Thèses sur le sujet « Educazone »

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1

Checchi, Fabrizio. « Educazione scientifica ed educazione alla sostenibilita : una analisi di proposte didattiche ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6164/.

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Résumé :
In questo lavoro di tesi sono stati analizzati tre progetti educativi proposti a livello della scuola superiore in cui si è posta l'attenzione sull'educazione alla sostenibilità, inserendola però in un contesto più vasto di educazione scientifica.
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2

Trevisan, Licia <1996&gt. « Educazione letteraria ed educazione civica : proposte per la scuola secondaria di primo grado ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21752.

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Résumé :
L’obiettivo di questa tesi è quello di offrire spunti per l’attualizzazione di testi della letteratura italiana, previsti nell' insegnamento dell’italiano nella scuola secondaria, tenendo presente il nuovo approccio didattico “per competenze” e le recenti teorie sull'educazione letteraria che pongono al centro lo studente-lettore. Per farlo viene affrontato un argomento molto recente, che sta rappresentando una sfida per la scuola italiana: l’introduzione nei programmi scolastici di ogni ordine e grado dell’insegnamento dell’educazione civica. In base alle recenti normative del 2019, infatti, l’educazione civica è diventata materia obbligatoria, disciplina autonoma e trasversale. Il presente elaborato propone alcuni collegamenti possibili tra temi di attualità e cittadinanza e testi della letteratura italiana in modo da adempiere, da un lato, all’esigenza di insegnare ai ragazzi l’educazione civica, dall’altro, alla necessità di rinnovamento dell'insegnamento della letteratura. Seguendo le Indicazioni Nazionali per la scuola secondaria di primo grado e le linee-guida del MIUR, vengono offerti degli spunti di percorsi letterari. Infine, viene presentata come esempio pratico un’Unità d’Apprendimento completa.
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3

Garini, Stefania <1991&gt. « Educazione, Filosofia e Pensiero Autonomo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15442.

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Résumé :
Nel mio elaborato di tesi magistrale in “Filosofia, curriculum scienze umane e della formazione”, ho voluto ripercorre la storia della filosofia e del pensiero autonomo, nella sua formazione e sviluppo dagli antichi greci fino ad oggi, per evidenziare un tema di insegnamento fondamentale di cui si dovrebbe occupare la scuola e cioè l’educazione al pensiero e alla riflessione sulla realtà. Per quanto riguarda l’antica Grecia, ho ripreso il pensiero di Socrate e di Platone, utilizzando gli scritti del filosofo e studioso Hadot, dimostrando quanto nell’antichità fosse ritenuta importante la filosofia per l’educazione, a partire dalla prima infanzia. Per quanto riguarda poi l’ epoca romana, ho evidenziato l’importanza che veniva attribuita dagli antichi romani a una filosofia di stampo prevalentemente “pratico”, se così si può definire, che educasse i cittadini all’ etica e alla comprensione del reale, di cui lo stoicismo è l’ esempio più evidente. L’avvento del cristianesimo e il sopraggiungere del medioevo introducono il grande cambiamento che avviene rispetto all'antichità: la scuola si trasforma a poco a poco nella scuola di stampo moderno che oggi conosciamo, dove l’insegnamento si fa via via più settoriale e specializzato, in modo tale da perdere il fondamentale valore che dovrebbe indirizzarlo e cioè educare fin dall’infanzia all’ esercizio del pensiero. A questo punto e in relazione a quanto sopra detto, mi sono soffermata su il filosofo e sociologo Edgar Morin che, analizzando a fondo proprio la mancanza dell’educazione al pensiero complesso in una scuola che in teoria dovrebbe educare, ha portato alla luce il vero problema: la scuola necessita più che mai di un cambiamento netto, che la riporti a essere il sostegno fondamentale, non solo didascalico ma nel vero senso della parola, educativo, della società moderna. Pertanto Morin sostiene che la scuola educando alla riflessione sarebbe in grado di formare persone capaci di affrontare i molteplici e complessi problemi odierni, che sono di tipo culturale, relazionale e sociale. La scuola moderna ideale dovrebbe infatti occuparsi prima di tutto di formare e aiutare a crescere persone che siano in grado di riflettere criticamente sulla vita e sulla società, diventando così adulti consapevoli. Ho infatti analizzato e esemplificato alcuni studi specifici di Morin che riportano quanto la scuola moderna si focalizzi molti di più sull’ insegnamento e il trasferimento delle conoscenze specifiche senza che parallelamente si aiutino i giovani a sviluppare una vera consapevolezza critica che riguardi aspetti più generali del vivere. Nella seconda parte della tesi mi sono soffermata in un primo momento su Gentile, filosofo e politico, la cui riforma della scuola ha posto alla base dell’educazione e della formazione, gli studi umanistici e classici ritenuti fondamentali. Il suo sistema filosofico è infatti strettamente connesso alla sua idea di educazione scolastica, ritenendo egli sempre necessaria la filosofia e il suo studio in ambito scolastico, anche se tale materia potrebbe apparire non immediatamente attinente alla vita reale: chi si è interfacciato con la riflessione critica e lo studio di questa materia porterà infatti con sé per sempre un certo modo di pensare il mondo. In seguito, proseguendo su questo filo logico ho analizzato alcuni autori moderni che per parte loro hanno cercato di riportare la filosofia e il pensiero critico nella scuola: pertanto ho ripreso teorie e studi che riguardano l’insegnamento della filosofia sia alle elementari che alle superiori e in parallelo ho descritto situazioni pratiche per l’ insegnamento di questa
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4

FANELLI, Rossella Domenica. « Educazione attraverso l’arte. Una prospettiva pedagogica ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2014. http://hdl.handle.net/11369/334258.

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Résumé :
Abstract in italiano La presente tesi di dottorato prende le mosse da un’analisi critica che denuncia la separazione dell’arte e dell’educazione estetica dai processi formativi curricolari e tenta mediante l’analisi del pensiero estetico di John Dewey di ricomporre tale frattura e di restituire al soggetto in formazione la possibilità di godere della cifra formativa dell’arte. This dissertation begins with a critical analysis that denounces the separation of art and aesthetic education from curricula educative processes and attempts through the analysis of aesthetic thought of John Dewey to reconstruct the fracture and to return to the subject the opportunity to enjoy of the formative implications of art.
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5

Zuccolo, Nadina <1964&gt. « Educazione e pedagogia di genere nell'infanzia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16978.

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Résumé :
In questo elaborato si affronta il tema dell’educazione di genere con uno sguardo più approfondito al periodo dell’infanzia. La prima parte traccia il quadro teorico di riferimento con studi e teorie inerenti temi complessi ed interrelati come sesso e genere e il loro rapporto con i concetti di identità e differenza. Gli stessi argomenti sono stati considerati anche in prospettiva interculturale. Un’attenzione specifica è rivolta agli stereotipi e ai pregiudizi, riferiti al genere e non solo, che influenzano la vita degli individui. Molta parte del lavoro è focalizzato sull'infanzia e sul ruolo fondamentale di tutte le agenzie educative nella formazione delle nuove generazioni a una maggiore consapevolezza della propria identità libera da stereotipi e pregiudizi e aperta al riconoscimento e al rispetto di tutte le differenze. Studi e ricerche mostrano la pervasività che questi hanno nel linguaggio, nei libri, nella letteratura per l’infanzia e, in generale, nella quotidianità dei bambini e delle bambine. La cornice teorica e normativa fa da sfondo a una serie di esperienze attuate in vari contesti locali, regionali e nazionali considerando anche la necessità di un’adeguata formazione del personale educativo su questi temi. L’analisi di ricerche e sperimentazioni ha evidenziato che un lungo percorso di rinnovamento è stato tracciato ma che ancora molto resta da fare per diffondere una più ampia consapevolezza delle problematiche legate alle dimensioni del genere.
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6

Scrivanti, Fabio <1993&gt. « Il museo tra evergetismo ed educazione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19446.

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Résumé :
L'elaborato propone un'indagine circa la possibilità di ripensare il museo quale protagonista di primo piano nella formazione degli esseri umani. Attraverso un'analisi degli studi dedicati alla didattica museale, si vuole sottolineare la necessità di un rapporto più concreto e diretto tra la disciplina storia dell'arte e l'oggetto del suo studio, ossia le opere d’arte. Tramite un questionario distribuito online grazie al contributo della Direzione Regionale Musei del Veneto, è stata inoltre condotta un’indagine statistica che ha permesso di valutare gli esiti di una frequentazione abituale degli spazi espositivi fin dall'infanzia. L'obiettivo è di comprendere a fondo quali possano essere le prospettive per le istituzioni culturali nazionali ed internazionali affinché, anche attraverso la loro opera educativa, le future generazioni possano essere formate ad un rapporto più umano e responsabile nei confronti del patrimonio artistico e del territorio.
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7

Goisis, Orsola. « Diderot e l'Encyclopédie : antropologia, educazione, politica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3425351.

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Résumé :
My research examines the relationship between Diderot's early philosophical works and the Encyclopédie, specifically investigating the link between its anthropological and political dimensions. In other words, in my research I look at the connection between a materialist epistemology, which features a new conception of the 'human being” as a physically and physiologically determined entity, and the socio-political transformations suggested by the Encyclopédie. These transformations involve a series of intersecting relations of both theoretical-cognitive (renvois) and material nature (e.g. the shift from “organ” to “organization”, the fight to guilds, the division of labor, and the concept of solidarity). The interpretative contribution of this thesis lies in the identification of an educational project, which ties both anthropological and political aspects, and which is concerned with the materialistic education of the Third State. Quoting the Theses on Feuerbach, this educational project seems to show the necessity for educators to be enlightened too. According to this new interpretation, the Encyclopédie can no longer be considered a mere intellectual effort, and can finally become a true "revolutionary practice", a "Pensée en action". In this way, the Encyclopédie symbolizes the culmination of those organic cycles preceding every revolution (Venturi 1939), as well as a reference for those men who need take part in the "Progress" (in the mechanical sense) after the "revolution". As a result, the Encyclopédie develops into a praxis against the system, whose beating heart is represented by its relational and dialectical dimensions, which are able to generate new foundations for social life and new ways to think of politics.
La mia ricerca verte sul rapporto fra la filosofia del primo Diderot e il progetto enciclopedico e indaga il nesso fra dimensione antropologica e dimensione politica: quale sia, detto altrimenti, il legame che intercorre fra un’epistemologia materialista, e dunque, una nuova concezione dell’essere fisiologicamente e materialmente determinata, e la trasformazione socio-politica che l’Encyclopédie propone, una trasformazione che si concretizza per mezzo di relazioni intersecanti, sia di carattere teoretico e cognitivo (renvois), sia di carattere materiale (dall’organo all’organizzazione, lotta alle corporazioni, divisione del lavoro, solidarietà). Ritengo, e forse questo rappresenta l’aspetto più “originale” dell’interpretazione proposta in questo lavoro di tesi, che quel che tiene insieme piano antropologico e piano politico e che permette di dare loro un “senso compiuto” senza cadere nello sconforto che la a-sistematicità diderottiana talvolta suscita, sia la presenza di un ampissimo progetto educativo o, parafrasando le Tesi su Feuerbach, di un progetto tutto volto ad “educare gli educatori”, a fare di loro uomini éclairés in una prospettiva di perfectibilité materialisée. Così intesa l’Encyclopédie si svincola dall’interpretazione che la vuole una gigantesca impresa intellettuale, per divenire vera e propria “prassi rivoluzionaria”, “pensée en action”, il simbolo del punto culminante di un ciclo organico che precede ogni rivoluzione (Venturi 1939), mezzo, forma, base materiale in cui gli uomini si sarebbero riconosciuti, dopo “le rivoluzioni”, per riprendere a lavorare al “progresso” (in senso meccanico). Una prassi nemica dei sistemi, il cui cuore pulsante è rappresentato dalla dimensione relazionale e dialettica a partire dalla quale è possibile scorgere nuovi fondamenti per il vivere sociale ed una nuova prospettiva per pensare la politica.
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8

Goisis, Orsola. « Diderot e l'Encyclopédie : antropologia, educazione, politica ». Thesis, Paris, EHESS, 2017. http://www.theses.fr/2017EHES0078/document.

