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Caparrini, Sandro. « La personalità di Lagrange ». Lettera Matematica Pristem 88, no 1-2 (mars 2014) : 14. http://dx.doi.org/10.1007/bf03356637.

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Iacolino, Calogero, Rachele Isgrò, Ester Maria Concetta Lombardo, Giuseppina Ferracane et Brenda Cervellione. « Tratti di personalità e stili di coping in soggetti con diagnosi di fibromialgia ». PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no 3 (octobre 2021) : 82–102. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003012.

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Résumé :
La fibromialgia è una sindrome dal dolore cronico diffuso caratterizzata da numerosi sin-tomi. Ad un campione di 233 soggetti fibromialgici (M = 45.7, DS = 11.7) residenti in Italia e prevalentemente donne (97.4% femmine e 2.6% maschi) è stata somministrata una batteria di test comprendente: un questionario socioanagrafico costruito ad hoc, un test per valutazione dei tratti di personalità (PID-5-BF) e uno per gli stili di coping (COPE). Dai risultati è emerso un profilo di personalità caratterizzato prevalentemente da Affettività Negativa, Distacco e Psicoticismo. I valori medi degli stili di coping non si discostano signifi-cativamente da quelli del campione normativo e, la presenza di specifici tratti di personalità ri-sulta predire determinate strategie di coping. In conclusione, la conoscenza del profilo personologico, delle modalità di fronteggiare la situazione stressante e il tipo di relazione che intercorre fra i due costrutti rappresenta un'utile informazione in termini clinici, affinché anche la figura dello psicologo possa giocare un ruolo essenziale nell'intervento multidisciplinare al paziente affetto da fibromialgia.
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Sztychmiler, Ryszard. « Znaczenie osobowości kandydata do małżeństwa w świetle obowiązującego prawa kanonicznego ». Prawo Kanoniczne 40, no 1-2 (5 juin 1997) : 201–17. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1997.40.1-2.09.

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Résumé :
Persona e personalita hanno nel diritto romano e nel diritto canonico i significati diversi. La Chiesa riconosce la personalita naturale di ogni uomo dalla sua concezione, ma personalita giuridica assegna dal battesimo. Nel diritto canonico possiamo distinguere la personalita naturale, canonica e richiesta. Mi sembra, che la Chiesa potrebbe assegnare il piu grosso significato della personalita Christiana. Gran valore della formazione della personalita matura nella Chiesa dimostrano le norme sulla educazione Christiana. La Chiesa richiede la maturità dalle persone, che prendono importanti decisioni oppure ufficii; protegge sopratutto ogni persona e la sua personalita. Nello diritto canonico matrimoniale si trovano le normae, che danno molta importanza della personalita del uomo. Esse si trovano non soltanto nel Codice di diritto canonico, ma anche nelle diverse norme dello stesso diritto canonico. E cosi il Legislatore ecclesiastico vuole l’adequata praparazione al matrimonio. Nello stesso tempo si preferisce i matrimonii di due persone cattoliche, invece altre esigenze si pone per i findanzati, dei quali soltanto uno appartiene alla Chiesa cattolica. Il significato della personalita del candidato al matrimonio si rivela tra l’altro nel stabilire gli impedimenti matrimoniali tali come: mancanza dell’età, impotenza sessuale e diversa religione. Nel capitolo sul consenso matrimoniale il Legislatore del Codice mette alcune esigenze, le quali prendono in considerezione la validita del matrimonio dai certi segni della personalita e atteggiamenti dei candidati al matrimonio. In alcuni canoni mette tali esigenze le quali possono essere compiute dalle persone mature nel senso psicologico: cioe sufficiente scienza, sufficiente uso di ragione, giudizio critico e la capadtà da adempire i obbligazioni matrimoniali essenziali. Soltanto gravi disturbi e mancanze fanno il matrimonio invalido. Se ci sono infatti tali casi, si puo nel corso del processo giudiziario andare a dichiarare il matrimonio invalido. Pero le prove dei disturbi della personalità о altri fatti negativi in questo ambito e molto defficile da dimostrare, ma possibile, sopratutto quando i disturbi e le mancanze sono gravi. Riassumendo il mio discorso sul tema dei significato della personalità nel diritto canonico matrimoniale si puo affermare che i gravi о esattamente definiti i disturbi della personalità о negativo orientamento al matrimonio, in generale fanno il matrimonio invalido. II Legislatore eclesiastico prottegge in tali situazioni la liberta della persona, la quale ha incontrato la persona toccata dai tali disturbi e negativo orientamento della volontà. Se i disturbi о mancanze non sono gravi, il Legislatore non entra con la norma di protezione, la quale darebbe per loro la liberta.
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Bacciagaluppi, Marco, et Romano Biancoli. « Temi frommiani in un caso di disturbo di personalità narcisistico ». RICERCA PSICOANALITICA, no 1 (février 2014) : 111–20. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2014-001008.

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Carassi, G., et M. P. Rosini. « II Rorschach per Due Co-Stretti nell'Uno : Tentativi di Ricostruzione di Unicità nei Gemelli ». Acta geneticae medicae et gemellologiae : twin research 43, no 1-2 (1994) : 149–61. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003202.

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Résumé :
AbstractIl Test di Rorschach applicato ai gemelli mostra il grande sforzo dell'individuo gemello verso lo scopo massimo della sua personalità: quello della propria unicità continuamente sconfessata o messa in discussione dall'esistenza del suo gemello.
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Nigro, Nicoletta, et Michael Fanizza. « Il Trattamento DBT orientato del Disturbo Borderline di Personalità nei servizi di Salute Mentale di Modena ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 3 (décembre 2021) : 93–110. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003007.

