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Thèses sur le sujet « Didattica delle lingue straniere »

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Lukic, Srdjan <1992&gt. « Valutazione come (de)motivazione all’apprendimento di lingue straniere ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12194.

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Résumé :
La motivazione dello studente svolge un ruolo fondamentale nell’apprendimento di una lingua straniera, in quanto rappresenta uno dei principali fattori che portano al successo o al fallimento nel tentativo di imparare una determinata lingua. Diversi fattori possono influenzare la motivazione dell’apprendente, uno di questi è la valutazione. L’obiettivo di questo studio è quello di capire che relazione c’è tra motivazione e valutazione quando si tratta di apprendimenti linguistici. A tal proposito la domanda della ricerca è la seguente: in che modo la valutazione durante la verifica dell’apprendimento di una lingua straniera può influenzare la motivazione di uno studente verso quest’ultima? Un voto può spingere lo studente a impegnarsi sempre di più, come può portarlo ad abbattersi, a demotivarsi e a non voler più impegnarsi e studiare. Per rispondere alla domanda della ricerca agli alunni e ai docenti di lingua di un istituto superiore sono stati sottoposti dei questionari. Con questi, oltre al punto di vista degli allievi, si è cercato di capire anche il punto di vista degli insegnanti, in particolare di come questi ultimi considerino il voto quando lo si associa al tema della motivazione dei propri alunni.
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Formenton, Ambra <1994&gt. « Studio sull’apprendimento informale delle lingue straniere di una studentessa universitaria ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14223.

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Résumé :
Pochi studi sono stati effettuati sull’apprendimento informale delle lingue straniere poiché gran parte delle ricerche si sono focalizzate su ciò che avviene all’interno dell’ambiente scolastico, in un contesto formale e strutturato. In questi ultimi anni sono stati condotti studi su come le lingue sono apprese a livello informale sia nell’ambiente della lingua di studio e, in un contesto diverso, sia dove essa è studiata come lingua straniera. L’obiettivo di questo studio è quello di aggiungere ulteriori prospettive nel campo dell’OCLL (out of class language learning) attraverso l’analisi di un diario tenuto per 4 mesi da una studentessa universitaria di lingue sulle opportunità che coglie al di fuori della class. Nel diario, inoltre, annota e riflette sul suo processo di apprendimento. I dati mostrano che la maggior parte delle attività sono collegate ad abilità ricettive (lettura e ascolto), ma svolge anche attività che implicano l’uso di abilità produttive come il contatto faccia a faccia o la scrittura, grazie al lavoro e agli amici. Sembra che queste attività siano utili per migliorare le sue competenze linguistiche e riflettono i suoi interessi. Le considera inoltre una fonte di piacere. Oltre a ciò, si può notare che le reazioni alle attività sono allo stesso tempo positive e negative in base al suo stato d’animo, la conoscenza della lingua, la situazione e come considera il lavoro svolto. Infine, è importante osservare che vi sono fattori che influiscono sulle sue esperienze linguistiche come l’assenza di connessione internet, i rumori esterni, la stanchezza ecc.
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3

AGUZZI, GIULIA. « Lingue straniere e sordità : un percorso possibile ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/78940.

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Résumé :
L’obiettivo di questo lavoro è guidare il docente attraverso la letteratura esistente, gli strumenti già in uso e si propone di fornire una modellizzazione per la pratica didattica delle lingue straniere ad alunni sordi. Nel primo e nel secondo capitolo si raccolgono, analizzano e definiscono le basi teoriche di riferimento per la didattica delle lingue a soggetti sordi. Nello specifico, si definiscono il quadro della glottodidattica speciale, i principi di bisogno speciale e specifico e le linee guida per la didattica in contesti di disabilità, procedendo con l’inclusione della sordità tra le esigenze a cui riferirsi con tali strumenti. Il terzo e il quarto capitolo rappresentano l’applicazione concreta dei modelli esposti con l’applicazione del modello SOMA al mondo della sordità e la costruzione del Profilo Glottomatetico Funzionale dell’alunno sordo. Nell’ultimo capitolo si presenta la proposta operativa di didattica dell’inglese ai sordi, partendo dall’analisi e la scelta dei materiali più accessibili, passando per la progettazione fino ad arrivare alla strutturazione specifica del lavoro di classe.
This work aims to guide the foreign language teacher trough the literature on special education needs and deafness, the available tools, and the modeling for everyday practice to encourage the inclusion of deaf students until now considered not teachable. In the first and second chapters, the theoretical approaches to deaf students learning are presented in the contexts of special language teaching, special education, and disabilities. The third and fourth chapters represent the application of those principles to include deaf students in the language classroom activities following the operational models usually used for different learning disabilities. The last chapter offers the concrete model that may guide teachers from their deaf students' needs analysis and the correct material choice for them, passing through the learning project management to get to the specific class lessons, in collaboration with support staff members.
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AGUZZI, GIULIA. « Lingue straniere e sordità : un percorso possibile ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/78940.

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Résumé :
L’obiettivo di questo lavoro è guidare il docente attraverso la letteratura esistente, gli strumenti già in uso e si propone di fornire una modellizzazione per la pratica didattica delle lingue straniere ad alunni sordi. Nel primo e nel secondo capitolo si raccolgono, analizzano e definiscono le basi teoriche di riferimento per la didattica delle lingue a soggetti sordi. Nello specifico, si definiscono il quadro della glottodidattica speciale, i principi di bisogno speciale e specifico e le linee guida per la didattica in contesti di disabilità, procedendo con l’inclusione della sordità tra le esigenze a cui riferirsi con tali strumenti. Il terzo e il quarto capitolo rappresentano l’applicazione concreta dei modelli esposti con l’applicazione del modello SOMA al mondo della sordità e la costruzione del Profilo Glottomatetico Funzionale dell’alunno sordo. Nell’ultimo capitolo si presenta la proposta operativa di didattica dell’inglese ai sordi, partendo dall’analisi e la scelta dei materiali più accessibili, passando per la progettazione fino ad arrivare alla strutturazione specifica del lavoro di classe.
This work aims to guide the foreign language teacher trough the literature on special education needs and deafness, the available tools, and the modeling for everyday practice to encourage the inclusion of deaf students until now considered not teachable. In the first and second chapters, the theoretical approaches to deaf students learning are presented in the contexts of special language teaching, special education, and disabilities. The third and fourth chapters represent the application of those principles to include deaf students in the language classroom activities following the operational models usually used for different learning disabilities. The last chapter offers the concrete model that may guide teachers from their deaf students' needs analysis and the correct material choice for them, passing through the learning project management to get to the specific class lessons, in collaboration with support staff members.
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Canuto, Luisa <1961&gt. « Service Learning per l’apprendimento delle lingue straniere : impatto sulla motivazione, competenze comunicative e metacognitive dello studente ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8834.

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Résumé :
Service Learning, una strategia didattica esperienziale che combina l’impegno degli studenti per una comunità locale con la riflessione su cosa e come stanno imparando, consente di far mettere in pratica e rafforzare l’apprendimento dei contenuti del corso di cui quest’esperienza è parte, oltre che il loro senso di responsabilità civica e politica. Nel contesto di un corso di lingua straniera lo studente può con il service learning sviluppare anche le sue competenze linguistiche ed interculturali. Muovendo dalle più accreditate teorie di glottodidattica questo studio illustra le ragioni e le pratiche del service learning nella classe di lingua, i diversi possibili modelli e quindi l’impatto che può avere sulla motivazione ad imparare e a comunicare, sulla competenza linguistica e sullo sviluppo personale dello studente. Basata sull’esperienza dei nostri corsi intermedi di lingua alla University of British Columbia (Vancouver, Canada) e su un considerevole numero di studenti e relativo gruppo di controllo e nell’arco di sei semestri, la nostra ricerca si è servita di molteplici strumenti di misurazione quantitativi e qualitativi e farci arrivare alla conclusione di ritenere service learning una strategia di grande efficacia per promuovere lo sviluppo delle competenze dello studente di lingua straniera e del cittadino del futuro.
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6

Menegale, Marcella <1977&gt. « Dall'autonomia nell'apprendimento delle lingue straniere allo sviluppo della competenza plurilingue : una ricerca nella scuola secondaria ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1086.

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Résumé :
Nonostante l’enorme quantità di scritti esistenti sull’educazione plurilingue e sull’autonomia nell’apprendimento linguistico, sono pochi gli studi ad essersi focalizzati sulla relazione tra questi due campi e discenti giovani. Scopo della presente investigazione è di ricercare possibili corrispondenze tra un maggiore sviluppo dell’autonomia di apprendimento linguistico e l’acquisizione di una competenza plurilingue negli studenti della scuola secondaria italiana di I e II grado. L’analisi quantitativa e qualitativa dei dati raccolti attraverso questionari a studenti e insegnanti ha investigato il livello di autonomia nell’apprendimento linguistico dei discenti, il loro uso di ambienti formali e informali per l’apprendimento delle lingue e la possibilità di identificare variabili connesse allo sviluppo dell’autonomia di apprendimento linguistico che potessero accrescere la competenza plurilingue. I risultati hanno dimostrato che l’influenza dell’autonomia sullo sviluppo della competenza plurilingue è da ricercarsi nei fattori affettivi quali le attribuzioni dei discenti e la loro motivazione verso il plurilinguismo e l’autonomia; un aspetto problematico riguarda la mancanza di abilità metacognitive, poiché è stato visto che condizioni di potenziale plurilinguismo non portano allo sviluppo della competenza plurilingue se non sono supportate dalla consapevolezza dell’apprendimento.
Notwithstanding the numerous existing works on plurilingual education and on language learner autonomy, very few studies have focused on the connection between these two fields and young students. The aim of this investigation is to research possible correspondences between the greater development of language learner autonomy and acquisition of plurilingual competence in middle and upper secondary school Italian pupils. The quantitative and qualitative analysis of the data collected through pupil and teacher questionnaires has investigated the level of the pupils’ language learning autonomy, their use of formal and informal settings for language learning and whether it was possible to highlight any variable connected with the development of language learner autonomy which could improve the plurilingual competence. Findings have shown that the influence of autonomy on the development of plurilingual competence is to be found in affective factors like pupils’ attributions and motivation towards plurilingualism and autonomy; a problematic issue concerns the lack of metacognitive skills as it has been seen that conditions of potential plurilingualism do not lead to the development of plurilingual competence if not supported by learning awareness.
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7

Popovic, Milica <1993&gt. « La didattica dell'italiano a stranieri attraverso le Intelligenze Multiple ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14679.

