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Thèses sur le sujet « Femminismi »

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1

POPOLLA, MARIELLA. « Eppur mi piace... Intersezioni tra femminismi e pornografie ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2018. http://hdl.handle.net/11567/931591.

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2

Nardelli, Chiara <1987&gt. « I femminismi nel Maghreb tra paradigmi e prospettive di emancipazione femminile ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2875.

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Résumé :
La tesi si occupa di evidenziare la presenza di un fenomeno femminista nella regione del Maghreb. Nello specifico, la tesi si occupa di descrivere la diffusione di vari femminismi, a prova di una situazione socio-culturale dinamica e attiva. Nell'ambiente più che mai vivace del femminismo, si può chiaramente distinguere fra un femminismo secolare, un femminismo islamico e un femminismo islamista. Il primo indica un femminismo di stampo laico e occidentale, il secondo un femminismo che tiene conto della religione e si muove all'interno del suo ambito, e il terzo indica un fenomeno femminista all'interno di movimenti di militanza islamica con obiettivi politici più o meno moderati. Nel mondo arabo è diventato considerevole l'impegno e la volontà delle femministe islamiche, volti a reinterpretare i testi sacri e la civiltà islamica dagli albori, per provare che l'oppressione della quale sono vittime non è frutto della religione bensì colpa di una successiva opera di esegesi oscurantista e androcentrica. Per queste femministe islamiche l'Islam e il Libro Sacro predicano una naturale uguaglianza fra i generi, per le femministe laiche urge invece la necessità di separare il femminismo dalla religione, e per le femministe islamiste solo uno stato che si basi sulla legge islamica potrà migliorare lo status della componente femminile. Nonostante le differenti opinioni e punti di vista, la tesi suggerisce la comune volontà di lottare contro il patriarcato e la mentalità retrograda come il primo passo per la costruzione di un sistema sociale giusto e paritario o con ruoli complementari tra i sessi che assicuri lo sviluppo e il benessere dell'intera comunità musulmana.
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3

Gabrieli, Nicole <1996&gt. « Kollontaj, Armand e Pankhurst : i femminismi russo e britannico d’inizio Novecento in un’ottica transnazionale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20155.

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Résumé :
Il presente elaborato si propone di trattare il tema dei femminismi russo e britannico nel periodo storico intercorso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. L’argomentazione avverrà tramite la presa in esame delle esponenti russe Aleksandra Kollontaj e Inessa Armand, le quali verranno analizzate in un’ottica comparativa con la figura di Emmeline Pankhurst. L’elaborato propone una ricostruzione relativa alle singole esperienze delle rappresentanti dei movimenti femministi per poter indagare l’esistenza di influenze reciproche, sia in ambito individuale che nei rispettivi contesti nazionali. L’ultima parte della tesi sarà incentrata sull’analisi di un caso di transfer che permetterà di individuare un momento di comunicazione tra i femminismi. Infine, l’episodio di cui precedentemente offrirà la possibilità di analizzare l’evoluzione storica in ottica femminista delle connessioni transnazionali tra le due realtà considerate.
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4

Rossi, Caterina <1997&gt. « Femminismi e letteratura : la scrittura delle donne nel Novecento attraverso i romanzi di Aleramo, Maraini, Ferrante ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21707.

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Résumé :
In questo lavoro si intende evidenziare le relazioni di scambio tra la letteratura e il femminismo, indagando non solo come il femminismo si rifletta nella letteratura, ma anche come la letteratura stessa crei e ricrei il pensiero femminista e come le scrittrici partecipino ai femminismi grazie alla parola e alla letteratura. Il primo capitolo vuole fornire un’introduzione sulla storia delle donne e dei movimenti femministi nel Novecento, per la necessità di inquadrare il periodo storico in cui si collocano i romanzi che saranno successivamente analizzati. Il secondo capitolo riguarda le donne e la letteratura, e pone l’accento sugli stereotipi della rappresentazione dei personaggi femminili da parte degli scrittori, per poi passare a una breve rassegna delle scrittrici che emergono nel ‘900, le quali di volta in volta abbracciano o confutano questi stereotipi. Si vuole poi accennare brevemente alla critica letteraria femminista, che ha fornito nuove chiavi di lettura dei testi letterari. Nel terzo capitolo ci si vuole concentrare su tre testi che dialogano con il femminismo, nei quali si possono distinguere tre precisi momenti storici del Novecento: una prima fase ben rappresentata dal romanzo autobiografico Una donna di Sibilla Aleramo, in cui emerge la volontà delle donne di ottenere gli stessi diritti degli uomini, ma anche di liberarsi dai ruoli canonici a loro imposti; una seconda fase, quella degli anni ’70, nella quale il femminismo si radicalizza e mette in discussione tutti gli stereotipi legati alla donna: i suoi rapporti con l’uomo, la sua libertà sessuale e la maternità, tutte tematiche di primo piano nel romanzo Donna in guerra di Dacia Maraini; per la terza fase, quella che riguarda la contemporaneità, si è scelto il romanzo L’amore molesto di Elena Ferrante, in cui emergono le tematiche del femminismo di oggi, non solo quelle che riguardano i nuovi significati di corpo e maternità, ma anche le sue contraddizioni.
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5

Stelliferi, Paola <1985&gt. « Una liberazione «fratricida e iconoclasta» : l'impatto dei femminismi sugli uomini della nuova sinistra nell'Italia degli anni Settanta ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8838.

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Résumé :
Il lavoro è incentrato sulla storia del movimento femminista italiano degli anni Settanta (ripercorsa dalla formazione dei primi collettivi "d’avanguardia" all'assunzione di una dimensione di massa alla metà del decennio) e analizza le reazioni maschili al suo emergere e affermarsi come fenomeno politico. Il focus è sui giovani uomini della cosiddetta “sinistra rivoluzionaria” che per primi fronteggiarono la diffusione delle pratiche e delle teorie dei nuovi femminismi e, in numerosi casi, il fenomeno tipicamente italiano della “doppia militanza”. La campagna elettorale per il referendum sul divorzio, la battaglia per la depenalizzazione dell’aborto e “la crisi dei movimenti collettivi” scoppiata nel 1976 sono alcuni degli snodi (temporali e tematici) attraverso i quali la tesi è sviluppata. Tra le fonti utilizzate si annoverano sia documenti scritti (stampa e materiale archivistico dei vari gruppi politici presi in considerazione), sia orali (31 interviste orali audio-registrate condotte dalla candidata a ex militanti, per lo più “di base”).
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6

Wink, Ingrid. « O educativo na construção da emancipação da classe trabalhadora na marcha mundial das mulheres : o processo de luta das mulheres no Rio Grande do Sul – Brasil ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2016. http://hdl.handle.net/10183/149080.

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Résumé :
La natura educativa delle lotte sociale viene, oggi giorno, sempre più discussa, in ricerca sociologica, in materia di istruzione. Il movimento femminista è un esempio di lotta e di resistenza nella storia antica dell’umanità , in cui la conoscenza scientifica era estraneo al contributo formale e ufficiale delle donne. La teoria e la pratica femminista, specialmente nel movimento sociale studiato, La Marcia Mondiale delle Donne del Brasile, nello stato del Rio Grande do Sul, contribuiscono alla realizzazione degli ideali di emancipazione delle donne della classe operaia, viso che l'ambiente educativo formale e istituzioni tradizionali non fanno. La ricerca partecipativa di natura qualitativa, basato sul materialismo storico-dialettico, é stato incluso interviste semi-strutturate, ricerca ai libri, appunti, campo di interessi e analisi di produzione teorica del movimento stesso. Siamo stati in grado di comprendere la diversità delle questione teoriche che sono alla base della lotta femminista, in pratica, e anche scientificamente, tuttavia, ci concentriamo la nostra analisi su quelli che assomigliano l'obiettivo della propria Marcia Mondiale delle Donne (MMD), che dirige la sua lotta a combattere il patriarcato e al capitalismo. Inoltre, ci concentriamo sulla divisione sessuale del lavoro, come fonte primaria di dominio dentro e fuori di appartenenza ad una classe sociale. Essendo il patriarcato una forma gerarchica di oppressione dell'uomo sulla donna, che è prima del capitalismo, può anche essere dopo alla medesima, in modo che il MMD come movimento sociale, ritiene che la lotta della classe operaia abbia sesso oltre classe e , nel sesso, ha razza , se si considera che l'oppressione delle donne bianche e le donne di colore, anche se essi sono collegati, sono presentati in modi diversi. La solidarietà nella formazione e nella pratica di soggetti attiviste femministe e la possibilità di denunciare la realtà, attraverso l'oppressione quotidiana è la principale fonte di scambi educativi che può contribuire a quello che Paulo Freire considera come una forma di "denuncia / annuncio" nella ricerca delll'emancipazione della donna e della classe operaia per un mondo migliore. E sul questo che è basata la dimensione educativa delle lotte e apprendimenti di donne organizzate in MMD.
O caráter educativo das lutas sociais vem sendo cada vez mais abordado na pesquisa sociológica na área da educação. O movimento feminista é um exemplo de luta e resistência na história milenar da humanidade, onde o conhecimento científico esteve alheio à contribuição formal e oficial das mulheres. A teoria e a prática feministas, especialmente no movimento social estudado, a Marcha Mundial das Mulheres do Brasil, no estado do Rio Grande do Sul, contribuem para a construção dos ideais emancipatórios das mulheres da classe trabalhadora, que o ambiente educativo formal e as instituições tradicionais não o fazem. A pesquisa participante de natureza qualitativa, calcada no materialismo histórico-dialético, contou com entrevistas semi-estruturadas, consultas bibliográficas, anotações, participações de campo e análises de produção teórica do próprio Movimento. Pudemos apreender a diversidade de vertentes teóricas que fundamentam a luta feminista, na prática e também cientificamente, porém, centramos nossas análises naquelas que se assemelham ao objetivo da própria Marcha Mundial das Mulheres (MMM), que direciona sua luta para o combate ao patriarcado e ao capitalismo. Além disso, focamos a divisão sexual do trabalho, como fonte primária de dominação dentro e fora do pertencimento a uma classe social. Sendo o patriarcado uma forma hierárquica de opressão do homem sobre a mulher, que é anterior ao capitalismo, pode ser também posterior a ele, por isso a MMM, enquanto movimento social, acredita que a luta da classe trabalhadora tem sexo, além de classe e, no sexo, tem raça, considerando que a opressão sobre as mulheres brancas e as mulheres negras, embora estejam ligadas, se apresentam de formas diferentes. A solidariedade na formação e na prática dos sujeitos militantes feministas e a possibilidade de denunciar a realidade, através da opressão cotidiana, é a principal fonte de trocas educativas que podem contribuir para o que Paulo Freire considera como forma de “denúncia/anúncio” na busca da emancipação da mulher e da classe trabalhadora para um mundo melhor. E nisso consiste a dimensão educativa das lutas e dos aprendizados das mulheres organizadas na MMM.
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7

