Articles de revues sur le sujet « Edifici esistenti in c.a »

Pour voir les autres types de publications sur ce sujet consultez le lien suivant : Edifici esistenti in c.a.

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les 17 meilleurs articles de revues pour votre recherche sur le sujet « Edifici esistenti in c.a ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Parcourez les articles de revues sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.

1

del Curto, Davide. « Dal mito dell'efficienza all'obiettivo della transizione energetica. Una sfida per gli edifici storici ». TERRITORIO, no 97 (février 2022) : 113–18. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12934.

Texte intégral
Résumé :
Il DL ‘Rilancio' n. 34 del 19 maggio 2020 combina gli obiettivi della transizione energetica con il sostegno al settore delle costruzioni. Inoltre, promuovendo il recupero e il riuso degli edifici esistenti, contribuisce a contrastare lo spopolamento dei territori marginali. D'altra parte, migliorare l'efficienza energetica spesso richiede di aggiungere strati isolanti o impianti di generazionelocale, incompatibili con i caratteri tipologici e il valore culturale di un edificio storico.Partendo da una riflessione sul rapporto tra cultura della tutela e cultura della sostenibilità, questo articolo discute l'impatto atteso di queste misure sugli edifici storici e sui processi di marginalizzazione nei territori fragili.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Cinieri, Valentina, et Andrea Garzulino. « Emergenza sanitaria ed edilizia : una possibile opportunit&agrave ; per riabitare i piccoli ». TERRITORIO, no 97 (février 2022) : 119–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12935.

Texte intégral
Résumé :
Negli ultimi decenni, l'intervento sugli edifici esistenti ha registrato sempre maggior interesse coinvolgendo il costruito diffuso, parte integrante del tessuto urbano delle città come dei centri abitati minori. Il contributo illustra le necessità di adeguamento degli edifici storici a fronte dell'attenzione verso le aree rurali e marginali emersa oggi maggiormente con la pandemia Covid-19. In evidenza èil rapporto tra il processo di efficientamento energetico, le esigenze di conservazione e l'adeguamento d'uso e gestione del patrimonio costruito. Questa riflessione prende in considerazione l'evoluzione del mercato immobiliare analizzando gli strumenti normativi in tema di retrofit energetico e le strategie di agevolazione fiscale in risposta all'attuale situazione di crisi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Sénécal, Robert. « Carlo Borromeo's Instructiones fabricae et supellectilis ecclesiasticae and its origins in the Rome of his time ». Papers of the British School at Rome 68 (novembre 2000) : 241–67. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003949.

Texte intégral
Résumé :
L'INSTRUCTIONES FABRICAE ET SUPELLECTILIS ECCLESIASTICAE DI CARLO BORROMEO E LE SUE ORIGINI NELLA ROMA DEL SUO TEMPOL'autore traccia le origini delle prescrizioni di Carlo Borromeo per gli edifici ecclesiastici nelle sue Instructiones per l'architettura romana contemporanea e del primo periodo cristiano. La camera iniziale di Borromeo a Roma viene descritta. Le possibili influenze che le attività che egli svolse nella città e le personalità incontrate possano aver avuto sulla sua formazione architettonica vengono prese in considerazione. Prima di esaminare il testo di Borromeo un breve quadro della Roma dei giorni del prelato viene presentato, con una particolare attenzione ai vari cambiamenti avvenuti nelle antiche basiliche della città dal XVI secolo in poi, e gli sviluppi nell'edilizia ecclesiastica della città negli anni immediatamente precedenti e successivi alia sua visita. Le prescrizioni delle Instructiones di Borromeo vengono discusse individualmente e suggerimenti vengono proposti sul come e perché il prelato fosse giunto a certe conclusioni. In conclusione, viene mostrato come, oltre ad essere molto pragmatico e ad avere sia nuove chiese che il rinnovo degli edifici esistenti in mente, Borromeo fosse molto influenzato dagli sviluppi liturgici del suo tempo ed il suo testo riflette questa dipendenza culturale cosi come un'esplicita deferenza per le pratiche antiche.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Orlandini, Guest Editors : F., M. La Regina, A. Fontanella, M. Campanini et P. Gnerre. « La figura dell’Hospitalist in Italia ». Italian Journal of Medicine 6, no 1 (27 avril 2018) : 1. http://dx.doi.org/10.4081/itjm.q.2018.3.

