Littérature scientifique sur le sujet « Danno potenziale »

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les listes thématiques d’articles de revues, de livres, de thèses, de rapports de conférences et d’autres sources académiques sur le sujet « Danno potenziale ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Articles de revues sur le sujet "Danno potenziale"

1

Sileno, Giuseppe, Teresa Rampino, Gianluca Marchi, Maria Luisa Scaramuzzi, Gianluca Fasoli, Francesca Montagna, Antonio Dal Canton et Pasquale Esposito. « Trattamento del danno renale da iperbilirubinemia mediante plasma adsorbimento/perfusione ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 3 (10 février 2013) : 228–31. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1042.

Texte intégral
Résumé :
L'iperbilirubinemia severa si associa spesso al danno renale acuto (AKI), soprattutto in pazienti con livelli di bilirubinemia pari a 20–25 mg/dL. Considerando la potenziale tossicità renale della bilirubina, è possibile che la rimozione di tale sostanza dal plasma rappresenti un modo per migliorare la funzione renale nei pazienti con AKI associato a iperbilirubinemia. Qui presentiamo il caso di un uomo di 47 anni, ricoverato per ittero ingravescente e ascite. All'anamnesi il paziente presentava una mielofibrosi idiopatica, associata a epatopatia con valori di bilirubina stabili intorno ai 4 mg/dL. Al momento del ricovero, la bilirubinemia era pari a 45 mg/dL, con valori di creatininemia di 2.1 mg (valore precedente 0.7 mg/dL). La biopsia epatica mostrava un quadro di severa colangite linfogranulocitaria. Per il peggioramento del quadro ematochimico (bilirubinemia 59.7 mg/dL e creatininemia 4 mg/dL), una volta escluse cause funzionali di insufficienza renale e la sindrome epato-renale, sospettando un danno renale da iperbilirubinemia, abbiamo iniziato il trattamento con plasma adsorbimento/perfusione (PAP). Tale metodica si basa sulla rimozione selettiva della bilirubina dal plasma mediante una specifica resina adsorbente. Dopo il trattamento, si assisteva a una riduzione dei livelli di bilirubina sierica fino a 24 mg/dL, associata a un significativo miglioramento della funzione renale. Tuttavia, circa dieci giorni dopo l'inizio della PAP, il paziente decedeva per shock settico. Questo caso rappresenta un'ulteriore prova della potenziale nefrotossicità della bilirubina, suggerendo che la PAP potrebbe essere una valida opzione terapeutica nei pazienti con danno renale acuto secondario a iperbilirubinemia.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Di Luca, Annalisa, et Rosetta Cappelluccio. « Riflessioni sull'abuso sessuale da parte delle madri. Rivelazioni, trauma e trattamento dei bambini abusati dalle donne ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 3 (janvier 2021) : 115–38. http://dx.doi.org/10.3280/mal2021-003006.

Texte intégral
Résumé :
L'abuso sessuale da parte di donne è poco rilevato, probabilmente per uno stereotipo che identifica la donna come ottimo caregiver e non come un potenziale aggressore (O'Brien, Margolin, John, & Krueger, 1991; Saradijan, 1996). Analizzeremo i numeri dell'abuso ma-terno e di come incida nelle fasi di rivelazione, valutazione del danno e trattamento. È molto più probabile che, a causa del ruolo di cura, l'abuso venga confuso con comportamenti af-fettuosi accettabili, rispetto allo stesso abuso commesso da un uomo. Si tratta, quindi, di gravi esperienze traumatiche precoci, che generano necessariamente una dissociazione pro-tettiva del Sé, vincolata ad un segreto collusivo. Attraverso i casi vorremmo mostrare come in questi minori il danno sia rilevante e sia presente vergogna e identificazione con l'aggressore.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Castro de la Mata, Gonzalo, Zeinab El-Bakri, Jan Mattsson, Dilek Barlas et Jordan Burns. « THE WORLD BANK INSPECTION PANEL : ACCOUNTABILITY AND LEARNING ». Il Politico 84, no 1 (25 juin 2019) : 70–82. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.53.

Texte intégral
Résumé :
L’Inspection Panel della Banca Mondiale è stato il primo meccanismo indipendente (IAM) finalizzato a ricevere denunce da parte di persone che lamentavano un danno derivante dalla potenziale mancanza di sostegno alle politiche e alle procedure delle istituzioni finanziarie internazionali. Dal 1993 il Panel ha trattato denunce riguardanti i progetti della Banca Mondiale su richiesta delle comunità interessate e ha contribuito a porre rimedio ai relativi danni. L’articolo descrive dettagliatamente questi risultati, con particolare riguardo all’ “apprendimento istituzionale”, soffermandosi inoltre sulla collana Emerging Lessons Series del Panel stesso, una serie di pubblicazioni recenti che riassumono le esperienze derivanti da casi relativi a: reinsediamento involontario, popolazioni indigene, valutazione ambientale, consultazione e divulgazione. L’articolo si conclude con una discussione dei recenti miglioramenti apportati all’attività del Panel, sottolineando il suo ruolo nel promuovere comportamenti responsabili attraverso le procedure operative adottate e il successivo “apprendimento istituzionale”.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Masola, V., S. Granata, M. Proglio, G. Gambaro, A. Lupo et G. Zaza. « Eparanasi : un nuovo biomarker di fibrosi e un potenziale target farmacologico per ridurre la progressione del danno renale cronico ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 2 (26 janvier 2018) : 10–15. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1131.

Texte intégral
Résumé :
Il trattamento poli-farmacologico ha determinato, nel corso degli anni, un significativo rallentamento della progressione della malattia renale cronica verso lo stadio di uremia terminale, ma siamo ancora distanti dallo sviluppo di interventi terapeutici in grado di bloccare questo inesorabile e irreversibile processo. Studi clinico-patologici hanno chiaramente dimostrato che il principale elemento coinvolto nel danno renale è la fibrosi tubulo-interstiziale e che il meccanismo patogenetico alla base di questa condizione ha inizio in larga parte nel compartimento tubulare. In particolare, il processo di transizione epitelio-mesenchimale gioca un ruolo importante nella genesi del danno cronico. Durante questo processo, le cellule epiteliali tubulari subiscono un incremento significativo di markers di superficie di natura mesenchimale e, grazie al rimodellamento del citoscheletro e alla degradazione della membrana basale, sono in grado di migrare nell'interstizio dove svolgono un ruolo chiave nel processo patogenetico. In questo contesto, sembra avere un ruolo chiave l'enzima eparanasi, una endo-β-D-glucuronidasi che taglia le catene dell'eparan-solfato a livello di siti specifici intracatena, e partecipa attivamente alla degradazione e al rimodellamento della matrice extracellulare. La degradazione dei vari costituenti dell'ECM, inclusi i proteoglicani eparan-solfato fa-vorisce il rilascio di fattori trofici quali il FGF-2 che induce l'espressione dei marcatori mesenchimali alfa-SMA, VIM e FN, porta alla degradazione della membrana basale mediante la secrezione di metalloproteinasi della matrice ed aumenta la motilità cellulare. L'epressione dell'eparanasi è regolata da fattori di trascrizione, dalla metilazione del DNA e da varie molecole endogene. L'importanza di questo enzima è stata confermata clinicamente dal riscontro di una sua iperespressione in preparati istologici di biopsie effettuate in soggetti affetti da nefropatie croniche (per esempio, nefropatia diabetica). Pertanto visto l'importante ruolo dell'eparanasi sono in fase di standardizzazione numerose strategie per inibire la sua espressione genica e/o la sua attività enzimatica. Infine, è stato proposto il suo possibile utilizzo come biomarker di progressione del danno tubulo-interstiziale da utilizzare routinariamente in ambito nefrologico.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Cataldo, Stefania. « Post-Acute Covid-19 Syndrome : manifestazioni cardiovascolari in ottica Pnei e potenziale ruolo della terapia integrata ». PNEI REVIEW, no 2 (novembre 2022) : 92–107. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-002009.

Texte intégral
Résumé :
La possibilità di un coinvolgimento cardiovascolare in corso di Covid-19 è emersa fin dall'esordio della pandemia. La Post-Acute Covid-19 Syndrome (PACS) è la persistenza di sintomi o complicanze oltre 4 settimane dall'esordio della malattia. Colpisce il 32-72% dei pazienti. Possono essere presenti dispnea (42-66%), palpitazioni (9-10,9%) e dolore toracico (5-21,7%). Scopo del presente lavoro è analizzare i principali meccanismi alla base del coinvolgimento cardiovascolare in fase acuta e post-acuta in ottica Pnei e presentare le possibilità offerte dalla terapia integrata. Risposta infiammatoria sistemica, infiammazione localizzata sia endoteliale che pericardica, disautonomia e disregolazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone sono spesso presenti in maniera simultanea e amplificati dallo stress. Tali meccanismi si affiancano alla possibilità di un danno diretto ai cardiomiociti da parte del virus. I quadri cinici che ne originano sono variegati e complessi. Occorre pertanto tener conto dei molteplici fattori che influenzano la risposta individuale all'infezione e utilizzare un approccio terapeutico personalizzato, multisistemico, multidisciplinare e integrato. Particolare cura andrà posta alla nutrizione, al ripristino dell'eubiosi, alla graduale ripresa dell'attività fisica, all'approccio psicoterapico e alla cura degli aspetti socio-ambientali a cui eventualmente affiancare discipline corporee, pratiche respiratorie e tecniche di stimolazione vagale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Pieruzzi, F. « La denervazione renale transcatetere : il ruolo del nefrologo ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 4 (26 janvier 2018) : 1–7. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1165.

Texte intégral
Résumé :
Studi clinici recenti hanno dimostrato che la denervazione renale bilaterale con catetere a radiofrequenza riduce significativamente i valori pressori nell'ipertensione resistente. All'efficacia antipertensiva si associa una significativa riduzione dell'ipertono simpatico, dell'insulino-resistenza e del danno d'organo cardio-renale. La procedura si è rivelata pressoché priva di effetti collaterali. Sebbene i dati della letteratura sull'efficacia antipertensiva della denervazione renale transcatetere siano solidi, solo un'analisi dell'utilizzo in campo clinico di questa metodica potrà fornire un reale parametro di giudizio sulle modalità di esecuzione della procedure nelle diverse realtà cliniche sul territorio nazionale. Per questo scopo è stato istituito il Registro Prospettico Italiano che raccoglie dati sull'efficacia e la sicurezza della denervazione renale a breve e a lungo termine. Tuttavia non sono ancora noti gli effetti della procedura sulla funzione renale, la proteinuria e il bilancio del sodio, in particolare nel lungo termine. Queste conoscenze potranno permettere di estendere le indicazioni attuali della procedura anche in altre condizioni patologiche caratterizzate da ipertono simpatico e di valutare l'impatto del costo-beneficio della denervazione renale come un potenziale trattamento alternativo alle tradizionali strategie farmacologiche.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Marangella, Martino, Cristiana Bagnis, Francesca Bermond, Silvia Berutti, Laura Fabbrini, Paolo Gabella, Cristina Marcuccio, Giorgio Soragna, Alberto Tricerri et Corrado Vitale. « Update sulla calcolosi renale ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 4 (1 septembre 2014) : 299–303. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1061.

Texte intégral
Résumé :
Molti lavori recenti analizzano l'associazione fra calcolosi renale e altre patologie non trasmissibili tipiche dei paesi industrializzati. I dati epidemiologici, su casistiche ampie, indicano un aumento di incidenza della calcolosi in pazienti con sindrome metabolica, obesità e ipertensione. Viene anche descritto un aumento del rischio di infarto miocardico e di ictus nei litiasici. Si ipotizza che il denominatore comune in queste patologie sia l'aumento della resistenza all'insulina. Questo causa alterazioni della biochimica urinaria, pH più acido e riduzione della citraturia, tali da aumentare il rischio litogeno. Nel ratto diabetico è stata descritta una steatosi renale che riduce l'ammoniogenesi e che è reversibile con una terapia con PPARγ. Il pioglitazone è stato efficace nel ridurre il danno renale indotto nel ratto da etilen glicole. Altra associazione nota è quella fra calcolosi renale e gotta. Due recenti studi documentano un'incidenza della calcolosi calcica e non solo urica nella gotta, con anomalie metaboliche in parte simili a quelle dei pazienti non gottosi. L'indagine TC mostra che l'incidenza di calcolosi è sottostimata nella gotta e, inoltre, la calcolosi, in alcuni pazienti, precede anche di molti anni l'attacco gottoso. Un altro argomento analizza il potenziale effetto che favorisce la calcolosi nelle donne trattate con calcio e vitamina D. Emergono un modesto ma significativo aumento del rischio litogeno indipendente da altre covariabili e un conseguente invito all'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. La chirurgia bariatrica per la correzione della grave obesità era, in passato, gravata da un elevato rischio di calcolosi renale iperossalurica con quadri anche di ossalosi severa. Negli ultimi anni si sono diffuse tecniche meno litogene come il bendaggio gastrico e il bypass gastrico alla Roux. Iperossaluria e ipocitraturia conseguono a questi interventi e il rischio di calcolosi è di gran lunga inferiore, ma restano segnalazioni in letteratura di casi di ossalosi renale specialmente dopo bypass gastrico alla Roux.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Kernberg, Otto F. « Correlati neurobiologici della teoria delle relazioni oggettuali ». SETTING, no 44 (mars 2021) : 41–77. http://dx.doi.org/10.3280/set2020-044003.

