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Thèses sur le sujet « Distorsioni »

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1

Villani, Vincenzo. « Algoritmi per la correzione di distorsioni in immagini ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10398/.

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Résumé :
Studio, analisi ed implementazione di algoritmi esistenti per la correzione di distorsioni in immagini, con introduzione delle semplificazioni necessarie per la sua realizzazione in dispositivi embedded. Introduzione di nuovi metodi di semplificazione. Calibrazione di una telecamera o un sistema di telecamere stereo con lenti wide angle o fisheye tramite opencv.
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2

Falcomer, Federica <1988&gt. « Tra razionalità e distorsioni cognitive : l'Home Bias Puzzle ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3246.

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Résumé :
Da diversi studi emerge che gli individui non sempre si comportano in modo perfettamente razionale, anzi, spesso tendono ad agire sulla base di componenti emotive ed istintive violando quanto enunciato dalla teoria tradizionale della finanza. Con questo elaborato si intende quindi presentare un nuovo approccio per comprendere al meglio la teoria della finanza: la finanza comportamentale, che non vuole sostituirsi ai paradigmi classici, ma piuttosto colmarne le lacune. Diventa questo il punto di partenza per lo studio del fenomeno dell’home bias. Infatti, la tendenza degli investitori a privilegiare l’acquisto di titoli mobiliari nazionali costituisce uno degli elementi di maggiore apparente contrasto con i dettami della teoria finanziaria, manifestando un’apparente irrazionalità nel comportamento degli investitori, poiché l’insufficiente diversificazione internazionale comporta l’assunzione di un maggior rischio, a parità di rendimento atteso. Si vuole quindi indagare sui fattori da cui scaturisce attraverso una revisione della letteratura presente e un esperimento sottoposto ad un campione di studenti sotto forma di questionario.
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3

Mancuso, Ada. « Distorsioni informative nel decision-making process del consumatore ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/2068.

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Résumé :
2013 - 2014
The main objective of this work is to make a contribution to the existing international debate with regard to the consumer protection, a very important discipline for all citizens’ daily life. The opening words of this study may be found in chapter 1, in which an interdisciplinary consumer’s profile is defined. In particular, after a historical reconstruction of consumer protection and consumerism, different economical, psychological and sociological approaches of consumer decision process are proposed. In chapter 2 a series of surveys and recognitions are introduced in regard to the state of the art in order to rebuild the latest set of rules which are related to this matter (discipline) until is coming of the new consumer protection of the latest legislative decree 21/2014 that adopts an approach of "full harmonization" unpublished up to now. In chapter 3 the focus of attention is on the information role for the consumers as concerns the unfair trade practices within the Consume Code (Discipline). The consumer’s right to information is, infact, the guideline of the whole development of consumption relationship. [edited by author]
XIII n.s.
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4

Gaspari, Matteo. « Vincoli cosmologici dalle distorsioni geometriche della funzione di correlazione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9855/.

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Résumé :
L'accurata determinazione dei parametri che costituiscono un modello cosmologico è fondamentale per caratterizzare correttamente l'evoluzione globale dell'universo e per spiegare le sue caratteristiche locali. Per quanto riguarda questo lavoro di Tesi abbiamo studiato l'efficienza di un particolare metodo per la stima del parametro di densità della materia detto test di Alcock-Paczynski. Con tale metodo si studiando le distorsioni geometriche che un’errata assunzione dei parametri cosmologici introduce nella funzione di correlazione a due punti bidimensionale. Abbiamo applicato il test a diversi cataloghi prodotti dalla simulazione Magneticum. In particolare abbiamo studiato come l'efficienza del metodo nel riconoscere il corretto valore del parametro di densità dipenda dal tipo di tracciante considerato, dal redshift d'osservazione e dai metodi di modelizzazione delle distorsioni dovute alla dinamica degli oggetti osservati. Si è potuto osservare come l’efficienza del metodo dipenda dalla densità d’oggetti contenuti nel catalogo (rendendo le galassie il tracciante migliore su cui applicare il test) e dall’ampiezza dell’effetto di distorsione geometrica, massimo per redshift vicini a 1. Abbiamo verificato che considerare come indipendenti le misure effettuate sui cataloghi a diversi redshift migliora l’identificazione del corretto valore del parametro di densità. Nella combinazione delle diverse misure, inoltre, si nota che i contributi meno significativi vengono dai redshift estremi dell’intervallo considerato, ma i singoli risultati, per quanto incerti, non intaccano il risultato finale. Infine si è osservato come ridurre il numero di parametri liberi attraverso i quali si introducono nei modelli le distorsioni dinamiche, in particolar modo gli effetti di distorsione a piccole scale, migliora sensibilmente l’efficacia del metodo.
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5

Malagoli, Matteo. « Struttura e distorsioni del processo decisionale nella dinamica competitiva ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1854/.

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Résumé :
Nel mondo reale il comportamento umano si rivela essere fallace e distorto, sia a livello individuale che ambientale. L'organizzazione a sua volta non è esente da tali limiti; composta da esseri umani, interagisce con l'ambiente in modo fortemente soggettivo, basandosi sull'intuizione, su informazioni di breve periodo e senza riuscire a comprenderlo pienamente. Il presente lavoro di tesi si occupa di esplorare un ambiente di mercato, in presenza di organizzazioni caratterizzate da un processo decisionale fortemente soggettivo. Tramite alcuni esperimenti su un modello di simulazione, saranno studiate le interazioni delle organizzazioni con l'ambiente. L'obiettivo è quello di ottenere una migliore comprensione del comportamento delle organizzazioni nella dinamica competitiva, soprattutto in relazione a ciò che può garantire un vantaggio competitivo.
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6

Mazzoleni, Matteo <1990&gt. « Emotional journey : l'importanza dei sensi e delle distorsioni cognitive ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9830.

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7

Mazzanti, Diego <1994&gt. « Distorsioni psicologiche e innovazioni tecnologiche : il caso della mobilità elettrica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14769.

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Résumé :
La mobilità elettrica è spesso considerata una fonte di notevoli benefici per la collettività. I benefici apportati dalle innovazioni devono affrontare gli effetti di varie distorsioni che esistono sia nel singolo consumatore sia nella formazione delle politiche pubbliche. Nel campo delle intenzioni d’acquisto queste distorsioni generano metodi previsionali che portano a sovrastime. Si hanno pertanto ambiguità per cui è difficile per stampa, istituzioni e cittadini informarsi circa l’andamento dell’auto elettrica ed agire nel proprio interesse. Analizzeremo in primo luogo le distorsioni che portano alla formazione di sovrastime nella previsione degli acquisti futuri. In seguito, esploreremo come esistano distorsioni che portano a decisioni, politiche e discussioni non ottimali per la società. Seguirà quindi una riflessione su come le politiche che si basano su tali stime portino a risultati incerti per la società. Gli autori hanno infine analizzato le principali affermazioni presenti nel dibattito pubblico italiano ed estero e mostrano le difficoltà con cui si trovano dati scientifici.
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8

Masotti, Matteo <1985&gt. « Mercato dell'informazione, posizionamento dei media e distorsioni : Un'analisi attraverso l'algoritmo Wordfish ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7208/1/masotti_matteo_tesi.pdf.

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Résumé :
Una stampa libera e plurale è un elemento fondante di ogni sistema democratico ed è fondamentale per la creazione di un’opinione pubblica informata e in grado di esercitare controllo e pressione sulle classi dirigenti. Dal momento della loro creazione i giornali si sono imposti come un’importantissima fonte di informazione per l’opinione pubblica. La seconda metà del Novecento, inoltre, ha conosciuto innovazioni tecnologiche che hanno portato grandi cambiamenti nel ruolo della carta stampata come veicolo di trasmissione delle notizie. Partendo dalla diffusione della televisione fino ad arrivare alla rivoluzione digitale degli anni ’90 e 2000, la velocità di creazione e di trasmissione delle informazioni è aumentata esponenzialmente, i costi di produzione e di acquisizione delle notizie sono crollati e una quantità enorme di dati, che possono fornire moltissime informazioni relative alle idee e ai contenuti proposti dai diversi autori nel corso del tempo, è ora a disposizione di lettori e ricercatori. Tuttavia, anche se grazie alla rivoluzione digitale i costi materiali dei periodici si sono notevolmente ridotti, la produzione di notizie comporta altre spese e pertanto si inserisce in un contesto di mercato, sottoposto alle logiche della domanda e dell'offerta. In questo lavoro verrà analizzato il ruolo della domanda e della non perfetta razionalità dei lettori nel mercato delle notizie, partendo dall’assunto che la differenza di opinioni dei consumatori spinge le testate a regolare l’offerta di contenuti, per venire incontro alla domanda di mercato, per verificare l’applicabilità del modello utilizzato (Mullainhatan e Shleifer, 2005) al contesto italiano. A tale scopo si è analizzato il comportamento di alcuni quotidiani nazionali in occasione di due eventi che hanno profondamente interessato l'opinione pubblica italiana: il fenomeno dei flussi migratori provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo nel mese di ottobre 2013 e l'epidemia di influenza H1N1 del 2009.
A free and plural press is a central element of every democratic society and is crucial for the development of an informed public opinion, which can control and address the ruling classes. Since their creation, newspapers have been a very important source of information for the public opinion. From the second half of the twentieth century, moreover, several technological revolutions have modified the role of the press as a vehicle for the circulations of news. From the diffusion of the television to the digital revolution of the last two decades, creation and reporting of news has increased exponentially, and a huge quantity of data is now available to readers and researchers. Although the digital revolution has drastically reduced the material costs of news production, publishing companies have to face many other types of cost. This is the reason why this the production and the distribution of news are characterized by market processes and consequently by supply and demand driving forces. Aim of this work is to study the role of the demand and of the bounded rationality of readers, which are especially interested in news consistent with their beliefs. The model of market for news considered (Mullainhatal and Shleifer, 2005) is based on the idea that the differences between readers opinions lead mass-media to diversify their offer of news and to assume positions that can be even more radical than the readers’ ones. To verify the validity of the model for the Italian market for news, the behaviour of some important newspaper has been studied. The articles that have been analysed concerned two events that had a strong impact on the Italian public: the management of migratory flows coming from Northern-African countries during the month of October 2013 and the endemic spread of H1N1 flu (swine flu) in 2009.
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Masotti, Matteo <1985&gt. « Mercato dell'informazione, posizionamento dei media e distorsioni : Un'analisi attraverso l'algoritmo Wordfish ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7208/.

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Résumé :
Una stampa libera e plurale è un elemento fondante di ogni sistema democratico ed è fondamentale per la creazione di un’opinione pubblica informata e in grado di esercitare controllo e pressione sulle classi dirigenti. Dal momento della loro creazione i giornali si sono imposti come un’importantissima fonte di informazione per l’opinione pubblica. La seconda metà del Novecento, inoltre, ha conosciuto innovazioni tecnologiche che hanno portato grandi cambiamenti nel ruolo della carta stampata come veicolo di trasmissione delle notizie. Partendo dalla diffusione della televisione fino ad arrivare alla rivoluzione digitale degli anni ’90 e 2000, la velocità di creazione e di trasmissione delle informazioni è aumentata esponenzialmente, i costi di produzione e di acquisizione delle notizie sono crollati e una quantità enorme di dati, che possono fornire moltissime informazioni relative alle idee e ai contenuti proposti dai diversi autori nel corso del tempo, è ora a disposizione di lettori e ricercatori. Tuttavia, anche se grazie alla rivoluzione digitale i costi materiali dei periodici si sono notevolmente ridotti, la produzione di notizie comporta altre spese e pertanto si inserisce in un contesto di mercato, sottoposto alle logiche della domanda e dell'offerta. In questo lavoro verrà analizzato il ruolo della domanda e della non perfetta razionalità dei lettori nel mercato delle notizie, partendo dall’assunto che la differenza di opinioni dei consumatori spinge le testate a regolare l’offerta di contenuti, per venire incontro alla domanda di mercato, per verificare l’applicabilità del modello utilizzato (Mullainhatan e Shleifer, 2005) al contesto italiano. A tale scopo si è analizzato il comportamento di alcuni quotidiani nazionali in occasione di due eventi che hanno profondamente interessato l'opinione pubblica italiana: il fenomeno dei flussi migratori provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo nel mese di ottobre 2013 e l'epidemia di influenza H1N1 del 2009.
A free and plural press is a central element of every democratic society and is crucial for the development of an informed public opinion, which can control and address the ruling classes. Since their creation, newspapers have been a very important source of information for the public opinion. From the second half of the twentieth century, moreover, several technological revolutions have modified the role of the press as a vehicle for the circulations of news. From the diffusion of the television to the digital revolution of the last two decades, creation and reporting of news has increased exponentially, and a huge quantity of data is now available to readers and researchers. Although the digital revolution has drastically reduced the material costs of news production, publishing companies have to face many other types of cost. This is the reason why this the production and the distribution of news are characterized by market processes and consequently by supply and demand driving forces. Aim of this work is to study the role of the demand and of the bounded rationality of readers, which are especially interested in news consistent with their beliefs. The model of market for news considered (Mullainhatal and Shleifer, 2005) is based on the idea that the differences between readers opinions lead mass-media to diversify their offer of news and to assume positions that can be even more radical than the readers’ ones. To verify the validity of the model for the Italian market for news, the behaviour of some important newspaper has been studied. The articles that have been analysed concerned two events that had a strong impact on the Italian public: the management of migratory flows coming from Northern-African countries during the month of October 2013 and the endemic spread of H1N1 flu (swine flu) in 2009.
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Filippi, Elena. « Studio di trave a sezione variabile in presenza di distorsioni della sezione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3045/.

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Cicognani, Chiara. « Efficacia della terapia manuale nel trattamento delle distorsioni di caviglia : revisione della letteratura ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16913/.

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Résumé :
BACKGROUND Le distorsioni di caviglia sono l’infortunio più frequente nella popolazione attiva. L'aumento dell’articolarità, la scomparsa del dolore e il ritorno ad una performance in equilibrio ottimali, sono obiettivi da perseguire per garantire un recupero globale del soggetto colpito. OBIETTIVO Indagare l’efficacia della Terapia Manuale come trattamento singolo oppure come integrazione ad un protocollo riabilitativo tradizionale. FONTE DEI DATI La ricerca dei contributi scientifici è stata avviata su tre diversi database scientifici (PubMed, PEDro e Cochrane Library), è partita nel giugno 2018 e si è conclusa nel settembre dello stesso anno. CRITERI DI ELEGGIBILITÀ E SELEZIONE DEGLI STUDI Studi che trattassero soggetti con esperienza di almeno un evento distorsivo di caviglia che fossero stati trattati attraverso manovre di terapia manuale, sono stati inclusi nello studio. Qualsiasi tipo di trattamento conservativo è stato accettato come elemento di confronto. OUTCOME PRINCIPALI dolore, articolarità e performance in equilibrio dinamico dei soggetti. Dopo la ricerca in letteratura e l’applicazione dei criteri di eleggibilità, 7 studi han preso parte a questa revisione della letteratura (1 Revisione Sistematica e 6 studi clinici randomizzati). SINTESI DEI DATI La qualità metodologica degli studi è stata stabilita attraverso il CASP e la scala PEDro. L’analisi critica dei dati ha messo in luce l’efficacia della terapia manuale, come trattamento integrativo ad un protocollo riabilitativo tradizionale, in ciascuna delle misure di outcome prese in esame, solo in riferimento a risultati immediati o a breve termine. CONCLUSIONI Dalla sintesi ed analisi dei dati emerge come i risultati siano qualitativamente migliori quando la terapia manuale costituisce un’integrazione ai tradizionali protocolli riabilitativi, comportando un miglioramento più consistente in termini di diminuzione del dolore, aumento dell’articolarità e performance in equilibrio dinamico.
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Magarelli, Michele. « Studio della modellazione multifisica del processo di tempra in stampo per la previsione delle distorsioni ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
Lo studio condotto nell'elaborato è stato incentrato sull'analisi delle distorsioni, in particolare, delle variazioni dimensionali indotte dal ciclo di cementazione e tempra in stampo su geometrie cilindriche cave a diametro interno crescente in 18NiCrMo5 e 20MnCr5, utilizzando il codice di calcolo agli elementi finiti COMSOL Multiphysics. I risultati ottenuti dalla modellazione multifisica del processo sono stati confrontati con i risultati sperimentali allo scopo di valutare la bontà del modello matematico e di discutere le variabili sulle quali intervenire per avvicinare i valori
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Falo, Francesco. « Nuova misura del parametro di densità della materia dalle distorsioni geometriche nel clustering delle galassie BOSS ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15438/.

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Résumé :
Uno dei principali obiettivi della cosmologia osservativa moderna è la misura dei parametri del modello cosmologico standard. Tra questi vi è il cosiddetto parametro di densità della materia, Omega. In questo lavoro di Tesi abbiamo utilizzato uno dei più estesi cataloghi spettroscopici di galassie, fornito dalla Baryon Oscillation Spectroscopic Survey (BOSS), per misurare Ωm tramite il test di Alcock-Paczynsky. Nello specifico, abbiamo sfruttato le anisotropie geometriche nella funzione di correlazione a due punti delle galassie, dovute alla scelta di una cosmologia diversa da quella reale nel calcolo delle distanze comoventi. Il risultato ottenuto è un valore di 0.29 per il parametro di densità della materia, consistente con misure indipendenti ottenute in passato sfruttando diverse sonde cosmologiche, quali la radiazione cosmica di fondo e le proprietà spaziali delle strutture a grande scala dell'Universo.
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Franchi, Mario. « Previsione e compensazione delle deformazioni di un componente stampato con tecnologia SLM (Selective Laser Melting) tramite Simufact Additive ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18919/.

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Résumé :
Allo stato dell’arte i processi di manifattura additiva, date la complessità dei fenomeni fisici coinvolti e la numerosità dei parametri di processo impostabili, sono ancora caratterizzati da considerevole incertezza, tanto da vedere ancora applicato il metodo “try and error” per l’ottenimento della qualità finale desiderata. Nei processi di produzione tradizionali, tuttavia, tale metodologia è stata spostata dall’ambiente reale a quello virtuale grazie all’impiego di software per la simulazione agli elementi finiti, il cui utilizzo non ha solamente ridotto notevolmente i sia i costi che i tempi di progettazione, ma ne ha anche reso possibile l’ottimizzazione, dando vita al “Design for Manufacturing”. Recentemente la tecnica di simulazione ha mosso i primi passi nel mondo della fabbricazione additiva: scopo principale di questo elaborato è quello di indagarne le attuali potenzialità, mettendone in luce punti di forza e lacune. Oggetti di studio di questo elaborato sono stati la previsione e la compensazione delle deformazioni di un componente stampato con tecnologia SLM (Selective Laser Melting). L’analisi dello stato tenso-deformativo del pezzo da produrre è stata realizzata con un software commerciale, Simufact Additive, specializzato nella simulazione dei processi di Additive Manufacturing a letto di polvere, con il quale è stato possibile impostare tre tipologie di simulazione: meccanica, termica e termomeccanica. Per ciascuna di queste sono stati analizzati diversi ambiti, fra cui i più significativi sono risultati essere quello delle tensioni residue e quello delle distorsioni superficiali. Con particolare riferimento a quest’ultimo, i risultati ottenuti dalle simulazioni appaiono molto incoraggianti. Si può concludere che, sebbene ancora lontani dai risultati raggiunti nelle lavorazioni tradizionali, la simulazione dei processi Additive si stia muovendo rapidamente per colmare il gap, e risulti già applicabile in ambito industriale.
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Pecoraro, Massimo. « Old and new problems in continuum structural materials ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2014. http://hdl.handle.net/10556/1469.

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Résumé :
2012 - 2013
The PhD thesis in Mathematics titled "Old and New Problems in continuum structural masterials " is divided into two parts. In Part I ( Chapter I and II relative to the " Old Problems" ) is studied in particular the classic behavior of materials from the mechanical point of view. In Chapter I were determined tensors of stress and strain in a solid having the shape of a hollow cylindrical , that is not simply connected , when it does act on it a displacement field able to induce all six elementary distortions of Volterra in the case where the material constituting the solid is homogeneous , linearly elastic and transversely isotropic . Unlike Volterra considers an isotropic body, characterized by two elastic constants : (E and G) , presents in the constitutive relations of the material become five (A, C, F, L and N). The result obtained is that the functions of displacement [u1 (x,y,z), u2 (x,y,z), u3 (x,y,z) ] . meet the indefinite equations of elastic written using the five elastic constants , but as Volterra , they do not cancel the load over the entire border of the hollow cylinder . In other words, do not give rise to a real distortion in that the action of the shift functions do not carry the cylinder from a natural configuration to a spontaneous through an isothermal transformation in which the load boundary is null but only self- balanced... [edited by author]
XII n.s.
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Weinhold, Toralf. « Die HWS-Distorsion ». Diss., lmu, 2008. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bvb:19-87313.

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Keyssler, Jens. « Psychosoziale Prädiktoren für Beschwerden nach HWS-Distorsion ». [S.l.] : [s.n.], 2004. http://archiv.ub.uni-marburg.de/diss/z2004/0391/.

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Attali, Eve. « Etude neuropsychologique et anatomo-fonctionnelle des distorsions mnésiques ». Paris 6, 2008. http://www.theses.fr/2008PA066532.

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Résumé :
Ce travail visait à mieux comprendre l’origine des distorsions mnésiques. Grâce à une épreuve de rappel libre d’histoires nous avons montré, que l’interférence entre des informations surapprises et nouvelles engendrait des confabulations. Le rôle primordial des processus d’encodage dans la genèse des confabulations par l’adjonction d’une épreuve d’attention divisée à l’encodage. Puis, nous avons utilisé un paradigme de reconnaissance de mots de haute et basse fréquence qui nous a permis de confirmer que les fausses reconnaissances et les intrusions étaient également dues à la prépondérance des informations sémantiques sur les informations épisodiques et à des processus d’encodage défaillants. Ces résultats sont confirmés par les données de la pathologie puisque les patients atteints de la maladie d’Alzheimer qui ont un trouble épisodique précoce et des capacités sémantiques relativement préservées sont plus sujets aux distorsions mnésiques que les sujets âgés contrôles. Enfin, une étude en IRMf a permis de mettre en évidence un réseau neuronal sous-tendant la production de fausses reconniassances.
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André, Thomas. « Codage vidéo scalable et mesure de distorsion entropique ». Nice, 2007. http://www.theses.fr/2007NICE4051.

Texte intégral
Résumé :
Les derniers standards de compression vidéo améliorent la qualité des vidéos compressées, et intègrent de nouvelles fonctions telles que la scalabilité. Celle-ci consiste à pouvoir extraire, à partir d'un seul flux vidéo compressé, plusieurs versions de cette vidéo, avec un débit, une fréquence, et une résolution variables. Cependant, la scalabilité s'accompagne souvent de pertes de performances. Nous présentons tout d'abord un codeur vidéo scalable par transformée en ondelettes compensée en mouvement. La transformée en ondelettes apporte une flexibilité accrue et un support natif de la scalabilité qui limite grandement la perte de performances. Nos principales contributions portent sur le filtrage temporel, l'estimation optimale des vecteurs mouvement, l'allocation de débit basée modèle et la scalabilité. Dans une seconde partie, nous introduisons une mesure de distorsion fondée sur l'entropie différentielle du signal conditionnée au signal quantifié. En effet, si l'erreur quadratique moyenne est en général utilisée comme critère de distorsion, elle tend à favoriser les coefficients de plus haute énergie. Ce choix est judicieux à fort débit, et correspond aux impressions visuelles ressenties ; cependant, il n'en est pas de même dans le cas général. Nous analysons les propriétés de la mesure de distorsion proposée et nous l'intégrons dans un algorithme de construction d'un quantificateur scalaire et vectoriel optimal. Nous proposons également un algorithme rapide d'allocation de débit fondé sur cette mesure de distorsion, qui permet d'améliorer grandement la qualité visuelle des images fortement compressées tout en préservant la compatibilité avec la norme JPEG2000
The current video compression standards MPEG4 and H. 264 improve the tradeoff between rate and quality of compressed videos. They also support new features such as scalability, which enables the user to decompress a single video bit-stream to different rates and spatiotemporal resolutions without any additional computation. However, scalability often results in a performance drop for given resolution and rate. In a first part, we propose a scalable motion- compensated wavelet-based video coder. Wavelet transforms bring more flexibility and offer a natural support to scalability, so that it can be implemented with very limited performance loss. Our main contributions are related to motion-compensated temporal filtering, optimal motion vectors estimation, model-based bit allocation, minimal-cost scalability and occlusion management. Moreover, the proposed decoder is entirely compatible with the still-image coding standard JPEG2000. In a second part, we introduce a distortion measure based on the conditional differential entropy of the input signal given its quantized value. Indeed, mean squared error has been widely used as a distortion criterion, but tends to favor high-energy coefficients. Although this behavior is relevant at high bit-rate, it does not always lead to a better visual quality in the general case. We investigate the intrinsic properties of the proposed distortion measure and we integrate it into optimal scalar and vectorial quantizers. We also propose a fast bit allocation algorithm based on this distortion measure, which leads to a great visual quality improvement of highly-compressed images while preserving JPEG2000 compatibility
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Le, Breton Rémy. « Large synoptic survey telescope : distorsions électrostatiques dans les ccd ». Thesis, Paris 6, 2017. http://www.theses.fr/2017PA066298/document.

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Résumé :
La prise en compte et la correction des effets induits dans les images par les détecteurs du plan focal (CCD) a été identifié comme étant un point essentiel pour remplir les objectifs scientifiques de la collaboration LSST- Dark Energy Science Collaboration. Le groupe de travail SAWG a été crée, et des bancs optique ont été mis à contribution dans certains laboratoires de la collaboration (UC Davis, SLAC, BNL et LPNHE) afin d'adresser le problème. LSST fait partie d'une nouvelle catégorie de télescopes : les grands plans focaux. Depuis une dizaine d'années que ceux-ci sont équipés de CCD à haute résistivité, un certain nombre de nouveaux effets ont été identifiés. Une attention toute particulière est portée sur la compréhension des distorsions électrostatiques inhérentes aux propriétés du CCD qui ont un impact sur les mesures de science. Le travail de cette thèse est centré sur l'étude de l'effet brighter-fatter et des tree-rings. Il a été démontré qu'avec certains types d'illuminations, il était possible de caractériser ces effets avec précision. C'est dans le but de produire ces illuminations qu'un projecteur de franges a été développé sur le banc optique du LPNHE. Dans ce document sont ainsi présentés : une nouvelle méthode de caractérisation des tree- rings testée sur des simulations ; une nouvelle méthode de mesure de l'effet brighter-fatter basée sur la projection de profils de Ronchi ; une étude complète des différentes propriétés de l'effet brighter-fatter dans laquelle a été mis en place un modèle électrostatique simplifié. Enfin, l'efficacité d'une méthode de correction, dite de descrambling est évaluée
The removal of the sensor signature in the science images has been identified by the LSST Dark Energy Science Collaboration as a mandatory path to fullfill its scientific goals. The SAWG working group has been put together to perform this task for the collaboration. It has access to optical benches in some of the laboratories of the collaboration (UC Davis, SLAC, BNL and LPNHE) for this purpose. LSST belongs to a new category of telescopes equiped with large focal planes. For the decade that they have been equipped with thick, high resistivity Charge Coupled Devices (CCD), new effects have been identified. A particular attention is given to the understanding of the electrostatic distortions that are inherent to the CCD properties. These electrostatic distortions have an impact on science measurements. My PhD work is centered on the study of the brighter-fatter effect and the tree-rings. It has been shown that with different kind of illuminations, it was possible to accurately characterize these effects. A fringe projector has been developed on the optical bench of the LPNHE in order to produce these particular illuminations. In this document, we present : a new method, tested on simulations, to characterize the tree-rings; a new method to measure the brighter-fatter effect based on the projection of Ronchi profiles; a complete study of the different properties of the brighter-fatter effect, where we developped a simplified electrostatic model. Finally, the efficiency of a correction method, called descrambling, is evaluated
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Bazelaire-Dussau, Céline de. « Les distorsions d'indicatrices de réflexion en sismique 3D azimutale ». Pau, 2001. http://www.theses.fr/2001PAUU3030.

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Morin, Brice. « Des raccords aux faux raccords : les distorsions spatio-temporelles / ». [S.l.] : [s.n.], 2003. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb41232579q.

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Pagot, Jean-Baptiste. « Modeling and monitoring of new GNSS signal distortions in the context of civil aviation ». Phd thesis, Toulouse, INPT, 2016. http://oatao.univ-toulouse.fr/17864/1/PAGOT_JB.pdf.

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Résumé :
GNSS is used nowadays in various fields for navigation and positioning including safety -of-life applications. Among these applications is civil aviation that requires a very high quality of service for the most demanding phases of flight in terms of integrity, accuracy, availability and continuity. To meet these requirements any source of potential service degradations has to be accounted for. One such example is GNSS signal distortions due to the satellite payload which can manifest in two ways: nominal distortions that are generated by healthy satellites due to payload imperfections and nonnominal distortions that are triggered by a satellite payload failure. The thesis first looks at the nominal distortions through GPS L1 C/A and Galileo E1C signals. Different types of observations are used based on correlation or chip domain visualization, and using high-gain and omnidirectional antennas. After the observation of nominal distortions, the dissertation investigates the non-nominal distortions due to the payload failure. Supported by the groundwork performed by civil aviation on signal distortion for the GPS L1 C/A signal, this dissertation aims at proposing new distortions models associated to the new GPS and Galileo signals that will be used by civil aviation after 2020. In particular, new TMs for new signals (GPS L5, Galileo E5a and Galileo E1C) are proposed. Finally, in this dissertation is built an appropriate monitor, referred to as SQM that is able to detect any distortion from the proposed TMs (for new signals) that could lead to a position integrity failure. Regarding GPS L1 C/A signal monitoring, such SQM is today implemented in GNSS augmentation systems including GBAS and SBAS. The current monitors are based on the analysis of the correlation function.
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Kumar, Mithlesh. « Magnetic flux distorsion in two-phase liquid metal flow ». Phd thesis, Toulouse, INPT, 2016. http://oatao.univ-toulouse.fr/15854/1/Kumar_1.pdf.

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Résumé :
A Generation IV Sodium cooled Fast Reactor (SFR) is being researched and developed at CEA, Cadarache France under the project named ASTRID. Monitoring gas presence in SFR is important with respect to its safe operation. In accordance with the principles of diversity, techniques based on different measurement principles have been proposed. This thesis concerns the detection and characterization of void using magnetic flux perturbation principle. An Eddy Current Flow Meter (ECFM) device is used for this purpose. From the technological point of view, the objective is to evaluate the feasibility of ECFM as a flow and/or void monitoring/characterizing device; and to determine which parameters are of interest and what are the precision of these measurements; and whether it is possible to measure the flow rate and void fraction simultaneously with the same ECFM device. From the physics point of view, the ECFM system involves the magnetic flux perturbation due to voids in the presence of Faraday induction and Lorentz force effects. Therefore ECFM integrated signal contains informations about the void, Faraday induction and Lorentz force effects based perturbation in magnetic flux and their couplings. Our objective is to understand the nature and extent of these couplings. Specific experiments have been developed to study the effects of flow velocity, void fraction and magnetic flux pulsations on the response of an ECFM. It consists in modeling the two-phase flow by a moving aluminium rod (plug flow) with holes and grooves to simulate voids. Flow velocity range of variation was 0
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Béra, Jean-Christophe. « Produits de distorsion acoustiques auditifs : modélisation cochléaire et mesure ». Ecully, Ecole centrale de Lyon, 1993. http://www.theses.fr/1993ECDL0023.

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Résumé :
La cochlée, qui est le siège de la transduction mécano-neuronale auditive, assure également un traitement efficace du signal vibratoire. Cette propriété fondamentale ne peut être modélisée que grossièrement par les mécanismes passifs linéaires classiques. Par ailleurs, le fonctionnement de la cochlée révèle des phénomènes non linéaires, tant lors d'études psychoacoustiques que par des mesures objectives comme celle des produits de distorsion acoustiques (pda). Or des mécanismes non linéaires, assurant au sein de la cochlée un contrôle local des vibrations, peuvent rendre compte des propriétés physiologiques de l'oreille interne. Dans cette optique - et des expériences cliniques le confirment - la mesure des pda permettrait d'évaluer le bon fonctionnement de ces mécanismes essentiels à l'audition normale. Un appareil de mesure de pda a donc été réalisé. Il se compose d'un système acoustique de stimulation et de recueil, et d'une carte électronique de traitement du signal associée à un pc. La partie acoustique consiste en une sonde qui comprend: deux émetteurs sonores pour la stimulation, et un microphone à faible bruit pour le recueil des pda. Le système électronique se trouve particulièrement sensible dans sa partie analogique. Un traitement du signal particulier est effectué par un microprocesseur, pour extraire le signal de pda. L'interprétation clinique des mesures de pda et d'oto-emissions acoustiques demeure imprécise. Cependant, les pda peuvent aider à évaluer les modèles cochléaires et à comprendre le détail des mécanismes sélectifs de l'audition
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La, Corte Valentina. « Systèmes de mémoire et distorsions mnésiques : approches neuropsychologique et neurophysiologique ». Phd thesis, Université Pierre et Marie Curie - Paris VI, 2012. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00831606.

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Résumé :
La relation entre mémoire épisodique (ME) et mémoire sémantique (MS) recouvre un intérêt majeur pour la compréhension de l'architecture fonctionnelle de la mémoire à long terme, ainsi que pour la compréhension des mécanismes sous-jacents aux différents types de déficits mnésiques. Notre objectif principal a été d'étudier le fonctionnement de ces deux systèmes mnésiques ainsi que leur dysfonctionnement, à travers l'étude des symptômes dits 'négatifs', tels que les oublis, et les symptômes positifs, tels que la confabulation. La première partie de ce travail concerne l'étude de l'organisation de ces deux systèmes mnésiques à l'aide d'un paradigme adapté à la magnétoencéphalographie (MEG). Une première étude réalisée en MEG chez des sujets âgés sains révèle une dissociation claire entre les corrélats neurophysiologiques de la ME pour les visages célèbres et inconnus, démontrant l'interdépendance entre ME et MS dans la reconnaissance des visages. Une deuxième étude comparative, entre un groupe de patients atteints de Maladie d'Alzheimer (MA) et un groupe de sujets sains, nous a permis de caractériser les corrélats physiopathologiques des déficits mnésiques dans la MA.La deuxième partie est centrée sur l'expression du dysfonctionnement de la ME et de la MS dans la confabulation. Nos études révèlent que la confabulation ne peut pas être considérée comme un pur déficit mnésique, mais plutôt comme un dysfonctionnement de la conscience temporelle. L'ensemble de ces travaux suggère que le lien entre mémoire, conscience et temporalité recouvre un intérêt majeur dans l'étude de l'organisation des systèmes mnésiques ainsi que pour une meilleure compréhension des pathologies mnésiques
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Pascal, Johan. « Mesure et prédiction des distorsions des engrenages traités par induction ». Mémoire, École de technologie supérieure, 2012. http://espace.etsmtl.ca/1116/1/PASCAL_Johan.pdf.

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Résumé :
La présente étude porte sur la mesure des distorsions engendrées par le procédé de durcissement par induction appliqué à des engrenages. Le traitement superficiel des engrenages par induction a pour but de durcir la surface de la denture, tout en gardant une certaine ductilité à coeur. Cela améliore la résistance au contact tout en garantissant une tenue en fatigue. Mais ce traitement thermique induit des modifications géométriques, ou distorsions, et les processus de fabrication de pièces de précision doivent alors inclure une étape de rectification. Afin de quantifier ces distorsions, une méthode de mesure sur une machine à mesurer tridimensionnelle a été mise en place. Dans un premier temps, l’étude porte sur des engrenages en acier AISI4340 de géométrie simple : denture droite, flanc en développante de cercle. Les résultats obtenus montrent que les distorsions sont homogènes sur le périmètre de la roue, et que, pour une recette d’induction donnée, elles sont répétables dans une plage de ± 2 μm pour les flancs et les rayons extérieurs de la denture, et jusqu’à ±5 μm pour les surfaces latérales. La comparaison entre quatre recettes d’induction différentes a aussi permis d’étudier leur influence sur les distorsions. Ces dernières sont de l’ordre de quelques micromètres, jusqu'à 25 μm au maximum. Pour ce type de roue, les distorsions peuvent être anticipées et ne justifient pas à elles seules une phase de rectification. La seconde partie des travaux a porté sur une géométrie de roue plus complexe, en acier AISI4340, avec une denture droite associée à un plateau, le tout relié par une section mince au reste de la pièce. Elle a montré que la géométrie générale d’une pièce traitée par induction peut avoir une forte influence sur les distorsions induites qui peuvent atteindre plusieurs centaines de microns. Les distorsions ne sont donc pas uniquement dues aux transformations métallurgiques de la pièce. L’étude de l’effet de différents paramètres d’induction et du matériau sur ces distorsions a permis de déterminer certaines tendances dans le but de les minimiser. Cependant, il n’est pas possible de donner de recette type, offrant les distorsions les plus faibles, à cause notamment des interactions entre les différents paramètres étudiés et de la réaction différente de chaque zone géométrique de la roue.
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Michaud, Pierre-Yohan. « Distorsions des systèmes de reproduction musicale : Protocole de caractérisation perceptive ». Phd thesis, Aix-Marseille Université, 2012. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00806288.

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Résumé :
Ces travaux concernent l'évaluation perceptive de la reproduction sonore. Le but de notre étude est de proposer un protocole permettant la caractérisation perceptive des non-linéarités et des phénomènes de distorsion modifiant le signal reproduit par un système tel qu'une enceinte acoustique. L'élaboration d'un tel protocole nécessite de rassembler de nombreuses enceintes et d'utiliser une méthode d'évaluation adaptée. Nous ne cherchons pas à évaluer la distorsion en terme de qualité globale mais plutôt à estimer les dissemblances perçues entre différentes enceintes distordues afin de révéler, grâce à une analyse multidimensionnelle MDS, les critères sur lesquelles les auditeurs se basent pour les différencier. Dans un premier temps, nous avons utilisé des signaux de synthèse afin de générer des échantillons dont la distorsion est contrôlable. Nous avons ainsi créé un corpus composé de nombreux échantillons distordus simulant ou se rapprochant du fonctionnement d'une enceinte acoustique avec différents types de non-linéarités. Ensuite nous proposons une méthode adaptée à l'évaluation de la dissemblance sur des corpus étendus que nous avons validée à partir de simulations et de tests d'écoute. Enfin, nous avons appliqué cette méthode d'évaluation sur le corpus d'enceintes que nous avons élaboré afin de tester l'utilisation du protocole proposé et de donner quelques résultats préliminaires concernant les dimensions perceptives liées à la distorsion non linéaire.
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Jonsson, Sonja, et Sebastian Krappedal. « Evaluation of residual stresses and distorsions in additively manufactured components ». Thesis, KTH, Hållfasthetslära (Avd.), 2018. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:kth:diva-232518.

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Résumé :
Additive manufacturing is a novel manufacturing technique, which has developed rapidly in recent years. The additive manufacturing process produces complex geometries, light weighted components and reduces the material waste. During the building process, a laser energy source is commonly used to melt the metal powder. Due to the presence of thermal gradients, residual stresses resides in the final product. These residual stresses, when released, result in a distortion of the product. To predict the appearing residual stresses and distortions, simulation tools can be used and prevent costly trials of failed printed products. This thesis investigates whether a good prediction of residual stresses and distortions can be performed in additively manufactured components using MSC Simufact. The inherent strain method was used to predict the residual stresses and distortions of a cantilever beam respectively a pipe. The printed components were then compared with the simulations. The residual stresses were examined using a X-ray di↵ractometer and the distortions were analyzed by a laser scanner.Results showed that the predicted distortions of the pipe correlated well with the simulations. However, the residual stresses were dicult to compare with the simulations. The conclusion that Simufact Additive can predict distortions can thus be drawn.
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Saint-Germain, Benoît. « Etude expérimentale et numérique des distorsions de structures mécano-soudées ». Châtenay-Malabry, Ecole centrale de Paris, 2006. http://www.theses.fr/2006ECAP1000.

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Résumé :
L'objectif de cette thèse est de proposer une méthodologie et des outils permettant de simuler de façon efficiente les distorsions engendrées par le procédé de soudage sur de larges structures. Le premier aspect de notre étude porte sur la modélisation du comportement du matériau. Un modèle métallurgique est alors proposé. Celui-ci présente l'intérêt d'être directement identifiable à partir de diagrammes TTA ou TRC et peut donc être facilement transposable à d'autres matériaux et applications. En ce qui concerne le comportement mécanique, nous proposons une démarche simplifiée permettant à l'utilisateur d'employer des lois d'écrouissage et d'écoulement différentes pour les diverses phases métallurgiques. Le second aspect de notre étude traite de la modélisation et de la simulation du procédé de soudage à différentes échelles. Dans un premier temps, nous présentons l'ensemble des techniques mises en œuvre pour la modélisation du procédé de soudage, et notamment la modélisation de dépose de cordon et la liaison dynamique des pièces lors du soudage. Ces techniques permettent alors de prédire la distorsion d'une éprouvette de laboratoire et d'une structure semi-industrielle. Une étude de sensibilité du modèle numérique permet d'identifier les facteurs de premier ordre qui permettent de prédire correctement la distorsion de ces structures. La simulation de l'assemblage d'un essieu de véhicule automobile permet au final de valider l'ensemble des outils ainsi que la démarche globale de cette étude
The objective of the present thesis is to provide a method and tools that permit to simulate welding distortions in large structures efficiently. The first part of the thesis deals with the modelling of material behaviour. A metallurgical model is proposed. The main advantage of this model is that it provides parameters which can be directly determined on TTT or CCT diagrams and thus easily applied to other materials and applications. Regarding mechanical behaviour, we suggest a simplified approach which enables the user to utilize different hardening laws or flow rules for each metallurgical phase. The second part deals with the modelling and simulation of the welding process in different true-scale components. All the techniques that allow to simulate the welding process, and more particularly dynamic activation of fillet elements and dynamic coupling of parts are presented. Thanks to these techniques, the prediction of distortions in a laboratory sample and a semi-industrial structure is made possible. A sensitivity study on the numerical model enables one to identify the most relevant factors that affect the model's response to distortions. Finally, this global approach is validated by the simulation of the automotive vehicle axle assembly
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Duan, Yonggang. « Modélisation numérique des distorsions résiduelles de soudage de structures minces ». Saint-Etienne, EMSE, 2007. http://www.theses.fr/2007EMSE0027.

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Résumé :
Le soudage est une des techniques d'assemblage les plus utilisées dans les secteurs de l'aéronautique, de l'automobile et de la construction navale. Un des principaux enjeux industriels est de limiter l'utilisation des outils de bridage de façon à réduire le coût et faciliter l'automatisation des lignes d'assemblage. Une façon de répondre à cette demande est de chercher à optimiser le procédé de soudage et la séquence de soudage. Cependant, l'optimisation expérimentale nécessite la mise en place de prototypes et de mesures coûteuses qui limitent le nombre de solutions pouvant être étudiées. La simulation par éléments finis peut être utilisée à cette fin, cependant elle est rendue difficile car, d'une part, elle met en jeu des phénomènes physiques complexes et, d'autre part, alors que des modèles locaux de la soudure sont généralement suffisants pour prédire les contraintes résiduelles, des modèles globaux sont nécessaires pour évaluer les distorsions. Ans cette thèse, une approche adaptative 3D/coque a été ainsi étudiée. Cette méthode consiste à déplacer un bloc d'éléments 3D avec la source de chaleur sur un maillage initialement constitué d'éléments de coque. Des éléments spécifiques (éléments de transition) sur les frontières du bloc, ont été pris en compte. Ensuite, une partie de cette thèse a été consacrée à une approche locale/globale, qui est proposée pour déterminer les distorsions résiduelles de soudage des structures de taille importante. Le principe de l'approche locale/globale et les problèmes proposés par cette approche ont été décrits. Enfin, une étude de la définition du modèle local, par simulations numériques et ainsi qu'une solution numérique sur un modèle simplifié, a été effectuée
Welding technology is one of the main joining techniques used in industry for parts assembly in aeronautics, automobiles and ships. One major industrial concern is to limit the use of clamping tools to reduce the cost and facilitate the automation of assembly lines. Optimization of the welding sequence and process is one way to reach this goal. However, experimental optimization requires prototyping and measurements which are extremely expensive and time consuming and finally, very few solutions can be used. Inite element simulations can be used in that aim but the difficulty is, on one hand, that welding processes involve complex physical phenomena and, on the other hand, that where local models are sufficient to predict stresses, only global 3D models can correctly evaluate distortions. N this thesis, a 3D/shell adaptive approach has been thus studied. This method consists in moving a block of 3D elements with the heat source over a mesh initially constituted by shell elements. Specific elements (transition elements) on the boundary of the 3D block have been taken into account. Hereafter, a part of this thesis has been devoted to a local/global approach, which is proposed to determine the welding residual distortions of large structures. The principle of the local/global approach and the problems raised by this approach have been described. Finally, a study of the definition of the local model, by numerical simulations as well as a numerical solution concerning a simplified model, has been carried out
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Zaafrani, Oumaya. « Protonation, distorsions structurales et espèces protoniques dans des pérovskites lacunaires ». Paris 6, 2010. http://www.theses.fr/2010PA066678.

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Yao, Jianping. « Algorithmes pour la reconnaissance de formes optique invariante aux distorsions ». Toulon, 1997. http://www.theses.fr/1997TOUL0014.

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Résumé :
L'objet de cette etude est d'etendre les possibilites des correlateurs optiques coherents pour l'invariance aux distorsions, par l'amelioration d'algorithmes existants et la recherche de solutions nouvelles. La premiere partie presente une revue detaillee de la reconnaissance de formes en optique coherente. Les architectures de base des correlateurs sont d'abord examinees, en s'attachant surtout aux filtres non lineaires pour l'amelioration des performances de correlation. On etudie ensuite les deux approches classiques pour l'invariance aux distorsions : decomposition harmonique et fonction synthetique discriminante. La seconde partie est une etude approfondie du filtre harmonique radial (invariance a l'echelle), dont l'expression theorique est revue et completee, avec une nouvelle methode de selection du centre d'expansion et du rang de l'harmonique. Des solutions originales sont presentees pour ameliorer les performances, utilisant detection de contour, filtrage de phase pure, ou divers filtres non-lineaires (combinaison de filtres harmoniques ou filtre de phase a frequences selectives). Ces ameliorations seront ensuite appliquees a d'autres filtres invariants. La troisieme partie presente deux approches nouvelles pour l'invariance a plusieurs parametres. La premiere, invariante a l'echelle verticale et horizontale, est une fonction synthetique discriminante construite avec des composants de meme ordre d'une decomposition harmonique logarithmique unidimensionnelle, reduisant le nombre d'images d'apprentissage. La seconde approche realise en outre l'invariance en rotation, grace a l'estimation prealable des parametres de rotation, echelle et projection d'axe quelconque, permettant la correction de l'image avant sa correlation avec une banque de modeles aux dimensions normalisees. Cette derniere methode, qui utilise tout le contenu de l'objet, offre des performances meilleures que le filtrage harmonique invariant a un seul parametre.
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LANGLOIS, SERGE. « Analyse et correction des distorsions en imagerie par resonance magnetique ». Caen, 1998. http://www.theses.fr/1998CAEN2039.

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Résumé :
Ce travail porte sur l'etude et la correction des principales distorsions que presentent les images acquises par resonance magnetique. A la suite d'une breve description des possibilites de l'irm, nous effectuons une analyse theorique detaillee des differentes etapes de la reconstruction d'une image a partir de l'expression du signal soumis a l'action des fonctions quelconques de distorsion. Cette etude nous permet de regrouper les divers effets en deux categories distinctes : les effets lies aux non-linearites des gradients et ceux lies a l'heterogeneite du champ. Ces effets se traduisent dans l'expression de l'image en termes de fonctions de deplacement des pixels, qui sont aussi utilisees comme fonctions de correction. Des expressions analytiques, derivees de la geometrie des bobines produisant le champ, sont associees aux fonctions de correction des non-linearites des gradients. Les parametres de ces fonctions sont determines par calibrage a l'aide d'un simple fantome cubique. La correction 3d, automatique et reproductible, est validee par comparaison avec la methode de correction 2d que propose le constructeur des appareils, ainsi que par comparaison avec des images acquises par tomodensitometrie. Nous presentons ensuite une methode d'estimation des fonctions associees aux heterogeneites du champ. Un algorithme original de traitement des images de phase cartographie precisement les heterogeneites, par le biais d'une double acquisition du meme objet. Cette version discrete des fonctions de correction est utilisee a la correction d'images par convolutions. L'application des fonctions a la correction d'images reduit les erreurs de position initiales, de plusieurs millimetres, en dessous de la resolution de l'image. Cette precision nous permet d'envisager une amelioration significative de la qualite des traitements et interpretations effectues sur les images acquises par resonance magnetique.
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Cherif, Iheb. « Modélisation et validation expérimentale de la distorsion de plaques usinées ». Thesis, Paris, ENSAM, 2019. http://www.theses.fr/2019ENAM0040.

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Résumé :
Les échangeurs thermiques des nouvelles générations de réacteurs nucléaires sont constitués de tôles en acier inoxydable AISI 316L. Ces échangeurs compacts permettent d’améliorer le rendement thermique et ainsi la production d’énergie. Durant la fabrication des plaques, des contraintes résiduelles apparaissent et peuvent engendrer une distorsion. Afin d’assurer l’assemblage de ces plaques, cette distorsion doit être maîtrisée et minimisée, principalement en contrôlant l’évolution du champ de contraintes résiduelles. Les contraintes résiduelles générées au cours des processus qui précèdent l’usinage ont été mesurées en utilisant différentes méthodes. Ensuite, ces contraintes résiduelles ont été intégrées dans un modèle numérique de distorsion prenant en compte les effets de séquence et le serrage au cours de l’usinage. La validation expérimentale du modèle a été effectuée en utilisant un dispositif expérimental intelligent composé de capteurs de force intégrés dans un système de bridage développé spécialement pour la thèse. Il a permis également d’étudier l’influence des conditions d’usinage sur la déformation des plaques. Enfin, le modèle de distorsion développé a été utilisé pour optimiser la stratégie d’usinage afin de minimiser la distorsion des tôles industrielles
Heat exchangers used in new nuclear power generation plants are made of AISI 316L stainless steel plates stacked in order to improve their efficiency and compactness. During the plates production, residual stresses appear and could cause distortion. To ensure the assembly, this distortion must be controlled and minimized, mainly by controlling the evolution of the residual stress field. Residual stresses generated by manufacturing processes preceding machining were measured using various methods. Then, the obtained residual stresses distributions were integrated into a developed model to predict part distortion, considering the clamping and machining sequence effects. Experimental validation was carried out using a smart experimental device with force sensors integrated in a clamping system was developed. The influence of machining conditions on the plate distortion was also studied using this set-up. Finally, the developed model was used to optimize the machining strategy in order to minimize the distortion
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Da, Costa Paulo. « Application de la distorsion rapide à des écoulements turbulents instationnaires ». Université Joseph Fourier (Grenoble), 2000. http://www.theses.fr/2000GRE10139.

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Résumé :
Le but de ce memoire est de developper une veritable fermeture instationnaire appliquee a des ecoulements de paroi soumis a un forcage temporel et donc caracterises par un desequilibre temporel. Les quantites sont moyennees et la reponse de l'ecoulement a la paroi est analysee a travers la modulation et le dephasage tires de cette moyenne. Nous utilisons les equations de l'energie cinetique turbulente et du taux de dissipation par unite d'energie cinetique avec des corrections a partir du nombre de reynolds turbulent pour modeliser les effets visqueux. Les fermetures jusqu'a present utilisees sont tirees de raisonnement quasi-stationnaire et supposent un equilibre temporel. Notre fermeture utilise la distorsion rapide. Elle relie par une equation temporelle la contrainte de cisaillement, le gradient de vitesse instantane et le coefficient de deformation. Nous avons augmente le temps de distorsion a la paroi afin de permettre une meilleure relaxation de l'energie cinetique turbulente. Les profils moyens predits par le modele sont insensibles au forcage externe, quelles que soient les amplitudes imposees. Notre modele reproduit egalement bien les caracteristiques de la modulation de l'intensite du frottement parietal et de la contrainte de cisaillement dans le regime quasi-stationnaire (equilibre temporel) et de relaxation (gel de la turbulence). Le modele ne represente pas le regime haute frequence. Nous proposons alors des modifications susceptibles de reproduire la remontee des modulations de l'intensite turbulente du frottement parietal, traduisant un changement de comportement de la turbulence. Nous proposons une approche modelisant le transport par les grandes echelles de la paroi vers le centre de l'ecoulement. Enfin, nous analysons les caracteristiques des ecoulements instationnaires avec un gradient moyen de pression adverse.
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Plourde, Carole. « Les distorsions cognitives et les traits de personnalité chez les pédophiles ». Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 2001. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk3/ftp05/MQ62593.pdf.

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Chabot, Gérard. « Des distorsions entre droit civil et droit fiscal en droit successoral ». Nantes, 1997. http://www.theses.fr/1997NANT4012.

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Résumé :
Considerant exclusivement le cadre de la succession, l'etude l'existence de distorsions entre droit civil et droit fiscal. Il a tout d'abord ete procede a l'identification des distorsions (partie 1), dans le cadre d'une etude complete de la succession. L'ensemble des regles d'imposition de la succession, des donations et legs, a ainsi ete expose. Les regles d'imposition de techniques conventionnelles particulieres ont ete analysees : assurance-vie, tontine. . . Puis l'on a envisage l'application des distorsions (partie 2). La distorsion vise a lutter contre la fraude et l'evasion fiscales. Cependant, la loi fiscale incite egalement a l'anticipation de la transmission successorale
Considering the inheritance, the study brings to light "distortions" between "civil law" and tax law. First, we proceeded to the identification (part 1) of these conflicts, in a comprehensive study of the inheritance. All the rules governing the taxation of the inheritance, the gifts and legacies were explained. Special contracts were studied : life assurance, tontine. . . Afterwards, we studied the application (part 2) of the distortions. "distortion" aims at making a stand against tax-evasion. Nevertheless, tax law also incite to anticipate the consequences of the inheritance
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Younes, Mohamad. « Techniques de pré-distorsion numérique pour l'optimisation des réseaux d'accès optiques ». Thesis, Brest, 2019. http://www.theses.fr/2019BRES0044.

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Résumé :
La montée en débit et la flexibilité d’accès sont des enjeux majeurs pour les futurs réseaux de télécommunication. Dans cette perspective, la fibre optique constitue un support de transmission incontournable permettant à ce jour des débits symétriques de l’ordre du Gb/s. La détection cohérente et l’emploi de formats de modulation multi-porteuse ont récemment eu un impact profond dans le domaine des communications optiques et l’une des implémentations les plus remarquables concerne l’OFDM optique cohérent (CO-OFDM). Cependant, l’OFDM présente un facteur de crête important, ce qui constitue un inconvénient notable limitant ses performances, en raison des non-linéarités diverses du canal. Cette thèse a eu pour objectif d'optimiser les performances d'un système de transmission CO-OFDM, en explorant la piste de la pré-distorsion des signaux numériques en bande de base en vue d’une linéarisation de l’émetteur, et principalement de l’amplificateur optique à semi-conducteurs (SOA). Divers algorithmes de pré-distorsion ont été comparés et ont montré leur intérêt au regard du compromis performance - faible complexité paramétrique. Le système de pré-distorsion étant non adaptatif, sa robustesse aux variations de caractéristiques de l’émetteur et du point de fonctionnement de l’amplificateur a été évaluée. L’optimisation d’une structure particulière de pré-distorsion a également été proposée
The increase in bandwidth and access flexibility are major challenges for future telecommunication networks. In this context, optical fiber is an essential transmission medium that nowadays allows symmetrical data rates in the Gb/s range. The coherent detection and use of multi-carrier modulation formats has recently had a profound impact in the field of optical communications. One of the most notable implementations is the coherent optical OFDM (CO-OFDM). However, OFDM has a significant peak factor due to the various non-linearities of the channel, which is a downside limiting its performance.The objective of this thesis was to optimize the performance of the CO-OFDM transmission system by exploring the pre-distortion of digital baseband signals for linearization of the transmitter, and mainly of the semiconductor optical amplifier (SOA). Various pre-distortion algorithms were evaluated and have shown their impact on the trade-off between performance and low parametric complexity.As the pre-distortion system is non-adaptive, its robustness with respect to variations in transmitter characteristics and amplifier operating point was evaluated. The optimization of a particular pre-distortion structure has also been proposed
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Bounechada, Nourreddine. « Distorsion des distances dans les groupes de Lie à croissance polynomiale ». Paris 6, 2002. http://www.theses.fr/2002PA066396.

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Picard, Guillaume. « Traitement statistique des distorsions non-linéaires pour la restauration des enregistrements sonores ». Phd thesis, Télécom ParisTech, 2006. http://pastel.archives-ouvertes.fr/pastel-00002315.

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L'objet de la thèse est l'étude, la modélisation et le traitement des distorsions non linéaires sonores, pour lesquelles les techniques actuelles s'avèrent impuissantes. L'approche retenue consiste à représenter, globalement, à la fois le signal audio à restaurer et le processus de distorsion, dans le cadre d'un modèle statistique. Cette approche présente un bon compromis entre une souhaitable généricité -possibilité de traiter à l'aide d'une méthode globale plusieurs types de distorsions- et l'utilisation de connaissances spécifiques, notamment concernant les sources de distorsions. La première étape de la thèse consiste en une analyse des mécanismes de la distorsion basée sur une série de mesures où plusieurs séquences audio sont enregistrées en entrée et en sortie d'appareils audiofréquences standards (amplificateurs de puissance, convertisseurs numérique-analogique, enregistreurs sur bandes magnétiques). Les éléments d'analyse retenus conduisent à la présentation des hypothèses principales du traitement. La méthode est basée sur un modèle de transmission non-linéaire choisi parmi ceux étudiés dans la littérature (modèles en cascades de Hammerstein simple), ainsi qu'un modèle des signaux à restaurer (modélisation autorégressive et modèle gaussien à écart-type variable). La seconde étape définit d'une part, la méthode d'identification ``autodidacte'' (à partir de la donnée seule du signal distordu) du modèle de distorsion et d'autre part, la technique de reconstruction de l'extrait sonore associée aux modèles de distorsion et de signal.
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Mahé, Gaël. « Correction centralisée des distorsions spectrales de la parole sur les réseaux téléphoniques ». Phd thesis, Université Rennes 1, 2002. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00114668.

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Résumé :
Ces travaux ont pour objet la correction des distorsions spectrales subies par la parole sur les réseaux téléphoniques, en premier lieu le réseau fixe (terrestre) dans sa partie analogique. Ces distorsions sont dues aux fonctions de transfert des terminaux téléphoniques en émission et en réception, et aux lignes téléphoniques analogiques correspondantes. Le but est de restaurer, en aveugle, un "timbre" le plus proche possible de la voix originale du locuteur, au moyen d'un traitement du signal centralisé dans un équipement du réseau.

Nous proposons un algorithme d'égalisation spectrale aveugle consistant à aligner, sur une bande de fréquences limitée (200-3150 Hz), le spectre à long terme du signal traité sur un spectre de référence (spectre de la recommandation P.50 de l'UIT-T). Des évaluations subjectives mettent en évidence une restauration satisfaisante du timbre original des locuteurs, dans la limite de la bande d'égalisation choisie.

Il apparaît toutefois que la quantification en loi A des échantillons de sortie de l'égaliseur induit un bruit gênant en réception. Deux approches sont donc proposées pour masquer perceptivement ce bruit par un reformage spectral. L'une est fondée sur la réinjection à l'entrée du quantificateur de l'erreur de quantification filtrée. L'autre explore selon un algorithme de type Viterbi les séquences temporelles des niveaux de quantification possibles, de manière à maximiser un critère probabiliste de masquage du bruit. Une évaluation subjective montre finalement d'une part que le bruit non reformé est préféré au bruit reformé, plus sporadique mais plus "rauque", d'autre part qu'une voix dont le timbre a été corrigé, au prix de ce bruit de quantification, est préférée à la même voix en réception d'une liaison téléphonique sans correction de timbre (et non bruitée).

Afin d'améliorer l'adéquation du spectre de référence de l'égaliseur aux différents locuteurs, une classification des locuteurs selon leur spectre, en deux ou quatre classes, est étudiée, et des critères de classement robustes aux distorsions de la liaison téléphonique sont définis. Cette classification permet d'utiliser non plus un spectre de référence unique, mais un spectre de référence par classe. Il en résulte une réduction de la distorsion spectrale induite par l'égaliseur, ce qui se traduit, pour certains locuteurs, par une amélioration significative de la correction de timbre.
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Bourque, Richard Josette. « Les distorsions mnémoniques en fonction de l'âge, le vocabulaire et la suggestibilité ». Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1998. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk3/ftp04/mq33858.pdf.

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Blin, Sandy. « La série des Distorsions de 1933 : Une parenthèse dans l’œuvre d’André Kertész ? » Thesis, Saint-Etienne, 2012. http://www.theses.fr/2012STET2160.

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Résumé :
Moins connues que Chez Mondrian, ou d’autres tirages devenus célèbres, les Distorsions de 1933 peuvent apparaître comme une série d’importance mineure dans l’œuvre d’André Kertész. La série de photographies qui la composent, vaste par le nombre, donne à voir des déclinaisons de nu qui n’ont plus rien d’académique, dans le traitement qu’en donne le photographe. Les corps, déformés grâce à un miroir courbe, surprennent de par leur modernité et leur caractère d’étrangeté, au regard du reste de la production de l’auteur. Constitue-t-elle pour autant une « parenthèse » dans son œuvre ? Il convient pour y répondre de s’interroger sur le contexte d’apparition de ces photographies et les raisons de leur création. Pour ce faire, une évaluation des composantes plastiques de chacune des images s’avère incontournable, avant que d’établir des liens et correspondances avec d’autres œuvres du photographe. L’angle choisi, qui favorise le rapport direct aux images en les plaçant au centre de la recherche, s’intéresse à la mise en œuvre des Distorsions à l’aune de la commande qui en suscita l’objectivation, tout en dévoilant comment ce cadre spécifique fut outrepassé. Le dispositif complexe employé pour la prise de vue est alors questionné, dans l’intention de mesurer l’importance et le rôle du miroir dans le dévoiement de l’image. A ce moment sont abordées, par le biais d’analyses à la fois formelles et esthétiques, les diverses typologies de corps, et leur rapport à l’espace dans l’image. Ce qui aboutit enfin à une vision d’ensemble, permettant de replacer ce corpus dans l’œuvre entier de Kertész, et de dégager les parentés intentionnelles dans sa logique de création
Less known than Chez Mondrian, or other famous prints, the Distortions of 1933 may appear as a series of minor importance in André Kertész’ work. The series of photographs, wide ranging in numbers, lets us see versions of nude, whose have nothing to do with academic, in the handling given by the photographer. Bodies, distorted by a curved mirror, surprising in their modernity and their strangeness, compared with the rest of the author production. Does it make up a "parenthesis" in his work? To respond to this question, we should wonder about the developing context of these photographs and also the reasons of their creation. An evaluation of visual aspects of each image is necessary, before establishing links and connections with other works made by the photographer. The angle chosen, which favors the direct images by placing them in the center of research focuses on the implementation of Distortions in the light of the order in which aroused objectification, while revealing how this specific framework was exceeded. The complex device used for the shooting is asked then, with the intention of measuring the importance and role of the mirror in the image’s corruption. At this time are addressed through analysis of both formal and aesthetic, the various types of bodies, and their relationship to space in the image. This leads finally to a vision, to put this body in the whole work of Kertész, and to identify the intentional similarities in his creation logic
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Karam, Georges. « Analyse et compensation des distorsions non linéaires dans les faisceaux hertziens numériques ». Paris, ENST, 1989. http://www.theses.fr/1989ENST0010.

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Résumé :
Pour une utilisation plus efficace du spectre disponible, les faisceaux hertziens numériques font appel à des modulations d'amplitude de deux porteuses en quadrature (maq) à grand nombre d'états. Apres la maq-16 et la maq-64, c'est la maq-256 qui est mise en oeuvre a l'heure actuelle. Avec l'augmentation du nombre d'états, ces modulations deviennent de plus en plus sensibles à toutes sortes d'imperfections et notamment aux distorsions non linéaires. En faisceaux hertziens, la source majeure de non linéarité est l'amplificateur de puissance utilise à l'émission. Pour réduire les effets des non linéarités on est amené à utiliser des techniques de compensation efficaces. L'analyse des non linéarités en faisceaux hertziens ainsi que leur compensation ont été le sujet de ce travail de thèse. Nous avons commencé cette étude par une analyse approfondie du problème des non linéarités. La modélisation du problème par la série de Volterra nous a permis d'interpréter les effets des non linéarités sur les performances du système. Les conclusions de cette première phase d'étude nous ont conduit à nous intéresser à la compensation de ces non linéarités qui se révèle être indispensable a des systèmes utilisant des maq a grand nombre d'états. L'étude de l'état de l'art, concernant les techniques de compensation des distorsions non linéaires, a été l'objet de la deuxième phase de ce travail. Nous avons étudié les techniques les plus connues, à savoir, la predistorsion en fréquence intermédiaire, la predistorsion de données, l'égalisation non linéaire (avec ou sans boucle de retour de décisions) et l'annulation directe de l'interférence intersymbole. Nous avons évalué les performances et la complexité de réalisation de chacune de ces techniques. Apres cette deuxième phase d'étude, nos travaux se sont orientes vers le développement de nouvelles techniques plus performantes.
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Ghazali, Ahmed. « L'institution coopérative au Maroc : des distorsions corrélatives au transfert d'un modèle étranger ». Grenoble 2, 1987. https://pastel.archives-ouvertes.fr/tel-00529343.

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Résumé :
Ce travail est consacre au transfert des cooperatives d'origine europeenne vers les pays en developpement. L'analyse est fondee principalement sur les cas de la france et du maroc. Dans l'un et l'autre cas, le cooperatisme s'est traduit par des residus normatifs ou institutionnels. Ces residus se traduisent par des principes et une ethique cooperatifs que la doctrine dominante presente comme ayant une vocation universelle. C'est pourquoi ils se traduisent par une institution cooperative egalement reputee a vocation universelle ayant une forme et un systeme de regles formel qui lui sont propres. Le sort reserve a l'originalite de cette institution differe selon que l'on considere les cooperatives dans un contexte d'economie developpee ou bien dans un contexte d'economie sous-developpee. Dans le cas de la france, les cooperatives sont obligees de renoncer en partie a leur originalite pour garder une place dans l'economie. L'analyse de leur particularisme sur le plan legal revele une alteration correlative de leur nature et de leurs principes juridiques distinctifs. Dans le cas du maroc, le transfert du modele d'institution cooperative d'origine europeenne se manifeste au niveau du droit positif encore en gestation a l'heure actuelle. Mais sur le plan socio-economique, les cooperatives ne se detachent presque pas des objectifs et des activites de l'etat. Cette dependance ainsi que les conditions socio-culturelles propres a la societe marocaine provoquent des distorsions evidentes entre le modele importe et les cooperatives qui fonctionnent dans notre pays
This paper deals with the tranfer of cooperatives as a movement of ideas and as specific institutions of europeen origin to developing countries. This analysis is based on the cases of france and morocco. In both casses cooperation was translated in practice by residues normative or institutional. Both residues are manifested in the ethics and in the cooperative principles that the dominating doctrine present as having a universal vocation. That is why they translate in a model of cooperative institutions known for their universal vocation and regulated by specific formal rules. The outcome of this originality differs depending on whether thses cooperative institutions are considered in a context of a developed economy or in a context of an underdeveloped one. In the case of france the cooperatives are obliged to increasingly renounce their originality in order to maintain their role in the economy. This tendency is verified also in the speculiarity which reveals correlative alteration of the nature of the cooperatives and of their distinctive legal principles. In the case of morocco, the transfer of the model of the cooperative institution of europeen origin is manifested at the level of positive law in gestation at the present time. But at the socio-economic level, the cooperatives are hardly detached from the objectives and the activities of the state. This dependance as well as the socio-cultural condition proper to the moroccan society lead ti evident discrepencies between the imported model and the existing cooperatives in our country
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Karam, Georges. « Analyse et compensation des distorsions non linéaires dans les faisceaux hertziens numériques / ». Paris : Ecole nationale supérieure des télécommunications, 1989. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb35071851v.

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Ghazali, Ahmed. « L'Institution coopérative au Maroc des distorsions corrélatives au transfert d'un modèle étranger ». Lille 3 : ANRT, 1989. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb37597872t.

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Picard, Guillaume. « Traitement statistique des distorsions non-linéaires pour la restauration des enregistrements sonores / ». Paris : École nationale supérieure des télécommunications, 2007. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb41024512c.

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Bécue, Aurélien. « Rock et littérature : à l'écoute d'un espace littéraire contemporain : bruits, distorsions, résonances ». Phd thesis, Université Rennes 2, 2013. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00831257.

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Résumé :
Croisant deux sphères artistiques dont les relations ont été quelque peu ignorées et dont les antagonismes ont été parfois fantasmés, cette étude se propose d'analyser les résonances croisées, fécondes et réciproques existant entre le rock et la littérature. Ouvrant un champ de recherche quasiment vierge, elle est confrontée à l'instabilité d'un mot insaisissable (le rock) qui est peut-être en cela une métaphore de l'imaginaire contemporain. Critique et vecteur du spectacle, bruit apparemment informe dont il est difficile de parler, le rock résonne dans les productions littéraires comme il est influencé par elles. A l'aune de cette problématique, nous avons cherché à manifester un espace littéraire à l'écoute du rock, espace hétérogène constitué par des rock-fictions ou fictions du rock, la critique rock, les écrits des artistes, une poésie électrique ou encore des oeuvres littéraires sans cesse citées par les musiques populaires. Outre une cartographie de cet espace, nous avons observé la manière dont les textes fantasment leur proximité, leur appartenance ou leur rejet du rock et, ou, du littéraire, dans autant d'échos et de distorsions poétiques, esthétiques et axiologiques. Dès lors, eu égard à la disparité formelle du rock et à sa volatilité sémantique, cette analyse dépasse nécessairement les bornes d'une réflexion musico-littéraire. La métaphore de l'écoute qui l'a guidé ne vise donc pas (simplement) à réconcilier amateurs ou littératures des musiques savantes et des musiques populaires, mais elle est le modèle d'une posture d'écoute qui conjugue aussi bien la distraction face aux résonances (littéraires) du rock que l'attention face aux dissonances du réel
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