Littérature scientifique sur le sujet « Diritto dello spazio »

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Articles de revues sur le sujet "Diritto dello spazio"

1

Marrone, Gaetana. « Ugo Betti : Il giudice giudicato ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 53, no 2 (11 mars 2019) : 443–54. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831679.

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Résumé :
Nella tesi di laurea intitolata Il diritto e la rivoluzione, difesa alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra, Ugo Betti già si orientava verso istanze sociali rielaborate secondo una dialettica tra il diritto dello Stato rappresentato dal giudice e lo spazio cosmico della giustizia come responsabilità metafisica. I personaggi del teatro bettiano operano secondo un principio di casualità che si lega al senso di un’ingiustizia del vivere. In particolare, la mia analisi si sofferma su drammi giudiziari classici, quali Frana allo Scalo Nord (1932) e Corruzione al Palazzo di Giustizia (1944).
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2

Bassani, Alessandra. « Il diritto mobile nel tempo e nello spazio ». Italian Review of Legal History, no 8 (22 décembre 2022) : 621–36. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19454.

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Résumé :
Il saggio raccoglie le riflessioni condivise dall’Autrice in occasione del Convegno Dialogo transdisciplinare e identità del giurista organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano nel settembre 2022. L’occasione di dialogo con cultori delle materie di diritto positivo che condividono con i giuristi storici il compito di formazione degli operatori del diritto di domani ha stimolato una riflessione che si è sviluppata ripercorrendo le ricerche svolte in anni recenti, o attualmente in corso, collaborando con colleghi di diverse discipline, giuridiche e storiche, sul notariato, sul diritto penale, sulla giurisdizione amministrativa, sulla repressione attuata in Libia dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato.
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3

Lo Piccolo, Francesco. « Crisi globali, nuove diseguaglianze e co-produzione di spazi : una prospettiva di ricerca ». TERRITORIO, no 98 (mars 2022) : 62–66. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098010.

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Résumé :
L'articolo propone una riflessione critica sul rischio di negazione sostanziale di diritti di cittadinanza a partire dalle forme di discriminazione nell'uso e fruizione dello spazio pubblico introdotte dalle crisi globali. La co-produzione di nuovi spazi alla micro-scala e alla scala di quartiere (a partire dagli spazi pubblici o semipubblici spesso privatizzati o sottoutilizzati) può divenire l'occasione per la generazione di nuovi luoghi di condivisione e socialità che rispondano alla richiesta di nuovi servizi e definiscano al contempo il profilo di una pratica urbanistica innovativa, fondata sul pieno riconoscimento del diritto alla città e sul patto istituzionicittadini.
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Stocchetti, Matteo. « Le Metafore e La Teoria Delle Relazioni Internazionali ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no 2 (août 2002) : 305–41. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030161.

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Résumé :
Fino a tempi relativamente recenti – più o meno fino alla fine della guerra fredda – la triade realismo, pluralismo, strutturalismo ha espresso un ruolo analogo a quello di una sorta di limes disciplinare e, come tale, ambiguo nei riguardi dello spazio cognitivo oggetto di indagine. Espressione della forza di programmi di ricerca ormai istituzionalizzati da una presenza accademica pluridecennale, la stessa triade ha delimitato anche la frontiera dell'identità disciplinare, i limiti all'interno del quale la riflessione sistematica sui problemi della politica internazionale poteva veder riconosciuto il proprio diritto di cittadinanza nell'ambito della teoria delle R.I.
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Barbera, Marzia. « Trasformazioni della figura del datore di lavoro e flessibilizzazione delle regole del diritto ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 126 (juillet 2010) : 203–55. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2010-126001.

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Résumé :
Il saggio analizza le trasformazioni subite dalla figura del datore di lavoro a seguito dei grandi mutamenti economici e sociali che hanno interessato l'ultima parte del secolo scorso, nonché le risposte che il diritto del lavoro ha dato a questi mutamenti. Viene, dapprima, descritta la disarticolazione dello spazio interno dell'impresa, con i processi di frammentazione ed esternalizzazione del ciclo produttivo, che hanno dato nuova centralitŕ alla questione di chi sia il datore di lavoro; e, successivamente, la disarticolazione spaziale esterna, dovuta all'allargarsi dei confini del mercato su scala transnazionale, che ha determinato un'accresciuta scelta da parte del datore del diritto che governa il rapporto di lavoro. Il saggio descrive poi come il diritto del lavoro ha affrontato le conseguenze di tali processi, ed in particolare la disarticolazione delle responsabilitŕ datoriali e la creazione per il datore di nuovi ambiti di immunitŕ nell'esercizio dei propri poteri. Le nuove tecniche di tutela impiegate sono prevalentemente di tipo relazionale, intervengono, cioč, in relazioni nelle quali diritti e doveri delle parti non sono interamente determinati a priori, e lo fanno attraverso strumenti quali l'adozione di criteri di attribuzione funzionale delle responsabilitŕ datoriali fra diverse entitŕ economiche e attraverso varie forme di bilanciamento di interessi, mediate dalle clausole generali e dai principi di eguaglianza e ragionevolezza. Ne risultano un'accentuata flessibilizzazione delle regole giuridiche e un tasso piů elevato di incertezza e imprevedibilitŕ del diritto, ma anche la scoperta di nuove funzioni dei principi e dei diritti fondamentali.
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Pisu, Daniela. « Nuovi orizzonti per la fanciullezza negata. Quali strategie per fronteggiare emergenza sanitaria e pandemia sociale nella gestione dello spazio neutro ? » SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no 2 (septembre 2022) : 78–91. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-002006.