Texte intégral
Résumé :
Tra il Mito di Titone e la sindrome di Odisseo/Ulisse del Malato ComplessoA. FontanellaProfilo biosociale del paziente ospedalizzato del XXI secoloR. Nardi, G. Mathieu, M. La ReginaC’è bisogno di una nuova figura professionale?M. SilingardiAnalisi dei modelli esistenti: future hospital programF. OrlandiniAnalisi dei modelli esistenti: Acute Complex Care Model (ACCM)F. PietrantonioAnalisi dei modelli esistenti: hospitalistV. VerdianiOn being a hospitalistM. AffinatiLa nuova figura professionale italiana: profilo, attività e modelli organizzativiF. Orlandini, M. La Regina, V. Verdiani, D. ManfellottoIl percorso formativoG. Murialdo, A. Testi, G. Torre, P. Gnerre, F. OrlandiniLa certificazioneL. Marchionni, M. Campanini, C. Nozzoli, A. MazzoneHospitalist: SWOT analysisM. La Regina, F. Orlandini, V. VerdianiConsiderazioni conclusive sulla figura dell’HospitalistD. Manfellotto
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Wilson, R. J. A. « Rural settlement in Hellenistic and Roman Sicily : excavations at Campanaio (AG), 1994–8 ». Papers of the British School at Rome 68 (novembre 2000) : 337–69. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003974.

Texte intégral
Résumé :
L'INSEDIAMENTO RURALE NELLA SICILIA ROMANA ED ELLENISTICA: SCAVI A CAMPANAIO (AG), 1994–8Scavi all'insediamento rurale di Campanaio (3 ettari) hanno rivelato l'esistenza di sette principali fasi di occupazione dal c. 200 a.C. al periodo alto medievale. Un complesso di edifici ellenistici distribuiti in tre fasi successive è caratterizzato da muri a secco, pavimenti in battuto e sovrastrutture in mattoni di fango. Un contesto di scarico di rifiuti posto affianco agli edifici ha prodotto evidenza di contatti con la Cirenaica, la Grecia ed il nord Africa. Attività industriale risalente al 150 a.C. è attestata dalla presenza di una fornace da tegole e di cisterne, una delle quali provvista di un tubo di troppopieno composto di anfore puniche riutilizzate. Una più grande fornace da tegole fu aggiunta intorno al 125 a.C. Scarsa evidenza di occupazione alto imperiale è seguita da una rinnovata attività intorno al 375 d.C, la quale vide la costruzione di un emporio (con sedici anfore), un contenitore per la separazione dell'olio di oliva, una fornace da calce e altri nuovi edifici. In questa fase sono attestati la lavorazione del ferro, la possibile produzione di cuoio e la manifattura di tegole, mortaii e anfore Keay 52 (gli scarti vennero accumulati intorno al 400 d.C. nella fornace da calce andata in disuso). Una violenta distruzione intorno al 460 d.C. è possibile sia dovuta ad un attacco dei Vandali. L'esistenza di un insediamento arabo-normanno è suggerita da tre inumazioni poste sul fianco, che mostrano evidenza di malnutrizione, un tumore, mal di denti cronico, artrite e talassemia.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Turfa, Jean MacIntosh, et Alwin G. Steinmayer. « The comparative structure of Greek and Etruscan monumental buildings ». Papers of the British School at Rome 64 (novembre 1996) : 1–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010333.

Texte intégral
Résumé :
LA STRUTTURA COMPARATIVA DEGLI EDIFICI MONUMENTALI GRECI ED ETRUSCHISe esaminati da un punto di vista ingegneristico, gli edifici monumentali greci presentano sostanziali differenze con quelli di origini etrusco/italica. La tecnica greca comprendeva l'uso di imponend architravi in pietra atti a resistere al carico imposto lateralmente dai pesand tetti in tegole di terracotta. Gli Etruschi risolsero lo stesso problema grazie all'uso di travi su cui veniva scaricata la tensione. L'uso di travi di tensione in Italia rese possible la copertura a tetto di strutture con campate molto ampie (senza colonne interne) e con ampi aggetti, stabilendo così la caratteristica configurazione del tempio toscano. Calcoli basati sulle misure dei tempi greci ed etrusco/italici hanno evidenziato come la trave di tensione toscana fosse più efficiente rispetto alle tecniche greche dell'epoca. Gli architetti greci, in virtù dell'abbondanza di utile materiale da costruzione e di lavoro stagionale, non erano forse stimolati allo sviluppo di nuove tecniche, o forse non riuscirono mai a risolvere il problema delle giunture di tensione.In contrasto con i metodi moderni, che fanno uso intensivo del metallo, gli antichi ingegneri etruschi erano costretti ad usare giunture di collegamento in legno nelle strutture di legno del tetto, al fine di porre una resistenza al carico laterale dei tetti in tegole. Questa pratica potrebbe già essere stata introdotta nell'VII secolo a.C., quando le tegole di terracotta furono introdotte nelle città etrusche. Tale tecnica è attestata dalle campate di grandi edifici quali l'edificio sudest di Murlo (c. 630–600 a.C), il tempio Portonaccio a Veii ed il tempio A di Pyrgi, e viene data per scontata per il Capitolium a Roma (dedicate nel 509 a.C). Le travi di tensione continuarono ad essere usate per vari secoli, rendendo possibile la costruzione delle basiliche romane della media e tarda repubblica, nonché i tipi successivi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Lloyd, Joan Barclay. « Medieval Dominican architecture at Santa Sabina in Rome, c. 1219–c. 1320 ». Papers of the British School at Rome 72 (novembre 2004) : 231–92. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002737.