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Résumé :
Diderot et l'Encyclopédie se propose d'enquêter sur le rapport entre ladimension anthropologique et la dimension politique: en d'autres mots,d'enquêter sur le lien qui se trouve entre une épistémologie matérialiste, et doncune nouvelle conception de l'être physiologiquement et matériellementdéterminé, et la transformation sociopolitique que l’Encyclopédie propose; unetransformation qui se concrétise au moyen de relations qui s'entrecroisent, àcaractère théorétique et cognitif (renvois), ou à caractère matériel (de l'organe àl'organisation, lutte aux corporations, division du travail, solidarité).L’hypothèse qui meut l'étude et qui, peut-être, en représente l'aspect leplus original, est l’identification de la présence d'un projet éducatif très vaste quipermettrait de maintenir ensemble, dans la pensée du philosophe de Langres,plan anthropologique et plan politique, en leur donnant, un “sens abouti” et enles empêchant de plonger dans le désespoir que le non-systématisme du procédédiderotien suscite parfois; un tel projet éducatif viserait, en paraphrasant lesThèses sur Feuerbach, à “éduquer aux éducateurs”, à faire d'eux des hommeséclairés dans une perspective de “perfectibilité matérialisée”
My research examines the relationship between Diderot's early philosophical works and the Encyclopédie, specifically investigating the link between its anthropological and political dimensions. In other words, in my research I look at the connection between a materialist epistemology, which features a new conception of the 'human being” as a physically and physiologically determined entity, and the socio-political transformations suggested by the Encyclopédie. These transformations involve a series of intersecting relations of both theoretical-cognitive (renvois) and material nature (e.g. the shift from “organ” to “organization”, the fight to guilds, the division of labor, and the concept of solidarity).The interpretative contribution of this thesis lies in the identification of an educational project, which ties both anthropological and political aspects, and which is concerned with the materialistic education of the Third State. Quoting the Theses on Feuerbach, this educational project seems to show the necessity for educators to be enlightened too.According to this new interpretation, the Encyclopédie can no longer be considered a mere intellectual effort, and can finally become a true "revolutionary practice", a "Pensée en action". In this way, the Encyclopédie symbolizes the culmination of those organic cycles preceding every revolution (Venturi 1939), as well as a reference for those men who need take part in the "Progress" (in the mechanical sense) after the "revolution". As a result, the Encyclopédie develops into a praxis against the system, whose beating heart is represented by its relational and dialectical dimensions, which are able to generate new foundations for social life and new ways to think of politics
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FALAPPI, Stefano. « Educazione, diversità religiosa e convinzioni non religiose ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28975.

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Corro', Valentina <1985&gt. « Educazione ai generi. Uno sguardo alla maschilità ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7593.

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Résumé :
L’elaborato si propone di approfondire la questione dell’educazione ai generi delle/degli adolescenti, ponendo il focus sull’aspetto della maschilità. Una panoramica sugli studi di genere più autorevoli ed una loro differenziazione viene fatta nel primo capitolo dell’elaborato, dove si illustrano diversi approcci alla questione del genere e dei generi, della femminilità e della maschilità. Nel secondo capitolo viene approfondita la questione della maschilità, da una prospettiva antro-socio-psicologica; mentre nel terzo vengono analizzate le peculiarità del target scelto (le/gli adolescenti), dal punto di vista dei processi di sviluppo e delle problematiche, per metterle in relazione con la questione dell’identità e del genere. Vengono quindi presentati criticamente, nell’ultimo capitolo, alcuni percorsi di educazione ai generi ed i relativi strumenti utilizzati da diverse associazioni che operano in questo ambito. Inoltre vengono proposti dei possibili percorsi educativi, che seguono l’approccio dell’empowerment di comunità, integrando una base teorica di studi di genere con strumenti partecipativi tipici della ricerca-azione. La scelta fatta è quella della valorizzazione della complessità; viene pertanto ritenuta fondamentale la coerenza tra una certa prospettiva teorica e la metodologia utilizzata.
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Sturza, Mihaela <1995&gt. « Educazione e giustizia sociale per generare capacità ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20433.

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Résumé :
L’approccio delle capacitazioni in una prospettiva di educazione e giustizia sociale, in un mondo sempre più globalizzato e dominato da forti poteri economici che vede sempre una più difficile garanzia di uguaglianza, benessere e felicità. Attraverso questo lavoro di tesi si vuole superare il concetto di benessere materialista e statico e si passa ad uno di well – being, che è una condizione più estesa e include tutto ciò che la persona vuole e può essere, definito dall’economista Amartya Sen. Di conseguenza le capacità centrali, come le descrive la filosofa Nussbaum, diventano il fondamento dei diritti Costituzionali. La domanda a cui si cerca di dare una risposta, attraverso la modalità di ricerca qualitativa, e se l’innovativo strumento dell’abitare sociale, interviene sull’acquisizione delle abilita e se rende possibile i percorsi di capacitazione e di realizzazione dei progetti di vita.
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BOSNA, VALERIA VITTORIA AURORA. « La libertà femminile in Educazione. Pratiche, protagoniste, idee ». Doctoral thesis, Università di Foggia, 2016. http://hdl.handle.net/11369/351307.

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Résumé :
La tematica oggetto della presente ricerca nasce da differenti fattori relazionati tra di loro. In primo luogo la considerazione secondo cui l’educazione formale attuale, ovvero l’educazione scolastica, mostra diversi aspetti critici rispetto al modello di formazione che propone, tra cui la gestione dei saperi propri dell’offerta formativa e la sua struttura, entrambe più orientate alla trasmissione di contenuti e meno alla cura di una corretta crescita integrale e armonica dei soggetti in formazione. A partire da queste considerazioni, oramai diffuse tra le famiglie di nuova generazione, aumenta il numero di genitori che scelgono percorsi alternativi alla scuola tradizionale per l’educazione dei propri figli e figlie. In base a questa panoramica è importante considerare i nuovi bisogni educativi e le nuove realtà formative sempre più presenti nei territori europei. In tale contesto di innovazione o di riscoperta di idee educative messe da parte dall’imponenza dell’istituzione scolastica è necessario analizzare quanto e come tali realtà educative alternative lavorino anche in prospettiva di un’educazione rivolta alla valorizzazione delle differenze di sesso e alla tutela del sesso femminile. Ancora oggi infatti si riscontra l’urgenza, in primo luogo educativa, di tutelare e salvaguardare una sana crescita delle bambine, ragazze e giovani, soggette a un rischio maggiore di discriminazione a causa della loro appartenenza sessuale. Il genere femminile storicamente ha incontrato nell’educazione la via per potersi emancipare e “liberare” da limiti, vecchie idee sociali e da stereotipi propri della cultura di appartenenza, connessi all’appartenenza sessuale e di genere. La scuola pubblica ha avuto un ruolo fondamentale ai fini di un cambiamento sociale in gran parte del mondo. L’analisi socio-educativa, nel secolo XXI, ha evidenziato come questo strumento liberatore sia stato però strumentalizzato per fini economici, culturali e politici, specialmente in relazione all’educazione femminile. In molti casi, infatti, l’educazione formale consolida gli stereotipi legati al sesso e al genere femminile, proponendo una formazione basata ancora su idee e discipline di impronta patriarcale. La ricerca, dal titolo “La Libertà femminile in Educazione. Pratiche, protagoniste, idee”, svolta in un regime di cotutela tra l’Università di Foggia (Italia) e l’Università di Barcellona (Spagna), e contestualizzata, per quanto riguarda l’analisi dei processi educativo-formativi spagnoli, principalmente nel territorio della Catalogna, prende in considerazione come cornice teorica l’Educazione Libera, cercando di andare più in là degli studi sino ad oggi realizzati e focalizzandosi a livello epistemologico sulla Libertà femminile in Educazione. Alla base di tale scelta vi è la considerazione della presenza, nella nostra società, di un dualismo, relazionato principalmente all’educazione femminile, tra Essere e Dover essere; un dualismo culturale in cui le bambine, le ragazze e le giovani donne sono ancora rinchiuse e in cui i modelli patriarcali di formazione e di educazione limitano il genere femminile nella sua espressione creativa e libera. In tal senso la ricerca è stata orientata in direzione della ricerca dei diversi modelli, forme e idee educative, presenti nei movimenti di Educazione Libera di ogni periodo storico, che hanno preso in considerazione l’educazione femminile in termini di valorizzazione dell’essere femminile, superando gli schemi educativi patriarcali e lavorando per la formazione di un pensiero critico e per la costruzione di un saper essere, prima che di un saper fare, con l’obiettivo di educare le ragazze alla consapevolezza di essere differenti, garantendo a se stesse il diritto di poter godere delle stesse opportunità di sviluppo e di crescita del genere maschile, ovvero di esprimere le proprie opinioni senza sentimenti di colpa o di inadeguatezza. Oltre alla motivazione dettata dall’analisi socio-educativa, il tema scelto come oggetto di riflessione è legato al mio percorso personale e professionale, come educatrice diretta di bambini e bambine, come donna e pedagogista, con una sensibilità particolare verso la discriminazione femminile, la violenza contro le donne e anche verso la ricerca continua di nuovi modelli e buone pratiche di educazione alternativa, aperta alle differenze di sesso e alla Libertà femminile.
El tema seleccionado para la presente investigación surge de diferentes factores relacionados entre de ellos. En primer lugar desde una critica a la educación formal actual que muestra diversos aspectos sobre su modelo de formación, contenidos y estructura, ya que resulta orientada más en la transmisión de contenidos y menos en el cuidado de un correcto crecimiento integral y armonioso a lo largo del proceso educativo. En ese sentido debemos considerar, con urgencia, la necesidad de una acción educativa orientada hacia todos, y en particular a las niñas, chicas y jóvenes mujeres, con mayores problemas de discriminación a causa de su sexo. En según lugar se añade el interés personal, como factor determinante para la elección del campo y del tema de esta investigación. Debido a dichas motivaciones se ha elegido como tema principal de esta investigación, el estudio y la profundización de la Libertad femenina en Educación, o sea el análisis de las ideas, de las prácticas y de los principales protagonistas de los movimientos catalanes de Educación Libre con referencia especifica a la educación femenina. La investigación se propone entonces conocer y profundizar algunos proyectos educativos alternativos de Educación Libre que han provocado la necesidad de repensar la educación, desde el punto de vista estructural y conceptual basándola en la Libertad femenina. La investigación se inicia en Italia en el curso 2011/2012, desde el Doctorado de Investigación en Pedagogía y Ciencias de la Educación de la Universidad de Foggia; para avanzar en Barcelona, con bajo el curso de Doctorado de investigación en Educación y Sociedad de la Universidad de Barcelona; en régimen de Co-Tutela entre ambas universidades. En esta investigación confluye una doble mirada: un marco teórico de Historia de la Pedagogía, área disciplinar a la que pertenece la directora italiana, Barbara De Serio; y la visión de Estrategias y Recursos Didácticos, desde el área disciplinar de la Didáctica a la que pertenece la directora Dra. Núria Rajadell de la Universidad de Barcelona. Se pretende aportar a nivel epistemológico un matiz innovador focalizado en la Historia de las Mujeres, la Historia de la educación femenina, la Pedagogía de Género y de la Diferencia, enfocando así la atención sobre la Libertad femenina en Educación. En este sentido la investigación pretende reconstruir una genealogía en femenino de las experiencias de Educación Libre desde sus inicios hasta la actualidad, y desde la teoría hasta la practica.
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Zuin, Nicola <1987&gt. « Educazione e attivismo politico durante la dinastia Ming ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5799.

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Nel mio elaborato viene analizzata l'influenza delle istituzioni educative sulla società e sulla politica durante la dinastia Ming. In particolare sono stati analizzati il sistema degli esami imperiali, le istituzioni educative e l'evoluzione delle accademie private durante la dinastia Ming. I primi due capitoli della tesi descrivono l'evoluzione del sistema degli esami imperiali e l'influenza che esercitarono sulla selezione dei funzionari governativi. Inoltre viene descritto il ruolo della scuola filosofica di Cheng-Zhu nel favorire l'instaurazione di un regime autocratico durante la dinastia Ming. Nel terzo capitolo vengono descritte le istituzioni educative della dinastia Ming, particolarmente l'accademia di Hanlin ed il Consiglio Interno, e l'evoluzione del fenomeno delle accademie private. Nel quarto capitolo viene analizzato il momento di crisi politica che caratterizzò gli ultimi decenni della dinastia ed il ruolo rivestito in questo periodo dalle accademie private, in particolar modo dalle associazioni di letterati di Donglin e Fushe.
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Milanesi, Martina <1990&gt. « La Collaborazione sino-africana in materia di educazione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6218.

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Résumé :
I rapporti di Pechino nei confronti del continente africano. Breve excursus sulla storia delle relazioni tra la Repubblica Popolare cinese e l'Africa, particolare attenzione agli aiuti cinesi in ambito sociale e in particolar modo al campo dell'istruzione.
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Alessandrini, Chiara <1994&gt. « Educazione linguistica all’università e le aspettative degli studenti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15211.

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Résumé :
Lo scopo di questa ricerca è quello di delineare un quadro concreto delle aspettative degli studenti nei confronti dell’educazione linguistica universitaria e di conseguenza rispetto ai risultati ottenuti durante il loro percorso accademico. Nello specifico, questa ricerca analizzerà come caso di studio il corso di lingua giapponese del primo anno di laurea magistrale, tenuto dal visiting professor Hideo Hosokawa (Waseda University) nel secondo semestre dell’anno accademico 2017/18 presso l’ateneo veneziano. Incentrato sul progetto “Individuare il mio tema di ricerca”, il corso è stato il campo in cui si sono potuti osservare il comportamento e la risposta dei discenti in relazione ad attività che mirano allo sviluppo di una consapevolezza critica. Tale processo si sarebbe attivato attraverso le interazioni della comunità-classe, in cui la lingua straniera è stata impiegata per il suo scopo intrinseco, ovvero la comunicazione. Confrontando i dati raccolti attraverso la ricerca-azione, le interviste agli studenti e i questionari rivolti sia a questi ultimi che ai neoiscritti al medesimo corso di laurea magistrale nell’anno accademico successivo, i quali dunque non hanno partecipato al progetto, si è voluto mettere in luce eventuali elementi d’influenza nella formazione delle aspettative dei discenti nei confronti dell’educazione linguistica universitaria, e fornire una riflessione riguardo al suo potenziale.
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PISCHETOLA, MAGDA. « EDUCAZIONE E INCLUSIONE DIGITALE : TEORIE, METODI E STRUMENTI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/699.

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Résumé :
Questo lavoro è un tentativo di precisare dimensioni e condizioni del digital divide, a partire dalla scelta di una specifica accezione del termine, che lo inserisce nella più ampia e articolata problematica della disuguaglianza sociale. Le Information and Communication Technologies sollevano il problema del significato attuale della cittadinanza e dell’inclusione sociale, che nei contesti socialmente ed economicamente più arretrati si traducono in lotta alla povertà, chiamando in causa la complessa relazione tra tecnologia e sviluppo umano. L’accesso significativo alle tecnologie corrisponde all’applicazione di capacità intellettuale e comprende alcuni elementi di fondamentale importanza, come la gestione e rielaborazione dell’informazione, la crescita di competenze utili a sfruttare i vantaggi della tecnologia. La penetrazione delle tecnologie nella società contemporanea pone alcune sfide al rinnovamento della scuola e rende indispensabile valutare che tipo di competenze sono necessarie, come poterle sviluppare e quali metodologie adottare nella didattica, affinché le nuove generazioni crescano con la capacità di partecipare attivamente al cambiamento della società. A tale scopo, il presente contributo propone una ricerca sul campo che mette a confronto l’implementazione del progetto One Laptop Per Child in due realtà agli antipodi dell’indice di sviluppo umano – l’Italia e l’Etiopia – con un’attenzione specifica al potenziale sviluppo di “competenze digitali” e all’evoluzione della metodologia di insegnamento, elementi che in linea teorica corrispondono ai primi ingredienti di una incentivazione dell’inclusione sociale. La ricerca è di tipo qualitativo, utilizza gli strumenti del focus group, dell’intervista, del questionario e dell’osservazione partecipante, prendendo in esame 13 classi e 18 insegnanti/coordinatori per ciascun campo. I risultati più importanti mostrano che una azione efficace in termini di inclusione digitale è condizionata da una organizzazione educativa programmatica, promozione di iniziative con un valore locale, interventi di formazione e di capacity building che non sconvolgano sistemi socio-culturali consolidati, ma che incidano sulla motivazione dei destinatari valorizzando il capitale umano e sociale. È questo che intendiamo con innovazione della scuola.
The term digital divide echoes a kind of technological determinism. It has often suggested that inequalities depend on physical access to Information and Communication Technologies and that simply achieving such access would solve problems of social exclusion. In this work the original literal sense of “access” will be replaced by a set of more concrete operational definitions. It extends the model of a gap between haves and have-nots to a concept of a broader digital inequality, depending on the so-called “digital skills”. It calls attention to information as a primary good in the contemporary society, to be considered as the main goal to achieve through a meaningful use of ICT. The emphasis is therefore placed on education, where the digital literacy can provide the ability to access, manage, integrate, evaluate, and create information. Social opportunities of digital technology are underlined both in developed and developing countries. We argue in fact that, whenever integrated in school subjects, ICT might become a great opportunity to innovate learning and teaching, to accomplish a renovated citizenship in the Nord of the world and help to achieve better standards of development in the South. A comparative analysis of two opposite contexts investigate understandings of the digital inclusion by exploring best practices for sustainable projects. The field research focuses on the One Laptop Per Child worldwide project, comparing the use of the same technological tool in primary schools of Italy and Ethiopia. The data presented are based on observations, focus group and interviews with a sample of 13 classes and 18 teachers/coordinators for each field, conducted during the school year 2008-2009. Results indicate that often children capabilities are complementary to teachers’ ones, that ICT provide the flexibility to meet diverse learners’ needs, that training is essential to motivate and empower teachers to use ICT and revise traditional didactics, that social capital has a central role in the school. The concept of capacity building emerges from these concepts and suggests pathways to improve skills access in the long run and adapt school curricula to collaborative environments. This is what the present study calls innovation.
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PISCHETOLA, MAGDA. « EDUCAZIONE E INCLUSIONE DIGITALE : TEORIE, METODI E STRUMENTI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/699.

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Résumé :
Questo lavoro è un tentativo di precisare dimensioni e condizioni del digital divide, a partire dalla scelta di una specifica accezione del termine, che lo inserisce nella più ampia e articolata problematica della disuguaglianza sociale. Le Information and Communication Technologies sollevano il problema del significato attuale della cittadinanza e dell’inclusione sociale, che nei contesti socialmente ed economicamente più arretrati si traducono in lotta alla povertà, chiamando in causa la complessa relazione tra tecnologia e sviluppo umano. L’accesso significativo alle tecnologie corrisponde all’applicazione di capacità intellettuale e comprende alcuni elementi di fondamentale importanza, come la gestione e rielaborazione dell’informazione, la crescita di competenze utili a sfruttare i vantaggi della tecnologia. La penetrazione delle tecnologie nella società contemporanea pone alcune sfide al rinnovamento della scuola e rende indispensabile valutare che tipo di competenze sono necessarie, come poterle sviluppare e quali metodologie adottare nella didattica, affinché le nuove generazioni crescano con la capacità di partecipare attivamente al cambiamento della società. A tale scopo, il presente contributo propone una ricerca sul campo che mette a confronto l’implementazione del progetto One Laptop Per Child in due realtà agli antipodi dell’indice di sviluppo umano – l’Italia e l’Etiopia – con un’attenzione specifica al potenziale sviluppo di “competenze digitali” e all’evoluzione della metodologia di insegnamento, elementi che in linea teorica corrispondono ai primi ingredienti di una incentivazione dell’inclusione sociale. La ricerca è di tipo qualitativo, utilizza gli strumenti del focus group, dell’intervista, del questionario e dell’osservazione partecipante, prendendo in esame 13 classi e 18 insegnanti/coordinatori per ciascun campo. I risultati più importanti mostrano che una azione efficace in termini di inclusione digitale è condizionata da una organizzazione educativa programmatica, promozione di iniziative con un valore locale, interventi di formazione e di capacity building che non sconvolgano sistemi socio-culturali consolidati, ma che incidano sulla motivazione dei destinatari valorizzando il capitale umano e sociale. È questo che intendiamo con innovazione della scuola.
The term digital divide echoes a kind of technological determinism. It has often suggested that inequalities depend on physical access to Information and Communication Technologies and that simply achieving such access would solve problems of social exclusion. In this work the original literal sense of “access” will be replaced by a set of more concrete operational definitions. It extends the model of a gap between haves and have-nots to a concept of a broader digital inequality, depending on the so-called “digital skills”. It calls attention to information as a primary good in the contemporary society, to be considered as the main goal to achieve through a meaningful use of ICT. The emphasis is therefore placed on education, where the digital literacy can provide the ability to access, manage, integrate, evaluate, and create information. Social opportunities of digital technology are underlined both in developed and developing countries. We argue in fact that, whenever integrated in school subjects, ICT might become a great opportunity to innovate learning and teaching, to accomplish a renovated citizenship in the Nord of the world and help to achieve better standards of development in the South. A comparative analysis of two opposite contexts investigate understandings of the digital inclusion by exploring best practices for sustainable projects. The field research focuses on the One Laptop Per Child worldwide project, comparing the use of the same technological tool in primary schools of Italy and Ethiopia. The data presented are based on observations, focus group and interviews with a sample of 13 classes and 18 teachers/coordinators for each field, conducted during the school year 2008-2009. Results indicate that often children capabilities are complementary to teachers’ ones, that ICT provide the flexibility to meet diverse learners’ needs, that training is essential to motivate and empower teachers to use ICT and revise traditional didactics, that social capital has a central role in the school. The concept of capacity building emerges from these concepts and suggests pathways to improve skills access in the long run and adapt school curricula to collaborative environments. This is what the present study calls innovation.
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POTESTIO, Andrea (ORCID:0000-0003-1401-1678). « Educazione naturale e teoria del supplemento nell’Émile di Rousseau ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26732.

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Parri, Monica <1965&gt. « Equità di genere e pratiche trasformative in educazione fisica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10460/1/Parri_Monica_tesi.pdf.

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Résumé :
A partire da un paradigma ecologico ad indirizzo critico, seguendo il filone degli studi femministi, le finalità della ricerca sono state: smascherare le forme di oppressione di genere nei contesti educativi (finalità trasformativa) e produrre un sapere utile alla pratica (finalità emancipativa). Data la complessità del contesto educativo scolastico e dell’argomento stesso che interseca vari domini di sapere, è stato adottato un approccio metodologico di metodo misto (mixed method) per poter dapprima costruire una configurazione del fenomeno oggetto d’interesse attraverso strumenti quantitativi e poi approfondirlo attraverso l’impiego di tecniche qualitative. Gli strumenti utilizzati sono stati: il questionario, l’intervista strutturata, le osservazioni, le biografie professionali, i focus-group. In sintesi, le evidenze emerse in letteratura ed empiriche mettono in luce la presenza di stereotipi di genere nelle lezioni di EF, sotto forma di pratiche inconsapevoli che gli insegnanti riproducono a seguito di un habitus socializzato in forma binaria secondo i due sessi e gerarchizzato. La dipendenza dell’EF dal mondo sportivo, dove gli stereotipi di genere sono presenti per ragioni storico-culturali e dal quale gli insegnanti attingono spesso parte del loro sapere professionale, li rende partecipi inconsapevoli del sistema di rinforzo degli stereotipi stessi, attraverso le pratiche che vanno sotto il nome di curricolo nascosto. Il termine nascosto sottolinea l’inconsapevolezza di tali pratiche, appunto nascoste alla coscienza e si deduce che la possibilità di svelarle necessita di una formazione specifica per gli insegnanti, una formazione che attinga ai processi riflessivi.
Starting from a critical ecological approach, following the trend of feminist studies, the purpose of the research were to unmask the forms of gender oppression in educational contexts (transformative purpose) and to implemente transformative pedagogical practice in P.E. for gender equality (emancipatory purpose). Given the complexity of the school educational context and of the topic itself that intersects various domains of knowledge, a mixed methodological approach was adopted. First to build a configuration of the phenomenon object of interest through quantitative tools and then deepen it using qualitative techniques. The tools used were the questionnaire, structured interview, observations in situ, professional biographies and focus groups. In summary, the evidence that emerged in the literature and empirical, highlights the presence of gender stereotypes in P.E. lessons, taken in the form of unconscious practices that teachers reproduce following a habitus socialized in binary gender form and hierarchized. The sports world, where gender stereotypes are present for historical-cultural reasons and from which teachers often draw part of their professional knowledge, makes them unconscious participants of reinforcement of the stereotypes through the practices know as “hidden curriculum”. The term hidden underlines the lack of awareness of such practices. The possibility of revealing them requires specific training for teachers on the habit of reflection on teaching practices.
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Maccorin, Luca <1990&gt. « Viaggio a WWOOFerLand : pratiche informali di educazione all'agricoltura biologica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18518.

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Résumé :
Nel corso degli ultimi anni sempre più persone hanno iniziato a familiarizzare col fenomeno del WWOOF, ovvero World Wide Opportunities on Organic Farms, movimento che mette in relazione volontari e progetti rurali naturali promuovendo esperienze educative e culturali basate su uno scambio di fiducia senza scopo di lucro, per contribuire a costruire una comunità globale sostenibile. Lo scopo principale del WWOOF è sostenere, divulgare e condividere la quotidianità in campagna secondo i principi dell’agricoltura biologica. Questo movimento ha avuto origine in Inghilterra negli anni Settanta del Novecento, e da allora si è diffuso in tutto il mondo. La tesi sarà suddivisa in cinque capitoli e una conclusione. Andando ad inserire il WWOOF all’interno della cornice turistica, nel primo parlerò appunto di turismo, fenomeno sempre più in crescita. Cercherò di fornire un inquadramento teorico del fenomeno. Partendo da una visione d’insieme dell’antropologia del turismo, cercherò di tracciarne le origini, i concetti e gli approcci principali. Cercherò di mettere in relazione turismo e antropologia investigando perché queste due aree siano importanti l’una per l’altra e tra loro interconnesse. Successivamente porrò l’attenzione sul concetto di turismo, sui suoi impatti e/o benefici e infine mi soffermerò sui diversi tipi di turismo (turismo di massa, alternativo, ecoturismo…) e su ciò che spinge il turista a lasciare il proprio luogo residenziale e scegliere determinate mete piuttosto che altre (ricerca di autenticità? Fuga? Conoscenza?), al fine di porre le basi per comprendere il collegamento esistente tra turismo e WWOOFing. Nel secondo capitolo, parlerò di cambiamenti climatici, della nascita del concetto di sostenibilità e di come questo si sia fatto strada anche in ambito turistico. Porrò attenzione sull’emergere di pratiche alternative al turismo di massa, come risposta ad una sempre maggior consapevolezza del turista post-moderno. Nel terzo capitolo tratterò la campagna come nuova destinazione turistica e partendo da una serie di interviste rilasciate da Susan Coppard, fondatrice dell’organizzazione WWOOF, affronterò le origini, la natura e l’evoluzione del WWOOF (da “working weekends on organic farm” a “worldwide opportunities on organic farms” passando attraverso “willing workers on organic farms") a livello globale e farò un excursus della scarna rassegna bibliografica presente sull’argomento. Cercherò inoltre di comprendere cosa sia concretamente il WWOOF, cosa spinga ad aderire a questa organizzazione e quali siano, eventualmente, le sue connessioni col turismo. Il quarto capitolo sarà strettamente collegato al precedente e approfondirà come il movimento “back-to-the-land” abbia influenzato il WWOOF, e di come questo (il WWOOFing) fosse concepito dal punto di vista del “volontario urbano” che si spostava dalla città alla campagna in cerca di contatto con la natura, di un’esperienza temporanea di ruralità in fattoria e di produzione e consumo di cibo genuino. Delineerò inoltre la nascita e lo sviluppo dell’Organic Movement, e mi soffermerò su Albert Howard e Rudolf Stainer, i quali sono ritenuti le due figure più importanti, seppur contrapposte, per lo sviluppo del movimento biologico; infine approfondirò il concetto alla base della filosofia WWOOF, ovvero la stretta connessione con la natura, rispetto dell’ecosistema e dei suoi cicli e le relazioni armoniose tra le persone. Nel quinto capitolo infine mi soffermerò sulla ricerca svolta. Per finire la conclusione, in cui tirerò le somme del mio lavoro, analizzandolo anche in risposta alle questioni emerse dei capitoli precedenti.
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Biondi, Alessandro. « Tutela della privacy in Android ed educazione alla mobile privacy ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25784/.

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Résumé :
Il progetto di tesi vede come oggetto lo sviluppo di un'applicazione mobile che sia in grado di mitigare la data collection da parte delle app installate nel dispositivo e fornire all'utente gli strumenti per comprendere i meccanismi che adottano le app per raccogliere i propri dati e la gravità che ne comporta. Inoltre, si vuole approfondire la gestione dei dispositivi mobile anche in un contesto aziendale. Negli ultimi anni si ha avuto modo di assistere alle conseguenze spiacievoli causate dalla raccolta di dati e metadata generati dagli utenti di internet e smartphone. Dopo una panoramica dei processi di controllo che vengono eseguiti per definire un'app sicura e le tecnologie addottate in contesti aziendali per la protezione dei propri dati si analizzano ulteriori criteri orientati alla privacy e alla trasparenza delle software house. Per l'implementazione dell'applicazione Android vengono impiegate tecniche di language model per la valutazione dei permessi delle app installate, che andranno confrontati con quelli presenti in una base di dati che raccoglie esempi già analizzati di applicazioni Android, valutate con ausilio di piattaforme di audit. Inoltre si vuole valutare l'utilizzo e la convenienza dell'impiego di tecnologie per la protezione dei dati aziendali in contesto mobile (EMM).
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MILITO, Francesco. « Educazione alla cittadinanza e Bisogni Educativi Speciali : un incontro necessario ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/61894.

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Villa, Elena <1988&gt. « Educazione tra pari : un possibile strumento per la pedagogia interculturale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6242.

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Résumé :
A partire da uno sguardo sulla globalizzazione e sugli effetti che questa ha sulla società odierna, viene preso in considerazione in particolar modo l’aspetto migratorio. Dopo aver delineato le caratteristiche dell’immigrazione in Europa ed in Italia, si volge l’attenzione al carattere multiculturale della società, ponendo l’accento sulla pedagogia interculturale. Successivamente vengono approfondite le caratteristiche dell’educazione tra pari e come questa possa inserirsi con efficacia nell’approccio interculturale. Infine viene proposta l’analisi di un’esperienza del Comune di Venezia che per la prima volta ha sperimentato l’educazione tra pari in un laboratorio per adolescenti neo-arrivati.
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SPANO, ANDREA. « Educazione alla professionalità : Per una cultura pedagogica della formazione professionale ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2022. http://hdl.handle.net/11584/333149.

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Résumé :
This thesis discusses and promotes a humanistic way to interpret professionalism in the education and vocational training field. The aim of this research is contributing to transform the education of the future professionals into a concrete opportunity to make people able to participate in the social development, starting by supporting them in their processes of authentic development, both personal and professional. Currently, the theories and the principles that inspire the professionalizing practices in formal contexts are not closely connected to the foundations of the Philosophy of education based on the inheritance of The concept of Bildung. Therefore, in the first part of the thesis the points of contact and discordant elements among the theories of human Bildung and the patterns used in the educational practice for professionals are treated, in order to make emerge the problematic aspects that the maintenance of this separation produces. In accordance with the principle that says that every authentic professionalism can be achieved through a process that integrates the conformation to the professional models and differentiation from them, a new theoretical approach for the vocational training is proposed. It includes the reflections on (I) the authentical relationships among humans that can transform, both in the training contexts and in the professional practices, the interactions between trainers and trainees, among colleagues and between professionals and customers; (II) the subjective contributions that trainees can provide to their learning process and professional practices (emotions, opinions and personal attitudes are elements that are often marginalised in the training based on utilitarian training approaches); (III) the development of the reflective and transformative attitudes of the people, starting by the first stage of education till the adulthood.
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Nardone, Mariarosaria <1972&gt. « Educazione e Nuove Tecnologie : i nuovi scenari educ@tivi del Videogioco ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/276/1/Tesi_Nardone.pdf.

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Nardone, Mariarosaria <1972&gt. « Educazione e Nuove Tecnologie : i nuovi scenari educ@tivi del Videogioco ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/276/.

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Demozzi, Silvia <1981&gt. « Una danza di parti interagenti. Gregory Bateson pensiero ecologico e educazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2148/1/demozzi_silvia_tesi.pdf.

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Résumé :
The thesis focuses on the ecological thought of Gregory Bateson and the contributions that such epistemology can offer nowadays to the educational scene, connecting in particular to the problematicistic perspective of Giovanni Maria Bertin with the aim of rethinking and updating it. The writing explicates the meaning of education to an ecological knowledge, that privileges connections, creativity and solidarity with the living world. The work analyzes, moreover, the cultural and epistemological value of relations focusing on ethic commitment as an instrument of promotion of the right to difference. A final part of the work is dedicated to some ecological aspects such as environmental safeguard and development, fundamental topics especially for the educational context.
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Demozzi, Silvia <1981&gt. « Una danza di parti interagenti. Gregory Bateson pensiero ecologico e educazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2148/.

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Résumé :
The thesis focuses on the ecological thought of Gregory Bateson and the contributions that such epistemology can offer nowadays to the educational scene, connecting in particular to the problematicistic perspective of Giovanni Maria Bertin with the aim of rethinking and updating it. The writing explicates the meaning of education to an ecological knowledge, that privileges connections, creativity and solidarity with the living world. The work analyzes, moreover, the cultural and epistemological value of relations focusing on ethic commitment as an instrument of promotion of the right to difference. A final part of the work is dedicated to some ecological aspects such as environmental safeguard and development, fundamental topics especially for the educational context.
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Alberton, Daniel <1992&gt. « Apprendere una lingua attraverso la canzone : musica, educazione linguistica ed interculturale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9989.

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Résumé :
Questa tesi ha come obiettivo l’analisi dei motivi per cui la canzone si dimostra uno strumento valido l'insegnamento e l'apprendimento linguistico. L’elaborato si focalizza principalmente su aspetti neuroscientifici, come i processi neurolinguistici legati all’apprendimento delle lingue e il rapporto esistente tra musica e cervello, per passare successivamente alla trattazione della musica in relazione all’educazione interculturale. A dimostrazione di quanto sostenuto nella parte teorica, viene inoltre presentato un esperimento pratico di didattizzazione di una canzone, proposto ad una classe di liceo classico sperimentale (linguistico), il quale prevede anche dei questionari di indagine circa la percezione e la valutazione dell’utilità della musica per l’apprendimento della lingua spagnola.
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Gottardo, Giulia <1986&gt. « Educazione, democrazia e arte : l'approccio di Dewey è un caso contemporaneo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12054.

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Résumé :
Dallo studio del pensiero di John Dewey emerge la centralità dell’idea di democrazia che intende come una “way of life”, ovvero un modo di vivere in cui gli interessi individuali si fondono per costruire una società democratica, consapevole, etica e partecipativa che consolidi l’impegno morale negli individui. La definizione di educazione, che è strettamente connessa alla sua idea di democrazia, si identifica come un processo importante e primario nella la vita di ogni individuo, intrecciandosi al concetto di esperienza che Dewey identifica come il luogo della formazione, la quale dev’essere caratterizzata da pratiche educative attive e socializzanti, sviluppate in un ambiente stimolante e soprattutto quotidiano. Dallo studio teorico del suo pensiero se ne approfondirà l’aspetto pratico, investigando l’esperienza della Laboratory School dell’Università di Chicago, vero e proprio laboratorio democratico, modello di formazione esperienziale che attraverso attività di scoperta spontanea e di cooperazione cerca di favorire la socializzazione e di costruire così il processo educativo e democratico. Infine si cercherà di analizzare quanto emerso attraverso una panoramica dei più noti festival per bambini e ragazzi in Italia, per analizzare come l’evento culturale, oggi in continua espansione, possa essere un’occasione di ricchezza individuale e collettiva attraverso un intrattenimento educativo (edu-taiment), educazione come crescita civile e sociale.
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Zanetti, Gemma <1992&gt. « Educazione linguistica e didattica museale : laboratori di italiano L2 al museo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12255.

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Résumé :
Nel corso degli ultimi decenni, l’istituzione museale ha abbandonato il paradigma originario basato sulla concezione del museo come semplice collezione di opere d’arte per adottare nuove forme indirizzate alla gestione culturale generale, in cui la didattica rappresenta una funzione fondamentale. Questo elaborato si propone di analizzare e di definire le dimensioni e gli ambiti di applicazione dell’esperienza museale, con particolare attenzione agli aspetti didattici e linguistici. Il primo capitolo si concentra sulla situazione della didattica museale in Italia, con riferimento alle trasformazioni decisive che ne hanno delineato la storia sino ad oggi, per poi definirne i principi, le finalità e gli obiettivi istituzionali. Nel secondo capitolo si espongono gli aspetti di base dell’esperienza museale, le sue funzioni e i soggetti in essa implicati. Grande importanza viene data ai modelli di apprendimento che possono essere impiegati all’interno dei musei e alle teorie didattiche e pedagogiche che ne descrivo il funzionamento. Per concludere, il terzo capitolo si configura come una ricerca focalizzata sulla situazione attuale relativa all’offerta di laboratori di italiano L2 all’interno dei musei e sull’osservazione di uno di essi presso Punta della Dogana, Venezia. L’obiettivo finale dell’elaborato è quello di evidenziare le conseguenze pratiche, le potenzialità e i punti critici dell’interazione tra educazione linguistica e didattica museale.
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Carraro, Martina <1993&gt. « Educazione alla Lingua Straniera- motivazioni, atteggiamenti e funzionalità nel contesto giapponese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12608.

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Résumé :
Il tema dell’elaborato è lo studio della pianificazione linguistica per l’educazione delle lingue straniere in Giappone. Nel 2017, il ministero dell’educazione giapponese ha pubblicato le nuove direttive per il curriculum scolastico. I cambiamenti più evidenti riguardano l’istruzione primaria, in particolare l’abbassamento dell’età per l’istruzione di LS obbligatoria. Nel contesto delle nuove direttive, quale tipo di atteggiamento verso l’apprendimento di LS emerge? Quali funzionalità sono attribuite alla LS, e da che cosa è mossa la motivazione allo studio? Considerate le nuove politiche, l’elaborato cerca di dare una risposta a questi quesiti prendendo in considerazione, in particolare, il contesto dell’educazione primaria. La prima sezione introduce i concetti chiave dell’elaborato: pianificazione linguistica, motivazione e atteggiamento verso LS, funzioni dell’apprendimento delle lingue straniere. La seconda sezione è dedicata al contesto giapponese. Si traccia una linea del tempo con due obbiettivi: primo, contestualizzare storicamente il processo di formazione delle moderne politiche linguistiche; secondo, evidenziare le ideologie linguistiche che hanno influenzato i cambiamenti nelle politiche. La terza sezione tratta la situazione corrente in Giappone. Si presentano le ultime direttive per l’educazione delle lingue straniere nella scuola elementare, evidenziando motivazioni e obbiettivi presentati dal ministero dell’educazione (2017). Inoltre, si introduce un questionario sull’educazione e la motivazione nella scuola elementare. Il questionario è rivolto agli insegnanti e ha due obbiettivi: comprendere le pratiche di insegnamento nel contesto reale e osservare quali fattori sono coinvolti nella formazione della motivazione. La quarta sezione presenta l’analisi dei risultati del questionario e cerca di dare una risposta alle domande di ricerca, attraverso i concetti di atteggiamento verso l’apprendimento, motivazione integrativa e strumentale, funzionalità linguistiche.
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Giacomini, Fabio <1978&gt. « Percorsi nell'erba costruzionalismo ed educazione all'arte sulle orme di Nelson Goodman ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15607.

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Résumé :
La mia tesi è un lavoro monografico sul filosofo analitico Nelson Goodman ed è così ripartita: parte I Analisi della concezione filosofica dell’arte in Nelson Goodman: la trattazione inizia con l’esposizione dei concetti cardine dell’impostazione teorica goodmaniana: l’analisi del funzionamento dei sistemi simbolici e la descrizione delle relazioni referenziali di rappresentazione, somiglianza, espressione ed esemplificazione. Si passa quindi alla trattazione dei sintomi dell’estetico e del concetto di implementazione dell’opera, intesa come rifigurazione della competenza del fruitore. Sempre in questa parte la tesi indaga il rapporto tra filosofia dell’arte ed impianto filosofico di base in Nelson Goodman: l’impostazione nominalista, la natura operazionale della verità, ed il rifiuto, negli ambiti della filosofia del linguaggio e della logica, di ogni concezione di tipo platonico-essenzialistico. Si affronta quindi il problema epistemologico della costruzione delle mondo-versioni, della proiettabilità dei relativi predicati e si procede all’analisi della questione della correttezza di adattamento, dell’induzione e dell’errore di proiettabilità. Segue un’indagine che punta, a partire dall’analisi del suo approccio funzionalistico, a rintracciare possibili elementi di critica dell’arte nel pensiero del filosofo americano. parte II Questa parte è dedicata allo studio dei possibili impieghi delle teorie di Nelson Goodman in ambito didattico: si procede all’esposizione dell’attività svolta da Nelson Goodman nell’ambito dell’educazione all’arte ed alla verifica dell’efficacia degli strumenti da egli individuati per l’avvicinamento del fruitore all’arte. Segue l’esposizione del progetto didattico per la scuola secondaria di secondo grado intitolato Vedere e costruire il Mondo, creato e sperimentato dal sottoscritto durante uno stage formativo presso il Mart di Rovereto. Conclusione Il pensiero di Nelson Goodman viene messo a confronto con le istanze dell’arte relazionale che aprono ad ulteriori esigenze di carattere sociale e relazionale.
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VIADANA, PIOVESAN MATTEO FABIO. « SOSTENIBILITA', EDUCAZIONE, COMUNICAZIONE. SISTEMA AGROALIMENTARE, AMBIENTE E COMUNITA' RESPONSABILI : QUESTIONI EMBLEMATICHE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19086.

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Résumé :
Le sfide connesse con il concetto di sostenibilità rappresentano un segnavia ineludibile per pensare e attuare qualunque politica di sviluppo nazionale e internazionale. Educazione e comunicazione rappresentano i due elementi cardine su cui si è innestato il discorso relativo alla sostenibilità ambientale e agroalimentare sviluppato in questo lavoro di ricerca. Comunicazione e contenuti veicolati, in relazione a stili di vita sostenibili e responsabili, rappresentano elementi chiave nell’orientare i comportamenti personali ma emerge la necessità di fornire informazioni autentiche, scientificamente rilevanti e fondate. “Una comunicazione della sostenibilità pedagogicamente orientata quale contributo educativo può offrire alle persone e alle comunità per suscitare l’adozione di stili di vita responsabili nell’ottica di un’ecologia integrale?” Il riferimento alla pedagogia della comunicazione educativa e i casi emblematici oggetto di studio mettono in luce la necessità di costruire alleanze orientate alla realizzazione di un patto educativo e generativo tra ricerca, istituzioni, imprese e consumatori. L’educazione lungo tutto l’arco della vita – lifelong learning – è l’ineludibile chiave interpretativa che l’accostamento dei temi del presente lavoro di ricerca suggerisce. Investire sui giovani e sugli adulti per metterli in grado di innestare la sensibilità acquisita nelle proprie azioni quotidiane e in quelle della comunità. Essere e agire CollegialMente Green!
Challenges related to the concept of sustainability represent an unavoidable aspect for thinking and implementing any national and international development policy. Education and communication are the two key elements on which is grafted the discourse on environmental and agrofood sustainability that is developed in this research. In relation to sustainable and responsible lifestyles, the communication and its messages can have strong influence on personal behavior but there is a need to provide authentic information, relevant and scientifically founded. “A sustainability communication, pedagogically oriented, what educational contribution can offer to people and communities for the adoption of responsible lifestyles according to integral ecology?” The reference to pedagogy of educational communication and emblematic cases under study highlight the need to build alliances oriented to the creation of an educational and generative agreement between research, institutions, businesses and consumers. Lifelong learning is the inescapable interpretive key that the combination of themes in this research suggests. Invest on young people and adults to enable them to engage the sensitivity acquired in their daily actions and in those of the community. Be and act CollegialMente Green!
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VIADANA, PIOVESAN MATTEO FABIO. « SOSTENIBILITA', EDUCAZIONE, COMUNICAZIONE. SISTEMA AGROALIMENTARE, AMBIENTE E COMUNITA' RESPONSABILI : QUESTIONI EMBLEMATICHE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19086.

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Résumé :
Le sfide connesse con il concetto di sostenibilità rappresentano un segnavia ineludibile per pensare e attuare qualunque politica di sviluppo nazionale e internazionale. Educazione e comunicazione rappresentano i due elementi cardine su cui si è innestato il discorso relativo alla sostenibilità ambientale e agroalimentare sviluppato in questo lavoro di ricerca. Comunicazione e contenuti veicolati, in relazione a stili di vita sostenibili e responsabili, rappresentano elementi chiave nell’orientare i comportamenti personali ma emerge la necessità di fornire informazioni autentiche, scientificamente rilevanti e fondate. “Una comunicazione della sostenibilità pedagogicamente orientata quale contributo educativo può offrire alle persone e alle comunità per suscitare l’adozione di stili di vita responsabili nell’ottica di un’ecologia integrale?” Il riferimento alla pedagogia della comunicazione educativa e i casi emblematici oggetto di studio mettono in luce la necessità di costruire alleanze orientate alla realizzazione di un patto educativo e generativo tra ricerca, istituzioni, imprese e consumatori. L’educazione lungo tutto l’arco della vita – lifelong learning – è l’ineludibile chiave interpretativa che l’accostamento dei temi del presente lavoro di ricerca suggerisce. Investire sui giovani e sugli adulti per metterli in grado di innestare la sensibilità acquisita nelle proprie azioni quotidiane e in quelle della comunità. Essere e agire CollegialMente Green!
Challenges related to the concept of sustainability represent an unavoidable aspect for thinking and implementing any national and international development policy. Education and communication are the two key elements on which is grafted the discourse on environmental and agrofood sustainability that is developed in this research. In relation to sustainable and responsible lifestyles, the communication and its messages can have strong influence on personal behavior but there is a need to provide authentic information, relevant and scientifically founded. “A sustainability communication, pedagogically oriented, what educational contribution can offer to people and communities for the adoption of responsible lifestyles according to integral ecology?” The reference to pedagogy of educational communication and emblematic cases under study highlight the need to build alliances oriented to the creation of an educational and generative agreement between research, institutions, businesses and consumers. Lifelong learning is the inescapable interpretive key that the combination of themes in this research suggests. Invest on young people and adults to enable them to engage the sensitivity acquired in their daily actions and in those of the community. Be and act CollegialMente Green!
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Campolucci, Sara, et Marika Leardini. « Educazione sostenibile. Progetto di riqualificazione del complesso scolastico Ponte Pietra a Cesena ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5310/.

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Résumé :
Oggetto di questa tesi è la riqualificazione energetica del complesso scolastico, formato dalla scuola materna "i Girasoli" e dalla scuola elementare "il Gelso", localizzate a Ponte Pietra, frazione di Cesena. La strategia di intervento prevede l'assunzione degli obiettivi funzionali fissati dall‟Amministrazione, ma anche una riqualificazione urbana del sito in esame e una riqualificazione architettonica delle due scuole. Per definire gli obiettivi di progetto e quindi le strategie da adottare, è stata effettuata una analisi dell'area in cui si andava ad operare e soprattutto una analisi dei due edifici in oggetto. A scala urbana, analizzando le funzioni dell'area di intervento è emerso che il lotto all‟interno del quale è inserito il polo scolastico è centrale per la frazione, ospitando infatti i principali edifici pubblici. Dall‟ analisi sono emerse diverse criticità, tra cui la localizzazione su una strada ad alto scorrimento, si è perciò previsto di inserire una "zona 30" e di riqualificare i percorsi esistenti, per garantire la massima permeabilità e valorizzare la fruizione pedonale dell'area. Per quanto concerne le funzioni, il progetto ha proposto di recuperare un edificio di quest‟area e adibirlo a spazio ricreativo costituendo un polo attrattivo che aumenti la fruizione dell‟area in ogni ora della giornata e che sia anche punto di incontro per la comunità, sia per i più piccoli sia per gli anziani. A scala architettonica, gli due edifici presentano numerosi inconvenienti. Innanzi tutto la relazione con il contesto: l‟ingresso alle due scuole risulta infatti pericoloso perché localizzato sulla strada a scorrimento veloce, e inoltre scomodo perché servito da un insufficiente parcheggio. All‟interno degli edifici,la disposizione degli spazi non permette di sfruttare appieno le potenzialità delle due piccole scuole, inoltre alcuni ambienti risultano sottodimensionati rispetto alla normativa vigente. Il progetto prevede una ridistribuzione interna dei vari ambienti, anche per consentire agli edifici di soddisfare le mutate esigenze dell'utenza . Per quanto concerne gli obiettivi di contenimento dei consumi energetici dell‟edificio fissati dall'Amministrazione, il fabbisogno attuale è stato verificato tramite un software certificato. Quindi si è proceduto ipotizzando diversi step di progressivo miglioramento delle prestazioni energetiche, simulate tramite il software, fino a fare raggiungere agli edifici la Classe energetica A. Ciò ha richiesto di intervenire sia sull'involucro che sul sistema impiantistico esistente. La tesi ha valutato anche alcuni elementi del quadro economico e finanziario dell'intervento, determinando il tempo di ritorno degli investimenti necessari per la riqualificazione energetica, in relazione alla riduzione dei consumi futuri che essa è permette di conseguire.
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De, Angelis Elena. « La traduzione come lettura ideale : il caso Educazione Siberiana di Nicolai Lilin ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8911/.

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Résumé :
Questo elaborato nasce da un interesse personale, quello per il romanzo Educazione Siberiana e per l'autore Nicolai Lilin. Da qui è nata un'idea di analisi del romanzo da un punto di vista culturale e traduttologico, nonostante l'opera sia scritta in italiano. Il titolo dell'elaborato descrive la traduzione come lettura ideale: il traduttore, come figura che si pone tra due lingue e due culture, rappresenta infatti il lettore ideale di un'opera tradotta, poiché ha a disposizione le conoscenze della cultura di partenza e di quella di arrivo. Per questo motivo, è attraverso il suo lavoro che tale opera può essere trasmessa ad un lettore medio. Il lettore medio potenzialmente può non conoscere nulla della lingua e della cultura originaria. Come "russista" e studentessa di traduzione, madrelingua italiana, mi sono posta nella posizione di lettrice ideale, che dispone di un bagaglio culturale che va oltre la cultura che si acquisisce in base alle proprie origini. L'obiettivo di questa tesi è perciò quello di effettuare una rilettura del romanzo attraverso i realia, cioè termini e concetti che fanno riferimento ad aspetti propri di una cultura, in questo caso quella russa, per i quali spesso non esiste una traduzione ufficiale e che prevedono, da parte del traduttore, una grande conoscenza della cultura di partenza. Tuttavia mentre il lettore medio critica la veridicità dei racconti crudi e spesso violenti presenti nel romanzo, il traduttore-lettore ideale si rende conto di come alcuni realia della cultura russa siano stati riportati in maniera imprecisa nella lingua italiana. Si analizzeranno quindi i realia trattati in maniera imprecisa, i realia che funzionano e i linguaggi culturali dell'opera a partire dall'articolo di presentazione del romanzo e la sua trasposizione cinematografica.
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Lazzarin, Caterina <1989&gt. « Ecologismi. Nuove strategie di educazione ambientale tra cinema, letteratura e arti visive ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5107.

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Résumé :
Il mio progetto è incentrato sul proporre nuove strategie di educazione ambientale, che si avvalgano dell'utilizzo di cinema, letteratura e arti visive. Il mio lavoro fonde insieme lo studio quinquennale delle arti contemporanee, l'interesse per la didattica e la volontà di proporre metodi alternativi per fare una sensibilizzazione "verde", partendo dal pubblico dell'infanzia. La mia tesi risulta essere uno spaccato della contemporaneità per quanto riguarda la comunicazione di tematiche ecologiche a bambini e ragazzi, da parte di alcune delle arti contemporanee.
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SARGENTONI, GIADA. « Affido, accoglienza ed educazione in Associazione Cometa : origine e sviluppo di un modello ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/61924.

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FILIPPONI, PAOLA. « La Geobotanica a scuola : un efficace curricolo di educazione ambientale e alla cittadinanza ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/242976.

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Résumé :
L'educazione ambientale riveste un ruolo importante negli obiettivi fissati dall’UE per la realizzazione entro il 2020 di una società intelligente, sostenibile e inclusiva; infatti essa può contribuire a diffondere quei comportamenti responsabili che sono requisito imprescindibile di un buon cittadino europeo. La consapevolezza, la sensibilità e gli atteggiamenti verso le tematiche ambientali saranno tanto più sviluppate nei futuri cittadini, quanto più precocemente questi temi saranno inseriti nei programmi scolastici e saranno utilizzati metodi di insegnamento innovativi. Lo scopo di questa ricerca è stato quello di contribuire al miglioramento del curriculo di educazione ambientale, partendo dalla scuola dell’infanzia e utilizzando il punto di vista della Geobotanica, Scienza che studia gli habitat, gli ecosistemi e le problematiche ad essi connesse con approccio interdisciplinare, sincronico e diacronico. Il secondo obiettivo è stato quello di contribuire al superamento delle pratiche didattiche abituali per diffondere la metodologia basata sull’indagine. Nella prima fase di questa ricerca, alcune unità di insegnamento prototipo sono state sperimentate da 600 alunni di età compresa tra 8 e 11 anni, provenienti da dieci scuole uniformemente distribuite nella Regione Marche. Le attività didattiche sono state realizzate in classe e presso l’Orto Botanico "Selva di Gallignano" della Università Politecnica delle Marche, sito scelto come aula all'aperto perché costruito secondo criteri geobotanici; infatti colleziona habitat più che singole specie botaniche. La valutazione del processo messo in atto è stata ottenuta misurando le conoscenze degli alunni e la soddisfazione sia degli insegnanti che degli alunni. La valutazione delle conoscenze degli studenti ha mostrato un aumento significativo dei risultati positivi, rispetto ai livelli di partenza. I test di soddisfazione degli studenti e degli insegnanti hanno pure avuto buoni risultati. Nella seconda fase della ricerca, 1510 studenti e 102 insegnanti hanno sperimentato un intero curriculo verticale di Geobotanica, per alunni dai 5 ai 14 anni di età. In questa fase del lavoro gli insegnanti sono stati sostenuti da una formazione specifica presso l'Università. Il lavoro svolto ha prodotto un curricolo didattico effettivamente più incisivo nella scuola dell’obbligo e ha dimostrato che il punto di vista della Geobotanica e la metodologia didattica per indagine contribuiscono a migliorare l’educazione ambientale e alla cittadinanza. Infine questa esperienza è stata un esempio di proficua collaborazione tra Università e Scuola.
The environmental education plays an important role in the goals of Europe 2020 to achieve a smart, sustainable and inclusive society. Actually, it can contribute to expand responsible behaviors, essential for a good citizen. Awareness, sensibility and attitudes towards environmental issues will be widely developed in the future citizens, as soon as these matters will be included in school curricula and innovative teaching methods will be used. The aim of this research was to improve the curriculum of environmental studies from kindergarten on in compulsory education. The methodological approach of Geobotany could be useful for this purpose because it studies habitats, ecosystems and their major issues related to an interdisciplinary, synchronic and diachronic approach. The second aim was the implementation of strategies to change the habitual teaching practices and to adopt the inquiry based methodology. In the first stage of this research, some prototype-teaching units have been tested by 600 pupils aged between 8 and 11, from ten different schools spread all over the Marche Region. The tests were performed in the classroom and at the Botanical Garden "Selva di Gallignano" of Università Politecnica delle Marche, which was chosen as an outdoor classroom because it had been built following the principles of Geobotany and, indeed, rather then a mere collection of species, it boasts the reconstruction of some habitat. The process evaluation has been achieved by measuring the knowledge of pupils and the satisfaction of teachers and students themselves. The assessment of students’ knowledge showed a significant increase of positive marks, compared to the starting levels. The tests of satisfaction of both students and teachers, have had good results as well. In the second stage of the research, 1510 students and 102 teachers have experienced a whole vertical Geobotany curriculum, for students aged 5 to 14. In this stage of the work the teachers have been supported by a specific training at University. This research improved the teaching curriculum in compulsory education making it more effective. This work has shown that the Geobotany’s viewpoint and inquiry methods can improve environmental studies also including citizenship skills. Finally, this experience has been an example of good and profitable collaboration between University and School.
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Tuniz, Silvia <1989&gt. « "Venezia e la sua laguna", patrimonio mondiale UNESCO. Turismo ed educazione alla sostenibilità ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5947.

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Résumé :
Venezia è una delle principali destinazioni turistiche al mondo; inoltre, il sito “Venezia e la sua laguna” fa parte della lista dei siti patrimonio mondiale UNESCO: nell’elaborato si spiega cosa significa questa designazione, come è organizzata al suo interno e quali sono i suoi obiettivi. Inoltre, viene analizzato il turismo nel sito “Venezia e la sua laguna”, in particolare in relazione ad alcune delle principali problematiche che i flussi turistici possono portare a questa destinazione, il tutto facendo particolare attenzione all’aspetto della sostenibilità. Un ulteriore scopo del lavoro è spiegare come il turismo possa diventare un’opportunità per l’educazione alla sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale e culturale. Ciò è vero in particolare per un sito di enorme valore patrimoniale universale ma anche di estrema fragilità come “Venezia e la sua laguna”.
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Patruno, Giordana <1992&gt. « Accessibilità, comunicazione e inclusione : il Mart di Rovereto tra didattica ed educazione museale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12719.

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Résumé :
Il concetto di patrimonio culturale ha subito, nel corso dei secoli, una serie di rivoluzioni semantiche senza perdere, però, le sfumature ambigue e addirittura paradossali che in un certo senso lo contraddistinguono. L'evoluzione del termine ha permesso l'ampliamento dei suoi confini: non si tratta più di un bene circoscritto e appartenente ad un singolo o a un gruppo ristretto di individui, bensì abbraccia la totalità delle persone. Si instaura, quindi, un rapporto tra patrimonio e società, che si fa sempre più serrato e inclusivo. Di conseguenza, diventa fondamentale il cambiamento in corso del ruolo del museo, tramite il quale ne viene garantita la conservazione e la valorizzazione, ma soprattutto la fruizione sempre più allargata da parte del pubblico. La domanda di riferimento alla quale si cerca di rispondere è dunque: quale rapporto intercorre oggi tra i nuovi pubblici, il patrimonio culturale e le istituzioni museali? L'intenzione, innanzitutto, di definire questi nuovi pubblici e le esigenze che li caratterizzano, focalizzandosi, in particolare, sul ruolo che gioca all'interno del museo la sezione della didattica nei loro confronti. L'educazione museale, infatti, è uno strumento di fondamentale importanza quando si parla di accessibilità, accoglienza e inclusione indiscriminata. Il lavoro si concentrerà quindi sull'analisi del caso specifico Mart di Rovereto, scelto per l'esperienza di stage svolta all'interno e per le interessanti attività diversificate organizzate dall’area didattica in riferimento ai nuovi pubblici e alle loro richieste.
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Spaliviero, Camilla <1987&gt. « Educazione letteraria e didattica della letteratura in Italia : stato dell'arte e implicazioni glottodidattiche ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17812.

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Résumé :
La tesi si divide in due parti. Nella prima parte investighiamo lo stato dell’arte sull’educazione letteraria e sulla didattica della letteratura in Italia, in relazione all’educazione linguistica, all’educazione interculturale e alla comunicazione interculturale. Inoltre, elaboriamo un modello di competenza comunicativa, letteraria e interculturale e un metodo ermeneutico e interculturale per la didattica della letteratura. Nella seconda parte riportiamo i risultati di uno studio di caso mirato a esplorare come i docenti insegnano la letteratura italiana e straniera, cosa pensano gli studenti a riguardo e come vorrebbero che fosse insegnata la letteratura. Raccogliamo i dati in 5 scuole secondarie di secondo grado della regione Veneto attraverso le interviste a 24 docenti di letteratura italiana e straniera e i questionari a 278 studenti. Successivamente, realizziamo l’analisi del contenuto (Creswell 2014) dei dati qualitativi con il software Nvivo. Dai risultati dei docenti emergono il persistere degli approcci tradizionali, la mancata applicazione dell’approccio ermeneutico e lo scarso utilizzo di metodologie a mediazione sociale. Dai risultati degli studenti rileviamo l’apprezzamento del coinvolgimento nella ricerca dei significati letterari e il desiderio di aumentare lo spazio dell’interazione e dell’interpretazione. L’obiettivo è verificare la validità delle proposte di modello e di metodo e suggerire dei miglioramenti per l’insegnamento della letteratura.
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Bulgarelli, Mattia <1993&gt. « Liu Kexiang e Liu Xianping : educazione all'ambiente naturale tramite la letteratura per l’infanzia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18310.

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Résumé :
Il presente elaborato si concentra sul lavoro di due autori, lo scrittore taiwanese Liu Kexiang e il romanziere cinese Liu Xianping. Queste due personalità sono accomunate dallo stesso interesse per le tematiche ambientali e dallo stesso desiderio di contribuire all'educazione ambientale di bambini e ragazzi attraverso le opere letterarie. Alla luce di questo, i due volumi oggetto del mio lavoro di tesi sono rispettivamente un’opera saggistica a carattere scientifico e un romanzo d’avventura per l’infanzia. La tesi si compone dunque di tre capitoli: il primo capitolo verte sull'indagine del pensiero e dell’aspetto didattico dei due autori; il secondo capitolo offre due proposte di traduzione di due estratti dalle due opere precedentemente accennate; il terzo capitolo propone un’analisi traduttologica in cui saranno esposti i meccanismi linguistici e culturali che mi hanno portato ad optare per l’una piuttosto che per l’altra resa traduttiva. Verrà infine offerto un glossario come ausilio durante la lettura.
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Sarti, Diana <1993&gt. « L'apprendimento tra processi umani ed affettivi : educazione scolastica, mercato del lavoro ed interculturalità ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19321.

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Résumé :
ABSTRACT La presente tesi si sviluppa con l’obiettivo di rispondere alla seguente domanda: in che modo l’apprendimento, ed in particolare quello affettivo, influisce sulla crescita individuale e qual è la sua relazione con il mercato del lavoro? Partendo da un’analisi del concetto di apprendimento e del suo significato, prenderò in considerazione nuove prospettive di apprendimento veicolate dalla sfera emotiva. Il mio scopo è dimostrare come un’impostazione di questo tipo, rispetto ad una formazione formale-tradizionale in troppi casi basata sul modello mentale del “cervello come una zucca vuota da riempire”, faciliti l’acquisizione di conoscenze e competenze per l’individuo. Se è vero che per imparare bisogna mettere in pratica, e che si può imparare anche praticando, allora questo processo può essere facilitato ed incentivato dando importanza alla sfera emotiva individuale: conoscere, scoprire, imparare può essere tanto più semplice quanto più ci si confronta con la propria individualità, personalità ed emotività. La seconda parte del lavoro si concentrerà sull’analisi dell’attuazione delle competenze e delle conoscenze nel mercato lavorativo. Verificheremo come la formazione non si esaurisca in esso, ma anzi continui. E coloro che hanno approfondito la propria sfera emotiva-esperienziale si troveranno in una posizione di vantaggio rispetto a coloro che non l’hanno scoperta. Infine, cercherò di mettere in luce le modalità di inserimento della popolazione di immigrati in Italia nei due ambiti in questione, quello dell’apprendimento e quello del mercato lavorativo; questo tema riveste particolare importanza nell’attuale scenario italiano che si presenta sempre più multiculturale (ma che si spera un giorno possa diventare interculturale).
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Luciani, Luca. « DALLA BIBLIOTECA ALLA MEDIATECA. Scenari di educazione ai media con un progetto territoriale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3427105.

