Littérature scientifique sur le sujet « Fasti di Ovidio »

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Articles de revues sur le sujet "Fasti di Ovidio"

1

Luisi, Aldo. « Livia e l’ironia di Ovidio nei Fasti ». Euphrosyne 38 (janvier 2010) : 341–50. http://dx.doi.org/10.1484/j.euphr.5.124695.

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2

STOK, Fabio. « Tempo, storia e calendario nei Fasti di Ovidio ». Euphrosyne 28 (janvier 2000) : 113–27. http://dx.doi.org/10.1484/j.euphr.5.123898.

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3

Ohrman, Magdalena. « The Fasti - (G.) La Bua (ed.) Vates Operose Dierum. Studi sui Fasti di Ovidio. (Testi e Studi di Cultura Classica 48.) Pp. 270. Pisa : Edizioni ETS, 2010. Paper, €20. ISBN : 978-88-467-2751-0. » Classical Review 62, no 2 (12 septembre 2012) : 506–8. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x12000789.

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4

Reeve, Michael D. « Politian's Commentaries on the Georgics and Fasti - Livia Castano Musicò (ed.) : Angelo Poliziano : commento inedito alle Georgiche di Virgilio. (Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento : Studi e Testi, 18.) Pp. xvi + 282. Florence : Leo S. Olschki, 1990. Paper, L. 60,000. - Francesco Lo Monaco (ed.) : Angelo Poliziano : commento inedito ai Fasti di Ovidio. (Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento : Studi e Testi, 23.) Pp. xxxvii + 554 ; 1 pl. Florence : Leo S. Olschki, 1991. Paper. » Classical Review 43, no 1 (avril 1993) : 153–56. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00286265.

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5

Pasquali, Luciano. « La Theoxenia Eleusina di Fasti 4.503‒62 : Alcune considerazioni sulle fonti e sui caratteri distintivi del testo ovidiano ». Philologus 165, no 1 (1 juin 2021) : 90–113. http://dx.doi.org/10.1515/phil-2020-0127.

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Résumé :
Abstract The two versions of the myth of Ceres and Proserpina produced by Ovid at Fasti 4.417‒618 and Metamorphoses 5.341–661 have played an exceptionally important role for the knowledge and transmission of this episode in Western culture, from an anthropological and religious point of view but above all from an artistic and literary one. Nonetheless, the complexity of the two texts still confronts modern readers with questions and points to investigate. The present article, devoted specifically to the episode of the divine hospitality of Celeus at Fast. 4.503–62, examines Ovid’s use of the narrative pattern of θεοξενία with particular reference to its models, lexicon, literary paradigms, intertextuality and the author’s self-referentiality. The starting-point and premise of the study is a re-examination of Ovid’s sources, which is followed by an analysis of the modes of rewriting the myth; finally, some singular details will be highlighted that are present in the text of the Fasti, which could be assigned an intent that is defamiliarising and ironic, if not downright parodistic.
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6

Fucecchi, Marco. « Carmenta ed Egeria : due ispiratrici silenziose nei Fasti di Ovidio ». Dictynna, no 14 (20 décembre 2017). http://dx.doi.org/10.4000/dictynna.1432.

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Thèses sur le sujet "Fasti di Ovidio"

1

Toscano, Felicia. « Il commento di Antonio Costanzi da Fano ai Fasti di Ovidio Edizione critica del commento a Fast. I-III ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2404.