De, Sangro Arianna <1988&gt. « L'immaginario del femminismo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6152.

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Résumé :
Il mio progetto di tesi vuole indagare l’immaginario costruito intorno alla parola Femminismo. Si propone di analizzare, attraverso uno studio del movimento e dell’evoluzione del pensiero femminista, a partire dal secondo dopoguerra fino alle pratiche più contemporanee, senza dimenticare gli atti e le convenzioni emanate a livello internazionale, cosa racchiuda questa parola, che immagini suscita nelle menti di chi la evoca e di chi la recepisce. La ricerca parte dall’ipotesi di base che l’immagine che il femminismo ha portato con sé e che ha influenzato l’immaginario collettivo, sia un’immagine distorta. Probabilmente dovuta a carenze conoscitive, su cosa sia stato il movimento e sui cambiamenti positivi che esso ha provocato – per nostra fortuna - . A fronte di movimenti diffusosi on line come We don’t need feminism e a fronte dell’esigenza e consapevolezza che, nonostante le conquiste raggiunte la strada è ben lontana da quella immaginata, si sente la necessità di analizzare il percorso che questo movimento ha compiuto, tentando di farlo con un approccio critico, evidenziando non solo gli elementi positivi ma anche di quelli avversi.
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8

Martini, Francesca. « Il caso TheRedPill : filosofia e femminismo ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Questa tesi di laurea analizza la situazione di oppressione femminile e di disuguaglianza di genere dovuta alla persistente misoginia che caratterizza la nostra società patriarcale, facendo particolare riferimento alla nostra cultura filosofica. Il nostro secolo ha visto la nascita di gruppi come TheRedPill, un forum che unisce circa 300.000 attivisti che lottano contro il femminismo, professando ideali altamente sessisti e misogini e avvalendosi delle parole dei grandi pensatori della nostra tradizione filosofica. Ma nel citare ed analizzare i testi classici, gli attivisti di TheRedPill sono propensi al manipolare le fonti che decidono di utilizzare, in modo da trasmettere un messaggio che per loro sia più significativo e inerente alle problematiche della modernità. Gli attivisti si sono appropriati delle affermazioni degli antichi pensatori e le hanno alterate per rafforzare e sostenere le loro idee che alimentano l’odio e la discriminazione. Questo elaborato ha l’obiettivo di invitare ad un’analisi e studio più critico dei classici e vuole proporre l’introduzione di voci femminili in un campo che è da sempre stato considerato prettamente maschile.
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9

Crepaz, Federica <1994&gt. « L’attivismo femminista nella Cina contemporanea ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15266.

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Résumé :
Questa tesi, divisa in quattro capitoli, approfondisce lo sviluppo del movimento femminista in Cina a partire dagli anni ottanta fino ad oggi, analizzando in particolar modo il ruolo delle ONG e di alcune importanti attiviste cinesi che hanno contribuito alla promozione dei diritti delle donne. Nel primo capitolo si parla del femminismo in generale, concentrandosi sul significato di questo concetto in Cina, la sua storia e le analogie e differenze con il movimento occidentale. Nel secondo capitolo si identificano i principali strumenti a disposizione delle donne per combattere la diseguaglianza di genere, in particolar modo le leggi, e si analizza il loro modo di organizzarsi in gruppo, soprattutto attraverso le ONG, portando alcuni esempi specifici di associazioni femministe come la federazione delle donne cinesi. Gli ultimi capitoli approfondiscono alcune figure chiave dell’attivismo femminista cinese. Il terzo capitolo parla della storia di Li Xiaojiang e Guo Jianmei, rispettivamente una studiosa del femminismo cinese e un’avvocata, che con l'appoggio degli apparati governativi cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle donne. L'ultimo capitolo si concentra invece su Li Maizi e Ye Haiyan, due esempi di donne che hanno deciso di combattere le ingiustizie attraverso proteste concrete e senza l’aiuto dello stato, subendo anche alcuni periodi di detenzione.
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DEGAN, CRISTINA. « Le parole delle donne. Modalità del discorso di genere e costituzione dell'identità femminile ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/23933.

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Résumé :
How women speak: Gender discourse and female identity construction. I would like to tackle some theoretical questions raised by feminist thought, particularly on the subject of gender discourse, in an effort to offer a wider re-thinking of the variables in play. We must not forget that life conditions for women everywhere are still marked by great disparities of treatment and opportunities. Gender difference is not totally biologically determined, but develops through unavoidable bio-cultural input. The “difference” question, then explores the meaning of this difference in its specificity, as it results from a complex biological and cultural process. This involves research in different fields, such as cultural anthropology and psychoanalysis, provided one does not forget to take into consideration, cautiously and determinedly, the material characteristics of each historical identity. The identity of women is historically unstable across cultures, which makes it necessary to give recognized legitimacy to individual identity, without invoking metaphysical categories but also without disembodying it. Individual, gendered, identity is the result of a long process of biological and cultural interactions buried in history. Now that neuroscience has given an important contribution to this debate, the principle of individuation has taken on dimension both scientific and cultural. A definition of difference can be based on this intersection between psychological and material cognition. This paper is aimed at identifying at least a descriptive outline of all the different issues raised by the question of gender, also through a review of the feminist positions of the 60’s, but keeping in mind the fact that the very tools of feminism have been “contaminated” by contributions from specialized fields , in particular the discovery of mirror neurons. It would be interesting to see if one could speak of “female” mirror neurons (for example, through breastfeeding) that would determine a “specialized” care-giving behavior . Women can generate a discourse no longer exclusively dependent on conceptual, asexual strictures, but open to metaphor and narrative . Along these lines we can start to build a common world, where a place is made for a“ feminine logic” that repudiates a generic neutrality of thought, and looks, instead, for the “sexed” character of each of all ideas.
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Caputo, Federica. « Presenze femminili nell'Epistolario di Cicerone ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3421810.

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Résumé :
The aim of this research work is to investigate all the female figures mentioned in Cicero's Letters, including anonymous ones. The topic is developed from three different perspectives: firstly, prosopographic profile of all the women in Cicero's Letters will be reconstructed, also considering other ancient sources on their account. The second aim of the study is to highlight the way in which Cicero relates to them, the way he describes them, the way he judges their profile and their action, as long as this can be deducted from the letters. Finally, we will try to underline their effective action in political, social, legal, economic and family affairs, in the context of a troubled and continuously changing reality such as the late-republican one. The obtained results allow to fill a gap both in the panorama of prosopographic collections of the Republican age and in the field of gender studies applied to antiquity.
Lo scopo del presente lavoro di ricerca è porre al centro dell'attenzione tutte le figure femminili menzionate all'interno dell'Epistolario ciceroniano, comprese le anonime. L'interesse nei confronti di queste donne è sviluppato secondo tre prospettive: in primo luogo si intende ricostruire il loro profilo prosopografico, considerando anche le menzioni sul loro conto provenienti da altre fonti antiche. In secondo luogo ci si propone di porre in rilievo il modo in cui l'arpinate si relaziona con loro, come le descrive, come giudica il loro profilo e la loro azione, nella misura in cui questo può essere dedotto. Infine si cercherà  di dare rilievo al loro effettivo agire in campo politico, sociale, giuridico, economico e familiare, nel contesto di una realtà  travagliata e colpita da cambiamenti come quella tardo-repubblicana. I risultati ottenuti consentono di colmare una lacuna sia nel panorama delle raccolte prosopografiche di età  repubblicana sia nel campo dei gender studies applicati all'antichità.
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Fiorillo, Flavia <1989&gt. « Figure femminili nella letteratura di Okinawa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7067.

