Thèses sur le sujet « Critiche »

Pour voir les autres types de publications sur ce sujet consultez le lien suivant : Critiche.

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les 50 meilleures thèses pour votre recherche sur le sujet « Critiche ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Parcourez les thèses sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.

1

MARCHESI, VALENTINA BARBARA. « LE PROSE CRITICHE DI EUGENIO MONTALE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1037.

Texte intégral
Résumé :
Eugenio Montale (1896-1981) ha esercitato la professione di critico letterario per tutta la vita. A partire dal 1920 e poi sino alla morte, Montale ha collaborato con numerosi periodici e con le più importanti riviste letterarie del suo tempo. Nel 1948 viene poi assunto al "Corriere della sera", a Milano: qui diventa giornalista per mestiere e si dedica alla divulgazione della letteratura italiana ed europea, con una particolare attenzione a quelle inglese e francese. La presente ricerca analizza le sue prose critiche, individuandone le linee principali: autori e libri recensiti, temi e questioni culturali che Montale analizza nel corso della sua attività. Alcune figure di scrittori, critici e filosofi (Sergio Solmi, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Roberto Bazlen) rappresentano i confini ideali di un'idea di poesia, che Montale mostra nelle sue prose: dialogando con questi personaggi, egli riflette infatti sui principali problemi della cultura e della letteratura contemporanee. Lo stile critico di Montale si colloca perciò tra il giornalismo e la saggistica. Nell'ultima parte della ricerca si è cercato di individuare alcune importanti intersezioni tra prosa critica, prosa narrativa e poesia, che convivono nell'attività montaliana.
Eugenio Montale (1896-1981) has been a literary critic as long as he lived. Since 1920 till death, Montale worked together with many newspapers and with the most important literary reviews of his period. In 1948 was assumed at «Corriere della sera», in Milan: here he became a journalist as a job and dedicated himself to disclosure Italian and European literature, with a particular attention for English and French ones. This essay analyzes his critical proses, identifying their main themes: authors and books reviewed, themes and cultural issues which Montale wrote about as long as he wrote. Some figures of writers, critics and philosophers (Sergio Solmi, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Roberto Bazlen) represent the ideal boundaries for an idea of poetry, which Montale points in his proses: communicating with these figures, he reflects upon the main issues of contemporary culture and literature. Montale’s critical style can infact be placed between journalism and literary criticism. In the last part of this essays it has been tried to find out some important junctions between literary essays, narrative proses and poetry, living all together in Montale’s activity.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

MARCHESI, VALENTINA BARBARA. « LE PROSE CRITICHE DI EUGENIO MONTALE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1037.

Texte intégral
Résumé :
Eugenio Montale (1896-1981) ha esercitato la professione di critico letterario per tutta la vita. A partire dal 1920 e poi sino alla morte, Montale ha collaborato con numerosi periodici e con le più importanti riviste letterarie del suo tempo. Nel 1948 viene poi assunto al "Corriere della sera", a Milano: qui diventa giornalista per mestiere e si dedica alla divulgazione della letteratura italiana ed europea, con una particolare attenzione a quelle inglese e francese. La presente ricerca analizza le sue prose critiche, individuandone le linee principali: autori e libri recensiti, temi e questioni culturali che Montale analizza nel corso della sua attività. Alcune figure di scrittori, critici e filosofi (Sergio Solmi, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Roberto Bazlen) rappresentano i confini ideali di un'idea di poesia, che Montale mostra nelle sue prose: dialogando con questi personaggi, egli riflette infatti sui principali problemi della cultura e della letteratura contemporanee. Lo stile critico di Montale si colloca perciò tra il giornalismo e la saggistica. Nell'ultima parte della ricerca si è cercato di individuare alcune importanti intersezioni tra prosa critica, prosa narrativa e poesia, che convivono nell'attività montaliana.
Eugenio Montale (1896-1981) has been a literary critic as long as he lived. Since 1920 till death, Montale worked together with many newspapers and with the most important literary reviews of his period. In 1948 was assumed at «Corriere della sera», in Milan: here he became a journalist as a job and dedicated himself to disclosure Italian and European literature, with a particular attention for English and French ones. This essay analyzes his critical proses, identifying their main themes: authors and books reviewed, themes and cultural issues which Montale wrote about as long as he wrote. Some figures of writers, critics and philosophers (Sergio Solmi, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Roberto Bazlen) represent the ideal boundaries for an idea of poetry, which Montale points in his proses: communicating with these figures, he reflects upon the main issues of contemporary culture and literature. Montale’s critical style can infact be placed between journalism and literary criticism. In the last part of this essays it has been tried to find out some important junctions between literary essays, narrative proses and poetry, living all together in Montale’s activity.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Lizio, Luisa <1972&gt. « Trusts e sistema giuridico italiano : considerazioni critiche ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/221.

Texte intégral
Résumé :
II trust è certamente una delle espressioni giuridiche più peculiari di common law. Esso essenzialmente consiste in un meccanismo giuridico in forza del quale il costituente o settlor, trasferisce determinati beni ad un altro soggetto, il trustee, affinchè questi li gestisca in favore di un altro soggetto, detto beneficiary. Si tratta di uno schema generalmente trilatero, ma non necessariamente tale, in quanto è consentito allo stesso disponente di autodichiararsi trustee, a vantaggio di altri soggetti o in vista di un determinato scopo, o di assumere le vesti di beneficiario. In dipendenza della ratifica (1. n. 364/89) della Convenzione dell'Aja del 1° luglio 1985, sulla legge applicabile e sul riconoscimento dei trusts, è stato sollevato il problema dell'ammissibilità del trust nel sistema giuridico interno. Tale problema è stata posto al centro di un intenso e controverso dibattito dottrinale. Esso si articola essenzialmente in due interrogativi: e cioè l'individuazione della fattispecie che ne è oggetto ed i problemi che essa porrebbe rispetto all'ordinamento interno. Segnatamente, ci si chiede se il riconoscimento sia limitato ai soli trusts internazionali, cioè provenienti da ordinamenti-trust e aventi con essi elementi di collegamento, o sia esteso anche ai trusts privi di qualsiasi collegamento con tali ordinamenti e che, proprio in virtù del riconoscimento, sarebbero istituibili negli ordinamenti non trust, qual è il nostro. E' in tale alternativa che si da il quesito sull'(in)ammissibilità del trust interno, c.d."domestico" o "tricolore", come fattispecie interamente collocata nell'ordinamento italiano ad eccezione del rinvio negoziale ad una legge straniera conoscitrice dell'istituto. Su questo punto si fronteggiano due opposte opinioni. Dalla prima alternativa deriverebbe la limitazione del riconoscimento ai soli trusts internazionali, dalla seconda l'estensione ai trusts interni. A sostegno della alternativa che si oppone al trust interno si adduce il carattere abusivo di una tale fattispecie: la scelta negoziale di una legge regolatrice di un trust diversa da quella alla quale tutti gli elementi della fattispecie fanno riferimento darebbe luogo infatti ad un abuso della regola internazional-privatistica che consente la scelta del diritto applicabile ex art. 3, 3° comma Conv. Roma del 1980 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali con il conseguente rischio di lesione di disposizioni imperative del diritto interno. La riconoscibilità del trust interno poggerebbe invece sul 1° comma dell'art. 3 Conv. Roma 1980: tale norma viene vista infatti come espressione di un principio generale che rimette all'autonomia privata la scelta della legge applicabile ai rapporti negoziali consentendo ai cittadini di uno Stato quello che viene chiamato lo "shopping del diritto", cioè l'adozione per contratto del diritto di uno Stato terzo. In base a tali premesse, la dottrina risulta essenzialmente polarizzata su due posizioni: quella che ritiene che ormai il trust abbia ingresso e pieno riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico, e quella che, invece, vorrebbe tale riconoscimento limitato in ragione dei principi di ordine pubblico che ne risulterebbero violati. Sono due essenzialmente i principi di ordine pubblico che sono stati ritenuti ostativi di una piena ricezione del trust. Innanzitutto il meccanismo proprio del trust sembrerebbe contraddire il principio di tipicità dei diritti reali: esso viene infatti solitamente tradotto nell'istituzione di due situazioni giuridiche contrapposte, il legai title del trustee e l'equitable interest del beneficiario, le quali avrebbero entrambe carattere di realità: a questi infatti è consentito di opporre il proprio diritto ai terzi aventi causa del trustee infedele, seguendo (tracing o following in the hands of third parties) nel loro patrimonio quei beni di questi abbia disposto in violazione degli obblighi impostigli dall'atto istitutivo (fatti salvi gli effetti dell'acquisto in buona fede). La seconda obiezione viene formulata rispetto all'effetto tipico del trust: l'opponibilità ai creditori del trustee del vincolo di destinazione gravante sui beni attribuiti in trust, e dunque l'esclusione di tali beni, pur in titolarità del trustee, dal patrimonio di questi aggredibile dai suoi creditori personali. Ciò che si ritiene contrasterebbe con il principio codificato dall'art. 2740 del codice civile, che sottopone alla garanzia generica dei creditori l'intero patrimonio del debitore. Entrambe le eccezioni di principio confluiscono nella obiezione della intrascrivibilità del trust, e più in generale, dell'ostatività dei principi cui risulta informato il sistema pubblicitario apprestato dal nostro ordinamento al fine di consentire la circolazione degli effetti propri del trust. E' da ciò che si fa derivare tutta una serie di eccezioni all'ammissibilità del trust interno e di smentite all'inammissibilità: il trust interno, si dice da una parte, non sarebbe trascrivibile, e dunque inopponibile, perché abusivo rispetto a principi inderogabili di ordine pubblico interno; dall'altra parte, invece, se ne afferma l'avvenuto riconoscimento per effetto della ratifica della Convenzione, e quindi la piena trascrivibilità, nonché la conformità al sistema interno proprio in dipendenza della Convenzione medesima. Essenzialmente dando luogo ad un circolo vizioso difficile ad arrestarsi. Di qui l'esigenza di 'mettere ordine': di individuare cioè i punti focali e di verificare la reale tenuta degli interrogativi intorno ai quali il dibattito si è svolto sino ad ora. Indagine che ci sembra imprescindibile al fine di una corretta formulazione del problema. Un primo obiettivo della ricerca è stato quello di verificare la natura della convenzione sul trust e l'ambito del riconoscimento che ne deriva. Si è inteso verificare, segnatamente, l'effettiva rilevanza dell'alternativa tra contemplazione del (solo) trust internazionale o (anche) del trust interno ai fini della soluzione del quesito di ammissibilità. Un secondo obbiettivo è stato quello di esaminare, più in generale, la portata delle eccezioni di principio che parte della dottrina italiana frappone all'ingresso di tale istituto nel nostro ordinamento. Segnatamente, se essi siano sempre correttamente invocati per contrastare l'ingresso del trust nel nostro sistema. Si è però ritenuto in via preliminare di effettuare una segnalazione. La scindibilità del problema della compatibilità del trust su due livelli distinti: il livello della generale compatibilità del trust come dispositivo giuridico col nostro sistema, e quello ulteriore della utilizzabilità di tale dispositivo come tecnica alternativa a tecniche contrattuali nominate rispetto a principi e regole che disciplinano l'autonomia privata in ciascun ambito causale. Trust is certainly one of the most particular juridical expression in Common law. Because of the versatility that characterized trust is very common also in other context to the traditional Anglo-Saxon one where it evolved, growing in the international economic and commercial field, where received many uses to satisfy different interests. The trust consists of a juridical mechanism in which the settlor transfers assets to another person, the trustee, so that the trustee can manage the assets in the interest of another person called beneficiary. It is a scheme which is usually trilateral but not necessarily so as the settlor can take the place of the trustee to the vantage of other subjects or with a specific scope (without beneficiaries) or to take the place of the beneficiary. The italian legal scholarship began a debate about these controversial legal device. Because of ratification of the Hague Convention of 1st July 1985, (1 364/89), with which the no trust systems have obliged to give citizenship to this device, but the problem of compatibility has arisen. There are two aspects to this problem: define how trust is composed and how it functions and observe how it affects into the internal legal system. In particular, the problem is whether to ask if the recognition of the trust is limited only to international trust coming from and connected with trust system or is extended to internal trusts to other systems which are not connected to trust systems. In this alternative there is the problem of the acceptability of the internal trust, so called "domestic" or "tricolore", which is connected completely to italian legal system with the exception of contractual choice of a foreign law of a trust system which regulate this device. The answer to this question depends on the riply to how international the trust is considered to be and in which cases it can be made valid. The exact problem is whether a contrast between different laws is necessary or not to give validity to the trust for the Convention. There two opposite positions related to these question. The first says that the validity is limited to international trust, while the second says that the validity s extended also to internal ones. The first says this device is "illegal" because the contractual choice of a foreign law which regulate the device is illegal when it regulates a device which is connected to a completely different foreign legal system. This type of choice would violate the "choice of law" rule described in art. 3, 3° co. Convey, of Roma 1980, and could also violated policy of internal law system. The validity of internal trust depends on the same art. 3 Convey. Roma 1980: this norm is considered as an expression of the general principle that gives the right to an individual to choose a law which is applicable to contractual relationship giving the citizens of one state that which is called "shopping for law", which is the adoption by a legal contract of the law of a third state, which gives to the individual the possibility to determine the content of a contract trough the contractual choice of a foreign law, within the limits of the internal policy norms. From the above derive other objections to the acceptability of internal trust but also agreement. In fact legal opinion is polarized over these two positions: there are those who consider that trust has already entered and is fully recognized in our juridical system. However there are those to would like to limit this recognition based on principle of policy that could violated by trust. Regarding the trust "enforceability against third parties" rule, which characterizes trust in common law system, there are two principles of policy (public order), which the academia considers hostile to a full reception of the trust. Above all, the mechanism of the trust contradicts the principle of numerous clauses of proprietary rights. In fact, this is usually translated in the institution of two opposite juridical situation, the legal title of the trustee and the equitable interest of the beneficiary, both of which are considered property rights, because both can be enforced against thirds parties. The second objection is formulated about the other typical effect of the trust: the enforceability against the trustee's creditors, which contrast with the principle codified in art. 2740 of the civil code, which includes the entire personal wealth of the debtor. Both the exception meet in the objection about the registration of trust and his enforceability into our juridical system. First objective of the research is to verify the nature of the Hague Convention about trust and the range of recognition that derive from it. It has been verified if that the recognition is limited to international trust, or can include internal trust. Also it has been verified if the alternative between international trust and internal one is very relevant to the solution of the question of the acceptability. Second objective is to examine more generally the objection based on the principle that part of the italian legal scholarship opposes the entry of this device into our legal system. In particular, from this investigation we can see that this principles are not always correctly interpreted to oppose the entry of trust into our legal system.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Zambotti, Silvano <1950&gt. « Le alterne fortune critiche di Domenico Maria Federici ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2810.

