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1

Buda, Francesco. « Telegram : descrizione sicurezza ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10124/.

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MUNARIN, STEFANO. « Forme testuali della descrizione : l'atlante ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1996. http://hdl.handle.net/11578/278383.

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3

Cuccovillo, Andrea. « Deep Learning : descrizione e alcune applicazioni ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14896/.

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Résumé :
Questa tesi si occupa della descrizione storica e tecnica dello stato dell’arte del problema del Deep Learning e del riconoscimento di immagini. Dopo una fase descrittiva delle metodologie attuali applicate agli algoritmi sono stati presi in esame i modelli Inception V3 e MobileNet. Dopo l’analisi dei modelli sono state fatte simulazioni di riaddestramento sul modello MobileNet tramite la libreria TensorFlow: si è generato prima un modello di rete neurale capace di distinguere cinque categorie di fiori, successivamente un modello capace di distinguere cani e gatti. Questo componente integrato in un applicazione Android, ha permesso l’analisi di un flusso di fotogrammi costante dalla fotocamera di uno smartphone, restituendo un output in tempo reale delle stime rilevate.
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4

Notarrigo, Margherita. « La descrizione di un'immagine come fonte di analisi linguistica ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8198/.

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Résumé :
Analisi linguistica del parlato cinese/inglese/italiano nella descrizione di un'immagine. Sono stati intervistati 60 giovani delle tre nazionalità coinvolte. Si sono individuate le differenze tra le tecniche descrittive dei rispettivi parlanti e si è cercato di dedurne una spiegazione culturale.
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5

Lupi, Giulia. « Geometria Riemanniana per la descrizione di illusioni ottiche di scala ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19465/.

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Résumé :
In questa tesi studiamo un modello di illusioni ottiche di scala introdotto da Franceschiello, Citti, Sarti, e lo estendiamo ad illusioni dipendenti dal tempo. L'illusione viene giustificata come una deformazione della corteccia visiva e un cambiamento della metrica dello spazio indotto dall'input visivo. Introdurremo pertanto strumenti di geometria differenziale riemanniana, e descriveremo la deformazione con un’equazione che generalizza le classiche equazioni di Cauchy Riemann. Infine introdurremo l’equazione del calore, per descrivere il modello temporale, ed arriveremo a giustificare le illusioni.
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6

Gorni, Paola. « La traduzione automatica assistita : descrizione ed analisi di sistemi CAT ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21293/.

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Résumé :
L'avvento della rivoluzione tecnologica e di Internet hanno rappresentato un punto di svolta per il settore della traduzione. La creazione di sussidi digitali volti ad assistere il traduttore durante il lavoro, ha permesso ai professionisti di poter ottenere, con il minimo sforzo e tempo, testi di elevata qualità. Proprio per questo sono divenuti sempre più indispensabili gli strumenti di traduzione assistita. Grazie a quest'ultimi, i traduttori possono gestire carichi di lavoro molto più elevati e confrontarsi anche con testi specialistici. Nel seguente elaborato verrà perciò effettuata una panoramica generale sulla traduzione assistita, per poi entrare più nello specifico e descrivere le principali caratteristiche dei CAT tools. Saranno poi presi in analisi quattro tra i software più diffusi in commercio: Trados, MemoQ, MateCat e OmegaT. Questi verranno presi in esame ed analizzati proprio in base alle loro proprietà e peculiarità.
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7

Bellomo, Michel. « Crospen API : un formalismo per la descrizione di interfacce con metodo CROSS ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19634/.

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Résumé :
Lo scopo della tesi è di fornire un processo di produzione user-centered e un formalismo che lo descriva ponendosi come alternativa a basso costo a processi che non prevedano attenzioni per l'utente e l'usabilità del sistema. La tesi descrive per primo lo stato dell'arte in quanto a metodi formali e semi-formali nell'interazione uomo macchina. Successivamente si introduce il metodo CROSS che modifica il processo goal-oriented incentrando l'analisi dei requisiti sulle categorie di utenti dette ruoli, i concetti che manipolano e con quali operazioni. Segue la definizione di Crospen Api, un'estensione dello standard OpenAPI che descriva i prodotti di CROSS, con particolar enfasi del diagramma del sistema, creato seguendo il metodo. Si mette infine alla prova il lavoro, confrontando un sistema reale con una specifica che voglia ripensarne l'interfaccia evitando alcuni degli errori di usabilità.
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8

Brusa, Sebastiano. « Interazione tra superfici di diversa natura : descrizione ab initio e formulazione analitica ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23897/.

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Résumé :
In questo lavoro di tesi ho applicato un modello analitico per descrivere l’energia di interazione tra due superfici (111) accoppiate dei seguenti materiali: diamante, diamante idrogenato e rame. Tale modello era stato efficacemente proposto in passato per descrivere la superficie di energia potenziale (PES) del sistema grafene su grafene, riuscendo a riprodurre con elevata accuratezza i dati calcolati ab initio. I tre sistemi studiati sono stati scelti per mettere alla prova il modello in presenza di diverse interazioni: legame covalente (diamante), interazioni di van der Waals (diamante passivato), legame metallico (rame). Dal confronto con dati ottenuti da simulazioni DFT è emersa un’ottima capacità predittiva per le superfici di diamante passivato e rame. In questi casi, i punti di minimo, di massimo e di sella sulla PES sono stati individuati correttamente, e gli errori sulle energie predette sono limitati. Invece, per il sistema con il diamante puro il modello analitico non si è rivelato altrettanto efficace, soprattutto nella caratterizzazione dei punti stazionari. La difficoltà nel descrivere la PES del diamante nasce dalla peculiare caratteristica "anticorrugante", per cui i siti a più bassa coordinazione risultano energeticamente più favorevoli. Tale caratteristica può essere catturata apportando alcune modifiche al modello, che sono in fase di implementazione. I risultati ottenuti per le PES corruganti validano il modello applicato e aprono la strada per la derivazione di proprietà tribologiche a partire da pochissimi rapidi calcoli ab initio.
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9

Lurà, Franco. « Il dialetto del Mendrisiotto : descrizione sincronica e diacronica e confronto con l'italiano / ». Mendrisio : Unione di banche svizzere, 1987. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb35690580t.

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FABBRI, SAMUELE. « Un modello per prezzi di titoli finanziari con eterogeneità e descrizione stocastica ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242696.

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Danzo, Marco <1988&gt. « Il Crowdfunding sbarca nel Bel Paese : descrizione ed analisi del settore italiano ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4066.

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Résumé :
Il fenomeno del crowdfunding ha raggiunto anche l'Italia dopo aver trovato i suoi natali negli States. Questo nuovo settore promette rinnovate opportunità di fundraising e un'alternativa concezione dell'investimento retail, con un ruolo innovativo affidato al cliente.
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DEMURTAS, MARCO. « Modelli concettuali per la descrizione bibliografica. Applicazioni informatiche per il libro antico ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2021. http://hdl.handle.net/11584/319509.

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Résumé :
This thesis describes the study of the innovations made to the RICI (Ricerca sull'Inchiesta della Congregazione dell'Indice) database, against the backdrop of the new scenarios opened up by information technology with regard to bibliographic cataloguing. At the application level, the structural revision of this database, called "Le biblioteche degli ordini regolari in Italia alla fine del secolo XVI" (The Libraries of the Regular Orders in Italy at the End of the Sixteenth Century), currently hosted and managed by the Vatican Library, was used as a case study. The database systematically indexes the data contained in the Vaticano Latini manuscripts 11266-11326 in which the results of the book census conducted by the Italian religious orders are preserved, at the request of the Congregation of the Index after the publication of the Index of Forbidden Books in 1596. The study is therefore focused on the design and development of an innovative system for the management of bibliographical information designed specifically for the ancient book heritage and based on the study of conceptual models and languages of communication and data interchange. The database, having been designed at the end of the twentieth century, after two decades of operation has therefore constituted the ideal testing ground to identify descriptive needs, evaluate the shortcomings of traditional systems, elaborate a new model of data structuring and test its applicability to the study of ancient editions and the development of advanced features for the publication, exchange and reuse of data on the Web. At the same time, the objective was to bring the database into the scenario of the new tools for the management of bibliographic information, setting it up from the computer point of view with the new generation systems that allow a more fluid and dynamic navigation among the data, opening in particular the database to communication with the outside world.
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Quadrone, Liborio Enrico. « Identificazione, descrizione e analisi ecologica della parassitofauna gastrointestinale di Elasmobranchi del Mar Mediterraneo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Questo studio mira a identificare a livello morfologico e molecolare i parassiti elminti ritrovati nello stomaco e nell’intestino di diversi elasmobranchi rinvenuti dalle catture accessorie della pesca nel ma Mediterraneo con lo scopo di aggiornare e fornire nuove informazioni sulla fauna parassitaria di queste specie. Inoltre, basandoci sui resti alimentari ritrovati negli elasmobranchi analizzati, abbiamo cercato di ricostruire ove possibile le relazioni tra ospite e parassita lungo la catena trofica. Sono stati esaminati 6 palombi comuni Mustelus mustelus, 8 palombi puntati Mustelus punctulatus, 1 verdesca Prionace glauca, 1 gattuccio Scyliorhinus canicula, 9 trigoni Pteroplatytrygon violacea e 29 razze stellate Raja asterias. Lo studio parassitologico condotto sulle due specie Mustelus mustelus e Mustelus punctulatus, ha permesso di identificare morfologicamente e mediante analisi molecolari un’unica specie di nematode: Acanthocheilus rotundatus. In Prionace glauca sono state identificate 3 specie di cestodi: Scyphophyllidium exiguum, Anthobothrium caseyi e Nybelinia indica, mentre l’analisi parassitologica eseguita su Raja asterias ha permesso di identificare 3 esemplari di nematodi del genere Pseudanisakis e una specie di cestode del genere Nybelinia. Tra questi elminti, alcuni rappresentano nuove segnalazioni a livello geografico, in particolare Anthobothrium caseyi in Prionace glauca nel Mar Mediterraneo, o di ospite, come ad esempio Scyphophyllidium exiguum e Nybelinia indica in Prionace glauca o Pseudanisakis sp. in Raja asterias. I risultati di questa indagine rappresentano un contributo per ampliare le conoscenze della parassitofauna di questi elasmobranchi nel Mar Mediterraneo. Da studi futuri più approfonditi si potranno raggiungere evidenze e conclusioni generali più solide su aspetti relativi alla biologia, ecologia e allo stato di salute di queste specie, offrendo utili informazioni per una loro corretta conservazione e gestione.
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Giunchi, Andrea. « Metodi computazionali per la descrizione dei cristalli molecolari : strategie di utilizzo e sistemi modello ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14475/.

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Résumé :
This present thesis work describes a first theoretical investigation on the molecular crystals of indigo and some alkyl derivatives 2,3-thieno(bis)imide (Cn-NT4N, with n = 1, 4, 5, 6 and 8) performed for prepare the ground for more in-depth studies on these systems and to test numerous methods of calculation. The first molecule is very rigid and have polymorphs that differ by packing at solid state while the Cn-NT4N family has different conformations that crystallize with different packings (conformational polymorphs). We used classical methods based on empirical potential modelsq, and quantum ab-initio methods, semi-empirical and based on the theory of functional densities. The various methods have been tested calculating the crystallographic structures and Raman spectra of the various polymorphs, also in order to support the interpretation of experimental results. The combinations of methods chosen in each case was carefully weighed on the features of the system under examination, on the purpose of the calculation, and on its cost. As we have heard in a conference: "a different horse for each race".
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Fava, Stefano. « Descrizione e analisi geologica dei risultati ottenuti dall'attivita di rilevamento nel contesto dell'Elba Orientale ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25192/.

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Résumé :
Questa relazione si pone come obiettivo quello di descrivere ed analizzare, dal punto di vista geologico, geomorfologico e geologico-strutturale, le varie formazioni incontrate durante il lavoro di rilevamento eseguito lungo il tratto di costa che si estende dalla spiaggia di Reale fino alla località di Capo d’Arco, nel contesto dell’Elba orientale. Il rilevamento, alla scala 1:5000, ha permesso di osservare unità geologiche appartenenti sia al complesso superiore sia a quello inferiore: in particolare, per quanto riguarda il complesso inferiore, è stato possibile distinguere in affioramento (dal basso verso l’alto strutturale) l’unità di Monte Calamita che costituisce il basamento metamorfico, il complesso di Ortano costituito in prevalenza da porfiroidi e marmi e l’unità di Acquadolce. Tra le unità appartenenti al complesso superiore, invece, sono state riconosciute (sempre dal basso verso l’alto strutturale), la formazione di Rio Marina, la formazione del Verrucano e il calcare Cavernoso. Tra questi due complessi è presente un livello serpentinitico. Tutte queste unità presentano giaciture di strato prevalentemente immergenti verso Nord-Ovest, con episodiche variazioni dovute a fenomeni strutturali localizzati. Per quanto riguarda i contatti tra tali unità essi sono soprattutto di tipo tettonico e tra questi particolare rilevanza va attribuita al thrust di Capo Norsi- Monte Arco che separa i due complessi precedentemente citati e la faglia del monte Zuccale, una faglia normale sub-orizzontale (˂ 15° di inclinazione). Di seguito verranno descritte in dettaglio le unità litologiche riconosciute cercando di capire quali sono le facies che le caratterizzano, quali sono i rapporti strutturali con le formazioni adiacenti e cercando poi di inserirle nel contesto geologico evolutivo dell’isola d’Elba.
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D'Urso, Alessia. « Descrizione ed analisi dei sistemi di traduzione assistita e applicazione ad un caso pratico ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23958/.

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Résumé :
Lo scopo di questa tesi è dimostrare l’utilità e i vantaggi di un sistema di traduzione assistita CAT nella traduzione di testi tecnici, i quali presentano generalmente espressioni, frasi e parole che vengono ripetute durante il testo. Per fare questo spiegherò in cosa consiste un sistema di traduzione assistita e delineerò i suoi componenti, soffermandomi sulle loro funzionalità principali. Successivamente parlerò dei vantaggi che presenta l’utilizzo di un sistema di questo tipo rispetto alla traduzione manuale, sia dal punto di vista del traduttore sia da quello del cliente. In seguito, applicherò tutto ciò di cui ho parlato alla traduzione di un piano di sicurezza di un cantiere che ho in parte già tradotto manualmente durante il mio periodo di tirocinio, descrivendo ogni passaggio che mi ha portato a terminare il mio lavoro. Infine, concluderò spiegando in cosa è stato utile per me utilizzare questo sistema di traduzione rispetto alla traduzione manuale.
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Trovato, Elio. « Il campo magnetico terrestre : descrizione del campo magnetico terrestre e alcune applicazioni del paleomagnetismo ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7437/.

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Résumé :
Con questa tesi ho voluto mettere insieme delle nozioni oggi basilari per chiunque voglia avere un quadro globale del geomagnetismo cercando di essere il più chiaro e esplicativo possibile nell'esposizione sia dal punto di vista matematico che linguistico. Non è stato, comunque, possibile affrontare in soli tre capitoli di tesi tutte le problematiche inerenti a una disciplina così ricca di informazioni e che si è evoluta in modo così rapido negli ultimi anni. La tesi inizia con un'introduzione storica sul magnetismo per passare, attraverso un quadro generale di elettromagnetismo e le equazioni fondamentali di Maxwell, a una descrizione del campo magnetico terrestre e delle sue variazioni spaziotemporali accompagnate da una descrizione dei fenomeni elettrici in atmosfera più importanti del nostro pianeta. Segue poi, nel secondo capitolo, una breve presentazione delle teorie sull'origine del campo e successivamente, tramite la magnetoidrodinamica, si passa alla teoria della dinamo ad autoeccitazione il cui funzionamento è preso come modello, fino ad oggi considerato il più valido, per spiegare le origini del campo magnetico terrestre. Infine, nel terzo ed ultimo capitolo, si parla del rapporto del campo magnetico terrestre con le rocce terrestri che introduce un approfondimento generale sul paleomagnetismo ossia del campo magnetico nel passato e che ruolo svolge nell'ambito della tettonica a placche.
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DASKAS, BEATRICE. « NICOLA MESARITE, DESCRIZIONE DELLA CHIESA DEI SANTI APOSTOLI A COSTANTINOPOLI. INTRODUZIONE, TRADUZIONE E COMMENTO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/218955.

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Résumé :
This work presents a reappraisal of the thirteenth-century Description of the Church of the Holy Apostles in Constantinople, by Nikolaos Mesarites. A reviewed translation of the text is offered, along with a new commentary of it, to highlight its features against the historical context to which it belongs.
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Beretta, Anna. « Progettazione sostenibile di un Cellular Manufacturing System : stato dell’arte e descrizione di un modello matematico ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
La sostenibilità negli ultimi anni ha attirato una crescente attenzione. La definizione più utilizzata è quella fornita dalla Commissione Brundtland delle Nazioni Unite: “Lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri” (Rapporto Brundtland, 1987). In particolare, per quanto riguarda la progettazione di imprese manifatturiere sostenibili, questa è diventata una questione critica negli ultimi anni, perché vi è sempre più consapevolezza del limite delle risorse naturali. La sostenibilità è uno dei criteri significativi per il successo delle aziende nelle loro attività. Insieme alle normative ambientali e alla pressione sociale esercitata dalle persone sotto forma di associazioni comunitarie, un’altra motivazione alla base della scelta delle aziende di essere sostenibili sono i potenziali benefici economici che potrebbero raggiungere. Uno dei layout dei sistemi di produzione consigliato al fine di progettare imprese sostenibili è il Cellular Manufacturing System. Inoltre, la progettazione di un sistema di produzione sostenibile richiede una visione olistica dell’impresa manifatturiera, ossia è necessario considerare tutti i componenti di una catena di approvvigionamento: si parla infatti di catena di approvvigionamento chiusa. Nella progettazione di una catena di approvvigionamento a ciclo chiuso è consigliato un sistema in cui le operazioni di Manufacturing e Remanufacturing avvengono simultaneamente; questo sistema prende il nome di Hybrid Manufacturing/Remanufacturing System. Dal momento che la quantità dei prodotti restituiti è incerta e la loro qualità non sempre è buona, le aziende non possono basarsi solo su processi di Remanufacturing, ma devono ancora produrre nuovi prodotti per soddisfare la domanda dei clienti. Di conseguenza, devono implementare un sistema di produzione che consideri contemporaneamente i processi di Manufacturing e Remanufacturing.
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Del, Sole Leonardo. « "Descrizione della circolazione dei fluidi e della sequenza di deformazione nella Formazione di Monte Venere" ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9049/.

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Il presente lavoro ha come obiettivo quello di descrivere, alla scala dell'affioramento, 1) la sequenza di deformazione fragile: fratture di modo I (joints e vene) e di modo II-III (faglie) e 2) le modalità di circolazione dei fluidi in relazione alle strutture stesse. Da una parte i joint hanno agevolato la circolazione generando dei particolari fronti reattivi (diffusione e ossidazione). Dall'altra vene e faglie sembrano aver agito da barriera, disturbando la circolazione dei fluidi.
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Debal, Kheira. « Descrizione della situazione linguistica della citta di Bari (Sud Italia) : interazione fra italiano regionale e dialetto ». Lille 3, 2011. http://www.theses.fr/2011LIL30040.

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Mon travail de recherche est composé de trois chapitres : le premier a une fonction introductive : il vous présente la ville de Bari aussi bien d'un point de vue historique que linguistique. Ce chapitre comporte trois paragraphes : le premier est dédié à l'histoire linguistique de la ville, le second traitera les principales caractéristiques du dialecte de Bari et enfin le dernier paragraphe intitulé "la dialecte de Bari du papier au web" analyse la manière avec laquelle les nouveaux internautes vivent leur rapport avec leur propre dialecte. Le second consiste en l'étude des réponses données par 120 personnes choisies selon certains paramètres sociolinguistiques (âge, sexe, niveau d'étude). Cette étude permet de mettre en évidence des situations communicatives dans lesquelles on retrouve le dialecte et l'usage alterné italien/dialecte dans la ville de Bari. Les résultats montrent que le dialecte est encore très présent dans la ville de Bari comme le démontrent 90% des personnes interrogées. On remarquera que le dialecte est employé de manière plus courante chez les personnes âgées et beaucoup moins souvent par les personnes dont le niveau d'étude est élevé. Le dernier, qui concernera principalement l'analyse linguistique d'un enregistrement d'une durée totale de 115 minutes, contient également deux paragraphes théoriques sur la variété du répertoire linguistique italien et sur les principaux phénomènes de contact linguistique italien/dialecte. Le résultat de ces analyses montre que, même s'il est vrai que le dialecte tente à disparaître, dans la réalité quotidienne des habitants de Bari ce dernier semble bien plus vivant
My research falls into three parts : firstly, an introduction situating the town of Bari historically as well as linguistically. This chapter comprises three paragraphs : the first deals with the linguistic history of the city, the second focuses on the principal characteristics of the Bari dialect, and the last, called "Bari dialect : from paper to the web" analyses the way today's internauts have adapted their own dialect in web communications. Part two is a study of the answers provided by 120 people selected according to parameters of age, gender and educational attainment. This survey reveals the various situations where either dialect or a mix of Italian and dialect is used. The results show that dialect is still very much live in Bari, as 90% of interviewees claim to use it, particularly old people, while among the educated use is much less frequent. The third part mainly consists of a linguistic analysis of a 115-minute recordind, plus two theoretical paragraphs dealing with the width of the Italian linguistic repertory, and how this interacts with the use of dialect. The report concludes that, even though dialect is losing ground, it still plays an much more important role in the daily lives of Bari's inhabitants
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MARCHIGIANI, ELENA. « Pratiche e funzioni della descrizione nei testi urbanistici : recenti ricerche ed esperienze di piano in Italia ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1999. http://hdl.handle.net/11578/278442.

