Littérature scientifique sur le sujet « Diritti animali »

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Articles de revues sur le sujet "Diritti animali"

1

Lombardi Vallauri, Luigi. « Diritti animali e rovesci umani ». IRENE - Interdisciplinary Researches on Ethics and Natural Environment, no 9788879166638 (décembre 2013) : 49–56. http://dx.doi.org/10.7359/663-2013-lomb.

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2

Castignone, Silvana. « I diritti degli animali. Un problema aperto ». IRENE - Interdisciplinary Researches on Ethics and Natural Environment, no 9788879166638 (décembre 2013) : 21–27. http://dx.doi.org/10.7359/663-2013-cast.

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3

Biuso, Alberto Giovanni. « Against Animal Rights ? A Comment on “Contro i diritti degli animali ? Proposta per un antispecismo postumanista (Against Animal Right ? A Proposal to a Post-human Antispeciesism)”, by Roberto Marchesini ». Relations, no 4.2 (novembre 2016) : 217–23. http://dx.doi.org/10.7358/rela-2016-002-bius.

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4

Bompiani, Adriano. « L’elaborazione di “regole” per le innovazioni biotecnologiche ». Medicina e Morale 49, no 4 (31 août 2000) : 713–50. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.765.

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Résumé :
Come è noto, l'unione Europea ha fra i suoi scopi quello di favorire lo sviluppo sociale ed economico dei Paesi aderenti, facilitando la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica, la produzione di beni e la circolazione degli stessi nell’ambito dell’Unione, eliminando per quanto è possibile differenze, normative e conflitti commerciali. Con questo spirito, dopo anni di difficile lavoro, è stata emanata la Direttiva 98/44/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (6luglio 1998) che riguarda la protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche, ne presupposto che si tratti di genoma – sia esso di origine vegetale, animale o umano – in quanto risultati da “invenzioni” suscettibili di applicazioni industriali e non dal mero isolamento (“scoperta”). L’Autore, che già ha esaminato in un precedente contributo gli aspetti etici dell’impiego delle biotecnologie nel campo vegetale e animale (v. Medicina e Morale 2000, 3: 449-504), si sofferma a descrivere quanto prevede la Direttiva 98/44/CE stessa, assieme ad altre norme internazionali precedentemente emanat, per la tutela dell’ambiente, degli animali e degli organismi umani. L’Autore riconosce che la direttiva vieta, nel dispositivo, lo sfruttamento commerciale che sia contrario all’ordine pubblico e al buon costume, fornendo gli esempi concreti dei divieti applicabili ai processi di clonazione umana a scopo riproduttivo, di modificazione dell’identità genetica germinale dell’essere umano; di modificazione degli embrioni umani a fini commerciali e industriali; di modificazione dell’identità genetica animale di natura tale da provocare sofferenza negli stessi, senza utilità sostanziale per l’uomo o per l’animale. Tuttavia la Direttiva – sotto l’aspetto giuridico – consente l’utilizzazione di embrioni umani (sia pure non direttamente ed espressamente prodotti a scopo di ricerca in base all’art. 18 della Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina) a scopo sperimentale e per applicazioni biotecnologiche riguardanti la produzione di cellule staminali od i medicamenti. L’Autore esamina anche il dibattito che è seguito alla emanazione della Direttiva soprattutto a livello di Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Strasburgo) in merito alle preoccupazioni dell’opinione pubblica sui cosiddetti “cibi transgenici” (raccomandazione n. 1398 (1998) dal titolo “sicurezza del consumatore e qualità degli alimenti”), nella quale è stata espressa contrarietà alla brevettabilità degli organismi viventi, pur riconoscendo la necessità di assicurare un’adeguata protezione ai diritti dell’”invenzione” (proprietà intellettuale) [Raccomandazione 1417/1999]. Questi problemi sono stati affrontati ma non risolti nella conferenza internazionale di Oviedo (16-19 maggio 19999) organizzata dal Consiglio d’Europa. Il Comitato Direttivo di Bioetica del medesimo Consiglio d’Europa è stato indicato di esprimere “parere” sulla complessa materia; nel frattempo sono intervenute la conferenza di Seattle e Montreal, ove è stato firmato, nel gennaio 2000, un Protocollo sulla biosicurezza che regolamenta il commercio internazionale di sementi e sostanze geneticamente modificate ritenuti pericolosi per l’ambiente e la salute, escludendo però i prodotti finiti, e perciò il cibo transgenico. Nel momenti in cui – scadendo la moratoria –la Direttiva 98/44/CE entrerà in vigore (31 luglio 2000) essendo improbabile l’accettazione delle argomentazioni di invalidazione sollevate da Olanda e Italia, l’Autore insiste per l’adozione del “principio di precauzione”, esplicitamente incorporato nel diritto comunicato relativo alla protezione della salute, oltreché alla tutela dell’ambiente, che dovrà essere tuttavia meglio specificato nella sua estensione e nelle conseguenze attese. Un secondo principio, quello della “trasparenza”, richiede un’ulteriore affinamento delle informazioni rivolte al consumatore, tramite una più chiara etichettatura che consenta una scelta realmente libera e consapevole dei prodotti derivanti da organismi geneticamente modificati posti in commercio. Dovrà essere perseguita la ricerca, escludendo peraltro l’uso dell’embrione umano.
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5

