Littérature scientifique sur le sujet « Educazione alla salute »

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Articles de revues sur le sujet "Educazione alla salute"

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Galeotti, P. « Il ruolo dell'infermiere in ambulatorio di nefrologia ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 4 (26 janvier 2018) : 50–56. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1174.

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Résumé :
Lo scopo di questo articolo è quello di definire la figura dell'infermiere dell'Ambulatorio di Nefrologia in relazione a tutte le attività infermieristiche svolte dalla prima visita del paziente al follow-up. Una figura infermieristica complessa che, oltre alla formazione di base deve aver acquisito una cultura nefrologica specifica sia attraverso l'esperienza che attraverso la formazione continua. Vengono definite le aree di competenza nefrologica: educazione alla salute, prevenzione delle complicanze nei diversi stadi della MRC, assistenza alla ricerca clinica, idoneità al trapianto e follow-up. Particolare importanza viene data alla multidisciplinarietà, al lavoro in team per garantire al paziente e alla famiglia la presa in carico globale per tutto il percorso di cura e di uscita dalla malattia. Viene inoltre sottolineato che maggiore attenzione e sorveglianza nella prevenzione e nel processo di donazione da vivente portano nel tempo risparmio per il sistema sanitario nazionale e qualità di vita migliore per l'intero nucleo familiare dal paziente. (sian) (nursing)
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Arnetoli, Maria Vittoria, Irene L'Abate et Matteo Mazzoni. « Costruire nuovi immaginari per gli spazi aperti della scuola come strumento di educazione alla sostenibilità ambientale. » Contesti. Città, territori, progetti 1, no 1 (27 octobre 2022) : 50–69. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13586.

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Résumé :
Per affrontare l’attuale policrisi e costruire un nuovo equilibrio uomo-natura, la scuola si fa palestra di conoscenze altre, aprendo le proprie pareti a esperienze incentrate sulla sostenibilità ambientale e rivolte alla capacità di pensiero sistemico, trasformativo e resiliente dei futuri cittadini. Le limitazioni dovute alla pandemia da COVID-19 hanno ancor più evidenziato quanto il rapporto con gli spazi verdi sia importante in termini di salute psico-fisica e qualità dell’abitare. L’articolo presenta un’esperienza di co-design, sviluppata con un approccio interdisciplinare, che ha coinvolto gli studenti del Liceo Scienze Umane G. Galilei di Firenze nella ri-progettazione degli spazi aperti scolastici esplorando le tematiche dell’Outdoor education. L’iniziativa appartiene al progetto “Comunità Scolastiche Sostenibili” coordinato dal Laboratorio Didattico Ambientale del Parco Mediceo di Pratolino (Città Metropolitana di Firenze) in convenzione con il Centro per l’UNESCO di Firenze. To face the current polycrisis and build a new human-nature balance, the school becomes a training ground for other knowledge, opening its walls to experiences focused on environmental sustainability and aimed at the systemic, transformative and resilient thinking skills of future citizens. The restrictions caused by the COVID-19 pandemic have further highlighted the importance of the community's relationship with green spaces in terms of mental and physical health and quality of living. The article presents a co-design experience, developed with an interdisciplinary approach, that has involved the “G. Galilei” High School students in Florence in the re-design of school open spaces exploring the themes of Outdoor education. The initiative belongs to the project “Sustainable School Communities” coordinated by the Environmental Didactic Laboratory of the Medici Park of Pratolino (Metropolitan City of Florence) in agreement with the UNESCO Centre of Florence.
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Lettieri, M. « Smartphones and apps in personal care with diabetes : a narrative review of the literature ». Journal of AMD 24, no 4 (février 2022) : 268. http://dx.doi.org/10.36171/jamd21.24.4.6.

