Articles de revues sur le sujet « Finanziamento a lungo termine »

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1

Becker, Rainald. « Eine Division des Papstes ? » Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 98, no 1 (1 mars 2019) : 45–71. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2018-0006.

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Résumé :
Riassunto Dopo la Riforma, Baviera divenne il primo interlocutore tedesco della Curia romana a livello religioso, politico e culturale. Le relazioni con la Santa Sede erano ispirate dalla cattolicità programmatica dei Wittelsbach. La special relationship si manifestava, inoltre, in una lunga tradizione diplomatica inaugurata all’inizio del Seicento su spinta del papato. Durante la Guerra dei Trent’anni gli intensi contatti si estesero anche al campo militare. La Curia romana vide nel duca Massimiliano l’incontestata guida dell’armata cattolica, definendola la „colonna della religione cattolica“ nel Sacro Impero Romano. Promuovere gli interessi del principe tedesco (sussidi per il finanziamento dell’esercito e l’acquisizione dell’elettorato in perpetuo per la Baviera), era tra i primi obiettivi della concezione strategica del papato. Il carteggio della Nunziatura di Vienna, di cui la quarta serie per gli anni tra 1628 e 1635 è consultabile tuttora, mette in luce queste tendenze in favore della Baviera. Nelle corrispondenze curiali si delinea, essenzialmente, il tentativo di attribuire a quel territorio la qualità di Stato, termine in cui si esprime l’idea centrale del discorso politico, ma anche giuridico dell’epoca. Dalla parte della Curia romana, la strategia di state-building si ricollegò all’ambizione di assegnare un posto primario alla Baviera nel sistema geopolitico europeo („unione delle corone cattoliche“ sotto il patrocinio del papa come „padre comune“).
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2

Inno, Alessandro. « Terapia radiante : quando e perché interessa il cardiologo ». Cardiologia Ambulatoriale, no 3 (30 novembre 2020) : 191–94. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-3-9.

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Résumé :
La radioterapia toracica può determinare un ampio spettro di complicanze cardiovascolari a lungo termine (versamento pericardico, pericardite costrittiva con compromissione emodinamica, disfunzione diastolica progressiva, cardiomiopatia restrittiva con scompenso cardiaco, valvulopatie, coronaropatia, ipertensione polmonare, anomalie del sistema di conduzione e disfunzione autonomica). Malattie cardiovascolare pre-esistenti e fattori di rischio cardiovascolari possono aumentare il rischio di cardiotossicità da radioterapia. Il cardiologo dovrebbe svolgere un ruolo cruciale nel follow-up a lungo termine allo scopo di correggere i fattori di rischio cardiovascolari, ottimizzare la terapia cardiologica nei pazienti con cardiopatia nota, eseguire indagini di screening nei pazienti asintomatici, avviare l’appropria
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3

Salerno, Alessandra. « Figli adulti di divorzi ostili ». TERAPIA FAMILIARE, no 124 (février 2021) : 143–66. http://dx.doi.org/10.3280/tf2020-124008.

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Résumé :
L'articolo propone una rassegna della letteratura relativa agli effetti a breve e lungo termine del divorzio coniugale sui figli adulti e giovani adulti. La ricerca internazionale relativa alle conseguenze del divorzio sul benessere psicologico dei figli ha spesso trascurato l'impatto che l'evento separativo e i cambiamenti ad esso connessi possono avere sulla vita e sulle scelte dei figli adulti. Il vissuto del sentirsi "intrappolati" nel conflitto coniugale sembra avere esiti a lungo termine e influenzare differentemente la relazione con il padre e con la madre. L'articolo, attraverso un'esemplificazione clinica, si concentra anche sulle conseguenze del divorzio sulla qualità delle relazioni di coppia dei figli adulti e propone alcune tipologie di intervento.
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4

Silvestrini, Flavio. « Il secolo lungo (e al termine) dell'occidentalismo storiografico ». HISTORIA MAGISTRA, no 20 (juillet 2016) : 16–19. http://dx.doi.org/10.3280/hm2016-020003.

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Masi, Laura. « Conseguenze cliniche e complicanze a lungo termine dell’ipoparatiroidismo ». L'Endocrinologo 21, no 2 (avril 2020) : 115–19. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00693-4.

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Nelken, Andrea. « Risultati a lungo termine del trattamento di recessioni gengivali ». Dental Cadmos 87, no 03 (février 2019) : 110. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.02.2019.07.

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Tassoni, Giorgia. « La distinzione tra multiproprietà e vacanza di lungo termine ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 36 (août 2022) : 190–208. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-036010.

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8

Tassoni, Giorgia. « La distinzione tra multiproprietà e vacanza di lungo termine ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 36 (août 2022) : 1–15. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-036011.

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Adelman, Morris Albert. « I prezzi petroliferi a lungo termine (1963-1975) - (1964) ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 2 (mars 2009) : 41–63. http://dx.doi.org/10.3280/efe2007-002004.

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Trinchieri, A., A. Mandressi, C. Zaatar, P. Luongo, G. Longo et E. Pisani. « Profilassi Farmacologica Nella Nefrolitiasi Recidivante : Risultali a Lungo Termine ». Urologia Journal 55, no 1 (février 1988) : 77–81. http://dx.doi.org/10.1177/039156038805500117.

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Ventura, Alessandro. « La pagina gialla ». Medico e Bambino 40, no 5 (15 mai 2021) : 283–84. http://dx.doi.org/10.53126/meb40283.

