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Articles de revues sur le sujet « Formazione adulti »

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Unt, Marge, Ellu Saar et Kadri Taht. « Flessibilitŕ del mercato del lavoro e giovani in Estonia ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 124 (décembre 2011) : 93–113. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124006.

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L'articolo fornisce un quadro relativo all'ingresso nel mercato del lavoro da parte dei giovani in Estonia.: transizione scuola-lavoro, prima parte della carriera, formazione di una famiglia. Lo scritto compara le coorti di coloro che sono diventati adulti durante il periodo di stabilitŕ sovietico (anni '80), il turbolento periodo di transizione (anni '90), e la fase di stabilizzaizone (anni 2000). La principale fonte di dati è l'Estonian Social Survey (2004). Coloro che hanno lasciato la scuola a partire dagli anni '90, se confrontati a coloro che hanno vissuto questo passaggio durante gli anni '80, hanno avuto maggiori opportunitŕ di carriera ma anche hanno visto crescere l'instabilitŕ del lavoro. Quest'ultima condizione si è riflessa anche nelle decisioni a proposito della formazione di una famiglia dal momento che negli anni '80 la transizione all'etŕ adulta si concentrava in un breve intervallo di tempo, mentre per le coorti più giovani sia l'ingresso nel mercato del lavoro, sia la formazione di una famiglia avvengono più tardi.
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Cavallo, Marino. « Universitŕ telematica, formazione degli adulti e fabbisogni delle imprese ». FOR - Rivista per la formazione, no 78 (juin 2009) : 61–66. http://dx.doi.org/10.3280/for2009-078018.

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Spagnuolo, Giovanna. « L'Universitŕ : uno spazio per la formazione permanente degli adulti ». FOR - Rivista per la formazione, no 78 (juin 2009) : 31–32. http://dx.doi.org/10.3280/for2009-078008.

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Luttikholt, Harry W., et Sofia Corradi. « ERASMUS e COMETT, Educazione degli adulti e formazione universitaria transculturale ». European Journal of Education 24, no 4 (1989) : 417. http://dx.doi.org/10.2307/1503310.

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Potesta, Sandra. « ERASMUS e COMETT. Educazione degli adulti e formazione universitaria transculturale ». Higher Education Policy 2, no 3 (septembre 1989) : 50–51. http://dx.doi.org/10.1057/hep.1989.50.

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Di Rienzo, Paolo, et Cinzia Angelini. « La formazione degli adulti e le competenze strategiche per l'apprendimento permanente ». FOR - Rivista per la formazione, no 3 (août 2022) : 8–10. http://dx.doi.org/10.3280/for2022-003oa14553.

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Iaccarino, Rosario. « Ospitare il senso e l'inatteso : per un'estetica del setting formativo ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 37 (septembre 2022) : 150–59. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037013.

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La formazione degli adulti, se intende avere una qualche chance per trasformare l'esistente, necessita dell'allestimento di un'ambientazione aperta, realistica e simbolica insieme, cangiante, evocativa della complessità. Siamo nell'epoca della "società automatica" che produce la miseria del simbolico che esercita la sua azione più dirompente sulla sterilizzazione del desiderio, dell'immaginazione, della creatività, ingredienti fondamentali per l'individuazione soggettiva, da un lato, e su quella collettiva, dall'altro, anche in una prospettiva politica di tra-sformazione del contesto. Il compito primario della formazione è far emergere la consapevolezza degli automatismi che condizionano la nostra esistenza e insieme produrre l'anticorpo chiave della miseria del simbolico che è "l'estetica del noi". Ciò induce a progettare un setting formativo che si proponga come la "clinica" della relazione intersoggettiva e della dipendenza emancipativa dall'altro.
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Simonelli, Ivana. « Guerra in Ucraina. Accogliere i pensieri e le emozioni dei bambini e dei ragazzi da 3 a 18 anni nei contesti scolastici ». PSICOBIETTIVO, no 3 (décembre 2022) : 87–99. http://dx.doi.org/10.3280/psob2022-003008.

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Lo scenario della Guerra in Ucraina incontra il presente di bam- bini e ragazzi. L'esposizione alle notizie di guerra, l'accoglienza dei profughi, gli effetti della destabilizzazione dal punto di vista economico e finanziario, le sensa- zioni di pericolo e minaccia costituiscono elementi che i piccoli e i giovani porta- no e discutono anche nei contesti educativi e scolastici. Questo lavoro si propone di analizzare pensieri, emozioni e comportamenti dei bambini e dei ragazzi e ipotizzare quali parole, gesti, espressioni, azioni possono offrire gli adulti nei contesti connotati dalle dimensioni insegnamento-apprendimento-relazione-formazione.
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Iannella, G., M. De Vincentiis, A. Corsi, A. Greco et G. Magliulo. « A rare case of embryonal rhabdomyosarcoma of the parapharyngeal space ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 4 (août 2017) : 346–49. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1450.

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Un uomo di 24 anni giunse al nostro Dipartimento di Otorinolaringoiatria poiché una TC testa-collo eseguita per un trauma cranico evidenziava una voluminosa neoformazione dello spazio parafaringeo di destra. La risonanza magnetica nucleare confermava la presenza di una formazione ovalare con margini netti e aree colliquative di necrosi, che interessava lo spazio parafaringeo di destra. La massa fu completamente escissa attraverso un approccio laterocervicale. Sulla base alle caratteristiche istologiche e dell’analisi immunoistochimica fu fatta la diagnosi di Rabdomiosarcoma Embrionario dello spazio parafaringeo. La diagnosi incidentale in questa sede di Rabdomiosarcomi Embrionari non è mai stata riportata in uomini adulti.
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Delalio, Alessia, Maria Pia Zito et Marisa Pegoraro. « Eccellenza assistenziale e dialisi peritoneale ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, Suppl. 5 (17 février 2014) : S71—S72. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.981.

