Littérature scientifique sur le sujet « Filosofia dantesca »

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Articles de revues sur le sujet "Filosofia dantesca"

1

Imbach, Ruedi. « »Aus Liebe zur Wahrheit« ». Deutsches Dante-Jahrbuch 95, no 1 (23 septembre 2020) : 22–37. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2020-0003.

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Résumé :
RiassuntoIl contributo si dedica all’ultima opera dantesca, la »quaestio disputata« in cui gli elementi acqua e terra occupano una posizione cruciale. Se l’opera, la cui autenticità viene messa in dubbio da alcuni studiosi, è effettivamente da attribuire a Dante, essa sarebbe di grande rilievo per la comprensione della personalità intellettuale di Dante. Per valutare questo scritto, nel quale si vuole provare che la terra occupa una posizione più alta rispetto all’acqua, non importa in primo luogo il modo in cui si risolve la questione di filosofia naturale, ma il modo in cui viene affrontato il problema cosmologico. L’autore sottolinea di voler trattare il problema esclusivamente dal punto di vista della filosofia naturale. Oltre a ciò, Dante in questo testo viene presentato (o presenta se stesso!) come filosofo, anche se come il minore tra tutti i filosofi.
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2

O'Grady, Deirdre. « Da Dante a Mercadante : Francesca da Rimini voce del belcanto ottocentesco ». Dante e l'Arte 8 (7 mars 2022) : 183–202. http://dx.doi.org/10.5565/rev/dea.145.

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Résumé :
Questo studio rintraccia l’evoluzione della figura di Francesca da Rimini da voce poetica dantesca, a voce scenica del Romanticismo italiano per arrivare sulla scena lirica ottocentesca in veste di primadonna, espressione del belcanto ottocentesco. In questo nuovo contesto Francesca si esprime come voce del Romanticismo medievale. Questo itinerario la libera dall’essere strumento della dottrina tomistica per diventare una figura che medita su una filosofia tutta nuova, che la spinge a riflettere sulla natura della colpevolezza e sul suo rapporto con l’innocenza. Nel campo della musica, il manoscritto riscoperto ci spinge a una rivisitazione delle voci e della tecnica vocale dei grandi interpreti dell’Ottocento e anche a una riconsiderazione della voce di tenore del periodo. Dalla poesia di Dante si passa al teatro di Pellico, al libretto di Romani per riscoprire il Personaggio lirico senza Interprete.
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3

Ribeiro, Anne Caroline do Nascimento, et Juciane dos Santos Cavalheiro. « Entre a entidade terrena e deífica de Beatriz : transfigurações da musa dantesca em Vida Nova e na Divina Comédia ». Revista de Italianística, no 43 (31 décembre 2021) : 36–50. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.i43p36-50.

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Neste estudo, centrar-nos-emos na inspiração máxima de Dante Alighieri, Beatriz. Um dos grandes trunfos da musa – e de Dante, ao construí-la de forma tão elaborada – encontra-se na transmutação que a personagem recebe nas obras de Dante: no amor cortês e stilnovista de Vida Nova, na filosofia de Convívio, e nas alegorias e na teologia de A Divina Comédia, é possível, através dela, tecer uma representação não apenas da intelectualidade do homem medieval, mas também das diferentes representações da mulher na literatura do trecento. É na personagem que também encontramos o maior símbolo desta escola literária italiana, que nos permitirá divisar o auge da concepção da mulher como figura beatificada na Idade Média. Beatriz, como uma figura profética, traz consigo a gênese da literatura italiana. Por exprimir tal efeito de transformação em cada obra dantesca e por se constituir de sentidos que se suplementam e, ao mesmo tempo, que denotam a mudança gradual da personagem, iniciaremos tratando da gênese de Beatriz em Vida Nova até sua transfiguração post mortem na Comédia.
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4

Verdicchio, Massimo. « Vico lettore di Dante ». Quaderni d'italianistica 28, no 2 (1 juin 2007) : 103–17. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v28i2.8523.