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Résumé :
La tesi affronta il tema delle Intelligenze Multiple, introdotto da Howard Gardner. La teoria delle Intelligenze Multiple è un fattore importante nella Classe ad Abilità Differenziate e può essere utilizzata per differenziare le attività nell’apprendimento delle lingue, venendo incontro alle diverse esigenze degli studenti. Il primo capitolo della tesi tratterà della definizione del concetto di intelligenza. Diversi autori hanno tentato di definire un costrutto così complesso utilizzando numerosi approcci, adottati in diversi ambiti. Verranno, inoltre, illustrate le principali metafore di alcuni approcci, che sono alla base della moderna ricerca sull’ intelligenza, soffermandosi sulla metafora sistemica e, in particolare, sulla teoria di Gardner delle Intelligenze Multiple. Il secondo capitolo affronterà il concetto di Classe ad Abilità Differenziate, evidenziando il riconoscimento e l’analisi delle differenze in classe, le strategie per la valorizzazione e la gestione di tali differenze. Nel terzo capitolo verranno declinate per una classe di stranieri alcune attività di italiano LS, di un’unità didattica di livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, differenziandole secondo le Intelligenze Multiple.
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8

Barberis, Michela. « L'importanza dell'imitazione. Esercizi di interpretazione a servizio della glottodidattica : il caso dello shadowing per il russo L2 ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20514/.

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Résumé :
Il presente elaborato intende indagare gli effetti dell'apprendimento implicito sulle competenze linguistiche di discenti di lingue straniere. Alla domanda di ricerca hanno contribuito le teorie e le applicazioni concrete che caratterizzano la didattica dell'interpretazione. In particolare, lo shadowing, noto per essere un esercizio propedeutico per i futuri interpreti, è stato selezionato come possibile strumento da introdurre anche nell'aula di glottodidattica. L'attività di shadowing, infatti, attiva i meccanismi di imitazione di un input linguistico e può realizzare nel concreto i benefici dell'accesso spontaneo alla lingua straniera. L'ipotesi è stata testata sul campo, attraverso un'indagine condotta in una classe di un liceo linguistico, con studenti italofoni che studiano il russo come lingua straniera. Il primo capitolo contiene le riflessioni teoriche elaborate sulla base delle principali teorie di glottodidattica e arricchite dai contributi delle neuroscienze sui meccanismi di acquisizione e apprendimento delle lingue straniere. Seguirà una breve descrizione delle principali teorie sull'insegnamento del russo a stranieri. Il secondo capitolo presenterà gli ambiti di applicazione dello shadowing, in particolare la didattica dell'interpretazione e alcuni esempi di didattica della L2. Inoltre, si farà riferimento ai processi cognitivi che governano l'attività di shadowing, per evidenziarne la correlazione con l'imitazione dell'input in L2. Il terzo capitolo descriverà il gruppo di partecipanti all'indagine e le tappe della sperimentazione, caratterizzata da tre sessioni di shadowing, ognuna delle quali è stata seguita da esercizi di cloze test e da questionari di autovalutazione. Il quarto capitolo esporrà i risultati dell'indagine e trarrà le conclusioni sull'efficacia dello shadowing. In particolare, si valuterà l'effetto dell'esercizio sulle competenze fonetico-fonologiche e prosodiche, nonché sulle conoscenze lessicali.
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9

Caon, Fabio <1972&gt. « Didattica della lingua materna, seconda, straniera e classica nelle classi ad abilità differenziate ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/191.

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Résumé :
Il nostro studio ha come obiettivo generale quello di indagare la questione della differenziazione nelle classi di lingua (L1, L2, LS, LC). Per farlo, abbiamo elaborato il concetto di Classe ad Abilità Differenziate (CAD) che è da intendersi non tanto come la realtà delle classi (cosa ovvia) ma piuttosto come un modo di osservare la realtà delle classi. Partendo da questa definizione di base della CAD, il nostro lavoro si articola in 3 parti. Nella prima, si presenta una classificazione delle caratteristiche significative per l apprendimento linguistico. Nella seconda parte si presenta un indagine sul campo da noi svolta attraverso dei questionari rivolti a insegnanti di lingue. La terza parte del nostro lavoro è focalizzata sulla natura multietnica e plurilingue delle CAD. Conclude questo nostro lavoro un prodotto multimediale (DVD) che sintetizza un esperienza da noi condotta e che coniuga l apprendimento della lingua italiana e il potenziamento delle competenze scolastico-discplinari con l attività sportiva.
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Hernández, Muñoz Paola Esmeralda <1978&gt. « La dimensione interculturale dell’italiano come lingua straniera in Messico ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20604.

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Résumé :
L’insegnamento delle lingue straniere è attualmente dominato dall’approccio comunicativo e l’obiettivo quindi di concentrarsi solo sull’insegnamento degli elementi grammaticali non può più essere considerato efficiente. Risulta ad oggi necessaria l’integrazione della cultura poiché la lingua è lo strumento che rispecchia il bagaglio di valori sottostanti che condizionano il comportamento, il modo in cui si esprimono le idee ed il significato attribuito agli oggetti. La cultura d’appartenenza determina poi variazioni significative. Studi dimostrano che gli insegnanti di lingue straniere non hanno la piena consapevolezza di quanto e di come gli elementi culturali debbano essere inclusi nei corsi di lingua. Per tal motivo ritengono che sia sufficiente focalizzarsi sugli aspetti puramente linguistici in quanto la cultura stessa è inerente alla lingua (Byram & Wagner, 2018; Corti, 2019; Díaz, 2013; Fantini, 2019; Sercu, 2005). Nel contesto messicano, l’italiano viene insegnato come lingua straniera a livello universitario e negli istituti privati quali la Società Dante Alighieri, l’Istituto Italiano di Cultura e le scuole di lingue, posizionandolo come la terza lingua più richiesta dagli studenti. Per questo si ritiene importante che gli insegnanti d’italiano in Messico, madrelingua o meno, abbiano una cornice referenziale descrittiva sulle questioni attuali delle problematiche comunicative emerse dal contatto tra messicani e italiani. Il nostro studio ha quindi lo scopo di dare evidenza ai punti cruciali causa di fraintendimenti comunicativi tra italiani e messicani derivanti dalla cultura d’appartenenza. Il fenomeno comunicativo interculturale è stato affrontato dal paradigma costruttivista di tipo qualitativo ideale per rilevare i dati dalla prospettiva dei partecipanti, i quali hanno sviluppato un intreccio di significati in base alle proprie esperienze derivate dall’interazione sociale in un ambiente culturale straniero. Per raggiungere l’obiettivo della ricerca sono state somministrate 20 interviste semi-strutturate a profondità rivolte ad italiani e messicani con una vasta esperienza interculturale nei confronti di entrambe le culture oggetto di studio. La struttura delle interviste parte dal modello di comunicazione interculturale di Balboni e Caon (2015) che ci fornisce uno schema indirizzato all’osservazione degli argomenti comunicativi causa di incomprensioni legate ai valori di fondo, agli aspetti linguistici, al linguaggio non verbale ed agli eventi comunicativi. I dati ottenuti sono stati analizzati in maniera qualitativa ponendo l’attenzione sugli argomenti culturali che innalzano una barriera comunicativa. Dai risultati delle interviste si evince che esistono punti critici nella comunicazione interculturale tra messicani e italiani e che gli stessi debbano essere presi in considerazione in un incontro interculturale quale la differenziazione dei valori culturali, la percezione sull’uso degli aspetti linguistici, la divergenza nella lettura nella comunicazione non verbale e del comportamento considerato appropriato negli eventi comunicativi.
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Begotti, Paola <1962&gt. « La glottodidattica umanistico-affettiva nell'insegnamento dell'italiano LS ed L2 ad adulti stranieri ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/474.

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CARUGNO, CHIARA MARIA. « LA DIDATTICA DELL'ARABO COME LINGUA STRANIERA : DALL'ETA' ANTICA ALLA NASCITA DEL TEACHING ARABIC AS A FOREIGN LANGUAGE (TAFL) CON UN'INDAGINE EMPIRICA SUL PANORAMA ITALIANO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2023. http://hdl.handle.net/10280/136090.

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Résumé :
La presente ricerca si focalizza sulla didattica della lingua araba in Italia. Lo scopo ultimo è la costruzione di un database che ne descriva le principali caratteristiche, indaghi gli aspetti positivi e le criticità che emergono, in particolar modo dall’utilizzo delle diverse metodologie di insegnamento utilizzate nei corsi di arabo, per comprendere meglio come la lingua araba sia studiata oggi all’interno del panorama italiano. Il lavoro è suddiviso in tre capitoli. Il primo ripercorre le tappe fondamentali che hanno condotto all’emergere del Teaching Arabic as a Foreign Language (TAFL) sia a livello internazionale che in ambito italiano. All’interno di questo capitolo si sono inoltre affrontate tematiche ritenute di rilievo nel dibattito scientifico (livelli di competenza comunicativa, certificazioni linguistiche, insegnamento di una varietà dialettale). Successivamente, è stato studiato il contesto storico in cui la lingua araba e l’insegnamento della lingua araba fiorirono e l’evoluzione che esso subì a partire dall’epoca preislamica, attraverso i primi periodi dell’Islam, fino ad arrivare alla metà del II° secolo di al-Hiǧra. Infine, il terzo e ultimo capitolo presenta un’indagine empirica condotta con lo scopo di mappare la didattica della lingua araba, principalmente del Modern Standard Arabic, nel contesto accademico-istituzionale ed educativo italiano.
This research focuses on the teaching of Arabic language in Italy. Its final aim is to devise a database describing its main characteristics, investigating both positive aspects and critical issues which emerge especially from using different teaching methodologies in Arabic language courses, to better understand how Arabic language is studied nowadays within the Italian context. The work has been divided into three chapters. The first one traces the main stages leading to the birth of the Teaching of Arabic as a Foreign Language (TAFL), both internationally and in the Italian environment. This chapter also deals with issues considered relevant in the scientific debate (e.g. levels of communicative competence, linguistic certifications, teaching a dialect). The second chapter studies the historical context within which Arabic language and its teaching flourished and the evolution it underwent starting from pre-Islamic era, through the first periods of Islam, up to the second half of al-Hiǧra. To conclude, the third chapter offers a survey conducted with the aim of mapping the teaching of Arabic language, mainly Modern Standard Arabic, in the Italian academic-institutional and educational context.
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Favaro, Luciana <1961&gt. « Le tecnologie della comunicazione nell'insegnamento e nell'apprendimento di una lingua straniera : la videoconferenza via web nella scuola primaria ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1253.