Texte intégral
Résumé :
Il mio lavoro è consistito nell'analizzare le opere del Federici alla luce del giudizio critico su di lui espresso dal momento della sua scomparsa ai giorni nostri.In tale periodo egli ha goduto di alterna fortuna,prevalendo quasi sempre il giudizio negativo.Solamente negli ultimi decenni si è levata qualche voce a lui favorevole. Io ho cercato di raccogliere tutte queste testimonianze e vagliarne la credibilità, giungendo alla conclusione che molte delle critiche dalle quali fu investito non avevano fondamento. Da questa analisi sono escluse le opere a carattere teologico, che comunque furono quasi esclusivamente prodotte nella prima parte della sua vita. Il mio studio si è concentrato soprattutto sulle "Memorie Trevigiane sulle Opere di Disegno" e sull' Epistolario: sulla prima opera poichè è quella che più verte su fatti artistici, mentre sulla seconda in quanto eloquente testimonianza della qualità dei suoi corrispondenti e dei giudizi di essi su di lui.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Falcomer, Giulia <1994&gt. « La tassazione dell'economia digitale : proposte e critiche avanzate ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13262.

Texte intégral
Résumé :
Oggi viviamo in un’epoca dominata dal settore digitale, la cui evoluzione ha portato molti vantaggi, soprattutto per le imprese e per i consumatori, ma ha dato vita a una serie di sfide dal punto di vista fiscale, poiché è risultato facile evitare la tassazione nei luoghi in cui vengono svolte le principali attività. Per questo, sia a livello nazionale sia internazionale, si ritiene necessario intervenire per regolare questo settore e garantire un’imposizione che sia in linea con i principi di imposizione stabiliti nel corso degli anni. Uno dei problemi maggiori riguarda il tema della stabile organizzazione, che nel corso degli anni è stato oggetto di continue elusioni da parte delle imprese del web. Con il Progetto BEPS, l’OCSE è voluto intervenire per avanzare delle modifiche da apportare a tale concetto, che sono state di recente recepite, con delle modifiche agli articoli de Modello OCSE e del TUIR. Anche il tema dei prezzi di trasferimento merita particolare attenzione, per questo le ACTION 8-10 del BEPS hanno proposto degli interventi e sono state in seguito avanzate delle soluzioni per l’attribuzione dei profitti tra i diversi Paesi in cui vengono svolte le attività. Da ultimo, deve essere analizzata la proposta di Web Tax europea promossa dalla Commissione nel marzo 2018 al fine di colpire le imprese del digitale e garantire un’equa tassazione.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Marcolini, Marina. « Indagini critiche e filologiche su "Pensieri e Discorsi" di Giovanni Pascoli ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1998. http://hdl.handle.net/10579/796.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

MUZZIN, SILVIA. « LA SCULTURA ROMANICA NELL'ALTO NOVARESE : CATALOGO E CONSIDERAZIONI CRITICHE SULLE MAESTRANZE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/172667.

Texte intégral
Résumé :
Romanic sculpture in the Northern area of Novara: catalogue and critical considerations about the workmen PhD thesis by Silvia Muzzin The purpose of this thesis is to study the sculptural decoration in the Romanic buildings of the Northern area of Novara. The author places this decoration inside a specific production context and she focuses on the lapicide workmen that have realized it , on their displacement and their background. The text is composed by three sections. The first two want to create a catalogue of the sculptural residues that are divided according to the their contexts. Another purpose of these sections is to study these contexts in an historical and structural way and to elaborate on the knowledge of their decoration through some comparative suggestions about Romanic sculpture considered in a larger area and in the specific one. On the other hand, in the third section it is possible to find a visual confirmation about these suggestions. Moreover the last section gives some historical and geographic elements for an elaboration of the area and, in the meantime, it provides the useful instruments for a revaluation of the previous data for the knowledge of the lapicides’ workmen that have directly handled on the considered buildings.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Mancinelli, Nicolò <1980&gt. « Sul comportamento dinamico di macchine fresatrici in alcune condizioni critiche di lavorazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2666/1/nicolo_mancinelli_tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi affronta lo studio di una tipologia di vibrazione autoeccitata, nota come chatter, che si manifesta nei processi di lavorazione ad asportazione di truciolo ed in particolare nelle lavorazioni di fresatura. La tesi discute inoltre lo sviluppo di una tecnica di monitoraggio e diagnostica del chatter basato sul rilievo di vibrazioni. Il fenomeno del chatter è caratterizzato da violente oscillazioni tra utensile e pezzo in lavorazione ed elevate emissioni acustiche. Il chatter, se non controllato, causa uno scadimento qualitativo della finitura superficiale e delle tolleranze dimensionali del lavorato, una riduzione della vita degli utensili e dei componenti della macchina. Questa vibrazione affligge negativamente la produttività e la qualità del processo di lavorazione e pregiudica l’interazione uomo-macchina-ambiente. Per una data combinazione di macchina, utensile e pezzo lavorato, i fattori che controllano la velocità di asportazione del materiale sono gli stessi che controllano l’insorgenza del chatter: la velocità di rotazione del mandrino, la profondità assiale di passata e la velocità di avanzamento dell’utensile. Per studiare il fenomeno di chatter, con l’obbiettivo di individuare possibili soluzioni per limitarne o controllarne l’insorgenza, vengono proposti in questa tesi alcuni modelli del processo di fresatura. Tali modelli comprendono il modello viscoelastico della macchina fresatrice e il modello delle azioni di taglio. Per le azioni di taglio è stato utilizzato un modello presente in letteratura, mentre per la macchina fresatrice sono stati utilizzato modelli a parametri concentrati e modelli modali analitico-sperimentali. Questi ultimi sono stati ottenuti accoppiando un modello modale sperimentale del telaio, completo di mandrino, della macchina fresatrice con un modello analitico, basato sulla teoria delle travi, dell’utensile. Le equazioni del moto, associate al processo di fresatura, risultano essere equazioni differenziali con ritardo a coefficienti periodici o PDDE (Periodic Delay Diefferential Equations). È stata implementata una procedura numerica per mappare, nello spazio dei parametri di taglio, la stabilità e le caratteristiche spettrali (frequenze caratteristiche della vibrazione di chatter) delle equazioni del moto associate ai modelli del processo di fresatura proposti. Per testare i modelli e le procedure numeriche proposte, una macchina fresatrice CNC 4 assi, di proprietà del Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni Meccaniche Nucleari e Metallurgiche (DIEM) dell’Università di Bologna, è stata strumentata con accelerometri, con una tavola dinamometrica per la misura delle forze di taglio e con un adeguato sistema di acquisizione. Eseguendo varie prove di lavorazione sono stati identificati i coefficienti di pressione di taglio contenuti nel modello delle forze di taglio. Sono stati condotti, a macchina ferma, rilievi di FRFs (Funzioni Risposta in Frequenza) per identificare, tramite tecniche di analisi modale sperimentale, i modelli del solo telaio e della macchina fresatrice completa di utensile. I segnali acquisiti durante le numerose prove di lavorazione eseguite, al variare dei parametri di taglio, sono stati analizzati per valutare la stabilità di ciascun punto di lavoro e le caratteristiche spettrali della vibrazione associata. Questi risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti applicando la procedura numerica proposta ai diversi modelli di macchina fresatrice implementati. Sono state individuate le criticità della procedura di modellazione delle macchine fresatrici a parametri concentrati, proposta in letteratura, che portano a previsioni erronee sulla stabilità delle lavorazioni. È stato mostrato come tali criticità vengano solo in parte superate con l’utilizzo dei modelli modali analitico-sperimentali proposti. Sulla base dei risultati ottenuti, è stato proposto un sistema automatico, basato su misure accelerometriche, per diagnosticare, in tempo reale, l’insorgenza del chatter durante una lavorazione. È stato realizzato un prototipo di tale sistema di diagnostica il cui funzionamento è stato provato mediante prove di lavorazione eseguite su due diverse macchine fresatrici CNC.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Mancinelli, Nicolò <1980&gt. « Sul comportamento dinamico di macchine fresatrici in alcune condizioni critiche di lavorazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2666/.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi affronta lo studio di una tipologia di vibrazione autoeccitata, nota come chatter, che si manifesta nei processi di lavorazione ad asportazione di truciolo ed in particolare nelle lavorazioni di fresatura. La tesi discute inoltre lo sviluppo di una tecnica di monitoraggio e diagnostica del chatter basato sul rilievo di vibrazioni. Il fenomeno del chatter è caratterizzato da violente oscillazioni tra utensile e pezzo in lavorazione ed elevate emissioni acustiche. Il chatter, se non controllato, causa uno scadimento qualitativo della finitura superficiale e delle tolleranze dimensionali del lavorato, una riduzione della vita degli utensili e dei componenti della macchina. Questa vibrazione affligge negativamente la produttività e la qualità del processo di lavorazione e pregiudica l’interazione uomo-macchina-ambiente. Per una data combinazione di macchina, utensile e pezzo lavorato, i fattori che controllano la velocità di asportazione del materiale sono gli stessi che controllano l’insorgenza del chatter: la velocità di rotazione del mandrino, la profondità assiale di passata e la velocità di avanzamento dell’utensile. Per studiare il fenomeno di chatter, con l’obbiettivo di individuare possibili soluzioni per limitarne o controllarne l’insorgenza, vengono proposti in questa tesi alcuni modelli del processo di fresatura. Tali modelli comprendono il modello viscoelastico della macchina fresatrice e il modello delle azioni di taglio. Per le azioni di taglio è stato utilizzato un modello presente in letteratura, mentre per la macchina fresatrice sono stati utilizzato modelli a parametri concentrati e modelli modali analitico-sperimentali. Questi ultimi sono stati ottenuti accoppiando un modello modale sperimentale del telaio, completo di mandrino, della macchina fresatrice con un modello analitico, basato sulla teoria delle travi, dell’utensile. Le equazioni del moto, associate al processo di fresatura, risultano essere equazioni differenziali con ritardo a coefficienti periodici o PDDE (Periodic Delay Diefferential Equations). È stata implementata una procedura numerica per mappare, nello spazio dei parametri di taglio, la stabilità e le caratteristiche spettrali (frequenze caratteristiche della vibrazione di chatter) delle equazioni del moto associate ai modelli del processo di fresatura proposti. Per testare i modelli e le procedure numeriche proposte, una macchina fresatrice CNC 4 assi, di proprietà del Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni Meccaniche Nucleari e Metallurgiche (DIEM) dell’Università di Bologna, è stata strumentata con accelerometri, con una tavola dinamometrica per la misura delle forze di taglio e con un adeguato sistema di acquisizione. Eseguendo varie prove di lavorazione sono stati identificati i coefficienti di pressione di taglio contenuti nel modello delle forze di taglio. Sono stati condotti, a macchina ferma, rilievi di FRFs (Funzioni Risposta in Frequenza) per identificare, tramite tecniche di analisi modale sperimentale, i modelli del solo telaio e della macchina fresatrice completa di utensile. I segnali acquisiti durante le numerose prove di lavorazione eseguite, al variare dei parametri di taglio, sono stati analizzati per valutare la stabilità di ciascun punto di lavoro e le caratteristiche spettrali della vibrazione associata. Questi risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti applicando la procedura numerica proposta ai diversi modelli di macchina fresatrice implementati. Sono state individuate le criticità della procedura di modellazione delle macchine fresatrici a parametri concentrati, proposta in letteratura, che portano a previsioni erronee sulla stabilità delle lavorazioni. È stato mostrato come tali criticità vengano solo in parte superate con l’utilizzo dei modelli modali analitico-sperimentali proposti. Sulla base dei risultati ottenuti, è stato proposto un sistema automatico, basato su misure accelerometriche, per diagnosticare, in tempo reale, l’insorgenza del chatter durante una lavorazione. È stato realizzato un prototipo di tale sistema di diagnostica il cui funzionamento è stato provato mediante prove di lavorazione eseguite su due diverse macchine fresatrici CNC.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Tagliapietra, Riccardo <1996&gt. « Aree critiche di bilancio ed impairment test nella crisi pandemica Covid-19 ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20218.

Texte intégral
Résumé :
Le imprese hanno dovuto affrontare una vera e propria sfida per la redazione e l’approvazione del bilancio 2020, caratterizzato dalle circostanze emergenziali sorte conseguentemente al diffondersi della pandemia Covid-19. L’avvento della crisi pandemica ha portato effetti devastanti non solo dal punto di vista sociale e sanitario, ma anche dal punto di vista economico mettendo in ginocchio numerose imprese italiane. Il seguente elaborato si concentrerà, inizialmente, sulle aree critiche di bilancio: tali aree sono caratterizzate da maggiore discrezionalità e per tale ragione potrebbero essere soggette a possibili manipolazioni di bilancio (Earnings Management), volte a fornire una rappresentazione non veritiera e corretta di alcune voci di bilancio. Al fine di evitare azioni manipolative e, soprattutto, al fine di sostenere le imprese, verranno analizzati i principali interventi normativi sia a livello nazionale sia internazionale, i quali hanno rappresentato una facoltà significativa per le imprese che hanno risentito maggiormente delle conseguenze della pandemia. Successivamente, verrà fornita una panoramica generale sull’impairment test e sulla svalutazione delle attività aziendali, focalizzandosi soprattutto sull’avviamento. La pandemia da Covid-19 per intensità ed imprevedibilità costituisce per tutte le imprese un fattore esterno di potenziale presunzione di perdita di valore e pertanto richiede un'analisi di impatto della crisi sul valore di tutte le attività immobilizzate. Per tale ragione, si farà riferimento agli effetti della pandemia sull’impairment test e alle linee guida dell’Organismo Italiano di Valutazione. Infine, vi saranno due analisi empiriche con obiettivi differenti. La prima si concentra nell’individuare quali sono stati gli effetti della pandemia a bilancio nelle società quotate italiane non finanziarie. Sarà presentata un'analisi, attraverso un confronto tra i dati relativi al bilancio 2019 e bilancio 2020, dei principali trend delle voci dell’attivo e del passivo, degli indici di redditività ed efficienza, degli eventuali cambiamenti della struttura finanziaria, e, infine, è stata effettuata una breve indagine sull’impairment dell’avviamento. Inoltre, si è voluto identificare, attraverso un’analisi settoriale, quali sono le imprese che, all’interno del Mercato Telematico Azionario, hanno subito maggiormente le circostanze emergenziali sopravvenute con l’avvento della pandemia e quali, invece, hanno resistito o registrato performance migliori. La seconda analisi riprende la tematica relativa alle manipolazioni di bilancio e si pone come obiettivo quello di individuare la correlazione tra gli incentivi dettati dagli Earnings Management e la rilevazione di una svalutazione conseguente all’impairment test. La tematica delle manipolazioni conseguenti alle svalutazioni di attività aziendali è stata ampiamente studiata in letteratura internazionale, nella quale gli studi empirici condotti in merito sono numerosi, ma lo stesso non si può affermare rispetto alla letteratura nazionale, nella quale invece gli studi a riguardo sono ancora numericamente bassi, anche se in costante aumento. Successivamente, sulla base della letteratura analizzata, si cercherà di individuare la possibile propensione alle manipolazioni nel contesto pandemico rispetto a quello pre-pandemico. Ci si concentrerà sia sulle politiche di bilancio volte ad accrescere l’utile d’esercizio sia quelle volte a rilevare svalutazioni (in eccesso o quando non vi è necessità), sfruttando la situazione di crisi, in modo idoneo da ottenere un miglioramento significativo negli esercizi successivi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
11

Tasca, Giulia <1989&gt. « Crocieristica e città. Questioni critiche ed ipotesi di evoluzione futura nel caso veneziano ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4036.

Texte intégral
Résumé :
Lo studio si muove dal grande sviluppo del mercato crocieristico a Venezia, descrivendone le caratteristiche di domanda ed offerta, per individuarne le dinamiche di crescita ed il ruolo che ha avuto per la portualità e per la città. Si andrà a considerare poi lo scenario odierno caratterizzato da criticità ed opinioni diverse sulle implicazioni che questo settore, in continua crescita, possa avere sul territorio; vengono allora descritte in primo luogo le posizioni divergenti emerse in merito all’impatto territoriale della crocieristica. Successivamente, vengono comparate delle indagini effettuate sul suo impatto economico sulla città in modo che insieme possano offrire una visione il più possibile completa. A questo quadro generale si legherà la storia dell’evoluzione della relazione tra attività crocieristica e città di Venezia, la quale pare essersi ribaltata: all’inizio era basata sul sostegno del traffico passeggeri in un momento di crisi ed oggi invece poggia su un terreno di conflitti legati alla crocieristica. Si proverà ad introdurre una possibile proposta di sviluppo in tale contesto in cui sembra molto difficile giungere ad una decisione. Infine, si evidenzierà il ruolo della crocieristica come apripista per il turismo di Venezia, anche in questo caso non senza implicazioni per la città; si sottolineerà perciò l'importanza di mantenere questo settore legato a tutta l’industria turistica per procedere verso uno sviluppo sostenibile.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
12

Marullo, Anita <1989&gt. « Arte,esperienza e società. Un confronto tra prospettive critiche e continuistiche del Novecento ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6639.

Texte intégral
Résumé :
La tesi si propone di ricostruire criticamente alcune delle principali prospettive del primo Novecento circa il ruolo dell’arte nell’esperienza quotidiana e della collettività. Le condizioni storiche che si sono verificate a partire dalla modernità (industrializzazione e parcellizzazione del lavoro, separazione delle opere d’arte rispetto agli spazi della vita collettiva e loro confinamento in luoghi specificamente adibiti, mondializzazione del commercio e della cultura) hanno infatti reso assai problematica la definizione di questo ruolo. In particolare, si intende prendere in esame le affinità e le divergenze di due prospettive apparentemente antitetiche, ovvero quella critico-negativa del filosofo francofortese Theodor W. Adorno, il quale ascrive all’opera d’arte un ruolo di discontinuità e antitesi rispetto alla società capitalistica, e quella del pragmatista americano John Dewey, che invece propende per una concezione dell’opera d’arte come compimento dell’esperienza, in continuità rispetto all’esistenza quotidiana. In una prima parte del lavoro vengono delineate in generale le posizioni di Georg Simmel, Walter Benjamin, Theodor W. Adorno e John Dewey circa il problema trattato, in un secondo momento ci si sofferma più nello specifico sulle considerazioni contenute nei testi Teoria Estetica di Adorno e Arte come esperienza di John Dewey. In conclusione ci si interroga circa l’attualità delle teorie analizzate e il ruolo dell’opera d’arte nella quotidianità odierna.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
13

Fucci, Sergio <1947&gt. « Situazioni critiche nella relazione medico-paziente : il rifiuto delle cure e le direttive anticipate ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/50/1/TESI_DOTTORATO_Sergio_Fucci_Versione_finale.pdf.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
14

Fucci, Sergio <1947&gt. « Situazioni critiche nella relazione medico-paziente : il rifiuto delle cure e le direttive anticipate ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/50/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
15

Bergamini, Mirko <1995&gt. « Lo Cāngjié piān 蒼頡篇 visto attraverso l'esame di alcune fonti critiche cinesi ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18707.

Texte intégral
Résumé :
Lo Cāngjié piān 蒼頡篇, uno dei primi prototipi di vocabolario della storia cinese, fu scritto da Lǐ Sī 李斯, primo ministro della dinastia Qín (Qíncháo 秦朝, 221 – 207 a.C.), e la tradizione afferma che avesse la funzione di testo per l’istruzione elementare allo scopo di insegnare la lettura e il nuovo stile di scrittura unificato. Durante la successiva dinastia Hàn (Hàncháo 漢朝, 202 a.C. – 220 d.C.) l’opera venne rimaneggiata più volte e assunse un ruolo importante all’interno dell’istruzione primaria, influenzando anche la stesura e la struttura di testi affini successivi. Nonostante ciò, l’opera venne perduta nel periodo compreso tra la dinastia Táng (Tángcháo 唐朝, 618 – 907 d.C.) e la dinastia Sòng (Sòngcháo 宋朝, 960 – 1279 d.C.) e non giunse quindi a noi fino al ritrovamento di alcuni manoscritti all’inizio del XX secolo. In seguito ad una breve introduzione dell’opera, questa tesi si concentrerà sull’analisi del relativo stato dell’arte attraverso la traduzione di alcuni articoli accademici che trattano dell’argomento; in questo modo si avrà l’occasione di approfondire maggiormente la struttura e i contenuti dell’opera attraverso le ricerche compiute sui vari manoscritti ritrovati. Verranno infatti tradotti sia articoli che trattano di essa a livello generale sia altri che approfondiscono in maniera specifica alcuni dei manoscritti. Attraverso questa analisi si cercherà di capire le reali caratteristiche dell’opera e di verificare se queste coincidano con quanto tramandato dalla tradizione.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
16

PISAPIA, GIOVANNI. « Sviluppo di una metodologia per la gestione del rischio attentati terroristici contro infrastrutture critiche ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/205.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi di dottorato consiste nello sviluppo di una metodologia per gestire il rischio attentati terroristici contro infrastrutture fisiche per proprietari o gestori di impianti appartenenti ad infrastrutture critiche.
This Ph.D. thesis consists in developing a terrorism risk management framework (TRMF) to guide critical infrastructure facilities' owners and operators in their decision making process related to the risk of terrorism.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
17

PISAPIA, GIOVANNI. « Sviluppo di una metodologia per la gestione del rischio attentati terroristici contro infrastrutture critiche ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/205.

Texte intégral
Résumé :
Questa tesi di dottorato consiste nello sviluppo di una metodologia per gestire il rischio attentati terroristici contro infrastrutture fisiche per proprietari o gestori di impianti appartenenti ad infrastrutture critiche.
This Ph.D. thesis consists in developing a terrorism risk management framework (TRMF) to guide critical infrastructure facilities' owners and operators in their decision making process related to the risk of terrorism.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
18

Bonutto, Marco <1996&gt. « Dialettica e contraddizione. Un esame delle critiche alla logica hegeliana e delle sue possibili aporie ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19713.

Texte intégral
Résumé :
Soppesando la validità di alcune delle principali critiche rivolte alla dialettica di Hegel, il presente lavoro intende esaminare quale ruolo ricopra la contraddizione nella logica del pensatore tedesco. Il progressivo scandaglio della linea interpretativa che da Trendelenburg giunge a Popper e Colletti offre così l'occasione di delineare i tratti essenziali del metodo dialettico, nonché di verificarne i punti di forza, così come le debolezze.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
19

Vergari, Fabio <1982&gt. « Sistemi per il monitoraggio concorrente di parametri biometrici e ambientali finalizzato alla valutazione di situazioni critiche ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3579/1/vergari_fabio_tesi.pdf.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
20

Vergari, Fabio <1982&gt. « Sistemi per il monitoraggio concorrente di parametri biometrici e ambientali finalizzato alla valutazione di situazioni critiche ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3579/.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
21

PANARO, SERENA. « INDAGINE SULLE PROSE CRITICHE DI VITTORIO SERENI. ELEMENTI STORICI, FILOLOGICI, INTERPRETATIVI, CON EDIZIONE DI TESTI SPARSI ». Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2018. http://hdl.handle.net/11571/1222647.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
22

Cogo, Ileana <1990&gt. « Dalla MIFID 1 alla MIFID 2 attraverso la behavioural finance : case studies a confronto e analisi critiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13482.

Texte intégral
Résumé :
L’instaurazione di una relazione fiduciaria tra l’intermediario ed il clienmte presuppone, necessariamente, la transizione da un modus operandi improntato alla “vendita” del prodotto finanziario, verso una modalità operativa incentrata maggiormente all’aspetto relazionale tra i due attori. Premessa indispensabile a questo scopo è l’osservanza degli obblighi di condotta che disciplinano l’attività degli intermediari finanziari nella prestazione di servizi d’investimento, alla luce dei quali è dovere dello stesso intermediario effettuare, preliminarmente alla prestazione del servizio d’investimento, un’analisi del profilo del cliente / potenziale cliente, ottenendo da questi ogni informazione rilevante che possa contribuire ad una completa, veritiera ed esaustiva comprensione del suo status economico e finanziario nonché delle esigenze, reali o potenziali, dello stesso. Gli ultimi sviluppi in materia di prestazione di servizi d’investimento vedono ampliare il campo di attenzione delle Autorità competenti alla regolamentazione del mercato finanziario, che guardano all’individuo non più nella sola fattispecie di “agente economico”, ma anche in qualità di “individuo” caratterizzato da propri sentimenti, preferenze, comportamenti: in questo contesto l’investitore estende la sua sostanza, arricchendo le caratteristiche del classico “agente economico” con il complesso comportamentale ed emozionale legato alla sfera “umana”. L’analisi che segue e si sviluppa nelle pagine successive prende incipit dal contesto normativo disciplinante l’ambito dell’offerta dei servizi finanziari, con specifico focus in merito alla struttura regolamentare che attiene alle modalità di “conoscenza” del cliente/potenziale cliente, al fine di comprendere cosa il regolatore intenda per “valutazione di adeguatezza” dello strumento finanziario rispetto alle caratteristiche del cliente, nell’ottica di garantire la cd. “best execution”. La capacità del “questionario di adeguatezza” utilizzato dagli intermediari per conoscere il cliente è stata oggetto di riflessioni e critiche, legate in particolare all’incapacità di questo strumento di definire in maniera veritiera il profilo di rischio del cliente, in quanto la struttura dello stesso si è fondata principalmente sul paradigma finanziario classico dell’homo oeconomicus, tralasciando l’aspetto emotivo dell’individuo che, viceversa, nel processo di scelta è empiricamente indotto a commettere errori di ragionamento che portano ad una distorsione nelle risposte alle domande del questionario e, conseguentemente, ad una distorsione nella profilatura. Quindi l’analisi prosegue analizzando i contributi della cd. finanza comportamentale, allo scopo di comprendere ed evidenziare gli errori sistematici di valutazione. Conoscere il comportamento degli individui di fronte a scelte finanziarie in condizioni di incertezza risulta utile per il processo di debiasing e aggiustamento della profilatura, nonché per proporre spunti di miglioramento al questionario stesso. Anche i regolatori (sia europei, sia nazionali), negli ultimi anni, hanno cominciato a valutare l’inserimento dei contribuiti apportati dalla finanza comportamentale per adeguare lo strumento di profilatura alle evidenze empiricamente riscontrate. A questo riguardo verranno analizzate le evoluzioni dei questionari di adeguatezza e si valuteranno i miglioramenti nell’attività di profilatura del cliente e di comprensione dell’aspetto più “psicologico” e qualitativo della tolleranza al rischio.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
23

Comes, Annalisa. « La poesia italiana per l’infanzia in italia dal 1945 a oggi : riflessioni critiche, testi, illustrazioni. Proposta di antologia ». Thesis, Université de Lorraine, 2019. http://www.theses.fr/2019LORR0103.

Texte intégral
Résumé :
Une analyse détaillée de la poésie pour enfants en Italie dans une direction multidisciplinaire (historique, thématique, rhétorique, pédagogique, sociologique) n’avait jamais été réalisée ni commencée jusqu’à aujourd’hui. Le présent ouvrage est donc le premier à prendre en considération une gamme chronologique suffisamment large - de 1945 à nos jours - qui traitent de problèmes éparpillés dans les différents chapitres de littératures pour enfants ou dans des articles de revues spécialisées. Malgré le grand intérêt que l’industrie de l’édition a manifesté dans le passé (au moins depuis les années 60) et continue de démontrer aujourd’hui au public d’enfants, et malgré la richesse et la variété des collections dédiés à la création de poésie et de poésie, l’absence d’ un étude générale nous a paru une grave lacune. L’absence de critique systématique s’explique peut-être par le peu de prestige qui, aujourd’hui malgré tout, recouvre l’écriture destinée aux enfants, comme si l’écriture pour enfants n’était qu’un prélude à la “vraie” écriture et que la poésie pour enfants (considerée comme “simplifiée”) n’était qu’une condition préalable de la “vraie” poésie.Nous pensons donc tout d’abord avoir démontré l’importance de la poésie dans l’enfance même et de sa grande importance dans le processus d’éducation et d’éducation esthétique. A notre avis, la critique ne peut en effet pas être soumise à des principes didactiques ou moraux, mais doit tenir compte de cette démarche artistique : le recueil de poésie pour enfants doit donc satisfaire ses besoins (curiosité, jeu, besoin de s’exprimer) et constituent en même temps un véritable pont entre l’art, la littérature et la musique. L’apport de disciplines telles que la sociologie, en particulier les réflexions sur la société et la culture dites “liquides” théorisées par Zygmunt Bauman ont enrichi les élaborations proposées.Une autre nouveauté est d’avoir mené une étude sur le genre dans le domaine de la poésie de l’enfance. Bien que non définitive, cette enquête nous a permis d’élargir l’horizon de la critique.Dans le contexte des auteurs, nous pensons avoir eu le mérite de nous rappeler des auteurs peu présents (ou totalement absents) dans les anthologies de poésie pour enfants, tels que Tommaso Landolfi, Giulia Niccolai, Rossana Ombres et Giovanni Arpino et pour avoir revendiqué et réservé espace particulier à Giuseppe Pontremoli et Pierluigi Cappello. Dans le contexte des anthologies, nous pensons également, à juste titre, que nous avons inclus l’analyse (et l’évaluation) d’anthologies pour enfants dans l’étude de l’anthologie poétique (en particulier celles de Roberto Antonelli dans « Critica del testo » et Niccolò Scaffai), une opération complètement nouvelle. L’anthologie proposée suit donc les critères mis en évidence et diffère considérablement de celles du passé et de celles actuellement sur le marché
A detailed analysis of poetry for children in Italy in a multidisciplinary direction (historical, thematic, rhetorical, pedagogical, sociological) had never been carried out, nor started until today. The present work is therefore the first that takes into consideration a sufficiently wide chronological range - from 1945 to the present - dealing with issues that were found scattered in the various chapters of literatures for children or in articles in specialized magazines. Despite the great interest that the publishing industry has shown in the past (at least since the Sixties onwards) and still demonstrates today towards the public of children, and despite the richness and variety of necklaces dedicated to the creation of poetry and poetry, the lack of a general study seemed to us a serious gap. The absence of a systematic critique can perhaps be explained by the little prestige that still today, despite everything, covers the writing intended for children, as if writing for children were only a prelude to “true” writing, and poetry addressed to children a simple (and simplified) premise of “true” poetry.We therefore think, first of all, of having demonstrated the importance of poetry for childhood in itself and its great significance in the process of education and aesthetic education. In our opinion, the criticism cannot in fact be subjected to didactic or moral principles, but must take into account this artistic approach : the poetry book for children must therefore satisfy its needs (curiosity, play, the need to express oneself ) and at the same time constitute a real bridge to art, literature and music. The contribution of disciplines such as sociology, in particular the reflections on the so-called “liquid” society and culture theorized by Zygmunt Bauman have enriched the proposed elaborations.Another innovation is that of having carried out a gender study in the field of childhood poetry. Although not definitive, this survey has allowed us to broaden the horizon of criticism.In the context of the authors we think we have had the merit of remembering authors who are not very present (or completely absent) in the anthologies of poetry for children, such as Tommaso Landolfi, Giulia Niccolai, Rossana Ombres and Giovanni Arpino and for having claimed and reserved one particular space to Giuseppe Pontremoli and Pierluigi Cappello. In the context of anthologies, we also rightly believe that we have included the analysis (and evaluation) of children’s anthologies in the study of poetic anthology (in particular those by Roberto Antonelli in « Critica del testo » and Niccolò Scaffai), a completely new operation. The proposed Anthology therefore follows the highlighted criteria and differs considerably from those of the past as well as those currently on the market
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
24

Forghieri, Cristina <1975&gt. « Interazioni tra le glicoproteine D, B, H ed L critiche per la fusione indotta dal virus Herpes simplex ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/683/1/Tesi_Forghieri_Cristina.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Four glycoproteins (gD, gB, gH, and gL) are required for herpes simplex virus (HSV) entry into the cell and for cell-cell fusion in transfected cells. gD serves as the receptor-binding glycoprotein and as the trigger of fusion; the other three glycoproteins execute fusion between the viral envelope and the plasma or endocytic membranes. Little is known on the interaction of gD with gB, gH, and gL. Here, the interactions between herpes simplex virus gD and its nectin1 receptor or between gD, gB, and gH were analyzed by complementation of the N and C portions of split enhanced green fluorescent protein (EGFP) fused to the glycoproteins. Split EGFP complementation was detected between proteins designated gDN + gHC, gDN + gBC, and gHN + gBC + wtgD, both in cells transfected with two or tree glycoproteins and in cells transfected with the four glycoproteins, commited to form syncytia. The in situ assay provides evidence that gD interacts with gH and gB independently one of the other. We further document the interaction between gH and gB. To elucidate which portions of the glycoproteins interact with each other we generated mutants of gD and gB. gD triggers fusion through a specialised domain, named pro-fusion domain (PFD), located C-terminally in the ectodomain. Here, we show that PFD is made of subdomains 1 and 2 (amino acids 260–285 and 285–310) and that each one partially contributed to herpes simplex virus infectivity. Chimeric gB molecules composed of HSV and human herpesvirus 8 (HHV8) sequences failed to reach the cell surface and to complement a gB defective virus. By means of pull down experiments we analyzed the interactions of HSV-HHV8 gB chimeras with gH or gD fused to the strep-tag. The gB sequence between aa residues 219-360 was identified as putative region of interaction with gH or critical to the interaction.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
25

Forghieri, Cristina <1975&gt. « Interazioni tra le glicoproteine D, B, H ed L critiche per la fusione indotta dal virus Herpes simplex ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/683/.

Texte intégral
Résumé :
Four glycoproteins (gD, gB, gH, and gL) are required for herpes simplex virus (HSV) entry into the cell and for cell-cell fusion in transfected cells. gD serves as the receptor-binding glycoprotein and as the trigger of fusion; the other three glycoproteins execute fusion between the viral envelope and the plasma or endocytic membranes. Little is known on the interaction of gD with gB, gH, and gL. Here, the interactions between herpes simplex virus gD and its nectin1 receptor or between gD, gB, and gH were analyzed by complementation of the N and C portions of split enhanced green fluorescent protein (EGFP) fused to the glycoproteins. Split EGFP complementation was detected between proteins designated gDN + gHC, gDN + gBC, and gHN + gBC + wtgD, both in cells transfected with two or tree glycoproteins and in cells transfected with the four glycoproteins, commited to form syncytia. The in situ assay provides evidence that gD interacts with gH and gB independently one of the other. We further document the interaction between gH and gB. To elucidate which portions of the glycoproteins interact with each other we generated mutants of gD and gB. gD triggers fusion through a specialised domain, named pro-fusion domain (PFD), located C-terminally in the ectodomain. Here, we show that PFD is made of subdomains 1 and 2 (amino acids 260–285 and 285–310) and that each one partially contributed to herpes simplex virus infectivity. Chimeric gB molecules composed of HSV and human herpesvirus 8 (HHV8) sequences failed to reach the cell surface and to complement a gB defective virus. By means of pull down experiments we analyzed the interactions of HSV-HHV8 gB chimeras with gH or gD fused to the strep-tag. The gB sequence between aa residues 219-360 was identified as putative region of interaction with gH or critical to the interaction.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
26

Pagliarani, Ridolfi Sara. « I sistemi di Order Picking e le decisioni critiche per la loro progettazione e ottimizzazione : il caso Tulips S.r.l ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Trouver le texte intégral
Résumé :
Il magazzino è la parte fondamentale del business di molte realtà aziendali, tra cui si trovano i sistemi di order-picking (OPS) ovvero quei sistemi in cui i prodotti vengono stoccati a magazzino per essere poi prelevati meccanicamente o manualmente dagli operatori per soddisfare la domanda dei clienti interni e/o esterni all’azienda. Con questo elaborato si vuole fornire un quadro teorico sui sistemi OP, sulle loro caratteristiche e tipologie e sulle aree decisionali al momento della loro progettazione e/o ottimizzazione. Successivamente, servendosi dell’azienda Tulips Srl, si vuole fornire un’analisi del sistema a prelievo frazionato in atto nella loro sede di Cesena e il procedimento utilizzato per la progettazione parziale del magazzino nella nuova sede di Rimini. Lo scopo principale della progettazione di un OPS è quello di diminuire il tempo e la distanza di attraversamento dell’operatore durante il picking. Questo perché come dimostrato da Tompkins il tempo speso da un operatore per gli spostamenti utili al prelievo ammonta al 50% sul totale delle operazioni, andando conseguentemente ad incidere sui costi operativi del magazzino. Per questo motivo, lo scopo della progettazione, che si è basato sulle scelte di routing and sequencing problem e sui problemi di product allocation and assignment, ha avuto come scopo principale quello di condensare l’area del picking. La strategia utilizzata per l’assegnamento è stata la class-based storage policy e il criterio di assegnamento dei prodotti alle classi utilizzato è stato il Popularity assignment rule. Una volta assegnati i prodotti alle classi è stati possibile assegnare le classi alle corsie in modo da avere i prodotti desiderabili all’inizio del percorso. Questa pratica ha permesso di convogliare il maggior numero di prelievi in una certa area, quella più vicina al punto di stoccaggio degli ordini pronti nei reparti, e di ridurre conseguentemente le distanze di viaggio.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
27

Sabino, Cristiano. « La Cultura Filosofica al tempo della crisi : letture critiche di un tentativo di riforma intellettuale in Italia : 1907- 1917 ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2013. http://hdl.handle.net/11384/86147.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
28

Giangiulio, Enrico. « Analisi di residui solidi industriali pre e post trattamento idrometallurgico per la valutazione del potenziale recupero di materie prime critiche ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9381/.

Texte intégral
Résumé :
Si è calcolata la percentuale di metalli rimossi (R%) da fly ash e scarti industriali ceramici sottoposti a vari tipi di leaching con acqua deionizzata, acido solforico (pH1), attacco alcalino (pH14) e trattamento combinato acido-alcalino. Il parametro R è molto importante perché è in grado di fornire un’indicazione riguardo l’effettiva efficacia di un tipo di leaching rispetto ad un altro. Così facendo è possibile valutare la reale fattibilità del recupero di materie prime critiche (secondo la Commissione Europea) da questi rifiuti. Per quanto riguarda il recupero da fly ash, il trattamento con leaching acido si dimostra il più valido per numero di elementi e percentuale di recupero. Tuttavia, anche se il leaching combinato per certi aspetti può sembrare migliore, bisogna anche considerare i costi di lavorazione, che in questo caso aumenterebbero sensibilmente. Per quanto riguarda gli scarti ceramici, è il leaching combinato a mostrare il miglior potenziale di rimozione dei metalli critici, sia in termini di percentuali che per il numero di elementi rimossi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
29

CHIODAROLI, BENEDETTA. « IL DIRITTO FONDAMENTALE ALLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI NELL'UNIONE EUROPEA E I TERRITORI DI CONFINE : RIFLESSIONI CRITICHE SULLA TUTELA DEI NON-EU CITIZENS ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/127987.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro di ricerca approfondisce il tema del diritto alla protezione dei dati personali nell’Unione europea dei non-EU citizens, nell’ambito delle politiche UE di gestione dell’immigrazione e controllo delle frontiere. Muovendo dall’esame del quadro giuridico di riferimento, si evidenzia la natura di diritto fondamentale sancita dall’art. 8 Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e meglio precisata dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell'UE. La ricerca illustra, in seguito, l’applicazione del diritto in questione nel contesto settoriale prescelto ed approfondisce, in particolare, due principali tematiche: l’ampio e controverso utilizzo dei large-scale databases previsti dalla disciplina UE in tali ambiti – dal sistema Schengen, istitutivo del SIS, ai più recenti VIS, EURODAC, EES, ETIAS; il tema della prevista interoperabilità dei databases, la cui realizzazione, anche alla luce del Nuovo Patto UE sulla Migrazione e l’Asilo, sembra porre in discussione l’effettiva tutela dell’art. 8 Carta per i non-EU citizens. Infine, si propongono alcune riflessioni critiche sul bilanciamento degli interessi in gioco (tutela dei dati personali vs. gestione efficace del fenomeno migratorio, tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico), attraverso l’analisi di alcune pronunce della Corte di giustizia e dell’esempio concreto dei sistemi di riconoscimento facciale automatico.
The research focuses on the EU right to data protection of non-EU citizens in the fields of migration and borders control. Once outlined the current legal framework of such right in the EU, it is highlighted the nature of fundamental right enshrined by Article 8 of the EU Charter of Fundamental Rights and better defined by the EU Court of justice case law. The application of right to data protection in the mentioned fields is scrutinized from two different perspectives: the use of sectoral large-scale databases (SIS, VIS, EURODAC, EES, ETIAS); the controversial interoperability of such databases, which appears extremely challenging for the actual respect of Article 8 also within the framework of the EU New Pact on Migration and Asylum. Finally, some critical remarks on the balancing between data protection and other general interests of the EU (efficient management of migration and borders control) are offered, through the analysis of certain EU Court of Justice rulings and the case of automatic facial recognition techniques.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
30

Palese, Federico. « Modellazione statica e dinamica di gusci in materiale composito rinforzati da fibre curvilinee : vibrazioni libere, profili di tensione e deformazione, velocità critiche di rotazione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Trouver le texte intégral
Résumé :
Lo scopo di questa tesi è studiare il comportamento statico e dinamico di gusci a singola e doppia curvatura, rinforzati da fibre curvilinee. La tecnologia Variable Angle Tow (VAT) consente la collocazione di fibre lungo percorsi curvilinei allo scopo di migliorare le prestazioni strutturali di piastre e gusci. Le analisi statiche e dinamiche di diverse strutture sono state risolte con il metodo numerico GDQ.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
31

Torcolacci, Gaia. « Analisi chimica e mineralogica di sedimenti di fondo marino del Mar Tirreno sud-orientale ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7868/.

Texte intégral
Résumé :
A partire dal 2010 la Commissione Europea ha compilato una lista di 20 materie prime ritenute “critiche” per importanza economica e rischio di approvvigionamento, per le quali è fondamentale la ricerca di possibili fonti alternative nel territorio europeo, poiché i maggiori produttori sono tutti paesi extra-europei. Dati questi presupposti, 20 campioni di fango marino, dragati nelle adiacenze di seamounts del Tirreno sud-orientale, sono stati analizzati per mezzo di XRF, al fine di trovare arricchimenti in elementi critici quali cromo, cobalto, gallio, niobio e alcuni elementi delle Terre Rare (lantanio, cerio, neodimio, samario, ittrio). I fanghi, talvolta con frazione sabbiosa più abbondante, sono stati dapprima divisi in base al colore in fanghi marroni e grigi e fanghi di colore bianco, rosso o arancio; presentano anche inclusi di diverso tipo, quali frammenti di conchiglie, noduli neri o bruno-arancio, croste bruno-nere o bruno-arancio. Dalle analisi chimiche è risultato che campioni più ricchi in CaO hanno un contenuto minore negli elementi ricercati, al contrario dei campioni ricchi in ossidi di Si, Ti, Al, Fe. Confrontando inoltre i campioni con i valori medi di composizione della crosta terrestre superiore, essi risultano più ricchi in REY e meno in Co, Cr, Ga, Nb, mentre sono sempre più arricchiti della composizione media dei sedimenti marini. Dalle analisi mineralogiche risulta che i fanghi contengono generalmente quarzo, calcite, feldspati in piccole quantità e fillosilicati. Infine, analisi XRD e SEM-EDS sui noduli neri hanno dimostrato che si tratta di todorokite, un ossido idrato di Mn, con tenori variabili di Na, K, Ca, Mg, dalla forma globosa con microstruttura interna fibroso-raggiata. Si ritiene quindi che fanghi ricchi in CaCO3, probabilmente bioderivato, non siano l’obiettivo più adatto per la ricerca di elementi critici, mentre potrebbero esserlo fanghi più ricchi in Si, Al, Fe, K, che hanno maggiori concentrazioni di tali elementi.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
32

Gualerzi, Guglielmo. « Redesign e sviluppo di un’applicazione web per la filologia moderna ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20956/.

Texte intégral
Résumé :
PhiloEditor è un'applicazione web dedicata allo studio filologico e alla redazione di edizioni critiche digitali. Oggetto di questa dissertazione è il processo di trasformazione che la piattaforma ha subito da semplice prototipo ad applicativo stabile, mirato e facilmente fruibile. Tale risultato è stato raggiunto mediante l'utilizzo di tecnologie versatili e potenti, tecniche di programmazione flessibili come l'Extreme Programming ed un coinvolgimento diretto della committenza filologa all'interno dello sviluppo del sito.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
33

FANELLI, SERGIO. « Procedure per la valutazione della tensione normale interlaminare in laminati curvi in composito modellati agli elementi finiti : valutazioni critiche e applicazioni su componenti di Formula Uno ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1210715.

Texte intégral
Résumé :
I materiali compositi come polimeri rinforzato con fibra di carboniosono spesso utilizzati in molti campi industriali, specialmente dove una progettazione volta alla riduzione del pesoè la prerogativa per estrarre performance da conmponenti strutturali, alcuni esempi sono campo automotive, aerospaziale, o equipaggiamenti sportivi. Riguardo i materiali compositi, una delle loro caratteristica più rilevante è l'anisotropia. Se da un lato questa caratteristica viene intelligentemente utilizzata per ottenere un rapporto performance/peso ragguardevole, dall'altro non bisogna sottovalutare la complessa valutazione del loro stato tensionale. Il presente contributo si occupa della valutazione della componente normale dell'interlaminar stress nei laminati curvi in materiale composito soggetti a forze esterne. anche se queste componenti dello stato tensionale sono di solito più piccole rispetto alle loro controparti nel piano, la limitata resistenza adesiva delle interfacce tra le lamine è causa di delaminazioni, specialmente in laminati curvi, ciò comporta una riduzione della rigideza e della resistenza delle componenti strutturali, ed anche un aumento della probabilità di rottura o il bisogno di una sostizione prematura del componente. Al giorno d'oggi, durante la fase di progettazione, si fa spesso ricorso a modelli agli elementi finiti per valutare il comportamento a rigidezza e resistenza delle componenti in composito. i modelli shell agli elementi finiti sono spesso utilizzati su componenti in composito a causa della loro efficienza computazionale e flessibilità di modellazione con in aggiunta una discreta accuratezza in termini di risultati riguardanti gli spostamenti e la stima degli stress nel piano. Ma la formulazione shell agli elementi finiti trascura ilcontributo dell'interlaminar Normal Stress (ILNS) all energia interna e alla caratterizzazione dello stato tensionale. Una buona stima di come si presenta lo stato tensionale interlaminare di un componente in composito si può ottenere con modelli solidi FE o con modelli misti 2D/3D, on con l'utilizzo di elementi o superfici coesivi. Tuttaviaun modello sviluppato per l'utilizzo nel post-processing e implementato con elementi shell lineari potrebbe rappresentare una buona opportunità di mantenere la complessità di un modello FE a livelli ragionevoli. Il modello sotto esame per ricavare l' ILNS richiede informazioni riguardanti le curvature del componente che possono essere ottenute da un modello shell agli elementi finiti. Questo modello è applicato ad un test di flessione a quattro punti che viene tipicamente usato per valutazioni rigrado l'ILNS su provini in composito. i risultati sperimentali sono messi a confronto con il modello per la valutazione dell'ILNS e un modello solido agli elementi finiti. Inoltreè stata studiata l'applicabilità del modello su casi più complessi come un'ala anteriore di Formula Uno. Un primo test consiste in un caricamento statico dell'ala ed infine è stato valutato un caso di carico dinamico con l'ausilio di un'analisi Modal Transient.
Composite materials as carbon fiber reinforced polymer are often used in many industrial fields, specially where lightweight design is the prerogative to extract performance from structural components, some examples are automotive, aerospace, or sports equipment structures. Anisotropy is the main feature of composites materials, on one side this property is cleverly used to obtain a remarkable performance/weight ratio on, but on the other side there's a complex stress state to evaluate. The present contribution deals with the evaluation of the normal component of interlaminar stress in curved composite laminates subject to remote loads. Although those stress components are usually smaller than their in-plane counterparts, the comparably limited adhesion strength of the interlaminar interfaces causes the experience of delaminations, specially in curved laminates, resulting in reduced stiffness and strength of the structural component, and even a higher probability of failure or need for premature component substitution. A Finite Element (FE) model is nowadays usually required during the design phase in order to evaluate composite components behavior by a stress and stiffness point of view. Shell finite elements models are often used for composite components due to their computational efficiency and modeling flexibility mixed with discrete accuracy in terms of displacements results and in-plane stresses estimation. Nevertheless, the customary shell finite element formulation neglects the contribution of the Interlarminar Normal Stress (ILNS) component to internal energy and to the stress state characterization. A good estimation of what is the interlaminar stress state of a composite component could be obtained with solid FE models, or mixed 2D/3D FE models, or cohesive elements and surfaces. But a model developed for post-processing and implemented with linear shell element types may represent a good opportunity to maintain the FE model complexity at reasonable levels. The model for the evaluation of ILTS under investigation requires information about curvatures that can be obtained by a simple shell FE model, and it is applied on a four point bending test case which is usually adopted for ILNS evaluation of composite components. The experimental results and the model results are compared and a solid FE model is added to the comparison. Furthermore, the applicability of the model on a more complex matrix is investigated, using as a case study a Formula One front wing. A test case consisting in a static loading is evaluated and also a dynamic load case involving a modal transient analysis.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
34

Tyrwhitt-Drake, Hugh. « A critique of critical discourse analysis ». Thesis, University of Reading, 2005. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.424028.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
35

Pleasants, Nigel John. « A Wittgensteinian critique of critical social theory ». Thesis, University of Cambridge, 1997. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.627272.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
36

Caviglia, Marconi Alessandro. « Social Criticism, Inmanent critique and Trascendental Critique The question of Inmanent Critique in Critical Theory ». Derecho & ; Sociedad, 2017. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/118201.

Texte intégral
Résumé :
The present work seeks to clarify the issue of immanent criticism and transcendent criticism in the so-called Critical Theory. To this end, the different forms of social criticism are used to present clearly what the Frankfurt School calls “immanent criticism of society”, following in the footsteps of Hegel and Kant. After that, it presents the observations that Rainer Forst, reinserting a Kantian inspiration, presents a distinction between immanent criticism / transcendent criticism.
El presente trabajo busca aclarar la cuestión de la crítica inmanente y la crítica trascendente en la llamada Teoría Crítica. Para ello distingue las diferentes formas de crítica social para poder presentar con claridad lo que la Escuela de Frankfurt denomina “crítica inmanente de la sociedad”, siguiendo las huellas de Hegel y Kant. Seguidamente pasa a presentar las objeciones que Rainer Forst, reinsertando una inspiración kantiana, presenta a la distinción entre crítica inmanente/crítica trascendente.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
37

HAIG, EDWARD. « Some Observations on the Critique of Critical Discourse Analysis ». 名古屋大学大学院国際言語文化研究科, 2004. http://hdl.handle.net/2237/7888.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
38

Zanardi, Luca. « L'invecchiamento degli impianti a rischio di incidente rilevante ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

Trouver le texte intégral
Résumé :
In Europa molti degli impianti in funzione hanno raggiunto o superato la fine della propria vita nominale di progetto, durante la quale ogni elemento d’impianto ha subito forme di degrado materiale. Nella fase finale della vita il danno accumulato può raggiungere una dimensione tale da rendere l’attrezzatura non più idonea ad esercitare la sua funzione. Negli ultimi anni, il settore industriale ha posto un’attenzione crescente nei riguardi delle problematiche legate al fenomeno indicato come “invecchiamento”, che non è riferito meramente alla sola età di un impianto, ma alla condizione in cui esso si trova e a come questa sia cambiata nel tempo. Un Gruppo di Lavoro (GdL) istituito dall’INAIL ha elaborato un Metodo ad Indici per la valutazione del programma di gestione del'invecchiamento, individuando alcuni fattori che influenzano il fenomeno. Lo scopo della presente tesi, sviluppata presso la società ICARO di Cortona (AR), è quello di contribuire alla messa a punto di una metodologia per la selezione degli elementi d’impianto critici da sottoporre al Metodo ad Indici elaborato dal GdL. Il presente elaborato di tesi è così strutturato. Dopo il Capitolo 1, avente carattere introduttivo, nel Capitolo 2 viene descritto l’invecchiamento, definendolo e riportandone le evidenze storiche. Nel Capitolo 3 sono indicate le disposizioni legislative nazionali che riguardano l’invecchiamento e alcune norme tecniche. Il Capitolo 4 è dedicato alla presentazione del Metodo ad Indici del GdL. Nel Capitolo 5 è descritta la Metodologia ICARO, sviluppata, anche grazie al seguente elaborato di tesi, come strumento di supporto per l’applicazione del Metodo del GdL. Il Capitolo 6 riporta un'applicazione della Metodologia ICARO ad un caso di studio. Nel Capitolo 7 è descritto l'approccio RBI, che rappresenta un valido strumento di gestione e monitoraggio dell’invecchiamento. Il Capitolo 8 contiene alcune considerazioni finali relative allo studio.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
39

Rapalo, Castellanos Renan. « The critique of modernity and the claims of critical theory / ». Digital version accessible at:, 1998. http://wwwlib.umi.com/cr/utexas/main.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
40

Keyser, Jean. « A critique of compliance : towards implementing a critical self-reflective perspective ». Thesis, Stellenbosch : University of Stellenbosch, 2010. http://hdl.handle.net/10019.1/4279.

Texte intégral
Résumé :
Thesis (MA (Philosophy))--University of Stellenbosch, 2010.
ENGLISH ABSTRACT: This thesis entails a critical analysis of the concept of compliance. The latter can briefly be defined as rules and policies developed with regard to employee behaviour with the goal of controlling and monitoring unethical behaviour. This thesis presents a critical explication of compliance based on various levels of analysis. Firstly, this will be done by discussing the context of the historical development of compliance, stemming from and starting with the bureaucratization of the economy and the practical implementation thereof in business. The historical overview entails a discussion of the development of management models. This provides the context for explicating the problem that these management models are geared towards the restriction of the autonomous individual for the purpose of control. This is achieved through the removal of the individual agent’s responsibility over his/her work. The latter, however, elicits resistance from the employee which I discuss in terms of the implicit contract (between the employer and the employee). Initially, this problem of resistance was addressed by mechanization, but with the global shift towards a servicedriven economy such methods were no longer applicable. Moreover, this shift brought about the development and implementation of post-Fordist models of management, focused on human capital. It is then within this management model that compliance was developed as the most commonly used method of control. According to my argument then, compliance was initially implemented as a method of instilling ethical behaviour in business; however its practical application failed in achieving such promises. I argue that the reason for the failure of compliance pertains to the very definition thereof which does not make allowance for the individual moral agent. This is demonstrated by explicating the manner in which compliance is implemented, with specific reference to culture lag. This refers to the exponential growth of information and communication technology in which ethical measures to address the problems causes by the latter, could not develop with parallel speed. Compliance finds culture lag especially difficult to address, since the creativity of the individual moral agent that is cardinal to resolving the problem of culture lag, is not made allowance for in the structures of compliance. This is exacerbated by the importance given in the structures of compliance to controlling tacit knowledge, since the latter is increasingly considered as a form of capital within the service-driven economy. In the final instance, I argue that compliance stands directly opposed to the principles of ethics and as such fails to address the problem of unethical behaviour. A possible solution to this is considered when looking at ideas with reference to trust, self-respect and responsibility. The latter, in turn, yields a possible solution to the original problem, namely that the individual moral agent is not acknowledged in the structures of compliance, and in some cases even totally discarded.
AFRIKAANSE OPSOMMING: Hierdie tesis behels ‘n kritiese analise van die konsep van ‘compliance.’ Compliance kan in Afrikaans vertaal word as ‘inskiklikheid’ – maar word in ‘n besigheidskonteks gebruik om te verwys na die implementering van ‘n stel reëls, of ‘n spesifieke beleid, wat daarop gemik is om onetiese gedrag van werknemers te monitor en te beheer. Hierdie tesis bied ‘n kritiese ondersoek van ‘inskiklikheid,’ gegrond op verskillende vlakke van analise, wat insluit die historiese ontwikkeling van ‘inskiklikheid’, die burokratisering van die ekonomie, en die praktiese implikasies daarvan vir besigheid. In die historiese oorsig val die klem op die ontwikkeling van bestuursmodelle. Dit verleen ‘n konteks aan die probleem dat al die betrokke bestuursmodelle daarop gemik was om die outonomie van die individu te beperk, en daardeur beter beheer oor sy/haar aksies te verkry. Dit is gedoen deur die individu in die werksopset van sy/haar verantwoordelikheid te ontneem. Dit het egter die teenreaksie van weerstand by werknemers ontlok, wat bespreek word in die konteks van die implisiete kontrak (tussen werkgewer en werknemer). Hierdie probleem van weerstand, is aanvanklik deur toenemende meganisasie aangespreek. Maar in die konteks van die globale oorgang na 'n meer diens-gedrewe ekonomie, was meganisasie nie meer 'n volhoubare oplossing nie. Verder, binne 'n diens-gedrewe ekonomie word idees van menslike kapitaal op prys gestel, soos in die bestuursmodel wat hierdie fase kenmerk, naamlik ‘post-Fordism’. Dit is binne hierdie konteks dat inskiklikheid ontwikkel het as die algemeenste manier waarop beheer oor werkers uitgeoefen word. Volgens my argument is inskiklikheid aanvanklik ge-implementeer as ‘n metode om etiese gedrag binne ‘n besigheidskonteks te handhaaf. Inskiklikheid het egter nie aan hierdie verwagting voldoen nie. Die rede hiervoor is dat inskiklikheid teenstrydig is met die konsep van die individuele morele agent. Dit word duidelik as die wyse waarop dit ge-implementeer word, ondersoek word, spesifiek aan die hand van die voorbeeld van die ‘kultuurgaping’ [‘culture lag’]. Laasgenoemde verwys na die gaping tussen nuwe tegnologie en etiese respos wat ontstaan as gevolge van die eksponensiële groei in kommunikasie- en informasietegnologie en die oënskynlike onvermoë van besighede om dit in hul etiese beleid aan te spreek. Bydraend tot die probleem is dat die kreatiwiteit van die individuele morele agent wat voortdurend benodig benodig word om hierdie gaping te oorkom, nie in die strukture van inskiklikheid erken word nie. Dit is veral belangrik, inaggenome die toenemende belangrikheid wat in die strukture van inskiklikheid verleen word aan die beheer van implisiete kennis [‘tacit knowledge’], omdat dit in binne die diensgedrewe eknomie toenemend as kapitaal beskou kan word. In die laaste instansie argumenteer ek dat ‘inskiklikheid’ direk teenstrydig is met die beginsels van etiek, en misluk dit as ’n metode om die probleem van ‘culture lag’ sowel as ander kwessies op te los. ’n Mootlike oplossing word ondersoek waneer idees rondom vertroue, self-respek en verantwoordelikheid verken word. Met verwysing na laasgenoemde is dit moontlik om die oospronklike rede vir weerstand aan te spreek, naamlik dat die individuele morele agent deur ‘inskiklikheid’ oor die hoof gesien word, en dit selfs in sekere opsigte heeltemal agterweë gelaat word.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
41

Lee, Dong-won D. « A critical analysis of Korean Minjung theology overview, critique and alternative / ». Theological Research Exchange Network (TREN), 1993. http://www.tren.com.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
42

HINZ, KRISTINA. « CRITIQUE OF VIOLENCE, CRITIQUE OF PURE REASON : WALTER BENJAMIN S AND IMMANUEL KANT S CRITICAL ENTERPRISE IN COMPARISON ». PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO DE JANEIRO, 2016. http://www.maxwell.vrac.puc-rio.br/Busca_etds.php?strSecao=resultado&nrSeq=37088@1.

Texte intégral
Résumé :
PONTIFÍCIA UNIVERSIDADE CATÓLICA DO RIO DE JANEIRO
COORDENAÇÃO DE APERFEIÇOAMENTO DO PESSOAL DE ENSINO SUPERIOR
PROGRAMA DE SUPORTE À PÓS-GRADUAÇÃO DE INSTS. DE ENSINO
PROGRAMA DE EXCELENCIA ACADEMICA
Em 1921, Walter Benjamin publicou, com apenas 28 anos, seu controverso ensaio Da crítica da violência, representando um acerto com o modelo republicano de governança e desenvolvimento à luz da Primeira Guerra Mundial. Identificando uma relação intrínseca e necessária entre autoridade legal e violência física, Da crítica da violência tem se tornado um texto altamente influente para a discussão de violência na política, inspirando teóricos tão diferentes como Carl Schmitt, Herbert Marcuse, Jurgen Habermas, Jacques Derrida e Giorgio Agamben. Esta dissertação de mestrado propõe uma leitura do ensaio benjaminiano que o entende primeiramente como resposta à filosofia crítica e política de Immanuel Kant. Discutindo os conceitos de crítica, política vis-à-vis violência e história nas obras dos dois autores, essa dissertação visa esclarecer as divergências e também paralelas nos pensamentos dos dois autores, argumentando que ambos autores defendem uma visão que considera a violência como o único meio para alcançar a liberdade.
In 1921, Walter Benjamin published, at the age of only 28, his controversial essay Critique of violence, representing an account on the republican model of governance and development in the light of the First World War. Identifying an intrinsic and necessary relationship between legal authority and physical violence, Critique of violence has become a highly influential text for the discussion on the role of violence in politics, inspiring theorists as different as Carl Schmitt, Herbert Marcuse, Jurgen Habermas, Jacques Derrida and Giorgio Agamben. This master thesis proposes a reading of Benjamin s essay which it comprehends primarily as an answer to the critical and political philosophy of Immanuel Kant. Discussing the concepts of critique, politics vis-à-vis violence, and history in the works of both authors, this master thesis has the goal to clarify the divergences but also the parallels within the thought of both authors, arguing that both authors defend a position which considers violence as the only means for achieving freedom.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
43

Patkauskas, Justas. « Critical ethics : transvaluation and critique of morality by Spinoza, Nietzsche and Badiou ». Master's thesis, Lithuanian Academic Libraries Network (LABT), 2011. http://vddb.laba.lt/obj/LT-eLABa-0001:E.02~2011~D_20110606_114219-50951.

Texte intégral
Résumé :
This thesis argues the need for a critique of foundational values which are often taken to be unquestionable. Values and evaluations inform the decision-making of human individuals on a daily basis on all possible levels – the local, the national, the international, and the global. Yet for all the importance of values, their origin, functioning and effects are rarely brought to light. This paper opposes critique as a creative and genealogical endeavour against shallow conformist analyses that serve the established status quo. With the aid of Nietzsche’s philosophy, in its first part this paper establishes an outline of how a proper critique would look. The proposed method of critique – a transvaluation which seeks to determine the origin of values in order to interpret them in a novel and more affirmative fashion – is then applied via the philosophy of Spinoza in the second part of the thesis wherein the origin of values is questioned. The third part employs the philosophy of Badiou both to bring back the critique to a more modern footing and to juxtapose Badiou to Spinozist and Nietzschean transvaluations. This part also paves the way for a concluding comparative section where the key features of the three philosophers are contrasted regarding the foundational values which where perpetually criticized throughout the thesis. The overall purpose of the paper is to explore the possibility of an alternative method of critique to the seemingly dominant modern opposition... [to full text]
Šis darbas teigia, jog reikia užsiimti kritika pamatinių vertybių, kurios dažnai yra laikomos nekvestionuojamomis. Vertybės ir vertinimai veikia žmonių sprendimus kiekvieną dieną visais įmanomais lygmenimis – vietiniu, nacionaliniu, tarptautiniu ir globaliu. Tačiau nepaisant vertybių svarbos, jų kilmė, veikimas ir poveikiai yra retai nuodugniai svarstomi. Šiame magistriniame darbe kritika kaip kūrybinė ir genealoginė veikla yra oponuojama paviršutiniškai ir konformistiškai analizei, kuri tarnauja dominuojančioms galioms. Su Nietzsche filosofijos pagalba, pirmoji šio darbo dalis apibrėžia kaip turėtų atrodyti tikra kritika. Siūlomas kritikos metodas – pervertinimas, kuris siekia nustatyti vertybių kilmę tam, kad interpretuotų jas nauju ir labiau teigiamu būdu – yra taikomas su Spinozos filosofija antrojoje dalyje, kurioje keliamas klausimas apie vertybių kilmę. Trečioji dalis naudojasi Badiou filosofija tam, kad grąžintų kritiką į šių dienų laikus ir supriešintų pastarąjį su Spinozos ir Nietzsche pervertinimais. Ši dalis taipogi paruošia dirvą apibendrinamai lyginamajai daliai, kurioje apžvelgiamos pagrindinės trijų filosofų nuostatos apie pamatines vertybes, kurios kritikuojamos viso darbo metu. Bendras šio darbo tikslas yra išbandyti alternatyvaus kritikos metodo galimybes: dabartinė situacija atrodo tokia, kur būtina rinktis tarp radikalaus nepasitenkinimo viskuo, arba tarp radikalaus konformizmo. Šių ekstremalumų alternatyva būtų pervertinanti kritika, užsiimanti... [toliau žr. visą tekstą]
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
44

Rodriguez, Lopez Juan-Pablo. « The possibility of social critique : between critical social theory and social movements ». Thesis, University of Bristol, 2018. http://hdl.handle.net/1983/2d7edd90-e0d7-498b-bf1a-6fc0d727b5a8.

Texte intégral
Résumé :
The global wave of mobilisations that took place after the 2008 financial crisis prompted social movement scholars and radical thinkers to highlight the ability of social actors to resist capitalism and develop new forms of radical democracy. This initial moment of 'effervescence' has been followed by a longer period of balance and critical evaluation. In this context, critical theorists have welcomed the renewal of social critique after a long period of withdrawal and the enunciation of a post-critical era. However, this renewal has taken place at the expense of critical theory's social significance. In this work, I propose a productive cross-fertilisation of the various realms in which the social critique of capitalism has (separately) taken place: critical social theory and practices of social criticism carried out by social movements. Drawing on Fredric Jameson's notion of an 'aesthetic of cognitive mapping' and on Luc Boltanski's critical sociology, the thesis argues that the affinities between the two forms of critique provide a basis upon which a politically and theoretically productive articulation might be built. In the first part, I explore four different styles of theoretical critique - from David Harvey to Luc Boltanski - highlighting their merits and limitations. In the second part, I delve into the practices of criticism of capitalist society carried out by two Chilean social movements: the pobladores' movement and the student movement, respectively, in order to explore how social critique is performed in the context of concrete social struggles. Pobladores and students have been resisting, mapping, and contesting neoliberal policies in Chile since the beginning of the 2000s, actualising old practices of resistance in a new and fragmented social context. By disclosing the affinities between the practices of social critique at both levels, I contend that critical theorists can learn from social movements' descriptions and explanations, and thus rehabilitate its political emancipatory dimension.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
45

Reynolds, Alexander. « Subjectivity and critique : a study of the paradigm shift in critical theory ». Thesis, London School of Economics and Political Science (University of London), 1995. http://etheses.lse.ac.uk/1391/.

Texte intégral
Résumé :
The German social-philosophical tradition of Critical Theory has recently undergone what its current practitioners have themselves described as a "paradigm shift". Writers like Jurgen Habermas and Kari-Otto Apel are today attempting to reformulate the socially-critical insights of Max Horkheimer and Theodor Adorno in new terms. Where Horkheimer and Adorno had tried to articulate their critique of existing social relations in a language of "subjectivity" and "objectivity" drawn largely from the classical German philosophical tradition, Habermas and Apel are trying to formulate an - ostensibly - similar critique in a language of "a priori intersubjectivity" drawn from the "ordinary language" and "speech-act" theory which has emerged since the Second World War in the Anglo-American philosophical sphere. This thesis examines the key structural features of the "paradigm shift" carried out by Habermas and his generation and weighs up what has been philosophically and politically gained and lost for Critical Theory with this development.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
46

SCAMARDO, Giovanna Maurilia Aurora. « LA CRITICAL RACE THEORY RICOSTRUZIONE STORICO CRITICA E ANALISI INTERSEZIONALE DELLA DISCRIMINAZIONE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91292.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
47

Petitclerc, Adèle. « Le postulat critique au coeur de l'analyse de discours. Introduction critique aux bases méthodologiques et épistémologiques des Critical Discourse Studies ». Thesis, Besançon, 2014. http://www.theses.fr/2014BESA1017/document.

Texte intégral
Résumé :
Ce travail de thèse a pour enjeux de rendre accessible à la communauté scientifique francophone en analyse dudiscours la manière dont le postulat critique s’est mis en place dans les sciences du langage européennes delangue anglaise à partir des années 1970 avec la Critical Linguistics jusqu’à son évolution actuelle donnant formeet programme à un courant de recherche connu sous les noms de Critical Discourse Analysis (CDA) et de CriticalDiscourse Studies (CDS). Au moyen de nombreuses traductions réalisées dans le but de donner accès aux textes dece courant, nous faisons émerger, à travers leurs publications marquantes, comment sont nés ces courants, etcomment ils se sont établis scientifiquement et institutionnellement dans le paysage des sciences du langageanglophones en tant que disciplines désormais pleinement reconnues et disposant d'une reconnaissanceimportante dans les institutions universitaires. Malgré l’éclectisme de ces disciplines, qui pourrait à première vues’apparenter à un éclatement, nous identifions dans une exploration épistémologique ce qui fait leur unité et leurcohésion interne : principe critique appliquée à l’analyse du discours, posture définie du chercheur comme partieprenante de la société, focalisation sur des problématiques sociales construites comme objets de recherche,interdisciplinarité théorique pour ne jamais se limiter dans l’analyse, et pragmatisme dans le choix desméthodologies de recherche, toujours envisagées comme étant au service d’une analyse la plus complète possibledes aspects sémiotiques et discursifs des problèmes sociaux. Dans notre dernière partie, nous donnonsprécisément à voir des manières de faire de l’analyse du discours en CDS. À travers la présentation et l’analysedes grandes approches et tendances méthodologiques des CDS, nous montrons comment les chercheurss’emparent de problèmes sociaux concrets pour proposer des analyses répondant à une visée d’émancipation,démêlant ce qu'il en est des rapports entre langage et pouvoir. Nous montrons que ces analyses sont basées à lafois sur une théorisation critique du discours, de l’idéologie et de la société dans une visée interdisciplinaire(mêlant librement aux théories linguistiques des concepts issus des sciences sociales, de l’homme ou de lacognition), et sur des méthodologies qui empruntent sans restriction à toutes les branches des sciences dulangage pour appréhender le discours de manière complète, tant sous l’angle de son contenu que de samatérialité, analysant par exemple conjointement les macropropositions sémantiques, les stratégies rhétoriques,la représentation des acteurs sociaux ou les microphénomènes syntaxiques
With this thesis, we are aiming at presenting how critique was incorporated into linguistics and discourseanalysis, first in the United-Kingdom in the 1970s and later spread to all European Anglophone discourseanalysis where it became its own discipline, Critical Discourse Analysis (CDA) or alternatively, Critical DiscourseStudies (CDS). With a francophone audience in mind, we have translated excerpts of the major publications ofthe field to French in order to present first how CDA and CDS came into being as established disciplines, startingfrom Critical Linguistics. Then, we explore the main tenets of CDA and CDS and what constitutes them ascoherent scientific fields despite what appears at first sight to be a very eclectic body of works gathered underthese labels. We show that it has to do with critique as a governing principle for discourse analysis; how theresearcher’s position in society is defined; social problems as starting points for research; and a very pragmaticapproach when choosing methodological tools. Our last part presents the major approaches to “doing CDA”,from the founders’ approaches (Wodak’s Discourse Historical Approach, Fairclough’s Dialectical-RelationalApproach, Van Dijk’s Socio-Cognitive Approach, Van Leeuwen’s Representation of Social Actors) to largercurrent trends (CDA with a Cognitive Linguistics or Gender Studies input, Social Semiotics, Forensic Linguistics)
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
48

Manderson, David. « Lost bodies : an original novel with a critical introduction (Lost bodies/social critique) ». Thesis, University of Strathclyde, 2006. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.442024.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
49

Malara, Andrea. « Tecniche di recupero per gli ossidi di Terre Rare da lampade fluorescenti dismesse ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19670/.

Texte intégral
Résumé :
Il lavoro di tesi si è incentrato sulla ricerca di metodologie idonee al recupero degli ossidi di Terre Rare dalle lampade fluorescenti dismesse. Nella prima fase si sono eseguite delle analisi granulometriche sui campioni contenenti le polveri fluorescenti provenienti dal trattamento di separazione e triturazione delle lampade fluorescenti. Successivamente è stata eseguita un'analisi per individuare la composizione delle polveri tramite strumentazione WD-XRF ed in seguito è stata effettuata una ricerca economica sulle Terre Rare contenute nelle polveri fluorescenti. Infine si sono ricercate tecniche per il recupero degli ossidi di Terre Rare dalle polveri fluorescenti, concentrandosi in particolar modo sul recupero dell'ossido di Terbio, Ittrio ed Europio.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
50

Mason, Leonardo <1994&gt. « Reverse innovation : analisi critica dei fattori critici di successo e delle difficoltà dell'approccio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16423.

Texte intégral
Résumé :
Un primo capitolo ad introduzione dell'importanza dell'inovazione per la redditività e la competitività delle imprese al giorno d'oggi, nel quale vengono anche illustrate alcune delle principali forme di innovazione a disposizione delle aziende. Il primo capitolo si conclude con la presentazione delle forme non tradizionali di innovazione, dalla sustainable innovation alla frugal innovation, fino ad arrivare alla reverse innovation che sarà l'argomento del secondo capitolo. Il secondo capitolo si concentra su tutti gli aspetti dell'implementazione di un'innovazione inversa, dalla sua definizione ai risvolti sociali e organizzativi che questo approccio all'innovazione provoca. Il terzo ed ultimo capitolo presenta due casi studio di multinazionali che hanno implementato una strategia di reverse innovation. Da questi due casi si evincono i maggiori fattori critici di successo o falimento di un'innovazione inversa.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie