Littérature scientifique sur le sujet « Esercizio fisico come medicina »

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Articles de revues sur le sujet "Esercizio fisico come medicina"

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Sansone, Andrea, Anna Schiavo, Francesco Romanelli et Emmanuele A. Jannini. « Esercizio fisico e doping : ricadute in medicina della sessualità ». L'Endocrinologo 22, no 4 (août 2021) : 311–17. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00930-4.

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Résumé :
SommarioL’attività fisica rappresenta uno strumento essenziale per la prevenzione e la tutela della salute individuale. Ciononostante, solo una minoranza degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di esercizio fisico. Nell’ambito della sessuologia medica, intervenire sulla sedentarietà può migliorare la salute sessuale e riproduttiva; tuttavia, è necessario che l’attività fisica sia adeguata, onde evitare lo sviluppo di quadri patologici come la triade dell’atleta o l’ipogonadismo indotto da esercizio fisico. Inoltre, l’eventuale uso di “sostanze atte a migliorare l’apparenza e la performance” ha trasceso i confini dello sport agonistico, trovando largo utilizzo fra gli atleti amatoriali al fine di massimizzare la resa dell’esercizio, sebbene siano noti gli effetti avversi sulla salute sessuale e riproduttiva in entrambi i sessi.
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Vattimo, A., L. Burroni, P. Bertelli, D. Volterrani et A. Vella. « Metastasi spinali : Ruolo della medicina nucleare ». Rivista di Neuroradiologia 8, no 2 (avril 1995) : 157–60. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800204.

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Résumé :
Per lo studio delle metastasi scheletriche ed in particolare del rachide la medicina nucleare riesce a dare il suo apporto mediante la scintigrafia scheletrica con MDP-Tc99m e gamma-camera tradizionale e con F-18 e PET. Il midollo osseo può a sua volta essere indagato con microcolloidi marcati con Tc99m. Siccome numerosi tumori (mammella, prostata, polmone, rene e tiroide) metastatizzano frequentemente nello scheletro e prevalentemente nel midollo rosso, con il rachide come segmento più spesso coinvolto, la scintigrafia scheletrica rappresenta una indagine fondamentale per la stadiazione della malattia. Tale metodica presenta infatti una sensibilità molto elevata (maggiore del 95%) nel rilevare le lesioni ossee ed una specificità egualmente alta quando si tratta di lesioni multiple. Per le metastasi del rachide, la tecnica SPET è più sensibile e più accurata nel rilevare la lesione. Scarsa sensibilità e specificità si hanno invece nel mieloma multiplo. Dal punto di vista scintigrafico la lesione ossea si manifesta come un aumento focale di fissazione dell'indicatore radioattivo, dovuto alla reazione osteoblastica, alla neoformazione di osso ed all'aumento del flusso ematico. Meno frequentemente la lesione si manifesta come riduzione di fissazione dell'indicatore per la sostituzione di minerale in assenza di rimaneggiamento osseo circostante. Nel caso di una lesione unica, in cui la specificità della metodica è meno elevata, si procede alla esecuzione di una scintigrafia del midollo osseo per valutare il grado di invasione midollare. Alcune metastasi (carcinomi tiroidei, surrenalici, intestinali) possono infine essere studiate con indicatori positivi, in grado di legarsi alle cellule tumorali per le loro caratteristiche fisico-chimiche e/o fisiopatologiche.
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Catananti, Cesare. « L’antropologia alla base della medicina : un dibattito antico ed attuale ». Medicina e Morale 45, no 6 (31 décembre 1996) : 1135–50. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.894.

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Résumé :
La storia della medicina è stata costantemente punteggiata da un vivace dibattito su quelli che sono i contenuti del sapere medico, su quello che è il corretto esercizio applicato di quel sapere e sul se e sul come quel sapere e quell’agire si integrino in un’ottica antropologica. Questo costante richiamo ad una umanizzazione dell’assistenza medica tradisce il profondo bisogno di una medicina centrata sull’uomo e non sulla malattia. Un bisogno molto antico dato che già nel V sec. a.C. le divergenze tra la scuola medica di Cos e quella di Cnido vertevano proprio su tale questione. L’autore dopo aver ripercorso brevemente in questa prospettiva la storia della medicina, mette in luce come con l’individuazione e la diffusione del metodo scientifico, quantitativo, nel XVII sec. gli aspetti tecnici, economici, sociologici hanno prevalso su quelli relazionali. Mentre, a suo giudizio, è nella ricerca delle integrazioni psico-biologiche che il medico doctus ed expertus potrà far valere la sua sapientia, scientia e sapienza cordis tra loro amalgamate; falitando così il suo rapporto con il paziente il quale sarà caratterizzato non da un atteggiamento paternalistico o autoritario ma di paritaria empatia. Si tratta allora di costruire una tecnè che poggi in maniera armonica ed equilibrata su due pilatri: quello della conoscenza scientifica e quello dell’ethos umanitario. una medicina, quindi, che faccia coincidere antropologia e tecnologia.
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Nuzzolese, Emilio, Lucia Tattoli et Francesco Lupariello. « L'odontoiatra sentinella nel maltrattamento e trascuratezza dei minorenni ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (juillet 2021) : 94–103. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001010.

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Résumé :
Gli odontoiatri e gli igienisti dentali durante la loro attività professionale e rapporto di cura con pazienti minorenni possono intercettare condizioni suggestive di maltrattamento. Il viso e il collo rappresentano, infatti, in più del 50% dei casi quelle aree anatomiche dove è possibile riconoscere segni di possibile maltrattamento fisico. Inoltre, le cure odontoiatriche come la seduta di igiene orale professionale possono evidenziare chiari indici di trascuratezza dentale, anch'essa forma di nocumento per l'armonico sviluppo psico-fisico del bambino e della bambina. Il contrasto del maltrattamento e della trascuratezza dei minori non può quindi rinunciare al ruolo sentinella che anche gli operatori sanitari di una struttura odontoiatrica possono offrire nella protezione di bambini e adolescenti, al di là delle responsabilità medicolegali e deontologiche sottese. Tale obiettivo potrà essere raggiunto più efficacemente attraverso idonei percorsi di sensibilizzazione al fenomeno del maltrattamento promossi da odontoiatri forensi, attraverso il coinvolgimento degli ordini professionali, delle Università e delle associazioni di categoria, ponendo così anche la medicina odontoiatrica e l'odontoiatria forense come risorse complementari nei gruppi di lavoro, di studio e di intervento finalizzati alla prevenzione e contrasto del maltrattamento sui minori.
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D’Ambrosio, Cristiana. « Dieta, Cuore e Cancro : tra mito e realtà ». CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no 2 (31 juillet 2022) : 45–51. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-2-6.

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Résumé :
Sebbene comunemente considerate come due entità patologiche separate, le malattie cardiovascolari e il cancro, le principali cause di morte, possiedono varie possibili interazioni, tra cui una serie di fattori di rischio simili (ad es. obesità, diabete, infiammazione cronica). Ogni cardiologo dovrebbe fornire consulenza per un corretto stile di vita (alimentazione, esercizio fisico, evitare il fumo e l’abuso di alcol); così facendo si potrebbero prevenire non solo le malattie cardiovascolari, ma anche il cancro. Inoltre, l’intervento su dieta, attività fisica e fumo si è dimostrato efficace anche in pazienti con tumori noti. Il ruolo di una dieta sana nella prevenzione del cancro è ben riconosciuto. Dati recenti indicano che seguire gli stessi consigli può anche migliorare la qualità della vita dei sopravvissuti al cancro. I pazienti con cancro al seno (BC) sono comunemente preoccupati per la dieta e l’alimentazione e spesso esprimono la necessità di ottenere informazioni relative alla salute e la volontà di cambiare dieta e stile di vita. Pertanto, essere consapevoli dei cambiamenti nella dieta dei sopravvissuti e delle esigenze di informazioni è fondamentale per gli operatori sanitari per guidarli verso scelte di vita ottimali.
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Baldacci, Maria Cristina. « Bioetica dell’esercizio della sessualità nel portatore di handicap fisico geneticamente trasmissibile ». Medicina e Morale 46, no 3 (30 juin 1997) : 503–32. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.879.