Texte intégral
Résumé :
L'ARCHITETTURA DOMENICANA DI EPOCA MEDIEVALE A SANTA SABINA A ROMA, CA. 1219–1320Lo studio tratta della basilica di V secolo di Santa Sabina e delle strutture ad essa adiacenti. In particolare si analizzano la documentazione storica e i resti architettonici di Santa Sabina negli anni compresi tra il 1219 e il 1320 circa, quando San Domenico e l'ordine medievale dei Frati Predicatori si insediarono nel complesso. Si analizzano tre soggetti: (1) i termini della donazione di Santa Sabina ai Domenicani da parte di Papa Onorio III nel 1222 e il diritto che egli concesse a San Domenico di sfruttare parte del suo palazzo sull'Aventino; (2) il significato di un muro costruito tra il coro dei frati e la parte pubblica della chiesa nel contesto della pratica architettonica e della legislazione domenicana; e (3) la natura e l'estensione delle strutture conventuali al tempo di San Domenico e il loro successivo sviluppo fino a ca. il 1320. L'ultimo soggetto si basa su una survey architettonica delle strutture di Santa Sabina e su un'analisi della muratura in esse reimpiegata. Datando la muratura con ampi lassi cronologici nell'ambito del Medioevo l'autore aiuta ad identificare gli edifici conventuali che esistevano quando i Domenicani arrivarono a Santa Sabina e ne mostra le modalità d'ampliamento.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Lloyd, J. E. Barclay. « Masonry Techniques in Medieval Rome, c. 1080–c. 1300 ». Papers of the British School at Rome 53 (novembre 1985) : 225–77. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200011557.

Texte intégral
Résumé :
TECNICHE MURARIE MEDIEVALI A ROMAIn questo articolo si discutono le tecniche murarie usate a Roma nel periodo c. 1080–c. 1300: opere murarie—con o senza riempitura a calce degli interstizi (stilatura), falsa cortina–e con modulo variato; opus listatum (opus mixtum), con l'uso di tufi e mattoni; opus saracinescum, solo di tufelli. Le variazioni di modulo possono servire a datare a tre periodi le opere murarie medievali: c. 1080–c. 1216; c. 1216–c. 1246; c. 1246–c. 1300. La stilatura sembra fosse il marchio distintivo di certe imprese costruttrici; fu usata tra c. 1080–c. 1200; nel XII secolo si trova ancora tra i conci rastremati. Mentre l'opus listatum apparve c. 1080–c. 1200, l'opus saracinescum era più tipico nel XIII e XIV secolo. Le tecniche murarie erano a volte relative alla funzione di un edificio—chiesa, palazzo, monastero, torre o casa, oppure al fatto che il muro fosse nelle fondamenta o sopra il livello del terreno.In questo articolo l'autore riesamina l'opera di M. E. Avagnina, V. Garibaldi e D. Salterini, ‘Strutture murarie degli edifici religiosi di Roma nel XII secolo’, Rivista dell'Istituto Nazionale d'Archeologia e Storia dell'Arte, XXIII–XXIV (1976–77) 173 sgg. Nella Tabella II sono riassunte le informazioni contenute in tale opera. Le osservazioni dell'autore si trovano nella Tabella I. Le techniche murarie qui discusse e il loro uso nella Roma medievale sono illustrate alla Tabella III.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Acampa, Giovanna, et Claudia Mariaserena Parisi. « Cultural heritage management : optimising procedures and maintenance costs ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 79–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212907.

