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Serpieri, Luca, Maurizio Casalini et Massimiliano Piscetta. « Fruizione del Superbonus 110% e dei bonus minori su beni immobili in trust ». Trusts, no 3 (1 juin 2022) : 575–89. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.129.

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Résumé :
Sunto Gli incentivi fiscali riguardo le ristrutturazioni immobiliari, le opere volte alla riduzione del rischio sismico e quelle per il miglioramento dell’efficienza energetica, costituiscono una spinta significativa del legislatore per il miglioramento della sicurezza, dell’efficienza energetica degli edifici, nonché, non da ultimo, del loro aspetto architettonico. L’aggiunta di ulteriori facilitazioni, quali lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta, sono uno sforzo ulteriore volto a promuovere un loro maggior impiego. Nel fondo in trust, sovente, sono apportati immobili e l’accesso agli incentivi pone condizioni soggettive diverse in base alla disposizione che si esamina. Ciò richiede un’analisi critica di tutte le facilitazioni fiscali proposta dal legislatore, nel caso che gli immobili siano in differente modo apportati al fondo in trust e si intenda fruire delle agevolazioni in parola. Non ci proponiamo di analizzare specificamente i vantaggi fiscali sulle ristrutturazioni, il risparmio energetico ed il rischio sismico in quanto tali, temi che peraltro sono ampiamente dibattuti anche attualmente e su cui è stato e si continua a scrivere molto e che sono altresì in continuo aggiornamento dal lato normativo e della prassi, ma di individuare se, quando e come, gli immobili apportati nel fondo di un trust interno non commerciale – d’ora in avanti solo trust – possono godere di quale dato premio fiscale. Tuttavia questo ci obbliga comunque a dare un quadro almeno sintetico ma aggiornato, riguardo ogni facilitazione.
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Mackie, Gillian. « The Zeno chapel : a prayer for salvation ». Papers of the British School at Rome 57 (novembre 1989) : 172–99. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009132.

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Résumé :
LA CAPPELLA DI S. ZENO: UNA PREGHIERA PER LA SALVEZZAIl programma decorativo del mosaico di nono secolo della cappella di S. Zeno in Santa Prassede a Roma dove è sepolta Teodora, madre di Papa Pasquale I (817–824), è analizzato nella tradizione iconografica dei suoi componenti e nel senso specifico della composizione nel suo insieme. Il significato sotteso è identificato come intimemente connesso al tema della salvezza di Teodora. Tutti gli elementi del programma decorativo fanno riferimento alia sua morte, ai riti funerari, alle intercessioni dei suoi santi protettori, ed al suo destino nel giorno del giudizio. Il programma in se' è riconosciuto come bizantino e fondato sui dettati del secondo concilio di Nicea del 787. La fattura, invece, è romana ed i moduli iconografici furono scelti nel repertorio tipico dell'arte cristiana delle origini in Italia.Il tipo di composizione scelto da Pasquale I per la decorazione mosaica che, tra quelle conservate, riveste un significato maggiormente personale, rivela un aspetto nuovo del suo mecenatismo, fino ad ora ritenuto di natura essenzialmente antiquaria ed interessato alia riproposizione delle glorie della Chiesa critstiana delle origini in Roma. Per la cappella di S. Zeno, al contrario, Pasquale I scelse una moderna composizione di stile orientale per il luogo di sepoltura della madre, unico esempio sopravvissuto di un suo mecenatismo di natura maggiormente privata che officiale.
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Caccamo, Floriana, Cristina Marogna, Camilla Turchet, Vito Sava, Roberto Carlon et Alessandro Pinton. « Le vicissitudini dell'ansia per il paziente cardiopatico. La riabilitazione cardiologica come ponte verso una maggiore consapevolezza di s& ; ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (décembre 2021) : 1–14. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa11897.

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Résumé :
Comprendere i fattori che influenzano la riabilitazione dei pazienti dopo un evento coronarico acuto è importante per ridurre il rischio di complicanze o il verificarsi di nuovi episodi. Il percorso riabilitativo successivo all'evento acuto è influenzato da fattori fisiologici e psicologici; tra questi, l'ansia è implicata sianell'esordio della malattia che nel percorso di guarigione. La letteratura fornisce risultati contrastanti rispetto al ruolo giocato dall'ansia nelle malattie cardiache. Sono necessarie quindi ulteriori indagini per comprendere se sia un fattore di rischio o un fattore protettivo. L'obiettivo di questo studio è quello di determinare come cambiano i livelli di ansia in pazienti che hanno aderito a un programma di Riabilitazione Cardiologica in relazione alla consapevolezza sulla propria condizione di salute. La ricerca si propone in particolare di studiare il cambiamento dei due fattori dall'inizio del programma riabilitativo (pre-test) e alla sua conclusione (post-test). I risultati delle analisi statistiche mostrano che i pazienti al post-test risultano più ansiosi e stressati rispetto al pre-test ma anche più consapevoli rispetto alla durata della malattia. Questi risultati suggeriscono che il fattore ansia dopo il percorso riabilitativo può essere considerato generativo alla luce di un effettivo aumento della consapevolezza della malattia.
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Piccinelli, Marco, et Pierluigi Politi. « Struttura fattoriale della versione a 12 domande del General Health Questionnaire in un campione di giovani maschi adulti ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no 3 (décembre 1993) : 173–81. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00006990.

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Résumé :
RiassuntoScopi- a) Indagare la struttura fattoriale della versione a 12 domande del General Health Questionnaire (GHQ-12) in un campione di maschi diciottenni; b) saggiare la capacità dei punteggi fattoriali standardizzati di discrimi- nare tra soggetti portatori o meno di un disturbo psichico secondo il giudizio dello psichiatra.Disegno- Un campione di 363 soggetti selezionati nel corso della visita militare di leva è stato invitato a completare il GHQ-12 e ad essere intervistato da uno psichiatra. Dati completi sono stati raccolti per 320 soggetti (88% del campione selezionato).Risultati- Due componenti con autovalore(eigenvalue)superiore a 1 sono emerse dall'analisi a componenti principali prima della rotazione, riuscendo a spiegare il 46.7% della varianza nei dati. La prima componente, sulla quale tutti i 12 items del questionario hanno rivelato un peso di segno positivo, è stata interpretata come una misura globale dello stato psicopatologico dei soggetti esaminati. La seconda componente è risultata bipolare, dal momento che su di essa tutti gli items «positivi» hanno presentato pesi di segno positivo, mentre gli items «negativi» hanno avuto pesi negativi; cio suggerisce che il GHQ è in grado di cogliere entrambe le componenti della salute mentale, la componente negativa (di cui sono espressione i sintomi) e la componente positiva (rappresentata dalla presenza di uno stato di benessere soggettivo). Dopo rotazione Varimax ciascun item del questionario pesava significativamente su uno solo dei due fattori identificati, fatta eccezione per l'item 12 il cui peso è risultato inferiore a 0,500 su entrambi i fattori. Il fattore A, caratterizzato dai 6 items «negativi» del GHQ-12, è stato denominato «disforia generale» ; il fattore B, definito da 5 dei 6 items «positivi» è stato chiamato «benessere/funzionamento sociale» . La migliore discriminazione tra soggetti portatori o meno di un disturbo psichico è stata offerta dai punteggi relativi al fattore «disforia generale» ; nessun vantaggio è stato invece ottenuto dalla combinazione dei punteggi riportati sui due fattori.Conclusioni- La compren- sione della struttura fattoriale del GHQ-12 potra fornire utili informazioni oltre a quelle offerte da un singolo punteggio di severità risultante dalla semplice somma delle risposte positive, spingendo la descrizione dello stato psicopatologico dei soggetti esaminati oltre la semplice distinzione tra «casi» e «non-casi».
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Barisione, Mauro. « INTERESSE PER LA POLITICA, APPARTENENZA DI COALIZIONE E GIUDIZIO SUI LEADER : GLI EFFETTI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 31, no 3 (décembre 2001) : 503–41. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200029828.

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Résumé :
Introduzione Si sa che ogni elezione ha una storia a sé, fatta di un groviglio di fattori che concorrono a definirne l'esito. Così, i fattori di lungo periodo legati per esempio alla geografia elettorale o alle appartenenze sociali si attorcigliano con i fattori congiunturali, quali la strategia comunicativa di una coalizione o l'immagine di un leader politico. Di elezione in elezione, uno degli interrogativi più appassionanti che il ricercatore si possa porre riguarda proprio i rapporti di forza fra i fattori di lungo e di breve periodo, fra «struttura» e «congiuntura», fra continuità e cambiamento nella spiegazione del voto.
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Norbert, Jausovec, et Jausovec Ksenija. « A typology of human neuro-electric brain activity and its relation to personality and ability ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (janvier 2012) : 291–306. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-002007.

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Résumé :
La ricerca ha indagato la possibilitŕ di definire una tipologia di attivitŕ elettrica cerebrale, che potesse spiegare differenze di personalitŕ e abilitŕ. Misure di potenza e coerenza di 331 partecipanti, divise in 7 bande di frequenza determinate individualmente, sono state sottoposte ad analisi fattoriali, che hanno prodotto una soluzione ad 8 fattori. I coefficienti fattoriali Bartlett cosě ottenuti sono stati utilizzati come variabili di input per un'analisi "cluster". Questa analisi ha rivelato come ottimale una soluzione a 3 cluster. I 2 cluster piů numerosi (C1 e C2) differivano rispetto ai valori di potenza; il pattern di potenza e coerenza del cluster C3 era piů complesso. I 3 cluster ottenuti differivano anche rispetto alla variabili di abilitŕ e personalitŕ. Sono state osservate differenze nei pattern dei fattori di personalitŕ e abilitŕ, e in misura minore in un singolo fattore. Questi pattern erano piů omogenei per i fattori di personalitŕ e piů eterogenei per le abilita generali e per i fattori di intelligenza emozionale.
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Migone, Paolo. « La relazione terapeutica nella tradizione psicoanalitica ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 45 (janvier 2020) : 83–100. http://dx.doi.org/10.3280/qpc45-2019oa8989.

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Résumé :
La discussione sulla teoria psicoanalitica dei fattori terapeutici viene brevemente rivista, a partire dalla posizione di Freud, attraverso i Simposi sui fattori curativi ai due Congressi dell'International Psychoanalytic Association (IPA) di Marienbad nel 1936 e di Edimburgo nel 1961 (dove vi fu un punto di svolta), fino alle posizioni all'interno della psicoanalisi contemporanea. Contrariamente a quanto in genere si creda, Freud dava molta importanza al ruolo della relazione tra paziente e terapeuta, da lui ritenuta un potente agente terapeutico. In effetti, Freud non solo oscillava costantemente tra l'idea di considerare l'interpretazione cognitiva come il principale fattore curativo e l'idea che, invece, la relazione terapeutica avesse un ruolo importante, ma in diverse occasioni ha ammesso apertamente che la relazione con il paziente ed altri fattori emotivi (come identificazione, modellizzazione, ecc.) rivestivano un'importanza molto maggiore nel determinare il cambiamento del paziente.
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Brescia, Paola. « L'epidemiologia dell'arteriopatia periferica nell'insufficienza renale cronica ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 4_suppl (29 juillet 2013) : S30—S32. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1087.

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Résumé :
L'arteriopatia periferica (AP) non è al momento adeguata-mente diagnosticata e trattata dalla comunità medica. Eppure, l'AP rappresenta un potente predittore di coronaropatia e un fattore di rischio per mortalità nella popolazione generale. Questo aspetto dovrebbe essere di particolare interesse per i nefrologi, dato che la prevalenza di AP è sicuramente più elevata nei pazienti uremici che nella popolazione generale. La spiegazione del fenomeno è legata all'associazione, in questi pazienti, dei tradizionali fattori di rischio con quelli specifici della condizione uremica. Infatti, la malattia renale di per sé è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo di AP, con un rischio che si rafforza al progressivo declino della funzione renale. L'attuale situazione epidemiologica dell'AP nei pazienti uremici è oggetto di questa revisione.
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Dal Bianco, Antonio, Alessia Spairani et Vincenzo Ricciari. « La mobilitŕ degli studenti in Italia : un 'analisi empirica ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 1 (mars 2010) : 123–43. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-001005.

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Résumé :
Lo scopo del presente lavoro č indagare i fattori che determinano la mobilitŕ degli immatricolati alle universitŕ statali italiane. L'espansione del sistema di offerta e la decentralizzazione delle sedi didattiche hanno favorito una migliore accessibilitŕ all'istruzione universitaria, accentuando l'attenzione sui fattori che condizionano la scelta della sede universitaria da parte degli studenti. Il paper esplora l'effetto "attrattivitŕ" delle sedi universitarie, definita a partire dalle caratteristiche dell'offerta formativa e da quelle del contesto urbano (qualitŕ della vita, densitŕ abitativa) in cui sono ubicate. Per analizzare la relazione tra caratteristiche delle sedi universitarie e mobilitŕ degli studenti viene utilizzato un modello gravitazionale. Le elaborazioni mostrano che l'offerta formativa, la qualitŕ della vita, la disponibilitŕ di sussidi e la densitŕ abitativa influenzano positivamente la mobilitŕ degli studenti, mentre la distanza agisce da fattore inerziale.
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Sollami, Alfonso, Luca Caricati, Monica Bianconcini, Cinzia Guidi et Tiziana Mancini. « Misurare la cultura della sicurezza : primo adattamento italiano del Safety Attitude Questionnaire (SAQ) ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (juillet 2011) : 103–21. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002007.

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Résumé :
L'obiettivo dello studio č fornire un primo adattamento al contesto sanitario italiano del(SAQ), uno strumento largamente utilizzato nel contesto anglosassone per misurare la cultura della sicurezza. La versione italiana, tradotta e adattata dall'originale inglese, č stata somministrata a 660 professionisti sanitari (infermieri, ostetrici e fisioterapisti) provenienti da diverse aziende ospedaliere della Regione Emilia Romagna e impegnati in aree di lavoro diverse (Medicina, Chirurgia, Materno-Infantile e Sale Operatorie). I risultati hanno mostrato una struttura fattoriale solo in parte simile a quella originale. Tre fattori sono stati, infatti, estratti: un fattore Prossimale all'agire quotidiano (clima di sicurezza e clima di lavoro), un fattore Distale alla pratica professionale (organizzazione dell'azienda) e un fattore di Stress. Essi riaccorpano i sei riscontrati nelle ricerche condotte in altri paesi e mostrano una buona validitŕ di contenuto, indici di adattamento accettabili e invarianza strutturale tra le tre diverse aree di provenienza delle unitŕ operative. Seppure preliminari, i risultati evidenziano alcune specificitŕ che richiamano ai significati che la cultura della sicurezza assume nel contesto italiano.
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Dazzan, Paola, Dinesh Bhugra, Mauro G. Carta et Bernardo Carpiniello. « Decision making process for compulsory admission : study on a group of psychiatrists from Sardinia (Italy) ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no 1 (mars 2001) : 37–45. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008526.

