrà essere portatore di una visione unitaria della medicina e quindi di un progetto formativo globale. La facoltà di Medicina deve tornare ad essere la sede naturale di una riflessione autenticamente “universitaria” sulla persona umana e sulle acquisizioni della ricerca scientifica.
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Kuthy Porter, José, et Gabriel De la Escosura. « El panorama etico y humano de la medicina en Mexico ». Medicina e Morale 39, no 4 (31 août 1990) : 799–809. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1171.

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Résumé :
Analizzare la situazione dell'etica medica in Messico aiuta a comprendere la problematica dei paesi in via di sviluppo. Si sente anche in essi il pericolo dell' "utilitarismo economico" in medicina, e la "disumanizzazione" della pratica medica. Non mancano in Messico leggi e disposizioni che mirano a regolare la pratica medica nelle diverse aree. Ma si riscontrano problemi che meritano attenta riflessione: inadeguata distribuzione delle risorse per l'investigazione, sterilizzazione di massa senza il consenso informato, come metodo di controllo delle nascite, incertezze in molti medici nel modo di trattare il paziente terminale dovute a numerosi tabù sulla morte, insufficiente distribuzione delle risorse necessarie per i trapianti di organi, programmi di prevenzione contro l'AIDS puntati esclusivamente sulla promozione dell'uso del condom, ecc. Occorre dunque una seria formazione etica e umanistica dei medici. D'altra parte però sono pochissime le facoltà mediche del paese che includono l'etica nei loro programmi di insegnamento. E' urgente riempire questa lacuna.
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Giardina, Simona, Pietro Refolo et Antonio G. Spagnolo. « Il sogno anatomico tra divieti e ostacoli ». Medicina e Morale 70, no 3 (8 novembre 2021) : 303–15. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2021.943.

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Résumé :
Ampia letteratura internazionale è concorde nel ritenere che la dissezione anatomica sia insostituibile ai fini della formazione degli studenti di medicina e chirurgia. Tuttavia, così come accaduto in varie epoche della storia, persiste il problema della disponibilità di cadaveri. Recentemente anche l’Italia, colmando un vuoto normativo, si è dotata di una legge (Legge del 10 febbraio 2020, n. 10) materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio. L’obiettivo del presente contributo è quello di fornire brevi cenni storici sulla pratica della dissezione anatomica nel suo graduale sviluppo attorno ad un tema che è strettamente connesso, ossia il modo di concepire il corpo umano. Il fine ultimo è quello di sottolineare l’importanza che essa ha da sempre rivestito nella formazione medica presso le università italiane.
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Pasquarella, Maria L.T. « Telemedicine between definitions and communicative implications ». Journal of AMD 25, no 1 (mai 2022) : 23. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.1.4.

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Résumé :
La telemedicina nasce dall’incontro tra la medicina e le telecomunicazioni ed è parte della eHealth. Consiste nella “pratica della medicina senza l’usuale confronto fisico tra medico e paziente”. Nel 1997, l’OMS la definisce come “L’erogazione di servizi sanitari quando la distanza è un fattore critico, per cui è necessario usare, da parte degli operatori, le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni”. Il Covid-19 ha velocizzato l’uso del virtuale sia in contesti privati che professionali. Ciò si è rivelato molto utile nella pratica medica, in particolare nel supporto psichico, dietologico, cronico, nonostante sia ancora discriminante per le categorie poco digitalizzate. Ne è derivato un fermento legislativo a partire dall’Unione Europea che ha emanato una Comunicazione n. 689/2008, per promuovere la telemedicina e in Italia l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha istituito un Tavolo tecnico per redigere Linee di indirizzo nazionali. (Ministero della Salute 2010). Anche in telemedicina la qualità della relazione gioca un ruolo fondamentale. La relazione con il paziente online, pur mantenendo aspetti in comune con la relazione in presenza, mostra tratti peculiari che richiedono una formazione ad hoc. Presso l’Azienda Sanitaria Melegnano-Martesana abbiamo realizzato un corso di formazione nel 2020 articolato in 8 incontri di 2 ore ciascuno con successive supervisioni. Le proposte utilizzano il corpo come dimensione di apprendimento. Verbale, non verbale, paraverbale e cura del setting vengono rivisitati al servizio del paziente e del professionista nella presa in carico del paziente e nel rispetto di se stessi. PAROLE CHIAVE telemedicina; telesalute; relazione; formazione; virtuale.
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Spagnolo, A. G., M. L. Di Pietro et G. « La formazione dei docenti di etica professionale nelle scuole infermieristiche ». Medicina e Morale 40, no 1 (30 avril 1991) : 91–100. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1151.

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Résumé :
La professione infermieristica sta cercando di trovare oggi un ruolo specifico nel campo delle professioni sanitarie, un ruolo che comporti una spedfica identità seppure strettamente collegato alla professione medica. Un recente progetto di legge italiano sul riordino della professione infermieristica ha sollevato numerose perplessità fra gli infermieri stessi e in generale fra gli altri operatori sanitari. Gli autori considerano il punto del progetto di legge che riguarda l'insegnamento dell'etica professionale nelle scuole infermieristiche. Esso prevede che possano essere qualificati a questo insegnamento gli infermieri che abbiano il titolo di AFD o di DAl. Gli autori ritengono, invece, che tale livello di formazione non sia adeguato per una materia così delicata come l'etica professionale ed essi propongono pertanto l'istituzione di uno specifico corso universitario in cui vengano approfonditi i diversi problemi etici, inquadrati nel campo più vasto della bioetica, conseeguendo alla fine uno specifico grado accademico finalizzato all'insegnamento dell'etica professionale nelle scuole infermieristiche.
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Zannini, Lucia. « La valutazione delle pratiche riflessive nella formazione medica : esperienze, metodi e ruolo delle tecnologie ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 1 (décembre 2013) : 77–96. http://dx.doi.org/10.3280/erp2013-001006.

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Antonelli, Mauro, Alessandro Porro et Carlo Cristini. « Marcello Cesa-Bianchi e gli sviluppi della psicologia italiana dagli anni '50 al 2000 ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 1 (mai 2021) : 17–34. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11585.

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Résumé :
Vasta è stata la produzione scientifica del Professor Marcello Cesa-Bianchi. Nella sua esperienza accademica, durata quasi settant'anni, ha trattato i più svariati temi della psicologia.Nei primi anni di attività si è occupato soprattutto dell'invecchiamento, di metodologia sperimentale, di psicometria, di percezione. Successivamente numerosi altri argomenti sono stati oggetto di approfondimento. Dell'invecchiamento in particolare si è sempre interessato fino al termine della sua lunga vita accademica e scientifica.In questo contributo di prospettiva storica vengono sinteticamente esaminate – oltre ai lavori relativi alla metodologia, alla psicometria e alla percezione – le principali pubblicazioni del Professore riguardo agli studi e alle ricerche sulla psicologia dell'età evolutiva, sulla psicologia del lavoro, sulla psicologia medica, con un particolare riferimento alla formazione complessiva del medico, quali temi fra i più rappresentativi della sua imponente attività scientifica.
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De Caprio, Lorenzo, et Annalisa Di Palma. « La medicina e la morte ». Medicina e Morale 46, no 6 (31 décembre 1997) : 1139–54. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.862.

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Résumé :
La morte ha occupato in ogni epoca una posizione centrale nella medicina, e la sua stessa storia dimostra come l’impegno del medico a difendere ad oltranza la vita sia una peculiarità della moderna medicina scientifica. D’altra parte, nel passaggio da una società retta da valori tradizionali a quella moderna, gli storici registrano profondi mutamenti nel rapporto tra l’uomo e la morte. Mentre la cultura dominata dalla tradizione religiosa, pur difendendo la vita, accettava la morte come limite dell’uomo e parte integrante della condizione umana; la cultura della Modernità, nella sua ansia di dominare il mondo, ha rimosso e combattuto la morte. Quindi, solo interventi tesi ad introdurre valori umani e morali nella formazione del medico potrebbero riportare “senso” in una pratica medica che rispecchia fedelmente l’ideologia ed i valori di una società dominata dalla ragione tecnico-scientifica. I1 progresso tecnologico ha messo a disposizione dei medici mezzi capaci di salvare vite umane, ma, per l’oblio di misure umane e morali, con gli stessi mezzi, i medici si accaniscono prolungando inutilmente l’agonia del morente. I1 progresso tecnologico sembra così ritorcersi contro l’uomo. I1 dibattito bioetico aspira a ridare dignità al morente, ma s’è arrestato sul lacerante problema dell’eutanasia. Gli autori giudicano grave e pericolosa questa situazione di stallo; infatti, in un’epoca di limiti nelle risorse, la decisione sulla vita e sulla morte s’avvia ad essere condizionata unicamente da valutazioni d’ordine economico.
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Thèses sur le sujet "Formazione medica"

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ARDENGHI, STEFANO. « SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE. STUDIO LONGITUDINALE SULLA FORMAZIONE ALLA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/129356.