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La mia tesi, dal titolo "Figure femminili nella letteratura di Okinawa", propone uno studio sulle figure femminili okinawane e sulla condizione della donna nella società attraverso la loro rappresentazione nella letteratura locale dai primi decenni del XX secolo fino ai nostri giorni. Dopo una breve panoramica della scena letteraria e della storia di Okinawa nel primo capitolo, ho dimostrato come l'utilizzo di tale figura è stato importante per ritrovare e riaffermare l'identità perduta sia delle donne sia degli uomini okinawani, con il racconto Kakuteru pāti, 1967, di Ōshiro Tatsuhiro. Successivamente ho studiato le figure della noro e della yuta, due tipologie di sciamane, per capire in che modo, nella storia delle Ryūkyū, la donna abbia ottenuto un ruolo centrale nelle sfere religiosa e privata. Ho terminato il secondo capitolo con l'analisi di Mabuigumi, 1998, di Medoruma Shun, in cui una yuta si scontra con la modernizzazione. Nel terzo capitolo ho preso in considerazione soltanto opere di scrittrici donne okinawane. Kushi Fusako narra della forza e caparbietà di una donna okinawana, nonostante la povertà in cui versa il paese, nel racconto intitolato Horobiyuku Ryūkyū onna no shuki, 1932. Yoshida Sueko offre uno sguardo sulla vita delle prostitute degli anni Cinquanta in Kamāra Shinjū, 1984. Infine, ho tradotto e analizzato Mienai machi kara shonkanē ga, 2006, di Sakiyama Tami, una delle più influenti e prolifiche scrittrici okinawane dei nostri giorni.
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Dalla, Costa Marica <1977&gt. « Identità di genere e differenza sessuale nel femminismo teorico statunitense ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2006. http://hdl.handle.net/10579/129.

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MARRAS, MARTINA MARIA. « Jean Hampton : femminismo e prospettive contrattualistiche oltre Rawls e Gauthier ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2018. http://hdl.handle.net/11584/255935.

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My research focuses on the political theory of the American philosopher Jean Hampton (1954-1996). Precisely, I analyze Hampton's feminist accounts, which put together gender demands and contract theory - almost a revolutionary operation since the tradition of the social contract was considered totally irreconcilable with gender claims by the majority of contemporary feminist theorists. Starting from the reflections on contractarianism elaborated since the early Eighties, to reach the last posthumous works, I maintain that Hampton’s feminist contractarianism is a fortunate combination of apparently irreconcilable paradigms, whose roots must be traced on the one hand in Thomas Hobbes’ works, on the other hand in Immanuel Kant’s philosophy. First of all I found it necessary to analyze the key elements of feminist contractarianism, dealing with theory of games and rational choice theory. The way I see it, Hampton overcomes all the different contractarians approaches that stay at the basis of her philosophical discourse, going through the proposal of a kind of “third way”. I point out how and why Hampton’s system is useful for assessing the intrinsic value of the person and I suggest her feminist proposal could be considered as “a model of procedural justice”, capable of guarantee minimum conditions of fairness in the private sphere.
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COLLETTI, GUIDO CARLO. « LA FIGURA FEMMINILE NEL FANTASTICO ITALIANO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/58413.

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Résumé :
Il presente studio mira a constatare lo stretto collegamento tra la figura femminile e il cinema thriller e horror italiano, qui denominato genericamente “fantastico” in un’ accezione estensiva, a evidenziarne caratteristiche comuni relative a entrambi i generi. La periodizzazione della ricerca va dagli anni sessanta agli anni ottanta ed il primo obiettivo è stato quello di valutare secondo un approccio culturalista l’interdipendenza donna-horror, spesso sfociata in un approccio misogino al genere. I risultati sono stati spesso discordanti rispetto alle premesse di partenza: le donne sono raffigurate solo come vittime, il gradimento del pubblico è esclusivamente maschile. La messa in discussione di questa tesi si è resa possibile attraverso una ricerca empirico-applicativa di un campione di film e una disamina di scritti più recenti che mirano in qualche caso a rovesciare il paradigma di partenza. Il secondo obiettivo ha rilevato differenze tra rappresentazione femminile nel cinema italiano e americano, muovendo dal presupposto che le teorie su cui ci si è basati provengono dagli stati uniti e hanno previsto un campione per lo più di film non italiani. quindi l’ intento dello studio è stato anche quello di misurare l’applicabilità di alcuni paradigmi teorici al caso italiano. lo svolgimento della ricerca ha previsto un’indagine di tipo quantitativo (rilevazione del corpus estensivo di film) e intensivo-qualitativo (analisi di alcuni principali stereotipi femminili, tratti dalla letteratura e dal cinema: damsel in distress, belle dame sans merci, final girl), per giungere poi alla conclusione che il genere fantastico italiano ha risentito forse più di ogni altro di una conflittualità permanente, tra bisogno di emancipazione e resistenza conservatrice.
This current study aims to ascertain the close connection between female figure and Italian horror/thriller, cinema, here called "fantastico" in an extensive meaning, in order to highlight common features related to both genres. The periodization of research goes from 60s to 80s and the first purpose was to evaluate, according to a culturalist approach, the woman-horror interdependence, often focused in a mysoginic approach to the genre. The results have often been conflicting with respect to the starting presuppositions: the women are represented only as victims, the audience’s satisfaction is exclusively male. The discussion of this thesis was possible through an empirical and applicative research of a film sample and a careful investigation of latest writings that aim in different cases to reverse the paradigm of the starting point. The second objective detected differences between female representation in the Italian and American cinema, moving from the assumption that the theories which we are based on, come from united states and have provided a sample of more American films than Italian ones. Therefore the intent of this essay was testing the applicability of some historical theoric paradigms to the Italian case. the research’ s method involved a quantitative cataloging of extensive film corpus and an intensive one, which analyzes the main female stereotypes drawn from literature and cinema (damsel in distress, belle dame sans merci, final girl ). the conclusions show that the Italian fantastic genre has resisted more than other ones of a permanent conflict between emancipation and conservative resistance.
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Ziliani, Agnese <1991&gt. « Le facce del femminismo taiwanese in due opere di Li Ang ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12120.

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Résumé :
L’elaborato mira ad esaminare i volti del femminismo taiwanese in due opere scelte della scrittrice femminista Li Ang: “La moglie del macellaio” (Shafu) del 1983 e il primo racconto della raccolta “L’incensiere della lussuria di Beigang” (Beigang xianglu renren cha) del 1997. Partendo dalle peculiarità del modernismo taiwanese, corrente a cui appartiene l’autrice, verrà in seguito analizzata la storia del femminismo taiwanese e dell’attivismo femminile, con una particolare attenzione alle cosiddette “sex wars” portate avanti dalle due principali correnti femministe dell’isola durante gli anni ’80 e ’90. Nonostante entrambi i racconti siano stati oggetto di numerose critiche, i quindici anni che separano le due pubblicazioni evidenziano le rinnovate preoccupazioni del movimento femminista: le due protagoniste femminili sono diametralmente opposte, ma servono la stessa causa. Lin Shi, eroina del primo romanzo, è la perfetta vittima della società patriarcale, mentre Lin Lizi, con la sua vita dissoluta, è agente e portavoce della liberazione sessuale femminile. L’implicita critica portata avanti dall’autrice nei confronti di quest’ultima colloca Li Ang tra i ranghi della corrente femminista mainstream, volta alla protezione delle donne e dei loro corpi, in contrasto con il movimento per l’emancipazione sessuale, che vede nella liberazione del sesso il vero agente dell’empowerment femminile.
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Ravasio, Silvia <1995&gt. « Femminismo e pianificazione urbana. Storia e pratiche di “città di genere” ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17472.

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Résumé :
In questa tesi viene approfondita la connessione, ancora sottovalutata, tra il femminismo e la pianificazione urbana. Viene introdotto il femminismo per cogliere il senso profondo del movimento, che non punta all'egemonia della donna sull'uomo ma alla parità di genere. Questo principio viene analizzato all'interno del settore dell’urbanistica. Gli studi delle femministe della fine del Novecento (tra cui Dolores Hayden e Jane Jacobs) circa la pianificazione urbana di quel periodo, aprono ad un’attenta analisi della costruzione delle città. Gli spazi urbani sono pianificati su misura di uomini bianchi adulti e lavoratori, senza considerare le diversità individuali presenti all'interno della città, creando ulteriori disuguaglianze. Nell'elaborato viene studiata la situazione delle donne nella città, tra difficoltà, discriminazioni e disuguaglianze fino a giungere a pratiche positive che riescano a creare una “città di genere”. Con quest’ultimo termine si intende descrivere una trasposizione, nella pratica cittadina, dei principi femministi, andando a creare una città che sia attenta alle donne e attenta a tutti.
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Tosolini, Chiara <1996&gt. « L'altra bellezza : corpo, femminismo e fotografia negli anni Dieci del 2000 ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21739.