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Résumé :
2013 - 2014
La tesi consiste nell’edizione critica del commento di Antonio Costanzi da Fano (Fano 1436 - 1490) a Fast. I-III, tràdito in due diverse stesure, precisamente, quella contenuta nel manoscritto BAV Vat. lat. 360 (1480) e quella testimoniata dagli esemplari dell’editio princeps dell’opera (1489). A questo materiale esegetico vanno accostate le note marginali al testo dei Fasti, contenute nel ms. BAV Chig. H.VI.204, che testimoniano la lettura dell’opera da parte dell’umanista, antecedente alla stesura del commentario. La lettura del commento di Costanzi si rivela giovevole, non soltanto perché l’opera costituisce una miniera di informazioni sulla ricezione del testo del poeta di Sulmona in età umanistica, e, più in generale, sulla storia dell’esegesi dei testi classici nell’Umanesimo, ma in quanto essa è anche preziosa fonte di notizie utili alla delineazione del réseau ideologico e culturale nel quale furono letti e commentati i Fasti nella seconda metà del secolo XV. Alla luce di ciò, al fine dunque di una più consapevole lettura del testo del commentario, l’edizione è preceduta da un’ampia introduzione, ripartita in quattro capitoli, in cui è tratteggiato un breve quadro dell’attività esegetica sui Fasti fra XI e XV secolo; sono forniti cenni sulla vita e le opere di Antonio Costanzi; sono analizzati, dal punto di vista codicologico e paleografico, i testimoni del commento; infine, sono presi in esame i documenti paratestuali (epigramma ad posteros, lettera prefatoria a Federico di Montefeltro, praefationes al commento a Fast. II e III, epilogo rivolto al lettore, lettera di Costanzi a Zagarello Gambitelli) ed è delineato il processo di gestazione redazionale dell’opera, il metodo adottato dall’umanista nell’esegesi del testo dei Fasti e l’iter di allestimento degli scolii. Seguono all’edizione del commento e delle note del manoscritto Chigiano a Fast. I-III due appendici: nella prima è data l’edizione dell’epilogo al lettore, presente in duplice stesura nel manoscritto Urbinate e nell’editio princeps, nella seconda della lettera di Costanzi a Zagarello Gambitelli, posta a chiusura degli esemplari a stampa del commentario. The thesis consists in the critical edition of Antonio Costanzi’s (Fano 1436-1490) commentary on Ovid’s Fasti, transmitted in two different versions, namely, the first one contained in the manuscript BAV Vat. Lat. 360 (1480) and the second one in the editio princeps of the work (1489). In addition to this exegetical material, there are the marginalia, contained in the ms. BAV Chig. H.VI.204, which prove a Costanzi’s lectura of the Fasti prior to the commentary. The reading of this commentary is beneficial, not only because the work is a mine of information on the fortune of the ovidian poem, and, more generically, about the exegetical history of classical texts during the Renaissance, but also because it is also an invaluable source of useful information about the ideological and cultural réseau in which Fasti were read and commented in the second half of the 15th century. So, in order of a more conscious reading of the commentary, the edition is preceded by an extensive introduction, divided in four chapters: a brief picture of 11th-15th exegesis on Fasti; life and works of Antonio Costanzi; codicological and palaeographical (and typographical) description of the witnesses of the commentary; the analysis of the paratextual documents (epigramma ad posteros, dedicatory letter to Federico da Montefeltro, praefationes to the commentary on Fast. IIII, epilogue to the reader, letter of Costanzi to Zagarello Gambitelli), the editorial process of the work, the exegetical method of the humanist and the iter of construction of the scholia. Finally, there are also two appendices: the first one contanis the edition of the epilogue to the reader; the second one the letter of Costanzi to Zagarello Gambitelli. [a cura dell'autore]
XIII n.s.
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2

APOLLONIO, SILVIA. « I Fasti sacri di Sforza Pallavicino : edizione e commento ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1850.

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Résumé :
Con l’edizione commentata di un’opera giovanile di Sforza Pallavicino, il poema inedito e incompleto 'I fasti sacri', si cerca di fornire una ulteriore tessera utile a comprendere e definire le caratteristiche della poetica del circolo barberiniano nella Roma di inizio Seicento. In apertura dell’opera il 'Discorso intorno al seguente poema' raccoglie le dichiarazioni esplicite della poetica del Pallavicino, a partire dalla riflessione di Tasso sul poema; seguono poi sette canti, ognuno dei quali è anticipato e riassunto da un 'Soggetto' in prosa. In essi l’autore, sul modello dei 'Fasti' di Ovidio, rilegge il calendario in chiave cristiana, raccontando le vicende dei principali santi e martiri di ogni mese. La stesura del testo, sotto la supervisione di Papa Urbano VIII, sembra avvicinarsi alle operazioni di revisione del 'Martyrologium Romanum', in particolare all’edizione voluta dallo stesso Urbano nel 1630. L’opera, in stretta sintonia con la 'Poetica sacra' di Giovanni Ciampoli ma che dialoga anche con altri testi del classicismo barberiniano, si propone come alternativa alla poesia avvertita come lasciva e mendace della scuola marinista, in un’opposizione spesso polemica, ma che mostra a volte alcune interessanti consonanze con le opere di Marino stesso e di alcuni esponenti del marinismo moderato.
The commented edition of the unpublished and unfinished poem ‘I fasti sacri’, written by Sforza Pallavicino in the first years of his poetic activity, proposes new interesting information about Barberini’s circle in Rome, at the beginning of XVII century. Explicit definitions on poetic matter are in the ‘Discorso intorno al seguente poema’, with argumentations taken from the theoretical consideration on the epic poem by Tasso. On the model of Ovid’s ‘Fasti’, throughout seven cantos, each one anticipated by a subject in prose, the author covers the Christian calendar narrating the stories of some important saints and martyrs, in the same years of the revision of ‘Martyrologium Romanum’ promoted by the Pope Urban VIII. The poem, extremely close to ‘Poetica sacra’ by Giovanni Ciampoli but also in dialogue with other works of the classicism of Barberini’s circle, proposes itself as an alternative to Marino’s poetry, perceived like lascivious and mendacious. Notwithstanding an often polemic opposition to Secentismo, the text reveals some interesting consonances with Marino’s works, as well as with other authors of the moderate Marinism.
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3

