Littérature scientifique sur le sujet « Facoltà di Architettura di Firenze »

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Articles de revues sur le sujet "Facoltà di Architettura di Firenze"

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Paradiso, Michele, Chiara Bini, Natascia Crescenzi et Carlos Humberto Gómez Arciniegas. « LA CHIESA DI SANTA LUCIA DI GUANE - BARICHARA : ANALISI STRUTTURALE PER LA SUA SALVAGUARDIA ». Revista M 15 (16 août 2019) : 8–27. http://dx.doi.org/10.15332/rev.m.v15i0.2176.

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Résumé :
L’articolo si riferisce allo stato di degrado strutturale della Chiesa di Santa Lucia, in Guane, Comune di Barichara, nel Dipartimento di Santander (Colombia). Lo studio fu effettuato negli anni 2012-2013 in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Universidad Santo Tomás, sede Bucaramanga. E’ stata applicata la metodologia tipica indicata dalle Carte Internazionali del Restauro di ICOMOS-UNESCO. Il quadro fessurativo, complesso e preoccupante, che presentava la Chiesa, Monumento Nazionale, alla data della presa in carico del lavoro, é conseguente al cedimento verticale delle fondazioni, peraltro molto scarse, dell’angolata destra in facciata principale. Lo studio che qui si presenta indica le soluzioni di messa in sicurezza dell’edificio e le ipotesi di massima per un suo consolidamento, con tecniche non invasive. L’occasione di questo racconto é per gli autori, anche l’occasione per riflettere sulle dinamiche di gestione a livello nazionale, della conservazione del patrimono storico costruito. Dinamiche che appaiono lente, estremamente burocratizzate e accompagnate da scarso dialogo tra le istituzioni preposte alla salvaguardia del bene storico. Il lavoro si é poi concretizzato, per le due coautrici, nella loro tesi di laurea in architettura, discussa presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze nell’a.a. 2012-2013.
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Erba, Valeria. « L'insegnamento dell'urbanistica in Italia ». Ciudades, no 02 (1 février 2018) : 119. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.02.1995.119-126.

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Résumé :
Nel corso del 1993 sono state introdotte in Italia sostanziali innovazioni nel campo dell'insegnamento dell'Urbanistica in seguito all'approvazione del Nuovo Ordinamento delle Facoltà di Architettura, in attuazione della delibera CEE 85/384 sulla formazione finalizzata allo svolgimento delle attività esercitate col titolo professionale di architetto.L'insegnamento della disciplina propiamente chiamata Urbanistica viene tradizionalmente impartito in Italia nelle Facolta di Architettura e di Ingegneria, con la possibilità anche di connotare in modo specifico alcuni Corsi di Laurea delle due Facolta.
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Carrara (book author), Francesca, Ludovica Sebregondi (book author), Ulisse Tramonti (book author) et Antonio Ricci (review author). « Gli istituti di beneficenza a Firenze. Storia e architettura ». Confraternitas 10, no 2 (1 juillet 1999) : 23–24. http://dx.doi.org/10.33137/confrat.v10i2.13129.

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Amoroso, Serafina. « G. GIOVANNONI - Tuscany Beyond Tuscany. Rethinking the City from the Periphery ». ZARCH, no 14 (3 novembre 2020) : 244. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.2020144524.

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Résumé :
Giulio GiovannoniTuscany beyond Tuscany. Rethinking the City from the PeripheryFlorence: Didapress (Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze), CTS Critical Tuscan Studies Series, 2017, 182 pages. Softcover. Language: English. 30 €.ISBN-10: 8896080932
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Canevacci, Mássimo. « Aria de pixel : riprodutibilità aurática digitale ». Psicologia & ; Sociedade 22, no 1 (avril 2010) : 169–79. http://dx.doi.org/10.1590/s0102-71822010000100020.