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Parallelamente al diversificarsi delle strategie di dialisi peritoneale, un grosso impulso ha avuto la ricerca di competenze assistenziali specifiche. Una ricerca nazionale EDTNA/ERCA (2005) ha permesso di conoscere le diverse realtà organizzative e assistenziali orientate alla continuità delle cure, oggi presupposto indispensabile per la costruzione della rete tra ospedale e territorio. Educazione terapeutica e competenze tecniche educative specifiche per gli adulti hanno caratterizzato la formazione che EDTNA/ERCA ha proposto, non supportando la tesi della marginalità della metodica e delle competenze professionali che la sua pratica richiede. Proprio quest'ultimo aspetto può essere una delle criticità per il suo sviluppo.
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Michela Schenetti et Cristina Li Pera. « Riscoprire il gioco all’aperto per innovare i servizi educativi e le competenze professionali degli adulti ». IUL Research 2, no 4 (20 décembre 2021) : 120–32. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.187.

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Promuovere pratiche di educazione all’aperto richiede all’adulto un’attenta analisi dei bisogni evolutivi dell’infanzia, una tensione costante a ricercare coerenza tra teorie pedagogiche e pratiche educative e disponibilità a mettere in gioco le proprie abitudini professionali per restituire al bambino centralità nei processi di apprendimento. Il valore del gioco in ambiente, le sue peculiarità e il ruolo che svolge in relazione alla promozione di conoscenze e competenze può essere il punto di partenza. Il contributo esplora il tema del gioco all’aperto in contesti naturali e della sua funzione all’interno di percorsi di formazione. Partendo dall’analisi della letteratura scientifica si indagheranno le potenzialità che il tema può avere nell’innovazione dei servizi educativi e nel sostegno delle competenze professionali degli adulti.
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Distefano, Giovanni Vito. « La scrittura dopo la fine. Per un’antropologia del romanzo di formazione postapocalittico ». ENTHYMEMA, no 31 (1 février 2023) : 240–61. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/18428.

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In La terra dei figli (2016) Gipi propone implicitamente, tra le righe di un racconto post-apocalittico, una riflessione critica sulla scrittura, sugli usi e sui rischi di questa risorsa comunicativa e sulla sua rilevanza quale architrave culturale fondamentale della nostra civiltà. Il contributo indaga questo tema attivando il potenziale ermeneutico di un classico come lo studio di Ernesto De Martino sulle apocalissi culturali e con l’accortezza metodologica di collocare l’opera di Gipi entro la vivace produzione attuale di narrazioni post-apocalittiche – e fra queste, in particolare, di quelle che hanno come protagonisti giovanissimi adulti o adolescenti. Di quest’ultime, complessivamente associate entro il genere ibrido del romanzo post-apocalittico di formazione, si propone un’interpretazione in termini di forma simbolica della post-modernità, secondo il modello teorico-metodologico di Franco Moretti. Emerge in conclusione un atteggiamento di rassicurante riproposizione dei valori culturali della civiltà contemporanea, pur nel contesto dell’immaginario apocalittico, ricco in potenza di valenze critiche e polemiche.
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Fiscella, Patrizia. « Il respiro del passo : il cammino come metafora biografica ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 18 (septembre 2012) : 99–113. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-018011.

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Résumé :
La "metafora del cammino" qui utilizzata, fa riferimento ad un cammino adulto consapevole e dotato di senso che, in quanto tale, affronti nel suo procedere quelle tematiche che non possono essere disgiunte da un discorso formativo adulto: riflessivitŕ, esperienza, autoapprendimento, consapevolezza, responsabilitŕ, libertŕ di scelta. Ma il cammino esprime la sua forza metaforica anche attraverso la presenza dell'elemento fisico, il coinvolgimento dell'elemento corporeo che č immagine di un apprendere attraverso l'esperienza. Le metodologie formative esperienziali consentono agli adulti un apprendimento che, a partire dalla propria specificitŕ e soggettualitŕ, passando attraverso l'azione, le emozioni e la dimensione relazionale, generi un reale sviluppo delle capacitŕ cognitive. Dare voce a cammini di donne č per l'autore sia opportunitŕ per rammentare una lacuna storica in tutte le scienze sociali, cui č mancata una delle due voci, sia occasione per evidenziare che la formazione degli adulti deve prendere le distanze dalla generalizzazione. L'attenzione al genere č un punto di partenza, occasione per arrivare a sviluppare una prospettiva piů ampia che focalizzi la centralitŕ del soggetto, pur con la sua peculiaritŕ di genere, che in ambito formativo equivale a scegliere metodologie che mettano effettivamente il soggetto al centro, come, appunto, i metodi narrativi e autobiografici: dare voce alla biografia, e tramite essa al soggetto che la narra, ri-costruire la propria identitŕ ed empowerment, fino alla ricerca di senso e alla ricostruzione di senso. Legittimare il duale, dunque, per arrivare al singolare; legittimare la differenza per evidenziare l'individualitŕ.
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Orefice, Carlo. « Apprendimento, formazione ed educazione degli adulti nell'ambito della salute mentale : le coordinate di un percorso di ricerca ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 2 (juin 2020) : 98–113. http://dx.doi.org/10.3280/erp2019-002006.

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Bertolini, Piro. « Lo stato delle scienze dell’educazione in Italia ». Swiss Journal of Educational Research 22, no 1 (1 janvier 2000) : 93–110. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.22.1.5083.

