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Thèses sur le sujet « Di Salute »

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Dervishi, Eglantina <1980&gt. « L'esplorazione dell'empowerment di un'istuzione di salute mentale ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5237/1/Dervishi.Eglantina_-tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Il ruolo dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziaro è un problema crescente in entrambi i paesi sviluppati e in via di sviluppo. Gli esperti della psichiatria di comunità e dei gruppi di auto aiuto vedono l'empowerment come un fattore chiave per il successo di queste istituzioni. Uno studio quantitativo esplorativo è stato condotto in un ospedale Psichiatrico Giudiziario a Tirana. Questo studio ha misurato l'empowerment del paziente e il personale con l'obiettivo di comprendere la situazione attuale presso l'O. P. G. di Tirana. Questo consentirà alle parti interessate di effettuare un intervento di successo per servire al meglio le esigenze di tutte le parti. Empowerment in psichiatria può essere definito come un progetto attentamente progettata che contribuirà a consentire al personale di aiutare al meglio a soddisfare le esigenze dei pazienti e dei operatori. Pertanto, l’empowerment scale e altri questionari sono stati utilizzati sia per il paziente e gli operatori del personale dell'O. P. G. di Tirana. I risultati mostrano una differenza significativa tra il personale e i pazienti in materia di empowerment. Correlazioni interessanti sono state trovate tra l’empowerment e dati demografici dei pazienti e il personale dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Tirana. Una correlazione positiva tra empowerment e alcuni elementi della qualità di vita dei pazienti. Si è anche trovato che l’empowerment dipendeva dalla gravità dei sintomi. E' molto importante avere un intervento concreto che prevede di aumentare il livello dell’empowerment nel personale e nei pazienti presso l'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Tirana.
The role of Judicial Psychiatric Hospitals is a growing issue in both developed and developing countries. Experts in the psychiatric community and self-help groups see empowerment as a key factor to the success of these institutions. A quantitative exploratory study was conducted in a Judicial Psychiatric Hospital in Tirana. This study measured the empowerment of the patient and the staff with the aim of understanding the current issues in these two groups. By measuring and understanding the current situation at the Judicial Psychiatric Hospital in Tirana this will allow relevant parties to conduct a successful intervention to better serve the needs of all parties. Empowerment in psychiatry can be defined as a carefully designed project that will help allow the staff to best help meet the patients needs and requirements. Therefore, an empowerment scale and other questionnaires were used at both the patient and the staff levels of the Judicial Psychiatric Hospital in Tirana. In order to assure the highest level of accuracy the empowerment scale was first validated. The results show a significant difference between the staff and the patients with regard to empowerment. Interesting correlations were found between empowerment and the demographic of the patients and the staff of the Judicial Psychiatric Hospital in Tirana. There was a positive correlation between empowerment and some elements of the quality of life of the patients. It was also found that the empowerment was dependent on the gravity of the symptoms. It is very important to have some concrete intervention plans to help the empowerment of the staff and the patients at the Judicial Psychiatric Hospital in Tirana
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Dervishi, Eglantina <1980&gt. « L'esplorazione dell'empowerment di un'istuzione di salute mentale ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5237/.

Texte intégral
Résumé :
Il ruolo dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziaro è un problema crescente in entrambi i paesi sviluppati e in via di sviluppo. Gli esperti della psichiatria di comunità e dei gruppi di auto aiuto vedono l'empowerment come un fattore chiave per il successo di queste istituzioni. Uno studio quantitativo esplorativo è stato condotto in un ospedale Psichiatrico Giudiziario a Tirana. Questo studio ha misurato l'empowerment del paziente e il personale con l'obiettivo di comprendere la situazione attuale presso l'O. P. G. di Tirana. Questo consentirà alle parti interessate di effettuare un intervento di successo per servire al meglio le esigenze di tutte le parti. Empowerment in psichiatria può essere definito come un progetto attentamente progettata che contribuirà a consentire al personale di aiutare al meglio a soddisfare le esigenze dei pazienti e dei operatori. Pertanto, l’empowerment scale e altri questionari sono stati utilizzati sia per il paziente e gli operatori del personale dell'O. P. G. di Tirana. I risultati mostrano una differenza significativa tra il personale e i pazienti in materia di empowerment. Correlazioni interessanti sono state trovate tra l’empowerment e dati demografici dei pazienti e il personale dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Tirana. Una correlazione positiva tra empowerment e alcuni elementi della qualità di vita dei pazienti. Si è anche trovato che l’empowerment dipendeva dalla gravità dei sintomi. E' molto importante avere un intervento concreto che prevede di aumentare il livello dell’empowerment nel personale e nei pazienti presso l'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Tirana.
The role of Judicial Psychiatric Hospitals is a growing issue in both developed and developing countries. Experts in the psychiatric community and self-help groups see empowerment as a key factor to the success of these institutions. A quantitative exploratory study was conducted in a Judicial Psychiatric Hospital in Tirana. This study measured the empowerment of the patient and the staff with the aim of understanding the current issues in these two groups. By measuring and understanding the current situation at the Judicial Psychiatric Hospital in Tirana this will allow relevant parties to conduct a successful intervention to better serve the needs of all parties. Empowerment in psychiatry can be defined as a carefully designed project that will help allow the staff to best help meet the patients needs and requirements. Therefore, an empowerment scale and other questionnaires were used at both the patient and the staff levels of the Judicial Psychiatric Hospital in Tirana. In order to assure the highest level of accuracy the empowerment scale was first validated. The results show a significant difference between the staff and the patients with regard to empowerment. Interesting correlations were found between empowerment and the demographic of the patients and the staff of the Judicial Psychiatric Hospital in Tirana. There was a positive correlation between empowerment and some elements of the quality of life of the patients. It was also found that the empowerment was dependent on the gravity of the symptoms. It is very important to have some concrete intervention plans to help the empowerment of the staff and the patients at the Judicial Psychiatric Hospital in Tirana
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ESPOSTO, ELISABETTA. « Disuguaglianze di salute nel percorso ictus ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242564.

Texte intégral
Résumé :
BACKGROUND: Il livello di salute e le aspettative di vita, sono strettamente correlate alla posizione sociale occupata dall’individuo. OBIETTIVI Il progetto di ricerca si pone come obiettivo generale quello di descrivere ed analizzare sia le caratteristiche e dimensioni dell’evento ictus acuto nella Regione Marche per gli anni 2010 e 2011 ed in particolare per i residenti dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale Area Vasta 2, che delle disuguaglianze sociali di salute presso un campione di popolazione colpita da Ictus, nel tentativo di fornire un contributo all’avanzamento delle evidenze scientifiche disponibili in questo ambito. METODI: La fonte di informazioni utilizzata per soddisfare il primo obiettivo è costituita dai dati delle Schede di dimissione ospedaliera (SDO) della Regione Marche per gli anni 2010 e 2011. Nella seconda parte della tesi, è stato analizzato un campione di popolazione di pazienti con ictus acuto selezionato attraverso il codice patologia riscontrata C0404, corrispondente all’ictus, dai dati dei Dispatch della Centrale Operativa 118 di Ancona in un periodo di sei mesi: dal 15 novembre 2010 al 15 maggio 2011. Il data base è stato integrato con i dati relativi al reddito individuale. RISULTATI: Gli ictus acuti nella Regione Marche sono stati nel 2011 n. 3.895 (depurando dei pazienti residenti fuori regione). Stante una popolazione nella Regione Marche nel 2011 (censimento) di 1.565.335 abitanti, si ha un’incidenza di ictus pari a 2.49 x 1000 abitanti (3.895/1.565.335). L’Area vasta 2 si attesta ad un tasso di 2,53 x 1000 abitanti (1.251/494.522). Il campione selezionato per l’analisi del percorso ictus è costituito da 195 unità. Il decesso è più frequente tra le femmine (48,2% vs 30,1%) e aumenta con l’aumentare dell’età ed è correlato al reddito individuale e all’ospedale di arrivo. Il modello di regressione logistica conferma tali dati. In particolare ad ogni aumento di anno di età si ha un aumento del 5% della probabilità di decesso (OR=1,05; [CI: 1,00 – 1,09]; p=0,032) e le donne hanno un rischio maggiore (OR=2,39; [CI: 1,14 – 4,99]; p=0,021). Per quanto riguarda il reddito individuale, risulta che percepire un reddito maggiore di 7.534 euro è un fattore protettivo rispetto all’exitus, nello specifico gli individui che appartengono alla seconda e terza fascia sono significativamente a minor rischio di decesso, rispettivamente (OR=0,26; [CI: 0,12 – 0,59]; p=0,001) e (OR=0,30; [CI: 0,10 – 0,94]; p=0,039). Per quanto riguarda l’ospedale di arrivo, rispetto all’AOU Ospedali Riuniti di Ancona, gli altri ospedali presentano tutti un rischio maggiore di decesso, ma tale risultato è significativo solo per l’INRCA e Senigallia rispettivamente (OR=4,65; [CI: 1,08 – 20,11]; p=0,004) e (OR=9,01; [CI: 1,68 – 48,22]; p=0,010), nel primo caso spiegato in parte dalla età media più elevata. CONCLUSIONE: I dati dimostrano una relazione tra l’appartenenza ad una fascia di reddito più povera e la maggior probabilità di esito nefasto nella cura dell’Ictus. L’importanza di rafforzare il Percorso Ictus al fine di garantire cure efficaci. Infine, gli sforzi dei policy maker dovranno essere rivolti principalmente a politiche integrate con l’ambito sociale e di supporto alle famiglie, cercando di compensare le differenze distributive e rafforzando il tessuto sociale.
BACKGROUND: Level of health and life expectancy are closely related to the social position of patients. AIM: this doctoral work want to describe and analyze both characteristics and size of acute stroke event in the Marches during 2010 and 2011 and in particular for the Azienda Sanitaria Unica Regionale Area Vasta 2, and the social health inequalities in a sample of the population affected by stroke to make a positive contribution to scientific evidence available in this field. METHODS: for the first aim were used all data of Hospital Discharge Data (SDO) of Marches Region for the years 2010 and 2011. In the second part of the thesis was analyzed a sample of population affected by acute stroke selected through a disease code C0404, corresponding to stroke, from data collected from Dispatch of the Centrale Operativa 118 Ancona during a period of six months: from 15 November 2010 to 15 May 2011. To the database were added data related to individual income. RESULTS: in the 2011 the total number of acute stroke in the Marches was n. 3.895 (excluding outside region patients). Due to population in the Marches in the 2011 (census) of 1.565.335 inhabitants, there is a stroke incidence of 2.49 x 1000 inhabitants (3.895/1.565.335). The Area Vasta 2 has an incidence of 2,53 x 1000 inhabitants (1.251/494.522). The sample selected for the analysis of the Stroke Care Pathways consists of 195 units. Cases of death are more frequent among women (48,2% vs 30,1%) and they increase with age of patient. They are also related to individual income and to time of arrival in hospital. The logistic regression model confirms these data. In particular the risk of death increase of 5% for every more year of age (OR=1,05; [CI: 1,00 – 1,09]; p=0,032) and women are more at risk(OR=2,39; [CI: 1,14 – 4,99]; p=0,021). As for individual income, having an income greater than 7.534 euro is a protective factor according to the exitus, in particular people of second and third group are significantly less at risk of death, respectively (OR=0,26; [CI: 0,12 – 0,59]; p=0,001) e (OR=0,30; [CI: 0,10 – 0,94]; p=0,039). As for the arrival hospital, compared to AOU Ospedali Riuniti di Ancona, the other hospitals have a greater risk of death, although this result is significant only for the INRCA and Senigallia respectively (OR=4,65; [CI: 1,08 – 20,11]; p=0,004) and (OR=9,01; [CI: 1,68 – 48,22]; p=0,010), in the first case it was explained by the average old age of patients. CONCLUSION: all data show a strict relation between a low income bracket and death in the stroke care. The importance of strengthen the Stroke Care Pathways guarantee more effective care. All efforts of policy maker should aim to the integrated policies with social field and support to families, trying to compensate distributive differences and strengthen social tissue.
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Valletta, Luana <1986&gt. « Costruire salute con le comunita : analisi e valutazione della qualita della partecipazione nell'ambito di interventi di promozione della salute ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7665/1/Costruire_Salute_Valletta_Luana_2016.pdf.

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Résumé :
I governi e le organizzazioni sanitarie internazionali ribadiscono da tempo l’importanza dell’attivazione di processi di partecipazione al fine di coinvolgere cittadini e stakeholders sui temi riguardanti la salute e il benessere delle comunità. La partecipazione dei cittadini negli interventi di promozione della salute può rafforzare l'empowerment, migliorare la salute generale e ridurre le disuguaglianze. In coerenza con queste premesse, la Regione Emilia-Romagna ha promosso e finanziato un programma estensivo biennale “Guadagnare salute in contesti di comunità”, con lo scopo di promuovere processi partecipativi sui temi di sani stili di vita attraverso un lavoro intersettoriale, interdisciplinare e con il forte coinvolgimento delle comunità locali. Il programma ha previsto la realizzazione di 6 progetti che hanno coinvolto diversi territori della Regione. Analizzare e valutare la partecipazione dei cittadini e la sua efficacia, all’interno queste progettazioni, è molto complesso anche per le diverse posizioni dei decisori e degli operatori sanitari sul concetto stesso di partecipazione e coinvolgimento della comunità. A tale scopo sono stati realizzati due studi quali-quantitativi. Il primo studio qualitativo ha cercato di approfondire la natura delle rappresentazioni della partecipazione all’interno di 17 dirigenti e funzionari che hanno coordinato e implementato a livello regionale e locale i progetti di comunità regionali finanziati. Nel tentativo di indagare le relazioni di una specifica partecipazione di qualità e per le ambiguità emerse dal primo studio e dalla letteratura (Dowling et al.,2004; Granner&Sharpe, 2004; Aveling&Jovchelovitch,2013) il secondo studio ha cercato di comprendere in che modo l’esperienza di una qualità della partecipazione, delle collaborazioni interdisciplinari e della percezione di contribuire a livello decisionale possa essere in relazione con il senso di comunità, l’empowerment, la soddisfazione per la partecipazione e l’intenzione a continuare a partecipare. Gli studi confermano le importanti relazioni tra la partecipazione di qualità e precisi outcome e aprono la strada a futuri approfondimenti specifici.
Citizens’ participation in health promotion interventions, in order to strengthen community empowerment, improve overall health and reduce inequalities is a central assumption of community health psychology and for the most important health organizations and Governments. The study of citizens’ participation and its effectiveness is quite complex also for the different positions about the meaning itself of participation and about which kind of participation’s experience can be useful for who is involved. These issues so far not been explored among health workers, health’s partnership and citizens involved in community-based health project. In the north of Italy, the Emilia-Romagna Region has promoted and funded an extensive two-year program "Gaining health in community settings" with the aim to promote participatory processes on health issue of through work across sectors, interdisciplinary and with the strong involvement of local communities and citizens. In order to understand the representations, ideas and meanings attributed to participation in the health promotion intervention, from who promotes designs and facilitates participatory processes will be presented a qualitative study carried out on 17 interviews of managers and health care professionals who have contributed to the planning and implementation of various community projects. Also, as pointed out by different authors (Dowling et al., 2004; Granner & Sharpe, 2004;Aveling & Jovchelovitch, 2013) it has become increasingly necessary to shift the focus from a general participation to specific processes involved in a quality participation and their possible relation. Starting from these premises was investigated through a questionnaire to 234 participants, active in the design and implementation of these projects, which processes are involved in who have a higher "quality participation" participatory experiences. Specifically, the relationship of quality participation processes have been investigated with the sense of community, empowerment, the perception of efficacy, the satisfaction of the participation and the intention to continue to participate.
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Valletta, Luana <1986&gt. « Costruire salute con le comunita : analisi e valutazione della qualita della partecipazione nell'ambito di interventi di promozione della salute ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7665/.

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Résumé :
I governi e le organizzazioni sanitarie internazionali ribadiscono da tempo l’importanza dell’attivazione di processi di partecipazione al fine di coinvolgere cittadini e stakeholders sui temi riguardanti la salute e il benessere delle comunità. La partecipazione dei cittadini negli interventi di promozione della salute può rafforzare l'empowerment, migliorare la salute generale e ridurre le disuguaglianze. In coerenza con queste premesse, la Regione Emilia-Romagna ha promosso e finanziato un programma estensivo biennale “Guadagnare salute in contesti di comunità”, con lo scopo di promuovere processi partecipativi sui temi di sani stili di vita attraverso un lavoro intersettoriale, interdisciplinare e con il forte coinvolgimento delle comunità locali. Il programma ha previsto la realizzazione di 6 progetti che hanno coinvolto diversi territori della Regione. Analizzare e valutare la partecipazione dei cittadini e la sua efficacia, all’interno queste progettazioni, è molto complesso anche per le diverse posizioni dei decisori e degli operatori sanitari sul concetto stesso di partecipazione e coinvolgimento della comunità. A tale scopo sono stati realizzati due studi quali-quantitativi. Il primo studio qualitativo ha cercato di approfondire la natura delle rappresentazioni della partecipazione all’interno di 17 dirigenti e funzionari che hanno coordinato e implementato a livello regionale e locale i progetti di comunità regionali finanziati. Nel tentativo di indagare le relazioni di una specifica partecipazione di qualità e per le ambiguità emerse dal primo studio e dalla letteratura (Dowling et al.,2004; Granner&Sharpe, 2004; Aveling&Jovchelovitch,2013) il secondo studio ha cercato di comprendere in che modo l’esperienza di una qualità della partecipazione, delle collaborazioni interdisciplinari e della percezione di contribuire a livello decisionale possa essere in relazione con il senso di comunità, l’empowerment, la soddisfazione per la partecipazione e l’intenzione a continuare a partecipare. Gli studi confermano le importanti relazioni tra la partecipazione di qualità e precisi outcome e aprono la strada a futuri approfondimenti specifici.
Citizens’ participation in health promotion interventions, in order to strengthen community empowerment, improve overall health and reduce inequalities is a central assumption of community health psychology and for the most important health organizations and Governments. The study of citizens’ participation and its effectiveness is quite complex also for the different positions about the meaning itself of participation and about which kind of participation’s experience can be useful for who is involved. These issues so far not been explored among health workers, health’s partnership and citizens involved in community-based health project. In the north of Italy, the Emilia-Romagna Region has promoted and funded an extensive two-year program "Gaining health in community settings" with the aim to promote participatory processes on health issue of through work across sectors, interdisciplinary and with the strong involvement of local communities and citizens. In order to understand the representations, ideas and meanings attributed to participation in the health promotion intervention, from who promotes designs and facilitates participatory processes will be presented a qualitative study carried out on 17 interviews of managers and health care professionals who have contributed to the planning and implementation of various community projects. Also, as pointed out by different authors (Dowling et al., 2004; Granner & Sharpe, 2004;Aveling & Jovchelovitch, 2013) it has become increasingly necessary to shift the focus from a general participation to specific processes involved in a quality participation and their possible relation. Starting from these premises was investigated through a questionnaire to 234 participants, active in the design and implementation of these projects, which processes are involved in who have a higher "quality participation" participatory experiences. Specifically, the relationship of quality participation processes have been investigated with the sense of community, empowerment, the perception of efficacy, the satisfaction of the participation and the intention to continue to participate.
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Bertoncello, Chiara. « Definizione della metodologia e costruzione del profilo di salute di una città finalizzato alla promozione della salute della comunità ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3425633.

Texte intégral
Résumé :
A Health Profile is a quantitative and qualitative description of citizens health and the factors that influence their health status. Defining a Health Profile requires a meticulous and deep knowledge and analysis of community’s resources and needs. Aim of this study is to define the methodology and to build a city’s Health Profile in order to promote community’s health. Specific objects were: to outline a description, both quantitative and qualitative, of Padua’s citizens health status and of factors influencing it, to describe data flows, to experience an active interaction between different stake-holders and to involve citizens in defining population’s health profile. Quantitative analysis has been performed collecting and processing health indicators previously used by WHO Healthy Cities Project and other indicators that helped to better define city health status. A community network has been build promoting an active participation of subjects involved in health services and actions. Citizens were asked to express their perception in respect of various determinants of health. The methodology and the new tools we designed and used were found to be effective. The Health Profile realized is the first step to define a next-to-come Health integrated Plan, a governance tool. In this view, beside the results of health indicators, useful was to describe the status of community network and its ability to answer to the needs of various sub-groups of citizens.
Il Profilo di Salute consiste in una descrizione quantitativa e qualitativa della salute degli abitanti e dei fattori che la influenzano. Costruire un Profilo di Salute significa saper condurre una lettura attenta delle risorse e dei bisogni di una comunità. Scopo del presente lavoro è la definizione della metodologia e la costruzione del Profilo di Salute di una città finalizzato alla promozione della salute della comunità. Gli obbiettivi specifici sono: produrre una descrizione quantitativa e qualitativa della salute degli abitanti della città di Padova e dei fattori che la influenzano; definire i flussi informativi; sperimentare un percorso di collaborazione attiva tra i diversi stakeholders; coinvolgere i cittadini nel percorso di elaborazione del profilo. L’analisi quantitativa ha previsto l’elaborazione di indicatori di salute: sono stati utilizzati gli indicatori del Progetto “Città Sane” dell’OMS ed altri indicatori che potessero fornire un quadro più esaustivo della realtà cittadina. È stato avviato un percorso di coinvolgimento e partecipazione di tutti i soggetti responsabili, a vario titolo, dei servizi e degli interventi per la salute, che ha portato alla costruzione dei primi nodi della rete. È stata realizzata una campagna di comunicazione che ha favorito la partecipazione attiva dei cittadini attraverso l’espressione del loro giudizio rispetto ad alcuni determinanti di salute. La metodologia seguita e i nuovi strumenti utilizzati si sono rivelati adeguati rispetto agli scopi prefissati. Il Profilo di Salute realizzato è propedeutico all’elaborazione di un Piano integrato di Salute, strumento di guida e di governance. A questo scopo sono risultate fondamentali, accanto alle informazioni ottenute attraverso il calcolo degli indicatori, le indicazione sullo stato della rete e sulla capacità di quest’ultima di rispondere alle esigenze delle diverse categorie di abitanti
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Zattoni, Giorgia <1994&gt. « Dalla malattia alla salute mentale : l'evoluzione delle politiche di salute mentale da una prospettiva comparata ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13867.

Texte intégral
Résumé :
Esistono poche cose al mondo che spaventano quanto la malattia mentale, poiché essa è l’emblema della diversità, che per secoli è stata reclusa nelle istituzioni totali. Il passaggio dalla malattia mentale alla salute mentale implica necessariamente un’analisi di quella che è stata l’assistenza psichiatrica in Europa dall’istituzione del paradigma manicomiale alla sua distruzione. L’analisi delle politiche di salute mentale in Europa, può essere affrontata da una prospettiva di welfare, al fine di cogliere l'influenza dei sistemi di welfare e le differenze tra un paese ed un altro. Italia e Inghilterra si sono caratterizzate per il forte contributo dato dal movimento di deistituzionalizzazione e da quello antipsichiatrico, e rappresentano i paesi che maggiormente si sono impegnati per un’evoluzione delle politiche di salute mentale che fossero volte alla distruzione dell’istituzione totale in favore di servizi di comunità, per questo la comparazione dei due modelli di politiche appare interessante: in Italia, la panoramica dell’evoluzione delle politiche mette in luce i punti di forza e le criticità della riforma, i cambiamenti attesi e non avvenuti e lo stato attuale delle politiche di salute mentale e dei servizi; in Inghilterra invece il cambiamento è avvenuto in maniera lenta e graduale ma è stato più incisivo e fortemente influenzato dal movimento antipsichiatrico, rappresentato da Cooper, Jones e Maxwell. Le sfide che investono le società richiedono l’affermazione di un nuovo paradigma, quello del recovery che tenta di riformulare i servizi e le politiche per rispondere ai cambiamenti nell’ambito della salute mentale.
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OLIVADOTI, SIMONA. « Disuguaglianze di salute e cancro : nuovi modelli assistenziali ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241952.

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Résumé :
Un’ampia letteratura ha ormai dimostrato come la salute sia largamente influenzata da fattori esterni alla medicina e al sistema sanitario, quali appunto i determinanti sociali, ambientali, economici e comportamentali. Il tema delle disuguaglianze di salute si colloca nell’intersezione di molteplici sfere e discipline, dalle scienze sociali a quelle mediche, dall’economia alla politica, fino agli aspetti morali e di etica dei diritti umani. Differenze nella mortalità e nella morbilità tra i gruppi socioeconomici sono state documentate fin dall’inizio del secolo. Sono sempre meno le persone che muoiono per malattie infettive e sempre più quelle che sviluppano malattie croniche. L’aumento di fattori di rischio come stili di vita insalubri, alimentazione scorretta, inattività fisica, consumo di tabacco ed uso di alcool ha portato ad uno sviluppo più precoce di malattie croniche negli ambienti sempre più urbanizzati, e i sistemi sanitari non sono ancora, totalmente, preparati per gestire la richiesta di cure e trattamenti. Spesso sono i più poveri che si trovano, insieme alle loro famiglie, a lottare contro i danni economici e sociali che una lunga malattia può provocare. In particolare, attualmente, il cancro resta la seconda principale causa di morte, senza tener conto dei costi economici per la società. Alla luce di tutto ciò, ci è sembrato utile ragionare e indagare sulla situazione attuale dell’incidenza e della mortalità per tumore, e l’associazione tra l’incidenza della malattia e le condizioni socio – economiche. Nella prima parte dell’elaborato ci si è focalizzati sugli approcci teorici alle disuguaglianze di salute e sui determinanti di salute, integrando l’approccio epidemiologico con quello sociologico. Per comprendere la portata del fenomeno in oggetto, si è data un’ampia descrizione e analisi dal punto di vista numerico. Le analisi fatte hanno evidenziato grosse disparità, soprattutto, a livello geografico. Infine, ci si è concentrati sui nuovi modelli assistenziali per i malati cronici, in particolare il Chronic Care Model, i cui principi generali sono ormai riconosciuti come fondamentali. Questo modello è rappresentativo del nuovo paradigma medico, volto all’empowerment del paziente, e della comunità e alla qualificazione del team assistenziale.
A large portion of the published literature has now clearly shown that health is largely determined by factors other than medicine and health care, such as the social, environmental, economic and behavioural contexts. The issue of health inequalities lies at the intersection of several disciplines, from social sciences to medical ones, from economic to politics, to the moral and ethical aspects of human rights. Differences in mortality and morbidity between socioeconomic groups have been documented since the beginning of the century. Fewer and fewer people are dying from infectious diseases, with a corresponding raise in those who develop chronic illnesses. The increase in risk factors such as unhealthy lifestyles, unhealthy diet, physical inactivity, tobacco and alcohol use has led to the development of chronic diseases earlier in the increasingly urbanized environment, and health systems are not yet totally prepared to handle the request for care and treatment. Often the poorest are, together with their families, in a constant fight against economic and social damage that can result from a long illness. In particular, at present, cancer remains the second leading cause of death, without taking into account the economic costs to society. In the light of this, we thought useful to analyse and investigate the current situation of the incidence and mortality from cancer, and the association between the incidence of the disease and the socioeconomic conditions. In the first part, we focus on the elaborate theoretical approaches to inequalities in health and determinants of health, integrating the epidemiological and sociological approach. To understand the significance of this issue, we have given a comprehensive description and analysis from the numerical point of view. The analysis showed large differences, especially in terms of geographical distribution. Finally, we have focused on new models of care for chronically ill patients, particularly the Chronic Care Model, whose general principles are now recognized as fundamental. This model is representative of the new medical paradigm, which aims to empowerment of the patient, and community and qualification of the care team.
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Albensi, Beatrice <1989&gt. « La salute nel mercato del lavoro di cura ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6012.

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Résumé :
Il lavoro intende indagare le connessioni esistenti tra salute e mercato del lavoro nel settore del lavoro di cura. Le caratteristiche del mercato del lavoro incidono infatti profondamente sullo stato di salute delle caregiver. L’analisi intende avanzare alla luce di coordinate spazio-temporali precise: la crisi economica degli ultimi anni ha infatti portato al peggioramento delle condizioni lavorative in termini salariali, contrattuali e di salute. Il lavoro di cura si caratterizza per una forte presenza del lavoro sommerso e grigio, aspetto che si intreccia anche con la questione dell’irregolarità giuridica degli stranieri. La retribuzione ha subito notevoli cambiamenti nel corso degli ultimi anni e fa registrare un aumento delle ore lavorative ma a parità di salario, con il conseguente abbassamento del guadagno orario. L'allungamento dell'orario lavorativo, la maggiore precarietà e flessibilità in questo settore unitamente alle basse retribuzioni e al logoramento psicologico tipico del lavoro emozionale hanno provocato un peggioramento della salute psico-fisica delle assistenti familiari.
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BELLUTO, Martina. « Prendersi cura. Un'analisi antropologica dei bisogni di salute nelle cure intermedie e di prossimità ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2021. http://hdl.handle.net/11392/2488243.