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Résumé :
From the Public Library to the Multimedia Public Library: perspectives of education to the media culture with a territorial project. The first part of this Doctorial Dissertation, contained in the first chapter, aims basically at contextualizing the object of the research. This analysis has the purpose of underlying the contemporary necessity for a transformation, also in our country, of the Public Library in Multimedia Public Library, according to the latest social requirements for communication technology update, which means also cultural and educational update. This hoped for change, should not be a mere change of name, but the possibility of a real enrichment of culture and communication services. In Italy we are far from accomplishing this changing, which is not true for other so called developed countries. Among the various experiences of these countries, this research devises in the French "médiatèque" a point of reference. In the first place because the French and the Italian systems were quite similar in their organisational features and typology, before the radical modernisation of the Public Library System in France, accomplished between the end of the '70 and the beginning of the '80 in the last century, following the project of the Multimedia Public Library. In the second place because, beginning from a new name to end with the achievement of concrete results, the "French experience" is an innovative national project carried out homogeneously, which could be envisaged as a model, as a cultural and educational strategy to be followed also in Italy. In the context of this research, the enrichment of these services has to be seen mainly as an enlargement of the possibility of fruition of audiovisual and interactive media on and off-line, and as the completion of educational requirements. All this aims at developing people's technical know-how and multimedia skills, in order to allow them to be able to "read" in full awareness, to be able to connect oneself and to live in the contemporary democratic society. To become accustomed to the technological tools and to the multimedia languages is essential to concretely test these skills, which are the starting step to multimedia communication. The object of this research is therefore at first analysed from a "problem solving" point of view, in different type of social contexts: institutional, cultural, operational and statistic. The devising of these contexts aims at defining key words as "media", "multimedia", and "multimedia public library" that will be used frequently in the treatise. It has moreover the purpose of viewing the main topic, that is the transformation of the Library in Multimedia Public Library, in its possibilities of cultural and educational development, with the help of the meagre and often too specialised cultural debate on this particular subject. The second part of the Dissertation, contained in the second chapter, is meant to be the real core of this research. Here is a deep historical and critical analysis of the theoretical researches and of the practical outcomes related to the concept of Multimedia Library developed in Italy, or in some ways connected to the national territory. This analysis is being carried out thanks to the researches and experimentation of the late Seventies developed in connection and inside the University of Padua (Audiovisual Laboratory, Professorship of methodology and didactics of audiovisual media, Faculty of Education). On the ground of contemporary experiences the accomplishment of the national project named "Mediateca 2000" has been analysed, together with the debate that aroused from it in the recent congress "Public libraries: the conversation of media" in May 2007. Also two Italian projects, the Mediateca Santa Teresa in Milan and the Biblioteca/Mediateca «Sala Borsa» in Bologna, carried out a few years ago, have been examined: they both propose, though in different ways, the idea of Multimedia Public Library. The treatise analyses the different experiences through a wide and deep bibliographical and geographical research, following as much as possible a chronological sequence, and arriving till to-day in the investigation of theories, projects, experimentations and outcomes. Seen as a whole, the results of this research can draw the outline of a new perspective on the idea of Multimedia Library: the suggestions and information about methods, theories and fulfilments, it gives could form the platform for the concrete accomplishment of the transformation of the traditional public libraries in multimedia public libraries. The third part of the Dissertation is a brief but complete project for the creation of a real multimedia library. The project is located in Padua, in order to be easily applied to the concrete transformation of the Padua Municipal Public Library in a Multimedia Public Library, situated in the restored complex of the former Court of Justice. My role as the President of the 4th South - East District of Padua, a task I undertook a few years ago, gave me the possibility to acquire a specific expertise on this matter, being also the representative of the districts in the Culture Commission of the Municipality of Padua, and the person in charge for the cultural activities for the political party of the former City Councillor for Culture in the city of Padua, and having above all the assignment of evaluating and investigating the projects of fulfilment of this cultural transformation. This project is aware of the concrete, many-sided problems and expectations of the city administration, considered in the whole of its different politicians, managers and professionals, and tries to fulfil them as much as possible, having always in mind the key idea of the Public Multimedia Library. This is why the project hypothesis is founded on the results obtained from the deep scientific analysis carried out in the second chapter of the Dissertation. A survey, answered in the form of a questionnaire addressed to the municipal employees of the city public library system, is also part of the project. This survey aims at understanding the psychological attitude of these professional operators, their skills, know-how and abilities. The results have been analysed in relation to the hypothesis of technological and communicational transformation of the traditional public library in multimedia public library, considering also the necessity for technical update to enable these operators to manage and develop the new multimedia library. The project, along with this chapter of the dissertation, is being completed by the plans of the former Court of Justice, which are a visual rendering of the "concrete project" of the multimedia library, and that has been conceived in tight connection with the plan of restoration of the complex. The drawing of the plans has been carried out with the help of the Architect, working for the City Council, in charge for the move of the Municipal Library in the new complex. This is not meant to be a mere exercise, on the contrary the plans provide for all the security laws for public buildings, bearing in mind all the specific problems of the structure, which means that the plans are to be used for the project of masonry, installations, and furnishings. This is an added pedagogical value to the project and to the dissertation in the whole.
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RIBEIRO, MACACARI JULIANA. « Analisi dei modelli di famiglia e delle pratiche di educazione attraverso la lettura critica di una telenovela ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10372.

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Résumé :
Lo scopo di questo studio è quello di indagare e sviluppare gli standard delle pratiche educative della famiglia, attraverso una lettura critica, affrontando le modalità di acquisizione del "nome di famiglia", che posiziona e individualizza l'uomo nella società; abbiamo cercato di verificare se la presenza della telenovela ha uno spazio rappresentativo che incide sul quotidiano dei brasiliani, individuando le principali caratteristiche del formato della telenovela. Abbiamo anche cercato di capire se le famiglie sono culturalmente e socialmente influenzate, se la loro importanza e le proposte educative sono modificate dalle produzioni televisive ritratte quotidianamente. Rafforzando le trasformazioni attraverso i processi di globalizzazione, lo sforzo di comprenderle è una lotta epistemologica che ha provocato una proficua produzione teorica e un riconoscimento della comunicazione; l’ interdisciplinarietà o il paradigma della complessità come prospettiva analitica nell' affrontare i processi comunicativi attuali. Di fronte alla disseminazione di pratiche non educative, di propagazione di disvalori morali, di disuguaglianza delle classi sociali e della mancanza di struttura familiare, vi è una preoccupazione per le rappresentazioni familiari evidenziate nelle trame delle telenovelas, che ci fa riflettere sull’ azione pedagogica, nella quale questa tesi si fonda, in particolare per gli adulti-genitori spettatori.
The goal of this study is to investigate and to analyze the patterns of family educational practices through the critical reading, approaching the forms of acquisition of the "name of family", which situates and individualizes man in society; we aimed to verify if the existence of soap opera has representational space in the daily life of Brazilians, identifying the main characteristics of the format of the Brazilian TV soap opera. Strengthened, the transformations through the process of globalization, the effort to comprehend them is a epistemological fight which resulted in a fruitful theoretical production and in a recognition of communication as science which better expresses time; the interdisciplinary approach or the paradigm of complexity as perspective of analysis in the approach of the communicative processes of current days. In face of the disseminations of non-educative practices, transmissions of moral anti-values, the social inequality and the lack of family structure, there is a concern with the familiar representations showed in the plots of the soap operas, which makes us reflect about the pedagogical action, which supports this thesis, in particular the adults-parents who watch TV.
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RIBEIRO, MACACARI JULIANA. « Analisi dei modelli di famiglia e delle pratiche di educazione attraverso la lettura critica di una telenovela ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10372.

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Résumé :
Lo scopo di questo studio è quello di indagare e sviluppare gli standard delle pratiche educative della famiglia, attraverso una lettura critica, affrontando le modalità di acquisizione del "nome di famiglia", che posiziona e individualizza l'uomo nella società; abbiamo cercato di verificare se la presenza della telenovela ha uno spazio rappresentativo che incide sul quotidiano dei brasiliani, individuando le principali caratteristiche del formato della telenovela. Abbiamo anche cercato di capire se le famiglie sono culturalmente e socialmente influenzate, se la loro importanza e le proposte educative sono modificate dalle produzioni televisive ritratte quotidianamente. Rafforzando le trasformazioni attraverso i processi di globalizzazione, lo sforzo di comprenderle è una lotta epistemologica che ha provocato una proficua produzione teorica e un riconoscimento della comunicazione; l’ interdisciplinarietà o il paradigma della complessità come prospettiva analitica nell' affrontare i processi comunicativi attuali. Di fronte alla disseminazione di pratiche non educative, di propagazione di disvalori morali, di disuguaglianza delle classi sociali e della mancanza di struttura familiare, vi è una preoccupazione per le rappresentazioni familiari evidenziate nelle trame delle telenovelas, che ci fa riflettere sull’ azione pedagogica, nella quale questa tesi si fonda, in particolare per gli adulti-genitori spettatori.
The goal of this study is to investigate and to analyze the patterns of family educational practices through the critical reading, approaching the forms of acquisition of the "name of family", which situates and individualizes man in society; we aimed to verify if the existence of soap opera has representational space in the daily life of Brazilians, identifying the main characteristics of the format of the Brazilian TV soap opera. Strengthened, the transformations through the process of globalization, the effort to comprehend them is a epistemological fight which resulted in a fruitful theoretical production and in a recognition of communication as science which better expresses time; the interdisciplinary approach or the paradigm of complexity as perspective of analysis in the approach of the communicative processes of current days. In face of the disseminations of non-educative practices, transmissions of moral anti-values, the social inequality and the lack of family structure, there is a concern with the familiar representations showed in the plots of the soap operas, which makes us reflect about the pedagogical action, which supports this thesis, in particular the adults-parents who watch TV.
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BIASCO, VALERIA. « L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' NELLE SCUOLE ITALIANE. STUDIO DELLO SVILUPPO DELLE POLITICHE EDUCATIVE ANTIMAFIA E ALLA LEGALITA'. ANALISI COMPARATA SU DUE CASI ESEMPLARI : MILANO E PALERMO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2023. https://hdl.handle.net/2434/951267.

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Résumé :
The doctoral dissertation aims to study the importance of the lawfulness education in Italian schools and to reach a theoretical definition, including a (partial) legality anti-mafia teaching method. Particularly, the research is based on the study of education policies in education legality, by the explanation of events, the historical context and political-institutional frameworks. With a distinction between the national and regional levels, it is examined the semantic lexical change, the different purposes ratified by the legislative measures and the different roles assigned over time and places. The two case studies, taken into account on the national territory, are Milan and Palermo where it is assessed the level of involvement and response to educational policies in legality education and the social anti-mafia movement. Both focuses the didactic-educational path taken by the secondary school institution in order to assess the effects produced among students over the years, since 1980. The first focal point is on the Giuseppe Garibaldi classical high school in Palermo and the second one, on the other hand, examines the Alessandro Volta scientific high school in Milan. To develop the case studies, the qualitative method has been applied. In conclusion, the need of an education policy, perceived as a unicum both nationally and regionally, has emerged. A common starting point where the individual region can enforce its own individual specificities according to its context. To define what we mean by “education to legality” it has been researched a proper answer to this question: the proposal lies in the phrase “educating for anti-mafia-legality culture”.
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SCANDURRA, Silvia Annamaria. « Democrazia ed educazione alla democrazia : il ruolo del sistema educativo di istruzione e formazione ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32821.

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