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Résumé :
Il saggio parte dalla riflessione del testo Writing Culture di Clifford-Marcus. Dopo più di 20 anni, è possibile verificare come questa critica, anziché aprire verso il futuro, ha chiuso una fase della mono-scrittura etnografica basata sul concetto di retorica e autorità. Già nella metà degli anni '80 stavano nascendo forme compositive multi-linguistiche sperimentali che applicavano una "etnografia indisciplinata" a design, architettura, pubblicità, musica, cinema, web. Si apre la sfida per una università non solo basata su Facoltà territoriali. Diverse modalità di comunicare attraverso il digitale mescolano e sincretizzano le visioni dualistiche di Benjamin su aura e riproducibilità. La mia prospettiva finale è la riproducibilità auratica digitale.
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Marinaro, Ludovica. « Borderscapes. Dalla difesa al dialogo ». Ri-Vista. Research for landscape architecture 20, no 2 (23 février 2023) : 297–304. http://dx.doi.org/10.36253/rv-14059.

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Résumé :
Promosso da quattro attori la cui sinergia valica confini amministrativi e scale, BORDESCAPES è il workshop internazionale sul tema della relazione tra Arsenale marittimo militare e la città di Spezia che si propone di essere il primo tassello di una ricerca progettuale più vasta e di un sodalizio duraturo. Dodici studenti, sotto il coordinamento dei docenti dei dipartimenti di Architettura delle Università di Firenze e di Liegi, si sono cimentati in un contatto intensivo con il tema della soglia e con la necessità di materializzarne (e smaterializzarne) significati, luci, ombre, ritmi e nuove nature. BORDERSCAPE è stato al contempo un'incursione e una fuga, un evento capace ovvero di portare l'attenzione internazionale alla scala locale e di far uscire la città dall'inviluppo del provincialismo. La news offre una cronaca da questo particolare bordo spezzino, raccontandone in parte la genesi ed un prolifico tentativo di innesco di un processo corale di re-immaginazione.
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Baraldi, Mario. « Finalità apparenti e reali del trust : azione di simulazione e azione revocatoria (Trib. Firenze, 25 luglio 2022) ». N° 1 (gennaio-febbraio), no 1 (2 février 2023) : 41–46. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.234.

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MassimaLa sola allegazione del perseguimento, da parte del disponente, di un fine reale – frodare i creditori – divergente dalla finalità apparente del trust non vale a provare la simulazione del trust. È revocabile ex art. 2901 cod. civ. il trust autodichiarato a beneficio dei discendenti istituito dal disponente-trustee, fideiussore di una s.a.s. nei confronti della banca creditrice agente in revocatoria, successivamente al rilascio della fideiussione: l’eventus damni sussiste per il fatto che nessun ulteriore bene immobile residua nel patrimonio del disponente-trustee, a nulla rilevando che, ai sensi dell’atto istitutivo, il trustee può garantire i debiti verso le banche della s.a.s., pure considerato che mai il trustee si è avvalso di detta facoltà; la scientia damni in capo al disponente-trustee, requisito soggettivo richiesto in considerazione della natura gratuita del trust, si desume dalla qualità di socio della s.a.s. in capo al disponente-trustee (che era quindi a conoscenza del dissesto societario), dalla natura autodichiarata del trust e dal fatto che il disponente-trustee poteva discrezionalmente impiegare i redditi a vantaggio dei beneficiari (così permanendo nella disponibilità dei beni in trust).
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LIPPI, DONATELLA. « MEDICINA F. CARRARA - L. SEBREGONDI - U. TRAMONTI, Gli Istituti di beneficenza a Firenze. Storia e architettura, Firenze, Alinea, 1999, 191 pp. » Nuncius 14, no 2 (1999) : 741–42. http://dx.doi.org/10.1163/182539199x00391.

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Rincón, Tomás. « VITTORIO PARLATO, La Professione religiosa, 1 vol. de 177 págs. Università di Firenze, Pubblicazioni della Facoltà di Giurisprudenza, n. 30 ; Milano, Dott. A. Giuffrè Editore, 1979 ». Ius Canonicum 19, no 38 (27 mars 2018) : 342–43. http://dx.doi.org/10.15581/016.19.20865.

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LIPPI, DONATELLA. « MEDICINA F. CARRARA - L. SEBREGONDI - U. TRAMONTI, Gli Istituti di beneficenza a Firenze. Storia e architettura, Firenze, Alinea, 1999, 191 pp. » Nuncius 14, no 2 (1 janvier 1999) : 741–42. http://dx.doi.org/10.1163/221058799x00395.

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Thèses sur le sujet "Facoltà di Architettura di Firenze"

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Amadei, Alessandra. « Conoscenza e conservazione del Moderno : progetto di recupero della torre della Facoltà di Ingegneria di Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20132/.

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Résumé :
La Facoltà di Ingegneria di Giuseppe Vaccaro costituisce per Bologna un simbolo dell’architettura razionalista e il luogo di formazione di migliaia di studenti ogni anno. Nel corso della sua storia, in seguito alle vicende della Seconda Guerra Mondiale e a causa del continuo aumento di studenti iscritti, essa è stata più volte modificata fino a raggiungere la configurazione che possiede oggi. Le numerose trasformazioni, oltre al naturale trascorrere del tempo, rendono oggi necessari alcuni interventi di restauro e conservazione. Tra questi rientrano gli interventi sulla torre libraria, elemento simbolico e riconoscibile dell’intero complesso e nel dettaglio sulla facciata Est, ricostruita interamente dopo i bombardamenti del 22 marzo 1944. L’obiettivo di questo lavoro di tesi riguarda un’approfondita analisi dei caratteri storici e tecnici della facciata Est della torre e la formulazione di un progetto di restauro e miglioramento sismico sulla base dei risultati ottenuti. Per riuscire a comprendere le caratteristiche della facciata è stato innanzitutto condotto uno studio archivistico-bibliografico e una serie di rilievi fotografici, geometrici e laser in modo da riuscire a risalire alle modalità costruttive e alle scelte architettoniche in seguito sintetizzate in elaborati grafici. Attraverso saggi conoscitivi e una più approfondita ricerca storica è stata quindi caratterizzata la facciata di interesse e il suo stato di conservazione. I risultati ottenuti hanno evidenziato problemi legati alle infiltrazioni d’acqua, al distaccamento di porzioni vetrate e un possibile meccanismo di danno di flessione verticale. Il presente lavoro illustra un possibile intervento di restauro ed uno di miglioramento sismico e propone, in alternativa, un progetto di sostituzione dell’intera facciata per riportarla alle forme originali previste dal progetto di Giuseppe Vaccaro del 1935 dove essa è interamente realizzata in vetrocemento.
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Casalboni, Andrea. « Tutela e conservazione del patrimonio storico : la riqualificazione delle facciate della Facoltà di Ingegneria di Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
L’oggetto di studio di questa tesi è la Facoltà di Ingegneria di Bologna, progettato da Giuseppe Vaccaro secondo la concezione dello stile razionalista ed inaugurato nel 1935. In primo luogo si analizza sinteticamente la storia dell’edificio, si inquadrano le principali caratteristiche planimetriche e dei prospetti e si descrivono i materiali preminenti utilizzati per i rivestimenti delle facciate: laterizio facciavista e intonaco Terranova. Successivamente viene svolta un’analisi del degrado dei prospetti, individuando per ciascun materiale quale tipo di alterazione ha subito nel tempo. Parallelamente, si svolge una comparazione tra il progetto originale dell’edificio (con l’ausilio di foto storiche e di elaborati tecnici originali) e la sua attuale conformazione. Per quanto riguarda le superfici intonacate, l’analisi del degrado mette in luce la necessità di un intervento di risarcitura con rimozione e sostituzione attraverso l’utilizzo di un intonaco specifico, necessariamente con composizione chimica e granulometrica simile a quella del Terranova attualmente presente. Le ipotesi di intervento sul laterizio, invece, riguardano principalmente una pulitura dedicata per ogni tipologia di degrado riscontrata, una rimozione meccanica dei componenti estranei dalla superficie, una velatura per uniformare il colore originale e, dove necessario, un reintegro attraverso la tecnica del cuci-scuci con laterizi quanto più simili nella forma e nel colore. Infine, si conduce un’analisi dei costi. La sezione riguardante gli infissi prevede un confronto tra l’intervento di manutenzione e quello di sostituzione degli stessi. Per entrambe le ipotesi, attraverso un’analisi dei prezzi condotta con l’ausilio del prezzario della regione Marche, Emilia-Romagna e Campania, si quantificano dal punto di vista economico le opere necessarie e, successivamente, si individua quella più conveniente.
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Busi, Ester. « Miglioramento prestazionale blocco laboratori della Facoltà di Chimica Industriale, Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
La presente tesi ha come argomento l’analisi tipologico costruttiva e il miglioramento prestazionale del blocco laboratori della facoltà di Chimica Industriale a Bologna. L'obiettivo è la trasformazione funzionale dell’attuale edificio, che sarà infatti destinato ad ospitare aule e nuovi laboratori informatici. L' edificio, realizzato negli anni ‘60, è caratterizzato da due corpi di fabbrica, separati da un giunto termico, con struttura a telaio in c.c.a. Si è svolta un’indagine conoscitiva volta a costruire una base fondata e il più possibile completa sula storia e la struttura del fabbricato, così da proporre in un secondo momento un intervento architettonico adeguato e consapevole. Si sono presi in considerazione gli elaborati presenti negli archivi del Comune di Bologna, i rilievi visivi e una campagna di indagini dirette grazie alle quali è stato possibile verificare le caratteristiche materico-costruttive dei principali elementi strutturali. Per migliorare il livello di conoscenza si è condotta un’analisi di vulnerabilità sismica, attraverso l’uso del programma di modellazione strutturale “CDS Win”, dalla quale è emersa la presenza di elementi non soddisfacenti i criteri di resistenza imposti delle attuali norme tecniche ed è stato individuato il livello di sicurezza dell’edificio. Si è poi condotta un’analisi del degrado delle facciate. Nella fase progettuale, si è cercato di soddisfare la domanda di spazi per aule e laboratori informatici rispettando le attuali normative antincendio e gli indici minimi dimensionali per il comfort degli utenti, prestando particolare attenzione al comfort energetico. Si è proposto un intervento di adeguamento strutturale per risolvere le criticità evidenziate in fase di analisi e aumentare il livello di sicurezza per le azioni sismiche. Infine è stato redatto un computo metrico estimativo per valutare l'entità dell’intervento e poterla confrontare con un'eventuale ipotesi di demolizione e ricostruzione del fabbricato.
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Fusco, Giovanni. « Caratterizzazione dinamica passiva di strutture in calcestruzzo armato per la calibrazione di modelli numerici. Il caso studio del blocco laboratori della facoltà di chimica industriale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Obbiettivo della tesi è quello di giungere ad una caratterizzazione dinamica dell’edificio il più possibile vicina alla realtà. Le vie seguite a tal proposito saranno principalmente due: da una parte si realizzerà il modello virtuale (FEM) della struttura, dall’altra si rileverà sperimentalmente il comportamento, in situ, mediante prove non invasive. Il progetto verte sull’analisi e sulla comparazione dei dati derivanti dall’uso dello strumento TROMINO®, un sensore per il rilevamento del microtremore, con dati derivanti dalla modellazione virtuale, nell’ottica di restituire un’analisi modale che descriva in maniera reale il comportamento dello stesso. Il processo parte dall’analisi di un edificio ubicato ad Atene, sul quale sono state eseguite diverse misurazioni attraverso TROMINO® e del quale si è parallelamente effettuata una modellazione agli elementi finiti, mediante il software Sap2000. I dati risultanti delle due analisi dinamiche sono estremamente differenti. Per portarli a convergenza, si è effettuata una campagna di sperimentazioni basata sullo studio dell’incremento o decremento della frequenza di oscillazione associato alla variazione di un singolo parametro caratterizzante e successivamente sono state effettuate delle “correzioni” al modello che hanno prodotto un aumento della frequenza, allineandola a quella rilevata strumentalmente. Alla luce dell’esperienza svolta sull’edificio di Atene, ai fini statistici sono stati analizzati altri tre edifici, due ubicati a Reggio Emilia ed uno a Bologna, così da poter riscontrare similitudini e divergenze nel processo di calibrazione. In particolare, in questa tesi si prenderà in esame l’edificio che ospita i laboratori del Dipartimento di Chimica Industriale, presso Bologna. Sarà realizzato un modello agli elementi finiti e dal confronto con i rilievi in situ mediante TROMINO® saranno adoperate delle correzioni al fine di portare i valori a convergenza.
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Medici, Luca. « Una città nella città : Un centro per la cultura Germanica e una nuova facoltà di architettura nella "ciudad universitaria de Bogota'" ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6089/.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi inizia da un’indagine svolta durante il Laboratorio di Sintesi Finale sulla città di Bogotá. Nello specifico ci si è occupati dello studio di una parte ristretta della città: la CUB, la città universitaria di Bogotá. Sì è in primo luogo analizzato gli aspetti salienti di quella parte di città, mettendone in evidenza sia gli elementi caratteristici che le criticità. Questo studio ha condotto alla definizione di alcune problematiche che, per importanza, sono state il centro del progetto successivamente proposto. La sintesi preliminare ha così prodotto una prima ipotesi progettuale che è stata il punto di partenza dello studio successivo. Nella fase successiva invece si è operato per un ulteriore approfondimento, passando sul piano reale e affrontando i temi scelti per l’area della Ciudad Universitaria de Bogotá. La CUB rappresenta il fulcro dell’offerta universitaria statale di Bogotá e i piani di sviluppo per il futuro la vedranno assoggettata ad un processo di forte saturazione delle aree ancora libere. Visto la dimensione di questo luogo, si è optato per la definizione di una possibile metodologia di intervento, più soddisfare il desiderio (a volte irrinunciabile) di ridefinizione della sua struttura interna, oggi particolarmente degradata. L’idea trova il suo senso anche nel desiderio di potere generare una maggiore integrazione tra l’uso degli spazi della CUB e i cittadini, che attualmente sono esclusi, primariamente per ragioni di sicurezza, dalla possibilità di godere di questo luogo. Il testo mette in evidenza, mediante un processo per tappe, il percorso intellettuale che ha portato alla definizione delle scelte progettuali rappresentate nelle tavole finali.