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Résumé :
Questa tesi si propone di indagare il modo in cui la fotografia degli anni dieci del Duemila abbia scardinato la concezione canonica della bellezza così come definita da Naomi Wolf. Si prenderanno in esame diverse modalità di rappresentazione dei corpi, evidenziando come nel contemporaneo la bellezza abbia travalicato gli stereotipi della cultura patriarcale per aprirsi all’alterità. Partendo da un breve excursus sugli eventi principali del femminismo, si approfondirà il concetto di female gaze attraverso alcuni fondamentali riferimenti femministi in ambito teorico e artistico. Si delineerà un percorso su tre principali filoni di ricerca: il corpo che travalica gli standard della bellezza e i ruoli di genere, il corpo anziano e il corpo nero. Si analizzerà il modo in cui l’alterità della bellezza dei corpi viene rappresentata all’interno di questi tre ambiti e in particolare nel lavoro di sette artiste (Marianna Rothen, Arvida Byström, Pixy Liao, Jade Beall, Ponch Hawkes, Nakeya Brown e Joana Choumali) scegliendo per ciascuna una singola opera come caso esemplare.
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Carraro, Ilary <1987&gt. « Figure femminili nel cinema di Ann Hui ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6249.

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Résumé :
L'obiettivo di questa tesi è quello di produrre una critica di stampo femminista relativa ad alcuni film di Ann Hui, in cui i personaggi femminili ricoprono il ruolo principale. Per fare ciò ho utilizzato teorie femministe occidentali, studi di genere e culturali applicandoli al contesto storico-sociale cinese in cui i film sono ambientati. Tra i temi affrontati vi sono: il rapporto madre-figlia, l'omosessualità femminile e la violenza sulle donne.
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Santoni, Stefania. « Forme femminili del sapere nel mondo antico ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3424565.

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Il lavoro di ricerca verte sullo studio di alcune forme femminili del sapere nel mondo antico. Più precisamente si sono prese in esame figure femminili sapienti (Diotima di Mantinea; le vergini del Simposio di Metodio dʼOlimpo; Santa Macrina) cercando di metterne in rilievo le specificità a seconda del contesto culturale di appartenenza. Si sono quindi studiati i contenuti della loro conoscenza e le metodologie di cui si servono per impartirla, cercando di creare parallelismi tra i differenti modelli sapienziali femminili solo laddove una molteplicità di elementi comuni ne ha permesso l’accostamento. Attraverso un approccio filologico e antropologico, si sono così delineate alcune manifestazioni dellʼarchetipo della γυνή διδάσκαλος nella Grecia classica e nella tarda antichità.
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Sannicandro, Lisa. « I personaggi femminili della Pharsalia di Lucano ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3426268.

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The PhD thesis at issue is a global study on female characters in Lucan's Pharsalia: actually the subject has been for long time disregarded by scholars. Female characters were simply nothing but mere and decorative elements for male characters. After a general introduction, in the first section the historical characters i.e. Giulia, Cornelia, Marzia, Cleopatra and Arsinoe are analysed; in the second section more space is given to the three characters that Lucan made up: an ordinary matron instigated by Apollo in a frenzied way, the Pythian Phemonoe and the witch Erictho. They play the role of forseeing Rome's unfortunate destiny: its downfall; in the third section the mythological characters Medusa, Medea and Agave are taken into consideration. In two chapters aside more space is given respectively to the personification of Rome appearing to Caesar at the Rubicon's shores and to the group of ordinary matrons letting themselves go for sorrow when the civil war starts all of a sudden. On the whole, (it has been evinced) it appears clearly that in Pharsalia women are elaborate and sophisticated characters and they play an active role in the whole action. Their importance is also demonstrated by the fortune they achieved and enjoyed afterwards in following literature and figurative arts, as we tried to highlight in the last chapter.
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Binetti, Maria Emilia <1995&gt. « L'arte femminista giapponese : dalla tradizione all'era del Metoo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16861.

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Résumé :
Il quesito riguardante il progetto di ricerca nasce da un’osservazione sul panorama artistico giapponese in epoca contemporanea: ci si interroga sulla presenza di figure femminili che abbiano rivestito il ruolo di artista e sul loro lavoro considerato come avulso da qualsivoglia dibattito sulla parità di genere o come maggiormente integrato all’interno dell’area della “feminist art”. Il progetto di ricerca intende introdurre il concetto di arte femminista come fenomeno globale, per poi focalizzarsi maggiormente sul campo giapponese, non solo prendendo come oggetto di studio l’epoca contemporanea ma anche studiando maggiormente quali siano state le caratteristiche fondamentali delle figure artistiche di sesso femminile a partire dall’epoca pre-moderna. Il campo di indagine verterà, inoltre, su due case studies di artiste affermatesi nei rispettivi campi, quali quelle di Tomiyama Taeko e Shimada Yoshiko per osservare in maniera più approfondita lo sviluppo e la traiettoria della feminist art nel corso della storia. L’ultimo caso di studio, infine, verrà analizzato partendo dal fenomeno contemporaneo del Metoo: si osserverà la nascita del movimento a partire dal punto di vista sociale, per poi analizzare maggiormente il suo impatto mediatico attraverso l’opera del collettivo Ashita Shōjotai (Tomorrow Girls Troop), un gruppo di attiviste esponenti della feminist art, autodefinitesi come appartenenti al femminismo di quarta generazione.
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Viola, Gabriella <1994&gt. « Lin Zongsu : giornalista rivoluzionaria nel movimento femminista cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17361.

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Résumé :
La tesi si concentra sulla figura della giornalista rivoluzionaria cinese Lin Zongsu 林宗素e in particolare sulla sua azione politica e la produzione giornalistica. L’elaborato sarà diviso in quattro capitoli. Il primo capitolo sarà dedicato alla biografia di Lin Zongsu. Verrà prima fornito un riepilogo degli avvenimenti storici più importanti che caratterizzarono la vita della scrittrice, partendo dalla caduta dell’ultima dinastia mancese fino alla fase posteriore alla nascita della Prima Repubblica. Successivamente verrà presentata la vita della scrittrice, soffermandoci prima sugli aspetti che riguardano la sua infanzia e il contesto familiare e poi sulla sua carriera. Si cercherà di fornire un profilo biografico preciso e trarremo delle conclusioni dalle incongruenze tra le varie fonti. Nel secondo capitolo ci si soffermerà sull’azione politica della scrittrice. Analizzeremo la sua battaglia verbale, ma anche “militare”, per il riconoscimento del diritto di voto femminile. Ripercorreremo le vicende che coinvolsero la giornalista durante il periodo caotico nel quale si stava compilando la Costituzione Provvisoria e verrà approfondito il celebre incontro con il presidente Sun Yatsen. Nel terzo capitolo verrà approfondita la produzione giornalistica della scrittrice. Verranno riportati alcuni dei suoi articoli giornalistici e ne analizzeremo il contenuto. Successivamente ci soffermeremo su uno dei primi trattati cinesi sul movimento femminista, il Nujiezhong女界鐘, di cui Lin Zongsu scrisse la prefazione. Verrà riassunto il contenuto del trattato, che riguardò temi molto importanti per il movimento di liberazione femminile come: la moralità delle donne, la loro condotta, le loro abilità, i metodi d’insegnamento, i loro diritti, la partecipazione politica e la discussione sull’evoluzione del matrimonio. Verrò poi analizzata la prefazione di Lin Zongsu dove si trova solo in parte sulla stessa linea di pensiero dell’autore, Jin Tianhe金天翮. L’ultimo capitolo sarà dedicato all’eredità trasmessa dalla scrittrice. Cercheremo di dimostrare come il contributo di Lin Zongsu, nonostante non abbia prodotto delle vittorie effettive durante la sua vita, sia stato fondamentale per la successiva liberalizzazione della donna e come la sua azione abbia influenzato gradualmente il numero di donne che si avvicinarono alle idee di educazione, indipendenza e uguaglianza.
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Muratore, Simona Rao Ennio I. « Pulcini e galline il pensiero di Ida Baccini tra pedagogia e femminismo / ». Chapel Hill, N.C. : University of North Carolina at Chapel Hill, 2006. http://dc.lib.unc.edu/u?/etd,364.

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Résumé :
Thesis (Ph. D.)--University of North Carolina at Chapel Hill, 2006.
Title from electronic title page (viewed Oct. 10, 2007). "... in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Department of Romance Languages (Italian)." Discipline: Romance Languages; Department/School: Romance Languages.
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Masseroni, Giulia <1993&gt. « "Femminismo : sviluppo di una coscienza femminile attraverso i libri di Li Ang" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11556.

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Résumé :
Questa tesi si concentra principalmente sulla traduzione di un articolo sul tema del femminismo nei libri di Li Ang e di un secondo articolo che ha lo stesso tema del primo ma si concentra di più sugli anni 90. Tutto questo lavoro di traduzione è anche anticipato da un capitolo introduttivo in cui spiego in modo più ampio la questione del femminismo sia in Cina e Taiwan che nelle opere della scrittrice. Infine l’articolo è seguito da un commento linguistico e traduttivo con una breve bibliografia, sezioni con sui si conclude l’elaborato.
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Sannicandro, Lisa. « I personaggi femminili del Bellum civile di Lucano ». Rahden/Westf. Leidorf, 2008. http://d-nb.info/99992110X/04.

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Kanarya, Nilay <1990&gt. « Le figure femminili nelle opere di Luigi Pirandello ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12452.

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Résumé :
Il principale intento della mia tesi è di porre in evidenza le figure femminili che attirano maggiormente l’attenzione nelle opere di Pirandello. L’autore, che è vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, mostra il ruolo della donna nella società italiana dell’epoca. Luigi Pirandello è uno dei più importanti scrittori del ventesimo secolo nella letteratura italiana e nel mondo. Ha una posizione rilevante nel mondo letterario, non solo per le sue opere di teatro ma anche per i suoi racconti e romanzi. È uno degli scrittori più importanti del nostro secolo perchè rappresenta le ansie e le angosce degli uomini contemporanei. Ho deciso di iniziare la mia indagine dalla biografia dello scrittore siciliano, una scelta suggerita dalle parole da lui spesso ripetute, «ciò che scrivo è il contenuto della mia vita». Mi sono resa conto che si potrebbe dare al lettore un’idea sulla sua vita. Quindi, nel primo capitolo parlerò delle vicende più significative della sua vita, come la pazzia della moglie Antonietta, allo scopo di mostrarne il percorso di avvicinamento alla scrittura drammatica. Poi concentrandosi sulle sue opere, cercherò di analizzare le figure femminili che caratterizzano queste opere di Pirandello. In questo elaborato ho cercato di analizzare delle opere in cui le figure femminili rivestono un ruolo primario, mentre gli altri personaggi sono in secondo piano e ruotano intorno alla donna. In particolare i temi delle sue opere sono: i rapporti tra moglie-marito, l’infedeltà della donna, il triangolo dell’amore tra donna-uomo-terza persona.
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Bertasi, Sharon <1996&gt. « LA DONNA NEL CINEMA CINESE CONTEMPORANEO : un femminismo atipico sul grande schermo asiatico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19462.

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Il critico cinematografico francese Regis Bergeron una volta disse: “Ciò che più impressiona l'Occidente del cinema cinese è il suo realismo contemporaneo”, un realismo che si può facilmente riconoscere nelle produzioni dei cineasti cinesi della cosiddetta “sesta generazione” (post-1990). I loro film si concentrano principalmente su questioni controverse nella Cina contemporanea e condividono un senso della realtà concreto e senza filtri, per raccontare storie sulle difficolta della vita quotidiana. Questo stile è stato sviluppato ed esplorato in modo estremamente innovativo dal Neorealismo italiano di grandi nomi come Roberto Rossellini e Vittorio De Sica, un movimento cinematografico caratterizzato da storie incentrate sulla vita di persone comuni, spesso in condizioni economiche e sociali instabili, tra ingiustizia, povertà e oppressione. L’obbiettivo del Neorealismo era quello di creare una cultura cinematografica senza illusioni, che aiutasse gli spettatori a riflettere sulla loro situazione prima all’interno di un film e poi al di fuori di una sala cinematografica. Il desiderio di dare spunto ad una riflessione è comune sia ai registi italiani che a quelli cinesi, come la volontà di dare il proprio contributo allo sviluppo sociale nella propria nazione. Per quanto riguarda, invece, la produzione femminile nello specifico, le registe donne in Cina hanno ricevuto relativamente poca attenzione da parte dei ricercatori, nonostante i numerosi successi, e le fonti scritte tendono per lo più a generalizzare il cinema femminile o a concentrarsi solamente sul settore commerciale, tralasciando quello indipendente. Sebbene l’opinione comune sia forse quella di considerare i film diretti da registe donne una minoranza all’interno di un ambiente da sempre dominato dal sesso maschile, un grande successo al botteghino non è l’obbiettivo finale che queste donne si pongono. Con il termine “cinema femminile” si intende un’insieme di opere realizzate da registe donne, non nello specifico per un pubblico esclusivamente femminile, che esaminano temi come la manifestazione della coscienza femminile e la creazione di un’identità di genere personale. Per la mia ricerca, ho selezionato un gruppo di film diretti da registe di sesta generazione che appartengono al cinema del settore commerciale e di quello indipendente. Dal settore indipendente ho selezionato “Lost in Beijing” (2007), “Buddha Mountain” (2010) ed “Ever since we love” (2015) di Li Yu, mentre dal settore commerciale ho selezionato “Letter From an Unknown Woman” (2004) di Xu Jinglei e “Gone is the one who held me dearest in the world” (2002) di Ma Liwen. Per questo studio, ho deciso di adottare un approccio socio-semiotico per un'analisi visiva dei diversi elementi caratteristici di ogni pellicola, al fine di determinare se e come i suddetti film rendono manifesta la coscienza femminile e il desiderio di indipendenza di una donna. La semiotica sociale è incentrata sulla questione di come io, spettatore, vengo posizionato rispetto al film in questione, e di come percepisco certi comportamenti, certi dialoghi nonché valori sociali promossi in modo differente rispetto ad altri elementi, negando, di conseguenza, che ci sia un divario tra il soggetto di partenza e il pubblico stesso. Analizzare distintamente elementi e strategie tecnico-narrative adottate in un film permette di relazionare le scelte di un regista al campo socioculturale in cui opera e a cui si rivolge. In conclusione, lo scopo di questa mia ricerca è comprendere con quali modalità le registe che ho scelto riescano a dare espressione alla psicologia e alla comprensione del sé dei personaggi femminili nei loro film, analizzando particolarità e controversie della nuova topologia di “donna moderna” che caratterizza ognuno dei due settori.
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LENTI, ELISA. « L'economia di genere. Imprese femminili e accesso al credito ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241898.

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Résumé :
L’aumento del numero delle imprese femminili che si è verificato negli ultimi dieci anni ha portato la letteratura economica a indagare sulle difficoltà riscontrate da queste imprese in particolare nella fase di avvio della loro attività. Questa tesi analizza i temi della discriminazione e delle differenze di genere nel mercato del credito poiché è sempre più accentuata la convinzione da parte delle imprese femminili di essere discriminate nell’accesso alle risorse finanziarie. La tesi si compone di tre capitoli. Il primo capitolo è una rassegna della letteratura riguardante i modelli che descrivono la discriminazione e le differenze di genere nel mercato del lavoro e in quello del credito. Il secondo capitolo espone i risultati di un’analisi che ha lo scopo di verificare l’esistenza di differenze di genere nell’accesso al credito. L’indagine è stata effettuata analizzando un dataset contenente richieste di finanziamento avanzate da imprese maschili e femminili nei confronti di banche localizzate nelle province di Pesaro Urbino, Forlì Cesena e Teramo. L’indagine descritta nel terzo capitolo, infine, analizza il livello di cultura finanziaria delle imprese maschili e femminili della provincia di Pesaro e Urbino attraverso la somministrazione di un questionario. Si indaga inoltre sull’eventuale esistenza di una relazione tra cultura finanziaria e accesso al credito.
The constant growth of female entrepreneurs in the last 10 years has lead economic literature to investigate the difficulties encountered by these companies, in particular during the start-up phase of the business. This thesis will analyse the themes of gender discrimination and gender differences in credit market. As it is increasingly evident, the conviction on the part of female business, that they are discriminated against when it comes to access to financial resources. The thesis is divided into three chapters. The first chapter is a review of literature regarding gender discrimination in labour and credit markets. The second chapter shows the results of an analyses that is to verify the existence of a gender difference in access to loans. The query was done by analysing a dataset containing financial requests presented by male and female companies with banks in the provinces of Pesaro-Urbino, Forli-Cesena, and Teramo. The query in the third chapter, in closing, through a survey an analyses of the level of financial literacy of male and female companies in the Pesaro- Urbino province is done. Also, a question of the existence of a relationship between financial literacy and credit access is asked.
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Lacarpia, Paola <1978&gt. « Da una sponda all'altra del Mediterraneo : percorsi migratori femminili ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2172/1/paola_lacarpia_tesi.pdf.pdf.

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Résumé :
Until the end of the 1970s international migrants were perceived and analysed mainly within the frame of their lives in the host country, or as managing their lives and choices caught in a dilemma “between two cultures”. More recently, this approach has been challenged by an image of diasporic communities composed of individuals who “have collective homes away from home”. Migrants have become icons of hybridity and the metaphor of “border crossing”, the symbol of liberatory articulations between place, culture and identity. Migrants, it is also argued, have become transnational as they manage to live simultaneously in two countries. The research has the aim to study the migration process of the women who come from North Africa to Bologna. In particular, it investigates migrant women‘s relations with their adopted country and how their cultural practices are shaped by the transnational dimension of their lives. It was studied the journey of the migrant women’s lives across two countries and how their identities are going to change because of the experience of the migration. Migrant women are engaged in various kinds of practices and experiences through which they connect their country of origin and of residence. So this research focuses on the changes in the migrant women’s lives and the construction of their new identity. In particular, the research illustrates the development of a new notion of modernity, underlining how the migrant women construct a model of modernity that expresses a constant negotiation among diverse cultural models. The notion of modernity is not produced in opposition to tradition and religion, but is articulated with them in complex and diverse ways. The multiple ways in which migrant women understand modernity reflect their divergent identity’s renegotiation processes within the new society where they live.
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Lacarpia, Paola <1978&gt. « Da una sponda all'altra del Mediterraneo : percorsi migratori femminili ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2172/.

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Résumé :
Until the end of the 1970s international migrants were perceived and analysed mainly within the frame of their lives in the host country, or as managing their lives and choices caught in a dilemma “between two cultures”. More recently, this approach has been challenged by an image of diasporic communities composed of individuals who “have collective homes away from home”. Migrants have become icons of hybridity and the metaphor of “border crossing”, the symbol of liberatory articulations between place, culture and identity. Migrants, it is also argued, have become transnational as they manage to live simultaneously in two countries. The research has the aim to study the migration process of the women who come from North Africa to Bologna. In particular, it investigates migrant women‘s relations with their adopted country and how their cultural practices are shaped by the transnational dimension of their lives. It was studied the journey of the migrant women’s lives across two countries and how their identities are going to change because of the experience of the migration. Migrant women are engaged in various kinds of practices and experiences through which they connect their country of origin and of residence. So this research focuses on the changes in the migrant women’s lives and the construction of their new identity. In particular, the research illustrates the development of a new notion of modernity, underlining how the migrant women construct a model of modernity that expresses a constant negotiation among diverse cultural models. The notion of modernity is not produced in opposition to tradition and religion, but is articulated with them in complex and diverse ways. The multiple ways in which migrant women understand modernity reflect their divergent identity’s renegotiation processes within the new society where they live.
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Campaner, Miriam <1991&gt. « Rebecca e le altre : le figure femminili in Baricco ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9853.

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L'intenzione di questo lavoro di tesi magistrale è stata quella di focalizzare la ricerca sugli ultimi libri che Alessandro Baricco ha pubblicato, in particolare dal 2009 in poi: Emmaus (2009), Mr Gwyn (2011), Tre volte all'alba (2012), Smith & Wesson (2014), La sposa giovane (2015). Analizzando queste cinque opere ho voluto centrare il lavoro sui personaggi femminili ideati dall'autore e sul loro ruolo in ciascuna vicenda. Ho dedicato una parte della ricerca anche alla ricostruzione dei legami tra i diversi romanzi, in particolare cercando di ritrovare moduli comuni e peculiarità dei personaggi. Mi sono soffermata, con uno sguardo anche ai romanzi precedenti il 2009, sulle figure di scienziati e inventori creati da Baricco. Per svolgere il mio lavoro, dato il numero ancora basso di opere critiche dovuto alla giovanissima età dei romanzi, mi sono documentata attraverso video-interviste all'autore e brevi recensioni apparse sui quotidiani all'uscita dei libri. Ho cercato quindi di sviluppare una mia analisi dedotta dallo studio dei suoi testi.
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Chiurato, Chiara. « Un monachesimo (re)inventato ? Due comunità femminili a confronto ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423042.

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This work originated from a research carried out among two Italian female communities, which define themselves “monastic”. One belongs to Monastic Fraternities of Jerusalem (FMG), a so-called “community of a new kind”; the other is a traditional Camaldolese nunnery. I used of a qualitative methodology for this study – that is both communities were kept under ethnographic observation for 4 months each, in addition to that I made 23 deep interviews. The hypothesis on which this study is based developed during my field experience and is based on the following observation: there are processes of reinterpretation of tradition underway both in FMG and in the Benedictine community which become evident through the different way the two communities look at the monastic identity and at the role of nuns and monks in society and in the world. The analysis of empirical data permits to see that such processes of “invention of tradition” take up specific and opposite features in the two communities. As to the FMG it can be read as “keeping to tradition is needed to get legitimation” while to the Camaldolese community it goes like that: “change is needed to preserve heritage”.
Questo lavoro ha origine da una ricerca condotta presso due comunità italiane femminili che si definiscono monastiche: una appartiene alla Fraternità Monastica di Gerusalemme (FMG), una cosiddetta “comunità di nuovo tipo”, l’altra è un Monastero Camaldolese di matrice tradizionale. L’ipotesi che sta alla base di questo studio, che si è avvalso di una metodologia di tipo qualitativo (un periodo di osservazione etnografica di quattro mesi per ognuna delle due comunità e ventitré interviste in profondità), ha preso forma nel corso dell’esperienza sul campo e si fonda sulla seguente constatazione: tanto nella FMG, quanto nella comunità benedettina, sono in atto dei processi di reinterpretazione della tradizione che si manifestano attraverso diverse modalità di intendere l’“identità monastica” e il ruolo dei/-le monaci/-che nel mondo e nella società. L’analisi del materiale empirico ha permesso di identificare come tali processi di invenzione della tradizione assumano, nelle due comunità, delle connotazioni specifiche e di segno opposto, che si possono tradurre, nel caso della FMG, in: “occorre conservare per essere legittimati”, in quello della comunità camaldolese, invece, nei termini di: “occorre cambiare per conservare l’eredità”.
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Spadafora, Laura. « LIBÉRER LA COLÈRE, RACCOLTA FEMMINISTA QUEBECCHESE. Una proposta di traduzione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Lo scopo di questo elaborato è di presentare la traduzione in italiano del libro canadese Libérer la colère, una raccolta di testi firmati da trentaquattro donne quebecchesi. Tra queste autrici, Geneviève Morand e Natalie-Ann Roy hanno assunto il ruolo di curatrici del libro, pubblicato nel 2018 da Les Éditions du Remue-ménage. La traduzione che ho realizzato è preceduta da una presentazione delle caratteristiche del paratesto del libro in esame e dei suoi temi, accompagnata da una panoramica storica della varietà di francese del Québec e da una descrizione delle sue caratteristiche attuali. Dopo la traduzione italiana del testo, oggetto del capitolo II, si troverà un commento alle strategie seguite nella traduzione e, più specificamente, ad alcuni dei principali problemi sorti dalla trasposizione dal francese in italiano. Questa riflessione sarà accompagnata da un'illustrazione delle teorie sulle quali sono state basate le decisioni prese durante il processo traduttivo e da esempi esplicativi. Infine, si trarranno delle conclusioni generali sul lavoro svolto.
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Pizzoferrato, Martina <1995&gt. « Autoritratti militanti. Lo sguardo femminista dagli anni Settanta ad oggi ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20702.

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Attraverso questo elaborato si intende studiare il connubio fra fotografia e militanza femminista, a partire dagli anni Settanta fino ad arrivare ai giorni d’oggi. In particolare, durante tutto lo svolgersi della trattazione, verrà posta l’attenzione sul tema dell’autoritratto fotografico come metodologia di indagine e ricerca della propria identità e di riappropriazione del corpo. In primo luogo, verrà indagato il contesto artistico e istituzionale entro il quale hanno agito e operano le donne, tenendo conto del pensiero analitico delle critiche d’arte femminista, e delle implicazioni del linguaggio nella formazione dei rapporti di potere. Di conseguenza, si ripercorreranno le vicende del mezzo fotografico in termini sociali, storico-artistici e semiotici, al fine di esaminare il grado di “neutralità” o “soggettività” del medium e individuare in quale misura questo possa essere significato dalle donne per dare vita ad un nuovo lessico politico, sia in termini documentaristici che in senso artistico-concettuale. Successivamente verranno raccontate le ricerche fotografiche di Carla Cerati e Paola Mattioli, capaci di rispecchiare le esperienze femministe degli anni Settanta esemplificandole via immagini. Per concludere verranno presi in considerazione i lavori di Simona Ghizzoni e Bruna Ginammi, in modo da evidenziare le connessioni fra arte e politica nell’Italia degli ultimi decenni e considerare in che modo queste fotografe siano state condizionate dalle ricerche delle femministe degli anni Settanta.
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Carlino, Miryam Hilenya Claudia <1993&gt. « Il Tribunale delle Donne per l’ex Jugoslavia Riflessioni e pratiche del femminismo antimilitarista contemporaneo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11935.

