Littérature scientifique sur le sujet « Fabbrication »

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Articles de revues sur le sujet "Fabbrication"

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Semproni, Antonio. « Revocata la vendita fatta da una società a un trust per la famiglia dell’amministratore (Trib. Piacenza, 31 maggio 2022) ». Trusts, no 6 (1 décembre 2022) : 1067–69. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.216.

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Résumé :
Massima È revocabile ex art. 2901 cod. civ. l’atto di cessione tramite cui una S.r.l. (poi fallita) vende a un trust familiare, istituito dall’amministratore e socio unico della detta S.r.l., un fabbricato ad uso abitativo: l’eventus damni sussiste in quanto il prezzo della cessione era di gran lunga inferiore al valore effettivo del fabbricato e veniva corrisposto mediante dazione di una partecipazione societaria di valore di gran lunga inferiore al prezzo stesso; la scientia damni in capo alla società, nella persona del suo amministratore e socio unico (nonché disponente del trust), è da ritenersi provata in quanto questi era perfettamente consapevole della significativa esposizione debitoria della S.r.l. all’epoca della cessione e intendeva continuare a godere del fabbricato; ugualmente si ritiene provata la partecipatio fraudis del trustee in ragione del suo legame professionale con la S.r.l. e delle sue relazioni personali e lavorative con il disponente.
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Costanzo, Alberto, Valentina Vincenzi, Alessio Giansiracusa, Valerio Milana, Valentina Marconi, Enrica Pietrangeli, Gianluca Plotino, Nicola M. Grande, Luca Testarelli et Gianluca Gambarini. « Influenza della sterilizzazione su strumenti fabbricati con leghe trattate termicamente ». Giornale Italiano di Endodonzia 25, no 2 (septembre 2011) : 67–71. http://dx.doi.org/10.1016/j.gien.2011.06.002.

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Marco, Confalonieri. « L'albergo diffuso : una "formula" tutta italiana ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 2 (janvier 2012) : 265–81. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-002004.

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Résumé :
L'articolo č focalizzato sull'analisi di un particolare genere di ricettivitŕ rappresentato dall'albergo diffuso, un fenomeno tipicamente italiano. L'albergo diffuso puň rappresentare una soluzione intelligente specialmente per piccoli centri perché il suo approccio č meno penalizzante in termini ambientali in quanto utilizza fabbricati giŕ esistenti (case, fattorie, aziende abbandonate). In definitiva l'albergo diffuso puň avere ricadute positive, in termini economici e sociali sulle destinazioni, tipiche di un turismo sostenibile.
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Pickering-lazzi, Robin. « Cancellotii, D. and C. Zanoni. Fabbricato in Italia. Cambridge : Cambridge University Press, 1983Cancellotii, D. and C. Zanoni. Fabbricato in Italia. Cambridge : Cambridge University Press, 1983. Pp. 81. » Canadian Modern Language Review 45, no 4 (mai 1989) : 736. http://dx.doi.org/10.3138/cmlr.45.4.736.

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Murray, Oswyn, Peter Parsons, T. W. Potter et Paul Roberts. « A ‘stork-vase’ from the Mola di Monte Gelato ». Papers of the British School at Rome 59 (novembre 1991) : 177–95. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009703.

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Résumé :
UN ‘STORK-VASE’ DA MOLA DI MONTE GELATOLo scavo di un ricco deposito di materiale databile all'inizio del II sec. d.C. ci ha restituito un unico vaso a vernice. Un pezzo di scarto fabbricato sul posto stesso (probabilmente un vicus in questo periodo) o nei suoi dintorni. Il vaso, firmato da Abaskantos ed Epinikos, porta una lunga iscrizione in greco intorno alla pancia: ‘Mi chiamano amico degli amici; se bevi capirai che no ti tradisco’. La lingua è letteraria e l'elegante scritta somiglia molto a quella dei manoscritti greco-egiziani contemporanei. Il disegno di una cicogna nidificante sopra un tetto divide l'inizio e la fine dell'iscrizione. Il nome greco, pelargos, può anche significare un tipo di vaso di ceramica forse proprio di questa forma.
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Russo, Federico. « Problemi di politica edilizia locale nelle orazioni di Dione di Prusa ». ACME 74, no 1 (26 novembre 2021) : 51–68. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/16792.

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Résumé :
Alcune orazioni di Dione di Prusa testimoniano i temi che furono al centro della competizione politica a Prusa e in altre città della Bitinia. Tra questi, un ruolo particolare è rivestito dal programma di monumentalizzazione edilizia voluto – e in parte finanziato – da Dione per la sua città, che fu motivo (o pretesto) di attacco politico da parte dei suoi avversari. Si indagano qui i possibili riferimenti legislativi in base ai quali Dione fu accusato, tra le altre cose, di non aver portato a termine edifici promessi alla comunità o di aver raso al suolo alcune aree della città stessa per far spazio a nuovi fabbricati. L’analisi della contemporanea legislazione edilizia a Roma mostra come problemi di questo genere fossero particolarmente sentiti nel II secolo d.C., inducendo gli imperatori a legiferare in materia a più riprese.
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Minutoli, Fabio. « Innovative technologies, certification and assessment tools for a sustainable building heritage ». VITRUVIO - International Journal of Architectural Technology and Sustainability 6, no 2 (31 décembre 2021) : 102–15. http://dx.doi.org/10.4995/vitruvio-ijats.2021.16530.

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Résumé :
E' evidente che buoni risultati nel campo della sostenibilità ambientale si possono ottenere da politiche di efficienza energetica per gli edifici - per lo più realizzati o in itinere - costruiti per oltre il 50% prima della disattesa legge 373/76 che prevedeva, nel periodo del petrolio europeo crisi, vincoli per la progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici e requisiti per l'isolamento termico degli edifici per il contenimento dei consumi.Meno chiara è invece la parte di fabbricato oggetto di conservazione (ai sensi del D.Lgs. 42/2004 o previgenti normative in materia) o di immobili vincolati ope legis (art. 12 D.Lgs. 42/2004, asset appartenenti allo Stato, alle regioni, agli enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e soggetti giuridici privati senza scopo di lucro e che siano opera di autore non più in vita e la cui esecuzione risalga a più di settant'anni ), per i quali non sarebbe possibile applicare le limitazioni dei decreti 192/2005 e 311/2006, che esonerano gli edifici "il cui rispetto dei requisiti comporterebbe un'alterazione inaccettabile della loro natura o aspetto, con particolare riferimento ai o caratteristiche artistiche"degli obblighi di efficienza energetica.In questo lavoro si vogliono giustificare e illustrare alcune scelte fatte da istituti di ricerca internazionali in merito alla difficoltà di conciliare le nuove richieste di sostenibilità legate alla necessità di ridurre i consumi (soprattutto da combustibili fossili) con quelle del valore storico degli edifici oggetto di intervento , presentando criteri di valutazione che possano fornire un metodo oggettivo per quantificare la compatibilità tra nuovo ed esistente, criteri che – per avere capacità predittiva e quindi poter guidare le scelte ex ante e non misurarle ex post – utilizzino strumenti di progettazione digitale (BIM , GIS, ecc.).
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Paradiso, Michele, Sara Garuglieri et Viola Ferrarini. « IL CONCETTO DI RESTAURO A CUBA AI LIMITI DELLA SOSTENIBILITÀ. IL CONVENTO DI SANTA TERESA DE JESÚS NEL CENTRO STORICO DELL’HABANA ». Revista M 17 (25 janvier 2021). http://dx.doi.org/10.15332/rev.m.v17i0.2519.

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Résumé :
L’articolo affronta il caso studio del Convento di Santa Teresa de Jesús situato nel centro storico dell’Habana (Cuba), facente parte della lista dei siti a rischio “2000 World Monuments Watch” della Word Monuments Fund ed oggetto di restauri dal 2005 ad opera dell’Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana. Il presente studio si è sviluppato a partire dal 2015 grazie alla cooperazione interuniversitaria tra l’Università degli Studi di Firenze ed il Colegio Universitario San Geronimo de La Universidad de La Habana in occasione della tesi di Laurea Magistrale in Architettura dell’Università di Firenze. L’articolo rappresenta un estratto del complesso lavoro svolto, esponendo inizialmente i ceni storici del convento per poi soffermarsi sugli aspetti strettamente legati all’opera di restauro, sottolineando l’importanza del processo conoscitivo del fabbricato come paso previo alla diagnostica del suo degrado strutturale. Il lavoro trova compimento con un approccio alle proposte per il consolidamento strutturale e progetto di rifunzionalizzazione, applicando metodologie presenti nelle raccomandazioni ICOMOS, ponendole a confronto con il modus operandi cubano.
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Paradiso, Michele, et Eleonora Conte. « L’EX CHIESA DI SAN LORENZO IN PISTOIA : UN MONUMENTO DA RESTITUIRE ALLA CITTA’ ». Revista M 17 (25 janvier 2021). http://dx.doi.org/10.15332/rev.m.v17i0.2518.

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Résumé :
L’articolo proposto fa riferimento ad uno studio approfondito incentrato sul tema di analisi ed ipotesi di recupero dell’Ex Chiesa di San Lorenzo, situata nel centro storico di Pistoia, in Toscana (Italia). Questo lavoro nasce dalla richiesta, da parte della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le provincie di Pistoia e Prato, di un’analisi sullo stato di degrado dell’edificio, con indicazioni di interventi necessari per il consolidamento ed una rapida rifunzionalizzazione. A partire da una base di dati esistenti si sono aggiunti ulteriori elementi analitici e tecnologici come, ad esempio, un rilievo totale del fabbricato tramite l’utilizzo della tecnologia del laser scanner. Si è inoltre provveduto ad una minuziosa descrizione dello stato di degrado e meccanico, ad un’analisi strutturale approfondita, statica e dinamica con l’ausilio del software di calcolo Straus7 e ad una valutazione di massima sui possibili interventi per un sostanziale miglioramento strutturale. Il lavoro svolto ha permesso di raggiungere una conoscenza del monumento nei suoi aspetti più intimi, così da poterne valutare lo stato generale a scopo di un rapido recupero, tale da dare coscienza alla città dell’importanza di questo monumento e di preservare un tassello fondamentale del suo patrimonio storico costruito.
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Thèses sur le sujet "Fabbrication"

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Costa, Giulio. « Design and Optimisation Methods for Structures produced by means of Additive Layer Manufacturing processes ». Thesis, Paris, ENSAM, 2018. http://www.theses.fr/2018ENAM0035/document.

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Résumé :
Le développement récent des technologies de fabrication additive par couches (Additive Layer Manufacturing) a généré de nouvelles opportunités en termes de conception. Généralement, une étape d'optimisation topologique est réalisée pour les structures ALM. Cette tâche est aujourd'hui facilitée par des progiciels commerciaux, comme Altair OptiStruct ou Simulia TOSCA. Néanmoins, la liberté accordée par l’ALM est seulement apparente et des problèmes majeurs empêchent une exploitation complète et généralisée de cette technologie.La première lacune importante provient de l'intégration directe du résultat d'un calcul d’optimisation topologique dans un environnement CAO approprié. Quoi qu'il en soit, la géométrie optimisée résultante n'est disponible que sous une forme discrétisée, c'est-à-dire en termes d'éléments finis (FE) obtenus à la fin de l'optimisation. La frontière de la géométrie optimisée n'est pas décrite par une entité géométrique, par conséquent la topologie résultante n'est pas compatible avec les logiciels de CAO qui constituent l'environnement naturel du concepteur. Une phase de reconstruction CAO longue est nécessaire et le concepteur est obligé de prendre une quantité considérable de décisions arbitraires. Souvent la topologie CAO compatible résultante ne répond plus aux contraintes d'optimisation.La deuxième restriction majeure est liée aux exigences technologiques spécifiques à l’ALM qui doivent être intégrées directement dans la formulation du problème d'optimisation: considérer la spécificité de l’ALM uniquement comme un post-traitement de la tâche d’optimisation topologique impliquerait des modifications si importantes de la pièce que la topologie optimisée pourrait être complètement différente de la solution optimisée.Cette thèse propose une méthodologie générale pour résoudre les inconvénients mentionnés ci-dessus. Un algorithme d’optimisation topologique innovant a été développé: il vise à fournir une description de la topologie basée sur des entités NURBS et B-Spline purement géométriques, qui sont nativement CAO compatibles. Dans ce cadre, les analyses éléments finis sont utilisées uniquement pour évaluer les réponses physiques du problème étudié. En particulier, une entité géométrique NURBS / B-Spline de dimension D + 1 est utilisée pour résoudre le problème d’optimisation topologique de dimension D.L'efficacité de cette approche a été testée sur certains benchmarks 2D et 3D, issus de la littérature. L'utilisation d'entités NURBS dans la formulation de l’optimisation topologique accélère considérablement la phase de reconstruction CAO pour les structures 2D et présente un grand potentiel pour les problèmes 3D. En outre, il est prouvé que les contraintes géométriques, comme par exemple les épaisseurs minimale et maximale de matière, peuvent être efficacement et systématiquement traitées au moyen de l'approche proposée. De plus, des contraintes géométriques spéciales (non disponibles dans les outils commerciaux), par exemple le rayon de courbure local de la frontière de la phase solide, peuvent être formulées également grâce à la formulation NURBS. La robustesse de la méthodologie proposée a été testée en prenant en compte d'autres grandeurs mécaniques, telles que les charges de flambement et les fréquences naturelles liées aux modes de vibration.Enfin, malgré la nature intrinsèque de l'algorithme d’optimisation topologique basé sur les NURBS, certains outils ont été développés pour déterminer automatiquement le contour des pièces 2D sous forme de courbe et sous forme de surface dans le cadre 3D. L’identification automatique des paramètres des courbes 2D a été entièrement développée et un algorithme original a été proposé. Les principes fondamentaux de la méthode sont également discutés pour l'identification des paramètres des surfaces limites pour les pièces 3D
The recent development of Additive Layer Manufacturing (ALM) technologies has made possible new opportunities in terms of design. Complicated shapes and topologies, resulting from dedicated optimisation processes or by the designer decisions, are nowadays attainable. Generally, a Topology Optimisation (TO) step is considered when dealing with ALM structures and today this task is facilitated by commercial software packages, like Altair OptiStruct or Simulia TOSCA. Nevertheless, the freedom granted by ALM is only apparent and there are still major issues hindering a full and widespread exploitation of this technology.The first important shortcoming comes from the integration of the result of a TO calculation into a suitable CAD environment. The optimised geometry is available only in a discretised form, i.e. in terms of Finite Elements (FE), which are retained into the computational domain at the end of the TO analysis. Therefore, the boundary of the optimised geometry is not described by a geometrical entity, hence the resulting topology is not compatible with CAD software that constitutes the natural environment for the designer. A time consuming CAD-reconstruction phase is needed and the designer is obliged to make a considerable amount of arbitrary decisions. Consequently, often the resulting CAD-compatible topology does not meet the optimisation constraints.The second major restriction is related to ALM specific technological requirements that should be integrated directly within the optimisation problem formulation and not later: considering ALM specificity only as post-treatment of the TO task would imply so deep modifications of the component that the optimised configuration would be completely overturned.This PhD thesis proposes a general methodology to overcome the aforementioned drawbacks. An innovative TO algorithm has been developed: it aims at providing a topology description based on purely geometric, intrinsically CAD-compliant entities. In this framework, NURBS and B-Spline geometric entities have been naturally considered and FE analyses are used only to evaluate the physical responses for the problem at hand. In particular, a NURBS/B-Spline geometric entity of dimension D+1 is used to solve the TO problem of dimension D. The D+1 coordinate of the NURBS/B-Spline entity is related to a pseudo-density field that is affected to the generic element stiffness matrix; according to the classical penalisation scheme employed in density-based TO methods.The effectiveness of this approach has been tested on some 2D and 3D benchmarks, taken from literature. The use of NURBS entities in the TO formulation significantly speeds up the CAD reconstruction phase for 2D structures and exhibits a great potential for 3D TO problems. Further, it is proven that geometrical constraints, like minimum and maximum length scales, can be effectively and consistently handled by means of the proposed approach. Moreover, special geometric constraints (not available in commercial tools), e.g. on the local curvature radius of the boundary, can be formulated thanks to the NURBS formulation as well. The robustness of the proposed methodology has been tested by taking into account other mechanical quantities of outstanding interest in engineering, such as buckling loads and natural frequencies.Finally, in spite of the intrinsic CAD-compliant nature of the NURBS-based TO algorithm, some support tools have been developed in order to perform the curve and surface fitting in a very general framework. The automatic curve fitting has been completely developed and an original algorithm is developed for choosing the best values of the NURBS curve parameters, both discrete and continuous. The fundamentals of the method are also discussed for the more complicated surface fitting problem and ideas/suggestions for further researches are provided
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VELLEI, ANTONIO. « Silicon-on-insulator nanowires as spintronic device for quantum computing : design, processing, fabrication and electrical characterization ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/20213.

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Résumé :
In semiconductor industries, the passage from traditional CMOS toward SOI technology has fruitfully helped for eliminating most of the detrimental substrate effects connected with leakage current and parasitic effect present in devices fabricated according to CMOS technology. It can be argued how SOI technology emphasizes the real capabilities of low dimensional systems. Nanowires (NWs) are basilar structures which have two quantum confined directions which, if opportunely scaled down, are expected to give rise to quantistic confinement, while still leaving one unconfined direction for electrical conduction. Such basic structure can then be exploited to get an electrical tool for the readout of phenomena which obeys to quantum physics laws. The spin-state of the paramagnetic centers located inside the n-type doped SOI-NWs can be then thought as a potential candidate for accessing to the Quantum Information Processing. Silicon NWs were fabricated in SOI technology by exploiting a top-down approach, that is the Electron Beam Lithography (EBL). A custom EBL system provided by University of Pisa was used for this purpose. Both the EBL technology and all the needed process steps (thermal treatments, chemical processing, metal patterning, etc.) have been set-up in MDM by the thesis author in order to finalize the fabrication of SOI-NWs. All process steps were integrated for fabricating of devices with three different layouts. The smallest patterning structures were in the range of 50±5nm for wired structures. The structures fabricated for the electrical tests (devices) had trapezoidal section whose typical dimension was below 100 nm. The layouts of these device were designed in order to provide the readout of the spin resonance signal coming out from the paramagnetic centres located both in the bulk and at the Si-SiO2 interfaces of the NWs conductive channel. Current-Voltage measurements were carried on at different temperatures in order to extract the metal-semiconductor junction parameters and to identify the conduction mechanism ruling the carrier motion in different temperature ranges. Electrically Detected Magnetic Resonance (EDMR)measurements were performed at low temperature in order to test, as already mentioned, the capability of such devices for providing the readout of the spin-state. The EDMR test results were quite good: the highest sensitivity reached was of 102 centres. Despite of many efforts have to be carried on in this matter, EDMR has demonstrated to be a suitable technique for getting the readout of donor electron spin state inside SOI-NWs.
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Njieufack, Sokeng Stephane Brice. « Progettazione degli impianti elettrici in fabbricati residenziali plurifamiliari ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
La tesi riguarda le metodologie di progettazione degli impianti in ambito residenziale, focalizzandosi su alcuni aspetti caratteristici come la presenza di impianti di produzione fotovoltaica e impianti di illuminazione a LED secondo le normative per impianti civili. A seconda della normativa della regione Emilia-Romagna è stato progettato un impianto fotovoltaico per ogni unità abitativa con potenza di circa 2 kW con 7 pannelli fotovoltaici monocristallini e un inverter fotovoltaico. Tutto l'impianto è stato suddiviso in più circuiti cioè circuiti per l'illuminazione, circuiti per prese e circuiti per prese di forza motrici al fine di dimensionare correttamente i diversi quadri elettrici prevedendo delle apparecchiature di protezione dei circuiti e delle persone dalle sovracorrenti e dai corto-circuiti. Gli schemi di installazione sono stati realizzati nel rispetto della Norma CEI 64-8/V3. Sono stati installati posti videocitofoni con sistema a 2 fili all'interno di ogni unità abitativa in prossimità dell'ingresso e all'ingresso degli edifici.
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Vianello, Valentina <1990&gt. « Storia dell'evoluzione dei fabbricati viaggiatori delle stazioni ferroviarie italiane ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16248.

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Résumé :
Si analizza l’evoluzione dei fabbricati viaggiatori delle stazioni italiane a partire dalla nascita della prima ferrovia italiana. Nel primo capitolo si analizza la costruzione di questa nuova tipologia architettonica, ovvero la scelta del tipo edilizio da utilizzare e l’organizzazione dei locali. Si affronta anche il rapporto tra città e stazione, e la sua localizzazione nel contesto urbano. Nel secondo capitolo si parla della differenza tra stazioni preunitarie e postunitarie: con l’aumentare dell’utenza ferroviaria si studiano modi per affrontare le nuove richieste, serve riorganizzare gli spazi e offrire nuovi servizi. Le stazioni iniziano ad interagire con la città, per questo è necessario sistemare il comparto urbano della stazione. Nel terzo capitolo si studiano i fabbricati viaggiatori della prima metà del Novecento: il viaggio in treno diventa la quotidianità e servono maggiori servizi e comfort. Le stazioni diventano dei poli attrattivi, utilizzati anche da chi non viaggia. Durante il regime fascista, le stazioni acquistano una nuova immagine, semplice e funzionale, filtro tra percorsi urbani e ferroviari, quasi una grande strada coperta. Nel quarto capitolo si analizzano i cambiamenti dalla fine del Novecento ad oggi. Le stazioni si trasformano in mall, dei microcosmi all’interno della città. Chi viaggia può usufruire di una serie di intrattenimenti, ma anche il cittadino viene attirato da questo nuovo polo attrattivo.
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Coletti, Dario. « progettazione strutturale di un fabbricato residenziale con sistema costruttivo isotex ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
La tesi di laurea riguarda lo studio dei principali caratteri della tipologia costruttiva dei blocchi cassero in legno cemento , iparticolare quelli prodotti dalla Isotex. Viene inoltre illustrato il progetto strutturale di una villetta residenziale che impiega questa tecnologia.
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Tosetti, Riccardo. « Il BIM e il Facility Management : il valore degli strumenti digitali nella produzione del fascicolo del fabbricato per un edificio industriale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Il fascicolo del fabbricato rappresenta un documento indispensabile per la conoscenza approfondita dello stato di conservazione dell’immobile. Ha il fine di promuovere la cultura delle prevenzione basata su una strategia di manutenzione programmata e rappresenta uno strumento importante per la continuità del business all'interno del comparto privato L’obbiettivo che la tesi si pone è quello di analizzare le potenzialità degli strumenti digitali a servizio della disciplina del facility management e stabilire delle linee guida per la digitalizzazione del fascicolo del fabbricato. Alla luce delle novità in ambito normativo e la crescente tendenza delle discipline tecniche a fare uso dei processi digitali per l’organizzazione delle informazioni, viene redatto un modello digitale con software BIM prendendo come caso di studio un magazzino industriale. L’operazione di modellazione, sviluppata ad hoc per il progetto di manutenzione e gestione degli asset, si è basata sulle direttive della nuova norma (UNI 11337) comparata alle esperienze internazionali più virtuose(UK e USA). Vengono così portate alla luce le varie potenzialità del fascicolo digitale: una vera e propria carta d’identità, un manuale d’uso e manutenzione dell’edificio per la trasmissibilità delle informazioni progettuali lungo il ciclo di vita dell’immobile, uno strumento imprescindibile di gestione efficiente nella rivoluzione digitale. Nella filiera delle costruzioni il BIM ha il ruolo di “game changer” per poter affrontare la gestione dell’esistente attraverso un linguaggio più collaborativo e interoperabile. Il Facility Management è sicuramente la disciplina che più di altre ha bisogno di sfruttare questa tecnologia ed il mondo delle costruzioni italiano necessità di uno strumento di organizzazione del patrimonio esistente che sia più dinamica ed efficace.
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Bindi, Serena. « L' evento fabbricato e fabbricante : il paesaggio della possessione, della cura e della produzionz di senso nella valle del Baghirati (Garwhal, India del Nord) ». Paris, EHESS, 2009. http://www.theses.fr/2009EHES0371.

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Résumé :
Cette thèse propose une ethnographie croisée de trois différents modes rituels de possession, chacun représentatnt un lieu de divination et de soin. Comparer les différentes configurations d'un même mode de "présence divine" chez les hommes a suscité plusieurs réflexions qui, articulées autour de la narration des événements et des voies d'interprétation, parcourent les chapitres de ce travail. D'une part, par le biais d'une évaluation comparative des contextes de pouvoir dont les viverses modalités rituelles sont à la fois issues et qu'elles reproduisent, il s'agit de présenter la compléxité des forces et des intérêts liés à la phénoménologie de la possession ainsi que les dynamiques sociopolitiques qui renseignent les performances rituelles. D'autre part, la discussion dans son ensemble invite à une réfléxion sur le statut ontologique des événements ainsi que sur les moyens par lesquels l'inattendu, l'inintelligible, interprété et "produit", contribue à modeler la réalité sociale
The thesis, based on ethnographic fieldwork carried out in a number of rural communities in the north Indian state of Uttarakhand, discusses three forms of possession, namely those involving village and house/lineage deities, as well as those taking places within practices of divination and involving personal gods and goddesses. These rituals allow for different degrees of reflection on events, problems and illnesses which trouble people's everyday lives. Engaging with ongoing anthropological debates on the nature and social role of phenomena of possession, the author argues that instances of possession and divination are at once the product of specific socio-cultural relations and understanding, whilst, at the same time, participate in the production - as contexts of reflection, interpretation, action - of "social reality" and entail a certain degree of agency, negotiations, debates and the expression of power relations between people and betwwen people and supernatural beings
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LARIZZA, Giulia. « I LIMITI DELLA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA. Contributo alla selezione di indicatori ausiliari relativi alle modalità di intervento sui fabbricati residenziali del trentennio successivo al secondo dopoguerra ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389085.

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Résumé :
The growing awareness of the importance to limit soil sealing process is one of the reasons to definitely shift the building activity on the existent stock. Approximately a third of the European housing stock was built during the thirty years after WW-II. A huge part of these buildings presents different kind of obsolescence. This declining performance process makes necessary to take a decision about how buildings can meet actual requirements. A decision must be taken in order to choose the preferable intervention in a sustainable and lifespan conscious design perspective. Renovation and demolition are both possible for multi-storey apartment buildings that do not present historical or testimonial quality. By the analysis of some case studies the research illustrates which are the most incidental parameters in the decision-making process and selects some indicators that could be defined as the limits of renovation project. Aware that from a sustainable viewpoint diffused demolition are not preferable, these indicators represent the conditions in which demolition could nevertheless be a preferable option.
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Tavernese, Gabriele. « Gregori Warchavchik, Casa Modernista : applicazione di modellazione parametrica ad un edificio di interesse storico di epoca moderna ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12197/.

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Résumé :
La casa Modernista era stata progettata per essere affittata da G. Warchavchik, e come tale, è stata costruita secondo un piano adeguato ad una piccola famiglia preferibilmente modesta, composto da tre camere da letto, un soggiorno e una sala da pranzo. Nel paesaggio ancora tradizionale della città l’abitazione deve essere apparsa come uno sproposito, considerando che non rispecchiava la classica costruzione di quel periodo. La prima fase del processo di modellazione ha riguardato il ridisegno - a partire dagli elaborati grafici originali e/o di rilievo attuali - in 2D. La seconda ha riguardato la modellazione dell’intera costruzione all’interno della piattaforma Revit. Le famiglie di Revit sono muri, porte, finestre, ecc., ovvero tutto quello che possiamo creare con questo programma ma che racchiude solo componenti di “ultima generazione”, quindi non è possibile trovare Famiglie, per esempio di finestre, porte, ecc., che ci permettano di ridisegnare strutture storiche o degli anni precedenti alla creazione del programma. La potenzialità di Revit è anche questa; ci permette di creare componenti quali infissi, muri, solai, ecc., in diversi modi con la modellazione 3D all’interno del programma stesso, elaborando o delle nuove famiglie da zero (metodo forse più complicato) o anche tramite la creazione di “Modelli Locali” in 3D (metodo molto più semplice e rapido). Grazie alle possibilità di personalizzazione delle famiglie di oggetti che la maggior parte di piattaforme BIM consente, tale tecnologia può essere impiegata, non solo nel caso di nuove costruzioni, ma anche nell’ambito dei lavori di ristrutturazioni o di restauro di edifici di interesse storico. Revit, in particolare, è un programma nato per permettere di elaborare un qualsiasi progetto a 360°, ed offre, per quanto è stato possibile sperimentare anche nel caso di studio oggetto del presente elaborato di tesi, la possibilità di operare sia su edifici di carattere storico, sia su costruzioni ex-novo.
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Di, Girolamo Giovanni, Leonardo Pagnotta et Sergio Rizzuto. « Development and testing of plasma sprayed coastings for high-temperature applications ». Thesis, 2014. http://hdl.handle.net/10955/380.

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Livres sur le sujet "Fabbrication"

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Fortunato, Rocco. Fabbricato in Italia. Roma : Fazi, 2000.

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Fortunato, Rocco. Fabbricato in Italia : [romanzo]. Roma : Fazi, 2000.

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Tettamanzi, Dionigi. Bambini fabbricati : Fertilizzazione in vitro, embryo transfer. Casale Monferrato, AL : Piemme di P. Marietti, 1985.

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4

Collenza, Elisabetta. Le stazioni ferroviarie a Roma : La tipologia del fabbricato-viaggiatori. Roma : Officina, 1996.

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5

Santarcangelo, Giovanni. Reddito dei fabbricati : Formalità e nullità degli atti tra vivi. Milano : Giuffrè, 1991.

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6

author, Branduini Paola, dir. Paesaggio e fabbricati rurali : Suggerimenti e strumenti per la progettazione e la valutazione paesaggistica. Santarcangelo di Romagna (RN) : Maggioli editore, 2014.

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7

Cessione di fabbricati monastici per la pubblica utilità a Catania : Le trasformazioni di conventi e monasteri dopo l'unità d'Italia. Roma : Aracne, 2012.

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8

Estimo edilizio ed urbano : Applicazioni ; appartamenti per abitazione, negozi, uffici, impianti sportivi, impianti turistici, immobili soggetti ad esproprio, fabbricati industriali. Genova : ECIG, 1986.

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9

Istituto nazionale di statistica (Italy). Numeri indici del costo di costruzione di un fabbricato residenziale, di un capannone per uso industriale, di tronchi stradali : Base 1990=100. Roma : ISTAT, 1994.

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10

Maderna, Marco. La fabbrica e il tempo : "Avanti al fabbricare, nel fabbricare, e poi che si è fabbricato" nel pensiero sull'architettura di Teofilo Gallaccini (1564-1641). Milano : L'archivolto, 2000.

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Actes de conférences sur le sujet "Fabbrication"

1

Catini, Raffaella. « La territorializzazione spontanea del centro storico : il caso di Viterbo ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8033.

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Résumé :
Lo studio qui proposto ha preso l’avvio da due eventi fondamentali per lo sviluppo urbanistico della città di Viterbo, nessuno dei quali possiamo dire costituisca la conseguenza di una politica urbana di indirizzo. Il primo ha decretato, a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, lo spopolamento e il progressivo degrado del centro storico a seguito del vero e proprio esodo verso i nuovi insediamenti di edilizia economica e popolare e soprattutto verso le innumerevoli ville, costruite facendole passare per fabbricati rurali, nelle zone agricole a ridosso della città; il secondo, tuttora in atto, registra una tendenza opposta in virtù dei mutamenti profondi occorsi nel tessuto sociale e della mutata situazione economica. Le scarse disponibilità economiche hanno reso infatti nuovamente appetibili, da parte di nuovi fruitori con scarse possibilità economiche, i numerosi immobili del centro rimasti liberi e in cattive condizioni di manutenzione, dapprima senza operare alcuna alterazione nel tessuto edilizio esistente; quindi è iniziata un’operazione sistematica di portata ben diversa, mirata alla trasformazione in unità abitative minime dei locali situati al livello stradale adibiti un tempo a magazzini e cantine. Esigenze differenti di persone differenti hanno indotto una nuova territorializzazione della città storica. Resta da capire in che misura questo processo sia stato previsto o valutato, e se la costituzione di un tessuto sociale così omogeneo nella struttura possa considerarsi positivamente ai fini del riequilibrio socio-economico complessivo, di cui il problema edilizioabitativo rappresenta solo uno degli aspetti The aim of this paper is to reflect on two major trends concerning the urban development of the city of Viterbo, neither of which appears to stem from a precise urban policy. The first one was the depopulation and progressive decline of the ancient city centre caused by the relocation of the inhabitants towards the new council housing settlements and especially towards the countless new villas, originally intended as farm houses on agricultural land adjacent to the city. The second one, still ongoing, is an opposite trend, the result of profound changes in the social fabric of the society and of the present economic stagnation. Many unoccupied and neglected houses and flats in the city centre are appealing to people with limited financial means, in spite of the lack of upgrading. In addition, basements and cellars are being converted into actual housing units. The needs of the abovementioned people have triggered a new territorialisation of the historic centre. It is yet to be determined to what extent this phenomenon has been contemplated and understood, and whether the rise of such a uniform social fabric should be construed as positive for the general socioeconomic balance, of which the housing issue is only one of the factors.
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