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Résumé :
L’esigenza di saper raccogliere i bisogni degli attori sociali e il loro mutamento è un tema all’ordine del giorno nel campo delle politiche sociali e sanitarie contemporanee, resosi ancora più evidente con l’avanzare della pandemia di Covid-19. Con l’insorgenza di bisogni di salute sempre più complessi legati all’aumento delle malattie croniche, delle disuguaglianze e delle trasformazioni che investono i rapporti sociali, i sistemi sanitari si trovano oggi ad affrontare un profondo processo di rinnovamento, che richiede di sviluppare sia strategie per far fronte all’imprevisto in termini di preparedness, quanto diversi modi di pensare, fare e costruire la cura. Nell’ambito dei servizi sociali e territoriali, il personale medico-sanitario incontra una molteplicità di interazioni e informazioni che attraversano diversi campi di forza, in molte situazioni entrando in tensione con l’“istituito” della macchina amministrativa. In questo campo, la valutazione dei bisogni di salute dei pazienti chiama in causa una pluralità di professionisti che si muovono nella rete di cura e la sostanziano con un lavoro “vivo”, il quale difficilmente trova uno spazio di riconoscimento a livello istituzionale. Sebbene il concetto di bisogno sia assunto come riferimento costante, sono rari i casi in cui questo tema venga esplorato in modo approfondito nelle sue dimensioni relazionali, pratiche e soggettive. All’interno della biomedicina, le molteplici dimensioni del bisogno tendono piuttosto a essere misurate e categorizzate per fini diagnostici. Una modalità diversa da come spesso questi sono vissuti, narrati e significati all’interno dell’esperienza di malattia, sia da parte dei pazienti che dei loro caregiver, operatori sociosanitari inclusi. Attraverso un’analisi etnografica delle cure intermedie e di prossimità realizzata tra la Regione Emilia-Romagna e il Brasile, la ricerca intende offrire una riflessione antropologica dei bisogni di salute in quanto “fatti biografici e sociali”, con l’obiettivo di avanzare alcuni strumenti e proposte metodologiche riguardanti l’innovazione nei processi di lavoro nel campo dei servizi sociosanitari, in un’ottica centrata sulla dinamicità relazionale e collettiva delle pratiche di cura. Nel testo sono trattati, in particolare, casi studio raccolti nel corso della collaborazione con le professioniste e i professionisti degli Ospedali di Comunità. Queste strutture, nate solo recentemente nel contesto italiano, sono dedicate alle cure intermedie, una forma di assistenza integrata tra l’ospedale e il domicilio, volta a coordinare al meglio azioni longitudinali di intervento sul territorio.
The need to identify the needs of social actors and their change is a current topic in contemporary social and health policies, even reinforced by the spread of the Covid-19 pandemic. With the emergence of complex health needs related to chronic diseases, new inequalities, and the transformations of social relations, health systems face a renovation process that requires strategies to cope with preparedness and different ways of thinking, doing and building care. Health professionals deal with varying interactions and communications, often in tension with what is "established" by welfare administrations. In this field, assessing patients'health needs requires a plurality of professionals, who dynamically move in the network of care. Professionals substantiate it with living labour, rarely finding the space for it to be recognised at the institutional level. Although health policies made constant references to the concept of need, there are only a few cases in which this issue is explored in-depth in its relational, practical, and subjective dimensions. The multiple dimensions of need in the biomedical domain tend to be measured and categorised for diagnostic purposes, not converging with the way they are lived and experienced by patients and their caregivers – professional ones included. The research aims to offer an anthropological analysis of health needs as "biographical and social facts" through an ethnographic analysis of intermediate and proximity care between Emilia-Romagna and Brazil. It aims to observe and reflect on health needs as "biographical and social facts", advancing methodological tools and proposals for professionals based on a relational and collective approach to health. The case studies here observed deal in particular with Community Hospitals and their workers. These are structures for intermediate care, recently adopted in the Italian context, promoting integrated forms of health care, and providing coordinated and community-based interventions.
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ROSATI, FRANCESCA. « Disuguaglianze di salute e diabete mellito di tipo 1 in età pediatrica ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2014. http://hdl.handle.net/11566/242868.

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Résumé :
Questo lavoro di tesi si pone come obiettivo quello di valutare il ruolo delle caratteristiche sociali, economiche e demografiche della famiglia nel controllo glicemico nei bambini/adolescenti con diabete di tipo 1. Il lavoro utilizza come base di dati le informazioni raccolte nello studio VIPKIDS (eValuation of Insulin Pump treatment in KIDS), uno studio osservazionale multicentrico, di tipo trasversale, volto a valutare la qualità della vita in funzione del metodo di somministrazione di insulina.. La prima parte (capitolo1) analizza il background introduttivo: il tema delle disuguaglianze sociali nella salute documentato da un’ampia letteratura che ha dimostrato come la salute sia largamente influenzata da fattori esterni alla medicina e al sistema sanitario, quali appunto i determinanti sociali, ambientali, economici e comportamentali. Assieme al fenomeno della malattia diabetica definendola un problema globale che richiede una gestione sinergica. La seconda parte ( capitolo 2) tratta le disuguaglianze di salute nella malattia diabetica di tipo 1 analizzando l’impatto , i costi sociale e i bisogni assistenziali dei pazienti in età evolutiva e dei loro familiari, con diabete mellito. La terza parte (capitolo 3), utilizzando come base di dati quelli dello studio VIPKIDS, indaga in merito al ruolo dell’età dei genitori e del loro livello di istruzione sul controllo glicemico dei ragazzi con bambini/adolescenti di tipo 1, misurato attraverso i valori dell’emoglobina glicata (HbA1c). I risultati ottenuti hanno evidenziato come: Il controllo glicemico migliora significativamente all’aumentare dell’età della madre (b = -0.0025; 95%CI= -0.0047 -0.0004)) e del suo livello d’istruzione scolastica (b=-0.0404; 95%CI=-0.0664-0.0144). Non sono stati trovati effetti significativi in relazione all’ età e all’istruzione del padre. Come previsto, HbA1c aumenta significativamente quando il l’indice di massa corporea (b = 0,0247; 95% CI =,0007-,0487), la durata del diabete (b = 0,0419; 95% CI = 0,0120-0,0719), la dose giornaliera di insulina basale (b = 0,7361; 95% CI = 0,1550-1,3172) aumenta. Il calcolo dei carboidrati CHO contribuisce a migliorare significativamente il controllo glicemico (b = -0,2164, 95% CI = -0.4033-0.0294). Questo lavoro di tesi ha mostrato l'importanza delle caratteristiche socio-demografiche della madre sul controllo glicemico dei pazienti, e che per i membri del team sanitario può essere importante conoscere le caratteristiche socio-demografiche della famiglia dei pazienti, perché questi aspetti possono essere utili per elaborare un programma educativo del diabete. Infine la quarta parte (capitolo 4) mostra l’importanza dei nuovi modelli assistenziali per i malati cronici, in particolare il Chronic Care Model, i cui principi generali sono ormai riconosciuti come fondamentali. Questo modello è rappresentativo del nuovo paradigma medico, volto all’empowerment del paziente, della sua famiglia e della comunità e alla qualificazione del team assistenziale.
The aim of this thesis was to investigate the role of socio-demographic family characteristics on glycaemic control in children with type 1 diabetes. The information collected in precedent study called VIPKIDS (Evaluation of Insulin Pump treatment in KIDS) have been uses as the basis of the data for our work. In particular, VIPKIDS is a multi-center, observational, cross-sectional Italian study to evaluate the quality of life according to the method of insulin delivery of adolescents. The first part (chapter 1), analyzes the introductory background information: the theme of social inequalities in health documented by an extensive literature which has demonstrated that health is largely influenced by factors external to medicine and health care , such as the social, environmental, economic and behavioural contexts. Those factors, together with the phenomenon of diabetes mellitus were defined as a global problem that requires a synergistic management. The second part (Chapter 2) deals with health inequalities in diabetes type 1 by analyzing the impact, costs and social care needs of patients in childhood and their family members with diabetes mellitus. The third part (Chapter 3), using as the basis of those data VIPKIDS study investigates about the role of parents’ age and level of education on glycaemic control with type 1 diabetes. The results obtained showed that the glycaemic control significantly improved at increasing mother's age (b = -0.0025; 95%CI= -0.0047 -0.0004) and mother’s level of education (b=-0.0404; 95%CI=-0.0664-0.0144). No significant effects were found in father’s age and education. As expected, HbA1c significantly increased when BMI (b= 0.0247; 95%CI=0.0007-0.0487), diabetes duration (b= 0.0419; 95%CI= 0.0120-0.0719), daily basal insulin dose (b= 0.7361; 95%CI= 0.1550-1.3172) increased; the use of CHO counting system significantly improved glycaemic control (b= -0.2164; 95%CI=-0.4033-0.0294). Finally, the fourth part (Chapter 4) shows the importance of new models of care for chronically ill patients, particularly the Chronic Care Model , whose general principles are now recognized as fundamental.This model is representative of the new medical paradigm, which aims to empowerment of the patient, and community and qualification of the care team
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SILI, ALESSANDRO. « La Salute organizzativa degli infermieri ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1353.

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Background. La salute organizzativa, il benessere e la qualità della vita nei luoghi di cura, sono temi di sempre maggiore interesse e centralità per i manager sanitari. E’ importante in ambito sanitario valutare il livello di “salute organizzativa” degli infermieri con una metodologia di ascolto attivo che faccia emergere la “percezione” che gli stessi hanno del proprio vissuto organizzativo. Attraverso l’indagine sulla salute organizzativa, i manager possono dar vita ad un percorso di analisi organizzativa che consente di definire strategie di azione che tengano conto delle indicazioni e dei suggerimenti giunti dai propri collaboratori. -- Obiettivi. Nel corso del triennio dottorale è stato progettato e realizzato uno studio ricerca, con lo scopo di valutare la Salute Organizzativa degli Infermieri. Sono stati prefissati i seguenti obiettivi di ricerca: A. individuare in letteratura ed eventualmente sviluppare o modificare, uno strumento specifico per valutare la Salute Organizzativa degli infermieri; B. valutare quanto la salute organizzativa sia correlata con “qualità di vita” degli infermieri; C. individuare eventuali correlazioni tra Salute Organizzativa e ambito clinico-assistenziale di appartenenza; D. condurre un’indagine su un cospicuo numero di infermieri, diversificando il campione per tipologia organizzativa (Aziende, Policlinici, Strutture Private, etc) al fine di elaborare un manuale rivolto agli Infermieri Dirigenti per svolgere, in modo autonomo, un’indagine sullo stato di Salute Organizzativa nel proprio contesto lavorativo. -- Metodo. Per quanto concerne lo strumento per misurare la Salute Organizzativa, è stato elaborato e validato il Questionario Infermieristico sulla Salute Organizzaiva (QISO), uno strumento derivato dal Multidimensional Health Questionnaire (MOHQ). Il QISO, sottoposto a validità di contenuto da parte di un gruppo di esperti, è stato somministrato ad un campione di 1279 infermieri. Con l’analisi fattoriale sono state individuate 18 dimensioni (scale), tutte con buone caratteristiche psicometriche di validità e affidabilità. Per quanto riguarda il secondo obiettivo della ricerca, è stata condotta un’indagine su un campione di 411 infermieri dell’Emergenza Territoriale ai quali è stato somministrato il QISO e l’SF-12 (per misurare la qualità di vita). Complessivamente tra gli uomini sono stati rilevati: migliore salute mentale, migliore percezione dei propri coordinatori e una più alto apprezzamento (in termini di efficacia ed efficienza organizzativa) verso la propria organizzazione. Tra le donne, invece, si è riscontrata una maggior presenza di disturbi psicofisici e di indicatori negativi di salute organizzativa. In merito al terzo studio sono stati invece reclutati 542 infermieri che prestavano servizio presso diversi Policlinici Universitari Italiani: 337 provenienti dalle Unità Operative di Medicina e 205 dalle Camere Operatorie. Con lo studio è stato dimostrato che gli infermieri di Camera Operatoria hanno livelli significativamente più bassi di salute e soddisfazione organizzativa rispetto ai colleghi che lavorano nelle Unità Operative di Medicina. L’analisi statistica ha inoltre permesso di constatare che la salute organizzativa non differisce in rapporto all’età e al genere. Per ciò che concerne il manuale (obiettivo D) che affronta le tematiche inerenti la salute organizzativa, lo stesso, che risulta essere uno strumento di semplice applicazione nei diversi contesti sanitari, è stato realizzato con il reclutamento di 4334 infermieri. Grazie alla meticolosa spiegazione delle diverse fasi che compongono l’intero processo di indagine, permette inoltre, di valutare lo stato di salute del proprio contesto organizzativo, circostanziando il corretto utilizzo del QISO per l’elaborazione e l’interpretazione dei dati. -- Conclusioni. Le diverse ricerche condotte nel corso del triennio, hanno principalmente permesso di validare un nuovo strumento per rilevare la Salute organizzativa degli Infermieri. E’ stato quindi possibile dimostrare come la Qualità di Vita degli Infermieri sia strettamente correlata al proprio vissuto organizzativo e quanto alcune specifiche circostanze organizzative possano influenzare la salute mentale e la salute fisica diversificatamente per gli uomini e per le donne nonché per i giovani infermieri e per i più anziani. Inoltre, di fondamentale importanza, è risultato essere lo specifico contesto lavorativo. Ambienti di lavoro come le Unità Operative di Medicina, a differenza di particolari contesti come le Camere Operatorie, inducono gli infermieri ad avere una più positiva percezione della propria organizzazione, probabilmente dovuta all’aspetto relazionale e comunicativo che viene ad istaurarsi in questi contesti. Il manuale, infine, darà la possibilità di approfondire le tematiche inerenti la “buona” gestione del personale, di condurre le varie fasi dell’indagine volta alla valutazione dello stato di salute del proprio contesto organizzativo, di usare correttamente il QISO, di elaborare i dati nonché di interpretarne i risultati ottenuti.
Background Organizational health, well-being and quality of life in health care settings are issues of increasing interest for nurse managers. It is important in health care setting to evaluate organizational health of nurses with a method of active listening that will bring out the perception they have about their own organization. Researching in their field of organizational health, managers can analyze their context and define actions that take into account the suggestions of their staff. Objectives During the three-year of the doctoral program it has been designed and implemented a research study with the aim of assessing the organizational health of nurses. The following research objectives have been identified: A. to identify in the literature and eventually to develop or modify a specific instrument for assessing the organizational health of nurses; B. to correlate the organizational health with the quality of life in nurses; C. to identify correlations between organizational health and clinical care contexts; D. to carry out an investigation on a large number of nurses in order to develop a manual for nurse managers. This manual will allow nurse managers to easily assess the organizational health on their working environment. Methods The Nursing Organizational Health Questionnaire (NOHQ), that has been derived from the Multidimensional Organizational Health Questionnaire (MOHQ) has been developed in the present study. The NOHQ underwent to content validity ad was administered to a sample of 1279 nurses. Eighteen dimensions (scales) have been identified by factor analysis each of one showed good psychometric properties of validity and reliability. To reach the second objective of the research, a survey was conducted on a sample of 411 nurses working in the territorial emergency. In this study the NOHQ and the SF-12 (to measure quality of life) were administered. Overall, male nurses had better mental health, better perception of their coordinators and higher appreciation (in terms of effectiveness and organizational efficiency) for their organization. Female nurses complained more psychophysical symptoms and showed more negative indicators of organizational health. For the third objective, 542 nurses were recruited in several university hospital in Italy: 337 nurses were enrolled from Medical Units and 205 from the Operating theaters. In this study it was demonstrated that operating room nurses had lower levels of organizational health and satisfaction than their colleagues working in the Medical Units. Statistical analysis also revealed that the organizational health did not differ among age and gender. With regard to the manual (objective D) a study with 4334 nurses was carried out in several health settings. This manual meticulously explains the different steps to investigate the organizational health in one’s own health context. It also gives procedures to administer the NOHQ, elaborate the data and understand the results. Conclusions The various studies conducted over three years allowed the validation of a new tool to measure the organizational health of nurses. It was possible to demonstrate how the quality of life of nurses is closely related to their organization and how some specific organizational circumstances can affect the mental and physical health in male and female nurses as well as in younger and older nurses. It was also demonstrated how the working context can affect the organizational health in nurses. In the medical units nurses have better organizational health than in the operating theaters; this means that in the first context nurses have a more positive perception of their organization, probably due to the relational and communicational aspects with patients. Finally, the manual will give the opportunity to nurse managers to better manage the personnel, carrying out surveys in their contexts, to properly use the NOHQ, to elaborate the data and to interpret the results.
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NEGROGNO, LUCA. « Forme di interlocuzione di utenti e familiari nei servizi di salute mentale. Studio etnografico sulle esperienze di partecipazione ». Doctoral thesis, Urbino, 2017. http://hdl.handle.net/11576/2641811.

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Ornaghi, Annalisa. « Uno studio comparato sulle disuguaglianze di salute : Italia e Francia ». Thesis, Paris 4, 2014. http://www.theses.fr/2014PA040155.

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Les fondements sur lesquels se fonde ce travail de recherche dérivent de la démonstration que la santé est conditionnée par une multiplicité de facteurs dont le contrôle n'est pas exercé seulement par le système sanitaire.Les inégalités de santé représentant l'un des plus injustes et graves formes d’iniquités parce que la santé est une des conditions de première importance afin de vivre pleinement la vie. Les inégalités en matière de santé constituent l'un des pires scandales de notre temps, en particulier dans les pays développés et les pays démocratiques.Le thème des inégalités de santé est un sujet cher à la sociologie, car leur analyse permet, soit d'observer les dynamiques sociales, soit de comprendre comme les différences sociales se distribuent entre les individus à l'intérieur de la société, surtout avec l’actuelle crise économique globale.L'objectif principal de cette étude consiste, grâce à l’application de techniques d'analyse comparée, à déterminer et distinguer les inégalités de santé dans les relations entre conditions sociaux, facteurs de risque, contexte territorial et état de santé de la population, en deux pays européens, (France et Italie), afin de comprendre leurs dynamiques et comme le contexte territorial grave sur les inégalités de santé des individus. Á travers une approche transnationale le travail de recherche détermine les différences et les analogies entre France et Italie.Les résultats qui émergent de nos analyses montrent l'existence de similitudes "inattendues" entre groupes de population française et italienne, malgré caractéristiques institutionnelles très différentes de welfare sanitaire
The foundations of this work of research derived by the demonstration that the health is conditioning of a multiplicity by factors, the control of which is not exercised by the only health care system.Health inequalities, representing one of the most unjust and severe inequitable forms because health is one of the pre-conditions in order to live out fully individual life. Health inequality constitutes one of the worst scandals of our time, especially in developed and democratic countries.The theme of health inequalities is a subject beloved to the sociology, because their analysis allows, either to observe the social dynamics, either to understand as the social differences are distributed between the individuals within the society, especially with the current global economic crisis.The main objective of this study is, using comparative analysis, identify and distinguish the inequalities in health in the relationship between social conditions, risk factors, territorial context and state of health of the population, in two European countries (France and Italy), in order to understand their dynamics and as the territorial context affects the inequalities of health of individuals. Through a transnational approach this research project identifies differences and similarities between the two case studies.The results from our analysis, demonstrate the existence of "unexpected" similarities between groups of French and Italian people, despite different characteristics of social welfare and health systems
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Candelaresi, Luca. « Simulazione del triage infermieristico in un centro di salute mentale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8531/.

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Il presente elaborato nasce con l'obiettivo di applicare metodi di ricerca operativa, ed in particolare tecniche di simulazione, ad una realtà sanitaria. L’attuale scenario dei dipartimenti sanitari suggerisce l’uso e l’applicazione di nuove tecnologie, fondamentali per analizzare i processi e valutare l’impatto economico, di questi ultimi, sul bilancio della struttura. Nella tesi si esamina il caso sanitario di un Centro di Salute Mentale della regione Emilia Romagna, attraverso il software Arena Simulation.
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Morellato, Valentina <1988&gt. « Il rischio salute nelle scelte di portafoglio degli ultracinquantenni europei ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1959.

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Il paradigma economico classico postula che gli individui, nel prendere le decisioni di investimento, si comportino come dei soggetti perfettamente razionali che basano le loro scelte di portafoglio sulla combinazione rischio-rendimento tale da massimizzare la loro utilità, sfruttando al meglio l'informazione disponibile. Nel corso degli anni, tuttavia, le teorie classiche si sono rivelate inconsistenti nella descrizione di investitori talvolta ben lontani dalla caratterizzazione e dagli assunti di base delle teorie medesime. In tale contesto si è inserita la finanza comportamentale quale campo di studio complementare che, privilegiando l'analisi di fattori psicologici interpersonali, sottolinea come diversi parametri possano limitare le decisioni finanziarie. Tra tali fattori, nel presente lavoro si considera in particolar modo la salute. Obiettivo dell'indagine è, infatti, quello di analizzare la relazione tra lo stato di salute e le scelte di portafoglio operate dagli ultracinquantenni in Europa. Si analizza, dunque, come varia la composizione del portafoglio finanziario della popolazione più anziana attraverso un'analisi econometrica condotta utilizzando i dati SHARE (Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe) della Wave 1 e 2 durante il periodo 2004-2007. Si fornirà, inoltre, una breve illustrazione del fenomeno sulla base dei dati provenienti dalla Wave 4 del 2009 non ancora pubblicamente disponibili.
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Tresoldi, Mariarosa <1995&gt. « Le disuguaglianze di genere e il loro impatto sulla salute ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19636.

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La tesi si compone di una prima parte in cui è spiegato che cosa si intende con la parola genere e quanto i movimenti femministi e la società abbiano influito sulla relazione uomo-donna in relazione ad esso. Sarà, quindi, spiegato quanto il genere impatti sulla vita delle donne, con un riferimento particolare anche alle donne immigrate in Italia e inserite nei contesti di cura. Infine, attraverso una ricerca qualitativa e quantitativa, fatta sia a persone singole che ad associazioni che si occupano di famiglie e di genere, sarà possibile quanto effettivamente le disuguaglianze di genere siano ancora presenti e influenti nelle dinamiche familiari.
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Mura, Bruna. « Ingenerare salute. Il processo di costruzione sociale della salute nell’interazione complessa delle reti locali. Indagine situata su due studi di caso a Napoli e Barcellona ». Doctoral thesis, Urbino, 2019. http://hdl.handle.net/11576/2665164.

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AFFINITO, LETIZIA. « EFFETTI DELLA RICERCA DI INFORMAZIONI DI SALUTE ONLINE SULLE AZIONI DEL MEDICO E DEL PAZIENTE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1810.

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Il 40 per cento degli intervistati afferma che non ha trovato informazioni esaustive sui rischi e benefici dei farmaci trovati, mentre il 52 per cento afferma che le informazioni trovate hanno aiutato a seguire le indicazioni e i consigli del medico. Tra i rispondenti che si sono sottoposti a visita medica e che hanno discusso le informazioni trovate online con il proprio medico di fiducia, l'84 per cento ha ricevuto la prescrizione di farmaci. Di questi, solo il 17 per cento riporta che il farmaco prescritto era lo stesso trovato online, il 74 per cento è stato inviato da uno specialista e l'80 per cento ha ricevuto una prescrizione per test diagnostici. Più della metà dei rispondenti ha anche riportato azioni intraprese dal medico diverse dalla prescrizione del farmaco trovato online. Il 20 per cento degli intervistati afferma che le informazioni trovate sul farmaco da prescrizione in Internet hanno ridotto il suo / la sua fiducia nel medico, mentre il 41 per cento afferma che lo ha aiutato ad avere una comunicazione migliore con il proprio medico di fiducia. Nonostante le preoccupazioni sulle conseguenze negative della comunicazione di salute online, non abbiamo riscontrato differenze in termini di effetti sulla salute tra i pazienti che hanno assunto i farmaci “menzionati” online e coloro che hanno preso altri farmaci da prescrizione.
We conducted a national online survey about health care experiences associated with digital communication of prescription drugs. 46 percent of the sample (265 adults) found information about prescription drugs during their online search in the last 12 months. 40 percent of respondents agreed they didn’t find exhaustive information about risks and benefits while 52 percent agreed it helped in following their physician’s indications and advise. Among the respondents who had a physician visit during which health information found online was discussed, 84 percent received a drug prescription with only 17 percent being the same drug found on internet, 74 percent was sent to a specialist and 80 percent received a diagnostic test prescription. More than half also reported actions taken by their physician other than prescribing the drug brand found online. 20 percent respondents states that info found on the prescription drug in Internet reduced his/her trust in the physician while 41 percent states it helped in his/her communication with physician. Despite concerns about online health communication’s negative consequences, we found no differences in health effects between patients who took “advocated”/”mentioned” drugs and those who took other prescription drugs.
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Mimmi, Stefano <1981&gt. « Sviluppo e validazione di indicatori di qualità dell’assistenza nell’ambito della salute mentale in Emilia-Romagna ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5338/1/mimmi_stefano_tesi.pdf.

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Résumé :
In Italia, il processo di de-istituzionalizzazione e di implementazione di modelli di assistenza per la salute mentale sono caratterizzati da carenza di valutazione. In particolare, non sono state intraprese iniziative per monitorare le attività relative all’assistenza dei pazienti con disturbi psichiatrici. Pertanto, l’obiettivo della tesi è effettuare una valutazione comparativa dei percorsi di cura nell’ambito della salute mentale nei Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche della regione Emilia-Romagna utilizzando indicatori ottenuti dai flussi amministrativi correnti.. I dati necessari alla costruzione degli indicatori sono stati ottenuti attraverso un data linkage dei flussi amministrativi correnti regionali delle schede di dimissione ospedaliera, delle attività territoriali dei Centri di Salute Mentale e delle prescrizioni farmaceutiche, con riferimento all’anno 2010. Gli indicatori sono stati predisposti per tutti i pazienti con diagnosi principale psichiatrica e poi suddivisi per categoria diagnostica in base al ICD9-CM. . Il set di indicatori esaminato comprende i tassi di prevalenza trattata e di incidenza dei disturbi mentali, i tassi di ospedalizzazione, la ri-ospedalizzazione a 7 e 30 giorni dalla dimissione dai reparti psichiatrici, la continuità assistenziale ospedale-territorio, l’adesione ai trattamenti ed il consumo e appropriatezza prescrittiva di farmaci. Sono state rilevate alcune problematiche nella ricostruzione della continuità assistenziale ospedale-territorio ed alcuni limiti degli indicatori relativi alle prescrizioni dei farmaci. Il calcolo degli indicatori basato sui flussi amministrativi correnti si presenta fattibile, pur con i limiti legati alla qualità, completezza ed accuratezza dei dati presenti. L’implementazione di questi indicatori su larga scala (regionale e nazionale) e su base regolare può essere una opportunità per impostare un sistema di sorveglianza, monitoraggio e valutazione dell’assistenza psichiatrica nei DSM.
In Italy, the process of de-institutionalisation and implementation of a community-based model in mental health care has been characterized by a lack of evaluation. In particular, no activity is or has been in place to develop or maintain standards of quality of care. Aim of this dissertation is to compare the care pathways in mental health services in Emilia Romagna Region using process and outcome indicator obtained from administrative databases. Process and outcome indicators of mental health care for Local Health Authorities of Emilia-Romagna Region (3,724,388 adult inhabitants in 2010) were obtained through linkage of hospital discharge records, community mental health service database and drug prescription database. The study cohorts include patients with a primary ICD-9-CM diagnosis code 290.xx-319 hospitalized or treated in community mental health services in 2010. The set of indicators explores treated prevalence and incidence rates by disorders and settings, continuity between hospital and community care, retention in treatment, re-hospitalizations, antidepressant drug and mood stabilizer prescriptions. Hospitalization rates varied from 159,0 to 290,3 per 100.000 inhabitants. Treated prevalence in the study area was 15‰ and incidence was 6‰. Of the patients treated by community mental health services, about 37% had a severe mental illness. The proportion of patients re-hospitalized within 30 days from discharge was 12%. Less than 6% of patients with severe mental illness discontinued treatment with community mental health services. Calculation of the selected indicators proved to be feasible, conditional on quality checks for completeness and accuracy of the primary diagnosis. Implementation of these indicators on a larger scale and on a regular basis may provide a unique opportunity to set up a mental health surveillance system and monitor treated prevalence and incidence of mental disorders as well as continuity of care and treatment outcomes at the patient level.
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Mimmi, Stefano <1981&gt. « Sviluppo e validazione di indicatori di qualità dell’assistenza nell’ambito della salute mentale in Emilia-Romagna ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5338/.

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Résumé :
In Italia, il processo di de-istituzionalizzazione e di implementazione di modelli di assistenza per la salute mentale sono caratterizzati da carenza di valutazione. In particolare, non sono state intraprese iniziative per monitorare le attività relative all’assistenza dei pazienti con disturbi psichiatrici. Pertanto, l’obiettivo della tesi è effettuare una valutazione comparativa dei percorsi di cura nell’ambito della salute mentale nei Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche della regione Emilia-Romagna utilizzando indicatori ottenuti dai flussi amministrativi correnti.. I dati necessari alla costruzione degli indicatori sono stati ottenuti attraverso un data linkage dei flussi amministrativi correnti regionali delle schede di dimissione ospedaliera, delle attività territoriali dei Centri di Salute Mentale e delle prescrizioni farmaceutiche, con riferimento all’anno 2010. Gli indicatori sono stati predisposti per tutti i pazienti con diagnosi principale psichiatrica e poi suddivisi per categoria diagnostica in base al ICD9-CM. . Il set di indicatori esaminato comprende i tassi di prevalenza trattata e di incidenza dei disturbi mentali, i tassi di ospedalizzazione, la ri-ospedalizzazione a 7 e 30 giorni dalla dimissione dai reparti psichiatrici, la continuità assistenziale ospedale-territorio, l’adesione ai trattamenti ed il consumo e appropriatezza prescrittiva di farmaci. Sono state rilevate alcune problematiche nella ricostruzione della continuità assistenziale ospedale-territorio ed alcuni limiti degli indicatori relativi alle prescrizioni dei farmaci. Il calcolo degli indicatori basato sui flussi amministrativi correnti si presenta fattibile, pur con i limiti legati alla qualità, completezza ed accuratezza dei dati presenti. L’implementazione di questi indicatori su larga scala (regionale e nazionale) e su base regolare può essere una opportunità per impostare un sistema di sorveglianza, monitoraggio e valutazione dell’assistenza psichiatrica nei DSM.
In Italy, the process of de-institutionalisation and implementation of a community-based model in mental health care has been characterized by a lack of evaluation. In particular, no activity is or has been in place to develop or maintain standards of quality of care. Aim of this dissertation is to compare the care pathways in mental health services in Emilia Romagna Region using process and outcome indicator obtained from administrative databases. Process and outcome indicators of mental health care for Local Health Authorities of Emilia-Romagna Region (3,724,388 adult inhabitants in 2010) were obtained through linkage of hospital discharge records, community mental health service database and drug prescription database. The study cohorts include patients with a primary ICD-9-CM diagnosis code 290.xx-319 hospitalized or treated in community mental health services in 2010. The set of indicators explores treated prevalence and incidence rates by disorders and settings, continuity between hospital and community care, retention in treatment, re-hospitalizations, antidepressant drug and mood stabilizer prescriptions. Hospitalization rates varied from 159,0 to 290,3 per 100.000 inhabitants. Treated prevalence in the study area was 15‰ and incidence was 6‰. Of the patients treated by community mental health services, about 37% had a severe mental illness. The proportion of patients re-hospitalized within 30 days from discharge was 12%. Less than 6% of patients with severe mental illness discontinued treatment with community mental health services. Calculation of the selected indicators proved to be feasible, conditional on quality checks for completeness and accuracy of the primary diagnosis. Implementation of these indicators on a larger scale and on a regular basis may provide a unique opportunity to set up a mental health surveillance system and monitor treated prevalence and incidence of mental disorders as well as continuity of care and treatment outcomes at the patient level.
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Wang, Liu <1989&gt. « Salute e Amore—— Proposta di traduzione parziale del romanzo “Tu non tacere” di Fulvio Ervas ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7229.

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Résumé :
La presente tesi consiste nella traduzione e nell’analisi traduttiva di una sezione del romanzo Tu non tacere, dello scrittore contemporaneo Fulvio Ervas. Il romanzo Tu non tacere racconta la storia di Lorenzo, uno studente universitario di medicina. Egli crede sia stato commesso un errore medico durante la cura di suo padre, morto dopo essere rimasto paralizzato a causa di un incidente stradale, e inizia a investigare. Nel romanzo sono descritti l’amore, l’amicizia e i valori etici,soprattutto in campo educativo, sanitario e legale; lo scrittore invita a prestare attenzione alla propria salute, e a godersi la propria felicità. La tesi è composta da quattro parti. Prima di venire subito al romanzo e allo scrittore, il primo capitolo consiste in una breve introduzione della situazione contemporanea della traduzione letteraria dall’italiano e viceversa, concentrandosi sulle traduzioni fatte negli ultimi anni e tentando di guardare alla prospettiva della traduzione letteraria cinese-italiano. La seconda parte è l’introduzione di Fulvio Ervas e le sue opere; inoltre c’è anche uno sguardo alla salute, alla conoscenza della propria salute degli adolescenti cinesi e italiani. La terza parte si concentra sulla traduzione di una parte della opera stessa. La quarta presenta un’ analisi delle strategie traduttive adottate nella traduzione dall’ italiano al cinese.
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Tiengo, Erica <1993&gt. « L'evoluzione dei Servizi di salute mentale : dall'internamento nei manicomi alle innovative esperienze di residenzialità leggera ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15279.

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Résumé :
Nelle pagine del mio elaborato cercherò di ripercorrere la storia e l’evoluzione dei servizi assistenziali in ambito psichiatrico con particolare riferimento alle soluzioni residenziali, partendo dal lontano Medioevo fino ad arrivare ai giorni d’oggi e alle proposte di residenzialità leggera. Nel corso del tempo e soprattutto grazie alla dedizione di Franco Basaglia, a cui si deve la riforma della disciplina psichiatrica, si è assistito ad un progressivo cambiamento di paradigma: le persone affette da disturbi mentali, in principio condannate all’isolamento e all’esclusione all’interno dei manicomi, rientrano nei contesti sociali supportati da nuovi servizi territoriali che si occupano della prevenzione, della cura e della riabilitazione mirata al reinserimento di queste persone in difficoltà. In riferimento all’importanza del reinserimento nella società come modalità per riemergere dalla malattia mentale analizzerò il concetto di recovery, una pratica relativamente recente finalizzata al miglioramento della vita delle persone con disturbi mentali, dei loro familiari e delle comunità di appartenenza coinvolgendo ogni aspetto di vita della persona, sociale, lavorativa e abitativa. Mi sono infine concentrata sull’importanza delle esperienze di residenzialità poiché attraverso la gestione delle attività di vita quotidiana le persone recuperano le proprie capacità latenti e sviluppano una nuova autonomia. Cercherò di analizzare il modello di residenzialità leggera psichiatrica, le varie tipologie e le caratteristiche di questa esperienza, soffermandomi perlopiù sui Gruppi Appartamento, tra queste la realtà più diffusa e conosciuta nell’eterogeneo paesaggio dei servizi residenziali psichiatrici.
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Baccolini, Andrea. « Algoritmo di stima degli stati di carica e salute per batterie al litio mediante filtro di Kalman duale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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L’obiettivo di questa tesi è lo studio dell’applicazione del filtro di Kalman Duale per la stima dei principali parametri di batteria. Si è realizzato un algoritmo che consente la stima del SoC e dei parametri basandosi su riferimenti di tensione provenienti da modelli matematici e da prove di laboratorio. La scelta del Kalman duale consente uno studio più completo dei parametri di batteria visto che permette di operare su circuiti equivalenti più complessi con maggiori informazioni sull’evoluzione della batteria nel tempo. I risultati dimostrano l’efficacia del DEKF nello stimare la tensione e lo stato di carica con errori minori rispetto a precedenti test effettuati con altri filtri di Kalman. Si ha però una difficoltà alla convergenza su alcuni parametri a causa dell’elevato carico computazionale che porta ad un aumento del rumore. Perciò, per studi futuri si dovrà aumentare la precisione con cui la stima duale opera sulla matrice dei parametri del circuito equivalente. Questo porterà a migliori prestazioni anche su circuiti più complessi.
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Silvestro, Chiara. « integrazione e condivisione di dati iot relativi a fitness e salute ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16204/.

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Résumé :
Il progetto di tesi consiste nell'integrazione e nella condivisione di dati relativi a fitness e salute raccolti dai dispositivi IOT. Questo è stato realizzato sfruttando al massimo le tecnologie offerte dal web semantico.
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Petterle, Serena <1989&gt. « La peer education. Uno strumento di prevenzione e promozione della salute ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8204.

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Résumé :
L'elaborato illustra la "peer education" come pratica educativa per favorire la diffusione di informazioni ed esperienze in un gruppo di pari. Nata nel mondo anglosassone, tale strategia si sta diffondendo attraverso numerosi progetti nel territorio italiano, soprattutto per quanto riguarda i temi delle malattie sessualmente trasmissibili e dell'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti. La classe scolastica sembra rappresentare il gruppo di pari ideale per sviluppare percorsi di prevenzione e promozione della salute basati su questo metodo.
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CORTESI, PAOLO ANGELO. « Preferenze della popolazione italiana per gli stati di salute dell'EQ-5D ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/40853.

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Résumé :
Objective: To estimate a value set for the calculation of Italian specific Quality-Adjusted-Life-Years (QALYs), based on preferences elicited on EQ-5D health states using the time trade-off (TTO) technique. Methods: the revised standard Measurement and Valuation of Health (MVH) protocol was followed. Twenty-five health states, divided into 3 groups and given to 450 subjects, were selected to obtain 300 observations per state. Subjects aged 18-75 years were recruited to be representative of the Italian general adult population for age, gender and geographical distribution. To improve efficiency, face-to-face interviews were conducted using the Computer Assisted Personal Interviewing approach. Several random effects regression models were tested to predict the full set of EQ-5D health states. Model selection was based on logical consistency of the estimates, sign and magnitude of the regression coefficients, goodness of fit and parsimony. Results: The most efficient model includes 10 main effect dummy variables for the EQ-5D domain levels and the D1 interaction term, which accounts for the number of dimensions at levels 2 or 3 beyond the first. This model has a R2=0.389 and an MAE=0.03, comparable to or better than models used in other Countries. The utility estimates after state 11111 range from 0.92 (21111) to -0.38 (33333). Italian utility estimates are higher than those estimated in the UK and Spain and used so far to assess QALYs and conduct cost-utility evaluations in Italy. Conclusion: A specific value set is now available to calculate QALYs for the conduction of health economic studies targeted at the Italian healthcare system.
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LIU, DAN. « Saggi su politiche pubbliche e tutela della salute ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/12010.

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Résumé :
Questa tesi include tre capitoli che si concentrano sulle politiche pubbliche e la tutela della salute. Il primo capitolo esamina l’effetto dell’incremento delle aliquote dell’IVA su alcune bevande sul loro consumo. I risultati dell’analisi empirica suggeriscono che l'aumento dell'aliquota IVA ha ridotto il consumo di alcolici, birra e bevande gassate, mentre l’effetto sul consumo di vino non è statisticamente significativo. Tuttavia, questo risultato generale cambia se si considerano sotto-gruppi di individui. Il secondo capitolo studia l’impatto del salario minimo sulla salute della popolazione cinese. Le stime indicano che i salari minimi reali sono negativamente e significativamente correlati con lo stato di salute della popolazione sia nel breve che nel lungo periodo, un risultato che potrebbe essere spiegato dalle condizioni di lavoro più stressanti conseguenti all’introduzione di un salario minimo più elevato. Infine, il terzo capitolo analizza gli effetti dei meccanismi di incentivazione sui comportamenti degli operatori sanitari del settore delle cure primarie nell’ambito della gestione dell'ipertensione. La nostra indagine empirica suggerisce che gli incentivi finanziari negativi potrebbero motivare gli operatori sanitari a migliorare la qualità dei servizi legati alla gestione dell'ipertensione, mentre né gli incentivi finanziari né diverse modalità di valutazione delle prestazioni sembrano influenzare la qualità dei servizi.
This dissertation includes three chapters which focus on the relationship between public policies and healthcare. The first chapter examines whether tax policy is effective in changing the unhealthy drinking behaviours of individuals. My findings suggest that the VAT rate increase is effective in reducing the consumption of spirits, beer and carbonated beverages, while it is not effective for wine. However, this general result change when looking at sub-groups of individuals. The second chapter studies how real minimum wages affect population health in China. I conclude that real minimum wages are negatively and significantly related to population health, a result which might be explained by the role of more stressful working conditions as a consequence of a higher minimum wage. Finally, the third chapter analyses the effects of incentive mechanisms on the behaviours of primary health workers and the subsequent effects on the quality of hypertension management. The empirical investigation suggests that negative financial incentives could motivate primary health workers and improve the quality of hypertension management. However, neither positive financial incentives nor different modes of performance evaluation are significantly related to the quality of hypertension management.
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Zaccherini, Alex. « Horse360 : Progettazione e Sviluppo di un Sistema per il Monitoraggio dello Stato di Salute dei Cavalli ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23233/.

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Résumé :
Horse360 è un prototipo di un Sistema che permette di tenere traccia dello stato di salute di un cavallo, monitorandone alcuni dati biometrici e consentendo al suo proprietario un maggiore controllo sullo stesso. Il sistema si articola in un dispositivo wearable, un supporto da installare all'interno del box dell'animale, un server ed un'applicazione mobile che consente all'utente la visualizzazione dei dati raccolti.
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STANCHINA, ELENA. « PROCESSI ORGANIZZATIVI VOLTI A PROMUOVERE LA PARTECIPAZIONE DI UTENTI E FAMILIARI NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/4472.

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Résumé :
Il coinvolgimento di utenti e familiari nella progettazione, gestione e valutazione dei servizi di salute mentale consente di migliorare i servizi, facendo valere gli interessi e la prospettiva di stakeholders che spesso vengono visti esclusivamente come ricettori passivi di prestazioni. La tesi prende il via da queste considerazioni, legate ad approcci recovery oriented, con l’obiettivo di analizzare come le organizzazioni sociosanitarie possono favorire la partecipazione e accogliere il punto di vista degli utenti e dei familiari attraverso l’introduzione di pratiche innovative. Per raggiungere questo obiettivo si è scelto di analizzare due casi: il Fareassieme del Servizio di salute mentale di Trento e il Social Point del Dipartimento di salute mentale di Modena. Attraverso osservazione e interviste, sono stati raccolti dati qualitativi che hanno portato a una interpretazione complessa e sfaccettata. In particolare, sono emersi due versanti: (1) quello del cambiamento culturale necessario per introdurre nell’organizzazione un nuovo approccio centrato sulla partecipazione e (2) quello della formalizzazione delle nuove pratiche partecipative, con i risvolti positivi e negati dell’incardinamento nell’organizzazione. Nelle conclusioni, si ipotizzano possibili sviluppi per la ricerca futura e si elencano i suggerimenti operativi emergenti dalla ricerca per i manager dei servizi sociosanitari.
The participation of users and family members in the design, management and evaluation of mental health services can improve services, relying on the interests and perspective of the stakeholders that are often seen only as passive recipients of services. The thesis takes away from these considerations, related to recovery-oriented approaches. The aim is to analyze how organizations can promote the health and social participation and accept the point of view of users and their families, through the introduction of innovative practices. I analyze two Italian cases: “Doing Together” (a project of the Mental Health Service of Trento) and “Social Point” (a service of the Department of Mental Health of Modena). Two issues emerged from qualitative data: (1) the organizational cultural change related to the introduction of a new approach, centered on participation and (2) the formalization of the participatory practices, with positive and negative consequences. In conclusion, I propose possible development for future research and suggestions to managers of health services.
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FICHERA, GIUSEPPE PAOLO. « Minaccia all'integrità fisica nei luoghi di lavoro : conseguenze sulla salute psichica e aspetti di prevenzione secondaria ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/2434/60897.

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ROSSI, Stefano (ORCID:0000-0002-2716-7551). « La salute mentale nell'intersezione tra i diritti. Profili di un dialogo costituzionale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/33695.

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Résumé :
La tesi di dottorato si propone di esaminare gli sviluppi della legislazione in materia di salute mentale nel contesto del modello sanitario italiano. La salute mentale, e in particolare la condizione giuridica delle persone affette da sofferenza mentale, costituisce un osservatorio privilegiato per analizzare e far emergere, con le risorse che la prospettiva costituzionalistica ci offre, le contraddizioni ancora insite nell’ordinamento, la difficoltà di declinare entro forme di tutela effettiva determinati diritti, ma anche le linee evolutive, nel campo dei diritti civili e sociali, che hanno inteso restituire dignità sociale ai ‘folli’. In tali termini, il percorso di analisi che si è inteso intraprendere è volto a vagliare i tratti frastagliati e complessi del tema della salute mentale attraverso alcuni principi propri del lessico costituzionalistico e le ricadute che hanno caratterizzato il contesto normativo italiano.
This PhD thesis explores the mental health’s legislation and attempts to identify ways of redirecting the Italian model. We can affirm that the constitutional rights constitute guarantees orientated to protecting certain values or fundamental goods to reach a worthy life; being the maximum expression of the dignity it humanizes. In this respect we will raise the first axis of analysis with the relation between mental health and constitutional rights in the strict field of the investigation. Based on personalist model, will be proposed an analysis of the psychiatric deinstitutionalization process carried out in Italy, from the decade of the 80s, after the approval of the Psychiatric Reform. Based on the right to health, it is proposed to speak of “right to have rights” (diritto ad avere diritti), that is to say, the right of mentally ill people to be helped, day after day, in the enterprise to reconquer the own personality, the honor, the privacy, the image and the personal identity. The Mental Health Act, adopted in Italy in 1978, is considered as point of renew and strengthen opportunities, obligations, duties, which may fulfill the purposes set out in the regulatory framework, which has as its foundation and the human recipient and thus the satisfaction of all their needs and rights, so that in this form, is integrated into their life experience, benefit and personal, social and cultural experiences aiming to progress and achievement.
Esta tesi doctoral examina la legislación en materia de salud mental en Italia y intenta discernir los medios para reorientar el modelo italiano. Podemos afirmar que los derechos constitucionales constituyen garantías orientadas a proteger ciertos valores o bienes fundamentales para alcanzar una vida digna; siendo la máxima expresión de la dignidad humana. En este sentido plantearemos un primer eje de análisis con la relación entre salud mental y derechos constitucionales en el campo estricto de la investigación. Partiendo del modelo personalista, se realizará un estudio sul proceso de desinstitucionalización psiquiátrica llevado a cabo en Italia, a partir de la década de los años 80, tras la aprobación de la Reforma Psiquiátrica. Partiendo del derecho a la salud, se propone hablar de los “derechos al derecho” (diritti al diritto), es decir, del derecho de los enfermos mentales a ser ayudados, día a día, en la empresa de reconquistar la propia realidad, el decoro, la intimidad, la imagen y la identidad personal. La Ley de Salud Mental, expedida en Italia nel 1978, ha servido para renovar e reforzar oportunidades, obligaciones, deberes que han logrado los propósitos establecidos en el marco normativo, que tiene como fundamento y destinatario al ser humano y con ello, la satisfacción de todas sus necesidades y derechos fundamentales, para que de dicha forma, se integren a su experiencia vital, beneficio e integridad personal, social y cultural en vivencias encaminadas a el progreso y la realización.
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Mazzocco, Alessandro <1991&gt. « L'approccio dei Rough-sets applicato alla valutazione dello stato di salute aziendale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10469.

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Résumé :
- Introduzione sul fallimento aziendale e panoramiche dei metodi statistici e variabili utilizzati in letteratura per prevederlo - Rough set Theory - Applicazione dei rough set con indicatori di bilancio di aziende fallite e no per valutarne l’efficacia ai fini della previsione del fallimento aziendale - Conclusione con confronto con gli altri metodi
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Xiccato, Laudilla <1964&gt. « La violenza sui minori : un problema di salute pubblica quale prevenzione primaria ? » Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12807.

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Résumé :
Oggi sempre più spesso viene posta l’attenzione a fenomeni violenza sui minori e violenza assistita dai minori. La violenza sui minori è molto diffusa ma difficilmente rilevabile perché fortemente intrecciata a meccanismi culturali di minimizzazione e negazione, che spesso si esplica e si verifica prevalentemente all’interno della famiglia. E’ una violenza silenziosa, vissuta all’interno delle mura domestiche, invisibile, che cronicizza e amplifica i danni sul piano fisico e psicologico delle vittime. Ogni evento maltrattante produce così un trauma, una distorsione nella percezione del sé nel bambino e una distorsione nella percezione dell’ambiente. Sul piano culturale negli ultimi anni si è assistito a un notevole impegno e investimento nella ricerca scientifica finalizzato alla produzione e allo sviluppo di metodologie di intervento atte a contrastare i fenomeni della violenza sui minore e a produrre strumenti operativi socio-sanitari a tutela del minore. Pur essendoci una notevole sensibilizzare soprattutto sul versante dei Servizi, non vi sono ancora delle strategie di sensibilizzazione e a valenza educativa sul problema della violenza e della violenza assistita ai minori che sia rivolta alla cittadinanza. Partendo dall’analisi costi economici e sociali legati al problema della violenza sui minori? È forse possibile intervenire con azioni in grado di incidere favorevolmente sul problema prima ancora che questo si presenti?
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Carmagnola, D. « Salute dentoparodontale in gravidanza e le sue correlazioni con la salute sistemica. Studio epidemiologico longitudinale in un campione di donne gravide milanesi ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/2434/61313.

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Résumé :
Secondo studi recenti, la malattia parodontale materna potrebbe rappresentare un fattore di rischio per esiti avversi della gravidanza quali il parto pretermine (<37 settimane) o il basso peso alla nascita (<2500 g), così come si ritiene sia associata a particolari condizioni sistemiche, come ad esempio le malattie cardiovascolari, che riconoscono un profilo “iperinfiammatorio” e che a loro volta possono rappresentare un fattore di rischio per parto prematuro o basso peso alla nascita. L’obiettivo di questa ricerca è stato di analizzare la salute orale e sistemica di un campione di puerpere e l’eventuale associazione tra patologie orali e sistemiche ed esiti avversi della gravidanza. 363 puerpere sono state sottoposte entro 5 giorni dal parto ad un’intervista diretta tramite questionario e ad un esame dentoparodontale, al fine di ottenere informazioni relative a stato socioculturale, abitudine al fumo, stato di salute generale, abitudini di igiene orale, profondità delle tasche e sanguinamento al sondaggio, perdita di attacco e stato di salute dentale. In base all’esito della gravidanza il campione è stato suddiviso in 120 casi (28 donne con preeclampsia, 33 con IUGR, 41 con PROM, 9 donne che hanno partorito bambini a basso peso, 26 che hanno partorito prematuramente e 43 che hanno partorito prematuramente bambini a basso peso) e 243 controlli. I risultati della presente ricerca hanno dimostrato che, nel campione studiato, esisteva una forte correlazione tra esito avverso della gravidanza e la presenza di una patologia sistemica materna. Analizzando le singole patologie nei gruppi caso e controllo, allergie, ipertensione, diabete e malattie cardiovascolari erano significativamente maggiori nei casi. Una correlazione si è osservata altresì tra esito avverso della gravidanza e elevato indice di sanguinamento materno. Non è invece stata rilevata alcuna associazione statisticamente significativa con indici parodontali quali profondità di sondaggio e livello di attacco clinico, né con l’indice DMFT.
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Guidi, Giulia. « Ingegneria biomedica e salute globale : esperienze di formazione e applicazioni orientate all'utilizzo in ambienti poveri di risorse ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12612/.

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La tesi approfondisce alcuni temi di interesse globale legati all'ingegneria biomedica e all'applicazione di questa disciplina nel mondo, in particolare in ambienti poveri di risorse. Il lavoro è suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo introduce il concetto di "sviluppo umano", mostrando in che modo si differenzia il globo sulla base di tale principio. Saranno inoltre presentate le diverse problematiche legate allo sviluppo e alla riparazione delle tecnologie sanitarie nelle aree del mondo considerate "in via di sviluppo". Saranno oggetto del secondo capitolo alcune esperienze formative in cui vengono forniti gli strumenti adeguati agli studenti di ingegneria biomedica per lavorare a favore della Salute Globale. Nel terzo capitolo verrà esaminato, a titolo di esempio, il concentratore di ossigeno, riportando le problematiche annesse al suo utilizzo in ambienti scarsi di risorse.
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Sanzani, Matteo. « La costruzione di un indicatore di salute per la manutenzione predittiva attraverso la programmazione genetica mono-obiettivo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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La manutenzione predittiva, o Prognostic Health Management (PHM), è l’innovativa politica manutentiva basata monitoraggio continuo dello stato di salute dei componenti meccanici, grazie all’acquisizione dei dati tramite sensori applicati sui componenti stessi. Questi dati non sono facilmente analizzabili direttamente: è difatti necessaria un’attività di processing, volta ad estrarre delle caratteristiche significative e sintetiche del segnale, chiamate in letteratura features. Tipicamente, alla fase di estrazione delle features, segue una fase di selezione delle features e/o costruzione di un indicatore di salute, al fine di ridurre la dimensionalità dei dati ed aumentare la performance degli algoritmi futuri che riceveranno in input tali features per la diagnostica e/o prognostica. Questa tesi si focalizza proprio sulla costruzione di un indicatore di salute (HI) tramite programmazione genetica mono-obiettivo (algoritmo euristico basato sulla teoria della selezione naturale di Darwin, assai promettente rispetto alle tecniche tradizionali di selezione di features) a partire da un insieme di features estratte manualmente nel dominio del tempo. I segnali utilizzati provengono da un prototipo costruito all’interno del Laboratorio dell’Università di Bologna. In particolare, è stato analizzato il comportamento della cinghia, che rappresenta uno dei componenti chiave del prototipo, dalla messa in funzione in stato sano fino alla rottura (run-to-failure test). Il modello sarà costruito in ambiente MATLAB, attraverso lo sfruttamento del Genetic Programming Toolbox presente nel software stesso. Infine, per valutare il risultato ottenuto, l’HI costruito è stato dato in pasto ad un algoritmo di fitting e di previsione della vita utile residua (RUL), allo scopo di valutare l’errore medio di previsione rispetto a quanto realmente accaduto durante il test. I risultati ottenuti sembrano positivi, ma sono necessari sviluppi futuri per valutare la robustezza dell’indicatore.
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JAHAN, NUSRAT. « PARAMETRI IMMUNITARI E INFIAMMATORI NELLA VACCA DA LATTE IN TRANSIZIONE COME MARCATORI PREDITTIVI DI PROBLEMI DI SALUTE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2014. http://hdl.handle.net/10280/2460.

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Il periodo di transizione (TP) delle vacche da latte è caratterizzata da disfunzione del sistema immunitario e dalla comparsa di fenomeni infiammatori. La tesi ha presentato una vasta revisione della letteratura seguita da 3 articoli sperimentali. Nel capitolo II sono stati investigati i cambiamenti delle citochine pro-infiammatorie (PIC) nel TP. I livelli di PIC hanno mostrato una elevata variabilità in tarda gravidanza, ma i livelli più alti hanno mostrato un’associazione con i problemi di salute e le prestazioni dopo il parto. Nel capitolo III, l'attività immunitaria di vacche in transizione è stata valutata utilizzando un test ex vivo di stimolazione del sangue con lipopolisaccaridi (WBA) e un test cutaneo alla carragenina. I risultati hanno rivelato che il sistema immunitario è molto sensibile in prossimità del parto. Entrambi i test descrivono i cambiamenti del sistema immunitario durante il TP. Nel capitolo IV, è stata valutata l’espressione genica dei leucociti durante il TP con la tecnica dell’ RNA-Seq. Confrontando i geni differenzialmente espressi con i risultati del capitolo II e III sono stati resi noti i cambiamenti funzionali dei leucociti. Complessivamente, queste ricerche contribuiscono a definire meglio la fisiologia della fase di transizione della vacche da latte.
The transition period of dairy cows is characterized by immune dysfunction and inflammatory like conditions. The thesis presented a wide review literature followed by 3 research papers. Chapter II investigated the pattern of changes of pro-inflammatory cytokines (PIC) around parturition and discovered an association with periparturient health status. PIC levels showed a high variability in late pregnancy but the highest levels demonstrated a good relationship with health troubles and performance after calving. In Chapter III, immune activity of transition cows were evaluated using: an ex vivo whole blood stimulation assay (WBA) with lipopolysaccharides and a carrageenan skin test. Results revealed that immune system is very sensitive around calving in respect to both tests, with a significant increase of pro-inflammatory cytokines and a reduction of the skin thickness after carrageenan challenge. Thus, both tests are able to describe the complex changes of the immune system combined to conventional metabolic and immune parameters. In Chapter IV, changes of leukocyte gene expression were evaluated from 20 days before to 7 days after calving using RNA-seq technique. Comparing the differentially expressed genes with the results of Chapter II and III were disclosed fundamental functional changes in leukocytes. Overall, these researches contribute to define better the physiology of the most vulnerable phase of dairy cows.
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Maronilli, Maria Pilar <1996&gt. « LA SALUTE RIPRODUTTIVA DELLE DONNE IMMIGRATE : possibilità e barriere nel servizio di Consultorio Familiare di Favaro Veneto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19045.

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Il fenomeno migratorio contemporaneo, che ormai ha assunto dimensioni globali, presenta caratteristiche molto diverse dai movimenti transnazionali di persone dello scorso secolo; esso è ricco di implicazioni politiche, sociali, ma soprattutto economiche e vede coinvolti Paesi di partenza e di arrivo parzialmente diversi dai protagonisti del passato. Una delle caratteristiche evidenti è l'emergere di una componente femminile “in movimento” sempre più numerosa e protagonista, attirata nei Paesi occidentali da un mercato del lavoro avido di manodopera a basso costo. Ad oggi infatti, in Italia, i ricongiungimenti familiari rimangono la prima causa dell’immigrazione femminile; ma sono comunque sempre di più le donne straniere cosiddette “primo-migranti”, che arrivano da sole in Italia e attivano a loro volta catene migratorie al femminile. Questo processo di femminilizzazione dei flussi migratori e la conseguente concentrazione di donne in età fertile portano in primo piano le questioni sanitarie, in particolare della salute riproduttiva e materno-infantile. Aumenta quindi sempre più l’attenzione per la tutela della maternità tra le immigrate che partoriscono in Italia. L’oggetto di questa tesi sarà il legame che intercorre tra donne migranti e i servizi di salute riproduttiva ai quali si rivolgono. La domanda iniziale da cui partirò è stata: quali sono le difficoltà che le donne immigrate incontrano nel momento in cui si rivolgono ai servizi che riguardano la loro salute e il percorso nascita? Riescono a cogliere le opportunità di salute e assistenza nel periodo della gravidanza e del post-partum? Una volta individuate queste difficoltà e problematiche: in che modo si cerca di sanarle? In che modo i servizi di salute riproduttiva promuovono le informazioni e sono di supporto alle donne straniere nelle scelte di procreazione consapevole? Infine: queste modalità portano a una reale inclusione sociale delle donne immigrate?
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CAMPAGNA, MAURIZIO. « La tutela della salute nell'ordinamento policentrico tra frammentazione e complessità ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/938.

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Scopo di questa ricerca è illustrare la complessità e la frammentazione delle fonti della legislazione sanitaria. Il corpus normativo che regola la tutela della salute si presenta disorganico e stratificato. Il filo rosso seguito per orientarsi nella regolazione del settore è quello delle forti conflittualità tra ragioni giuridiche, sociali, culturali ed economiche nell’ambito delle quali si produce la regolazione in materia. Il diritto sanitario non sarebbe una disciplina autonoma, ma appunto una legislazione speciale che riunisce il diritto prodotto intorno ad un oggetto politico come la tutela della salute. In subordine, visto il modo di produzione dello stesso, è possibile pervenire ad un’altra importante conclusione: che il settore sanitario, molto sensibile ai cambiamenti culturali e sociali, anzi da questi determinato, sarebbe la punta avanzata del fenomeno di frammentazione delle fonti del diritto per cui il modo tradizionale di descrivere e ordinare le stesse non sarebbe più in grado di contenere l’esuberanza dei modi specifici di regolazione del settore. Una ricerca che voglia descrivere questo assetto normativo non potrà che essere trasversale e multidisciplinare, pronta a recepire problematiche e ad usare categorie proprie di scienze non giuridiche.
The aim of this research is to explain the complexity and the fragmentation of the health legislation sources. The perspective corpus that rules healthcare appears unorganized and stratified. The red thread followed to understand the way this sector operates is that of the strong conflict between legal, social, cultural and economic reasons that regulate this field. The healthcare law isn't an autonomous discipline, but a special legislation that unifies the rights around a political issue such as healthcare. Therefore, considering how the law is brought forward, it's possible to reach another important conclusion: the healthcare sector, sensitive to cultural and social changes, indeed has led from these, would be the advanced point of the fragmentation phenomenon of the law sources thus the traditional terms to describe and order them would not be able to contain the exuberance of the specific ways of sector regulation. A research that wants to describe this normative structure can't be but indirect and multidisciplinary, ready to acknowledge difficulties and use categories not proper of juridical sciences.
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Pavirani, Laura. « Stratificazione di metalli ed ormoni in blubber e melone di Stenella coeruleoalba e correlazione con lo stato di salute degli animali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23092/.

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L’immissione di sostanze chimiche nell'ambiente marino è fonte di grandi preoccupazioni in tutto il mondo e in particolare nel Mar Mediterraneo, un bacino semichiuso in cui si concentrano forti pressioni demografiche, urbane e industriali. I cetacei sono suscettibili allo stress chimico e tendono ad accumulare nei propri tessuti corporei grandi quantità di contaminanti tossici come i metalli pesanti. Il presente lavoro si è concentrato sulla possibile relazione tra gli elementi traccia (Hg, As, Cu, Cd, Se, Pb) e gli ormoni (T3, T4, cortisolo) individuati nel blubber e nel melone di Stenella coeruleoalba. I 34 individui analizzati sono stati trovati spiaggiati lungo le coste di Liguria, Campania e Calabria tra il 2014 e il 2019. Per i metalli pesanti si è fatta una digestione acida a microonde dei tessuti e infine una spettroscopia di emissione al plasma (ICP-OES). Per l’analisi degli ormoni è stato eseguito il test ELISA. Lo studio ha rivelato la validità delle matrici impiegate, blubber e melone, nella ricerca degli elementi prestabiliti. Non si evidenziano tuttavia significative differenze nei livelli di metalli e di ormoni in funzione della profondità di campionamento nel blubber. Sono però stati osservati delle interessanti relazioni tra i contaminanti e lo stato di salute degli animali che hanno confermato il potenziale immunotossico dei metalli pesanti. Quindi, si può ritenere che la presente ricerca abbia dimostrato come il monitoraggio non invasivo di blubber da specie altamente protette può fornire valide informazioni relativamente al loro stato di salute e di esposizione a contaminanti. Una conoscenza più approfondita degli effetti dei metalli pesanti sull’omeostasi ormonale per riuscire a stabilire una relazione dose – effetto, e di come questa relazione poi si rifletta sullo stato di salute dell’animale, risulta di fondamentale importanza nell’ottica di attuazione di piani di conservazione della specie minacciata.
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Gaetan, Nicole <1995&gt. « La crisi aziendale e l'analisi di bilancio come strumento di monitoraggio dello stato di salute dell'impresa : analisi del caso Sergiolin spa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15321.

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Résumé :
L'impresa è da considerarsi un sistema complesso in continua evoluzione dato il dinamismo e la mutevolezza dell'ambiente di riferimento. Una scorretta percezione della realtà aziendale potrebbe comportare il verificarsi della patologia della crisi aziendale. Dapprima sarà necessario cogliere i sintomi di crisi per capire poi le cause che li hanno provocati e cercare di attuare interventi in grado di garantire la continuità aziendale. La protezione della continuità aziendale viene perseguita con l'introduzione della riforma fallimentare ex decreto legislativo n. 14 del 12 gennaio 2019 che introduce un sistema di allerta per evitare il raggiungimento della liquidazione dell'impresa. Si vede nell'analisi di bilancio un utile strumento che permette al management di monitorare costantemente lo stato di salute aziendale evitando di prender atto della crisi in corso in una fase troppo avanzata in cui la vitalità è del tutto compromessa. Si procede infine a verificare il peggioramento degli equilibri tramite l'analisi di bilancio della società fallita Sergiolin spa.
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Schiavi, Daniele. « Progettazione e prototipazione di una piattaforma cloud ibrida per il monitoraggio della salute ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23158/.

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Résumé :
La tesi tratta la progettazione di un'architettura di riferimento e lo sviluppo prototipale di una piattaforma per la raccolta di dati sanitari, relativi a diversi pazienti, attraverso l'utilizzo di dispositivi commerciali eterogenei, per poi renderli disponibili attraverso un modello standard per diverse tipologie di utilizzo. Nei primi capitoli viene illustrato lo studio effettuato sulla telemedicina ed in particolare sul telemonitoraggio, definendo il quadro di contesto nel quale è situata la tesi. Successivamente sono illustrati i requisiti ed una loro fase di analisi che hanno guidato la progettazione dell'architettura. Infine si è sviluppato un prototipo di una piattaforma basata sull'architettura realizzata per validarla, calandola in un caso d'uso reale, e verificarne la fattibilità. Essa è stata calata nel caso Covid-19, dato il periodo attuale, proponendo una piattaforma in grado di raccogliere i dati rilevanti per individuare i sintomi di tale malattia, consentendo quindi il monitoraggio di pazienti sani o che hanno già contratto il virus.
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CHIATTI, CARLOS JUAN. « Le disuguaglianze sociali di salute in Italia : analisi dei dati della Multiscopo Istat ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2010. http://hdl.handle.net/11566/241990.

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Bromo, Francesco <1979&gt. « Ricerca clinico-epidemiologica sullo stato di salute del cavo orale nei pazienti tossicodipendenti ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2670/1/Bromo_Francesco__Ricerca_clinico-epidemiologica_sullo_stato_di_salute_del_cavo_orale_nei_pazienti_tossicodipendenti.pdf.

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Résumé :
Obiettivo: Lo scopo della ricerca è stato quello di mettere in evidenza la presenza di patologie del cavo orale in soggetti tossicodipendenti Materiali e Metodi: Sono stati reclutati 71 pazienti in terapia di recupero presso la Comunità Incontro di Amelia. I soggetti sono stati sottoposti a visite clinico-anamnestiche adottando una cartella clinica da noi stessi costruita. Risultati: Dei 71 soggetti tossicodipendenti, 42 facevano uso di eroina e 39 assumevano droghe per via parenterale, ma solo 25 risultavano avere malattie infettive. Per quanto riguarda la patologia cariosa, abbiamo riscontrato una media di carie complessive di 4,40 di cui solo lo 0,52 era al colletto (non è stata evidenziata significativa differenza tra soggetti con o senza patologie infettive). Dal punto di vista parodontale solo 13 presentavano parodontite e 25 lesioni del cavo orale non di carattere maligno. Conclusioni: I dati ottenuti nella nostra ricerca preliminare ci hanno portato a dire che non esiste una netta correlazione tra tipologia di droga e patologia orale ma sembrerebbe piuttosto che le lesioni cariose e parodontali riscontrate siano da associarsi allo stile di vita di questi soggetti.
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Bromo, Francesco <1979&gt. « Ricerca clinico-epidemiologica sullo stato di salute del cavo orale nei pazienti tossicodipendenti ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2670/.

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Résumé :
Obiettivo: Lo scopo della ricerca è stato quello di mettere in evidenza la presenza di patologie del cavo orale in soggetti tossicodipendenti Materiali e Metodi: Sono stati reclutati 71 pazienti in terapia di recupero presso la Comunità Incontro di Amelia. I soggetti sono stati sottoposti a visite clinico-anamnestiche adottando una cartella clinica da noi stessi costruita. Risultati: Dei 71 soggetti tossicodipendenti, 42 facevano uso di eroina e 39 assumevano droghe per via parenterale, ma solo 25 risultavano avere malattie infettive. Per quanto riguarda la patologia cariosa, abbiamo riscontrato una media di carie complessive di 4,40 di cui solo lo 0,52 era al colletto (non è stata evidenziata significativa differenza tra soggetti con o senza patologie infettive). Dal punto di vista parodontale solo 13 presentavano parodontite e 25 lesioni del cavo orale non di carattere maligno. Conclusioni: I dati ottenuti nella nostra ricerca preliminare ci hanno portato a dire che non esiste una netta correlazione tra tipologia di droga e patologia orale ma sembrerebbe piuttosto che le lesioni cariose e parodontali riscontrate siano da associarsi allo stile di vita di questi soggetti.
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LEPORI, IRENE. « Diritto alla salute e ICT : tra controllo della spesa e verifica di appropriatezza ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266716.

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This paper aims to analyze the state of the art of the application of new technologies in the healthcare industry and its use in the activity of appropriateness and cost control monitoring. All the reforms that have recently affected the health demonstrated the orientation of the legislator towards a rationalization of costs through more efficient use of available resources. This reorganization of the sector has been inevitably influenced by several factors such as the evolution of the concept of the right to health accepted nowadays as a financially affected right, the polycentric and multilevel nature of the health sector and the requirements to control the public spending that have strongly conditioned by obligations of supranational origin. In this context, the ICT (Information Communications technologies) could have played a central role in enabling both a better management of the sector (through the ESF) and the creation of appropriate means of cost trend (using the NSIS). However up to now, despite the current regulations, suitable systems have not been put in place to take advantage of all the opportunities provided by ICT tools in this area, as the outlined system is fragmented and inadequate to allow an effective and efficient check of the choices undertaken by the health system’s actors. Throughout the report we will analyze some of the current ICT tools used in the health sector, highlighting the critical issues and identifying any remedial actions in order to get a greater functional use in accordance with the new requirements of control and monitoring.
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Carraro, Alessandra. « Nell'attraversare il disagio. Pratiche organizzative di confine dei servizi per la salute mentale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3423211.

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This essay is the result of an ethnographic research on organizational practices carried out in five mental health departments in the Veneto region. Based on a narrative style, the analysis focuses on the relational dynamics between the different actors who participate in the activities aiming at socially re-habilitating people with mental health problems (theatrical sessions, sport activities, etc.). The thesis highlights the processes of sociation shaped by these practices while conveying autonomy and dependence: it explores the dynamics people use to mark boundaries, make them porous, or experience the risk of interactions where, at least temporarily, the fear of contamination is suspended. In this perspective, the social construction of the categories of “madness” and “normality” is analysed as well. Furthermore, by combining the micro observation of interactions with the meso level of the analysed organizational contexts, the study explores the dynamics which separate and connect the mental health services and the local communities where they operate. The adopted theoretical perspectives – in particular the combination between simmelian/batesonian approaches and ritual interaction theories – enable to highlight the processes that shape the differences through interactions, thus continuously building and re-building the premises of social living.
Il presente lavoro è frutto di una ricerca etnografica che ha esplorato alcune particolari pratiche organizzative di cinque dipartimenti per la salute mentale in Veneto. Utilizzando uno stile narrativo, l’analisi si concentra sulle dinamiche relazionali tra i diversi soggetti che partecipano alle attività mirate alla ri-abilitazione alla vita sociale delle persone con disagio psichico (gruppi teatrali, pratiche sportive, etc.). Mostrando i processi di sociazione che prendono forma in queste pratiche che veicolano autonomia e dipendenza, si esplorano le dinamiche attraverso cui i soggetti tracciano confini, li rendono porosi o sperimentano il rischio di interazioni in cui, almeno temporaneamente, la paura della contaminazione viene messa tra parentesi. In questa prospettiva viene anche analizzata la costruzione sociale delle categorie di “pazzia” e “normalità”. Coniugando inoltre le osservazioni micro delle interazioni con le dimensioni meso dei contesti organizzativi studiati, l’analisi rende conto delle dinamiche che separano e connettono le organizzazioni per la salute mentale e le comunità locali in cui esse sono inserite. Le prospettive teoriche utilizzate – in particolare coniugando quelle simmeliane e batesoniane con le teorie dei rituali dell’interazione – mettono in evidenza i processi attraverso cui le differenze prendono forma nell’interazione, costruendo e ricostruendo continuamente i presupposti del vivere sociale.
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DE, WAURE CHIARA. « Disuguaglianze di salute : un'analisi dell'accesso all'ospedale degli stranieri e delle donne in Italia ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/50249.

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INTRODUZIONE In accordo alla Costituzione Italiana e ai principi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), la salute rappresenta un diritto che deve essere tutelato indipendentemente da variabili terze. Tuttavia, è universalmente riconosciuto che uno dei problemi più attuali di Sanità Pubblica è rappresentato dalle disuguaglianze di salute, intese come differenze nello stato di salute tra gruppi di individui che abitano in una stessa nazione o in nazioni diverse. Esse presentano due caratteristiche: sono ingiuste ed evitabili. L'epidemiologia, in particolare quella sociale, ha come obiettivo principale quello di studiare le cause delle disuguaglianze di salute e gli interventi volti a controllarle. Nello studio delle cause delle disuguaglianze è importante conoscere i determinanti di salute. Questi ultimi vengono distinti in individuali e legati all'ambiente fisico e socio-economico; un'altra classificazione li distingue in distali (istruzione, condizione lavorativa, tipo di occupazione, reddito, abitazione e area di residenza) e prossimali (comportamenti e stili di vita, componenti costituzionali). Tra i determinanti, quelli socio-strutturali - che ricomprendono la classe sociale, il genere, la razza/etnia, la discriminazione sociale, le reti sociali, il capitale sociale, il reddito e le politiche sociali - sembrano giocare un ruolo predominante nella genesi delle disuguaglianze di salute. In particolare, il genere e la razza, l'etnia e la condizione di straniero possono avere un impatto sulla salute determinando una situazione di povertà relativa da riferire a fenomeni di esclusione sociale e limitazioni/mancanza di accesso a beni sociali. Ci si concentra su questi due fattori anche in virtù dei dati demografici. Infatti, nel nostro Paese, il 51,6% della popolazione residente è rappresentata da donne. Analogamente, attenzione va rivolta al crescente numero di stranieri presenti in Italia: essi ammontano infatti al 7,4% del totale dei residenti. Malgrado la normativa italiana preveda il diritto all’assistenza sanitaria per tutta la popolazione, si riscontrano spesso difficoltà nell’accesso e nella fruizione delle cure da parte della popolazione straniera, in particolare femminile. L’indagine “Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari della popolazione straniera residente in Italia”, condotta dall’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) nel 2005, ha descritto una popolazione straniera residente con bisogni di salute abbastanza simili a quelli della popolazione italiana ma mediamente in migliori condizioni. Analizzando tuttavia il ricorso ai servizi sanitari, si evidenzia un minore accesso degli stranieri alle prestazioni sanitarie, quali visite mediche e accertamenti diagnostici, e un minore tasso di ospedalizzazione sia per il genere maschile, sia per quello femminile, escludendo i ricoveri per parto. Anche in ambito preventivo emergono differenze, soprattutto in riferimento agli screening per la prevenzione dei tumori femminili. Inoltre, alcuni problemi tipici dei gruppi appartenenti alle classi socio-economiche più svantaggiate e legati a stili di vita insalubri iniziano a divenire caratteristici anche della popolazione straniera presente in Italia. Persistono infine carenze di informazioni e conoscenze in merito alla salute sessuale e riproduttiva, difficoltà di accesso ai servizi, ridotta cultura della prevenzione e un rischio di disagio psico-sociale che si traducono, specialmente nella popolazione straniera, in una maggiore incidenza di esiti neonatali sfavorevoli al parto e di ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza e in una scarsa partecipazione ai programmi di screening. OBIETTIVO Obiettivo del progetto è stato analizzare l'accesso ai servizi sanitari da parte della popolazione italiana e straniera, suddivisa per genere, al fine di identificare disuguaglianze attribuibili al genere e alla condizione di straniero e prevederne futuri sviluppi. In particolare il progetto è stato volto a: - Identificare e/o costruire, sulla base delle conoscenze medico-epidemiologiche, un set di indicatori per l’analisi delle disuguaglianze di accesso ai servizi sanitari; - Rilevare, da fonti amministrative nazionali, i dati utili per il calcolo degli indicatori di cui al punto precedente; - Analizzare criticamente tali indicatori al fine di identificare trend geografici e disuguaglianze attribuibili al genere e allo status di straniero; - Applicare tecniche statistiche avanzate per l'analisi e la proiezione dei dati. METODI E' stato condotto uno studio ecologico di tipo longitudinale relativo agli anni 2001-2008. Al fine di analizzare le disuguaglianze di salute sono stati preliminarmente identificati degli indicatori sulla base della letteratura scientifica e dell'analisi dell'accessibilità delle diverse fonti dati. Tali indicatori sono stati rappresentati dai tassi di ospedalizzazione per specifiche diagnosi/prestazioni considerate come proxy dello stato di salute della popolazione, dei suoi stili di vita e dell'assistenza a livello territoriale. In particolare, sono stati analizzati i tassi di ospedalizzazione per le condizioni di cui alla tabella che segue. Area Condizione ICD 9 CM Salute della donna Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) 779.6 Parto 72.xx, 73.xx, 74.xx Malattie croniche Infarto 410.xx Ictus 434.01, 434.11, 434.91, 431 Epatopatia cronica 070.22, 070.23, 070.32, 070.33, 070.44, 070.54, 571.0, 571.2, 571.40, 571.41, 571.49 Tumori Tumore della cervice 180.xx, 233.1 Tumore epatico 155.0, 155.1, 155.2 Mastectomia 85.23, 85.4, 85.22 Inappropriatezza Isterectomia per leiomiomi 68.3/68.4/68.5/68.59/68.6/68.7/68.9 & 218 Appendicectomia 47.0 Adenotonsillectomia 28.2, 28.3, 28.6 Per ciascun indicatore sono stati individuati numeratore e denominatore. Il numeratore è stato rappresentato dal numero di dimissioni per raggruppamenti di codici ICD 9 CM (come da tabella) stratificato per età, genere, cittadinanza, anno e regione. Il dato è stato richiesto al Ministero della Salute. Per il denominatore si è invece fatto riferimento ai dati ISTAT relativi alla popolazione residente al 1 gennaio di ogni anno tanto per la popolazione italiana che per quella straniera. Per quest'ultima, in collaborazione con la Caritas, è stato anche sviluppato e applicato un metodo per la stima degli stranieri presenti irregolarmente sul territorio e quindi non rilevabili dall'ISTAT. Tale stima è stata calcolata per il solo triennio 2006-2008 partendo dal numero di stranieri residenti al 31 dicembre dell’anno precedente e considerando: a) i visti emanati dal Ministero Affari Esteri, b) i minori stranieri nati nel corso dell’anno, c) le domande di regolarizzazione accettate, d) un 10% di sottostima dovuto alle presenze non regolari (in accordo a quanto proposto dalla Fondazione ISMU - Istituto per lo Studio della Multietnicità). I dati sono stati analizzati con un duplice approccio: descrittivo e inferenziale. Per l'analisi descrittiva si è deciso di lavorare sui soli dati del triennio 2006-2008 per i quali è stato possibile ottenere la stima del numero di stranieri presenti regolarmente e irregolarmente in Italia. I tassi sono stati calcolati per 100.000 e standardizzati per età prendendo in considerazione la popolazione residente europea al 2012 estratta da Eurostat. Gli indicatori sono stati stratificati per genere e per macro-area regionale (Nord: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto; Centro: Lazio, Marche, Toscana e Umbria; Sud e Isole: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). L'analisi della serie storica e di forecast è stata realizzata con un duplice approccio: attraverso un metodo classico (analisi del trend con Joinpoint Regression Program Version 4.0.4) e un metodo moderno (modelli ARIMA con software SPSS). Per l'analisi della serie storica sono stati presi in considerazione i tassi grezzi per 100.000 per l'intero periodo 2001-2008. L'analisi joinpoint rappresenta un metodo classico di analisi delle serie storiche. Il software joinpoint consente di modellizzare i dati attraverso una serie di rappresentazioni lineari tra loro connesse da "joinpoint" che stanno a identificare cambiamenti significativi nel trend. Il software parte dall'applicazione del più semplice modello - che non prevede joinpoint - per poi passare a testare se l'aggiunta di joinpoints migliora in maniera statisticamente significativa il modello stesso. Nell'analisi corrente è stata applicata la trasformazione logaritmica dei dati e, in considerazione del numero di osservazioni disponibili, il numero massimo di joinpoint è stato fissato a 1. Per la selezione del modello migliore è stato impiegato il metodo della permutazione e fissato un livello di significatività α pari a 0,05. Inoltre, al fine di analizzare le differenze tra le popolazioni italiana e straniera sono stati applicati sia il test della coincidenza che quello del parallelismo. Il livello di significatività per il rifiuto delle relative ipotesi nulle è stato fissato a 0,05. Il software, oltre a consentire di rilevare variazioni significative del trend temporale, rilascia una stima dell'Average Annual Percent Change (AAPC) con relativi intervalli di confidenza. I modelli ARIMA(p,d,q) rientrano tra quelli autoregressivi e sono basati su modelli di regressione dinamici che partono dal presupposto che un fenomeno Y al tempo t sia generato da una processo stocastico che può essere stimato e rappresentato in base alle osservazioni di una serie storica di Y. In particolare, i modelli ARIMA contemplano le seguenti dimensioni: - AR=AutoRegression (autoregressione), - I=Integration (integrazione), - MA=Moving Average (media mobile). I modelli ARIMA, attraverso la trasformazione dei dati (solitamente logaritmica), permettono di rendere stazionarie le serie non stazionarie. La procedura proposta da Box e Jenkins per la costruzione dei modelli è di tipo iterativo e prevede: - l'identificazione del modello con riferimento agli ordini p,d,q mediante rappresentazione grafica dei dati e analisi delle funzioni di autocorrelazione parziale e totale tramite correlogrammi; - la stima dei parametri del modello con il metodo della massima verosimiglianza o dei minimi quadrati; - l'analisi dell'Akaike's information criterion (AIC) e dello Schwarz's Bayesian criterion (BIC) per la scelta del modello migliore; - la validazione del modello attraverso il controllo sui residui e il test sui coefficienti. RISULTATI Dai risultati dell'analisi descrittiva dei tassi standardizzati di ospedalizzazione per il periodo 2006-2008 emerge quanto segue: - è osservabile un gradiente Nord-Sud per la maggior parte delle condizioni: esso risulta crescente per le ospedalizzazioni totali e, in particolare per gli italiani, per le patologie croniche e le IVG. Sempre negli italiani si riscontra un gradiente decrescente con riferimento alle appendicectomie e alle adenotonsillectomie. - i tassi di ospedalizzazione totali risultano inferiori per gli stranieri rispetto agli italiani. Tuttavia, soffermandoci sulle diverse condizioni in esame, si osserva un tasso di ospedalizzazione maggiore, tanto per l'ictus che per l'infarto del miocardio, nel Sud e nelle Isole per la popolazione straniera. Superiori risultano inoltre i tassi di ospedalizzazione per tumore della cervice uterina mentre inferiori quelli per mastectomia e tumore epatico. Gli stranieri presentano inoltre tassi di ospedalizzazione maggiori per parto e IVG così come per appendicectomia ma non per adenotonsillectomia e isterectomia. - se per le ospedalizzazioni totali le donne presentano tassi superiori, soprattutto nella popolazione straniera, per le patologie croniche, i tumori e le procedure a rischio di inappropriatezza i tassi risultano maggiori per il genere maschile. L'analisi delle serie storiche, effettuata con i due metodi descritti, ha restituito risultati sovrapponibili. In particolare, l'analisi joinpoint ha messo in luce dei trend in riduzione per entrambe le popolazioni per la maggior parte delle condizioni eccezion fatta per i parti, per cui viene rilevato un trend in incremento, seppur non significativo, e le mastectomie con un AAPC di 4,1 (IC95% 0,1; 8,1). Per tutte le altre condizioni si identifica un trend in riduzione che risulta significativo soltanto per le epatopatie, i tumori della cervice uterina e le appendicectomie. Nella maggior parte dei casi viene soddisfatto il criterio del parallelismo ignorando il quale è tuttavia possibile rilevare differenze importanti tra la popolazione italiana e quella straniera. In particolare si constata una riduzione significativa del tasso ospedalizzazioni per ictus per la sola popolazione italiana con un AAPC di -1,4 (IC95% -1,8; -1,1) a partire dal 2003 e una stazionarietà nella popolazione straniera. Ugualmente, per le mastectomie, l'incremento viene rilevato nella sola popolazione italiana. Con riferimento ai parti è possibile osservare un trend in aumento nella popolazione straniera a fronte di uno in significativa riduzione per la popolazione italiana. Infine, per le procedure a rischio di inappropriatezza, i tassi di ospedalizzazione per adenotonsillectomia mostrano un trend in significativa riduzione per tutto il periodo in studio per la sola popolazione italiana. Ugualmente, la significatività della riduzione dei tassi di ospedalizzazione per appendicectomia si registra nella sola popolazione italiana. Con i modelli ARIMA si prevede: - un declino dei tassi totali di ospedalizzazione per entrambe le popolazioni; - una riduzione dei tassi di ospedalizzazione per ictus e infarto nella popolazione italiana e una stazionarietà in quella straniera; - una stabilità dei tassi di ospedalizzazione per tumore della cervice uterina ed epatico in entrambe le popolazioni e un aumento di quelli per mastectomia nella sola popolazione italiana a fronte di una stazionarietà in quella straniera; - una stabilità dei tassi di ospedalizzazione per parto e IVG rispettivamente in entrambe le popolazioni e nella popolazione straniera. Nella popolazione italiana i tassi di IVG sono in riduzione; - un declino dei tassi di ospedalizzazione per tutte e tre le procedure a rischio di inappropriatezza nella popolazione italiana con una stabilità dei tassi per adenotonsillectomia e appendicectomia nella popolazione straniera. CONCLUSIONI I risultati dimostrano come esistano differenze legate soprattutto alla cittadinanza nell'accesso all'ospedale. In particolare, la popolazione straniera, a fronte di tassi di ospedalizzazione totali inferiori, si caratterizza per tassi maggiori di ospedalizzazione per tumore della cervice uterina, parti, IVG e procedure a rischio di inappropriatezza quali l'appendicectomia. I tassi risultano inoltre superiori per le malattie croniche in alcune macro-aree regionali specifiche, in particolare il Sud e le Isole. Inferiori risultano invece i tassi di ospedalizzazione per quelle condizioni in cui l'accesso all'ospedale rappresenta l'esito ultimo di un percorso assistenziale che richiede una compartecipazione alla spesa. L'analisi della serie storica ci permette di stimare una riduzione delle ospedalizzazioni totali tanto per gli italiani che per gli stranieri e una stazionarietà dei tassi di ospedalizzazione per ictus, tumore della cervice uterina ed epatico e parto in entrambe le popolazioni. Nella popolazione italiana viene predetta una riduzione dei tassi di ospedalizzazione per infarto ed epatopatie così come di quelli per IVG e procedure a rischio di inappropriatezza. Al contrario i tassi di ospedalizzazione per tali condizioni sembrerebbero stazionari nella popolazione straniera, eccezion fatta per l'isterectomia per la quale viene proiettata una riduzione. Risulterebbero invece in aumento i tassi di ospedalizzazione per mastectomia della popolazione italiana a fronte di una stabilità registrata nella popolazione straniera. In accordo a questi dati è possibile concludere che esistono differenze nei bisogni di salute legati in particolar modo alla cittadinanza e verosimilmente legati a carenze a livello di assistenza territoriale. Se nulla verrà fatto, è da attendersi una riduzione più marcata delle ospedalizzazioni nella popolazione italiana rispetto a quella straniera a segnalare l'importanza di interventi mirati a tale popolazione.
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Dall'Olio, Irene. « Rilievi e restituzioni da fotomodellazione basata suSfM. Applicazioni sulla Chiesa di Santa Maria della Salute di Medicina (BO) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
La ricerca che ha prodotto la tesi nasce dal desiderio di ridestare l’interesse pubblico nei confronti di edifici monumentali di pregevole importanza architettonica, storica ed artistica ormai nascosti e spesso dimenticati, inseriti nel proprio tessuto urbano. Lo studio si propone, quindi, di descrivere l’esperienza del rilievo attraverso le moderne tecnologie di acquisizione digitale e foto-modellazione realistica, in pieno sviluppo, specificando le procedure che consentono di ottenere una fedele ricostruzione tridimensionale dell’oggetto di studio. Il caso di studio presentato è una chiesa settecentesca sconsacrata, dedicata a Santa Maria della Salute, realizzata su disegno dell’architetto scenografico Ferdinando Bibiena, sita a Medicina, un paese del bolognese. La documentazione avviene tramite l'utilizzo di tecniche di fotogrammetria digitale Structure from Motion, che permettono di fissare non solamente la geometria del manufatto, ma anche di descriverne lo stato di conservazione al momento dell’acquisizione dei dati. L’obiettivo che la tesi si prefigge è quindi la realizzazione di una documentazione digitale valida ed affidabile che ponga le basi per lo studio del passato, presente e futuro di questo manufatto, fornendo uno strumento utile per la valutazione di interventi di restauro. La chiesa in oggetto, inoltre, per le criticità che presenta e che sono illustrate nello studio, si sostanzia come esemplare caso di studio per la valutazione di alcune problematiche ricorrenti nell’applicazione di tecniche e metodiche di fotogrammetria digitale.
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