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RIASSUNTOScopo – Valutare il processo decisionale che conduce al Trattamento Sanitario Obbligatorio. Setting – Un gruppo di psichiatri (n=81) della provincia di Cagliari (Sardegna, Italia). Principali misure utilizzate – Le attitudini verso il processo decisionale per il Trattamento Sanitario Obbligatorio sono state valutate attraverso tre ipotetici casi clinici che descrivevano: 1) un uomo con un quadro clinico di depressione e sintomi psicotici; 2) una giovane donna ad un possibile primo episodio psicotico; e 3) un uomo con una storia di abuso di sostanze e disturbo bipolare. Ciascun caso era seguito da un elenco di 11 fattori, ritenuti in letteratura come i più importanti nel processo decisionale per il ricovero obbligatorio (status psichico attuale, diagnosi, severità della malattia, pericolosità, utilità di un'eventuale terapia farmacologica, storia psichiatrica, età, sesso del paziente, possesso di un'abitazione, supporto sociale, occupazione). Per ciascun caso è stato chiesto agli psichiatri: a) se avrebbero sottoposto o meno il soggetto a Trattamento Sanitario Obbligatorio; e b) di elencare gli 11 fattori in ordine di importanza nella decisione di ricoverare obbligatoriamente. Risultati – 57 psichiatri (26 uomini e 31 donne) hanno completato il questionario. I fattori ritenuti importanti nella decisione di ricoverare obbligatoriamente sono stati: status psichico, diagnosi, severità della malattia e utilità di un'eventuale terapia farmacologica. La pericolositá per sé o per gli altri è stata ritenuta il fattore più importante dal 23% del campione. Conclusioni – In tre situazioni cliniche ipotetiche esiste un buon accordo sui fattori ritenuti importanti nella decisione di ricoverare obbligatoriamente, con ampia soggettività nell'applicazione di tali fattori. Questi fattori corrispondono ai criteri raccomandati dalla legge italiana. Il criterio della pericolosità per sé o per gli altri ha un ruolo importante nella decisione e viene occasionalmente considerato più importante dello stato psichico del paziente.
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Guido, Giuliana, Roberta Talarico, Maria Elena Donadio, Santina Castellino, Rosanna Coppo et Alessandro Amore. « Gravidanza e stress ossidativo ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 3 (13 juin 2013) : 191–96. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1035.

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Résumé :
La pre-eclampsia è una complicanza relativamente comune della gravidanza, che interessa circa il 3% delle gravidanze. Attualmente, la patogenesi non è stata ancora completamente chiarita. Comunque, la disfunzione endoteliale materna, specialmente a livello della placenta, sembra essere il fattore chiave per lo sviluppo di questa malattia che clinicamente coinvolge molti organi, come reni, cervello e fegato, e che è caratterizzata da ipertensione, proteinuria ed edema. Lavori recenti suggeriscono il ruolo patogenetico di un'alterata espressione di fattori anti-angiogenici placentari con conseguenti modifiche dello stato redox che provocano stress ossidativo. La risposta all'azione dei fattori anti-angiogenetici produce una disfunzione endoteliale sistemica con ipertensione, proteinuria e altre manifestazioni sistemiche, come, per esempio, l'encefalopatia. In questo articolo verranno descritte le conoscenze più recenti nella fisiopatologia della pre-eclampsia, cercando di dare un'ipotesi patogenetica comune per conciliare le ano-malie a livello feto-placentare e le caratteristiche cliniche della sindrome materna e fornire una spiegazione logica per i potenziali futuri interventi profilattici e terapeutici di questa complicanza della gravidanza.
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Bertin, Giovanni. « Welfare e sviluppo locale ». ARGOMENTI, no 29 (octobre 2010) : 85–104. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-029004.

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Résumé :
I sistemi di welfare stanno attraversando un processo di profonda trasformazione interna e di legami con il sistema economico. Il passaggio dalla modernitŕ alla neo modernitŕ cambia il rapporto fra economia e welfare, non piů visto come fattore di risposta ai fallimenti del mercato, ma come motore dello sviluppo locale. Le politiche sociali incidono sulla salute, sulle capability e sul capitale sociale delle persone. Questi fattori costituiscono i determinanti sociali dello sviluppo locale. Lo studio dei sistemi locali di welfare e dei loro legami con lo sviluppo fa emergere alcune evidenze empiriche della relazione fra determinanti sociali e sviluppo locale.
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Aiello, Francesco, Valeria Pupo et Fernanda Ricotta. « Un'analisi territoriale della produttivitŕ totale dei fattori in Italia ». SCIENZE REGIONALI, no 2 (juillet 2012) : 23–45. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-002003.

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Questo lavoro presenta un'analisi territoriale della produttivitŕ totale dei fattori (PTF) in Italia dal 1998 al 2006, utilizzando dati di impresa. L'aspetto territoriale č approfondito scomponendo la PTF negli effetti within-firms e between-firms, calcolati per l'intero campione e per sottogruppi di imprese secondo l'appartenenza settoriale, il contenuto innovativo delle produzioni e la loro internazionalizzazione. I risultati sono tre. Il primo conferma il ruolo della PTF quale fattore esplicativo dell'andamento della produttivitŕ del lavoro. Il secondo indica l'avvio di un ammodernamento del sistema industriale che ha consentito di ridurre gli effetti del rallentamento della produttivitŕ. Infine, questo processo di ristrutturazione ha avuto esiti differenti nelle diverse aree del paese, senza modificare il dualismo tecnologico dell'economia italiana.
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Messina, A., A. P. Casani, M. Manfrin et G. Guidetti. « Italian survey on benign paroxysmal positional vertigo ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no 4 (août 2017) : 328–35. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1121.

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La vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) è il tipo più comune di vertigine periferica. Frequentemente dopo il primo episodio la VPPB presenta recidive, con un tasso di ricorrenza tra il 15% ed il 50%. Ad oggi non vi è chiarezza sui processi eziopatogenetici che portano al distacco degli otoconi né su quali siano i fattori che rendono la VPPB una patologia recidivante, ma recenti studi epidemiologici hanno evidenziato una possibile associazione con fattori di rischio cardiovascolari. Lo scopo del presente studio (Sesto Senso Survey) è stato quello di valutare nella popolazione italiana, attraverso un’indagine osservazionale, le principali caratteristiche demografiche e cliniche dei pazienti con VPPB (primo episodio o ricorrente), con particolare attenzione ai potenziali fattori di rischio cardiovascolare. L’indagine è stata condotta in 158 centri di Vestibologia in tutta Italia su 2.682 pazienti (età media 59,3 ± 15,0 anni; 39,1 maschi e 60,9% femmine) affetti da VPPB, da gennaio 2013 a dicembre 2014. I risultati hanno mostrato in questi pazienti l’alta prevalenza di fattori di rischio cardiovascolari come ipertensione arteriosa (55,8%), ipercolesterolemia (38,6%) e diabete (17,7%), oltre ad una elevata familiarità per malattie cardiovascolari (49,4%). In un’elevata percentuale di pazienti si è inoltre registrata la presenza di ipoacusia (42,9%), acufeni (41,2%) o entrambi (26,8%). Significativamente correlata agli episodi di recidiva di VPPB è risultata la presenza di ipertensione arteriosa, dislipidemia e comorbidità cardiovascolare accertata (range OR tra 1,84 e 2,31). Rilevanti anche le associazioni con diabete e patologie tiroidee e autoimmuni (range OR tra 1,73 e 1,89). I risultati dell’indagine confermano la significativa associazione tra comorbidità cardiovascolari e VPPB recidivanti e le identificano come importante potenziale fattore di rischio per le recidive di VPPB nella popolazione italiana, aprendo la strada alla valutazione di nuove strategie terapeutiche nel trattamento di questa patologia.
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Penzo, Ilaria, Enrichetta Giannetti, Cristina Stefanile et Saulo Sirigatti. « Stili umoristici e possibili relazioni con il benessere psicologico secondo una versione italiana dello Humor Styles Questionnaire (HSQ) ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (juillet 2011) : 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002004.

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Sono state esaminate, nel contesto italiano, la struttura fattoriale e alcune caratteristiche psicometriche dello HSQ di Martin(2003), nonché le differenze di genere nei diversi stili umoristici e le loro relazioni con il benessere psicologico. Hanno partecipato 242 studenti di scuola media secondaria e di universitŕ. Sono state impiegate le versioni italiane dello HSQ e delle(RPWB). Partendo da correlazioni policoriche, č stata effettuata un'analisi fattoriale esplorativa utilizzando il metodo(ML) per l'estrazione dei fattori e ilper la loro rotazione obliqua. Analisi discriminanti e di regressione lineare multiple sono state condotte per esaminare le relazioni tra le variabili. Sono stati individuati i quattro fattori ipotizzati, anche se non tutti gli item risultano adeguatamente rappresentati; l'affidabilitŕ delle scale, fatta eccezione per una, č adeguata. I partecipanti maschili riferiscono un maggiore uso dello stile. Sono emerse relazioni positive tra gli stiliee negative traee il benessere psicologico. Ulteriori indagini sono richieste per approfondire la natura multifattoriale dello HSQ e le relazioni tra stili di umorismo e benessere psicologico.
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Orazi, Francesco. « Innovazione, tecnologia e governance : il ruolo dell'universitŕ nel rilancio delle economie locali ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 125 (mars 2012) : 155–73. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-125010.

