Littérature scientifique sur le sujet « DIRITTO COMPARATO ECONOMIA E AMBIENTE »

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Articles de revues sur le sujet "DIRITTO COMPARATO ECONOMIA E AMBIENTE"

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Pernazza, Federico. « L’INSEGNAMENTO DEL DIRITTO COMPARATO DELL’ECONOMIA : A PROBLEM-ORIENTED APPROACH ». Revista Eletrônica do Curso de Direito da UFSM 12, no 1 (19 avril 2017) : 255. http://dx.doi.org/10.5902/1981369426368.

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Résumé :
Il Diritto Comparato ha un ruolo crescente nella formazione dei professionisti in Scienze Giuridiche, ma anche negli studi in Scienze Politiche ed in Economia. Il Diritto Comparato dell’Economia costituisce, in particolare, una integrazione necessaria degli studi di Law and Economics, specie se l’insegnamento è impostato secondo un problem oriented approach. Il problem solving approach appare il più efficace nella didattica, ma costituisce anche un prezioso metodo comparatistico che rivaluta il ruolo del giurista quale tutore di valori e diritti fondamentali nel contesto globale delle Scienze Sociali contemporanee, che appaiono dominate dall’efficientismo economico.
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Moccia, Luigi. « La comparaison « au-delà » des systèmes de droit : la protection de l'environnement ». CITTADINANZA EUROPEA (LA), no 1 (août 2021) : 5–31. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-001001.

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Résumé :
Due tesi di fondo, distinte ma strettamente correlate tra loro, sono al centro di questo saggio. La prima è che la globalizzazione, non solo economica e tecnologica, ma anche sociale e culturale, incidendo sul piano giuridico chiama in causa il diritto comparato per ripensarne e riaffermarne la propria vocazione di studio critico di problematiche ed esperienze giuridiche e normative, che si pone, al livello teorico, come modo autoriflessivo di conoscenza del diritto. La seconda tesi è che vi sono temi, come è il caso emblematico della tutela ambientale, che assumono carattere di ‘fondamenti' di comparazione giuridica, nel senso di rappresentare un paradigma di un nuovo statuto metodologico ed epistemologico di questo campo di studi, che invece di conoscere il mondo attraverso il diritto, alla maniera di classificazioni (tassonomie) dei sistemi giuridici, cerca di conoscere il diritto attraverso il mondo, nella sua dimensione ‘globale', al tempo stesso territoriale e spaziale, particolare e comune, relativa e universale, come polarità tra loro non oppositive, ma complementari.
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Pejovich, Svetozar. « Law, Tradition and Liberalism in Practice : Quo Vadis Eastern Europe* ». Journal of Public Finance and Public Choice 14, no 1 (1 avril 1996) : 3–13. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907540219.

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Résumé :
Abstract Questo articolo analizza i fattori che possono rafforzare le prospettive di radicamento del capitalismo nei Paesi ex-socialisti dell’Europa dell’Est. Sulla base del fatto che i valori astrattamente presi non possono aiutarci a fornire valutazioni di tipo economico, l’A. utilizza un approccio del tipo «analisi costi-benefici» al fine di comparare e scegliere tra sistemi capitalistici imperfetti.Dopo aver enunciato i principi basilari del libero mercato, l’A. sottolinea il ruolo da essi svolto come incentivo nel comportamento degli attori economici: diritti di proprietà, liberta di contratto e governo delle leggi valorizzano i diritti individuali e generano un ambiente fertile per lo sviluppo economico e sociale dell’individuo.Al fine di costruire le basi per un solido capitalismo nei Paesi dell’Europa dell’Est l’A suggensce ai governanti di quei Paesi di creare un contesto legale che possa permettere agli individui di spenmentare ogni sorta di accordo al fine di produrre ricchezza e di earantire i diritti di proprietà degli individui.
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Thèses sur le sujet "DIRITTO COMPARATO ECONOMIA E AMBIENTE"

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DE, PAULI LUCA. « L'AMMINISTRAZIONE DELL'INTERESSE AMBIENTALE ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2001. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12913.

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Résumé :
1999/2000
Linee di tendenza ricorrenti, spesso ispirate dalla azione delle Comunità Europee, tendono ad evidenziare l'importanza di una quanto più ampia partecipazione dei singoli e dei gruppi, variamente interessati, alla formazione ed alla attuazione dei processi decisionali in materia ambientale. Il diritto amministrativo dell'ambiente continua peraltro a connotarsi per la perdurante presenza di modelli autoritari, in apparente controtendenza rispetto a quel processo di depurazione di cui la legge 241/1990 era stata insieme punto di arrivo e punto di partenza. L'evoluzione più recente della disciplina della conferenza di servizi costituisce conferma del fatto che l'originaria impostazione, che riconosceva agli interessi ambientali allo stesso tempo infungibilità e capacità di ostacolo a scelte amministrative in qualche modo in conflitto - reale o potenziale - con la tutela dell'ambiente, di per sé sia in via di evidente superamento, anche allo scopo di evitare la creazione di nuove conflittualità, in antitesi ad obiettivi di apertura, di imparzialità e di efficacia dell'azione amministrativa. La composizione ultima avviene oggi a livello di Consiglio dei Ministri, quindi al più alto livello politico - amministrativo, riconoscendosi quindi come l'interesse ambientale sia sì immanente ad ogni procedimento e, come tale, ad acquisizione obbligata, ma anche sottoponibile a raffronto e bilanciamento con altri interessi pubblici e privati coinvolti, in coerenza con scelte che trovano il loro fondamento nell'indirizzo politico dell'Organo di vertice. Sotto il profilo della organizzazione amministrati va, la compresenza di più livelli di amministrazione impone necessariamente, anche e soprattutto nella materia ambientale, l'attuazione del princ1p10 della leale collaborazione, proponendosi altresì la sussidiarietà, tanto nella sua dimensione orizzontale che in quella verticale, quale elemento di ispirazione in fase di distribuzione delle competenze e di concreta attuazione delle politiche ambientali, anche attraverso la valorizzazione di quelle «attività che possono essere adeguatamente esercitate dalla autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali». Si assiste peraltro a scelte non sempre coerenti, talvolta nella direzione della valorizzazione - o rivalutazione - di enti tradizionali (quali la Provincia), talaltra nel riconoscimento di rilevantissime funzioni di pianificazione e gestione in pro di soggetti territoriali non tradizionali, quali le variamente denominate «Autorità d'ambito» o «di bacino», nella riconosciuta insufficienza dei soggetti tradizionali a fare fronte a fenomeni diffusivi, che prescindono dalle storiche ripartizioni amministrative. La formazione della decisione amministrativa rischia così di vedere frustrate le istanze di partecipazione, e quindi in ultima istanza di democrazia, sia per la scarsa rappresentatività degli organi di gestione di tali nuovi soggetti, che per l'estrema tecnicità delle scelte, che, infine, per la propensione delle ammm1strazioni centrali ad utilizzare surrettiziamente l'indefinito concetto di «ambiente» quale grimaldello per erodere minandole alla base quelle autonomie altrimenti favorite dagli ultimi processi di riforma della Pubblica amministrazione.
XIII Ciclo
1971
Versione digitalizzata della tesi di dottorato cartacea. Nell'originale cartaceo manca la pag. 141
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COLOMBI, CIACCHI AURELIA. « IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI NEL RISARCIMENTO DEL DANNO AMBIENTALE : L'ESPERIENZA ITALIANA, TEDESCA E STATUNITENSE ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 1997. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12714.

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3

Favaretto, Alessia <1997&gt. « La gestione dei Big Data in Cina tra economia, sicurezza e diritti personali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20463.

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Résumé :
Il presente elaborato si prefigge l’obiettivo di fornire una maggiore conoscenza sulla realtà dei Big Data in Cina, analizzandone il ruolo all’interno dell’ecosistema digitale del paese nonché la relativa disciplina giuridica. Due caratteristiche pongono la Cina in una posizione molto favorevole per generare e sfruttare i Big Data: la vasta base di utenti, che fornisce giornalmente quantità inestimabili di dati, e la rapida adozione delle nuove tecnologie mobili, che hanno scavalcato le vecchie “generazioni” tecnologiche e hanno contribuito alla crescita dell’economia digitale del paese. A questo si aggiunge il sostegno dato dallo Stato che, per mezzo di piani e programmi, ne promuove specificamente l'uso a supporto della crescita e della trasformazione economica. Oltre che ad essere una questione economica, i Big Data per la Cina sono anche una questione di sicurezza nazionale ragione per cui, grazie ad una consolidata simbiosi tra Stato e mercato, tutti questi dati vengono molto spesso utilizzati per scopi più pervasivi, legati alla sorveglianza e al controllo sociale. Tuttavia, gestire la raccolta, l’utilizzo e il flusso dei dati in un paese così grande sono diventate tematiche spinose, anche alla luce dei frequenti incidenti legati alla fuga dei dati degli utenti, agli usi illeciti degli stessi o a fenomeni di hackeraggio provenienti dall’esterno. Per questo motivo, lo Stato ha promulgato un insieme di leggi e regolamenti legati alla gestione e al trasferimento dei dati, i quali pongono fortemente l’accento sui requisiti di sicurezza e sul controllo dell’infrastruttura informatica. In tempi recenti, però, questo quadro legislativo è stato oggetto di un importante cambiamento con la promulgazione di nuove leggi specifiche sui dati, mossa che dimostra la crescente sensibilità dello Stato cinese nei confronti delle tutele accordate ai diritti personali dei cittadini e che apre le porte ad una nuova era dell’informazione assai regolamentata.
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ESPINO, Horacio Alfredo. « TRASPLANTE JURÍDICO ORDOLIBERAL : LA FUNDACIÓN KONRAD ADENAUER EN AMÉRICA LATINA, CON PARTICULAR ATENCIÓN AL ORDENAMIENTO JURÍDICO PERUANO ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2389426.

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Résumé :
The thesis of this investigation examines the hegemonic mechanism of circulation and legal transplant of ordoliberalism in Latin America, as practiced by the German political foundation, Konrad Adenauer. Konrad Adenauer Stiftung is represented as a transnational private legal entity, which serves as an intellectual meddler that engages in the transculturation of native populations, linked to postmodern and postdemocratic practices of governance and soft law in the realm of Modernism and that of Latin American pre-Modernism. The thesis aligns with several constitutional texts that have taken into account the ordoliberal formula of the social free market while valuing the consequences of Cooperative Law as a biopolitical device for domination, a device of conforming and discipline individual behaviors, and as a way to recreate the constitutional conditions of the concurrent market. The Peruvian legal regulations are approached through the analysis of constitutional texts and the work of jurisprudent re-appropriation of ordoliberalism present in the Constitutional Tribunal. The recent Peruvian Consumer’s Protection and Defense Code is described as a text directed to the correction of the informational asymmetry that affects the market prices of the concurrent mechanism for the sake of making efficient the role of the consumer quasi-police-like as a human device of Darwinist selection. The Consumer’s Protection and Defense Code is valued in its educational aspect, directed as a means of educating the mass of consumers for the shaping of an efficient demand so that the functionality of the economic system decreases the probabilities of risk and its provisions are predictable and calculated.
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Livres sur le sujet "DIRITTO COMPARATO ECONOMIA E AMBIENTE"

1

Mazzei, Gabriella. Economia di mercato e diritti soggettivi nella evoluzione del diritto antitrust : Un'analisi di diritto comparato. Napoli : Edizioni scientifiche italiane, 2004.

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Forum internazionale giustizia e ambiente (1986 Rome, Italy). Ambiente, economia, diritto : Forum internazionale giustizia e ambiente, Roma 9-11 maggio 1986. Rimini : Maggioli, 1988.

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Ambiente, economia, diritto : Forum internazionale giustizia e ambiente, Roma 9-11 maggio 1986. Maggioli, 1988.

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