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Résumé :
Lo sviluppo delle abilità di produzione e di interazione orale è una delle principali criticità nell’insegnamento di una lingua straniera nel contesto della scuola primaria. Alla base di questo problema c’è, a nostro parere, la mancanza di un contesto di comunicazione autentica nella classe di lingue. Le tecnologie della comunicazione oggi disponibili permettono di abbattere le pareti dell’aula e consentono all’insegnante di fornire ai propri allievi contesti più motivanti all’apprendimento e all’uso della lingua straniera. L’applicazione tecnologica da noi presa in considerazione è il servizio di Videoconferenza via web che può essere usato con relativa facilità per coinvolgere i bambini in progetti di telecollaborazione con coetanei di altri paesi con i quali condividere informazioni e task in tempo reale. Questo lavoro di ricerca indaga due ambiti distinti, che vedono l’uso di questa tecnologia dal duplice punto di vista dell’apprendimento e dell’insegnamento delle lingue straniere. Per il primo focus vengono analizzati due studi di caso che riguardano altrettanti progetti di collaborazione a distanza con bambini inglesi realizzati in due scuole primarie italiane, per indagare l’impatto motivazionale determinato dal coinvolgimento emozionale di questo tipo di esperienze. Il secondo focus ha come obiettivo quello di indagare le cause della scarsa diffusione di questo tipo di progetti nella scuola primaria italiana.
The development of oral skills appears to be one of the most critical issues in foreign language teaching at primary school level. The root of this problem may lie in the lack of an authentic communicative context in the foreign language lesson. Today’s communication technologies allow to open up the language classroom to the world, thus assisting teachers in providing authentic language contexts and in increasing the motivational levels of their pupils. Emerging tools such as Videoconferencing via web allow collaboration at a distance with other pupils on a common project, sharing information and tasks in real time. Our research has two different foci: (1) we consider two case studies of telecollaboration projects in which Italian primary school pupils share common tasks with peers in the United Kingdom through Skype sessions, analyzing the motivational impact due to the emotional involvement experienced through such an innovative learning programme; (2) we investigate the reasons why, despite the availability of the tool, telecollaboration projects are definitely rare in Italian schools.
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Zingaro, Anna <1984&gt. « Progettazione e sperimentazione di unità didattiche sul neostandard per l'insegnamento dell'italiano a stranieri ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9745/1/zingaro_anna_tesi.pdf.

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Résumé :
La presente ricerca consiste in uno studio sui tratti linguistici fondamentali dell’italiano contemporaneo, avente come obiettivo la creazione di unità didattiche sul neostandard, destinate ad apprendenti stranieri. Come punto di partenza della ricerca è stato assunta una lista di fenomeni grammaticali, considerati tipici della nuova varietà standard dell’italiano, elaborata da Francesco Sabatini nel 1990 nella sua definizione dell’“italiano dell’uso medio”. La ricerca è finalizzata innanzitutto a determinare la diffusione di tali fenomeni grammaticali in un corpus rappresentativo dell’italiano contemporaneo scritto e, in secondo luogo, ad aprire una riflessione su quali di questi fenomeni siano da considerarsi costitutivi del nuovo standard e rilevanti nell’insegnamento dell’italiano a stranieri. Oltre al criterio della frequenza dei fenomeni all’interno del corpus, nella scelta dei fenomeni grammaticali sui cui incentrare la progettazione delle unità didattiche si terrà conto anche dei contenuti grammaticali della manualistica per stranieri attualmente in commercio, al fine di individuare i fenomeni finora esclusi dalle pubblicazioni esistenti e per i quali possa quindi essere rilevante e utile la creazione di materiali didattici.
This research sets out to study the fundamental linguistic traits of contemporary Italian, with the aim of creating Italian as a Second /Foreign language teaching materials focusing on the new standard variety of Italian. The starting point of the research was a list, developed by Francesco Sabatini in 1990, of the linguistic traits considered typical the new standard Italian variety that he defined as italiano dell’uso medio (i.e., “Italian of average usage”). The primary goal of this research is to determine the frequency of these linguistic traits in a representative corpus of contemporary written Italian. Secondly, it will analyse which of these traits are to be considered constitutive of the new standard variety and, therefore relevant in teaching foreigners Italian. The choice of the linguistic traits in the design of the teaching materials should be focused , not only on their frequency in the corpus, but also on the contents of the textbooks for foreigners that are currently on the market. This research will make it possible to identify the traits currently excluded from available textbooks and the creation of innovative teaching resources that are relevant and useful for future educational purposes.
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Daloiso, Michele <1981&gt. « La glottodidattica per l'infanzia : un quadro teorico-metodologico per la lingua straniera nel ciclo prescolare ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2008. http://hdl.handle.net/10579/130.

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Miuli, Francesca <1989&gt. « L’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO COME LINGUA STRANIERA A DISCENTI DI LINGUA RUSSA PRESSO LA SCUOLA 1251 – CHARLES DE GAULLE DI MOSCA ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15066.

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Résumé :
L’insegnamento dell’italiano come lingua straniera (o italiano LS) è un fenomeno che si sta diffondendo in tutto il mondo. Indagare sugli interessi degli studenti di italiano è utile per comprendere da un lato le motivazioni relative all'apprendimento della lingua italiana, e dall'altro per conoscere i metodi, le metodologie e le tecniche didattiche utilizzate sia all'estero, sia nella Federazione Russa per l’insegnamento dell’italiano. Pertanto nel primo capitolo si ricerca il livello generale di diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Nel secondo ci si concentra sull'insegnamento dell’italiano nella Federazione Russa e, in modo particolare, nella città di Mosca. Infine, nel terzo ed ultimo capitolo, ci si sofferma sull'analisi di un caso di studio sulla base di un questionario somministrato sia a docenti di italiano, sia a discenti di lingua russa presso la scuola 1251 – Charles de Gaulle di Mosca. Gli obiettivi principali riguardano l’analisi sulle maggiori difficoltà riscontrate dai discenti di lingua russa durante l’apprendimento dell’italiano LS (ad esempio: aspetti lessicali, grammaticali, morfo-sintattici) e sulla motivazione di tali studenti in relazione alle strategie didattiche ritenute maggiormente utili. Il caso di studio si occupa di esaminare gli aspetti dell’insegnamento e dell’apprendimento dell’italiano per mezzo delle risposte fornite dagli insegnanti e dai docenti della scuola. Il fine di tale studio consiste nel proporre metodologie e strategie che consentano di facilitare l’apprendimento dell’italiano a studenti stranieri.
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Pattse, Or Patche Marina <1993&gt. « La situazione di apprendimento degli allievi stranieri nel sistema educativo italiano ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13838.

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Callegari, Daniele <1988&gt. « L'educazione linguistica attraverso la gamification : progettazione di un videogioco per apprendere una lingua straniera ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21812.

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La presente investigazione si concentra sul fenomeno della gamification, in particolar modo nel settore specifico del videogame educativo a scopo linguistico. Obiettivo della ricerca è di capire quali sono le caratteristiche che un videogame deve possedere per soddisfare i bisogni linguistici degli studenti e, allo stesso tempo, poter essere efficacemente integrato nella didattica, nonché valutare in che misura vi siano miglioramenti a livello di motivazione e di apprendimento rispetto al ricorso ai metodi tradizionali di insegnamento. Si delineerà un quadro generale sulla gamification, pratica che consiste nell’impiego di tecniche ed elementi solitamente impiegati nello sviluppo e nella progettazione di giochi in contesti non di gioco, partendo dalle sue origini ed analizzando le componenti che la contraddistinguono. Si passerà poi ad entrare nell’ambito dell’applicazione della gamification nell’educazione, soprattutto discutendone i benefici ed i limiti a riguardo del processo di apprendimento linguistico. Infine, la tesi presenterà la progettazione di un livello dimostrativo di un gioco di avventura dinamica chiamato "La leggenda dei semi di camelia rosa", creato appositamente ai fini della presente ricerca. La progettazione prende in considerazione un’ipotetica classe di studenti che apprendono spagnolo come lingua straniera di livello A1+/A2 di un istituto secondario di primo grado. La tesi presenterà nel dettaglio prima la creazione del gioco attraverso un software idoneo, motivandone tutte le fasi didattiche e mostrando i processi di progettazione, e successivamente le modalità di utilizzo attraverso una fase di beta-testing e di sperimentazione finale.
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Maugeri, Giuseppe <1974&gt. « Gli ambienti di apprendimento nell'insegnamento della lingua italiana a stranieri ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4640.

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Résumé :
La seguente ricerca vuole rileggere il fenomeno dell’apprendimento della lingua italiana come lingua straniera, considerando la dimensione fisica e spaziale dell’ambiente didattico come luogo fisico e d’azione. A questo proposito, indagheremo gli spazi didattici con un approccio olistico che conferma il valore sorto in ambiti di studio e di riflessione propri di discipline quali la psicologia ambientale, il marketing culturale e la glottodidattica, in modo da creare un’impalcatura di pensiero che ci permetta di distinguere una teoria riguardo alla relazione fra ambiente didattico e stati emotivo-cognitivi degli studenti. Successivamente, presenteremo la ricerca in riferimento al caso proposto relativo all’organizzazione del sistema di apprendimento realizzato dall’Istituto italiano di cultura di Tokyo. In questo contesto, abbiamo rilevato le condizioni di una nuova cultura e organizzazione alla didattica che si avvale di modalità di pensiero e di azione che integrano spazio e materia, destinando una proposta formativa costruita con gli strumenti tipici dell’Human Retailing Interaction. In una tale ambientazione, effettuiamo la ricostruzione dei processi di un approccio esperienziale che include e valorizza la scenografia degli spazi nell’offerta linguistica e si giova dell’interazione fisico-emotiva tra tali aree e lo studente per determinare delle risposte migliori in termini di appartenenza dell’allievo al contesto e di miglioramento delle performance. Con appositi strumenti glottodidattici concepiti per registrare questo cambiamento della didattica dell’italiano, presenteremo poi l’analisi e la valutazione dei dati ricavati dalla somministrazione di un questionario e dalle interviste del focus group. Alla luce dei dati emersi, interpreteremo i risultati in modo da concludere se nell'ambito dell’organizzazione alla didattica dell’italiano come lingua straniera, possiamo considerare lo spazio come elemento in grado di influire sia sul rendimento degli studenti in termini di performance linguistica che di soddisfazione per il modo in cui è pervenuto all’acquisizione.
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Bertaggia, Patrizia <1992&gt. « L'apprendimento dell'italiano come lingua straniera da parte di studenti di origine e/o madrelingua tedesca ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11912.