Texte intégral
Résumé :
Quella che segue è una panoramica dell'attuale concettualizzazione neurobiologica dello sviluppo precoce, rilevante per le ipotesi della teoria psicoanalitica contemporanea delle relazioni oggettuali. Mi propongo di rivedere brevemente alcune aree fondamentali dell'indagine neurobiologica che, insieme, forniscono uno sfondo neurobiologico e una base per l'analisi dello sviluppo precoce delle relazioni oggettuali interiorizzate. Le aree pertinenti dello sviluppo neurobiologico includono: l'attivazione dei sistemi affettivi, la differenziazione sé/altri, lo sviluppo di una teoria della mente e dell'empatia, l'evoluzione della struttura del Sé e lo sviluppo dei processi di mentalizzazione. Parto da una breve panoramica del concetto psicoanalitico di organizzazione di personalità, che dovrebbe aiutarci a illustrare l'interazione tra disposizioni genetiche presunte e funzioni psicologiche correlate disponibili su base costituzionale, da un lato, e la presunta influenza delle relazioni oggettuali precoci sullo sviluppo della personalità, dall'altro. Le componenti di base dell'organizzazione di personalità comprendono: il temperamento, il carattere, l'identità, i sistemi valoriali e l'intelligenza (1). Il temperamento è determinato geneticamente, su base costituzionale, e consiste nella reattività dell'organismo agli stimoli ambientali in termini di risposte affettive, cognitive e comportamentali. Da un punto di vista psicoanalitico, gli affetti come sistemi motivazionali primari sollevano delle domande sul grado in cui le pulsioni siano costituite dall'integrazione dei corrispondenti affetti positivi ("libidici") o negativi ("aggressivi") e sul grado in cui gli affetti siano espressioni delle corrispondenti pulsioni sottostanti. In ogni caso, gli affetti danno il via alle interazioni Sé/altro e l'interiorizzazione di queste interazioni, sotto forma di memoria affettiva, determina i modelli comportamentali interiorizzati (secondo la terminologia dell'Attaccamento: IWMS) ovvero delle relazioni oggettuali interiorizzate (nei termini della teoria psicoanalitica delle relazioni oggettuali). Questi modelli o relazioni oggettuali interiorizzati gradualmente andranno a determinare dei pattern di comportamento abituale integrati di reazione, che costituiranno il carattere. L'organizzazione soggettiva dell'esperienza del Sé, in quanto parte delle relazioni oggettuali interiorizzate, si consolida gradualmente in un concetto integrato del Sé, con un'organizzazione in parallelo del concetto degli altri significativi; in altre parole, l'identità normale (4). L'identità normale rappresenta il correlato soggettivo del carattere, mentre il carattere riflette l'espressione comportamentale dell'identità, in quanto integra dinamicamente i pattern comportamentali. La progressiva interiorizzazione delle regole generali e non strumentali del comportamento sociale o del sistema dei valori etici (il "Super-Io", in termini psicoanalitici) costituisce un secondo livello di organizzazione di personalità, derivato dall'interiorizzazione delle relazioni oggettuali. Infine, il vero potenziale per l'inquadramento cognitivo delle esperienze affettive, e di tutte le esperienze percettive in generale, con il potenziale di astrazione dall'esperienza concreta delle regole generali e della comprensione della relazione tra se stessi e l'ambiente fisico e psicosociale costituisce l'intelligenza.Oggi è del tutto chiaro che i principali affetti primari emergono molto presto, e compaiono per la prima volta dopo poche settimane o mesi dalla nascita. Le strutture neurobiologiche e i sistemi dei neurotrasmittitori che determinano gli affetti esistono già al momento della nascita. Questi affetti primari comprendono: gioia, rabbia, sorpresa, paura, disgusto, tristezza (molto trascurato!), eccitamento sensuale delle superfici corporee, che costituisce la base della capacità di eccitazione sessuale
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Dreer, Silvia. « E-Learning als Möglichkeit zur Unterstützung des selbstgesteuerten Lernens an Berufsschulen ». MedienPädagogik : Zeitschrift für Theorie und Praxis der Medienbildung 2008, Occasional Papers (12 juin 2008) : 1–25. http://dx.doi.org/10.21240/mpaed/00/2008.06.12.x.

Texte intégral
Résumé :
Im Mittelpunkt dieses Beitrages steht die Frage, wie durch die Potenziale von ELearning selbstgesteuertes Lernen an berufsbildenden Schulen (Berufsschulen) unterstützt werden kann und wie diese neuen Lernangebote im Unterricht effektiv genutzt werden können. Dann werden bereits vorhandene empirische Belege zum selbstgesteuerten Lernen aufgearbeitet und unterschiedliche Möglichkeiten zur Förderung des selbstgesteuerten Lernens betrachtet bzw. welche Lernumgebungen notwendig sind, um selbstgesteuertes Lernen zu ermöglichen. Es wird auf die Besonderheiten von E-Learning eingegangen und eine mediendidaktische Konzeption realisiert. Im Rahmen der empirischen Untersuchung wird untersucht, ob selbstgesteuertes Lernen durch E-Learning unterstützt werden kann. Den Abschluss bildet eine Abschätzung des mediendidaktischen Potenzials von Lernumgebungen die selbstgesteuertes Lernen unterstützen in Hinblick auf den Unterricht in berufsbildenden Schulen.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Pelliccioli, G. P., O. Presciutti, P. Floridi, S. Campanella, P. Chiarini, R. Tarducci et M. Zampolini. « La risonanza magnetica funzionale nello studio della riorganizzazione plastica cerebrale, post-ictale ». Rivista di Neuroradiologia 10, no 2_suppl (octobre 1997) : 31. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s209.

Texte intégral
Résumé :
Negli ultimi anni lo studio dei meccanismi di recupero funzionale dopo ictus è progredito grazie all'utilizzo di nuove tecniche di indagine sia con immagini che con registrazione elettrofisiologiche. L'interesse è accentuato dal potenziale utilizzo di queste conoscenze per mettere a punto opportuni programmi terapeutici e riabilitativi. Scopo di questo lavoro è stato quello di indagare mediante Risonanza Magnetica funzionale (fMR) quali aree motorie fossero coinvolte nel recupero dopo ictus cerebrale. Sono stati studiati 10 pazienti con ictus sottocorticale ischemico (5 con emiparesi destra e 5 con emiparesi sinistra) in buon recupero funzionale. L'età media era 59,1 anni (min 37, max 84). Tutti i pazienti sono stati indagati effettuando uno studio per immagini e funzionale. La fMR è stata realizzata con apparecchiatura General Electric 1,5 T mediante sequenze SPGR (TR/TE 64/48 ms, Flip Angle 17°, FOV 22×6 cm2, matrice 256times128, spessore di strato 6 mm) costituite da 3 sezioni assiali oblique contigue, parallele alla linea inter-commissurale, condotte a livello della corteccia motoria. L'esame funzionale è stato preceduto da uno studio convenzionale utilizzato per dimostrare le lesioni, per programmare le sequenze funzionali e per fornire una correlazione anatomica ai pixel attivati. La fMR è stata effettuata alternando acquisizioni ottenute durante un movimento delle dita con sequenze eseguite in condizioni di riposo sia per la mano paretica che per quella sana. Per l'elaborazione è stata usata la tecnica “cross correlation” con soglia usando la “box-car” come forma d'onda di riferimento. Sono stati considerati “attivati” i pixel con coefficiente di correlazione (CC) ≥ 70% del CC massimo. I pixel selezionati, codificati mediante colorazione e sovrapposti alle immagini anatomiche, sono stati quantificati con apposito programma, suddivisi per aree motorie corticali. I risultati hanno evidenziato un'attivazione bilaterale durante il movimento della mano paretica mentre si è registrata un'attivazione controlaterale più selettiva durante il movimento della mano sana. Nell'emisfero omolaterale alla paresi si è inoltre rilevato un incremento dell'attivazione nelle aree premotoria e supplementare motoria. Questi dati sembrerebbero dimostrare che una maggiore attivazione delle aree motorie corticali omolaterali alla lesione sia un importante meccanismo di compenso al danno funzionale conseguente ad ictus. Tale attivazione può avere un duplice significato: un rinforzo delle vie discendenti cortico-spinali già presenti nel soggetto sano e un ausilio funzionale da parte delle aree premotoria e supplementare motoria verso il lato lesionato.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Thèses sur le sujet "Danno potenziale"

1

Carizzo, Albino. « La Pentraxina 3 : un potenziale marcatore di danno endoteliale nell’ipertensione arteriosa ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/2195.

Texte intégral
Résumé :
2014 - 2015
Background - The pentraxin 3 (PTX3) is a protein of the acute phase of inflammation which represents the prototype of the long pentraxins. In the last years, numerous studies have correlated the elevated plasma levels of PTX3 with cardio- and cerebrovascular diseases and recently with high blood pressure. To date, there are no studies showing whether PTX3 is able to exert a direct action on the vascular component. Methods and Results - Through in vitro experiments of vascular reactivity and ultrastructural analysis, we have shown that PTX3 induces, per se, dysfunction and morphological changes in the endothelial layer through the the complex P-selectin / metalloproteinase-1 (MMP1). In vivo studies have shown that the administration of PTX3 in wild-type mice induces endothelial dysfunction and increased blood pressure, an effect which is absent in the P-selectin knockout mice. Finally, by ELISA technique, we demonstrated that hypertensive patients (n = 31) have higher plasma levels of PTX3, P-selectin and MMP1 compared to normotensive patients (n = 22). Conclusion - Our data show, for the first time, the direct role of PTX3 on vascular function and blood pressure homeostasis, identifying the molecular mechanisms involved. The results obtained in humans, suggest that PTX3, P-selectin and MMP-1 may be new biomarkers to predict the onset of vascular dysfunction in hypertensive patients. [edited by author]
XIV n.s.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Cozzi, V. « Pentraxina 3 come potenziale marcatore di danno endoteliale in gravidanze complicate da preeclampsia e ritardato accrescimento intrauterino ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/174026.

Texte intégral
Résumé :
Objectives: Endothelial dysfunction typical of preeeclampsia (PE) is the result of an excessive maternal inflammatory response to pregnancy. PE can occur alone or together with intrauterine growth restriction (IUGR). We investigated PTX3 in maternal, fetal and placental compartments in complicated pregnancies. Study design: Maternal blood samples were collected during the III trimester in 53 PE, 43 IUGR and 50 normal pregnancies. Fetal samples were collected from the umbilical vein in 26 PE, 23 IUGR and 26 normal pregnancies at elective cesarean section. PTX3 plasma levels were determined by ELISA. Pattern and site of expression of PTX3 was studied by immunohistochemistry (IHC) on placenta, decidual bed and maternal peritoneum. Results: PE and IUGR pregnancies showed significantly higher median maternal PTX3 levels vs normal pregnancies (24.8 and 9.9 vs 3.8 ng/ml; p<0.001). IUGR showed significantly lower levels than PE (p<0.001). Severe PE revealed higher levels (33.1 vs 17.1 ng/ml, p<0.001) than mild PE. Severe PE with HELLP presented significantly higher levels. IHC on placenta and decidual bed biopsies showed similar expression in pathologic compared to normal cases. Maternal peritoneum expressed a significantly higher signal in the endothelium of pathological vs normal pregnancies. PTX3 was detected in the fetal circulation with values significantly higher in IUGR thsn in normal fetuses with a trend towards higher values in correlation with IUGR severity. Conclusions: We report elevated maternal levels of PTX3 in PE and IUGR pregnancies. PTX3 levels correlated to clinical severity of disease with higher PTX3 levels in severe than in mild PE, IUGR without clinical PE were significantly different from both normal and PE pregnancies. PTX3 increase may represent the expression of endothelial systemic damage on the maternal side. Moreover, PTX3 is detected in fetal blood and is significantly incresased in IUGR fetuses likely reflecting endothelial damage.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Lonati, C. « MODIFICAZIONI FENOTIPICHE DELL¿ARTERIA BASILARE E RIPERCUSSIONI PERIFERICHE DURANTE EMORRAGIA SUBARACNOIDEA. POTENZIALE TERAPEUTICO DELLE MELANOCORTINE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/217473.

Texte intégral
Résumé :
Background: L'emorragia subaracnoidea (ESA) è una condizione patologica caratterizzata da un accumulo di sangue nello spazio subaracnoideo conseguente a trauma cranico o rottura di un aneurisma. Il decorso clinico è gravato da complicanze cerebrovascolari e sistemiche che peggiorano significativamente la prognosi del paziente. La complicanza più comune e grave dell’ESA è il vasospasmo dell’arteria basilare, che può causare ischemia cerebrale. L'intensa reazione infiammatoria che si sviluppa nello spazio subaracnoideo costituisce un importante fattore patogenetico del vasospasmo. Le complicanze periferiche infettive e infiammatorie,assai frequenti in pazienti con ESA, sembrano essere anche una conseguenza diretta del danno cerebrale. Infatti, il rilascio di citochine nel SNC attiva in modo incontrollato l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, il sistema nervoso simpatico e la via anti-infiammatoria colinergica. Ciò causa l’induzione di uno stato di immunodepressione che aumenta la suscettibilità dell'organismo alle infezioni. Contemporaneamente, nei tessuti periferici, si verifica l'attivazione della risposta flogistica e dell’infiltrazione leucocitaria. Ad oggi, non esiste ancora una strategia risolutiva per il trattamento dell’ESA. Le melanocortine potrebbero costituire un'opportunità terapeutica innovativa. Tali peptidi, derivati dal precursore pro-opiomelanocortina, sono rappresentati principalmente dall’l'ormone -melanocitostimolante (-MSH) e dalll'adrenocorticotropina (ACTH). Essi esercitano potente attività anti-infiammatoria, anti-piretica e immunomodulante. Gli effetti delle melanocortine si esplicano attraverso la modulazione dell’espressione di mediatori pro-infiammatori e l’attivazione di circuiti neurali immunomodulanti endogeni. Obiettivi Della Ricerca: L'obiettivo generale è proporre un nuovo approccio terapeutico per il trattamento dell’ESA. Gli scopi specifici erano: A) Identificare e caratterizzare le modificazioni molecolari indotte a livello dell'arteria basilare e negli organi periferici (milza, fegato e intestino) durante ESA sperimentale; B) Valutare l'efficacia della terapia con una melanocortina sintetica nel prevenire o attenuare le alterazioni associate all'ESA. Lo studio è articolato in 3 fasi: 1) Sviluppo del modello di ESA nel ratto; 2) Analisi molecolare delle ripercussioni precoci e tardive nell’arteria basilare e in periferia; 3) Valutazione dell’efficacia terapeutica delle melanocortine. Risultati: Ottimizzazione e standardizzazione della procedura basata su singola iniezione di sangue autologo in cisterna magna per indurre l’ESA nel ratto. L’analisi di gene profiling indica che l’ESA induce già a 4 ore una profonda alterazione del profilo di espressione dell’arteria basilare. La valutazione del calibro dell'arteria a 5 giorni mostra una riduzione del diametro vascolare del 50%. I risultati preliminari in organi periferici forniscono indicazioni circa la capacità dell’ESA di attivare una risposta extracerebrale e incoraggiano il proseguimento della ricerca allo scopo di caratterizzare in maniera più approfondita tale fenomeno. Il trattamento sistemico con la melanocortina sintetica NDP-MSH ha prevenuto molte delle alterazioni indotte dall’ESA nell’arteria basilare. L’effetto protettivo sembra essere esercitato attraverso la modulazione di diverse vie di segnalazione. NDP-MSH ha ridotto significativamente la vasocostrizione dell’arteria basilare a 5 giorni post-ESA.
Background: Subarachnoid hemorrhage (SAH) is a pathological condition caused by bleeding into the subarachnoid space. Central and peripheral complications worsen patient outcome. Vasospasm is a severe central complication of SAH. It can cause ischemia and permanent brain damage or death. Bleeding-induced inflammation in the subarachnoid space contributes to vasospasm pathogenesis. In addition, peripheral organs develop inflammatory and infectious complications that seem to be a direct consequence of central injury. Indeed, cytokine production induced by brain damage causes activation of hypothalamic-pituitary-adrenal axis, sympathetic nerve signalling and cholinergic anti-inflammatory pathway. These signals induce immunodepression that could partly account for SAH-related increased susceptibility to infection. In peripheral tissues, activation of 2-adrenoreceptors triggers local inflammatory response and leukocyte recruitment. No consistently efficacious therapies have been identified and implemented in clinical practice for this dire condition. Treatment with melanocortins could constitute an innovative therapeutic strategy. Melanocortin peptides, such as -melanocyte-stimulating hormone (-MSH) and adrenocorticotropic ormone (ACTH), are pro-opiomelanocortin derivatives that exert potent anti-inflammatory, immunodulatory, and antipyretic action. These molecules can directly modulate expression of pro-inflammatory molecules in responsive cells and activate endogenous anti-inflammatory neural circuits. Objectives: The general aim in the present research is to implement a novel therapeutic approach for SAH treatment. Specific goals were: A) To identify and characterize SAH-induced molecular alterations in the basilar artery and in the spleen, large intestine and liver; B)To evaluate whether melanocortin treatment can attenuate SAH-associated central and peripheral complications. The present research is divided in 3 phases: 1) Development of an experimental model to induce SAH in the rat; 2) Analysis of SAH-associated molecular alterations in the basilar artery and in peripheral organs at 4 hours and 5 days post-hemorrhage; 3) Evaluation of the potential protective action of melanocortin treatment. Results: Optimization and standardization of surgical procedure based on single autologous blood injection into the cisterna magna to induce SAH in the rat. Gene profiling analysis indicates that SAH induced a profound gene expression alteration in the basilar artery at 4 h. Morphometric analysis shows a marked vasoconstriction in the basilar arteries from the SAH group relative to controls. Preliminary data indicate that hemorrhage exerts detrimental effects in the spleen and liver. Further investigations are required to better analyze peripheral consequences of central injury. Systemic administration of the synthetic melanocortin NDP-MSH prevented most of SAH-induced alterations in the basilar artery. Protective effect is exerted through modulation of different signaling pathways. In addition, NDP-MSH significantly attenuated basilar artery vasoconstriction at 5 days post-SAH.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Blazina, Martina. « Assessment psicodiagnostico in soggetti in età pediatrica con patologia cronica congenita o acquisita : descrizione del danno attuale ed evolutivo, valutazione delle risorse e del potenziale di sviluppo del bambino ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3426287.

Texte intégral
Résumé :
ABSTRACT Aims of the study: The purpose of this study was the psychodiagnostic assessment of children with chronic congenital or acquired pathology: with description of the current and evolving damage, resource evaluation and development potential in the child. through the study of the child’s cognitive profile , its emotional and behavioral aspects and the level of parental stress. Materials and methods: Three groups of children were selected for this study. The first consists of a follow-up of a cohort of 19 children with non-accidental head injury, the second group is a prospective cohort of 20 children with Di George syndrome, the third group is represented by children with hemiplegic cerebral palsy (CP) who were enrolled for a multicentre prospective, cluster-randomized controlled clinical trial on intensive rehabilitation programs (age 2-8 years, 105 children). In these three groups of children with chronic illness a psychological assessment was conducted including the following tests: Griffiths Mental Development Scales-GMDS (for paediatric subjects 0-2, 2-8 age); Wechsler Intelligence Scale for children-Wisc III (for children from 6 to 16 years and 11 months); Child Behavior CheckList-CBCL (parent-caregiver report questionnaire in paediatric subjects aged 1 ½-5 and 6-18); Parenting Stress Index-PSI (parent self-report in subjects from 1 month to 12 years). The selection between the GMDS and WISC III was based on the child’s age. The statistical analysis consisted of a descriptive analysis of each group and a comparison analysis among the three groups. Results: The results showed that children with chronic congenital or acquired disease, demonstrate general global delay, impairments in speech/language development, attention problems and higher levels of parental stress. Conclusions: The burden of a child with a chronic disease in a family seems to be very relevant in all three groups and needs to be further explored. In particular, the degree of disability may greatly influence the quality of life of the child and the family and in the end affect the child health status and development. Starting from the aetiology of the chronic illness, i.e. inflicted injury or genetic disease and acquired CP, the differences among these groups will firmly influence and let the rehabilitation approaches be tailored for the best psychological and physical development.
RIASSUNTO Obiettivo. Studio e analisi di metodi dell’epidemiologia clinica descrittiva e valutativa applicata al tema della patologia cronica congenita ed acquisita, in soggetti in età pediatrica, in particolare all’assessment psicodiagnostico nella valutazione del danno attuale, potenziale ed evolutivo e del potenziale di sviluppo del bambino con patologia cronica congenita e acquisita. Materiali e metodi. Sono stati selezionati 3 gruppi di pazienti affetti da patologia cronica. Un gruppo di 19 bambini affetti da Sindrome da Shaken Baby, un gruppo affetto da sindrome di DiGeorge (20 bambini) ed un gruppo affetto da paralisi cerebrale infantile in forma emiplegica che hanno fatto parte di un trial multicentrico prospettico nazionale (105 soggetti). Ciascuno dei bambini è stato sottoposto ad un assessment completo comprendente l’analisi dello sviluppo cognitivo, lo studio del profilo comportamentale. Inoltre è stato somministrato un test di analisi dello stress genitoriale. È stata condotta un’analisi di tipo descrittivo univariata e multivariata. Dopo una prima analisi della casistica, si è proceduto a confrontare i tre gruppi di bambini (con PCI, con Sindrome di DiGeorge e con SBS) analizzando separatamente la sfera del profilo cognitivo, comportamentale e dello stress familiare. Infine si sono descritti e confrontati i tre gruppi studiando l’interazione delle tre sfere. Risultati. Dai risultati è emerso che i bambini con patologia cronica acquisita da trauma inferto come lo Shaken Baby Syndrome, congenita nel caso dei bambini affetti dalla Sindrome di DiGeorge, o con genesi mista come la Paralisi Cerebrale Infantile, abbiano performance intellettive e di sviluppo minori rispetto alla norma, dati confermati anche in letteratura. Lo studio si è inoltre focalizzato sui risultati ottenuti dai genitori al Parenting Stress Index (PSI); I risultati ottenuti evidenziano i livelli di stress, che se elevati possono dipendere da vari fattori, tra cui anche la difficoltà ad accettare lo stato di disabilità del figlio, che può spingere i genitori a negarlo o a nasconderlo. Le caratteristiche del bambino attraverso il test Child-Behaviour Check List CBCL sono risultate essere un importante fattore nello sviluppo dello stress parentale come elemento destabilizzante nella famiglia. Conclusioni. Dal presente lavoro di tesi è emerso che le patologie ad alta complessità assistenziale in età evolutiva rappresentano un’area clinica variegata, caratterizzata dalla presenza di problemi di salute e/o deficit funzionali multipli, che richiedono un’assistenza multi-specialistica e multi-disciplinare, medica, psicologica e sociale.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Bracaloni, Amedeo. « Analisi del rischio idraulico in ambiente urbano : il caso del torrente Ravone a Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10107/.

Texte intégral
Résumé :
Sulla base di analisi pluviometriche, stima delle LSPP e tempi di ritorno, si è proceduto a creare le mappe di Pericolosità dell'area del Bacino del Torrente Ravone, Bologna, Quartiere Saragozza. Segue l'analisi degli edifici esposti e la loro vulnerabilità ad eventi con Tr noto, creazione di mappe di danno potenziale secondo normativa per arrivare a realizzare la carta del rischio idraulico. Si è utilizzato il Modello INSYDE per i calcoli.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Bianchi, Francesca <1978&gt. « Capacità trans-differenziativa delle cellule staminali emopoietiche e potenziali applicazioni cliniche della terapia cellulare nei pazienti con danno renale ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/1199/1/Francesca_Bianchi_Scienze_Nefrologiche.pdf.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Bianchi, Francesca <1978&gt. « Capacità trans-differenziativa delle cellule staminali emopoietiche e potenziali applicazioni cliniche della terapia cellulare nei pazienti con danno renale ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/1199/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Pizzetti, Fabrizio <1988&gt. « Ruolo del gene umano CYYR1 : dallo studio funzionale dell'ortologo in Danio rerio alla potenziale implicazione in processi tumorigenici ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amsdottorato.unibo.it/9465/1/Pizzetti_Fabrizio_Tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Il locus CYYR1 identificato e clonato sul cromosoma 21 umano è stato caratterizzato dal punto di vista molecolare come un sistema multitrascritto, esclusivo dei vertebrati che ad oggi è orfano di una funzione specifica. Dati presenti in lettura e rintracciati mostrano una possibile relazione tra il gene CYYR1 e il pathway di Sonic Hedgehog (SHH). In questo progetto di tesi è stato utilizzato il modello animale Danio rerio per indagare il ruolo funzionale dell’ortologo (cyyr1), attraverso esperimenti di gain e loss of function che hanno permesso di dimostrare un suo coinvolgimento nello sviluppo del sistema nervoso centrale, del cuore e del tessuto muscolare. Lo studio dell’ortologo in zebrafish è stato associato all’utilizzo di linee cellulari di rabdomiosarcoma umano. I risultati ottenuti dall’induzione al differenziamento miogenico di queste linee, insieme ai dati ottenuti in Danio rerio, confermano il possibile coinvolgimento del gene CYYR1 nella miogenesi. Lo studio delle relazione tra il pathway di SHH e l’espressione del gene CYYR1 è stato condotto in entrambi i modelli con l’utilizzo di differenti inibitori della via di segnalazione. I risultati ottenuti mostrano che sistemi inibitori agenti direttamente sul recettore SMO riducono l’espressione del gene. Un dato inaspettato in Danio rerio ottenuto durante questi esperimenti di inibizione, ha aperto una nuova linea di ricerca in collaborazione con l’Università di Warwick tesa a verificare la relazione tra il gene cyyr1 e il gene lefty1. Gli esperimenti condotti presso il laboratorio della Prof.ssa Sampath hanno dimostrato la localizzazione del prodotto proteico cyyr1 in Danio rerio e indagato co-localizzazioni con la proteina lefty1. Infine, in collaborazione con Dr. Deflorian e della Prof.ssa Pistocchi, è stato generato un mutante di Danio rerio deleto per il gene cyyr1 con la tecnica CRISPR/Cas9. La caratterizzazione del mutante cyyr1 -/- ha confermato alcuni dei dati ottenuti attraverso esperimenti di loss of function.
CYYR1 (Cysteine/tyrosine-rich 1) cloned on HC21 defines a new family of highly conserved vertebrate-specific genes. The human locus is characterized by a multitranscript-system including alternative spliced isoforms and one ncRNA gene overlapped in antisense orientation. To date, the function of the CYYR1 product is still unknown even if original results suggest the need of further investigations in order to verify a putative role of CYYR1 in the tumorigenic process of rhabdomyosarcoma, caused by dysfunction of cell differentiation. We perform a full characterization of cyyr1 expression and function in zebrafish model; the gene is present in single copy and the predicted protein maintains almost 58% of identity with human protein. A broad expression in central nervous system (CNS), somites and muscles is demonstred by WISH approach during development up to 24-48 hpf. The cyyr1 knock-down with two different MOs targetting the ATG and the first splice-site of the transcript, affected both CNS and muscle development with a significant rescue in embryo co-injected with cyyr1 mRNA. Defects were also evident in ciliated cells of neuromast of the lateral line. Morphologically the cyyr1-MOs injected embryos display features of embryos inhibited for the Hh pathway through injection of the lefty mRNA, moreover cyyr1 expression was significantly inhibited following Hh inhibition. Interestingly, the injection of cyyr1 mRNA was able to partially rescue Hh-defective phenotype in embryos at 24 hpf. Results from immunofluorescent staining, qPCR and western blotting, support a role for cyyr1 in primary myogenesis probably downstream of Hh pathway. The analysis of CYYR1 expression in rhabdomyosarcoma cell lines seems to indicate an inverse correlation between CYYR1 expression and the range of differentiating capabilities of these cells. These data have encouraged us to better investigate the possible interplay between cyyr1 and Hh-mediated myogenesis even in cyyr1 editing conditions and, as well in rhabdomyosarcoma cell model.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Turchi, Agnese. « Geo-environmental risk analysis for a sustainable local territorial management ». Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1235238.

Texte intégral
Résumé :
The study focuses on the assessment of the potential damage to the elements at geoenvironmental risk in Ricasoli village (Municipality of Montevarchi in Arezzo Province, Tuscany Region, Italy), affected by landslides, and Stromboli island (Municipality of Lipari in Messina Province, Sicilian Region, Italy), affected by landslides, volcanic phenomena, tsunamis and earthquakes. The proposed methodological framework is the result of the intersection of two different approaches to the risk analysis: the geo-scientist approach and the approach developed by the Territorialist School of urban and regional planning and design. In order to implement strategies for prevention, reduction and mitigation of geo-environmental risks, the vulnerability and exposure were separately examined, even so maintaining a general overview. At the same time the hazard was necessarily considered a self-reproducing rule because it represents the keyelement for a sustainable and resilient Territorial Government wherever a natural event may occur, regardless of its variation in the probability of occurrence over time (e.g. floods or landslides are particularly dependent on climate changes). The preliminary analyses were mainly crucial to define the territorial heritage, which considerably influenced the exposure value and the potential damage to the elements at risk (i.e. buildings, infrastructures, land uses). Moreover, ex novo building-sheets and infrastructure-sheets were created in order to collect the proper data on the compositional characteristics of real estates, with the purpose to assess their physical vulnerability at intermediate scales (i.e. 1:2.000, 1:5.000, 1:10.000) as accurately as possible. Finally, semi-structured interviews and surveys to inhabitants and tourists were useful to make some preliminary consideration on risk perception and calibrate the future interventions. The main results of the study show the strong correlation between the high or moderate-high heritage value of the elements at risk and their high potential damage: the intrinsic value, which is related to the historical-cultural, social, identity and landscape values, considerably increased the initial market value (buildings), construction coast (infrastructures) and agricultural average value (land uses) of real estates, according different scenarios in both case studies.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Livres sur le sujet "Danno potenziale"

1

Güttel, Wolfgang, dir. Erfolgreich in turbulenten Zeiten. Rainer Hampp Verlag, 2021. http://dx.doi.org/10.5771/9783957102928.

Texte intégral
Résumé :
Leadership ist besonders gefragt, wenn Stürme über Unternehmen hinwegfegen. Dann werden Personen benötigt, die Verantwortung übernehmen, die Richtung vorgeben, Teams und Mitarbeiter passend einsetzen und überprüfen, ob der eingeschlagene Kurs Erfolg verspricht. Leadership ist zu perfektionieren, denn mit ausgereifter Führungsexpertise lässt sich auch in turbulenten Zeiten „hart am Wind“ segeln. Führung – als Handwerk und Kunst gleichermaßen – kann nachhaltige Wettbewerbsvorteile kreieren, indem der strategische Rahmen geschaffen wird, um die Potenziale aus Menschen, Technologien und weiteren Ressourcen einzigartig zur Entfaltung zu bringen. Die aktualisierte und vollständig überarbeitete Neuauflage des Bestsellers <i>Erfolgreich in turbulenten Zeiten</i> unterstützt Führungskräfte und Unternehmen mit wissenschaftlichen und praktischen Konzepten zur Meisterung aktueller Herausforderungen in turbulenten Unternehmensumfeldern. Neben der konzeptionellen Fassung der Grundlage des Leistungsverhaltens in Organisationen – Performance Core – geben Beiträge zu Leadership, Change Management und Ambidexterity Antworten auf Kernfragen im Management: Warum bestehen Wettbewerbsunterschiede von Unternehmen und wie kann die Wettbewerbsfähigkeit beeinflusst werden? Warum ist gute Führung essenziell und wie können Führungskräfte die Leistungsfähigkeit ihrer Bereiche verbessern? Warum ist Wandel herausfordernd und wie können Veränderungsprozesse effektiv gestaltet werden? Warum fördert Ambidexterity das langfristige Überleben von Unternehmen und wie kann die kontinuierliche Weiterentwicklung von Unternehmen gewährleistet werden?
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Sannino, Cristian. CHALLENGE FUNNEL MARKETING : Acquisisci Clienti con un Challenge Funnel, Azzerando I Costi Di Acquisizione. Differenziati con Autorevolezza Dalla Concorrenza, Dando in Poco Tempo Risultati Concreti Ai Tuoi Potenziali Clienti. Independently Published, 2021.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Art, Jason. Empatia : La Nuova Guida per Persone Altamente Sensibili per Potenziare la Forza Delle Emozioni e Gestire la Propria Mente Dando Priorità Alla Cura Di Sé Stessi e All'aiuto Degli Altri. Independently Published, 2022.

Trouver le texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.

Chapitres de livres sur le sujet "Danno potenziale"

1

Groß, Dominik. « Vertragsdurchführung mit Smart Contracts – rechtliche Rahmenbedingungen und Herausforderungen ». Dans Datenwirtschaft und Datentechnologie, 145–59. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-65232-9_11.

Texte intégral
Résumé :
ZusammenfassungSmart Contracts als algorithmen-basierte Routinen eignen sich zur automatisierten Vertragsabwicklung. Hierzu ist es notwendig, dass sich die Vertragsgestaltung der besonderen Anforderungen bewusst wird, die ein Programmcode, der lediglich einfache Wenn-dann-Beziehungen abbilden kann, an sie stellt. Ein automatisches Ablaufen eines Smart Contracts kann nur dann zur Vertragserfüllung eingesetzt werden, wenn die komplexen juristischen Vereinbarungen zwischen den Parteien derart dekonstruiert werden, dass seine automatische Ausführung möglich ist. Für den Bauvertrag wurde die Zahlungsabwicklung als ein Komplex identifiziert, der es mittels Bautenstandsfeststellungen mithilfe der Methode BIM erlaubt, eine (teil-)automatisierte Vertragsabwicklung durchzuführen. Der Beitrag möchte das Bewusstsein für das Potenzial einer solchen Teilautomatisierung, aber auch für deren Grenzen schärfen. Die Vertragsgestaltung muss ermitteln, an welchen Stellen trotz Teilautomatisierung menschlicher Input notwendig bleibt. Darüber hinaus gilt es die zwingenden Regelungen des Datenschutzes zu beachten. Im Rahmen eines Ausblicks wird untersucht, inwiefern sich die für den Bauvertrag gefundenen Ergebnisse auf die Abwicklung anderer Vertragstypen übertragen lassen.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Lesch, Wiebke, Gesine Richter et Sebastian C. Semler. « Daten teilen für die Forschung : Einstellungen und Perspektiven zur Datenspende in Deutschland ». Dans Datenreiche Medizin und das Problem der Einwilligung, 211–26. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-62987-1_11.

Texte intégral
Résumé :
ZusammenfassungBei jedem Arztbesuch oder Krankhausaufenthalt fallen Gesundheitsdaten an. Wenn man diese Daten nutzen könnte, um Krankheiten zu erforschen, neue Therapien zu entwickeln oder den Versorgungsbedarf zu ermitteln, würde das ein enormes Potenzial zur Verbesserung unserer Gesundheitsversorgung erschließen. Doch die Nutzung der Gesundheitsdaten scheitert derzeit unter anderem noch an uneinheitlichen Datenformaten und fehlender Interoperabilität. Um das zu ändern werden in vielen Ländern Europas Initiativen angestoßen, die medizinische Behandlungsdaten der Bürger im Rahmen einer Sekundärdatennutzung digital verfügbar machen sollen. Das Potenzial ist enorm: Wenn es gelingt, Gesundheitsdaten national und international zu nutzen, dann lassen sich damit vielversprechende wissenschaftliche Analysen sowie Big Data- und KI-Anwendungen für den medizinischen Fortschritt generieren. Der wissenschaftliche und ökonomische Fortschritt und das Wohlergehen unserer Gesellschaften hängen entscheidend von unserem Umgang mit Daten ab. Dabei sind regulatorische, ethische und soziale Dimensionen bei der Auseinandersetzung mit der Zukunft der datenreichen Medizin untrennbar miteinander verwoben. Nicht zuletzt stellt das öffentliche Vertrauen eine wichtige Grundvoraussetzung dar, wenn der Schritt in das digitale Zeitalter der Gesundheitsforschung gelingen soll. Um das Vertrauen und die Bereitschaft der deutschen Bevölkerung in die Forschungsdatennutzung zu evaluieren, hat die TMF e. V. eine deutschlandweite repräsentative Befragung durchgeführt. Die Ergebnisse zeigen eine hohe Bereitschaft für eine Forschungsdatenspende auf. Diese ist jedoch an bestimmte Erwartungen seitens der Datenspenderinnen und Datenspender geknüpft.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Bauer, Joa. « RE:DESIGN – das Planspiel zu Produktentwicklung mit EcoDesign ». Dans Ressourceneffizienz und Nachhaltigkeit, 325–402. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-64071-5_9.

Texte intégral
Résumé :
ZusammenfassungDas Planspiel RE:DESIGN (Abb. 9.1) vermittelt den Spielern das Konzept der lebenszyklusorientierten Produktentwicklung. Ein Team aus unterschiedlichen Unternehmensabteilungen soll eine Scherenarbeitsbühne mit reduzierter klimaschädlicher Wirkung entwickeln. Dabei gilt es zu verstehen, wo die Schwerpunkte der CO2-Emissionen liegen und wie man diese innerhalb des Lebenszyklus reduzieren kann. Ein Produktmodell erleichtert das Verständnis für mögliche Ansatzpunkte. Im Spielverlauf können die Spieler mit mehr Wissen über potenzielle Einsparungen bessere Entscheidungen treffen. Allerdings können auch Konflikte zwischen Abteilungszielen auftreten.Produktänderungen werden im Team diskutiert, bewertet und festgelegt. Nach jeder Spielrunde erfolgt dann eine Evaluation der Ergebnisse mit dem Spielleiter. So bekommen die Spieler ein Gefühl für den Prozess der ökologisch-orientierten Produktentwicklung.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Moosbrugger, Robert, et Dimitri Prandner. « Ein pessimistischer Blick nach vorn ? Die Erwartungen der Österreicher*innen an die Entwicklung der Lebensumstände nach Corona ». Dans Die österreichische Gesellschaft während der Corona-Pandemie, 293–321. Wiesbaden : Springer Fachmedien Wiesbaden, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-34491-7_11.

Texte intégral
Résumé :
ZusammenfassungDer Beitrag widmet sich der Frage, wie sich die Lebensumstände auf persönlicher und gesellschaftlicher Ebene in den nächsten Jahren entwickeln werden. Konkret wird diskutiert, in welchen Bereichen von einer Verschlechterung ausgegangen wird und in welchen nicht? Welchen Einfluss hat dabei die wahrgenommene Gefahr durch Corona? Welche Determinanten für das Ausmaß von Zukunftspessimismus lassen sich darüber hinaus finden? Als empirische Grundlage werden Daten aus dem Austrian Corona Panel Project 2020 (ACPP) herangezogen. Die Corona-Krise führte zu einem Anstieg an Zukunftspessimismus. Je weiter der Bezugspunkt von den persönlichen Lebensumständen entfernt ist, desto pessimistischer fallen Erwartungen hinsichtlich deren Entwicklung in den nächsten Jahren aus. Es zeigen sich Unterschiede nach soziodemografischen Merkmalen und der wahrgenommenen gesundheitlichen, vor allem aber wirtschaftlichen Gefahr durch Corona. Zukunftserwartungen geben auch Auskunft über das wahrgenommene Potenzial einer Gesellschaft, Krisen zu bewältigen. Auch in der Krise scheint zu gelten: Wenn es gelingt, eine als gerecht wahrgenommen Verteilung von gesellschaftlichen Gütern zu gewährleisten und Vertrauen in Institutionen besteht, dann schlagen sich die aktuellen krisenbedingten Disruptionen weniger in pessimistischen Zukunftserwartungen nieder.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Stemmer, Renate. « Beruflich Pflegende – Engpass oder Treiber von Veränderungen ? » Dans Pflege-Report 2021, 173–84. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-63107-2_12.

Texte intégral
Résumé :
ZusammenfassungDer Beitrag diskutiert die Rolle der beruflich Pflegenden in den sich verändernden Angebotsstrukturen im Zuständigkeitsbereich des SGB XI. Diese wird beeinflusst durch deren Arbeitssituation, Qualifikation und die zugewiesenen Handlungsspielräume. Die Engpasssituation ist unbestritten. Empirisch belegt ist ein erheblicher Mangel an Pflegepersonen im Zusammenhang mit gravierenden Mängeln der Arbeitsqualität. Diese betreffen die Bezahlung, die vertragliche Beschäftigungssituation, eine unzureichende Balance zwischen Arbeit und Leben, ein hohes Arbeitsaufkommen, unzureichende Karrieremöglichkeiten und geringe Mitarbeiterrepräsentation. Inwieweit die Bemühungen, den Personalmangel über eine Erhöhung des Anteils an Assistenzpersonen zu verringern, zielführend auch im Sinne ausreichender Pflege- und Versorgungsqualität sind, ist offen. Sorge bereitet das unklare Potenzial der Assistenzpersonen angesichts äußerst heterogener länderspezifischer Qualifizierungsangebote ebenso wie die voraussichtlich eher geringen Delegationskompetenzen der zukünftigen Pflegefachpersonen. Unverständlich ist auch, dass die hochschulisch qualifizierten Pflegenden in den Überlegungen zur bewohnernahen Versorgung bislang keine Rolle spielen.Die in der Pflege Tätigen können dann zum Treiber von Veränderungen werden, wenn ihr Potential qualifikations- und aufgabenbezogen genutzt wird. Dies setzt zwingend die Integration der beruflich Pflegenden mit hochschulischer Qualifikation auf der Bachelor- und der Masterebene in der bewohnernahen Pflege und Versorgung voraus. Bedingung ist ebenfalls eine deutliche Verbesserung der Arbeitsbedingungen sowie eine Stärkung der politischen Einflussnahmemöglichkeiten.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

« Offene Kirchen am Weg : Welche touristischen und kirchlichen Potenziaie sind ncch zu heben ? » Dans Ich bin dann mal auf dem Weg, sous la direction de Christian Antz, Sebastian Bartsch et Georg Hofmeister, 101–20. UVK Verlagsgesellschaft mbH, 2018. http://dx.doi.org/10.24053/9783739804156-101.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Waffner, Bettina. « Schulentwicklung in der digital geprägten Welt : Strategien, Rahmenbedingungen und Implikationen für Schulleitungshandeln ». Dans Bildung im digitalen Wandel. Organisationsentwicklung in Bildungseinrichtungen, 67–103. Waxmann Verlag GmbH, 2021. http://dx.doi.org/10.31244/9783830994558.03.

Texte intégral
Résumé :
Die Integration digitaler Medien in die Unterrichtspraxis kann nur dann einen innovativen Charakter entfalten, wenn sie von strategisch angelegten Maßnahmen der Schulentwicklung begleitet wird. Andernfalls bleiben Veränderungen lediglich einzelne Modernisierungen, führen aber nicht zu einer Weiterentwicklung von Schule in der digital geprägten Welt. Das Führungshandeln von Schulleiterinnen und Schulleitern ist in dem Veränderungsprozess von entscheidender Bedeutung. In diesem Critical Review werden aktuelle Forschungsbefunde analysiert, die die strategische Führung von Schulentwicklungsprozessen sowohl theoretisch-konzeptionell fassen als auch empirisch untersuchen. In die Forschungssynthese gingen 56 deutsch- und englischsprachige Studien ein, die zwischen 2016 und Juni 2020 veröffentlicht worden sind. Im Ergebnis werden sechs Konzepte und Modelle vorgestellt, die Orientierung für Schulentwicklungsprozesse und Führungshandeln aus unterschiedlichen Perspektiven mit einem besonderen Blick auf die digital geprägte Welt bieten. Es werden empirische Forschungsbefunde in einer Synthese zu förderlichen Aspekten, Spannungsfeldern und Potenzialen von Schulentwicklungsprozessen dargestellt und Digital Leadership als neues Paradigma von Schulleitungshandeln im Konnex von Schule und Digitalität identifiziert.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie