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Sahlfeld, Wolfgang, et Francesca Antonini. « Formazione e profilo dell’insegnante elementare come docente (quasi) generalista in Ticino : una storia lunga ». Swiss Journal of Educational Research 44, no 1 (29 avril 2022) : 61–77. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.44.1.5.

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Résumé :
L’articolo intende contribuire alla discussione sul senso di una formazione di docenti con profilo di generalista in un contesto istituzionale, quello dell’insegnamento elementare in Ticino, che permetterebbe anche altre strade quali la formazione di pluridisciplinaristi o semigeneralisti. Dopo un’introduzione sulla storia delle formazioni per docenti di scuola elementare in Ticino con particolare riguardo alla distribuzione delle discipline nei vari curricoli, il contributo descrive l’attuale Bachelor in primary education del Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della SUPSI ed espone le ragioni che spiegano perché in esso si formano docenti aventi un profilo di generalista.
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Vinci, Viviana. « Le competenze imprenditoriali degli insegnanti : sfide per la formazione ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2020) : 398–425. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9496.

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Résumé :
L'imprenditorialità è una competenza chiave nell'ambito del quadro europeo considerata un potente volano della crescita economica, dell'innovazione e dell'emancipazione sociale. Il contributo presenta le risultanze di un'indagine esplorativa, condotta all'interno del Corso di sviluppo professionale DidaSco La progettazione europea nella scuola dell'autonomia (2019/2020). L'indagine, condotta attraverso la somministrazione di un questionario elaborato secondo l'European Entrepreneurship Competence Framework EntreComp (Bacigalupo et al., 2016), mira a comprendere le rappresentazioni degli insegnanti sulle competenze imprenditoriali del docente e sulle variabili che agevolano lo sviluppo dell'imprenditorialità a scuola, oltre che a individuare i bisogni di formazione percepiti dai docenti. I risultati mostrano l'importanza di costruire ecosistemi multidimensionali di apprendimento. Si avverte inoltre la necessità di valorizzare il ruolo del Dirigente scolastico nel supportare l'educazione imprenditoriale come processo di sviluppo dell'intero contesto scolastico.
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Tekavčić, Pavao. « Franz Rainer, I nomi di qualità nell'italiano contemporaneo, Wiener romani­ ». Linguistica 30, no 1 (1 décembre 1990) : 218–23. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.30.1.218-223.

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La formazione delle parole (FP), che per lungo tempo è stata Ia Cenerentola della grammatica (e non soltanto italiana), è un dominio che concerne tutti i livelli di descriiione linguistica ed è nel contempo anche il banco di prova delle teorie lingui­stiche dal tradizionalismo alia grammatica generativo-trasformazionale (GT) post­ chomskyana. Nell'ambito delle recenti teorie GT si situa anche lo studio del romani­ sta austriaco Franz Rainer, docente all'Università di Salisburgo e autore di diversi studi (sull'intensificazione in italiano, sulla formazione delle parole ed altri ancora). Lo studio Citato nel titolo è oggetto della presente recensione.
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Bausch, Luca. « I ruoli del formatore tra tradizione e ricerca di una nuova identità ». Swiss Journal of Educational Research 27, no 2 (1 septembre 2005) : 253–67. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.27.2.4706.

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La modularizzazione dei percorsi costituisce una risposta alla crescente domanda di flessibilizzazione e individualizzazione della formazione. Se da un lato questi processi sono forieri di un potenziale di emancipazione considerevole, dall’altro possono generare insicurezza e dipendenza, tali da rendere auspicabile l’introduzione di misure atte a ricomporre l’eterogeneità di percorsi composti da unità più o meno indipendenti e quindi portatrici di logiche interne di volta in volta diverse. Dalle nostre riflessioni – che, a partire dalle esperienze condotte presso l’ISPFP, si incentrano sulle funzioni che i professionisti della formazione sono chiamati ad assumere in questi nuovi contesti – sembrano emergere tre ruoli di formatore: il manager, il docente e l’accompagnatore. Se al primo competono principalmente compiti legati alla struttura dei percorsi e alla loro gestione, al docente – la cui attività si esplica normalmente all’interno del quadro ben definito di un modulo – spetta di ristrutturare la conoscenza (tendenzialmente privata del suo referente naturale, la disciplina) secondo nuovi criteri d’ordine, ad esempio il profilo di competenza mirato. Sempre maggior rilevanza assumono le funzioni legate all’accompagnamento che trovano il loro terreno di applicazione negli aspetti relazionali (punti di riferimento per la persona in formazione) e nel supporto ai processi di apprendimento (metacognizione, impiego di strumenti di formazione diversificati). L’azione formativa tende dunque a concentrarsi sui suoi aspetti metodologici e relazionali con una particolare attenzione ai processi di attribuzione di senso che, nel contesto di strutture modulari, non possono più essere dati per scontati.Le funzioni che caratterizzano i tre profili emersi possono combinarsi in maniera diversa in rapporto alle situazioni contingenti e in particolare alla tipologia di percorso modulare. Questo ci pone di fronte ad una serie di interrogativi relativi ai processi di costruzione dell’identità professionale: se la tendenza emergente è quella di una suddivisione del lavoro che vede le tre figure sempre più specializzate nei rispettivi settori di competenza, quali sono le rappresentazioni e attese indotte nelle persone in formazione? Quale la percezione, in termini di identità, che il formatore può avere di se stesso in quanto professionista?
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Bisanti, Tatiana. « L’apprendimento dell’italiano L2 nel cinema italiano contemporaneo ». DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no 2 (16 novembre 2022) : 185–206. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.07.

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Nel contributo vengono presentati alcuni film italiani degli ultimi trent’anni che rappresentano l’interazione fra docente e apprendente nel contesto della lezione di italiano L2 (Pummarò, Lettere dal Sahara, La mia classe) o l’interazione fra parlanti nativi e non nativi in contesti extra-didattici (Io sono Li). Dal punto di vista linguistico, il contributo si sofferma sull’interlingua degli apprendenti, andando a verificare l’autenticità del parlato filmico. Dal punto di vista didattico, l’analisi si interroga sull’utilità di determinate sequenze filmiche per l’apprendimento L2/LS e la formazione professionale del docente di lingua straniera.
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Lo Duca, Maria G. « Formazione delle parole e terminologia grammaticale : proposte per il mondo della scuola ». DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no 1 (9 novembre 2021) : 11–32. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.01.

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Il saggio si pone l’obiettivo di affrontare e sperabilmente chiarire alcuni snodi problematici relativamente al settore della formazione delle parole in italiano. Si presenta come una breve rassegna di parole tecniche – composizione, parole composte e parole polirematiche, conversione, parasintesi – che vengono illustrate attraverso degli esempi pertinenti, allo scopo di chiarire i fatti linguistici cui esse rimandano. Interlocutore ideale di questo saggio è il docente di italiano, o lo studente universitario che si prepari a diventarlo. A questo lettore ideale si offrono dati e ragionamenti che tentano di spiegare almeno alcune delle principali acquisizioni della ricerca moderna su questi temi, nella speranza che il chiarimento concettuale si accompagni ad una più sicura professionalità docente, in grado di adottare a ragion veduta l’inevitabile terminologia e scegliere con cognizione di causa i testi scolastici.
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DEROSSI, Caio Corrêa, et Thaís Carneiro CARVALHO. « Trajetórias Histórico-políticas da Formação Inicial de Professores da Educação Básica no Brasil ». INTERRITÓRIOS 6, no 12 (7 décembre 2020) : 316. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249003.

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RESUMONo presente artigo de abordagem qualitativa e de naturezas bibliográfica e documental, far-se-á um debate sobre os aspectos histórico-políticos da formação inicial de professores que atuarão na educação básica. Para tanto, por meio da literatura especializada e de documentos legais e curriculares que versam sobre a formação inicial e o trabalho dos profissionais da educação, o texto percorrerá um recorte de longa duração, com a finalidade de propor por meio de uma visada histórica e panorâmica, os percursos acerca da formação. Como considerações finais, pode-se entender que o processo formativo de professores foi alvo de disputas e correspondia em sua maioria aos interesses políticos. Ainda nesse sentido, em relação aos arranjos legais, identificou-se que as propostas e efetivações curriculares eram dissonantes em relação a defesa realizada por fóruns e associações profissionais, que concebiam a docência como núcleo central para a formação docente na educação básica brasileira.Percursos histórico-políticos. Formação inicial de professores. Docência para a educação básica.ABSTRACTIn this article with a qualitative approach and bibliographic and documentary in nature, a debate will take place on the historical-political aspects of the initial training of teachers who will work in basic education. For this, through the specialized literature and legal and curricular documents that deal with the initial training and the work of education professionals, the text will cover a long duration, with the purpose of proposing through a historical and panoramic view, the paths about training. As final considerations, it can be understood that the teachers' training process was the subject of disputes and corresponded mostly to political interests. Still in this sense, in relation to the legal arrangements, it was identified that the curricular proposals and implementations were dissonant in relation to the defense carried out by forums and professional associations, which conceived teaching as the central nucleus for teacher education in brazilian basic education.Historical-political paths. Initial teacher training. Teaching for basic education.RESUMENEn este artículo de enfoque cualitativo y de carácter bibliográfico y documental, se debatirá sobre los aspectos histórico-políticos de la formación inicial de los docentes que trabajarán en la educación básica. A través de la literatura especializada y los documentos legales y curriculares que abordan la formación inicial y el trabajo de los profesionales de la educación, el texto abarcará un espacio de larga duración, con la finalidad de proponer a través de una mirada histórica y panorámica, los caminos de la formación. Como consideraciones finales, se puede entender que el proceso formativo del profesorado fue objeto de disputas y correspondió mayoritariamente a intereses políticos. Aún en este sentido, en relación a los ordenamientos jurídicos, se identificó que las propuestas e implementaciones curriculares fueron disonantes en relación a la defensa realizada por foros y asociaciones profesionales, que concebían la docencia como el núcleo central de la formación docente en la educación básica brasileña.Caminos histórico-políticos. Formación inicial del profesorado. Docencia para la educación básica.SOMMARIOIn questo articolo con un approccio qualitativo e di natura bibliografica e documentaria, verranno discussi gli aspetti storico-politici della formazione iniziale degli insegnanti che opereranno nell'istruzione di base. Attraverso letteratura specializzata e documenti giuridici e curriculari che affrontano la formazione iniziale e il lavoro dei professionisti dell'educazione, il testo coprirà uno spazio a lungo termine, al fine di proporre attraverso una visione storica e panoramica, i cammini di formazione. Come considerazioni finali, si può comprendere che il processo di formazione degli insegnanti è stato oggetto di controversia e corrispondeva principalmente a interessi politici. Anche in questo senso, in relazione agli ordinamenti giuridici, si è individuato che le proposte e le implementazioni curriculari risultano dissonanti rispetto alla difesa svolta da forum e associazioni professionali, che hanno concepito la didattica come nucleo centrale della formazione dei docenti nell'istruzione di base Brasiliano.Percorsi storico-politici. Formazione iniziale degli insegnanti. Insegnamento per l'istruzione di base.
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Facchetti, Giulio, Micaela Grosso et Paolo Nitti. « L'aggiornamento dei docenti di italiano L2. Una ricerca sulle necessità formative degli insegnanti ». e-Scripta Romanica 7 (3 décembre 2019) : 29–39. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.07.03.

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In questo contributo sono discussi i risultati di un questionario relativo alle necessità formative del personale docente, che si occupa di insegnamento dell’italiano L2. A partire dalla valutazione della letteratura scientifica di riferimento, è stato strutturato un questionario per rilevare i bisogni formativi e gli aspetti critici in merito alla dimensione della didattica dell’italiano L2. Dall’analisi dei dati emerge con chiarezza il desiderio di formazione di carattere linguistico e la necessità di ulteriori raccordi fra mondo accademico e professionale.
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Fagiolo, Enzo. « La facoltà di medicina nella formazione integrale del medico ». Medicina e Morale 45, no 1 (28 février 1996) : 71–81. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.919.

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La facoltà di Medicina si trova al centro di un dibattito i cui postulati, spesso antitetici ed esterni alla scienza medica, si riflettono sui progetti formativi. La speculazione epistemologica sembra aver introdotto fratture concettuali all’interno della scienza medico-biologica, postulando una distinzione tra vari tipi di medicina, ognuna delle quali richiederebbe schemi differenti. In tal modo, termini relativi alla naturale complessità della medicina ed alle diverse fasi e condizioni dell’agire medico, vengono presentati come contrapposizioni strutturali della scienza medico biologica. per una formazione integrale, tecnica ed insieme etica, sembra necessario recuperare l’unità del sapere e della medicina, sia come scienza che come prassi, sulla base di una concezione integrale della persona umana. Il docente, componente di una vera “comunitas professorum” dovrà essere portatore di una visione unitaria della medicina e quindi di un progetto formativo globale. La facoltà di Medicina deve tornare ad essere la sede naturale di una riflessione autenticamente “universitaria” sulla persona umana e sulle acquisizioni della ricerca scientifica.
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Grenci, Michelangelo. « Riflettendo sul testo di Anzieu : il gruppo di formazione (come "area transizionale") fra mitologia e crescita ». GRUPPI, no 1 (juillet 2022) : 171–74. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2021oa14031.

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L'autore prende spunto dal testo di Anzieu "Ciò che può e non può il gruppo" per riflettere sulla propria esperienza formativa come docente in COIRAG, interrogandosi su alcuni aspetti della fenomenologia dell'assetto gruppale.
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Spagnolo, Antonio G., et Elio Sgreccia. « L’insegnamento di bioetica nei Diplomi Universitari della sanità ». Medicina e Morale 47, no 6 (31 décembre 1998) : 1121–40. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.814.

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Lo spostamento nell’ambito universitario del luogo di formazione di molte figure professionali dell’area sanitaria, mediante l’istituzione di specifici corsi di Diploma Universitario (DU), ha richiesto anche un livello universitario di formazione bioetica. Gli obiettivi, contenuti nelle tabelle ministeriali, sono quelli di permettere agli allievi di acquisire durante il corso la capacità di valutare i propri comportamenti, di conoscere i principi bioetici generali e quelli specifici che costituiscono le basi del consenso informato e delle valutazioni di pertinenza dei Comitati di bioetica, di approfondire le tematiche etico-deontologiche nella cura e nell’assistenza delle persone. L’articolo, che costituisce uno dei capitoli di un “manuale di bioetica” specificamente rivolto agli allievi e ai docenti dei DU, intende fare il punto sul problema dell’insegnamento della bioetica, considerando alcuni aspetti. Innanzitutto, la collocazione più opportuna della disciplina nell’ambito dei corsi integrati. Gli autori, presentando l’esperienza della Facoltà di Medicina chirurgia dell’Università Cattolica del S. Cuore e tenendo conto anche delle indicazioni in materia del Comitato Nazionale per la Bioetica, propongono l’inserimento della bioetica sin dal primo anno di corso e non solo all’ultimo come previsto dalle tabelle ministeriali. Circa gli obiettivi che gli allievi dovrebbero raggiungere, viene sottolineata la necessità di far sviluppare una maggiore consapevolezza e un’adeguata capacità di analisi razionale dei dilemmi morali nella professione, preparando lo studente ad accettare le responsabilità derivanti dal suo ruolo di operatore sanitario sia come singolo che come membro di una équipe. Metodologicamente, viene proposto di programmare un modulo di insegnamento in parte integrato ad altre materie per far cogliere l’aspetto pratico della bioetica, in parte distinto per comprende il nucleo teoretico che ci deve essere dietro ad ogni decisione etica. Infine, viene proposta la formazione di una specifica figura di docente di bioetica, per la quale andrebbe previsto e strutturato un corrispondente itinerario formativo risultante il più possibile da una integrazione di competenze disciplinari diverse.
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Guerini, Ines. « La formazione degli insegnanti specializzati per il sostegno. Esiti della rilevazione iniziale sul profilo dei corsisti dell'Università Roma Tre ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2020) : 169–85. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9492.

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Il contributo intende descrivere gli esiti della rilevazione iniziale condotta presso il corso di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli allievi con disabilità all'Università degli Studi Roma Tre. Alla luce delle novità introdotte con il IV ciclo (rispetto alla possibilità che possano accedere al corso anche coloro i quali non sono attualmente degli insegnanti), la presente indagine qualiquantitativa ha lo scopo di analizzare il profilo dei corsisti, rilevando la loro attuale professione, le loro motivazioni e le loro aspettative. Dall'analisi dei dati emerge un profilo altamente motivato a intraprendere il corso di specializzazione per acquisire conoscenze, competenze e abilità da utilizzare a scuola. Ciò vale anche per chi già insegna (152 su 237) anche se prevalentemente con contratti a tempo determinato. Tra le competenze desiderate come acquisibili spicca la capacità di relazionarsi efficacemente con i colleghi, una dimensione fondamentale per far sì che gli alunni con disabilità non siano esclusiva prerogativa del docente specializzato e per avere il coraggio di evolvere, divenendo docente specializzato per tutta la classe, ossia docente inclusivo.
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Muller, Fernanda Suely, Antonia Dayane Figueiredo Rodrigues et Rhayssa De Sousa Costa. « Curso Italiano dall’inizio : relato de experiência em ensino de língua italiana e a formação docente ». Revista Italiano UERJ 13, no 1 (17 octobre 2022) : 16. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70753.

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RESUMO: A disciplina de estágio de regência faz parte da formação docente em cursos de licenciatura e sua relevância é pautada pelo desenvolvimento e aplicação de técnicas didáticas adquiridas ao longo de todo o período de graduação. Este trabalho visa, então, evidenciar a experiência obtida por meio do minicurso Italiano dall’inizio, ministrado no período de 23 de junho a 28 de julho de 2021. No minicurso privilegiamos a abordagem comunicativa para o desenvolvimento do material didático e aulas, prezando pela interação necessária para o ensino de língua estrangeira e pela utilização de recursos, atividades on-line e materiais multissemióticos que pudessem enriquecer a experiência educacional na modalidade à distância. Em nossa exposição, sublinharemos a importância de experiências didáticas práticas para a formação em licenciatura, visto que a preparação de aula, material didático e o aperfeiçoamento das relações interpessoais com os alunos constituem-se como elementos imprescindíveis para o aprimoramento de todas as habilidades necessárias aos futuros professores.Palavras-chave: Estágio. Ensino de italiano LE. Formação docente. Relato de experiência. ABSTRACT: Il tirocinio è una tappa fondamentale della formazione degli insegnanti dei corsi di Laurea e la sua rilevanza si basa sullo sviluppo e l'applicazione delle tecniche di insegnamento imparate lungo tutto il loro percorso di studi universitari. Questo lavoro si propone, quindi, di mettere in luce l'esperienza maturata attraverso il minicorso Italiano dall'inizio, svolto dal 23 giugno al 28 luglio 2021, con un carico di lavoro di 30 ore. In questo corso di breve durata noi abbiamo prediletto l'approccio comunicativo nelle lezioni, mirando l'interazione necessaria per l'insegnamento di una lingua straniera e l’uso di risorse, attività in rete e materiali multi modali che potessero arricchire l'esperienza dell’insegnamento/apprendimento nella didattica a distanza. Nella nostra presentazione, sottolineeremo quindi l'importanza delle esperienze pratiche di insegnamento per la formazione universitaria, poiché la preparazione delle lezioni, i materiali didattici e lo sviluppo dei rapporti interpersonali con gli studenti costituiscono elementi essenziali per il miglioramento di tutte le competenze e abilità necessarie ai futuri docenti.Parole-chiave: Tirocinio. Didattica dell’italiano LS. Formazione Docente. Racconto esperienza docente. ABSTRACT: The internship discipline is part of teaching practicum in undergraduate courses and its relevance is based on the development and application of teaching techniques acquired throughout the entire undergraduate period. This work aims, then, to highlight the experience obtained through the minicourse Italiano dall'inizio, given from June 23rd to July 28th, 2021. In the minicourse we privilege the communicative approach for the development of teaching material and classes, valuing the interaction necessary for foreign language teaching and the use of resources, on-line activities and multisemiotic materials that could enrich the educational experience in the distance modality. In our presentation, we will emphasize the importance of practical teaching experiences for undergraduate training, since the preparation of classes, teaching materials and the improvement of interpersonal relationships with students that are essential elements for the improvement of all the skills necessary for future teachers.Keywords: Internship. Teaching Italian Language LF. Teacher practicum. Experience report.
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Pillera, Giuseppe C. « Feedback docente e revisione tra pari su compiti di progettazione della ricerca : evidenze empiriche da un corso di Pedagogia sperimentale online ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 309–26. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12406.

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La ricerca mira a identificare le tipologie di feedback che gli studenti reputano particolarmente utili per supportare percorsi di formazione universitaria online focalizzati sull'applicazione di conoscenze in compiti di progettazione, studiandone la relazione con alcune dimensioni cognitive dell'apprendimento. Lo studio, basato sull'analisi quantitativa di dati provenienti da un questionario somministrato a un gruppo di studenti e sulle valutazioni loro assegnate nelle diverse fasi del corso, verifica inoltre, all'interno di un disegno quasi-sperimentale, eventuali differenze tra chi ha lavorato in gruppo e chi individualmente e presenta gli esiti di un'analisi correlazionale tra l'utilità percepita delle varie tipologie di feedback indagate e il tasso di frequentazione delle lezioni.
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Bellacicco, Rosa. « Un profilo inclusivo per il docente di sostegno in formazione : l'efficacia del corso di specializzazione dell'Ateneo di Torino ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juillet 2019) : 135–56. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2019oa7536.

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Developing competences for inclusive education in future support teachers is essential to ensure that they become not only experts in interventions on students with disabilities but are prepared to face the broad challenges of the school of differences. This study examined the effectiveness of the specialization program in Special Education organised by the University of Turin (2016/17) in enhancing teachers'competences and knowledge on inclusion. The teaching strategies used during the program, which were more associated with this purpose, and the application of acquired skills in classroom were also examined. 180 teachers participated in the survey, completing a questionnaire based on the Profile of inclusive teachers (EADSNE, 2012). The results indicate that the program had positive effects, moderate-to-large, in increasing teachers' competences and knowledge on inclusion. In addition, most of the trainees was also able to implement these in schools. Regarding the teaching practices, the opportunity of dialogue with other trainees, and the teaching experience in school placements were perceived by participants as the most incisive.
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SCHINDHELM, Virginia Georg. « Gênero, sexualidades e os desafios para educadore(a)s infantis ». INTERRITÓRIOS 6, no 10 (14 avril 2020) : 73. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244894.

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RESUMOO artigo resgata discussões dos trabalhos de mestrado e doutorado em educação sobre gênero, sexualidades e a formação docente para lidar com as questões cotidianas das escolas infantis. Sexualidade e gênero são campos inter-relacionados, todavia suas concepções e práticas se confundem e as tornam difíceis para pensá-las distintamente. Apresenta dados empíricos construídos nas produções acadêmicas com prioridade para narrativas de educadore(a)s sobre seus saberes e experiências vivenciadas nas escolas. Gênero e sexualidades são discutidos como concepções constitutivas da subjetividade, que falam sobre cada sujeito, seu corpo, sua cultura e o contexto social em que está inserido. Os trabalham destacam (a) a importância do tema ser refletido por docentes para desmistificar (des)conhecimentos e (pre)conceitos sexuais experienciados na escola (b) a busca de novas concepções e práticas no exercício da profissão, como alternativas e estratégias que contribuam para melhorias do processo formativo docente e das práticas laboriais de educadore(a)s infantis brasileiro(a)s.Formação docente. Gênero e sexualidades. Educação infantil. Gender, sexuality and the infant educators’ challenge ABSTRACT This article brings back master’s degree and PhD education works about gender, sexuality and teachers’ formation to deal with everyday situation in infant schools. Sexuality and gender are connected fields, although the conceptions and practices mix up and make it difficult to think about them clearly. It presents experimental data made in academical productions choosing educators’ narratives about their experiences in schools. Gender and sexualities are discussed as typical conceptions, which discuss about each person, body, culture and the social context in which he/she is inserted. The work appoints (a) this theme is important to be reflected by educators to make (un)known and prejudices sexual experienced in school clear (b) searching new professional conceptions and practices as possibilities and strategies which help to make the teachers’ learning process and working infant educators’ practices improve.Teachers’ formation. Gender and sexualities. Infant education. Género, sexualidad y desafíos para los educadores de la primera infanciaRESUMEN El artículo recupera las discusiones de los trabajos de maestría y doctorado en educación sobre género, sexualidad y formación docente para abordar los problemas diarios de las escuelas infantiles. La sexualidad y el género son campos interrelacionados, sin embargo, sus conceptos y prácticas se confunden y hacen que sea difícil pensarlos distintamente. Presenta datos empíricos construidos en producciones académicas con prioridad para las narraciones de los maestros sobre sus conocimientos y experiencias en las escuelas. El género y las sexualidades son discutidos como concepciones constitutivas de subjetividad, que hablan sobre cada sujeto, su cuerpo, su cultura y el contexto social en el que se inserta. Los trabajadores destacan (a) la importancia de que los maestros reflejen el tema para desmitificar (des)conocimientos y (pre)conceptos sexuales experimentados en la escuela (b) la búsqueda de nuevas concepciones y prácticas en el ejercicio de la profesión, como alternativas y estrategias que contribuyan para mejorar el proceso de formación del profesorado y las prácticas laborales de los educadores infantiles brasileños. Formación del profesorado.Género y sexualidades. Educación Infantil Genere, sessualità e sfide per gli educatori della prima infancia SINTESE L'articolo riprende le discussioni sul lavoro di master e dottorato nell'educazione su genere, sessualità e formazione degli insegnanti per affrontare le questioni quotidiane delle scuole per bambini. Sessualità e genere sono campi correlati, tuttavia le loro concezioni e pratiche sono confuse e rendono difficile pensarle distintamente. Presenta dati empirici costruiti in produzioni accademiche con priorità per le narrazioni degli insegnanti sulle loro conoscenze ed esperienze vissute nelle scuole. Genere e sessualità sono discussi come concetti costitutivi della soggettività, che parlano di ogni argomento, del suo corpo, della sua cultura e del contesto sociale in cui è inserito. I lavoratori sottolineano (a) l'importanza del tema riflesso dagli insegnanti per demistificare la (non) conoscenza e i concetti (pre) sessuali vissuti a scuola (b) la ricerca di nuovi concetti e pratiche nell'esercizio della professione, come alternative e strategie che contribuiscono per migliorare il processo di formazione degli insegnanti e le pratiche di lavoro degli educatori brasiliani dei bambini. Formazione degli insegnanti.Genere e sessualità. Educazione della prima infanzia.
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La Rocca, Concetta. « Triangolo del feedback per una valutazione trasparente e condivisa in ambienti digitali. Descrizione di una esperienza ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 235–49. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12445.

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Questo lavoro presenta i processi di feedback dialogico e circolare avviati nell'A.A. 2020/21, in un contesto didattico e valutativo trasparente e condiviso, nell'ambito dei due laboratori online, a cui hanno partecipato in totale 41 studenti, che sono parte del corso magistrale Comunicazione di Rete, tenuto dall'autrice, nel Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. Il corso è stato erogato in ambienti digitali e, per facilitare la comunicazione tra studenti e docente, è emersa la necessità di attivare feedback ulteriori rispetto a quelli sulla corretta esecuzione dei compiti.  In particolare, anche attraverso l'uso di Open Badge, si è voluto rendere esplicite quelle forme di feedback che di norma restano tacite e che riguardano gli aspetti socio-affettivi e organizzativi (Yang & Carless, 2013). I dati, raccolti con strumenti quali-quantitativi, hanno mostrato che attraverso l'erogazione di varie forme di feedback, dialogico e circolare, si può costruire un contesto di insegnamento/apprendimento in cui la docente e gli studenti possano ricevere informazioni per la revisione della didattica e dello studio e partecipare attivamente al progetto educativo.
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Albanese, Ottavia, Eleonora Farina et Caterina Fiorilli. « Cognizione, linguaggio, emozioni : ricerche evolutive e interventi educativi. Il contributo di Marcello Cesa-Bianchi e della sua scuola ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 1 (mai 2021) : 167–76. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11620.

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Tra i lavori di Cesa-Bianchi nell'ambito della psicologia dello sviluppo e dell'educazione, sono di particolare interesse i suoi contributi sul tema dello sviluppo atipico, sul rapporto che intrattiene il divenire del pensiero con il linguaggio nella crescita del bambino e, infine, sulle sue ultime riflessioni e indicazioni in tema di formazione del docente e dell'educatore. Particolarmente sensibile all'approccio piagetiano e maturazionista, Cesa-Bianchi non ha mancato di accogliere nella sua riflessione teorica, quanto nella ricerca scientifica, le sollecitazioni che provenivano dalla cultura post-piagetiana sin dalla prima metà del XX secolo, spingendo la sua attenzione alle dimensioni bio-psico-sociali dello sviluppo umano. Il presente lavoro ripercorre alcuni temi cardine del contributo di Cesa-Bianchi e dei suoi stretti collaboratori evidenziandone le correlazioni con lo scenario scientifico nazionale e internazionale.
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Tammaro, Rosanna, Deborah Gragnaniello et Roberta Scarano. « From the physical learning spaces to the virtual classroom : the role of the teacher in the digitization era ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 1 (30 avril 2022) : 340–48. http://dx.doi.org/10.36253/form-12635.

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In educational contexts, a careful space planning where the training process takes place is indispensable because it promotes changes and innovation and inclusion processes. With the distance learning the design of educational contexts is even more important: online learning environments have peculiar characteristics and, therefore, a simple transposition of traditional practices into virtual environments is not possible. Teaching professionalism and initial and in service training on digital competence and on the inclusion of pupils in virtual educational spaces are fundamental. Therefore, in this article we reflect on the characteristics of the physical and virtual educational spaces and on the role of the teacher in the new educational scenarios. Dagli spazi educativi fisici all’aula virtuale: il ruolo del docente nell’era della digitalizzazione. Nei contesti educativi, è indispensabile un’attenta progettazione dello spazio in cui si realizza il processo di insegnamento-apprendimento perché esso promuove cambiamenti e processi di innovazione e inclusione. Con la didattica a distanza, la progettazione dei contesti educativi è ancora più importante: gli ambienti di apprendimento online presentano caratteristiche peculiari e, pertanto, non è possibile una semplice trasposizione delle pratiche tradizionali negli ambienti virtuali. La professionalità docente e la formazione, iniziale e continua, sulle competenze digitali e sull’inclusione dei discenti negli spazi educativi virtuali sono fondamentali. Pertanto, in questo articolo riflettiamo sulle caratteristiche degli spazi educativi fisici e virtuali e sul ruolo del docente nei nuovi scenari educativi.
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Di Barbora, Eugenia, Lucia Bragatto, Lucia Locuoco, Daniela Paci et Maura Tavano. « Primary Education Teacher Training : an exploratory study from the lockdown towards the post Covid period ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no 3 (31 décembre 2021) : 150–64. http://dx.doi.org/10.36253/form-10247.

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This exploratory study, conducted during the first Covid-19 lockdown, formed part of the practical module of the Teacher Training in Primary Education course at the University of Udine, and was carried out on a sample of trainees enrolled on the course. The research had the following objectives: to understand the effects of the Covid-19 lockdown on trainees and to reflect on the impact on planning of teaching in a traditional classroom environment or in VLE, Virtual Learning Environment. In order to improve the practical components of the course, observations focused on organizational, methodological and pedagogical aspects. The data, gathered in an online questionnaire, provided a comparison of teacher training delivered in person in the pre-Covid period and in later training online. The data also provided information on the strengths and weaknesses of classroom and distance learning, on the use of technology and on the professional development of teachers in the future. The study found a multitude of issues that will need to be further explored in the post Covid period, including rethinking models and approaches in initial teacher training. Tirocinio di Scienze della Formazione Primaria: uno studio esplorativo nel primo lockdown per Covid. Il presente studio esplorativo è stato promosso, durante il primo lockdown per Covid-19, all’interno del Tirocinio del Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Udine su un campione di studenti iscritti al tirocinio. La ricerca esplorativa ha avuto come obiettivi: comprendere le ricadute nei tirocinanti conseguenti allo stato di emergenza e riflettere sulla didattica in presenza e a distanza sui piani organizzativo, metodologico e pedagogico per potenziare l’offerta formativa del tirocinio. I dati, desunti da un questionario online, hanno permesso un confronto sul tirocinio in presenza nel periodo pre-Covid e successivamente svolto in DaD. I dati hanno fornito anche risultati su punti di forza e criticità della didattica in presenza e a distanza, sull’uso delle tecnologie e sulla professionalità docente futura. Lo studio ha inoltre rilevato una molteplicità di aspetti che andranno ulteriormente approfonditi per il periodo post Covid-19, tra cui il ripensamento di modelli ed approcci nella formazione iniziale degli insegnanti.
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Baraldi, Luciana Duarte. « O método de instrução ao sósia como subsídio para intervenção e formação de professores no Circolo Italiano San Paolo : uma pesquisa exploratória ». Revista Italiano UERJ 12, no 1 (5 septembre 2021) : 24. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62090.

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RESUMO: Este artigo tem por objetivo apresentar uma experiência de intervenção em situação de trabalho docente baseada no método de instrução ao sósia, elaborado por Ivar Oddone – médico, psicólogo e militante político italiano que figurou como um dos líderes do Modelo Operário Italiano (MOI) de luta para a saúde do trabalhador nos locais de trabalho – e seu grupo (1981, 1986) no contexto de formação continuada dos trabalhadores da Fiat nos anos 1970, tendo inspirado empreendimentos no campo da saúde do trabalhador no Brasil a partir da década de 1980. Esse método foi reinterpretado por Clot na Clínica da Atividade (1999, 2001, 2006, 2017) com o intento de produzir conhecimentos para a ação e promover transformações em outros contextos laborais. A intervenção foi realizada com duas docentes de língua italiana do Circolo Italiano San Paolo e, posteriormente, transformada em uma pesquisa exploratória (GIL, 2008). Nossa proposta é comentar os referenciais teóricos, descrever o contexto de intervenção e as etapas a partir das quais os dados coletados foram analisados à luz das teorias que fundamentam a pesquisa derivada da intervenção e, por fim, apresentar as conclusões acerca da importância da instrução ao sósia, no referido contexto, para a formação de um coletivo e a ampliação do poder de agir (CLOT, 2010) das docentes.Palavras-chave: Instrução ao sósia. Intervenção. Trabalho docente. Formação de professores. Italiano como língua estrangeira. ABSTRACT: Questo articolo si propone di presentare un’esperienza di intervento in una situazione lavorativa didattica basata sul metodo di istruzioni al sosia, elaborata da Ivar Oddone – medico, psicologo e attivista politico italiano che figurava come uno dei leader del Modello Operativo Italiano (MOI) di lotta per la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro – e il suo gruppo (1981, 1986) nell’ambito della formazione continua per i lavoratori Fiat negli anni '70, avendo ispirato iniziative nel campo della salute dei lavoratori in Brasile sin dagli anni '80. Questo metodo è stato reinterpretato da Clot presso la Clinica dell’Attività (1999, 2001, 2006, 2017) con l’intenzione di produrre conoscenza per l'azione e promuovere cambiamenti in altri contesti di lavoro. L’intervento è stato realizzato con due insegnanti di lingua italiana del Circolo Italiano San Paolo e, successivamente, si è trasformato in una ricerca esplorativa (GIL, 2008). La nostra proposta è di commentare il quadro teorico, descrivere il contesto dell’intervento e le fasi a partire dalle quali sono stati analizzati i dati raccolti alla luce delle teorie che stanno alla base della ricerca derivata dall’intervento e, infine, presentare le conclusioni sull’importanza delle istruzioni al sosia, nel contesto della ricerca, per la formazione di un collettivo e l’espansione del potere di azione (CLOT, 2010) delle docenti.Parole chiavi: Istruzioni al sosia. Intervento. Lavoro docente. Formazione di insegnanti. Italiano lingua straniera. ABSTRACT: This article aims to present an intervention experience in a teaching work situation based on the method of instruction to the double, elaborated by Ivar Oddone – doctor, psychologist and Italian political activist who figured as one of the leaders of the Italian Operative Model (IOM) of struggle for worker's health in the workplace – and his group (1981, 1986) in the context of continuing training for Fiat workers in the 1970s, having inspired ventures in the field of worker health in Brazil since the 1980s. This method was reinterpreted by Clot at Clinic of Activity (1999, 2001, 2006, 2017) with the intention of producing knowledge for action and promoting changes in other work contexts. The intervention was carried out with two Italian language Italian teachers from the Circolo Italiano San Paolo and, later, transformed into an exploratory research (GIL, 2008). Our proposal is to comment on the theoretical frameworks, describe the context of intervention and the steps from which the data collected were analyzed in the light of the theories that underlie the research derived from the intervention and, finally, present the conclusions about the importance of instruction to the double, in that context, for the formation of a collective and the expansion of the power of action (CLOT, 2010) of teachers.Keywords: Instruction to the double. Intervention. Teaching work. Teacher training. Italian as a foreign language.
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Carlomagno, Nadia. « Le potenzialità didattiche delle arti sceniche ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2020) : 346–59. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9941.

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La diffusione delle arti sceniche presuppone modalità e linguaggi propri dei suoi testi, delle sue tecniche e delle sue pratiche, apparentemente impermeabili ad una investigazione esclusivamente logico-formale, laddove gli elementi della rappresentazione teatrale costituiscono un'esperienza non lineare che si incarna in un complesso oggetto di studi sull'azione e sulla relazione, le cui analogie si riverberano in altre attività umane, compresa l'attività didattica. Le caratteristiche di questo lavoro si indirizzano ad uno specifico spazio della ricerca educativa, in una relazione ricorsiva che ha avvicinato e allontanato da molto tempo le arti e la scienza. La relazione tra teatro e didattica è rintracciabile nel valore assunto dall'esperire, ovvero nei fattori emergenti all'interno della dimensione autobiografica del docente e del discente, come avviene per l'attore e lo spettatore, aprendo l'opportunità di riconsiderare il significato di formazione delle competenze didattiche in un quadro divergente, capace di alimentarsi della ricerca e dell'arte scenica, di sistematizzare questi due ambiti dell'azione umana in una forma aperta e permeabile a culture potenzialmente complementari.
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Anello, Francesca. « Validazione di uno strumento di etero- e auto-valutazione della competenza di organizzazione didattica a scuola ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 378–96. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12400.

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Il contributo presenta uno strumento di etero-auto-valutazione della capacità di organizzazione dell'insegnamento in classe, che è stato usato per misurare negli insegnanti in formazione le abilità di previsione e sviluppo di un intervento didattico, di regolazione e riflessione sulla pratica. Osservare e decidere, pensare che cosa, perché e come insegnare, progettare e valutare in modo autentico, sono operazioni complesse e determinanti per creare l'humus organizzativo e metodologico che caratterizza lo sviluppo professionale dell'insegnante, anche riguardo alle competenze comunicative e riflessive (Perrenoud, 2012; Conole, 2014; Panke, 2019). La rating scale, con le azioni da osservare, è stata costruita a partire da alcuni recenti modelli di profilo professionale del docente e di competenze. Il processo di validazione è stato compiuto su un campione di tirocinanti che si preparavano a diventare maestri nella scuola primaria e dell'infanzia (n = 681); gli esiti delle analisi mostrano buone qualità metrologiche dello strumento.
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Bunn, Daniela, et Mariele Lúcia Tortelli. « A participação da língua italiana no Projeto Multidisciplinar PIBID/UFSC Línguas Estrangeiras/Adicionais : interação, cooperação e formação docente ». Revista Italiano UERJ 13, no 1 (17 octobre 2022) : 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70752.

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RESUMO: Políticas públicas de formação de professores e incentivo à docência como o Programa Institucional de Bolsas de Iniciação à Docência (PIBID/MEC), que tem como objetivo antecipar o vínculo entre os futuros professores e a sala de aula, fazendo uma articulação entre a educação superior e as escolas estaduais e municipais, não contemplam línguas adicionais como o italiano, o francês e o alemão. Tendo em vista essa lacuna, num esforço de resistência e união, professores do Departamento de Metodologia do Ensino e do Departamento de Língua e Literatura Estrangeira, da Universidade Federal de Santa Catarina, refletiram sobre a possibilidade de um subprojeto multidisciplinar que apoiasse essas línguas não contempladas no programa. O objetivo principal deste relato é expor como a experiência da interação entre professores universitários dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês; professores de espanhol e inglês da rede pública de educação de Santa Catarina e graduandos dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês têm criado um espaço de res(ex)istência nas discussões sobre o fazer docente e o ensino de língua-cultura na escola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Como essa equipe e essa experiência multidisciplinar podem contribuir no processo de formação de professores em contexto remoto de ensino e como podemos fomentar o diálogo entre as línguas estrangeiras em nossas universidades são algumas questões norteadoras. É objetivo ainda apresentar o desenvolvimento do projeto durante a pandemia e sua contribuição para a formação dos alunos do curso de licenciatura, especialmente do curso de Italiano. Pela análise de material empírico e teórico estudado ao longo do projeto, procurou-se levantar algumas perspectivas tendo em vista que, de pequenas iniciativas como essas, como a proposta multidisciplinar, o empenho coletivo de professores de LE, a procura por uma bolsa alternativa à da Capes e o interesse e empenho da aluna bolsista, a área do italiano pôde acessar espaços mais democráticos dentro da Universidade e da escola.Palavras-chave: Ensino. Aprendizagem. Língua. Italiano. Pibid Multidisciplinar. ABSTRACT: Politiche pubbliche per la formazione degli insegnanti e incentivi come il Programma Istituzionale per le Borse di Iniziazione all'Insegnamento (PIBID/MEC), che mirano ad anticipare il legame tra i futuri insegnanti e l'aula, creare un collegamento tra l'istruzione superiore e le scuole statali e comunali, non include lingue aggiuntive come l'italiano, il francese e il tedesco. In considerazione di questa lacuna, in uno sforzo di resistenza e di unione, professori del Dipartimento di Metodologia Didattica e il Dipartimento di Lingua Straniera e Letteratura dell'Università Federal de Santa Catarina hanno riflettuto sulla possibilità di un sottoprogetto multidisciplinare che supportasse queste lingue non incluse nel Programma. L'obiettivo principale di questa presentazione è quello di esporre come l'esperienza dell'interazione tra docenti universitari di corsi di italiano, spagnolo, inglese e francese; insegnanti di spagnolo e inglese della rete di istruzione pubblica e laureandi di corsi di italiano, spagnolo e inglese hanno creato uno spazio di resistenza nelle discussioni sulla didattica e l'insegnamento della lingua-cultura a scuola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Come questo team e questa esperienza multidisciplinare possono contribuire al processo di formazione degli insegnanti in un contesto di insegnamento remoto e come possiamo promuovere il dialogo tra le lingue straniere nelle nostre università sono alcune questioni guida. Si propone anche di presentare lo sviluppo del progetto durante la pandemia e il suo contributo alla formazione degli studenti del corso di laurea, in particolare il corso di italiano. L'analisi del materiale empirico e teorico ci ha aitutato ad elevare alcune prospettive in vista di piccole iniziative come la proposta multidisciplinare, l'impegno collettivo degli insegnanti di LE, la ricerca di una borsa di studio alternativa e l'impegno della studente, così l'italiano ha potuto accedere a spazi più democratici all'interno dell'Università e della scuola.Parole chiave: Insegnamento. Apprendimento. Lingua. Italiano. Pibid Multidisciplinare. ABSTRACT: Public policies for teacher training and incentive to teaching such as the Institutional Program for Teaching Initiation Scholarships (PIBID/MEC), which aims to anticipate the link between future teachers and the classroom, making a link between higher education and state and municipal schools, does not include additional languages such as Italian, French and German. In view of this gap, in an effort of resistance and union, professors from the Department of Teaching Methodology and the Department of Foreign Language and Literature of the Universidade Federal de Santa Catarina reflected on the possibility of a multidisciplinary subproject that would support these languages not included in the program. The main objective of this presentation is to expose how the experience of the interaction between university professors of Italian, Spanish, English and French courses; teachers of Spanish and English of the public education and undergraduates of Italian courses, Spanish and English have created a space of res(ex)istência in the discussions on the teaching and language-culture teaching at school (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). How this team and this multidisciplinary experience can contribute to the teacher training process in a remote teaching context and how we can foster dialogue between foreign languages in our universities are some guiding issues. It also aims to present the development of the project during the pandemic and its contribution to the training of students of the undergraduate course, especially the Italian course. The analysis of empirical and theoretical material, also in view of the formal documents of Santa Catarina, sought to raise some perspectives with a view to small initiatives such as the multidisciplinary proposal, the collective commitment of LE teachers, the search for an alternative scholarship t and the interest and commitment of the scholarship student, the Italian area was able to access more democratic spaces within the University and the school.Keywords: Teaching. Learning. Language. Italian. Multidisciplinary Pibid.
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Petti, Livia, et Filippo Bruni. « Grande aula universitaria on-line e feedback : un connubio possibile ? » EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 221–34. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12386.

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Nel contesto italiano la formazione degli insegnanti di sostegno, ormai da anni, è attuata attraverso un apposito Corso di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità e, nelle sedi universitarie in cui è stato attivato, ha spesso coinvolto numeri consistenti di studenti. Il V Ciclo del percorso per la prima volta, per ovvie ragioni legate all'emergenza sanitaria, si è svolto per la maggior parte on-line. In questo contributo, attraverso l'analisi dell'insegnamento "Didattica speciale: approccio metacognitivo e cooperativo" (30 ore-4 CFU) che è stato tenuto presso l'Università degli Studi del Molise dalla stessa docente sia nel percorso dedicato alla scuola dell'infanzia e primaria, sia in quello per la scuola secondaria di primo e secondo grado si è cercato di vedere come modalità didattiche di active learning basate sul feedback - con il fine di indagare opinioni e porre domande in itinere durante la lezione universitaria, anche nella "grande aula" - abbiano permesso il coinvolgimento, la comprensione e l'apprendimento dei corsisti rendendo più efficace, al tempo stesso, l'azione didattica dell'insegnante.
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Alcini, Laura. « PAOLO ANTONIO ROLLI PRIMO TRADUTTORE DI MILTON UN POETA, EDITORE, POLEMISTA E MAESTRO D'ITALIANO NELL'INGHILTERRA DEL SETTECENTO ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 39, no 2 (septembre 2005) : 398–420. http://dx.doi.org/10.1177/001458580503900205.

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Il saggio intende ricostruire la vicenda biografica e letteraria di Paolo Antonio Rolli, intellettuale eclettico nella Londra del secolo diciottesimo, a cui spetta il merito, scarsamente riconosciuto, di precursore e fautore degli scambi letterari tra Italia e Gran Bretagna. Per almeno trenta anni Rolli fu infatti uno dei più autorevoli rappresentanti della lingua e della cultura italiana a Londra, diventandone principale ambasciatore. Oltre al Rolli poeta arcade, librettista ed editore-filologo esiste anche un Rolli docente di lingua italiana la cui vocazione maieutica si esprime nell'intento, assolutamente moderno, di rendere più vicini il mondo letterario inglese e quello italiano. Egli si colloca d'altronde nella scia di quella corrente culturale che, già dal secolo XVII, aveva visto la lingua italiana diventare fulcro della formazione culturale anglosassone. Tendenza che in John Milton aveva trovato il suo più illustre rappresentante. L'attività di traduttore, dai classici e dai moderni, costituisce senza dubbio la parte fondamentale della produzione di Paolo Rolli, particolarmente intensa durante la permanenza inglese. Il più importante lavoro traduttivo rimane la versione italiana del Paradise Lost di J. Milton che impegnò il poeta per circa quindici anni. L'opera, pionieristica per l'epoca, rappresenta una pietra miliare della critica italiana in rapporto alla letteratura inglese.
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LIRA, Kalline Flávia Silva de. « Direitos humanos, educação e psicologia : relato de experiência docente ». INTERRITÓRIOS 6, no 10 (14 avril 2020) : 332. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244912.

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RESUMOA educação em direitos humanos é compreendida como um processo que orienta a formação do sujeito de direitos, articulando diversas dimensões. A psicologia, em qualquer campo de atuação, deve ser baseada no compromisso ético e nos direitos humanos e, portanto, pode contribuir enfrentamento da violência e da intolerância não apenas na escola, mas em toda a sociedade. Este artigo tem o objetivo de descrever e discutir a experiência docente desenvolvida na disciplina “Direitos humanos, ética profissional e cidadania”, ministrada numa escola técnica no estado de Pernambuco, nos anos 2015 e 2016. Pode-se concluir que a experiência docente foi exitosa, contribuindo para a construção da proposta pedagógica da disciplina, bem como trouxe instrumentos de análise da realidade social para os/as alunos/as. Assim, o diálogo entre a Psicologia e os Direitos Humanos é fundamental para se construir uma sociedade mais justa e que tenha como princípio norteador o respeito à dignidade humana. Direitos humanos. Educação. Exercício profissional. Docência. Human rights, education and psychology: report of teaching experience ABSTRACT Education in human rights is understood as a process that guides the formation of the subject of rights, articulating several dimensions. Psychology, in any field, must be based on ethical commitment and human rights and, therefore, can contribute to confronting violence and intolerance not only in the school, but in the whole of society. This article aims to describe and discuss the teaching experience developed in the discipline "Human rights, professional ethics and citizenship", taught at a technical school in the state of Pernambuco, in the years 2015-2016. It can be concluded that the teaching experience was successful, contributing to the construction of the pedagogical proposal of the discipline, as well as brought instruments of analysis of the social reality for the students. Thus, the dialogue between psychology and human rights is fundamental for building a more just society and having as its guiding principle respect for human dignity.Education. Human rights. Professional exercise. Teaching. Derechos humanos, educación y psicología: informe de experiencia docente RESUMEN La educación en derechos humanos puede ser entendida como un proceso que guía la formación del sujeto de derechos, articulando varias dimensiones. La psicología, en cualquier campo de acción, debe basarse en el compromiso ético y los derechos humanos y, por lo tanto, puede contribuir a hacer frente a la violencia y la intolerancia no solo en la escuela, sino en toda la sociedad. Este artículo tiene como objetivo describir y discutir la experiencia docente desarrollada en la disciplina: "Derechos humanos, ética profesional y ciudadanía", impartida en una escuela técnica en el estado de Pernambuco, en los años 2015 y 2016. Se puede concluir que la experiencia docente fue exitosa, contribuyendo a la construcción de la propuesta pedagógica de la disciplina, así como aportando instrumentos de análisis de la realidad social para los estudiantes. Por lo tanto, el diálogo entre Psicología y Derechos Humanos es esencial para construir una sociedad más justa y que tenga como principio orientador el respeto a la dignidad humana. Derechos humanos. Educación. Practica profesional. Docencia. Diritti umani, educazione e psicologia: rapporto sull'esperienza di insegnamento SINTESE L'educazione ai diritti umani può essere intesa come un processo che guida la formazione della materia dei diritti, articolando diverse dimensioni. La psicologia, in qualsiasi campo d'azione, deve essere basata sull'impegno etico e sui diritti umani e, quindi, può contribuire ad affrontare la violenza e l'intolleranza non solo a scuola, ma nella società nel suo insieme. Questo articolo ha lo scopo di descrivere e discutere l'esperienza di insegnamento sviluppata nella disciplina: "Diritti umani, etica professionale e cittadinanza", insegnata in una scuola tecnica nello stato di Pernambuco, nel 2015 e nel 2016. Si può concludere che l'esperienza L'insegnante ha avuto successo, contribuendo alla costruzione della proposta pedagogica della disciplina, nonché fornendo strumenti di analisi della realtà sociale per gli studenti. Pertanto, il dialogo tra psicologia e diritti umani è essenziale per costruire una società più giusta che abbia come principio guida il rispetto della dignità umana. Diritti umani. Istruzione. Pratica professionale Insegnamento.
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BATISTA NETO, José. « Narrativas da trajetória escolar de um formador de professor : memória, história e formação ». INTERRITÓRIOS 5, no 9 (9 décembre 2019) : 187. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243609.

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RESUMOA narrativa da trajetória escolar de formador de professores é trazida à luz como pretexto para discussão sobre a relevância de material biográfico em processos formativos. Práticas relacionadas ao método biográfico no cenário da escola de educação básica são aqui exploradas com a finalidade de evidenciar seu potencial formativo. A contextualização foi um recurso metodológico observado, tendo de seu uso resultado um texto recheado de notas históricas. A narrativa de trajetória escolar e do contexto de produção compõe aqui um memorial, entendido como um olhar lançado sobre a história de vida de um docente que toma sua vida como objeto e, de suas experiências, faz história. É uma história de si, uma autobiografia, pela qual nos fazemos historiadores de nós mesmos. A narrativa deslindou traços da escola, da formação de professores e da prática pedagógica, de modo a fazer compreender a participação da dimensão biográfica no processo formativo de professor.Trajetória escolar. Biografia. Formação de professor.Narratives of the school career of a teacher trainer: memory, history and formationABSTRACTThe narrative of the school trajectory of teacher educator is brought to light as a pretext for discussion about the relevance of biographical material in formative processes. Practices related to the biographical method in the scenario of the elementary school are explored here in order to highlight its formative potential. Contextualization was an observed methodological resource, and its use resulted in a text full of historical notes. The narrative of the school trajectory and the context of production composes here a memorial, understood as a look at the life story of a teacher who takes his life as an object and, from his experiences, makes history. It is a story of itself, an autobiography, by which we make ourselves historians of ourselves. The narrative unraveled traces of the school,teacher training and pedagogical practice, in order to make the participation of the biographical dimension in the teacher training process easier to understand.School trajectory. Biography. Teacher training.Narrative della carriera scolastica di un insegnante di maestri: memoria, storia e formazioneRIASSUNTOLa narrazione della traiettoria scolastica dell'insegnante viene messa in luce come pretesto per la discussione sulla rilevanza del materiale biografico nei processi formativi. Le pratiche del metodo biografico nello scenario della scuola elementare sono esplorate qui al fine di evidenziarne il potenziale formativo. La contestualizzazione era una risorsa metodologica osservata e il suo uso ha prodotto un testo pieno di note storiche. La narrazione della traiettoria della scuola e il contesto della produzione compongono qui un memoriale, inteso come uno sguardo alla storia di un insegnante che prende la sua propria vita come oggetto e, dalle sue esperienze, fa la storia. È una storia di se stessa, un'autobiografia, con la quale ci rendiamo storici di noi stessi. La narrazione ha svelato le tracce della scuola, della formazione degli insegnanti e della pratica pedagogica, al fine di facilitare la comprensione della partecipazione della dimensione biografica al processo di formazione degli insegnanti.Traiettoria della scuola. Biografia. Formazione degli insegnanti.Narrativas de la carrera escolar de un formador de docentes: memoria, historia y formaciónRESUMENLa narrativa de la trayectoria escolar del formador de docentes sale a la luz como pretexto para la discusión sobre la relevancia del material biográfico en los procesos formativos. Aquí se exploran prácticas relacionadas con el método biográfico en el escenario de la escuela primaria para resaltar su potencial formativo. La contextualización fue un recurso metodológico observado, y su uso resultó en un texto lleno de notas históricas. La narrativa de la trayectoria escolar y el contexto de producción compone aquí un memorial, entendido como una mirada a la historia de vida de un maestro que toma su vida como un objeto y, desde sus experiencias, hace historia. Es una historia en sí misma, una autobiografía, por la cual nos hacemos historiadores de nosotros mismos. La narración desvela las huellas de la escuela, la formación del profesorado y la práctica pedagógica, a fin de facilitar la comprensión de la participación de la dimensión biográfica en el proceso de formación del profesorado.Trayectoria escolar. Biografía. Formación del profesorado.
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ALMEIDA, Carla Verônica Albuquerque, et Fabiana Pedreira GELARD. « Formação Inicial Docente e Práticas Pedagógicas Antirracistas : Experiências do PIBID Pedagogia ». INTERRITÓRIOS 6, no 12 (7 décembre 2020) : 114. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.248992.

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RESUMOO presente texto apresenta os resultados das práticas pedagógicas desenvolvidas por um grupo de estudantes bolsistas do PIBID do curso de Licenciatura em Pedagogia, da Universidade da Integração Internacional da Lusofonia Afro-Brasileira – campus Malês/BA. Objetiva refletir sobre as experiências formativas desses discentes e a importância de práticas pedagógicas promotoras de uma educação antirracista e de inclusão e valorização das culturas africanas e afro-brasileiras no cotidiano escolar. O subprojeto interdisciplinar Letras e Pedagogia: Educação, Linguagens e práticas pedagógicas: um outro olhar para as identidades étnico-raciais teve como um de seus objetivos o desenvolvimento de atividades voltadas à aplicabilidade das leis 10.639/03 e 11.645/08 com vistas à formação de uma cidadania plena a partir da articulação da Educação para as Relações Étnico-raciais e as Culturas Africana e Afro-brasileira, bem como a promoção de práticas interdisciplinares entre as diferentes áreas do conhecimento, com vista a uma educação antirracista.Formação Inicial Docente. PIBID. Educação Antirracista. ABSTRACTThis text presents the results of the pedagogical practices developed by a group of PIBID scholarship students from the Pedagogy Degree course, from the University of International Integration of Afro-Brazilian Lusophony - Malês / BA campus. It aims to reflect on the training experiences of these students and the importance of pedagogical practices that promote an anti-racist education and the inclusion and appreciation of African and Afro-Brazilian cultures in school life. The interdisciplinary subproject Letters and Pedagogy: Education, Languages and pedagogical practices: another look at ethnic-racial identities had as one of its objectives the development of activities aimed at the applicability of laws 10.639 / 03 and 11.645 / 08 with a view to the formation of full citizenship based on the articulation of Education for Ethnic-Racial Relations and African and AfroBrazilian Cultures, as well as the promotion of interdisciplinary practices between different areas of knowledge, with a view to anti-racist education.Initial Teacher Education. PIBID. Anti-racist Education. RESUMENEste texto presenta los resultados de las prácticas pedagógicas desarrolladas por un grupo de becarios PIBID de la carrera de Pedagogía, en la Universidad de Integración Internacional de la Lusofonia Afrobrasileña - campus Malês/BA. Tiene como objetivo reflexionar sobre las experiencias de formación de estos estudiantes y la importancia de las prácticas pedagógicas que promueven una educación antirracista y la inclusión y valoración de las culturas africanas y afrobrasileñas en la vida escolar. El subproyecto interdisciplinario Letras y Pedagogía: Educación, Idiomas y Prácticas Pedagógicas: otra mirada a las identidades étnico-raciales tuvo como uno de sus objetivos el desarrollo de actividades encaminadas a la aplicabilidad de las leyes 10.639 / 03 y 11.645 / 08 con miras a la formación de ciudadanía plena basada en la articulación de la Educación para las Relaciones Étnico-Raciales y las Culturas Africanas y Afrobrasileñas, así como la promoción de prácticas interdisciplinarias entre las diferentes áreas del conocimiento, con miras a la educación antirracista.Formación Docente Inicial. PIBID. Educación Antirracista. SOMMARIOQuesto testo presenta i risultati delle pratiche pedagogiche sviluppate da un gruppo di studenti con borsa di studio PIBID del corso di laurea in pedagogia, presso l'Università di integrazione internazionale della lusofonia afro-brasiliana - campus di Malês/BA. Ha lo scopo di riflettere sulle esperienze formative di questi studenti e sull'importanza delle pratiche pedagogiche che promuovono un'educazione antirazzista e l'inclusione e l'apprezzamento delle culture africane e afro-brasiliane nella vita scolastica. Il sottoprogetto interdisciplinare Lettere e Pedagogia: Educazione, Lingue e pratiche pedagogiche: un altro sguardo alle identità etnico-razziali aveva come obiettivo lo sviluppo di attività finalizzate all'applicabilità delle leggi 10.639 / 03 e 11.645 / 08 in vista della formazione cittadinanza piena basata sull'articolazione dell'educazione alle relazioni etnicorazziali e culture africane e afro-brasiliane, nonché la promozione di pratiche interdisciplinari tra diverse aree di conoscenza, in un'ottica di educazione antirazzista.Formazione iniziale degli insegnanti. PIBID. Educazione antirazzista.
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De Mutiis, Emiliano, et Gianluca Amatori. « Life skills and inclusive processes : the playful-musical laboratory between teacher training and teaching practice ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 3 (31 décembre 2022) : 144–59. http://dx.doi.org/10.36253/form-13760.

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Life skills are increasingly essential to effectively face the human and digital transitions that our time imposes on us. Among all areas, school certainly represents an ideal environment for learning them, having always played a central role in the development of socialization and collaboration processes. The present study aims to offer a theoretical framework and a possible application example based on the convergence of four components capable of stimulating these transversal skills in different ways: music, digital technologies, playful approach, laboratory teaching. Thanks to the use of digital technologies and Ableton Live software, we will analyze how pupils can learn the basic principles of musical composition through improvisation, within a playful and cooperative context. By offering a convergence of all these components in a single format, the specialization course for educational support activities for pupils with disabilities is the ideal starting point for the teacher to equip himself with this multi-perspective view. Life skills e processi inclusivi: il laboratorio ludico-musicale tra formazione docenti e pratica didattica. Le life skills sono sempre più indispensabili per affrontare efficacemente le transizioni umane e digitali che il nostro tempo ci impone. Tra tutti gli ambiti, la scuola rappresenta sicuramente un ambiente ideale per il loro apprendimento, avendo da sempre un ruolo centrale nello sviluppo dei processi di socializzazione e collaborazione. Il presente studio vuole offrire una cornice teorica e un possibile esempio applicativo basati sulla convergenza di quattro componenti in grado di sollecitare in modi diversi tali competenze trasversali: musica, tecnologie digitali, approccio ludico, didattica laboratoriale. Grazie all’utilizzo di tecnologie digitali e del software Ableton Live, si analizzerà come gli alunni possano apprendere i principi base della composizione musicale attraverso l’improvvisazione, all’interno di un contesto ludico e cooperativo. Offrendo una convergenza di tutte queste componenti in un unico format, il corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità si pone come luogo di partenza ideale per il docente per dotarsi di tale sguardo multi prospettico.
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Emanuel, Federica. « Train academics to design and assess using learning outcomes : new challenges in Higher Education ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 2 (30 juin 2022) : 78–90. http://dx.doi.org/10.36253/form-13103.

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The paper reflects on the topic of learning outcomes in Higher Education. The emphasis on the education process and learning benefits students, faculty, and institution. The theme of learning outcomes in relation to instructional design and assessment becomes the subject of faculty development programs; a three-level training is hypothesized and discussed, starting with the IRIDI training program for faculties at the University of Turin. The first level is the exploration of learning outcomes’ topic, which can start from the syllabus development. The second level refers to the reinforcement of the use of learning outcomes in the didactic and assessment practices. The last level emphasizes the importance of providing faculty with specific training, with a collegial and institutional focus. This training model will be able to support and promote student-centered, inclusive, and quality teaching in Higher Education. Formare i docenti universitari a progettare e valutare secondo i learning outcomes: nuove sfide in Higher Education. Il contributo presenta una riflessione sul tema dei learning outcomes nella didattica universitaria. L’attenzione per il processo didattico e l’apprendimento portano benefici per studenti, docenti e istituzione. Il tema dei learning outcomes in relazione alla progettazione didattica e alla valutazione diventa oggetto della formazione dei docenti universitari; viene ipotizzata e discussa una formazione a tre livelli, partendo dalla analisi del programma di formazione IRIDI per i docenti universitari dell’Università di Torino. Il primo livello è quello della esplorazione del tema dei learning outcomes, che può partire dalla redazione della scheda di insegnamento. Il secondo livello si riferisce al consolidamento dell’uso dei learning outcomes nella pratica didattica a valutativa dei docenti universitari. L’ultimo livello sottolinea l’importanza di offrire ai docenti una formazione specifica sul tema, con una attenzione collegiale e istituzionale. Questo modello di formazione potrà sostenere e promuovere una didattica centrata sullo studente, inclusiva e di qualità.
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Cortiana, Paola. « Il Video nella Formazione Iniziale, Continua e Permanente dei Docenti : cinque Esperienze Significative per Immaginare un Nuovo Modello Formativo ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 1 (juin 2022) : 55–70. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2022oa13936.

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Numerosi percorsi di formazione a livello internazionale e nazionale annoverano l'utilizzo del video, che si pone come strumento privilegiato per rilevare i processi che avvengono in classe: negli ultimi quindici anni si è assistito a un intensificarsi di tali esperienze in ambiti e aree geografiche differenti. Alla luce della cornice teorica della visione professionale, l'articolo propone una rassegna ragionata di cinque esperienze internazionali e nazionali di formazione dei docenti che, nella diversità di impostazione e postura epistemologica, concorrono a delineare un percorso di formazione iniziale, permanente e continua che si avvalga dello strumento video in modalità on line. La ricognizione, che non ha pretese di esaustività, vuole avviare un'analisi su un possibile modello formativo che ponga attenzione al referente della formazione e ai criteri osservativi adottati. Lo studio si colloca all'interno del progetto di eccellenza 2019-2020 Insegnamento di qualità e pratiche didattiche. Studio di fattibilità per lo sviluppo di un dispositivo per lo studio di pratiche di formazione dei docenti del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università di Torino.
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Piazza, Roberta, et Simona Rizzari. « Il peer mentoring per favorire lo sviluppo professionale della docenza universitaria : l'esperienza dell'Universit&agrave ; di ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 2 (décembre 2021) : 100–112. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13026.

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Il contributo descrive l'esperienza di ricerca e formazione di peer mentoring condotta dall'Ateneo di Catania per il miglioramento delle competenze didattiche dei docenti "esperti" (senior) dell'Ateneo. L'azione ha riguardato la formazione di figure esperte chiamate a supportare i colleghi nella costruzione di esperienze di sviluppo personale e di innovazione didattica. Vengono descritte le scelte teorico-metodologiche che hanno fatto da sfondo al percorso di ricerca-azione progettato e al modello formativo adottato. Sono analizzate le varie fasi che hanno visto la realizzazione dell'esperienza in Ateneo, che ha coinvolto numerosi docenti appartenenti a diverse aree disciplinari.
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SILVA, Wanessa Mayara da, et Simone Moura QUEIROZ. « Descrevendo Algumas Subjetivações de um Grupo de Licenciandos em Matemática ». INTERRITÓRIOS 6, no 12 (7 décembre 2020) : 389. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249007.

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RESUMO O trabalho apresenta resultados do recorte de uma pesquisa mais extensa, cujo objetivo foi descrever os possíveis processos de subjetivações e/ou agenciamentos que perpassaram o devir docente de 22 licenciandos em Matemática da UFPE, Campus Caruaru. Conduzimos a pesquisa em conformidade com a Filosofia da Diferença, propriamente, com obras desenvolvidas a partir de estudos dos filósofos Michel Foucault (1999), Gilles Deleuze e Felix Guattari (1994) e Suely Rolnik (1996). No percurso metodológico, propomos aos referidos discentes que respondessem um questionário, com cinco perguntas discursivas e, para a descrição dos dados produzidos utilizamos a abordagem qualitativa. Como resultados deste estudo, constatamos que, as possíveis subjetivações e agenciamentos apontados pelos discentes pesquisados, foram: a falta de opção, baixa concorrência, facilidade de conseguir um emprego, amorosidade pela docência, o gosto e facilidade de compreender a Matemática durante a Educação Básica.Educação Matemática. Filosofia da Diferença. Subjetivação e Agenciamento. Desejo. Devir Docente.ABSTRACTThe work presents results of the cut of a more extensive research, whose objective was to describe the possible processes of subjectivations and / or agencies that went through the teaching process of 22 undergraduate students in Mathematics at UFPE, Campus Caruaru. We conducted the research in accordance with the Philosophy of Difference, properly speaking, with works developed from studies by the philosophers Michel Foucault (1999), Gilles Deleuze and Felix Guattari (1994) and Suely Rolnik (1996). In the methodological path, we propose to the referred students to answer a questionnaire, with five discursive questions and, for the description of the data produced, we use the qualitative approach. As a result of this study, we found that, the possible subjectivations and agencies pointed out by the researched students, were: the lack of option, low competition, ease of getting a job, love for teaching, the taste and ease of understanding Mathematics during Basic Education.Mathematical Education. Difference Philosophy. Subjectivation and Agency. Desire. Becoming a Teacher.RESUMENEl trabajo presenta resultados del corte de una investigación más extensa, cuyo objetivo fue describir los posibles procesos de subjetivación y / o agenciamiento que atravesaron a formación docente de 22 estudiantes de pregrado en Matemáticas de la UFPE, Campus Caruaru. La investigación fue realizada de acuerdo con la Filosofía de la Diferencia, propiamente, con obras desarrolladas a partir de estudios de los filósofos Michel Foucault (1999), Gilles Deleuze y Felix Guattari (1994) y Suely Rolnik (1996). En la ruta metodológica, proponemos a los estudiantes referidos responder un cuestionario, con cinco preguntas discursivas y, para la descripción de los datos producidos, utilizamos el enfoque cualitativo. Como resultado de este estudio, encontramos que las posibles subjetivaciones y agenciamiento señaladas por los estudiantes investigados fueron: la falta de opción, la baja competencia, la facilidad para conseguir trabajo, el amor por la docencia, el gusto y la facilidad para comprender las Matemáticas durante la Educación Básica. Educación Matemática. Filosofía de la Diferencia. Subjetivación y Agenciamiento. Deseo. Convertirse en profesor.SOMMARIOIl lavoro presenta i risultati del taglio di un'indagine più ampia, il cui obiettivo era descrivere i possibili processi di soggettivazione e / o assemblaggio che sono passati attraverso la formazione dei docenti di 22 studenti universitari in Matematica dell'UFPE, Campus Caruaru. La ricerca è stata condotta in accordo con la Filosofia della Differenza, propriamente, con opere sviluppate dagli studi dei filosofi Michel Foucault (1999), Gilles Deleuze e Felix Guattari (1994) e Suely Rolnik (1996). Nel percorso metodologico, si propone che gli studenti segnalati rispondano ad un questionario, con cinque domande discorsive e, per la descrizione dei dati prodotti, si utilizza l'approccio qualitativo. Come risultato di questo studio, abbiamo scoperto che le possibili soggettificazioni e assemblaggi indicati dagli studenti indagati erano: mancanza di scelta, bassa competizione, facilità di trovare un lavoro, amore per l'insegnamento, gusto e facilità di comprensione della matematica durante l'istruzione di base.Educazione matematica. Filosofia della differenza. Soggettivazione e Agenzia. Desiderio. Diventare un insegnante.
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Spagnolo, A. G., M. L. Di Pietro et G. « La formazione dei docenti di etica professionale nelle scuole infermieristiche ». Medicina e Morale 40, no 1 (30 avril 1991) : 91–100. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1151.

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La professione infermieristica sta cercando di trovare oggi un ruolo specifico nel campo delle professioni sanitarie, un ruolo che comporti una spedfica identità seppure strettamente collegato alla professione medica. Un recente progetto di legge italiano sul riordino della professione infermieristica ha sollevato numerose perplessità fra gli infermieri stessi e in generale fra gli altri operatori sanitari. Gli autori considerano il punto del progetto di legge che riguarda l'insegnamento dell'etica professionale nelle scuole infermieristiche. Esso prevede che possano essere qualificati a questo insegnamento gli infermieri che abbiano il titolo di AFD o di DAl. Gli autori ritengono, invece, che tale livello di formazione non sia adeguato per una materia così delicata come l'etica professionale ed essi propongono pertanto l'istituzione di uno specifico corso universitario in cui vengano approfonditi i diversi problemi etici, inquadrati nel campo più vasto della bioetica, conseeguendo alla fine uno specifico grado accademico finalizzato all'insegnamento dell'etica professionale nelle scuole infermieristiche.
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Storai, Francesca, et Valentina Pedani. « Uno studio sul gradimento del feedback in due corsi universitari online ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (décembre 2021) : 296–308. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12487.

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In questo studio che prende in esame gli insegnamenti online Pianificazione e Valutazione della didattica e Attività sperimentali per la prima infanzia dell'Università Telematica degli Studi IUL, si sono analizzate le schede di valutazione compilate dai corsisti al termine del percorso di formazione nel corso di quattro anni accademici (2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021) al fine di osservare il gradimento di un approccio didattico fortemente orientato verso un processo di feedback molto strutturato. Si sono analizzati i giudizi dei corsisti su aspetti inerenti a: l'appropriatezza degli strumenti di comunicazione di gruppo e di telecomunicazione previsti dalla piattaforma di formazione, i mezzi e i linguaggi multimediali predisposti dai docenti e dalla tutor, la capacità dei docenti di motivare interesse verso la disciplina. Il principale risultato a cui si è giunti è che la soddisfazione generale degli studenti sia preponderante soprattutto in presenza di elementi quali: la facilitazione del confronto con i pari (feedback interno); la restituzione continua dei docenti e la mediazione della tutor disciplinare (feedback esterni).
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Panero, Monica, Pietro Di Martino, Luciana Castelli et Silvia Sbaragli. « L’evoluzione degli atteggiamenti verso la matematica e il suo insegnamento degli insegnanti di scuola elementare in formazione iniziale ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 8 (23 novembre 2020) : 48–77. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.3.

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Il percorso formativo come docenti di scuola elementare in didattica della matematica può essere fortemente influenzato da fattori di natura affettiva, che, a loro volta, risultano spesso legati ad esperienze scolastiche negative vissute con la matematica. Il progetto di ricerca-azione qui descritto ha approfondito proprio questo fenomeno, focalizzandosi sui futuri docenti di scuola elementare del Canton Ticino, con un duplice obiettivo: da un lato, progettare e implementare efficaci pratiche formative per lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso la matematica e il suo insegnamento; dall’altro, studiare l’evoluzione di tali atteggiamenti nell’arco dei primi due anni della formazione. Sono stati sviluppati specifici interventi didattici e strumenti di osservazione che hanno permesso di rilevare e monitorare gli atteggiamenti degli studenti e di analizzare quali dimensioni – disposizione emozionale, senso di autoefficacia, visione della disciplina (Di Martino & Zan, 2011) – sono state più o meno influenti sul cambiamento di atteggiamento, e su quali componenti quindi la formazione può cercare di intervenire in modo più incisivo ed efficace.
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Romano, Alessandra, et Nicolina Bosco. « Metodologie trasformative per promuovere apprendimenti emancipativi. Un'esperienza di ricerca-formazione con insegnanti ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 1 (juillet 2022) : 115–30. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-2022oa13734.

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Il contributo esplora l'attualità del pensiero pedagogico di matrice freiriana alla luce delle più recenti articolazioni della teoria trasformativa (Mezirow, 2003; Cranton & Taylor, 2012; Marsick & Neaman, 2018). Nello specifico, sono oggetto di indagine e sistematizzazione quegli approcci metodologici per lo sviluppo professionale dei docenti che sostengono processi di riflessione critica e trasformazione degli assunti distorti. Si presenta, poi, un'esperienza di ricerca-formazione condotta con gruppi di docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado, che ha visto l'adozione di un set di metodologie trasformative finalizzate a supportare processi di apprendimento emancipativo.
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Gabrielli, Sara, Giordana Szpunar et Stefano Livi. « Ridurre il pregiudizio implicito in classe per favorire l'inclusione : un percorso di formazione con gli insegnanti pre-servizio ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2020) : 140–58. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9476.

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Il contesto scolastico rappresenta un luogo privilegiato per rispondere alle sfide della complessità del reale, promuovendo una metamorfosi del rapporto apprendimento-insegnamento (Morin, 2001). La gestione dei contesti educativi, caratterizzati per natura da molteplici differenze di cultura, abilità, genere e sensibilità (Dovigo, 2008), richiede lo sviluppo di un corpo di competenze che consentano all'insegnante di operare in una direzione interculturale e inclusiva. Il contributo presenta l'articolazione e gli esiti di un percorso di formazione sulla riduzione del pregiudizio etnico rivolto a docenti pre-servizio iscritti al Corso di Laurea in Scienze della formazione primaria della Sapienza, Università di Roma. Tra gli obiettivi principali dell'intervento formativo, quello di ridurre il pregiudizio implicito ed esplicito degli studenti in una prospettiva più ampia di promozione delle loro competenze interculturali.
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Palazzani, Laura. « La formazione in Bioetica : modelli e contenuti ». Medicina e Morale 47, no 1 (28 février 1998) : 119–31. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.842.

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Il problema della formazione in bioetica è estremamente delicato e complesso e presenta due tipi di difficoltà, una di fatto, l’altra di principio. La difficoltà fattuale è legata alla giovane età di questa disciplina e, conseguentemente, alla mancanza di modelli consolidati di insegnamento; le difficoltà teoriche sono, invece, strettamente legate al carattere interdisciplinare (confronto e dialogo tra discipline diverse) e al pluralismo teoretico e pratico (pluralità di concezioni morali e giuridiche) che costituiscono la peculiarità della bioetica. La domanda che l’Autrice si pone è: quale formazione in bioetica? E soprattutto chi, come, quando, formare in bioetica? Ma soprattutto chi formare in bioetica? Occorre prima di tutto individuare i discenti ed operare una distinzione tra una formazione che tende al generale (ed è quindi diretta a tutta la società) e una formazione che tende allo specifico (rivolta a chi opera nel settore socio-sanitario e a chi non opera direttamente o indirettamente nella sanità). Il come formare in bioetica riguarda invece tre settori: il sapere (conoscenza dettagliata della ricerca scientifica e della tecnologia, applicata alla biologia e alla medicina, della struttura socio-sanitaria, della teologia e della filosofia), il saper fare e il saper essere (è importante sapersi calare dal piano teorico-conoscitivo a quello applicativo ed esperienziale, sia dell’agire, sia dell’essere). La questione del quando formare in bioetica non è stata ancora risolta. Anche quella del chi forma in bioetica è ancora in fase di sperimentazione: sarebbe auspicabile una équipe di docenti di materie diverse ma interagenti.
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Magni, Francesco. « L'alternanza formativa e l'"agire in modo riflessivo" nella formazione iniziale dei docenti ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (septembre 2016) : 361–68. http://dx.doi.org/10.3280/rip2016-003005.

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OLIVEIRA, Marcus Rodolfo Bringel de, et Claudio Alves PEREIRA. « A Representação das Minorias nas Obras Literárias do Programa de Avaliação Seriada da UnB (aplicação 2019) ». INTERRITÓRIOS 6, no 12 (7 décembre 2020) : 473. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249010.

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RESUMOTendo em vista a relevância das obras literárias para o planejamento didático e o trabalho docente dos professores da disciplina de Língua Portuguesa, este artigo tem como objetivo analisar como os textos indicados pelo programa de seleção da Universidade de Brasília contemplam a presença ou reforçam a ausência das minorias, dialogando, atualizando ou revisando o cânone literário. Para tanto, buscou-se analisar a relevância dos vestibulares na programação de ensino, o papel do cânone no ensino da literatura, bem como tal entidade é decisiva na representação e recepção das minorias no texto literário, e as possibilidades de atualização didática desses elementos de ensino para uma educação que considere as minorias de forma mais inclusiva ou como produtoras de literatura. Essa discussão procura nortear as possíveis discussões em sala de aula e a conscientização final acerca desses grupos na sociedade, de modo a promover a formação de sujeitos críticos e conscientes. Cânone. Representação. Minorias. Vestibular.ABSTRACTIn view of the construction of literary works for didactic planning and the teaching work of teachers of the Portuguese language discipline, this article aims to analyze the texts indicated by the selection program of the University of Brasília contemplate the presence or reinforce the absence of minorities, dialoguing, updating or revising the literary canon. To this end, we sought to analyze the vestibular research in teaching programming, the role of the canon in the teaching of literature, as well as this entity is decisive in the representation and reception of minorities in the literary text, and as possibilities for didactic updating of these elements of teaching for an education that considers minorities in a more inclusive way or as producers of literature. This discussion seeks to guide how possible it occurs in the classroom and the final awareness about these groups in society, in order to promote the formation of standards and conscious.Canon. Representation. Minorities. Entrance exams.RESUMENDada la relevancia de las obras literarias para el planeamiento didáctico y el trabajo docente de los profesores de la asignatura de Lengua Portuguesa, este artículo tiene como objetivo analizar cómo los textos indicados por el programa de selección de la Universidad de Brasilia contemplan la presencia o refuerzan la ausencia de las minorías, dialogando, actualizando o revisando el canon literario. Para ello, se buscó analizar la relevancia de las pruebas de acceso en la programación de enseñanza, el papel del canon en la enseñanza de la literatura, así como esta entidad es determinante en la representación y recepción de las minorías en el texto literario, y las posibilidades de actualización didáctica de estos elementos de la la enseñanza para una educación que considere a las minorías de manera más inclusiva o como productoras de literatura. Esta discusión busca orientar las posibles discusiones en el aula y la conciencia final sobre estos grupos en la sociedad, con el fin de promover la formación de sujetos críticos y conscientes.Canon. Representación. Minorías. Vestibular.SOMMARIOData la rilevanza delle opere letterarie per la pianificazione didattica e il lavoro di insegnamento dei professori della materia Lingua portoghese, questo articolo si propone di analizzare come i testi indicati dal programma di selezione dell'Università di Brasilia contemplano la presenza oppure rafforzano l'assenza di minoranze, dialogando, aggiornando o rivedendo il canone letterario. Per fare questo, abbiamo cercato di analizzare la rilevanza degli esami di ammissione nella programmazione dell'insegnamento, il ruolo del canone nell'insegnamento della letteratura, così come questa entità è decisiva nella rappresentazione e ricezione delle minoranze nel testo letterario, e le possibilità di aggiornamento didattico di questi elementi dell'insegnamento per un'educazione che consideri le minoranze in modo più inclusivo o come produttrici di letteratura. Questa discussione cerca di guidare possibili discussioni in classe e la consapevolezza finale su questi gruppi nella società, al fine di promuovere la formazione di temi critici e consapevoli.Canon. Rappresentazione. Minoranze. Vestibolare.
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Tore, Raffaela, et Diletta Peretti. « Impatto della formazione dei docenti sulla didattica dell'Universit&agrave ; di Cagliari. Alcuni ri ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 2 (décembre 2021) : 23–41. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13017.

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La qualità della didattica in Higher Education passa attraverso il riconoscimento delle competenze didattiche dei docenti (Commissione Europea, 2017). Essi sono chiamati a progettare attività student-centered in vista dei risultati di apprendimento attesi (Outcome Learning), rafforzando la coerenza tra progettazione, metodi e attività di valutazione e la condivisione con gli studenti. Il contributo presenta alcuni effetti osservati a seguito del Progetto DISCENTIA sia nel modo di compilare il syllabus da parte dei docenti che nella percezione dell'esperienza didattica degli studenti dell'Università degli Studi di Cagliari.
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Mazza, Caterina, et Samuele Calzone. « Spazi di apprendimento virtuali e integrati : l’esperienza di alcune scuole italiane impegnate nei progetti ‘PON per la scuola’ nell’affrontare l’emergenza COVID-19 ». IUL Research 3, no 6 (21 décembre 2022) : 46–61. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.307.

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Negli ultimi anni il dibattito sull’educazione si è arricchito di una nuova componente che prevede, come proposto da Loris Malaguzzi (I cento linguaggi dei bambini. L'approccio di Reggio Emilia all'educazione dell'infanzia, 2010), di considerare lo spazio come il “terzo educatore”, capace di sostenere l’apprendimento in una prospettiva di inclusione e di ascolto. È ormai riconosciuto il ruolo dello spazio nei processi di rinnovamento dei sistemi scolastici, così come promosso dalle ricerche dell’OCSE: l’ambiente fisico risulta determinante nello sviluppo del benessere degli studenti (Cuyvers, 2011), nella possibilità di accedere all’istruzione e infine nell’acquisizione di competenze chiave (Von Ahlefeld, 2009). A partire dal 2020, l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19 ha costretto le scuole di ogni ordine e grado a ripensare la didattica online e a rivedere, di conseguenza, l’ambiente scolastico. L’iniziale sospensione delle attività didattiche in presenza e la realizzazione, successivamente, di una didattica mista (presenza-online) ha alterato l’organizzazione degli spazi scolastici, accentuando in alcuni casi forme di diseguaglianza (relative, ad esempio, all’accesso ai device tecnologici) che hanno contribuito ad aumentare il divario e la povertà educativa nei territori (Save The Children, 2 marzo 2021). In tale prospettiva, il presente studio ha approfondito la risposta che le scuole secondarie di secondo grado, all’interno dell’opportunità offerta dal Programma Operativo Nazionale PON Per la Scuola 2014-2020, hanno sperimentato in termini di didattica a distanza, durante i mesi del primo lockdown (marzo-giugno 2020) e nel primo quadrimestre dell’a.s. 2020/2021. Sono state individuate 12 scuole particolarmente attive che sono state coinvolte in una analisi qualitativa: l’indagine ha permesso anche di individuare alcuni casi virtuosi di istituti che hanno organizzato lo spazio di apprendimento virtuale sia acquistando strumentazione tecnologica per dotare il proprio istituto di attrezzature adeguate, sia offrendo una formazione specifica al corpo docente in relazione all’uso delle TIC e delle metodologie didattiche maggiormente funzionali all’erogazione della didattica a distanza e digitale integrata. L’obiettivo è capire come un ripensamento dello spazio, in forme miste (presenza-online), abbia promosso il recupero della dimensione di inclusione e di collaborazione che sono alla base dello sviluppo delle competenze: l’ambiente fisico facilita infatti l’espressione di bisogni e di esigenze specifiche ma richiede, allo stesso tempo, una metodologia didattica adeguata e una disponibilità di tecnologie. Questa analisi intende cogliere le prospettive di miglioramento e gli ambiti su cui sarebbe auspicabile pianificare interventi di tipo formativo e di supporto alle scuole per il futuro, oltre che estendere ulteriormente l’analisi esplorando altre realtà. Un’ulteriore prospettiva di ricerca futura potrebbe coinvolgere gli studenti che hanno sperimentato la didattica a distanza in una riflessione meta-cognitiva sul loro processo di apprendimento in relazione allo spazio fisico e virtuale in cui si svolge la relazione pedagogica.
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Oscar Proietti et Antonella Zuccaro. « ITS e Laboratori 4.0 : Il trasferimento di Labomec in remoto ». IUL Research 1, no 1 (24 juillet 2020) : 160–66. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.51.

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In questo articolo viene descritta l’esperienza di virtualizzazione di un’Isola 4.0, un centro di lavoro fondato sulle tecnologie abilitanti 4.0, connesse fra di loro attraverso un protocollo di comunicazione digitale presente nel laboratorio Labomec dell’ITS Umbria. In questo contesto gli studenti hanno potuto apprendere online attraverso attività laboratoriali, cuore e carattere originale della formazione negli ITS, sperimentando la risoluzione di problemi anche attraverso attività di gruppo con docenti di azienda.
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del Gobbo, Giovanna. « Cultura della Qualità ; e Faculty Development : Sinergie da Sviluppare ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 1 (juin 2021) : 5–24. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2021oa12063.

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Résumé :
L'assicurazione della qualità e la gestione della qualità, elementi chiave per l'attuazione e gli sviluppi del Processo di Bologna, sono sempre di più considerate sfide centrali nella governance dell'alta formazione. L'importanza di promuovere una cultura della qualità ha acquisito, parallelamente e sinergicamente, un'attenzione crescente negli ultimi due decenni. Una cultura della qualità può essere sostenuta favorendo processi di sense making e comprensione del sistema complessivo della didattica, favorendo l'accesso critico e l'interpretazione degli artefatti, delle norme, delle procedure con cui la specifica comunità sociale e culturale realizza le proprie pratiche e risolve i problemi, dei dispositivi relativi alla valutazione e assicurazione della qualità. Nel presente articolo si offrono alcuni elementi di riflessione e problematizzazione a partire dall'esperienza di formazione per docenti e neoassunti realizzata presso l'Università di Firenze.
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Fava, Francesca, et Giovanna Failla. « Il Laboratorio Teatrale dell'Università Campus Bio-Medico di Roma : dieci anni tra scienza, medicina e teatro ». WELFARE E ERGONOMIA, no 2 (février 2022) : 157–64. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002012.

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Il contributo evidenzia il ruolo didattico del Laboratorio Teatrale all'interno del piano formativo dell'Università Campus Bio-Medico di Roma attraverso la narrazione dei suoi primi dieci anni di vita (2011-2021). È analizzata la specificità didattica del Laboratorio Teatrale come formazione attiva, emotiva ed espressiva rivolta agli allievi, capace di promuovere la salute, il benessere e incentivare virtuosi processi di umanizzazione delle cure. Attraverso testimonianze di studenti, alumni e docenti che hanno partecipato ad alcune produzioni particolarmente significative, si evince come le pratiche teatrali abbiano saputo influenzare efficacemente la formazione umanistica degli allievi e come questa esperienza abbia creato coesione sociale e identità di gruppo, sulla vita universitaria e sulla comunità del Policlinico Universitario. In particolare, il laboratorio teatrale è stato in grado di: influenzare positivamente i determinanti sociali della salute, incoraggiare comportamenti di promozione della salute, sviluppare l'empatia e fornire una visione più ampia della salute e dell'assistenza clinica.
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Cera, Rosa. « Un'indagine comparativa : formazione degli insegnanti in Svezia e Italia, STEM education, TIC, ruolo e funzioni delle universit& ; ». EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no 2 (décembre 2021) : 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13015.

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La finalità della ricerca comparativa è di individuare gli aspetti peculiari dei percorsi formativi degli insegnanti delle scuole secondarie in due diversi Paesi: Svezia e Italia. Per la formazione iniziale, sono stati posti a confronto i due differenti percorsi necessari al conseguimento del titolo utile all'insegnamento e le relative riforme attuate. Per la formazione continua sono state, invece, comparate le attività di coaching (Talis, 2018), in quanto in grado di promuovere il senso di auto-efficacia e l'identità dell'insegnante, oltre ad agevolare l'integrazione della teoria e delle attività di pratica nei percorsi formativi. Due sono gli obiettivi specifici: investigare le competenze degli studenti nelle discipline STEM, al fine di comprendere l'abilità dei relativi insegnanti e rilevare le competenze di questi ultimi nell'utilizzo delle TIC; il secondo indagare le attività svolte dalle università svedesi e italiane nella formazione degli insegnanti, individuandone le rispettive aree critiche. Attraverso i dati PISA 2018 è stato possibile confrontare le abilità degli studenti nelle discipline STEM, in particolare nella matematica e nelle scienze. In questo caso, si è preferito utilizzare i dati riguardanti gli studenti, in quanto considerati più attendibili, al fine di comprendere la preparazione degli insegnanti. Per comparare le abilità dei docenti nell'utilizzo delle TIC in classe sono stati, invece, utilizzati i dati Talis 2018. Attraverso la revisione scientifica della letteratura internazionale è stato, infine, possibile individuare le attività svolte dalle università svedesi e italiane nella formazione degli insegnanti. I risultati dell'indagine hanno evidenziato marcate differenze nel ruolo che gli universitari svedesi e italiani svolgono nel formare gli insegnanti, oltre ad una divergenza nelle competenze degli insegnanti nella STEM education e nell'utilizzo delle TIC.
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Bornatici, Sara, et Orietta Vacchelli. « CIVES - Citizens Towards Sustainability. Emblematic results of a research ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no 2 (31 juillet 2021) : 141–50. http://dx.doi.org/10.36253/form-11346.

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Résumé :
L. n. 92/2019 introduced the transversal teaching of civic education in schools of all levels from the 2020-2021 school year. This contribution, without any claim to being exhaustive, proposes an interpretative reflection starting from some data that emerged in the context of the CIVES research (CIttadini VErso la Sostenibilità) which started from the training course on sustainable development aimed at the referring teachers of civic education of 51 Brescia institutes. The observations collected in the group debates highlighted fundamental contextual data for setting educational interventions, in an overall situation that appears very heterogeneous. Culture of sustainability and solidarity citizenship constitute two possible interpretations of the legislative proposal, taken for the training of teachers. CIVES - CIttadini VErso la Sostenibilità. Esiti emblematici di una ricerca La L. n. 92/2019 ha introdotto dall’anno scolastico 2020-2021 l’insegnamento trasversale dell’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado. Il presente contributo, senza alcuna pretesa di esaustività, prospetta una riflessione interpretativa a partire da alcuni dati emersi nell’ambito della ricerca CIVES (CIttadini VErso la Sostenibilità) che ha preso le mosse dal corso di formazione in tema di sviluppo sostenibile rivolto ai docenti referenti di educazione civica di 51 istituti bresciani. Le osservazioni raccolte nei dibattiti di gruppo hanno evidenziato dati contestuali fondamentali per impostare interventi educativi, in una situazione complessiva che appare assai eterogenea. Cultura della sostenibilità e cittadinanza solidale configurano due possibili chiavi di lettura della proposta legislativa, assunte per la formazione dei docenti.
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Sani, Serena. « L'approccio interculturale nella scuola : le politiche dell'Unione Europea in favore del potenziamento del ruolo e delle competenze degli insegnanti ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 2 (novembre 2020) : 508–29. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa10143.

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Nella nuova società globale e pluralistica appare fondamentale fornire agli insegnanti le necessarie competenze non soltanto per adattarsi ai continui mutamenti in atto, ma anche per ridefinire costantemente la loro funzione educativa e le loro metodologie didattiche. La necessità di fornire un'effettiva formazione interculturale agli insegnanti è stata più volte ribadita, nel corso degli ultimi decenni, sia dalle istituzioni europee sia da molti studiosi che hanno affrontato la questione dell'educazione e dell'integrazione degli alunni immigrati nelle scuole del Vecchio Continente. A questo proposito, particolare interesse rivestono gli inviti a partecipare ai programmi europei di mobilità per garantire a tutti gli educatori la possibilità di fare esperienze formative e di sviluppo personale che li portino ad entrare in contatto diretto con altre realtà educative e culturali e a conoscere altri punti di vista e altri modi di fare scuola. Nel presente articolo sarà posta particolare attenzione alla disamina delle Raccomandazioni, Risoluzioni e documenti vari elaborati dalle istituzioni europee in merito all'educazione interculturale e alla questione della formazione interculturale dei docenti.
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