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Résumé :
OBIETTIVO DELLO STUDIO L’educazione e l’auto-monitoraggio della persona con diabete aiutano a ottimizzare il controllo metabolico, riducendo morbilità e mortalità. In questo scenario gli smartphone rappresentano uno strumento potente e alla portata di tutti e numerose piattaforme destinate a persone con diabete sono sta-te elaborate allo scopo di fornire loro una salute “su misura”. Lo scopo della presente revisione è valutare l’impatto dell’utilizzo degli smartphone come strumento di educazione sanitaria e la loro efficacia nella gestione della glicemia negli adulti con diabete di tipo 1 e 2. DISEGNO E METODI È stata effettuata una ricerca bibliografica utilizzando quali motori di ricerca CINAHL e PUBMED. Sono stati selezionati 17 studi randomizzati controllati per un totale di 4.125 partecipanti. Per ogni studio la di mensione del campione era compresa tra 30 e 574 partecipanti e tutti i soggetti avevano un’età ≥ 18. RISULTATI I risultati mostrano la riduzione dei livelli di HbA1c nei soggetti che si avvalgono della tecnologia per la cura del diabete. Dei 17 studi analizzati, 14 suggeriscono l’efficacia del supporto della tecnologia per migliorare la gestione della glicemia nei pazienti con diabete mellito di tipo 1 e 2. I restanti 3 studi mostrano risultati contrastanti, ove non si è riscontrata una differenza significativa della concentrazione di HbA1c. CONCLUSIONI L’utilizzo delle nuove tecnologie per la cura del diabete si è dimostrato uno strumento efficace nella cura delle persone con diabete, determinando una riduzione dei livelli di HbA1c. Il loro impiego nella pratica clinica può semplificare la gestione del diabete e migliorare l’educazione del paziente alla terapia e alla cura e alla prevenzione delle complicanze correlate al diabete. PAROLE CHIAVE diabete mellito; smartphone; app; tecnologie.
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Langiano, Elisa, Maria Ferrara, Emilio Greco, Simone De Sio et Elisabetta De Vito. « Un progetto di educazione alla salute sul fumo di tabacco in un campione di donne in ambiente di lavoro. Un cross sectional study ». SALUTE E SOCIETÀ, no 2 (mars 2017) : 135–48. http://dx.doi.org/10.3280/ses2017-002010.

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OLIVEIRA, Maria Verônica Araújo de Santa, et Rafaela Alves PACHECO. « Saber é sentir, sentir é saber : O ponto de partida do LABSensi ». INTERRITÓRIOS 5, no 9 (9 décembre 2019) : 155. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243607.