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Pisa, Veronica. « Le ragioni del Restauro nella Prevenzione Incendi : il caso di studio di Palazzo Medici-Riccardi-Servadio-Pinucci a Firenze ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
Il caso di studio di Palazzo Medici-Riccardi-Servadio-Pinucci si inserisce in una ricerca, tutt'ora in corso, protesa a dimostrare che l'adeguamento alle norme antincendio, deve sempre essere preceduto da un'attenta analisi storico-critica della preesistenza. Tale assunto costituisce la base fondante di un ragionamento utile a conciliare tutela e norma. Gli edifici storici, complessi per dimensione e varietà tecnico-costruttiva, sono caratterizzati da numerosi vincoli esistenti, che possono essere sanati mediante l'attuazione di un livello di sicurezza equivalente prevedendo misure compensative nel campo della prevenzione attiva, tramite una strategia gestionale consapevole dell'incendio. Il recente aggiornamento della normativa italiana ha favorito il conseguimento della messa a norma del patrimonio storico: infatti il legislatore nel 2011, con il D.P.R. n.151, istituisce l'attività n. 72 "Edifici sottoposti a tutela ai sensi del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42", rendendo la protezione dell'involucro indipendente dalle destinazioni d'uso. Nel 2015 con il Codice di Prevenzione Incendi si fa un ulteriore passo in avanti poiché si prevede che le soluzioni per le differenti attività esercitate possano essere compensate in modo uniforme e organico. Infine, nel 2016 emana congiuntamente al MIBACT le Linee guida per facilitare la valutazione in deroga, dei progetti degli edifici sottoposti a tutela. L'elaborato inizia con un'attenta ricerca storica, prosegue con il progetto di prevenzione e protezione antincendio, una complessa elaborazione che indaga in forma integrata, le istanze tradizionali del restauro, inteso come atto di cultura, e l'attuazione pratica delle norme semi-prescrittive, con focus su compartimentazioni, impianti tecnologici e vie di esodo, in particolare di due collegamenti verticali. Si conclude con una verifica del tempo di evacuazione con il metodo dell'ingegneria antincendio per dimostrare che il "coefficiente di sicurezza" già ottenuto sia opportuno.
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Marzani, Giulia. « Analisi tipologico-costruttiva e miglioramento prestazionale della sede dell'ex Facoltà di Chimica Industriale a Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
L’oggetto di questa tesi è lo studio dell’ ex facoltà di Chimica Industriale a Bologna, avente sede in Viale Risorgimento 4, nelle immediate vicinanze della Scuola di Ingegneria e Architettura. L’obiettivo che si vuole raggiungere è la trasformazione funzionale dell’attuale edificio, che sarà infatti destinato ad ospitare non più una Scuola bensì il Dipartimento di Informatica-Scienza e Ingegneria, e la sua inclusione nel complesso ingegneristico. Lo studio è stato condotto inizialmente a partire da un’indagine conoscitiva mirata a costruire una base fondata e il più possibile completa riguardo l’evoluzione e la storia del fabbricato, così da proporre in un secondo momento un intervento architettonico adeguato e consapevole. Gli strumenti per raggiungere questo scopo sono stati delle indagini archivistiche e un rilievo diretto dell’edificio, ispezionabile in quasi tutta la sua totalità. Prima del progetto architettonico, è stata condotta un’analisi di vulnerabilità globale LV1 e in seguito anche un’analisi dei possibili cinematismi locali di collasso, nonché un’analisi del degrado delle superfici architettoniche. Passando alla fase progettuale, si è cercato di soddisfare la domanda di spazi per uffici di professori ordinari, professori associati, ricercatori, personale tecnico amministrativo e non strutturato, nonché spazi per laboratori leggeri di ricerca. La linea che si è seguita è stata quella di una eliminazione di tutte le aggiunte, soprattutto esterne, che hanno fatto perdere l’unitarietà e la percezione originale degli spazi, riportando i prospetti a com’erano originariamente. Internamente, si è cercato di sfruttare al massimo tutte le aperture così da poter alloggiare un numero maggiore di studi e laboratori, cercando di risolvere alcune criticità e vulnerabilità riscontrate in fase di analisi. Si è redatto anche un computo metrico estimativo delle lavorazioni, dopo aver aggiunto anche alcune considerazioni energetiche.
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Amidei, Federica. « Il recinto fiorentino. Dai disegni di Brunelleschi ad un nuovo progetto liturgico per Santa Maria del Fiore ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8040/.

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BELVEDERE, Antonio. « Pratiche dell'architettura in Vittorio Ugo (1957-1987) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90994.

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La ricerca verte sulla figura di Vittorio Ugo (1938-2005), architetto e urbanista palermitano , docente presso la Facoltà di architettura di Palermo dal 1964 al 1987. Della complessa attività di Ugo, che nella seconda fase si svolge principalmente a Milano, la tesi mette a fuoco il periodo 1957-1987, anni che comprendono la formazione universitaria e la sua poco nota attività di architetto e urbanista a Palermo.
Vittorio Ugo (Palermo, 1938-2005) is an Italian architect, mostly known in Italy and France as theorist and a critic as well, Professor at University of Palermo from 1964 to 1987. Much less known is his architectural work as author of projects on different scales: architecture, urban-planning, design. The years from 1957 to 1987 represent a sort of long training period, which prepare the second phase of Ugo’s biography, devoted exclusively to the Theory of Architecture. Born from a family of artists - his grandfather was a sculptor, his father an architect - he was looking for an original way to be an architect, feeling an ethical need to see architecture from a scientific point of view. The main argument of this research, starts from the belief that the fame of Vittorio Ugo as a theorist, together with his open International impulse - France and Japan were his second homeland – conceals a complex "apprenticeship ", yet to be revealed. Many of his former pupils wondered who he was, where he came from, what had determined his passion of teaching and the care he devoted to his students. In 1978, he was living in Paris attending the heated debates that took place at the prestigious Ecole des hautes études en sciences sociales, inside the courses of Louis Marin and Hubert Damisch. «[...] Que venait chercher Victor Hugo auprès de cette école de pensée sémiologique?» What was Vittorio Ugo looking for in that school of semiological thought? Philippe Potié was asking a few years ago. How to explain the choice of Ugo to devote himself to the Theory, after twenty years of designing?
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MONDUCCI, RICCARDO. « Origine e sviluppo del disegno urbano in Italia : l’influenza di Ludovico Quaroni e Adalberto Libera negli anni dell’insegnamento alla Facoltà di Architettura di Firenze (1957 - 1962) ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/858919.

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Résumé :
La ricerca vuole essere un contributo allo studio della nascita del disegno urbano in Italia, in particolar modo approfondendo il periodo che vide la convivenza all’interno della Facoltà di Architettura di Firenze di Ludovico Quaroni e Adalberto Libera, figure centrali nella storia dell’architettura italiana, che intrecciarono i loro percorsi didattici e personali proprio a Firenze nel quinquennio dal 1957 al 1962.Lo scopo è stato inoltre quello di ricercare l’influenza del loro insegnamento nelle generazioni successive, in particolar modo per quanto riguarda la nascita e lo sviluppo del disegno urbano come disciplina autonoma. L’ipotesi di ricerca è che il confronto tra due approcci alla dimensione urbana estremamente diversi e apparentemente in contrasto tra loro, si rivelino in realtà complementari ed entrambi necessari nella formazione di un metodo che coniughi il rigore logico della composizione architettonica allo studio dei processi complessi della città.
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Livres sur le sujet "Facoltà di Architettura di Firenze"

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La Facoltà di architettura di Firenze fra tradizione e cambiamento : Atti del convegno di studi, Firenze, 29-30 aprile 2004. Firenze : Firenze University Press, 2007.

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Corsani, Gabriele, et Marco Bini, dir. La Facoltà di Architettura di Firenze fra tradizione e cambiamento. Florence : Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-416-3.

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The volume comprises the proceedings of the study days in the Faculty of Architecture (29-30 April 2004) broken down into four thematic sections: The original characteristics of the Florentine school, From Higher School to Faculty, the Florentine school and the contributions from outside, Contemporary metamorphoses. The contributions focus the phases of formation and evolution of the Higher School (1926) and later Faculty (1936) of Architecture, underlining the most significant passages, starting from the initial consolidation of the didactic structure and the emergence of a "Florentine school" characterised by the two strands traceable to Raffaello Fanoni and Giovanni Michelucci. A parallel experience is provided by the contribution of the external teachers, in particular of the Roman school, with lively and at times conflicting approaches. The present situation, albeit with the necessary disciplinary dialectic, features a settlement of the divergences around themes of the relations between architecture, environment and landscape.
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Daniela, Lamberini, dir. Università degli studi di Firenze : Guida alle sedi storiche della Facoltà di architettura. Firenze : Octavo, 1996.

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Abitare sociale : La cultura del progetto in Italia dal dopoguerra ad oggi : verifiche progettuali per un nuovo insediamento sociale nel comune di Calenzano. Firenze : Edifir edizioni, 2013.

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Burroni, Luigi, dir. L'agenda del lavoro. Florence : Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-281-7.

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Résumé :
Questo volume raccoglie i migliori elaborati di tesi degli anni accademici 1999/00 e 2000/01 di studenti del Master Europeo in Scienze del Lavoro della Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" di Firenze. I contributi si concentrano sul tema del lavoro e della sua regolazione nei paesi europei, analizzando aspetti quali la flessibilità del lavoro, la formazione, le relazioni industriali aziendali, la responsabilità sociale delle imprese, la promozione della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei disabili. Questi temi costituiscono dei punti di osservazione privilegiati per mettere in luce sia gli effetti di promozione del cambiamento del processo di integrazione politica europea sia il ruolo giocato dalla presenza di determinate architetture istituzionali relative ai sistemi di welfare, di regolazione dell'economia e del lavoro che continuano a essere differenti da paese a paese. Guardare a questa coesistenza tra stabilità e cambiamento con un approccio multidisciplinare e comparato come quello utilizzato nei lavori qui raccolti è come utilizzare un caleidoscopio che contribuisce a far luce sugli equilibri multipli e sui diversi percorsi di sviluppo che caratterizzano il cosiddetto "modello sociale europeo".
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6

Architettura al calcolatore : Un caso studio : la Facoltà di architettura di Genova. Milano : Città studi, 2008.

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Benedetto, Gravagnuolo, et Università di Napoli. Facoltà di architettura., dir. La Facoltà di architettura dell'Ateneo fridericiano di Napoli, 1928-2008. Napoli : CLEAN, 2008.

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8

Moriconi, Mauro. Facoltà di architettura di Genova : Ignazio Gardella, Luciano Grossi Bianchi. Firenze : Alinea, 2005.

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9

Carlo, Cresti, Scottish Rite (Masonic order). Grande Oriente d'Italia., Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Toscana. et Convegno internazionale "Massoneria e architettura" (1988 : Florence, Italy), dir. Massoneria e architettura : Convegno di Firenze 1988. Foggia : Bastogi, 1989.

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10

1698?-1762?, Gagliardi Rosario, dir. I disegni di Rosario Gagliardi conservati presso il Dipartimento di architettura di Palermo. Palermo : Palermo University Press, 2020.

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Chapitres de livres sur le sujet "Facoltà di Architettura di Firenze"

1

« La Facoltà di Architettura di Roma nel 1963 ». Dans Lo storico scellerato, 366–71. Quodlibet, 2019. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvj7wmnd.34.

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2

Rossi, Piero Ostilio. « Alfredo Lambertucci docente della Facoltà di Architettura di Roma ». Dans Alfredo Lambertucci. 1928-1996, 93–114. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvvb7msq.10.

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3

Frati, Marco. « GLI UBALDINI, COMMITTENTI DI ARCHITETTURA RELIGIOSA FRA ROMANICO E GOTICO ». Dans Tra Montaccianico e Firenze : gli Ubaldini e la città, 61–76. Archaeopress Publishing Ltd, 2016. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1pzk23w.12.

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4

Pardo, Vittorio Franchetti. « La Facoltà di Architettura di Roma negli anni della formazione studentesca e delle prime nostre attività professionali : ». Dans Alfredo Lambertucci. 1928-1996, 39–56. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvvb7msq.6.

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Actes de conférences sur le sujet "Facoltà di Architettura di Firenze"

1

Pugliano, Antonio. « Il restauro per la valorizzazione di architetture e siti da conservare : studi per la fruizione del paesaggio culturale italiano : il caso di Ostia ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8003.

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Résumé :
La memoria riguarda un’iniziativa sviluppata nell’Università Roma Tre, con il MiBACSoprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Roma e con l’Ordine degli Architetti di Roma. L’iniziativa, sostenuta dal valente Soprintendente Anna Maria Moretti e dall’eccellente direttore della Sede di Ostia, Angelo Pellegrino, mira alla costituzione di un sistema di azioni integrate di ricerca e formazione per la documentazione, la conservazione e la gestione del contesto ambientale, naturale e antropico, del territorio sud-occidentale di Roma, sino alla costa. Ivi si indagano le peculiarità dei siti individuando e caratterizzando possibili attrattori materiali e immateriali, da utilizzare come gli elementi eloquenti di una ricomposizione storica e antropologica del territorio utile al turismo di qualità, chiamato a giocare il ruolo di motore di crescita per l’economia locale. Il suddetto sistema si fonda su attività conoscitive e progettuali svolte da archeologi e architetti, assieme, nel contesto didattico del Laboratorio di Restauro 2M della Facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre. Il prodotto degli ultimi anni, tanto della didattica svolta soprattutto sul campo, quanto della ricerca applicata, è un modello di piattaforma digitale attraverso la quale sono state ordinate le informazioni necessarie alla pianificazione delle iniziative di tutela e alla gestione della manutenzione, del restauro, della valorizzazione.
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