Littérature scientifique sur le sujet « Diritto sovietico »

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Articles de revues sur le sujet "Diritto sovietico"

1

Sulmane, Dace. « The development of sociology of law in Latvia ». SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no 3 (décembre 2012) : 151–60. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-003009.

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Résumé :
Questo articolo esamina lo sviluppo storico della sociologia del diritto in Lettonia e la sua importanza nell'odierno sistema giuridico lettone. L'autrice pone l'accento sul ruolo degli studiosi che hanno maggiormente influenzato tale sviluppo, tanto nel periodo dell'indipendenza lettone fra le due guerre quanto in quello sovietico (P. Stucka, V. Sinaiskis, K. Ducmanis, A. Kruglevskis). Per descrivere lo sviluppo piů recente della sociologia del diritto in Lettonia, l'autrice si sofferma sui piů importanti concetti teorici (come la distinzione fra "sociologia genetica" del diritto" e "sociologia operativa del diritto" proposta da S. Osipova) e descrive il ruolo della sociologia del diritto nell'odierna cultura giuridica lettone.
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2

Rubino, Francesco. « Marxismo, ecologia e costituzione ». DESC - Direito, Economia e Sociedade Contemporânea 2, no 2 (21 février 2020) : 146–68. http://dx.doi.org/10.33389/desc.v2n2.2019.p146-168.

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Résumé :
Questo saggio analizza le origini del consolidamento progressivo della sensibilità ecologica negli ultimi cento anni, le rapporti tra l’ecologia e la costituzione e l’ampiezza teorica dei concetti di diritti fondamentali, diritti umani, democrazia, socialismo per evitare la catastrofe, non dimenticando che il discorso ecologico è nato nelle tradizione socialisti sovietici. Analizza anche dalla guerra come fonte di diritto e la legittima difesa ambientale nel diritto internazionale al ‘ambiguo’ ma necessario corollario del principio internazionale di solidarietà come uscita possibile alla crisi. La costruzione di altre nozioni come “beni pubblici globali” sembra, da molti, un’altra conseguenza di questa opposizione tra la protezione ambientale e gli interventi umanitari, entrambi su scala globale e planetaria. Salvare l’ambiente e salvare l’economia è il secondo grande problema: che cos’è la produzione ambientale e come funziona al di là delle tante assunzioni di responsabilità e dei tanti committments che non hanno séguito? Esiste un “capitale naturale del mondo”? è l’ultima questione del saggio, come da una decina d’anni si è legittimato un modo di vedere che punta alla valorizzazione del “capitale naturale del mondo”. Dinanzi una somma di argomenti critici e historici a tutti questi concetti, l’articolo tende a concludere che l’atteggiamento politico è proprio invece quello di un “evasionismo” dal Pianeta, di un abbandono cioè nei confronti di un pianeta ormai in crisi irreversibile.
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3

Sabbatini, Marco, et Evgeniya Litvin. « La Comunità europea degli scrittori e l'Urss dal disgelo agli anni Settanta ». MONDO CONTEMPORANEO, no 2 (mai 2021) : 45–63. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-002003.

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Résumé :
L'articolo prende in esame le attività della Comunità europea degli scrittori (Comes) attiva tra il 1958 e i primi anni Settanta, colta nel periodo di cambiamento dei rapporti tra Italia e Urss durante il disgelo. Nata allo scopo di migliorare i rapporti tra scrittori europei e del resto del mondo, l'organizzazione prestò particolare attenzione al blocco socialista dell'Est Europa. Ideata da G.B. Angioletti, la Comes arrivò ad accogliere oltre 2.000 membri, tra cui noti scrittori, quali Sartre, Ungaretti e Golding. L'Italia ebbe un ruolo fondamentale nella nascita e nella gestione della Comunità. Vengono qui analizzati i documenti della organizzazione e la corrispondenza del segretario generale della Comes, G. Vigorelli, con i rappresentanti dell'Unione degli scrittori sovietici: Surkov, Tvardovskij, Bazan, Brejtburd. Le attività della Comes comprendevano l'organizzazione di congressi con la partecipazione di delegazioni sovietiche, la promozione di incontri internazionali di scrittori anche in Urss, la proposta di regolamentare in modo comune i diritti d'autore, la sensibilizzazione sul tema dei diritti civili, il sostegno agli scrittori vittime della censura e di repressioni politiche.
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4

Pejovich, Steve. « Quo Vadis Eastern Europe : a Property Rights Analysis* ». Journal of Public Finance and Public Choice 10, no 2 (1 octobre 1992) : 137–58. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539491.