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Résumé :
RESUMO Este artigo tem por objetivo resgatar o processo histórico que levou à criação, estruturação e organização do Laboratório de Sensibilidades do Curso de Medicina da UFPE/CAA. Iremos apresentar os questionamentos e referenciais teóricos e metodológicos que nos inspiraram para sua concepção. Partimos da crítica do alijamento da sensibilidade nos processos educativos em decorrência da hegemonia da racionalidade instrumental. Dentre suas consequências, evidenciam-se a estruturação de práticas questionáveis eticamente e impactos na saúde dos estudantes e profissionais de saúde. Buscamos, então, a construção de um espaço pedagógico para a incorporação do sensível no ensino de medicina através de estratégia multifacetada. Orientamo-nos pelas DCNs de Medicina, Medicina Centrada na Pessoa, visão holística do ser humano e do processo de ensino aprendizagem a partir da complexidade. Utilizamos metodologias ativas, vivências corporais e artísticas na construção coletiva, crítica e criativa de conhecimentos sensíveis visando a autonomia dos estudantes no desenvolvimento de habilidades clínicas. Educação Médica. Educação Sensível. Corporeidade. Sensibilidade. Habilidades clínicas.Knowing is feeling, feeling is kwnowing: LABSENSI’s starting pointABSTRACTThis article aims to rescue the historical process that led to the creation, structuring and organization of UFPE / CAA’s Medical School Laboratório de Sensibilidade (Sensitivity Laboratory). We will present the theoretical and methodological questions and references that inspired its conception. The starting point is our critique of thesensitivity avoidance in educational processes due to hegemony of the instrumental rationality. Among its consequences, we can put in evidence ethically questionable structuring practices and health impacts on students and healthcare professionals. By teaching medicine through a multifaceted strategy, we seek the construction of a pedagogical space for incorporation of the sensitive. We are guided by the Medicine’s National Curriculum Guidelines, Person Centered Medicine, holistic view of the human being and complexity-based teaching learning process. We use active methodologies, body and artistic experiences in collective construction, critical and creative sensible knowledge aiming students’ autonomy in the clinical skills’ development.Medical education. Sensible education. Corporeity. Sensibility. Clinical skills.Conoscere è sentire, sentire è conoscere: il punto di partenza di LABSensiRIASSUNTOQuesto articolo vorrebe presentare il processo storico che ha portato alla creazione, alla strutturazione e all'organizzazione del Laboratorio di Sensibilità del corso di medicina de la Universitá Federal de Pernambuco, Caruaru, Brasile. Presenteremo le domande e i riferimenti teorici e metodologici che ci hanno ispirato per la sua concezione. Partiamo dalla critica dell'eliminazione della sensibilità nei processi educativi dovuta all'egemonia della razionalità strumentale. Tra le sue conseguenze c'è la strutturazione di pratiche eticamente discutibili e impatti sulla salute di studenti e professionisti della salute. Cerchiamo quindi la costruzione di uno spazio pedagogico per l'incorporazione del sensibile nell'insegnamento della medicina attraverso una strategia poliedrica. Siamo guidati dai DCN della medicina, dalla medicina centrata sulla persona, dalla visione olistica dell'essere umano e dal processo di insegnamento che apprende dalla complessità. Usiamo metodologie attive, esperienze corporee ed artistiche nella costruzione collettiva, critica e creativa di conoscenze sensibili che mirano all'autonomia degli studenti nello sviluppo delle abilità cliniche.Educazione Medica. Educazione Sensibile. Corporeità. Sensibilità. Abilità Cliniche.Saber es sentir, sentir es saber: el punto de partida de LABSensi RESUMENEste artículo tiene como objetivo rescatar el proceso histórico que condujo a la creación, estructuración y organización del Laboratorio de Sensibilidad de la Facultad de Medicina de la UFPE / CAA. Presentaremos las preguntas y referencias teóricas y metodológicas que nos inspiraron para su concepción. Partimos de la crítica a la eliminación de la sensibilidad en los procesos educativos debido a la hegemonía de la racionalidad instrumental. Entre sus consecuencias está la estructuración de prácticas e impactos éticamente cuestionables en la salud de los estudiantes y profesionales de la salud. Buscamos, entonces, la construcción de un espacio pedagógico para la incorporación de lo sensible en la enseñanza de la medicina a través de una estrategia multifacética. Nos guiamos por los DCN de medicina, la medicina centrada en la persona, la visión holística del ser humano y el proceso de enseñanza que aprende de la complejidad. Utilizamos metodologías activas, experiencias corporales y artísticas en la construcción colectiva, crítica y creativa de conocimiento sensible con el objetivo de la autonomía de los estudiantes en el desarrollo de habilidades clínicas. Educación médica Educación sensible. Corporeality. Sensibilidad Habilidades clínicas
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Gitirana, José Valdeci Almeida, Rosa Maria Batista Pinheiro da Fonseca, Fábio Marmentini Piloneto, Luis Felipe Gaia Bevilaqua, Ingrid de Assis et Ronald de Oliveira Cardoso. « Educazione sanitaria per la prevenzione delle malattie : una revisione della letteratura ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 22 novembre 2021, 134–47. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/educazione-sanitaria.

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Résumé :
Attualmente le politiche pubbliche, le azioni governative e diversi programmi che coinvolgono l’educazione sanitaria (ES) sono portati avanti a favore della salute della popolazione. Per quanto riguarda il tema della ES, questo è un tema sfaccettato, convergente a varie concezioni personali, sia nell’area dell’educazione che della salute, che può portare a comprensioni divergenti. A causa della complessità del tema, il problema si verifica a causa della mancanza di comprensione di ciò che è veramente rivolto alla popolazione ES, dissolvendo l’importanza di ES per misure preventive contro diverse malattie, che genera un alto costo di bilancio nella salute pubblica. In considerazione di questo contesto, questo articolo ha come domanda principale: in che modo l’educazione sanitaria può contribuire alla prevenzione delle malattie nella popolazione? Lo studio mirava a presentare l’ES per la prevenzione delle malattie (PD), ramificandosi nell’affrontare i suoi concetti, oltre a evidenziare le basi giuridiche che garantiscono l’ES alla popolazione. A tal fine, lo studio è stato condotto attraverso una revisione della letteratura da parte del sito di ricerca “Google Scholar”, “Scielo” e “PubMed”. Attraverso i descrittori: Educazione sanitaria; L’educazione sanitaria come prevenzione delle malattie; Educazione sanitaria per la popolazione, dove sono stati scelti studi che hanno presentato le ES incentrate sul PD. Si conclude che Le ES sono l’educazione alla conoscenza di sé e alla riflessione sulla propria salute, nonché la piena consapevolezza che qualcosa va storto, attribuendo la riflessione critica del soggetto riguardo alle proprie abitudini e misure preventive. Viene applicato attraverso il curriculum scolastico della scuola primaria e dai programmi governativi nei centri sanitari, al fine di educare la società a sensibilizzare sulle misure preventive e promuovere una migliore qualità della vita, prevenendo così la diffusione di malattie.
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Blasio, Pietro, Alfonso Della Corte, Antonio Nigro, Giuseppe Ferrucci, Rosetta Frammartino, Armando Genovese, Antonella Maisto, Assunta Turco, Francesco De Caro et Giuseppina Moccia. « Metodo PEER : Educare alla salute con nuove strategie ». La Sanita pubblica. Ricerca sul campo., 2020, 43–50. http://dx.doi.org/10.48268/sanita/2020/0001.4.

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Résumé :
Secondo quanto riportato nel manuale Peer Education Training of Trainers Manual (2003) si definisce Peer Education: “il processo tramite il quale giovani con un’adeguata formazione e motivazione affrontano attività informali o organizzate con loro pari (simili in età, background o interessi) lungo un periodo di tempo, con l’obiettivo di sviluppare le loro conoscenze, attitudini, credenze e competenze permettendogli di divenire responsabili della propria salute e di poterla proteggere”. Quando si parla di Peer-Education si parla di una metodica di educazione non formale che rientra tra i metodi di apprendimento “a mediazione sociale”. In quanto metodica a mediazione sociale basa le proprie fondamenta sull’idea che l’ambito sociale in cui un individuo matura le proprie esperienze rappresenti una componente fondamentale nello sviluppo dello stesso e, conseguentemente, nel suo modo di approcciarsi successivamente agli eventi della vita quotidiana.
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Di Pietro, Maria Luisa, et Roberta Minacori. « Dimensioni della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza ». Medicina e Morale 54, no 1 (28 février 2005). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2005.404.

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Résumé :
I comportamenti a rischio in adolescenza e le possibili e conseguenti patologie interpellano - in senso preventivo - quanti sono responsabili della salute pubblica. Le modalità di intervento che vengono proposte sono essenzialmente tre - la riduzione del rischio, la strategia della paura, l’educazione alla salute - e muovono da orientamenti etici diversi. In questo articolo viene presa in esame la proposta dell'educazione alla salute, che fa riferimento ad un’etica centrata sulla persona e trova giustificazione in un'interpretazione del concetto di salute comprensiva delle dimensioni fisica, psichica, sociale e morale. Ed è proprio la dimensione morale che, al di là di innegabili fattori di vulnerabilità (teoria ecologica, teoria della personalità adolescenziale, teoria della personalità dell'adolescente), condiziona - in adolescenza - la scelta di agire o meno un comportamento a rischio. Se, dunque, sia nella salute sia nella personalità dell’adolescente è così forte la dimensione morale, non solo vi è la possibilità di un’educazione alla salute che contestualizzi l’informazione nella formazione, ma vi è anzi il dovere di attuarla nella sua duplice dimensione di educazione ai valori e alle virtù. ---------- Public health care is called to prevent behaviours (and their pathological consequences) which expose teen-agers to a risk. There are three main proposals, which come from different ethical perspectives, on this topics: the risk reduction, the “fear” strategy, the health education. The paper examines the notion of health education from the perspective of personalistic ethics which consider the notion of health in its physical, psychic, social and moral dimensions. The moral aspects are very important to guide teen-agers, apart from their intrinsic vulnerability (ecological theory, adolescent personality theory), in the behaviour which can be either at risk or not. If the moral dimension is so important for teen-agers health and personality, the proposal advanced in this paper is an education to health which is not only “information” but also “formation”, and which has to be actualized in its twofold aspect of education to values and to virtues.
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Diamare, Sara, Anna Ferrara, Gaetana Polito, Marina Salerno, Marinella Mantice et Giancarlo Pocetta. « Un metodo di Embodied Education in Riabilitazione : approcci di valutazione partecipata e di empowerment psicocorporeo ». Journal of Advanced Health Care, 11 septembre 2019. http://dx.doi.org/10.36017/jahc1909-002.

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Résumé :
Nella teoria bio-psico-sociale, la visione salutogenetica (Antonowsky, 1979) è volta a promuovere il benessere. La promozione della salute indica un processo di cambiamento e sviluppo adattivo diretto alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria attraverso la diffusione di stili di vita sani. Nel presente lavoro si propone un modello di salutogenesi: “I Salotti del Ben-Essere” (S. Diamare, 2015), sperimentato dall'ASL NA 1 Centro UOC. Qualità e Umanizzazione, che prevede lo gv. sviluppo di tematiche di salutogenesi in laboratori esperienziali di consapevolezza psico-corporea, implementato in Campania attraverso la rete OMS di Promozione della Salute: Health Promoting Hospitals & Health Service (HPH & HS). Quale approccio olistico di Health Advocacy, I Salotti del Ben-Essere© rappresentano uno spazio multicentrico e multiprofessionale di assistenza partecipativa, rivolta a piccoli gruppi ed a comunità, in cui un team specializzato realizza un programma multidisciplinare di educazione sanitaria prevalentemente in un setting di riabilitazione. L’educazione alla salute trova, durante un trattamento riabilitativo, la collocazione più proficua per sostenere la motivazione al cambiamento consapevole di stili di vita perniciosi. Il metodo "Salotti del Ben-Essere" può essere utilizzato, come Peer Education, anche nel sistema universitario. Questa metodologia è stata testata, infatti, con gli studenti di Scienze dell'Educazione presso l’Università Suor Orsola Benincasa. I risultati sono stati soddisfacenti in tutti i contesti.
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Cunha, Amanda Priscilla da. « Assistenza infermieristica per paziente con piede diabetico ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 30 décembre 2021, 111–26. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/piede-diabetico.

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Introduzione: Il piede diabetico chiamato anche da uno stato fisiopatologico sfaccettato è caratterizzato da lesioni che derivano dai piedi della persona con diabete senza un trattamento adeguato e cure specifiche. Si stima che l’incidenza dell’ulcera del piede diabetico raggiunga il 6,3% dei pazienti diabetici e la sua prevalenza si avvicini al 10% e le persone con basso status socioeconomico sono le maggiori vittime. Alla luce di queste evidenze, il lavoro si basa sulla seguente domanda problematica: quale cura sviluppano gli infermieri nei pazienti con piedi diabetici? Obiettivo generale: Evidenziare la cura del piede diabetico correlata alla pratica degli infermieri. Metodologia: Una revisione integrativa è stata condotta nel Database bibliografico specializzato in infermieristica (BDENF), nella letteratura latinoamericana e caraibica nelle scienze della salute (LILACS) e nella Scientific Electronic Library Online (SCIELO) e che ha portato a sette articoli. Risultati: Gli studi hanno mostrato come la cura degli infermieri con educazione alla salute del piede diabetico, formazione continua e permanente, tecniche di valutazione al piede diabetico che comportano esami fisici e auto-cura dei pazienti con piedi diabetici. È rafforzato il fatto che questa cura dovrebbe essere eseguita in via prioritaria dagli infermieri, poiché gli infermieri hanno un’assistenza specifica e qualificata al paziente nelle loro principali attribuzioni. Conclusione: Si conclude, quindi, che lo studio ha identificato diverse forme di assistenza fornite dagli infermieri e che tutte queste forme sono importanti per la continuità del trattamento e la prevenzione delle complicanze, tuttavia, spetta all’infermiere essere un professionista che valorizza la qualità delle proprie cure sulla base di concetti teorici che portano a una formazione frequente.
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Thèses sur le sujet "Educazione alla salute"

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Dellarole, Laura. « Efficacia di un programma di educazione e promozione della salute del rachide nei bambini delle scuole primarie di Bologna : protocollo di uno Studio Controllato Randomizzato ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24594/.

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Résumé :
Background: il low back pain è la principale causa di disabilità in tutto il mondo. La sua prevalenza, molto bassa in infanzia, aumenta con l’età e già in adolescenza i valori si avvicinano a quelli degli adulti. L’OMS, le Linee Guida Europee e il Ministero della Salute sostengono l’importanza e la necessità di chiarire il ruolo della prevenzione primaria nel contesto scolastico. Obiettivo: il seguente protocollo è il disegno di uno Studio Randomizzato Controllato volto a valutare l’efficacia del progetto “La Schiena va a Scuola: prime regole per rispettarla” nei bambini delle scuole primarie, in termini di conoscenze e comportamenti sulla salute del rachide. Metodi: si considerano eleggibili tutte le scuole primarie di Bologna. Con la randomizzazione verranno selezionate casualmente due scuole, di cui saranno incluse tutte le classi terze e quinte. Il gruppo sperimentale riceverà un intervento educativo da parte di fisioterapisti, in due lezioni a distanza di almeno 3 mesi; il gruppo di controllo non riceverà alcun intervento specifico. Conoscenze e comportamenti saranno indagati con un questionario, basato su studi precedenti, che entrambi i gruppi compileranno alla presenza del fisioterapista in tre tempi (t0: almeno una settimana pre-intervento; t1: immediato post-intervento; t2: follow-up di 3 mesi). Le analisi saranno condotte per intenzione di trattamento. Etica: il protocollo è stato approvato dal Comitato di Bioetica dell’Università di Bologna. Per partecipare ogni studente dovrà avere l’esplicito consenso da parte di un genitore. Non è previsto il trattamento di dati sensibili. Discussione: lo studio mira a confermare la validità di un programma di fisioterapia sull’educazione alla salute del rachide per i bambini e quindi l’importanza di includerlo nel contesto scolastico. Risultati positivi fornirebbero una solida base scientifica per strutturare futuri interventi di prevenzione primaria nelle fasce più giovani della popolazione.
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Maselli, Marco. « Progettazione e valutazione di un percorso educativo personalizzato per la promozione dell'attivita' fisica tra gli studenti universitari ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3425250.