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Résumé :
Nella maggioranza dei casi la corporeità dell'handicappato viene relegata ad una semplice rieducazione e indirizzata principalmente verso una migliore socializzazione, i sentimenti di tipo erotico sono ridotti alla sfera spirituale e sostituiti da un'affettività e da un amore platonico dettati da ideologie sociali. Per un handicappato avere un'immagine del proprio corpo è sicuramente più difficile che per altri: il corpo è concepito come luogo di sentimenti ambivalenti. Perchè sede della propria diversità, rappresentazione di una parte di sè che non risponde ai desideri personali, sia di ordine funzionale sia relazionale. Le persone portatrici di handicap hanno bisogno di un aiuto approppriato nella valorizzazione estetica della propria immagine data la disabilità fisica. E' necessario, quindi, aiutarli a scoprire di sè aspetti "diversamente belli" e gratificanti, non solo patinati. Nell'ambito di questa problematica, l'autrice si sofferma particolarmente, per i problemi morali che sollevano, sulle situazioni patologiche geneticamente trasmissibili. In questi casi è necessario far comprendere la giusta possibilità di evitare un danno altamente probabile, forse anche certo, ad una terza persona. In altre parole secondo l'autrice si deve collaborare con Dio a non generare dolore, e l'unico modo per farlo è attraverso l'educazione. E' auspicabile, infatti, che una persona affetta da patologia fonte di handicap fisico geneticamente trasmissibile non eserciti la propria genitalità, ma viva ed "inventi" l'esercizio della propria sessualità in modo sublimato e trascendente, mantenendo intatta e, se è possibile migliorando, la propria "salute sessuale" e mentale.
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Pasquarella, Maria L.T. « Telemedicine between definitions and communicative implications ». Journal of AMD 25, no 1 (mai 2022) : 23. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.1.4.

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Résumé :
La telemedicina nasce dall’incontro tra la medicina e le telecomunicazioni ed è parte della eHealth. Consiste nella “pratica della medicina senza l’usuale confronto fisico tra medico e paziente”. Nel 1997, l’OMS la definisce come “L’erogazione di servizi sanitari quando la distanza è un fattore critico, per cui è necessario usare, da parte degli operatori, le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni”. Il Covid-19 ha velocizzato l’uso del virtuale sia in contesti privati che professionali. Ciò si è rivelato molto utile nella pratica medica, in particolare nel supporto psichico, dietologico, cronico, nonostante sia ancora discriminante per le categorie poco digitalizzate. Ne è derivato un fermento legislativo a partire dall’Unione Europea che ha emanato una Comunicazione n. 689/2008, per promuovere la telemedicina e in Italia l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha istituito un Tavolo tecnico per redigere Linee di indirizzo nazionali. (Ministero della Salute 2010). Anche in telemedicina la qualità della relazione gioca un ruolo fondamentale. La relazione con il paziente online, pur mantenendo aspetti in comune con la relazione in presenza, mostra tratti peculiari che richiedono una formazione ad hoc. Presso l’Azienda Sanitaria Melegnano-Martesana abbiamo realizzato un corso di formazione nel 2020 articolato in 8 incontri di 2 ore ciascuno con successive supervisioni. Le proposte utilizzano il corpo come dimensione di apprendimento. Verbale, non verbale, paraverbale e cura del setting vengono rivisitati al servizio del paziente e del professionista nella presa in carico del paziente e nel rispetto di se stessi. PAROLE CHIAVE telemedicina; telesalute; relazione; formazione; virtuale.
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Romero, Maria Vita. « Medicina e morale in Descartes / Medicine and ethics in Descartes ». Medicina e Morale 66, no 5 (20 décembre 2017) : 603–15. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.509.

