Littérature scientifique sur le sujet « Disuguaglianze territoriale »

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Articles de revues sur le sujet "Disuguaglianze territoriale"

1

Petti, Claudio. « Università fra digitalizzazione e territori : sfide e opportunità per l'internazionalizzazione dopo la pandemia ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 1 (juin 2021) : 107–16. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001009.

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Résumé :
L'accelerazione della digitalizzazione imposta dalla pandemia ha proiettato moltissime attività online. Le forme di internazionalizzazione virtuale per far fronte all'emergenza Covid-19 sono il punto di partenza del presente contributo per discutere le sfide per le Università medio-piccole di una potenziale spinta alla globalizzazione dell'istruzione superiore. Un uso più di-sinvolto delle tecnologie digitali, in un contesto di economia dell'informazione, pone infatti l'attenzione sui rischi di polarizzazione e di accrescimento delle disuguaglianze, individuali e territoriali. Al contempo, il richiamo alle motivazioni di inclusione alla genesi delle nuove forme di internazionalizzazione, unitamente ad una concezione più moderna della globalizza-zione, evidenzia come il radicamento territoriale delle Università medio-piccole possa rappre-sentare una opportunità da giocare nel nuovo palcoscenico globale, in uno scambio simbiotico con la comunità e l'economia locale.
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2

Bazzoli, Nico, Eduardo Barberis, Domenico Carbone et Joselle Dagnes. « La didattica a distanza nell'Italia diseguale. Criticit&agrave ; e differenze territoriali durante la prima ondata C ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 3 (septembre 2021) : 36–58. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2021oa12531.

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Résumé :
Le misure intraprese dal governo italiano per il contenimento della prima ondata Covid-19 hanno avuto importanti ricadute sul mondo della scuola. Il diffuso ricorso alla didattica a distanza (DAD), pur avendo permesso un certo grado di continuità didattica in una situazione emergenziale, è stato accompagnato da numerose criticità che si sono innestate sulle condizioni di vulnerabilità preesistenti. Considerando le importanti disuguaglianze territoriali che caratterizzano il contesto nazionale, questo lavoro approfondisce alcuni impatti dell'implementazione emergenziale della DAD tra le regioni italiane. L'articolo fornisce misura delle relazioni tra alcuni elementi di divario territoriale e una serie di criticità – tra cui i livelli di partecipazione e le problematiche di apprendimento degli studenti, le principali difficoltà riscontrate dagli insegnanti e il loro grado di soddisfazione – che sono state rilevate attraverso una web-survey somministrata a un campione di oltre 3.000 insegnanti.
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3

Mattioli, Cristiana, et Bruna Vendemmia. « Scuola e mobilità per trattare le fragilità territoriali ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 132 (février 2022) : 53–73. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1004.

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Résumé :
Numerose ricerche evidenziano come l'accessibilità all'educazione sia uno dei di-ritti fondamentali di cittadinanza da garantire a livello nazionale per poter ridurre le disparità sociali. Il contributo si focalizza sulla relazione tra mobilità, istruzione e povertà educativa. L'analisi della bibliografia permette di mettere a fuoco le prin-cipali problematiche e suggerire alcune possibili strategie e politiche per ridurre le disuguaglianze territoriali nell'accesso all'educazione in Italia.
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4

Vendemmia, Bruna, Paola Pucci et Paolo Beria. « Per una geografia delle aree marginali in Italia. Una riflessione critica sulla classificazione delle aree interne ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 133 (mars 2022) : 29–55. http://dx.doi.org/10.3280/asur2022-133002.

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Résumé :
L'articolo restituisce una geografia delle aree marginali in Italia alternativa rispetto alla classificazione proposta nella Strategia Nazionale per le Aree Interne (2014). Analizzando le condizioni demografiche, socioeconomiche e relative alla mobilità, il lavoro individua, attraverso una cluster analisi, quattro diverse tipologie di marginalità a cui ricondurre politiche per contrastare le disuguaglianze territoriali.
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5

De Leo, Daniela, et Alberto Bolognese. « L'impegno delle università per le disuguaglianze territoriali. Riflessioni a partire da snai ». TERRITORIO, no 98 (mars 2022) : 83–91. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098014.

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Résumé :
Il saggio prende le mosse da una recente analisi sui modi in cui le università hanno lavorato con i territori dentro e attorno a una importante politica nazionale (la snai) che per prima ha esplicitato un chiaro indirizzo nel contrasto alle diseguaglianze territoriali. Tale indagine ha consentito di riflettere criticamente per provare a indicare modi attraverso i quali le università potrebbero più proficuamente impegnarsi nelle iniziative pubbliche che coinvolgono città e territori, anche sollecitati dai nuovi criteri della vqr-Terza Missione.
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6

Curci, Francesco, et Gabriele Pasqui. « Territori fragili e pandemia : una sfida per le culture del progetto ». TERRITORIO, no 97 (février 2022) : 7–10. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12921.

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Résumé :
La pandemia da Covid-19 ha agito da acceleratore di processi territoriali e transcalari che erano già evidenti. Tra questi, un ruolo centrale assume la questione ecologica, con tutte le sue implicazioni politiche e con la sfida che essa pone alle culture della pianificazione e della progettazione in un contesto di incertezza radicale e di crescenti disuguaglianze socio-spaziali. L'articolopropone alcune chiavi di lettura trasversali dei contributi di questa Special Issue, identificando nelle diverse declinazioni un approccio al ridisegno dei territori capace di promuovere progetti e politiche antifragili e basate su criteri di preparedness. Le tre chiavi di lettura che introducono questa riflessione collettiva su pandemia e fragilità territoriali sono dunque state: le interpretazioni dei fenomeni in corso e la riflessione sulle forme di razionalità; l'attenzione alle geografie e alle specificità dei luoghi; le prospettive progettuali e di policy.
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7

Mattioli, Cristiana, Cristina Renzoni et Paola Savoldi. « Scuole e territori fragili. Il modello lungimirante del Contrat École a Br ». TERRITORIO, no 97 (février 2022) : 67–76. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12929.

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Résumé :
L'emergenza pandemica e la chiusura delle scuole hanno inasprito disuguaglianze territoriali ed educative, riportandole al centro del dibattito pubblico. Ne è emersa la conferma del ruolo della scuola e dei suoi spazi quali luoghi centrali per innescare cambiamenti, tanto più nei territori fragili, dove si sommano disagio economico, carenza di servizi, povertà educativa.La crisi in atto rappresenta un'occasione importante per innovare la scuola, aprendola al contesto cui appartiene, anche grazie alle alleanze con la comunità educante.Il programma Contrat École promosso dalla Regione di Bruxelles-Capitale è uno dei riferimenti più evoluti nella sperimentazione di azioni integrate, anche per riflettere su possibili politiche per il contesto italiano, nella fase post-pandemica.
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Redazione, RGI. « Informazione bibliografica ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 3 (septembre 2022) : 121–54. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2022oa14594.

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Résumé :
Augustin Berque, Essere umani sulla terra. Principi di etica dell'ecumene (Cristiana Zorzi) João Pedro Stedile, a cura di, Experiências historicas de reforma agrária no mundo (Teresa Isenburg) Reza Negarestani, Cyclonopedia. Complicità con materiali anonimi (Andrea Pase) Johny Pitts, Afropean – Mari D'Agostino, Noi che siamo passati dalla Libia. Giovani in viaggio fra alfabeti e multilinguismo (Angelo Turco)  Marco Aime, Andrea de Georgio, Il grande gioco del Sahel. Dalle carovane di sale ai Boeing di cocaina (Mariasole Pepa)  Stefano Malatesta, Marcella Schmidt di Friedberg, Shahida Zubair, David Bowen, Mizna Mohamed, Atolls of the Maldives. Nissology and Geography (Federica Letizia Cavallo)  Valerio Calzolaio, Isole Carcere – Geografia e Storia (Marco Nocente)  Emanuela Casti, Fulvio Adobati, Ilia Negri, a cura di, Mapping the epidemic. A systemic Geography of Covid-19 in Italy (Federica Burini) Alessandro Coppola, Matteo Del Fabbro, Arturo Lanzani, Gloria Pessina, Federico Zanfi, a cura di, Ricomporre i divari. Politiche e progetti territoriali contro le disuguaglianze e per la transizione ecologica (Carlo Salone) Filippo Barbera, Antonio De Rossi (a cura di), Metromontagna. Un progetto per riabitare l'Italia (Silvy Boccaletti)
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Thèses sur le sujet "Disuguaglianze territoriale"

1

DUPUY, CLAIRE SUZANNE. « Politiques publiques, territoires et inégalités : les politiques régionales d'èducation en France et en Allemagne (1969 - 2004) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/20613.

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Résumé :
For the last 30 years, the territorial boundaries of European nation-states have been challenged. In order to study the changes in the building and structuring of their external and internal boundaries, the dissertation focuses on policies led and implemented by regional governments. Their impacts on territorial integration and on regional inequalities stand at its centre. Regional education policies in France and Germany are studied (1969-2004). To explain their impacts, several variables have been taken into account: the shape of political institutions (centralized, devolved and federal settings), tate intervention, the opposition of regional governments to state actors, party politics, the existence of institutions aimed at coordinating regional policies and interregional competition. The dissertation argues that regional policies can produce territorial integration and a decrease in regional inequalities. Attention is paid to actors’ mobilizations and to political entrepreneurs who intervene in the policy-making process. Mechanisms are built as a tool of middle-range theorizing.
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Livres sur le sujet "Disuguaglianze territoriale"

1

Ricomporre i divari : Politiche e progetti territoriali contro le disuguaglianze e per la transizione ecologica. Bologna : Società editrice il Mulino, 2021.

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2

Corsi, Cecilia, et Annick Magnier, dir. L’Università allo specchio. Florence : Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-389-6.

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Résumé :
Questo secondo volume dei Quaderni “Cesare Alfieri” intende offrire una riflessione su alcuni aspetti di fondo inerenti il nostro sistema universitario. E fra i tanti profili meritevoli di attenzione, il Comitato scientifico ha deciso di privilegiare il tema del rapporto tra università e sviluppo economico e sociale. Di fronte alle trasformazioni e al drammatico ridimensionamento del sistema di educazione superiore, come poter ribadire la centralità della formazione del ‘capitale umano’ per la crescita e la coesione di una società? I saggi contenuti nel volume, ciascuno dal proprio punto di vista, propongono interessanti spunti di approfondimento e di dibattito per cercare di comprendere come meglio possono, oggi, le università, con le risorse pubbliche ridotte, il grado di autonomia limitato, le incerte relazioni con gli altri attori, nazionali e locali, di cui dispongono, contribuire allo sviluppo economico e sociale di un paese nel quale le disuguaglianze territoriali e sociali si stanno approfondendo.
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Tubertini, Claudia. Pubblica amministrazione e garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg242.

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Résumé :
L’opera si propone di verificare l’Incidenza sulla Pubblica Amministrazione della nuova previsione contenuta all’art. 117, comma 2, lett. m) della Costituzione, che affida al legislatore statale la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (i cd. LEP). Se, da un lato, il riconoscimento di maggiori competenze alle autonomie territoriali può incidere sul concreto godimento dei diritti, d’altro lato nella Costituzione attuale esistono numerosi strumenti che consentono di differenziare lo status delle Regioni e degli enti locali, garantendo, al contempo, parità di accesso su tutto il territorio nazionale alle prestazioni ritenute coessenziali alla cd. cittadinanza sociale. Tra questi strumenti, vi è senza dubbio la previsione dei LEP che, se correttamente interpretata alla luce del principio di uguaglianza, può costituire uno strumento per il superamento di tutte le disuguaglianze, derivanti o meno dall’intervento degli enti sub-statuali, e può consentire al livello nazionale di mantenere entro i binari del federalismo cooperativo l’attuale sistema amministrativo. Da tale lettura discendono precise conseguenze sull’interpretazione dei contenuti e dello spessore che può rivestire la disciplina dei LEP, la quale non solo può abbracciare, entro certi limiti, aspetti qualitativi, quantitativi ed organizzativi (e dunque assumere una funzione di indirizzo dell’amministrazione e della relativa organizzazione), ma può anche giustificare la creazione di meccanismi di finanziamento basati sulla predeterminazione dei costi di erogazione e di meccanismi di monitoraggio dell’effettiva erogazione. Nel campo della tutela della salute, l’analisi dell’esperienza sinora condotta mostra il positivo sforzo compiuto dallo Stato e dalle Regioni nell’identificazione delle prestazioni essenziali sulla base dei principi di pertinenza, efficacia e, soprattutto, appropriatezza, intesa come contemperamento tra idoneità alla soddisfazione dei bisogni dei destinatari e concreta realizzabilità, alla luce delle complessive condizioni organizzative e finanziarie del servizio; la conclusione è un sostanziale apprezzamento (sia pure a fronte delle inevitabili difficoltà attuative e di alcune indubbie forzature del testo costituzionale, nella direzione di un riaccentramento di competenze) della direzione intrapresa, con metodo collaborativo, per garantire l’erogazione dei LEA su tutto il territorio nazionale e, dunque, per rendere effettivo anche il “dovere di adeguatezza organizzativa” che ricade sulla Pubblica Amministrazione.
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