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L'articolo, a partire da ipotesi innovative di governance (Rete di Competenza) descrive il ruolo strategico dell'universitŕ in un contesto di economie basate sul fattore conoscenza, mettendo in luce ipotesi di ammodernamento dei sistemi territoriali. L'obiettivo del lavoro intende verificare le condizioni di persistenza, presso i territori provinciali della Terza Italia, di condizioni favorevoli per lo sviluppo di tessuti produttivi innovativi basati sui fattori tecnologia e conoscenza e caratterizzati per capacitŕ operative di tipo reticolare/virtuale. Il prodotto della ricerca da un lato propone una specifica pratica di governance diffusa per il coordinamento istituzionale delle risorse di sviluppo, dall'altro una dorsale connettiva web based per l'interazione strategica degli attori produttivi, istituzionali e sociali e per l'incremento delle attivitŕ di networking territoriale e virtuale.
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Bruno, Licia, Shaniko Kaleci, Simona Chiodo, Angelo Fioritti et Antonella Piazza. « Adolescenti in transizione nei servizi di salute mentale : uno studio di follow-up ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 3 (décembre 2021) : 111–31. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003008.

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Scopi. Descrivere le caratteristiche degli adolescenti con disturbi psichici e comportamentali residenti nel territorio dell'Azienda USL di Bologna, dimessi dal servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA) dal 2006 al 2015. Individuare i fattori predittivi della prosecuzione delle cure nei Centri di Salute Mentale (CSM). Metodi Studio di coorte retrospettiva con un follow-up di tre anni, basato sui dati dei sistemi informativi NPIA e CSM. Sono state effettuate due analisi multivariate per identificare i fattori predittivi del ricorso al CSM entro tre anni e della transizione entro il primo anno dalla dimissione. Risultati La coorte è costituita da 2594 adolescenti di almeno 15 anni dimessi dal servizio NPIA, in maggioranza maschi. Quasi l'80% è stato dimesso prima di aver raggiunto 17 anni; circa il 59% ha ricevuto diagnosi di ritardo mentale o di disturbi dello sviluppo psicologico specifici/misti. Nei tre anni successivi alla dimissione ha fatto ricorso al CSM quasi un quinto della coorte (489 soggetti), di cui più di metà dei casi (n=277) in transizione entro il primo anno. Sono risultati fattori predittivi del ricorso al CSM la nazionalità italiana, l'età alla dimissione di almeno 17 anni, più di dieci anni di trattamento, più di sette prestazioni nell'ultimo anno, disturbi psichici o comportamentali maggiori. I fattori predittivi della transizione entro un anno dalla dimissione NPIA sembrano in gran parte analoghi, con tre eccezioni: la nazionalità italiana perde significatività, tra i gruppi diagnostici sono solo i disturbi dello sviluppo psicologico specifici/misti a mostrare probabilità inferiori, mentre emerge come fattore predittivo avere avuto la dimissione negli ultimi sei anni del decennio. Conclusioni Analogamente a quanto riportato da altre indagini, il ricorso al CSM riguarda una minoranza di adolescenti dimessi dal servizio NPIA. Trattamenti NPIA intensi e prolungati e disturbi gravi appaiono i principali fattori predittivi. La maggior probabilità per i dimessi negli ultimi sei anni del decennio di transitare al CSM in continuità di cura può essere ascrivibile ai miglioramenti organizzativi apportati con il consolidamento di pratiche e procedure condivise per il passaggio dei casi. Tuttavia rimangono aperti interrogativi sui gap di cura e sulle azioni necessarie per superarli.
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Cafagna, Dario, Roberta Cherubini et Barbara Chirico. « Il lato oscuro del revenge porn ». PSICOBIETTIVO, no 2 (juin 2021) : 92–107. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-002006.

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Résumé :
In questo articolo viene presentato un lavoro di ricerca focalizzato sui fattori che favoriscono la diffusione non consensuale d'immagini intime: questo fenomeno è conosciuto con il nome di revenge porn. Le ricerche hanno messo in evidenza il ruolo giocato in questo contesto dalla Dark Triad, tuttavia, vista la compatibilità dei tratti psicopatici, machiavellici e narcisistici con gli atteggiamenti di deumanizzazione nelle relazioni romantiche abbiamo ritenuto che tali tratti giochino un ruolo importante nella propensione al revenge porn. Obiettivo: abbiamo ipotizzato che la deumanizzazione nelle relazioni romantiche possa essere correlata con i tratti della Dark Triad e con la propensione al revenge porn, e che la deumanizzazione possa essere un fattore di mediazione tra i tratti di personalità della Triade Oscura e la propensione al revenge porn. Metodo: è stato reclutato un campione sessualmente attivo di 213 soggetti, dai 18 ai 66 anni di età (M = 33.08, SD = 9.87). Risultati: I risultati evidenziano una correlazione tra il fattore deumanizzazione con i tratti di personalità della Dark Triad e con la scala del revenge porn proclivity. Il revenge porn proclivity mostra correlazioni con tutte le variabili precedenti tranne che con il tratto di personalità narcisistico. La deumanizzazione si conferma come mediatore tra i tratti della Dark Triad e la propensione al revenge porn.
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Antinori, Veronica, et Michela Di Trani. « Una sfida per due : implicazioni psicologiche del diabete gestazionale ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 3 (octobre 2022) : 75–95. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-003008.

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Résumé :
Il diabete gestazionale è una tra le patologie mediche più comuni in gravidanza. Nonostante sia per definizione transitorio, costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di alcune patologie croniche per tutto l'arco della vita. Questa rassegna sistematica è stata svolta con la metodologia PRISMA per tentare di inquadrare le possibili variabili psicologiche correlate a questa diagnosi, analizzando gli studi presenti in letteratura a partire dall'anno 2000. Sono stati selezionati ed esaminati 51 studi, che sono stati poi divisi ed analizzati sulla base dell'argomento trattato. Le variabili che sono stati indagate dalla letteratura come possibili conseguenze o fattori correlati al diabete gestazionale sono: la depressione post-partum e la sintomatologia depressiva, l'ansia, lo stress e le strategie di coping, le conseguenze sulla sessualità, l'alimentazione e la Qualità della Vita. Una parte della letteratura ha, inoltre, indagato qualitativamente le narrazioni delle donne che avevano avuto diagnosi di diabete gestazionale, da cui è stato possibile trarre delle informazioni sulle conseguenze che soggettivamente erano riportate dalle persone interessate. Emerge in modo univoco come il diabete gestazionale possa rappresentare un importante stressor, i cui effetti sono però influenzati da diversi fattori soggettivi, sanitari e socia-li, che è auspicabile vengano approfonditi dalla letteratura scientifica futura.
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Carta, Mauro Giovanni, Piero Coppo, Mario Antonio Reda, Maria Carolina Hardoy et Bernardo Carpiniello. « Depression and social change. From transcultural psychiatry to a constructivist model ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no 1 (mars 2001) : 46–58. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008538.