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Résumé :
Il contributo approfondisce il diritto alla bigenitorialità dei minori nell'ambito di interventi tesi alla presa in carico di fratture coniugali complesse, aggravate dalle lacerazioni emotive della pandemia sociale. Il case study sul colloquio di restituzione nello spazio neutro in un servizio specialistico della Sardegna, mostra l'integrazione delle pratiche interdisciplinari come un social investment di lungo periodo per il benessere di minori adultizzati dal conflitto genitoriale.
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Vegetti, Matteo. « Una visione "tridimensionale" dello spazio pubblico. Architettura, società, diritto ». PARADIGMI, no 2 (octobre 2016) : 117–23. http://dx.doi.org/10.3280/para2016-002009.

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8

Balaguer Callejón, Francisco. « L'impatto dei nuovi intermediari dell'era digitale sulla libertà di espressione ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 1 (août 2021) : 33–62. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001002.

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Résumé :
Le nuove tecnologie hanno un impatto sia positivo che negativo sulla libertà di espressio-ne, sui diritti costituzionali e sui processi democratici. Tale incidenza è stata positiva nelle fasi iniziali di sviluppo del Web e in particolare nelle prime fasi del Web 2.0, quando Internet era progettato in modo più partecipativo e cooperativo. Negli ultimi anni, tuttavia, sono emersi processi gerarchici di organizzazione di informazioni e dati ad opera di grandi socie-tà tecnologiche che si pongono come nuovi intermediari tra utenti e sfera pubblica. La libertà di espressione è attualmente condizionata da questi intermediari che controllano i processi di comunicazione. L'articolo si propone di riflettere sul ruolo di questi nuovi intermediari in relazione alla configurazione della sfera pubblica nei sistemi democratici, mettendone in rilievo l'impatto riguardo alla libertà di espressione nell'ambito dei rapporti tra sfera pub-blica e privata e tra sfera statale e globale. In questi ambiti la capacità di regolazione e con-trollo da parte dello Stato si indebolisce a fronte del potere di queste grandi società che occu-pano e monopolizzano uno spazio pubblico dove la libertà di espressione viene ridotta a merce, tanto che informazioni e opinioni si trasformano in dati monetizzabili, attraverso gli algoritmi delle applicazioni Internet. In tal modo l'utilizzo di questi algoritmi, allo scopo di promuovere fake news e radicalizzazione per attirare l'attenzione del pubblico e generare maggiori guadagni, rischia di distruggere una percezione sociale condivisa della realtà. Tra le tante misure che possono essere adottate, spiccano quelle legate al diritto della concorren-za, ovvero basate su misure previste da regolatori istituzionali e volte ad ostacolare una concentrazione ancora maggiore di potere monopolistico. Tuttavia, invece di restrizioni, sarebbe preferibile lasciare spazio a una tecnologia aperta che ponga fine alla natura chiusa e gerarchica delle applicazioni.
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Masutti, Anna. « Book Review : GABRIELLA CATALANO SGROSSO, ‘Diritto Internazionale dello spazio’. LoGisma ed. Firenze 2011 ». Air and Space Law 38, Issue 1 (1 février 2013) : 67–70. http://dx.doi.org/10.54648/aila2013005.

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Caroni, Pio. « E se anche il codice fosse un messaggio ? La storia del codice ha senso solo se il codice non ne è il protagonista ». Revista da Faculdade de Direito, Universidade de São Paulo 112 (28 août 2018) : 421–38. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2318-8235.v112i0p421-438.

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Résumé :
Questo saggio conclude ricerche sulla storia della codificazione del diritto, che l’autore ha iniziato mezzo secolo fa. Se aveva finora concesso molto (e forse troppo) spazio alla elaborazione storica di concetti e quindi alla definizione dello ‘statuto ontologico’ del codice, qui ne prescinde quasi totalmente. Ma si interroga in compenso sul destino concreto affrontato dai codici quando, oramai diritto vigente, entrano nella società, alla quale erano destinati, e tentano di disciplinarla. Vede perciò nel codice un messaggio, il cui valore (rispettivamente significato) non viene anticipato dal legislatore, ma via via appurato dal destinatario, in questo caso dalla società. E per essa (la precisazione non è superflua) da chi emergeva, quindi la dominava, ossia da chi era in grado di imporre proprie scelte di natura giuridica, sociale, economica, politica, rispettivamente di sintonizzare l’astratto codice sulle proprie personali frequenze. Mentre finora la ricerca era come stregata dalla storia dell’elaborazione/formazione del codice, questo diverso approccio sposta l’obiettivo sul dopo-codice, tenta cioè di descrivere in quale realtà si imbatte il codice una volta arrivato a destinazione e cosa nasce concretamente da questo incontro-scontro. E lo fa non per screditare quanto già si fece, ma per scoprirne (e descriverne) ora la parabola completa, grazie ad uno sguardo binario, rispettoso tanto dell’ottica del mittente, quanto di quella del destinatario. A chi interroga siffattamente il passato, molte ricerch non interessano più, massime quelle che gli autori hanno finora svolto muovendo esclusivamente dal testo sanzionato dal codice. Gli sembrano virtuali, immaginarie, frammentarie, una traccia sempre più smunta, che poi si perde nella sabbia. Ma in compenso, forte del suo sguardo binario, riesce magari a dissodare qualche incolto. A spiegare diversamente il rapporto istaurato fra codici regolari e irregolari, a ragionare in modo meno preconcetto sulla nozione di recezione/trapianto, oppure a rendersi conto che – a dispetto di quanto tuttora molti sostengono – ogni codice modifica inevitabilmente, tanto o poco, il quadro della realtà giuridica.
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Thèses sur le sujet "Diritto dello spazio"

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Giovannini, Sonia. « L'attuazione delle decisioni che applicano una penalità " nell'ambito dello spazio giudiziario europeo tra pubblico e privato " ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2013. https://hdl.handle.net/11572/368757.

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Résumé :
Il presente studio ha per oggetto il tema dell’attuazione, per mezzo di misure coercitive, del comando giudiziale cui il contenzioso transfrontaliero e, segnatamente, quello comunitario pone capo. L’importanza che il ricorso agli strumenti di coercizione indiretta riveste nell'ottica dell'effettività della tutela giurisdizionale civile, ha costituito, in particolare, il fondamento sulla cui base sono state fissate le direttrici della ricerca. L’inquadramento del problema all’interno della cornice della cooperazione giudiziaria in materia civile, ha permesso di chiarire, innanzitutto, il ruolo che le misure coercitive sono chiamate ad assolvere sul piano del contenzioso comunitario. Vale a dire, quello di garantire la validità del principio della libera circolazione delle decisioni giudiziarie e, con esso, la piena vincolatività del comando giudiziale pronunciato in seno ad uno degli Stati membri. Precisamente, l’oggetto dell’indagine è stato circoscritto alle modalità con cui le misure coercitive, o meglio, le decisioni che le applicano, sono ammesse a circolare nell’ambito dello spazio giudiziario europeo. La questione trova un accenno di disciplina all’interno del Reg. (CE) n. 44/2001 che ad essa dedica, all’art. 49, una scarna disposizione di riferimento. Sino ad ora, il compito di chiarire - almeno in parte - il contenuto e la portata di tale disposizione è stato demandato, da parte del legislatore comunitario, alla Corte di Giustizia, la quale è intervenuta fornendo alcune indicazioni di principio. Tali indicazioni, pur essendo in sé apprezzabili, hanno tuttavia trascurato totalmente di coordinare detta disciplina con altre norme poste dal Regolamento e di considerare l’aspetto, altrettanto cruciale, dell’innesto dello strumento nel tessuto normativo interno degli Stati membri. In tale ottica, lo studio della materia è stato condotto cercando di dimostrare come quest’ultima si lasci apprezzare, pur con notevoli difficoltà interpretative, sulla base dell’applicazione dei medesimi presupposti generali che sovraintendono il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni giudiziarie nell’ambito dello spazio giudiziario europeo. L’intento cui si è cercato di dare soddisfazione nel corso dello svolgimento dell’intero lavoro risponde, invero, alla necessità di fornire una coerente sistemazione della materia nell’ambito della teorica generale del riconoscimento e dell’esecuzione delle decisioni infra-europee.
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Mozzelin, Elisa <1992&gt. « Henri Lefebvre : la produzione dello spazio, la critica alla vita quotidiana e il diritto alla città ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15114.