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Questo lavoro riguarda l’apprendimento dell’italiano come lingua straniera ed è focalizzato in particolar modo sull’area germanofona. La prima parte della tesi, in tedesco, è bibliografica. Nel primo capitolo, dopo alcuni cenni generali sulle peculiarità della lingua italiana, si descrive la sua diffusione in Austria, Germania e Svizzera. Si indaga poi in maniera specifica la Germania: chi studia l’italiano e quali sono a tutt'oggi i principali metodi e materiali utilizzati. Vengono inoltre esaminate due istituzioni rilevanti: l’Istituto Italiano di Cultura e l’Associazione Docenti Italiani. Nel secondo capitolo ci si occupa dei problemi specifici nella comunicazione tra italiani e tedeschi. Vengono così descritte le differenze linguistiche, extra linguistiche, pragmatiche e interculturali più rilevanti tra le due lingue. Infine, nel terzo capitolo redatto in italiano, vengono illustrati i risultati della ricerca sperimentale svolta sia attraverso la somministrazione di un questionario rivolto a studenti tedeschi sia mediante osservazioni scaturite dalla partecipazione alle lezioni presso l’I.I.C. a Stoccarda. Questo l'obiettivo perseguito: capire motivazioni, punti di forza e criticità nello studio della nostra lingua. I risultati dimostrano che la motivazione più comune è l’arricchimento culturale, seguita dalla passione turistica e dalle ragioni affettive. I punti di forza e le criticità sono specifiche del livello di apprendimento individuale degli studenti.
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Polituciaia, Vladislava <1992&gt. « Lo sviluppo dell´abilità di lettura in lingua tedesca come lingua straniera in Italia/ Die Vermittlung der Lesefertigkeit in DaF Didaktik in Italien ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13087.

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Das Hauptthema dieser Masterarbeit ist die Vermittlung der Lesefertigkeit in Fremdsprachendidaktik. Genauer angegeben geht es um die Vermittlung der Lesefertigkeit in DaF Didaktik durch die Anwendung authentischer Texte, die ursprünglich für muttersprachliche Leser konzipiert wurden. Der erste Teil der Arbeit ist der theoretischen Forschung gewidmet, die in der Untersuchung der Lesefertigkeit aus der fremdsprachendidaktischen und linguistischen Sicht besteht. Im zweiten Teil wird eine empirische Fallstudie entwickelt, die sich auf der theoretischen Basis gründet. Die Fallstudie besteht in einer Lesesitzung, die sich auf den folgenden Elementen basiert: ein einleitender Fragebogen, die Vorbereitung der didaktischen Materialien, derer Anwendung und ein abschließender Fragebogen. Danach werden die Ergebnisse der empirischen Studie und die Rolle der Authentizität der Texte für die Entwicklung der Lesefertigkeit analysiert.
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Campaniolo, Livia <1992&gt. « Teacher, tell us a story ! La didattica della lingua inglese come lingua straniera nella scuola dell’infanzia attraverso il Cooperative Learning e lo Storytelling ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15047.

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Questa tesi analizza le potenzialità del Cooperative Learning e dello Storytelling nella didattica delle lingue straniere nella scuola dell’infanzia, con un focus sull’inglese. I bambini tra i tre e i sei anni si trovano in una fase unica del proprio sviluppo e ogni azione didattica a loro diretta deve tener conto dei loro bisogni specifici. In particolare, esse devono valorizzare e rispettare le differenze individuali e le peculiarità neuropsicologiche dei bambini. Questo studio dimostra come l’incontro tra Cooperative Learning, ossia il lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni, e Storytelling, la narrazione coinvolgente ad alta voce di storie scelte dall’insegnante, possa rappresentare una valida risposta a tali necessità didattiche. La conclusione a cui si giunge è che questo incontro è particolarmente proficuo per la didattica delle lingue straniere nella scuola dell’infanzia e che i vantaggi che ne derivano favoriscono sia lo sviluppo linguistico che quello generale. Lo studio inizia con un primo capitolo introduttivo sull’apprendimento delle lingue straniere nella scuola dell’infanzia, che descrive il soggetto e il contesto di riferimento della tesi. In seguito, vengono approfonditi i due temi in questione, definendoli e analizzandoli dal punto di vista teorico e operativo. L’ultimo capitolo, infine, mette in pratica quanto concluso nei capitoli precedenti, individuando alcune attività cooperative di Storytelling per bambini.
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Faes, Jordan <1982&gt. « Lo studio di caso : la percezione dello studio del tedesco come seconda lingua straniera nella formazione professionale trentina ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5442.

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La tesi prende spunto da una serie di indagini elaborate dalla collana SAIL (Studi sull'apprendimento e l'insegnamento linguistico) del Centro di Ricerca sulla Didattica delle Lingue dell'università Ca' Foscari di Venezia che nella sua offerta editoriale si occupa di indagini quantitative e qualitative su aspetti particolari dell’insegnamento linguistico nei vari ambiti formativi. Nello specifico si è adottato come modello di riferimento il volume di Caon (Caon, 2012) che analizza la percezione personale dello studio del francese da parte degli studenti della scuola secondaria di primo grado, applicandolo allo studio del tedesco come seconda lingua straniera nella scuola secondaria di secondo grado dedicata alla formazione professionale in Trentino Alto Adige. Capitolo 1 Si parte da un'analisi storica che analizza l'importanza dell'educazione linguistica nella politica di plurilinguismo promossa dall'Unione Europea e le azioni concrete per la sua realizzazione. L'attenzione si sposta poi sulle scelte istituzionali italiane in risposta alle direttive della Comunità Europea che con il Trattato di Maastricht del 1992 richiede lo studio dell'inglese obbligatorio e di una seconda lingua comunitaria. Per fornire una contestualizzazione della ricerca proposta nei capitoli successivi, si conclude con una descrizione della risposta formativa in ambito linguistico della Provincia Autonoma di Trento e della scuola professionale CFP Tesero, dove l'indagine è stata somministrata Capitolo 2 Il secondo capitolo introduce i nuclei concettuali attorno ai quali sono state sviluppate le domande del questionario proposto. L'obiettivo è quello di chiedere direttamente agli iscritti le informazioni e le opinioni che diventano i dati su cui elaborare delle proposte didattiche e metodologiche finalizzate al rinforzo della componente motivazionale e del piacere, “lo stato emotivo che favorisce l'apprendimento efficace” (Caon, 2012:10). Nel primo nucleo si espongono i principali aspetti psicologici dell'educazione linguistica e le teorie motivazionali applicate all'insegnamento in classe. Si passa poi ad alcune riflessioni sulla percezione degli studenti a proposito del ruolo dell'insegnante, della metodologia alla quale sono stati abituati e del materiale didattico. Capitolo 3 - 4 Lo strumento che si è deciso di adottare per misurare e osservare la percezione del valore dell'apprendimento del tedesco nello studio di caso che si è scelto, il Centro di Formazione Professionale ENAIP di Tesero, è un questionario con domande chiuse e aperte sia in formato cartaceo che nella sua versione on-line. Per ragionare su dati sia quantitativi che qualitativi si è scelto di adottare una metodologia mista che permette la raccolta di un corpus di informazioni valide, affidabili e replicabili che tengano conto allo stesso tempo del contesto e della specificità del caso in questione. Capitolo 5 Dopo l'esposizione dei dati raccolti, nell'ultima sezione si conclude con alcune riflessioni di carattere glottodidattico che prendono spunto dalle esigenze dagli studenti stessi, con il fine di proporre delle soluzioni pratiche per incentivare la componente motivazionale dello studio del tedesco nelle classi del centro, per proporre delle metodologie didattiche che tengano conto delle caratteristiche personali dello studente e per migliorare la scelta del materiale didattico.
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Dianin, Giorgia <1992&gt. « Il Cooperative Learning nell'insegnamento e apprendimento di una lingua straniera. Intervento nella classe di tedesco LS nella scuola secondaria di primo grado ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12299.

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Il Cooperative Learning rispecchia una metodologia didattica basata sulla variabile significativa della cooperazione tra studenti, che consta quindi nell’applicazione di particolari tecniche di cooperazione nell’apprendimento in classe. Le sue caratteristiche più peculiari ruotano attorno all’idea che lavorare insieme (in gruppo) possa portare più benefici che lavorare individualmente e competitivamente. Il gruppo cooperativo, basandosi su caratteristiche come interdipendenza, promozione faccia a faccia, eterogeneità e responsabilità individuale, rende ogni membro fondamentale per l’esecuzione di un compito. Proposto in una classe multiculturale e multilivello, caratteristiche della scuola di oggi, il Cooperative Learning può proporsi come valido mezzo per migliorare il clima sociale della classe e l’apprendimento degli alunni. L’intervento didattico nella scuola secondaria di primo grado mira a verificare se ciò si realizza, proponendo un approccio cooperativo alla classe di tedesco LS.
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Stefanato, Aljoska <1985&gt. « Educazione non formale agli adulti : come l'adulto vive ed affronta i corsi di lingua straniera con relativa proposta di modelli di insegnamento ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17184.

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Il presente studio ha come obiettivo quello di indagare alcuni aspetti relativi all’apprendimento delle lingue straniere in età adulta nell’ottica del lifelong learning in 3 enti che organizzano corsi di lingua non-formali per adulti. La metodologia adottata per la raccolta dati è quella mista, ovvero mediante questionari con risposte a scelta multipla e domande aperte; la tesi consta di 6 capitoli ed è stata suddivisa in due parti: nella prima parte si è effettuata un’introduzione teorica circa alcuni aspetti relativi all’apprendimento nell’adulto delle LS; nella seconda parte, invece, sono stati indagati gli aspetti principali della performance didattica dei Docenti, gli strumenti forniti per migliorare le competenze, la percezione circa le principali difficoltà alunni, attività, temi di effettivo interesse ed eventuali suggerimenti. La tipologia di ricerca, invece, è interpretativa, in quanto si è proceduto unicamente all’elaborazione ed interpretazione dei dati statistici. I questionari sono stati somministrati via telematica a 231 corsisti e 60 Insegnanti. Relativamente ai dati ottenuti, sono emersi i seguenti aspetti: in primis, il rapporto Docente-alunno è di fondamentale importanza per instaurare un buon clima di classe che ne favorisca l’apprendimento; l’alunno adulto considera particolarmente ostica la comprensione orale ed il ricordare vocaboli; lo studente-adulto necessita di maggiore supporto circa gli strumenti da utilizzare per accrescere le proprie competenze linguistiche; oltre alle tematiche linguistiche abitualmente trattate, sarebbe necessario includerne altre; all’interno dei corsi di lingua non-formali, inoltre, vi sono spesso classi disomogenee dal punto di vista delle conoscenze e troppo numerose. Infine, si è provveduto a creare due ipotetici modelli ipotetici di insegnamento, oltre che uno strumento per aiutare gli adulti a monitorare il loro apprendimento.
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Stevanato, Eleonora <1997&gt. « L'italiano come lingua dello studio per gli studenti stranieri : una proposta pratica per gli insegnanti disciplinari della scuola Secondaria di II grado. / El italiano como lengua de estudio para los estudiantes extranjeros : una propuesta práctica para los docentes de la escuela Secundaria de II grado ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21270.

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La presenza degli alunni stranieri nella scuola italiana ha fatto emergere la necessità di elaborare dei percorsi adatti allo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative, disciplinari e cognitive nella lingua seconda. L’ancora scarsa attenzione per l’italiano dello studio ha dato il via a questo progetto di elaborazione di materiale didattico rivolto alla sensibilizzazione e al supporto dei docenti disciplinari. Nel primo capitolo si delinea la situazione attuale degli alunni stranieri nella scuola italiana, considerando le norme che regolano l’iscrizione, il fenomeno della dispersione scolastica, gli obiettivi della scuola in ambito di integrazione e le soluzioni da essa elaborate. Nel secondo capitolo si pongono le basi teoriche per la costruzione della proposta pratica, facendo riferimento alla didattica umanistica e analizzando le criticità della lingua dello studio, comparandola all’insegnamento delle microlingue e alla metodologia CLIL. Nel terzo capitolo si espone la proposta pratica, specificandone destinatari e obiettivi didattici. Verranno adottate tecniche di semplificazione e facilitazione con l’obiettivo di costruire un’unità di apprendimento che risponda alle esigenze di un contesto pluriculturale e plurilingue. Verrà fatta infine una valutazione del lavoro svolto sulla base della teoria di riferimento.
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De, Poli Arianna <1998&gt. « Il ruolo e la promozione della motivazione nell’apprendimento dell’italiano come lingua straniera a studenti adulti e giovani adulti. Lo studio di caso di lezioni online a studenti messicani di livello A1, A2 e B1 presso le università Tecnológico de Monterrey, La Salle Noroeste e la Società Dante Alighieri di Monterrey ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21408.

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In dieser Magisterarbeit geht es um die Rolle und die Förderung der Motivation im italienischen Fremdsprachenunterricht in Mexiko. Meine Studie konzentriert sich auf drei Klassen von zwei Universitäten und einem Sprachinstitut bzw. von dem Tecnológico de Monterry, La Salle Noroeste in Ciudad Obregon und der Dante-Alighieri-Gesellschaft in Monterrey. Zunächst erzähle ich von der europäischen und italienischen Auswanderung nach Südamerika und Mexiko. Im zweiten Kapitel stelle ich die Eigenschaften der erwachsenen Lernenden dar und erläutere die didaktischen Methoden und Techniken, online in solchen Klassen benutzt werden können. Außerdem vertiefe ich das Thema der Motivation und beschreibe verschiedene Modelle, die die Motivation fördern. Letztendlich präsentiere ich meine Untersuchung, die in den Klassen der obenerwähnten Universitäten und des genannten Sprachinstituts durchgeführt wurde. Die Motivation der Lernenden und ihre Neigungen beim Lernen sind der Kernpunkt der Studie.
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Di, Dio Luca <1972&gt. « L’italiano L2 dopo la legge 94/2009 : l’ipotesi di un «modello umanistico» italiano per l’inclusione linguistica e sociale degli immigrati ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4648.

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Rispetto ad altri paesi europei con storia migratoria consolidata, l’Italia ha affrontato solo nell’ultimo ventennio una massiccia presenza di stranieri nel proprio territorio, con azioni che, di conseguenza, sono spesso state improntate più all’emergenza che alla programmazione. La Legge 94/2009 e le successive normative ad essa collegate, con l’obbligo per lo straniero di dimostrare tramite test o acquisizione di crediti la propria conoscenza della lingua e della cultura civica dell’Italia, hanno ‘stravolto’ ogni dinamica inaugurando una nuova stagione nelle politiche di inclusione degli immigrati adulti. Il lavoro – incentrato su uno studio di caso relativo all’esperienza della Rete dei CTP (Centri Territoriali Permanenti) o CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) della Regione Marche – ripercorre tutta la storia di un nascente modello di integrazione nel suo aspetto principe che è quello dell’apprendimento della lingua, nell’alveo di una modalità definita “umanistica”.
Unlike other European countries with a long history of migration, Italy has seen a significant presence of foreigners in its country only in the last two decades, and the government’s reactions to this are consequently often marked by emergency measures rather than by programming. Law 94/2009 and successive regulations related to it, obliging foreigners to demonstrate, by means of tests or the acquisition of credits, their knowledge of the language and civic culture of Italy, have upset all dynamics, inaugurating a new season in politics of inclusion of adult immigrants. The work – centred on a case study relating to the experience of the network of CTP (Centri Territoriali Permanenti) or CPIA (Centri Provinciali per l-Istruzione degli Adulti) of the Marches region – goes all through the history of a nascent model of integration in its principle aspect which is that of learning the language in the hive of a modality defined as “humanist”.
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Giolitto, Caterina. « Dare del Tu o del Lei ? Osservazioni a partire dall'analisi di manuali di italiano L1 e lingua straniera ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21296/.

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Chi si occupa di educazione linguistica e di insegnamento/apprendimento delle lingue straniere sa che la componente comunicativa è fondamentale. Se inizialmente si dava più spazio alla grammatica e quindi alla forma, a partire dagli anni ‘70/’80, nel campo dell’acquisizione linguistica, lo sviluppo della competenza pragmatica ha acquisito un ruolo sempre più centrale. Se da un lato è fondamentale lo sviluppo della competenza pragmatica, dall'altro i manuali, che spesso sono la principale fonte di input per gli apprendenti, la trascurano. In questo elaborato si analizzano alcuni manuali non solo di lingua straniera (L2), ma anche di italiano L1 per apprendenti della scuola secondaria di primo grado con lo scopo di verificare se i manuali propongono attività adeguate allo sviluppo della competenza pragmatica.
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Mazzocato, Greta <1976&gt. « L'educazione linguistica nella classe CAD plurilingue e multiculturale : gli allievi (italiani e migranti) fungono da risorsa reciproca per l'apprendimento ? : una ricerca in alcune classi della scuola pubblica italiana ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1144.

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Le classi dell'odierno panorama italiano sono diventate sempre più plurilingue e multiculturali per effetto della presenza oramai consolidata di alunni provenienti da altri paesi. Lo scopo di questo lavoro è di indagare se nella classe CAD ("classe ad abilità differenziate") plurilingue e multiculturale gli allievi, italiani e migranti, possono costituire una risorsa reciproca per i rispettivi apprendimenti linguistici e culturali. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo, inizialmente, somministrato un questionario a docenti che insegnano in contesti scolastici a forte eterogeneità e successivamente abbiamo condotto una sperimentazione in una classe seconda della scuola secondaria di I grado.
Nowadays, in the Italian school system, classes have become increasingly multilingual and multicultural as a consequence of the settled presence of foreigner students. The purpose of this thesis is to investigate some mixed ability, multilingual and multicultural, Italian classes in order to see if immigrants and Italian students are a resource for their mutual language and cultural learning. In order to achieve this purpose we asked some teachers to complete a questionnaire and we conducted a research in a multilingual and multicultural class in an Italian High School.
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LOMBARDI, GIULIA. « Capire i documenti in L2 : dall'analisi della comprensibilità di un corpus di testi istituzionali per stranieri alla sperimentazione di approcci didattici e linguistici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009653.

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La tesi verte sull’analisi della comprensibilità e della leggibilità di un corpus di testi istituzionali italiani destinati agli stranieri e sulla sperimentazione di soluzioni redazionali e didattiche efficaci. È noto che il linguaggio istituzionale italiano (soprattutto nelle varianti utilizzate dalle amministrazioni e dal diritto) spesso tende ad essere inutilmente complicato, soprattutto per gli stranieri che devono necessariamente far fronte a numerose pratiche burocratiche ed amministrative per poter risiedere sul territorio italiano; la ricerca intende agevolarne l’integrazione facilitando l’accesso ai documenti. Per poter raccogliere quante più informazioni possibili sugli elementi che definiscono comprensibilità e leggibilità di questa tipologia di testi riguardo all’utenza straniera, si è deciso di creare un corpus di testi istituzionali destinati ai migranti (ISTR) e di analizzarlo in maniera computazionale. Allo stesso tempo 101 studenti stranieri sono stati testati nella comprensione di diversi testi istituzionali a loro rivolti. Grazie all’analisi dei dati è stato possibile stilare un elenco delle marche linguistiche di difficoltà del linguaggio istituzionale destinato agli stranieri e dei fattori cognitivi, socio-linguistici ed emotivi che intervengono durante il processo di comprensione. In seguito, sono state selezionate due strategie per il miglioramento della comprensione: la semplificazione del testo e l’ideazione di un corso di formazione sul linguaggio istituzionale italiano. L’analisi statistica (dependent t-test e Anova test) dei dati e la comparazione tra i gruppi di studenti mostra che sia la semplificazione (df = 59, p- value = 1.066e-09) dei testi sia la frequenza del corso di formazione migliorano la comprensione dei testi istituzionali (F value = 4.56, p- value=0.037 *). I risultati mostrano che la congiunzione di sforzi istituzionali (con la redazione di testi a difficoltà controllata per gli stranieri) ed educativi (con la creazione di corsi di lingua specifici) può effettivamente agevolare l’integrazione dei migranti nel tessuto socio- politico delle comunità di accoglienza.
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Vassallo, Maria Luisa <1959&gt. « Relações de poder em parcerias de teletandem ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/950.

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A presente pesquisa, de natureza exploratória, visa a indagar as relações de poder em um contexto de aprendizagem particular: o teletandem. O teletandem é uma forma de trabalho colaborativo em dupla, para fins de aprendizagem de duas línguas estrangeiras, entre dois parceiros falantes competentes de línguas diversas, que aprendem a língua um do outro e se encontram regularmente on-line, realizando sessões nas duas línguas por chat escrito, áudio e vídeo, de forma independente ou integrada em um currículo institucional. Seus principios fundamentais são reciprocidade e autonomia. A pesquisa está embasada na análise qualitativa de quinze entrevistas semi-estruturadas referentes a sete duplas de teletandem e a uma dupla de tandem presencial. Indaga três aspectos das relações de poder neste contexto de aprendizagem: (a) pontos de trânsito do poder; (b) bases do poder; (c) dinâmicas de poder. Considera o poder como propriedade dinâmica de relações e não como propriedade estável de pessoas: adota uma visão relacional, excluindo as visões essencialistas. Dentro destes limites, define o poder na maneira mais ampla possível: fazendo referência a conceitos trans-disciplinares, de diversas ciências sociais, enfoca tanto o poder potencial quanto o exercido, tanto o poder ciente quanto o inconsciente, tanto o poder intencional quanto o não intencional, tanto o poder do agente quanto o poder estrutural, tanto as formas de poder implícitas quanto as explícitas; considera o poder não apenas como negativo, mas também como produtivo. O estudo operacionaliza o poder com referência às três dimensões clássicas, representadas pelos comportamentos, interesses e formas de pensar, e também com referência à definição do poder em termos de limitação de leque de escolhas. Interpreta os dados com referência às teorias acerca das fontes do poder (Psicologia Social), da troca social (Sociologia Política) e da acomodação na comunicação (Linguística). Os resultados da análise indicam oito pontos de trânsito do poder nas parcerias pesquisadas: dentre estes, são em maior destaque o comparecimento on-line, o que fazer nas sessões, as estratégias didáticas, o gerenciamento das sessões, os tópicos de conversação, as variantes linguísticas. Aparecem em menor destaque o equilíbrio de línguas e o poder externo e estrutural. As fontes do poder em destaque são a fonte de recompensa, a de experiência, a de legitimidade embasada na posição agente/alvo, a de legitimidade embasada na dependência. Aparecem em menor destaque a fonte de informação e a fonte de referência e não aparecem as fontes de coerção e de reciprocidade. As dinâmicas de poder evidenciadas são compatíveis com a teoria da troca social e a teoria da acomodação. Os resultados mostram: (a) que se realiza uma convergência de atividades nas duas partes da sessão; (b) que o papel assumido nas relações de poder é independente das línguas e papéis momentaneamente exercidos (de aprendiz ou falante competente); (c) uma prevalência do aspecto relacional sobre o didático; (d) uma prevalência do princípio de reciprocidade sobre o princípio de autonomia; (e) que os parceiros tendem a encarar o teletandem como uma troca social.
The exploratory study in this thesis investigates the relationships of power within a specific learning context: teletandem. Teletandem is a way of collaborating in pairs in order to learn a foreign language – partners who are competent speakers of different languages learn each other’s language by meeting on-line regularly. This happens in different sessions for each language through written chat, audio and video. Sessions may be either independent or integrated into the institutional curriculum. The fundamental principles of teletandem are reciprocity and autonomy. The study is grounded on the qualitative analysis of fifteen semi-structured interviews of seven teletandem partnerships and of one face-to-face partnership. Their focus lies on three aspects of power relations within this learning context: (a) points of transit of power; (b) foundations of power; and (c) the dynamics of power. Rather than being considered as a stable characteristic of people, power is viewed as a dynamic characteristic of relationships. A relational view is, thus, adopted, excluding essentialist ones. Within these confines, power is defined in its possible broadest sense: by relating it to trans-disciplinary concepts of various social sciences, it focuses on the potential or the exercised power, on the conscious or unconscious power, on the intentional or unintentional power, on the agent’s or the structural power, on forms of power that are implicit or explicit and, finally, it considers both the negative and productive aspects of power. The study sets the concept of power into action in reference to its three classical dimensions that are represented by behavior, interests and ways of thinking, and also in reference to the definition of power in terms of range limitation of choices. Data interpretation is grounded on theories about the sources of power (Social Psychology), about social exchange (Political Sociology) and about the accommodation of communication (Linguistics). The results of the analyses revealed eight points of power transit in the studied partnerships: among these, we can draw special attention to on-line showing-up, to what to do during the sessions, to teaching strategies, to session management, to conversation topics and to language variation. Less attention was drawn to the balance of the languages and to external and structural power. Power sources that could be highlighted were the sources: of reward, of experience, of legitimacy based on positions of target/agent, and of legitimacy based on dependence. Sources of information and of reference have also been noted, however, with less emphasis. Sources of coercion and of reciprocity have not been evidenced. The dynamics of power that were evidenced are compatible with the theory of social exchange and the theory of accommodation. Finally, the results reveal: (a) a convergence of activities within both parts of the session; (b) that the roles that are taken within power relations are independent of the languages and of the roles that are momentarily exercised (either by the learner or by the more competent speaker); (c) a prevalence of the relational over the didactic aspect of the session; (d) a prevalence of the reciprocity over the autonomy principle; (e) that the partners tend to consider teletandem as a social exchange.
Il presente studio, di natura esplorativa, ha l’obiettivo di studiare le relazioni di potere in un contesto di apprendimento particolare: il teletandem. Il teletandem è una forma di lavoro collaborativo in coppia, a scopo di apprendimento di due lingue straniere, tra due partner parlanti competenti di lingue diverse, che imparano uno la lingua dell’altro e si incontrano regolarmente on-line, realizzando sessioni nelle due lingue per chat scritta, audio e video, in modo indipendente o integrato in un curricolo istituzionale. I suoi principi fondamentali sono reciprocit~e autonomia. La ricerca è fondata sull’analisi qualitativa di quindici interviste semistrutturate riferite a sette coppie di teletandem e a una coppia di tandem in presenza. Studia tre aspetti delle relazioni di potere in questo contesto di apprendimento: (a) punti di transito del podere; (b) basi del potere; (c) dinamiche di potere. Considera il potere come proprietà dinamica di relazioni e non come proprietà stabile di persone; adotta una visione relazionale, escludendo le visioni essenzialiste. Entro questi limiti, define il potere nel modo più ampio possibile: facendo riferimento a concetti transdisciplinari, di diverse scienze sociali, focalizza tanto il potere potenziale quanto quello esercitato, tanto il potere cosciente quanto quello incosciente, tanto il potere intenzionale quanto quello non intenzionale, tanto il potere dell’agente quanto il potere strutturale, tanto le forme implicite quanto le esplicite; considera il potere non solo come negativo ma anche come produttivo. La presente ricerca operazionalizza il potere con riferimento alle tre dimensioni classiche, rappresentate da comportamenti, interessi e modi di pensare, e anche con riferimento alla definizione di potere in termini di limitazione di ambito di scelte. Interpreta i dati con riferimento alle teorie sulle fonti del potere (psicologia sociale), dello scambio sociale (sociologia politica) e dell’accomodazione nella comunicazione (linguistica). I risultati dell’analisi indicano otto punti di transito del potere nei partenariati studiati: tra questi, presentano maggior rilievo la comparsa on-line, cosa fare nelle sessioni, le strategie didattiche, la gestione delle sessioni, gli argomenti di conversazione, le varianti linguistiche. Appaiono in minor rilievo l’equilibrio di lingue e il potere esterno e strutturale. Le fonti di potere in rilievo sono quella di ricompensa, di esperienza, quella di legittimità basata sulla posizione agente/obiettivo, quella di legittimità basata sulla dipendenza. Appaiono in minor rilievo la fonte di informazione e di riferimento e non appaiono la fonte di coercizione e di reciprocità. Le dinamiche di potere emerse sono compatibili con la teoria dello scambio sociale e dell’accomodamento. I risultati mostrano: (a) che si verifica una convergenza di attività nelle due parti della sessione; (b) che il ruolo assunto nelle relazioni di potere è indipendente dalle lingue e dal ruolo momentaneamente assunto (apprendente o parlante competente); (c) la prevalenza dell’aspetto relazionale su quello didattico; (d) la prevalenza del principio di reciprocità su quello di autonomia; (e) che i partner di teletandem tendono a considerare il teletandem in termini di scambio sociale.
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Baldazzi, Marco. « Una app ibrida per l'apprendimento incidentale delle lingue straniere ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9512/.

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La tesi è strutturata in tre macro capitoli: • e-learning: questo capitolo tratta i tre principi su cui è basato questo progetto quali e-learning, m-learning ed incidental learning descrivendo l’evoluzione di questi tre concetti e analizzando ognuno di essi nel dettaglio partendo dal principio, l’e-learning. Verranno poi presentati dei progetti inerenti a queste tipologie di apprendimento per fare in modo di dare un’idea più chiara di questi concetti. • Specifiche di progetto: in questo secondo capitolo vengono descritte, ad alto livello, le tecnologie utilizzate per lo sviluppo di questo progetto, descrivendo, per ognuna, le caratteristiche e le applicazioni che essa ha avuto all’interno del progetto. • Implementazione: nel terzo e ultimo capitolo verranno descritte, e motivate, le scelte implementative adottate per sviluppare l’applicazione iLocalApp e verranno mostrati scorci di codice per rendere più chiaro l’utilizzo delle varie API e tecnologie all’interno del progetto.
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Palsano, Laura <1994&gt. « L’ANSIA DURANTE L’APPRENDIMENTO DI UNA LINGUA STRANIERA : la lingua giapponese tra didattica a distanza e didattica in presenza nel periodo di pandemia di COVID-19 ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21495.

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Résumé :
Attraverso questa tesi, si vogliono considerare le situazioni che provocano stress e ansia durante lo studio di una lingua straniera, nel contesto della didattica a distanza, intesa come didattica di emergenza sorta durante il periodo di pandemia da Covid-19 (in particolare durante il secondo semestre dell’a.a. 2019/20 e l’a.a. 2020/21). Si intende concentrarsi sulla lingua giapponese all'Università Ca' Foscari di Venezia, come caso di studio. Partendo dalla teoria di Krashen sull'acquisizione della seconda lingua e l'ipotesi del filtro affettivo, si intende verificare in che modo lo stato emotivo di una persona, nello specifico l'ansia, può influenzare l'apprendimento di una lingua e la prestazione dello studente in classe. Grazie ai dati raccolti attraverso un questionario formulato per gli studenti di qualsiasi anno ci corso (triennale o magistrale) e indirizzo di studio (economico-giuridico e umanistico), si metteranno a confronto i due diversi anni accademici di didattica online-emergenziale (2019/20-2020/21) per poter approfondire la risposta degli studenti alle modifiche apportate all’organizzazione e gestione della didattica fra il primo e il secondo periodo, e individuarne un eventuale ulteriore adattamento. Studiando le loro esperienze con la lingua giapponese e il rapporto tra l’ansia e la didattica a distanza, uno degli obiettivi di questo studio è anche quello di identificare le circostanze e gli elementi che sono stati causa di tale stato d’animo durante le lezioni online - emergenziali, al fine di valutare gli effetti che eventuali risposte possono avere sulla rivisitazione della consueta didattica in presenza, e di guidare in questo modo lo studente ad una maggiore autonomia e crescita personale.
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Scattolin, Marta <1992&gt. « Il ruolo delle emozioni dell'insegnante nella didattica delle lingue ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9271.

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Résumé :
Questo lavoro tratta il ruolo delle emozioni dell'insegnante di lingua e l'influenza che queste possono avere sull'identità professionale del docente stesso, sulla sua motivazione e sul rapporto con gli studenti. La prima parte della tesi è bibliografica: nel primo capitolo, scritto in tedesco, viene data una definizione filosofica e una psicologica di emozione presentando le principali teorie che tentano di spiegarla, con particolare attenzione a quella dell'appraisal. Nel secondo capitolo ci si occupa nello specifico della presenza delle esperienze emozionali nella classe di lingua, accennando l'influenza di queste nell'apprendimento e approfondendo invece il ruolo dell'esperienza emotiva del docente. Infine, vengono descritti i risultati di una ricerca sperimentale svolta attraverso la somministrazione di un questionario rivolto agli insegnanti di lingua con l'obiettivo di capire quali siano le principali esperienze emotive vissute dai docenti e quanto queste influenzino la loro motivazione, la loro capacità cognitiva, la motivazione degli studenti e l'atmosfera che si viene a creare in classe. I risultati dimostrano che la maggior parte degli insegnanti è convinta che le emozioni che provano abbiano un effetto sulla loro motivazione, su quella degli studenti e sull'atmosfera in classe, mentre solo la metà ritiene che le esperienze emotive possano influenzare le loro capacità cognitive.
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Pasquon, Rachele <1989&gt. « La tassazione delle imprese straniere in Cina ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4035.

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Résumé :
La mia tesi si propone di illustrare l'evoluzione del sistema fiscale cinese nella storia moderna con particolare riferimento alla riforma della tassazione sul reddito d'impresa attuata negli ultimi anni. La traduzione di alcuni articoli in lingua cinese inerenti la materia, inoltre, contribuiscono ad arricchire ed avvalorare l'elaborato nel suo complesso.
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Torresan, Paolo <1971&gt. « Intelligenze multiple e didattica delle lingue : riflessioni pratiche ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2006. http://hdl.handle.net/10579/776.

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Belle', Sandy <1993&gt. « L'apprendimento delle lingue straniere nei bambini tra i 3 e i 5 anni ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20581.

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Résumé :
L'obiettivo di questa tesi è quello di illustrare come avviene l'apprendimento delle lingue straniere nei bambini in fascia prescolare, ovvero quella che va dai 3 ai 5 anni. Dopo un introduzione alle politiche linguistiche in Europa, verranno analizzati i concetti di bilinguismo e plurilinguismo per capirne al meglio le caratteristiche principali, ma soprattutto per cogliere la differenza che sta dietro due termini che molte volte vengono usati come sinonimi. Verrà poi fatta una breve panoramica sull'educazione linguistica, dalle principali metodologie e approcci che si sono susseguiti nel corso degli anni, ai protagonisti dell'apprendimento: studente ed insegnante. Nel secondo capitolo si cercherà di capire quali sono i processi che portano allo sviluppo della cognizione nell'essere umano, partendo dallo sviluppo percettivo per poi analizzare la teoria costruttivista e le fasi dello sviluppo cognitivo individuate dallo psicologo Piaget e ponendole a confronto con la teoria socio-culturale di Vygotsky. Il terzo capitolo sarà incentrato sullo sviluppo linguistico, verranno illustrate le tre principali teorie a riguardo, ovvero comportamentismo innatismo e interazionismo. Poi si analizzeranno le 4 fasi che portano dal periodo pre-linguistico alla comparsa del linguaggio in età prescolare. Infine l'ultimo capitolo sarà costituito da un analisi delle più comuni tecniche didattiche nell'ambito dell'educazione linguistica nella scuola dell'infanzia: l'utilizzo di pupazzi, lo storytelling e la musica, le quali saranno correlate da un commento critico volto a illustrarne i vantaggi.
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Baldan, Luna Elisa Gaia <1992&gt. « Dalla didattica a distanza alla didattica digitale integrata : Implicazioni glottodidattiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20050.

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Résumé :
Il lavoro svolto in questo elaborato mira a definire ed indagare le caratteristiche della didattica a distanza (DAD) e della didattica digitale integrata (DDI) come metodologie alternative e/o complementari alla didattica in presenza. Con esse, l’insegnamento viene veicolato attraverso un diverso mezzo di comunicazione, che consente all’insegnante e agli studenti di accedere alla lezione pur trovandosi in luoghi differenti. L’esigenza dell’utilizzo della didattica a distanza e della didattica digitale integrata è nata all’inizio dell’anno 2020 a causa della pandemia globale di Covid19 e ad una conseguente necessità di distanziamento sociale. Ciò sembra spianare la strada ad un maggior uso della didattica digitale sia nel prossimo futuro ma anche nel lungo termine, con lo stabilizzarsi e l’affievolirsi dell’emergenza sanitaria. Lo studio analizza la variazione del mezzo attraverso cui gli insegnamenti vengono erogati e si sofferma sui principali strumenti della didattica digitale, le piattaforme attraverso le quali essa viene fornita e le metodologie d’insegnamento più consone a questa tipologia di formazione. Nonostante sia un fenomeno molto recente, lo studio considera, alla luce di fonti critiche, l’efficacia effettiva di questo tipo di didattica in termini di vantaggi e criticità, valutate anche nel piano dell’inclusione. Una particolare attenzione viene posta sull’utilizzo della didattica a distanza nella didattica delle lingue (glottodidattica) riguardo l’impatto della stessa nell’approccio all’insegnamento ed all’apprendimento di una lingua e di conseguenza guarda alla sua incidenza sulla riuscita del processo.
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Cozzi, Emanuela <1986&gt. « La disciplina delle Organizzazioni Non Governative nazionali e straniere in Cina ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1817.

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D'Annunzio, Barbara <1969&gt. « La didattica tra lingue tipologicamente distanti : un caso : la didattica del cinese LS per italofoni ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/432.

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VAGO, VALERIA. « Il punto di vista degli insegnanti. Il ruolo di belief e barriere nell'integrazione delle tecnologie nella didattica delle lingue ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009377.

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Résumé :
Fissando quali obiettivi di ricerca lo scarso utilizzo di tecnologia nella didattica delle lingue straniere nella scuola secondaria di secondo grado e la possibilità che la Dirigenza Scolastica possa esserne la causa, è stato selezionato un campione di docenti di due scuole al quale è stato proposto un questionario riguardante belief (l’insieme delle convinzioni, dei pensieri e delle opinioni) e barriere (tutto ciò che comporta la presenza di ostacoli all’introduzione delle tecnologie nella didattica) che ha esplorato il punto di vista dei professori in merito all’introduzione, all’uso e all’utilità delle tecnologie nella didattica delle lingue. I risultati hanno portato ad eliminare la Dirigenza dai possibili fattori che limiterebbero l’uso di TIC nella didattica spostando l’attenzione sulle scelte personali dei docenti circa le loro convinzioni ed esperienze professionali personali.
With two research questions in mind, namely the low use of technology in language teaching in secondary school and if School Management could be considered as its cause, a group of foreign languages teachers has been questioned about belief and barriers to explore teachers’ point of view about the introduction, use and usefulness of ICT. Findings support School Management’s irrelevance in the matter, focusing on teachers’ personal beliefs and professional experiences.
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Cucinotta, Giacomo <1983&gt. « Strategie motivazionali per la didattica della lingua italiana ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/22063.

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Résumé :
La motivazione rappresenta un elemento cruciale dell’apprendimento e pertanto risulta di particolare interesse per chi insegna una lingua. Negli ultimi dieci anni, sempre più studi si sono concentrati su come motivare l’apprendente e le strategie motivazionali (MotS) si sono rivelate una risorsa utile, sebbene le ricerca si concentrino principalmente sullo studio dell’inglese, trascurando le altre lingue. Questa ricerca esami la percezione delle MotS da parte di un gruppo di apprendenti d’italiano L2 ed LS composto da studenti universitari (19~30 anni). I dati quantitativi sono stati raccolti attraverso un questionario che indagava l’importanza attribuita a 54 MotS, selezionate partendo dalla letteratura e dai dati qualitativi raccolti nel corso di interviste semistrutturate con docenti d’italiano a stranieri. I risultati confermano come alcune strategie abbiano rilevanza interculturale—in particolare quelle relative all’atteggiamento del docente e alla creazione di un clima positivo—mentre altre siano più legate al contesto d’apprendimento. In questo, il punto di vista dell’apprendente si rivela un’importante risorsa per valutare la pratica didattica e pertanto merita di essere maggiormente indagato nella futura ricerca sulla motivazione L2. Inoltre i risultati confermano quelli trovati in letteratura e ribadiscono la centralità dell’insegnante nel determinare il clima dell’aula e quindi l’importanza d’includere le strategie motivazionali nel suo percorso di formazione.
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Cavaliere, Salvatore <1985&gt. « L’italiano nei Balcani occidentali : tra comunicazione interculturale e didattica ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10302.

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Résumé :
L’obiettivo della presente ricerca di dottorato è indagare, in riferimento a un’ampia area dell’ex Jugoslavia composta dagli stati nazionali della Bosnia ed Erzegovina, della Croazia, del Montenegro e della Serbia, aspetti di natura didattica legati al processo di insegnamento-apprendimento dell’italiano come lingua straniera e le principali problematiche di natura comunicativa interculturale in grado di emergere nelle interazioni tra italiani da una parte e bosniaci, croati, montenegrini e serbi dall’altra. Riguardo a quest’ultimo aspetto, è stata condotta un’indagine, che si è giovata della collaborazione di 19 informant, finalizzata a far luce sui principali aspetti di natura culturale, legati nello specifico ai valori di fondo che influenzano la comunicazione, all’uso dei linguaggi verbali e non verbali e alla gestione di determinati eventi comunicativi, che, se non tenuti adeguatamente in considerazione dagli interlocutori, potrebbero creare problemi di comunicazione interculturale anche di notevole entità tra italiani e slavi del sud. Inoltre, la progressiva messa a fuoco nel corso degli anni di ricerca dottorale di uno specifico focus di indagine più classicamente legato alla realizzazione di interventi didattici nella classe di italiano come lingua seconda o straniera ha portato alla progettazione e alla realizzazione di un’indagine focalizzata sul trattamento dell’errore orale, condotta, nel caso specifico della presente ricerca, con apprendenti di madrelingua serba dell’università di Banja Luka (Bosnia ed Erzegovina). In particolare, la finalità di tale studio era quella verificare l’impatto sull’apprendimento linguistico del modo congiuntivo di due diverse mosse correttive: il feedback metalinguistico e la correzione esplicita unita alla presentazione di un’informazione metalinguistica.
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Zanin, Serena <1988&gt. « Il translanguaging in classe : un'esperienza didattica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21397.

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Résumé :
L’eterogeneità linguistica e culturale è una realtà sempre più comune nella scuola italiana e necessita il rinnovamento della tradizionale didattica monolingue. L’obiettivo di questo elaborato è quello di presentare un’esperienza didattica che tiene in considerazione la pluralità linguistica e culturale degli studenti portando il translanguaging in classe. Dopo una panoramica relativa al contesto storico in cui viviamo, la prima parte di questo lavoro è dedicata alla presentazione delle indicazioni fornite dal Consiglio d’Europa e dal MIUR relativamente alla gestione del plurilinguismo e del pluriculturalismo nella scuola. Successivamente, viene illustrato il concetto di translanguaging come pratica linguistica per promuovere una didattica linguistica inclusiva. Particolare attenzione viene posta sul ruolo del docente come mediatore e promotore di opportunità d’uso della lingua e sui vantaggi che il translanguaging porta con sé, quali lo sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti della diversità linguistico-culturale. Infine, il translanguaging è applicato nella realizzazione di un’esperienza didattica in una classe terza di una scuola secondaria di primo grado con l’obiettivo mostrare la sua praticità nella valorizzazione della varietà linguistica e culturale degli studenti.
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Luppi, Martina. « Bilinguismo - Come le lingue straniere modificano la percezione della realtà dentro e intorno a sé ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16072/.

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Résumé :
Dopo una breve descrizione della disciplina della linguistica e di una delle teorie più rilevanti in questo campo, l'Ipotesi di Sapir-Whorf, si passa ad esaminare le modalità di apprendimento e il livello di competenza dei bilingue in entrambe le lingue conosciute, nonché delle strategie di produzione linguistica utilizzate. Segue una parte dedicata all'apprendimento delle lingue come apprendimento di nuovi concetti e quindi come di apertura degli orizzonti e spostamento dei propri punti di riferimento. In conclusione le testimonianze raccolte nel corso delle ricerche dei linguisti e da me personalmente tra amici e conoscenti.
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Paglialunga, Ilaria <1992&gt. « Facilitare il plurilinguismo in classe : il translanguaging come proposta didattica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14552.

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Résumé :
Il presente elaborato analizza il caso del plurilinguismo, sempre più diffuso nelle scuole, chiedendosi quali possano essere le modalità per facilitarlo, attraverso la proposta didattica del translanguaging. Nella prima parte si riportano le indicazioni fornite dal Consiglio d’Europa e dal Ministero dell’istruzione italiano riguardanti l’integrazione degli alunni stranieri in aula e la progettazione di un curriculum plurilingue e interculturale. Successivamente si approfondisce la proposta americana sviluppata da Ofelia García attraverso il translanguaging, presentando cosa dice a riguardo la letteratura recente. Nella seconda parte, l’intento è di mettere in pratica l’approccio teorico del translanguaging attraverso alcune attività didattiche.
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Bertoldo, Laura <1992&gt. « L'uso del video per un approccio interculturale alla didattica dell'italiano LS ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12279.

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Résumé :
La tesi si propone di descrivere come il mezzo audiovisivo possa essere un valido strumento nello spazio di azione didattica, sia per il docente che per il discente. In particolare, si vuole dimostrare come esso possa essere funzionale allo sviluppo della competenza interculturale nell'apprendimento dell'italiano come lingua straniera. Nella prima parte dell'elaborato viene fornita una cornice teorica in cui vengono considerati gli studi esistenti di glottodidattica e di neuroscienze a supporto del suo utilizzo. In seguito, a partire dal modello di competenza comunicativa interculturale, viene illustrato sotto quali aspetti il video possa essere efficace nella comprensione di valori, comunicazione verbale ed extraverbale e delle abilità relazionali. Infine, viene analizzato come la piattaforma di video sharing, YouTube, possa, per le proprie caratteristiche, essere destinato a questo fine. Nella seconda parte, vengono presentante delle proposte operative basate su video selezionati da YouTube in rapporto al Quadro Comune Europeo di Riferimento per la lingua italiana.
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Spaliviero, Camilla <1987&gt. « Educazione letteraria e didattica della letteratura in Italia : stato dell'arte e implicazioni glottodidattiche ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/17812.

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Résumé :
La tesi si divide in due parti. Nella prima parte investighiamo lo stato dell’arte sull’educazione letteraria e sulla didattica della letteratura in Italia, in relazione all’educazione linguistica, all’educazione interculturale e alla comunicazione interculturale. Inoltre, elaboriamo un modello di competenza comunicativa, letteraria e interculturale e un metodo ermeneutico e interculturale per la didattica della letteratura. Nella seconda parte riportiamo i risultati di uno studio di caso mirato a esplorare come i docenti insegnano la letteratura italiana e straniera, cosa pensano gli studenti a riguardo e come vorrebbero che fosse insegnata la letteratura. Raccogliamo i dati in 5 scuole secondarie di secondo grado della regione Veneto attraverso le interviste a 24 docenti di letteratura italiana e straniera e i questionari a 278 studenti. Successivamente, realizziamo l’analisi del contenuto (Creswell 2014) dei dati qualitativi con il software Nvivo. Dai risultati dei docenti emergono il persistere degli approcci tradizionali, la mancata applicazione dell’approccio ermeneutico e lo scarso utilizzo di metodologie a mediazione sociale. Dai risultati degli studenti rileviamo l’apprezzamento del coinvolgimento nella ricerca dei significati letterari e il desiderio di aumentare lo spazio dell’interazione e dell’interpretazione. L’obiettivo è verificare la validità delle proposte di modello e di metodo e suggerire dei miglioramenti per l’insegnamento della letteratura.
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DELL'ARIA, Carmela. « MULTIMEDIALITÀ WEB E DIDATTICA DELLA PROSODIA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90993.

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La presenza del Web e l’introduzione di tecnologie informatiche di tipo immersivo e collaborativo nella didattica delle lingue straniere servono a ricreare un ambiente cognitivo tipico di un contesto extra-scolastico, nel tentativo di superare quel gap esistente tra apprendimento formale e apprendimento spontaneo. E’ importante prestare attenzione alle ‘modalità’ con cui le tecnologie contribuiscono a creare un ambiente di apprendimento, in cui gli aspetti cognitivi e sociali dell’interazione uomo-macchina si intrecciano formando un unico contesto operativo. In questa prospettiva la multimedialità avvolgente del Web opera una sensibilizzazione diversa delle varie parti della macchina cerebrale modificandone lentamente procedure di percezione e strategie cognitive, quasi fosse lo stimolo costante da parte di un habitat naturaliter multimediale. Alla base di questa prospettiva c’è una relazione stretta tra grammatiche dei media, funzionamento delle sensorialità umane e schemi cognitivi che le influenzano. L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di sperimentarne la ricaduta nella didattica della lingua seconda/straniera (L2/LS) ad adulti, in particolare dell’italiano come lingua straniera, limitatamente all’aspetto dialogico e prosodico/intonativo attraverso il training nella capacità di ascolto-produzione dei suoni e dei pattern intonativi con il supporto degli speech analysis tool e della multimedialità Web. L’ipotesi principale su cui è basata la ricerca è che questa tecnologia, spesso di tipo individuale, nelle classi di lingua ottimizzi le occasioni di apprendimento immersivo e di gruppo, recuperando ed estendendo modalità di conoscenza linguistica della L1 nella didattica della L2 e rispettando le indicazioni del natural approach. I risultati, raccolti durante la sperimentazione, usando materiali autentici con studenti principianti della National University of Ireland - Galway, indicano che l’uso di un feedback audio-visivo aiuta gli studenti a migliorare la loro produzione in LS e ad avvicinarsi alla frase obiettivo, grazie all’azione immediata di un’immagine delle differenze tra L1 e LS. Il campo di ricerca è interdisciplinare sia all’interno della linguistica sia del Computer Assisted Language Learning.
Il settore della sperimentazione riguarda l’insegnamento dell’italiano LS in modalità blended learning, a metà tra la formazione in presenza e quella a distanza, attraverso l’utilizzo integrato del metodo percettivo e di quello strumentale nell’acquisizione dell’intonazione.
The presence of the Web and the introduction of immersive and collaborative computer technology in the teaching of foreign languages can help to re-create a relaxed cognitive environment and overcome the gap between formal and spontaneous learning. However, it is important to consider the 'mode' in which technologies help to create a learning environment in which the cognitive and social aspects of the human - machine interaction are intertwined to form a single operating environment. In this perspective the enveloping multimediality of the Web stimulates different types of awareness in the various parts of the brain slowly modifying processes of perception and cognitive strategies, and submitting them to constant stimuli from a multimedial habitat naturaliter. In this perspective, there is a close relationship between the grammars of the media, the functioning of the human sensory systems and the cognitive schemata that influence them. The aim of this research study is to apply collaborative computer technology and multimedial environments to adult Foreign Language (FL) and Second Language (SL) teaching (in particular Italian as a foreign language), in order to develop and enhance dialogical and prosodic/intonational awareness through training in listening/production of sounds and intonation patterns with the support of speech analysis tools. The main hypothesis on which the research is based, is that technology, normally used in individual training, can in fact maximize opportunities for immersive group learning, by recovering and extending modes of L1 language knowledge into SL teaching and learning, in accordance with Krashen’s theory of natural approach. The data collected during the trial, which used authentic oral texts with ab initio students from the National University of Ireland - Galway, indicate that the implementation of audio-visual feedback helps learn¬ers to improve their FL production and to get closer to the target utterance. This is done through the support of an immediate and easy-to-read visual image of the differences between L1 and FL. The field of research of this paper is interdisciplinary and involves both Linguistics and Computer Assisted Language Learning. The field of the experiment concerns the teaching of Italian as FL in blended learning, therefore halfway between face-to-face and distance learning, through the integrated use of the perceptive and the instrumental method in the acquisition of intonation.
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