Toniolo, Paola. « Essere animale. Soggetto emotivo e oggetto di diritto ». IRENE - Interdisciplinary Researches on Ethics and Natural Environment, no 9788879166638 (décembre 2013) : 29–36. http://dx.doi.org/10.7359/663-2013-toni.

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6

Tallacchini, Mariachiara. « Animal welfare : un percorso tra scienza, mercato, etica, diritto e democrazia ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 1 (juillet 2020) : 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-001002.

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7

Corrêa, Murilo Duarte Costa. « Os umbrais do humano : o homem como dispositivo biopolítico e o animal contemporâneo ». Prisma Juridico 9, no 2 (16 mars 2011) : 307–26. http://dx.doi.org/10.5585/prismaj.v9i2.2372.

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Résumé :
De acordo com a detecção de Giorgio Agamben, o dispositivo antropológico atualmente em obra na cultura ocidental opera, desde Aristóteles, recortando uma forma de vida humanamente predicada (bios) sobre a vida nua (zoé). Essa operação, qualificada pelo paradoxo e pela exceção que engendra, anima, em larga medida, a crítica que Agamben endereça às Cartas de Direitos Humanos em Al di là dei diritti del’uomo. Nas trilhas de uma tradição que remonta a Nietzsche e é legada a Foucault, Deleuze, Derrida e Agamben, traduzir-se-ia um pensamento que, ao operar no seio do dispositivo antropológico, busca desvencilhar-se do homem – seja pelo além-do-homem, seja por uma micropolítica de intensidades sem sujeito. O aporte dessas filosofias apela às indeterminações dos devires, mas também demonstra a negatividade que o conceito de homem opera em relação à vida dos homens quando se compreende a política como a potência de variação das formas de vida.
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8

Corrêa, Murilo Duarte Costa. « Os umbrais do humano : o homem como dispositivo biopolítico e o animal contemporâneo ». Prisma Juridico 9, no 2 (16 mars 2011) : 307–26. http://dx.doi.org/10.5585/prismaj.v9n2.2372.

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Résumé :
De acordo com a detecção de Giorgio Agamben, o dispositivo antropológico atualmente em obra na cultura ocidental opera, desde Aristóteles, recortando uma forma de vida humanamente predicada (bios) sobre a vida nua (zoé). Essa operação, qualificada pelo paradoxo e pela exceção que engendra, anima, em larga medida, a crítica que Agamben endereça às Cartas de Direitos Humanos em Al di là dei diritti del’uomo. Nas trilhas de uma tradição que remonta a Nietzsche e é legada a Foucault, Deleuze, Derrida e Agamben, traduzir-se-ia um pensamento que, ao operar no seio do dispositivo antropológico, busca desvencilhar-se do homem – seja pelo além-do-homem, seja por uma micropolítica de intensidades sem sujeito. O aporte dessas filosofias apela às indeterminações dos devires, mas também demonstra a negatividade que o conceito de homem opera em relação à vida dos homens quando se compreende a política como a potência de variação das formas de vida.
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Turco, Federica. « Le femmine restano e i maschi partono. Dinamiche spaziali e diritti nelle moderne storie per l'infanzia ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (janvier 2021) : 13–22. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003002.

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Résumé :
In che modo le narrazioni e la realtà sociale interagiscono tra loro nella costruzione di significati condivisi? Questa sembra essere la domanda di partenza per cercare di inquadrare il problema della rappresentazione in generale, e della rappresentazione femminile in particolare, in tutti quei testi che forniscono, a livello simbolico e quindi semiotico, dei modelli d'identificazione per i loro fruitori (dai film ai cartoni animati, passando attraverso romanzi, fiabe, spot pubblicitari e così via). Si tenterà, nel breve saggio che segue, d'inquadrare la relazione tra rappresentazioni e modelli culturali, considerando principalmente alcune storie per bambine e bambini e il modo in cui queste forniscono dei percorsi d'interpretazione e stratificazione dei diritti dell'infanzia (e della loro violazione).
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10

Albisinni, Ferdinando. « Impresa agricola e scienze della vita nel diritto europeo dell’agricoltura ». Przegląd Prawa Rolnego, no 2(29) (30 décembre 2021) : 61–100. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2021.29.2.2.

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Résumé :
Il lavoro indaga sulle linee evolutive del diritto agrario nella prospettiva europea, ponendo in evidenza le sfide e le criticità che nel XXI secolo hanno connotato le scelte operate nell’ambito della politica agricola comune. All’interno di questa prospettiva, specifica attenzione è assegnata ai temi dell’impresa agricola e della stessa perimetrazione dell’attività agricola; temi risalenti nell’ordinamento italiano, ma rilevanti anche nell’ordinamento polacco, come sottolineato più volte negli studi di Roman Budzinowski. L’analisi investe in particolare le riforme di questo secolo, dalla MTR del 2003 alle riforme del 2013 e del 2021 con la riscoperta dell’agricoltura come attività produttiva, sottolineando l’emergere di nuovi modelli sistemici, che finiscono per costruire Codici europei dell’agricoltura. Vengono poi richiamate le ultime novità introdotte dal Trattato di Lisbona, da alcuni recenti regolamenti in tema di controlli ufficiali e dai documenti della Commissione sul Green Deal europeo, con la connessa attenzione ai temi del benessere animale e della tutela di ogni forma di vita e dell’ambiente nella sua complessità e unità, per concludere che le complesse vicende di questi due primi decenni del XXI secolo si caratterizzano per la crescente attenzione verso le scienze della vita come elemento essenziale e connotante dell’attività dell’impresa agricola in tutte le sue diverse declinazioni.
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Thèses sur le sujet "Diritti animali"

1

PRISCO, CARLO. « I diritti degli animali : analisi e nuove prospettive dell'alimentazione ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/60887.

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Résumé :
Praticare una scelta alimentare per motivi etici è un diritto? E se lo è, come si configura, cosa lo sancisce e in che modo può essere affermato? Molti considerano il rifiuto di cibarsi di animali (o loro derivati) come una scelta velleitaria, una sorta di capriccio o addirittura di “lusso”, discriminando chi in tal modo chi ottempera all’etica da chi, invece, pratica una religione o è affetto da allergie, intolleranze o altre patologie. La questione alimentare rappresenta sotto molti profili il punto d’arrivo di aspetti della persona fondamentali, quali l’etica, la salute, la manifestazione del pensiero: tutti interessi di rango costituzionale. Dunque sorge spontanea la domanda: che tutela è apprestata dal diritto nei loro confronti? Mentre le leggi speciali disciplinanti la questione attendono di essere approvate, il consumatore etico ha comunque a disposizione strumenti normativi e processuali che lo rendono in grado di rivendicare il proprio diritto a non subire discriminazioni a tavola. Proprio la prevenzione delle discriminazioni induce a vagliare attentamente il contenuto dei diritti azionati, affinchè non sia soltanto possibile godere di una opzione alimentare “etica”, ma occorre altresì che questa sia in grado di competere con le sue controparti “tradizionali” per quantità, qualità e apporto nutritivo. Ulteriori aspetti controversi riguardano l’alimentazione scolastica e, in generale, refettoriale: in questi casi le scelte etiche dei genitori incontrano ulteriori resistenze, che spesso sfociano nella discriminazione nei confronti loro e dei figli. Nei casi estremi queste tensioni hanno condotto a precedenti di eccezionale gravità, quali l’allontanamento della prole dai genitori e l’affidamento ai servizi sociali. Dal singolo alla collettività, il diritto all’alternativa etica (sia essa vegetariana, vegana, crudista, fruttariana, etc.) arriva a riguardare anche le scelte politiche ed economiche, ponendo serie questioni attorno alle modalità di vendita e produzione del cibo, nonché ai finanziamenti che lo stato e gli enti sovranazionali riconoscono, così determinando il prezzo finale e quindi influenzando il mercato.
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2

Marongiu, Stefania <1990&gt. « Il cammino verso il benessere e i diritti degli animali in Cina fra legislazione e attivismo : proposta di traduzione di articoli accademici sull’argomento ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11865.

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Résumé :
La presente tesi intende presentare l’attuale situazione delle normative e delle leggi in vigore relativamente alle condizioni della vita degli animali in Cina, con un particolare riguardo per il tema del benessere e dei diritti. Nella prima parte della tesi verrà presentata brevemente la visione della condizione etico-morale degli animali nel mondo dall’antichità fino ad oggi ed i recenti studi scientifici che, attraverso gli esperimenti e le prove ottenute della capacità degli animali di provare emozioni e saper esprimere sentimenti, hanno rivisitato la posizione etica degli animali ed il loro diritto ad essere rispettati e protetti nella propria dignità di esseri viventi. Particolare attenzione verrà posta sulla visione della natura e del mondo animale in relazione agli esseri umani nelle antiche filosofie tradizionali cinesi, fattore molto importante per comprendere l’evoluzione del pensiero morale e filosofico cinese antico. Nel capitolo successivo verranno prese in esame le leggi attualmente presenti in Cina per la gestione ed il trattamento delle diverse categorie animali, con un particolare riguardo per le legislazioni improntate alla tutela e alla salvaguardia delle specie, e soprattutto l’indagine per comprendere se esistono effettivamente delle leggi che promuovono e stabiliscano gli standard di benessere e i diritti degli animali in Cina. Verrà presentato inoltre uno scenario della moderna società cinese e della sua attitudine nei confronti della condizione animale, e verranno analizzati i problemi relativi a fenomeni di maltrattamento e abuso sugli animali attraverso la spiegazione di alcuni famosi e controversi casi, a conseguenza dei quali è emersa una serie di movimenti di protesta e la nascita di associazioni organizzate operanti nell’ambito dell’attivismo animalista. Negli ultimi capitoli della tesi seguono le traduzioni dal Cinese all’Italiano di articoli accademici che discutono l’argomento dai diversi punti di vista legale, politico sociale ed etico, e i loro corrispettivi glossari seguiti dal commento traduttologico.
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3

Babini, Sofia <1997&gt. « Lo sfruttamento dell'animale non umano nelle pratiche artistiche : storia e sviluppo dell'utilizzo degli animali, del diritto animale e degli Animal Studies all'interno dell'arte contemporanea ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21555.

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Résumé :
In questa tesi analizzo il tema dello sfruttamento degli animali nell’ambito dell’arte contemporanea, analizzando lo status giuridico degli animali non umani e le misure volte alla loro protezione all’interno della pratica artistica. Nel primo capitolo contestualizzo la pratica dell’ “arte viva” lungo la storia della performance: introduco l’Arte Povera in Italia per poi analizzare l’opera di Jannis Koiunellis e il suo rapporto con la materia animale; nello stesso capitolo sono analizzate anche le pratiche di altri artisti canonizzati come Joseph Beuys, Jan Fabre, Hermann Nitsch, Gli artisti che tratto sono figure fondamentali del panorama contemporaneo che hanno rivoluzionato il rapporto dell’artista con il pubblico e con la materia artistica. In particolare, analizzo i casi in cui questa materia è un animale non umano, materia viva per l’artista da utilizzare nella sua opera. Gli animali sono stati oggetto dell’arte fin dalle prime espressioni artistiche, come i dipinti rupestri e costumi cerimoniali delle antiche comunità indigene. Tuttavia, l’arte contemporanea ha portato il coinvolgimento degli animali nell’arte un passo oltre: alcuni artisti hanno deciso di includerli direttamente come parte dell’opera per fare dichiarazioni politiche e sociali sulla nostra relazione con il mondo animale. Nel secondo capitolo affrontiamo il tema della legislazione attorno all’essere animale non umano e dell’attivismo animalista. Constatiamo lo stato della legislazione attuale – europeo e italiano –, mettendone in risalto difetti e riportando proposte di legislazione di espriti di diritto animale come Rachel Share. La trattazione è accompagnata dalle voci eminenti degli Animal Studies come Peter Singer e Tom Regan, che scrivono sul tema dagli anni Ottanta, ma anche da personalità del contemporaneo come Donna Haraway, Kari Weil, Cary Wolfe, di cui viene sottolineata l’importanza in questo panorama accademico. Approfondisco in particolare il tema della tassidermia, forma in cui il corpo animale viene utilizzato nelle opere degli artisti trattati, distinguendo in particolare fra due tipi, la tassidermia “pasticciata” e quella “speculativa” teorizzata da Giovanni Aloi. Per quanto rigurarda l’ambito italiano, svolgo una breve storia dell’attivismo animalista che possa contestualizzare il quadro legislativo odierno e le modifiche che ci sono state negli ultimi decenni. L’ultimo capitolo dell’elaborato è dedicato all’analisi della pratica artistica di personalità dell’arte contemporanea come Adel Abdessemed, Berlinde de Bruyckere, Maurizio Cattelan, Wim Delvoye, Damien Hirst, gli attriti che hanno avuto con le associazioni animaliste, con la legge, con il pubblico. L’approccio che adotto è antispecista e critico nei confronti della posizione subalterna dell’animale non umano rispetto a quello umano, della sua mercificazione e del suo sfruttamento.
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4

Maiutto, Mirko <1992&gt. « Non-Human Animal Rights in International and EU Law ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19548.

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Résumé :
In the last century animal welfare has started to receive increasing attention around the world. In order to meet the skyrocketing demand for animal products, the animal industry is mass-producing meat, dairy and eggs in intensive farms where animals live in terrible conditions before being slaughtered. Furthermore, scientific research has not moved away from experimenting on animals, and wild animals continue to be object of exploitation, an increasing number of wild species becoming endangered or even extinct. This work analyses the protection animals enjoy internationally, at the European Union level, and in some domestic constitutions and legislations, exploring how anthropocentrism and speciesism are reflected in legislations. Today science tells us that at least many of the human-exploited animals are sentient beings who, just like people, can suffer, feel pain, and experience a vast variety of emotions. Many have a high level of intelligence, possess self-awareness, and are part of incredibly complex social structures made of family and friendship bonds not much different from those characterizing human societies. The philosophical case for giving animals inalienable rights to life, freedom, and freedom from torture will be presented, implying the need to stop exploiting animals all around the world at least when it comes to food production. Until this doesn’t happen, the law will continue to promote an injustice not very different from others such as racism and sexism.
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5

BACCO, FEDERICO. « Tutela penale di sentimenti ? Itinerari e prospettive ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/20373.

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Résumé :
Can a modern liberal democracy’s criminal law be pleaded as a defense of feelings? The intricacies of regulation issue from the extreme difficulties to sound out psychic processes as well as from the pivotal point, which derives from the undaunted research of criteria capable of preserving the free circulation of expressive displays in a open and pluralist society. The acknowledgement of liberty is related to the need of equal respect towards different identities, along with diverse life forms coherent to the preservation of a nucleus of values essential to cohabitation. The perspective of a jurist is aimed to the research of reasonable counterbalances, among the need of respect of individuals and the preservation of forms and communicative contents, of which liberty is itself a basic part of mutual respect, due from each of us to all. The prescriptive model on which to establish a perspective concerning the defense of feelings is the one defined by the contemporary political philosophy as “equal respect”. The normative attainment of a horizon through which feelings and diversity are respect-worthy cannot be not subject to the impetus of contingent disputes; the real requirement consists of setting in advance an equal shape of the (not unlimited) spaces in use to democracy; to grant people, since equal, the chance to live according to their values. The idea of equality itself sets itself up as a line of defense against personal aggressions instrumentally based on feelings as a demeaning factor having a purpose to the detraction of the equal dignity of an individual: to prevent cases of marginalization, of discrimination, as well of democratic reciprocity. Può il diritto penale di una moderna democrazia liberale essere invocato a tutela di sentimenti? Le complessità di una regolamentazione normativa derivano sì dalla estrema difficoltà di sondare i processi psichici, ma il nucleo problematico fondamentale sembra risiedere nella ricerca di criteri che possano preservare la libera circolazione di manifestazioni espressive in una società aperta e pluralista. Il riconoscimento di libertà si lega all’esigenza di un eguale rispetto delle diverse identità, delle diverse forme di vita compatibili con la salvaguardia di un nucleo di valori essenziali per la convivenza. La prospettiva in cui si muove il giurista è la ricerca di ragionevoli bilanciamenti fra le esigenze di rispetto per le persone e la salvaguardia di forme e contenuti comunicativi la cui libertà è anch’essa parte essenziale del reciproco rispetto dovuto da ciascuno a tutti.Il modello normativo su cui fondare una prospettiva di tutela di sentimenti è quello che la filosofia politica contemporanea definisce come “eguale rispetto”. La realizzazione normativa di un orizzonte nel quale possano essere rispettati sentimenti e diversità non è condizionata all’impulso di conflitti contingenti: la reale esigenza è pre-disporre un assetto paritario degli spazi (non illimitati) di cui la democrazia dispone; offrire alle persone, in quanto eguali, la possibilità di vivere secondo i propri valori. Quale orizzonte di tutela si configura l’idea stessa di eguaglianza contro attacchi personali che adoperino strumentalmente il sentimento (rectius, il modo d’essere e l’identità dell’individuo) come fattore degradante per la negazione della pari dignità della persona: impedire fatti di emarginazione, di discriminazione, di negazione della reciprocità democratica.
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Livres sur le sujet "Diritti animali"

1

Regan, Tom. Diritti animali, obblighi umani. Torino : Edizioni Gruppo Abele, 1987.

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2

Battaglia, Luisella. Etica e diritti degli animali. Roma : Laterza, 1997.

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3

Castignone, Silvana. Povere bestie : I diritti degli animali. Venezia : Marsilio, 1997.

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4

Arrigoni, Alessandro. I diritti degli animali : Verso una civiltà senza sangue. 2e éd. Torino : Cosmopolis, 1998.

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5

Rescigno, Francesca. I diritti degli animali : Da res a soggetti. Torino : G. Giappichelli, 2005.

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6

Silvana, Castignone, dir. I diritti degli animali : Prospettive bioetiche e giuridiche. Bologna : Il Mulino, 1985.

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7

Silvana, Castignone, dir. I diritti degli animali : Prospettive bioetiche e giuridiche. 2e éd. Bologna : Il Mulino, 1988.

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8

Pocar, Valerio. Gli animali non umani : Per una sociologia dei diritti. Roma : Laterza, 1998.

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9

Bartolozzi, Federico. Diritti animali ed etica cristiana : Un viaggio all'interno della propria coscienza : e pensare che tutto sarebbe accaduto a causa di una mela ! Essen : Die Blaue Eule, 2005.

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10

Brambilla, Michela Vittoria. Manifesto animalista : [difendiamo i loro diritti]. 2e éd. Milano : Mondadori, 2012.

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