Littérature scientifique sur le sujet « Eccesso »

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Articles de revues sur le sujet "Eccesso"

1

Sitá, Michele. « Hans Jonas : responsabilitá ed eccesso ». Verbum 5, no 2 (novembre 2003) : 397–408. http://dx.doi.org/10.1556/verb.5.2003.2.7.

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2

Cangini, A., P. Folino Gallo et G. Rasi. « Sovraconsumo di antibiotici ed eccesso di spesa farmaceutica ». PharmacoEconomics Italian Research Articles 12, no 3 (novembre 2010) : 133–41. http://dx.doi.org/10.1007/bf03320671.

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3

Argentin, Gianluca, Gabriele Ballarino et Sabrina Colombo. « Accesso ed esiti occupazionali a breve del dottorato di ricerca in Italia. Un'analisi dei dati Istat e Stella ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 126 (mai 2012) : 165–81. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126011.

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Résumé :
Negli anni recenti il numero di dottori di ricerca č cresciuto molto. Si mostra che tale processo non ha ridotto le disuguaglianze sociali e di genere nell'accesso al dottorato; le evidenze empiriche portate supportano poi l'ipotesi di un eccesso di offerta di dottori di ricerca nel mercato accademico.
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4

Sbraccia, Paolo, Monica D’Adamo et Valeria Guglielmi. « Obesità : malnutrizione per eccesso o vera e propria malattia ? » L'Endocrinologo 21, no 1 (23 janvier 2020) : 35–41. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00669-4.

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5

Fioritti, Angelo, Daniela Lipparini et Vittorio Melega. « Mortality of long-term psychiatric inpatients. Retrospective study on a cohort of long-term patients in the psychiatric hospital of Bologna, Italy ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 3, no 2 (août 1994) : 107–14. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003559.

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Résumé :
RiassuntoScopo - Il presente studio è stato condotto per determinare il rischio di mortalità nei pazienti psichiatrici lungo-degenti. Setting - Ex ospedale psichiatrico provinciale «F. Roncati» di Bologna. Disegno - Studio di coorte retrospettivo con un follow-up di dieci anni in cui si è calcolato il tasso di mortalità complessivo e disaggregato per diagnosi psichiatrica, durata del ricovero e condizione «ricoverato al termine del follow-up/dimesso», dei 264 pazienti degenti presso l'istituto l'1.1.1981. Misure utilizzate - I tassi di mortalità sono stati calcolati e successivamente confrontati utilizzando il Rapporto Standardizzato di Mortalità (Standardized Mortality Ratio - SMR). La standardizzazione per sesso e classi di età è avvenuta prendendo come riferimento la mortalita della popolazione residente a Bologna nel decennio 1981-1991. La presenza nella coorte dei singoli soggetti è stata misurata in anni-persona. Risultati - La condizione di de- gente comporta un eccesso di mortalità di 2.89 per gli uomini (IC 95%: 2.12-3.86) e di 2.38 (IC: 1.66-3.31) per le donne. Si è registrato inoltre un forte eccesso di mortalità per la classe di eta dai 15 ai 44 anni sia per gli uomini (18.33; IC: 9.14-32.81) che per le donne (60; IC: 21.91-130.6) e nei soggetti con diagnosi di caratteropatia/alcolismo (uomini, 11.25; IC: 5.13-21.36; donne, 5; IC: 1.35-12.8). Si è registrata infine una diminuzione dell'eccesso di mortalita al crescere della durata del ricovero e della eta dei pazienti. Conclusioni - Lo studio conferma l'esistenza di un forte rischio di mortalita associato alia condizione di paziente psichiatrico istituzionalizzato, concentrato soprattutto nelle classi d'età piu giovani, nei primi anni di ricovero e nei soggetti con diagnosi di caratteropatia/alcolismo.
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6

Tonutti, Sabrina. « Imo e Ogotemmeli : eccesso di personalità Una riflessione attorno a soggettività, informatori, cultura, persone ». La Ricerca Folklorica, no 54 (1 octobre 2006) : 115. http://dx.doi.org/10.2307/40205636.

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7

Lorenzi, F. « Breve Storia del Metodo Gemellare ». Acta geneticae medicae et gemellologiae : twin research 46, no 4 (octobre 1997) : 231–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000000465.