Texte intégral
Résumé :
The management of maintenance activities is an ongoing concern for facility managers in the existing building sector due to its complexity and uncertainty. This applies all the more to cultural heritage as protection, preservation and enhancement are a priority in order to keep the artistic and cultural value of historical assets for future generations. In addition, problems related to the increasingly limited economic resources complicate maintenance management processes. Therefore, it has become a common standard to carry out maintenance activities only when actual emergencies occur, thus causing inefficiencies in the planning of Facility Management activities and an increase in maintenance costs. This paper shows a method to support the management decision-making in maintenance activities through Building Condition Assessment (BCA) processes integrated with Building Information Modeling (BIM) systems. The main objective is to develop a maintenance management strategy and support technicians in identifying maintenance priorities in a practical, simple and automated way in order to optimise procedures and costs. To achieve such a goal, the method proposes a BCA process that uses the following tools: 1) building breakdown structure according to UNI 8290 adapted to historic buildings; 2) a degradation level index and a technological and operational connection matrix to assess opportunity maintenance; 3) field inspections and data collection on Excel spreadsheets acting as external Database; 4) data management in BIM environment using Revit as BIM Authoring Software and Dynamo scripts as visual programming language (VPL) to link external Database to BIM model. The results highlight the important role of BIM in Facility Management of existing buildings and buildings of historical and cultural value by allowing the continuous update of information in a single BIM model for BCA purposes and shows a great potential to support facility managers in managing building maintenance activities and optimising costs. La natura complessa, incerta e dinamica della gestione delle attività di manutenzione è fonte di continua preoccupazione per i facility managers che operano nel settore del patrimonio edilizio esistente. In particolare, nel campo dei beni culturali, la tutela, conservazione e valorizzazione sono una priorità per preservare il valore artistico-culturale dei beni storici alle generazioni future. Purtroppo, alla complessa gestione della manutenzione si aggiungono problemi relativi alle risorse economiche sempre più limitate. In questa situazione infatti, sembra essere diventato uno standard comune intervenire con attività di manutenzione solo quando si presentano effettivi casi di emergenza, causando così inefficienze nella pianificazione delle attività del Facility Management e, conseguentemente, un aumento dei costi della manutenzione. Questo paper espone un metodo per supportare le scelte decisionali dei gestori nelle attività di manutenzione attraverso i processi di Building Condition Assessment (BCA) integrati ai sistemi di Building Information Modeling (BIM). L'obiettivo principale è sviluppare una strategia di gestione della manutenzione, dando ai tecnici il necessario supporto per individuare le priorità di intervento di manutenzione in modo pratico, semplice e automatizzato al fine di ottimizzare procedure e costi della manutenzione. Per raggiungere questo obiettivo, il metodo propone un processo di BCA che utilizza i seguenti strumenti: 1) scomposizione dell’edificio secondo la norma UNI 8290 adattata agli edifici storici; 2) un indice del livello di degrado e una matrice di connessione tecnologica e operativa per valutare manutenzioni di opportunità; 3) ispezioni in situ e raccolta dei dati su fogli di calcolo Excel che fungono da Database esterno; 4) gestione dei dati in ambiente BIM utilizzando Revit come BIM Authoring Software e scripts in Dynamo come linguaggio di programmazione visiva per il collegamento tra Database esterno modello BIM. I risultati della ricerca evidenziano l'importanza del ruolo del BIM nel Facility Management degli edifici esistenti e di pregio storico-culturale consentendo l'aggiornamento permanente delle informazioni in un unico modello BIM ai fini del BCA e mostra un grande potenziale per supportare i facility managers nella gestione delle attività di manutenzione degli edifici e nell’ottimizzazione dei costi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Loud, G. A. « The monastic economy in the principality of Salerno during the eleventh and twelfth centuries ». Papers of the British School at Rome 71 (novembre 2003) : 141–79. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002427.

Texte intégral
Résumé :
L'ECONOMIA MONASTICA NEL PRINCIPATO DI SALERNO DURANTE L'XI E IL XII SECOLOQuesto studio esamina il ruolo dei monasteri come proprietari nel principato di Salerno, durante l'XI e XII secolo, con particolare riferimento alla Badia della S. Trinità di Cava posta a confronto con altri edifici monastici, sulla base dell'analisi di documenti inediti dell'archivio di Cava, che contiene più di 3500 pergamene del XII secolo. Dopo una breve discussione sulle fondazioni di monasteri nel principato intorno all'anno Mille, e sullo sviluppo della proprietà della Badia di Cava e dei suoi privilegi, concessi dagli ultimi principi longobardi, dai nuovi duchi normanni e dall'aristocrazia territoriale, l'articolo tratta cinque punti principali. Essi sono: i rapporti della Badia con i suoi coloni (descritti in vari modi, come homines, censiles, servi o villani); la sottomissione volontaria di uomini liberi all'autorità della Badia e le loro relazioni con l'autorità stessa; l'importanza dei servizi di mano d'opera in rapporto ai locatari; le condizioni e le variazioni dei contratti di mezzadria; e, infine, l'importanza del valore relativo all'estensione della proprietà di Cava durante il periodo, particolarmente nel XII secolo. Particolare attenzione è data alla possibilità che lo sviluppo di usi locali possa aver rappresentato un miglioramento delle esistenti condizioni di proprieta. Le operazioni finanziarie di Cava sono illustrate da particolari riferimenti agli anni 1110–19, 1130–49, 1170–4, e 1200–4 e dalle tavole degli acquisti, dei pagamenti e dei prestiti della Badia. Le spese di Cava, aumentate, per esempio, della somma di 25,951 tari nel periodo 1110–14 e di 8,267 tari nel 1170–4, vengono confrontate con le spese più occasionali e modeste sostenute da Montevergine nel tardo XII secolo. Ma i dettagli relativi a come Cava mutasse le sue entrate dirette — la maggior parte delle quali proveniva da affitti e da altri pagamenti in natura, in moneta — restano oscuri. Questo è uno dei punti più controversi dell'argomento, e richiede ricerche più sistematiche tra i numerosi inediti del XII secolo dell'archivio di Cava per il futuro.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
11