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Nell’articolo si affronta dapprima la questione della definizione delle scienze dell’educazione che in Italia si presenta con due accezioni: come indicativa delle varie scienze umane (psicologia, sociologia, psicoanalisi, ecc.) nel momento in cui si occupano esplicitamente del fenomeno educativo la prima e indicativa delle diverse specificazioni della pedagogia generale (storia della pedagogia; didattica; pedagogia speciale; pedagogia sperimentale; pedagogia degli adulti; ecc.) la seconda. Su questa base si discute l’evoluzione delle scienze dell’educazione a partire dalla seconda guerra mondiale, ponendo l’accento sui fattori che ne hanno condizionato le due anime: da un lato le esigenze di carattere sociale con riferimento a problematiche extra-scolastiche, dall’altro lato il diffondersi di un reale interesse per la formazione professionale degli insegnanti. Di particolare interesse è l’evoluzione della didattica che è alla ricerca di una autonomia delle varie specificazioni attraverso la costituzione di un proprio statuto epistemologico e di metodologie di ricerca proprie. Infine, per quanto riguarda le istituzioni e gli strumenti di appoggio alle scienze dell’educazione o pedagogiche, l’articolo tocca il ruolo delle riviste specializzate e di alcune Associazioni che riuniscono i rappresentanti delle varie discipline pedagogiche e ad alcuni centri di ricerca pubblici o privati.
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Biasin, Chiara, et Veronica Marin. « Pandemic within workplaces. Address the recovery post Covid-19 by training ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no 3 (31 décembre 2021) : 312–27. http://dx.doi.org/10.36253/form-10282.

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This paper concerns the effects of the pandemic in the Italian working context. The Covid-19 crisis has forced transformations in working methods, has involved changes of working spaces and times, has generated new social and professional needs and different training demands. The aim is to understand how Covid-19 has changed the way people work and stay at work, exploring the effects of the pandemic in new skills and training needs of adults at work. Through a quantitative approach, an organization in the North-East of Italy is studied as a case study in order to offer theoretical perspectives and practical advice useful to broaden the discussion on the topic. Pandemia e mondo del lavoro: sostenere la ripresa attraverso la formazione. Questo contributo riguarda gli effetti della pandemia nel contesto lavorativo italiano. Il Covid-19 ha imposto trasformazioni nelle modalità lavorative, ha implicato ristrutturazioni degli spazi e dei tempi di lavoro, ha generato nuovi bisogni sociali e professionali e nuove domande formative. L’obiettivo di questo articolo è quello di comprendere come e in che modo il Covid-19 abbia cambiato il modo di fare e di stare al lavoro, facendo emergere nuove competenze e differenti bisogni formativi presso gli adulti al lavoro. Attraverso un approccio di tipo quantitativo, verrà studiato come caso di ricerca una azienda del Nord Est, al fine di offrire prospettive teoriche e indicazioni pratiche utili per una più ampia discussione sul tema.
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Pujol, Javier. « Ambroise BINZ-Sylviane SALZMANN, Formazione cristiana degli adulti. Riflessioni e strumenti, Elledici, Leumann- Torino 2001, 176 pp., 17 x 24, ISBN 88-01-02264-6. » Scripta Theologica 35, no 1 (21 novembre 2017) : 294. http://dx.doi.org/10.15581/006.35.13110.

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Leone, C. A., F. Mosca et R. Grassia. « Temporal changes in impedance of implanted adults for various cochlear segments ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 4 (août 2017) : 312–19. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1471.

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La prima valutazione oggettiva effettuata durante la procedura chirurgica e nel follow-up dei pazienti sottoposti ad impianto cocleare è la misura dell’impedenza degli elettrodi. Tale misura fornisce informazioni sia sull’integrità degli elettrodi sia sul mezzo circostante gli stessi ed è uno dei principali fattori responsabili dei consumi energetici dell’impianto cocleare. In questo studio abbiamo valutato in pazienti adulti con impianto cocleare e array perimodiolare, le variazioni nel tempo dell’impedenza degli elettrodi, valutando le differenze nelle varie partizioni cocleari (basale, medio e apicale) e correlandone i valori ai principali parametri psicoacustici del mappaggio: livelli di T e C. Abbiamo testato 28 pazienti adulti impiantati presso il nostro Dipartimento tra il 2009 e il 2014, tutti impiantati per via cocleostomica con un array perimodiolare completamente inserito, utilizzando la tecnica chirurgia “soft surgery”. Le impedenze medie sono state misurate in modalità “common-ground” e “MP1+2” per i seguenti segmenti di array: basale (dall’elettrodo n.1 al n.7); mediale (dal n.8 al n.14); apicale (dal n.15 al n.22). L’analisi della varianza (ANOVA) è stata effettuata per valutare le tendenze nelle misure ripetute. Il livello di significatività accettato in tale studio è p<0.05 corretto con metodo Bonferroni. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione globale delle impedenze dall’attivazione fino a 1 mese e un valore più alto nel tempo dell’ impedenza nel segmento basale dell’array rispetto al segmento apicale e medio. L’analisi statistica temporale della correlazione tra i valori dell’impedenza globale e i livelli di T e C ha mostrato una correlazione significativa fino a sei mesi sia per le impedenze registrate in common-ground che in modalità MP1+2. L’analisi statistica dei vari segmenti cocleari ha mostrato inoltre una significativa correlazione dell’impedenza nel segmento basale e i parametri del fitting fino ad un anno di follow-up. In conclusione gli alti valori dell’ impedenza nel segmento basale nel tempo possono essere spiegati con la formazione di fibrosi endococleare dopo l‘inserimento dell’array, fenomeno maggiore nel segmento basale della coclea, limitato invece nelle regioni apicali e medie. La correlazione lineare dei valori dell’impedenza con i livelli di T e C diventa infatti statisticamente non significativa dopo tre/sei mesi nei segmenti apicali e medi e resta significativa fino ad un anno per il tratto basale. Questo comportamento sottolinea l’importanza nel tempo dell’influenza dei fattori intra-cocleari sui parametri del fitting nella porzione cocleare basale.
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MACIEL, Sandra Arlinda Santiago, Mario Luís Cabello RUSSO et Cássia do Carmo Pires FERNANDES. « Delineando uma proposta de curso na modalidade Formação Inicial e Continuada (FIC) na área de construção civil : apontamentos freireanos ». INTERRITÓRIOS 6, no 11 (6 août 2020) : 124. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i11.247752.