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Il Tribunale delle Donne di Sarajevo racchiude un lungo processo collettivo, intrapreso nel 2010 da una rete di movimenti femministi attiva in tutti i paesi di nuova formazione, sorti dalla violenta dissoluzione della Jugoslavia. Un percorso volto alla creazione di una diversa narrazione storica, che denunci i crimini di guerra, le persecuzioni dei/delle diversi/e ed i legami tra le differenti forme di violenza (militaristica, etnica, di genere, sociale, economica…), in tempo di guerra e di pace, in ambito pubblico e privato, nel passato e nel presente. L’organizzazione del Tribunale, coordinata dalle Donne in Nero di Belgrado, un gruppo femminista antimilitarista e antinazionalista tra i più longevi nei Balcani, introduce un paradigma alternativo di giustizia, basato su una politica di ascolto, di cura e di sostegno. Ponendosi come spazio di condivisione delle testimonianze di resistenza non violenta delle donne alle ingiustizie subite, il Tribunale risponde all’esigenza - derivata dai risultati parziali del Tribunale Penale Internazionale per l’Ex Jugoslavia - di una chiara individuazione delle responsabilità delle violazioni dei diritti umani, dei crimini di guerra e della violenza strutturale. Avvalendosi di un ampio comitato internazionale, composto da esperte ed accademiche, le testimonianze vengono inquadrate nei contesti specifici, riconoscendo dettagliatamente le problematiche derivate dall’eredità del recente passato. In questo elaborato, le prospettive del Tribunale delle Donne sono delineate e contestualizzate sia nel quadro delle riflessioni teoriche in atto sul concetto di giustizia, sia nella recente tradizione dei tribunali dei popoli. Attraverso le voci delle protagoniste, in grado di presentarsi e rappresentarsi come soggetto collettivo, intendo sottolineare la forza della solidarietà internazionale delle donne, emersa in questo processo, ancora in divenire.
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Serretelle, Carlotta. « Adattare le female-centered dramas. Trasposizioni contemporanee di personaggi femminili dal romanzo alla serie tv ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23492/.

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In un mercato segnato da una sempre crescente competizione, l’industria televisiva statunitense è tornata, da qualche anno a questa parte, a volgere lo sguardo alla narrativa contemporanea in cerca di narrazioni da adattare per il pubblico televisivo. Dalla fine del 2016 circa, eventi quali l’elezione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’esplosione del caso Weinstein hanno favorito la rinascita dell’allora dormiente movimento femminista riverberandosi anche sul mercato televisivo con un numero sempre crescente di female-centered dramas, molte di queste adattate proprio da romanzi. Impiegando l’approccio ai prodotti audiovisivi proposto da Casetti parallelamente a una dovuta analisi comparativa, questa tesi considera i cinque casi di studio in termini di “discorsi sociali”; il nostro obiettivo è dimostrare l’influenza che la rapida ripresa del movimento femminista ha esercitato – in maniera più o meno marcata - sui processi di adattamento dei testi source di Sharp Objects, Big Little Lies, Dietland, The Handmaid’s Tale e Alias Grace
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Mansueto, Claudia <1982&gt. « Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5262/1/mansueto_claudia_tesi.pdf.

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Résumé :
La ricerca Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) comprende due sezioni: la prima analizza le principali caratteristiche del mondo maghrebino femminile e le peculiarità della scrittura dell’intellettuale nord-africana, la seconda è incentrata sull’analisi testuale dei romanzi maghrebini femminili più rappresentativi. Il lavoro di analisi verte sullo studio di varie autrici maghrebine che coprono un vasto ventaglio temporale: dal 1980 al 2010. Di ogni autrice vengono analizzati i romanzi in cui è possibile rinvenire la tematica oggetto della tesi: il rapporto madre-figlia. I romanzi studiati sono raggruppati secondo quattro macro direttrici tematiche: i romanzi in cui il rapporto filiale è caratterizzato dalla violenza; le opere in cui il rapporto madre-figlia è caratterizzato dall’assenza fisica della genitrice; i romanzi in cui il rapporto filiale è caratterizzato dall’incomprensione ed infine le produzioni in cui la relazionalità madre-figlia è caratterizzata da un rapporto di amore e sostegno reciproco.
The research Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) includes two different sections: the first part analyses the most important characteristics of the maghrebian female world and explains the most particular aspects of the maghrebian female literature; the second section includes four chapters and each one analyses two or three maghrebian female novels which explain a particular aspect of the mother-daughter relationship. Violent or absent, unable to understand the identity fractures of her daughter or generous, the mother personage is a literary symbol: the maghrebian female novelist uses the mother personage to vehicle her opinion about her maghrebian world. In conclusion, the research Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) analyses the literary mother symbol to know the different opinions that maghrebian female novelists want to vehicle about their existential milieu: violent or indifferent, anachronistic or generous, the Maghreb is a mosaic of contradictions, a dual world which ignore the female richness. Saving North-Africa means saving women: all mothers must orient the maghrebian future to a democratic process of innovation and growth, they must destroy that anachronistic and integralist mask which occult the true maghrebian identity.
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Mansueto, Claudia <1982&gt. « Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5262/.

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Résumé :
La ricerca Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) comprende due sezioni: la prima analizza le principali caratteristiche del mondo maghrebino femminile e le peculiarità della scrittura dell’intellettuale nord-africana, la seconda è incentrata sull’analisi testuale dei romanzi maghrebini femminili più rappresentativi. Il lavoro di analisi verte sullo studio di varie autrici maghrebine che coprono un vasto ventaglio temporale: dal 1980 al 2010. Di ogni autrice vengono analizzati i romanzi in cui è possibile rinvenire la tematica oggetto della tesi: il rapporto madre-figlia. I romanzi studiati sono raggruppati secondo quattro macro direttrici tematiche: i romanzi in cui il rapporto filiale è caratterizzato dalla violenza; le opere in cui il rapporto madre-figlia è caratterizzato dall’assenza fisica della genitrice; i romanzi in cui il rapporto filiale è caratterizzato dall’incomprensione ed infine le produzioni in cui la relazionalità madre-figlia è caratterizzata da un rapporto di amore e sostegno reciproco.
The research Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) includes two different sections: the first part analyses the most important characteristics of the maghrebian female world and explains the most particular aspects of the maghrebian female literature; the second section includes four chapters and each one analyses two or three maghrebian female novels which explain a particular aspect of the mother-daughter relationship. Violent or absent, unable to understand the identity fractures of her daughter or generous, the mother personage is a literary symbol: the maghrebian female novelist uses the mother personage to vehicle her opinion about her maghrebian world. In conclusion, the research Il rapporto madre-figlia nelle letterature femminili maghrebine (1980-2010) analyses the literary mother symbol to know the different opinions that maghrebian female novelists want to vehicle about their existential milieu: violent or indifferent, anachronistic or generous, the Maghreb is a mosaic of contradictions, a dual world which ignore the female richness. Saving North-Africa means saving women: all mothers must orient the maghrebian future to a democratic process of innovation and growth, they must destroy that anachronistic and integralist mask which occult the true maghrebian identity.
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Cao, Irene <1979&gt. « Istituzioni alimentarie imperiali e private : meccanismi distributivi e presenze femminili ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2006. http://hdl.handle.net/10579/411.

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Di, Daniel Caterina. « Parola di donna : giuramenti femminili nella letteratura greca e latina ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3421860.

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Résumé :
La nostra ricerca prende in esame la rappresentazione dei personaggi femminili coinvolti nelle scene di giuramento all’interno della letteratura classica. Una prima sezione del lavoro è dedicata alla definizione di cosa sia il giuramento attraverso studi linguistici, antropologici, giuridici, storici e fornisce gli opportuni riferimenti alle fonti storiche e letterarie. La seconda sezione comprende una selezione di testi dalla letteratura greca e latina di epoca arcaica, classica ed ellenistica, di cui si offre un commento incentrato sull’analisi della formula di giuramento, degli aspetti gestuali descritti e del ruolo femminile nella scena. All’interno di ciascun quadro tematico si delinea una fenomenologia specifica, della quale si discute di volta in volta evidenziando il delicato rapporto tra la rappresentazione del personaggio femminile e il giuramento come forma del linguaggio autorevole e performativo. In questa dialettica tra performance di genere e parola efficace trovano spesso spazio la contestazione delle convenzioni sociali e una critica all’etica tradizionale, ma è anche possibile intravvedere dei tipi cristallizzati e delle ricorrenze topiche all’interno dei differenti generi letterari.
Our dissertation discusses the literary representation of female characters involved in the oath scenes of classic literature. In the first section of this work oath is analyzed from a linguistic, historical, juridical and anthropological point of view, providing references to many historical and literary sources. The second section consists of a selection of greek and latin texts of the archaic, classic and hellenistic period: our comment focuses on the oath formula, gestures and on the role of female characters, underlining the complex relation created by the interaction of female representation and oath as a speech act and an authoritative utterance. Each text is both exemplary for a specific phenomenology and it is indicative of peculiar literary themes, which are discussed. This tension between gender performance and performative language sometimes reveals a criticism concerned with social conventions and traditional values. Furthermore, it is also possible to identify some topic elements in different literary genres and to define some fixed and recurrent schemes.
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Rossignoli, Annachiara <1996&gt. « Xiang Jing e le "persone in sospeso" Il femminismo attraverso le lenti dell’arte contemporanea cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21563.