APOLLONIO, SILVIA. « I Fasti sacri di Sforza Pallavicino : edizione e commento ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1850.

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Résumé :
Con l’edizione commentata di un’opera giovanile di Sforza Pallavicino, il poema inedito e incompleto 'I fasti sacri', si cerca di fornire una ulteriore tessera utile a comprendere e definire le caratteristiche della poetica del circolo barberiniano nella Roma di inizio Seicento. In apertura dell’opera il 'Discorso intorno al seguente poema' raccoglie le dichiarazioni esplicite della poetica del Pallavicino, a partire dalla riflessione di Tasso sul poema; seguono poi sette canti, ognuno dei quali è anticipato e riassunto da un 'Soggetto' in prosa. In essi l’autore, sul modello dei 'Fasti' di Ovidio, rilegge il calendario in chiave cristiana, raccontando le vicende dei principali santi e martiri di ogni mese. La stesura del testo, sotto la supervisione di Papa Urbano VIII, sembra avvicinarsi alle operazioni di revisione del 'Martyrologium Romanum', in particolare all’edizione voluta dallo stesso Urbano nel 1630. L’opera, in stretta sintonia con la 'Poetica sacra' di Giovanni Ciampoli ma che dialoga anche con altri testi del classicismo barberiniano, si propone come alternativa alla poesia avvertita come lasciva e mendace della scuola marinista, in un’opposizione spesso polemica, ma che mostra a volte alcune interessanti consonanze con le opere di Marino stesso e di alcuni esponenti del marinismo moderato.
The commented edition of the unpublished and unfinished poem ‘I fasti sacri’, written by Sforza Pallavicino in the first years of his poetic activity, proposes new interesting information about Barberini’s circle in Rome, at the beginning of XVII century. Explicit definitions on poetic matter are in the ‘Discorso intorno al seguente poema’, with argumentations taken from the theoretical consideration on the epic poem by Tasso. On the model of Ovid’s ‘Fasti’, throughout seven cantos, each one anticipated by a subject in prose, the author covers the Christian calendar narrating the stories of some important saints and martyrs, in the same years of the revision of ‘Martyrologium Romanum’ promoted by the Pope Urban VIII. The poem, extremely close to ‘Poetica sacra’ by Giovanni Ciampoli but also in dialogue with other works of the classicism of Barberini’s circle, proposes itself as an alternative to Marino’s poetry, perceived like lascivious and mendacious. Notwithstanding an often polemic opposition to Secentismo, the text reveals some interesting consonances with Marino’s works, as well as with other authors of the moderate Marinism.
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Livres sur le sujet "Fasti di Ovidio"

1

Poliziano, Angelo. Commento inedito ai Fasti di Ovidio. Firenze : L.S. Olschki, 1991.

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2

Vates operose dierum : Studi sui Fasti di Ovidio. Pisa : ETS, 2010.

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3

Merli, Elena. Arma canant alii : Materia epica e narrazione elegiaca nei Fasti di Ovidio. Firenze : Università degli studi di Firenze, Dipartimento di scienze dell'antichità "Giorgio Pasquali", 2000.

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4

Ovid, 43 B.C.-17 A.D. or 18 A.D., dir. Dee di maggio : Introduzione e commento a Ovidio, Fasti 5, 1-378. Alessandria : Edizioni dell'Orso, 2022.

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5

Ovid. Le Metamorfosi di P. Ovido Nasone. [Castello ? : Omega Grafica?], 1996.

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