Thèses sur le sujet « Filosofia epistemica della ricerca »
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HOLZKNECHT, ORNELLA. « Dalla scrittura autobiografica alla scrittura di introspezione : la prospettiva clinica della scrittura di se' nei linguaggi della cura ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/30153.
Texte intégralBoldrin, Angela. « Costruire conoscenza attraverso internet : attivazione della metacognizione epistemica nella ricerca on-line di informazioni ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2007. http://hdl.handle.net/11577/3425525.
Texte intégralGaiani, Alberto. « Insegnare concetti. Ricerca di didattica della filosofia ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422749.
Texte intégralNella scuola italiana si insegna filosofia negli ultimi tre anni degli indirizzi liceali sotto forma di storia della filosofia. Lo scopo di questa ricerca è mostrare che per l’insegnamento della filosofia nella scuola secondaria di secondo grado può essere un buon approccio partire da alcune parole che si usano ordinariamente e che non vengono considerate problematiche. La filosofia offre un vasto arsenale di contenuti e di metodi per mettere in questione concetti che di solito assumiamo in modo irriflesso o diamo per scontati. La ricerca è divisa in due parti. Nella prima parte viene ricostruita la storia dell’insegnamento della filosofia nella scuola italiana alla luce dell’evoluzione del dibattito filosofico nel nostro paese. Nella seconda parte viene presentata la didattica per parole e ne vengono messe in luce le premesse e le implicazioni teoriche. Qui si mostra come l’analisi di un concetto sia inseparabile da una prospettiva storica. Alla fine di questo percorso la didattica per parole si mostra come un approccio che può essere adottato per insegnare filosofia a scuola in alternativa o accanto al metodo storico, poiché, insieme all’analisi di tipo storico, permette l’acquisizione di una competenza più direttamente concettuale.
Frison, Daniela. « University and Business : quale distanza per un dialogo formativo ? La ricerca-intervento per la promozione della competenza epistemica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422051.
Texte intégralMolteplici sono le idee d’università (Newman, 1852) che nel corso della storia di questa istituzione hanno alimentato il dibattito sulla sua vocazione alla ricerca scientifica e sulle sue relazioni con il mondo extra-accademico. Le facoltà scientifiche hanno sviluppato, ormai da tempo, partenariati fruttuosi di ricerca con il mondo economico e produttivo mentre assai meno diffusi appaiono gli esempi di dialogo tra facoltà umanistiche e mondo aziendale, come dimostra anche un’accurata mappatura dei progetti di University-Business Dialogue (CEC, 2009) sovvenzionati da Fondi Europei. L’occasionalità di queste esperienze ha condotto il lavoro dottorale verso i seguenti interrogativi: in quali termini il University-Business Dialogue e, in particolare, il dialogo tra scienze umane e mondo economico-produttivo possono dirsi formativi? E come dovrebbe essere allestita un’esperienza di University-Business Dialogue per diventare esperienza formativa? Per rispondere ai quesiti la presente indagine si è riferita al Progetto PARIMUN - Partenariato Attivo di Ricerca IMprese-UNiversità, un’iniziativa proposta dalla Facoltà di Scienze della Formazione che incoraggia proprio il partenariato tra mondo accademico, da un lato, e imprese e organizzazioni del territorio dall’altro. PARIMUN, infatti, promuove e sostiene la progettazione e la realizzazione da parte di laureandi di livello magistrale di ricerche-intervento presso organizzazioni e imprese del territorio, partire da questioni e problematiche rilevate e proposte dalle stesse organizzazioni. L’indagine si è ispirata alla Reflective Practice di Donald Schön (1993) e all’Epistemologia Operativa di Donata Fabbri e Alberto Munari (2005-1984): contributi capaci di sollecitare una lettura del University-Business Dialogue che intenda riconoscere e valorizzare insieme conoscenza e azione, teoria e pratica, verso una esplorazione delle ricadute formative promosse dall’elaborazione della Tesi di Laurea Magistrale secondo i criteri e le modalità previste dal Progetto PARIMUN. A tal fine, il lavoro dottorale ha interessato i laureandi implicati nel progetto, i rispettivi direttori di tesi (Università) e i referenti aziendali (Impresa): tutti attori impegnati nella realizzazione di ricerche-intervento e tutti, in tempi e modalità differenti, coinvolti nella presente indagine. Essa ha adottato strumenti ispirati all’analyse des pratiques professionnelles di matrice francofona volendo sollecitare i tre protagonisti del progetto all’esercizio di una postura riflessiva sulle proprie pratiche. Seguendo la medesima finalità, le strategie di analisi e di interpretazione dei risultati hanno condotto alla “mappatura” di quattro ordini di ricadute che possiamo così definire: ricadute di ordine didattico-accademico; ricadute di ordine epistemologico-metodologico; ricadute relative alla postura epistemologica dello studente nei confronti della ricerca e delle organizzazioni; infine, ricadute relative alla postura epistemologico-istituzionale dell’organizzazione nei confronti della ricerca e di questa nuova figura di studente-ricercatore, convenzionalmente definito “ricercatore PARIMUN”. Il lavoro si conclude evidenziando riflessioni e prospettive in merito al possibile rapporto tra Università e Imprese e, più precisamente, tra Scienze Umane e Imprese al fine di individuare le condizioni per un auspicabile “dialogo formativo”
MENEGANZIN, ABWINI ANDRA-SHIRIN. « L'ALBA DELL'UOMO : INDAGARE LE ORIGINI UMANE MODERNE DA UNA PROSPETTIVA EVOLUTIVA ED EPISTEMICA ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3449635.