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Résumé :
Nel corso degli anni la relazione medico-paziente è andata incontro a continui cambiamenti. Prima dell’ultimo trentennio, la relazione era principalmente tra un paziente in cerca di aiuto e un medico le cui decisioni erano silenziosamente osservate dal paziente. In questo modello paternalistico della relazione medico-paziente, il medico utilizza le sue competenze per scegliere gli interventi necessari e i trattamenti più adeguati per ristabilire la salute del paziente o per alleviare il suo dolore. Ogni informazione data al paziente è selezionata per incoraggiarlo ad aderire alle prescrizioni del medico. Questa descrizione dell’interazione asimmetrica o sbilanciata tra medico e paziente è stata messa in discussione negli ultimi trent’anni. I critici hanno proposto per il paziente un ruolo più attivo, autonomo e di conseguenza più centrato su di lui, che sostenga un maggiore controllo da parte del paziente, un ridotto predominio del medico ed una maggiore reciproca partecipazione. È molto evidente la positiva influenza di una cura centrata sul paziente su diversi esiti clinici: medici più empatici e più centrati sul paziente con tutta probabilità ottengono una maggiore soddisfazione del paziente stesso, una maggiore adesione ai trattamenti e migliori risultati clinici. Nel contesto della formazione medica risulta di conseguenza importante capire quali interventi educativi possano essere efficaci nel mantenere e promuovere l’empatia e un atteggiamento centrato sul paziente negli studenti di Medicina. Per queste ragioni, lo scopo di questo lavoro di ricerca è stato quello di: (a) valutare la relazione statistica esistente tra alcune variabili sociali e psico-attitudinali (ad esempio, la motivazione a diventare medico, tratti di personalità, convinzioni di auto-efficacia, benessere psicologico percepito) e l’atteggiamento empatico/centrato sul paziente di studenti di Medicina in ingresso per ripensare i criteri di elezione e di valutazione di un esame di ammissione alle Facoltà di Medicina italiane che tenga conto anche delle abilità “non cognitive” degli studenti che presentano domanda per accedere alle Scuole Mediche; (b) esaminare i cambiamenti nel corso della formazione medica dei livelli di empatia e di centratura sul paziente degli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca al fine di valutare l’efficacia degli attuali programmi educativi volti alla promozione di un atteggiamento clinico empatico e centrato sul paziente negli studenti stessi; (c) esplorare il rapporto tra i diversi aspetti della mindfulness disposizionale e i livelli di empatia/centratura sul paziente in un campione di studenti di Medicina non-meditatori per fornire evidenze statistiche sull’opportunità o meno di implementare la formazione in Medicina con corsi dedicati alla pratica di meditazione mindful. I risultati confermano relazioni statisticamente significative tra competenze psicosociali ed empatia/centratura sul paziente. Viene suggerito che la motivazione, la personalità e l’autoefficacia degli studenti dovrebbe essere presa in considerazione nell’ammissione alle Facoltà mediche e/o nei programmi finalizzati ad aumentare l’empatia nella formazione degli studenti di Medicina. È stata discussa la possibilità di implementare i test standardizzati di valutazione delle caratteristiche personali, i cosiddetti “test non-cognitivi”, come parte del processo di ammissione. Un tale proposito, in ogni caso, solleva numerose questioni relative alla validità, correttezza, costi e praticabilità nel contesto formativo italiano di tali modalità di valutazione. Si conclude anche che avviene un significativo incremento nell’empatia e nella centratura sul paziente nel corso della formazione medica. L’aumento dell’empatia si verifica durante un periodo in cui il curriculum si sposta verso attività di cura del paziente (tirocinio del secondo anno presso l’ambulatorio del medico di medicina generale e tirocinio dal terzo al quinto anno svolto tra le corsie ospedaliere) e questo è il momento in cui l’empatia è maggiormente importante. Infine, nonostante le evidenze indichino l’utilità di insegnare pratiche di mindfulness, molteplici questioni devono essere considerate: a quale punto della carriera di un medico in formazione è più opportuno insegnare la mindfulness? Quale struttura del corso è più efficace, quando e per chi? Come può essere mantenuto nel corso del tempo ciò che è stato appreso? L’insegnamento della mindfulness dovrebbe essere integrato nel core curriculum della Scuola di Medicina?
The doctor-patient relationship has undergone a transition throughout the ages. Prior to the last three decades, the relationship was predominantly between a patient seeking help and a doctor whose decisions were silently complied with by the patient. This description of the asymmetrical or imbalanced interaction between doctor and patient has been challenged during the last 30 years. Critics have proposed a more active, autonomous and thus patient-centered role for the patient who advocates greater patient control, reduced physician dominance, and more mutual participation. There is strong evidence for positive influences of patient-centered care on several clinical outcomes: more empathetic and patient-centered physicians are more likely to achieve higher patient satisfaction, adherence to treatments, and health outcomes. In the context of medical education, it is thus important to understand what educational interventions can be effective in maintaining and enhancing empathy and patient-centered attitude in undergraduate medical students. For this reason, the aim of this research work was to: (a) assess the relationship between some social and psycho-attitudinal skills (e.g. motivation for being a doctor, personality traits, self-efficacy, well-being) and empathic/patient-centered attitude of freshmen medical students to rethink the selection and evaluation criteria of Italian medical school admission, considering non-cognitive skills of students who are applying to medical schools; (b) examine the longitudinal changes in medical students’ empathy and patient-centeredness levels during medical school to evaluate the efficacy of current medical educational programs to enhance empathy and patient-centeredness among undergraduate medical students; (c) examine the relationship between dispositional mindfulness facets and empathy/patient-centeredness in non-meditating medical doctor students to provide a supportive evidence of the need for training undergraduate medical students in mindfulness practice. The results confirmed statistically significant associations between psychosocial skills and empathy/patient-centeredness. It is suggested that motivation, personality and self-efficacy of students should be taken into account in medical admission and/or in educational programs to enhance empathy in undergraduate medical education. It is concluded, also, that a significant increase in empathy and patient-centeredness occurs during medical school. The increase of empathy occurs during a time when the curriculum is shifting toward patient-care activities (2nd year internship at the GP’s office and 3rd-5th year internship in the hospital wards) and this is when empathy is most essential. Finally, although the statistical evidence points to the usefulness of teaching mindful practices, various issues remain to be considered: when is it best to teach mindfulness in the trajectory of a doctor’s career? What format works best, when and for whom? How can what is learned be maintained over time? Should mindfulness training be integrated into the medical school core curriculum?
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Boccalon, Giacomo <1992&gt. « Formazione, caratterizzazione fisica di nanocomposti antitumorali funzionalizzati con albumina, e saggi di tossicità in vitro su linee cellulari inerenti a carcinoma ovarico e tumore del colon ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16264.