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A construção civil é uma área com baixo grau de mecanização e grande utilização de mão de obra. Parte dessa mão de obra é composta por profissionais de nível operacional (pedreiros, carpinteiros, eletricistas, etc.) que, na maioria das vezes aprendem a profissão nos próprios canteiros de obra. O objetivo desse trabalho é descrever o processo de elaboração e reflexões em torno de uma proposta de curso na modalidade Formação Inicial Continuada (FIC) a ser ofertado no campus Ouro Preto do Instituto Federal de Minas Gerais, a partir de princípios da pedagogia do renomado educador Paulo Freire. Para isso, foi adotada a metodologia qualitativa, com uma revisão bibliográfica a respeito de variáveis que envolvem o delineamento de um curso FIC na área de construção civil. A literatura aponta aspectos como o perfil sociodemográfico do público-alvo, técnicas de ensino específicas para adultos (andragogia) e a formação humanista como fundamento de práticas educativas para a conscientização e a emancipação dos sujeitos. Formação Inicial Continuada. Andragogia. Construção Civil. ABSTRACT In Brazil, civil construction has low degree of mechanization and high dependence of labor, and manpower has few or no qualifications. The workers, as bricklayers, electricians, carpenters and others, in most cases, learned a profession with the coworkers in the work site. This paper aims to propose a curse to qualify unskilled and older workers, as well as workers of other areas that want to migrate to civil construction. This curse would be offered inside the Instituto Federal de Minas Gerais, in the campus Ouro Preto. A bibliographic review was done addressing issues as the wide age ranges of the students, social origins and occupations, teaching strategies focused on adults (andragogy), and humanist formation. Adult Education. Andragogy. Civil Construction.RESUMEN La construcción civil es un área con un bajo grado de mecanización y gran uso de mano de obra. Parte de esta fuerza laboral está compuesta por profesionales de nivel operacional (albañiles, carpinteros, electricistas, etc.) que, en la mayoría de las veces, aprenden la profesión en los propios sitios de construcción. El objetivo de este trabajo es describir el proceso de elaboración y reflexiones en torno a una propuesta de curso en la modalidad de Formación Inicial Continua (FIC) que se ofrecerá en el campus de Ouro Preto del Instituto Federal de Minas Gerais, basado en los principios pedagógicos del reconocido educador Paulo Freire. Para esto, se adoptó la metodología cualitativa, con una revisión bibliográfica sobre variables que involucran el diseño de un curso FIC en el área de la construcción civil. La literatura señala aspectos como el perfil sociodemográfico del público objetivo, técnicas de enseñanza específicas para adultos (andragogía) y la formación humanística como base de las prácticas educativas para la concienciación y la emancipación de los sujetos. Educación Continua. Andragogía. Construcción Civil.RIASSUNTO l'edilizia civile è un'area con un basso grado di meccanizzazione e un grande uso del lavoro. Parte di questa forza lavoro è composta da professionisti a livello operativo (muratori, carpentieri, elettricisti, ecc.) Che, il più delle volte, apprendono la professione nei cantieri stessi. L'obiettivo di questo lavoro è quello di descrivere il processo di elaborazione e riflessioni intorno a una proposta di corso nella modalità di formazione continua (FIC) da offrire nel campus di Ouro Preto dell'Istituto Federale del Minas Gerais, sulla base dei principi pedagogici del famoso educatore Paulo Freire. Per questo, è stata adottata la metodologia qualitativa, con una revisione bibliografica sulle variabili che coinvolgono la progettazione di un corso FIC nell'area dell'edilizia civile. La letteratura indica aspetti come il profilo sociodemografico del pubblico target, tecniche di insegnamento specifiche per adulti (andragogia) e formazione umanistica come fondamento di pratiche educative per la consapevolezza e l'emancipazione delle materie.Formazione Continua. Andragogia. Edilizia civile.
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Pujol, Jaume. « Enzo BIEMMI, Compagni di viaggio. Laboratorio di formazione per animatori, catechisti di adulti e operatorio pastorali, EDB («Itinerari di fede»), Bologna 2003, 336 pp., 17 x 24, ISBN 88-10-62119-0 ». Scripta Theologica 36, no 3 (30 novembre 2017) : 998. http://dx.doi.org/10.15581/006.36.13805.

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SILVA, Gisele Reinaldo da, et Gabrielle Bloomfield de SOUSA. « Inteligência Emocional : Educação Integral para o Exercício da Cidadania ». INTERRITÓRIOS 6, no 11 (6 août 2020) : 142. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i11.247753.

