Littérature scientifique sur le sujet « DISTURBI DELL'UMORE »
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Articles de revues sur le sujet "DISTURBI DELL'UMORE"
Brambilla, Paolo, Francesco Barale, Edgardo Caverzasi et Jair Constante Soares. « Anatomical MRI findings in mood and anxiety disorders ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no 2 (juin 2002) : 88–99. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005558.
Texte intégralPorcelli, Stefano. « Neurobiologia del cervello sociale nei disturbi d'ansia e dell'umore - Mini-review ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 51 (janvier 2023) : 32–71. http://dx.doi.org/10.3280/qpc51-2022oa15181.
Texte intégralRossi, Roberta, Maria Moro, Giovanna Torre, Francesca Tripodi et Chiara Simonelli. « Obesitŕ e sessualitŕ femminile ». RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no 2 (décembre 2011) : 47–50. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2011-002008.
Texte intégralViaro, Maurizio. « La famiglia di contrabbando nei servizi per l'etŕ evolutiva ». TERAPIA FAMILIARE, no 94 (février 2011) : 127–41. http://dx.doi.org/10.3280/tf2010-094009.
Texte intégralAceti, Franca, Francesca Aveni, Nicoletta Giacchetti, Paola Motta et Bianca Straniero Sergio. « La depressione post-partum : inquadramento del problema ». TERAPIA FAMILIARE, no 94 (février 2011) : 189–202. http://dx.doi.org/10.3280/tf2010-094013.
Texte intégralFedrizzi, Emanuela, Alice Marzadro et Elena Bravi. « Un gruppo sui problemi interpersonali a tempo determinato in contesto ambulatoriale ». GRUPPI, no 2 (octobre 2021) : 57–76. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa2-2020oa12581.
Texte intégralSabatello, Ugo, et Chiara Rogora. « L'adolescente e la pandemia da COVID-19. Intervista al prof. Ugo Sabatello ». PSICOBIETTIVO, no 3 (décembre 2021) : 141–52. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-003010.
Texte intégralRucci, Paola, et Jack D. Maser. « Instrument development in the Italy-USA Collaborative Spectrum Project ». Epidemiology and Psychiatric Sciences 9, no 4 (décembre 2000) : 249–56. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008381.
Texte intégralCarta, Mauro Giovanni, Piero Coppo, Mario Antonio Reda, Maria Carolina Hardoy et Bernardo Carpiniello. « Depression and social change. From transcultural psychiatry to a constructivist model ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no 1 (mars 2001) : 46–58. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008538.
Texte intégralValoriani, Vania, Serena Vaiani et maria Gabriella Ferrari. « Intersoggettivitŕ primaria, interazione precoce ed esperienza di allattamento : soddisfazione materna ed esordio depressivo come fattori di rischio per lo sviluppo infantile ». CHILD DEVELOPMENT & ; DISABILITIES - SAGGI, no 3 (avril 2010) : 72–95. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-003004.
Texte intégralThèses sur le sujet "DISTURBI DELL'UMORE"
LANZA, DI SCALEA TERESA. « Correlati biologici di stress psicosociale in donne con disturbi dell'umore durante la transizione menopausale ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1166.
Texte intégralBackground: Psychosocial stress refers to acute or chronic events of psychological or social origin which challenge the homeostatic state of biological systems. Epidemiological data demonstrate that psychosocial factors may play a causal role in the chain of events leading to the metabolic syndrome in women in postmenopause. Also, psychosocial factors predict the risk for developing major depressive disorder in peri- and postmenopausal women. Objective: We present data from a cross-sectional study conducted on a sample of 38 female inpatient with diagnosis of major depressive disorder which sought 1) to compare metabolic variables in postmenopausal and perimenopausal women and 2) to assess the relationship between psychosocial risk factor (social support, marital adjustment) and biological variables. Results: Postmenopausal women showed higher levels of waist circumference and sistolic blood pressure compared to age-matched perimenopausal women. Social support and marital adjustment were significantly associated with levels of plasmatic cortisol at awakening (single time point for blood withdrawal), irrespectively on the severity of current depression. Conclusions: Results from this study will inform future hypothesis regarding pathways that link psychosocial stress to morbidity in women during the menopausal transition.
Lo, Turco Giovanni. « Analisi spettrale dell'Heart Rate Variability in pazienti con disturbi psichici : valutazione del Sistema Nervoso autonomo nei Disturbi psicotici, d'ansia e dell'umore ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1001.
Texte intégralRuggieri, Valentina. « Coinvolgimento del sistema peptidergico centrale nocicettina/orfanina FQ, N/OFQ al recettore NOP nella modulazione del dolore e nei disturbi dell'umore : ansia e depressione ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426856.
Texte intégralLa Nocicettina/Orfanina FQ (N/OFQ) è un peptide endogeno non oppioide agonista dei recettori ORL1, attualmente chiamati recettori NOP. N/OFQ e il NOP sono altamente espressi nel sistema nervoso centrale (SNC), in particolare nelle strutture coinvolte nei processi emozionali (ponte, corteccia frontale). La Nocicettina è coinvolta in molti sistemi e funzioni biologici integrati a livello periferico, spinale e sopraspinale; nel SNC, questo peptide ha infatti un'importante influenza sulla risposta ad ansia e stress, apprendimento e memoria, locomozione, alimentazione, ricompensa e dolore. Su questa base, lo scopo della mia tesi di dottorato è stato quello di: a) studiare l'azione della nocicettina nell'analgesia indotta da paracetamolo, b) analizzare il comportamento ansioso dopo sviluppo di tolleranza all'effetto locomotorio e c) indagare il possibile coinvolgimento del sistema dopo esposizione a stress cronico moderato. In riferimento al punto a) abbiamo dimostrato che sia l'effetto analgesico del paracetamolo (400 mg/kg, i.p.), valutato con il test della piastra calda (1), che i cambiamenti dei livelli centrali di serotonina nel ratto, sono completamente revertiti dalla somministrazione di N/OFQ (10 nmol/rat, i.c.v.) e riportati ai livelli dei ratti trattati con paracetamolo dal pre-trattamento con l'antagonista selettivo del recettore NOP, [Nphe1,Arg14,Lys15]N/OFQ-NH2 (UFP-101) (20 nmol/rat, i.c.v.). Per quanto riguarda gli esperimenti sull'ansia (b), una doppia somministrazione intracerebroventricolare ha ridotto l'effetto sulla locomozione della nocicettina, favorendo lo studio del suo ruolo ansiolitico nel ratto, utilizzando due test specifici sui comportamenti legati all'ansia: elevated plus maze e conditioned difensive burying. UFP-101 ha ridotto in modo significativo l'effetto della N/OFQ in entrambi i test (2). Infine, per gli studi del punto c), i ratti sono stati sottoposti allo stress cronico moderato (SCM), un'esposizione cronica giornaliera dell'animale ad una sequenza inevitabile di lievi stimoli stressanti che determina, dopo alcune settimane, un comportamento simil-depresso (anedonia) caratterizzato da una diminuzione del consumo di una soluzione "gratificante" contenente 1% di saccarosio (3). L'UFP-101, somministrato i.c.v. ripetutamente per 21 giorni (5, 10 and 20 nmol/rat, i.c.v.), è in grado di revertire, già a partire dalla prima settimana di trattamento e in modo dose-dipendente, la riduzione del consumo di saccarosio indotta dal SCM. Questo effetto è confermato anche dai dati ottenuti nel test del nuoto forzato (FST). L'imipramina (IMI, 15 mg/kg), farmaco antidepressivo di riferimento, è stata somministrata i.p. per 21 giorni, ed ha prodotto effetti comportamentali simili a quelli dell'UFP-101. Il trattamento con UFP-101 o IMI, inoltre, ha ripristinato, fino ai livelli basali, anche le azioni biochimiche prodotte dallo SCM quali l'incremento dei livelli di corticosterone sierico, le alterazioni del rapporto tra 5-HIAA e 5-HT a livello della corteccia frontale e del ponte. Infine, ripetute co-somministrazioni di N/OFQ (5 nmoli/ratto, dal 12° al 21° giorno) prevengono completamente gli effetti comportamentali e biochimici dell'UFP-101 (10 nmoli/ratto). L'esposizione allo SCM non comporterebbe, invece, una riduzione dei livelli di mRNA o del peptide del fattore neurotrofico brain-derived neurotrophic factor (BDNF) nell'ippocampo in confronto con l'animale non stressato. Questi risultati forniscono un supporto all'ipotesi secondo la quale il recettore NOP possa rappresentare un candidato target per lo sviluppo di nuove terapie in campo neurologico, come nocicezione, ansia e depressione. Bibliografia: 1. M. Sandrini et al., Eur J of Pharmacol 2005, 507, 43-48. 2. G. Vitale et al., Peptides 2006, 27, 2193-2200. 3. P. Willner, Trends Pharmacol Sci 1991, 12, 131-136.
CECCHELLI, CHIARA. « L'USO NATURALISTICO DELLA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA NEI DISTURBI DELL'UMORE FARMACO-RESISTENTI ». Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/799900.
Texte intégral