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Résumé :
Abstract Vengono presi in considerazione i tipi d’impresa alternativi che, per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, i paesi dell’Europa Orientale possono adesso scegliere liberamente.In particolare, sono esaminati gli effetti di quattro diversi sistemi già sperimentati su larga scala: l’impresa di tipo sovietico, la società capitalistica, l’impresa in regime di codeterminazione e la società autogestita.Per ciascun caso si considera, dapprima, il complesso di diritti di proprietà inerenti quel particolare tipo d’impresa, indicando quindi i connessi incentivi ed i loro effetti sul comportamento individuale e sui risultati aziendali.La conclusione, sulla base dell’analisi economica e dell’evidenza empirica, è che i sistemi di produzione «involontari» non costituiscono un tipo d’impresa efficiente.
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5

Bellezza, Simone Attilio. « In cerca della madrepatria : la diaspora ucraina e il dilemma dei rapporti culturali con l'Ucraina sovieti ». MONDO CONTEMPORANEO, no 2 (mai 2021) : 257–74. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-002013.

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Résumé :
L'articolo traccia una prima ricostruzione dei rapporti fra la comunità ucraina della diaspora e la Repubblica sovietica dell'Ucraina, cercando di comprendere come questi siano cambiati nel contesto della Guerra Fredda. Per prima cosa si affronta la questione della formazione della diaspora ucraina come un soggetto transnazionale e con identità nazionali multiple, ma allo stesso tempo dotato di una certa compattezza, espresso attraverso la creazione di organizzazioni politiche e associazioni culturali sovranazionali. Si passa quindi ad analizzare queste relazioni dando rilievo a differenti elementi: i rapporti preferenziali con l'Urss degli ucraini canadesi comunisti, i viaggi di istruzione nell'Ucraina sovietica, il periodo di rinnovamento culturale rappresentato dagli sistdesjatnyky, la nascita del rapporto con i dissidenti all'interno del movimento transnazionale per la difesa dei diritti umani, la battaglia giocata sul piano della propaganda e il contributo dell'Associazione degli scrittori ucraini all'estero "Slovo" e infine il ruolo giocato dallo Harvard Ukrainian Research Institute nella liberazione e nel sostegno ai dissidenti scappati dalle repressioni brezneviane.
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Buchanan, James M. « The Constitutional Moment of the 1990s * ». Journal of Public Finance and Public Choice 9, no 3 (1 octobre 1991) : 175–85. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345379.

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Résumé :
Abstract In questo scritto vengono delineate le prospettive costituzionali che nel decennio in corso si stanno aprendo sia nell’ambito della Comunità europea che per i paesi dell’ex-Unione Sovietica, in un’ottica di economica costituzionale del federalismo e del secessionismo. In particolare, l’autore sostiene che nell’elaborare una costituzione per l’Europa sia opportuno attribuire ad un potere federale il ruolo di «Stato protettivo », con il compito di garantire la creazione di un grande mercato, e agli stati membri della federazione il ruolo di «Stato produttivo», cui sono quindi assegnate le altre funzioni di natura governativa.Allo scopo poi di impedire che il governo centrale travalichi i limiti previsti dalla costituzione, viene auspicata la previsione costituzionale di un diritto di secessione che consenta agli stati membri di recedere dal contratto originario.
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Caponi, Matteo. « Antirazzismo cattolico e questione nera nel secondo dopoguerra ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 297 (mars 2022) : 17–54. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297-s1oa-002.

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Résumé :
L'articolo indaga come una crescente attenzione alla questione nera abbia fatto da cornice all'ascesa di una sensibilità antirazzista nel cattolicesimo italiano del secondo dopoguerra.L'analisi mette in discussione il cliché di un innato antirazzismo cattolico, esaminando l'interrazzialismo come modello dominante: una terza via che si opponeva sia al razzismo sia all'antirazzismo militante, umanitario ed egualitario. La nozione di antirazzismo faticò a essere recepita dalla cultura cattolica di massa fino agli anni Sessanta. La svolta dipese dall'impatto di tre fenomeni di risonanza mondiale: la decolonizzazione, l'apartheid in Sudafrica e il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. Ironia della sorte, la psicosi anticomunista della Guerra fredda costituì un motore dell'antirazzismo cattolico: occorreva scongiurare che il "risveglio" dei popoli neri avvenisse sotto l'influenza sovietica. Il pontificato di Giovanni XXIII, l'aggiornamento conciliare e la crisi del 1968 posero le basi per un cambio di paradigma; gli orientamenti antirazzisti si intrecciarono a significati progressisti e utopie rivoluzionarie controculturali.
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Thèses sur le sujet "Diritto sovietico"

1

Nicolosi, Costanza. « Libertà Fondamentali e Diritto di Proprietà nella Russia Post-Sovietica ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2019. http://hdl.handle.net/10761/4099.

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Résumé :
Il presente elaborato intende tracciare un affresco dei peculiari sviluppi del costituzionalismo russo attraverso la comparazione tra il modello delle Costituzioni sovietiche e quello, formalmente diverso, della Costituzione post-sovietica del 1993. L angolo prospettico per svolgere siffatta comparazione è quello della disciplina delle c.d. libertà economiche o, come suole dirsi, della costituzione economica russa nel suo evolversi storico. In particolare, si è ritenuto opportuno centrare il focus dell indagine sul diritto di proprietà e sul peculiare regime per esso previsto nell ordinamento della Russia sovietica e post-sovietica. Necessariamente, lo studio delle libertà economiche (e dei diritti ad esse correlati) si traduce, in chiave giuridico-costituzionale, in una riflessione sul rapporto tra modello economico e democrazia. Da qui, l esigenza di osservare lo stato (e lo stadio) della neo-democrazia russa dall analisi della costituzione economica , formalmente stabilita dalla Costituzione del 1993, che altrettanto formalmente sembra ispirarsi ai modelli delle liberal-democrazie occidentali, nonché di (tentare di) comprendere se l ispirazione a un preciso modello economico (e democratico) si sia tradotto, nella Russia post sovietica, nella concreta ed effettiva adesione a siffatto modello.
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2

Zurauskaite, Evelina <1977&gt. « Il lavoro alle dipendenze altrui negli ordinamenti delle Repubbliche Baltiche : dall'esperienza sovietica alla realtà comunitaria ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/924.

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VASYLIUK, ROKSOLANA. « La risoluzione delle controversie attraverso l’istituto giuridico internazionale e culturale della mediazione. Il contesto e i regimi della regolamentazione in alcuni Stati post sovietici (nella Federazione Russa, nella Georgia e nell’Ucraina) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2021. http://hdl.handle.net/11584/313152.

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Résumé :
The global landscape of mediation could be observed as an uneven picture represented by the variety of denominations, styles and approaches, modes of access and the varied nature of the institution of mediation. These differences have an impact on the way mediation is considered and applied in both theory and practice. National legal and political structures, cultural attitudes towards conflict and dispute resolution, and the solutions adopted vary greatly from one nation to another. Despite the path towards universality and recognition of the benefits of mediation at national and international levels, it is too early to say what the future of mediation will be and whether it will be possible to ensure a synergistic implementation of mediation in the global context. The relationship of mediation with the courts and its integration into the justice system, although an issue subject to much debate and evaluation, does not constitute a common framework and remains a point of reference for ongoing scientific research aimed at developing the best strategies and practices best suited to the needs of the parties. Despite criticism of the legitimacy of compulsory referrals to mediation, the reality today is that compulsory mediation cases make up the majority of mediation initiated through the judicial system. The last two decades can be characterised as a continuous encouragement for the use of mediation coming from international organisations that attempted, and still attempt, to provide a basic legal framework, based on the values and potentials of mediation encapsulated in its ability to reform a legal system of justice. Mediation, being a little-known method of dispute resolution, has received considerable attention from the main “players” in the international market (UNCITRAL, EU, WIPO, Council of Europe) which has influenced the national path of mediation towards “mobilisation”. The revival of mediation, as well as the method of dispute resolution, has attracted my attention focusing on a subject that has often challenged the problems and effectiveness of civil law and common law systems in the development of the European and international internal market. The structures and environment, the practical (the nuances of the language of the norm used) and legal context of mediation, as well as the results of mediation have yet to be explored from a global and comparative perspective. At the same time, many critical or undefined issues remain on the mediation process. Post-Soviet countries (Ukraine, Georgia, Russian Federation) have been my primary interest in identifying strengths and weaknesses of the regulatory regime for national and cross-border mediation and have become a starting point for further research. I used a benchmarking methodology within a system called “Regulatory Robustness Rating System” (“Regulatory Robustness Rating – RRR”, Kluwer Law International, 2017). The RRR system is elaborated in a detailed and explanatory manner by N. Alexander and is aimed at providing potential legal advisors and other actors in cross-border/international mediation processes with a quicker knowledge of the main features of the regulatory environment in which mediation will take place, stressing the importance of accessibility and predictability of the Mediation Law. Part I of the Thesis discusses the approaches of the regulative regimes and the principal foundations of mediation process and its increase popularity Part II describes the dimensions of legal mediation’s in Russian Federazione, and in the alternative and comparative perspective Part III and part IV analized the mediation regimes and principle in Georgia and Ucraine.
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4

ISAEVA, ANNA. « History of Soviet legal doctrine and its impact on modern human rights practices in Russia ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1029772.

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Résumé :
The present research provides an outline of the history of human rights in Soviet legal doctrine in order to show the impact of main trends in its historical development on contemporary legal thinking in Russia. The research is pursued using primary sources that focus on the concepts and evolution of the ideas held by Soviet lawyers, namely - the conception of “proletarian” law of D.Kursky, the “socialistic” concept of human rights of S. Kechekyan, E. Lukasheva and V. Chikvadze who studied the phenomenon of the claim on the formation of a new type of special Soviet law and other. The study aims to fill the gap in international legal scholarship, contributing by the research on Soviet academics whose scientific tradition is only found in Russian-language texts. This present work is conducted using a historiographical method, which is aimed at uncovering the continuities between the past and the present and is based on the premise that history is an inevitable element in order to grasp the essence of modern Russian legal thinking.
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