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RIASSUNTOSulla base di precedenti studi del nostro gruppo i cui risultati verranno sintetizzati, il lavoro avanza alcune ipotesi sull'evoluzione della sintomatologia depressiva e sul possibile incremento del rischio depressivo legato alle modificazioni sociali. Vengono esaminati i disturbi dell'umore in emigrati senegalesi ed i fattori protettivi quali uno stretto supporto sociale che sembrano determinare un basso rischio in queste popolazioni. Verrà analizzata l'ipotesi che l'“occidentalizzazione”, intesa come la perdita a livello individuale dello stile di vita tradizionale, delle abitudini lavorative, dei valori culturalmente determinati, della lingua, a favore delle attitudini influenzate dalla cultura occidentale, possa rappresentare un fattore di rischio per i disturbi depressivi, almeno nelle espressioni cliniche comuni nei contesti occidentali. Precedenti ricerche del nostro gruppo, sembrano infatti indicare la presenza di quadri depressivi in popolazioni scarsamente occidentalizzate quali i nomadi Peul o i contadini Dogon del Sub-Sahara, ma, in questo contesto, tuttavia, i sintomi depressivi, peraltro rari, appaiono secondari a disturbi somatici gravi, tranne che in individui scolarizzati. Le ricerche rilevano due distinte e contrapposte modalità di espressione clinica che vengono definite rispettivamente “occidentale” o della “colpa” e “tradizionale” o della “dislocazione dal gruppo”. Ulteriori indagini condotte in aree in rapida trasformazione sembrano indicare che i fattori ambientali possano influenzare l'evoluzione dei sintomi depressivi dall'una all'altra forma e modificare la soglia di scatenamento di schemi emotivo comportamentali depressivi. E' supposto che le perturbazioni dell'assetto sociale rendano adattive attitudini alia “iperesponsabilizzazione compulsiva”, una serie di convinzioni profonde che possono essere considerate allo stesso tempo come un prodotto dell'“occidentalizzazione” e come fattore di rischio depressivo. Gli individui dotati di tali caratteristiche di base, attraverso opportunità di vita offerte dal cambiamento sociale maturerebbero sistemi complessi e innovativi di interpretazione della realtà, di attribuzione della causalità e del controllo degli eventi, di vivere le emozioni. A partire da tale modello viene proposta una ridiscussione del concetto di soglia e una chiave di lettura della trasformazione della fenomenologia depressiva, se si ipotizza che i nuovi sistemi organizzativi della conoscenza, pur capaci di rispondere alle esigenze emergenti, espongano ad una maggiore vulnerability depressiva.
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Lovaglio, Pier Giorgio. « Il ruolo del capitale umano nella transizione Universitŕ-lavoro : fattori individuali e sociali ». QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no 97 (juin 2012) : 71–83. http://dx.doi.org/10.3280/qua2012-097005.

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Il presente lavoro introduce recenti sviluppi metodologici ed evidenze empiriche per la stima del capitale umano (CU) individuale, considerato come fattore decisivo per la transizione scuola-lavoro. A partire dall'approccio di Dagum e Slottje (2000), che hanno stimato il capitale umano come variabile latente integrando un approccio attuariale per la sua stima monetaria, vengono presentati nuovi metodi di stima del capitale umano che integrano indicatori formativi di investimento (fattori individuali) in CU e riflessivi (di esito) del CU, coerentemente con gli assunti della teoria economica. Infine si illustrano recenti evidenze empiriche inerenti le famiglie italiane, utilizzando i dati Bankitalia e gli effetti dell'istruzione universitaria seguendo una coorte di laureati nei primi anni di ingresso nel mercato del lavoro e sul mercato del lavoro, specie per le giovani generazioni di laureati
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Krzynówek, Jerzy. « Granice praepositio przy actio exercitoria ». Prawo Kanoniczne 37, no 3-4 (20 décembre 1994) : 175–89. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1994.37.3-4.13.

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Résumé :
I limiti del praepositio data al magister navis erano indicati da tre fattori fondamentale La volnontà dell exercitor racchiusa nell’atto della installazione la persona magistri sulla nave come impresa marittima. Essa determinava il tipo di negozi ai quali magister era autoarizzato e queli ehe gli erano proibiti. Poi magister navis, salvo proibizione, era autorizzato a compiere negozi che erano intimamente connessi con il primo gruppo cioè p. es. prendere о dare le garenzie reali e/o personali. Terzo fattore cui incideva sui contenuto del praepositio era locus praepositionis cioè i negozi ehe erano conclusi per assicurare l’esistenza e l’efficienza della nave come mezzo di trasporto. A quest’ ultimo gruppo appartiene il mutuo concluso dal magister navis. I giuristi romani erano di contrastanti opinioni nei modi di legare il m utuo con praepositio.
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McPherson, Klim. « Getting fatter and fatter ». Lancet 379, no 9833 (juin 2012) : 2232. http://dx.doi.org/10.1016/s0140-6736(12)60966-0.

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Di Paola, Ludovica, Annalaura Nocentini, Patricia Monica Bettini et Roberto Leonetti. « Nurse Home Visitation Program per la riduzione del rischio di maltrattamento infantile : una prima valutazione dell'intervento dell'Unità Funzionale Complessa Salute Mentale Infanzia e Adolescenza e Centri Consulenza Giovani dell'Azienda Usl Toscana Centro-Firenze ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 3 (janvier 2021) : 89–112. http://dx.doi.org/10.3280/mal2020-003008.

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Résumé :
Interventi di home visiting nei contesti familiari a rischio di maltrattamento sui minori sono fondamentali per ridurre i fattori di rischio e promuovere quelli di protezione. Lo studio propone una prima valutazione del programma di intervento fiorentino "Home Visiting: Percorsi di Sostegno alla Genitorialità" condotto dagli operatori dell'Azienda Usl Toscana Centro di Firenze. Hanno partecipato allo studio 20 madri. È stata condotta un'analisi retrospettiva delle cartelle cliniche e delle schede del progetto. I risultati mostrano che il 70 % delle madri non è stato segnalato per rischio di maltrattamento sui minori in seguito all'intervento e che la presa in carico tardiva costituisce un indice di rischio che aumenta la probabilità di segnalazioni per il rischio di maltrattamento. Lo studio indica la necessità che futuri interventi di home visiting tengano di conto del momento di presa in carico come fattore capace di garantire la riuscita dell'intervento e la sua efficacia.
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Di Pietro, Maria Luisa. « Aspetti clinici, bioetici e medico-legali della gestione delle ambiguità genitali ». Medicina e Morale 49, no 1 (28 février 2000) : 51–83. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.750.

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Résumé :
L’ambiguità dei genitali esterni può rendere difficile l’assegnazione di sesso alla nascita e porre l’equipe medica numerosi interrogativi circa la gestione del caso. Anche oggi che la diagnosi di sesso viene fatta in epoca prenatale per via ecografica, le decisioni sulla condotta da tenere vengono prese dopo la nascita. In questo articolo, vengono analizzati gli aspetti clinici, bioetici e medico-legali dell’assegnazione di sesso. Dopo un richiamo sui fattori biologici e culturali responsabili della differenziazione sessuale, vengono illustrati alcuni casi clinici di intersessualità. Nella seconda parte dell’articolo, l’Autrice passa in rassegna i criteri finora utilizzati nella gestione delle ambiguità genitali (criterio somatico; criterio della praticabilità medico-chirurgica; criterio della prevalenza), proponendo il criterio diagnostico.
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QUARANTA, N., S. TALIENTE, F. COPPOLA et I. SALONNA. « Risultati uditivi e fattori prognostici nell’ossiculoplastica con cartilagine in pazienti affetti da otite cronica colesteatomatosa ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 35, no 5 (octobre 2015) : 338–42. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-590.

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Résumé :
La cartilagine è comunemente utilizzata per la ricostruzione della membrana timpanica e dell’attico in corso di timpanoplastica. Nella nostra esperienza la cartilagine costale omologa è stata utilizzata per molti anni per la creazione di protesi ossiculari. Scopo di questo studio è stato quello di valutare i risultati funzionali dell’ossiculoplastica con condroprotesi e di identificare fattori prognostici. Abbiamo valutato pazienti affetti da otite media cronica colesteatomatosa la cui catena ossiculare è stata ricostruita mediante condroprotesi. 67 soggetti sono stati sottoposti a ossiculoplastica totale (TORP) o parziale (PORP) tra gennaio 2011 e dicembre 2013. Per la valutazione dei risultati uditivi sono state utilizzate le Linee Guida della “Committee on Hearing and Equilibrium” dell’American Academy of Otolaryngology Head and Neck. L’analisi statistica dei risultati è stata eseguita con test ANOVA e modelli di regressione lineare. Il gap via aerea-via ossea (ABG) migliorava significativamente dopo ossiculoplastica da 39,2 dB HL (DS 9,1 dB HL) a 25,4 dB HL (DS 11 dB HL) (p < 0,001). L’analisi statistica ha dimostrato che l’unico fattore prognostico è stato il tipo di tecnica chirurgica utilizzata. Infatti, i pazienti sottoposti a timpanoplastica chiusa hanno presentato miglior ABG postoperatorio rispetto alla timpanoplastica aperta (p = 0,02). Tutte le altre variabili analizzate non hanno influenzato i risultati uditivi. La cartilagine costale è il nostro materiale scelta per la creazione di protesi ossiculari quando gli ossicini autologhi non sono disponibili. La tecnica chirurgica (timpanoplastica chiusa) si è dimostrata quale unico fattore prognostico positivo.
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Lusardi, Paola. « Cardiotossicità da ormonoterapia nel tumore della prostata ». Cardiologia Ambulatoriale, no 3 (30 novembre 2020) : 195–97. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-3-10.