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Résumé :
I gemelli sono i rappresentanti di un'eccezione biologica della specie umana, di un avvenimento fuori dal consueto, per cui il parto della donna non dà origine ad un nuovo essere, ma a due o più rappresentanti della specie. Questa eccezione è così evidente e caratteristica che non ha mancato, come non manca, di impressionare l'intelligenza e la fantasia dell'uomo presso ogni popolo e in ogni epoca della storia.Anche il sapere medico, prima ancora che si organizzasse in scienza, ha fermato la sua attenzione sul fenomeno della gemellanza cercandone la causa e le applicazioni.Secondo la scienza Talmudica la nascita dei gemelli è dovuta al fatto che una goccia di sperma si è divisa in due parti. Del pari Ippocrate ritiene che il concepimento gemellare avvenga per la bipartizione dello sperma e ciascuna parte penetri in una delle due corna dell'utero. Nell'antichità classica il fenomeno della gemellarità fu riportato al caso delle formazioni doppie dovuto, secondo Empedocle, ad un eccesso dello sperma emesso in una sola volta, dovuto invece, secondo Democrito, allo sperma emesso in più volte, ad ognuna delle quali corrisponderebbe un embrione.Secondo Aristotele invece, le mostruosità doppie «sarebbero originate da un fenomeno di concrescenza per il quale due embrioni, dapprima separati, vengono a fondersi parzialmente, in modo da costituire una sola formazione, nella quale però sono riconoscibili le due componenti».Galeno sembra accettare l'ipotesi di Empedocle, aggiungendo tuttavia che il calore eccessivo dell'utero possa dividere il seme in più parti, donde originerebbe formazioni doppie, triple, ecc… Plinio non aggiunge nulla di nuovo alle idee dominanti e si limita a fornire descrizioni più o meno esaurienti di gravidanze multiple.
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Boudreaux, Don. « Rent Seeking and Legal Barriers to Entry* ». Journal of Public Finance and Public Choice 6, no 1 (1 avril 1988) : 63–68. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344505.

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Résumé :
Abstract Nell’ambito della letteratura sul rent-seeking non vi è accordo circa l’entità della distruzione di risorse rispetto al valore complessivo delle rendite disponibili. Alcuni studiosi sostengono la tesi della completa dissipazione delle rendite, ma su questo punto non vi è generale accordo, anche perchè manca un consenso diffuso sull’ambito istituzionale del rent-seeking e in particolare sul fatto se esso debba essere limitato al settore pubblico o possa anche riguardare le attività private.In questo scritto si dimostra che, pur accettando la tesi secondo cui il rent-seeking si estenda anche al settore privato, il modello di stima della perdita di risorse che viene adottato per il settore pubblico non può essere applicato anche a quello privato, nel quale esso darebbe luogo a valutazioni in eccesso delle perdite sociali dovute a rent-seeking.
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9

Politi, Pierluigi, Cristina Montomoli et Cesare Fratti. « Mortalità di una coorte di pazienti ricoverati in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no 3 (décembre 1993) : 199–204. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007028.

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Résumé :
RiassuntoScopo e Setting - Nel lavoro vengono presentati i risultati di uno studio di mortalità relativo ai pazienti ricoverati presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi è Cura di Pavia nel periodo 1.1.1986-31.12.1991. Principali misure utilizzate - La mortalita della coorte è stata stimata utilizzando il rapporto standardizzato di mortalità. Il numero di morti osservato per sesso, età e causa specifica è stato confrontato con il numero di morti attese utilizzando come popolazione di riferimento quella dello stesso bacino di utenza del Servizio (USSL di Pavia), specifica per sesso ed eta. Risultati - La mortalità della coorte in studio e risultata circa tre volte quella della popolazione generale. L'eccesso di mortalita si verifica sia per quanto riguarda le cause di morte naturale, sia per quelle di morte violenta. In particolare, si verifica un eccesso di mortalità in entrambi i sessi per quanto riguarda le cause legate alle malattie del sistema circolatorio, ai disturbi psichici e ai traumatismi ed avvelenamenti.
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10

Cirlŕ, Mario. « Auri sacra fames ». COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no 21 (avril 2011) : 45–57. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-021002.

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Résumé :
Attraverso il significato di misura di tutti i valori attribuito al denaro nell'etŕ moderna e nell'attuale fase dello sviluppo capitalistico, l'autore rinviene nella ritualitŕ del dono, nella gratuitŕ della festa, l'esatto corrispettivo della valorizzazione operata dal denaro, in quanto incontro che sospende e dispone un ridimensionamento della circolazione e dell'accumulo di ricchezza. Il dono č un prodotto del superfluo e la societŕ dei consumi ha l'unico fine di eliminare il superfluo. Il lavoro psicoanalitico, non diversamente dal lavoro capitalistico, ha da sempre a che fare con l'eccedenza, con un qualcosa che ha sostituito la mancanza della mancanza originaria (angoscia) con un eccesso di produzione fantasmatica (consumistica). Č ipotizzabile, da Lacan a Levinas, che la seduta psicoanalitica abbia a che fare con il riconoscimento del volto dell'altro, e si inscriva, nella sua essenza, in una pratica di accoglienza ed ospitalitŕ dell'altro. Il necessario scambio economico esplicito nel pagamento dell'onorario dell'analista diventa un rituale che apre alla spontaneitŕ, all'accoglienza, all'ospitalitŕ tesa a rendere sensato il superfluo, a rendere ragionevole il doloroso accedere alla propria origine.
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Thèses sur le sujet "Eccesso"

1

Felici, Federica <1994&gt. « Karōshi e diritto : le conseguenze legali della morte da eccesso di lavoro in Giappone ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17297.

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Il termine karōshi indica un fenomeno caratterizzato dalla relazione che intercorre tra eccesso di ore lavorative, malattie cardiovascolari o cerebrali, depressione e decesso del lavoratore. All'interno di questo documento è mia intenzione analizzare approfonditamente le cause che hanno comportato la diffusione in Giappone di questo problema medico e sociale. L’elaborato esordisce con un breve capitolo relativo alla descrizione del karōshi sotto il punto di vista medico e al suo riconoscimento da parte della comunità scientifica. Il secondo capitolo tratterà i vari ambiti che caratterizzano il mondo lavorativo giapponese che hanno contribuito alla creazione e al perpetuarsi della pratica dell’eccesso di lavoro. Nel capitolo successivo, descriverò il ruolo dello Stato e dei sindacati nello stimolo e nel contenimento del fenomeno del karōshi, con un particolare focus nella trattazione delle leggi e nella loro trasformazione in risposta a stimoli economici e sociali. Infine, porrò la mia attenzione sulla composizione dell’attivismo anti-karōshi e sul suo ruolo nella lotta contro questo fenomeno. Nell'ultima parte di questo capitolo descriverò due processi fondamentali per la diffusione della consapevolezza relativa alla problematica della morte da eccesso di lavoro: il caso Hiraoka del 1989 e il caso Ōshima del 1991.
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2

BRIAMONTE, ANNAMARIA. « L'eccesso di potere del giudice amministrativo ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/329940.

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Résumé :
L’indagine verte intorno alla figura dell’eccesso di potere del giudice amministrativo, che rappresenta uno dei motivi di giurisdizione sindacabili dinanzi alla Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 111, comma 8, Cost. Ne viene scandagliata la matrice storica, che rinviene il suo fondamento nella legge sui conflitti del 1877, l’evoluzione normativa, l’elaborazione dogmatica nell’ambito del dibattito scientifico e della prassi giurisprudenziale sino ai più recenti sviluppi applicativi. Il fulcro dell’istituto, che si sostanzia nella fattispecie dello sconfinamento, da parte del giudice amministrativo, nelle prerogative attribuite al legislatore o all’amministrazione, viene esplorato nella sua essenza contenutistica: con riguardo al quadro dei rapporti tra giurisdizione e amministrazione, la disamina corre lungo i sentieri ermeneutici in cui si innestano i concetti di discrezionalità (anche tecnica), merito, sindacato di legittimità, sindacato di merito; rispetto all’ipotesi dell’invasione del potere legislativo - la cui analisi viene inserita in una sezione ad hoc, in considerazione delle peculiarità della figura - la riflessione ruota sostanzialmente intorno alla constatazione di un suo rilievo pressoché solamente teorico, in considerazione della ampia portata e della valenza sistemica riconosciuta (e da riconoscersi) all’interpretazione giudiziale, l’attività di creazione sic et simpliciter della norma costituendo una evenienza di difficile (se non rara) verificazione in concreto. L’invasione da parte del giudice amministrativo delle facoltà riconosciute all’amministrazione - che costituisce il campo di elezione del lavoro - viene indagata, oltre che da un punto di vista dogmatico, nella prospettiva del sindacato della Corte regolatrice della giurisdizione nelle varie declinazioni in cui la stessa è suscettibile di tradursi, nella cornice della giurisdizione generale di legittimità, di merito (con specifico riguardo al giudizio di ottemperanza) ed esclusiva del giudice amministrativo. Punto cruciale della trattazione è il tentativo di individuare una netta linea di confine tra l’eccesso di potere giurisdizionale e l’omonimo vizio inficiante l’atto amministrativo, pur nella consapevolezza di una loro matrice dogmatica comune. Una tale direzione di ricerca si rivela proficua in vista della maturazione dei risultati di un’indagine volta essenzialmente ad enucleare e valorizzare la funzione dell’eccesso di potere del giudice amministrativo nel contesto ordinamentale di riferimento, e, per tale via, il ruolo (di garanzia) della Corte di Cassazione nelle sue vesti di giudice dei conflitti.
The research is focused on the excess of power of the administrative judge, one of the reasons of jurisdiction that can be reviewed before the Court of Cassation according to Article 111, paragraph 8, of the Italian Constitution. The historical matrix, which finds its basis in the law on conflicts of 1877, its evolution across the legislation, its dogmatic elaboration within the scientific debate and its development by case law are explored, coming up to its most recent applications. The core of the figure, which corresponds to the trespassing by the court on the prerogatives belonging to the legislator or the administration, is explored in its essence. On the one hand, about the relationships between jurisdiction and administration, the analysis is structured around concepts such as discretion (also technical), merit, legitimacy review and merit review. On the other hand, with respect to the hypothesis of the encroaching on legislative power - whose analysis is included in an ad hoc section, considering the peculiarities of the hypothesis - the reflection essentially revolves around the acknowledgment of its almost purely theoretical importance, due to the broad meaning granted to the judicial interpretation of the norms which precludes the qualification of the activity of the judge as an exercise of normative creation. The trespassing by the administrative judge on the powers belonging to the administration - which constitutes the chosen field of the work - is investigated not only from a dogmatic point of view but also from the perspective of its concrete review by the Court of Cassation, in relation to all forms of the jurisdiction of the administrative judge: from the general jurisdiction of legitimacy to the merit jurisdiction (with specific regard to the judgment of compliance) and to the exclusive jurisdiction. The crucial point of the discussion is the attempt to identify a clear boundary between the excess of jurisdictional power and the homonymous flaw affecting the administrative act, being aware of their common dogmatic foundation. Such an interpretative key appears especially useful in relation to the objectives of a survey essentially aimed at identifying and enhancing the function of the excess of power of the administrative judge in the context of the Italian judicial system, and, in this way, the (guarantor) role of the Court of Cassation as judge of conflicts.
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GRECO, Roberto. « Studio, sintesi e caratterizzazione di nuovi materiali microporosi funzionalizzati per la realizzazione di processi reattivi e separativi in sistemi dinamici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2389008.

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Résumé :
This PhD program has focused on the study, preparation and characterization of new functionalized microporous materials for applications in chromatographic and chromatographic-like flow systems, including the possibility of performing chemical transformations in flow-mode (flow chemistry). The work has been multidisciplinary in nature, including elements of analytical and organic chemistry, material science and process modeling. The materials prepared in this work have been used for different purposes. They have been employed, on the one hand, for the preparation of packed-bed microreactors to perform advanced stereoselective chemical transformations by means of organocatalysts anchored to solid supports (polystyrene and silica gel based) and, on the other, as new stationary phases for chromatographic separations. In the case of organocatalyst-functionalized silicon packed-bed microreactors, we followed the idea that mechanisms of chiral induction due to organocatalysts (asymmetric synthesis) might be exploited for chiral discrimination (chiral chromatography) with their immobilized counterparts. The new materials have been thoroughly characterized in terms of chemico-physical, geometric and thermodynamic properties by investigating the mass transfer phenomena in packed beds, by measuring the adsorption isotherms of different substrates on different porous materials and by characterizing some of their fundamental properties such as porosity, superficial area, functionalization degree, etc. In addition, their dynamic behavior in reactive systems has been studied and modeled to understand not only the thermodynamics but also the kinetics of the process and to optimize, based on this information, the experimental conditions as to maximize production yield. Microreactors and the possibility of performing flow-chemistry through them satisfy the fundamental criteria of green chemistry, allowing for the realization of sustainable processes in terms of environmental impact and cost. The activities of my work have produced seven papers on international peer-reviewed journals. These publications are included at the end of my dissertation. One additional paper is in preparation.
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CACIOLLI, Lorenzo. « Progettazione e preparazione di nuovi materiali per applicazioni sostenibili in chimica organica e ambientale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2014. http://hdl.handle.net/11392/2389404.

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In recent years Green Chemistry has become a central area of research for chemists working in both industry and academia. The fundamental concepts of sustainable chemistry are, among others, atom efficiency, waste prevention, use of renewable materials and innocuous solvents, as well as design of safer products. Within this context, microreactor technology offers, on the one hand, safe, environmentally benign, and high throughput processes typically intensified by a fast postreaction phase (workup and purification) and direct scalability; on the other hand, asymmetric organocatalysis allows for new and unique opportunities towards efficient and highly stereoselective metal-free catalytic syntheses. In the first part of this thesis project it has been carried out the synthesis of new heterogeneous organocatalysts for their ultimate utilization in continuous-flow processes. Precisely, proline-like mimetics and thiazolium salt pre-catalysts have been immobilized on silica and polystyrene macroporous supports, respectively; next, these functionalized solid materials have been employed as packing material for the fabrication of fixed-bed microreactors in the form of either packed or monolithic columns. During this research, it has been demonstrated that operation of this type of organocatalytic microreactors results in flow processes with levels of stereoselectivity comparable to those of the corresponding homogeneous batch processes, allowing at the same time productivity enhancements thanks to the higher long-term stability of the heterogeneous organocatalytic species in flow regime. In the second part of this thesis project, the same techniques of support functionalization have been employed to prepare perfluorinated stationary phases for the determination of perfluorinated compounds (PFCs). These are emerging pollutants widely spread in the environment. They can be found in soils, sediments, superficial waters, particulate matter, as well as in animal and human tissues or organs. PFC are characterized by environmental persistence and have negative side effects for the biota where they accumulate. The chromatographic behavior of perfluorinated acid pollutants have been investigated on the basis of the specific fluorine-fluorine interactions (fluorophilicity) occurring between these analytes and the perfluoroalkyl groups of the newly prepared stationary phases. It has been demonstrated that the retention profile of perfluorinated acids is dependent on the composition of the mobile phase, thus permitting the use of the prepared fluorinated stationary phases as means of pre-concentration of PFCs from environmental and biological matrices.
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Carini, Ilaria <1988&gt. « Eccessi, metafore e sublimazioni del cibo nella letteratura cinese post-maoista ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4750.

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Résumé :
Tesi letteraria volta ad illustrare i diversi temi e significati attribuiti al cibo nella letteratura prodotta dal 1976 in poi. La tesi focalizza la ricerca sui testi che hanno dato al cibo un valore d'eccesso o vi hanno attribuito un significto metaforico.
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ROSSI, LUCREZIA SILVANA. « LA LEGITTIMA DIFESA NEL DOMICILIO (ART. 52 C. 2-4 C.P.) UN¿INDAGINE TRA STORIA, COMPARAZIONE, TEORIA E PRASSI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2021. http://hdl.handle.net/2434/852006.

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Résumé :
L’elaborato tratta il delicato tema della legittima difesa esercitata nel domicilio, che è stato oggetto di due riforme negli ultimi quindici anni – prima nel 2006, poi nel 2019 –, suscitando diffuse critiche e contrastanti pareri in ordine alla sua esatta portata. La grande attenzione pubblica per l’istituto e i due interventi legislativi hanno stimolato l’interesse e il desiderio di approfondire l’origine, la ratio e l’evoluzione della scriminante di cui all’art. 52 c.p. Lo scopo della presente indagine è duplice: da una parte, si è cercato di comprendere le esigenze sottostanti alle riforme e, più in generale, il fondamento del bisogno così ben radicato nella società contemporanea di una differenziazione di trattamento per le aggressioni perpetrate all’interno dell’abitazione; dall’altra, invece, partendo dallo studio della disciplina attualmente in vigore e dell’applicazione concreta della medesima ad opera della giurisprudenza, si è provato a trovare un equilibrio più soddisfacente tra le esigenze diffuse e il rispetto della Carta costituzionale e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in sintesi una “contro-riforma sostenibile”. La tesi si articola in tre parti, di cui la prima è dedicata all’analisi storico-comparatistica della causa di giustificazione. In particolare, lo studio ripercorre le origini dell’istituto a partire dal diritto romano sino ai giorni nostri, cercando di evidenziare i precedenti storici atti a spiegare l’attuale predisposizione di una figura speciale di legittima difesa a beneficio di colui che sia aggredito in luoghi privati in ordine ai quali vanti uno ius excludendi alios nei confronti dell’aggressore. La ricerca storica è affiancata da un’indagine comparatistica, anch’essa impostata in prospettiva storica, che allarga lo sguardo alle scelte compiute in argomento dai principali ordinamenti europei – segnatamente quello francese e inglese –, nonché dal sistema federale statunitense. La seconda parte della tesi ha ad oggetto il diritto interno vigente; in particolare l’elaborato affronta prima la legge n. 59 del 13 febbraio 2006 e poi la legge n. 36 del 26 aprile 2019, ossia le riforme che hanno conferito rilievo alla figura speciale della legittima difesa domiciliare. A tal fine, si considera tanto il contesto politico criminale che ne ha segnato l’origine, quanto il contenuto delle riforme alla luce della giurisprudenza di legittimità; è stato infatti svolto uno studio su tutte le pronunce emesse dalla Corte di Cassazione in materia di legittima difesa domiciliare dal 1° gennaio 2000 sino al 1° gennaio 2021. Grazie a tale ricerca è emerso da una parte come la prima riforma risulti sostanzialmente priva di ricadute concrete e, dall’altra, come il secondo intervento legislativo, ove non sottoposto a un’interpretazione correttiva alla luce delle direttrici costituzionali e convenzionali europee, sia pericoloso per la tenuta del sistema. Lungo tale direttrice, l’indagine si sofferma in particolare sul ruolo che dovrebbero assumere il requisito della necessità e le presunzioni normative di legittimità della reazione. Con riferimento al caso dell’eccesso, poi, si prospettano i criteri rilevatori del grave turbamento e delle condizioni di minorata difesa a cui si ricollegano effetti scusanti. La terza ed ultima parte dell’elaborato, infine, tratta l’istituto in una prospettiva de iure condendo; nello specifico, prendendo le mosse dai risultati raggiunti attraverso l’indagine realizzata, si è provato ad avanzare una proposta di risistemazione della causa di giustificazione che si articola in tre passaggi, idealmente collegati tra loro. Secondo tale ipotesi di lavoro, l’art. 52 c.p. guadagnerebbe in razionalità ed efficacia se, anzitutto, fossero eliminati i commi disciplinanti la legittima difesa domiciliare attualmente in vigore; inoltre, alla disposizione di cui al c. 1 dell’art. 52 c.p. dovrebbe affiancarsi una scusante legata allo stato di turbamento emotivo vissuto dall’aggredito, applicabile alla fattispecie generale per i casi di eccesso e di errore sulla legittima difesa; infine, si potrebbe prevedere una presunzione iuris tantum di pericolo attuale per la sola incolumità dei presenti in caso di aggressione perpetrata all’interno del domicilio e dell’esercizio commerciale. La compresenza di tali proposte modificative sembrerebbe in grado di conferire un rinnovato equilibrio alla causa di giustificazione, da una parte dando voce e riconoscimento alle istanze diffuse, dall’altra rispettando i principi e i valori di cui la Costituzione e la Convezione europea dei diritti dell’uomo sono espressione, dall’altra ancora imprimendo una spinta contraria rispetto all’attuale tendenza antistatalista, se non addirittura anticostituzionale, di cui le due recenti riforme in materia si sono rese portavoce.
The thesis deals with the delicate issue of self defence exercised in the home, which has been the subject of two reforms in the last fifteen years – first in 2006, then in 2019 –, arousing widespread criticism and conflicting opinions regarding its exact scope. The great public attention for the institute and the two legislative interventions have stimulated the interest and the desire to investigate the origin, the ratio and the evolution of the justification regulated by art. 52 c.p. The purpose of this survey is twofold: on the one hand, an attempt has been made to understand the needs underlying the reforms and, more generally, the foundation of the need so well rooted in contemporary society for a differentiation of treatment for attacks perpetrated inside the house; on the other hand, starting from the study of the discipline currently in force and the concrete application of the same by jurisprudence, an attempt has been made to find a more satisfactory balance between the widespread needs and compliance with the Constitutional Charter and the European Convention of human rights, in short a "sustainable counter-reform". The thesis is divided into three parts, of which the first is dedicated to the historical-comparative analysis of the justification. In particular, the study traces the origins of the institute starting from Roman law up to the present day, trying to highlight the historical precedents capable of explaining the current predisposition of a special figure of self defence in favour of anyone who is attacked in private places, where individuals boasts an ius excludendi alios against the aggressor. The historical research is accompanied by a comparative survey, also set in a historical perspective, which broadens the gaze to the choices made on the subject by the main European systems – notably the French and English ones –, as well as by the US federal system. The second part of the thesis concerns the internal law in force; in particular, the paper first deals with law no. 59 of 13 February 2006 and then the law n. 36 of 26 April 2019, i.e. the reforms that have given prominence to the special figure of home self defence. To this end, both the criminal political context that marked its origin and the content of the reforms in the light of the jurisprudence of legitimacy are considered; in fact, a study was carried out on all the rulings issued by the Court of Cassation regarding home self defence from 1 January 2000 until 1 January 2021. Thanks to this research, it emerged on the one hand how the first reform is substantially devoid of concrete repercussions and, on the other hand, how the second legislative intervention, if not subjected to a corrective interpretation in the light of constitutional and conventional guidelines, is dangerous for system tightness. Along this line, the investigation focuses in particular on the role that the requirement of necessity and the normative presumptions of legitimacy of the reaction should assume. With reference to the case of excess, then, are presented the criteria for detecting the serious disturbance and the conditions of impaired defence to which excuse effects are linked. Finally, the third and last part of the paper deals with the institution from a de iure condendo perspective; specifically, starting from the results achieved through the survey carried out, an attempt was made to put forward a proposal for reorganization of the justification which is divided into three steps, ideally connected to each other. According to this working hypothesis, art. 52 c.p. would gain rationality and effectiveness if, first of all, the paragraphs governing home self defence currently in force were eliminated; furthermore, beside the provision referred to art. 52 c. 1 c.p., there should be an excuse linked to the state of emotional disturbance experienced by the attacked, applicable in cases of excess and error in self defence; finally, an iuris tantum presumption of current danger could be envisaged for the sole safety of those present in the event of aggression perpetrated within the home and business. The coexistence of these amending proposals would seem capable of giving a renewed balance to the justification, first of all giving voice and recognition to the widespread requests, furthermore respecting the principles and values of which the Constitution and the European Convention of human rights are an expression, and lastly still giving a push contrary to the current anti-statist tendency, if not even anti-constitutional, of which the two recent reforms on the subject have become spokesmen.
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Azevedo, Fernando Costa de. « O desequilíbrio excessivo da relação jurídica de consumo e sua correção por meio da cláusula geral de proibição de vantagem excessiva no Código de Defesa do Consumidor ». reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2014. http://hdl.handle.net/10183/183751.

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Résumé :
La presente tesi ha come obiettivo analisare il concetto e le specie di squilibrio eccessivo della relazione giuridica di consumo, nonché la possibilitá di correzione di una delle specie di squilibrio eccessivo – l’esercizio abusivo della posizione giuridica dei fornitori – per mezzo della clausola generale di divieto di vantaggio eccessivo, previsto nel Codice di Difesa del Consumatore (Art. 39, V c/c art. 51, IV e §1°). Si tratta, in essenza, di uno studio sulla stessa relazione giuridica di consumo, ragione per la quale si impone, inizialmente, un’analisi con riferimento ai suoi pressuposti fatico-normativi, elementi costitutivi e caratteristica fondamentale (Parte I, Capitolo1) per, soltanto dopo, affrontare il tema degli “squilibri” (strutturale e eccessivo) esistenti in questo tipo di relazione giuridica (Parte I, Capitolo 2), quando si cerca di dimostrare che lo squilibrio eccessivo non si confonda con lo squilibrio strutturale (intrinseco), nella misura in cui questo è realtà costitutiva della stessa relazione giuridica di consumo, essendo, per questo, riconosciuta e tollerabile dal dirito; invece, lo squilibrio eccessivo è realtà che supera i limiti del “giuridicamente tollerabile” – cioè, dello stato di squilibrio strutturale – e, per questo motivo, necessita di essere correta da un mezzo dell’ordine giuridica ( nel caso brasiliano, dal sistema giuridico di protezione e difesa dei consumatori, centralizzato nei valori e norme costituzionali e sistematizzato nel Codice di Difesa del Consumatore – Legge n. 8.078, dell’11 settembre 1990). E per la correzione delle situazioni di squilibrio eccessivo della relazione di consumo generate dall’esercizio abusivo della posizione giuridica dei fornitori il legislatore brasiliano, attento alla necessità di comprensione del diritto privato come un sistema giuridico aperto (Parte II, Capitolo 3) ha costruito il Codice di Difesa del Consumatore come uno microsistema dotato di norme casistiche e di norme aperte (le cosidette “clausole generali”), distacandosi, tra loro, la clausola generale di divieto di vantaggio eccessivo, che si intende essere la “clausola fondamentale di correzione dell’abuso nelle relazioni giuridiche di consumo” (Parte II, Capitolo 4), allo stesso tempo in cui suo ambito di applicazione, fissato dallo stesso leggislatore (CDC, art. 51,§1º), contiene, dovuto alla sua grande generalità, l’ambito delle altre clausole generali di correzione e abuso, così come quelle di funzione sociale ed economica del diritto, buona-fede obiettiva, buone abitudine e lesione enorme, tutelando, infine, la globalità dei legittimi interessi dei consumatori – cioè, i loro interessi di natura patrimoniale e esistenziale – danneggiati dalla attuazione abusiva dei fornitori nel mercato di consumo.
A presente tese tem por objetivo analisar o conceito e as espécies de desequilíbrio excessivo da relação jurídica de consumo, bem como a possibilidade de correção de uma das espécies de desequilíbrio excessivo – o exercício abusivo de posição jurídica dos fornecedores – por meio da cláusula geral de proibição de vantagem excessiva, prevista no Código de Defesa do Consumidor (Art. 39, V c/c art. 51, IV e §1º). Trata-se, em essência, de um estudo sobre a própria relação jurídica de consumo, razão pela qual se impõe, inicialmente, uma análise acerca de seus pressupostos fático-normativos, elementos constitutivos e característica fundamental (Parte I, Capítulo 1) para, só então, enfrentar o tema dos “desequilíbrios” (estrutural e excessivo) existentes nesse tipo de relação jurídica (Parte I, Capítulo 2), quando se busca demonstrar que o desequilíbrio excessivo não se confunde com o desequilíbrio estrutural (intrínseco), na medida em que este é realidade constitutiva da própria relação jurídica de consumo, sendo, por isso mesmo, reconhecida e tolerável pelo direito; ao contrário, o desequilíbrio excessivo é realidade que ultrapassa os limites do “juridicamente tolerável” – isto é, do estado de desequilíbrio estrutural - e, por este motivo, precisa ser corrigida por meio da ordem jurídica (no caso brasileiro, pelo sistema jurídico de proteção e defesa dos consumidores, centralizado nos valores e normas constitucionais e sistematizado no Código de Defesa do Consumidor – Lei n. 8.078, de 11 de setembro de 1990). E para a correção das situações de desequilíbrio excessivo da relação de consumo geradas pelo exercício abusivo da posição jurídica dos fornecedores o legislador brasileiro, atento à necessidade de compreensão do direito privado como um sistema jurídico aberto (Parte II, Capítulo 3) construiu o Código de Defesa do Consumidor como um microsssistema dotado de normas casuísticas e de normas abertas (as chamadas “cláusulas gerais”), destacando-se, quanto a estas, a cláusula geral de probição de vantagem excessiva, que se entende ser a “cláusula fundamental de correção do abuso nas relações jurídicas de consumo” (Parte II, Capítulo 4), na medida em que seu âmbito de aplicação, fixado pelo próprio legislador (CDC, art. 51, §1º), abarca, por sua grande generalidade, o âmbito das demais cláusulas gerais de correção do abuso, como as de função social e econômica do direito, boa-fé objetiva, bons costumes e lesão enorme, tutelando, enfim, a globalidade dos legítimos interesses dos consumidores – isto é, seus interesses de natureza patrimonial e existencial – lesados pela atuação abusiva dos fornecedores no mercado de consumo.
The present thesis aims to analyze the concept and the species of excessive unbalance of the legal consumption relationship, as well as the possibility of correction of one of the species of excessive unbalance – the abusive use of the legal position of the suppliers – by the inclusion of the general clause of prohibition of unfair advantage, set out in the Consumer Defense Code (Art. 39, V c/c art. 51, IV and §1º). It is, essentially, a study on the legal consumption relationship itself, a reason for which it is imposed, initially, an analysis concerning its phaticnormative presumptions, constitutive elements and key characteristic (Part I, Chapter 1) for, only then, face the topic of “imbalances” (structural and excessive) existing in this type of legal relationship (Part I, Chapter 2), when willing to demonstrate that the excessive imbalance is not confounded with the structural imbalance (intrinsic), inasmuch as this is a constitutive reality of the legal consumption relationship itself, being, therefore, acknowledged and bearable by the law; on the contrary, the excessive imbalance is a reality which overcomes the limits of the “legally bearable” – that is, the structural imbalance status - and, for this reason, it has to be corrected by the law (in the Brazilian case, by the legal system of protection and defense of consumers, centered in the values and constitutional norms e ordered in the Consumer Defense Code – Law n. 8.078, from September 11th, 1990). And for the correction of excessive imbalance situations in the consumption relationship caused by the abusive practice of the legal position of the suppliers, the Brazilian legislator, attentive to the need of understanding of the private law as an open legal system (Part II, Chapter 3) created the Consumer Defense Code as a microsystem with cauistic norms and open norms (the so-called “general clauses”), highlighting, concerning these, the general clause of prohibition of unfair advantage, which is understood as the “key clause of abuse correction in the consumption legal relationships” (Part II, Chapter 4), inasmuch as in its scope of application, set by the legislator (CDC, art. 51, §1º), embraces, due to all things considered, the scope of the other general clauses of abuse correction, such as the law social and economic function, bona fide intentions, good manners and serious harm, tutoring, then, the whole of legitimate interests of the consumers – that is, their interests of property and existential nature – harmed by the abusive practice of suppliers in the consumer market.
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CAMBULI, VALENTINA MARIA. « Studio fenotipico e genetico del metabolismo di bambini e adolescenti sardi con eccesso ponderale con particolare riferimento alle alterazioni del metabolismo glucidico ». Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/917922.

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Livres sur le sujet "Eccesso"

1

Starnone, Domenico. Eccesso di zelo. Milano : Feltrinelli, 1993.

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2

Santanelli, Manlio. Un eccesso di zelo. Napoli : Guida, 2008.

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3

Un eccesso di zelo. Napoli : Guida, 2008.

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4

Raffaele, Florio, dir. Il cibo : Tra eccesso e penuria. Torino : Claudiana, 2005.

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5

Rahola, Federico. Zone definitivamente temporanee : I luoghi dell'umanità in eccesso. Verona : Ombre corte, 2003.

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Giulia, Carluccio, Manzoli Giacomo et Menarini Roy 1971-, dir. L' eccesso della visione : Il cinema di Dario Argento. Torino : Lindau, 2003.

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Bruno, Marco. Nadmiar rzeczywistosci = : Eccesso di realtà : lavoro poematico 2004/2009. Pasian di Prato (Udine) : Campanotto, 2010.

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8

Bruno, Marco. Nadmiar rzeczywistosci = : Eccesso di realtà : lavoro poematico 2004/2009. Pasian di Prato (Udine) : Campanotto, 2010.

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9

Un'idea di cinema : Itinerari d'autore fra eccesso e stupore. Alessandria : Falsopiano, 2010.

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10

Pastore, Carlo. L' eccesso di normalità : Per una scienza degli influenzamenti destinali. Milano : F. Angeli, 1995.

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Chapitres de livres sur le sujet "Eccesso"

1

Ceccarelli, A. « L’approccio psicodinamico-relazionale con il paziente obeso. Eccesso ponderale o simbolo di una storia da ricucire ? » Dans Clinica psicologica dell’obesità, 85–104. Milano : Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2007-8_9.

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2

Lim, Alvin Eng Hui. « #Eccess ». Dans Digital Spirits in Religion and Media, 206–18. Routledge, 2018. http://dx.doi.org/10.4324/9781351188876-7.

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3

« Sanguinamento eccessivo ». Dans Il Manuale Merck dei Segni e Sintomi, 468–73. Milano : Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1649-1_69.

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4

« Il dovere di visitare e la correzione degli eccessi dei prelati nel ’400 ». Dans La pathologie du pouvoir : vices, crimes et délits des gouvernants, 409–29. BRILL, 2016. http://dx.doi.org/10.1163/9789004307803_018.

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