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Este artigo estuda a Inteligência Emocional como pilar de práticas pedagógicas que fomentem a formação integral de estudantes, para além de conteudismos, de modo a prepará-los para o exercício da cidadania. Partiu-se de uma metodologia qualitativa e bibliográfica, cujo critério de seleção textual pautou-se na relevância temática de artigos, sobretudo, da plataforma SciELO, além de livros de autores especialistas na área. Objetiva-se conceituar Inteligência Emocional, justificar a urgência de sua presença no cenário atual, através da verificação de números de crianças e jovens em idade escolar que têm sido acometidos por diversas doenças psicossomáticas e salientar a necessidade de uma docência que se preocupe em desenvolver competências socioemocionais. Desta forma, a pesquisa contribui para que a escola seja agente de transformação por meio da apropriação da formação socioemocional, de modo a ressignificar seu papel social e proporcionar ação preventiva à incidência de doenças psicossomáticas em jovens e adultos brasileiros. Inteligência Emocional. Cidadania. Práticas Pedagógicas. Transtornos Mentais Comuns.ABSTRACT This article studies Emotional Intelligence as a pillar of pedagogical practices that promote the integral training of students, beyond content, in order to prepare them for the exercise of citizenship. It was based on a qualitative and bibliographic methodology, whose textual selection criterion was based on the thematic relevance of articles, especially on the SciELO platform, in addition to books by authors specialized in the field. The objective is to conceptualize Emotional Intelligence, justify the urgency of its presence in the current scenario, by verifying the numbers of school-age children and young people who have been affected by various psychosomatic diseases and to emphasize the need of a teaching that is committed with developing socioemotional skills. In this way, the research contributes for the school to be an agent of transformation through the appropriation of socioemotional training, in order to reframe it’s social role and provide preventive action to the incidence of psychosomatic diseases in young people and adults in Brazil. Emotional Intelligence. Citizenship. Pedagogical Practices. Common Mental Disorders.RESUMEN Este artículo estudia la Inteligencia Emocional como un pilar de prácticas pedagógicas que fomentan la formación integral de los estudiantes, más allá del contenido, para prepararlos para el ejercicio de la ciudadanía. Se basó en una metodología cualitativa y bibliográfica, cuyo criterio de selección textual se basó en la relevancia temática de los artículos, especialmente en la plataforma Scielo, además de libros de autores especializados en el área. El objetivo es conceptualizar la Inteligencia Emocional, justificar la urgencia de su presencia en el escenario actual, verificando el número de niños y jóvenes en edad escolar que han sido afectados por diversas enfermedades psicosomáticas y enfatizar la necesidad de enseñar sobre el desarrollo de habilidades socioemocionales. De esta manera, la investigación contribuye a que la escuela sea un agente de transformación a través de la apropiación de la formación socioemocional, con el fin de replantear su papel social y proporcionar medidas preventivas a la incidencia de enfermedades psicosomáticas en jóvenes y adultos brasileños. Inteligencia Emocional. Ciudadanía. Prácticas Pedagógicas. Trastornos Mentales Comunes.RIASSUNTO Questo articolo studia l'intelligenza emotiva come un pilastro delle pratiche pedagogiche che incoraggiano la formazione integrale degli studenti, oltre ai contenuti, al fine di prepararli all'esercizio della cittadinanza. Si basava su una metodologia qualitativa e bibliografica, il cui criterio di selezione testuale era basato sulla pertinenza tematica degli articoli, soprattutto, sulla piattaforma SciELO, oltre ai libri di autori specializzati nel settore. L'obiettivo è concettualizzare l'intelligenza emotiva, giustificare l'urgenza della sua presenza nello scenario attuale, verificando il numero di bambini e giovani in età scolare che sono stati colpiti da varie malattie psicosomatiche e sottolineare la necessità di insegnare che si occupano di sviluppare abilità socioemotional. In questo modo, la ricerca contribuisce a rendere la scuola un agente di trasformazione attraverso l'appropriazione della formazione socio-emotiva, al fine di riformulare il suo ruolo sociale e fornire azioni preventive all'incidenza delle malattie psicosomatiche nei giovani e negli adulti in Brasile. Intelligenza Emotiva. Cittadinanza. Pratiche Pedagogiche. Disturbi Mentali Comuni.
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Selejdak, Ryszard. « Cura e formazione delle vocazioni sacerdotali adulte ». Teologia i Człowiek 30, no 2 (26 janvier 2016) : 29. http://dx.doi.org/10.12775/ticz.2015.020.

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Di Sabato, Tommaso. « Come realizzare una formazione efficace delle persone al lavoro ». Textus et Studia, no 3/4(19/20) (16 juillet 2021) : 31–38. http://dx.doi.org/10.15633/tes.05302.

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The conscious involvement of people at work is fully realized in training which ceases to be episodic and occasional and is transformed, instead, into a permanent path of increasing knowledge and skills. The author takes into consideration the role of “action research” as a useful tool in the development of the integral resources of the person in the psycho-pedagogical perspective of the readiness of adults to learn.
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Concilio, Carmen. « Andate e ritorni nella trilogia di Nino Ricci ». Italian Canadiana 35 (18 août 2021) : 165–82. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v35i0.37225.

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In questo studio si analizza la Trilogia dello scrittore italo-canadese Nino Ricci, in cui il romanzo di formazione di Vittorio Innocente si articola tra il viaggio di andata dall’Italia — terra della madre — al Canada — terra del padre — e il viaggio di ritorno in patria da adulto. Dominata dalla relazione edipica, la formazione di Vittorio è dolorosa e nessun approdo sembra offrire risposte alla ricerca del Sé, al contrario il ritorno è doloroso quanto la partenza. Inoltre, lo studio mette in luce come la Trilogia si configuri come cartografia dell’altrove, in cui il paradigma della linea curva e della griglia squadrata definiscono gli spazi al di qua e al di là dell'Oceano. La saggistica accademica sull'autore e sulla Trilogia, in particolare, ha fornito l'orizzonte critico di riferimento.
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Pignalberi, Claudio. « Learning to learn as life skills. The representation of Civil Service volunteers in a local context ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no 3 (31 décembre 2022) : 179–91. http://dx.doi.org/10.36253/form-13586.