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Résumé :
Nel sesso maschile il tumore della prostata è il più rappresentato, ma la sopravvivenza a 10 anni dalla diagnosi è estremamente elevata (fino al 90%), sia per la diagnosi molto precoce attuata con le politiche di screening, sia per le elevate percentuali di malattia a rischio basso ed intermedio. La prognosi favorevole del tumore prostatico fa sì che il numero di comorbilità, quali dislipidemia, ipertensione, obesità, insufficienza renale cronica, cardiopatia ischemica e diabete, sia determinante sull’iter dei lungo sopravviventi. La terapia di deprivazione androgenica (ADT), che viene utilizzata nel setting terapeutico e palliativo, può essere considerata un fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo, in grado di accelerare i processi aterosclerotici sistemici e predisporre alla malattia coronarica e cerebrovascolare. Tutti i pazienti candidati o in trattamento con ADT devono pertanto essere valutati dal punto di vista cardiovascolare e metabolico e quindi stratificati per i fattori di rischio CV, ai fini di programmare la sorveglianza cardiologica e ridurre i danni potenziali dell’ADT.
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Capitello, Roberta, Diego Begalli et Lara Agnoli. « New consumption patterns for alcoholic beverages : value system, product attributes and preferences ». RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no 2 (janvier 2013) : 15–45. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-002003.

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Résumé :
Questo studio si č proposto di offrire una nuova prospettiva al ruolo del sistema di valori dell'individuo nel determinare i modelli di consumo, e ha validato l'ipotesi che sia il sistema di valori a spiegare la valutazione degli attributi di prodotto e le preferenze. L'approccio di analisi seguito č partito dai valori strumentali e terminali dell'individuo per proporre il concetto di fattore valoriale e di sistema di valori. La ricerca si č focalizzata sul consumo di bevande alcoliche ed č stata realizzata attraverso un'indagine a mezzo questionario su un campione della Generazione Y del Nord Italia. I risultati hanno fornito il ventaglio di fattori valoriali che caratterizzano i giovani consumatori e attraverso di essi si č provveduto alla segmentazione per sistema di valori. Sono stati individuati cinque sistemi di valori che hanno condotto anche ad una segmentazione per comportamenti, definendo cinque modelli di consumo. A partire da questi ultimi sono state delineate le principali implicazioni di marketing.
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Fandella, A. « Fattori Prognostici ». Urologia Journal 56, no 6 (décembre 1989) : 687–91. http://dx.doi.org/10.1177/039156038905600604.

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Rothschild, Berthold. « Critica della psichiatria e della psicoterapia nei paesi occidentali (1973) ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 2 (mai 2011) : 239–46. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-002006.

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Résumé :
. Viene analizzato lo sviluppo della psichiatria e della psicoterapia nei paesi occidentali negli anni 1970, sotto l'effetto dei profondi cambiamenti della societŕ industriale avanzata caratterizzata da un aumento di disturbi psicologici (causati anche da fattori socio-economici) e da una maggiore domanda e offerta di servizi nel mercato della salute mentale. Nella prima parte vengono discusse alcune tendenze generali, nella seconda parte vengono elencate varie innovazioni e alternative sorte di fronte a questi cambiamenti, e nella terza parte viene fatta una critica a varie modalitŕ con cui la psichiatria e la psicoterapia hanno reagito a questi fenomeni. (Questo testo č stato letto nell'aprile 1973 al "Primo Simposio sulla Psicoterapia nei Paesi Socialisti" a Erfurt, nella ex Repubblica Democratica Tedesca [DDR], ed č stato originariamente pubblicato in, 1979, XIII, 3: 1-8).
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Curami, Andrea. « Tecnologia e modelli di armamento ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 261 (février 2011) : 585–608. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261002.

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Résumé :
L'autore parte dalla confutazione della tesi secondo la quale la qualitŕ dell'armamento puň risultare il fattore decisivo per l'esito di un conflitto o anche semplicemente a livello tattico, sottolineando la complessitŕ dei fattori che determinano il risultato di un confronto militare. Di conseguenza prende in considerazione i molteplici elementi che condizionano l'efficacia di un'arma: dalla sua disponibilitŕ in quantitŕ sufficiente, che coinvolge l'apparato produttivo, all'adeguato supporto logistico, alla disponibilitŕ di personale addestrato per il suo impiego, alle condizioni contingenti di utilizzo. Successivamente esamina l'evoluzione degli armamenti destinati all'esercito e all'aeronautica italiana, tra gli anni trenta e il secondo conflitto mondiale, in rapporto alle realizzazioni dei principali paesi industriali. Se l'Italia alla vigilia del conflitto non aveva armamenti nettamente inferiori a quelli in dotazione alle altre forze armate, dopo il 1940 emergono l'incapacitŕ di adattamento alle mutevoli esigenze della guerra e l'assenza di innovazione, a sua volta riflesso di una piů generale mancata mobilitazione dell'industria nazionale in funzione della guerra. La disattenzione verso il progresso tecnologico risulta perciň elemento ben piů decisivo, rispetto alla spesso asserita mancanza di materie prime, nell'inferioritŕ degli armamenti italiani.
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Francesca, Petrei. « Problemi metodologici e applicativi connessi con la misurazione della produttivitŕ ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 3 (décembre 2011) : 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003002.

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Résumé :
Il presente lavoro ha due principali obiettivi. Il primo č illustrare i metodi utilizzati per la misurazione della produttivitŕ e le relative criticitŕ. Il secondo obiettivo č analizzare quale apporto possa dare l'utilizzo dell'analisi fattoriale alla specificazione della produttivitŕ totale dei fattori che, in un'ottica neoclassica, č assimilata al residuo di Solow. L'ipotesi di partenza č che il concetto di residuo possa essere descritto tramite un insieme di variabili che si suppone abbiano alla base una struttura che le colleghi tra loro. Per verificare questa ipotesi, si č utilizzato lo strumento dell'analisi fattoriale (AF) che si puň definire come un modello statistico idoneo a ridurre un sistema complesso di correlazioni in uno di minori dimensioni. Le ipotesi fatte inizialmente in sede di costruzione della matrice di dati, vengono in larga parte confermate dall'analisi. Le dimensioni individuate sono esattamente riprodotte dagli assi fattoriali. Nello specifico, l'asse fattoriale del capitale, che č anche quello che riproduce la maggiore percentuale di varianza, risulta essere di particolare importanza visto come fattore latente della produttivitŕ; si racchiudono in esso, infatti, tutti gli elementi che rendono un territorio particolarmente competitivo e, quindi, produttivo. L'integrazione con gli altri due fattori latenti disegna quella struttura semplificata che si cercava per descrivere il residuo di Solow. Un'importante conclusione da rilevare č il possibile uso dell'analisi multivariata per analizzare un concetto che č studiato in larga parte attraverso modelli econometrici. Si puň, dunque, utilizzare questo tipo di analisi a scopi confermativi: nel caso del residuo di Solow, infatti, si puň confermare che effettivamente esso colga impropriamente degli aspetti che non sono ricompresi nelle misure di input e di output e proprio questi aspetti, menzionati dalla letteratura o dalle determinazioni econometriche, si riscontrano nella struttura latente disegnata grazie all'analisi fattoriale quali determinanti della produttivitŕ e, quindi, della crescita di un sistema economico.
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Russo, Federica, Anna Torre, Diana La Rocca, Valeria Semeraro, Rosaria Monfregola et Lorenza Isola. « Fattori di rischio e fattori di protezione nella genitorialità adottiva ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 43 (janvier 2019) : 74–96. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2018-043005.