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Résumé :
La molta discussa questione del rapporto tra Dante e Vico, che ha visto la critica favorire una lettura di Dante come uno dei primi poeti vichiani subordinato alla maggiore filosofìa di Vico viene qui ripresa in esame e decisa nei termini di una distinzione del concetto di errore. Da questa prospettiva diventa facile vedere come la concezione dantesca non sia simbolica come quella dei generi fantastici dei primi poeti del genere umano ma, al contrario, costituisca per Dante l'errore di ogni rappresentazione poetica. In questi termini si può prospettare che quella vichiana del verum factum, su cui si fonda la possibilità di scienza, e garantisce ad ogni lettore di fare e accertare per sé la propria scienza, implichi invece una concezione simbolica, e quindi una forma concettuale più regressiva e primitiva rispetto a quella dantesca.
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5

Ippolito, Antonella. « Vom »aer perso« zum »giallo de la rosa sempiterna« : Farbabstufungen von Luft und Erde in der ›Landschaft‹ der Commedia ». Deutsches Dante-Jahrbuch 95, no 1 (23 septembre 2020) : 53–68. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2020-0005.

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Résumé :
Riassunto Il contributo prende in esame gli effetti cromatici associati nella Divina Commedia alla rappresentazione di aria e terra. Partendo dalle premesse teoriche alla base della concezione dantesca del colore, come pure dal rapporto con la concezione patristica e medievale che vede nell’aer caliginosus la sede delle potenze diaboliche, si mostrano i connotati metaforici dell’oscurità e della densità dell’aria, che rinviano alla correlazione tra tenebre e peccato, ma anche, in un’ottica filosofica, tra tenebre e lontananza dal vero. Riferimenti a precise tonalità acquistano inoltre una funzione chiave che rivela i livelli di significato interni al testo, in relazione all’impianto metaforico dell’intero poema. Nel corso dell’analisi, inoltre, uno sguardo ad una selezione di esempi consente di osservare come gli aspetti discussi si riflettano nelle illustrazioni medievali della Commedia.
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6

Fanini, Barbara. « Trasformazioni della materia e moti celesti. » DILEF. Rivista digitale del Dipartimento di Lettere e Filosofia, no 1 (28 mars 2022) : 124–46. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/2022.3281.

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Résumé :
AbstractIl contributo prende in esame alcuni tecnicismi propri della filosofia naturale medievale che risultano attestati in volgare per la prima volta proprio grazie al poema dantesco (come denso, esalazione ecc.). Un'attenzione particolare è dedicata anche al ruolo svolto dai più antichi esegeti della Commedia nell'introduzione e nella diffusione di tale lessico.The essay focuses on some technicalities typical of medieval natural philosophy that are documented in the ancient italian for the first time through the Divine Comedy (such as denso, esalazione etc.). Particular attention is also dedicated to the role played by the commentaries of the 14th century in the dissemination of this lexicon.
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7

Costa de Freitas, Jan Clefferson, et Jennifer Sarah Cooper. « Flanelinha-Flagelado/Lightboy Lash ». Cadernos Cajuína 2, no 3 (19 novembre 2017) : 128. http://dx.doi.org/10.52641/cadcaj.v2i3.168.

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Résumé :
<p><strong>Flanelinha-flagelado </strong></p><p> </p><p>Abastardado enquanto poeta,</p><p>Quebrei garrafas na minha cabeça:</p><p>Em paraísos artificiais de tinta dantesca,</p><p>Onde antecipei o punk ao ser pateta;</p><p> </p><p>Estou rugindo sobre tudo que não presta,</p><p>Desgovernando a grande força que afasta:</p><p>Lati famélico e depois caí na praça,</p><p>Com ares cínicos a vida é uma festa;</p><p> </p><p>As minhas letras são escritas em fumaça,</p><p>Por isso todas vêm jogadas e dispersas:</p><p>Longe lançadas como tempo que se passa,</p><p>Caminhando todo torto em linhas retas.</p><p> </p><p>Atravessando brechas e atirando farpas,</p><p>Espinhos do mal perfurando as épocas,</p><p>Fazer dos crânios as melhores taças,</p><p>Bebendo ao feio na poesia destas.</p><p> </p><p>A minha contribuição aqui foi esta:</p><p>Deixar meus sonhos e também poemas;</p><p>Como se meus delitos fossem minhas penas,</p><p>Vi-me morrer sangrando, tipo um estigmata!</p><p> </p><p> </p><p>Jan Clefferson Costa de Freitas – Doutorando em Filosofia: UFPB/UFPE/UFRN</p><p> </p><p> </p><p><strong>Lightboy Lash </strong></p><p> </p><p>Bastard Poet I</p><p>broke bottles on my head:</p><p>Artificial paradises in Dantesque tones</p><p>I predicted punk would be Goofy;</p><p> </p><p>I’m howling about the crap, </p><p>Unruly the great fugitive force:</p><p>Yelping irate &amp; later pass out in the plaza,</p><p>In the cynical air, life just a party.</p><p> </p><p>My words written in smoke</p><p>All of them thrown &amp; scattered:</p><p>Far, flung like time passing,</p><p>Zigzagging in straight lines.</p><p> </p><p>Crossing chasms &amp; slinging barbs,</p><p>Evil needles piercing the ages,</p><p>Fashioning skulls into the finest goblets</p><p>Drinking to the hideous in poetry.</p><p> </p><p>My contribution here is this:</p><p>Leave dreams &amp; poems</p><p>As if my crimes were my wings</p><p>I watch as I bleed to death, from my own Stigmata!</p><p> </p><p> </p><p>Translated by Jennifer Sarah Cooper, PhD</p><p>Natal, 2016</p>
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8

Ciência, Cadernos de História da. « Debate ». Cadernos de História da Ciência 1, no 1 (30 juin 2005) : 91–98. http://dx.doi.org/10.47692/cadhistcienc.2005.v1.35854.

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Résumé :
Os textos apresentados a seguir são reconstituições sintéticas dos depoimentos verbais proferidos pelos debatedores por ocasião do evento dedicado ao museu histórico e horto Osvaldo Cruz. Procuramos assegurar, nesse trabalho de edição, o melhor compromisso entre fidelidade ao conteúdo e economia da forma . Oregistro de tais depoimentos por gravação, assim como sua transcrição literal, encontram-se à disposição dos interessados nos arquivos do LEHG. - Dra. Jandira Lopes de Oliveira - Diretora do Museu Emílio Ribas da Secretaria de Estado da Saúde de São Paulo. - Dra. Maria Amélia Mascarenhas Dantes - Docente do Programa de Pós-graduação em História Social do Depto. de História da Faculdade de Filosofia, Letras e Ciências Humanas da USP.
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9

Lima Junior, Paulo, Flavia Rezende et Fernanda Ostermann. « DIFERENÇAS DE GÊNERO NAS PREFERÊNCIAS DISCIPLINARES E PROFISSIONAIS DE ESTUDANTES DE NÍVEL MÉDIO : RELAÇÕES COM A EDUCAÇÃO EM CIÊNCIAS ». Ensaio Pesquisa em Educação em Ciências (Belo Horizonte) 13, no 2 (août 2011) : 119–34. http://dx.doi.org/10.1590/1983-21172011130208.

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Résumé :
Este artigo investiga diferenças de gênero no discurso de estu dantes sobre suas preferências por disciplinas e profissões. A análise encontra-se pautada na filosofia da linguagem de Bakhtin e orienta-se em direção às seguintes questões: Meninos e meninas adotam estilos de lin guagem diferentes quando abordam suas preferências disciplinares e pro fissionais? Como os estilos adotados podem estar relacionados às dispari dades de gênero na educação científica? Um total de 362 estudantes do Ensino Médio de três escolas brasileiras respondeu por escrito a um con junto de questões abertas. Os resultados obtidos somam-se à literatura nacional e internacional e avançam ao ilustrar aspectos socioculturais envolvidos em diferentes padrões de socialização, moldando de formas distintas o discurso de meninos e meninas.
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Gragnolati, Manuele. « Zwischen Unsterblichkeit und Auferstehung : das körperliche Jenseits der Göttlichen Komödie ». Deutsches Dante-Jahrbuch 93, no 1 (28 septembre 2018) : 57–73. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2018-0004.

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Résumé :
RiassuntoQuesto articolo esplora il concetto di »antropologia escatologica« nella Commedia. In un primo tempo verranno presentati i cambiamenti che caratterizzano la concezione escatologica dell’Occidente cristiano a partire dal XII secolo e che si realizzano pienamente nel poema dantesco. Si discuteranno in seguito due modelli antropologici discussi dalla filosofia scolastica a partire degli ultimi decenni del XIII secolo: quello più tradizionale della pluralità delle forme e quello più innovativo dell’unità della forma. In una terza parte si analizzerà la posizione originale presa da Dante all’interno del dibattito filosofico contemporaneo quando nel XXV canto del Purgatorio la figura di Stazio dà una lunga spiegazione sulla formazione dell’anima razionale nell’embrione umano: se infatti la dottina embriologica presentata da Stazio si apre con i dettami della dottrina della pluralità delle forme, essa si conclude secondo i principi dell’unità della forma. La Commedia può così immaginare che quando l’anima si separa dal corpo e giunge nell’aldilà, può crearsi un corpo d’aria che le permette di avere tanto una forma (»veduta«) quanto tutti i sensi (»ciascun sentire«), così che anche senza il suo corpo terreno l’anima può comunque avere una piena esperienza sensoriale dell’aldilà. L’ultima parte dell’articolo mostra come nonostante questa esperienza dei sensi permessa all’anima dal corpo aereo nel periodo tra la morte fisica e la fine dei tempi, la Commedia continui a considerare il Giudizio Universale e la Resurrezione del corpo come gli eventi finali in cui l’essere umano ritroverà la sua pienezza veramente corporea e di conseguenza la sua esperienza dell’aldilà sarà veramente completa e definitiva.
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Thèses sur le sujet "Filosofia dantesca"

1

GALLARINO, MARCO. « I fondamenti metafisici del pensiero filosofico di Dante Alighieri. Materia e informazione nel contesto cosmologico e cosmogonico del tema della rovina angelica ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/10281/20456.

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Résumé :
L'Autore analizza i temi cosmogonici, cosmologici, fisici e metafisici correlati con il racconto della rovina angelica, sottolineando come sia possibile proporre soluzioni ermeneutiche che consentano di superare le supposte incongruenze dottrinali tra i diversi testi danteschi e riconoscere così in Dante lo sforzo di una comunicazione coerente dei contenuti veritativi della scienza filosofica e teologica.
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2

Callegaro, Giulia <1992&gt. « Il Convivio dantesco : il desiderio di filosofia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9151.

Texte intégral
Résumé :
Nella mia tesi andrò a esaminare il Convivio di Dante Alighieri, opera minore del poeta fiorentino, composta tra il 1304 e il 1307. Numerosi sono i rimandi filosofici all’interno dell’opera, rimandi che hanno preso corpo sulla scia di numerosi filosofi anteriori al poeta. La tesi è suddivisa in quattro parti, ognuna delle quali approfondisce diversi aspetti dell’opera. La prima parte è dedicata a un’indagine prettamente filologica; qui analizzerò il genere testuale e le fonti bibliografiche cui Dante ha attinto per stendere il proprio Trattato. Nella seconda parte, invece, riassumerò brevemente i quattro Trattati, elencando i vari passaggi interni a ogni sezione dell’opera. La terza e la quarta parte, poi, assumeranno un registro differente: in queste due macro-sezioni mi soffermerò su un piano esclusivamente filosofico. La terza parte, infatti, è dedicata all’analisi del tema del desiderio, che il poeta gestisce secondo un climax ascendente, passando dal desiderio dell’amore al desiderio di sapienza (ovvero la filosofia), fino a raggiungere il desiderio del divino. L’ultima parte, riprendendo la dinamica ascensionale della sezione precedente, riguarderà il tema dell’amore. Qui, sulla base delle concezioni tomiste e agostiniane, tratterò il tema amoroso in Dante, operando inoltre un confronto con san Bonaventura da Bagnoregio. L’intera tesi si propone quindi di argomentare filosoficamente un’opera che è definita dai più come opera essenzialmente letteraria, ma che, anche grazie all’aiuto dei grandi filosofi del passato, potrebbe essere definita “filosofica” a tutti gli effetti.
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Livres sur le sujet "Filosofia dantesca"

1

Tra Convivio e Commedia : Sondaggi di filosofia e critica dantesca. Roma : Salerno, 2004.

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2

Vitale, Pasquale. La filosofia aristotelica e il linguaggio del corpo nell'immaginario dantesco. Teverola] : PG editore, 2017.

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