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Résumé :
Vaccinazioni in gravidanza: dalla pertosse al Covid - Chirurgia prenatale: efficace a lungo termine nel mielomeningocele - Microbi efficienti… al posto del pane. Ovvero: come i ricchi pensano al bene dei poveri - Rituximab (e sindrome nefrosica corticodipendente) - Anelli vascolari e anomalie dell’arco aortico
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Paschino, Luisa. « A proposito di…diete iperproteiche : proviamo a discuterne ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no 3 (9 octobre 2014) : 262–66. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.917.

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Résumé :
Con l'aumento costante della prevalenza di sovrappeso e obesità in tutto il mondo, è sempre maggiore l'interesse e l'utilizzo di diete iperproteiche da parte della popolazione generale per contrastare tale fenomeno. Tuttavia, vi sono ancora oggi forti dubbi sulla sicurezza a lungo termine delle High-Protein diets, soprattutto per quanto riguarda il possibile sviluppo e la progressione della patologia renale. Le diete iperproteiche sono state associate a ipertrofia renale, iperfiltrazione glomerulare, accelerazione della CKD, aumento della proteinuria, maggior rischio di nefrolitiasi e varie alterazioni metaboliche. Mentre è ormai accettato che tali condizioni possono causare un danno renale progressivo nelle persone che già soffrono di patologia renale, meno chiaro è invece l'impatto di un elevato apporto di proteine nei soggetti sani. Una comprensione globale del rischio ad esse correlato è ancora oggi limitata dall'assenza di rigorosi studi a lungo termine sull'uomo e dalla mancanza di una definizione universalmente accettata di High-Protein diet. A tal proposito è bene non indicare diete iperproteiche nei soggetti con GFR
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Trevisi, P., A. Ciorba, C. Aimoni, R. Bovo et A. Martini. « Sindrome di charge : risultati a lungo termine della riabilitazione audiologica ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 3 (mai 2016) : 206–14. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-837.

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Résumé :
Obiettivo del presente lavoro è valutare i risultati della riabilitazione audiologica su un gruppo, numericamente consistente, di bambini affetti da sindrome di CHARGE. Lo studio è stato eseguito retrospettivamente, utilizzando il database dei pazienti pediatrici, presso l’Audiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Padova e di Ferrara. Sono stati individuati 31 bambini in totale, che hanno presentato diversi gradi di disabilità uditiva associata alla sindrome di CHARGE. La valutazione audiologica è stata eseguita utilizzando i potenziali evocati uditivi (ABR) e/o l’elettrococleografia, oppure le tecniche di audiometria infantile (VRA o play audiometry). Sono stati valutati anche i risultati percettivi, in termini di capacità di comunicazione e linguaggio espressivo. Sono quindi stati studiati gli effetti della riabilitazione uditiva (con apparecchio acustico o impianto cocleare) e in particolare lo sviluppo del linguaggio nel corso di un lungo follow-up. Gli esiti degli interventi riabilitativi sono risultati diversi in relazione alle eterogenee e spesso gravi disabilità associate alla sindrome di CHARGE (ad esempio, ritardo di sviluppo psico-fisico, gravi disturbi visivi concomitanti, disfunzioni uditive retrococleari per neuropatia uditiva/dissincronia associata). Anche dopo lungo follow-up, lo sviluppo del linguaggio è risultato gravemente compromesso nella maggior parte dei casi, suggerendo quindi la necessità di sviluppare modalità di comunicazione alternative in questo gruppo di piccoli Pazienti. L’identificazione precoce della sordità neurosensoriale e l’accurata pianificazione di trattamenti riabilitativi mirati, è in ogni caso fondamentale nei bambini con sindrome di CHARGE.
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Cacciotti, Luca, Limite, Luca Rosario et Arcari, Luca. « Sindrome Tako-Tsubo : prognosi a lungo termine e controlli ambulatoriali ». Cardiologia Ambulatoriale, no 4 (19 février 2019) : 249–61. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2018-4-1.

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Zanetti, G., E. Montanari, A. Guarneri, A. Mandressi, A. Ceresoli, L. Mazza, A. Trinchieri et E. Austoni. « Trattamento Eswl Della Calcolosi Renale : Follow up a Lungo Termine ». Urologia Journal 58, no 5 (octobre 1991) : 559–61. http://dx.doi.org/10.1177/039156039105800517.

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Sumithran, P., L. A. Prendergast, E. Delbridge, K. Purcell, A. Shulkes, A. Kriketos, J. Proietto, Paola Fierabracci et Silvia Martinelli. « Persistenza a lungo termine degli adattamenti ormonali al calo ponderale ». L'Endocrinologo 13, no 1 (février 2012) : 43–44. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344881.

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Pieruzzi, F. « La denervazione renale transcatetere : il ruolo del nefrologo ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 4 (26 janvier 2018) : 1–7. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1165.

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Résumé :
Studi clinici recenti hanno dimostrato che la denervazione renale bilaterale con catetere a radiofrequenza riduce significativamente i valori pressori nell'ipertensione resistente. All'efficacia antipertensiva si associa una significativa riduzione dell'ipertono simpatico, dell'insulino-resistenza e del danno d'organo cardio-renale. La procedura si è rivelata pressoché priva di effetti collaterali. Sebbene i dati della letteratura sull'efficacia antipertensiva della denervazione renale transcatetere siano solidi, solo un'analisi dell'utilizzo in campo clinico di questa metodica potrà fornire un reale parametro di giudizio sulle modalità di esecuzione della procedure nelle diverse realtà cliniche sul territorio nazionale. Per questo scopo è stato istituito il Registro Prospettico Italiano che raccoglie dati sull'efficacia e la sicurezza della denervazione renale a breve e a lungo termine. Tuttavia non sono ancora noti gli effetti della procedura sulla funzione renale, la proteinuria e il bilancio del sodio, in particolare nel lungo termine. Queste conoscenze potranno permettere di estendere le indicazioni attuali della procedura anche in altre condizioni patologiche caratterizzate da ipertono simpatico e di valutare l'impatto del costo-beneficio della denervazione renale come un potenziale trattamento alternativo alle tradizionali strategie farmacologiche.
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Parrini, Iris. « Follow up cardiologico a lungo termine post terapia oncologica potenzialmente cardiotossica ». Cardiologia Ambulatoriale, no 3 (30 novembre 2020) : 179–82. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-3-6.