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Résumé :
The relationship between learning/training has always been characterized by an undisputed complexity and marked by the plurality of adult dimensions, the multiplicity of relationship and communication situations, and the plurality and diversity of the contexts in which people live and with which they must deal. In this perspective, there is a formative interpretation of the concept of learning to learn, which is part of the eight European competencies, understood as the acquisition and self-awareness of personal learning processes. The paper, therefore, aims to present the role of the Third Sector as a reference context of the Italian lifelong learning system from the results of a research on universal civil service (UCC) in a local context. L’apprendere ad apprendere come life skills. La rappresentazione dei volontari del Servizio Civile in un contesto locale. Il rapporto fra apprendimento/formazione è sempre stato caratterizzato da una indiscussa complessità e contrassegnata dalla pluralità delle dimensioni adulte, dalla molteplicità delle situazioni di relazione e di comunicazione, dalla pluralità e diversità dei contesti nei quali le persone vivono e con cui si devono confrontare. In questa prospettiva si pone un’interpretazione formativa del concetto dell’apprendere ad apprendere, che rientra tra le otto competenze europee, inteso come l’acquisizione e l’autoconsapevolezza dei processi di apprendimento personali. Il contributo, pertanto, intende presentare il ruolo del Terzo Settore quale contesto di riferimento del sistema italiano di apprendimento permanente a partire dai risultati di una ricerca sul servizio civile universale (SCU) in un contesto locale.
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Pacetti, Elena, et Alessandro Soriani. « Pratiche mediali, social media e influencers nella formazione e nell’espressione identitaria dei bambini : una ricerca esplorativa ». Media Education 12, no 2 (29 novembre 2021) : 35–46. http://dx.doi.org/10.36253/me-11406.

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With the spread of social media, we witnessed the multiplication of web’s figures such as influencers and content creators. The pupils in the last years of primary schools (9-11 years old), engaged in a complex task of defining their own identity, are strongly exposed to entertainment contents conveyed by social networks and online video platforms. The present exploratory study, which involved 173 students from a primary school in Emilia-Romagna Region (Italy), aims to investigate the role of social media and influencers in the formation and expression of the identities of children, highlighting a universe little known and only superficially explored by teachers and adults with educational roles. The contribution has the twofold objective of: investigating children’s practices related to social networks (in particular those based on video content such as YouTube, Twitch, TikTok, Instagram and Snapchat) to offer an overview of the situation in an age group increasingly targeted by these social networks; making a reflection on how much the figures of content creators and influencers play a role in the identity formation of children in 4th and 5th year of primary school. The results lead to new research questions and educational path to make teachers and parents more aware of this issue.
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Bertolini, Sonia. « Flessibilizzazione del mercato del lavoro e scelte familiari dei giovani in Italia ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 124 (décembre 2011) : 148–65. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124008.

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Résumé :
Il saggio evidenzia le connessioni tra due fenomeni: la flessibilizzazione del mercato del lavoro e la tarda uscita dalla famiglia di origine da parte dei giovani in Italia. Si intende analizzare, se in un contesto come quello italiano caratterizzato da un sistema di welfare state non universalistico, essere occupati con un contrat to a termine diminuisca la probabilitŕ di uscita dalla famiglia di origine. Il saggio si concentra, inoltre, su un altro aspetto della questione ancora poco esplorato: se l'effetto della precarietŕ lavorativa sulla transizione alla vita adulta e la formazione della famiglia puň variare in funzione della classe sociale e del livello di istruzione, che in Italia sono fortemente correlati. Le due questioni saranno esplorate attraverso un'indagine quantitativa basata sui dati Istat delle Forze di Lavoro italiane (2008) che permettono di evidenziare le correlazioni tra fenomeni, combinata con indagini qualitative, che invece permettono di "spiegare" le correlazioni, evidenziando i meccanismi sociali presenti.
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Ward, David L., Rylan Morton-Starner et Ben Vaage. « Effects of Turbidity on Predation Vulnerability of Juvenile Humpback Chub to Rainbow Trout and Brown Trout ». Journal of Fish and Wildlife Management 7, no 1 (1 mars 2016) : 205–12. http://dx.doi.org/10.3996/102015-jfwm-101.

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Abstract Predation on juvenile native fish by introduced rainbow trout Oncorhynchus mykiss and brown trout Salmo trutta is considered a significant threat to the persistence of endangered humpback chub Gila cypha in the Colorado River in Grand Canyon. Diet studies of rainbow trout and brown trout in Glen and Grand canyons indicate that these species eat native fish, but impacts are difficult to assess because predation vulnerability is highly variable depending on the physical conditions under which the predation interactions take place. We conducted laboratory experiments to evaluate how short-term predation vulnerability of juvenile humpback chub changes in response to changes in turbidity. In overnight laboratory trials, we exposed hatchery-reared juvenile humpback chub and bonytail Gila elegans (a surrogate for humpback chub) to adult rainbow trout and brown trout at turbidities ranging from 0 to 1,000 formazin nephlometric units. We found that turbidity as low as 25 formazin nephlometric units significantly reduced predation vulnerability of bonytail to rainbow trout and led to a 36% mean increase in survival (24–60%, 95% CI) compared to trials conducted in clear water. Predation vulnerability of bonytail to brown trout at 25 formazin nephlometric units also decreased with increasing turbidity and resulted in a 25% increase in survival on average (17–32%, 95% CI). Understanding the effects of predation by trout on endangered humpback chub is important when evaluating management options aimed at preservation of native fishes in Grand Canyon National Park. This research suggests that relatively small changes in turbidity may be sufficient to alter predation dynamics of trout on humpback chub in the mainstem Colorado River and that turbidity manipulation may warrant further investigation as a fisheries management tool.
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Ravaldi, Claudia, Giorgio Mello, Valentina Pontello, Leonardo Rimediotti, Valdo Ricca et Alfredo Vannacci. « Aspetti psicologici della morte intrauterina. Ricerca, esperienze e protocolli di intervento ». PSICOBIETTIVO, no 3 (mai 2010) : 121–39. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-003006.