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Basso, Giuseppa Vittoria Maria. « Correlazione clinica ed elettroencefalografica tra sindrome di Landau Kleffner ed autismo regressivo : descrizione di casi clinici ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1047.

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Résumé :
La sindrome di Landau-Kleffner, o afasia epilettiforme acquisita, è una rara sindrome epilettica caratterizzata da un progressivo deterioramento delle funzioni neuropsicologiche ¿apparentemente¿ correlato alla presenza di quadri specifici di attività elettroencefalografica parossistica. I bambini affetti da SLK presentano spesso disturbi del comportamento quali iperattività, oppositività, scoppi di rabbia, aggressività e tendenza ad un comportamento introverso. L¿autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato che insorge prima dei tre anni e che comporta una alterazione qualitativa della interazione sociale reciproca, una compromissione della comunicazione verbale e non verbale e modalità di comportamento, interessi ed attività ristretti, ripetitivi e stereotipati. Può associarsi a sintomi di disfunzione neurologica, incluse le anomalie EEG, e nel 30-40% dei casi ad epilessia. Un sottogruppo di questi pazienti, dopo un periodo di sviluppo chiaramente fisiologico, presenta tra i 18 ed i 24 mesi una vera e propria regressione neuropsicomotoria (Autismo regressivo). Questi bambini hanno una maggiore incidenza di anomalie EEG simili a quelle riscontrate nella SLK. Numerosi autori hanno riconosciuto una sovrapposizione sia clinica che elettroencefalografica tra queste due condizioni patologiche ipotizzando una possibile relazione patofisiologica tra le due condizioni mediche. Lo studio ha cercato di identificare gli elementi clinici ed elettroencefalografici peculiari della Sindrome di Landau Kleffner e dell¿ Autismo Regressivo, mettendo a confronto quattro casi clinici.
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Alessandrini, Giulia. « Allosaurus fragilis nelle collezioni del Museo di Paleontologia dell'universita di Modena e Reggio-Emilia : Analisi e descrizione ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9169/.

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Allosaurus fragilis (Theropoda: Carnosauria) è tra i dinosauri del Giurassico Superiore meglio conosciuti grazie a numerosi scheletri rinvenuti a partire dal secolo scorso. Le collezioni del Museo Universitario Paleontologico del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell'Università di Modena e Reggio Emilia ospitano uno scheletro costituito da reperti originali provenienti dal Cleveland-Lloyd Dinosaur Quarry (Utah) ad oggi non descritto in dettaglio. Il temporaneo disallestimento dello scheletro per la realizzazione di una nuova struttura museale ha permesso di esaminare in dettaglio i singoli elementi scheletrici. La storia di come e quando il materiale sia giunto a Modena rimane incerta, e per questo lavoro si è raccolta tutta la documentazione storica per completare le informazioni relative all'esemplare. In questa tesi vengono inoltre descritti alcuni degli elementi più diagnostici al fine di verificare se lo scheletro rappresenta uno o più individui di Allosaurus fragilis, la specie più abbondante e meglio documentata del Cleveland-Lloyd Dinosaur Quarry. Per questo obiettivo le ossa sono state confrontate con esemplari di riferimento in letteratura e inquadrate all'interno del contesto tafonomico del sito di ritrovamento. Durante le fasi di studio, i reperti esaminati sono stati acquisiti come modelli tridimensionali ad alta risoluzione mediante tecniche fotogrammetriche. Questo per garantire fruibilità ai singoli elementi anche in seguito al riallestimento dello scheletro per fini espositivi. I dati raccolti in questa tesi, ed in particolare 1. l’analisi del contesto tafonomico e tassonomico del Cleveland-Lloyd Dinosaur Quarry; 2. il confronto morfometrico tra le ossa presenti a Modena e quelle descritte in letteratura, e 3. le caratteristiche specifiche dei reperti esaminati, permettono di chiarire numerosi aspetti legati alla storia del reperto e al numero di individui rappresentati dallo scheletro di Allosaurus fragilis del Museo di Modena.
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Musiani, Roberto. « Sull'uso di modelli costitutivi avanzati per la descrizione del comportamento elasto-plastico e visco-plastico dei terreni ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5190/.

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Sponticcia, Noemi. « Identificazione di un metodo statistico per la descrizione della popolazione di residui dello sparo da inneschi innovativi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6933/.

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Résumé :
La tesi, in collaborazione con il Maggiore Donghi del reparto di Balistica del RIS di Parma, individua un metodo statistico di descrizione della popolazione di particelle residue dello sparo, attraverso numerose sperimentazioni effettuate con inneschi innovativi. Lo studio propone la comparazione degli inneschi utilizzati e i successivi confronti tra i GSR rinvenuti sulle mani dello sparatore e le famiglie di inneschi utilizzati.
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Passalacqua, Pier Luca <1983&gt. « Analisi di contesto dell'acquacoltura italiana e descrizione del percorso per la creazione di impresa a produzione diversificata ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8149/1/Tesi%20Passalacqua.pdf.

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Résumé :
L’importanza dell’acquacoltura estensiva è riconosciuta dall’Unione Europea. Tra gli impianti d’allevamento siciliani vanno annoverati quelli nelle vasche d’ingresso dell'acqua delle saline di Trapani e Paceco, dove vengono allevate orate, spigole, cefali e anguille. La diversificazione attraverso la molluschicoltura, con particolare riguardo alle ostriche, Crassostrea gigas e Ostrea edulis, potrebbe offrire ottimi vantaggi, tale obiettivo potrebbe essere realizzato sfruttando il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020 (FEAMP). La presente ricerca riguarda un progetto d’avvio d’impresa d’acquacoltura estensiva polifunzionale. Per realizzarlo è stato delineato un percorso: individuazione aree vocate alla produzione di pesce di salina nell’areale Trapanese, consultazione associazioni professionali di categoria, analisi della forma d’impresa idonea, produzione documentale di tipo amministrativo, valutazione della produzione presente, valutazione delle produzioni ipotizzabili in diversificazione e linee di finanziamento. Individuata l’area si è proceduto alla costituzione di una società cooperativa ed all’affitto. La caratterizzazione climatica è stata fatta valutando precipitazioni, temperature e maree. Una pesca di saggio su 4 ettari di superficie è stata effettuata nell’arco di 5 giorni, la specie più pescata è stata Sparus aurata, poi Dicentrarchus labrax e cefali, principalmente Liza aurata, Mugil cephalus e Chelon labrosus. Il quantitativo del prodotto era 200kg, con densità di pesca di 50kg/ha. I campionamenti hanno evidenziato soggetti di 0,560kg. Ipotizzando un prezzo di vendita di 12€/kg, è stimabile una produzione per ettaro di 600€ lorde. L’attività svolta, nell’arco di due anni, porta a concludere che per rendere vantaggioso questo tipo d’allevamento bisogna incrementare le produzioni mediante impesciamento e sembra opportuno diversificare attraverso la molluschicoltura. È necessario puntare ad una produzione di qualità, sviluppando eventuali attività d’ittiturismo. Riguardo la vendita del pesce, per poter effettuarla in piccoli quantitativi è sufficiente registrarsi ai sensi del Reg.CE 852/2004, comunque l’operatore del settore deve rispettare le buone pratiche igeniche.
The importance of extensive aquaculture is recognized by the European Union. In Sicily one of the most traditional fish farming type is saltwork extensive aquaculture, mainly located close to Trapani and Paceco, where sea-breams, sea-basses, mullets, eels were reared. The diversification through the shellfish farming, with particular regard to oysters, Crassostrea gigas and Ostrea edulis, could offer great advantages; this objective could be achieved by exploiting the European Maritime and Fish Fund 2014-2020 (EMFF). This research deals with a startup project of a multifunctional extensive aquaculture business. The first steps were: identifying suitable areas for the production of marine finfish in saltwork near Trapani, consulting professional associations, identifying the most suitable type of firm, administrative document production, assessment of fish production, evaluation of possible diversified production. After the identification of the area a cooperative society was set up and the area leased. The climatic characterization was done evaluating precipitations, temperature and tides. A test fishing on a surface of 4 hectares was carried out over a period of 5 days, the main species fished were Sparus aurata, Dicentrarchus labrax, Mugil cephalus, Chelon labrosus and Liza aurata. The quantity of the product was 200kg, with 50kg/ha of fishing density. Sampling showed subjects of 0,560kg. Assuming a selling price of €12/kg, it can be considered a production of €600 per hectare. The work carried out over two years, leads to the conclusion that, to take advantage of this type of farming, it is advisable to increase the production by fingerlings seeding, and diversified the production through shellfish farming. The aims are quality production increase, development of fishing tourism activities. As regards the sale of fish, if in small quantities, it is enough the registration, according to Reg.EC 852/2004. In any case the business operator must comply with the rules good hygienic practices.
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Cori, Dario. « Descrizione e analisi quantitativa dei meccanismi di gestione del calcio intracellulare nei cardiomiociti derivati da staminali pluripotenti indotte ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14749/.

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Résumé :
L'obiettivo di questa tesi è quello di migliorare l'attuale formulazione del primo modello finora sviluppato di cardiomiociti derivati da hiPSC, il Paci2013, attraverso l'utilizzo: i)di un set di dati sperimentali di transienti di Ca2+ e ii) di una procedura automatica per l’ottimizzazione dei parametri del modello. Il lavoro svolto per questa tesi si articola in diverse fasi. Dapprima è stata introdotta nel modello una nuova formulazione del rilascio di Ca2+ dal reticolo sarcoplasmatico, che riproduce in maniera più realistica un importante fenomeno alla base della contrazione muscolare cardiaca. Successivamente è stata effettuata una discriminazione dei dati sperimentali dei transienti di Ca2+ tramite una procedura di classificazione non supervisionata, al fine di rendere il set di misure sperimentali più consistente con il modello in esame. In seguito è stato implementato un framework di ottimizzazione parametrica che, tramite la minimizzazione di una funzione costo, ha consentito di calibrare il modello sulla base dei dati sperimentali. Infine, in fase di validazione del modello, sono state effettuate delle simulazioni di bloccanti di corrente per valutare che gli effetti di tali bloccanti sul potenziale d’azione fossero consistenti con dati sperimentali da letteratura. In conclusione, questo lavoro di tesi ha fornito in primis una nuova versione del modello Paci2013 calibrata su dati sperimentali di transienti di Ca2+ ed il framework di ottimizzazione parametrica, che rappresenta uno strumento utile per lo sviluppo di modelli computazionali.
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Curti, Nico. « Integrazione di misure NMR e microscopiche per la descrizione quantitativa degli effetti di stress esterni su colture cellulari ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7430/.

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Résumé :
La tesi si occupa dell’integrazione di misure NMR e microscopiche per la descrizione quantitativa degli effetti di stress esterni su colture cellulari. Una maggiore comprensione dei dati ricavati tramite NMR potrebbe consentire di interpretare la vitalità e funzionalità cellulare attraverso la localizzazione spaziale degli idrogeni. L'ipotesi di partenza è che la compartimentazione degli idrogeni (associati a molecole di acqua) nel citoplasma possa fornire una stima del numero di cellule vitali (e quindi in grado di mantenere l'acqua al proprio interno mediante processi attivi). I risultati NMR, prodotti dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Bologna della Prof.ssa Fantazzini, sono stati comparati con le informazioni acquisite dal candidato tramite metodologie di conteggio cellulare (sia vive che morte) presenti in un campione sottoposto a forte e prolungato stress (assenza di terreno di coltura e di bilanciamento del sistema tampone tramite CO2 per 400 ore). Cellule da una linea di glioblastoma multiforme (T98G) mantenute in condizioni di coltura standard sono state preparate secondo lo stesso protocollo per entrambe le tecniche di indagine, e monitorate per intervalli di tempo paragonabili. Le immagini delle cellule ottenute al microscopio ottico in modalità “contrasto di fase” sono state acquisite e utilizzate per l’analisi. Una volta definito un metodo di conteggio sperimentale, è stato possibile dedurre il comportamento delle concentrazioni di cellule sopravvissute in funzione del tempo di campionamento. Da una serie ripetuta di esperimenti è stato caratterizzato un andamento nel tempo di tipo esponenziale decrescente per il numero di cellule vive, permettendo la stima della costante di decadimento in buon accordo tra i vari esperimenti. Un analogo modello esponenziale è stato utilizzato per la descrizione dell'aumento del numero di cellule morte. In questo caso, la difficoltà nell'individuare cellule morte integre (per la frammentazione delle membrane cellulari dopo la morte) ha contribuito a determinare una sistematica sottostima nei conteggi. Il confronto dei risultati NMR e microscopici indica che la diminuzione del numero di cellule vive corrisponde ad una analoga diminuzione degli H1 compartimentalizzati fino ad un tempo specifico di circa 50-60 ore in tutti gli esperimenti. Oltre questo tempo, i dati di NMR mostrano invece un incremento di H1 compartimentalizzati, quando invece il numero di cellule vive continua a diminuire in modo monotono. Per interpretare i risultati ottenuti, è stato quindi ipotizzato che, a partire da cellule morte frammentate, strutture micellari e liposomiali formate dai lipidi di membrana in soluzione possano intrappolare gli H1 liberi, aumentando il segnale di risposta della componente compartimentalizzata come evidenziato in NMR.
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Stecca, Elisa <1992&gt. « La Prima Guerra del Golfo e il ruolo delle forze aeree nella descrizione di un dossier militare iracheno ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9202.

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Résumé :
Il dossier “A 1991 Dossier on the Role of the Iraqi Air Force in the Gulf War”, pervenuto il 5 novembre 1991, si colloca all’interno de “La Madre di tutte le battaglie”, nota anche come Prima Guerra del Golfo, conflitto internazionale che seppur terminato nel lontano 1991, ha avuto delle ripercussioni profonde sulla storia contemporanea, andando ad impattare negativamente sulla situazione geopolitica dell’area mediorientale attuale. Su tale tema molto è stato scritto, ma con la traduzione del sopraccitato documento ho voluto porre luce su un aspetto poco considerato di questo conflitto internazionale, che ha visto lo schieramento di una coalizione multinazionale composta da 34 stati contro il solo Iraq, ovvero la superiorità della flotta aerea statunitense rispetto a quella irachena. Tale lavoro si prefigge quindi di quantificare il livello lessicale delle affermazioni già contenute nella documentazione originale circa tale superiorità. Riguardo alla struttura dell’elaborato, questa è soggetta ad una tripartizione in capitoli, che viene presentata come segue: 1. Lo scenario geopolitico iracheno: questo capitolo si prefigge di presentare il passato storico dell’Iraq giungendo sino alla fine del regime di Ṣaddām Ḥusayn, venendo suddiviso in 4 paragrafi come segue: 1.1 Storia dell’Iraq: si intende fornire un breve resoconto della storia dell’Iraq dalle sue origine sino al 1979. 1.2 L’Iraq sotto la guida Ṣaddām Ḥusayn: ci si prefigge di fornire un quadro completo del regime di Ṣaddām Ḥusayn (1979 – 2003) ed un breve riepilogo della guerra in cui il raʾīs si trovò sin da subito impegnato, la cosiddetta “Qādisiyyah di Ṣaddām”. 1.3 La “Madre di tutte le battaglie”: si intende inserire questa Prima Guerra del Golfo all’interno di un quadro geopolitico internazionale in cui si prendono in considerazione il casus belli, lo svolgimento della guerra e le sue ricadute sulla società irachena, giungendo sino alla fine del regime di Ṣaddām Ḥusayn nel 2003 ed alla sua esecuzione nel 2006. 1.4 Enunciazione delle ipotesi: si espone il metodo, espletato attraverso due grandi momenti concettuali, con cui si procederà nel capitolo terzo al fine di dimostrare la superiorità dell’aviazione statunitense rispetto a quella irachena. 2. “A 1991 Dossier on the Role of the Iraqi Air Force in the Gulf War”: questo capitolo è dedicato alla traduzione delle parti da me estrapolate, che corrispondono all’incirca a 15 cartelle, per le quali verrà allegato anche il testo in lingua originale. 3. La superiorità dell’aviazione statunitense rispetto a quella irachena: quest’ultimo capitolo ha lo scopo di quantificare il livello lessicale delle affermazioni contenute nel capitolo precedente e, a tal scopo, viene suddiviso in tre paragrafi elencati qui di seguito: 3.1 Glossario: viene qui elencata tutta la terminologia tecnica degli aeromobili statunitensi ed iracheni in lingua araba ed in lingua italiana. 3.2 Valutazione delle forze aeree in termini quantitativi: in questo paragrafo si procede con la computazione dei mezzi militari impiegati da entrambe le forze. 3.3 Valutazione delle forze aeree in termini qualitativi: si intende chiarire l’aggiornamento tecnologico dei mezzi militari impiegati. Conclusioni: dopo aver compiuto una valutazione della superiorità della flotta aerea statunitense ed irachena tanto a livello quantitativo quanto qualitativo, verranno tratte le conclusioni finali circa la veridicità delle affermazioni contenute nel dossier a riguardo della superiorità dell’aeronautica militare statunitense.
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Ferraiuolo, Sarah. « Principio di equivalenza e descrizione dello spazio-tempo vicino l’orizzonte di un buco nero tramite la metrica di Rindler ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21227/.

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Résumé :
Lo scopo di questa tesi è presentare una sintesi del Principio di Equivalenza e della descrizione dello spazio-tempo di un buco nero di Schwarzschild vicino l’orizzonte. Dopo aver introdotto alcuni concetti alla base della teoria della gravitazione quali i principi fondamentali e l’equazione di campo di Einstein, si passa alla descrizione del Principio di Equivalenza. Il Principio di Equivalenza è un principio di fondamentale importanza per la fisica moderna, poiché sta alla base delle teorie metriche della gravitazione e in particolare della Teoria della Relatività Generale formulata da Einstein, ancora oggi la migliore teoria della gravitazione. Dopo di che, si passa alla descrizione dello spazio-tempo di Rindler, che descrive lo spazio di un osservatore uniformemente accelerato. I fenomeni in questo quadro iperbolicamente accelerato possono essere paragonati agli effetti che si verificano in un campo gravitazionale omogeneo, in accordo con il Principio di Equivalenza. Si ricava la metrica di Rindler e se ne studia le singolarità, quindi l’orizzonte di Rindler. Infine l’introduzione della metrica di Rindler ed il suo confronto con la metrica di Schwarzschild vicino all’orizzonte permette di dare un’interpretazione fisica alla gravità superficiale k, che per un buco nero si può ancora definire come l’accelerazione di un oggetto di prova sull’orizzonte degli eventi del buco nero.
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Ricci, Emilia <1985&gt. « Descrizione dell'evoluzione a lungo termine del fenotipo elettroclinico in una coorte di 40 pazienti con Sindrome di Mowat Wilson ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9619/1/Ricci%20Emilia%20Tesi.pdf.

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Résumé :
Background: La sindrome di Mowat-Wilson (SMW) è una patologia genetica legata ad aploinsufficienza del gene ZEB2. L’epilessia connota la sindrome essendo descritta nel 75%-80% dei pazienti; tuttavia ad oggi pochi studi si sono concentrati sulla descrizione del fenotipo elettroclinico in questa condizione. In particolare, non è finora stata chiarita l’evoluzione a lungo termine dell’epilessia in SMW e le casistiche descritte sono spesso rappresentate da un campione numericamente esiguo. Scopo: valutare l’evoluzione a lungo termine del fenotipo elettroclinico nella SMW individuando anche gli eventuali approcci terapeutici più efficaci. Indagare correlazioni fenotipo/genotipo e chiarire i meccanismi etiopatogenici alla base dell’epilessia fornendo utile feed-back alla ricerca di laboratorio. Pazienti e Metodi: Studio longitudinale retrospettivo di coorte coinvolgente 40 pazienti con diagnosi confermata geneticamente di Sindrome di Mowat-Wilson (22 femmine: 18 maschi) seguiti in follow-up per una durata media del follow-up 11,3 anni. Sono stati centralizzati i dati clinici inerenti l’epilessia ed i tracciati elettroencefalografici, revisionati in cieco da due esperti epilettologi dell’età pediatrica. La popolazione è stata suddivisa in tre fasce d’età, i dati clinici/elettroencefalografici sono stati raccolti per ciascuna di esse quando possibile e confrontati statisticamente. Risultati: ottenuta coorte più numerosa mai descritta finora in termini di epilessia nella SMW, con più prolungato follow-up che ha permesso di evidenziare definito fenotipo elettroclinico età dipendente, sovrapponibile nei diversi pazienti. Conclusioni:L’epilessia è stata descritta per la prima volta nella totalità dei pazienti in età scolare unitamente ad alcune sue caratteristiche di immediato valore nella gestione clinica dei pazienti. Confermata etiologia genetica dell’epilessia con possibilità di ipotizzare più chiaramente coinvolgimento dei circuiti cerebrali cortico-sottocorticali. Non emersa chiara correlazione genotipo-fenotipo. Individuate, con i limiti di uno studio osservazionale, terapie farmacologiche maggiormente efficaci.
Background: Mowat-Wilson Syndrome (MWS) is a genetic disease related to ZEB2 gene. The underlying mechanism is haploinsufficiency in the majority of patients linked to loss of function mutations. Rare ZEB2 missense mutations have also been described expanding the clinical phenotype. Epilepsy is a cardinal feature of both MWS and ZEB2 mutations. To date, few studies have focused on the electroclinical phenotype in MWS. In particular no long-term follow-up data are available. Aim: to describe the long-term evolution of the electroclinical phenotype in MWS and suggest the most effective treatment. To investigate the possible pathogenic mechanisms of epilepsy in patients with ZEB2 mutations. Methods: longitudinal cohort study. We analyse data of 40 patients (22 females; 18 males) with genetically confirmed MWS, aged 2-31 years (mean age 12,8; median 13,9) at last examination, with mean follow-up of 11 years. Results: all the patients aged >5 years present epilepsy that appears clearly defined and similar across our sample cases. A clear age dependent pattern has been identified. As previously supposed, the involvement of cortical-subcortical circuits appears to be crucial and we can provide solid data on the genetic etiology of epilepsy in MWS. Some antiepileptic drugs seem to be more effective preliminarily. Conclusion: for the first time in literature, the long-term evolution of the electroclinical phenotype has been described in a significant sample of patients with MWS. We also delineate a few therapeutic implications that need to be confirmed with further studies. Moreover, our data suggest some possible assumptions about the pathogenic mechanism of epilepsy in ZEB2 mutations. A next desirable research step should be to evaluate gene expression profiling of GABAergic interneurons derived from cells of MWS patients through induced pluripotent stem cells.
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Scarpa, Stefano. « Il corpo nella mente. Ruolo della pratica sportiva nell'auto-descrizione del proprio fisico in adolescenti e giovani con disabilità motoria ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422738.

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Résumé :
Introduction Individuals with disability have generally a more negative physical self-concept than other people. During adolescence and youth it is very important to have a positive physical self-concept. Sport practice may contribute to develop a positive physical self-description in persons with disability. The present study aimed to investigate the role of sport practice on physical self-description in individuals with motor disability. Methods There were 1149 participants (578 boys and 571 girls) aged between 13 and 28 (M = 16.81). Individuals were divided into four groups: (a) not disabled who practiced sport (n = 742); (b) not disabled who did not practice sport (n = 264); (c) motor disabled who practiced sport (n = 109); (d) motor disabled who did not practice sport (n = 34). Eligible criteria for disabled participation were the presence of peripheral, spastic or cerebral paraplegia. Participants completed the Physical Self-Description Questionnaire-Short (PSDQ-S) in a cross-sectional design. In order to ensure that PSDQ-S was appropriate for the two groups of disabled, 7 persons with motor disability were consulted in the pre-research stage. Analysis of variance (one-way ANOVA) with a post-hoc test (Bonferroni) was conducted to examine the differences between groups on the PSDQ-S scales. Results One-way ANOVA showed significant between groups differences in the following PSDQ scales: activity (p < .0001), body fat (p < .0001), appearance (p = .003), coordination (p < .0001), endurance (p < .0001), flexibility (p < .0001), health (p < .0001), sport (p < .0001), strength (p < .0001), global physical (p < .0001), global esteem (p < .0001). Bonferroni post-hoc revealed that group a (not disabled - sport) scored higher than group b (not disabled - not sport) and d (disabled - not sport), but did not differ from group c (disabled - sport) in the following PSDQ scales: coordination, endurance, flexibility, sport, appearance, and global esteem. Group d scored higher than the other three groups in strength scale. Discussion and conclusions Individuals with motor disability who practiced sport obtained similar results to the group of people without disability who practiced sport in a certain number of PSDQS scales. The disabled group who did not practice sport obtained generally the worse PSDQ scores in comparison with the other three groups. In conclusion, it seems possible to assert that sport practice can contribute to develop a positive physical self-concept in persons with motor disability.
Introduzione Le persone disabili presentano generalmente una maggior insoddisfazione nei confronti del proprio corpo. Durante l’adolescenza e la giovinezza - periodi nel corso dei quali avvengono molteplici cambiamenti somatici e psicologici - è molto importante consolidare una considerazione positiva della propria dimensione corporea e delle proprie abilità motorie. Inoltre il concetto del sé fisico è considerato un importante mediatore di risultati in educazione fisica. Considerando il fatto che lo sport sembra poter contribuire a sviluppare un concetto positivo della propria corporeità nelle persone disabili, lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare il ruolo della pratica sportiva nell’auto-descrizione del proprio fisico in adolescenti e giovani con disabilità motoria. Materiali e metodi Allo studio hanno partecipato 1149 persone (578 ragazzi e 571 ragazze) con età compresa tra i 13 e i 28 anni (M = 16.81). Gli individui sono stati divisi in 4 gruppi incrociando le variabili ‘pratica sportiva’ e ‘disabilità motoria’: (1) non disabili che praticano sport (n = 742); (2) non disabili che non praticano sport (n = 264); (3) disabili motori che praticano sport (n = 109); (4) disabili motori che non praticano sport (n = 34). I partecipanti hanno completato il Physical Self-Description Questionnaire-Short (PSDQ-S), in un disegno di ricerca trasversale. A garanzia del fatto che il PSDQ- S fosse adatto ai due gruppi di disabili, è stata prevista una fase di pre-ricerca nel corso della quale sono stati consultati 7 adolescenti e giovani con disabilità motoria (ai quali è stato chiesto di contribuire ad adattare gli item del questionario che potevano creare problemi di comprensione, interpretazione e identificazione da parte degli stessi). Al fine di esaminare le differenze tra i quattro gruppi nelle sottoscale del PSDQ-S sono stati impiegati l’analisi della varianza (one-way ANOVA) e un post-hoc test (Bonferroni). Risultati L’analisi della varianza ha evidenziato la presenza di differenze significative tra i quattro gruppi nelle seguenti sottoscale del PSDQ-S: attività (p < .0001), obesità (p < .0001), aspetto (p = .003), coordinazione (p < .0001), resistenza (p < .0001), flessibilità (p < .0001), salute (p < .0001), abilità sportiva (p < .0001), forza (p < .0001), fisico globale (p < .0001), autostima globale (p < .0001). Il test di Bonferroni ha rilevato che il gruppo 1 (non disabili-sportivi) ha ottenuto un punteggio significativamente più alto del gruppo 2 (non disabili-non sportivi) e 4 (disabili-non sportivi), ma non differiva dal gruppo 3 (disabili-sportivi) nei seguenti fattori del PSDQ-S: coordinazione, resistenza, flessibilità, abilità sportiva, aspetto, e autostima globale. Il gruppo 3 (disabili-non sportivi) ha ottenuto punteggi più alti rispetto a tutti gli altri tre gruppi nella sottoscala relative alla forza. Discussione e conclusioni Le persone con disabilità motoria che praticano sport hanno ottenuto risultati simili al gruppo di persone senza disabilità che praticano sport in molteplici fattori relativi all’auto-descrizione del proprio fisico. Il gruppo di disabili che non praticano sport hanno ottenuto punteggi generalmente inferiori a tutti gli altri tre gruppi. In conclusione, sembra plausibile asserire che la pratica sportiva contribuisce a sviluppare un concetto positivo della propria corporeità e delle proprie abilità motorie nelle persone con disabilità motoria.
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LUCIANI, MARCO. « Priority State Machine (PriSMa) : uno strumento per la descrizione e l'implementazione di sistemi ad eventi discreti modellati con macchine a stati ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2006. http://hdl.handle.net/11566/242623.

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Arleoni, Chiara <1990&gt. « Giapponese per pensare : descrizione del metodo e analisi del ruolo del tutor attraverso il caso di studio “Action Research Zero Workshop" ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9465.

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Nell’azione dell’insegnamento di una lingua straniera si trovano due attori principali: il soggetto dell’acquisizione linguistica, lo studente, e il regista dell’acquisizione linguistica, l’insegnante. In questo lavoro di tesi desidero soffermarmi sulla figura dell’insegnante, su come questa sia evoluta nel corso dei secoli, il tipo di relazioni che intercorrono tra studente e docente e come queste influenzino lo studio della lingua. In particolare concentrerò la mia analisi sul ruolo del tutor nel percorso di apprendimento proposto dal professor Hosokawa 考えるための(kangaeru tame no nihongo, “giapponese per pensare”); porterò come esempio pratico di questo il workshop “Action Research Zero” proposto agli studenti del primo anno dell’Università Cà Foscari di Venezia. Attraverso un sondaggio somministrato agli stessi studenti alla fine del workshop e un’intervista al tutor del corso desidero ricavare dati che descrivano il ruolo che il tutor ha giocato nel processo di apprendimento, e il tipo di rapporto instaurato tra le due parti.
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Minutoli, Antonino <1991&gt. « Internet Delle Cose : Trend futuri ed implicazioni per le imprese, Network di connessione tra gli artefatti e descrizione delle tecnologie abilitanti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12555.

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Il seguente elaborato mira ad analizzare il fenomeno dell'Internet delle cose. Nello specifico, nel primo capitolo verrà effettuata un'introduzione sul fenomeno dell'internet delle cose, sull'andamento del mercato e sulle prospettive future. Nel secondo capitolo invece, verrà costruito un network che metta in evidenza da un lato, le interconnessioni tra gli artefatti allo scopo di delineare quali saranno le interconnessioni più frequenti, dall'altro invece enfatizzare quali saranno le tecnologie e i sistemi che consentiranno tale interconnessione. Tutti gli artefatti sono stati individuati analizzando fonti relative alle più importanti riviste di innovazione del nostro paese, come il corriere innovazione, inserto del corriere della sera, e l'inserto relativo alle nuove tecnologie del sole 24 ore.
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Manzelle, Linda <1996&gt. « <>. Dalla nobile dimora privata al museo : analisi e descrizione della formazione del Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20769.

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Résumé :
Nel primo capitolo viene analizzato il nuovo concetto di museo nato negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, periodo in cui Palazzo Grimani viene acquistato dallo stato e in cui si stava procedendo a trovargli una destinazione d’uso adeguata. Vengono analizzate alcune tipologie di musei presenti nel contesto veneziano e la tradizione museale Venezia con focus nel periodo in cui comincia a svilupparsi Palazzo Grimani. I musei analizzati sono le Gallerie dell’Accademia, i Musei Civici e la Fondazione Querini Stampalia. Viene inoltre fatto un confronto con lo sviluppo di un museo statale situato fuori Venezia, più precisamente a Firenze: Palazzo Davanzati che ora è Museo della Casa Fiorentina Antica. Nel secondo capitolo vengono descritti gli eventi di Palazzo Grimani attraverso i documenti che ho potuto analizzare presso il museo. Vengono illustrate le fasi di come Palazzo Grimani è diventato museo dal momento in cui è stato acquistato dallo Stato. Sono quindi descritti i vari progetti di allestimento che sono stati proposti, pensati e ripensati. Le fasi salienti del restauro vengono affiancate allo sviluppo del museo, descritto in maniera cronologica. Nel terzo capitolo viene fatta un’analisi di ciò che è stato fatto oggi di quello di cui si era discusso negli anni precedenti e com’era l’allestimento nel 2008, anno di apertura del museo. In uno dei paragrafi si sottolinea come il lungo intervento possa aver influenzato le scelte museali future e viceversa. Quanto il restauro ha fatto capire che il Palazzo non era solo un contenitore o una nuova sede di uffici della Soprintendenza ma anche un luogo con un apparato decorativo notevole di essere valorizzato, quindi un museo di se stesso. Infine, come attualmente il museo si presenta e si inserisce nel panorama museale veneziano.
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BONACCI, MIKI. « Automatizzazione di un'accurata descrizione delle funzioni di risposta nei sistemi a bassa dimensionalità tramite teoria delle perturbazioni dei sistemi a molti corpi ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1289906.

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Résumé :
Nella scienza dei materiali, la combinazione di simulazioni teoriche con tecniche High-throughput(HT) sta guadagnando maggiore attenzione, in quanto può accelerare la ricerca e la scoperta di nuovi materiali con le proprietà desiderate. Nell'ultimo decennio, i metodi HT sono stati applicati principalmente alla density functional theory (DFT) con grande successo. Tuttavia, la DFT manca di accuratezza quando si tratta di eccitazioni e spettroscopie, come ad esempio nella previsione delle proprietà delle quasiparticelle (esperimenti ARPES) o degli spettri di assorbimento ed electron energy loss(EELS), dove è necessaria una descrizione accurata degli effetti eccitonici. In questa tesi vogliamo combinare la potenza dello screening HT con l'accuratezza della many-body-perturbation-theory (MBPT) per studiare le proprietà elettroniche e ottiche di sistemi a bassa dimensionalità. In particolare, adottiamo l'approssimazione GW per studiare la struttura elettronica delle bande, e l'equazione di Bethe-Salpeter per calcolare gli spettri ottici. La prima parte del lavoro è stata dedicata allo sviluppo di una serie di workflow per eseguire studi di convergenza automatizzati dei principali parametri computazionali che entrano nei calcoli MBPT. Essendo i test di convergenza in MBPT di fondamentale importanza per ottenere risultati significativi, rappresentando anche la parte che richiede più tempo umano nei calcoli GW/BSE, questo passaggio è stato essenziale nello sforzo di unire MBPT con gli schemi HT. I workflow sopra menzionati sono stati prima validati su sistemi ben noti come hBN o TiO2, e poi applicati per studiare gli effetti eccitonici in C3N, un sistema 2D recentemente realizzato. Il C3N è un semiconduttore a gap indiretto 2D emergente con interessanti proprietà meccaniche, termiche ed elettroniche. In questa tesi abbiamo eseguito una descrizione completa delle proprietà elettroniche e dielettriche di C3N, concentrandoci sulla struttura a bande eccitonica. Come per altri materiali 2D, troviamo una dispersione eccitonica lineare non analitica prossima a q=0, che però mostra una convessità verso il basso legata alla natura indiretta del band gap. Successivamente, questi workflow sono stati utilizzati per studiare l'accuratezza della Godby-Needs plasmon-pole approximation (GN-PPA) implementata nel codice Yambo sul set GW100, un set di 100 molecole utilizzate per confrontare i principali codici MBPT mediante G0W0. Per tutte le molecole abbiamo calcolato il potenziale di ionizzazione (IP) e l'affinità elettronica (EA) e confrontato i risultati con gli altri codici MBPT con i dati GW100 disponibili. I risultati di questo studio ci hanno permesso di concludere che lo schema GN-PPA supera altre approssimazioni comunemente usate, come il modello Hybertsen-Louie, e fornisce risultati in un accordo ragionevole con implementazione più sofisticate del GW come full-frequency e contour-deformation. Recentemente, il gruppo EPFL-THEOS (Lausanne, CH), guidato dal Prof. Nicola Marzari, ha eseguito una HT computational exfoliation di composti 3D sperimentalmente conosciuti, scoprendo più di 1800 materiali 2D esfoliabili. La parte finale di questa tesi è dedicata allo studio delle proprietà elettroniche e ottiche di un sottoinsieme di questi sistemi, al fine di identificare possibilmente materiali candidati che possano realizzare la tanto ricercata fase di isolante eccitonico (EI). La fase EI è una fase correlata della materia, proposta più di 50 anni fa da L. Keldysh, W. Kohn, in cui lo stato fondamentale di un sistema, al di sotto di una temperatura critica, è formato da un condensato di eccitoni di Bose. Per fare previsioni sulle possibili instabilità eccitoniche nello stato fondamentale, sono indispensabili una stima molto accurata del band gap elettronico e delle energie di legame eccitoniche, e workflow per automatizzare calcoli MBPT costituiscono uno strumento estremamente efficace per questa ricerca.
In materials science, the combination of theoretical simulations with high-throughput (HT) techniques is gaining larger attention, as it can speed up the search and discovery of novel materials expressing desired properties. In the last decade, HT methods have been mostly applied to density functional theory (DFT) demonstrating great success. Nevertheless, DFT lacks of predictive accuracy when dealing with excitations and spectroscopies, as for instance in the prediction of quasiparticle properties (ARPES experiments), or absorption and electron energy loss spectra (EELS) where an accurate description of the excitonic effects is needed. In this Thesis we want to combine the power of HT screening with the accuracy of many-body perturbation theory (MBPT) to study the electronic and optical properties of low-dimensional systems. In particular, we adopt the GW approximation to study the electronic band structure and the Bethe-Salpeter equation to compute optical spectra. The first part of the work has been devoted to developing a set of workflows to perform automated convergence studies of the main computational parameters entering in MBPT calculations. Being convergence tests in MBPT of paramount importance to obtain meaningful results, also representing the most human time-consuming part of a GW/BSE calculation, this step has been essential in the effort of joining MBPT with HT schemes. The above mentioned workflow was first validated on well-known systems like hBN or TiO2, and then applied to study excitonic effects in C3N, a recently synthesized 2D system. Monolayer C3N is an emerging 2D indirect gap semiconductor with interesting mechanical, thermal, and electronic properties. In this thesis we have performed a complete description of C3N electronic and dielectric properties, focusing on the momentum-resolved excitonic band structure. As for other 2D materials, we find a linear non-analytic excitonic dispersion close to q=0, which however shows a downward convexity related to the indirect nature of the band gap. Next, these workflows were used to study the accuracy of the Godby-Needs plasmon-pole approximation (GN-PPA) implemented in the Yambo code on the GW100 set, a set of 100 molecules used to benchmark the main MBPT codes by means of G0W0 approximation. For all the molecules we computed converged ionization potential (IP) and electron affinity (EA), and compared the results with the other MBPT codes with available GW100 data. The results of this study allowed us to conclude that the GN-PPA scheme outperforms other commonly used approximations such as the Hybertsen-Louie plasmon pole model, and provides results in a reasonable agreement with more sophisticated implementation of GW as the full-frequency and contour deformation methods. Recently, the EPFL-THEOS (Lausanne, CH) group, led by Prof. Nicola Marzari, performed a HT computational exfoliation of experimentally known 3D compounds, discovering more than 1800 exfoliable layered materials. The final part of this Thesis is dedicated to the investigation of the electronic and optical properties of a subset of these recently discovered 2D systems, in order to possibly identify candidate materials that can realize the long sought excitonic insulator (EI) phase.The EI phase is a correlated phase of matter, proposed more than 50 years ago by L. Keldysh, W. Kohn, in which the ground state of a system, below a critical temperature, is formed by a Bose condensate of excitons. To make prediction on the possibile excitonic instabilities in the ground state, very accurate estimation of the electronic band gap and excitonic binding energies are indispensable and workflows capable of making automatic calculations based on MBPT constitute an extremely effective tool for this research.
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Cuppi, Leonardo. « Analisi del ciclo di lavorazione di barattoli industriali ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Ho realizzato la mia tesi di laurea all'interno dell'azienda "Fanti barattoli" dove ho descritto il ciclo di produzione dei barattoli entrando nel dettaglio delle diverse lavorazioni. Ho potuto inoltre osservare l'organizzazione del prodotto finito all'interno del magazzino.
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Foschi, Riccardo, et Giacomo Perugini. « La descrizione semantica di modelli tridimensionali dal reale dei portici di bologna. Quattro casi di studio : Palazzo Bonasoni, Palazzo Felicini, Palazzo Caccialupi, Palazzo Grassi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7671/.

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La tesi tratta della modellazione tridimensionale attraverso software di rilievo fotografico Agisoft Photoscan di alcuni portici della città di Bologna, della successiva segmentazione dei modelli tridimensionali e della classificazione e identificazione delle componenti architettoniche dei casi studio analizzati andando a definire un nuovo approccio di studio semantico al sistema porticato della città di Bologna.
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Rassiga, C. « RAPPORTI TRA SISTEMA SEMANTICO E SISTEMA DI DESCRIZIONE STRUTTURALE : ASPETTI TEORICI, COSTRUZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO E STUDIO DI PAZIENTI CON LESIONI CEREBRALI EMISFERICHE FOCALI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/173981.

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Résumé :
The Structural Description System stores pre-semantic visual information about the shape of objects. During visual perception, the actually perceived shape should activate the SDS before accessing the Semantic System. The standard shape of known objects results from the assembly of distinct parts, each of a given size with respect to the other parts. Also the size of the whole object in comparison to other objects may be variable, but only within a definite range. The aim of this study is to assess the knowledge of shape, features- and whole object’s dimensions, checking the influence of demographic variables. In addiction, we wanted to analyse the relationship between the knowledge of object’s shape, of whole-size and of subparts-size. To this aim we created a new neuropsychological battery which consists of 4 test based on 10 tools and 10 animals pictures from the Snodgrass set. In the Feature Dimension Assessment (FDA), the size of one feature of the picture was progressively reduced or amplified, so that only 50% of the resulting shapes was still acceptable. In the Object Dimension Assessment (ODA), two pictures were presented on the same sheet of paper, and the relative size of one of two objects was progressively reduced or amplified, so that only in 50% of the cases the relative size of the stimuli was acceptable. In addition, the battery included a picture reality judgment (FINOFI), based on real and chimerical pictures of animals and tools, and a Semantic Questionnaire (SQ) with verbal probes about perceptual and functional aspects of animals and tools. The battery was given to 100 Italian healthy participants. Each test was standardised with the Equivalent Score procedure by calculating the contribution of demographic variables. Normal control subjects’ performances were correlated to one another with Pearson’s linear correlation. The battery was also administered to 24 right brain-damaged patients and to 11 left brain-damaged patients. We used Cohen’s weighted k and McNemar test to assess the agreement between different tests in right brain-damaged patients. Right occipital patients were then picked out to verify their performance on each of the 4 tests at issue. Results show that FDA and FINOFI are apparently tapping similar aspects of the Structural Description System. ODA seems neither related to Semantic System, nor to the Structural Description System.
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Fava, Elena <1993&gt. « Il sé e l’altro nella Descrizione di Parigi di Rifāʿa Aṭ-Ṭhṭawī (Perché abbiamo bisogno dell’altro (del diverso da me) per conoscere noi stessi e definirci?) ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20706.

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Rifāʿa Aṭ-Ṭhṭawī mostra attraverso le descrizioni nel suo compendio una perpetua operazione di allontanamento e avvicinamento tra il sé e l’altro che serve all’autore per auto-identificarsi mediante le differenze che incontra durante la sua permanenza in Francia. Verrà utilizzato il testo originale in lingua araba per dimostrare attraverso la traduzione in italiano, come esso serva all’autore per vedersi e rappresentarsi. Questa operazione di “definizione del sé attraverso lo specchio dell’altro” è una pratica millenaria e non circoscritta ad un’area specifica del mondo. Nei primi due capitoli proporrò un excursus sulle tematiche di identità e alterità, mostrando a sostegno di esse alcuni passaggi tradotti in lingua italiana del suo resoconto di viaggio in Francia: “Taẖlīs al-Ibrīz fī Talẖīs Bārīz” avvenuto tra gli anni 1826-1831. Il terzo e ultimo capitolo tratterà la macro-dialettica Oriente e Occidente, per dimostrare come questi due poli diametralmente opposti secondo la narrativa comune, in realtà, non siano poi così tanto diversi nelle rappresentazioni “dell’altro”.
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Blazina, Martina. « Assessment psicodiagnostico in soggetti in età pediatrica con patologia cronica congenita o acquisita : descrizione del danno attuale ed evolutivo, valutazione delle risorse e del potenziale di sviluppo del bambino ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3426287.

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ABSTRACT Aims of the study: The purpose of this study was the psychodiagnostic assessment of children with chronic congenital or acquired pathology: with description of the current and evolving damage, resource evaluation and development potential in the child. through the study of the child’s cognitive profile , its emotional and behavioral aspects and the level of parental stress. Materials and methods: Three groups of children were selected for this study. The first consists of a follow-up of a cohort of 19 children with non-accidental head injury, the second group is a prospective cohort of 20 children with Di George syndrome, the third group is represented by children with hemiplegic cerebral palsy (CP) who were enrolled for a multicentre prospective, cluster-randomized controlled clinical trial on intensive rehabilitation programs (age 2-8 years, 105 children). In these three groups of children with chronic illness a psychological assessment was conducted including the following tests: Griffiths Mental Development Scales-GMDS (for paediatric subjects 0-2, 2-8 age); Wechsler Intelligence Scale for children-Wisc III (for children from 6 to 16 years and 11 months); Child Behavior CheckList-CBCL (parent-caregiver report questionnaire in paediatric subjects aged 1 ½-5 and 6-18); Parenting Stress Index-PSI (parent self-report in subjects from 1 month to 12 years). The selection between the GMDS and WISC III was based on the child’s age. The statistical analysis consisted of a descriptive analysis of each group and a comparison analysis among the three groups. Results: The results showed that children with chronic congenital or acquired disease, demonstrate general global delay, impairments in speech/language development, attention problems and higher levels of parental stress. Conclusions: The burden of a child with a chronic disease in a family seems to be very relevant in all three groups and needs to be further explored. In particular, the degree of disability may greatly influence the quality of life of the child and the family and in the end affect the child health status and development. Starting from the aetiology of the chronic illness, i.e. inflicted injury or genetic disease and acquired CP, the differences among these groups will firmly influence and let the rehabilitation approaches be tailored for the best psychological and physical development.
RIASSUNTO Obiettivo. Studio e analisi di metodi dell’epidemiologia clinica descrittiva e valutativa applicata al tema della patologia cronica congenita ed acquisita, in soggetti in età pediatrica, in particolare all’assessment psicodiagnostico nella valutazione del danno attuale, potenziale ed evolutivo e del potenziale di sviluppo del bambino con patologia cronica congenita e acquisita. Materiali e metodi. Sono stati selezionati 3 gruppi di pazienti affetti da patologia cronica. Un gruppo di 19 bambini affetti da Sindrome da Shaken Baby, un gruppo affetto da sindrome di DiGeorge (20 bambini) ed un gruppo affetto da paralisi cerebrale infantile in forma emiplegica che hanno fatto parte di un trial multicentrico prospettico nazionale (105 soggetti). Ciascuno dei bambini è stato sottoposto ad un assessment completo comprendente l’analisi dello sviluppo cognitivo, lo studio del profilo comportamentale. Inoltre è stato somministrato un test di analisi dello stress genitoriale. È stata condotta un’analisi di tipo descrittivo univariata e multivariata. Dopo una prima analisi della casistica, si è proceduto a confrontare i tre gruppi di bambini (con PCI, con Sindrome di DiGeorge e con SBS) analizzando separatamente la sfera del profilo cognitivo, comportamentale e dello stress familiare. Infine si sono descritti e confrontati i tre gruppi studiando l’interazione delle tre sfere. Risultati. Dai risultati è emerso che i bambini con patologia cronica acquisita da trauma inferto come lo Shaken Baby Syndrome, congenita nel caso dei bambini affetti dalla Sindrome di DiGeorge, o con genesi mista come la Paralisi Cerebrale Infantile, abbiano performance intellettive e di sviluppo minori rispetto alla norma, dati confermati anche in letteratura. Lo studio si è inoltre focalizzato sui risultati ottenuti dai genitori al Parenting Stress Index (PSI); I risultati ottenuti evidenziano i livelli di stress, che se elevati possono dipendere da vari fattori, tra cui anche la difficoltà ad accettare lo stato di disabilità del figlio, che può spingere i genitori a negarlo o a nasconderlo. Le caratteristiche del bambino attraverso il test Child-Behaviour Check List CBCL sono risultate essere un importante fattore nello sviluppo dello stress parentale come elemento destabilizzante nella famiglia. Conclusioni. Dal presente lavoro di tesi è emerso che le patologie ad alta complessità assistenziale in età evolutiva rappresentano un’area clinica variegata, caratterizzata dalla presenza di problemi di salute e/o deficit funzionali multipli, che richiedono un’assistenza multi-specialistica e multi-disciplinare, medica, psicologica e sociale.
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Campi, I. « DESCRIZIONE DI UN CASO DI SEVERA INSULINO-RESISTENZA E LIPODISTROFIA PARZIALE, CAUSATO DA UNA MUTAZIONE A CARICO DEL PEROXISOME PROLIFERATOR-ACTIVATED RECEPTOR-GAMMA (PPAR-GAMMA) : CARATTERIZZAZIONE CLINICA E MOLECOLARE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/217628.

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Mutations affecting ligand or DNA binding functions of PPARγ are associated with lipodystrophic insulin resistance. In the present study, we describe a 31 yr old female, heterozygous for a novel, mutation of PPARγ. Clinical features included hirsutism, polycystic ovarian syndrome, dyslipidaemia and hypertension. Hyperinsulinaemia during an OGTT and HOMA-IR 11.1% confirmed severe insulin resistance. She had distal limb and gluteal lipodystrophy with reduced subcutaneous adipose tissue (SCAT) but preserved visceral adipose tissue (VAT), with SCAT/VAT ratio of 0.619 (NR 0.19±0.084) and hepatic steatosis on MRS (Intrahepatic lipid 26.8% NR<5). In functional studies, the mutant receptor was more transcriptionally impaired with lower-affinity ligand (PGJ2) than synthetic agonist (rosiglitazone). Electrophoretic mobility shift assays (EMSA) with hFABP4 PPARE showed absent DNA binding. Modelling based on the PPARγ–RXR heterodimer structure, indicates that this mutation involve a conserved aminoacid, which forms part of the extended DNA binding domain in the hinge region of the receptor. This residue interacts with bases in the minor groove upstream of the PPARE, and this substitution is predicted to destabilize such contacts. This mutation represents a novel mechanism whereby loss of receptor interaction with DNA is associated with human metabolic disease.
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Guglielmi, Marco. « Indagini multidisciplinari per la caratterizzazione di sedimenti di mare profondo ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
La tesi è incentrata sull'analisi di una carota prelevata nel mar Ionio al fine di evidenziare eventuali strutture legate al vulcanesimo di fango. La carota è stata prelevata nell'ambito della campagna SEISMOFAULTS 2017 condotta da CNR-ISMAR e IGAG con INGV. Sono descritte le diverse analisi di laboratorio condotte sulla carota, principalmente di tipo sedimentologico, fisico (suscettività magnetica) e geofisico (analisi di profili sismici). Il confronto incrociato dei dati ottenuti sperimentalmente ha fornito informazioni riguardanti la natura delle strutture osservate nella carota e nei dati bati-morfologici.
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Leo, Folliero Antonio. « Arricchimento semantico dei cataloghi digitali dei beni culturali, una proposta di ontologia compatibile agli standard CIDOC-CRM finalizzata alla descrizione in termini ontologici del tracciato standard ICCD - OA - Opera e oggetto d’Arte ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13110/.

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Résumé :
Il bene culturale, soggetto della tesi, per il quale si vuole proporre un'ontologia di riferimento è l’opera e oggetto d’arte, documentato attraverso la normativa OA (definita dall’ Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione). La tesi dapprima fornirà un’ontologia comune a più beni culturali, nello specifico opera e oggetto d’arte, fotografia, reperto storico, denominata CICDO Ontology, in seguito specializzerà il modello ontologico ottenuto, aggiungendo la descrizione in termini ontologici delle informazioni relative solo al tracciato OA ottenendo un’ontologia dedicata definita CICDO-OA Ontology. In entrambi i casi si descriverà la mappatura delle informazioni catalografiche in statement RDF compatibili allo standard CIDOC-CRM.
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Fiore, Daniele. « Logica dell'identità e delle descrizioni ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6914/.

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Résumé :
Lo scopo della tesi è studiare la logica dell'identità e delle descrizioni attraverso l'introduzione di metodi sempre più sofisticati che ci permettano di intraprendere attivamente questo studio, senza limitarci a recepire passivamente dei contenuti. L'approccio scelto è quello della deduzione naturale, in particolare il metodo delle derivazioni introdotto da Frederick Fitch.
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VAVLA, MARINELA. « Atassie eredodegenerative ad esordio precoce : descrizione del pattern di alterazione patologica mediante neuroimaging avanzato e studio neuropsicologico per la definizione di indicatori paraclinici utili al monitoraggio dell'evoluzione o alla verifica di efficacia del trattamento ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424154.

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Background/aims Friedreich's ataxia (FRDA) is an autosomal-recessive neurodegenrative conditions caused by a GAA repeat triplet. There are no quantitative objective biomarkers to show reliable correlations with progression rate and disease severity. Methods or Materials or Case Report Twenty-one early-onset molecularly-defined FRDA patients underwent clinical-neuropsychological assessment. A subgroup of patients (n=17) and age-matched healthy controls (HC) underwent a neuroimaging study protocol on a 3T-MRI (DTI, fMRI). Non-parametric voxel-based permutations were performed on the WM-maps regions-of-interest (ROI), via a general linear model (GLM) (p<0.05). An fMRI sequence was acquired during a simple block-design finger-tapping task. Results All patients were homozygous for GAA expansion (mean GAA1 653.7±221), but one with a point-mutaion/170GAA. Age-at-onset: 10.6±4.6yrs, age-at-assessment 26.9±10.3yrs, disease-duration 16.3±8.8yrs. Deficit on executive and attentive functions were ob-served. We found altered FA and MD parameters, through voxel- and ROI-based analysis, in the cerebellar peduncles; corticospinal, lemnisceal systems, major commissural fibres, thalamic and optic radiations. A finger-tapping task demonstrated significantly higher cerebellar-cortex activation (lobule V, IV) in HC compared to FRDA. Conclusion We report our clinical and neuroimaging experience of a FRDA cohort in order to explore WM con-nectivity and motor dysfunction. DTI changes in selected areas and BOLD-signal in the cerebellar, ipsilateral cerebellar-cortex in response to a simple motor task show strong intergroup-discriminating power and may prove to be useful paraclinical disease markers. A longitudinal study is needed to investigate and validate the sensitivity of these indicators.
Atassia di Friedreich (FRDA) e' una malattia neurodegenrativa a decorso progressivo. E' causata dall'espansione della tripletta GAA. Non esistono biomarkatori soggettivi per dimostrare efficacemente correlazioni valide con la progressione e la gravita' di malattia. Metodi: Abbiamo valutato 21 pazienti tramite un protocollo clinico/neuropsicologico. Un sottogruppo di 17 pazienti ed un gruppo di 13 soggetti sani sono stati sottoposti ad uno studio con protocollo di neuroimaging DTI e fMRI su uno scanner di 3Tesla. Sono state eseguite delle valutazioni non parametriche tipo permutazioni voxel-based sulle regioni di interesse (ROI) della sostanza bianca dell'encefalo tramite l'utilizzo di una modello lineare generale (GLM) (p < 0.05). Una sequenza di fMRI e' stata acquisita come semplice disegno a blocco di un compito motorio tipo finger tapping. Risultati: Tutti i pazienti erano omozigoti per l'espansione GAA (media GAA1 653.7±221), uno di loro era eterozigote con 170 GAA ed una mutazione puntiforme. Eta' all'esordio 10.6, eta' alla visita 26.9±10.3aa, durata di malattia 16.3±8.8aa. Sono stati rilevati deficit delle funzioni attentive ed esecutive. Sono stati evidenziati alterazioni a carico dei parametri FA e MD, tramite un analisi voxel-based e ROI based localizzate come segue: peduncoli cerebellari, sistemi di fibre corticospinali, lemniscali, le grandi fibre commissurali, radiazioni ottiche e talamiche. Dall'analisi della fMRI con il compito motorie, e' risultato una maggiore attivazione della corteccia cerebellare (lobuli V e VI) nei controlli rispetto ai pazienti. Conclusioni Riportiamo uno studio clinico e di neuroimaging dalla nostra esperienza con un campione di pazienti con FRDA con l'obiettivo di esplorare la connettivita' e la funzionalita' motoria. Le variazioni DTI ed il segnale BOLD nella corteccia cerebellar in risposta ad uno stimolo motorio dimostrano una capacit' discriminativa intergruppo e potrebbero risultare marcatori paraclinici utili. Futuri studi longitudinali sono necessari per stdudiare e validare la sensitivita' di questi indicatori.
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Latrofa, Vincenzo <1990&gt. « L'Epistola sulle definizioni e descrizioni delle cose di al-Kindī ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4763.

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Résumé :
La tesi parte da una discussione del ruolo di al-Kindī nel movimento di traduzione greco-arabo e sul rapporto fra questo filosofo e la corrente teologica predominante nella sua epoca. Successivamente si approda ad una discussione più dettagliata delle definizioni in filosofia, della sua "Epistola" che verrà tradotta e di cui saranno analizzate alcune specifiche defizinioni
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Imperiale, Stefania <1983&gt. « Contar por imágenes : la narrativa de Juan Benet ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3005.

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Résumé :
La presente tesi studia le descrizioni che appaiono nella narrativa dello scrittore spagnolo Juan Benet (1927-1993). Voce singolare nel panorama letterario spagnolo del dopoguerra, Benet è uno dei romanzieri più eccellenti del XX secolo. Lontano dalle rappresentazioni mimetiche degli scrittori a lui contemporanei, Benet -ingegnere civile di professione e scrittore e pittore per diletto- usa con particolare enfasi l’immagine in lunghe descrizioni per sabotare la costruzione della trama di qualunque storia, fittizia e testimoniale, convinto che ogni sintesi basata sulla ragione sia artificiosa e quindi inaffidabile. La tesi si concentra sull’analisi di queste descrizioni definite dall’autore “estampas”. L’approccio ermeneutico proposto è inedito. Applicando le teorie sull’immagine di Walter Benjamin e successivamente attualizzate da Georges Didi-Huberman, si vedrà come le descrizioni di Benet coagulano tempi e saperi eterogenei che a volte aiutano altre complicano il processo di lettura.
La investigación estudia las descripciones que aparecen en la narrativa del escritor Juan Benet (1927-1993). Voz singular en el panorama literario español de la posguerra, Benet es uno de los novelistas más destacables del siglo XX. Lejano de las representaciones miméticas de los escritores contemporáneos, Benet -ingeniero civil de profesión y escritor y pintor por afición- usa con particular énfasis la imagen en amplias descripciones para sabotear la construcción de la trama de cualquier historia, ficticia o testimonial, convencido de que cualquier síntesis basada en la razón es artificial. La tesis se centra en el análisis de estas descripciones definidas por el mismo autor “estampas”. El planteamiento hermenéutico propuesto es inédito. Aplicando las teorías sobre la imagen de Walter Benjamin, posteriormente actualizadas por Georges Didi-Huberman, se verá cómo las descripciones de Benet coagulan tiempos y saberes heterogéneos que a veces ayudan otras complican el proceso de lectura.
This study investigates the use of descriptions in the oeuvre of the Spanish writer Juan Benet (1927-1993). An exceptional voice in the history of Spanish post-war literature, Benet is one of the greatest novelists of the twentieth century. Unlike many authors of his time, he does not draw on mimetic representations, but makes use of long descriptions. The use of descriptions allows Benet to disrupt the process of plot construction in any narrative, fictional or nonfictional, since he firmly believes that any account based on reasoning is artificial and unreliable. Suggesting an innovative hermeneutic approach, this thesis focuses on the analysis of these descriptions, that the author calls “estampas”. Relying on Walter Benjamin's ideas on image, lately actualized by Georges Didi-Huberman, I explore how Benet's descriptions combine heterogeneous times and information to either help or complicate the process of reading.
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