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Résumé :
I pazienti guariti dal cancro hanno un rischio maggiore di eventi cardiovascolari tardivi dopo un trattamento con chemioterapia e/o radioterapia. L’attuale terapia oncologica comprende molteplici agenti i cui effetti cardiaci avversi possono essere additivi o sinergici. La disfunzione cardiaca può essere irreversibile e derivare da agenti come le an-tracicline, o da agenti che sembrano influenzare transitoriamente la contrattilità ventricolare sinistra come il trastu-zumab. La cardiotossicità da radioterapia può indurre un danno miocardico, malattia coronarica, valvulopatie e coinvolgi-mento del pericardio con una latenza di 10-20 anni. Inoltre, numerosi farmaci come il cisplatino, gli inibitori dell’aromatasi e la terapia anti-androgenetica aumentano i fattori di rischio coronarico incrementando il rischio di infarto miocardico e stroke. Una attenta modifica dello stile di vita, un trattamento aggressivo dei fattori di rischio coronarico e una adeguata modalità di sorveglianza è determinante nel ridurre le complicanze cardiovascolari e la mortalità.
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Mulas, Carlo. « Sopravvivenza a lungo termine in paziente trattata con lapatinib e capecitabina ». AboutOpen 3, no 1 (29 décembre 2017) : 108–11. http://dx.doi.org/10.19156/abtpn.2017.0025.

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Résumé :
Si riporta il caso di donna affetta da carcinoma della mammella metastatico, in trattamento con lapatinib e capecitabina, che presenta una lunga sopravvivenza libera da progressione. La malattia si caratterizza per l’estrema aggressività con la comparsa di recidiva dopo appena un anno dalla fine del trattamento adiuvante standard: la progressione infatti avviene in maniera improvvisa e diffusa dopo circa 13 mesi dal termine della terapia di I linea con pertuzumab, trastuzumab e docetaxel, con interessamento di diversi organi splancnici e dell’encefalo. La II linea di trattamento consiste nella combinazione di lapatinib + capecitabina iniziati dopo terapia radiante encefalica e si contraddistingue per l’estrema tollerabilità e per la risposta viscerale che perdura a tutt’oggi dopo 14 mesi di trattamento (Oncology).
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Gallo, Alessandra. « Le conseguenze a lungo termine delle esperienze traumatiche infantili sulla salute ». INTERNATIONAL JOURNAL OF MULTIDISCIPLINARY TRAUMA STUDIES, no 1 (juillet 2016) : 107–12. http://dx.doi.org/10.3280/ijm2016-001011.

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Mandressi, A., E. Montanari, G. Dormia, D. Morosini, S. Dell'Acqua, A. Salomone, M. Ruoppolo, A. Trinchieri, P. Tombolini et E. Pisani. « Risultati a Lungo Termine Della Terapia Chirurgica Tradizionale Della Calcolosi Renale ». Urologia Journal 54, no 3 (juin 1987) : 370–73. http://dx.doi.org/10.1177/039156038705400324.

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De Corso, E., G. Bastanza, V. Di Donfrancesco, M. L. Guidi, G. Morelli Sbarra, G. Passali, A. Poscia, C. de Waure, G. Paludetti et J. Galli. « Riduzione volumetrica dei turbinati inferiori con radiofrequenze : risultati clinici a lungo termine ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 3 (mai 2016) : 199–205. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-964.

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Résumé :
Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare i risultati a lungo termine della procedura di riduzione volumetrica dei turbinati inferiori mediante radiofrequenze (RVTR). Abbiamo eseguito una valutazione prospettica longitudinale a lungo termine di 305 pazienti affetti da rinite (114 allergici e 191 non allergici) refrattari alla terapia medica e sottoposti a intervento di RVTR (gennaio 2004 - dicembre 2010). I pazienti sono stati seguiti per un Follow-up medio di 39,70±19,41 mesi (minimo-24, massimo-60 mesi) e sono stati valutati mediante la somministrazione del questionario NOSE-scale prima e dopo l’intervento a distanza di un mese e successivamente ogni anno per 5 anni. I pazienti sono stati considerati affetti da recidiva durante il periodo di follow-up in caso di ricomparsa dei sintomi con un aumento del punteggio totale del NOSE scale di almeno il 75% e necessità di riassumere trattamenti medici. La ricorrenza è stata valutata mediante analisi di sopravvivenza con il metodo di Kaplan-Meyer. Complessivamente abbiamo documentato una buona soddisfazione dei pazienti per quanto riguarda la procedura, con un elevato controllo del dolore e poche complicanze. Nel post-operatorio abbiamo avuto un significativo miglioramento di ostruzione nasale e respirazione orale vicariante (p < 0,05). Dopo 36 mesi abbiamo osservato un peggioramento dei sintomi, in particolare, dopo 36 mesi con un progressivo crescente tasso di recidive significativamente più elevato nei pazienti allergici rispetto a quelli non-allergici (p < 0,05). Abbiamo anche osservato una leggera diminuizione della soddisfazione generale dei pazienti. Il nostro studio conferma la buona tollerabilità da parte dei pazienti della procedura di decongestione dei turbinati inferiori con radiofrequenze con un basso rischio di complicanze. I nostri dati confermano inoltre una buona efficacia a lungo termine nella maggior parte dei pazienti per almeno 36 mesi dopo l’intervento con una probabilità di rimanere liberi da recidiva in questo periodo sempre superiore a 0,8. Nei mesi successivi si assiste a una progressiva riduzione del beneficio clinico in particolare nei pazienti allergici, con una differenza statisticamente significativa rispetto ai pazienti non allergici (p < 0,05).
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Allemand, D., F. Allemand, F. Cortesi, A. Costa, V. Labellarte et C. Vagnoni. « Evoluzione neuropsichiatrica a lungo termine in soggetti con encefalopatia ipossico-ischemica neonatale ». Rivista di Neuroradiologia 16, no 3 (juin 2003) : 535–37. http://dx.doi.org/10.1177/197140090301600340.

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Résumé :
We studied the neuropsychiatric evolution at school age in a population of children born at term with perinatal asphyxia, focusing on the assessment of cognitive disorders and psychopathological problems such as anxiety, depression and behavioural disorders. The cohort comprised 33 children aged between seven and 12 years, born at term and presenting hypoxic-ischaemic encephalopathy at birth. History-taking and neurological examination were done (according to Towen) and the following tests administered: WISC-R, test CBCL, childhood anxiety scale (Busnelli), CDI (Kovacs). A control group consisted of children aged between eight and 12 years without perinatal suffering. Results disclosed a number of evolutive disorders even though patients with severe neuromotor deficit were excluded from the study. Disorders included minor neurological syndromes, specific language and learning disorders, positivity on the scale for anxiety and depression: in particular 50% of the sample with minor neurological syndrome had symptoms of anxiety and depression. We divided the neonatal hypoxic-ischaemic encephalopathy into three degrees on the basis of brain scan and neurological examination. Relating the degree of neonatal hypoxic-ischaemic encephalopathy to some neuropsychological and psychiatric variables (cognitive level, anxiety, depression), only the correlation with anxiety was significant: the incidence of anxiety symptoms at school age was greater in the intermediate degree of neonatal hypoxic-ischaemic encephalopathy. Our findings further support the postulated link between neurological injury/dysfunction (perinatal asphyxia) and the subsequent onset of psychiatric and/or neuropsychological disorders.
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Morelli, Maria C., et Antonio D. Pinna. « Trattamento medico a lungo termine del paziente sottoposto a trapianto di fegato ». Italian Journal of Medicine 4, no 4 (décembre 2010) : 230–38. http://dx.doi.org/10.1016/j.itjm.2010.07.003.

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Tosi, E., S. Tibaldi, L. Pedulli et P. Bonelli. « Previsioni sperimentali a lungo termine all'ECMWF : Previsione della precipitazione a scala subsinottica ». Il Nuovo Cimento C 15, no 3 (mai 1992) : 289–305. http://dx.doi.org/10.1007/bf02533653.

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Barbara, Sibilio Parri. « Uno strumento di gestione del patrimonio culturale : il caso dei siti UNESCO ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 2 (janvier 2012) : 307–33. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-002006.

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Résumé :
I siti inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale posti sotto la tutela dell'UNESCO sono caratterizzati dalla presenza di un ricco patrimonio culturale immerso in un ambiente naturale e/o in localizzazioni urbane di alta qualitŕ. In ognuno di essi gli operatori sono impegnati nella progettazione, prima, e nella realizzazione, poi, di un processo di valorizzazione, processo particolarmente complesso per piů motivi. Per affrontare questa complessitŕ e superare le difficoltŕ che ne derivano puň risultare efficace l'attivazione di un processo di pianificazione, programmazione e controllo. In questa direzione si č mosso il nostro Paese - ma non solo - rendendo obbligatorio, con la legge 77 del 20 febbraio 2006, la redazione del Piano di Gestione il cui obiettivo primario č quello di "garantire l'identificazione, la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio". In sostanza, il Piano di gestione č proposto come uno strumento di governo politico ed economico nel medio-lungo termine del sito, strumento che puň agevolare e guidare l'ideazione, la progettazione, l'attuazione e il controllo di progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio. Il suo impiego si č tradotto prevalentemente nella programmazione di iniziative culturali di tutela e conservazione affiancate da azioni di valorizzazione, per lo piů a breve termine, con un apprezzabile impatto economico sul territorio. La sensazione che si ricava dall'osservazione della realtŕ č che ancora manca la capacitŕ e la sensibilitŕ di utilizzare il Piano di gestione in modo adeguato: non č stata formulata una pianificazione che coniughi nel lungo termine le tante dimensioni interessate e non č compresa la sua natura di meccanismo operativo. Sembra che la sua redazione sia effettuata soprattutto per adempiere ad un obbligo normativo.
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Fimiani, Luigi, Giuseppe Andò et Marta Belmonte. « Gestione della terapia antitrombotica dopo angioplastica coronarica nei pazienti complessi ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 2 (14 octobre 2021) : 92–106. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-2.

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Résumé :
La doppia terapia antiaggregante (DAPT) costituisce il gold standard del trattamento dei pazienti sottoposti a rivascolarizzazione miocardica percutanea (PCI), riducendo il rischio ischemico a breve ed a lungo termine, a costo di un aumento del rischio emorragico. Il rischio ischemico ed emorragico riconoscono cause comuni e spesso vanno contestualizzati nel quadro clinico globale di pazienti complessi, con plurime comorbidità. Verranno quindi delineati gli elementi da considerare per una adeguata gestione della DAPT in casi clinici complessi.
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Fimiani, Luigi, Giuseppe Andò et Marta Belmonte. « Gestione della terapia antitrombotica dopo angioplastica coronarica nei pazienti complessi ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 2 (14 octobre 2021) : 92–106. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-2.

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Résumé :
La doppia terapia antiaggregante (DAPT) costituisce il gold standard del trattamento dei pazienti sottoposti a rivascolarizzazione miocardica percutanea (PCI), riducendo il rischio ischemico a breve ed a lungo termine, a costo di un aumento del rischio emorragico. Il rischio ischemico ed emorragico riconoscono cause comuni e spesso vanno contestualizzati nel quadro clinico globale di pazienti complessi, con plurime comorbidità. Verranno quindi delineati gli elementi da considerare per una adeguata gestione della DAPT in casi clinici complessi.
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Bellardi, Marco. « La strategia macroregionale europea nell'area Adriatico-Ionica ». ARGOMENTI, no 34 (juin 2012) : 5–36. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-034001.

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Résumé :
Le proposte legislative per la politica di coesione dell'UE per il periodo 2014-'20 fanno riferimento alla strategia macroregionale vista come sistema evoluto di cooperazione territoriale. Non esiste una definizione normalizzata per la strategia europea macroregionale; questo termine, si riferisce a "un'area comprendente un certo numero di territori di differenti Paesi e regioni associati per una o più caratteristiche o problematiche" (geografiche, culturali, economiche, sociali, altre). I territori AI, già da tempo legati da importanti iniziative di integrazione e cooperazione, hanno iniziato nel 2010 un percorso per ottenere il riconoscimento di una strategia europea macroregionale. Il valore aggiunto che deriva dall'avvio di una strategia macroregionale consiste in un‘azione comune che coinvolge diversi attori, diverse politiche e diversi programmi di finanziamento.
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Dčttore, Davide, Paolo Antonelli, Barbara Santoni et Ilaria Pazzaglia. « La prevenzione del bullismo omofobico : un intervento sulle discriminazioni legate agli stereotipi e ai ruoli di genere ». RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no 1 (mars 2012) : 39–60. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2012-001003.

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Résumé :
Valutazione dell'efficacia di un intervento di prevenzione del bullismo omofobico, svolto nel Comune di Firenze su 338 studenti di classi secondarie di primo ordine, attraverso la costruzione di uno strumento ad hoc, somministrato prima e dopo l'intervento, basato su un'attenta analisi della letteratura scientifica. I risultati mostrano l'efficacia dell'intervento nell'aumentare nei partecipanti la conoscenza e la consapevolezza rispetto alla definizione e alla rielaborazione dei concetti di genere, stereotipo, ruolo, discriminazione, orientamento sessuale e omofobia. Sviluppi futuri: predisposizione di una valutazione a lungo termine.
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Auriemma, Vincenzo, Ivana Ferrara, Ester Miranda, Giuseppe De Nicola, Antonella Maisto et Vincenzo De Paola. « Definizione dei bisogni formativi. Report di un’indagine conoscitiva condotta in una Rianimazione COVID ». La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2, no 2 (25 juillet 2021) : 89–92. http://dx.doi.org/10.48268/covid/2021/0001.3.

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Résumé :
Nel giugno 2021, tramite questionari anonimi, al termine della seconda ondata della pandemia Covid 19, abbiamo svolto un’indagine verificando la scelta degli argomenti da approfondire in successivi corsi di formazione in un gruppo di 42 persone costituito da 23 Infermieri, 10 Medici, 5 OSS e 2 Fisioterapisti (2 persone non hanno evidenziato la loro professione), tutti impegnati nella Rianimazione COVID del PO “G. Da Procida” dal mese di Ottobre al Giugno 2021. Il questionario chiedeva di indicare una preferenza tra 42 concetti sensibilizzanti, inerenti argomenti della sfera personale, della sfera sociale o dell’organizzazione sanitaria. L’indagine ha restituito che la maggior parte delle persone oggetto dell’intervista vorrebbero approfondire la “Comunicazione tra colleghi con qualifiche diverse (es. infermieri-medici)” con una frequenza assoluta di 16; a scalare dalla frequenza assoluta di 15 e fino a raggiungere la frequenza assoluta di 10, come riportato nel grafico che segue, troviamo “Comunicazione (con i pazienti e con i parenti dei pazienti)”, “Prospettive (a breve termine e a lungo termine)”, “Empatia”, “Morte”, “Comunicazione tra colleghi con la stessa qualifica”, “Futuro” e “Stress lavorativo (ad es. sovraccarico)
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Carbonari, L., E. Far Reza, P. Pezzotti, R. Stanziale, M. Lodi et L. Tazza. « Terapie combinate plurime per prolungare la sopravvivenza delle fistole arterovenose native ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 1 (24 janvier 2018) : 13–18. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1107.

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Résumé :
La Fistola Arterovenosa Nativa rappresenta a tutt'oggi il gold standard degli accessi vascolari in emodialisi. Tuttavia essa non è applicabile a tutti i pazienti. Le protesi rappresentano una seconda scelta percorribile in alternativa al Catetere Venoso centrale a permanenza, ma sono gravate da maggiori complicanze, hanno una durata inferiore e richiedono un'adeguata sorveglianza e manutenzione. I due casi clinici qui presentati, illustrano come strategie combinate plurime, chirurgiche ed endovascolari, perfettamente complementari e sinergiche, possano garantirne la pervietà a lungo termine e ridurre il ricorso all'uso dei CVC.
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Mayntz, Renate. « La teoria dellagovernance:sfide e prospettive ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no 1 (avril 1999) : 3–21. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026472.

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Résumé :
IntroduzioneQuesto articolo tratta dello sviluppo e della successiva evoluzione della teoria dellagovernance, la cui origine va rintracciata nell'analisi delle attività intraprese dalle autorità politiche nel tentativo di modellare le strutture e i processi socioeconomici. In Germania il termine in uso èSteuerungstheorie[teoria della direzione] (Mayntz 1987). La parola inglesegovernanceè stata per lungo tempo equiparata agoverning, l'elemento processuale del governare, rappresentando così la prospettiva complementare rispetto a quella istituzionale negli studi dedicati al governo. In altre parole,governancevenne utilizzato approssimativamente quale sinonimo dipolitische Steuerung[direzione politica].
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Bacci, Christian, Alessia Cerrato, Lisa Tomasin, Nicola Lucchiari, Gastone Zanette et Stefano Castagna. « Risultato a lungo termine di impianti endossei posizionati a livello del tuber maxillae ». Dental Cadmos 86, no 09 (septembre 2018) : 786. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.09.2018.06.

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Benvenuto, Simone, Gabriele Simonini, Sara Della Paolera, Sarah Abu-Rumeileh, Maria Vincenza Mastrolia, Alessandra Manerba, Daniela Chicco et al. « Ruolo della RM cardiaca nel follow-up a lungo termine della MIS-C ». Medico e Bambino Pagine elettroniche 25, no 5 (31 mai 2022) : 110–11. http://dx.doi.org/10.53126/mebxxvmg110.

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Résumé :
In this retrospective multicentre study based on cardiac MR, the cardiological outcome of MIS-C patients does appear favourable regardless of severity of the cardiac involvement during the acute phase.
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Notarbartolo, Veronica, Calogero Fabio Giardina et Antonina Lo Cascio. « Uso di Cannabis in gravidanza : esiti a breve e lungo termine nella prole ». Medico e Bambino pagine elettroniche 25, no 2 (28 février 2022) : 49–52. http://dx.doi.org/10.53126/mebxxv049.

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Résumé :
Cannabis is the most consumed drug in Europe, especially among adolescents. In last years, several studies have demonstrated that its use is increased in pregnancy and this could be a risk factor for the onset of neurodevelopmental disorders in offspring. Moreover, it is well known that low birth weight and preterm labour are associated with Cannabis use in pregnancy. We present the case of a newborn, small for gestational age, with a meconium aspiration syndrome and acute neurologic signs, whose mother used Cannabis during pregnancy.
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Fandella, A., P. Checchin, F. Merlo, L. Maccatrozzo, L. Faggiano, G. Tuccitto, M. Mangano, E. Cicerello et G. Anselmo. « Enterocistoplastica. Is it safe ? Rischio a lungo termine di carcinogenesi sulla mucosa intestinale ». Urologia Journal 61, no 1_suppl (janvier 1994) : 20–22. http://dx.doi.org/10.1177/039156039406101s04.

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Résumé :
The fact that adenocarcinoma occurs in patients with ureterosigmoidostomy is well-documented in literature and the increased risk of carcinoma has been estimated to be 200 to 550 times that of the general population. No case of adenocarcinoma in ileal orthotopic or ileal continent reservoirs has been reported, due to the long latency period for carcinogenesis (20-25 years). We report 2 cases of bladder neoplasms of intestinal origin in patients who underwent, in 1956 and 1963, bladder augmentations for bladder tuberculosis. Our cases suggest that a long-term surveillance of continent urinary diversions is mandatory, as well as a close check on urinary cytology.
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Ordesi, G., G. L. Leidi, B. Campo, A. Bacchioni, C. Ferrari, L. Zanitzer, P. Corrada et T. Torelli. « Complicanza a Lungo Termine Di Reimpianto Uretero-Ileale in Un Caso Di « Undiversion » ». Urologia Journal 53, no 6 (décembre 1986) : 910–13. http://dx.doi.org/10.1177/039156038605300616.

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Colao, Annamaria, Antonella Di Sarno, Ermelinda Guerra, Rosario Pivonello, Paolo Cappabianca, Ferdinando Caranci, Andrea Elefante et al. « Predittori della remissione dell’iperprolattinemia dopo sospensione della terapia con cabergolina a lungo termine ». L'Endocrinologo 8, no 4 (décembre 2007) : 223–24. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344594.

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Iandolo, Alfredo, Michele Simeone et Francesco Riccitiello. « La preparazione dell’istmo coronale : una procedura fondamentale per un successo a lungo termine ». Giornale Italiano di Endodonzia 26, no 3 (novembre 2012) : 150–54. http://dx.doi.org/10.1016/j.gien.2012.09.006.

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La Tessa, G., S. Cirillo, F. Briganti, L. Simonetti, V. Giugliano, R. Elefante et F. Smaltino. « La risonanza magnetica nella mielopatia cervicale da compressione cronica ». Rivista di Neuroradiologia 2, no 2 (juin 1989) : 141–45. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200206.

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Résumé :
Nelle immagini spin-echo T2 pesate in 17 pazienti con lesioni compressive cervicali extramidollari è stata osservata una sofferenza midollare sotto forma di una area di segnale iperintenso. Tale segnale patologico è stato diagnosticato in 11 casi di ernia discale, 4 casi di spondilosi, 1 caso di ipertrofia dei legamenti gialli ed 1 caso di dislocazione atlo-assiale. I fattori predisponenti la formazione di una mielopatia sono l'entità e la durata della compressione midollare. La demielinizzazione e la gliosi sembrano le alterazioni anatomo-patologiche secondarie ad un processo compressivo a lungo termine
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Di Pierro, Alberto. « Notes on U.S. Economic Policy and on the Level of the Dollar ». Journal of Public Finance and Public Choice 3, no 1 (1 avril 1985) : 31–36. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117011.

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Résumé :
Abstract Nella spiegazione del forte andamento del dollaro che ha avuto luogo tra la fine del 1980 e la fine del 1984, l’attenzione degli esperti si è soprattutto concentrata sugli aspetti strettamente finanziari e, in particolare, sull’altezza dei tassi d’interesse reali. Per una migliore comprensione del fenomeno sono, tuttavia, da considerare anche gli aspetti di carattere economico (come l’elevato livello dei profitti delle società), di carattere speculativo (basati sulle aspettative di variazioni del cambio del dollaro con le altre valute) e precauzionale (che fanno considerare il dollaro come un bene-rifugio).Le prospettive del dollaro sono legate al futuro del disavanzo pubblico americano, che tende ad alimentare anche il disavanzo della bilancia commerciale statunitense. Una riduzione della spesa federale, pur facendo diminuire, a breve termine, il tasso di sviluppo, migliorerebbe certamente, a medio-lungo termine, le prospettive dell’economia americana, con benefici effetti anche per gli altri paesi.
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Torlontano, Rossana. « Un patrimonio storico e artistico inedito e inesplorato ». DigItalia 15, no 1 (juin 2020) : 114–21. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00009.

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Résumé :
Il progetto Edizione digitale dei Monumenti Adriani e degli Annali Acquaviviani è stato finanziato dall’Agenzia per l’Italia Digitale con un accordo di collaborazione con il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università di Chieti. L’obiettivo è stato la realizzazione di ricerche ed azioni specifiche finalizzate alla conservazione a lungo termine, allo studio, alla valorizzazione e alla divulgazione via internet del patrimonio storico e documentario inedito dei Monumenti Adriani e degli Annali Acquaviviani, volumi manoscritti da Nicola Sorricchio tra il 1755 e il 1785 conservati presso la biblioteca privata dei suoi eredi. Essi trattano la storia di Atri e del territorio circostante dall’età medievale fino alla seconda metà del Settecento, dominata dalle vicende e dalla politica della famiglia degli Acquaviva nel ramo dei duchi d’Atri. È stata creata una Digital Library che ospita la riproduzione digitale dei volumi garantendone la conservazione a lungo termine e la possibilità di essere consultati sia attraverso il sito http://sorricchio.dilass.unich.it che sulla Teca Digitale Italiana di Internet Culturale. I dati sono stati digitalizzati e memorizzati nel formato MAG, standard per l’ICCU, e archiviati in modo permanente nel formato interno richiesto dal software Fedora Commons opportunamente configurato con un content model adatto a rappresentare opere testuali manoscritte. Il sistema web-based realizzato ha consentito l’indicizzazione complessa di concetti e temi importanti per la ricerca e la realizzazione di apparati scientifici tramite annotazioni e/o database, con l’obiettivo ultimo di divulgare anche questa documentazione digitalizzata e i risultati della ricerca nel sito web dedicato del progetto.
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Mennini, Francesco Saverio, Martina Paoletti, Chiara Bini, Andrea Marcellusi, Marco Falcone et Massimo Andreoni. « Cost-utility analysis of ceftolozane/tazobactam vs meropenem in patients with hospital-acquired pneumonia (HABP) or ventilator-associated pneumonia (VABP) ». Global & ; Regional Health Technology Assessment 9 (7 avril 2022) : 45–57. http://dx.doi.org/10.33393/grhta.2022.2287.

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Résumé :
Obiettivo: Questo studio ha lo scopo di valutare il rapporto costo-efficacia di ceftolozano/tazobactam rispetto a meropenem per il trattamento di pazienti con polmonite acquisita in ospedale (HABP) o polmonite associata a ventilazione meccanica (VABP) sia secondo la prospettiva del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), sia secondo la prospettiva sociale. Metodo: L’analisi è stata condotta mediante lo sviluppo di un albero decisionale e di un modello di Markov al fine di catturare rispettivamente gli effetti di breve e di lungo periodo. Una popolazione target ipotetica di 1.000 pazienti con vHABP/VABP è stata seguita per un orizzonte temporale lifetime (40 anni). In particolare, con riferimento all’albero decisionale di breve termine, sono stati sviluppati due diversi setting al fine di valutare il valore della terapia empirica rispetto all’avvio del trattamento dopo la conferma dell’antibiogramma. I pazienti trattati e guariti entrano nel modello di Markov di lungo termine seguendo la mortalità della popolazione generale. Risultati: L’analisi ha evidenziato come ceftozolano/tazobactam, in entrambi i setting di trattamento (empirico e confermato), possa risultare un’opzione costo-efficace rispetto a meropenem sia nella prospettiva del SSN sia nella prospettiva sociale (ICER per QALY rispettivamente pari a € 1.913 e pari a € 2.203 per il setting di trattamento empirico e rispettivamente pari a € 6.163 e pari a € 6.597 per il setting di trattamento confermato). Conclusioni: Alla luce dei risultati emersi dall’analisi, è possibile notare come l’introduzione di ceftolozano/tazobactam all’interno del contesto sanitario italiano possa rappresentare una soluzione terapeutica valida sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo di efficacia.
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Tajani, Cristina. « Reti, attori, politiche e beni collettivi nei processi di riaggiustamento industriale in Lombardia ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 122 (juin 2011) : 221–34. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122016.

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Résumé :
Le reti formalizzate tra imprese e quelle tra imprese e istituzioni sono un fenomeno su cui la letteratura si è interrogata a lungo utilizzando sia una prospettiva economica, sia sociologica e organizzativa. Scopo del presente articolo è quello di indagare, in primo luogo, i meccanismi che presidiano la formazione di queste reti, al fine di meglio comprendere chi siano gli attori che gestiscono questi processi e il ruolo delle politiche (in particolare le modalitŕ di finanziamento all'innovazione) nella nascita della rete. In seconda battuta si guarderŕ ai beni collettivi per la competitivitŕ ricercati e generati da queste aggregazioni e al ruolo giocato, nella loro produzione, dai soggetti pubblici o misti a livello territoriale. L'obiettivo è quello di capire quali siano i beni collettivi funzionali alla riorganizzazione su base territoriale dell'economia e se - e in che modo - le istituzioni del territorio riescano a contribuire alla loro produzione. L'analisi si appoggerŕ sulla comparazione tra due casi di reti tra medie imprese di recente formazione, entrambe situate in Lombardia, ed entrambe sorte come esito intenzionale della gestione di importanti crisi aziendali.
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Bettella, Cristiana, Yuri Carrer et Giulio Turetta. « La valutazione FAIRness di un archivio digitale certificato : tra principi teorici e azioni pratiche ». DigItalia 17, no 1 (juin 2022) : 113–33. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00043.

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Principale obiettivo del presente contributo è quello di offrire un caso di buona pratica di attuazione dei principi FAIR, illustrando la metodologia e le azioni intraprese dal Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università degli Studi di Padova al fine di rendere affidabile, e con caratteristiche FAIR, Phaidra (Permanent Hosting, Archiving and Indexing of Digital Resources and Assets), l’archivio digitale sviluppato dall’Università di Vienna e, a partire dal 2010, adottato dall’Università di Padova con un accordo di collaborazione e di partecipazione a ulteriori sviluppi, ai fini della gestione, conservazione a lungo termine e disseminazione online di oggetti digitali culturali.
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Bauer, Roland. « L'informatizzazione dell'Atlante Linguistico Sonoro ALD I (Atlante Linguistico del ladino centrale e dialetti limitrofi I) ». Linguistica 32, no 2 (1 décembre 1992) : 197–212. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.32.2.197-212.

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Résumé :
L’ALD sonoro rappresenta, all'interno del progetto di ricerca ALD I, il settore più innovativo in merito alle strutture informatiche. Si tratta infatti dell'incorporazio­ ne di tutti i dati acustici (raccolti sul campo) in una delle varie catene di pubblicazione. Ciò comporta non solo notevoli vantaggi materiali (conservazione della qualità dei dati sonori a lungo termine, accesso rapido alla realta acustica e facile duplificazione dei risp. dati), ma anche un considerevole incremento delle attuali possibilità di tratta­ mento strettamente linguistico dei dati, oltre al valore generale dell'intera base docu­ mentaria messa a disposizione della ricerca diacronica dei secoli futuri.
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Esposito, Gorizia, Giovanni Pistone et Liborio M. Cammarata. « Disturbo dello spettro autistico (sindrome di Asperger) e trattamento individualizzato del tabagismo : descrizione di un caso ». MISSION, no 52 (octobre 2019) : 50–53. http://dx.doi.org/10.3280/mis52-2018oa8356.

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Résumé :
Il legame tra patologie psichiatriche e tabagismo &egrave; molto stretto ed &egrave; evidente da decenni. La nostra esperienza mostra come - anche in casi di tabagismo correlato a patologie psichiatriche&nbsp; particolarmente connotate dagli effetti neurochimici della nicotina e dalla compulsione gestuale che il consumo reiterato di tabacco soddisfa - un adeguato e specifico setting psico-farmacologico, il corretto addestramento e coinvolgimento di un care-giver e il follow-up a lungo termine possono permettere il conseguimento della disassuefazione e il consolidamento di tale condizione. Con ricadute positive anche su altri aspetti comportamentali e soggettivi della patologia di fondo.&nbsp;
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Toma, Matteo, Giulia Guglielmi, Gabriele Crimi, Italo Porto et Pietro Ameri. « La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare e ipertensione polmonare cronica tromboembolica ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 2 (14 octobre 2021) : 123–30. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-5.

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Résumé :
La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare (IAP) permette ai clinici di predire l’outcome e monitorare la progressione di malattia. Inoltre, risulta fondamentale per guidare le strategie di trattamento. Nell’ultimo decennio, numerosi score sono stati implementati per valutare il profilo di rischio dei pazienti con IAP e hanno dimostrato come il raggiungimento di un profilo di rischio basso sia associato ad una migliore sopravvivenza libera da trapianto a lungo termine. Ulteriori studi sono necessari per migliorare la valutazione del rischio, in particolare nei pazienti classificati come a rischio intermedio per i quali può risultare complesso effettuare delle scelte terapeutiche.
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Toma, Matteo, Giulia Guglielmi, Gabriele Crimi, Italo Porto et Pietro Ameri. « La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare e ipertensione polmonare cronica tromboembolica ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 2 (14 octobre 2021) : 123–30. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-2-5.

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Résumé :
La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare (IAP) permette ai clinici di predire l’outcome e monitorare la progressione di malattia. Inoltre, risulta fondamentale per guidare le strategie di trattamento. Nell’ultimo decennio, numerosi score sono stati implementati per valutare il profilo di rischio dei pazienti con IAP e hanno dimostrato come il raggiungimento di un profilo di rischio basso sia associato ad una migliore sopravvivenza libera da trapianto a lungo termine. Ulteriori studi sono necessari per migliorare la valutazione del rischio, in particolare nei pazienti classificati come a rischio intermedio per i quali può risultare complesso effettuare delle scelte terapeutiche.
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