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Résumé :
L’idea di questo lavoro è quella di migliorare la solubilità in solventi acquosi dei composti PTX, VS1, VS10, aggiungendo un agente surfattante (CTAB o Pluronic Acid F-127) per stabilizzare le molecole di farmaco attraverso la formazione di micelle di dimensioni nanometriche (<400nm), quindi di aumentarne la biodistribuzione e il drug delivery funzionalizzando questi nanocristalli di principio attivo con albumina (HSA), proteina che ne dovrebbe migliorare la selettività rispetto ai target tumorali in quanto riconosce e si lega al recettore gp60 (glicoproteina di membrana presente nel tessuto endoteliale), questo permette un processo di transcitosi veicolato da caveole che prima inglobano il complesso albumina-principio attivo, quindi lo rilasciano all’esterno dei vasi sanguigni e all’interno dell’interstizio tumorale in quanto è presente un’altra proteina chiamata osteonectina (S.P.A.R.C.), proteina acidica secreta dalle cellule e ricca di residui di cisteina che risulta essere sovraespressa nella matrice extracellulare di molte tipologie di carcinomi; questa proteina ha un’alta affinità con l’albumina e questo dovrebbe permettere a maggiori quantità di principio attivo di penetrare all’interno del tessuto tumorale. Per verificare ciò i farmaci funzionalizzati sono stati testati in vitro su alcune linee cellulari di carcinoma ovarico (SKOV3s, OVCAR3, A2780s, KURAMOCHI) e di tumore del colon (COLO201, COLO205, HCT-116).
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Callegaro, Silvia. « Quality assurance della formazione medica specialistica : applicazione della norma IS0 9001 e gestione della valutazione nella scuola di specializzazione in pediatria di Padova ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425606.

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Résumé :
Introduction - The issues of quality assurance and quality improvement are betweeen the leading points in guiding the European political process for the development of common strategies in higher education, known like Bologna Process, from the end of years '90. In post-graduate medical education there is an increasing interest in such issues, reflecting the imminent scene of a common European sanitary system, characterized from the circulation of the sanitary professionals in the European Countries, and the growing demand for excellence in the medical performances. Quality assurance in medical education has meant to develop standards and guidelines for the university and post-graduate education, and to promote the mutual acknowledgment of the curricula and degrees. Moreover, promotion of cooperation in quality assurance is also a “culture of quality”, that it should permeate each individual post-graduate medical education programs. The ISO 9001:2000 Standard outlines requirements for quality management systems, offering a support for quality assurance strategies. The objective of these standards is to provide an effective system reflecting a company’s practices for producing goods and services that conform to requirements and enhance customer satisfaction. The peculiarity of a quality system based on the ISO 9001:2000 standards is the fact that it focuses on process rather than on product quality or on content, and that it can be applied to any type of organization. The Resident Affair Commettee of the postgraduate pediatric training program of the University of Padova has decided to apply ISO 9001 Standards of Quality, not only for the organizational and administrative aspects, but above all for the management of the educational processes (learning and practice activities). Between ISO 9001 principles, the continuous improvement (based on the monitoring of processes) and the customer focused organisation are of paramount importance in the quality management for the postgraduate medical education. In this context, “continuous monitoring” can be translated in “evaluation of the residents in terms of medical competency, professional attitudes, level of autonomy, in relationship to the learning outcomes“, and the “customer satisfaction” concept can be translated in “the appraisal on the programs of formation supplied by the residents (the main customers of the School)”. Purpose of the thesis is to describe the experience of application of the ISO 9001:2000 Standard for the management of internal quality assurance and quality improvement within the pediatric training program of the Univeristy of Padova, and to evaluate some results, limits and perspectives that this experience can suggest for the improvement of the quality in the higher medical education. Another objective of the thesis is to discuss the implementation of a comprehensive evaluation system, in order to satisfy ISO 9001:2000 requirements, and the strategic meaning of the evaluation like source for the development of indicators for the continuous quality improvement. Methods - The postgraduate pediatric training program of the University of Padua is a Ministerial accredited five-year program that provides a Diploma of Specialization in Pediatrics. Approximately 80% of learning activities take place in the setting of clinical practice, under supervision, with increasing levels of responsibilities throughout the five-year period. The remainder of the learning activities include formal lectures, seminars, workshops and personal studies. 92 residents were in training in 2007/2008 academic year. In order to build a quality management system based on the ISO 9001:2000 standard, the Direction of the School has established a Quality Policy, defining Mission and quality goals of the School; therefore it has identified the interlinked processes on which the training program is based, using a a “process management approach”. The Quality Management System has been documented by a Quality Manual, organizational procedures, work instructions and records. A system to record, monitor and produce objective data regarding some of the activities of the postgraduate pediatric training program was introduced. The entire process of creation and implementation of this system took almost 18 months. During this period three internal audits of the ISO 9001:2000 standards were conducted by an expert group. After the three internal audits, an accredited third-party registrar audited the quality system and certified that the postgraduate pediatric training program of the Padua University met the ISO 9001:2000 requirements. Between the main quality system processes, the one relative to the evaluation of the residents and the activities has been submitted to a substantial review. First of all, specific formative objectives, for every year of school and every period of training, have been defined, to which the appraisal of the single residents should be referred. Then, questionnaries of evaluation have been developed. The inner coherence of questionnaries has been validated by measurement of ? of Cronbach (mean value > 0,9). The appraisal process has thus become source of results for monitoring customer satisfaction and the impact of the certification. Results - By adoption of a quality management system through ISO 9001:2000 Standard, for the first time the pediatric postgraduate training program formalized its Policy for Quality Assurance, declaring Mission and values, and defined the main processes the School, that are overall summarized in one macro-process, which is to make a specialist in Pediatrics out of a graduate in Medicine. Then, a wide corpus of documents has been produced, constituted by a Handbook of the Quality, a Document of Process, 10 organizational procedures and 23 operating instructions. The overall process was fragmented in a series of interlinked processes, that were clustered into three categories (the “main processes”, meaning the ones intimately related to the training activities; the “supportive processes”, which, even if not contributing directly to the training itself, are essential for the appropriate realization of the main processes; the “general processes”, the ones offering general support to all the others in order to meet all the ISO 9001:2000 requirements). All this material was written and made publicly available. Furthermore a system for governing and periodically reviewing the teaching activities as well as for assessing the residents and the teaching staff was implemented. All this permitted to develop objective indicators to continuously monitor the functioning of the training program and to set improvement actions. The results obtained by the evaluation of the activities of the School allowed the comparison between the period before the certification of the School and the period after (March-October 2008). Residents answered to 43 questionnaires on the activity of the School and 213 questionnaires on the training periods lead in the previous academic year (71% responses); moreover, 98 questionnaires on the training periods, post-certification (65.3% responses). The results of the retrospective evaluation on the training show a total level of satisfaction (defined like good/optimal judgments) to 63%, but less than 30% for the effectiveness of the frontal lessons, the planning of the activities of clinical training, the systems of evaluation, the communication of the outcomes of the evaluation and the availability of the teachers. From this analysis, the Residents Affair Committee has left for the definition of the objectives of improvement for the next three years (planning and organization of the theoretical didactics, improvement of the clinical training and practice, introduction of a new system of residents’ evaluation and feed back of the result of the judgment). After the certification of the School, the evaluation on the activities of the School (“customer satisfaction”) is not changed, even if there is a positive trend for two items: better definition of the formative objectives and better organization of the job (from 38% to 50%), and improvement on respect of the times of job (from 51% to 57%). In both cases the result goes toward the goal of 60% satisfaction. Both the retrospective judgments and the post-certification ones show that the worst aspects of the clinical training are the paucity of didactic meeting during clinial training, and the insufficient possibility to learn invasive procedures (levels of satisfaction are inferior to 25% both in the pre than in the post-certification period). After the introduction of the quality management system, the Responsibles of the Clinical Wards expressed 73 questionnaires of evaluation on the activity of the residents (cover to 48%); similarly, using the same questionnaires, the residents evaluated themselves (84 questionnaires on 150, equal cover to 56%). The agreement between external appraisals and self-made evaluation (calculated by means of k of Cohen on 33 joined questionnaires) is equal to 0,067: the residents critically judge their level of autonomy and their medical knowledges and give themselves worst evaluation than theirs tutors. Conclusions - The process of application of ISO 9001:2000 Standard to the management of the Pediatric post-graduate program of University of Padova represents an innovative approach toward the quality improvement, to met the action lines derived from the Bologna Process. The ISO 9001 requirements allowed to identify, to make explicit and to declare the intimate processes and their interactions underlying professional post-graduate pediatric training in Padua and provided a system to control, monitor and improve them. All this, in brief, meant a better governance. In our experience, this approach has contributed to a diffuse culture for recognising the importace of the quality in everybody’s work, supported from an analogous quality management system, adopted by the clinical Services of the Children’s Hospitals where residents work. By adopting the concepts of monitoring and measurement of prefixed objectives, this quality management system lead the School to identify points of force and areas of weakness, and to set up concrete actions of improvement. The planning of a new system of evaluation through computer science support has been crucial, because it has allowed to obtain results of customer satisfaction. They have identified a good degree of satisfaction on regard of the formative activities (already before the introduction of the quality management), and put in light criticities (low effectiveness of the frontal lessons, of the planning of the trainings anf of the modality of evaluation); these items became new objective of improvement for the next three years. This experience has some important limits: to plan a system of management in compliance with ISO 9001:200 requirements has been really expensive in terms of human resources and of hours of job, so as the implementation of this system and its successive maintenance, that needs continuous reiforces for its manteinance. Moreover, the first results of the monitoring of the indicators demonstrate that changes are slow and still little perceived, for which these first elaboration of customer satisfaction must be judged like a preliminary matter, and indeed it is premature for being able to express a realistic judgment on the impact of the certification ISO on the quality of the School. In conclusion, for the first time in the post graduate medical education, ISO 9001 requirements have been introduced like tool of planning, control and improvement of the processes of formation, adapting them to the peculiarities and the requirements of the formative medical process. This experience of quality assurance and quality improvement is not proposed as a gold standard to apply to similar programs of formation, but as a possible referring example for developing the action lines of the Bologna Process. At last, this project of the pediatric training program of Padova remembers that the responsibility for quality assurance in higher medical education lies with each single institution, whatever are the strategies of quality adopted.
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CHIUSOLO, Martina. « Esperienza, media e formazione ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2018. http://hdl.handle.net/10446/104760.

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Résumé :
La ricerca sviluppa una riflessione sulle trasformazioni dell’esperienza che avvengono in seguito all’introduzione dei mezzi di comunicazione all’interno della vita quotidiana, e si sofferma sull’analisi dei processi di trasmissione culturale con i media, nonché sulle dinamiche formative. In questa direzione, il confronto fra l’ampia letteratura sui media con la tradizione fenomenologica, ha permesso di interrogare la molteplicità dei punti di vista in maniera critica e sulla base di un punto di vista unitario: la fenomenologia, soprattutto nella sua versione husserliana e heideggeriana piuttosto che nella sua declinazione schutziana.
The present research intend to unveil which are the main transformations of the experience caused by the introduction of media in our everyday life. Particularly, starting from a comparison between the wide literature about media with the phenomenological tradition, the aim is to analise the cultural transmission process with the media, and the related educational dinamics.
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Lorenzini, Lisa <1974&gt. « La Scuola Media tra conoscenza e formazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3759/1/lorenzini_lisa_tesi.pdf.

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Lorenzini, Lisa <1974&gt. « La Scuola Media tra conoscenza e formazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3759/.

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ABBIATI, GIOVANNI. « LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI IN ITALIA. LA VALUTAZIONE DI DUE POLITICHE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER INSEGNANTI DI SCUOLA MEDIA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/219121.

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Résumé :
This dissertation aims at providing empirical evidence on the effectiveness of two training programs for math teachers in southern Italy (M@t.abel+ and PQM). The programs are structured as content focused, one year lenght blended training sessions. Exploiting similarities and differences in the training (mainly, on organization of tutoring sessions and the presence on incentives), the analysis show positive effects of the training on both students outcomes and teacher short and medium term behaviours. Implications for policy are discussed.
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VALMACHINO, CHIARA. « Formazione e informazione di attualità. Modelli, metodologie, esperienze, confronti ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/135.

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Résumé :
Questa tesi analizza le relazioni tra informazione e formazione degli adolescenti. la prima parte descrive il sistema dell'informazione e i suoi meccanismi nell'età tardo. moderna; offre una definizione dell'adolescenza, soprattutto rispetto ai processi di costruzione della cittadinanza . Si presenta, infine, lo stato della ricerca empirica sul tema in oggetto. La seconda sezione si occupa dei modelli pedagogici e delle metodologie didattiche per l'educazione alla/con l'informazione presentando, infine, recenti esperienze realizzate in Italia e in Germania.
This dissertation analyses the relationship among news, teenagers and education. The first part describes how the information-system works in the late-modern age; it draws a picture of the today's teenagers-generation and the making of citizens processes. Finally it gives an overview of the empirical research concerning teens and news. The second part suggests pedagogical models and methods to introduce news in (civic) education, concluding with recent didactical experiences in Italy and Germany.
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VALMACHINO, CHIARA. « Formazione e informazione di attualità. Modelli, metodologie, esperienze, confronti ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/135.

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Résumé :
Questa tesi analizza le relazioni tra informazione e formazione degli adolescenti. la prima parte descrive il sistema dell'informazione e i suoi meccanismi nell'età tardo. moderna; offre una definizione dell'adolescenza, soprattutto rispetto ai processi di costruzione della cittadinanza . Si presenta, infine, lo stato della ricerca empirica sul tema in oggetto. La seconda sezione si occupa dei modelli pedagogici e delle metodologie didattiche per l'educazione alla/con l'informazione presentando, infine, recenti esperienze realizzate in Italia e in Germania.
This dissertation analyses the relationship among news, teenagers and education. The first part describes how the information-system works in the late-modern age; it draws a picture of the today's teenagers-generation and the making of citizens processes. Finally it gives an overview of the empirical research concerning teens and news. The second part suggests pedagogical models and methods to introduce news in (civic) education, concluding with recent didactical experiences in Italy and Germany.
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Fasano, Francesco <1986&gt. « Farsi medico : storie di studenti nel mondo della biomedicina. Una ricostruzione dell'esperienza di formazione in Medicina attraverso le narrazioni dei giovani medici dell’Università di Udine ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10676.

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Résumé :
Con questo studio mi propongo di indagare la formazione degli studenti di Medicina e Chirurgia dell’Università di Udine attraverso le narrazioni che alcuni di essi, appartenenti alla classe dei nati nel 1990, han voluto concedermi della propria esperienza all’interno dell’istituzione ospedaliera e universitaria. Come emerge dalle testimonianze, il percorso di studi a Medicina sembra organizzato ad arte per formare professionisti che possano inserirsi senza attrito negli ingranaggi del sistema sanitario nazionale. La formazione è segnata particolarmente dalla competizione tra gli studenti e da un senso costante di precarietà e insicurezza dovuto alla pressione degli esami incombenti e alla necessità di provare costantemente la propria abilità nello studio non solo ai docenti quanto soprattutto ai compagni. L’esperienza più spesso riferita dai miei interlocutori è quella di un’ansia angosciosa, costante e sine remedio, che viene accolta come parte integrante del palinsesto prestabilito di esperienze formative che compongono il curriculum studiorum: questa sofferenza accompagna l’ingresso dello studente al ‘mondo medico’, segnandone dapprima il corpo, il carattere e le posizioni e addomesticandone man mano l’immaginario. Il sollievo nel raccontare le proprie storie ha sottolineato come l’autonarrazione possa essere un potente strumento di rielaborazione di un periodo della vita che viene rappresentato quanto meno come traumatico da una buona percentuale di studenti interrogati. Questa tesi prova a dar voce ad una minoranza senza parole che vive una sofferenza inutile e pericolosa, e vuole suggerire la necessità di prendersi cura della salute (intesa come fisica, psichica, sociale e spirituale) del futuro personale sanitario affinché possa mettersi a servizio della comunità.
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Livres sur le sujet "Formazione medica"

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Zurlini, Fabiola. Formazione ed esercizio della professione medica a Roma e nella Marca Fermana nei secoli XVII-XVIII. Macerata : EUM, 2012.

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Cultura scientifica, formazione e professione medica tra la Marca e Roma nel Seicento : Il caso di Romolo Spezioli. Macerata : EUM, 2009.

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Tombaccini, Donatella, Donatella Lippi, Fiorella Lelli et Cristina Rossi, dir. Firenze città spedaliera. Florence : Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/8884532248.

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Résumé :
Il volume con agili sintesi testuali e ricco corredo iconografico ripercorre la storia dell'assistenza a Firenze e nel suo comprensorio, dalle più antiche e generiche istituzioni ospedaliere, fino all'attuale Società della salute. La storia antica e recente degli ospedali è tracciata in relazione alle finalità del loro sviluppo, evidenziando il mutare nel tempo dei servizi e dello stesso concetto di qualità. Le schede degli ospedali sono state realizzate da studenti e personale della Facoltà di Medicina e Chirurgia, in nome della condivisione di intenti e di obiettivi che rappresentano un punto di forza nella formazione medica.
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Vittorio, Ghetti, dir. Nuove tendenze nella formazione del medico. Milano, Italy : F. Angeli, 1988.

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Arte e media : Formazione, ricerca, produzione, origini, identità, prospettive. Milano : Scalpendi, 2010.

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M, Campari, et Ghetti Vittorio, dir. Bisogni, servizi, formazione nel servizio sanitario : Il medico di famiglia. Milano, Italy : F. Angeli, 1986.

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Ragnedda, Massimo. Comunicazione e propaganda : Il ruolo dei media nella formazione dell'opinione pubblica. Roma : Aracne, 2011.

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Ragnedda, Massimo. Comunicazione e propaganda : Il ruolo dei media nella formazione dell'opinione pubblica. Roma : Aracne, 2011.

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Italy) International Congress of the History of Medicine and Science (38th 2010 Fermo. The education of the doctor during the early modern period (from the sixteenth century until the eighteenth century) : Acts of 38th International Congress of the History of Medicine and Science (Fermo, on 20th-22nd May 2010) = La formazione del medico in età moderna (secoli XVI-XVIII) : atti della XXXVIII Tornata degli studi storici dell'arte medica e della scienza (Fermo, 20-22 maggio 2010). Macerata : EUM, 2012.

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10

Messina, Annalucia Forti. Il sapere e la clinica : La formazione professionale del medico nell'Italia unita. Milano : F. Angeli, 1998.

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Chapitres de livres sur le sujet "Formazione medica"

1

Gullo, Antonino, Marco Farina, Paolo Murabito, Francesco Oliveri, Angelo Gambera et Carlo Ori. « Ruolo della simulazione nella formazione in medicina ». Dans Governo clinico e medicina perioperatoria, 101–26. Milano : Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2793-0_8.

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