Littérature scientifique sur le sujet « Età del Bronzo Finale-Prima età del Ferro »
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Articles de revues sur le sujet "Età del Bronzo Finale-Prima età del Ferro"
Guidi, Alessandro. « Pratiche conviviali in Italia tra età del Bronzo Finale ed età del Ferro ». a. LVI, n. 1-2. giugno-dicembre 2016, no 1 (20 octobre 2016) : 133–40. http://dx.doi.org/10.35948/0557-1359/2016.1662.
Texte intégralTorello di Nino, Serena. « Problematiche insediative nel distretto di Limassol (Cipro) tra tarda età del bronzo e prima età del ferro ». Frankfurter elektronische Rundschau zur Altertumskunde, no 29 (17 octobre 2016) : 77–83. http://dx.doi.org/10.21248/fera.29.162.
Texte intégralGualtieri, Maurizio, et F. Di Gennaro. « Forme d'insediamento tra Tevere e Fiora dal Bronzo Finale al principio dell 'Età del Ferro ». American Journal of Archaeology 92, no 4 (octobre 1988) : 612. http://dx.doi.org/10.2307/505270.
Texte intégralCrawford, Michael H. « S. Occhilupo, LA NECROPOLI CAPUANA : PER UNA DEFINIZIONE DELLA PRIMA FASE TRA L'ETÀ DEL BRONZO FINALE E LA PRIMA ETÀ DEL FERRO (Capua preromana 10). Pisa : Fabrizio Serra, 2011. Pp. 183, illus. isbn9788862273091. €495.00. » Journal of Roman Studies 103 (14 octobre 2013) : 292. http://dx.doi.org/10.1017/s0075435813000324.
Texte intégralThèses sur le sujet "Età del Bronzo Finale-Prima età del Ferro"
Marino, Teresa. « Complessità e dinamismo dei processi insediativi tra bronzo finale e primo ferro in Etruria ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2014. http://hdl.handle.net/10556/1755.
Texte intégralLa ricerca è incentrata sull'analisi delle dinamiche di sviluppo degli insediamenti nel territorio dell'Etruria tra l'età del Bronzo Finale e la Prima età del Ferro (XII - terzo quarto dell'VIII sec. a. C: circa)... [a cura dell'autore]
XII n.s.
De, Gregorio Chiara <1987>. « Cipro e l'Italia tra il Tardo Bronzo e la prima Età del Ferro ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4297.
Texte intégralPerotti, Laura <1988>. « Architettura ed iconografia religiosa a Cipro tra l'Età del Bronzo e la prima Età del Ferro ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4132.
Texte intégralPEVERELLI, BENEDETTA. « Dinamiche insediative, direttrici di scambio e processi di interazione culturale tra i due fronti dell'Appennino Tosco-Emiliano e Tosco-Romagnolo nell'Età del Bronzo Finale e nella prima Età del Ferro ». Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2018. http://hdl.handle.net/11571/1227780.
Texte intégralAngelini, Anna. « Proposte di correlazione cronologico-culturale del Bronzo finale e primo Ferro tra ambito alpino e pianura padana. Lo studio di caso di Castel de Pedena (BL) ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423849.
Texte intégralIl progetto ha preso avvio dal rinvenimento di dati nuovi e culturalmente inattesi emersi dall’indagine sistematica nel sito d’altura di Castel de Pedena (San Gregorio nelle Alpi, BL), che ha fortemente modificato l’inquadramento dell’assetto geoculturale del Veneto nord-orientale per il periodo compreso tra XII e IX secolo a.C. L’aspetto maggiormente innovativo era legato alla presenza di materiali attribuibili alla cultura Luco-Laugen/Meluno-Melaun e non, come ci si sarebbe potuti aspettare, da tracce ascrivibili alla cultura protovillanoviana padana e successivamente protoveneta. La ricerca ha quindi previsto anzitutto un approfondimento degli aspetti della connotazione culturale dell'abitato e del suo territorio di pertinenza, oltre che delle relazioni tra aree alpine, prealpine e di pianura, in relazione alla facies centro-alpina di Luco-Laugen, anche tramite il confronto cronologico-culturale, con dati da associazione stratigrafica, dei contesti di ambito veneto dove sono stati riconosciuti materiali afferenti a tale orizzonte culturale, rispetto a quelli sudtirolesi o trentini. E' stato inoltre dedicato uno spazio approfondito ai caratteri e alla scansione cronologica, con relativi studi e aggiornamenti, della facies centro-alpina, che costituisse un solido riferimento utile per le correlazioni con l'ambito padano. Un'ampia parte è stata dedicata all'analisi della sequenza stratigrafica dell'abitato, integrata ai dati delle analisi radiometriche e allo studio crono-tipologico dei materiali, ceramici e non, corrispondenti alla fase più recente dell'insediamento, compresa tra Bronzo Recente evoluto e passaggio tra Bronzo Finale e primo Ferro. In tale modo sono state poste in luce le caratteristiche principali dello sviluppo dell'insediamento non solo dal punto di vista abitativo e strutturale, avvenuto tramite la gradonatura del pendio e la realizzazione di strutture murarie difensive, ma anche sotto l'aspetto della progressione evolutiva di alcuni principali gruppi ceramici individuati. Il contributo delle indagini archeometriche e di altre discipline specialistiche ha inoltre dato completezza alla ricerca, permettendo di verficare come l'osmosi culturale tra le genti Luco/Laugen e l'ambito padano, delle fasi più recenti dell'abitato, si sia espressa non solo nella produzione ceramica, ma anche nella presenza di alcuni manufatti in bronzo. Lo studio dell'ultima fase di vita dell'abitato, di IX-VIII sec., ha permesso di rilevare importanti contatti con il territorio alpino, specialmente con la necropoli di Vadena/Pfatten e altri siti trentini e sudtirolesi, oltre che di mettere in luce, a chiusura della ricerca, i caratteri di incontro e insieme di contrapposizione tra due realtà socio-politiche, quella veneta e quella alpina, ormai fortemente diversificate.
Lotto, Damiano. « Il territorio di Padova prima e durante il suo sviluppo urbano : studio tramite GIS del comparto meridionale e orientale. (Padova e il suo territorio : dalla frequentazione dell'età del bronzo alla formazione della città-stato dell'età del ferro (1800-600 a.c.)) ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422059.
Texte intégralLa ricerca, di stampo prettamente territoriale-archeologico, si concentra sulla zona a sud-est dell'attuale centro di Padova, e prende le mosse dal popolamento dell'età del Rame, sparso e sporadico, e analizza l'evoluzione insediativa attraverso le fasi dell'età del Bronzo, fino alla fondazione della comunità proto-urbana di Padova (fine IX sec. a.c.) e il suo seguente sviluppo urbano in VI sec. a.c., fino all'entrata della città a nell'orbita romana (II sec. a.c.). La ricerca ha avuto sin dall'inizio una ``doppia anima'': considerando la fondazione di Padova come uno spartiacque cronologico e ``funzionale'' al territorio, gli indirizzi di ricerca sono stati da una parte riconoscere in un territorio privo di un centro ``informante'', nelle fasi dall'età del Rame al X secolo a.c., direttrici insediative raffrontabili con il più ampio panorama dell'Italia Settentrionale, dall'altra di definire l'evoluzione del popolamento nel momento in cui viene a formarsi nel territorio un polo aggregante come la proto-città, che sceglie precise strategie politico-economiche, tramite le quali il territorio assume una forma strutturata. La problematica principale è stata quella di mettere insieme una grande quantità di dati che dall'edizione della Carta Archeologica del Veneto (1992) non erano più stati nè controllati nè aggiornati; dati in questo caso archeologici, ma anche di natura diversa, geografici e paleo-ambientali, all'interno di uno strumento ``nuovo'' come l'applicazione di un sistema GIS (Geographic Information System). Proprio la natura diversificata dei dati ha richiesto l'utilizzo di uno strumento GIS: si tratta infatti dell'unico sistema in grado di mettere in relazione dati così diversi come quelli paleo-ambientali e quelli archeologici, all'interno di un ambiente pensato espressamente per le analisi spaziali. I risultati ottenuti possono essere riassunti come segue: 1. un modello insediativo che predilige vie di penetrazione fluviali: la particolarità dell'areale indagato, è quella di essere ``terra di acque''; la sua rete di fiumi, la zona lagunare costituita di barene, bacini d'acqua protetti dalle maree, la rende una terra particolarmente adatta al transito, al contatto, agli scambi. Proprio le strategie insediative sembrano orientarsi in questo senso, prediligendo sistematicamente, in tutte le cronologie, anche se con aspetti ovviamente diversificati, la posizione su vie d'acqua 2. dall'insediamento sparso, ma capillare, dell'età del Rame si passa a un tipo di popolamento più stabile, ma meno denso, nel bronzo antico; in seguito, a partire dal bronzo medio, in concomitanza con lo sviluppo delle c.d ``civiltà delle Terramare'' nella zona padana anche per l'areale in esame si assiste all'addensarsi del popolamento in grandi centri 3. nel bronzo recente si osserva l'esplosione del popolamento, con centri di grandi dimensioni posti lungo gli assi fluviali: nella zona del Bacchiglione, tutt'intorno al futuro sito della città di Padova, sull'antico corso dell'Adige, a sud di Monselice e sull'asse dell'antico corso del Po 4. tra il bronzo recente e il bronzo finale si assiste a un crollo parziale del sistema insediativo del comparto padano, in termini radicali per le Terramare a sud del Po, mentre a nord di questo invece si può parlare di una sostanziale tenuta; vi fa riscontro un diverso assetto territoriale, che ha i suoi poli informanti in centri come Frattesina. Anche l'areale in oggetto allo studio sembra partecipare a queste trasformazioni 5. nelle fasi terminali del bronzo finale il territorio sembra subire una forte flessione che, alla luce degli sviluppi successivi, va vista piuttosto come un raccogliersi delle energie produttive (e anche demografiche), in vista della concentrazione nelle successive strutture proto-urbane (per l'areale in esame, la comunità proto-urbana di Padova) 6. una precocissima ``fondazione'' della città di Padova in un'area prima (bronzo finale 3) oggetto soltanto di poche labili attestazioni, che dimostra attestazioni di IX sec. a.c. all'interno di quello che appare come uno studiato e preciso piano insediativo di utilizzo degli spazi fin dalle fasi più antiche della comunità proto-urbana 7. un modello di informazione del territorio da parte del centro di Padova parallelizzabile con quello studiato in altri comprensori, come quello centro-italico, che prevede a una prima fase di ``accentramento'' delle energie (VIII sec. a.c.), con una conseguente apparentemente ``scarsa'' presenza sul territorio: invece con i centri di Altino e di Lova, che presentano attestazioni precocissime di matrice padovana, sembra porre i capisaldi del proprio territorio agli estremi dello stesso 8. una fase di esplosione (VI-V sec. a.c.) che, in perfetta concomitanza con la svolta in senso propriamente urbano di Padova, porta al rimepirsi del tessuto connettivo sul territorio tra il centro e i capisaldi precedentemente fissati, diramati sempre sulle già ricordate vie d'acqua 9. i capisaldi del territorio di Padova appaiono essere a occidente il santuario di Montegrotto (attivo già dal VII secolo), a est il sito di Lova (monumentalizzato in termini santuariali almeno dal IV secolo), a nord-est Altino (divenuto un santuario emporico nel VI secolo) 10. strutturazione della città che appare come molto rigida e codificata fin dal IX sec. a.c.; significativi cambiamenti nel tessuto urbano avvengono al momento della svolta urbana, nel VI sec. a.c., pur rimanendo stabili i limiti generali, che anzi vengono ribaditi da una serie di cippi anepigrafi e ciottoloni iscritti (soprattutto dal IV sec. a.c.). 11. il travalicamento di questi confini della città avverrà soltanto al momento della romanizzazione, a partire dal III sec. a.c., segno questo della definitiva perdita di importanza di quelle istituzioni che li avevano fissati
MACEROLA, FABIANA. « La formazione della più antica società picena tra Bronzo tardo e prima età del Ferro ». Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1244201.
Texte intégralBIANCIFIORI, ELISA. « LA MINIATURIZZAZIONE NEI CONTESTI FUNERARI DELL’ITALIA MEDIO-TIRRENICA, TRA IL BRONZO FINALE E LA PRIMA ETA’ DEL FERRO : LATIUM VETUS ED ETRURIA MERIDIONALE ». Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/917699.
Texte intégralLivres sur le sujet "Età del Bronzo Finale-Prima età del Ferro"
Gabriele, Cifani, dir. Sviluppo storico della Teverina nell'età del bronzo e nella prima età del ferro. Borgo San Lorenzo (FI) [i.e. Florence, Italy] : All'insegna del giglio, 2008.
Trouver le texte intégralOcchilupo, Sergio. La necropoli capuana : Per una definizione della prima fase tra l'età del bronzo finale e la prima età del ferro. Pisa : F. Serra, 2011.
Trouver le texte intégralBernardini, Paolo, editor of compilation et Perra, Mauro, editor of compilation, dir. I Nuragici, i Fenici e gli altri : Sardegna e Mediterraneo tra Bronzo finale e prima Età del ferro : atti del I Congresso internazionale in occasione del venticinquennale del Museo Genna Maria di Villanovaforru, 14-15 dicembre 2007. Sassari : Carlo Delfino editore, 2012.
Trouver le texte intégralLa necropoli della prima età del ferro delle acciaierie a Terni : Contributi per un'edizione critica. Firenze : All'insegna del giglio, 2003.
Trouver le texte intégralLatium Vetus in the Bronze Age and Early Iron Age : I1 Latium Vetus nell'etá del Bronzo e nella prima etá del Ferro. Oxford : Archaeopress, 2013.
Trouver le texte intégralArcheologia degli Iblei : Indigeni e Greci nell'altipiano ibleo tra la prima e la seconda età del Ferro. Scicli (RG) : Edizioni di storia e studi sociali, 2015.
Trouver le texte intégralChapitres de livres sur le sujet "Età del Bronzo Finale-Prima età del Ferro"
Giunto, Andrea. « La pianura veronese tra Bronzo finale e prima età del Ferro : ». Dans Spring Archaeology : Atti del Convegno, Siena, 15-17 maggio 2020, 302–12. Archaeopress Publishing Ltd, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zcm1x8.41.
Texte intégralAgresti, Alberto, Stefania Poesini, Lucia Sarti et Marco Zannoni. « Vie di comunicazione e scambi in area fiorentina tra Bronzo finale e prima età del Ferro. » Dans Archeologia a Firenze : Città e Territorio, 107–10. Archaeopress Publishing Ltd, 2015. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvr43k06.11.
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