Texte intégralThis thesis aims at advancing evolutionary and epistemological knowledge of Middle and Late Pleistocene paleoanthropology, focusing on four main processes that are at the basis of cutting-edge research on modern human origins and evolution. These are the speciation of Homo sapiens, the transition to behavioural modernity, admixture with archaic hominin species outside Africa and human niche construction and global range expansion, here approached from the perspective of the current climate crisis. First, an extended single-origin for Homo sapiens will be defended on evidential and evolutionary grounds, arguing that the paleoclimatic and paleoenvironmental context of Middle Pleistocene Africa likely favoured an allopatric speciation process from a widespread and diversified ancestral population. Then the thesis will move to the behavioural and archaeological side of the origin problem. I will analyse the evolution of the research agenda on “behavioural modernity”, developing a philosophical account of “investigative disintegration” and criticizing Rubicon-based approaches that have not kept up with new standards of explanatory adequacy. I will then turn to paleogenomic research and discuss evidence of archaic admixture with respect to the taxonomic status of Homo sapiens and Neanderthals. I will approach the apparent conflict between molecular and morphology-based taxonomies from a diachronic perspective on lineage divergence and from an integrative perspective on different species conceptions and delimitation criteria, justifying on such grounds distinct specific status. Finally, I will frame anthropogenically-driven climate change as a niche construction process played at a global scale, having deep roots in Homo sapiens evolutionary history and long-term consequences that today require a counteractive response to prior actions to deviate from a potential evolutionary trap.
Schiro, Enrico <1985>. « Baudrillard metafisico. Una ricerca attraverso la critica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8729/1/Baudrillard%20metafisico.%20Una%20ricerca%20attraverso%20la%20critica.pdf.
Texte intégralThe aim of this thesis is to offer a positive contribution to a philosophical reading of the work of Jean Baudrillard, which highlights its metaphysical character, through an examination of criticism and a comparison with some voices of contemporary debate. The thesis consists of three chapters. In the first one the problem and the context of the research are outlined. Through the survey of interviews, dialogues and diaries, a preliminary vision of Baudrillard's metaphysics is provided. Following, is a comparison with some critical voices on the possible interpretations of the breakthrough occurred in the thought of Baudrillard between 1976 and 1977, in conclusion of which we propose our reading of this turning point, consistent with the hypothesis of a metaphysical outcome of his thought. The second chapter focuses on the review of the state of criticism and takes into account the reasons that seem to explain the marginality of the metaphysical theme in the main Baudrillardian studies. We examine the critical production that has explicitly paid attention to the metaphysical character of Baudrillardian thought and contextualize the development of the problem concerning the readability of the work, focusing on two issues codified in the secondary literature: How to read Baudrillard (Kroker, Kellner, Gane, Butler) and the effet Baudrillard (Gauthier, L'Yvonnet, Jacquemond, Capovin). In the third and last chapter, instead, we test our metaphysical reading of Baudrillard through a correlation with two voices of the current debate on Speculative Realism (Harman and Meillassoux). Thanks to the punctual parallel with the theses of these two authors, the specificity of Baudrillardian thought is identified in having been able to open a path parallel to the major path of post-metaphysical thinking, declining the hyper-reflexive and meta-linguistic drift of contemporary philosophy in a speculative key.
Contini, Lisa <1995>. « Alla Ricerca dell'Identità nella Società in Rete : il caso studio della Catalogna ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17998.
Texte intégralDe, Bernardis Mattia <1977>. « La questione percettiva in semiotica. Linee fondamentali e sviluppi della ricerca ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1091/1/Tesi_De_Bernardis_Mattia.pdf.
Texte intégralDe, Bernardis Mattia <1977>. « La questione percettiva in semiotica. Linee fondamentali e sviluppi della ricerca ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1091/.
Texte intégralPiazza, Stefano <1968>. « La valutazione della ricerca scientifica : Uno studio empirico nelle Scienze umane ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6149/1/Piazza_Stefano_tesi.pdf.
Texte intégralOver the last few years there has been an extensive debate on the use of evaluation of research in universities and research facilities. As part of this debate, in this thesis, we analyze the most important methods for the assessment of research on an international level, the main qualitative tools for the evaluation of research, in particular the peer review, and quantitative tools, such as bibliometrics, and the characteristics of the main bibliographic archives (eg, Scopus, Web of Science), deepening the main indicators used in human and social sciences (eg H Index). In addition, the thesis is connected with the socio-economic impact of research and the main problems of this innovative tool, through a case study conducted in the United Kingdom. A subsequent empirical analysis covers the main lists of journals at international and national levels, in the scientific field of History and Philosophy of Science. The results of the studies show that the lists of international journals can be, a starting point which must necessarily be joined by other instruments of assessment (peer review, citation analysis, etc.), while the national lists, however, can’t be an instrument, which is in some cases inadequate in order to a proper evaluation of the research, due to the low internationalization of repertoires and judgments generally too high attributed to the journals. A further result is that the evaluation of research in different scientific disciplines shows that in the humanities and social sciences there is a low presence of scientific publications in major international citation and bibliographic databases (Web of Science, Scopus). This situation limits the reliability of the statistical analysis based on indices and quantitative indicators (first Impact Factor and Index H), to evaluate the scientific productivity of a researcher or an institution research.
Piazza, Stefano <1968>. « La valutazione della ricerca scientifica : Uno studio empirico nelle Scienze umane ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6149/.
Texte intégralOver the last few years there has been an extensive debate on the use of evaluation of research in universities and research facilities. As part of this debate, in this thesis, we analyze the most important methods for the assessment of research on an international level, the main qualitative tools for the evaluation of research, in particular the peer review, and quantitative tools, such as bibliometrics, and the characteristics of the main bibliographic archives (eg, Scopus, Web of Science), deepening the main indicators used in human and social sciences (eg H Index). In addition, the thesis is connected with the socio-economic impact of research and the main problems of this innovative tool, through a case study conducted in the United Kingdom. A subsequent empirical analysis covers the main lists of journals at international and national levels, in the scientific field of History and Philosophy of Science. The results of the studies show that the lists of international journals can be, a starting point which must necessarily be joined by other instruments of assessment (peer review, citation analysis, etc.), while the national lists, however, can’t be an instrument, which is in some cases inadequate in order to a proper evaluation of the research, due to the low internationalization of repertoires and judgments generally too high attributed to the journals. A further result is that the evaluation of research in different scientific disciplines shows that in the humanities and social sciences there is a low presence of scientific publications in major international citation and bibliographic databases (Web of Science, Scopus). This situation limits the reliability of the statistical analysis based on indices and quantitative indicators (first Impact Factor and Index H), to evaluate the scientific productivity of a researcher or an institution research.
UBBIALI, Marco. « Pedagogia della vita personale : tra la carne e la parola. Contributi per una fondazione fenomenologica della pedagogia : ricerca teorica e ricerca empirica alla luce della filosofia di Edith Stein ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28676.
Texte intégralDi, Teodoro Martina <1982>. « Il ruolo della Narrative in Medical Ethics, Medical Practice e Medical Education. Elementi di ricerca ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5037/1/Di_Teodoro_Martina_tesi.pdf.
Texte intégralThe main goal of this Ph.D. thesis is to investigate the role of narrative within three fields of research: Medical Ethics, Medical Practice and Medical Education. The thesis is divided into four chapters: the first three are theoretical, while in the four chapter I present an empirical study which I conducted in the United States. In the first chapter, I analyze the role of narrative within the Medical Ethics: I explain what narrative ethics is, what the motivations behind its development are, and who are its main exponents. In this chapter, I also examine the problems that ethical narrative raises, suggesting a new way in which it is integrated into bioethics. The second chapter is devoted to explain how narrative contributes to Medical Practice: I investigate the ways in which the patient can use narrative to analyze both his/her experience of illness and the so-called Narrative Medicine. The third chapter is devoted to the analysis of Medical Humanities: the latter is a discipline which, within the medical education, can be considered an effective tool for a more balanced and comprehensive training of healthcare professionals. The fourth and the last chapter is devoted to describe my research at the University of California – Irvine: I have attended courses at the Program in Medical Humanities and Arts headed by Prof. J. Shapiro, (this Program was implemented to enhance aspects of professionalism, such as empathy, altruism, compassion, and caring towards patients, as well as to hone clinical communication and observational skills) and interviewed the students who took part in these courses.
Di, Teodoro Martina <1982>. « Il ruolo della Narrative in Medical Ethics, Medical Practice e Medical Education. Elementi di ricerca ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5037/.
Texte intégralThe main goal of this Ph.D. thesis is to investigate the role of narrative within three fields of research: Medical Ethics, Medical Practice and Medical Education. The thesis is divided into four chapters: the first three are theoretical, while in the four chapter I present an empirical study which I conducted in the United States. In the first chapter, I analyze the role of narrative within the Medical Ethics: I explain what narrative ethics is, what the motivations behind its development are, and who are its main exponents. In this chapter, I also examine the problems that ethical narrative raises, suggesting a new way in which it is integrated into bioethics. The second chapter is devoted to explain how narrative contributes to Medical Practice: I investigate the ways in which the patient can use narrative to analyze both his/her experience of illness and the so-called Narrative Medicine. The third chapter is devoted to the analysis of Medical Humanities: the latter is a discipline which, within the medical education, can be considered an effective tool for a more balanced and comprehensive training of healthcare professionals. The fourth and the last chapter is devoted to describe my research at the University of California – Irvine: I have attended courses at the Program in Medical Humanities and Arts headed by Prof. J. Shapiro, (this Program was implemented to enhance aspects of professionalism, such as empathy, altruism, compassion, and caring towards patients, as well as to hone clinical communication and observational skills) and interviewed the students who took part in these courses.
di, Bona Cecilia Maria <1960>. « Estetica ed etica : un itinerario interpretativo, alla luce della ricerca di valori nel pensiero di Ingarden, Tischner, Levinas ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/177/1/TESI_DOTT_Cecilia_di_Bona.pdf.
Texte intégraldi, Bona Cecilia Maria <1960>. « Estetica ed etica : un itinerario interpretativo, alla luce della ricerca di valori nel pensiero di Ingarden, Tischner, Levinas ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/177/.
Texte intégralVETTORELLO, LUCA. « L'UNUM ARGUMENTUM DI SANT'ANSELMO. ALLA RICERCA DELL'INTERPRETAZIONE AUTENTICA DELLA PROVA ANSELMIANA DELL'ESISTENZA DI DIO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/5454.
Texte intégralMany important Authors – as Gaunilo, Thomas Aquinas and Kant – have brought many well-known objections against the anselmian argument. This paper proposes the thesis that all these objections are based on an inaccurate interpretation of the Proslogion: in fact, an in-depth analysis of the text shows its fully validity. Therefore, it is offered a new reading of the anselmian argument, that looks for its original and authentic sense: firstly, it is enlightened its formal structure of proof by contradiction, and secondly it is showed its important complementary relationship with the other kind of a posteriori proofs.
Oliveri, Federico. « Dal proletariato integrato alla cittadinanza insorgente : Habermas e la teoria critica della società alla ricerca di soggettività antagoniste ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2010. http://hdl.handle.net/11384/86117.
Texte intégralFADDA, TANIA. « Presenza e significato della κίνησις nelle Enneadi di Plotino ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266662.
Texte intégralCAPONIGRO, MICHELE. « Alla Ricerca del Reale : la Meccanica Quantistica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2017. http://hdl.handle.net/10446/77154.
Texte intégralLO, DICO GIUSEPPE. « MENTALISMO VS. ANTI-MENTALISMO. UN'ANALISI EPISTEMOLOGICA E UNA RICERCA EMPIRICA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/483.
Texte intégralExperimental psychologists use terms referring to mind for explaining their results. However, in the course of history, they have defined the concept of mind in many ways and so the meaning of the terms used in its theories. In the first part of this work four epistemological options according to which these terms have been interpreted all along the history of experimental psychology are discussed (the ‘mentalism’ of introspectionism, the ‘anti-mentalism’ of behaviourism, the ‘mentalism’ of cognitivism, the ‘anti-mentalism’ of cognitive neuroscience). Assuming one of these options implies to consider different kinds of data and so to choose different data collecting and analyzing methodologies. In the second part the experiments proposed by neurologist Damasio for testing his ‘somatic marker hypothesis’ are replicated. Such experiments are interesting because they appeal to data and methodologies referring to all the four epistemological options above considered. The results presented do not replicate the Damasio’s ones and so they seem to falsify his hypothesis. The epistemological analysis and the empirical research show how the introspectionistic-mentalistic option (refused by Damasio in favour of the neuroscientific option) deserve to be considered as a reliable methodological that can lead to important scientific results.
ROCCA, Rossella. « L'attaccamento ai luoghi come modello interpretativo delle relazioni dell'uomo con la cultura. Una ricerca su un campione di ragazzi tunisini della città di Mazara del Vallo ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91028.
Texte intégralSuman, F. « An updated evolutionary research programme for the co-evolution of language and cumulative culture ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3422417.
Texte intégralLo scopo e la struttura di questo lavoro sono duplici: un'analisi generale dello stato attuale del programma di ricerca evoluzionistico servirà come cornice concettuale per un'indagine in alcuni aspetti specifici di un campo di studi molto dibattuto: l'evoluzione del linguaggio. Questo caso di studio fungerà da arena di prova per testare gli strumenti esplicativi del programma di ricerca evoluzionistico per mostrare quale cornice concettuale sia più adatta a trattare alcuni problemi irrisolti associati al caso di studio selezionato. Questo lavoro sarà caratterizzato da un continuo rimbalzo tra tematiche specifiche riguardanti il livello esplicativo della biologia evoluzionistica (quali processi evolutivi sono all'opera, quali adattamenti morfologici, comportamentali e cognitivi) e un'analisi teorica di pertinenza del meta-livello d'analisi della filosofia della scienza (analisi terminologica e concettuale, meccanismi causali in gioco, evoluzione del programma di ricerca). Nella Prefazione tentiamo di delimitare la portata del lavoro, poiché il caso di studio scelto è caratterizzato da una forte interdisciplinarità. Nell'Introduzione forniamo una basilare ricostruzione storica del dibattito intorno all'evoluzione del linguaggio, partendo dai tempi di Darwin e Wallace e identificando alcuni concetti chiave che risulteranno utili nell'esplorazione del dibattito contemporaneo. Dopodiché ci spostiamo a identificare la struttura esplicativa comune di alcune ipotesi sull'evoluzione del linguaggio che sono state proposte nel corso degli anni mettendo in luce alcune limitazioni. Discutiamo anche la necessità di fornire una definizione adeguata dela facoltà del linguaggio, per potervi associare un'adeguata analisi evolutiva; prendiamo in considerazione la distinzione FLB – FLN e pure ne mettiamo in evidenza alcune limitazioni. In particolare mostriamo la difficoltà della cornice concettuale della Teoria Evoluzionistica Standard (TES) nell'integrare la dimensione culturale nelle spiegazioni per l'evoluzione del linguaggio. Sottolineiamo quindi l'importanza e la necessità di operare questo tipo di integrazione e sosteniamo che la cornice concettuale della Sintesi Evoluzionistica Estesa (SEE) fornisce una serie di strumenti esplicativi che sono meglio equipaggiati per affrontare questa problematica. Mostriamo quindi che un modello coevolutivo tra linguaggio e cultura cumulativa può risultare un percorso di ricerca promettente per integrare processi evolutivi biologici e culturali, cercando di appoggiare la nostra argomentazione a risultati di studi coevolutivi comparativi (l'ipotesi della spinta culturale). I tre capitoli centrali di questo lavoro sono costituiti da articoli indipendenti tra loro che sono stati scritti in stadi differenti. Ognuno di essi approfondisce uno specifico aspetto ma tutti e tre condividono l'intento comune di mostrare come la cornice concettuale della Sintesi Estesa possa venire messa all'opera adeguatamente. Il primo capitolo è dedicato a un'esplorazione dell'ipotesi dell'Auto-addomesticazione nell'evoluzione umana attraverso un'analisi di una selezione di esempi chiave che risultino rilevanti per l'evoluzione del linguaggio, avvenuti ne corso dell'evoluzione del genere Homo, come l'evoluzione dei tratti relativi ai tempi di sviluppo, l'allargamento delle dimensioni del gruppo sociale, un aumento della cooperazione tra individui, modifiche comportamentali e innovazioni (come l'uso del fuoco), modifiche eterocroniche che hanno condotto a un aumento della plasticità sinaptica. Viene sostenuto che un rilassamento delle pressioni selettive causato da attività di costruzione di nicchia può aver giocato un ruolo fondamentale sia nell'evoluzione umana sia nell'evoluzione del linguaggio. Nel secondo capitolo, gli esempi chiave presentati nel primo capitolo vengono analizzati attraverso le lenti della cornice concettuale della Sintesi Estesa. L'evoluzione del linguaggio è trattata come un problema aperto nel programma di ricerca evoluzionistico e viene mostrato come quattro fattori (costruzione di nicchia, ereditarietà inclusiva, plasticità fenotipica, bias di sviluppo) e due concetti (causalità reciproca, sviluppo costruzionista) possono venire sfruttati per ottenere una migliore comprensione dell'evoluzione umana e del linguaggio. Il terzo capitolo esplora uno specifico problema teorico associato al dibattito intorno alla SEE, ovvero la necessità di riconsiderare la distinzione tra cause prossime e cause remote nell'evoluzione. Infatti, si può alternativamente assumere che la trasmissione culturale, che opera al livello intermedio tra il livello ontogenetico e il livello filogenetico, possa essere o un meccanismo prossimo o un meccanismo remoto, ottenendo predizioni diverse con assunzioni diverse. Noi sosteniamo che assumere l'una o l'altra posizione conduce a due differenti prospettive su come l'evoluzione biologica e l'evoluzione culturale interagiscono. Sosteniamo una prospettiva integrazionista che permette di riconoscere il ruolo di causa ultima della cultura, in accordo con la cornice concettuale della SEE. Discutiamo anche le conseguenze di questo cambiamento concettuale e mostriamo come ciò possa gettar luce sul dibattito intorno ai ritmi dell'evoluzione del linguaggio (puntuazionismo e gradualismo). Nelle Conclusioni avanziamo qualche ulteriore proposta, due in particolare: prima trattiamo il linguaggio come una forma di insegnamento verbale e riesaminiamo l'ipotesi, presentata nei capitoli precedenti, secondo cui il linguaggio potrebbe essersi evoluto come forma di trasmissione culturale di alta precisione; poi discutiamo la proposta secondo cui il linguaggio può venire inteso come una transizione fondamentale dell'evoluzione e in particolare proponiamo di dividere questa transizione in due parti: la prima riguarda l'evoluzione delle capacità per la cultura cumulativa, la seconda riguarda l'evoluzione del linguaggio; queste due parti potrebbero condividere un comune processo evolutivo alla loro base e suggeriamo che questo possa venire identificato nella versione estesa del principio di “assimilazione-allungamento”, che presentiamo nelle conclusioni, discutendone anche possibili future direzioni. Infine, concludiamo sostenendo che i modelli di coevoluzione geni-culutra stanno rivelando la loro fecondità non solo nel gettare luce sull'evoluzione umana, ma anche su altre specie sociali, e la cornice concettuale della SEE fornisce un insieme di strumenti esplicativi che risultano appropriati per trattare queste problematiche.
FRISON, DANIELA. « University and business : quale distanza per un dialogo formativo ? La ricerca-intervento per la promozione della competenza epistemica ». Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11577/2694528.
Texte intégralMARIANO, Carmela. « La filosofia del partenariato come alternativa alla privatizzazione dello spazio pubblico. La separazione tra pubblico e privato rende più complessa, in Italia, la produzione e la gestione dello spazio pubblico rispetto all’esperienza della città moderna. Condizioni e innovazioni nelle pratiche italiane per l’affermazione di tale filosofia. Tesi di Dottorato di ricerca in Riqualificazione e Recupero insediativo XVIII ciclo, Facoltà di Architettura, Sapienza Università di Roma, in padis@uniroma1.it ». Doctoral thesis, 2006. http://hdl.handle.net/11573/427882.
Texte intégralGoing through the dynamics of transformation of public space, from the historical to the contemporany city, this study evaluates the reasons of the crisis of the public space in the contemporany city and suggests a critical interpretation of recent experiences in public space planning that consisted by a kind of collaboration between public Administration and private subject. The aim of this study is to individuate a new kind of public space and a possible procedure of development able to garantee quality and efficiency of the project during a long period of time
SCOLARI, BALDASSARE. « State Martyr Representation and Performativity of Political Violence ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251176.
Texte intégralRECCHI, Simonetta. « THE ROLE OF HUMAN DIGNITY AS A VALUE TO PROMOTE ACTIVE AGEING IN THE ENTERPRISES ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251122.
Texte intégral