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Thèses sur le sujet « Distribuzionale »

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1

BIANCHI, FEDERICO. « Corpus-based Comparison of Distributional Models of Language and Knowledge Graphs ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/263553.

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Résumé :
L'intelligenza artificiale cerca di spiegare come gli agenti intelligenti si comportano. Il linguaggio è uno dei media di comunicazioni più importanti e studiare delle teorie che permettano di definire il significato di espressioni naturali è molto importante. I linguisti hanno usato con successo linguaggi artificiali basati su logiche, ma una theory che ha avuto un impatto significativo in intelligenza artificiale è la semantica distribuzionale. La semantica distribuzionale afferma che il significato di espressioni in linguaggio naturale può essere derivato dal contesto in cui tali espressioni compaiono. Questa teoria è stata implementata da algoritmi che permettono di generare rappresentazioni vettoriali delle espressioni del linguaggio natural in modo che espressioni simili vengano rappresentate con vettori simili. Negli ultimi anni, gli scienziati cognitivi hanno sottolineato che queste rappresentazioni sono correlate con l'associative learning e che sono anche in grado di catturare bias e stereotype del testo. Diventa quindi importante trovare metodologie per comparare rappresentazioni che arrivano da sorgenti diverse. Ad esempio, usare questi algoritmi su testi di periodi differenti genera rappresentazioni differenti: visto che il linguaggio muta nel tempo, trovare delle metododoloie per comparare come le parole si sono mosse è un task imporante per l'intelligenza artificiale (e.g., la parola "amazon" ha cambiato il suo significato principale negli ultimi anni) In questa tesi, introduciamo un modello comparative basato su testi che permette di comparare rappresentazioni di sorgenti diverse generate con la semantica distribuzionale. Proponiamo un modello che è efficiente ed efficace e mostriamo che possiamo anche gestire nomi di entità e non solo paorle, superando problemi legati all'ambiguità del linguaggio. Alla fine, mostriamo che è possibile combinare questi metodi con approcci logici e fare comparazioni utilizzando costrutti logici.
One of the main goals of artificial intelligence is understanding how intelligent agent acts. Language is one of the most important media of communication, and studying theories that can account for the meaning of natural language expressions is an important task. Language is one of the most important media of communication, and studying theories that can account for the meaning of natural language expressions is a crucial task in artificial intelligence. Distributional semantics states that the meaning of natural language expressions can be derived from the context in which the expressions appear. This theory has been implemented by algorithms that generate vector representations of natural language expressions that represent similar natural language expressions with similar vectors. In the last years, several cognitive scientists have shown that these representations are correlated with associative learning and they capture cognitive biases and stereotypes as they are encoded in text corpora. If language is encoding important aspects of cognition and our associative knowledge, and language usage change across the contexts, the comparison of language usage in different contexts may reveal important associative knowledge patterns. Thus, if we want to reveal these patterns, we need ways to compare distributional representations that are generated from different text corpora. For example, using these algorithms on textual documents from different periods will generate different representations: since language evolves during time, finding a way to compare words that have shifted over time is a valuable task for artificial intelligence (e.g., the word "Amazon" has changed its prevalent meaning during the last years). In this thesis, we introduce a corpus-based comparative model that allows us to compare representations of different sources generated under the distributional semantic theory. We propose a model that is both effective and efficient, and we show that it can also deal with entity names and not just words, overcoming some problems that follow from the ambiguity of natural language. Eventually, we combine these methods with logical approaches. We show that we can do logical reasoning on these representations and make comparisons based on logical constructs.
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2

Tribelli, Alex <1989&gt. « Distribuzione 2.0 : le nuove frontiere della distribuzione audiovisiva online ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4942.

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Résumé :
Negli ultimi anni sono nate numerose piattaforme online con l’obiettivo di sfruttare internet come nuovo canale di distribuzione audiovisiva, in un contesto di totale legalità. Con questo lavoro vogliamo definire gli aspetti generali di questa nuova pratica, facendone emergere pregi e difetti, e analizzare i più significativi casi italiani senza perdere di vista il panorama internazionale.
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3

Censi, Roberta. « Sulla nozione di distribuzione ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1390/.

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4

Diomei, Francesco. « La distribuzione dei numeri primi ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20693/.

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Résumé :
La tesi si propone di mostrare i principali risultati riguardanti i numeri primi e la loro distribuzione. Nel primo capitolo si daranno delle prime stime, si vedranno gli algoritmi più elementari per la ricerca dei numeri primi e si mostreranno alcune congetture inerenti ai numeri primi e ad alcune particolari forme di numeri. Nel secondo capitolo si introdurranno le funzioni aritmetiche e moltiplicative e come queste si comportano con il prodotto di Dirichlet, poi si vedranno le principali proprietà delle funzioni aritmetiche più importanti. Nell'ultimo capitolo si affronterà lo studio dei numeri primi in maniera asintotica. Si daranno delle stime per i limiti delle funzioni aritmetiche. Poi, attraverso i risultati di Tschebysheff, si darà un'idea del percorso che portò alla dimostrazione del principale risultato sui numeri primi: il teorema dei numeri primi. In seguito introdurremo la funzione zeta di Riemann e come essa si lega alle funzioni aritmetiche. Infine parleremo della famosa ipotesi di Riemann, le conseguenze che ha sui numeri primi e ne vedremo pure delle formulazioni equivalenti.
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5

PATRIARCA, CAMILLO. « La distribuzione degli utili in natura ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/208.

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Résumé :
La tesi analizza se e a quali condizioni le società possano distribuire ai propri azionisti dividendi con mezzi diversi dal denaro. La soluzione proposta è positiva e attribuisce alla società un margine di scelta sul valore dei beni.
The research analyzes if and according with which conditions corporations can distribute to their shareholders not through a sum of money but though different assets. The answer is positive and it grants to company a choose on assets' value.
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Canfora, Aldo. « Profili di distribuzione della materia oscura ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24633/.

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Résumé :
In cosmologia, la materia oscura formata da particelle lente è detta fredda (CDM – Cold Dark Matter). Molti cosmologi sostengono la teoria della CDM come possibile spiegazione del passaggio dell'universo da una condizione di notevole omogeneità iniziale, successiva al big bang, evidenziata dalla radiazione cosmica di fondo, all'attuale grande disomogeneità data da galassie, ammassi di galassie e superammassi, che ne caratterizzano la struttura a grande scala. Tuttavia, il modello della materia oscura fredda deve affrontare sfide persistenti sulla scala delle galassie. Infatti, Le simulazioni di N-corpi prevedono alcune proprietà delle galassie che sono in contrasto con le osservazioni. Queste discrepanze sono principalmente legate alla distribuzione della materia oscura nelle regioni più interne degli aloni delle galassie e alle proprietà dinamiche delle galassie nane. Tali discrepanze possono avere tre origini diverse: -La mancanza di conoscenza sulla formazione delle galassie e dunque, la non adeguata inclusione della fisica barionica nel modello. -Le effettive proprietà della materia oscura differiscono da quelle della materia oscura fredda convenzionale. -La teoria di gravità si discosta dalla Relatività Generale. Risolvere queste discrepanze è un campo di ricerca in rapida evoluzione. In questa tesi si illustrano i principali profili di distribuzione della materia oscura (NFW, Einasto, Sérsic, Burkert, ISO) e si esamianano i problemi riscontrati per il profilo NFW cioè quello della cuspide, del momento angolare, del satellite e del too big to fail.
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7

Frisoni, Federica. « Scambiabilità di eventi e teorema di rappresentazione di de Finetti ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3088/.

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8

NARDI, LORENZO. « Dai rapporti strategici industria/distribuzione alle reti industriali. L’analisi di un caso per una distribuzione in cambiamento ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2019. http://hdl.handle.net/11566/263502.

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Résumé :
Nel corso degli ultimi decenni i rapporti tra industria e distribuzione sono radicalmente cambiati. Il ruolo del retailer si è evoluto passando da una posizione passiva al diventare una vera entità di business attiva. Per le imprese industriali la gestione dei rapporti con le aziende della distribuzione sta diventando un fattore critico per una buona performance o in molti casi addirittura per la sopravvivenza stessa. In questo contesto molte imprese stanno cercando soluzioni per aggirare il problema di una distribuzione vista come un ostacolo per arrivare al consumatore finale, piuttosto che come un partner con cui collaborare per migliorare le proprie performance. Questa tesi nasce dall'esperienza di dottorato in una impresa industriale operante nel settore alimentare che si confronta da tempo con questo scenario competitivo. Si è studiato come, attuando una strategia di espansione del network aziendale in senso trans-territoriale e trans-settoriale l’impresa stia cercando con successo di superare la barriera distributiva, seguendo il modello teorico del Capitalismo delle Reti di Enzo Rullani. Analizzando il processo di integrazione parziale con un distributore già partner dell’impresa industriale è stato possibile studiare i processi da mettere in atto per attuare la scelta di che tipo di distribuzione adottare. Infine, sono stati verificati i risultati conseguiti nel tempo attraverso la conduzione di un’indagine sul consumatore in due momenti distinti: prima della costruzione della rete aziendale e a distanza di due anni dalla costruzione della stessa. Questo studio ha consentito di aggiungere un primo tassello in un percorso volto a colmare un gap emerso dall’analisi della letteratura dei network aziendali, e in particolare di uno dei suoi filoni di ricerca: infatti le soluzioni proposte dall’approccio teorico sopra menzionato di Rullani sono risultate prive ancora di un numero consistente di studi sul campo nel quale queste siano state messe in atto.
The relationship between industry and distribution has radically changed over the last decades. The role of the retailer has evolved from a passive position to becoming a real business entity. For industrial companies, managing relationships with distribution companies is becoming a critical factor for a good performance or in many cases even for survival itself. In this context, many companies are looking for solutions to face the problem of the distribution barrier, seen as an obstacle to reach the final consumer rather than as a partner to collaborate with in order to improve their performance. This work stems from a three-year experience in an industrial company operating in the food sector that has long been facing this competitive scenario. It has been studied how the company is successfully trying to overcome the distribution barrier by implementing a strategy of expansion of the corporate network in a “trans-territorial” and “trans-sectoral sense” (according to the theoretical model of Enzo Rullani's “Network Capitalism”) and how the distribution typology that is to be adopted is selected. This has been done by analyzing the process of partial integration with a distributor already partner of the industrial company. Finally, the results achieved by the company have been verified by conducting a consumer survey at two separate times: before the company network building and two years after. This study made it possible to make a first step towards filling a gap emerged in the industrial network literature analysis: the solutions proposed by the theoretical approach of Rullani still lack a substantial number of field studies in which they have been implemented.
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Ciaroni, Riccardo. « Stima dello stato nelle reti di distribuzione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17249/.

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Résumé :
La stima dello stato di un sistema elettrico rappresenta un processo di stima di un gruppo di variabili di stato, in un preciso istante di tempo, che lo descrivano in modo univoco partendo da un certo numero di misure tenendo conto delle incertezze ad esse correlate. Conoscere lo stato di un sistema è fondamentale per una gestione efficiente, in sicurezza e nel rispetto dei vincoli tecnici, delle reti elettriche. La tesi ha come obiettivo la procedura di stima dello stato mediante il metodo dei minimi quadrati ed in particolare alla sua applicazione a reti di distribuzione dell’energia elettrica. La stima dello stato di reti di distribuzione pone problemi particolari essenzialmente legati al gran numero di carichi, e quindi di nodi, in genere non monitorati in tempo reale, e alla lunghezza limitata delle linee, specie in reti urbane. Il gran numero di nodi e l’assenza di misure in numero sufficiente a rendere la rete osservabile e La tesi analizza tali aspetti mediante applicazione di un algoritmo di stima dello stato, disponibile nella libreria Matpower di Matlab, a due reti test di diverse caratteristiche. La prima è una rete test IEEE disponibile in letteratura, caratterizzata da lunghi feeder rurali a tensione nominale 4,16 kV, ed una porzione della rete di distribuzione AMAIE di Sanremo, caratterizzata da feeder urbani in cavo, a tensione nominale 15 kV. Le principali difficoltà riscontrate nell’esecuzione di calcoli di lod flow e stima dello stato della rete reale sono risultati legati alla complessità della topologia della rete, al gran numero di nodi utenti finali e alla presenza di misure distribuite solo in un determinato porzione della rete, dalla presenza di un gran numero di misure in bassa tensione ed alla necessità di identificare la rete a partire dalla sua descrizione contenuta in un file avente un formato particolare (hdc).
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GREGORINI, FILIPPO. « Gli effetti geopolitici della distribuzione del reddito ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/638.

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Résumé :
Questa tesi si compone di tre parti e tratta di differenti aspetti inerenti l'organizzazione geopolica delle nazioni da un punto di vista teorico. Viene prestata particolare attenzione agli effetti della distribuzione del reddito.
This dissertation is composed of three papers and discusses different aspects of the geopolitical organization of countries from a theoretical point of view. Special attention is given to the effects of income distribution
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Rufoloni, Laura <1989&gt. « CRESCITA E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO NELLA GLOBALIZZAZIONE ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4851.

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Bignucolo, Fabio. « Il controllo delle reti attive di distribuzione ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426853.

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Résumé :
Within the energy landscape, both in the national and international context, a drastic revolution in the electrical power system management strategy is in progress. The ongoing trend leads to a gradual decentralization of energy production, which tends to be allocated close to the load in medium or small scale plants connected to Medium Voltage (MV) and Low Voltage (LV) distribution networks. In this perspective, the Distributed Generation (DG) is one of the emerging technologies, presenting significant benefits in particular related to the ability to exploit locally available energy resources like renewables or cogeneration. However, an increased penetration of DG plants in present distribution networks introduces some unavoidable implications in the way the networks are nowadays operated. The current connection and management methods, in fact, may induce heavy restrictions on the generable power or significant investments finalized to a complete modernization of the network. Increasing the DG penetration level, distributors necessary need to adopt new techniques for an appropriate control and regulation of the distribution systems, in order to maximize the DG penetration and simultaneously ensure adequate standards in terms of reliability, safety and quality of supply. The distribution networks, initially thought and now performed for a purely passive use, will be gradually translated into intelligent (smart), reliable, sustainable and economic systems. New operational strategies based on an active management of distribution networks are called to face and solve some structural problems induced by local generators, for example the voltage monitoring and regulation at each node both through set point references and price signals, the network and users controllability in normal, emergency and fault conditions and the protection effectiveness in presence of bidirectional power flow. In this context, new procedures and algorithms able to achieve these objectives, maximizing the system benefits introduced by DG plant connection and minimizing the problems resulting from the randomness of the active and passive users behavior, have been developed. Since the achievement of a proper monitoring of the network operational state will probably be a distributor cost, innovative tools to ensure a greater level of accuracy in the estimation of parameters associated with different plants on the system are required. Two solutions are developed to be used in alternative or integrated way, basing on load modeling, discrete communications from remote generation units and on-line voltage measurements optimally allocated into the field. At the same time, two strategies for the management of active distribution networks have been developed. The first, applicable in a short-term prospect, is based on a set point remote regulation activated on DGs in order to maximize their active power injections and at the same time to optimize the voltage regulation and the local compensation of reactive exchanges, aiming to achieve a global reduction of distribution losses. The latter, focused on a medium-long perspective, is based on a transparent computation of a price signal in a local active and reactive energy market, aimed to obtain a technical and economic optimization of the behaviors of active and passive price sensitive users. Island operation and economic evaluations of network reinforcement and regulation costs are obtainable implementing the developed tools.
All’interno del panorama energetico nazionale e internazionale è in corso un graduale mutamento della strategia di gestione del sistema elettrico. La tendenza avviata conduce ad una progressiva decentralizzazione della produzione, che tende ad essere allocata in impianti di taglia medio-piccola posti in prossimità dei carichi e allacciati alle reti di distribuzione in Media Tensione (MT) e Bassa Tensione (BT). In questo contesto, la Generazione Distribuita (GD) è una delle realtà impiantistiche emergenti, in quanto prospetta notevoli vantaggi e possibilità, legati in particolare alla capacità di sfruttamento di risorse sparse sul territorio, sia di tipo rinnovabile che a fonte tradizionale (a limitato impatto ambientale), per lo più realizzate in assetto cogenerativo. Tuttavia, l’aumento della penetrazione di GD nelle attuali reti di distribuzione introduce alcune inevitabili implicazioni nelle modalità di esercizio delle reti stesse. L’attuale criterio di allacciamento e gestione, infatti, comporterebbe necessariamente pesanti limitazioni alla potenza iniettabile oppure ingenti investimenti per un completo ammodernamento della rete. Si rende dunque necessaria l’adozione di nuove tecniche di controllo e gestione della rete di distribuzione finalizzate a massimizzare la penetrazione di GD garantendo contestualmente standard adeguati in termini di affidabilità, sicurezza e qualità del servizio di connessione e di fornitura dell’energia elettrica. La rete di distribuzione, inizialmente pensata e attualmente esercita per un esercizio puramente passivo, dovrà quindi trasformarsi gradualmente in un sistema intelligente (smart), affidabile, sostenibile ed economico. Le principali problematiche che si riscontrano nella realizzazione di una gestione attiva della rete di distribuzione in presenza di GD sono rappresentate dalla necessità di controllare la tensione ad ogni nodo, di verificare il funzionamento degli impianti di rete e di utenza, di adottare nuove modalità di protezione operanti anche in presenza di bidirezionalità nei flussi di potenza e nei contributi alle correnti di guasto e infine di monitorare gli impianti connessi al sistema di distribuzione, in particolar modo le unità GD. Per raggiungere tali obiettivi sono necessarie strategie di monitoraggio e gestione delle risorse distribuite, al fine di massimizzare i benefici al sistema introdotti dall’allacciamento di impianti GD e allo stesso tempo minimizzare le problematiche conseguenti alla aleatorietà del comportamento delle utenza attive e passive connesse. Poiché il corretto monitoraggio delle condizioni operative della rete sarà probabilmente onere del distributore, tale soggetto dovrà adottare strumenti in grado di garantire un maggiore livello di accuratezza nella stima dei parametri fondamentali associati ai diversi impianti del sistema. Sono proposte due soluzioni, sviluppabili in modo alternativo o integrato, basate sull’utilizzo di tecniche di modellazione del carico, di comunicazioni discrete da parte delle unità di produzione e di misurazioni on-line ottimamente allocate provenienti dal campo. Al contempo, sono state sviluppate due strategie per la supervisione e la gestione delle reti: la prima, applicabile sul medio-breve periodo, si basa sull’invio di set-point agli impianti al fine di massimizzare la produzione iniettabile in rete e ottimizzare al contempo la regolazione della tensione e la compensazione locale degli scambi reattivi; la seconda, incentrata in un’ottica di medio-lungo periodo, basata sull’ottimizzazione del comportamento delle utenze attive e passive che vengono rese sensibili ad un segnale di prezzo nodale a mezzo di meccanismi di mercato locale, con la possibilità di esercire e auto sostenere in isola porzioni del sistema di distribuzione.
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Rizzolo, Riccardo <1997&gt. « L'evoluzione del lavoro all'interno della Grande Distribuzione Organizzata ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20197.

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Résumé :
Trend come automazione, innovazione tecnologica, globalizzazione ed evoluzione demografica stanno modificando in modo strutturale il mondo del lavoro. Cambiamenti che hanno visto un’improvvisa accelerata come unica soluzione alla crisi sanitaria provocata dal Covid-19. Queste modifiche strutturali stanno impattando anche il settore della Grande Distribuzione Organizzata, da sempre molto indietro a recepire le ultime innovazioni. Questo settore, però, in questi anni sta vivendo notevoli cambiamenti provocati da big players dell’e-commerce come Amazon, Alibaba e JD.com. Queste aziende digital-native si sono caratterizzate sin dall’inizio da un business model più disruptive e da un’organizzazione più snella e rapida rispetto alle aziende operanti nella Gdo italiana. L’obiettivo di questo elaborato sarà quindi quello di analizzare in primo luogo i nuovi trend e le best practice presenti ad oggi per poi focalizzarsi all’interno della realtà italiana, attraverso un confronto tra format diversi osservando lo stato dell’arte attuale. Come stanno impattando Intelligenza artificiale, machine learning, deep learning e nuove tecnologie il lavoro all’interno della Gdo? Come le varie persone stanno reagendo ai vari cambiamenti? Come sta affrontando i nuovi trend la direzione Risorse Umane e quali sono le nuove figure ricercate? L’elaborato è suddiviso così in tre parti: nella prima parte viene presentata l’evoluzione del lavoro causata dalla quarta rivoluzione industriale, nella seconda si entra nello specifico della Grande Distribuzione Organizzata analizzando la trasformazione di questo settore e la risposta delle organizzazioni alle nuove innovazioni e tecnologie, nel terzo si entra nel merito di realtà operanti in Italia attraverso interviste sia di membri delle risorse umane sia dei lavoratori stessi in modo da avere una duplice prospettiva. Le interviste sono state effettuate a realtà aziendali del settore della Gdo con formati diversi, in modo tale da capire analogie e differenze tra le diverse organizzazioni in particolar modo analizzando: • Le nuove figure digitali, la loro integrazione e il cambiamento culturale dei profili not-digital-native; • La progressiva automazione del centro logistico e l’evoluzione delle figure professionali ricercate; • L'evoluzione degli addetti all’interno del punto vendita.
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VARDE', Massimiliano. « Studio della distribuzione di mercurio in matrici ambientali ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2021. http://hdl.handle.net/11392/2488100.

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Résumé :
Questa tesi di dottorato ha come obiettivo lo studio del mercurio attraverso la determinazione a livello di ultratracce e la valutazione del suo comportamento, e delle potenziali sorgenti nelle differenti matrici ambientali investigate. Il complesso ciclo biogeochimico del mercurio governa su scala globale la sua diffusione e le sue trasformazioni spingendo gli studiosi ad utilizzare nuove strategie e approcci multidisciplinari. La tesi di dottorato segue lo schema di seguito riportato è costituita da: • una prima parte descrittiva sulle caratteristiche del mercurio e sulla sua importanza ambientale. • una seconda parte nella quale vengono riassunti (ed in coda allegati) i lavori pubblicati, e/o in fase di sottomissione, su riviste indicizzate, realizzati nel periodo della Scuola di Dottorato, novembre 2017 - novembre 2020. Il primo lavoro (in fase di sottomissione) ha come obiettivo la comprensione del comportamento del Hg in aria ambiente presso una stazione di alta quota nelle Alpi orientali e di valutare le eventuali variazioni di concentrazione su base mensile, stagionale, e giornaliera. Per lo studio del Hg atmosferico sono stati utilizzati parametri ancillari (ozono e meteo), le analisi delle retro traiettorie delle masse d’aria e dello strato limite atmosferico (PBL) rispettivamente, per identificare le potenziali sorgenti di emissione. La seconda pubblicazione ha come scopo l’indagine delle concentrazioni di mercurio totale nelle acque imbottigliate italiane, impiegando un metodo analitico molto sensibile, per studiare le eventuali relazioni tra la presenza di mercurio, i parametri chimico-fisici delle acque e la litologia dell'acquifero. Inoltre, è stato possibile stimare l’assunzione di mercurio dall’acqua in bottiglia per alcune classi di popolazione. Uno degli obiettivi nel terzo lavoro è stato quello di effettuare la comparazione delle concentrazioni di mercurio totale tra le acque minerali e le acque potabili in una regione italiana (Calabria). Attraverso la determinazione del Hg nelle due tipologie di acque potabili è stato possibile valutare le cause che danno luogo ai differenti livelli misurati. La quarta pubblicazione mira a comprendere il comportamento del Hg nella neve sul plateau Antartico attraverso l’analisi di un dataset relativo a tre campagne di campionamento di neve superficiale durante tre estati australi. Lo studio dimostra come le condizioni meteorologiche possano influenzare i processi di deposizione di mercurio e la relativa abbondanza nello strato superficiale di neve.
The objective of this PhD thesis is the study of mercury and the assessment of its behavior in the different environmental matrices investigated. The doctoral thesis consists of: • a first introductory part, where the main characteristics of mercury and its environmental importance are described. • a second part, where the abstracts of the published papers (in indexed journals) or in the submission phase are presented. The extended works, attached in the appendix, were carried out during the three-year period of the doctoral school, from November 2017 to November 2020. • The first work, (in the submission phase), aims to understand the behavior of Hg in ambient air at a high-altitude station in the Eastern Alps, through the Hg analysis on a monthly, seasonal, and daily basis variations. Ancillary variables (ozone and meteorological parameters) were used for the study of atmospheric Hg, and the analysis of the back-trajectories of the air masses and the planetary boundary layer (PBL) with the aim of identifying potential emission sources. • The second publication shows the investigation of total mercury concentrations in Italian bottled waters, using a very sensitive analytical method, and the possible relationships between mercury, the chemical-physical parameters of the water and the lithology of the aquifer. Furthermore, the determination of Hg levels on a large number of samples can allow us to estimate the intake of mercury from natural mineral waters for different groups of the population. • The overall objective of the third study is the comparison of the inorganic content of water intended for human consumption (drinking water) and natural mineral waters (bottled water) collected in a region of Southern Italy (Calabria). This comparison was made using compositional data analysis (CoDA) and a new graphical-numerical approach. Among the 29 selected parameters, the Hg content was also examined. The comparison of total mercury concentrations between bottled waters and tap waters highlighted differences in the Hg levels of the two typologies of water attributable to the different origins and their management. • The fourth publication aims to understand the behavior of Hg in the snow on the Antarctic plateau through the analysis of data relating to three surface snow sampling campaigns during three austral summers. The study demonstrates how weather conditions can affect mercury deposition processes and its relative abundance in the surface layers of snow.
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Amadori, Chiara. « Soluzione fondamentale per alcuni operatori differenziali a coefficenti costanti ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2507/.

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Malizia, Veronica. « Il protocollo "BB84" per la distribuzione quantistica delle chiavi ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11010/.

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Il fine di questa tesi è quello di arrivare a formulare il problema della distribuzione delle chiavi crittografiche e discutere la soluzione offerta dalla crittografia quantistica. Con la descrizione dei più importanti cifrari classici e in particolare con la dimostrazione dell'inviolabilità del cifrario di Vernam vengono definiti i punti del problema. Seguono delle basi di meccanica quantistica, fondamentali per presentare il protocollo BB84, cuore della tesi, primo protocollo di distribuzione quantistica delle chiavi. Se ne dimostra infine la sicurezza incondizionata.
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Paolucci, Giacomo. « Analisi dei processi di sostenibilità nella grande distribuzione alimentare ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Résumé :
L'elaborato nasce dalla partecipazione al progetto dell'Università di Bologna, sull'Osservatorio aziendale. Un metodo di ricerca trasversale, focalizzato sulla prospettiva manageriale e sulle capacità che le aziende sono in grado di sviluppare al loro interno, mediante una raccolta dati esaustiva, sistematica e periodica. In particolare l'indagine si è incentrata nell'individuazione del livello di sostenibilità, intesa come ambientale, sociale ed economica, per le aziende del territorio Emiliano-Romagnolo, nel settore della grande distribuzione. In seguito si è analizzato i principali marchi con l'obiettivo di individuare le azioni intraprese e i progetti che sono stati sviluppati e che si intendono sviluppare. Dopo uno studio incentrato nell'ambito della letteratura sul concetto di sostenibilità, si è cercato di comprendere come la grande distribuzione alimentare si pone all'interno di questa tematica, cercando di individuare le principali certificazioni ambientali e sociali, e i punti in comune o di differenziazione di questo settore merceologico, rispetto agli altri. La raccolta delle informazioni è stata effettuata attraverso l'analisi dei siti ufficiali delle aziende selezionate e, laddove presenti, attraverso i Bilanci Sociali/Sostenibili e gli altri documenti disponibili. In particolare sono state considerate quattro aziende del settore della grande distribuzione alimentare, del nostro territorio, andando ad analizzarne: informazioni generali sull'azienda da analizzare, certificazioni ambientali, certificazioni sociali, energia, risorse primarie, gestione rifiuti, impatto ambientale, reporting, welfare, responsabilità sociale, supply chain e valore per il consumatore.
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Memma, Fabrizio. « Distribuzione delle Terre Rare nelle acque destinate all’alimentazione umana ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5123/.

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La distribuzione delle Terre Rare (REE) nell’ambiente deriva da una serie di processi interagenti all’interno di un sistema dinamico che include il ciclo idrologico, attività geologiche, fisiche – chimiche (weathering), fenomeni atmosferici e attività umane. Queste contribuiscono alla dispersione superficiale di tutti gli elementi e in particolare di quelli in traccia tra cui i lantanidi (La, Ce, Pr, Nd, Pm, Sm, Eu, Gd, Tb, Dy, Tm, Ho, Er, Yb e Lu) che si ritrovano un po’ ovunque in tutte le matrici, frazionate in modo diverso. L’acqua destinata al consumo alimentare è una di queste. Prelevata di solito da acquiferi profondi, superficiali o da pozzi posti in differenti contesti litologici, può essere soggetta a modifiche importanti delle proprietà fisiche-chimiche e microbiologiche. Più acque minerali relative a marche differenti e conservate in bottiglie di vetro e PET messe a confronto, hanno dimostrato che il vetro è in grado di rilasciare numerosi elementi in funzione della tipologia di acqua contenuta, del tipo di vetro (chiaro o colorato) e delle condizioni predisponenti il rilascio (proprietà intrinseche dell’elemento, fattori esterni quali fonti di calore, ecc.). Terre rare come Ce, La, Pr, Nd, Sm, Eu, Er, Dy, Y e Sc possono essere ceduti in modo differenziale nell’acqua delle bottiglie. In più casi l’arricchimento è evidenziato da acque nelle quali è stata aggiunta anidride carbonica, mentre non si notano cambiamenti eccessivi nel corrispettive naturali. Per i contenitori in PET si registra un marcato rilascio di antimonio (Sb), ampiamente usato sotto forma di triossido di antimonio nel ciclo produttivo delle plastiche. Rispetto alle acque minerali, quelle di rubinetto soffrono gli effetti dei trattamenti di potabilizzazione e dell’interazione con il sistema di distribuzione idrico. La distribuzione dei lantanidi è influenzata dalle condizioni redox (particolarmente per Ce, ed Eu) e dalla relativa capacità di essere complessati e, quindi, mobilizzati in maniera differente. Nonostante il forte impatto delle attività umane, i valori anomali di alcuni (Gd, Nd) sono nell’ordine dei ng/L, come del resto per tutti gli altri e non costituiscono un pericolo per la salute umana. Al fattore geogenico si attribuiscono i tenori maggiori (ΣREE >1000ng/L) riscontrati in Sardegna.
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Gabellini, Giulia. « Modellazione numerica del sistema di distribuzione idrica di Cesena ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Nel presente elaborato di tesi si esporranno le fasi di costruzione ed i risultati del modello idraulico del sistema di distribuzione idrica della città di Cesena, comprendente tutta l’area cittadina e la zona di pianura a nord-ovest adiacente. Il caso di studio è stato reso disponibile dal gestore del Servizio idrico integrato nel territorio Hera S.p.A. Il modello numerico è stato implementato utilizzando il programma Infoworks® WS di HR Wallingford per la progettazione e gestione delle reti idriche. La realizzazione di un modello idraulico richiede la conoscenza topologica della rete e del suo funzionamento, nonché informazioni sul consumo idrico, fondamentali per la determinazione della domanda idrica. Essa comprende il consumo idropotabile delle utenze e la perdita idrica. Per le elaborazioni sono stati utilizzati i programmi open source QGis e RStudio. La variabilità del consumo è stata rappresentata attraverso una curva costruita sulla base del bilancio idrico della rete, mentre quella della perdita attraverso un pattern basato sul metodo del Minimum Night Flow. Compiuta la prima simulazione su un periodo di 7 giorni e ottenuti i primi risultati, si sono rese necessarie delle operazioni di calibrazione eseguite confrontando i dati risultanti dal modello con quelli misurati sul campo. Uno dei vantaggi di un modello numerico è quello di poter indagare le grandezze idrauliche in ogni punto della rete. È stato, infatti, possibile creare vere e proprie mappe tematiche che illustrano la variazione delle grandezze di interesse al variare dello spazio e del tempo. Un altro vantaggio è quello di poter prevedere il comportamento della rete in seguito a delle modifiche. Si è potuto, infatti, applicare lo strumento modellistico ad un’ipotesi di distrettualizzazione del sistema.
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Morbelli, Giovanni. « La Distribuzione Digitale della Musica : il caso iTunes Store ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1593/.

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Bernardello, Marco <1976&gt. « Studio sulla distribuzione e sull'impatto di inquinanti nell'ambiente marino ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/770.

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Carraro, Julie <1989&gt. « L'Ortodizela.com : il valore condiviso della distribuzione porta a porta ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3371.

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La tesi vuole dimostrare come un commerciante di prodotti ortofrutticoli può creare valore condiviso nel territorio in cui opera, acquistando la merce dai produttori locali e distribuendola porta a porta ai propri clienti.
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Manente, Mattia <1993&gt. « L'Evoluzione della Grande Distribuzione Organizzata : Nuove Frontiere e Paradigmi ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13652.

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Le attività di ricerca sono focalizzate sull’evoluzione della Grande Distribuzione Organizzata Internazionale con un’attenzione particolare al caso Italia. Più nel dettaglio dopo aver riportato nel primo capitolo la storia che l’ha caratterizzata fin dall’apertura del primo supermercato nel 1916 in Tennessee in America e nel secondo capitolo aver analizzato quali sono i principali operatori oggi del mercato globale e studiato le caratteristiche del consumatore moderno, l’attenzione è stata rivolta nei due successivi capitoli verso quali sono e saranno nel prossimo futuro le nuove frontiere e paradigmi che caratterizzeranno la GDO. Sono stati quindi studiati ed analizzati il trend dell’Omnicanalità tra fisico e digitale in tutti i suoi aspetti per offrire ai clienti una sempre più seamless experience, ovvero un’esperienza d’acquisto senza interruzioni tra online ed offline, ed il ruolo della tecnologia svolto all’interno della Grande Distribuzione Organizzata dall’Intelligenza Artificiale in tutte le sue forme fino allo studio dei Big Data per migliorare e rendere unica la Customer Experince dei consumatori.
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Naso, Giovanni Paolo <1989&gt. « Analisi della disuguaglianza nella distribuzione del reddito in Italia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13845.

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Sitta, Luana <1996&gt. « I canali di distribuzione emergenti nel mercato dell’arte contemporanea ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16088.

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Il mondo dell'arte contemporanea è soggetto a dinamiche che ne cambiano radicalmente e repentinamente le regole del gioco, in particolare negli ultimi anni un fenomeno che ha attirato molta attenzione riguarda la nascita di nuovi canali espositivi che molto spesso hanno una finalità non solo di fruizione ma anche commerciale. Per questo, dopo aver delineato un sintetico quadro dell'evoluzione e delle caratteristiche del mercato artistico dalle origini ad oggi, l'elaborato intende analizzate alcuni dei principali canali espositivi con finalità commerciali. In prima battuta si offre una panoramica sul fenomeno delle aste online, che in questi anni ha visto una crescita importante grazie alla diffusione delle nuove tecnologie tra i millenials, in seguito si procede analizzando due altri settori, quello alberghiero e crocieristico, che recentemente hanno smesso di considerare le opere d'arte semplicemente come complemento d'arredo rendendole disponibili per essere acquistate dai clienti.
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BALLERINI, GIULIA. « La distribuzione del plusvalore concordatario fra autonomia ed eteronomia ». Doctoral thesis, Università Bocconi, 2021. http://hdl.handle.net/11565/4039496.

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L’elaborato affronta il tema della distribuzione del plusvalore creato attraverso il concordato preventivo in continuità tra i vari titolari di pretese nei confronti del patrimonio del debitore. La domanda centrale alla quale si cerca di dare una risposta è se tale valore debba distribuirsi integralmente ai creditori, seguendo l’ordine del loro rango e, solo una volta che i creditori siano stati soddisfatti pienamente, ai soci della società in concordato (absolute priority rule-APR), o se i principi che caratterizzano il nostro sistema giuridico consentano di accogliere una soluzione differente, come ad es. la relative priority rule, sia essa declinata nella accezione in cui è stata intesa nella letteratura statunitense (US RPR) o invece in quella europea di cui alla Direttiva 1023/2019 (EU RPR). Si anticipa sin da ora che la conclusione che si ritiene di raggiungere, pur ammettendo alcune possibilità di deroga alla APR, si discosta sia dalla US RPR, sia dalla EU RPR.Il problema viene affrontato alla luce di una ricostruzione (I capitolo) che, valorizzando una serie di mutamenti di prospettiva che hanno caratterizzato il recente sviluppo del diritto della crisi delle imprese, individua nel concordato un mezzo di attuazione della responsabilità patrimoniale del debitore volto alla massimizzazione del valore a disposizione del ceto creditorio. A partire da ciò, è possibile ricostruire un diritto dei titolari di pretese nei confronti del patrimonio responsabile a partecipare al (plus)valore concordatario secondo il rango della propria pretesa, e cioè seguendo l’ordine di distribuzione del patrimonio del debitore, così come definito dalle cause legittime di prelazione, dalle regole di postergazione, dal residuale principio della par condicio e da quello per il quale il sacrificio delle ragioni dei creditori postula l’azzeramento di quelle dei soci (APR). Detto diritto viene poi analizzato alla luce di un duplice paradigma, quello della autonomia (II capitolo) e quello della eteronomia (III capitolo). Nell’ambito del primo, che nel concordato preventivo si traduce nell’utilizzo della regola maggioritaria, si argomenta a favore della natura disponibile, da parte della classe, del diritto al (plus)valore concordatario secondo il rango (diritto collettivo). In questa prospettiva, ciascuna classe può rinunciare a maggioranza alla sua quota di (plus)valore, votando a favore di una proposta (da ritenersi ammissibile) derogatoria dell’ordine di distribuzione del patrimonio.Nell’ambito del secondo, si rileva come una proposta concordataria che violi il diritto della classe alla sua quota di (plus)valore non sia, di regola, omologabile da parte del giudice, laddove manchi il consenso di detta classe. Inoltre, dalla ricostruzione del diritto alla liquidazione quale forma di tutela essenziale in caso di disfunzioni della garanzia patrimoniale, si argomenta nel senso della non omologabilità della proposta che non attribuisca alla classe, titolare di una pretesa in-the-money nell’ipotesi liquidatoria, la possibilità di uscire dalla procedura (exit) con il valore di liquidazione della propria pretesa pagato in denaro, qualora detta classe non accetti forme di soddisfazione connotate da un certo livello di rischio (e.g. azioni). Da ultimo, si affronta il tema delle possibili deroghe alla APR, in particolare per quanto riguarda i rapporti fra soci e creditori. Sul punto, si ritiene che i soci originari possano ricevere un qualche valore dal concordato, pur in presenza di una classe dissenziente di creditori non integralmente soddisfatti, se si dimostra che la partecipazione dei primi alla ristrutturazione non è frutto di un comportamento opportunistico, ma è proporzionata e funzionale al successo della stessa e alla massimizzazione del valore.Infine, si evidenziano le ragioni per le quali la soluzione prospettata, pur consentendo in alcuni casi una deroga alla APR, si distingue sia dalla EU RPR, sia dalla US RPR.
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Mazzotta, E. « Ampiezza della distribuzione eritrocitaria in cani con ipertensione polmonare ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423999.

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Red blood cell distribution width (RDW) is a quantitative measurement of anisocytosis. This haematological parameter is an important prognostic biomarker for different cardiovascular and thrombotic disorders in humans but has been poorly investigated in dogs with cardiovascular disorders. The RDW and various complete blood count and serum biochemical variables were prospectively investigated in 157 client-owned dogs, including 39 healthy dogs, 94 dogs with chronic degenerative valvular disease (CDVD) with or without pulmonary hypertension (PH) and 24 dogs with pre-capillary PH. Correlations between RDW and various echocardiographic and laboratory variables were also investigated. Median RDW in dogs with pre-capillary PH (14.0%; range, 11.3-22.4%) and dogs with CDVD, either with PH (13.5%, range 11.2-16.6%) or without PH (13.55%, range 11.7-17.6%) was significantly increased compared to that of healthy dogs (13.1%, range 11.8-14.5%; P < 0.001, P < 0.05 and P < 0.05, respectively). The RDW had a significant, weak, positive correlation with white blood cell count (correlation coefficient = 0.282), urea concentration (correlation coefficient = 0.299) and Doppler-derived pulmonary artery systolic pressure (correlation coefficient = 0.238). Results of the present study indicate that PH can play a role in the pathophysiology of anisocytosis and associated RDW levels and that RDW is correlated with PH severity in dogs.
Il valore di RDW (Red Blood Cell Distribution Width) è un indice quantitativo di anisocitosi. Tale parametro ematologico in medicina umana è dimostrato essere un importante biomarker di diverse patologie cardiovascolari e tromboemboliche, ma risulta ancora essere poco indagato nel cane con patologie cardiovascolari. Il valore di RDW è stato indagato in questo studio prospettico in relazione a diversi parametri dell’esame emocromocitometrico e dell’esame biochimico, in 157 cani di proprietà. Tra i cani inclusi nello studio ritroviamo 39 cani sani, 94 cani con malattia degenerativa cronica valvolare (MDCV) associata o meno ad ipertensione polmonare, e 24 cani con ipertensione polmonare pre-capillare. Sono state inoltre investigate le correlazioni tra il valore di RDW ed i parametri laboratoristici ed ecocardiografici. La mediana del valore di RDW in cani con ipertensione polmonare pre-capillare (14.0%; range, 11.3-22.4%) ed i cani con MDCV non associata ad ipertensione polmonare (13.55%, range 11.7-17.6%) e associata ad ipertensione polmonare (13.5%, range 11.2-16.6%), era significativamente superiore rispetto ai cani sani (13.1%, range 11.8-14.5%; P < 0.001, P < 0.05 e P < 0.05, rispettivamente). Il valore di RDW è risultato positivamente e debolmente correlato con la conta dei globuli bianchi (WBC) (coefficiente di correlazione = 0.282), con la concentrazione plasmatica di urea (coefficiente di correlazione = 0.238) e con la pressione arteriosa sistolica polmonare ricavata dalle misurazioni eco-Doppler (coefficiente di correlazione = 0.238). I risultati del presente studio indicano che l’ipertensione polmonare potrebbe essere coinvolta nel meccanismo fisiopatologico dell’anisocitosi essendo associata al valore di RDW, inoltre che il valore di RDW possa essere correlato alla gravità della condizione di ipertensione polmonare nel cane.
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Bellone, Claudia. « La grappa nel canale della grande distribuzione in Italia ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422936.

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The grappa, the Italian marc distillate and recognized Geographical Indication (GI), has evolved its image and its quality over time, becoming a quality product. Consumers can choose different varieties- aged, flavored, different bottle size and alcohol content. The producers have worked hard to change the product imagine, diversifying their production facilities and distribution channels. The channel of large-scale distribution, however, remains the main channel. This work, based on scanner data collected in the Italian supermarket chains, tries to explain empirically the supply structure that characterizes the grappa field in Italian Large Scale Distribution, to determine what are the explanatory variables (as for example the company name, the brand and the product qualitative characteristics) that affect the grappa market structure and quantify their impact. The grappa market in Large Distribution is a concentrated market in which a dozen companies producing more than 50% of grappa. The empirical results show that -in this channel -the grappa market is configured as a Cournot oligopoly, with a product perceived by consumers as homogeneous. The firm that dominates the market in the Large Scale Distribution produces a standard, low cost product and hence with a relatively lower price than in other channels. This could also mean that the consumption of grappa is still a cultural value rather than a hedonic value.
La grappa, acquavite di vinacce italiana e IG riconosciuta, ha evoluto la sua immagine e la sua qualità nel tempo, diventando un prodotto di pregio che il consumatore può scegliere di vitigno, invecchiata, aromatizzata, in diversi formati e gradi alcolici più o meno forti. Le imprese produttrici hanno lavorato molto a questo cambiamento, diversificando gli impianti di produzione e i canali distributivi. Il canale della Grande Distribuzione rimane però il principale canale di vendita. In questo lavoro, basato su dati scanner di vendita nella GDO italiana, si è cercato di spiegare empiricamente la struttura dell’offerta che caratterizza il settore della grappa nel canale della GDO, per determinare quali possano essere le variabili esplicative (dal nome dell’impresa alle caratteristiche qualitative del prodotto) che influenzano il mercato della grappa e quantificarne l’impatto. Il mercato della grappa nella Grande Distribuzione è un mercato concentrato nel quale una decina di imprese produce oltre il 50% della grappa. I risultati empirici dimostrano che nel canale della Grande Distribuzione il mercato della grappa si configura come un mercato oligopolistico alla Cournot, con un prodotto percepito dal consumatore come omogeneo. L’impresa che domina il mercato nella GDO è quella che offre un prodotto standard a basso costo di produzione e quindi ad un prezzo relativamente inferiore rispetto a quello praticato in altri canali. Questo potrebbe anche significare che il consumo di grappa è ancora un valore culturale piuttosto che edonico.
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Folloni, Elena. « Distribuzione dei popolamenti di invertebrati bentonici nella laguna di Messolonghi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10078/.

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Le lagune costituiscono ecosistemi dinamici ed eterogenei, caratterizzati da comunità biologiche più ristrette rispetto agli ambienti marini confinanti. Si tratta di ambienti delicati e spesso soggetti a disturbo antropico, per cui è importante monitorare lo stato ecologico del loro sistema. Un ottimo strumento per questa valutazione è rappresentato dalle comunità di invertebrati che popolano i sedimenti. Nel presente studio ci si propone di indagare la struttura dei popolamenti macrobentonici nella laguna di Messolonghi (Grecia occidentale), parte di un sistema lagunare di importanza ecologica in tutto il Mediterraneo, come testimoniato dalla designazione di ‘important bird area’ (IPA) nell’ambito del programma sviluppato dall’organizzazione BirdLife International; dalla presenza di siti dichiarati di interesse comunitario (SIC) all’interno della rete di protezione europea “Natura 2000”, nell’ambito della Direttiva Habitat (92/43/CEE). In questo studio viene indagata la struttura della comunità di invertebrati nella laguna e il ruolo della vegetazione e delle condizioni ambientali nel condizionare la disposizione dei popolamenti. A tale scopo vengono applicati indici di diversità che vengono messi in relazione alle specie vegetali presenti e alle caratteristiche del sedimento. I risultati mostrano una comunità diversificata, non regolata da un preciso gradiente ambientale, su cui la principale influenza risulta essere la vegetazione nel suo complesso. Nelle stazioni vegetate si trova un’elevata ricchezza specifica mentre l’equidistribuzione rimane invariata tra habitat vegetato e non. Dalle possibili correlazioni esaminate, risulta che l’abbondanza di alcuni dei taxa più importanti nel differenziamento delle strutture di comunità osservato varia in relazione alla granulometria dei sedimenti e al loro contenuto in azoto e carbonio organico.
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Careri, Giovanni. « Riorganizzazione di un HUB distribuzione merci : il caso HBO OneExpress ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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La trattazione che segue è focalizzata sulla riorganizzazione della configurazione dell’Hub di OneExpress sede di Bologna (HBO), in un’ottica di miglioramento dei parametri tecnici ed economici legati in particolare alle movimentazioni interne dei materiali.
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Casile, Alessandro. « Analisi dell’impatto della rete di distribuzione idrica sulla qualità dell’acqua ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24813/.

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L’oggetto di studio del presente lavoro riguarda l’analisi di alcuni impatti che la rete di distribuzione, intesa come infrastruttura e dinamiche gestionali, possono avere nei riguardi della qualità dell’acqua rispetto alla conservazione delle caratteristiche di potabilità che essa ha nel punto di immissione. Nel 2014 sono state sviluppate le “Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plans” da parte dell’Istituto Superiore di Sanità e che espongono il metodo applicativo dell’analisi di rischio nei confronti dell’acqua resa disponibile al consumo umano. Nella prima parte dell’elaborato viene inquadrata la situazione a livello globale, facendo riferimento ai dati resi pubblici dalla World Health Organization, e anche a livello nazionale italiano, stavolta riferendoci alle relazioni annuali che l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) stila ogni anno. Sono descritte le normative vigenti sulla gestione delle reti di distribuzione dell’acqua ed i decreti legislativi di riferimento. Vengono altresì descritti i passaggi per la redazione dei Piani di Sicurezza delle Acque. L’ultima parte del documento va quantificare i gradi di rischio negli scenari d’attenzione. Gli aspetti considerati sono stati i macro-indicatori M1 “Perdite idriche” e M2 “Interruzioni di servizio” di ARERA e da cui è stata possibile la redazione delle Matrici di Rischio per ogni scenario. Infine, sono commentati i risultati ottenuti nel presente lavoro.
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Guidi, Matteo <1974&gt. « Eticità e sostenibilità della distribuzione gratuita nella nuova OCM ortofrutta ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/800/1/Tesi_Guidi_Matteo.pdf.

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Guidi, Matteo <1974&gt. « Eticità e sostenibilità della distribuzione gratuita nella nuova OCM ortofrutta ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/800/.

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PIGNATTI, MORANO Filippo. « La contrattazione di produttività nel settore della distribuzione moderna organizzata ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/62257.

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Trevisiol, Nicola <1989&gt. « Il ciliegio in Cina : storia, distribuzione, coltivazione e aspetti terminografici ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3877.

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Résumé :
L’elaborato tratta principalmente il tema della pianta di ciliegio dolce, focalizzandosi sulla sua presenza in Italia e in Cina. Nella prima parte del lavoro vengono presentate le diverse specie di ciliegio, le caratteristiche della pianta, i suoi frutti, la sua diffusione, la storia della sua coltivazione, le tecniche colturali, nonché la situazione attuale del comparto cerasicolo. Nella seconda parte, invece, tramite la compilazione di schede terminografiche (in lingua cinese e lingua italiana) è proposto un breve glossario specifico sull’argomento trattato. Questo mio lavoro vuole rendere onore ad un’eccellenza del territorio in cui vivo: la ciliegia.
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Cecino, Giorgia <1989&gt. « Variazione temporale degli areali di distribuzione spaziale di specie marine ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5151.

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Résumé :
I cambiamenti climatici, ed in particolare il riscaldamento globale, possono avere effetti diretti sulle comunità biotiche. Nel contesto delle scienze marine, ad esempio, sono stati studiati recentemente diversi casi di ingressi di specie termofile in ambienti temperati. Tra gli ecologi vi è grande interesse riguardo gli spostamenti che le specie marine possono intraprendere verso latitudini più elevate per ricercare ambienti dalle temperature inferiori, andando così ad alterare il proprio areale iniziale. È quindi scopo del lavoro di tesi studiare i possibili movimenti che le specie ittiche hanno compiuto nell’intervallo temporale tra il 1970 ed il 2011 in ambiente marino-oceanico, per poi relazionarli con l’aumento di temperatura delle acque. L’area di studio è la regione nord atlantica in particolare la zona della costa europea ed americana. L’analisi è partita dalla costruzione di un database con riferimenti temporali di record georeferenziati del posizionamento di varie specie marine. I dataset di partenza, così come l’elenco delle specie marine esaminate, provengono da fonti scientifiche come articoli pubblicati su riviste internazionali e registrazioni museali. Successivamente i dati, dopo una fase di data mining, sono stati trasportati in ambiente GIS per studiare l’evoluzione dell’areale delle specie nel tempo. Allo stesso tempo sono stati raccolti e analizzati statisticamente i valori di SST (Sea Surface Temperature) e NAO (North Atlantic Oscillation) per le aree di interesse. Poiché le temperature medie non sempre esprimono appieno le differenze di temperatura che vi possono essere tra anni differenti, sono stati creati degli indici, mediante l’interpolazione dei punti di SST mensile, che tenessero conto della rapidità di cambiamento di SST tra stagione fredda e calda. In questo modo, anni con temperature medie simili possono essere caratterizzati da regimi termici anche molto differenti. Tali indici, SST e NAO sono stati relazionati mediante la costruzione di GLM (modelli lineari generalizzati) all’andamento temporale del centro di distribuzione dei record di segnalazioni. Si è potuta osservare una relazione tra aumento della temperatura e spostamento verso nord delle segnalazioni. In particolare è emerso come questa relazione sia più marcata nei dati riguardanti la zona atlantica occidentale rispetto a quella orientale.
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Rasera, Sara <1991&gt. « Innovazione nella produzione e distribuzione del mobile : il caso Formabilio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7185.

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Résumé :
L'obiettivo di questo lavoro è quello di osservare ed analizzare la sfida al rinnovamento che gli imprenditori del mobile si trovano ad affrontare al giorno d'oggi, dato che devono competere in un mondo in continua evoluzione. In un contesto di trasformazione come quello odierno, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni, è necessario attuare un cambio di prospettiva per competere con successo nel mondo globale. Il primo capitolo offre un quadro generale sull'andamento del mercato dell'arredamento, a livello mondiale e nazionale, da cui emerge la forte crisi che lo affligge nel nostro paese, nonostante i dati sulle esportazioni siano positivi. Nella parte successiva si fa riferimento alle misure che le aziende dovrebbero intraprendere per uscire da questa situazione negativa, quali l'internazionalizzazione, l'innovazione, la produzione di qualità, le collaborazioni tra imprese e l'adozione delle nuove tecnologie. La tesi si conclude con la presentazione di Formabilio, una start-up che sfrutta al massimo le potenzialità del web, producendo design made in Italy, frutto delle collaborazioni che intrattiene con artigiani esperti e designers creativi. La si può quindi definire un'azienda di arredamento innovativa che simboleggia un nuovo modo di fare impresa e che incarna tutte le caratteristiche che un'azienda al passo con i tempi dovrebbe avere.
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ORSI, CARLO. « Estensioni non centrali della distribuzione e del processo di Dirichlet ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/55324.

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Nella presente tesi vengono discussi alcuni miscugli di distribuzioni Beta e di Dirichlet. In particolare, l’attenzione è rivolta alle distribuzioni Beta e di Dirichlet non centrali, di cui viene definita una variante maggiormente trattabile. Vengono studiate le principali proprietà e caratteristiche sia delle nuove distribuzioni Beta e di Dirichlet non centrali sia di quelle standard. Più precisamente, vengono proposte varie rappresentazioni, vengono analizzate le differenti forme assunte dalle densità, vengono ricavate approssimazioni delle stesse, vengono derivate formule generali per i momenti e, in ambito bayesiano, viene studiata la coniugatezza ai modelli Binomiale e Multinomiale. Infine, in ambito bayesiano non parametrico, vengono introdotte due estensioni non centrali del processo di Dirichlet. Di tali processi vengono fornite le caratteristiche marginali finito-dimensionali e la rappresentazione delle traiettorie discrete
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Ardeni, Eugenio. « Analisi di criteri di gestione di reti complesse di distribuzione dell'energia ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11340/.

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La tesi è il risultato di uno studio condotto sulle reti distribuzione dell’energia termica, elettrica e frigorifera; queste reti possono essere sviluppate per aumentare la diffusione della microgenerazione e generazione diffusa con l’obiettivo di renderle autonome elettricamente, termicamente e in alcuni casi indipendenti dal punto di vista del combustibile sfruttando possibilmente cogeneratori integrati e sistemi a fonte rinnovabile. In particolare la tesi si sofferma sull’analisi di criteri di gestione di una rete di teleriscaldamento esistente in modo da ridurne al minimo le dispersioni di energia termica in ambiente e gli scambi di energia elettrica con la rete nazionale. Lo sviluppo della tesi è stato suddiviso sostanzialmente in tre parti: la prima riguarda la caratterizzazione del comportamento di una rete di teleriscaldamento reale nel comprensorio urbano di Corticella a Bologna con determinati sistemi di produzione dell’energia elettrica e termica in centrale; nella seconda parte vengono analizzati nuovi sistemi in centrale di produzione e presso le utenze; infine la terza parte riguarda l’analisi economica ed energetica di tutte le soluzioni di gestione esaminate. Quindi ogni configurazione, data da nuovi sistemi di produzione delle fonti energetiche richieste e di gestione della rete, viene prima analizzata in riferimento a tre tipologie di scambio termico presso le utenze e poi valutata in termini di consumo di combustibile e di scambi di energia elettrica con la rete nazionale attraverso il costo di acquisto del gas naturale, il costo d’acquisto dell’energia elettrica dalla rete e il prezzo di vendita dell’energia elettrica alla rete. Sebbene le utenze vengano considerate sempre in assetto passivo all’interno di alcune configurazioni viene sfruttata la delocalizzazione della produzione di energia termica e la gestione della rete a bassa temperatura per ridurre il più possibile l’impatto ambientale della centrale e della rete di teleriscaldamento.
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Manzelli, Alessandra. « Orchestrazione di containers per una piattaforma di distribuzione di dati semantici ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19380/.

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Questa tesi affronta lo studio delle piattaforme Docker e Kubernetes. Per comprendere al meglio le applicazioni pratiche eseguite, viene spiegata la teoria che sta alla base di questi progetti open-source e i motivi che hanno portato un rinnovamento della virtualizzazione con lo scopo di renderla più leggera e veloce. Viene quindi analizzato nel dettaglio Docker, il suo funzionamento e la sua architettura, paragonandolo poi con le macchine virtuali, al fine di comprendere al meglio i vantaggi di questa nuova piattaforma. Successivamente viene analizzato il funzionamento e l’architettura di Kubernetes per cogliere i suoi vantaggi quando utilizzato insieme a Docker. Una volta compresa la teoria di questa applicazione ed aver fornito una panoramica completa del cloud e delle varie tecniche di virtualizzazione moderne, si passa allo studio pratico che consiste nel “dockerizzare” dei file eseguibili Java (JAR) che nel loro insieme costituiscono una semplice applicazione di rete basata su un’architettura per la distribuzione di dati semantici denominata SEPA (SPARQL Event Processing Architecture). Inizialmente questi file sono stati trasformati in immagini attraverso l'uso di Dockerfile e successivamente sono stati testati con l'utilizzo di un Docker-Compose in grado di far dialogare i container tra di loro. A seguire si è proceduto con lo studio del funzionamento di Kubernetes per verificare se effettivamente fosse in grado di rendere la virtualizzazione molto più autonoma. Le immagini precedentemente create sono state caricate nella repository di Docker Hub e utilizzate per generare dei pod, l'elemento più piccolo gestito da Kubernetes. In conclusione, con l'utilizzo dei service, si può affermare che i pod risultano, al contrario dei container, maggiormente veloci e pratici in quanto completamente autonomi e quando si verificano dei problemi si aggiornano senza la necessità di un riavvio manuale.
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TONIOLO, FRANCESCO. « YOUTUBE E VIDEOGIOCHI. PROSPETTIVE DI RICERCA SU PRODUZIONE,DISTRIBUZIONE E IMMAGINARI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/58408.

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Résumé :
La presente tesi propone una mappatura sui rapporti fra i creatori di contenuti su YouTube (definiti “youtubers”) e i videogiochi. L’impatto di queste nuove figure, collocate fra il profilo dell’influencer e della celebrity, è stato indagato osservandone le ricadute economiche, produttive e di immaginario. L’indagine è stata condotta sfruttando differenti fonti, metodologie (qualitative e quantitative) e prospettive teoriche, in una generale collocazione nel quadro delle industrie creative intrecciate con i game studies e i cosiddetti “YouTube studies”. La tesi, oltre a fotografare l’attuale situazione del gaming su YouTube, presenta un modello le cui buone pratiche possono essere applicate ad ulteriori casi, legati non solo ai videogiochi ma al settore delle industrie creative in generale.
The research project investigates the connections between YouTube content creators (“youtubers”) and video games. The impact of these youtubers, half influencers and half celebrities, is observed in its economic and productive dimension, and in its influence on the collective imagination. The analysis has been conducted with different sources, methodologies (both qualitative and quantitative) and theoretical prospectives, in a general framework related to creative industries, game studies and “YouTube Studies”. The research analyzes the current situation of gaming contents on the YouTube platform, and presents a model related to content creators in the creative industries.
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Agostinone, Monica. « Caratterizzazione geostatica spazio temporale della distribuzione di benzene sul territorio europeo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/141/.

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Calabretta, Antonino. « Studio del ciclo produzione-distribuzione di idrogeno per la mobilità sostenibile ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1053/.

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Marchi, Angela <1980&gt. « Ottimizzazione delle reti di distribuzione idrica tramite algoritmi genetici multi-obiettivo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1381/1/Marchi_Angela_tesi.pdf.

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Résumé :
Water distribution networks optimization is a challenging problem due to the dimension and the complexity of these systems. Since the last half of the twentieth century this field has been investigated by many authors. Recently, to overcome discrete nature of variables and non linearity of equations, the research has been focused on the development of heuristic algorithms. This algorithms do not require continuity and linearity of the problem functions because they are linked to an external hydraulic simulator that solve equations of mass continuity and of energy conservation of the network. In this work, a NSGA-II (Non-dominating Sorting Genetic Algorithm) has been used. This is a heuristic multi-objective genetic algorithm based on the analogy of evolution in nature. Starting from an initial random set of solutions, called population, it evolves them towards a front of solutions that minimize, separately and contemporaneously, all the objectives. This can be very useful in practical problems where multiple and discordant goals are common. Usually, one of the main drawback of these algorithms is related to time consuming: being a stochastic research, a lot of solutions must be analized before good ones are found. Results of this thesis about the classical optimal design problem shows that is possible to improve results modifying the mathematical definition of objective functions and the survival criterion, inserting good solutions created by a Cellular Automata and using rules created by classifier algorithm (C4.5). This part has been tested using the version of NSGA-II supplied by Centre for Water Systems (University of Exeter, UK) in MATLAB® environment. Even if orientating the research can constrain the algorithm with the risk of not finding the optimal set of solutions, it can greatly improve the results. Subsequently, thanks to CINECA help, a version of NSGA-II has been implemented in C language and parallelized: results about the global parallelization show the speed up, while results about the island parallelization show that communication among islands can improve the optimization. Finally, some tests about the optimization of pump scheduling have been carried out. In this case, good results are found for a small network, while the solutions of a big problem are affected by the lack of constraints on the number of pump switches. Possible future research is about the insertion of further constraints and the evolution guide. In the end, the optimization of water distribution systems is still far from a definitive solution, but the improvement in this field can be very useful in reducing the solutions cost of practical problems, where the high number of variables makes their management very difficult from human point of view.
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Marchi, Angela <1980&gt. « Ottimizzazione delle reti di distribuzione idrica tramite algoritmi genetici multi-obiettivo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1381/.

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Résumé :
Water distribution networks optimization is a challenging problem due to the dimension and the complexity of these systems. Since the last half of the twentieth century this field has been investigated by many authors. Recently, to overcome discrete nature of variables and non linearity of equations, the research has been focused on the development of heuristic algorithms. This algorithms do not require continuity and linearity of the problem functions because they are linked to an external hydraulic simulator that solve equations of mass continuity and of energy conservation of the network. In this work, a NSGA-II (Non-dominating Sorting Genetic Algorithm) has been used. This is a heuristic multi-objective genetic algorithm based on the analogy of evolution in nature. Starting from an initial random set of solutions, called population, it evolves them towards a front of solutions that minimize, separately and contemporaneously, all the objectives. This can be very useful in practical problems where multiple and discordant goals are common. Usually, one of the main drawback of these algorithms is related to time consuming: being a stochastic research, a lot of solutions must be analized before good ones are found. Results of this thesis about the classical optimal design problem shows that is possible to improve results modifying the mathematical definition of objective functions and the survival criterion, inserting good solutions created by a Cellular Automata and using rules created by classifier algorithm (C4.5). This part has been tested using the version of NSGA-II supplied by Centre for Water Systems (University of Exeter, UK) in MATLAB® environment. Even if orientating the research can constrain the algorithm with the risk of not finding the optimal set of solutions, it can greatly improve the results. Subsequently, thanks to CINECA help, a version of NSGA-II has been implemented in C language and parallelized: results about the global parallelization show the speed up, while results about the island parallelization show that communication among islands can improve the optimization. Finally, some tests about the optimization of pump scheduling have been carried out. In this case, good results are found for a small network, while the solutions of a big problem are affected by the lack of constraints on the number of pump switches. Possible future research is about the insertion of further constraints and the evolution guide. In the end, the optimization of water distribution systems is still far from a definitive solution, but the improvement in this field can be very useful in reducing the solutions cost of practical problems, where the high number of variables makes their management very difficult from human point of view.
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Aquino, Marco <1979&gt. « L'affiliazione commerciale tra contratto, sistema di distribuzione e rete di imprese ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/414.

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Squizzato, Stefania <1981&gt. « Polveri sottili e particolato secondario inorganico : distribuzione e origine nell'area veneziana ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1199.

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Résumé :
Lo scopo principale di questa tesi è quello di fornire una descrizione della composizione chimica del PM2.5 e della componente secondaria inorganica ponendo l’attenzione sui processi di formazione e di diffusione in relazione con le condizioni meteo-climatiche ed i trasporti a lunga distanza in un’area influenzata da un complesso scenario emissivo che comprende le attività industriali di Porto Marghera, il traffico navale e aeroportuale, il traffico urbano ed extraurbano. Gli obiettivi di questa tesi sono quindi: la caratterizzazione della frazione inorganica nel PM2.5 nell’area veneziana (sia primaria che secondaria); lo studio della composizione del PM2.5 in relazione ai principali ioni ed elementi, valutandone l’andamento temporale e la stagionalità e la relazione con i principali parametri meteo-climatici; l’identificazione delle sorgenti e/o i processi di formazione del particolato.
The aim of this study is to provide a description of the chemical composition of PM2.5 and secondary inorganic component focusing on the formation processes and diffusion in relation to environmental conditions and long-range transport processes. Venice-Mestre area is characterized by several emission sources: industrial zone of Porto Marghera; shipping traffic; Marco Polo airport and trafficked road network. The main goals are: the characterization of the inorganic fraction of PM2.5 in the Venice area (both primary and secondary); the study of the composition of PM2.5 in relation to major inorganic ions and elements, evaluating the seasonality and the relationship with the environmental conditions; the identification of sources and /or particulate formation processes.
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Vendrame, Elena <1984&gt. « Sostenibilità e canali commerciali : i prodotti agricoli biologici nella grande distribuzione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2202.

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Résumé :
La tesi si compone di una parte dove viene presentato il tema della sostenibilità, con uno sguardo sulle problematiche attuali, in particolare quelle che riguardano la situazione ambientale. Una seconda parte pone l'attenzione sui metodi di coltivazione sostenibili e a questo è collegata la tematica dei prodotti biologici. In un mercato in crisi che porta molti settori economici a collassare o in stagnazione, quello dei prodotti biologici vede, anche in Italia, una crescita lenta e costante. In ultima istanza saranno presi in esame i canali distributivi attraverso cui vengono venduti i prodotti biologici, con un'attenzione particolare al canale della grande distribuzione organizzata.
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Franceschin, Giacomo <1990&gt. « il principio di esaurimento e i contratti di distribuzione del software ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5958.

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Résumé :
partendo dal caso giurisprudenziale Oracle vs UsedSoft, la tesi mira ad inquadrare in ambito comunitario ed internazionale la tutela giuridica del software; spiegando se esso debba essere tutelato dal diritto di brevetto o dal diritto d'autore
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Galloppa, Federica <1995&gt. « L'impatto della servitization sulla distribuzione automobilistica. Il caso di Euromotors Srl ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18791.

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Résumé :
La rivoluzione in atto nell'industria automobilistica rappresenta una sfida cruciale per ciascun operatore, a qualsiasi livello della filiera, che si trova a riflettere profondamente su quali conseguenze tali dimensioni generino sul proprio business. In particolare, in questo elaborato ci si concentra sulla figura degli operatori della distribuzione automobilistica al dettaglio e agli effetti che un sostanziale cambiamento di contesto produce su di essi: la servitization. L'obiettivo sarà quello di fornire una, tra le possibili soluzioni, a quello che può essere il futuro modello di business dell'auto retailing ed evidenziare i principali elementi su cui spostare l'attenzione. Verranno analizzate le modalità in cui la combinazione di una rivoluzione da parte dell'offerta di prodotto (caratterizzata da una smaterializzazione, quindi dal passaggio da prodotto a servizio, per un'auto destinata presto a diventare "eascy") e un mutamento da parte della domanda del consumatore (caratterizzata dal crescente passaggio da possesso a utilizzo) possano impattare sulle modalità di creazione del valore per un concessionario. In particolare, verrà trattato il caso di studio dell'azienda Euromotors Srl, concessionario autorizzato Volvo del centro Italia, un caso interessante di cui capire l'evoluzione date le sue peculiarità in quanto micro dealer monobrand.
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