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La morte intrauterina č un evento tragico che ogni anno in Italia colpisce circa 2000 famiglie nella seconda metŕ della gravidanza. La perdita di un bambino in utero č un lutto paragonabile per intensitŕ, manifestazioni psicologiche e decorso, al lutto per la perdita di una persona adulta. Il vissuto dei genitori, nonostante questo, č purtroppo scarsamente riconosciuto a livello sociale. Si tende a minimizzare l'effetto di questa perdita, le cui caratteristiche rimangono ignorate dai piů. Il lutto perinatale č spesso ignorato anche dagli operatori, che nel loro corso di studi non vengono solitamente formati sul lutto, e dunque l'assistenza psicologica offerta č spesso insufficiente, o lasciata alla volontŕ del singolo operatore: studi condotti in proposito evidenziano come una cattiva o inadeguata assistenza sia responsabile di traumatizzazione secondaria nei genitori e possa ostacolare una buona elaborazione del lutto. Per questi motivi, l'associazione CiaoLapo ONLUS ha avviato nel 2007 una collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Careggi, per lavorare sulla formazione degli operatori e sul sostegno ai genitori. Da questa esperienza sono nate alcune linee guida che descrivono i momenti salienti dell'assistenza alla coppia colpita da morte in utero e gli accorgimenti da adottare per migliorare la pratica clinica. Scopo di questo lavoro č presentare questa esperienza e descrivere le linee guida alla luce della piů recente letteratura sugli aspetti psicologici del lutto perinatale.
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Ferroni, Roberta. « L’APPROCCIO AUTOBIOGRAFICO NELL’EDUCAZIONE DI IMMIGRATI D’ITALIANO L2 : ESEMPI DI COINVOLGIMENTO EMOTIVO IN AMBIENTI ISTRUTTIVI ON LINE ». Italiano LinguaDue 14, no 2 (17 janvier 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19618.

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Questo contributo presenta i risultati di uno studio di caso condotto all’interno di un gruppo-classe di immigrati adulti di livello B1 del QCER Volume complementare (2020), composto in prevalenza da un pubblico femminile, e intento a svolgere task che pongono l’accento sull’approccio autobiografico. Lo studio si è basato sulla sperimentazione e implementazione di materiale didattico in un ambiente istruttivo sincrono on line, progettato da un gruppo di docenti in formazione. L’analisi del materiale e delle strategie didattiche messe in atto dai docenti ha permesso di osservare forme di coinvolgimento emotivo e di socializzazione da parte dei partecipanti all’evento educativo. The autobiographical approach in the education of Italian L2 immigrants: examples of emotional involvement in online learning environments This contribution presents the research findings of a case carried out within a class group of adult immigrants at level B1 according to CEFR Companion Volume (2020). The class group is mostly made up of female students who are committed to doing task-based activities emphasizing the autobiographical approach. This research is based on the experimentation and implementation of educational material in a synchronous online teaching environment, designed by a teacher trainees group. The analysis of the educational material and teaching strategies gave the opportunity to observe the social and emotional engagement of the students.
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MACIEL, Sandra Arlinda Santiago, Mário Luís Cabello RUSSO et Cássia do Carmo Pires Fernandes. « Delineando uma proposta de curso na modalidade Formação Inicial e Continuada (FIC) na área de construção civil : apontamentos freireanos ». INTERRITÓRIOS 5, no 9 (9 décembre 2019). http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.247751.