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Résumé :
La pratica di un adeguato livello di attivita' fisica rappresenta un comportamento molto importante per il mantenimento ed il miglioramento della salute della persone. Anche per questo motivo, l’educazione fisica e’ presente nei curricula scolastici da livello globale, con lo scopo di aiutare i giovani a valorizzare l’importanza di uno stile di vita attivo. Ciononostante, nel passaggio dalla scuola all’universita’ si registra un calo nei livelli di attivita’ fisica praticata. A questo fenomeno, si va a sommare la presenza di giovani che presentano profili di inattivita’ gia’ durante il periodo scolastico, e che sono maggiormente a rischio di sedentarieta’ anche durante gli anni universitari. Puo’ risultare quindi utile, al fine del miglioramento della salute e del benessere degli studenti universitari, implementare degli interventi di promozione dell’attivita’ fisica. La presente tesi descrive un percorso di progettazione e di valutazione di un programma educativo per promuovere tra gli studenti universitari l'adozione e il mantenimento di uno stile di vita attivo. Il fine e’ quello di poter fornire un valido progetto per la creazione di un servizio di promozione dell’attivita’ fisica offerto dall’universita’ agli studenti. La tesi si compone di tre parti principali, correlate tra loro, ma che costituiscono anche ricerche in parte indipendenti: 1) Una revisione sistematica della letteratura riguardante i trial controllati che hanno valutato degli interventi di promozione del’attivita’ fisica tra gli studenti universitari. In questa parte della tesi verra’ analizzata criticamente la letteratura del settore, alla ricerca di strategie progettuali ed operative che abbiano dimostrato di riuscire a promuovere l’attivita’ fisica tra gli studenti universitari. 2) Un sondaggio esplorativo tra gli studenti dell'Universita’ di Padova. Il sondaggio e’ stato effettuato per indagare il fenomeno dell’inattività fisica tra gli studenti dell’Universita’ di Padova, ed analizzare le principali barriere percepite dagli studenti nei confronti dell’attivita’ fisica. 3) La progettazione e la valutazione, tramite uno studio pilota, di un percorso educativo personalizzato per la promozione dell’attivita’ fisica tra gli studenti universitari. La progettazione del percorso educativo e’ preceduta da una presentazione del quadro teorico - antropologico e pedagogico - di riferimento.
Taking part in an adequate level of physical activity represents a very important behaviour for the maintaining and the improvement of people's health. For this reason, among others, physical education is present in schools curricula worldwide, with the aim to help young people to value the importance of an active lifestyle. Nevertheless, in the transition from high school to university, a decrease in physical activity has been often been observed. Moreover, there are young people that are physically inactive during high school, and these are more at risk for a sedentary behaviour during the university years. It can be useful, for the end of improving the health and the wellbeing of university students, to implement interventions for the promotion of physical activity. The present dissertation describes the planning and the evaluation of an educational program to promote the adoption and the maintaining of a physically active lifestyle among university students. The aim is to provide a project for the creation of a service for the promotion of physical activity offered by the university to the students. The dissertation is composed by three main parts, related one each other, but that also represent partly independents researches: 1) A systematic review of the literature regarding controlled trials of interventions aimed at promoting physical activity among university students. In this part of the dissertation, the literature will be critically analysed, to search for strategies that have proved to be effective in promoting physical activity among university students. 2) An explorative survey among the students of the University of Padua. The survey has been carried out to investigate the phenomenon of physical inactivity among the students of the University of Padua, and to analyse the main perceived barriers to physical activity. 3) The planning and e valuation, by means of a pilot study, of a personalised educational intervention for the promotion of physical activity among university students. The planning of the intervention is preceded by the exposition of the anthropological and the pedagogical theoretical frameworks adopted.
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MARCANTONINI, LUISA. « Il viaggio narrato : tra esperienza e cura di sé nella terza età ». Doctoral thesis, 2007. http://hdl.handle.net/2158/662979.

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Résumé :
Il lavoro presenta una riflessione e una valutazione di due progetti realizzati nel contesto educativo della terza età. La tesi è una lettura della narrazione del viaggio nella terza età dove la cura di sè si configura come categoria centrale e strategica e dove la riflessione educativa svolge un ruolo fondamentale per la qualità di vita delle persone coinvolte. La tesi si sviluppa lungo tre dimensioni o cardini: la narrazione, il viaggio inteso nel duplice significato di percorso interiore e fisico attraverso la narrazione, la terza età. Il viaggio, la narrazione e la cura di sé sono state esplorate attraverso testi scientifici e narrativi, a partire da autori classici fino a quelli più moderni. in seguito il tema del viaggio è stato studiato nel suo declinarsi nella realtà locale nell'ambito dell'esperienza di due progetti promossi dall'Auser Toscana.
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Livres sur le sujet "Educazione alla salute"

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Serio, Giuseppe, Antonio Pieretti et Luciano Corradini. Educazione alla salute tra prevenzione e orientamento. Cosenza : Pellegrini, 1992.

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L' Educazione alla salute nella scuola sarda. [Sassari] : Provveditorato agli studi di Sassari, Comitato provinciale per l'educazione alla salute, 1985.

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D'Amico, Giusy, Francesco Pieri, Costanza Miriano et Roberto Marchesini. Ore 10 : Educazione Alla Salute : Quando la Scuola Ignora la Famiglia. Independently Published, 2018.

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