Articles de revues sur le sujet « Economia culturale »

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Čok, Lucija. « Lingue e culture nel dibattito sulle identità europee ». Linguistica 50, no 1 (29 décembre 2010) : 137–42. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.137-142.

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Résumé :
Nelle politiche linguistiche e culturali delle strategie comunitarie, il discorso sulle identità del singolo (identità nazionale, culturale, linguistica, regionale...) presenta un potenziale punto d'intesa. Nel complesso delle attività che le politiche comunitarie propongono, risulta che una speciale attenzione è riservata alla tutela di alcune di esse (per esempio quella nazionale e linguistica). Si attivano quindi, simultaneamente, mezzi e conoscenze per instaurare la condivisione di un'unica cittadinanza e di una comune economia per creare una crescita culturale in un'entità organica. L'Europa è caratterizzata da culture e tradizioni simili e da una storia che accomuna tutte le nazioni che ne fanno parte. Il passato delle nazioni è contrassegnato dalla ricchezza dei valori paneuropei: valori politici, sociali, culturali, umani. La memoria, soprattutto la memoria storica, è fatta di un materiale essenziale atto a costruire e composto di elementi specifici insostituibili. Vi si trovano valori da salvaguardare e da distribuire. Uno dei vantaggi del continente Europa è il fatto di avere un passato, anche se, a tratti, conflittuale a causa delle specificità delle singole nazioni. La componente regionale e quella locale costituiscono un prezioso scrigno culturale paneuropeo le cui ricchezze emergono nel dialogo interculturale. Ci sono luoghi e tempi per cercare la creatività artistica, la curiosità scientifica, la forza intellettuale del singolo e dei gruppi che potranno far emergere nuove idee, proposte, progetti e strategie per arrivare al bene comune. La scuola è uno dei luoghi intesi come laboratori culturali. Il processo d'innovazione in atto all'interno del sistema scolastico supporta senz'altro la scuola nell'adempimento della sua funzione di operatore educativo comunitario e, allo stesso tempo, di tutore dei beni culturali e delle identità regionali.
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2

Ferrarese, Maria Rosaria. « Francesco Galgano e il suo inesauribile viaggio tra diritto ed economia ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 3 (décembre 2012) : 137–50. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-003008.

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Résumé :
Una parte rilevante del programma scientifico realizzato da Francesco Galgano puň essere descritta come un lungo viaggio nel rapporto tra diritto e mondo economico. Nonostante il profilo di professore di diritto privato e commerciale, egli ha sempre coltivato uno sguardo storico e sociologico sul diritto, che gli ha permesso di cogliere non solo il cambiamento delle tecniche e degli istituti giuridici, ma anche le ricadute in ambito sociale ed economico. Attraverso i suoi molti lavori sul tema, dagli anni settanta del secolo scorso, fino ai recenti anni di globalizzazione, si possono cogliere i profondi cambiamenti non solo nel mondo dell'impresa e delle relazioni giuridiche, ma anche nel clima culturale e negli attori e protagonisti dello scenario giuridico.
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Schubert, Werner. « Alessandro Somma, I giuristi e l'Asse culturale Roma-Berlino. Economia e politica nel diritto fascista e nazionalsocialista ». Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte : Germanistische Abteilung 123, no 1 (1 août 2006) : 782–84. http://dx.doi.org/10.7767/zrgga.2006.123.1.782.

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Tonizzi, M. Elisabetta. « Book Review : Le città e il mare. Economia, politico portuale, identità culturale dei centri costieri del Mezzogiorno moderno ». International Journal of Maritime History 17, no 1 (juin 2005) : 318–19. http://dx.doi.org/10.1177/084387140501700128.

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Rubans’ka, Yuliya, et Gianfranco Franz. « Geografia del potere e grandi progetti urbani in una cittŕ dell'ucraina ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 104 (octobre 2012) : 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104008.

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Résumé :
L'evoluzione delle politiche di sviluppo urbano nel contesto europeo degli ultimi decenni č stata caratterizzata da modifiche strutturali nelle relazioni di potere: dal governo della cittŕ, incentrato sulla pianificazione urbanistica e il piano regolatore si č passati a forme piů o meno articolate e solo in parte pluraliste di governance urbana, grazie alle quali importanti gruppi immobiliari, immobiliaristi improvvisati e free-riders, importanti gruppi industriali alleati con le grandi centrali del credito e della finanza, hanno trovato maggiori consensi politico-culturali e minori difficoltŕ procedurali nel dirigere, imporre e realizzare grandi progetti di trasformazione urbana. La progressiva crescita del mercato immobiliare, sostenuto e drogato dal mercato finanziario, ha facilitato la proposizione e la realizzazione di GPU, almeno fino al 2007/2008, anno del crack finanziario occidentale, dal quale sono rimasti parzialmente immuni Paesi emergenti le cui economie non erano state ancora tanto profondamente modificate dal sistema finanziario di Stati Uniti ed Europa occidentale. Con differenze di scala e di magnitudo una folta schiera di cittŕ europee e nordamericane si sono impegnate nella realizzazione di GPU, seguite in questo processo dalle principali cittŕ di Paesi emergenti o di potenze in via di consolidamento (Pechino, Shangai, San Paolo, Cittŕ del Messico ecc.). Anche cittŕ piccole e medie si sono impegnate nella sfida di innovare e trasformare i propri tessuti, la propria economia e il proprio rango urbano, investendo in progetti affidati molto spesso alle cosiddette "archistar" internazionali o a societŕ di progettazione parti- colarmente avanzate sui temi della costruzione ecologica e del risparmio energetico. Il presente saggio propone un caso studio particolarmente interessante, caratterizzato da dinamiche precipue e non riscontrabili in molti altri contesti: le recenti trasformazioni urbane nella cittŕ di Dnipropetrovsk (Nipropetrovsk), capoluogo dell'omonima regione, una delle cittŕ principali dell'Ucraina dal punto di vista economico, politico e culturale.
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CORSI, PIETRO. « THE HERITAGE OF DUGALD STEWART : OXFORD PHILOSOPHY AND THE METHOD OF POLITICAL ECONOMY ». Nuncius 2, no 2 (1987) : 89–144. http://dx.doi.org/10.1163/182539187x00042.

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Abstracttitle RIASSUNTO /title L'articolo esamina il dibattito sulla metodologia dell'economia politica che anim i circoli intellettuali anglicani degli inizi del diciannovesimo secolo. Ad Oxford, l'approccio all'economia politica era fortemente condizionato dalla riflessione critica sulle proposte epistemologiche avanzate da Dugald Stewart nel suo Elements of the Philosophy of the Human Mind. I pensatori dell'Oriel College che presero parte al dibattito erano preoccupati dal processo di rapida trasformazione della societ inglese, e dall'emergere di fonti di autorit culturale indipendenti dalla, se non apertamente contrarie alla Chiesa Anglicana ed alle Universit. La discussione della metodologia dell'economia politica investiva dunque diversi aspetti della vita sociale ed intellettuale del tempo. Il dibattito oxoniense ruotava intorno al parallelismo che molti credevano di notare tra il metodo della meccanica razionale e quello dell'economia politica. Pur avallando le pretese di scientificit avanzate dagli economisti classici, i docenti di Oxford negavano che i risultati ottenuti in economia politica fossero immediatamente applicabili alla realt sociale: al pari dei cultori della meccanica razionale, l'economista doveva tenere presenti le frizioni generate dalle esistenti strutture politiche e sociali. A Cambridge, William Whewell e Richard Jones valutavano con preoccupazione la difesa dell'economia politica elaborata dai colleghi di Oxford. A loro avviso, gli studiosi dell'Oriel College concedevano troppo all'economia politica ricardiana. Alla fine degli anni venti del diciannovesimo secolo, gli intellettuali cantabrigensi sottoposero a critica severa il preteso parallelismo tra meccanica razionale ed economia politica che i seguaci di Ricardo e i ?CTRLerr type="1" mess="Doute Cars isoles avec recollage" ?docenti di Oxford ponevano al centro delle loro riflessioni. L'economia politica, si diceva a Cambridge, era una disciplina troppo giovane per poter assumere procedure assiomatico-deduttive. Laboriose ricerche erano ancora da intraprendere, prima che si potesse procedere alla costruzione di un sistema di economia teorica. Il presente saggio sottolinea la centralit di Dugald Stewart nel dibattito sulla metodologia dell'economia politica dei primi decenni del diciannovesimo secolo. Si sostiene inoltre che la lettura critica delle tesi epistemologiche avanzate dallo Stewart rappresent un momento cruciale nella elaborazione della metodologia dell'economia politica proposta da John Stuart Mill. I risultati di questo studio impongono una revisione delle interpretazioni classiche dei dibattiti filosofici e culturali in genere del primo Ottocento inglese.
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Bufalino, Giambattista. « Anthropos e Techne : la "battaglia dell'intelligenza" e la prospettiva del pharmakon nella pedagogia di Bernard Stiegler ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2020) : 426–41. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9490.

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Il presente contributo intende avviare un'indagine critica ed ermeneutica del pensiero di Bernard Stiegler, direttore dell'Institut de recherche et d'innovation du centre Pompidou e fondatore dell'associazione Ars Industrialis, uno tra i pensatori e filosofi francesi contemporanei più sensibili ai disagi della civiltà "iperindustriale" e ai fenomeni di omogeneizzazione culturale prodotti dalla globalizzazione e dalla economia digitale. Le considerazioni qui avanzate saranno mirate ad intercettare, nell'estesa produzione reticolare dell'autore, alcuni principali nodi problematici e categorie sensibili che, da un punto di vista del tutto originale, propongono condizioni di comprensione della contemporaneità e intendono tracciare un'elaborazione complessiva delle sue idee pedagogiche; una pedagogia che, nei suoi scritti, rimane sempre dietro l'angolo, all'ombra, e non giunge a definirsi più di tanto. Pertanto, l'approdo di tale indagine sarà quello di proporre un'alternativa formativa: fare leva, attraverso una "battaglia dell'intelligenza", sul potenziale sociale e cognitivo delle tecnologie digitali per rieducare l'uomo moderno, reincantare il mondo e impegnarsi nella costruzione attenzionale delle nuove generazioni.
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Zavatti, Francesco. « Appealing Locally for Transnational Humanitarian Aid ». Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 99, no 1 (1 novembre 2019) : 313–39. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2019-0014.

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Riassunto Nel marzo 1847, Papa Pio IX emanò l’Enciclica „Praedecessores Nostros“, un appello rivolto ai prelati di tutto il mondo affinché organizzassero tre giorni di preghiere e di raccolta di offerte a favore dell’Irlanda colpita dalla carestia. Negli stati italiani, le parole del Papa furono comunicate ai fedeli dai vescovi, che emanarono appelli locali. L’invito era di seguire l’esempio del Papa, il cui contributo personale, risalente ai mesi precedenti, aveva avuto vasta eco sui quotidiani della penisola. Con l’ausilio di un corpus di venticinque appelli scritti dai vescovi sull’impulso dell’Enciclica, l’articolo analizza la riproduzione di un appello umanitario globale negli stati italiani. L’articolo contestualizza la distribuzione della „Praedecessores Nostros“ e degli appelli dei vescovi nella storia politica e culturale nei territori italiani e mappa l’impatto della censura su questa iniziativa caritatevole. In secondo luogo, un’analisi testuale mostra gli elementi narrativi, le risorse metadiscorsive, le parole chiave e i riferimenti biblici e patristici che costituivano la specifica economia morale attraverso la quale i vescovi invitavano a donare a livello locale.
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Patterson, Helen, et Martin Millett. « The Tiber Valley Project ». Papers of the British School at Rome 66 (novembre 1998) : 1–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004207.

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Résumé :
IL PROGETTO ‘LA VALLE DEL TEVERE’Questo articolo tratta gli obiettivi e struttura del nuovo progetto di ricerca della British School at Rome, il progetto ‘la Valle del Tevere’ e presenta alcuni dei primi risultati, anche se preliminari. L'obiettivo principale di questo progetto è di studiare il mutevole paesaggio della valle dal 1000 a.C. al 1300 d.C., indagando sull'impatto di crescita, successo e declinio di Roma sul suo entroterra e sui conseguenti effetti della città e flume sull'insediamento, economia e identità culturale. Questa iniziativa raduna molti studiosi con interessi di ricerca in questo campo ed in effetti include una serie di progetti connessi, ciascuno con i suoi specifici obiettivi di ricerca, ma allo stesso tempo parte di un progetto più ampio. La storia dell'insediamento è studiata tramite un riesame dei dati rilevati dai progetti britannici, in particolare quelli della ‘South Etruria Survey’, diretta da John Ward-Perkins, oltre ai dati pubblicati di progetti italiani. Allo stesso tempo, nuove ricerche sul campo sono in programma con l'intento di riempire le lacune esistenti. Due nuovi progetti iniziarono nel 1997 concentrandosi sul tema dell'urbanismo. Le ricognizioni a Falerii Novi e a Forum Novum hanno esaminato l'organizzazione interna delle citta tramite sistematiche ricognizioni in superficie e indagini geofisiche. I primi risultati chiaramente dimostrano il potenziale di questo approccio. Queste tecniche verranno applicate ad una gamma di centri urbani nella media valle del Tevere. La comprensione dell'interazione della città e della valle implica il mettere insieme l'informazione esistente relativa l'insediamento, le reti di comunicazione, l'economia e l'ambiente, oltre all'integrazione dei nuovi dati. Un elemento chiave del progetto è l'uso di un sistema GIS per l'integrazione ed analisi dei diversi livelli di informazione.
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Montes Ledesma, María Camila, Carolina Muñoz Legarda, Cintia Balvin Fernández et Ángela María Velásquez Velásquez. « Dinámicas socio culturales y alternativas económicas de mujeres en un contexto de economía minera extractivista ». Investigación & ; Desarrollo 31, no 01 (24 janvier 2023) : 88–117. http://dx.doi.org/10.14482/indes.31.01.154.827.

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Este artículo describe las dinámicas socio culturales presentes en el corregimiento Puerto Claver, municipio de El Bagre-Antioquia, a raíz del contexto económico minero. El enfoque fenomenológico permitió un acercamiento a las realidades sociales a partir de la cotidianidad de las personas, de sus experiencias vitales y relatos. Un resultado es que la práctica extractiva de oro, arraigada en el corregimiento como la principal alternativa económica, genera desarraigo frente a otras formas de sobrevivencia, como la cosecha y siembra de alimentos y plantas medicinales, la pesca y la apicultura. Al transformarse la relación con el medio ambiente, cambian también las relaciones sociales, las dinámicas socioculturales preexistentes y el tejido social y comunitario. En este contexto, las asociaciones de mujeres tienen un papel significativo en la resignificación y dinamización de procesos económicos alternativos a la práctica minera, que transformen las relaciones sociales y comunitarias.
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Matadamas Torres, Lorenzo Alejandro, Juan Regino Maldonado, Blasa Celerina Cruz Cabrera, Maricela Castillo Leal et Veronica Hernández Mendoza. « La economía creativa en México : caso Oaxaca / The creative economy in Mexico : Oaxaca’s case ». Revista Internacional de Cultura Visual 5, no 2 (14 décembre 2018) : 89–99. http://dx.doi.org/10.37467/gka-revvisual.v5.1805.

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ABSTRACTSince the 2000s, in developing as well as developed countries, the subject of creative economy in economic development and growth has been relevant. In Mexico, studies in this regard are extremely important in marginalized states where creative and cultural activities contribute to regional economic development and strengthen the cultural ties and identity of indigenous peoples. The article proposes a model of creative economy for Mexico starting in Oaxaca, in addition to revealing its economic contribution to the state. First, scientific articles on creative economy published in scientific databases from 2000 to 2018 were reviewed. Next, the creative and cultural economic units, their generated jobs and their contributions to the GDP of the state production were identified.RESUMENDesde los años dos mil, en países en vías de desarrollo como desarrollados ha sido relevante el tema de economía creativa en el desarrollo y crecimiento económico. En México los estudios al respecto son de suma importancia en estados marginados donde las actividades creativas y culturales aportan al desarrollo económico regional y fortalecen el arraigo cultural e identidad de los pueblos indígenas. El artículo propone un modelo de economía creativa para México a partir del caso de Oaxaca, además de revelar su contribución económica al estado. Primero se revisaron artículos científicos sobre economía creativa publicados en bases de datos científicas de 2000 a 2018. En seguida, se identificaron las unidades económicas creativas y culturales, sus empleos generados y sus aportaciones al PIB de la producción del estado.
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AGUDELO, ANGIE, JAZBLEIDY GOMEZ et LADY VANEGAS. « LA ADOPCIÓN : ¿PROCESO JURÍDICO, ECONÓMICO O CULTURAL ? » Pensamiento Republicano 10 (1 février 2019) : 61–80. http://dx.doi.org/10.21017/pen.repub.2019.n10.a49.

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This article aims to address the concept of adoption, which has different nuances in their social, psychological and legal contexts, as many people are prejudiced about the adoptive family by cultural imaginaries, framed in the economic and moral, which have now been consolidated in Colombian society. The adoption as charity, desire or a simple act of love, are different notions from which you can analyze this concept, as a solid family model or establish some points by which adoption rates have decreased.
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Marsano Delgado, José Manuel Enrique. « Cusco : turismo cultural e inclusión económica ». Turismo y Patrimonio, no 12 (30 septembre 2018) : 131–56. http://dx.doi.org/10.24265/turpatrim.2018.n12.08.

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Wu, Shaofen. « Beyond Hofstede Dimension Model : A New Cultural Dimension of Context Culture ». International Journal of Languages, Literature and Linguistics 9, no 1 (février 2023) : 90–93. http://dx.doi.org/10.18178/ijlll.2023.9.1.386.

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With significant political and economic changes over the decades, the limitations of Hofstede's cultural difference dimension model have been heated debated. The purpose of this research is to explore the levels of context culture among people in China of different ages and genders and whether context culture should be considered as part of the cultural dimension. The respondents were 385 people aged 20 to 40 in China, and the study was quantitative, using independent sample tests to answer research questions. This research shows that China is a high context culture country, and the women have higher context culture than men. In addition, context culture differs significantly in age groups, and the level of context culture increases with age. Therefore, context culture can be considered as a new cultural dimension, and it is also suggested to add this new dimension to Hofstede's cultural dimensions model to examine culture more comprehensively.
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Hutter, Michael. « The impact of cultural economics on economic theory ». Journal of Cultural Economics 20, no 4 (décembre 1996) : 263–68. http://dx.doi.org/10.1007/s10824-005-3268-3.

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Vadim, Rozin. « Культурно-исторические, психологические, концептуальные предпосылки и условия экономики ». Ideas and Ideals 1, no 3 (15 septembre 2016) : 24–39. http://dx.doi.org/10.17212/2075-0862-2016-3.1-24-39.

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Moreno-Pérez, Gloria. « About cinematographic joint productions ». Comunicar 10, no 19 (1 octobre 2002) : 102–6. http://dx.doi.org/10.3916/c19-2002-18.

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Résumé :
The processes of cultural and economic globalisation and the migration of the world population call for diversity and plurality in media productions. The production of cultural expressions is a critical element in the system of film coproduction. This essLa mundialización de la economía y de la cultura así como los desplazamientos masivos de la población mundial exigen la pluralidad de expresiones culturales en los medios de comunicación. La diversidad cultural es un elemento crítico en el sistema de la coproducción cinematográfica. En este texto se efectúa una reflexión sobre las convenciones de la narrativa audiovisual de dos películas realizadas en coproducción: «La casa de los espíritus» y «El jardín del Edén».
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Cardoso, José Luís. « Genovesi e a economia política ilustrada em Portugal ». Cultura, no 36 (1 janvier 2017) : 205–16. http://dx.doi.org/10.4000/cultura.3724.

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Jones, Marcus D., et Charles H. Rowell. « Economia y Condiciones Economicas ». Callaloo 27, no 1 (2004) : 215–17. http://dx.doi.org/10.1353/cal.2004.0012.

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Toniol, Ana Paula Nobile, et Sara Albieri. « Ciência econômica e economia da cultura ». Intelligere, no 7 (11 septembre 2019) : 9. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2447-9020.intelligere.2019.162122.

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Résumé :
A proposta de uma economia da cultura recorre à lógica econômica, seus conceitos e metodologia para uma análise econômica da indústria cultural, compreendendo: efeitos externos, investimentos a longo prazo, especificidade de remuneração, importância do subsidio público ou privado, aliados a um forte componente de incerteza. Ao transpor o valor econômico à cultura, tanto fomenta discussões sobre orçamentos públicos como envolve o setor corporativo nas questões culturais, criando metodologias para avaliação do impacto econômico da cultura na geração de riqueza e empregos Essa avaliação inclui: valor do capital cultural, participação no mercado, direitos de propriedade intelectual, justificativas para a interferência estatal no mercado, estimativa dos impactos dos acordos multilaterais nas relações sociais e na preservação das expressões culturais de um povo. A economia da cultura se utiliza das técnicas oferecidas pelo conhecimento econômico para defender a importância da cultura como geradora de crescimento econômico e seu potencial para o desenvolvimento socioeconômico.
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Witthöft, Harald. « Ökonomie, Währung und Zahl – Wirtschaftsgeschichte und historische Metrologie. » Vierteljahrschrift für Sozial- und Wirtschaftsgeschichte 95, no 1 (2008) : 25–40. http://dx.doi.org/10.25162/vswg-2008-0002.

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Шавкунова, Ирина. « Культурные и личностные детерминанты стратегии принятия экономических решений ». Психология в экономике и управлении 9, no 2 (2017) : 18–25. http://dx.doi.org/10.17150/2225-7845.2017.9(2).18-25.

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Dequech, David. « Cognitive and Cultural Embeddedness : Combining Institutional Economics and Economic Sociology ». Journal of Economic Issues 37, no 2 (juin 2003) : 461–70. http://dx.doi.org/10.1080/00213624.2003.11506594.

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Brown, Jonathan C., et Mario Rapoport. « Economia e historia : Contribuciones a la historia economica argentina. » Hispanic American Historical Review 71, no 1 (février 1991) : 156. http://dx.doi.org/10.2307/2516436.

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Ankarloo, Daniel. « New Institutional Economics and economic history ». Capital & ; Class 26, no 3 (octobre 2002) : 9–36. http://dx.doi.org/10.1177/030981680207800102.

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Résumé :
New Institutional Economics (NIE) has been celebrated as a path-breaking approach to the understanding of capitalism. This article advances a conceptual critique of NIE approaches to economic history. The author suggests that NIE cannot solve the underlying tension, that its economics remains ahistorical, and that when history, social relations and realism are invoked, the economics disappears, being replaced by various cultural and state-centred explanations. Therefore NIE is not so much a research programme in progress, but rather an indication of the degeneration of the tools of neo-classical economics.
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Bayardo, Rubens. « La economía cultural, las políticas culturales y el financiamiento público de la cultura ». Turismo y Patrimonio, no 4 (1 décembre 2004) : 57–68. http://dx.doi.org/10.24265/turpatrim.2004.n4.05.

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Reyes Garcia, Martin. « El valor agregado comunitario : una estrategia para impulsar el desarrollo económico local ». Agricultura, Sociedad y Desarrollo 18, no 2 (2021) : 162–78. http://dx.doi.org/10.22231/asyd.v18i2.428.

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Résumé :
El estado de Oaxaca es reconocido por albergar poblaciones con índices de pobreza y marginación que superan la media nacional, así como por la riqueza natural y cultural que posee su territorio. A pesar del potencial económico que tienen sus recursos naturales y culturales, aún no ha sido plenamente valorado provocando su desperdicio. Al respecto, se incorpora el término Valor Agregado Comunitario (VAC), cuyo objetivo es establecer una estrategia que permita aprovechar sustentablemente los recursos naturales o culturales de las poblaciones para obtener un beneficio económico y social que propicie el interés por valorarlos y preservarlos. En 2015 se llevó a cabo un estudio en la población de Rosario Nuevo que originó el término VAC y permitió establecer su metodología basada en detectar, evaluar e incorporar el potencial económico del los recursos naturales o culturales de las poblaciones mediante el desarrollo de alguna actividad productiva. Por tal motivo, en la población de estudio, se detectó y evaluó la disponibilidad del recurso agua que posteriormente se incorporó en la instalación de una granja acuícola que actualmente constituye una fuente de alimento e ingresos, así como una motivación para sus habitantes por valorar, cuidar y preservar su recurso.
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GOLOBORODKO, Alona. « SOCIO-ECONOMIC PREREQUISITES AND DEVELOPMENT FACTORS OF DIGITAL TRANSFORMATION OF THE ECONOMY ». Herald of Khmelnytskyi National University. Economic sciences 308, no 4 (28 juillet 2022) : 125–30. http://dx.doi.org/10.31891/2307-5740-2022-308-4-19.

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Résumé :
The article analyzes the main prerequisites and factors of the development of digital transformations of the economy. Digitization has become an integral and important component of the functioning of a civilized society and the main link in the system of development and efficiency of social and economic activities of enterprises. Digital transformations are due to the development of the information society and cover all spheres of life: technical, social, economic, political, cultural. The digital economy has developed as a result of the global transformation of organizations and communications systems and the transition of an industrial society to a digital one. Two main approaches to digital transformations, namely evolutionary and revolutionary, are highlighted and characterized in the study. The study of the features of evolution and features of qualitative and quantitative changes in the system of socio-economic relations made it possible to identify four main stages of digital transformations in the world. Based on the study of the peculiarities of the evolution of digital transformations, the author highlights the main factors of the development of the digital economy in the article. Namely, digital finance, social networks, digital identification and cyber security, large volumes of data and mobility to access them, integration of several management systems and organization of economic activity, the possibility of collaboration in conducting offline and online business. Digital transformations are the result of building a model of interaction of all participants in socio-economic processes and the transition of society and states to a new high-quality level of consumption and provision of products, organization of flow processes and construction of the entire system of economic activity. Based on the established signs of digital transformations in socio-economic processes, the article reveals the components of the digital economy – supporting infrastructure, e-business, e-commerce, resource provision and digital governance.
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Compagna, Anna Maria. « Il transfert di Curial ». SCRIPTA. Revista Internacional de Literatura i Cultura Medieval i Moderna 12 (21 décembre 2018) : 189. http://dx.doi.org/10.7203/scripta.12.13672.

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Résumé :
Resum: I risvolti sovranazionali riscontrati nei tre protagonisti dei romanzi del Quattrocento catalano (Jacob Xalabín, Curial e Tirant) consentono di procedere a un’analisi del Curial e Güelfa che ne sottolinea l’identità multipla e l’apertura culturale del processo di formazione del protagonista, nella sua ascesa economica e sociale. L’evoluzione del protagonista, grazie a un meccanismo psicologico, oggi riconosciuto come tale, consente il lieto fine del romanzo, diversamente da quanto avviene negli altri due, dove i protagonisti, Jacob e Tirant, rimangono sempre gli stessi. Grazie allo spostamento, al transfert, Curial non rimuove quello che lo minaccia, ma riesce a superarlo, se riguarda un altro individuo, e questo permette il suo successo finale, senza essere vittima d’impulsi interni inaccettabili. Paraules clau: Identità/alterità, multiplo/singolo, apertura/chiusura culturale, onore/disonore, ascesa/discesa economica e sociale, rimozione/spostamento. Abstract: The supranational implications found in the three protagonists of the novels in the “Catalan quattrocento” (Jacob Xalabín, Curial and Tirant) allow an analysis of Curial e Güelfa that underlines the multiple identity and cultural openness of the protagonist’s training process, in his economic and social rise. The evolution of the protagonist, thank to a psychological mechanism, now recognized as such, allows the happy ending of the novel, unlike what happens in the other two, where the protagonists, Jacob and Tirante, always remain the same. Thanks to the movement, to the transfert, Curial does not eliminate what threatens it, but manages to overcome it, if it is another individual, and this allows its final success, without being the victim of unacceptable internal impulses. Keywords: Identity/alterity, multiple/single, openness/cultural closure, honor/dishonor, economic and social promotion /decline, removal/displacement
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Cruz Páez, Pamela Johana. « Economía política de la comunicación ». #PerDebate 5, no 1 (12 novembre 2021) : 250–63. http://dx.doi.org/10.18272/pd.v5i1.2419.

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Résumé :
Este texto reflexiona sobre el audiovisual desde la economía política de la comunicación, que es una corriente crítica de pensamiento que ha ido transformándose desde la década de 1970 para abordar la complejidad de las industrias culturales. La televisión tiene particularidades que la convierten en “la única industria cultural en sentido estricto”. Por su alta concentración de propiedad de medios, es, también, un mercado donde se requieren estudios interdisciplinarios sobre pluralidad informativa.
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Jones, Marcus D., et Charles H. Rowell. « Economics and Economic Conditions ». Callaloo 27, no 1 (2004) : 33–35. http://dx.doi.org/10.1353/cal.2004.0011.

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Pignalberi, Claudio. « Smart Working and villages regeneration : towards new resilient practices at the time of Covid-19 ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no 3 (31 décembre 2021) : 384–96. http://dx.doi.org/10.36253/form-10251.

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Résumé :
The paper addresses the issue of agile work (smart working) and sustainable development as an innovative response to the (social, cultural, labor) restrictions imposed by Covid-19. With the Serrone Farm Hospitality project we intended to promote a model of social sustainability in a small village in Lazio to understand how the use of agile working practices and the active participation of the subject to informal and non-formal activities can allow the creation of regenerative poles in small villages, that is a container of social and working practices activities, sharing of skills and common participation to the economic, cultural and social design for the revitalization of the territory. Smart Working e rigenerazione dei borghi: verso nuove pratiche resilienti ai tempi del Covid-19. Il contributo affronta il tema del lavoro agile (smart working) e dello sviluppo sostenibile come risposta innovativa alle restrizioni (sociali, culturali, lavorative) imposte dal Covid-19. Con il progetto Serrone Farm Hospitality si è inteso infatti promuovere un modello di social sustainability in un piccolo borgo del Lazio per comprendere quanto il ricorso alle pratiche di lavoro agile e la partecipazione attiva del soggetto alle attività informali e non formali possano consentire la creazione di poli rigenerativi nei piccoli borghi, ovvero un contenitore di attività di pratiche sociali e lavorative, di condivisione delle skills e di partecipazione comune al disegno economico, culturale e sociale per il rilancio del territorio.
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Mistri, Maurizio. « Processi cognitivi ed organizzazione dei distretti industriali ». ARGOMENTI, no 30 (mars 2011) : 39–67. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030003.

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Résumé :
Questo saggio ha l'obiettivo di analizzare la capacitŕ di adattamento del sistema dei distretti industriali italiani ai cambiamenti in atto nella economia mondiale e nell'universo delle innovazioni tecnologiche. L'analisi viene compiuta con un riferimento costante alle basi cognitive dei processi decisionali degli agenti che operano nei distretti industriali. Il concetto di conoscenza, in effetti, ha una base strettamente cognitivista, a differenza di quanto č accaduto per il concetto di informazione. La riflessione sulla conoscenza in economia politica puň partire dall'idea che ogni sistema economico č incardinato in sistemi piů ampi (politici, culturali, militari, ecc.) che ne condizionano il funzionamento e le dinamiche evolutive. Ne deriva che nel mondo economico i processi dinamici non sono del tutto conoscibili ex ante, a causa dei limiti informativi e dei limiti computazionali a cui sono soggetti gli agenti economici.
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Chochorelou, Maria. « The European Identity Rationale in the EU Free Trade Agreements : Economic rather than Cultural Objectives ? » Cuadernos Europeos de Deusto, no 2 (27 février 2019) : 227. http://dx.doi.org/10.18543/ced-2-2019pp227-249.

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Résumé :
<p>En los últimos años, podemos observar un aumento de los Tratados de Libre Comercio de la UE (TLC) que abordan cuestiones culturales. La Unión presta especial atención al sector audiovisual, que está excluido del ámbito de todos los Tratados. Esta cláusula de “excepción cultural”, no se aplica a otros sectores culturales, que, sin embargo, están regulados por los TLC de la UE. La regulación toma la forma de compromisos y reservas relativas a sectores concretos formuladas por las Partes, o disposiciones cooperativas que se encuentran principalmente en los Protocolos sobre Cooperación Cultural que complementan algunos TLC de la UE. Además, algunos Capítulos de TLC como los Subsidios y la Propiedad Intelectual, aunque no mencionan expresamente a cultura, también implican consideraciones culturales. Retóricamente, la UE considera la inclusión de aspectos culturales en sus TLC como un instrumento para proteger y promover la identidad europea y la diversidad cultural. Sin embargo, tanto las negociaciones como los textos de estos Tratados ilustran que los motivos de esta exclusión son también económicos y políticos.</p><p><strong>Recibido:</strong> 02 julio 2018<br /> <strong>Aceptado: </strong>16 julio 2018<br /> <strong>Publicación en línea: </strong>27 febrero 2019</p>
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Sierra Caballero, Dr Francisco. « Comunicación educativa y economía política. Apuntes sobre políticas culturales e innovación tecnológica ». Ámbitos. Revista Internacional de Comunicación, no 2 (1999) : 87–108. http://dx.doi.org/10.12795/ambitos.1999.i02.06.

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Garcés Angulo, Hailyn Yuranny. « Entre la política y la economía : las políticas de industrias culturales en Santiago de Cali, Colombia ». Revista Guillermo de Ockham 21, no 1 (17 novembre 2022) : PRESS. http://dx.doi.org/10.21500/22563202.5808.

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Résumé :
Santiago de Cali es uno de los epicentros multiculturales de Colombia y Latinoamérica, una ciudad eje de las industrias culturales en el país que se sostiene, en parte, debido a un grupo sistemático de incentivos y restricciones generados preponderantemente desde el Estado, un conjunto que se denomina en este trabajo como políticas culturales. El objetivo del artículo es identificar los lineamientos conceptuales de las políticas culturales en Cali, a partir de un ejercicio de revisión documental de la literatura sobre este tema, con el fin de entender las tendencias que guían su diseño, ejecución y evaluación, pues estas producen impactos socioeconómicos profundos en el complejo ecosistema cultural. Como se observa, el resultado principal que arroja esta hermenéutica documental es la predominancia de ideas provenientes de la economía de la cultura, las cuales están inclinando las políticas culturales hacia un enfoque económico utilitarista de corte extractivo, una tendencia que puede ocasionar impactos profundos en las condiciones socioeconómicas del sistema cultural caleño.
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McNay, Lois. « Economic and Cultural Power ». European Journal of Social Theory 1, no 1 (juillet 1998) : 155–58. http://dx.doi.org/10.1177/136843198001001011.

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Szakolczai, Arpád. « Economic and Cultural Power ». European Journal of Social Theory 1, no 1 (juillet 1998) : 158–60. http://dx.doi.org/10.1177/136843198001001012.

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Novita Dewi, Indah, et Iwanuddin Iwanuddin. « KAJIAN SOSIAL EKONOMI BUDAYA DAN PERSEPSI MASYARAKAT SEKITAR DANAU TEMPE ». Jurnal Penelitian Sosial dan Ekonomi Kehutanan 2, no 3 (30 septembre 2005) : 259–68. http://dx.doi.org/10.20886/jpsek.2005.2.3.259-268.

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Agung Setiawan, I. Putu Tirta. « ECONOMIC DEVELOPMENT AND ENTREPRENEURSHIP : A Critical Review From A Socio-Cultural Perspective ». Asia Pacific Management and Business Application 1, no 1 (30 août 2012) : 27–52. http://dx.doi.org/10.21776/ub.apmba.2012.001.01.3.

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Carrera Díaz, Gema. « Patrimonio inmaterial : reduccionismos, instrumentalizaciones político y económicas y conflictos de apropiación simbólica ». Revista Andaluza de Antropología, no 12 (2017) : 1–30. http://dx.doi.org/10.12795/raa.2017.12.01.

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Souza, Israel Alves Jorge de. « A economia criativa do mundo antigo ». Diálogo com a Economia Criativa 4, no 2 (4 mai 2017) : 26. http://dx.doi.org/10.22398/2525-2828.4226-38.

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Résumé :
A economia criativa é um conceito e mesmo um fenômeno contemporâneo cujo desenvolvimento e cuja compreensão ou delimitação encontram-se em curso. É fato que isso envolve conceitos e aplicações inéditas, mas muitas das características identificadas nesse contexto sempre foram inerentes às dinâmicas econômicas, culturais e sociais, sendo portanto atemporais. A partir da compreensão dessas características atemporais, inclusive, podem ser mais bem visualizados os desdobramentos e as alterações atuais. Sendo assim, após considerações iniciais sobre a economia criativa e suas intersecções e interdependências conceituais com a ciência cultural, será analisada no presente estudo a economia criativa do mundo antigo, com foco em um recorte da experiência greco-romana.
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Fígaro, Roseli. « Germán Rey : a política tradicional não é suficiente, a cultura e as novas mídias podem ser espaços de resistência ». Comunicação & ; Educação 22, no 2 (16 novembre 2017) : 109. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2316-9125.v22i2p109-120.

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Résumé :
Comunicação & Educação entrevista Germán Rey Beltrán, intelectual colombiano cuja trajetória está vinculada aos estudos de comunicação e cultura na América Latina. Germán Rey é coordenador da Cátedra Garcia Marquez de Jornalismo no Centro Internacional de Estudios Superiores de Comunicación para América Latina (CIESPAL). Estudou psicologia na Universidade Nacional da Colômbia, com doutorado em Psicologia na Universidade Complutense de Madrid. Participou do projeto “Economia e cultura” do acordo Andrés Bello (Secretaria Ejecutiva del Convenio Andrés Bello e Centro Regional para el Fomento del Libro en América Latina y el Caribe) coordenando o tópico “indicadores sociais e culturais”. Foi assessor do Ministério da Cultura da Colômbia em pesquisas relacionadas às áreas de comunicação, cultura, gestão cultural e indústrias culturais. Por essa mesma instituição, coordenou e editou o Manual de Políticas Culturales (2009). Foi professor na Pontifícia Universidade Javeriana, na Universidade dos Andes e na Universidade Nacional da Colômbia (todas em Bogotá) nas áreas de comunicação, jornalismo e estudos culturais. Atualmente é professor no curso de Mestrado em Desenvolvimento e Cultura da Universidade Tecnológica de Bolívar (Cartagena das Índias, Colômbia). Publicou, entre outros livros, Oficio de equilibrista, 21 casos periodísticos, Los ejercicios del ver: hegemonía audiovisual y ficción televisiva, com Jesús Martín-Barbero; Industrias culturales, creatividad y desarrollo, Balsas y Medusas, sobre política nas mídias, e Desde las dos orillas, sobre o direito à informação.
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Santa Cruz, Lucia, et Lorena Fraga Costa Moulin. « “DAS CIDADES SE DEVERIA TOMBAR A ATMOSFERA” : UM OLHAR SOBRE O COMPLEXO CULTURAL DA MARINHA E A ECONOMIA CRIATIVA NO RIO DE JANEIRO ». Brazilian Creative Industries Journal 1, no 1 (1 juillet 2021) : 171–93. http://dx.doi.org/10.25112/bcij.v1i1.2670.

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Résumé :
Este artigo objetiva identificar como o Complexo Cultural da Marinha, no Centro do Rio de Janeiro, estimula o desenvolvimento da Economia Criativa carioca. Utilizou-se coleta de dados por pesquisa bibliográfica, pesquisa documental e uma entrevista em profundidade, semi-aberta, com roteiro feito a partir de questões semi-estruturadas. Realizou-se ainda análise de conteúdo, resultando em três abordagens categorizadas. Analisou-se o cenário de reestruturação da região do entorno do Complexo desde a criação do Corredor Cultural; a participação dos militares na economia criativa e a interação da Força Armada com a sociedade civil por meio de equipamentos culturais. Concluiu-se que o Complexo auxilia na manutenção de cidadãos naquela região, por meio de seus equipamentos culturais. Observou-se ainda que o Complexo Cultural da Marinha preserva, valoriza e difunde o patrimônio histórico tanto da Força Armada quanto do Brasil, estímulo esse fornecido à Economia Criativa na cidade carioca, e, por consequência, ao desenvolvimento da região.
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Součková, H. « The economics of the scattered green restoration in cultural landscape ». Agricultural Economics (Zemědělská ekonomika) 49, No. 6 (1 mars 2012) : 261–65. http://dx.doi.org/10.17221/5384-agricecon.

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Résumé :
In this contribution, several findings from the solution of the research project QC 0266 have been summarised in a synthetic form. The project is called &ldquo;Adaptation of Vegetable Growing, Fruit Growing and Flower Growing to the EU Common Market&rdquo; and it deals in detail with the basic indices evolution within ornamental gardening. The aim of the output was to get data for quality incidences of the Ministry of Agriculture environmental policies and for a higher representation of the territorial systems of the ecological stability realisations in the cultural landscape of the Czech Republic.
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Ambrosini, Maurizio. « Tra sopravvivenza marginale e innovazione dell'offerta imprenditoriale : il caso delle attivitŕ indipendenti degli immigrati ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 122 (juin 2011) : 94–107. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122007.

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Résumé :
Il fenomeno della partecipazione degli immigrati al lavoro indipendente sta crescendo notevolmente in Europa, secondo una linea di tendenza da tempo riscontrata oltre oceano. è probabilmente la maggiore novitŕ emersa negli ultimi vent'anni nei rapporti tra lavoratori immigrati e sistemi economici riceventi. L'articolo analizza portata e limiti dell'innovazione economica, sociale e culturale ascrivibile alle attivitŕ indipendenti promosse da immigrati sulla base di ricerche empiriche svolte a Milano, Torino e Genova, con particolare riferimento alle iniziative con caratteri transnazionali. Considera altresě il dark side rappresentato dalle resistenze locali verso questi nuovi attori e fenomeni delle economie urbane.
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McAdams, Richard H. « Cultural Contingency and Economic Function : Bridge-Building from the Law & ; Economics Side ». Law Society Review 38, no 2 (juin 2004) : 221–28. http://dx.doi.org/10.1111/j.0023-9216.2004.03802007.x.

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Simonicca, Alessandro. « Economia sostenibile, comunità culturali e isole ». PASOS Revista de turismo y patrimonio cultural 3, no 1 (2005) : 1–22. http://dx.doi.org/10.25145/j.pasos.2005.03.001.

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RODRIGUES LELIS, HENRIQUE, ELOY PEREIRA LEMOS JÚNIOR et CARLA RIBEIRO VOLPINI SILVA. « Os impactos socioeconômicos da exploraçâo turística da Vesperata na Comunidade Diamantina (Brasil) ». REVISTA INTERNACIONAL DE TURISMO, EMPRESA Y TERRITORIO 3, no 2 (30 décembre 2019) : 38–60. http://dx.doi.org/10.21071/riturem.v3i2.12119.

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Résumé :
Resumo A finalidade deste artigo é analisar impacto socioeconômico que o turismo cultural relacionado a atividade artística Vesperata está causando na cidade de Diamantina, Minas Gerais (Brasil). Para isto, o artigo apresentou o conceito de direitos culturais, turismo cultural e processo de gentrificação, tendo, para este último, utilizado como referencial teórico o pensamento da pesquisadora portuguesa Romana Xerez. São descritos dados empíricos relacionados a cidade de Diamantina e sobre a Vesperata, permitindo ao leitor uma compreensão básica das condições sociais que estão sendo abordadas. Em última etapa, o estudo analisa criticamente as implicações relacionadas ao turismo cultural da Vesperata, de modo a definir pela existência ou não do processo de gentrificação em tal contexto. Em razão de seus objetivos, utilizou-se o método descritivo analítico como modalidade de raciocínio lógico e a pesquisa bibliográfica como técnica. Palavras chaves: Economia Criativa; Processo de Gentrificação; Turismo cultural; Direitos Culturais; Vesperata; Cidade de Diamantina Abstract The purpose of this article is to conduct an analysis on the social and economic impact that cultural tourism related to Vesperata artistic activity is causing in the city of Diamantina, Minas Gerais. For this, the article presented the concept of cultural rights, cultural tourism and the process of gentrification, and for the latter, the Portuguese researcher Romana Xerez's thinking was used as a theoretical reference. Next, empirical data related to the city of Diamantina and Vesperata are described, allowing the reader a basic understanding of the social conditions being addressed. In the last step, the study critically analyzes the implications related to Vesperata cultural tourism, in order to define whether or not the gentrification process existed. Because of its objectives, the analytical descriptive method was used as a mode of logical reasoning and bibliographical research as a technique. Key words: Creative economy; Gentrification Process; Cultural tourism; Cultural Rights; Vesperata; City of Diamantina
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Lima, Carmen Lúcia Castro. « Cultura como vetor de desenvolvimento : algumas considerações para o estado da Bahia1 ». Bahia Análise & ; Dados 28, no 2 (31 décembre 2018) : 98–123. http://dx.doi.org/10.56839/bd.v28i2.5.

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Résumé :
No século XXI, com a sociedade do conhecimento, exige-se um novo padrão de desenvolvimento para as economias emergentes. A questão que se apresenta é se estas, que têm seus modelos pautados nas atividades industriais e agrícolas, podem incorporar os segmentos culturais e criativos nas suas estratégias de desenvolvimento. Nesse contexto, o presente trabalho tem como objetivo discutir como o segmento cultural pode ser um vetor de desenvolvimento para o estado da Bahia. Com base em uma revisão de literatura, são levantados os limites e possibilidades de um modelo calcado no potencial de desenvolvimento cultural do estado. A principal conclusão deste estudo é que, na Bahia, o potencial de desenvolvimento econômico a partir da cultura é inegável, já que o estado é culturalmente diverso, possui produção cultural relevante em diversas linguagens e conta com um número significativo de profissionais ocupados no setor. A transformação desse potencial em resultados concretos, no entanto, esbarra em entraves que envolvem não apenas características do mercado, barreiras institucionais, problemas com distribuição e demanda, mas também a postura dos agentes produtivos perante o panorama atual. Talvez o obstáculo mais significativo resida na resistência dos agentes públicos e empresários em reconhecer a relevância econômica do setor cultural, concebendo um modelo de desenvolvimento que vá além dos setores agrícolas e manufatureiros tradicionais. Em síntese, não há, ainda, a vontade política necessária para avançar com a agenda da economia da cultura na Bahia (até mesmo no Brasil). Palavras-chave: Economia da Cultura. Desenvolvimento. Bahia.
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