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Résumé :
Il presente lavoro intende indagare il concetto di "produzione di spazio" a partire dal suo autore, Henri Lefebvre. Che cosa significa affermare che lo spazio (sociale) è un prodotto (sociale)? L'autore indaga, attraverso la lente di un marxismo eterodosso, le condizioni della vita quotidiana e le forme della sua cristallizzazione storica, mettendone in luce la reciprocità e l'interdipendenza. Se lo spazio è un prodotto sociale è necessario anche prenderne in considerazione i risvolti politici (gr. politikos): il diritto allo spazio e il diritto alla città.
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3

Vitale, Salvatore. « Commercial outer space activities ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200798.

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Résumé :
The history of the Law of the space. Commercial space actions under the conditions of the corpus iuris spatialis. The Law of space, private enterprise and private property. Communications via satellite. Space transportation. Intellectual property rights and outer space activities. Commercialization of outer space and insurances.
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Nigro, Carmelo. « Le realtà del diritto. Istituzioni, spazi e forme della normatività ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2018. http://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/4290.

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Résumé :
2016 - 2017
The present work aims at reweigh those juridical categories which have been the modern-day object of formative discourses in so far as it acknowledges the current metamorphoses in the realm of political, social and institutional constructions. As a matter of fact, the wide spreading perception of a leap of paradigms in the fixed order and the sequence of ongoing transformations have influenced the contemporary times in such a way as to label these the «liquid modernity». Moreover, far from becoming an exception of this systematic liquidity, today the law is one of the social phenomena with the widest fields of applicability. This is due to its very nature - the deep bond with the social life it should define- that shapes it in response to the social variations. Therefore, today more than ever the comprehension of the very nature of law would mean understanding its progressive shape-shifting features. Such premises ushers the modes of operation- movements rather than positions, the leaps rather than the continuity- on which this work is based. After having briefly traced the main phases of the modern experience, the first chapter rejoins the current historical and political experience and emphasizes its adaptations on a more theoretical level. Clearly, in regard of such study, one of the most interesting theory, among the many advanced in the recent years, is that of Saskia Sassen. Indeed, she applies the three- element-paradigm -territory, authority, rights- as the lamp of her analytical discourse. She claims that as long as their capacity are completely developed in a-some-sort-of heterogeneity, the historical transformations would be but assembling and disassembling the three mentioned elements. Specifically, in reference to the advancement from the national to the global assemblage, the sovereignty itself would developed certain capacity that are the fundamental key in the process of denationalization, as well as in the consequent coexistence of new scales over that of the Modern State. Thereafter the author emphasizes the extended role of the metropolises in mapping political, economic and social geographie... [edited by Author]
XXX ciclo
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5

Tomasi, L. « La tutela comunitaria della vita familiare tra mercato interno e spazio di libertà, sicurezza e giustizia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/52020.

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Résumé :
The thesis inquires into the features of EC regulation of family relationships. Respect for family life is a fundamental right recognised by the European Union. Protection of family life arises as a spill-over effect of EC free movement, immigration and sex equality law. It also constitutes an object of EC private international law. Legislation and case-law demonstrate the emergence of a principle of respect throughout the Member States of the European citizens personal and family status as a condition for effective free movement. Such a principle may prevent the application of national laws denying recognition of a family status acquired in another Member State. However, the recognition of status may be inhibited by the necessity to protect general interests of the Member States, whose legitimacy is to be assessed by the European Court of Justice. The principle of recognition of status also deserves a role within the enactment of EC private international law in family matters under art. 65 EC. In conclusion, EC action in family matters is aimed at promoting mutual recognition of family status between the Member States, rather than at harmonising family laws
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Ceci, Giuseppina. « Il progetto di creazione della Procura europea nello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/3178.

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Résumé :
2015 - 2016
The article 86 TFEU estabilishes that in order to combat crimes affecting the financial interests of the Union, the Council may establish a European Public Prosecutor's Office from Eurojust. To carry out the cited norm, on the wake of the projects of “Corpus Juris” and “Model Rules”, the Commission worked out a proposal for a Council Regulation on the establishment of the European Public Prosecutor's Office (COM/2013/0534 final). On this proposal the Council wasn’t able to obtain the unanimity, anyway 20 Member States decided to establish enhanced cooperation to adopt the Regulation de quo. Waiting for the consent of the European Parliament, we wish that the expectant organ won’t be too much “weak” and that it will be able - even if without a “european criminal law” – to efficiently protect the financial interests of the EU, in the perspective of a full achievement of the european area of freedom, security and justice. [edited by Author]
XXIX ciclo
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7

BENINCASA, GIADA. « Dagli ambienti confinati agli spazi di coworking. Verso un cambio di paradigma per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori ? » Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2021. http://hdl.handle.net/10446/181273.

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8

Capozzolo, Michela. « La «libera circolazione» delle decisioni in materia civile e commerciale nello Spazio giudiziario europeo. Regime generale e settori specifici ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/3175.

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Résumé :
2015 - 2016
The doctoral thesis analyses the discipline of the “circulation” of judgments in civil and commercial matters within the European judicial area, comparing the evolution of the “general” regime - in the light of the amendments made by Regulation (EU) No. 1215/2012, which systematically reproduces and revises Regulation (EC) No 44/2001 (Brussels I) - with that of the sectoral regulations, which have to varying degrees been inspired by this regime. The work consists of two parts and has been structured in the form of a comparison between the general and sectoral regulations. The first part analyses the so-called Brussels I-bis system in order to highlight its innovations and its elements of continuity with the previous system, in particular by identifying the changes made to the system of recognition and enforcement of judgments. The second part is aimed at examining the rules governing the recognition and enforcement of judgments and extrajudicial decisions in specific areas of civil and commercial practice. Dealing with these pieces of legislation is far from easy, especially in relation to the sensitivity and transversality of the legislation at issue. Ultimately, the techniques of “automatic” recognition and enforcement, supported by the acquired equivalence between the procedural systems of the Member States and by a high degree of functional subsidiarity of their national law, are proving to be the most radical means to achieve the overriding objective of establishing and maintaining equivalent protection throughout the European judicial area. [edited by Author]
XXIX ciclo
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9

CASTAGNO, JEAN PAULE. « Il mandato europeo di ricerca delle prove. Presente e futuro del principio di mutuo riconoscimento delle decisioni giudiziarie penali ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2010. http://hdl.handle.net/10281/14743.

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Résumé :
L'elaborato si propone di richiamare la nozione di cooperazione giudiziaria in materia penale; analizzare il principio del mutuo riconoscimento delle decisioni penali, svolgendo un excursus storico che mostri in quali contesti è nato il principio del mutuo riconoscimento e come ha ivi trovato applicazione; esaminare la decisione quadro relativa al mandato europeo di ricerca delle prove, evidenziando possibili criticità applicative; indagare le attuali difficoltà di attuazione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, valutando il possibile suggerimento di soluzioni alternative.
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10

GIANNOTTE, ROBERTA PATRIZIA. « Giurisprudenza della Corte di Giustizia e Amministrazione nazionale : poteri, doveri e spunti per un’analisi comparata ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266830.

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Résumé :
Nowadays, a huge judicial phenomenon involves European Countries: the crisis of law. In particular, written law, as acts and regulaments, are losing importance, while case law and jugdements are enhancing their influence. Most of times, the domestic law of European countries is influnced by E.U. Court of Justice’s judgements. The European Court of Justice is very different from other courts, both domestic and international. Her original main role focused on uniform intepretation of European law. This function may be related just to intepretation of rules. But, sometimes, the Court also create rules and principles, that became self-executive in Member States. The Court of Justice, also, organised a “nomofilachia network” (as some Authors used to say), in which national courts and Public Administration provide to guarantee the uniform intepretation and application of E.U. case law. Referring to Public Administrations, three types of competences can be clearly seen: the administrative re-examination of an anti-comunitarian decision, the positive execution of European judgements (that, many times, provide to extend citizens’ rights), the competence that involve the principle of precaution. The question is: has the European Court of Justice an administrative role? Is her function internal or only international? The thesis is completed by a brief comparate analysis about Court of Justice’s role in a common law Country and a civil law Country: United Kingdom and Spain.
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Livres sur le sujet "Diritto dello spazio"

1

Gabriella, Catalano Sgrosso, dir. Diritto dello spazio : Recenti sviluppi e prospettive = Outer space law : new developments and prospects. Padova : CEDAM, 1994.

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2

Zamparelli, Federico. Diritto internazionale e attivitá militari nello spazio extra-atmosferico : Limitazioni giuridiche all'utilizzazione militare dello spazio extra-atmosferico e dei corpi celesti in tempo di pace. Roma : Stato maggiore aeronautica, 1998.

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3

Stefania, Negri, dir. Spazio europeo e diritti di giustizia : Il capo VI della carta dei diritti fondamentali nell'applicazione giurisprudenziale. [Padova] : CEDAM, 2014.

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4

Convegno internazionale Donne a Venezia, spazi di libertà e forme di potere (sec. XVI-XVIII) (2008 Venice, Italy). Spazi, poteri, diritti delle donne a Venezia in età moderna. Verona : QuiEdit, 2012.

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5

Lo spazio giuridico europeo tra sovranità e diritti fondamentali : Democrazia, valori e rule of law nell'Unione al tempo della crisi. Napoli : Editoriale scientifica, 2014.

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6

Rasia, Carlo. Tutela giudiziale europea e arbitrato. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg254.

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Résumé :
Uno studio sull’arbitrato nell’ordinamento europeo acquista il sapore di una sfida ma al contempo è un invito ad intensificare l’attenzione sull’uso della giustizia privata nello spazio dell’Unione europea, in particolare in quel contesto di globalizzazione dei mercati e del diritto con cui ogni giurista deve inevitabilmente confrontarsi. Il mercato globale ha portato, infatti, ad un ripensamento della dimensione spaziale degli ordinamenti e all’arretramento della sovranità degli Stati, allargando, anche a causa delle disfunzioni dell’organizzazione giudiziaria statale, il fenomeno della privatizzazione della giustizia: in un ordinamento aperto, senza confini, infatti, si indebolisce l’idea di una giustizia imposta dallo Stato, mentre si rafforzano le esigenze che spingono a lasciare spazio ai privati in generale e all’arbitrato in particolare. In questo volume ci si interroga a fondo, in modo organico, sul ruolo che la giustizia privata può svolgere nell’attuazione dell’ordinamento dell’Unione ponendo, al centro dell’analisi, la tutela del cittadino europeo avanti all’arbitro convenzionalmente istituito, sulla base della tesi, che verrà sottoposta a dimostrazione, che il cittadino (ma anche ogni individuo) può e deve trovare qui gli stessi standard di tutela che rinverrebbe avanti ad un giudice dello Stato. A tale scopo l’autore, esaminando il tema del rinvio pregiudiziale in arbitrato, le modalità di applicazione delle normativa europea sia davanti agli arbitri che in sede di controllo del lodo nonché il ruolo ricoperto dal giudice privato nei regolamenti processuali europei, propone una lettura dell’arbitrato, non come corpo estraneo, ma come momento rilevante nell’attuazione del diritto europeo, in armonia con l’art. 81 del tr. Fue, introdotto dal trattato di Lisbona del 2009, che promuove come obiettivi dell’Unione, fra gli altri, l’accesso alla giustizia e i mezzi alternativi di risoluzione delle controversie.
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Caruso, Corrado. La libertà di espressione in azione. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg268.

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l volume propone una rinnovata lettura della libertà di manifestazione del pensiero, classico tema della riflessione costituzionalistica, attraverso un'analisi casistica articolata su due livelli. Il lavoro ripercorre sia la giurisprudenza costituzionale sui limiti alla libertà di espressione e sui mezzi di diffusione del pensiero, sia gli orientamenti dei giudici ordinari e amministrativi su alcuni casi emblematici riguardanti, ad esempio, le opinioni razziste e "negazioniste"; il diritto di cronaca, di critica politica, di satira; la disciplina del mercato radiotelevisivo, della par condicio e della stampa on-line. La libertà di espressione è così descritta "in azione", a partire dall'opera delle Corti, che assurgono al rango, tanto promettente quanto impegnativo, di "custodi" del discorso pubblico, cioè di uno spazio di comunicazione che contribuisce a fondare l'autonomia politica di individui e soggetti privati.
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Bonacini, Pierpaolo. Multa scripsit nihil tamen reperitur Niccolò Mattarelli giurista a Modena e Padova (1240 ca.-1314 ca.). Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg292.

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Résumé :
Il volume è dedicato a ricostruire il profilo biografico e dottrinario del modenese Nicolò Mattarelli, docente di diritto civile a Padova dai primi anni Novanta del secolo XIII al secondo decennio del Trecento. La ricerca si sviluppa lungo tre tappe distinte ma reciprocamente interconnesse: la conoscenza delle esperienze pubbliche e private del giurista basata, in larga misura, sulla lettura dei registri dei Memoriali notarili conservati all’Archivio di Stato di Modena; la ricostruzione della sua produzione didattica e scientifica grazie al recupero di numerosi manoscritti in archivi e biblioteche italiane e straniere, integrata dai folti richiami alle sue opinioni che emergono nella posteriore dottrina civilistica senza tuttavia oltrepassare, nell’utilizzo diretto di sue opere, la soglia del primo Quattrocento; e infine la memoria postuma di Mattarelli messa a fuoco seguendo i variegati percorsi della storia e della bibliografia giuridica e della bibliografia con ambizioni universali. Testimonianze, queste ultime, che si rivelano preziose per osservare le forme e le modalità con cui si è conservato e diffuso, nello spazio e nel tempo, il ricordo del giurista modenese, delle tappe salienti della sua attività di docente e delle labili tracce delle sue opere che ancora sopravvivono in età moderna sino a un recupero più corposo e criticamente sorvegliato che si avvia unicamente dallo scorcio del Settecento.
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Querzola, Lea. L'efficacia dell'attività processuale in un diverso giudizio. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg281.

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Résumé :
La ricerca condotta si propone di verificare quali spazi vi siano per l’osmosi di attività processuali da una sede giudiziaria a un’altra, alla luce del principio della comunicazione fra giurisdizioni e dell’economia processuale. Delle prove assunte e dei provvedimenti emessi si indaga l’idoneità alla circolazione e all’utilizzo in procedimenti diversi da quelli in cui furono formati. Il risultato raggiunto consente all’autrice di affermare che i territori in cui già oggi il fenomeno si verifica non potranno che estendersi; nel rispetto del diritto di difesa e del principio del contraddittorio.
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Lo spazio della mediazione : Conflitto di diritti e confronto di interessi. Milano : A. Giuffrè, 2003.

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Chapitres de livres sur le sujet "Diritto dello spazio"

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« Parte 2. Catalogo ». Dans Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3/002.

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Résumé :
La prima sezione del Catalogo, intitolata «Storiografia e diritto a Cipro», raccoglie manoscritti vergati in varie lingue (dal vernacolo locale, al latino, al francese e all’italiano) di contenuto storico e giuridico. Il valore indiscutibile di tali documenti testimonia l’interesse concreto delle autorità della Serenissima per le vicende e l’organizzazione della sua colonia, tanto da favorire il trasferimento e la conservazione di buona parte di questi pezzi presso i suoi archivi e da lì in Marciana. La seconda sezione, «Cipro crocevia di culture», ritrae la vocazione multiculturale dell’isola, lì dove l’elemento nativo greco, a seguito della dominazione franca prima e veneziana poi, si è intrecciato con le altre tradizioni del Mediterraneo medievale e moderno, generando un laboratorio culturale capace di trasmettere il sapere antico e medievale all’Europa moderna. La terza sezione, «Autori e testi ciprioti in Marciana», valorizza specificatamente il patrimonio della Biblioteca. Essa include manoscritti che trasmettono opere di autori di origine cipriota; in taluni casi si tratta di testimoni unici dei quali la Marciana è custode. Notevole è l’importanza di tali manoscritti per definire nuovi orizzonti della ricerca filologica e storica sulle vicende dell’isola. Conclude il Catalogo la sezione dedicata alle «Carte». Il mare magnum dei materiali disponibili non poteva trovare spazio sufficiente. Qui dunque si è preferito, con dolorose soppressioni, privilegiare le rappresentazioni cartografiche che ritraessero l’isola negli anni della dominazione veneziana.
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« Parte 2. Catalogo ». Dans Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3/002.

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Résumé :
La prima sezione del Catalogo, intitolata «Storiografia e diritto a Cipro», raccoglie manoscritti vergati in varie lingue (dal vernacolo locale, al latino, al francese e all’italiano) di contenuto storico e giuridico. Il valore indiscutibile di tali documenti testimonia l’interesse concreto delle autorità della Serenissima per le vicende e l’organizzazione della sua colonia, tanto da favorire il trasferimento e la conservazione di buona parte di questi pezzi presso i suoi archivi e da lì in Marciana. La seconda sezione, «Cipro crocevia di culture», ritrae la vocazione multiculturale dell’isola, lì dove l’elemento nativo greco, a seguito della dominazione franca prima e veneziana poi, si è intrecciato con le altre tradizioni del Mediterraneo medievale e moderno, generando un laboratorio culturale capace di trasmettere il sapere antico e medievale all’Europa moderna. La terza sezione, «Autori e testi ciprioti in Marciana», valorizza specificatamente il patrimonio della Biblioteca. Essa include manoscritti che trasmettono opere di autori di origine cipriota; in taluni casi si tratta di testimoni unici dei quali la Marciana è custode. Notevole è l’importanza di tali manoscritti per definire nuovi orizzonti della ricerca filologica e storica sulle vicende dell’isola. Conclude il Catalogo la sezione dedicata alle «Carte». Il mare magnum dei materiali disponibili non poteva trovare spazio sufficiente. Qui dunque si è preferito, con dolorose soppressioni, privilegiare le rappresentazioni cartografiche che ritraessero l’isola negli anni della dominazione veneziana.
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Manconi, Luigi. « Diritti delle persone nello spazio dell’Europa ». Dans Margini e Confini. attraVersamenti di metodi e linguaggi tra comunicazione, didattica e possibilità della ricerca. Editoriale Scientifica, 2018. http://dx.doi.org/10.19245/25.05.bs.c06.049.

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Actes de conférences sur le sujet "Diritto dello spazio"

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Buda, Chiara. « Cittadinanze sospese e diritto alla cittá : suspended citizenship and the right to the city ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7905.

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Résumé :
La città globale ha generato una forte ipermobilità delle merci e degli uomini. Cambiano cioè gli attori e i gruppi sociali della scena urbana. Rilevante è la presenza degli immigrati che forniscono manodopera in numerosi ambiti. Le società ospitanti riconoscono, infatti, il ruolo determinante degli stranieri in quanto lavoratori, ma pongono forti resistenze nel riconoscerli in quanto cittadini. In altre parole, restano cittadini sospesi tra il paese d’origine e quello d’arrivo, perché godono di una cittadinanza con revoca. Gli immigrati possono al massimo godere di una cittadinanza sostanziale, nel senso che esiste un insieme di pratiche di cittadinanza, che fanno percepire lo straniero come se fosse a casa propria pur non essendolo. Si tratta delle c.d. pratiche di home making, cioè di addomesticamento dello spazio circostante. Tale riappropriazione del contesto urbano, esprime in realtà la rivendicazione dello straniero al diritto alla centralità e il desiderio di non essere periferizzati. Si tratta del diritto alla città elaborato da Henri Lefebvre nel 1978, inteso come diritto alla vita urbana. Non tutti però godono allo stesso modo di tale diritto: i soggetti più deboli e vulnerabili non hanno voce nei processi decisionali. Ma la vera essenza della cittadinanza contemporanea consiste nel prender parte ad una vita pienamente urbana, per tale motivo i migranti, in quanto attori urbani e portatori di una particolare domanda di città, dovrebbero essere ascoltati dagli amministratori locali. The central topic of this paper is the complex relationship between migrants and the global city, which has created a strong hypermobility of goods and people. There are new actors in the urbane scene: immigrants provide labor in many areas, but they are particularly invisible at the main decision-making levels, especially in those concerning the city design. They are subjected to discrimination: first of all as city users and also as proponents of urban and architectural projects. Our cities are not able to answer the "supply of city" of those who live in, that means they do not fully answer to the people needs and desires. Consequently, the weakest and most vulnerable citizens don’t fully enjoy their right to the city. This right has been presented by Henri Lefebvre around the 70s. According to the French sociologist everyone should enjoy the "right to urban life", that is the possibility to satisfy their aspirations in terms of political, social and environmental impacts in the city.
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Arras, Francesca, Arnaldo Cecchini, Elisa Ghisu, Paola Idini et Valentina Talu. « Perché e come promuovere la camminabilitá urbana a partire dalle esigenze degli abitanti piú svantaggiati : il progetto "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!" ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7962.

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Résumé :
La città contemporanea è una città a misura di automobilista. Chi non vuole o non può usare l'automobile per spostarsi non è in grado di esercitare pienamente il proprio diritto urbano di accesso ed uso degli spazi e delle strade sottratti dalle automobili all'uso pubblico e collettivo. Il prerequisito per la riconquista di questo diritto urbano negato è la promozione di un vero e proprio cambiamento culturale in materia di mobilità, attraverso il coinvolgimento consapevole e responsabile degli abitanti nelle politiche e nei progetti di promozione della mobilità altra, in particolare di coloro che subiscono la maggior parte delle conseguenze negative determinate dalla presenza invasiva delle automobili nella città: bambini, anziani, persone disabili e pedoni (e ciclisti) in generale. Nell'articolo descriveremo il progetto pilota "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!" che si pone l'obiettivo di promuovere la camminabilità urbana di due quartieri marginali della città di Sassari (e, in prospettiva, di tutta la città, trattandosi un progetto facilmente replicabile) a partire dalle esigenze, dai desideri e dalla "capacità di disobbedienza" dei bambini, uno dei gruppi di abitanti più svantaggiati in materia di mobilità. Contemporary city is a car-friendly city. Those who cannot or do not want to use a car are not capable to fully exercise their fundamental urban right to access and to use the public spaces and the streets. In this paper, we argue that it is possible to make more effective policies aimed at building walkable cities making reference to the desires and needs of disadvantaged groups. In particular, we concentrate on children as one of the most vulnerable groups of inhabitants of the city. The role children can play in improving urban quality of life is fundamental, for a number of reasons, most important of which, for the purpose of this paper, is their "capability of disobedience" which might be used as a force of urban transformation. Then, we present one project through which we try to promote the urban walkability of the city of Sassari starting from children's involvement: "ExtraPedestrians: let yourself be conquered by the 'alien' mobility".
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