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Résumé :
L’elaborato si propone di attraversare le tappe principali della nascita e dello sviluppo del femminismo in Cina attraverso l’arte cinese, evidenziando l'influenza dell'una sull'altra. A partire da un excursus storico sul contesto moderno del XX secolo, il focus si sposterà gradualmente sugli anni Duemila e in generale sul periodo più contemporaneo, principale cornice tematica della tesi, dove particolare enfasi verrà posta sulle sculture dell’artista contemporanea Xiang Jing e sull’analisi delle sue serie. Attraverso le sue opere, in particolare le sculture di quelle che lei definisce “persone in sospeso”, il corpo femminile si carica di un significato universale, portando una riflessione sulla condizione umana. Tramite l’analisi artistica delle opere di Xiang Jing, inserite nell’adeguato contesto storico e politico, e attraverso il confronto con le opere e il vissuto di altre artiste cinesi a lei affini, si intende raccontare diversi aspetti della vita e della natura imperfetta delle donne di cui viene mostrata la realtà, affinché attraverso la loro rappresentazione si riesca infine a riflettere sulla natura esistenziale dell’essere umano nella società odierna e a rispondere quindi alla domanda emblematica che la stessa Xiang Jing pone come titolo di una delle sue serie: “Will Things Ever Get Better?”
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Rossi, Teresa. « Il femminismo nell'era di Internet : proposta di traduzione di "The Fangirl's Guide to the Galaxy" di Sam Maggs ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10625/.

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Résumé :
Il presente elaborato analizza la figura della fangirl geek e del linguaggio tipico della nerd culture attraverso la traduzione di un estratto del libro "The Fangirl's Guide to the Galaxy" di Sam Maggs. In particolare, l'autrice ha tentato di contestualizzare certi termini nati su Internet per un pubblico italiano e approfondire il fenomeno delle fangirl, spesso vittime di stereotipi. Nei due capitoli che compongono l’elaborato si è voluto dare spazio all'analisi etimologica del termine fangirl, all'approfondimento in ottica femminista dell’evoluzione moderna di questa categoria e all'impatto che la nerd culture ha nel mondo di oggi. Il secondo capitolo analizza la traduzione di una parte del Capitolo 4 dedicato al femminismo geek. L'analisi traduttiva si concentra sulla resa dello humor e di uno slang ormai consolidato e conosciuto in inglese.
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d'Arcangeli, Luciana. « I personaggi femminili nel teatro di Dario Fo e Franca Rame ». Thesis, University of Strathclyde, 2008. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.488828.

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Résumé :
This study looks at the female characters that have appeared in Dario Fo and Franca Rame's theatre in the totality of their production, which spans over more than 50 years of personal and professional partnership. During this time the characters' evolution was conditioned by social and political changes in Italy, but also by personal changes in Franca Rame herself and this is tracked, as far as possible, in their oeuvre.
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Mariani, Carlotta <1991&gt. « La virtù illuminata. Modelli femminili nel secondo libro del Lienü zhuan ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6898.

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Pasini, Elisabetta Margherita <1968&gt. « Sexti Pompei mulieres : Interferenze femminili nella politica del I secolo a.C ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9403.

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Résumé :
Questa ricerca si occupa di analizzare le biografie delle figure femminili che hanno caratterizzato la vita di Sesto Pompeo figlio di Gneo Pompeo Magno, di ricostruire le loro azioni all'interno della scena politica del I secolo a.C. e in particolare nei momenti cruciali del passaggio dalle istituzioni repubblicane al principato augusteo. In particolare si indagano le vicende biografiche di Mucia Terza, Pompea Magna, Scribonia figlia di Lucio Scribonio Libone e Pompea figlia di Sesto Pompeo.
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Trentin, Fiorella <1992&gt. « Viziose e virtuose. Tipi e comportamenti femminili negli Epigrammi di Marziale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12070.

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Résumé :
Nel mio elaborato ho esaminato i tipi e i comportamenti femminili negli Epigrammi del poeta di Bilbilis. Il primo, il secondo e il terzo capitolo contengono l'analisi di tutti quei componimenti in cui le donne vengono derise, canzonate e biasimate rispettivamente per i difetti fisici, i vizi morali e la licenziosità che le caratterizzano; il quarto contiene l'esegesi dei carmi in cui le figure femminili vengono elogiate per le loro virtù; il quinto l'analisi dei componimenti sulla donna ideale dell'epigrammista.
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Loconsole, Vera <1995&gt. « I ritratti femminili nell'oratoria delle Verrine e delle Filippiche di Cicerone ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16903.

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Résumé :
La ricerca persegue l'obiettivo di analizzare i personaggi femminili presenti nelle orazioni ciceroniane Verrine e Filippiche, scelte sia perché coprono l'arco temporale della tarda repubblica, un periodo di grandi cambiamenti per quanto riguarda la condizione femminile, sia perché offrono esempi di donne di estrazione sociale diversa. Sono presenti due capitoli introduttivi: uno è concentrato sulla condizione femminile in particolare durante la tarda repubblica, con specifica attenzione al sovvertimento del modello della donna ideale; l’altro funge da inquadramento generale delle Verrine e Filippiche nel contesto di produzione. Nello specifico si dedicheranno alcune pagine allo studio della figura dell’oratore durante la preparazione del discorso – in quale contesto lavorava, con che mezzi - e della declamazione orale – quale pubblico poteva assistere, in quale luogo, che tipo di interazione poteva esserci tra i presenti. Quindi si procederà ad analizzare i casi specifici delle due orazioni riportando per esteso i passi d’interesse, per poi cogliere il significato di tale testimonianza; dove possibile, lo studio dei diversi personaggi è supportato dal ricorso alla bibliografia moderna. Lo scopo è quello di individuare di volta in volta gli elementi retorici che connotano il racconto ciceroniano e cercare di capire in quali modi e con che intensità si svolgevano effettivamente le azioni di queste donne.
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Vianello, Francesca. « Migrando sole : pratiche femminili di mobilità transnazionale tra Ucraina e Italia ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425207.

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Résumé :
This dissertation investigates female migratory practices between the Ukraine and Italy. The research aim is to explore how migrant women move across the trans-national space, mediating continuously between their ambitions and external obligations; both structural processes and family and community social ties. The research is based on a trans-national perspective in order to analyse the migratory process from a twofold point of view, that of the departing country and that of the destination country, and therefore to comprehend the phenomenon multiple dimensions. The methodology adopted during the research was the ethnographic one; the semi-structured interview, oriented to recollect the migratory experiences narrations, joined with the realization of some periods of field work in the Ukraine. In total 45 narrative interviews with migrants, returned migrants and migrants' relatives were gathered, and 24 interviews with privileged informants. The main analytical issues of the dissertation are: the tension between individual autonomy and external conditionings, and the processes of commodification and de-commodification of social relations. Regarding the first question, the different strategies adopted by Ukrainian migrants during their trans-national mobility course were analysed. While regarding the second question, two phenomena characterizing this migration were studied, some forms of social exchange monetization and the remittances earmarking.
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Armani, Erica <1989&gt. « Il Black Feminism, un ripensamento femminista ed intersezionale dei rapporti di potere ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6204.

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Résumé :
Questo lavoro si propone di riflettere sulle oppressioni, l'emarginazione e i rapporti di dominio che una larga maggioranza della popolazione mondiale esperisce quotidianamente, assumendo una prospettiva femminista ed intersezionale. Si sosterrà, quindi, la necessità di ri-pensare ai rapporti di potere secondo un'analisi che riesca a comprendere come le questioni razziali, economiche e sessuali spesso si intreccino tra di loro nel sostenere l'oppressione, e si andrà a mostrare l'utilità di un discorso sulle discriminazioni e sulle oppressioni fondato sulla particolare esperienza dell'individuo situato nel mondo. Attraverso questa chiave di lettura si sottoporranno a critica alcune metodologie analitiche del pensiero egemone, fondate su un'impostazione teorica dicotomica ed universalizzante che definisce l'Altro come negazione dell'Io Occidentale. Si presenteranno, a questo scopo, le teorie sviluppate all'interno del Black Feminism e la resistenza che da queste prese forza, una risposta ad un'esigenza esistenziale e filosofica, sorta in relazione ad una cultura che tendeva ad escludere dalle proprie considerazioni le particolari esperienze di queste donne e, quindi, i loro bisogni, le loro necessità e lotta. Solamente attraverso una teoria femminista differenziata e storicamente situata si riuscirà finalmente ad assumere su di sé l'esperienza dell'Altro e a resistere efficacemente alle oppressioni.
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