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Résumé :
Descartes considera la medicina e la morale come due discipline accomunate dal conseguimento – ciascuna con mezzi e metodi propri – di un fine comune: la salute psicofisica sia come valore in sé, sia come indispensabile premessa per cogliere la felicità in questo mondo. Infatti, se l’uomo non è una “macchina animale”, ma un “composto umano” di anima e di corpo, allora bisogna riconoscere che la medicina e la morale mirano entrambe all’integrità di questo composé humain: l’una guardando al corpo unito alla mente, l’altra alla mente unita al corpo. Sulla scia degli studi condotti sulla machine animale, Descartes aveva tentato di elaborare una medicina anti-animista fondata sui princìpi della meccanica animale; ma, se è vero che tutto si spiega meccanicisticamente nell’organismo, è anche vero però che i princìpi meccanicistici non sono in grado di spiegare la totalità del composé humain, ossia dell’individuo composto di anima e corpo. Da qui la necessità di passare da una medicina basata sulla fisica pura ad una medicina basata sul composto sostanziale, e quindi dall’assoluto meccanicismo fisico al teleologismo psicofisico. Su queste premesse Descartes elabora un particolare concetto di natura su una duplice direttrice di pensiero: da un canto, egli si riallaccia a Ippocrate in merito alla natura intesa come medico delle malattie; dall’altro, apre la strada a certe suggestioni sulla medicina naturale, che invita l’uomo ad ascoltare la natura, quale fonte di rimedi ai suoi mali. ---------- Descartes considers medicine and ethics as two disciplines connected by the achievement – each with different means and methods – of a common goal: psychophysical health, both as a value in itself and as an essential condition to experience happiness in this world. Indeed, if man is not an “animal machine”, but a “human mixture” of soul and body, then it has to be recognised the medicine and ethics both target the integrity of this composé humain: one seeing the body linked to the mind, the other looking at the mind linker to the body. In line with the contribution on the machine animale, Descartes had attempted to develop an anti-animist medicine based on the principles of animal mechanics; however, if it is true that everything can be explained mechanistically in the body, it is also true that mechanistic principles cannot explain the entirety of the composé humain, i.e. the individual made of soul and body. Thus the necessity to move from a medicine purely based on physics to a medicine based on a substantial mixture; therefore, from the absolute physical mechanism to psychophysical teleology. On these conditions Descartes develops a specific concept of nature based on two ideas: on one hand, he looks at Hippocrates regarding the concept of nature seen as a healer of illness; on the other, opens the door to various intuitions of natural medicine that suggests that man should look at nature for remedies to his problems.
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Rodrigues, Filipe Fernandes, Rita Macedo, Diogo Teixeira, Luís Cid et Diogo Monteiro. « Análise comportamental da prática de exercício físico em adultos em contexto de ginásio ao longo de dois anos ». Cuadernos de Psicología del Deporte 21, no 1 (1 janvier 2021) : 282–92. http://dx.doi.org/10.6018/cpd.433261.