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Aversano, Francesco. « Regole sul cibo e sviluppo turistico dell'impresa agricola. Il caso dei food events ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 19 (février 2018) : 7–37. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-019001.

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Résumé :
La crescita del business nel settore alimentare non è solo legata alle tradizionali attività di distribuzione commerciale, ma anche al settore dell'ospitalità e del tempo libero. La frequente organizzazione di eventi gastronomici è, infatti, un fenomeno che è sicuramente in evoluzione, attraverso la vendita diretta dei prodotti, degustazioni o banchetti. Inoltre, anche le attività produttive e amministrative legate a determinati luoghi sono fattori che guidano lo sviluppo turistico. In questo contributo verranno analizzate tali opportunità, per aziende e territori, attraverso la legislazione del settore alimentare che è un modello di riferimento unitario, perché ha lo scopo di tutelare la sicurezza degli alimenti e salvaguardare il consumatore. In proposito, la legislazione del settore alimentare prevede norme volte a tutelare il consumatore sotto il profilo informativo e a promuovere i prodotti con un valore particolare. Inoltre, la genuinità dei prodotti e la loro origine hanno assunto un'importanza crescente non solo nella scelta del prodotto, ma anche riguardo l'origine del prodotto stesso. Analizzare la legislazione europea del settore alimentare significa, quindi, verificare anche la possibile afferenza alle attuali regole del mercato turistico, il clamore inevitabile sull'assenza di rischio alimentare, quale fattore importante per l'affidabilità della somministrazione del cibo.
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Fonzi, Paolo. « "Liquidare e dimenticare il passato". I rapporti italo-greci 1943-1948 ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 266 (septembre 2012) : 7–42. http://dx.doi.org/10.3280/ic2012-266001.

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L'articolo ripercorre la storia della ripresa dei rapporti diplomatici tra Italia e Grecia dopo l'interruzione causata dall'attacco italiano dell'ottobre 1940. La normalizzazione iniziň nel settembre del 1943, quando la Grecia dovette elaborare una nuova politica verso l'Italia che da nemico era diventata alleato. Essa si concluse nel novembre del 1948, quando fu firmato un Trattato di amicizia, commercio e navigazione tra i due stati. L'autore analizza diversi elementi e fattori di questa vicenda: le strategie d'inserimento dei due stati nel nuovo panorama internazionale; la ricerca di consenso interno da parte dei governi; i sentimenti della popolazione; l'immagine degli italiani diffusa in Grecia, che inizialmente era estremamente negativa; la memoria della guerra costruita dai governi greci del dopoguerra, che si cristallizzň nell'Anniversario del No dai forti accenti anti-italiani; il problema della punizione dei crimini di guerra commessi dagli italiani in Grecia. Tutti questi elementi concorsero nel determinare la politica dei governi greci verso l'Italia. Tra tutti l'autore sottolinea l'importanza del nazionalismo e delle rivendicazioni territoriali, che furono utilizzate dai governi greci del dopoguerra come fattore di stabilizzazione interna e valvola di sfogo delle tensioni sociali.
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Petech, Erika, Alessandra Simonelli et Gianmarco Altoč. « Interazioni triadiche, benessere della coppia e ruolo del padre nelle famiglie con bambini in etŕ prescolare ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 1 (mars 2010) : 135–56. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-001008.

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La ricerca si č proposta di studiare la qualitŕ delle interazioni triadiche in famiglie con bambini in etŕ prescolare, considerando il possibile ruolo di due fattori contestuali, la relazione di coppia e il coinvolgimento del padre nella cura del figlio, nell'influenzare la co-costruzione delle dinamiche familiari. Allo studio hanno partecipato 19 famiglie appartenenti ad una popolazione non clinica reclutate ai corsi di psicoprofilassi al parto. Il disegno longitudinale della ricerca ha previ- sto 5 tappe di somministrazione: al 7° mese di gravidanza č stata somministrata la Dyadic Adjustment Scale ad entrambi i partner; al 4°, 9° e 12° mese del bambino sono stati somministrati alle madri e ai padri la Dyadic Adjustment Scale e il Questionario sul Coinvolgimento paterno; a 4 anni del bambino sono stati somministrati alle madri e ai padri la Dyadic Adjustment Scale e il Questionario sul Coinvolgimento paterno e, alla triade familiare, il Lausanne Trilogue Play. I risultati hanno evidenziato che la qualitŕ delle interazioni triadiche familiari valutata a 4 anni dei bambini risulta significativamente associata al grado di coinvolgimento paterno nella stessa fase temporale. Viceversa la qualitŕ della relazione di coppia, considerata longitudinalmente, non sembra un fattore connesso alle competenze interattive familiari.
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Minelli, Andrea, et Michael Di Palma. « Asse microbiota-intestino-cervello e neuroinfi ammazione nella patogenesi della malattia di Parkinson ». PNEI REVIEW, no 2 (novembre 2022) : 31–44. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-002004.

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Studi clinici ed epidemiologici indicano nella malattia infiammatoria intestinale (IBD) un fattore di rischio per la malattia di Parkinson (PD). Nell'intestino dei pazienti PD si osserva una cospicua presenza di cellule T CD4+ (Th1/Th17) che riconoscono specificamente auto-antigeni derivati dai corpi di Lewy, inducendo infiammazione locale, danno tissutale e ulteriore aggregazione di a-sinucleina. Dall'intestino, l'infiammazione T-mediata si estende al cervello, dove i corpi di Lewy arrivano migrando lungo il nervo vago e diffon- dono per via trans-neurale fino alla sostanza nera del mesencefalo, causando i fenomeni neurodegenerativi e le manifestazioni cliniche del PD. L'alterazione del microbiota intestinale, frequente nei sog- getti parkinsoniani, può anch'essa contribuire alla patogenesi del PD: mediatori prodotti dai batteri commensali, quali acidi grassi a catena corta e dopamina, possono infatti influenzare il compor- tamento dei linfociti T e innescare una risposta T-mediata verso i corpi di Lewy, inizialmente localizzata nella mucosa intestinale e poi estesa al cervello. In sintesi, evidenze molteplici compongono un quadro ipotetico innovativo che attribuisce la patogenesi del PD ad un complesso intreccio di fattori (infiammazione intestinale, alterazione del microbiota, neuroinfiammazione), in cui meccanismi di tipo autoimmunitario giocano un ruolo cruciale
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Fischetti, Mark. « Fatter Still ». Scientific American 315, no 2 (19 juillet 2016) : 80. http://dx.doi.org/10.1038/scientificamerican0816-80.

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Dellink, Rob, Thijs Dekker et Janina Ketterer. « The Fatter the Tail, the Fatter the Climate Agreement ». Environmental and Resource Economics 56, no 2 (24 avril 2013) : 277–305. http://dx.doi.org/10.1007/s10640-013-9642-2.

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Tesi, Alessio, et Antonio Aiello. « La valutazione del benessere organizzativo : lo "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)" nel framework teorico del modello "Job Demands-Resources" ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 2 (juin 2021) : 139–57. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-002009.