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Résumé :
Il presente articolo descriverà Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) ed il suo trattamento nei Centri di Salute Mentale dei 7 Distretti territoriali Modenesi. Il Disturbo Borderline rappresenta, già normalmente una sfida importante per i Centri di Salute Mentale, sia per la criticità del trattamento sia per il benessere dei team curanti essendo un disturbo con forte componente drammatica che impone alle equipe curanti la gestione di aspetti controtransferali e la necessità di un intervento che implementi nel paziente l'integrazione di elementi frammentati e disregolati. In letteratura emerge che per rispondere a tali esigenze l'intervento deve prevedere una co-terapia; una espressione della co-terapia è rappresentata dal doppio setting, individuale e di gruppo. Un modello che risponde a tali requisiti è quello Dialettico- Comportamentale ideato da Marsha Linehan (DBT). La realtà modenese si mette in gioco nella presa in carico dei disturbi gravi della personalità secondo il Modello DBT adattando alla realtà territoriale ed alle esigenze dei Centri di salute Mentale tale intervento associando anche il trattamento gruppale psicoeducativo alle famiglie. In epoca pandemica i servizi territoriali rivolti alla Salute mentale hanno accettato la sfida di un trattamento DBT on line.
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Castellet, y. Ballarà Francesco. « Il disturbo di personalità secondo una prospettiva psicodinamica ». PSICOBIETTIVO, no 2 (juillet 2014) : 17–28. http://dx.doi.org/10.3280/psob2014-002002.

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Carcione, Antonino, et Antonio Semerari. « I cicli interpersonali problematici nei disturbi di personalità ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 45 (janvier 2020) : 67–82. http://dx.doi.org/10.3280/qpc45-2019oa8988.

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Résumé :
In quest'articolo si discutono i cicli interpersonali problematici che insorgono tra terapeuta e paziente nel trattamento dei disturbi di personalità. I cicli interpersonali vengono affrontati da tre livelli teorici. In primo luogo presentiamo i costrutti che ci permettono di cogliere e descrivere il fenomeno e chiamiamo questo livello teorico: teoria dei fatti. Nel secondo livello teorico, che definiamo teoria della cura, discutiamo delle implicazioni che ha sul processo terapeutico il fenomeno dei cicli interpersonali. Verranno infine discusse le modalità con cui è possibile rendere effettive le potenzialità terapeutiche che l'accadere dei cicli interpersonali comporta. Questo terzo livello riguarda la teoria della tecnica.
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Cafagna, Dario, Roberta Cherubini et Barbara Chirico. « Il lato oscuro del revenge porn ». PSICOBIETTIVO, no 2 (juin 2021) : 92–107. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-002006.

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Résumé :
In questo articolo viene presentato un lavoro di ricerca focalizzato sui fattori che favoriscono la diffusione non consensuale d'immagini intime: questo fenomeno è conosciuto con il nome di revenge porn. Le ricerche hanno messo in evidenza il ruolo giocato in questo contesto dalla Dark Triad, tuttavia, vista la compatibilità dei tratti psicopatici, machiavellici e narcisistici con gli atteggiamenti di deumanizzazione nelle relazioni romantiche abbiamo ritenuto che tali tratti giochino un ruolo importante nella propensione al revenge porn. Obiettivo: abbiamo ipotizzato che la deumanizzazione nelle relazioni romantiche possa essere correlata con i tratti della Dark Triad e con la propensione al revenge porn, e che la deumanizzazione possa essere un fattore di mediazione tra i tratti di personalità della Triade Oscura e la propensione al revenge porn. Metodo: è stato reclutato un campione sessualmente attivo di 213 soggetti, dai 18 ai 66 anni di età (M = 33.08, SD = 9.87). Risultati: I risultati evidenziano una correlazione tra il fattore deumanizzazione con i tratti di personalità della Dark Triad e con la scala del revenge porn proclivity. Il revenge porn proclivity mostra correlazioni con tutte le variabili precedenti tranne che con il tratto di personalità narcisistico. La deumanizzazione si conferma come mediatore tra i tratti della Dark Triad e la propensione al revenge porn.
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Di Nuovo, Santo, Maria Rita Pulvirenti et Ivan Zingales. « Tra fecondazione assistita e adozione : variabili di personalità e dinamiche di coppia ». MINORIGIUSTIZIA, no 4 (novembre 2014) : 89–94. http://dx.doi.org/10.3280/mg2014-004010.

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Canevelli, Francesco, et Luigi Schepisi. « Stili familiari, rappresentazioni, profili di personalità : una prospettiva evolutiva ». RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no 37 (juillet 2013) : 5–39. http://dx.doi.org/10.3280/pr2013-037001.

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Kernberg, Otto. « Il trattamento dei pazienti con organizzazione borderline di personalità ». PSICOBIETTIVO, no 2 (juillet 2014) : 61–90. http://dx.doi.org/10.3280/psob2014-002005.

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Magrin, Clara, et Elena Prunetti. « La sfida dell'integrazione nel trattamento dei disturbi di personalità ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 33 (décembre 2013) : 65–80. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2013-033005.

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Bilotta, Elena. « Quando tutto sembra essere contro te : un caso di disturbo paranoide di personalità ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 33 (décembre 2013) : 115–25. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2013-033008.

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Loiacono, Anna Maria. « Il ruolo degli affetti nella vita psichica, nel lavoro diagnostico e in quello terapeutico. Le personalità "come se" ». RICERCA PSICOANALITICA, no 3 (octobre 2011) : 57–67. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-003005.

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Résumé :
Il concetto di personalità "come se" si rivela profondamente attuale. Sottratto alla psicopatologia, nella quale Helen Deutsch lo sviluppa, esso viene trasportato nell'ambito della "normalità" da Paul Roazen, che analizza i processi imitativi, non già identificatori, di legame con il leader. Ne emerge la visione di un generale conformismo che non risparmia neppure gli esponenti della nostra professione. Nel lavoro terapeutico, il fenomeno sociale delle personalità "come se" appare evidente attraverso il "terapeuticismo" cui si viene spesso allenati sin dalla formazione, ovvero attraverso l'attenzione prevalente verso le classificazioni e il risultato terapeutico. In sostanza, un tale conformismo psicoanalitico può essere visto come il "come se" collettivo del nostro mestiere, dove, nonostante i numerosi richiami all'autenticità, si sciorinano ricette su ciò che si "deve" fare. Una esemplificazione clinica tenta di mostrare la peculiarità del concetto e le difficoltà che si possono incontrare nel diagnosticarla.
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Truisia, Emanuele, Marco Bani, Francesca Barile, Manuela Valsecchi, Federica Corbetta, Giorgio Rezzonico et Umberto Mazza. « Stili di personalità e definizione dei percorsi di cura per pazienti detenuti attraverso l'inventario di Millon ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 3 (octobre 2018) : 353–77. http://dx.doi.org/10.3280/rip2018-003004.

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Cracco, Luciana, Giulia Greselin, Mauro Polacco et Roberta Anna Irene Soldà. « Lo strutturarsi di un disturbo di personalità in adolescenza : conseguenza di uno sviluppo traumatico ? Il caso di Francesca ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 32 (juin 2013) : 139–48. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2013-032010.

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Lupo, Eugenia. « Soggettività fiscale e personalità giuridica del trust (Cass. 20 gennaio 2022, n. 1826) ». Trusts, no 3 (1 juin 2022) : 479–82. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.116.

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Résumé :
Massima Il decreto ingiuntivo emesso nei confronti del trust è revocabile per via del fatto che il trust difetta di legittimazione passiva, dovendo considerarsi unico titolare dei diritti derivanti dal trust il trustee ed essendo il trust carente di personalità giuridica.
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Carlini, Gianluca, et Stefano Mennella. « Setting e confini nel lavoro di supervisione con un'équipe di comunità ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 37 (septembre 2022) : 116–24. http://dx.doi.org/10.3280/eds2022-037010.

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Résumé :
Gli autori in questo scritto focalizzano l'attenzione sugli aspetti fisici e simbolici del setting, evidenziando in particolare la centralità della dimensione del confi-ne. A partire da vignette cliniche riferite a sedute di supervisione ad équipe di lavoro in Comunità terapeutica e con riferimenti teorici ad autori che hanno evidenziato la dimensione "istituzionale" della personalità, vengono sottolineati gli aspetti più significativi dei confini del setting e della loro cura. L'attenzione rivolta agli aspetti di confine del setting rappresenta la condizione che permette l'emergere e la leggibilità di fenomeni relativi alla vita emotiva del gruppo di la-voro e pone le basi per la tensione verso la manutenzione del contenitore istituzionale, obiettivo finale del lavoro di supervisione.
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Mucci, Clara, et Andrea Scalabrini. « Sé e altri nel sistema mente-cervello-corpo : verso un'organizzazione intersoggettiva del Sé ». SETTING, no 44 (mars 2021) : 79–116. http://dx.doi.org/10.3280/set2020-044004.

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Il concetto di Sé sta assumendo un interesse sempre maggiore nelle Neuroscienze. Parecchi autori hanno approfondito i correlati neurologici del Sé ed affermato che il Sé potrebbe svolgere un ruolo central nell'architettura neurale del cervello (Panksepp, 1998; Northoff e Bermpohl, 2004; Northoff e Panksepp, 2008); ad esempio, nel porre a confronto gli stimoli Sé-specifici e non Sé-specifici, essi hanno scoperto le modificazioni principali nella struttura corticale mediana (CMS) e in quella sub-corticale mediana (SCMS). Il concetto di Sé sembra costituire una predisposizione alle differenze individuali di comportamenti, cognizioni, emozioni, ecc., ossia del profilo di personalità del singolo. La posizione teorica secondo la quale la relazionalità interpersonale e le caratteristiche della definizione del Sé sono determinanti nei disturbi di personalità e nello sviluppo della personalità è stata fortemente influenzata dalla Teoria dell'Attaccamento (Fonagy & Luyten, 2009; Fonagy et al., 2010; Levy, 2005) e dalle formulazioni dell'approccio contemporaneo interpersonalista (Pincus, 2005). Teoria e ricerca in questo campo hanno affermato il ruolo delle relazioni primarie di accudimento nello sviluppo delle rappresentazioni di sé e degli altri, sia nello sviluppo normale sia in quello non lineare (Blatt, Auerbach e Levy, 1997). Questa concettualizzazione ha un alto grado di concordanza con più formulazioni psicoanalitiche che evidenziano come esperienze di accudimento relativamente soddisfacenti siano potenzialmente facilitanti lo sviluppo di un senso del Sé differenziato e coeso, la capacità di una relazionalità interpersonale progressivamente sempre più matura e la capacità di intimità (Blatt & Blass, 1996; Kernberg, 1975; Kohut, 1971). Intersoggettività e concetto di Sé sembrano strettamente in relazione tra loro. Noi ci volgiamo agli altri come a simili a noi, cioè come dotati di esperienze mentali e corporee (sentimenti, sensazioni simili alle nostre e diverse da quelle del mondo inanimate). Stiamo andando verso un nuovo modello, che può sviluppare un ponte tra le neuroscienze, le formulazioni della Psicoanalisi e la prassi clinica. Il concetto neuroscientifico relazional-costruttivistico di Sé e lo studio della Resting State Activity nei test di laboratorio possono illuminare l'importanza dell'inter-soggettività e della risonanza intenzionale (Gallese, Eagle, Migone, 2007) tra soggetti. Il nostro intento è di proporre le nostre scoperte empiriche sulla relazione tra Resting State Activity e prove sperimentali basate sul tatto (intenzione di toccare la mano umana animata versus la mano inanimata di un manichino), assodato che il tatto gode di uno statuto privilegiato nel rendere possibile l'attribuzione sociale di una personalità viva agli altri. I nostri risultati indicano che il nostro cervello, durante lo stato di riposo, sembra essere inevitabilmente relazionale, di default: esso è dotato dell'autocoscienza necessaria alla relazione con gli altri soggetti ma non con gli oggetti inanimati. Specificatamente, queste scoperte riguardano la corteccia somato-sensoriale, un'area-chiave del cervello implicata nell'empatia e nella sensazione tattile.
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Benvenuto, Sergio. « Il coraggio di amare Lo scacco delle personalità ‘come se ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 71 (novembre 2021) : 112–23. http://dx.doi.org/10.3280/las2021-071008.

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Munarini, Giuseppe. « Ritratto di un esule : monsignor Octavian Bârlea. Aspetti del profilo intellettuale ». Journal of Church History 2021, no 1 (1 juin 2021) : 55–80. http://dx.doi.org/10.24193/jch.2021.1.5.

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Riassunto: Octavian Bârlea (1913-2005) fu una personalità di riferimento dell’esilio romeno del secondo dopoguerra e, molto probabile, il più noto romeno di confessione greco-cattolica che ha vissuto l’esperienza dell’esilio. Durante i decenni che seguirono alla seconda guerra mondiale, svolse un’attività molto sostanziosa, se pensiamo solo alla Missione greco-cattolica romena di München (Monaco di Baviera), che fondò e diresse per molti anni, e alla rivista molto nota, „Perspective”, che fece uscire a partire dal 1978. Si è fatto notare per un’attteggiamento apertamente ecumenico all’interno della comunità romena dell’esilio, orientamento che fu infatti la sua convinzione personale, impegnandosi quindi nel far diminuire le controversie tra gli ortoodossi e i greco-cattolici. Il nostro contributo si sofferma sui principali aspetti della sua personalità e della sua attività durante il periodo dell’esilio, con un particolare riferimento al suo lavoro pastorale nonchè sul modo in cui è stata accolta la storia della Chiesa greco-cattolica romena nell’opera storiografica del monsignor Octavian Bârlea.
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Pierazzuoli, Francesca, Elisa Gatti, Laura Gorla, Giacomo Tognasso et Alessandra Santona. « Il benessere psicologico dei caregiver di pazienti con gravi disturbi psichiatrici : uno studio osservazionale ». TERAPIA FAMILIARE, no 126 (novembre 2021) : 81–101. http://dx.doi.org/10.3280/tf2021-126006.

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La presente ricerca esplora alcune caratteristiche psicologiche presenti nei fratelli con funzione di caregiver di pazienti con gravi patologie psichiche. Gli autori si focalizzano su aspetti quali la percezione della relazione con le figure genitoriali, le esperienze traumatiche, i tratti di personalità e alcune caratteristiche psicosociali. Il campione è costituito da 60 partecipanti: 30 fratelli di persone con gravi patologie psichiatriche (Gruppo A), reperiti all'interno di associazioni di fami liari e servizi psichiatrici territoriali, e 30 partecipanti del gruppo di controllo (Gruppo B) reclutati bilanciandoli al gruppo A in termini di caratteristiche; i partecipanti di entrambi i gruppi risultano residenti al Nord Italia. Sono stati impiegati i seguenti questionari self-report: il Parental Bonding Instrument- PBI, il Minnesota Multiphasic Personality Inventory 2-MMPI-2, l'Inventario delle Esperienze Traumatiche- TEC e un Questionario anamnestico. I risultati mettono in luce come i fratelli caregiver di persone con grave disagio psichico presentino diverse caratteristiche peculiari rispetto al gruppo di controllo; ci si riferisce, in particolare, alle caratteristiche della struttura familiare, alle difficoltà relazionali con le figure genitoriali e alle esperienze traumatiche vissute a livello familiare.
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della Redazione, A. cura. « Adler sul lettino analitico di Procuste. Intervento sull'articolo di Cesare Romano "Le radici autobiografiche della Psicologia Individuale di Alfred Adler" ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 2 (mai 2022) : 293–302. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-002006.

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La biografia di una persona permette di ricostruire il suo stile di vita, la sua personalità, e questa trova corrispondenza nel suo pensiero. I primi ricordi che, secondo Adler, possono fornire preziosi indizi al pari dei test proiettivi e dei sogni non possono essere considerati una biografia e, specie se assunti da più fonti, devono essere prudentemente vagliati e verificati. Se non lo si fa, si banalizza e si scredita la Psicologia Individuale. Analogamente, la pur importante valutazione della posizione nella costellazione familiare non può essere semplicisticamente trasferita sul fecondo contrasto di idee fra Freud ed Adler, specie ora che esistono prove documentali sul loro dibattito e sulla scissione del movimento psicoanalitico.
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Albert, Umberto, Chiara Picco, Giuseppe Maina, Federica Forner, Eugenio Aguglia et Filippo Bogetto. « Phenomenology of patients with early- and adult-onset obsessive-compulsive disorder ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no 2 (juin 2002) : 116–26. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005571.

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RIASSUNTOScopo – Valutare eventuali differenze nelle caratteristiche sociodemografiche e cliniche (sintomatologia ossessivo–compulsiva, la comorbidità di Asse I e la comorbidità di Asse II) in soggetti adulti con disturbo ossessivo–compulsivo ad esordio precoce (>18 anni) e in eta adulta (≤18 anni). Disegno – Studio clinico controllato. Setting – Servizio per i disturbi depressivi e d'ansia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino. Metodo – Sono stati inclusi nello studio 149 pazienti adulti con diagnosi di DOC (DSM–IV) e un punteggio Y–BOCS totale <16.1 soggetti sono stati valutati attraverso un'intervista semi–strutturata diretta ad indagare le caratteristiche socio–demografiche é cliniche. La comorbidita longitudinale di Asse I, secondo i criteri del DSM–IV, è stata valutata attraverso un'intervista clinica strutturata diretta secondo le indicazioni di Othmer & Othmer (1994; 1999): particolare attenzione è stata rivolta alia rilevazione dei disturbi dello spettro ossessivo–compulsivo (Hollander et al, 1996; 1997). Per l'analisi della comorbidita con i disturbi di personalitá è stata utilizzata la Structured Clinical Interview for DSM–IV Axis II Disorders (SCID–II). Risultati – 39 pazienti (26.2%) hanno presentato l'esordio del DOC prima dei 18 anni (early–onset) e 110 pazienti (73.8%) hanno presentato l'esordio del DOC dopo i 18 anni (later–onset). Sono state rilevate differenze significative tra i due gruppi di confronto: i soggetti con esordio precoce presentano una predominanza del sesso maschile, un decorso cronico del disturbo e l'associazione con il disturbo schizotipico di personalità. Conclusioni – Suddividendo il campione secondo l'eta di esordio del disturbo abbiamo rilevato alcune differenze significative nell'espressivita del DOC che indicano una possibile eterogeneita del disturbo, meritevole di ulteriori approfondimenti. In particolare, il rilievo nel gruppo ad esordio precoce di un decorso prevalentemente cronico e soprattutto di una specifica associazione con il disturbo schizotipico di personalita appare significativo ai fini dell'impostazione di specifiche strategic terapeutiche.
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Kernberg, Otto F. « Correlati neurobiologici della teoria delle relazioni oggettuali ». SETTING, no 44 (mars 2021) : 41–77. http://dx.doi.org/10.3280/set2020-044003.

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Quella che segue è una panoramica dell'attuale concettualizzazione neurobiologica dello sviluppo precoce, rilevante per le ipotesi della teoria psicoanalitica contemporanea delle relazioni oggettuali. Mi propongo di rivedere brevemente alcune aree fondamentali dell'indagine neurobiologica che, insieme, forniscono uno sfondo neurobiologico e una base per l'analisi dello sviluppo precoce delle relazioni oggettuali interiorizzate. Le aree pertinenti dello sviluppo neurobiologico includono: l'attivazione dei sistemi affettivi, la differenziazione sé/altri, lo sviluppo di una teoria della mente e dell'empatia, l'evoluzione della struttura del Sé e lo sviluppo dei processi di mentalizzazione. Parto da una breve panoramica del concetto psicoanalitico di organizzazione di personalità, che dovrebbe aiutarci a illustrare l'interazione tra disposizioni genetiche presunte e funzioni psicologiche correlate disponibili su base costituzionale, da un lato, e la presunta influenza delle relazioni oggettuali precoci sullo sviluppo della personalità, dall'altro. Le componenti di base dell'organizzazione di personalità comprendono: il temperamento, il carattere, l'identità, i sistemi valoriali e l'intelligenza (1). Il temperamento è determinato geneticamente, su base costituzionale, e consiste nella reattività dell'organismo agli stimoli ambientali in termini di risposte affettive, cognitive e comportamentali. Da un punto di vista psicoanalitico, gli affetti come sistemi motivazionali primari sollevano delle domande sul grado in cui le pulsioni siano costituite dall'integrazione dei corrispondenti affetti positivi ("libidici") o negativi ("aggressivi") e sul grado in cui gli affetti siano espressioni delle corrispondenti pulsioni sottostanti. In ogni caso, gli affetti danno il via alle interazioni Sé/altro e l'interiorizzazione di queste interazioni, sotto forma di memoria affettiva, determina i modelli comportamentali interiorizzati (secondo la terminologia dell'Attaccamento: IWMS) ovvero delle relazioni oggettuali interiorizzate (nei termini della teoria psicoanalitica delle relazioni oggettuali). Questi modelli o relazioni oggettuali interiorizzati gradualmente andranno a determinare dei pattern di comportamento abituale integrati di reazione, che costituiranno il carattere. L'organizzazione soggettiva dell'esperienza del Sé, in quanto parte delle relazioni oggettuali interiorizzate, si consolida gradualmente in un concetto integrato del Sé, con un'organizzazione in parallelo del concetto degli altri significativi; in altre parole, l'identità normale (4). L'identità normale rappresenta il correlato soggettivo del carattere, mentre il carattere riflette l'espressione comportamentale dell'identità, in quanto integra dinamicamente i pattern comportamentali. La progressiva interiorizzazione delle regole generali e non strumentali del comportamento sociale o del sistema dei valori etici (il "Super-Io", in termini psicoanalitici) costituisce un secondo livello di organizzazione di personalità, derivato dall'interiorizzazione delle relazioni oggettuali. Infine, il vero potenziale per l'inquadramento cognitivo delle esperienze affettive, e di tutte le esperienze percettive in generale, con il potenziale di astrazione dall'esperienza concreta delle regole generali e della comprensione della relazione tra se stessi e l'ambiente fisico e psicosociale costituisce l'intelligenza.Oggi è del tutto chiaro che i principali affetti primari emergono molto presto, e compaiono per la prima volta dopo poche settimane o mesi dalla nascita. Le strutture neurobiologiche e i sistemi dei neurotrasmittitori che determinano gli affetti esistono già al momento della nascita. Questi affetti primari comprendono: gioia, rabbia, sorpresa, paura, disgusto, tristezza (molto trascurato!), eccitamento sensuale delle superfici corporee, che costituisce la base della capacità di eccitazione sessuale
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Zimmermann, Ekkart, et Thomas Saalfeld. « LE TRE ONDATE DELL'ESTREMISMO DI DESTRA IN GERMANIA OCCIDENTALE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, no 1 (avril 1994) : 67–105. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022693.

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Résumé :
Introduzione«Non sarà un secondo Hitler a sfidare lo stato di Bonn, nessun imitatore che possa accattivarsi la nostra attenzione. Sarà un originale senza precedenti, una personalità adeguata alle caratteristiche e ai bisogni del suo tempo. Le rassomiglianze risulteranno evidenti al massimo agli esperti, ma non all'elettorato di massa. La seduzione si avvicina alle sue vittime con immaginazione e fantasia, non secondo stereotipi e forme riconoscibili» (Neubauer 1985, 135, traduzione dal tedesco all'inglese degli Autori).
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Scampuddu, Irene. « La figura della madre nel romanzo "Dieci Gocce" di Giorgio Todde ». Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no 20 (2017) : 203–11. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2017.i20.15.

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Résumé :
Giorgio Todde medico e scrittore cagliaritano, ci porta con il suo romanzo Dieci gocce ad uno studio sulle manie e le follie umane riunite nelle complesse personalità di Mario e di sua madre. Quest’ultima è l’unica che lo compatisce e non gli da tregua nel provare a portarlo verso atteggiamenti positivi, e Todde la descrive utilizzando un forte sarcasmo, durezza e insensibilità
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Musso, Alberto. « Il plagio-contraffazione parziale e la rielaborazione creativa di singoli brani in altrui opere successive : un approccio giuridico in termini di funzionalità estetica ». REVISTA LEX MERCATORIA Doctrina, Praxis, Jurisprudencia y Legislación 1, no 1 (26 janvier 2016) : 57. http://dx.doi.org/10.21134/lex.v1i1.837.

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Résumé :
Il particolare legame sussistente fra la personalità dell’autore e l’acquisto del diritto sulla propria opera – paragonabile ad una sorta di filiazione intellettuale (cfr. ROSE, Authors and Owners: the Invention of Copyright, Harvard Univ. Press, Cambridge, Mass. - London, 1993, 38 s.) – giustifica, fin dai tempi più antichi, il riconoscimento morale di un diritto di paternità tutelata da usurpazioni altrui, con conseguente condanna del plagio sul piano etico ancor prima che sul piano strettamente giuridico (...).
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Silvestri, Angelo, Lorenita Colombani, Maurizio Frassin et Alessandra Furin. « Psicoterapia congiunta e combinata nel trattamento dei disturbi di personalità gravi ». GRUPPI, no 2 (juin 2018) : 137–46. http://dx.doi.org/10.3280/gru2017-002011.

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De Leonardis, Fabio. « «Halk, Watan, Türkmenbasy». Il culto della personalità di Niyazov in Turkmenistan ». PASSATO E PRESENTE, no 103 (janvier 2018) : 70–96. http://dx.doi.org/10.3280/pass2018-103004.

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Di Leone, Flavio G., et Mario Marazzi. « L'ospite inatteso. L'approccio ericksoniano al paziente con stile di personalità narcisistico ». IPNOSI, no 1 (juillet 2013) : 25–42. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2013-001003.

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di Giacomo, Ester, et Massimo Clerici. « Bullismo e disturbo antisociale di personalità in adolescenza ed età giovanile ». Quaderni Italiani di Psichiatria 28, no 3 (septembre 2009) : 111–16. http://dx.doi.org/10.1016/j.quip.2009.05.003.

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Pellegrini, Rienzo. « Mezzogiorno alpino di Giosuè Carducci ». Linguistica 50, no 1 (29 décembre 2010) : 143–56. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.143-156.

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Résumé :
Il 2007, a cento anni dalla morte del poeta, ha visto un ritorno di interesse per Giosuè Carducci, personalità di grande rilievo nel secondo Ottocento per il suo impegno accademico, per la sua attività di ricerca, per il ruolo pubblico assunto come poeta, per la sua scrittura larga. Significative sono le traduzioni dal tedesco (da Heine a von Platen), ma per l'occasione si propone una rilettura di Mezzogiorno alpino, una poesia tarda: due quartine rimate che consentono rilievi non generici sulla metrica, sulle figure retoriche, sul lessico e su una sensibilità che si apre a modi nuovi, che nel paesaggio sa trasferire una sottile capacità di autoanalisi, dando voce a una percezione acuta dello scorrere del tempo e del ripiegarsi della vita.
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Brino, Vania. « Diritti dei lavoratori e catene globali del valore : un formante giurisprudenziale in via di definizione ? » GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 167 (octobre 2020) : 451–70. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-167001.

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Résumé :
Il saggio, muovendo dalla difficoltà di prevedere strumenti rimediali efficaci nelle ipotesi di violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori nelle catene globali del valore, sostiene la tesi della necessaria introduzione di meccanismi dotati di implicazioni extraterritoriali al fine di su-perare i vincoli imposti dalla territorialità della legge e dal dogma della personalità giuridica separata delle imprese. L'Autrice riprende alcune pronunce che, intervenute sia su profili di diritto sostanziale che processuale, concorrono a definire nuovi percorsi interpretativi promuo-vendo una più ampia giustiziabilità dei diritti.
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Bianca Ceffa, Claudia. « Fra coesistenza e convivenza. Le interazioni tra diritti individuali e collettivi all'interno delle confessioni religiose ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 2 (juin 2021) : 33–54. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002003.

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Résumé :
Muovendo dalle peculiarità di quelle particolari formazioni sociali costituite dalle confessioni religiose, l'articolo mira ad indagare come al loro interno sia affrontato il tema del rapporto fra tutela delle libertà individuali e salvaguardia dell'autonomia confessionale, anche alla luce delle nuove esigenze della società multiculturale. Queste ultime, infatti, imponendo all'ordinamento di considerare nuovi possibili profili di lesione dei diritti inviolabili dell'uomo all'interno dei gruppi religiosi, rinnovano il dibattito intorno all'opportunità dell'esistenza dei diritti collettivi in capo alle realtà confessionali, nonostante la funzionalità di tale categoria di diritti all'inveramento dell'obiettivo costituzionale dello sviluppo della personalità individuale.
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Oasi, Osmano, et Sara Vecchi. « Ripensare l'abuso nel Disturbo Borderline di Personalità : il caso dell'interazione verbale nell'arco di vita della persona ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 1 (mai 2015) : 119–34. http://dx.doi.org/10.3280/mal2015-001007.

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Wazlawick, Patrícia. « Pensiero filosofico della Cultura Umanistica come pressupposto alla Pedagogia Ontopsicologica : resultati del percorso formativo dei giovani nell’educazione universitariaPhilosophical thought of Humanistic Culture as a prerequisite to Ontopsychological Pedagogy : the training of young people in higher education results you ». Saber Humano : Revista Científica da Faculdade Antonio Meneghetti 6, no 8 (4 août 2016) : 29. http://dx.doi.org/10.18815/sh.2016v6n8.133.

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Résumé :
Ricerca esplorattiva ed empirica, approccio quantitativo-qualitativo, nell’interfaccia tra filosofia (pensiero filosofico della cultura umanistica), pedagogia ontopsicologica e educazione universitaria. L’obbiettivo generale è investigare come la pedagogia ontopsicologica contribuisce alla formazione personale/professionale dei giovani. Fondamentasi teoreticamente, in modo storico e pratico, nell’educazione, pedagogia ontopsicologica e formazione dei giovani nella contemporaneità. Il campione è stato formato con 49 giovani, studenti dei corsi di laurea in Amministrazione, Diritto e Sistemi Informativi, in una facoltà privata, localizzata in municipio al sud del Brasile. Questi giovani, età media di 25 anni, hanno risposto a tre test quantitativi di ricerca in due momenti diverse: quando si sono ingressati nei corsi di laurea, e di nuove mesi ad un anno dopo, caratterizando la seconda applicazione. I test utilizzati sono stati: a) Inventario dei Cinque Grandi Fattori della Personalità (Big Five); b) Scala Esistenziale di Längle; c) Test Forma Mentis. Dopo è stato applicato un questionario qualitativo con questione aperte, per raccogliere informazione di significati/sensi dei partecipanti che hanno avuto un maggior risultato di significanza statistica nell’applicazione dei test quantitativi. Lo studio ha realizzato analisi statistici e analisi del contenuto e del discorso. Con l’analisi e discussione dei risultati il problema di ricerca è stato risposto, siccome l’obbiettivo generale e gli obbiettivi specifici, producendo tre conclusioni principali. Si conclude che la pedagogia ontopsicologica contribuisce con resultati efficienti nell’aspetto psicologico dei giovani, una volta che la dinamica di sviluppo della personalità mentre il periodo studiato realmente esiste, e ausilia nello sviluppo sano personale, esistenziale e professionale degli studenti.
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Matucci, Giuditta. « Personalizzazione degli apprendimenti, eguaglianza, capacità ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (octobre 2021) : 87–109. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-003004.

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Résumé :
Il saggio riflette sui limiti del sistema nazionale d'istruzione per ridefinire le ragioni di un suo ripensamento (anche) a fronte delle molteplici sfide imposte dalla società moderna. L'incapacità del sistema attuale di favorire lo sviluppo della personalità individuale di tut-ti, e ognuno, e di contenere le diseguaglianze presenti nella realtà sociale palesa l'urgenza di un cambiamento che sappia valorizzare le risorse e i talenti di ciascuno, senza abbandonare l'obiettivo di assicurare a tutti pari opportunità formative. S'indaga, in questo senso, sulla possibilità di realizzare un sistema d'istruzione universale, al centro del quale, accanto al tradizionale obiettivo dell'acquisizione delle competenze fondamentali, si valorizzi la personalizzazione degli apprendimenti.
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Benedetti, Laura. « Il linguaggio dell’amicizia e della città : L’amica geniale di Elena Ferrante tra continuità e cambiamento ». Quaderni d'italianistica 33, no 2 (9 février 2013) : 171–87. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v33i2.19423.

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Résumé :
L’ultimo romanzo di Elena Ferrante, L’amica geniale. Infanzia, adolescenza, continua una ricerca linguistica incentrata sulla dicotomia lingua/dialetto già evidente nella produzione precedente della scrittrice, mentre sposta l’attenzione dal rapporto madre-figlia a quello tra amiche, sentimento spesso trascurato nella letteratura, non solo italiana. Il saggio analizza gli elementi di continuità e cambiamento nella narrativa di Ferrante alla luce delle riflessioni elaborate del Gender Criticism (Virginia Woolf, Adrienne Rich, Marianne Hirsch, Janice Raymond e altri) e delle teorie sullo sviluppo della personalità (Diamond).
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Angelillo, Anna. « La terapia con il paziente difficile : un caso di uxoricidio ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 49 (janvier 2022) : 57–74. http://dx.doi.org/10.3280/qpc49-2021oa13213.

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Résumé :
L'articolo si propone di presentare un caso clinico, il cui lavoro terapeutico è risultato difficile e particolare. Nel lavoro con Otello, la particolarità del contesto di lavoro (il carcere), la natura relazionale dell'agito violento di cui il detenuto si è reso attore, oltre che le caratteristiche di personalità e di funzionamento proprie del paziente, sono stati ingredienti che hanno contribuito ad aumentare la complessità e la peculiarità del lavoro terapeutico. Imprescindibile è stato sia un costante e consapevole monitoraggio dei particolari movimenti relazionali del paziente, che una puntuale lettura delle reazioni emotive del terapeuta, al fine di rendere il più efficace possibile l'intervento terapeutico e ridurre il rischio di drop-out.
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Jesurum, Costanza. « Il caso del signor S. tra disturbo dell'umore e disturbo di personalità ». PSICOBIETTIVO, no 2 (juin 2017) : 118–22. http://dx.doi.org/10.3280/psob2017-002009.

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Silvaggi, Marco, Paolo Maria Michetti, Roberta Rossi, Adele Fabrizi et Chiara Simonelli. « Tratti di personalità in uomini con disfunzione erettile e/o eiaculazione precoce ». RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no 1 (novembre 2016) : 40–43. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2016-su1009.

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Pațulea, Călin-Daniel. « L’Anticristo, la sua personalità, l'attività e il suo grande potere di seduzione ». Studia Universitatis Babeș-Bolyai Theologia Catholica 64, no 1-2 (30 décembre 2019) : 17–35. http://dx.doi.org/10.24193/theol.cath.2019.02.

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Giordano, Rosario Valentino Simone. « Conoscersi, ma da lontano : Una review sul fenomeno del dating online nella popolazione eterosessuale ». RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no 2 (novembre 2021) : 47–65. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2021-002003.

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Résumé :
Il presente lavoro mira a trattare alcuni aspetti relativi all'utilizzo delle piatta-forme di dating online da parte della popolazione eterosessuale. Dopo avere spie-gato, nell'introduzione, il loro funzionamento generale, si procede all'analisi dei più importanti tratti di personalità legati all'utilizzo di questi servizi. Vengono successi-vamente trattate alcune strategie per la creazione del proprio profilo. Si affrontano poi alcuni dei più comuni rischi legati all'utilizzo dei sistemi di dating, come il cat-fishing o la pratica di avere rapporti sessuali non protetti con partner incontrati on-line. In conclusione, sono riportati i limiti del lavoro ed eventuali prospettive future di ricerca su alcuni aspetti del fenomeno ancora poco conosciuti.
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Boubara, Ada. « LA FIGURA DELLA DONNA NEGLI SCRITTI DI ANGELICA PALLI BARTOLOMMEI E LA SUA INFLUENZA IN GRECIA. » Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no 15 (2014) : 222–35. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2014.i15.19.

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Résumé :
La finalità del presente lavoro consiste nell’esaminare la progressiva trasformazione del ruolo della donna nel periodo dei movimenti indipendentistici in Italia e in Grecia. Fu nei Salotti culturali, dapprima luoghi di incontro a carattere letterario e successivamente focolai di diffusione delle idee patriottiche, che la figura femminile inizia ad assumere un suo rilievo umano, culturale e sociale. Tra queste donne, emerge la grande personalità di Angelica Palli Bartolommei. Con un’analisi del trattato, Discorsi di una donna alle giovini maritate del suo paese,si vuole far luce sul pensiero dell’autrice in merito alla condizione della donna e alla necessità di istruzione e di una sua maggiore autonomia.
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Maria Furlan, Pier. « Presentazione del libro di Otto F. Kernberg. Sindromi marginali e narcisismo patologico (1978) ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (février 2022) : 95–106. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-001012.

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Résumé :
Viene ripubblicata la Presentazione della edizione italiana del libro di Otto F. Kernberg Borderline Conditions and Pathological Narcissism (New York: Aronson, 1975): Sindromi marginali e narcisismo patologico (Torino: Boringhieri, 1978, pp. 9-21). Le innovazioni teoriche e tecniche proposte da Kernberg riguardo al disturbo borderline di personalità e al narcisismo patologico vengono discusse alla luce di alcune considerazioni sugli sviluppi della teoria psicoanalitica. Que-sta Presentazione è ripubblicata per ricordare Pier Maria Furlan, che è scomparso il 20 gennaio 2022 e che ha fatto parte della redazione di Psicoterapia e Scienze Umane dal 1978 al 1991.
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Matucci, Giuditta. « Le agenzie educative e i diritti dei singoli fra unità, identità e autonomia ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 2 (juin 2021) : 55–80. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-002004.

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Résumé :
Famiglia e scuola vantano una storia affine, segnata dalla loro primazia in quanto istituzioni, nei confronti dei loro stessi componenti. L'evoluzione dell'ordinamento ha, poi, seguito una strada diversa, volta a favorire i diritti dei singoli, esigenza imposta dal maturare della coscienza sociale in ordine, soprattutto, alla posizione dei soggetti più deboli: i figli, gli allievi. L'affermarsi dei minori come personalità dotate di soggettività giuridica rimette in discussione gli schemi del passato, favorendo la valorizzazione della loro posizione. Permangano, tuttavia, rischi di conflitto all'interno della formazione nucleare. Lo scritto valuta la possibilità di risolvere tali conflitti alla luce del dovere di solidarietà.
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Cavallari, Doris N. « tempo della malafede" : L'attualità del pensiero di Nicola Chiaromonte ». Revista de Italianística, no 37 (30 décembre 2018) : 28–36. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i37p28-36.

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Résumé :
Nicola Chiaromonte era giornalista e saggista, erede delle idee di An- drea Caffi, amico di personalità come Albert Camus e Hanna Arendt e integrante del gruppo newyorkese della Politics di Dwight Macdonald. Ha scritto innumerevoli saggi sulla società del ventesimo secolo che ci possono aiutare a capire la crisi attuale dei valori e dell’arte. Questo testo si propone a discutere alcune delle idee del saggista presenti, specialmente, nel testo ‘Il tempo della malafede’, nel quale l’autore parla delle “menzogne utili” che si sovrappongono alle verità “inutili” nel nostro mondo “artefatto – interamente voluto e costruito dall’uomo”. Con questo saggio, Chiaromonte anticipa l’attuale concetto della “post-verità” (o post-truth, secondo l’Oxford Dictionary).
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Vannini, Marco. « Sebastian Franck e l'eterno paradosso del cristianesimo ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 34 (avril 2009) : 11–25. http://dx.doi.org/10.3280/las2009-034002.

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Résumé :
- "La piů grande figura religiosa del cristianesimo moderno" č quella di Sebastian Franck (1499-1543), che, perseguitato dai teologi di tutte le Chiese, visse povero ed errabondo, «mantenendo la visione piů viva e luminosa delle grandi veritÀ del cristianesimo ed immedesimandole con la sua personalitÀ e la sua vita». La sua opera maggiore, i Paradoxa, scritta nella scia della mistica medievale germanica, mostra che il cristianesimo consiste essenzialmente di una vita nello spirito, basata su conversione e distacco, indipendentemente da teologie e credenze, da libri sacri, culti, cerimonie e Chiese.
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