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Résumé :
El objetivo de este estudio fue analizar el comportamiento de los practicantes de ejercicio físico durante dos años, considerando su frecuencia como un predictor de la frecuencia futura. Participaron en este estudio 4788 nuevos practicantes de ejercicio físico (mujeres = 2556) con edades comprendidas entre 18 y 75 años. El acceso a gimnasios y health clubs se recopiló utilizando los sistemas electrónicos. Los datos se analizaron utilizando un modelo de ecuación estructural y un modelo de mediación. En cuanto a la tasa de abandono y posterior exclusión del análisis: 39% abandonó la práctica de ejercicio físico entre los primeros seis meses (T1) y los siguientes seis meses (T2); 25% abandonó la práctica entre T2 y seis meses después de un año de práctica regular (T3); y 10% abandonó entre T3 y seis meses después de un año y medio de práctica regular (T4). Según los resultados del modelo de ecuaciones estructurales, se encontraron varios efectos directos e indirectos significativos, lo que sugiere que T2 y T3 pueden ser mediadores entre T1 y T4. Según los resultados del modelo de mediación, es posible observar que el efecto directo no es significativo. Los resultados muestran la existencia de una mediación total entre el período T1 → T4, ya que el efecto indirecto total es significativo y superior al efecto directo. Las personas que practican ejercicio físico al menos dos veces por semana sin interrupción fueron las que tenían más probabilidades de permanecer en la práctica después de dos años de monitorear su comportamiento. This study aimed to examine the behavior of exercisers across two years, considering their exercise frequency as a predictor of future frequency. In total, 4788 new gym exercisers (female = 2556) aged between 18 and 75 years were enrolled for analysis. Adherence. Computerized records at the gyms and health clubs were used to measure exercise adherence. The collected data was analyzed using structural equation modelling and mediation model specifications. Regarding the dropout rate and later exclusion from the analysis: 39% dropped out within the first six months (T1) and the following six months (T2); 25% withdraw the practice between T2 and six months after one year of regular practice (T3); and 10% dropped out between T3 and six months after a year and a half of regular practice (T4). According to the results of the structural equation model, several significant direct and indirect effects were found, thus suggesting that T2 and T3 may play a mediation role between T1 and T4. Looking at the results from the mediation model, it is possible to observe that the direct effect was not significant. The results show the existence of total mediation between the period T1 → T4, since the total indirect effect is significant and greater than the direct effect. Individuals who practice physical exercise at least twice a week without interruption were those who were more likely to remain in practice after two years of monitoring their behavior. Lo scopo di questo studio era di analizzare il comportamento dei professionisti dell'esercizio fisico per due anni, considerando la loro frequenza come un fattore predittivo della frequenza futura. In questo studio hanno partecipato 4788 nuove praticanti di esercizio fisico (femmina = 2556) di età compresa tra 18 e 75 anni. L'accesso alle palestre e ai centri benessere è stato raccolto utilizzando i sistemi elettronici delle palestre. I dati sono stati analizzati utilizzando un modello di equazione strutturale e un modello di mediazione. Per quanto riguarda il tasso di abbandono e la successiva esclusione dall'analisi: 39% ha abbandonato la pratica dell'esercizio fisico tra i primi sei mesi (T1) e i successivi sei mesi (T2); 25% ha rinunciato alla pratica tra T2 e sei mesi dopo un anno di pratica regolare (T3); e 10% ha abbandonato tra T3 e sei mesi dopo un anno e mezzo di pratica regolare (T4). Secondo i risultati del modello di equazione strutturale, sono stati trovati diversi effetti diretti e indiretti significativi, suggerendo così che T2 e T3 possono essere mediatori tra T1 e T4. Secondo i risultati del modello di mediazione, è possibile osservare che l'effetto diretto non è significativo. I risultati mostrano l'esistenza della mediazione totale tra il periodo T1 → T4, poiché l'effetto indiretto totale è significativo e superiore all'effetto diretto. Le persone che praticano esercizio fisico almeno due volte alla settimana senza interruzione erano quelle che avevano maggiori probabilità di rimanere in pratica dopo due anni di monitoraggio del loro comportamento. O objetivo deste estudo consistiu em analisar o comportamento dos praticantes de exercício físico ao longo de dois anos, considerando a sua frequência como preditor da frequência futura. Participaram neste estudo 4788 novos praticantes de exercício físico (feminino = 2556) com idades compreendidas entre os 18 e 75 anos. Foi recolhida os acessos aos ginásios e health clubs com recurso aos sistemas eletrónicos dos ginásios. Os dados foram analisados com o recurso a um modelo de equações estruturais e um modelo de mediação. Relativamente à taxa de abandono e posteriormente exclusão da análise: 39% abandonaram a prática de exercício físico entre os primeiros seis meses (T1) e os seis meses seguintes (T2); 25% desistiu da prática entre T2 e os seis meses após um ano de prática regular (T3); e 10% abandonaram entre T3 e os seis meses após um ano e meio de prática regular (T4). De acordo com os resultados do modelo de equações estruturais, foram encontrados diversos efeitos diretos e indiretos significativos, sugerindo assim que T2 e T3 poderão ser mediadores entre o T1 e T4. De acordo com os resultados do modelo de mediação é possível observar que o efeito direto não é significativo. Os resultados mostram a existência de mediação total entre o período T1 → T4, dado o efeito indireto total ser significativo e superior ao efeito direto. Os indivíduos que praticam exercício físico pelo menos duas vezes por semana sem interrupção foram aqueles que demonstraram maior probabilidades em se manterem na prática após os dois anos de acompanhamento do comportamento.
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Romeo, Maria Vita. « Il concetto di malattia in Pascal / Pascal’s concept of disease ». Medicina e Morale 66, no 2 (5 mai 2017) : 195–207. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.487.

