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Desideri, Paola. « Principali studi morfosintattici sulla lingua politica nel ventennio 1960-1980 ». Linguistica 61, no 2 (30 décembre 2021) : 49–59. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.61.2.49-59.

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Résumé :
Con il presente lavoro si intende dimostrare la rilevanza dell’analisi morfosintattica nell’ambito della lingua politica. Nel ventennio 1960-1980 su questo terreno di ricerca sono stati effettuati importanti studi soprattutto da parte di italiani, francesi e tedeschi, di essi vengono citati qui i più significativi. Infatti, specialmente in periodi di crisi sociali e di congiunture politiche, i processi morfologici e sintattici esibiscono quanto sia efficace la creatività linguistica per coniare mirate parole d’ordine e lessemi ad effetto propagandistico. L’analisi distribuzionale di corpora politici, condotta negli anni Settanta sulla base della “discourse analysis” di Z. S. Harris, apporta, con diversi lavori, un ulteriore interessante contributo all’esame sintattico del linguaggio politico.
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2

Esposito, Giorgia. « Il Modello di Basilea per l’analisi di también : uno studio contrastivo con l’italiano ». Cuadernos de Filología Italiana 27 (7 juillet 2020) : 77–107. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.63494.

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Résumé :
L’obiettivo di questo studio consiste in un’analisi contrastiva della particella additiva dello spagnolo también e dei suoi possibili traducenti in italiano, con lo scopo di individuare i livelli di analisi più rilevanti in un’ottica contrastiva fra le due lingue. Lo studio è realizzato adottando una prospettiva funzionale e un approccio semasiologico. Inoltre, l’analisi si avvale di un modello di segmentazione pragmatica del testo: il Modello di Basilea (Ferrari et al. 2008), del quale studi precedenti (p. es., Borreguero 2014 e De Cesare / Borreguero 2014) hanno dimostrato la produttività in quanto strumento euristico capace di spiegare il comportamento testuale delle particelle polifunzionali, anche in un’ottica interlinguistica. Ad esempio, la saturazione del Quadro Informativo da parte di también attiva la funzione di connettivo testuale (vs. avverbio focalizzante) che, in un’ottica contrastiva con l’italiano, si traduce nella selezione di equivalenti diversi da anche. Infine, si focalizzerà l’attenzione su alcuni casi in cui l’ambiguità referenziale innescata dall’ampia mobilità distribuzionale di también deve essere necessariamente risolta per veicolare, nella traduzione, il medesimo insieme di elementi in gioco.
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3

Nichelatti, Michele, Anteo Di Napoli, Maurizio Nordio, Umberto Maggiore, Maurizio Postorino et Aurelio Limido. « La distribuzione normale - Parte III : una semplice introduzione al Teorema del Limite Centrale ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no 3 (24 septembre 2014) : 290–93. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.922.

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Viene presentato il teorema del limite centrale mostrando come la distribuzione uniforme generata dal lancio di un dado tenda a convergere a una distribuzione normale, al crescere del numero dei dadi lanciati. (Epidemiology_statistics)
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Brunori, Paolo, et Alessandro Bonazzi. « Distribuzione dei redditi a livello locale : un esercizio di simulazione ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 2 (juin 2010) : 38–53. http://dx.doi.org/10.3280/rest2010-002002.

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Negli ultimi anni il processo di riforme fiscali che ha coinvolto il nostro Paese ha stimolato l'interesse di accademici e amministratori riguardo alla distribuzione locale dei redditi. La mancanza di dati ha tradizionalmente limitato le possibilitŕ di indagare riguardo alla distribuzione dei redditi in contesti sub-nazionali. Le Regioni e gli enti locali solo in alcuni casi hanno risolto il problema finanziando indagini circoscritte al loro territorio, nella maggioranza dei casi il problema si č risolto cercando di approssimare la distribuzione delle variabili a livello locale utilizzando sotto campioni di indagini nazionali. Questa soluzione purtroppo raramente porta a stime sufficientemente affidabili. Una parte della letteratura propone di risolvere questo tipo di problemi sfruttando la variabilitŕ di grandezze fortemente correlate al reddito e misurabili con precisione sul territorio. Il metodo che proponiamo segue un approccio leggermente differente: otteniamo una distribuzione locale dei redditi equivalenti attraverso il matching di dataset provenienti da fonti differenti. Il nostro punto di partenza sono i dati delle dichiarazioni dei redditi pubblicati, disaggregati per comune, dall'Agenzia delle Entrate. Questi redditi sono associati a un vettore di caratteristiche socioeconomiche tramite l'iterazione di un algoritmo di Monte Carlo. L'algoritmo definisce le probabilitŕ di associazione fra un reddito e un nucleo familiare con determinate caratteristiche, sulla base della distribuzione empirica di redditi lordi e caratteristiche socioeconomiche registrate nei sottocampioni regionali dell'Indagine sui bilanci delle famiglie italiane della Banca d'Italia. La distribuzione dei redditi equivalenti č ottenuta associando a ciascun risultato di iterazione un peso tanto maggiore quanto piů la struttura demografica che descrive corrisponde a quella realmente registrata dall'Istat per il territorio considerato. Per mostrare limiti e potenzialitŕ del metodo riportiamo un'applicazione per due province italiane: Bari e Foggia.
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5

Codeluppi, Vanni. « La distribuzione : principali caratteristiche contemporanee ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 116 (avril 2010) : 63–73. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116007.

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Questo saggio analizza le diverse caratteristiche che i principali luoghi di distribuzione e vendita delle merci hanno assunto nel corso del tempo. L'analisi č incentrata soprattutto sulle forme distributive che si sono sviluppate nel corso del Novecento e in particolare sul centro commerciale, il luogo che č stato in grado di assumere il ruolo piů significativo in tutto il mondo. Il saggio inoltre considera le conseguenze del rapporto che il centro commerciale č andato sempre piů sviluppando con l'evoluzione della cittŕ.
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Palazzani, Laura. « Per una giusta distribuzione delle risorse secondo la bioetica personalista ». Medicina e Morale 48, no 3 (30 juin 1999) : 485–96. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.800.

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L’autore individua i criteri etici per la distribuzione delle risorse sanitarie nella prospettiva della bioetica personalista. Partendo dalle premesse teoretiche del finalismo e del cognitivismo, l’articolo mostra la necessità del dovere/ diritto alla tutela della vita di ogni essere umano e del dovere/diritto alla cooperazione nella difesa del bene comune. L’autore analizza le implicazioni pratiche in riferimento alla questione della distribuzione delle risorse sanitarie, a livello macro e micro, discutendo i criteri principali anche confrontandosi con posizioni diverse in un contesto pluralistico.
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Gullě, Francesco. « Economie di scala e dimensione ottimale nella distribuzione del gas : una meta-analisi ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 3 (avril 2010) : 5–32. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-003001.

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Questo articolo analizza la letteratura sulle economie di scala nelle industrie di distribuzione del gas e dell'elettricitŕ. In particolare viene costruita una meta-analisi che consente di stimare la probabilitŕ che vi siano o meno rendimenti di scala crescenti. Il lavoro mette in luce che le economie di scala nella distribuzione del gas sono relativamente deboli. Esiste una probabilitŕ del solo 15% che si abbiano economie di scala significative. Inoltre si evidenzia come la scala ottimale delle imprese si attesti su valori relativamente bassi, circa 50.000 utenti.
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Nicolucci, A. « Regional disparities in access to new drugs for diabetes with territorial distribution ». Journal of AMD 24, no 4 (février 2022) : 257. http://dx.doi.org/10.36171/jamd21.24.4.3.

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OBIETTIVO DELLO STUDIO Scopo della presente indagine è descrivere le procedure regionali per l’accesso ai nuovi farmaci, con specifico focus sui trattamenti per il diabete, e quindi per i farmaci in fascia A a distribuzione territoriale. DISEGNO E METODI Le informazioni sono state derivate dai documenti ufficiali delle singole Regioni e, laddove tali documenti non fossero disponibili, da una indagine condotta fra addetti ai lavori (settore clinico e farmaceutico). Gli aspetti indagati riguardavano: chi sia in carico dell’inoltro della richiesta alla commissione regionale/centro acquisti, esistenza di un prontuario terapeutico regionale (PTR), esistenza di una commissione PTR, presenza di un diabetologo nella commissione, canale di distribuzione del farmaco (modalità diretta, per conto, convenzionata), necessità di inserimento del prodotto in un sito web per la prescrizione. RISULTATI Esistono marcate difformità regionali nell’accesso ai nuovi farmaci a distribuzione territoriale e le procedure regionali presentano livelli diversi di complessità, richiedendo un tempo variabile da un mese a oltre un anno. Un PTR è presente in 10 Regioni e in via di deliberazione in una ulteriore regione. L’inserimento nel PTR è vincolante per l’accesso al farmaco in 7 Regioni. I tempi di attivazione della distribuzione attraverso le farmacie territoriali, in assenza della quale l’accesso al farmaco può essere difficoltoso per i cittadini che vivono a distanza dal centro di distribuzione, risultano estremamente variabili, potendo oscillare fra 1-2 mesi e oltre 12 mesi. Infine, in 7 Regioni il prodotto deve essere inserito su un sito web per consentirne la prescrizione. Il tempo per l’inserimento varia da pochi giorni fino a 3 mesi. CONCLUSIONI Risulta evidente la necessità di superare le disparità evidenziate attraverso una omogeneizzazione delle procedure regionali di accesso ai nuovi farmaci. Questo può avvenire utilizzando come modello di riferimento quelle Regioni che hanno adottato procedure più snelle e modalità distributive che possano venire incontro alle esigenze dei pazienti. PAROLE CHIAVE accessibilità; nuovi farmaci; disparità regionali; diabete mellito.
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Nichelatti, Michele, Maurizio Nordio, Umberto Maggiore, Maurizio Postorino, Aurelio Limido et Anteo Di Napoli. « La Distribuzione Normale - Parte I : Introduzione ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no 1 (27 mars 2014) : 78–80. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.867.

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Si presenta la funzione di Gauss come primo provvisorio modello usato dagli statistici per descrivere la distribuzione di dati in cui sono più frequenti i valori medi di una variabile e meno frequenti quelli estremi. Viene presentato anche il numero di Euler e e la sua derivazione. (Epidemiology_statistics)
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Nichelatti, Michele, Maurizio Nordio, Umberto Maggiore, Maurizio Postorino, Aurelio Limido et Anteo Di Napoli. « La Distribuzione Normale - Parte I : Introduzione ». Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 26, no 1 (janvier 2014) : 78–80. http://dx.doi.org/10.5301/gtnd.2014.12091.

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Roullet, S., M. Biais et F. Sztark. « Assorbimento e distribuzione degli anestetici alogenati ». EMC - Anestesia-Rianimazione 16, no 1 (janvier 2011) : 1–6. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(11)70565-5.

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Timossi, Giovanni. « <em>Urodeta hibernella</em> ; (Staudiger, 1859) specie nuova per la fauna italiana ». Bollettino della Società Entomologica Italiana 154, no 1 (27 avril 2022) : 3–5. http://dx.doi.org/10.4081/bollettinosei.2022.3.

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Palumbo, Antonella, et Attilio Trezzini. « Pierangelo Garegnani : le implicazioni di politica economica della critica dell'economia politica ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 4 (décembre 2011) : 143–56. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-004005.

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Pierangelo Garegnani: le implicazioni di politica economica della critica dell'economia politica Nonostante il suo fondamentale contributo alla critica della nozione neoclassica di capitale, il cuore della ricerca di Pierangelo Garegnani č nell'individuazione di una impostazione teorica alternativa a quella dominante. Nel solco di Sraffa, essa consiste nella riproposizione della teoria classica del valore e della distribuzione e nella costruzione di un approccio classico-keynesiano alla determinazione dell'output. In esso i prezzi non sono indicatori di scarsitŕ, la mancanza di una tendenza spontanea al pieno impiego cancella l'ottimalitŕ delle economie di mercato, la distribuzione del reddito č il risultato di forze sociali e non naturali. Ne consideriamo le implicazioni di politica economica.
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Andreotti, Alberta, et Ivana Fellini. « Dentro la crisi : partecipazione e occupazione femminili in un mercato del lavoro territorialmente diviso ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 126 (mai 2012) : 25–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126002.

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L'articolo ha indagato le tendenze della partecipazione e dell'occupazione femminili in Italia negli anni della crisi a partire dalla costruzione (esplorativa) di diversi profili di donne, ancorati ai comportamenti sul mercato del lavoro. Si sono individuati cinque profili, si č analizzata la loro distribuzione e composizione interna nelle due macro aree del paese. Si č quindi analizzato se e come la crisi ha modificato la distribuzione e composizione di tali profili e la variazione intercorsa nel triennio. L'analisi ha evidenziato che i profili assumono caratteristiche molto diverse, in alcuni casi quasi opposte, nei due contesti territoriali e che la crisi ha colpito in particolar modo i profili piů caratterizzati.
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Camelliti, Giuseppe. « Accertata nidificazione del rondone pallido Apus pallidus nel Parco Nazionale dell’Aspromonte ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 2 (21 juin 2018) : 43–44. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.374.

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Nichelatti, Michele, Maurizio Nordio, Umberto Maggiore, Maurizio Postorino, Aurelio Limido et Anteo Di Napoli. « La distribuzione normale - Parte II : Un esempio pratico ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no 2 (30 juin 2014) : 196–98. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.888.

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Woolf, Greg. « Food, poverty and patronage : the significance of the epigraphy of the Roman alimentary schemes in early imperial Italy ». Papers of the British School at Rome 58 (novembre 1990) : 197–228. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620001165x.

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CIBO, POVERTÀ E PROTEZIONE SOCIALEIn quest'articolo si vuole analizzare il carattere dell'azione imperiale attraverso un riesame degli alimenta in Italia. Si ipotizza che queste distribuzioni alimentari non venivano organizzate per risollevare dalle difficoltà economiche particolari regioni o particolari gruppi sociali dell'Italia romana. La distribuzione di alimenti, epigraficamente attestata, è in relazione alla distribuzione generale delle iscrizioni all'interno dell'Italia: le iscrizioni stesse non suggeriscono che i fruitori fossero una parte impoverita della popolazione, ma piuttosto fossero persone relativamente privilegiate, certo come italici, cittadini e residenti in centri urbani e forse anche come abitanti in una determinata città dell'Italia. Il significato di questi schemi è poi definito dalla loro collocazione all'interno di contesti ideologici suggeriti dalla concezione romana sulla distribuzione del cibo e del potere, sulla protezione e sul ruolo dell'imperatore. Testimonianze iconografiche, numismatiche e letterarie sugli alimenta, assieme a confronti con simili istituzioni, consentono di comprendere questa forma di approvvigionamento alimentare all'interno di familiari modelli di discorso romani; esse indicano i modi all'interno dei quali questi schemi possono essere stati concepiti e valutati. Si ipotizza che l'affermazione e l'elaborazione degli alimenta va vista come un elemento di quegli scambi simbolici fra gli imperatori e l'Italia, in un periodo in cui i primi sempre in minor numero avevano origini italiche o non vi erano residenti.
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Poggi, Ambra. « Analisi della distribuzione dell'esclusione sociale in Italia ». ECONOMIA PUBBLICA, no 3 (mai 2009) : 145–61. http://dx.doi.org/10.3280/ep2008-003006.

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- Social exclusion can be defined as a process leading to a state of multiple functioning deprivations. The aim of this paper is to analyze the social exclusion distribution in Italy from 1997 to 2000. Our purpose is to better understand the factors affecting the extent to which individuals change place in the social exclusion distribution. The focus is on both mobility and persistence; we identify population sub-groups at risk of experiencing severe deprivations for longer periods. JEL I3, J6
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Roncaglia, Alessandro. « Prezzi e distribuzione del reddito : una nota ». STUDI ECONOMICI, no 100 (octobre 2010) : 261–73. http://dx.doi.org/10.3280/ste2010-100014.

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Bardelli, Lorenzo. « Yellow Book 2011 - I dati sul servizio di distribuzione e vendita del gas naturale in Italia ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 3 (novembre 2011) : 5–16. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-003001.

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L'articolo č tratto dello studio elaborato dal centro studi Utilitatis "Yellow Book - I dati sul servizio di distribuzione del gas naturale in Italia". La pubblicazione affronta il tema della regolazione della distribuzione del gas naturale in Italia, partendo dalla descrizione degli attuali - e futuri - assetti istituzionali (modelli di governance e forme di gestione degli operatori), cui segue una approfondita analisi delle tariffe applicate all'utenza e la corrispondente spesa delle famiglie. L'articolo passa, poi, ad esaminare le grandezze economiche e patrimoniali riportate nei bilanci dei principali distributori nazionali, aggregati per classi dimensionali. Nella terza parte del lavoro si affronta il tema delle gare per l'affidamento del servizio, offrendo una visione critica dei criteri di selezione scelti dagli enti affidanti e degli esiti delle procedure stesse.
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Monteduro, Maria Pia. « The Redistributive Effects of Public Spending in Higher Education : an Empirical Analysis* ». Journal of Public Finance and Public Choice 13, no 2 (1 octobre 1995) : 167–87. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540156.

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Abstract Il lavoro si propone di offrire una analisi empirica dell’impatto redistributivo della spesa pubblica per l’istruzione superiore in Italia e dell’effetto del relativo finanziamento (ossia l’onere fiscale) sulla distribuzione dei redditi familiari.In particolare dall’analisi emerge come sia la classe media a trarre un netto beneficio dalla spesa pubblica per l’istruzione superiore, rimanendone invece svantaggiate le fasce di reddito più basse e quelle più elevate. Estendendo poi l’analisi redistributiva alia proposta di un innalzamento delle tasse scolastiche, lo studio evidenzia come in seguito ad un incremento non differenziato rispetto al livello di reddito, la distribuzione die reddito risulta meno equilibrata rispetto a quella esistente nell’attuale sistema di finanziamento. Il risultato è inverso, invece, se l’innalzamento delle tasse scolastiche è differenziato rispetto alle classi di reddito.
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Bellucci, Sara, Enrico Barbero, Rossana Agoglitta et Mario Zunino. « Il popolamento a Scarabeidi degradatori delle Marche. I. Catalogo sistematico e corologico (Coleoptera Scarabaeoidea) ». Memorie della Società Entomologica Italiana 87, no 1 (30 juin 2008) : 117. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2008.117.

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Sono stati riuniti i dati, pubblicati e inediti, sui coleotteri Geotrupidae e Scarabeidae degradatori delle Marche (Italia centro-orientale). L’informazione, sempre sottoposta ad analisi critica, proviene da dati originali, di bibliografia, e da quelli ricavati dallo studio diretto di collezioni pubbliche e private. Per ogni specie è riportata una scheda bibliografica, la distribuzione geografica generale ed i dati di bionomia. E’ registrato un totale di 33 specie per complessive 138 località.Viene confermata la presenza di 4 specie di Scarabeidae già citate per la Regione ma non riferite nella recente “Checklist e distribuzione della Fauna Italiana” (Carpaneto et al., 2005), più un’ulteriore specie che risulta nuova per le Marche. Il numero delle località indagate si incrementa sensibilmente nei confronti della letteratura. Vengono citati, per la loro importanza generale, anche alcuni lavori che non coinvolgono direttamente l’area.
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Musso, Fabio, Mario Risso et Barbara Francioni. « Grande distribuzione alimentare e criteri di selezione dei fornitori nella prospettiva dei piccoli e medi produttori ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 1 (mars 2011) : 73–92. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-001005.

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Il criterio con cui le imprese della grande distribuzione selezionano i fornitori tiene sempre piů conto dell'esigenza di rendere gli assortimenti differenziati, aumentando le opportunitÀ per i fornitori minori con specializzazioni di nicchia. Questo lavoro si pone l'obiettivo di analizzare i cambiamenti che stanno caratterizzando i rapporti fra le piccole e medie imprese (Pmi) produttrici e le imprese della grande distribuzione (Gd). L'analisi trae spunto da una ricerca condotta su un campione di Pmi del settore alimentare finalizzata a comprendere la prospettiva dei produttori nel rapporto con le imprese della Gd nazionale ed estera. Dalla ricerca emerge come l'importanza dei criteri di valutazione si stia progressivamente spostando verso aspetti riguardanti la capacitÀ del fornitore di sostenere rapporti secondo logiche evolute, soprattutto in termini di efficienza e controllo delle filiere.
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Bionda, L., E. Lingua, R. Motta et P. Nola. « The silver fir in the Val Grande National Park : distribution, structures and dynamics ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 1, no 1 (12 octobre 2004) : 25–36. http://dx.doi.org/10.3832/efor0219-0010025.

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Wackenheim, A. « Disostosi cheirolombare Eredità mendeliana in una famiglia ». Rivista di Neuroradiologia 2, no 1 (février 1989) : 11–20. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200102.

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L'autore descrisse i quadri radiologici e la trasmissione genetica in una famiglia affetta da disostosi cheirolombare. La seconda famiglia osservata (una precedente famiglia venne descritta nel 1980) dimostra anch'essa la distribuzione mendeliana delle anomalie.
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Timossi, Giovanni. « <em>Agnoea subgilvida</em> ; (Walsingham, 1901), specie nuova per la fauna italiana e checklist e distribuzione delle specie del genere <em>Agnoea</em> ; Walsingham, 1907 (= <em>Pseudatemelia</em> ; Rebel, 1910) presenti in Italia (Lepidoptera, Lypusidae) ». Bollettino della Società Entomologica Italiana 153, no 3 (16 décembre 2021) : 103–8. http://dx.doi.org/10.4081/bollettinosei.2021.103.

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Viene segnalata per la prima volta per l’Italia Agnoea subgilvida (Walsingham, 1901) scoperta all’Isola d’Elba. La specie in oggetto era considerata un endemita della Corsica e il suo rinvenimento nell’arcipelago toscano ne estende la distribuzione nota.
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Mueller, Dennis C. « Parliamentary Systems in a Heterogeneous Society* ». Journal of Public Finance and Public Choice 10, no 2 (1 octobre 1992) : 119–36. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539482.

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Abstract Partendo dal presupposto che le politiche del governo sono una sorta di bene pubblico la cui offerta non creerebbe problemi nell’ipotesi in cui i cittadini avessero delle preferenze omogenee, l’autore affronta il tema dell’elaborazione di un insieme di istituzioni democratiche che consentano di soddisfare gli interessi dei cittadini in una società eterogenea.Dopo aver paragonato a questo fine, nei loro presupposti logici, il sistema bipartitico e quello multipartitico, il lavoro si concentra sull’individuazione di regole di voto alternative atte ad evitare i problemi connessi con le maggioranze cicliche.In particolare viene esaminata la procedura del voto attraverso il veto che, come la maggioranza semplice, tende a selezionare dei risultati che si collocano al centra della distribuzione delle proposte ma che presenta il vantaggio ulteriore di fornire a ciascun individuo l’incentivo a proporre degli esiti che tendono al centro della distribuzione dei punti ideali dell’elettore.
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Morandi, Francesco. « La distribuzione dei servizi turistici in assenza di mercato e nuove regole ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 30 (septembre 2020) : 451–67. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-030026.

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Il contributo esamina i deboli effetti della decretazione di urgenza sul mercato dell'intermediazione dei servizi turistici, nell'assenza di interventi specifici che accompagnino il settore della distribuzione nell'affrontare le difficoltà conseguenti all'azzeramento della domanda in dipendenza della pandemia.
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Ferlini, Flavio. « Gli uccelli del Veneto - Biologia, distribuzione e abbondanza ». Rivista Italiana di Ornitologia 87, no 2 (21 juin 2018) : 57–58. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2017.373.

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Golini, Antonio, et Cristiano Marini. « Insediamento e distribuzione territoriale degli immigrati in Italia ». LIBERTÀCIVILI, no 5 (décembre 2010) : 31–49. http://dx.doi.org/10.3280/lic2010-005005.

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Casti, Francesco. « La distribuzione diatopica di alcuni predicati complessi sardi ». Romanistisches Jahrbuch 71, no 1 (18 novembre 2020) : 33–81. http://dx.doi.org/10.1515/roja-2020-0002.

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AbstractThe aim of this paper is to examine the diatopic variation of some Sardinian complex predicates, mainly from a morphosyntactic (and, secondarily, a semantic) perspective. I will discuss (i) the distribution of Camp(idanese) ai / Log(udorese)-Nu(orese) àere a + inf(initive), lit. ‘to have to’ + inf., and of the agglutinated and univerbated forms of Log.-Nu. dèvere/dèppere + inf., lit. ‘must’ + inf., both constructions expressing (different types of) future time reference; (ii) the diffusion of person and number in the modal complex predicate Camp. fai / Log.-Nu. fàghere/fàchere a + inf., lit. ‘to do to’ + inf., with the sense of ‘being able/allowed to do something’; (iii) cases of double accusative marking of clitic pronouns expressing causee/beneficiary and undergoer, and agreement between these pronouns and the past participle of ‘make’/‘let’ in the causative constructions Camp. fai / Log.-Nu. fàghere/fàchere + inf., lit. ‘to make’ + inf., and Camp. lassai / Log.-Nu. lassare/(dassare) + inf., lit. ‘to let’ + inf.; (iv) the ongoing diffusion of the reiterative and/or purposive values of Camp. torrai a/po / Log.-Nu. torrare a/pro + inf., lit. ‘to return to’ + inf.; (v) the ongoing diffusion of the aspectual complex predicate Camp. (am)megai / Log.-Nu. (am)megare de/a + inf., conveying progressive aspect, according to Blasco Ferrer (1991; 2002) and my data. In conclusion, I will argue that isoglosses of morphosyntactic variation of Sardinian complex predicates seem to be more ‘conservative’ (in the sense of Virdis 1988) and to englobe wider and more homogenous areas, if compared to phonological isoglosses.
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De Filippis, Fabrizio, et Roberto Henke. « La Pac tra primo e secondo pilastro : una lettura della spesa agricola dell'UE ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 3 (septembre 2010) : 23–54. http://dx.doi.org/10.3280/qu2010-003002.

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In questo lavoro si propone una riflessione sul processo di riforma della Pac. Nella prima parte la spesa agricola viene riclassificata sulla base delle principali tipologie di intervento, mostrando come sia in atto un processo di despecializzazione e sovrapposizione delle misure contenute nei due pilastri che fa perdere di significato all'impianto dicotomico della Pac. Nella seconda parte si analizzano diversi criteri di distribuzione delle risorse finanziarie comunitarie basati sulla relativa enfasi attribuita a cinque macro-variabili: pagamenti diretti, indennitŕ per le aree svantaggiate, superficie agricola, spesa per misure ambientali e spesa per misure di modernizzazione settoriale. Nel complesso, si mette in luce, da un lato, l'opportunitŕ di rivedere l'articolazione della Pac nei due attuali pilastri e, dall'altro, la necessitŕ di rimodellare obiettivi e strumenti di questa politica per renderla piů sostenibile nel lungo termine e per assicurare una piů equa distribuzione delle sue risorse tra i ventisette Stati membri.
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Lasio, Diego. « Differenze di genere e distribuzione del carico familiare nelle famiglie eterosessuali ». RICERCA PSICOANALITICA, no 2 (mai 2011) : 69–82. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-002006.

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La ricerca sulla divisione del carico familiare nelle famiglie eterosessuali evidenzia che sono ancora le donne a farsi maggiormente carico del lavoro domestico e della cura dei figli. Perdura la convinzione che gli uomini e le donne siano essenzialmente differenti rispetto alle loro predisposizioni e, quindi, ai ruoli che possono assumere. I partner distribuiscono il carico familiare sulla base del proprio genere, come se questo fosse un aspetto fisso dell'identitŕ, ancorato al dato biologico, e non suscettibile di cambiare in relazione alle diverse condizioni storiche, sociali e culturali. Il presente lavoro, dopo aver analizzato l'approccio biologico e quello socio culturale, esamina le principali utilizzate per la spiegazione di tale iniqua distribuzione. Comprendere i motivi del forte sbilanciamento tra donne e uomini nella distribuzione del carico familiare č importante per gli effetti che tale iniquitŕ puň avere sul benessere dei partner e sulla qualitŕ della relazione.
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Benzoni, Riccardo. « Laicizzare la beneficenza. La distribuzione dotale nelle feste politiche del Regno d’Italia napoleonico (1805-1814) ». Journal of Church History 2021, no 1 (1 juin 2021) : 3–17. http://dx.doi.org/10.24193/jch.2021.1.1.

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"Riassunto. Luogo privilegiato della costruzione del consenso per Bonaparte, le feste politiche del Regno d’Italia napoleonico (1805-1814) costituiscono un caso di studio alquanto significativo per osservare il processo di progressiva laicizzazione della beneficenza che ebbe luogo nella tarda età Moderna. Nel conferire una profonda accelerazione alle novità introdotte dai sovrani illuminati alla metà del secolo XVIII, le iniziative che vennero promosse in questo ambito dal regime napoleonico favorirono infatti la graduale assunzione da parte governo – e specificamente del ministero dell’Interno – di prerogative in precedenza spettanti alle autorità ecclesiastiche e ai gruppi confraternali. Attraverso lo studio della distribuzione delle doti alle fanciulle indigenti in occasione delle feste politiche, il lavoro si propone pertanto di lumeggiare i tratti della profonda trasformazione che ebbe luogo nel corso della stagione francese e di porre altresì l’accento sul cospicuo ritorno, ricercato dal regime tramite la distribuzione delle elargizioni, nei termini del radicamento dell’adesione."
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Gandolfi, Gino, et Giacomo Neri. « Il settore del risparmio gestito ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 3 (septembre 2011) : 401–22. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003002.

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Il settore del risparmio gestito si sta muovendo in un contesto ancora fortemente instabile dal punto di vista economico e sempre piů complesso dal punto di vista regolamentare. Il presente lavoro intende fornire un'analisi del comparto italiano dell'asset management che, com'č noto, č caratterizzato dal preponderante peso del canale bancario nella distribuzione dei suoi prodotti. Appare importante considerare le caratteristiche e i trend della domanda e dell'offerta del risparmio gestito in Italia, in particolare alla luce della spinta del Regolatore ad una separazione tra distribuzione e produzione. Inoltre, la recente crisi finanziaria e il consistente calo di fiducia manifestato dagli investitori negli ultimi anni hanno indotto i governi a mettere in atto delle manovre finalizzate a reperire risorse finanziarie. Infine, č perň importante menzionare anche gli importanti passi avanti compiuti in campo normativo, grazie all'adeguamento ai diversi provvedimenti regolamentari emanati a livello europeo, quali la Mifid e la Ucits IV, che segnano un momento decisivo nel processo di armonizzazione dei mercati europei dei fondi comuni.
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Kuthy Porter, José, et Gabriel De la Escosura. « El panorama etico y humano de la medicina en Mexico ». Medicina e Morale 39, no 4 (31 août 1990) : 799–809. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1171.

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Analizzare la situazione dell'etica medica in Messico aiuta a comprendere la problematica dei paesi in via di sviluppo. Si sente anche in essi il pericolo dell' "utilitarismo economico" in medicina, e la "disumanizzazione" della pratica medica. Non mancano in Messico leggi e disposizioni che mirano a regolare la pratica medica nelle diverse aree. Ma si riscontrano problemi che meritano attenta riflessione: inadeguata distribuzione delle risorse per l'investigazione, sterilizzazione di massa senza il consenso informato, come metodo di controllo delle nascite, incertezze in molti medici nel modo di trattare il paziente terminale dovute a numerosi tabù sulla morte, insufficiente distribuzione delle risorse necessarie per i trapianti di organi, programmi di prevenzione contro l'AIDS puntati esclusivamente sulla promozione dell'uso del condom, ecc. Occorre dunque una seria formazione etica e umanistica dei medici. D'altra parte però sono pochissime le facoltà mediche del paese che includono l'etica nei loro programmi di insegnamento. E' urgente riempire questa lacuna.
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Scalercio, Stefano. « Nuovi dati di distribuzione dei macrolepidotteri eteroceri della fauna calabrese (Insecta Lepidoptera) ». Memorie della Società Entomologica Italiana 91, no 1-2 (15 décembre 2014) : 3. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2014.3.

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Vengono riportati dati di distribuzione di 566 specie relativi a 224 località. Le località sono state raggruppate in nove rvincie ambientali (PA) individuate su base ecologica e geografica, in modo da offire una lettura più ecologica e meno amministrativa della distribuzione della fauna sul territorio. Per molte specie si tratta della prima segnalazione per una determinata PA (33 per il Pollino-Orsomarso versante calabrese, 165 per la Catena Costiera, 83 per la Sila, 33 per il Marchesato, 12 per le Serre, 60 per l’Aspromonte, 63 per la Valle del Crati, 72 per la Costa tirrenica, 31 per la Costa ionica). Si segnalano per la prima volta 7 specie per la Calabria (<em>Catocala lupina</em> e <em>Dichagyris candelisequa</em> rinvenute nel Pollino-Orsomarso, Z<em>anclognatha lunalis, Cucullia calendulae</em> e <em>Lithophane</em> <em>merckii</em> rinvenute lungo la Costa tirrenica, <em>Luperina</em> <em>testacea</em> e <em>Xanthia</em> <em>togata</em> raccolte in Sila), mentre 38 specie erano note solo per una località. Inoltre, viene confermata la presenza di <em>Proserpinus</em> <em>proserpina</em> in Calabria. Si evidenzia la mancanza di uniformità della distribuzione dello sforzo di campionamento nella regione, con PA molto poco conosciute come la Catena Costiera, le Serre, il Marchesato, la Valle Crati e l’Aspromonte, auspicando che vengano promosse iniziative per coprire omogeneamente il territorio calabrese.
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D'Incerti, L., L. Chiapparini, L. Farina, S. Florio, S. Binelli, F. Villani, R. Spreafico et M. Savoiardo. « Ulegiria : Studio RM di tre casi ». Rivista di Neuroradiologia 10, no 2_suppl (octobre 1997) : 222. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s2101.

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L'ulegiria è una lesione della corteccia cerebrale conseguente ad un'alterazione anossico-ischemica perinatale che colpisce neonati a termine. Morfologicamente è caratterizzata da atrofia delle circonvoluzioni con un caratteristico prevalente interessamento della porzione di corteccia più profonda, nel fondo dei solchi, e con un risparmio della porzione più superficiale. La sostanza bianca adiacente è quasi sempre alterata e presenta atrofia e gliosi. La distribuzione delle lesioni è solitamente simmetrica e corrisponde a territori vascolari di confine, generalmente in regione parietale. Riportiamo tre pazienti di età compresa tra 22 e 46 anni, con epilessia esordita in età infantile e insufficienza mentale, tutti con storia di anossia neonatale. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a RM dell'encefalo in età adulta. In tutti i casi si è osservato assottigliamento delle circonvoluzioni parieto-occipitali parasagittali, con prevalente interessamento della porzione profonda che presentava anche segnale alterato, e risparmio della corona delle circonvoluzioni. La sostanza bianca presentava iperintensità in T2 con interessamento strettamente sottocorticale in un caso, con maggiore estensione verso la regione periventricolare negli altri. In questi due casi i ventricoli erano dilatati. Le lesioni erano bilaterali, con distribuzione simmetrica in due casi, e con estensione anche alla regione frontale paramediana sinistra nel terzo. La RM permette di riconoscere la caratteristica morfologia delle circonvoluzioni alterate e le modificazioni di segnale della sostanza bianca che corrispondono a perdita di sostanza e gliosi. Questi elementi e la loro distribuzione sono in accordo con l'ipotesi patogenetica “vascolare” e consentono la diagnosi di ulegiria. La differenziano inoltre dalla polimicrogiria, causata nel feto durante il secondo trimestre da un'alterazione della fase terminale della migrazione neuronale, e dalla leucomalcia periventricolare che colpisce neonati prematuri.
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Casino, Francesco G. « Principi di cinetica dei soluti in corso di aferesi terapeutica ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 4_suppl (23 juillet 2013) : S9—S12. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1081.

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L'Aferesi Terapeutica (AT) è una tecnica di depurazione extracorporea che, separando il plasma dalle cellule ema-tiche, può rimuovere soluti patogeni di elevato peso molecolare (PM), come auto-anticorpi, immunocomplessi, catene leggere e così via. La cinetica dei soluti in corso di AT è basata sugli stessi principi di farmaco-cinetica utilizzati per i pazienti in emodialisi (HD), ma i soluti coinvolti nell'AT hanno un PM molto più elevato. Dal momento che quasi tutti i soluti a elevato PM hanno una distribuzione essenzialmente intravascolare e/o sono rimossi quasi esclusivamente dal volume plasmatico (VP), per prescrivere la “dose di Aferesi” si potrebbe correntemente usare il Kt/V derivato dal modello single-pool: la prescrizione di una rimozione di un volume pari a 1.2–1.4 volte il VP del paziente in pratica corrisponde a un Kt/V di 1.2–1.4 per un soluto il cui volume di distribuzione coincide con il VP. Tuttavia, in generale, per descrivere la cinetica dei soluti anche tra le sedute di aferesi è necessario un modello multicompartimentale. Recentemente, Hanafusa ha usato un modello bicompartimentale per eseguire una serie di simulazioni, al fine di analizzare l'impatto dei vari parametri sulla cinetica dei soluti nell'AT. In breve, i principali risultati di tali simulazioni sono stati i seguenti: a) il PM del soluto di interesse può aiutare a scegliere la tecnica aferetica più appropriata; b) un volume di distribuzione più piccolo permette una rimozione più efficiente; c) sia la velocità di diffusione intercompartimentale che l'emivita (che è inversamente correlata alla velocità di produzione) impattano sulla frequenza del trattamento; d) sia la severità della malattia che la presenza di sanguinamento e/o di infezione possono impattare non solo sulla dose, ma anche sulla scelta della modalità di AT e dei fluidi di sostituzione.
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Aicardi, Matteo. « Sull’inesistenza di un trust ai fini delle imposte sui redditi (CTP Campania Napoli, 22 settembre 2021, n. 10156) ». Trusts, no 3 (1 juin 2022) : 469–73. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.114.

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Massima È interposto il trust qualora risulti anomala la ragione della sua istituzione (il disponente dichiarava di istituirlo per ragioni di riconoscenza nei confronti del figlio, ma il primo conferiva nel fondo in trust una somma di denaro relativamente esigua e dichiarava redditi di gran lunga inferiori al quelli del secondo) e dalle clausole del suo atto istitutivo si evinca il controllo assoluto del beneficiario (il quale aveva il potere di nominare e revocare il guardiano e, con il consenso di costui, porre termine al trust decorsi cinque anni dalla sua istituzione, nonché il potere di veto sulla nomina del trustee). I dividendi distribuiti dalla S.p.A. le cui azioni sono incluse nel fondo di siffatto trust possono essere ascritti direttamente al beneficiario, pure considerato che il trustee ha pagato il prezzo delle azioni solo dopo la distribuzione dei dividendi (l’acquisto delle azioni era stato stipulato una settimana prima della distribuzione) e che questo prezzo non è in linea coi prezzi di mercato, essendo pari alla somma dell’importo dei dividendi e del valore nominale delle azioni.
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Curami, Andrea. « Le forniture militari ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 261 (février 2011) : 609–22. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261003.

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Fin dall'Unitŕ d'Italia le forniture militari destarono sospetti di corruzioni e portarono alla costituzione di commissioni d'inchiesta che misero in luce episodi di pessima amministrazione, senza peraltro dar luogo all'individuazione e alla punizione dei responsabili. Una delle ragioni di tale situazione puň essere indicata nell'ampia discrezionalitŕ che le amministrazioni militari si riservarono nella distribuzione delle commesse. Col nuovo secolo aumentň da parte dei ministeri militari la domanda di armamenti, preludio alla grande crescita della produzione registrata col primo conflitto mondiale, sviluppatasi in un contesto di riduzione complessiva dei controlli pubblici e di corruzione diffusa. Col fascismo i legami tra politica e grande industria divennero ancora piů stretti, e i produttori riuscirono a imporre sempre piů le proprie scelte anche attraverso accordi di cartello, mentre si ridusse considerevolmente il ruolo dei militari nella distribuzione delle commesse. L'autore affronta il tema della corruzione nei diversi con- testi storici, fornendo esempi sul funzionamento di questo settore particolarmente delicato della pubblica amministrazione e sui suoi rapporti con i privati e in particolare con l'industria bellica.
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Baviello, Davide. « Democrazia e modernizzazione. Ambizioni americane e modelli europei nella distribuzione italiana 1947-1978 ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 259 (novembre 2010) : 284–301. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-259005.

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Con il piano Marshall e l'avvio dell'integrazione europea, gli Stati Uniti lanciarono un ambizioso progetto egemonico. Fondato sulla modernizzazione economica come strumento per consolidare la democrazia, esso venne tuttavia ostacolato da gran parte degli imprenditori italiani, anche se l'aumento della produttivitŕ e la diffusione del benessere avrebbero non solo rafforzato il libero mercato, ma anche eroso le basi sociali del consenso al Partito comunista italiano e al Partito socialista italiano. Questi partiti, che si proponevano di ammodernare la distribuzione commerciale secondo modelli diversi dal supermercato introdotto dagli americani nel 1957, furono accusati di volere la scomparsa del commercio privato, come era giŕ avvenuto in Europa orientale. I comunisti s'impegnarono nello sviluppo delle cooperative e i socialisti, nel primo governo Moro, proposero invano la creazione di una rete di supermercati a gestione pubblica. A conferma della mancata attuazione del progetto di consolidamento democratico attraverso la modernizzazione, dopo il boom economico la democrazia italiana fu sottoposta a serie minacce eversive, mentre la riforma commerciale del 1971, invece d'ispirarsi ai principi liberisti della Comunitŕ europea, continuň a ostacolare la distribuzione moderna.
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Trio, Oronzo. « La distribuzione nel settore edile tra cooperazione e conflitto ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 4 (décembre 2009) : 123–45. http://dx.doi.org/10.3280/mc2009-004007.

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- The paper aims to analyze the links between industry and trade in the construction market looking for the specificness of subjects turning around it through an empiric survey realized in the 2008 with a sample of firms working in Abruzzo. In particular, it has been described the nature of these relations trying to answer the question if they can be defined as cooperative or conflictual ones and explaning their causes and consequences on the base of the interpretations of the interviewed sample. The result is the presence of a complex of quite collaborative relations thanks to investments in trust: this one is the real essence of the relation and, at the same time, the reason of its stability.
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Di Nunzio, Daniele. « Sicurezza e diseguale distribuzione dei rischi nel lavoro ospedaliero ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 1 (avril 2009) : 101–16. http://dx.doi.org/10.3280/pri2009-001012.

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Cognetti, C. « I metalli nelle acque : origine, distribuzione, metodi di rimozione ». Marine Pollution Bulletin 18, no 12 (décembre 1987) : 652. http://dx.doi.org/10.1016/0025-326x(87)90401-2.

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Bergamaschi, Maurizio. « Distribuzione territoriale e modelli insediativi della popolazione straniera a Bologna ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 99 (novembre 2012) : 117–34. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099010.

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Il contributo intende proporre un quadro sintetico sulla distribuzione territoriale della popolazione straniera nella cittŕ di Bologna negli ultimi venti anni. Si pone particolare attenzione, alla forma che il fenomeno migratorio assume nello spazio urbano al fine di verificare se siamo in presenza di una forte concentrazione territoriale e di forme di segregazione degli stranieri.
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Lastrucci, Lorenzo, Roberto Calamassi, Giulio Ferretti, Gabriele Galasso et Bruno Foggi. « Contributo alla conoscenza della flora esotica dell’Isola di Capraia (Arcipelago Toscano, Italia) ». Natural History Sciences 153, no 1 (1 janvier 2012) : 127. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2012.127.

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Viene discussa la distribuzione e lo status di quattro specie e un ibrido esotici nell’Isola di Capraia (Arcipelago Toscano, Italia centrale). Tre <em>taxa</em> risultano nuovi per la flora dell’isola. Si evidenzia la differenza di comportamento di alcune di queste entità in ambito locale rispetto a quanto osservato a scala regionale.
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Bottini, Luca, et Igor Costarelli. « In medio stat virtus ? Qualità abitativa e benessere individuale nelle aree urbane italiane ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 124 (mars 2021) : 13–32. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-124002.

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L'articolo propone uno studio della qualità abitativa e del benessere individuale su un campione rappresentativo della popolazione italiana. L'analisi comprende la costruzione di indici che incorporano sia variabili oggettive, relative all'abitazione e al suo ambiente circostante, che soggettive, legate alla soddisfazione soggettiva ed una cluster analysis per individuare specifici profili abitativi osservandone la loro distribuzione territoriale per aree a diversi livelli di urbanizzazione.
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Ceccolini, Filippo, et Fausto Barbagli. « Note sulla distribuzione in Italia di Anoxia (Mesanoxia) matutinalis matutinalis Laporte de Castelnau, 1832 con nuovi dati corologici per alcune regioni (Coleoptera, Melolonthidae) ». Natural History Sciences 154, no 1 (1 janvier 2013) : 65. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2013.65.

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Viene fornita una panoramica generale della distribuzione in Italia di <em>Anoxia</em> (<em>Mesanoxia</em>) <em>matutinalis matutinalis</em> Laporte de Castelnau, 1832, aggiungendo Lombardia e Umbria alle regioni in cui questa specie è riportata come presente in Italia. Vengono inoltre rese note le prime segnalazioni per il Lazio settentrionale.
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Fanti, Fabrizio, et Francesco Vitali. « Phaeopterus unicolor A. Costa, 1856 (Coleoptera, Omalisidae) : nuovi ritrovamenti italiani, note nomenclaturali e biologiche ». Natural History Sciences 1, no 1 (1 août 2014) : 37. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2014.55.

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A seguito del recente ritrovamento di alcuni esemplari di<em> Phaeopterus unicolor</em> A. Costa, 1856, viene aggiornata la distribuzione italiana della specie e sono delineate alcune caratteristiche biologiche. La data di pubblicazione originaria viene inoltre anticipata di un anno, risultando la specie già validamente descritta nel Rendiconto della Società Reale Borbonica - Accademia delle Scienze di Napoli nel 1856.
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