Margara, Alessandro. « Il lungo processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 1 (avril 2011) : 53–74. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001005.

Texte intégral
Résumé :
Il sistema degli OPG per accogliere gli autori di reato, prosciolti per vizio totale di mente, č contenuto nel Codice penale, ma č stato fortemente modificato da sentenze costituzionali e da interventi legislativi, che lo hanno adattato alla nuova concezione dell'assistenza psichiatrica: gli OPG esistenti sono perň rimasti eguali al modello carcerario del passato sia per i luoghi, sia per il personale prevalente, rappresentato dalla Polizia penitenziaria. La pericolositŕ sociale č la condizione per la applicazione della misura di sicurezza dell'OPG, che si esegue negli stessi OPG. Il concetto di pericolositŕ sociale, assoluto nel Codice penale, si č relativizzato e va accertato nel concreto del singolo caso e delle sue risorse socio-familiari. Il DPCM 1/4/2008 che ha stabilito il passaggio della sanitŕ penitenziaria al Servizio sanitario nazionale ha un progetto di distribuzione degli internati nelle regioni di appartenenza, cosě che le stesse seguano i malati residenti nei loro territori e tendano a riportarli all'assistenza psichiatrica generale degli stessi. L'allegato C al DPCM descrive le fasi di questo passaggio e della presa in carico del Servizio sanitario di ogni regione, cosě che sia superato e abbandonato il vecchio modello degli OPG.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
12

Manfrè, L., R. Angileri, G. Caruso, V. D'Antonio, M. De Maria et R. Lagalla. « Calibro dei sifoni carotidei e asimmetria del poligono di Willis : Studio Angio-RM ». Rivista di Neuroradiologia 10, no 2_suppl (octobre 1997) : 148. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s260.

Texte intégral
Résumé :
A differenza dell'Angiografia, l'esame Angio-RM consente la simultanea visualizzazione dei vasi del poligono. Si è valutata la correlazione esistente tra calibro dei sifoni e asimmetrie di sviluppo del poligono nella popolazione normale. Sono stati esaminati 3 casi di occlusione totale di una carotide. 120 pazienti privi di patologie vascolari o neoplastiche sono stati sottoposti ad esame Angio-RM 3DTOF con Magnetization Tranfer e TONE. Sono state valutate le immagini di sorgente e 3DMIP, prima e dopo sottrazione dei pixel non vascolari. I pazienti sono stati suddivisi in 5 gruppi: I = aplasia di A1, II = ipoplasia di A1, III = lieve asimmetria di A1, IV ? arteria comunicante posteriore fetale, V = poligono simmetrico. Inoltre i pazienti sono stati suddivisi in base al calibro della carotide interna in: A (simmetrico), B (lieve asimmetria), e C (marcata asimmetria). è stata calcolata la percentuale di differenza di calibro (PDC) tra carotide destra e sinistra (Cmin/Cmax). Sono stati posti in correlazione PDC e simmetria dei vasi del poligono. I pazienti del gruppo C sono stati sottoposti a color Doppler dei vasi al collo, per escludere vasculopatia a monte. Una differenza statisticamente significativa in termini di PDC tra sifone carotideo destro e sinistro è stata osservata unicamente nei pazienti di gruppo I e II. I pazienti affetti da occlusione del sifone carotideo con compenso via Al dimostravano un calibro di Al superiore rispetto ai gruppi III, IV e V. Per quanto una asimmetria di calibro dei sifoni carotidei possa suggerire l'esistenza di una patologia vascolare a monte, è necessario considerare le varianti anatomiche correlate all'asimmetrico del poligono di Willis. Il bilancio dei rami collaterali esistenti a livello del poligono di Willis mediante Angio-RM è importante per la valutazione dei possibili circoli di compenso.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
13

Papi, Emanuele. « La turba inpia : artigiani e commercianti del Foro Romano e dintorni (I sec. a.C. – 64 d.C.) ». Journal of Roman Archaeology 15 (2002) : 45–62. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759400013830.

Texte intégral
Résumé :
Chi avesse percorso la Sacra via tra gli ultimi decenni del I sec. a.C. e l'estate del 64 d.C. si sarebbe trovato in un profano e lussuoso quartiere commerciale: ori, argenti, perle e pietre preziose, aromi e spezie, primizie e cibi ricercati, strumenti musicali, libri, corone di fiori, cortigiane e prostitute — tutte le delizie della vita (come già ai Greci era piaciuto immaginarle) fornite dalla plebe urbana che qui gestiva il sistema di vendite al minuto più famoso e organizzato della città. Anche nelle altre zone intorno al Foro lo scenario non sarebbe stato diverso; nelle botteghe della piazza, lungo le strade circostanti e nei vicini edifici continuava il commercio di dispendiose mercanzie per una clientela di gusti ambiziosi e grandi disponibilità. La tradizione commerciale del luogo era molto antica e risaliva all'età dei re; stando alla tradizione, Tarquinio Prisco aveva per primo utilizzato la valle per attività pubbliche, facendo costruire appositi vani per artigianato e commercio (tabernae circa forum). Quando alla fine del VI sec. a.C. si impiantarono i quartieri della Sacra via, sul fronte degli isolati furono costruite una serie di botteghe tra le quali si aprivano gli ingressi alle domus. Nel periodo più remoto era lo smercio di prodotti alimentari, soprattutto le carni, l'attività primaria forse anche per la presenza di un mercato del bestiame collegato al Foro Boario (beccherie e beccai sono ricordati dal V sec. a.C). Fu negli ultimi decenni del IV sec. a.C. che un aspetto più conveniente (forensis dignitas) si sarebbe affermato per gli interventi di C. Maenius e per la trasformazione delle botteghe da lanienae in argentariae, da macellerie cioè in banchi di cambiavalute, usurai e banchieri, destinati a dominare la piazza fin agli inizi dell'Impero. I commerci più ordinari o le rivendite specializzate non dovettero scomparire del tutto almeno fino alla metà del II sec. a.C: alle tabernae argentariae si mescolavano i negozi di beccai e speziali, chiamati alla greca myropolae, i primi ricordati da Plauto e da Livio nel luogo della basilica Sempronia, i secondi soltanto da Plauto.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
14

De Agostini, Paola, Paola Bonizzato, Francesco Amaddeo, Giulia Bisoffi, Federico Perali et Michele Tansella. « For a more rational funding system of Mental Health Services. Analyses of costs for services supplied by a Community Mental Health Service during a 7-year period ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no 3 (septembre 2001) : 163–79. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005297.

Texte intégral
Résumé :
RIASSUNTOScopo – Negli ultimi anni si è assistito, in Italia come in altri paesi del mondo occidentale, ad un forte aumento dell'interesse, da parte dei ricercatori, per l'economia sanitaria. Anche l'assistenza psichiatrica è stata analizzata riguardo a questi aspetti e, più recentemente, l'attenzione di molti gruppi di lavoro si è rivolta a studi in grado di individuare possibili sistemi di finanziamento dei Servizi psichiatrici altemativi a quelli esistenti e di valutarne l'effetto sul funzionamento dei Servizi. Lo scopo di questo lavoro è quello di definire un nuovo tariffario basato sui costi reali delle prestazioni erogate dai Servizi psichiatrici. Metodo – Utilizzando il Registro Psichiatrico dei Casi di Verona-Sud, sono stati considerati tutti i contatti avvenuti nelle varie sedi del Servizio Psichiatrico Territoriale (SPT) di Verona-Sud in un periodo di 7 anni (1992-1998), per un totale di 125632 prestazioni, riferite a 2819 soggetti. I contatti sono stati successivamente raggruppati in 19 tipi di prestazioni. La funzione di costo è stata utilizzata per descrivere, attraverso la stima dell'elasticit?à, il comportamento dei costi nel SPT di Verona-Sud. Il costo di una prestazione psichiatrica risulta così comprensivo della spesa per gli operatori coinvolti nell'erogazione del servizio (direttamente e/o indirettamente a contatto con il paziente) e del costo delle strutture utilizzate. Risultati – Per ciascuna prestazione vengono riportati (a) i costi stimati per la prestazione effettivamente erogata, (b) il costo stimato al minuto, (c) il costo della prestazione standard erogata con caratteristiche definite (per la durata si è utilizzato il tempo modale rilevato nel campione; per gli operatori, la composizione è stata decisa tenendo conto, da una parte, della reale operatività del SPT e, dall'altra, di considerazioni su quella che potrebbe essere, date le risorse disponibili nel nostro SPT, una buona pratica clinica) ed, infine, (d) i costi relativi alle prestazioni effettuate, raggruppate nelle otto voci contemplate dal Tariffario della Regione Veneto attualmente in vigore. Conclusioni – I risultati hanno dimostrato che le definizioni delle prestazioni, da noi utilizzate, descrivono in maniera soddisfacentemente univoca i diversi tipi di attività svolti dal SPT. Il nomenclatore nazionale attualmente in vigore, invece, avrebbe permesso di descrivere solo il 28% delle prestazioni erogate (35230 su 125632). Ciò dimostra la necessità di disporre, in tempi brevi, di un nuovo nomenclatore delle prestazioni psichiatriche, accettato a livello nazionale, che sia adeguato alle modalita reali con le quali si fomisce assistenza per la salute mentale. I valori di costo da noi ottenuti dimostrano chiaramente che il finanziamento di un Servizio psichiatrico, basato sul nomenclatore nazionale attualmente in vigore, sottostima fortemente le risorse effettivamente utilizzate. La funzione di costo delle diverse prestazioni pud fornire la base per esperienze di finanziamento dei servizi fondato sulle "funzioni assistenziali" previste dal decreto 229 del 1999.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
15