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A construção civil é uma área com baixo grau de mecanização e grande utilização de mão de obra. Parte dessa mão de obra é composta por profissionais de nível operacional (pedreiros, carpinteiros, eletricistas, etc.) que, na maioria das vezes aprendem a profissão nos próprios canteiros de obra. O objetivo desse trabalho é descrever o processo de elaboração e reflexões em torno de uma proposta de curso na modalidade Formação Inicial Continuada (FIC) a ser ofertado no campus Ouro Preto do Instituto Federal de Minas Gerais, a partir de princípios da pedagogia do renomado educador Paulo Freire. Para isso, foi adotada a metodologia qualitativa, com uma revisão bibliográfica a respeito de variáveis que envolvem o delineamento de um curso FIC na área de construção civil. A literatura aponta aspectos como o perfil sociodemográfico do público-alvo, técnicas de ensino específicas para adultos (andragogia) e a formação humanista como fundamento de práticas educativas para a conscientização e a emancipação dos sujeitos. Formação Inicial Continuada. Andragogia. Construção Civil.ABSTRACT In Brazil, civil construction has low degree of mechanization and high dependence of labor, and manpower has few or no qualifications. The workers, as bricklayers, electricians, carpenters and others, in most cases, learned a profession with the coworkers in the work site. This paper aims to propose a curse to qualify unskilled and older workers, as well as workers of other areas that want to migrate to civil construction. This curse would be offered inside the Instituto Federal de Minas Gerais, in the campus Ouro Preto. A bibliographic review was done addressing issues as the wide age ranges of the students, social origins and occupations, teaching strategies focused on adults (andragogy), and humanist formation. Adult Education. Andragogy. Civil Construction.RESUMEN La construcción civil es un área con un bajo grado de mecanización y gran uso de mano de obra. Parte de esta fuerza laboral está compuesta por profesionales de nivel operacional (albañiles, carpinteros, electricistas, etc.) que, en la mayoría de las veces, aprenden la profesión en los propios sitios de construcción. El objetivo de este trabajo es describir el proceso de elaboración y reflexiones en torno a una propuesta de curso en la modalidad de Formación Inicial Continua (FIC) que se ofrecerá en el campus de Ouro Preto del Instituto Federal de Minas Gerais, basado en los principios pedagógicos del reconocido educador Paulo Freire. Para esto, se adoptó la metodología cualitativa, con una revisión bibliográfica sobre variables que involucran el diseño de un curso FIC en el área de la construcción civil. La literatura señala aspectos como el perfil sociodemográfico del público objetivo, técnicas de enseñanza específicas para adultos (andragogía) y la formación humanística como base de las prácticas educativas para la concienciación y la emancipación de los sujetos. Educación Continua. Andragogía. Construcción Civil.RIASSUNTO l'edilizia civile è un'area con un basso grado di meccanizzazione e un grande uso del lavoro. Parte di questa forza lavoro è composta da professionisti a livello operativo (muratori, carpentieri, elettricisti, ecc.) Che, il più delle volte, apprendono la professione nei cantieri stessi. L'obiettivo di questo lavoro è quello di descrivere il processo di elaborazione e riflessioni intorno a una proposta di corso nella modalità di formazione continua (FIC) da offrire nel campus di Ouro Preto dell'Istituto Federale del Minas Gerais, sulla base dei principi pedagogici del famoso educatore Paulo Freire. Per questo, è stata adottata la metodologia qualitativa, con una revisione bibliografica sulle variabili che coinvolgono la progettazione di un corso FIC nell'area dell'edilizia civile. La letteratura indica aspetti come il profilo sociodemografico del pubblico target, tecniche di insegnamento specifiche per adulti (andragogia) e formazione umanistica come fondamento di pratiche educative per la consapevolezza e l'emancipazione delle materie. Formazione Continua. Andragogia. Edilizia civile.
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Ferreira, Ricardo Batista, Amanda Alves Fecury, Euzébio de Oliveira, Carla Viana Dendasck et Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias. « Competenze socio-emotive nelle pubblicazioni nell’istruzione negli ultimi cinque anni : una breve rassegna ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 18 janvier 2022, 131–45. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/socio-emotive.

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Il concetto di competenza è composto dalle nostre azioni razionali ed emotive influenzate da fattori socioculturali. La competenza combinata con il controllo delle emozioni nelle situazioni sociali facilita la risoluzione dei conflitti. L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di fare una rassegna bibliografica sulle competenze emotive nell’educazione presenti nelle pubblicazioni negli ultimi cinque anni. Il metodo utilizzato è stato una breve revisione della letteratura sulle competenze socio-emotive nelle pubblicazioni sull’istruzione tra il 2017 e il 2021, in portoghese, nei database di ricerca di Google Scholar. È necessario identificare quali competenze sono necessarie e quali possono essere sviluppate nell’ambiente scolastico. Le politiche educative sembrano richiedere l’inclusione di competenze socio-emotive nei programmi di istruzione di base, ma vi è una mancanza di formazione degli insegnanti. La ristrutturazione dei curricula dovrebbe riguardare anche le situazioni didattiche quotidiane che sono state possibili da realizzare, dalla riorganizzazione degli spazi pedagogici, in linea con le strategie didattiche basate sulle competenze. La modernizzazione dei curricula con l’inclusione di competenze socio-emotive fornisce agli studenti una formazione integrale (onnilaterale). Nell’Educazione Professionale e Tecnologica (EPT)[6] la conoscenza tecnico-professionale dovrebbe andare oltre la formazione dei contenuti, preparando gli studenti ad affrontare situazioni reali della futura professione. La vita adulta, e la vita sul lavoro, richiede comportamenti e conoscenze che lo studente utilizzerà nella sua pratica sociale e professionale, al di fuori dell’ambiente scolastico.
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Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini et Concetta La Rocca. « Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche : approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence : conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy) ». Revista Eletrônica de Educação 12, no 3 (7 octobre 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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Résumé :
This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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Negretti, Monica, Daniela Negretti et Myriam Mascetti. « Tentazioni e tentativi nel lavoro quotidiano dell’insegnante : riflessioni oltre la pedagogia della presenza ». Ricerca Psicoanalitica 33, no 1 (28 avril 2022). http://dx.doi.org/10.4081/rp.2022.594.

Texte intégral
Résumé :
Questo scritto si propone di rileggere la teoria di Michele Minolli sullo sviluppo dell’Io-Soggetto all’interno del contesto scolastico. Prendendo spunto dalla lettera aperta di un’insegnante, scritta durante la riapertura delle scuole dopo il primo lungo lockdown, la riflessione entra nella quotidianità scolastica per provare a raccontare un approccio educativo definito ‘Pedagogia della Presenza’ che si pone come obiettivo lo sviluppo dell’Io-Soggetto e che mette a fuoco la necessità di ripensare la relazione educativa tra adulto e bambino, relazione in cui anche l’adulto è coinvolto in un processo trasformativo ed è chiamato ad assumersi la responsabilità della qualità della sua Presenza. Il percorso di formazione e ‘metavisione’ qui proposto diventa il luogo di massima esplicitazione del lavoro dell’insegnante su sé stesso.
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