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Résumé :
Il presente studio ha l'obiettivo di fornire evidenze circa la validità psicometrica dello "Strumento Integrato per la Valutazione del Benessere Organizzativo (SIVBO)". Facendo rife-rimento al modello teorico job demands-resources (JD-R, Demerouti et al., 2001) lo strumen-to ha l'obiettivo di misurare il benessere organizzativo. I partecipanti allo studio (N = 754), provenienti da diversi contesti lavorativi, hanno risposto ad un questionario autodescrittivo contenente il SIVBO e altre scale di misura. L'analisi fattoriale esplorativa ha messo in eviden-za una soluzione fattoriale composta di un totale di 18 item, con quattro dimensioni denomina-te: richieste lavorative, risorse lavorative, risorse lavorative relazionali e risorse personali. L'analisi fattoriale confermativa ha comprovato che il modello a quattro fattori, con un fattore sovraordinato di secondo ordine, denominato benessere organizzativo, è quello che presenta un miglior adattamento ai dati. Gli indici di coerenza interna (alfa di Cronbach, rho di Spear-man e composite reliability) dello strumento sono risultati adeguati. Le analisi di correlazione e regressione hanno messo in evidenza che le scale del SIVBO risultano significativamente as-sociate a misure concorrenti e discriminanti. Il SIVBO si presenta come uno strumento dotato di proprietà psicometriche adeguate che, considerando anche la sua brevità, si candida a essere applicato agevolmente per la misurazione del benessere organizzativo in molteplici contesti lavorativi.
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Ardino, Vittoria. « La costruzione di significato della violenza sulla donna in contesti post-conflitto : uno studio interpretativofenomenologico su rifugiati congolesi ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 3 (décembre 2011) : 91–103. http://dx.doi.org/10.3280/mal2011-003006.

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Résumé :
Molti lasciano il paese d'origine come rifugiati dopo aver vissuto traumi gravi (torture, guerra, violenze di massa). In relazione a questi traumi, vi č la necessitŕ di esplorare i fattori socio-culturali che, in fase di post-migrazione, non permettono la rielaborazione del trauma. I rifugiati, vittime di eventi estremi, guardano a distanza gli accadimenti del paese d'origine, che sono, perň, spesso, fonte di ritraumatizzazione. Lo studio esplora in che modo rifugiati congolesi uomini, che vivono nel Regno Unito, interpretano e danno significato alla violenza sulle donne che continua a perpetrarsi nel paese d'origine. Si č utilizzato il metodo qualitativo dell'analisi fenomenologica-interpretativo. Quattro rifugiati sono stati intervistati seguendo una traccia di intervista semi-strutturata e le trascrizioni sono state analizzate secondo i principi dell'analisi fenomenologica-interpretativo. I quattro temi emersi dall'analisi sono stati etichettati: guerra e violenza, la figura della donna, violenza contro la donna e educazione. I partecipanti hanno descritto la violenza sulle donne in Congo come una ritraumatizzazione collettiva che si origina da una risoluzione della guerra non efficace e da una mancanza di educazione della popolazione locale. Nella valutazione degli effetti di traumi di massa occorre esplorare meglio in che modo i rifugiati interpretano la violenza attuale nel paese di origine come possibile fattore di rischio per un'eventuale ritraumatizzazione.
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Meliciani, Valentina, et Maria Savona. « Economie di agglomerazione, legami a valle e specializzazione regionale nei servizi alle imprese nell'Unione Europea a 27 ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 3 (octobre 2012) : 78–100. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-003005.

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Résumé :
Questo articolo cerca di spiegare la specializzazione settoriale nei servizi alle imprese (SI) all'interno delle regioni dei Paesi dell'Unione Europea a 27. Oltre alle fonti tradizionali delle economie di agglomerazione come le esternalitŕ di localizzazione e di urbanizzazione, vengono incluse anche la struttura regionale specifica dei legami a valle ŕ la Hirschmann e la densitŕ di capitale umano. In piů si tiene conto della presenza di tali fattori nelle regioni confinanti. L'analisi empirica si basa su dati panel estratti dal database REGIO per il periodo 1999-2003. I risultati della stima di un modello spaziale di Durbin mostrano che le economie di urbanizzazione e i legami a valle ŕ la Hirschmann - sia con il settore manifatturiero sia soprattutto con altri comparti del settore dei servizi - spiegano larga parte della specializzazione nei SI. La dotazione di capitale umano di una regione č un altro fattore determinante della concentrazione regionale dei SI. Le stime fatte evidenziano significativi effetti spaziali che influenzano la specializzazione regionale nei servizi alle imprese, il che supporta le tesi avanzate dalla letteratura sulle economie di agglomerazione e in particolare il ruolo giocato dai legami a valle ŕ la Hirschmann (con i settori del manifatturiero e dei servizi) per la localizzazione dei servizi alle imprese
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von Salis, Thomas. « Fattori istituzionali nella formazione ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 4 (décembre 2011) : 472–76. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-004003.

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Résumé :
Dopo aver ricordato alcuni aneddoti riguardanti l'attivitŕ psicoanalitica e culturale di Otto F. Kernberg, vengono discussi vari problemi della formazione all'interno della istituzione psicoanalitica. In particolare, vengono approfonditi certi aspetti delle dinamiche di gruppo, con particolare riferimento al concetto di "gruppo operativo" di Enrique Pichon-Rivičre (1907- 1977), che fu insegnato, tra gli altri, da Armando Bauleo (1932-2008). Viene criticata la rigiditŕ e l'autoritarismo delle istituzioni psicoanalitiche nell'attivitŕ di training, e viene fatto riferimento all'epistemologo Ludwig Fleck (1896-1961) per quanto riguarda la modalitŕ di osservazione di un fenomeno scientifico basata sull'apprendimento in una situazione istituzionale.
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Fischetti, Mark. « Fatter, Drunker Nation ». Scientific American 307, no 4 (18 septembre 2012) : 100. http://dx.doi.org/10.1038/scientificamerican1012-100.

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&NA;. « Americaʼs Getting Fatter ». AJN, American Journal of Nursing 94, no 9 (septembre 1994) : 9. http://dx.doi.org/10.1097/00000446-199409000-00003.

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Safar, M., S. Pennefather et K. Palmer. « Fatter and fitter ? » Anaesthesia 64, no 1 (janvier 2009) : 108. http://dx.doi.org/10.1111/j.1365-2044.2008.05748_1.x.

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KUSUMANINGRUM, GALUH SARI, SURANTO SURANTO et RATNA SETYANINGSIH. « The inhibition activity of essential oil and crude extract of nutmeg seed’s (Myristica fragrans Houtt and Myristica fattua Houtt) on the growth of Xanthomonas campestris Oammel from broccoli (Brassica oleracea var. italica) ». Biofarmasi Journal of Natural Product Biochemistry 1, no 1 (3 février 2003) : 20–24. http://dx.doi.org/10.13057/biofar/f010104.

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Résumé :
The aims of this research were to study the inhibition activity of essential oil and crude extract of nutmeg seed (Myristica fragrans and M. fattua) on growth of Xanthomonas campestris which is pathogen to broccoli (Brassica oleracea var. italica), to find out the best concentration of those substances to prevent X. campestris and to compare the inhibition activity of both substances on growth of X. campestris. The essential oil of nutmeg seed (M. fragrans and M. fattua) was obtained by Stahl distillation, while crude extract of the nutmeg seeds was extracted by methanol method. The method of this research was the disk diffusion method on nutrient agar. Paper disk was prestreaked on agar medium with X. campestris to be tested. Each petri disk was placed 5 paper disk dropped with the essential oil and the crude extract of the nutmeg seed in concentrations of 100%, 10%, 1% respectively, while for the comparison, the bactericide Agrept 0,2% was used. The parameters measured were the inhibition zone from the essential oil and the crude extract of the nutmeg seeds. The result of the analysis indicated that the essential oil of M. fragrans effectively inhibited X. campestris starting at concentration of 1%, the essential oil of M. fattua effectively inhibited X. campestris at concentration of 10% and the crude extract of M. fragrans effectively inhibited X. campestris at concentration of 100%. The crude extract of M. fattua was not effective in inhibiting the growth of X. campestris.
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Eusebi, Leonardo H., Silvia Rostain, Liza Ceroni, Liboria Laterza, Marta Serrani et Lorenzo Fuccio. « Fattori associati all’insuccesso della colonscopia ». Pratica Medica & ; Aspetti Legali 2, no 4 (15 novembre 2008) : 167–73. http://dx.doi.org/10.7175/pmeal.v2i4.402.

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Peters, Issa, Naguib Mahfouz et Denys Johnson-Davies. « The Journey of Ibn Fattouma ». World Literature Today 67, no 4 (1993) : 887. http://dx.doi.org/10.2307/40149796.

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