Carvalho, Fanny Islana de Lima, Maria Cristina Rodrigues Halmeman et Felipe Matos dos Santos Lerco. « Analisi dell'efficienza energetica della biblioteca comunale di Campo Mourão-PR : parametri del programma nazionale di etichettatura (RTQ-C) ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 15 octobre 2021, 43–62. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/ingegneria-ambientale-it/biblioteca-comunale.

Texte intégral
Résumé :
Il settore delle costruzioni, responsabile degli impatti ambientali come la produzione di rifiuti, l'acqua e il consumo di energia, ha come sfida attuale quella di portare l'efficienza energetica nel cantiere e nell'ambiente post-costruito. Pertanto, in relazione al consumo di energia, INMETRO ha sviluppato un programma di etichettatura volto a classificare l'efficienza energetica delle apparecchiature elettriche e anche degli edifici. Si scopre che gli edifici pubblici sono tenuti a ottenere l'etichetta nazionale di conservazione dell'energia (ENCE). Alla ricerca di quanto sopra, si chiede come misurare l'efficienza energetica degli edifici pubblici, rendendoli energeticamente appropriati, e quindi soddisfare le esigenze dell'utente, fornendo comfort ambientale ed economia. L'obiettivo di questo lavoro era simulare l'ottenimento dell'etichetta ENCE Geral e presentare il livello di efficienza energetica della Biblioteca Comunale di Campo Mourão-PR. È stato utilizzato il Metodo Prescrittivo, stabilito dal Regolamento Tecnico di Qualità per il Livello di Efficienza Energetica degli Edifici Commerciali, di Servizio e Pubblici (RTQ-C). Sono stati analizzati tre sistemi costruttivi: Involucro, Sistema di illuminazione e Sistema di aria condizionata. Di conseguenza, l'edificio in studio ha presentato una classificazione di livello C di efficienza, su una scala A - E, essendo A molto efficiente ed E inefficiente. Si conclude che l'edificio non offre comfort agli utenti, oltre all'elevato consumo energetico. Tuttavia, è possibile adottare misure che possono aiutare a ottimizzare il livello di efficienza energetica in loco.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
16

Pesic, Nikola, et Adrián Muros Alcojor. « Developing the Prototype of the Climate-Responsive Building Form : Merging Passive and Active Space Cooling Strategies ». ACE : Architecture, City and Environment 17, no 50 (décembre 2022). http://dx.doi.org/10.5821/ace.17.50.11406.

