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  1. Thèses

Littérature scientifique sur le sujet « Crisi finanziarie »

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Thèses sur le sujet "Crisi finanziarie"

1

Brun, Michele <1994&gt. "Analisi dei cambiamenti dei framework contabili internazionali e nazionali in risposta alle crisi finanziarie globali - dalla crisi finanziaria dei mutui sub-prime al Covid-19." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17202.

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Résumé :
Il presente elaborato ha la finalità di riassumere i temi che verranno trattati nonché gli obiettivi perseguiti all’interno della mia tesi di laurea magistrale dal titolo “Analisi dei cambiamenti dei framework contabili internazionali e nazionali in risposta alle crisi finanziarie globali – dalla crisi finanziaria dei mutui sub-prime al Covid-19”. L’elaborato esporrà le reazioni e gli interventi nei framework contabili poste in essere dalle istituzioni nonché dai vari organismi di contabilità nazionali e internazionali in risposta alle crisi finanziarie del XXI secolo e, in particolare, alla crisi finanziaria dei mutui sub-prime del 2007-2009 e all’attuale crisi economica provocata dall'emergenza sanitaria del COVID-19. Per ciascuna delle succitate crisi finanziarie si esporranno inizialmente le cause generanti nonché gli effetti sull’economia globale e sull’economia italiana, anche attraverso delle analisi macroeconomiche. Si esamineranno inoltre le iniziative poste in essere dalle istituzioni per contenerne gli effetti sino ad arrivare all’obiettivo principale dell’elaborato: l’analisi dettagliata dei cambiamenti nei principi contabili nazionali e internazionali posti in essere dagli organismi responsabili delle loro emanazioni, come ad esempio l’Organismo Italiano Contabilità (OIC) e l’International Accounting Standards Board (IASB).
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2

Bonato, Francesca <1992&gt. "Sopravvivenza delle startup e scelte finanziarie: il caso del Veneto durante la crisi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10126.

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Résumé :
La tesi illustra in principio quali siano i problemi finanziari tradizionalmente incontrati dalle imprese nei primi anni di vita. Segue un'analisi empirica che indaga come le diverse scelte di struttura finanziaria abbiano condizionato la sopravvivenza delle imprese stesse, cercando di individuare altri fattori eventualmente capaci di esercitare un'influenza sul successo dell'attività da esse svolta. L'elaborato si conclude con una presentazione di alcuni interventi promossi per incentivare e facilitare la crescita delle startup in Italia.
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3

COLLA', RUVOLO Tobia. "Organizzazioni finanziarie internazionali, gestione delle crisi del debito sovrano estero e rispetto dei diritti umani." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2021. http://hdl.handle.net/11695/105840.

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Résumé :
Oggetto e scopo del presente scritto è quello di approfondire alcune tematiche legate alla sostenibilità sociale del debito sovrano estero degli Stati e alle criticità dei programmi d’intervento a sostegno degli Stati in difficoltà. I finanziamenti agli Stati in difficoltà, provenienti tanto dalle organizzazioni internazionali finanziarie come il Fondo Monetario Internazionale o (in determinati casi) la Banca Mondiale, quanto da altri Stati (nell’ambito di riunioni informali come i vertici economici o, relativamente alla ristrutturazione del debito, i Club di Parigi e di Londra), infatti, sono subordinati all’applicazione di misure di condizionalità che, in particolar modo in occasione della crisi del 2008-2010, sono state improntate all’austerità. L’applicazione di tali misure ha causato un’eccessiva compressione e, in alcuni casi, a una violazione di taluni diritti riconosciuti agli individui dai principali trattati internazionali in materia di diritti umani. Gli organi di controllo sui diritti umani, determinate organizzazioni internazionali, nonché alcune corti costituzionali degli Stati beneficiari dei prestiti, hanno segnalato tale problematicità, rivelando come le politiche di condizionalità, non solo di fatto non abbiano risolto le crisi del debito sovrano se non in maniera temporanea, ma abbiano anche fatto abbassare gli standard di tutela dei diritti degli individui delle popolazioni coinvolte oltre i limiti consentiti dall’ordinamento internazionale e da taluni ordinamenti interni. Ciò ha portato la Comunità internazionale a chiedersi se fosse ipotizzabile configurare una responsabilità delle organizzazioni internazionali che, in occasione delle crisi del debito sovrano estero degli Stati, impongono a questi ultimi, per beneficiare dei prestiti, condizioni basate su politiche di austerity destinate a comprimere gli standard di tutela dei diritti degli individui. Tale valutazione va fatta anche alla luce del fatto che, sebbene uno Stato possa porre in essere misure regressive di tutela dei diritti umani, nella misura in cui essi siano finanziariamente condizionati, esso comunque è tenuto a garantire un minimum core standard (uno standard minimo di tutela), individuato dalla dottrina internazionalistica come limite invalicabile nella tutela dei diritti umani. Ulteriore obiettivo del presente scritto, pertanto, è quello di analizzare il regime di responsabilità delle organizzazioni economiche internazionali per le violazioni dei diritti umani conseguenti all’applicazione delle misure di austerità, sia alla luce dei Draft Articles on the Responsibility of International Organizations del 2011, nonché della giurisprudenza internazionale e interna in materia, per poi verificare in concreto i possibili rimedi (internazionali e interni) esperibili dallo Stato debitore e dagli individui. Se per le istituzioni dell’Unione europea tale aspetto appare più di semplice risoluzione grazie alla presenza di organi giurisdizionali interni all’organizzazione stessa, per le altre organizzazioni internazionali, la questione appare più complicata, a causa delle incertezze legate ai rimedi giurisdizionali internazionali e per le problematiche legate all’immunità delle organizzazioni internazionali dalla giurisdizione civile che, sebbene la dottrina sia ancora divisa al riguardo, costituiscono un potenziale impedimento alla tutela giurisdizionale dei diritti degli individui innanzi a una corte interna.<br>The object and the scope of the present work is to investigate some issues relating to the social sustainability of State sovereign debt and some weaknesses of the intervention programs to help the States in difficulties. Such loans, from both international financial organizations such as the International Monetary Fund or (in some cases) the World Bank, and other States (within the framework of informal meetings such as economic summits or, with respect to debt restructuring, the Paris and London clubs), are subject to the application of conditionality measures that, especially during the crisis of 2008-2010, have been characterised by austerity. The application of such measures has provoked a huge compression, and in some cases a violation, of certain human rights recognised by the main international treaties about human rights. Human rights monitoring bodies, some international organizations and some constitutional courts of the borrowed States have reported this problem, revealing how conditionality policies have not solved the crisis (if not temporarily) and have caused a lowering of the human rights standards beyond the limits allowed by international and domestic law. The International community, therefore, has questioned whether is configurable the responsibility of the international organizations that, during the sovereign debt crises, impose to the borrowing States, in order to get the loans, conditionality based on austerity measures destined to reduce human rights standards. In making this assessment, it is important to consider that, even if a State can impose regressive measures in the protection of human rights, when they are economically conditioned, it has to guarantee a minimum core standard identified by the international doctrine as insurmountable limit in human rights protection. Further scope of the present work is to analyse the responsibility regime of international financial organizations for the violations of human rights, on the basis of the Draft Articles on the Responsibility of International Organizations of 2011 and the international and domestic case law on the matter, to verify the international and domestic remedies available for the borrowing State and the individuals. If for the European Union institutions, such aspect is quite simple thanks to the presence within the organization of jurisdictional bodies, for other international organizations this matter is more complicated because of the uncertainties relating to international remedies and because of is still controversial in doctrine the international organizations immunity from domestic courts. This could be a potential obstacle to the judicial protection of individuals before a domestic court.
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4

MAGRI, FEDERICO. "Il ruolo del Promotore Finanziario tra gestione del cliente, delle relazioni, della crisi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/103113.

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Résumé :
The Tied Agent is a key player in the existing econoomic scenario. Inside the Behavioral Finance's framework we present the results of three researches made between 2012 and 2015 than have investigated some psychological aspects related to the role of the Tied Agent.
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5

Montanelli, Alessandra <1994&gt. ""Teoria del Prospetto e selezione di portafoglio: un'applicazione alla crisi del 2008 in Italia"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13948.

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Résumé :
La teoria economica classica si basa sull’assunzione di piena razionalità dell’investitore, il cui comportamento è volto unicamente al soddisfacimento dei propri bisogni. L’ipotesi di mercati efficienti, di informazione completa, di non sazietà dell’agente economico sono alcuni dei fondamenti della Teoria dell’Utilità Attesa, caposaldo dell’economia nello spiegare le scelte dell’investitore in condizioni di incertezza. Tuttavia, recenti studi empirici hanno fatto emergere l’inconsistenza di dette ipotesi, che almeno in certi contesti vengono sistematicamente violate dagli operatori economici. Proprio a partire da queste evidenze, l’ipotesi di razionalità dell’investitore viene posta in discussione. Al suo posto, incontrano sempre maggior interesse teorie che, a partire da studi di psicologia cognitiva, guardano all'individuo come ad un soggetto il cui comportamento è sistematicamente influenzato da errori cognitivi (bias comportamentali) che dunque influenzano le sue decisioni. Daniel Kahneman e Amor Tversky sono tra gli studiosi che riuscirono a conciliare aspetti psicologici con quelli economici, merito che gli fece vincere anche il Premio Nobel nel 2002. Tra i loro più importanti apporti all'economia moderna risulta la Teoria del Prospetto, secondo cui le scelte dell’investitore si basano sulla funzione di valore e sulla funzione di ponderazione delle probabilità. L’elaborato si propone di presentare un’applicazione della Teoria del Prospetto al fine di analizzare il cambiamento delle scelte di portafoglio a seguito della crisi occorsa nel 2008, con particolare interesse al raffronto con il modello di ottimizzazione classico à la Markowitz.
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6

BARBERA, CARMELA. "Public sector accounting in tempo di austerity. Strategie finanziarie, resilienza e ruoli dell'accounting nelle relazioni tra Stato ed enti locali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35757.

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Résumé :
Molti studi hanno evidenziato come le riforme legate al NPM abbiano favorito l’adozione di logiche di mercato nelle amministrazioni pubbliche, basate sul rafforzamento dell’efficienza e dell’efficacia, e l’introduzione di innovazioni manageriali nell’erogazione dei servizi pubblici. In ciò, i meccanismi contabili pubblici hanno giocato un ruolo importante. Alcuni hanno enfatizzato che sono poche le evidenze sulla relazione tra logiche di NPM e maggiore performance, sottolineando che l’efficienza e l’orientamento ai risultati non sono sufficienti a evitare le conseguenze di shock. Altri affermano che le recenti misure di austerity hanno portato ad un rinnovato interesse sia in approcci di tipo privatistico, che a logiche neo-weberiane, ma sono anche emersi nuovi paradigmi. Date queste considerazioni, la mia ricerca mira a contribuire (i) alla letteratura di pubblica amministrazione e a quella di financial management investigando come le risposte organizzative a eventi negativi sono legate alle precedenti strategie finanziarie e condizioni e capacità organizzative, e come la resilienza organizzativa sia influenzata da condizioni interne ed esterne; (ii) alla letteratura di public sector accounting, esplorando come l’accounting inficia sulle relazioni tra stato ed enti locali nell’ambito delle politiche di austerity, e le relative conseguenze su come i servizi pubblici sono organizzati, erogati e a chi.<br>Many studies have emphasized how NPM reforms have led to the adoption of market logics within public sector organizations, based on enhancing efficiency and effectiveness, and to the introduction of managerial innovations to public service delivery. In this, public accounting mechanisms have played a relevant role. Some have emphasized that there are scant evidences of the relation between NPM logics and increased performance, with “efficiency” and “result-orientation” being not sufficient to avoid the consequences of shocks. Others claim that the recent austerity measures has led to a renewed interest on both private-like approaches and neo-weberian logics, but also to the emergence of post-NPM paradigms. Based on these considerations, my research aims (i) to contribute to public administration and public sector financial management literature by investigating how organizational responses to negative events are rooted in past financial strategies and organizational conditions and capacities, and how organizational resilience is affected both by internal and external conditions; (ii) to contribute to public sector accounting literature by exploring how accounting is implicated in the (re)shaping of the relationship between central and local governments under the emergence of austerity policies, and how this affects how public services are organized, provided, and to whom.
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7

BARBERA, CARMELA. "Public sector accounting in tempo di austerity. Strategie finanziarie, resilienza e ruoli dell'accounting nelle relazioni tra Stato ed enti locali." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/35757.

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Résumé :
Molti studi hanno evidenziato come le riforme legate al NPM abbiano favorito l’adozione di logiche di mercato nelle amministrazioni pubbliche, basate sul rafforzamento dell’efficienza e dell’efficacia, e l’introduzione di innovazioni manageriali nell’erogazione dei servizi pubblici. In ciò, i meccanismi contabili pubblici hanno giocato un ruolo importante. Alcuni hanno enfatizzato che sono poche le evidenze sulla relazione tra logiche di NPM e maggiore performance, sottolineando che l’efficienza e l’orientamento ai risultati non sono sufficienti a evitare le conseguenze di shock. Altri affermano che le recenti misure di austerity hanno portato ad un rinnovato interesse sia in approcci di tipo privatistico, che a logiche neo-weberiane, ma sono anche emersi nuovi paradigmi. Date queste considerazioni, la mia ricerca mira a contribuire (i) alla letteratura di pubblica amministrazione e a quella di financial management investigando come le risposte organizzative a eventi negativi sono legate alle precedenti strategie finanziarie e condizioni e capacità organizzative, e come la resilienza organizzativa sia influenzata da condizioni interne ed esterne; (ii) alla letteratura di public sector accounting, esplorando come l’accounting inficia sulle relazioni tra stato ed enti locali nell’ambito delle politiche di austerity, e le relative conseguenze su come i servizi pubblici sono organizzati, erogati e a chi.<br>Many studies have emphasized how NPM reforms have led to the adoption of market logics within public sector organizations, based on enhancing efficiency and effectiveness, and to the introduction of managerial innovations to public service delivery. In this, public accounting mechanisms have played a relevant role. Some have emphasized that there are scant evidences of the relation between NPM logics and increased performance, with “efficiency” and “result-orientation” being not sufficient to avoid the consequences of shocks. Others claim that the recent austerity measures has led to a renewed interest on both private-like approaches and neo-weberian logics, but also to the emergence of post-NPM paradigms. Based on these considerations, my research aims (i) to contribute to public administration and public sector financial management literature by investigating how organizational responses to negative events are rooted in past financial strategies and organizational conditions and capacities, and how organizational resilience is affected both by internal and external conditions; (ii) to contribute to public sector accounting literature by exploring how accounting is implicated in the (re)shaping of the relationship between central and local governments under the emergence of austerity policies, and how this affects how public services are organized, provided, and to whom.
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8

Bibaj, Egi <1988&gt. "La crisi economica e finanziaria greca." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2336.

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Résumé :
Dal luglio 2007 il mondo si trova ad affrontare la crisi finanziaria più grave e più dirompente dal 1929. Scoppiata inizialmente negli Stati Uniti la crisi si è estesa a tutto il mondo, approfondendosi ed aggravandosi. Si è dimostrata altamente contagiosa e complessa, propagandosi rapidamente a vari segmenti di mercato e a vari paesi. I governi e le banche centrali in tutto il mondo hanno adottato diversi provvedimenti per cerare di migliorare la situazione economica e ridurre i pericoli sistematici. Nel primo capitolo ho affrontato il tema dell’evoluzione della crisi, tappa per tappa. Esplicherò dove e come nasce: crisi subprime degli USA; la sua evoluzione: crisi finanziaria; il suo propagarsi: crisi del debito sovrano. Poi proseguo con una veloce veduta di quelli che sono i PIGS. Nel secondo capitolo affronto quella che è l’evoluzione del sistema economico e politico della Grecia, toccando l’evoluzione storica del suo Debito Pubblico e le manovre adottate per scongiurare la grave crisi finanziaria. Proseguendo con la spiegazione di come la crisi ha intaccato l’economia greca: i fattori e le caratteristiche. Nel terzo capitolo esplico le manovre adottate al livello europeo al fine di tutelare la moneta unica e continuare ad ottenere fiducia dai mercati finanziari. Affronto per cui anche la questione: verso l’unione fiscale o verso il collasso dell’euro?
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9

Della, Bruna Barbara. "Crisi finanziaria tra legislazione emergenziale e vigilanza." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://hdl.handle.net/10556/3169.

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Résumé :
2014 - 2015<br>The first chapter of the thesis begins with a brief introduction on what are the principles that regulate the economy and how they affect it. A market without rules or in serious shortage of them is the incubator of problems destined to affect the economies of all Countries. This situation came out with the phenomenon of deregulation, born on the belief that markets are capable of self-regulation, and the lack of rules capable of setting effective limits that led to an exponential increase in risky financial transactions. As we all know, the creation of the subprime housing bubble in the United States is the most striking example of how the lack of rules could lead to the construction of "financial monsters" that caused the collapse of major banking giants, as well as serious repercussions on the whole economic stability. In fact, in 2008, one of the biggest financial crises in the history occurred, following which the emerged the awareness that the regulatory and banking supervision instruments were characterized by serious inefficiencies. ... [edited by Author]<br>XIV n.s.
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10

Pugiotto, Lavina <1988&gt. "La comunicazione finanziaria in tempo di crisi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5374.

Texte intégral
Résumé :
La tesi è composta da quattro capitoli inerenti la comunicazione finanziaria in tempo di crisi. Il primo capitolo riguarda il concetto di comunicazione finanziaria: viene spiegato il processo di comunicazione finanziaria andando ad analizzare ogni singolo strumento del processo quali la fonte, codifica e decodifica del messaggio, il messaggio, la struttura dell’azienda, i canali e il destinatario. In seguito l’elaborato differenzia le tipologie di comunicazioni, mandatory disclosure e voluntary disclosure per poi arrivare ad esporre i diversi modelli teorici. Il secondo capitolo verte sulla teoria dell’ EMH e la criticità dell’informativa finanziaria con particolare riferimento alle asimmetrie informative e le adverse selection. Il terzo capitolo si concentra sul tema centrale, cioè la comunicazione in tempo di crisi. Prima di parlare della crisi finanziaria viene però preso in considerazione il pensiero economico di Hyman Minsky il quale ha offerto una diversa e nuova descrizione del funzionamento dell' economia di mercato per poi passare alle fasi del ciclo economico di Charles Kindleberger. Dopo questa parentesi introduttiva passo a spiegare l'inizio e le cause della crisi del 2007/2008 quindi i mutui subprime, il mercato immobiliare e le conseguenze sulla comunicazione, prendendo in considerazione il trade- off fra stabilità e trasparenza. Nell’ ultimo capitolo viene esposta un analisi empirica attinente il settore bancario: vengono presi in considerazioni i dati delle banche in modo da vedere l’andamento dei titoli delle banche e le loro variazione prima e dopo la crisi finanziaria.
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