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Résumé :
La Preghiera per chiedere il buon uso delle malattie è certamente influenzata dall’esperienza che Pascal ebbe con la malattia, ma è semplicistico ridurre questo importante opuscolo a un mero riflesso della biografia di Pascal. Il tema centrale di quest’opera, che s’inserisce pienamente all’interno della tradizione medico-filosofica del XVII secolo, è la malattia come occasione non solo per parlare con Dio, ma anche per presentare agli uomini una via di conversione attraverso l’uso corretto del male fisico. Per Pascal, che guarda più alla malattia dell’anima che non a quella del corpo, il rimedio al male non può derivare né dalla natura né dalla medicina. In altri termini, la salus che può dare il medico è solo guarigione e salute del corpo; ma la salus che viene dalla grazia è guarigione dal peccato e salvezza dell’anima. Emerge qui il vero senso della Preghiera, ove Pascal, sulla scia della dialettica figura-verità, rivela il senso ultimo della malattia e ci descrive i mali del corpo come una figura dei mali dell’anima. Secondo questa forma di dialettica, la salute è una “malattia” che ci illude di stare nel benessere e ci rende insensibili alla nostra vera condizione di miseria. La malattia è presentata, dunque, come uno strumento di salvezza, un aiuto divino che accorre verso coloro i quali, senza questo soccorso, resterebbero con il cuore indurito “nell’uso edonistico e criminale del mondo”. Dio, pertanto, invia la malattia per esercitare la sua misericordia, come un giorno invierà la morte per esercitare la sua giustizia. La malattia diventa così una espiazione e al contempo una preparazione al giorno del giudizio. ---------- The Prayer to ask God about the proper use of sickness is certainly influenced by Pascal’s experience with sickness, but it would be too simplistic to limit this important pamphlet as a mere reflection of Pascal’s biography. The central theme of this work, which fully relates to the medical-philosophical tradition of the 17th century, is sickness as an opportunity, not just to talk to God, but also to show men a path of conversion though the proper use of physical pain. To Pascal, who is more interested in the ailment of the soul than the one of the body, the remedy cannot be provided by nature nor medicine. In other words, the salus provided by a doctor relates only to recovery and body health; but the salus provided by Grace is recovery from sin and salvation of the soul. The real meaning of Prayer is revealed. Pascal reveals the ultimate meaning of sickness and describes the ailments of the body and a metaphor of the ailments of the soul. According to this dialectic, health is a “disease” that misleads us to think to be well and makes us insensitive to our real condition of misery. Illness is, therefore, an instrument of salvation, a divine help supporting those who, without such support, would have a hard heart and remain “in the hedonistic and criminal use of the world”. God, therefore, sends sickness to exercise his mercy same as one day he will send death to exercise his justice. Sickness, thus, becomes atonement and, at the same time, preparation to judgement day.
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Thèses sur le sujet "Esercizio fisico come medicina"

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Rosada, Emanuele. « La crioterapia come tecnica di recupero da intenso esercizio fisico negli atleti : analisi della recente letteratura ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21975/.

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Résumé :
BACKGROUND: diverse modalità di recupero sono attualmente utilizzate dagli atleti nel tentativo di compensare gli effetti negativi di un intenso esercizio fisico. Ad oggi, ci sono molteplici approcci terapeutici volti al ridurre i tempi di recupero, superando sia l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (DOMS dall'inglese Delayed Onset Muscle Soreness) che il dolore indotto dall’esercizio, per migliorare le prestazioni. OBIETTIVO: questa Revisione si è limitata ai soli articoli riguardanti studi clinici randomizzati e controllati RCT (dall’ inglese Randomized Controlled Trial) e ha lo scopo di verificare l’efficacia dei trattamenti crioterapici come la crioterapia su tutto il corpo (WBC, dall’inglese Whole Body Criotherapy), e la crioterapia come immersione in acqua fredda (CWI, dall’inglese Cold Water Immersion) come modalità di recupero dopo un intenso esercizio fisico. METODI DI RICERCA: sono state consultate le banche dati elettroniche COCHRANE, PEDro e PubMed. Sono stati inclusi solo RCT che prendessero in esame il trattamento con WBC o con CWI nel recupero da esercizio fisico intenso negli atleti. RISULTATI:sono stati individuati 5 RCT che analizzano gli effetti della crioterapia sui seguenti parametri: danni all'apparato muscolo-scheletrico, riduzione dei tempi di recupero e miglioramento delle prestazioni funzionali. CONCLUSIONI: L’analisi dei risultati degli RCT inclusi, mostra che il solo trattamento con crioterapia, non sembrerebbe essere sufficente per il recupero da DOMS in quanto promuoverebbe modesti miglioramenti su eventuali danni all’apparato muscolo-scheletrico, riduzione dei tempi di recupero e performance, i miglioramenti potrebbero essere indotti da una maggiore ossigenazione dei muscoli e da una riduzione dello sforzo cardiovascolare. L'analisi mosta anche che la crioterapia può provocare un effetto benefico dal punto di vista psicologico che si traduce in una diminuzione della percezione soggettiva del dolore.
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MARCELLI, MAURA. « Valutazione degli effetti dell'esercizio fisico adattato sulla capacità fisica e sulla regolazione cardiocircolatoria in pazienti con sclerosi multipla ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266386.

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Résumé :
Multiple Sclerosis (MS) is a complex neurodegenerative and auto-immune disease that can affect several parts of the central nervous system (CNS). Fatigue, motor disorders, muscle weakness and balance problems are very common consequences in MS patients. There are many suggestions that indicate impairments, resulting not only from disease’s progression per se, but also from sedentary lifestyle secondary to the MS (Dalgas et al. 2008). Moreover it has been demonstrated that patients show impaired autonomic functions and cardiovascular regulation during exercise. The aim of the present investigation was to assess the effectiveness of a six months combined training (CT) - in terms of aerobic capacity, walk and speed ability, balance, fatigue and cardiovascular regulation in response to the muscle metaboreflex recruitment - on subjects with relapsing - remitting MS (RR-MS). Eleven subjects (5 females; age 47.09±10.8; BMI 23.94±4.8) with RR-MS (EDSS 2.5-6.0) participated to a 6 months supervised CT, 1 h/session, 3 days/week of adapted physical activity (APA). Ten subjects (4 females; age 47.7±10.9; BMI 24.3±4.3) with RR-MS (EDSS 2.5-6.0) were enrolled as sedentary control group (CTL). CT program consisted of endurance training, resistance training, and exercises for balance, coordination, joint mobility and stretching. Cardiopulmonary testing on a electromagnetically braked cycle-ergometer was used to assess maximum workload (Wmax), oxygen uptake (VO2max), carbon dioxide output (VCO2max), pulmonary ventilation (Vemax) and heart rate (HRmax). These parameters were measured by means of a metabolic measurement cart (MedGraphics Ultima CPX, St. Paul, USA). Patients were also evaluated with the Modified Fatigue Impact Scale (MFIS), the Berg Balance Scale (BBS), the Timed Up and Go (TUG), and the 6 Minute Walking Test (6MWT). Hemodynamic parameters: stroke volume (SV), cardiac output (CO), the pre-ejection period/left ejection time ratio (PEP/VET), systemic vascular resistance (SVR) during post-exercise muscle ischemia (PEMI) and control exercise recovery (CER) tests were measured by means of impedance cardiography (NCCOM 3, BoMed Inc., Irvine, CA). Also the difference between the PEMI and the CER tests was calculated to allow for metaboreflex response to be assessed. Evaluations were performed before training (T0), at the third (T3) and at the sixth month (T6). The study described so far showed that the 6 months training could effectively improve physical capacity of MS patients. There was a remarkable increase in strength and speed of lower limbs, moreover perception of fatigue drastically decreased and balance enhanced. On the contrary, no difference for hemodynamic parameters between groups was highlighted. It can be speculated that MS patients need more time (1 or 2 years training) to obtain necessary metabolic and structural changes to modify cardiovascular regulation during exercise.
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MASCHERINI, GABRIELE. « Prescrizione dell’esercizio fisico : approccio multidisciplinare ». Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/2158/1037471.

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Résumé :
La prevenzione e la promozione di stili di vita sani è l’arma più valida per combattere le malattie croniche. Tutti possono ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare queste malattie semplicemente adottando abitudini salutari, in particolare evitando il fumo, avere un’alimentazione corretta ed effettuare attività fisica con regolarità. Nel 2005 anche la rivista Lancet aveva lanciato un allarme per una possibile epidemia di malattie croniche, evitabile soltanto a fronte di un impegno politico forte e coordinato: senza un’azione politica coordinata e concertata, però, le vittorie ottenute finora nel contrasto alle malattie infettive rischiano di essere spazzate via da un’ondata di nuove patologie. Serve allora un forte impegno internazionale per impedire che questo avvenga. Un indagine condotta nel 2002 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità mostra come il 17% della popolazione mondiale sia classificata come fisicamente inattiva ed un altro 41% come insufficientemente attiva per il mantenimento del quotidiano benessere
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Livres sur le sujet "Esercizio fisico come medicina"

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Autofagia Cellulare : Scopri Come Promuovere l'autofagia e Tutti I Suoi Benefici. Correlazione Tra Autofagia e Dieta Chetogenica, Digiuno Intermittente, Digiuno Ad Acqua Ed Esercizio Fisico. Independently Published, 2019.

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