Texte intégral
Résumé :
Aquest article presenta les capacitats considerades per a millorar l'eficiència energètica de la refrigeració d'espais en l'ambient de clima mediterrani mitjançant la fusió i optimització de tècniques de ventilació natural seleccionades. La primera part de l'anàlisi defineix un conjunt d'estratègies de control amb un enfocament de disseny multinivell basat en una configuració específica de ventilació creuada i ventilació natural avançada assistida per ventiladors (ANV) en forma de centre cap a dintre, bord cap a fora (C-E). L'objectiu és aprofitar els rangs de temperatura nocturna principalment més baixos i reflectir aquest potencial en la reducció de les càrregues d'energia de refredament durant el dia. La segona part d'aquest document examina la integració d'estratègies de control definides en una forma d'edifici sensible al clima d'un edifici d'oficines de mitjana altura situat a la ciutat de Barcelona (Espanya). En l'última part de l'estudi, el model de l'edifici s'exposa a les condicions climàtiques presents a l'entorn de simulació del rendiment de l'edifici, mentre que el control general i els ajustos dels patrons de flux d'aire interior establerts es realitzen mitjançant anàlisi de dinàmica de fluids computacional (CFD). Les simulacions realitzades aconsegueixen la reducció anual de les càrregues d'energia de refrigeració d'espais en un 65,3%. L'operació nocturna s'emporta la major part del 50,5%, utilitzant temperatures exteriors nocturnes més baixes en estar menys afectat pels efectes del canvi climàtic actual. Basat en l'ús de la font d'energia renovable, la forma de construcció sensible al clima, denominada model D-Fence, representa l'enfocament bioclimàtic amb les capacitats considerades per a reduir les demandes d'energia de refredament en l'ambient climàtic mediterrani. This article presents the considered capabilities to improve space cooling energy efficiency in the Mediterranean climate ambience by merging and optimizing selected natural ventilative techniques. The first part of the analysis defines a set of control strategies with a multilevel design approach based on a specific configuration of cross ventilation and fan-assisted advanced natural ventilation (ANV) centre-in, edge-out (C-E) form. The objective is to take advantage of principally lower nocturnal temperature ranges and to reflect such a potential on the reduction of the day-time cooling energy loads. The second part of this paper examines the integration of defined control strategies into a climate responsive building form of a mid-rise office-type building positioned in the city of Barcelona (Spain). In the last part of the study, the building model is exposed to present weather conditions in the building performance simulation environment while the general control and adjustments of established indoor airflow patterns are done by computational fluid dynamics (CFD) analyses. Performed simulations achieves the yearly reduction of space cooling energy loads by 65.3%. The night-time operation takes the large part of 50.5%, using lower nocturnal outdoor temperatures due to being less affected by current climate change effects. Based on the use of the renewable energy source, the designed climate responsive building form, named D-Fence model, represents the bioclimatic approach with the examined capabilities in cutting cooling energy demands in the Mediterranean climate ambiance. Este artículo presenta las capacidades consideradas para mejorar la eficiencia energética de la refrigeración de espacios en el ambiente de clima mediterráneo mediante la fusión y optimización de técnicas de ventilación natural seleccionadas. La primera parte del análisis define un conjunto de estrategias de control con un enfoque de diseño multinivel basado en una configuración específica de ventilación cruzada y ventilación natural avanzada (ANV) asistida por ventiladores en forma de centro hacia adentro, borde hacia afuera (C-E). El objetivo es aprovechar los rangos de temperatura nocturna principalmente más bajos y reflejar dicho potencial en la reducción de las cargas de energía de enfriamiento durante el día. La segunda parte de este artículo examina la integración de estrategias de control definidas en una forma de edificio sensible al clima de un edificio de oficinas de mediana altura ubicado en la ciudad de Barcelona (España). En la última parte del estudio, el modelo del edificio se expone a las condiciones climáticas presentes en el entorno de simulación del rendimiento del edificio, mientras que el control general y los ajustes de los patrones de flujo de aire interior establecidos se realizan mediante análisis de dinámica de fluidos computacional (CFD). Las simulaciones realizadas logran la reducción anual de las cargas de energía de refrigeración de espacios en un 65,3%. La operación nocturna se lleva la mayor parte del 50,5%, utilizando temperaturas exteriores nocturnas más bajas al estar menos afectado por los efectos del cambio climático actual. Basado en el uso de la fuente de energía renovable, la forma de construcción sensible al clima, denominada modelo D-Fence, representa el enfoque bioclimático con las capacidades consideradas para reducir las demandas de energía de refrigeración en el entorno climático mediterráneo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
17

« Flora dels Briofits dels Països Catalans. I. Molses (amb la col-laboraio de Barron Anna, Filella Iolanda, Ruiz Elena). Barcelona, Institut d'Estudias Catalans, 2001, 278 p., 76 fig. (auteur : Universitat Autonoma de Barcelona, Dept. Biologia anaimal, de Biologia vegetal e d'Ecologia, Unit. Botanica, Edifici C, E-08193 Bellaterra (Barcelona) ; éditeur : Institut d'Estudis Catalans, Publications, Carrer del Carme, 47,E-08001 Barcelona, publicacions@iec.es, ISBN 84-7283-583-9) ». Cryptogamie Bryologie 23, no 1 (mars 2002) : 87. http://dx.doi.org/10.1016/s1290-0796(02)85011-8.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie