Articles de revues sur le sujet « Crisi ambientale »

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Joubert, Christiane. « Ritiro psichico e crisi ambientale ». INTERAZIONI, no 2 (novembre 2022) : 97–104. http://dx.doi.org/10.3280/int2022-002007.

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Résumé :
La crisi ambientale causata dal Coronavirus, il confinamento imposto e la conseguente re-strizione delle libertà hanno accentuato il rischio di collasso della "società liquida" neoliberista (Bauman, 2004). L'impatto sulla vita delle famiglie, delle coppie e degli individui è notevole. Abbiamo individuato una serie di conseguenze di questa grave crisi (regressioni nelle relazioni e anche a livello individuale, ritiro, reminiscenze più intense, rallentamento del pensiero, ecc.) che portano a nuove sofferenze psichiche (ansia per la disoccupazione e la crisi economica da un lato, disintegrazione dei legami sociali dall'altro, malinconia). Nel campo del transfert-controtransfert, l'uso del materiale virtuale per mantenere le sedute e das Unheimliche (Freud, 1919) e questa atmosfera condivisa tra pazienti e analista, hanno tracciato nuove linee di pen-siero: un avvicinamento nella scena transferale. Esempi clinici illustreranno il nostro punto di vista.
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2

Scichilone, Laura. « L'Europa verde. La politica ambientale comunitaria dalle origini al riconoscimento formale dell'Atto unico (1972-1986) ». MEMORIA E RICERCA, no 30 (juillet 2009) : 71–78. http://dx.doi.org/10.3280/mer2009-030007.

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Résumé :
- The article describes the main dynamics characterizing the beginnings of the European environmental policy in the Seventies. The author reconstructs the European institutions role and some aspects concerning their relations with the international context, which has deeply influenced the European Economic Community action in this sector. In particular, the author describes the first phase of this policy evolution, which ended in 1986, when the Single Act recognized the Community competence in the environmental field. During this time, the Community developed the environmental political action and it gradually changed its corrective approach into a preventive one. The article focuses on some important events of this transformation and some measures adopted by the European Economic Community in order to improve the environmental prevention standards in the member States.Parole chiave: Politica ambientale, Comunitŕ economica europea, Atto unico europeo, Crisi ecologica, Crisi energetica, Prevenzione ambientale Environmental Policy, European Economic Community, Single European Act, Environmental Crisis, Energy Crisis, Environmental Prevention
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Mercalli, Luca. « Postfazione. Più contaminazioni disciplinari per risolvere la crisi ambientale ». IRENE - Interdisciplinary Researches on Ethics and the Natural Environment 9788879167116 (avril 2015) : 163–65. http://dx.doi.org/10.7359/711-2015-merc.

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Supiot, Alain. « Labour is not a Commodity. The Content and Meaning of Work in the Twenty-First Century ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 164 (décembre 2022) : 7–29. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-164001oa.

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Nella sua conferenza di commiato davanti al Collège de France, Alain Supiot passa in rassegna il suo lavoro sulla trasformazione del lavoro nel XXI secolo, evidenziando il ruolo del diritto e delle istituzioni nell'affrontare le conseguenze della rivoluzione digitale e della crisi ambientale. A suo avviso, il fallimento morale, sociale e ambientale del neoliberismo richiede di riconsiderare la finzione giuridica del lavoro come merce e di ristabilire il vero «regime di lavoro umano» previsto dal preambolo della Costituzione dell'ILO, riconoscendo sia il significato che il contenuto del lavoro. Usa il caso della ricerca scientifica per illustrare la sua argomentazione.
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Rubino, Francesco. « Marxismo, ecologia e costituzione ». DESC - Direito, Economia e Sociedade Contemporânea 2, no 2 (21 février 2020) : 146–68. http://dx.doi.org/10.33389/desc.v2n2.2019.p146-168.

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Résumé :
Questo saggio analizza le origini del consolidamento progressivo della sensibilità ecologica negli ultimi cento anni, le rapporti tra l’ecologia e la costituzione e l’ampiezza teorica dei concetti di diritti fondamentali, diritti umani, democrazia, socialismo per evitare la catastrofe, non dimenticando che il discorso ecologico è nato nelle tradizione socialisti sovietici. Analizza anche dalla guerra come fonte di diritto e la legittima difesa ambientale nel diritto internazionale al ‘ambiguo’ ma necessario corollario del principio internazionale di solidarietà come uscita possibile alla crisi. La costruzione di altre nozioni come “beni pubblici globali” sembra, da molti, un’altra conseguenza di questa opposizione tra la protezione ambientale e gli interventi umanitari, entrambi su scala globale e planetaria. Salvare l’ambiente e salvare l’economia è il secondo grande problema: che cos’è la produzione ambientale e come funziona al di là delle tante assunzioni di responsabilità e dei tanti committments che non hanno séguito? Esiste un “capitale naturale del mondo”? è l’ultima questione del saggio, come da una decina d’anni si è legittimato un modo di vedere che punta alla valorizzazione del “capitale naturale del mondo”. Dinanzi una somma di argomenti critici e historici a tutti questi concetti, l’articolo tende a concludere che l’atteggiamento politico è proprio invece quello di un “evasionismo” dal Pianeta, di un abbandono cioè nei confronti di un pianeta ormai in crisi irreversibile.
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Landi, Alessandra. « Sviluppo sostenibile. Percorsi di rilocalizzazione ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 99 (novembre 2012) : 12–16. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099002.

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Résumé :
Il contributo dŕ conto delle principali riflessioni elaborate da Colin Campbell nella sua intervista, costruita all'interno della cornice tematica della sostenibilitŕ ambientale e articolata intorno a tre questioni principali: le origini socio-culturali dell'odierna crisi climaticoambientale, la rilocalizzazione come possibile risposta alle degenerazioni della globalizzazione, il movimento delle Transition Towns in un'ottica culturalista.
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Torre, Salvo. « Accumulazione e Spoliazione della Biosfera in Sicilia Orientale - Appunti per L'elaborazione di un Modello di Lettura delle Crisi Socio-Ecologiche ». Revista Movimentos Sociais e Dinâmicas Espaciais 6, no 1 (25 juillet 2017) : 195. http://dx.doi.org/10.51359/2238-8052.2017.229936.

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Résumé :
Il caso della Sicilia Orientale può essere utilizzato per ragionare su un modello di lettura delle modalità con cui nell'ultimo quarantennio si sono verificate diverse crisi ecologiche e sul modo con cui si sono affermati molti processi di impoverimento ed erosione delle risorse. Il quadro che emerge è quello di un'area mediterranea in cui la crisi industriale degli anni Settanta del Novecento non ha prodotto un alleggerimento della pressione sull'ambiente locale, si sono solo modificate le modalità di sfruttamento. I principali processi che si sono realizzati, come la dismissione industriale, la crisi dell'agricoltura, la nascita dei nuovi poli commerciali e l'espansione urbana, hanno avuto uno stretto legame con le grandi trasformazioni globali e hanno partecipato alla produzione di una crisi ambientale. Il risultato semba essere un quadro in cui l'insieme delle attività umane è stato segnato dai processi di accumulazione per spoliazione e dall'estrazione di valore dalla biosfera.
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Simioli, Maria. « Un racconto lungo la domiziana. il valore del vivere informale ». CRIOS, no 22 (mars 2022) : 72–79. http://dx.doi.org/10.3280/crios2021-022007.

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Résumé :
"Quali sono le ragioni che in poco più di trent'anni hanno portato a questo drastico cambiamento?" È a partire da questa domanda che l'autore tenta di ricostruire, in un volume che raccoglie le testimonianze di oltre cinquanta intervistati, la trama di una complessa vicenda che ha segnato, a partire dagli anni '80, il declino di un'intera area. Una narrazione che avviene su un doppio binario, in superficie il vivere informale dei tanti migranti giunti a Castel Volturno, e sullo sfondo la crisi economica, politica, sociale ed ambientale dove i fenomeni di abusivo costiero, la speculazione edilizia, la diffusa rete capillare della criminalità organizzata e il depauperamento delle risorse ambientali, non solo costituiscono la cornice entro cui queste vicende si disvelano ma rappresentano la radice del problema.
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Redazione, A. cura della. « Quando la crisi ambientale interpella l'etica. Prospettive e sviluppi di una sfida contemporanea ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 68 (novembre 2020) : 7–10. http://dx.doi.org/10.3280/las2020-068001.

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Dalle Luche, Riccardo. « La "adozione" dei borderline. Note su un film ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 2 (mai 2011) : 227–38. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-002005.

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Résumé :
Il film, diretto da Ryan Murphy (2006) e tratto dal libro autobiografico di Augusten Burroughs (2002), mostra i comportamenti e le modalitŕ relazionali di diversi personaggi ascrivibili all'area "borderline": la crisi adolescenziale d'identitŕ, i problemi di separazione e attaccamento, la sessualizzazione, la ricerca di un contesto ambientale vivibile (metafora dell'"adozione"), la ribellione verso figure di attaccamento ambivalentemente idealizzate, le derive psicotiche. Al centro di queste dinamiche vi č il Dr. Finch, bizzarro psicoanalista post-freudiano, attore di gravi infrazioni dele di altre forme diin parte necessarie per gestire la sua "famiglia allargata", una sorta di "comunitŕ terapeutica" costituita da pazienti, figli naturali e adottivi. Questo gruppo, mantenuto da una idealizzazione del terapeuta, si disgrega lentamente consentendo ad Augusten, per contrasto, di elaborare la propria crisi adolescenziale.
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Ginocchini, Giovanni. « Dalla cittŕ : il momento urbanistico di Bologna e la sua dimensione pubblica ». TERRITORIO, no 57 (juin 2011) : 66–69. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057008.

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Résumé :
L'evoluzione dell'Urban Center, l'attenzione per la comunicazione che ha accompagnato la redazione dei nuovi strumenti urbanistici, l'esperienza dei laboratori di quartiere sono gli spunti utilizzati per fornire un quadro, solo parzialmente organico, della discussione pubblica bolognese sui temi urbanistici. Il racconto si spinge fino all'attualitŕ, caratterizzata da una particolare attenzione per i progetti relativi alla cittŕ storica in uno scenario generale di crisi (non solo economica ed ambientale, ma anche politica) forse senza precedenti, almeno in anni recenti.
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Schilleci, Filippo. « Le sfide della formazione urbanistica nell'era post-pandemia ». TERRITORIO, no 98 (mars 2022) : 71–74. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098012.

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Résumé :
La diffusione dell'infezione da Sars-CoV2 e la crisi di sistema, che ne è conseguita, hanno generato una serie di impatti che vanno ben oltre il campo dell'epidemiologia investendo anche l'ambito della formazione accademica dei futuri pianificatori sotto il profilo sia dei contenuti che delle metodologie didattiche. L'articolo restituisce una riflessione critica sull'impatto della pandemia da Covid-19 sull'insegnamento del planning a partire dalle esperienze didattiche condotte dall'autore presso il Corso di laurea magistrale in Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale dell'Università degli Studi di Palermo. Un'occasione per avviare un ragionamento più ampio non solo sulle competenze richieste ai pianificatori all'indomani della crisi pandemica ma più in generale su come i corsi di laurea in Pianificazione urbana e territoriale si stanno attrezzando nel fornire agli studenti le competenze necessarie per affrontare le sfide poste dal post-pandemia.
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Cordini, Giovanni. « L’albero dei diritti e dei doveri umani / La risposta alla crisi ambientale. Una Governance Globale ». Il Politico 256, no 1 (28 juin 2022) : 207–8. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2022.694.

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Balletto, Ginevra, Beniamino Murgante et Giuseppe Borruso. « Una proposta metodologica per valutare e gestire rischi ambientali-sanitari in Italia ». TERRITORIO, no 98 (mars 2022) : 48–54. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098008.

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Résumé :
La recente pandemia ha inciso su salute e stili di vita, mettendo in risalto la vulnerabilità di città e territori, come la crisi ecologica-ambientale e climatica, quale esito anche delle progressive urbanizzazioni-connessioni urbane. L'emergenza sanitaria è stata governata in assenza di riferimenti geografici-territoriali, spesso generalizzando limitazioni e azioni per il contenimento della diffusione del virus Sars-Cov2. In questo quadro, si propone un approccio metodologico di policy per città e territori, per la gestione multirischio (ambiente-salute) al fine di superare il divario che l'emergenza sanitaria ha ulteriormente evidenziato, sia nell'ambito del completamento della riforma degli enti intermedi in Italia, sia in concomitanza delle transizioni in corso (energetica, ecologica e digitale).
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Francesco Giupponi, Tommaso. « I rapporti tra sicurezza e difesa. Differenze e profili di convergenza ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 1 (mars 2022) : 21–47. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-001002.

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L'articolo ricostruisce i rapporti tra sicurezza e difesa, sottolineandone le differenti origini storiche e gli attuali profili di convergenza. A partire dall'analisi delle principali disposizioni costituzionali ed europee in materia, e delle differenti dimensioni ricollegate a tali concetti giuridici, vengono approfondite le più recenti tendenze evolutive nei rapporti tra sicurezza e difesa, anche alla luce delle attuali sfide sul piano globale (terrorismo internazionale, gestione delle crisi umanitarie, emergenza pandemica ed ambientale). Tale processo di convergenza può trovare nel concetto di "sicurezza nazionale" un primo approdo, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale ed europea, oltre che dell'evoluzione che gli stessi servizi di sicurezza hanno avuto con la riforma attuata dalla legge n. 124/2007.
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Barattucci, Chiara. « Il progetto urbanistico per gli spazi pubblici delle diversità nel contesto occidentale europeo ». CRIOS, no 23 (octobre 2022) : 56–65. http://dx.doi.org/10.3280/crios2022-023006.

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Résumé :
Dopo aver definito l'espressione spazi pubblici nella cultura occidentale europea, questo articolo illustra le ragioni che motivano l'importanza del dialogo interculturale e dell'edu- cazione alla tolleranza reciproca negli spazi pubblici urbani. Viene quindi evidenziato il ruolo sempre più importante del concetto di mixité per il progetto urbanistico europeo di rigenerazione degli spazi pubblici. Un progetto urbanistico che deve affrontare anche, nel contesto della perdurante crisi economica, ambientale e sociale, il rapporto proble- matico tra procedure urbanistiche e scarsità di risorse economiche pubbliche. Nell'arti- colo si sostiene quindi l'urgenza di un nuovo progetto urbanistico europeo, fondato su sperimentazioni contestualizzate e progetti esplorativi. La vivibilità della futura Europa urbana va infatti costruita a partire dalla rigenerazione degli spazi pubblici, contrastando le disuguaglianze sociali e aprendo i recinti di enclave socialmente e funzionalmente omogenee.
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Ciampa, Francesca, Giorgio Croatto, Massimo Rossetti, Michele De Carli, Francesco Chinellato, Umberto Turrini, Angelo Bertolazzi et Francesco Incelli. « Architectural technology responds to the environmental crisis : participatory design in an emergency context / La tecnologia dell’architettura risponde alla crisi ambientale : la progettazione partecipata in ambito emergenziale ». Valori e Valutazioni 30 (août 2022) : 119–34. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223008.

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Résumé :
Within the framework of the research and innovation strategy RIS3 “Sustainable Living” (POR-FSE, funded by the Veneto Region), for the improvement of the resilience and adaptation capacity of the Veneto territory to environmental crises and emergencies, the subject of the contribution returns the results of the participatory experimentation of the project H.E.L.P. Veneto ‘ High-efficiency Emergency Living Prototypes Veneto - Sustainable adaptive residences for temporary stay in environmental emergencies. The research concerns the design of a minimum flexible emergency living module, replicable on a large scale, multifunctional, sustainable, powered by off-grid systems and integrated into the built environment. The housing unit uses timber, a material linked to the local building tradition, whose prefabricated modular reversibility follows principles of circular reuse. Moreover, the constructive adaptability of the interior spaces is reflected in a “liquid space” capable of transforming itself according to the needs of the occupants. The paper introduces a form of participatory design of the emergency housing module, based on the engagement of small and large companies, related to different segments of the construction market, a leading sector in the economy of Veneto. The participatory approach borrows from Architectural Technology the tools needed to understand the characteristics of the settlement system, the potential of the project and the value of scientific stakeholder engagement in the process. Using the Soft System Methodology, direct investigation protocols have been constructed relating to the performance of the living unit. Using Strategic Options Development and Analysis (SODA), the results of the experimented survey (large-scale questionnaires) were decoded, interpreted and systematised. The processing of the answers allowed the stakeholders to validate the potential of the proposed module and, at the same time, to be informed about its characteristics. The innovation of the method lies precisely in the modelling phase, which makes it possible to integrate the results of the hard and soft data analyses and to make it clear how participation plays an essential role in the process of designing and validating the proposed module. Nell’ambito della strategia di ricerca e innovazione RIS3 “Sustainable Living” (POR-FSE, finanziato dalla regione Veneto), per il miglioramento della capacità di resistenza e di adattamento del territorio veneto a crisi ed emergenze ambientali, l’oggetto del contributo restituisce gli esiti della sperimentazione partecipata del progetto H.E.L.P. Veneto High efficiency Emergency Living Proto- types Veneto – Residenze adattive sostenibili per la permanenza temporanea in regime di emergenza ambientale. La sperimentazione riguarda la progettazione di un modulo minimo abitativo di emergenza flessibile, repli- cabile a larga scala, polifunzionale, sostenibile con impianti a funzionamento off-grid e integrato nell’ambiente costruito. L’unità abitativa utilizza il legno, materiale legato alla tradizione costruttiva locale, la cui reversibilità modulare prefabbricata segue principi di riuso circolare. Inoltre, l’adattabilità costruttiva degli ambienti interni si riflette in uno “spazio liquido” capace di trasformarsi in base alle esigenze dell’abitare. Il contributo propone una forma di progettazione partecipata del modulo abitativo emergenziale, basata sull’engagement delle realtà aziendali di piccole e grandi dimensioni, relative ai diversi segmenti di mercato dell’edilizia, settore trainante della regione Veneto. L’approccio partecipativo mutua dalla Tecnologia dell’Architettura gli strumenti di conoscenza atti alla comprensione delle caratteristiche del sistema insediativo, delle potenzialità del progetto e del valore dell’engagement scientifico degli stakeholder nel processo. Utilizzando la Soft System Methodology sono stati costruiti dei protocolli di indagine diretta che combinano la conoscenza prestazionale dei processi insediativi nell’unità ambientale. Mediante la Strategic Options Development and Analysis (SODA) sono stati decodificati, interpretati e sistematizzati i risultati della survey sperimentata (questionari ad ampia scala). L’elaborazione delle risposte ha fatto sì che il sapere esperto degli stakeholder validasse le potenzialità del modulo proposto informandosi, al contempo, sulle caratteristiche dello stesso. L’innovazione del metodo risiede proprio nella fase di modellazione, la quale permette di integrare i risultati delle analisi dei dati hard e quelle dei dati soft, e di rendere chiaro come la partecipazione svolga un ruolo essenziale nel processo di animazione e validazione del modulo proposto.
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Zainni, Marina. « I modelli di trattamento del DGA nel SerD di Frosinone e nel percorso formativo della Regione Lazio ». SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no 1 (avril 2022) : 118–34. http://dx.doi.org/10.3280/siss2022-001010.

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Il disturbo da gioco d'azzardo è un fenomeno i cui fattori di rischio sono mol-teplici e fra essi ricordiamo i fattori di tipo genetico, familiare, psicologico, motivazionale e ambientale. La provincia di Frosinone risulta essere un territorio molto interessato dal fenomeno del gioco d'azzardo a causa delle sue caratteristiche socioeconomiche e della crisi del tessuto produttivo con conseguente aumento della povertà e della fragilità sociale a fronte di un considerevole aumento della disponibilità e accessibilità di luoghi adibiti a gioco. La ASL di Frosinone, recependo le sollecitazioni della Regione Lazio, ha definito un Piano Locale di contrasto al gioco d'azzardo che prevede tre ambiti di intervento: una azione costante di informazione e sensibilizzazione rivolto alla popolazione generale della provincia, con il coinvolgimento degli stakeholder del territorio; una riorganizzazione dei servizi per le dipendenze con la costituzione di equipe multidisciplinari e la definizione di strumenti specialistici di valutazione diagnostica per una presa in carico globale del paziente con disturbo da gioco d'azzardo; la formazione specialistica degli opera-tori dei servizi per le dipendenze.
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Minutoli, Fabio. « Innovative technologies, certification and assessment tools for a sustainable building heritage ». VITRUVIO - International Journal of Architectural Technology and Sustainability 6, no 2 (31 décembre 2021) : 102–15. http://dx.doi.org/10.4995/vitruvio-ijats.2021.16530.

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Résumé :
E' evidente che buoni risultati nel campo della sostenibilità ambientale si possono ottenere da politiche di efficienza energetica per gli edifici - per lo più realizzati o in itinere - costruiti per oltre il 50% prima della disattesa legge 373/76 che prevedeva, nel periodo del petrolio europeo crisi, vincoli per la progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici e requisiti per l'isolamento termico degli edifici per il contenimento dei consumi.Meno chiara è invece la parte di fabbricato oggetto di conservazione (ai sensi del D.Lgs. 42/2004 o previgenti normative in materia) o di immobili vincolati ope legis (art. 12 D.Lgs. 42/2004, asset appartenenti allo Stato, alle regioni, agli enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e soggetti giuridici privati senza scopo di lucro e che siano opera di autore non più in vita e la cui esecuzione risalga a più di settant'anni ), per i quali non sarebbe possibile applicare le limitazioni dei decreti 192/2005 e 311/2006, che esonerano gli edifici "il cui rispetto dei requisiti comporterebbe un'alterazione inaccettabile della loro natura o aspetto, con particolare riferimento ai o caratteristiche artistiche"degli obblighi di efficienza energetica.In questo lavoro si vogliono giustificare e illustrare alcune scelte fatte da istituti di ricerca internazionali in merito alla difficoltà di conciliare le nuove richieste di sostenibilità legate alla necessità di ridurre i consumi (soprattutto da combustibili fossili) con quelle del valore storico degli edifici oggetto di intervento , presentando criteri di valutazione che possano fornire un metodo oggettivo per quantificare la compatibilità tra nuovo ed esistente, criteri che – per avere capacità predittiva e quindi poter guidare le scelte ex ante e non misurarle ex post – utilizzino strumenti di progettazione digitale (BIM , GIS, ecc.).
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MASCARENHAS, Gilmar, et Leandro Dias de OLIVEIRA. « OLYMPIC CRISIS, ENVIRONMENTAL CRISIS ». Mercator 17, no 2018 (15 août 2018) : 1–15. http://dx.doi.org/10.4215/rm2018.e17018.

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Branduini, Paola, Lionella Scazzosi, Costanza Pratesi et Daniele Meregalli. « Paesaggi rurali e pandemia. Opportunità da cogliere da parte della PAC ». Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no 1 (26 juillet 2021) : 258–71. http://dx.doi.org/10.36253/rv-10260.

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Résumé :
La pandemia ha messo in luce la debolezza del sistema ambientale in cui oggi viviamo e dell’agricoltura fortemente specializzata e a bassa biodiversità. I paesaggi dell’agricoltura tradizionale che mantengono caratteri di storicità sono il risultato di lenti processi di adattamento delle tecniche alla natura, offrono un’elevata biodiversità e sono sorgente di resilienza delle comunità: possono pertanto offrire una risposta alla crisi climatica e pandemica che stiamo attraversando. Su questo tema alcuni esperti italiani di diversa formazione ed esperienza sono stati invitati ad esprimere la loro opinione allo scopo di offrire spunti per la nuova politica agricola. Ne sono emerse indicazioni per i paesaggi agricoli di pianura, di montagna e di città: attuare un’agroecologia di pianura, implementare la zootecnia in montagna, costruire una montagna competitiva con altri territori nella produzione e nel turismo ed accogliente per nuovi cittadini e turisti consapevoli, migliorare il riconoscimento e la retribuzione degli agricoltori come manutentori del paesaggio e fornitori di alimenti e di servizi sociali per la città. Infine gli autori hanno sintetizzato cinque suggerimenti per la futura PAC che offra una nuova visione del nostro vivere post pandemia, attraverso la valorizzazione dei paesaggi agrari portatori della storia e dell’identità italiana. The pandemic has highlighted the weakness of the environmental system and highly specialized agriculture with low biodiversity, where we live today. The traditional agricultural landscapes guardians of historic signs and practices are the result of slow processes of adapting techniques to nature, are a source of community resilience and high biodiversity: they can therefore offer a response to the climate and pandemic crisis we are experiencing. On this issue, some Italian experts with different backgrounds and experiences were invited to express their opinion in order to provide ideas for the new agricultural policy. Indications concern the agricultural landscapes of the plains, mountains and cities: implement agroecology in the plain, maintain animal husbandry, build a competitive production and tourism, welcome new citizens and aware tourists in the mountains, improve the recognition and remuneration of farmers as landscape maintainers and providers of food and social services for the cities. Finally, the authors summarized five suggestions for the future CAP that offer a new vision for our post-pandemic life, through the enhancement of agricultural landscapes that are bearers of Italian history and identity.
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Vázquez Pérez, Antonio, Galo Arturo Perero et María Rodríguez Gámez. « La educación superior y la crisis ambiental ». RECUS. Revista Electrónica Cooperación Universidad Sociedad. ISSN 2528-8075 1, no 1 (25 avril 2016) : 21. http://dx.doi.org/10.33936/recus.v1i1.43.

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Résumé :
En el trabajo se muestra un análisis del impacto ambiental de la especie humana desde su surgimiento, donde se exponen los rasgos fundamentales de la evolución de los impactos ambientales derivados de la actividad antrópica hasta nuestros días, mostrando la dimensión social de la crisis ambiental desde la perspectiva integradora del desarrollo sostenible y los factores que demuestran la situación global de la crisis, donde la universidad puede ser capaz de jugar un papel fundamental a través de la formación ambiental dirigida a la formación de los futuros profesionales. Se muestra una propuesta sobre las opciones reales que tiene el hombre para enfrentar la situación creada con la crisis ambiental y se exponen las vías para emprender soluciones revolucionariamente novedosas desde el nivel educativo superior. En el trabajo se hace mención de los cinco valores ambientales claves sobre los que debe sustentar el desarrollo sostenible.
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Pinheiro, José Q. « Psicologia Ambiental : a busca de um ambiente melhor ». Estudos de Psicologia (Natal) 2, no 2 (décembre 1997) : 377–98. http://dx.doi.org/10.1590/s1413-294x1997000200011.

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Résumé :
A Psicologia precisa se engajar na análise e no encaminhamento de soluções para os problemas ambientais, pois estes são, de fato, problemas humano-ambientais. Para contribuir com esse propósito, um breve histórico da Psicologia Ambiental é apresentado, com destaque para as implicações teóricas e práticas de suas origens, internas e externas à Psicologia, tendo como pano de fundo a crise ambiental global. Descrevem-se alguns desdobramentos dessas fontes no contexto brasileiro, com o intuito de estimular uma crescente integração de esforços na área de estudo das inter-relações pessoa-ambiente. Aspectos teóricos e metodológicos são analisados, principalmente em vista da recente tendência internacional verificada na Psicologia Ambiental de enfatizar a determinação humana e social da chamada crise ambiental.
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Macedo Pereira, Alexandre, Iohanna Maria De Assis Estevam Lucena Figueiredo et Andrei Rufino Da Silva. « pressupostos históricos da Educação Ambiental e a crise ambiental atual ». Ambiente & ; Educação 27, no 2 (26 décembre 2022) : 1–29. http://dx.doi.org/10.14295/ambeduc.v27i2.14095.

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Résumé :
A partir de 2017, diversos países elegeram governos ultraconservadores que ignoram a crise ambiental. Este artigo tem como objetivo central reconstituir a história da Educação Ambiental em âmbito nacional e internacional. Como objetivos específicos, o artigo pretende a) recuperar a memória histórica da luta pela implementação e consolidação da Educação Ambiental (EA) no combate à crise ambiental e b) apresentar as ações do governo federal brasileiro e de seus aliados no parlamento que visam a desmontar as políticas públicas ambientais, em particular a Política Nacional de Educação Ambiental (PNEA). Metodologicamente, esta é uma pesquisa bibliográfica. Concluímos que, no Brasil, está em curso um projeto de governo cujo objetivo é aniquilar as políticas ambientais.
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Monaci, Massimiliano. « L'innovazione sostenibile d'impresa come integrazione di responsabilitŕ e opportunitŕ sociali ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 2 (avril 2013) : 26–61. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002002.

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Résumé :
Le concezioni e le prassi di responsabilitŕ sociale d'impresa (CSR, corporate social responsibility) che si sono affermate sino a tempi molto recenti riflettono prevalentemente una logica reattiva, incentrata sulla necessitŕ delle aziende di rilegittimarsi nei confronti dei loro stakeholder corrispondendo alla richiesta di riduzione e prevenzione dei costi sociali legati all'attivitŕ d'impresa (degrado ecologico, disoccupazione conseguente a ristrutturazioni, ecc.). Tuttavia l'attuale periodo, anche per le incertezze e questioni poste dalla crisi economica, rappresenta una fase singolarmente feconda per andare oltre questo approccio adattivo e raccogliere la sfida di una visione piů avanzata della dimensione sociale dell'agire d'impresa come innovazione sostenibile. Tale modello si basa sulla valorizzazione di beni, risorse ed esigenze di significato sociale ed č indirizzato alla creazione di valore integrato - economico, umano-sociale e ambientale - nel lungo termine. La caratteristica centrale di questo profilo d'impresa č la tendenza a operare in maniera socialmente proattiva, sviluppando un'attitudine a cogliere o persino anticipare le direzioni del cambiamento sociale con i suoi bisogni e problemi emergenti e facendo sě che l'integrazione di obiettivi economici e socio-ambientali nei processi strategico-produttivi si traduca in fattore di differenziazione dell'offerta di mercato e in una reale fonte di vantaggio competitivo. Nel presente lavoro si indica la praticabilitŕ di un simile modello riferendosi ai risultati di una recente indagine condotta su un campione di dieci imprese italiane, eterogenee per dimensioni, collocazione geografica, fase del ciclo di vita e settori di attivitŕ, che si estendono da comparti tradizionali (come quelli alimentare, edilizio, sanitario, dell'arredamento e della finanza) a campi di piů recente definizione e a piů elevato tasso di cambiamento tecnologico (quali l'ingegneria informatica, la comunicazione multimediale, il controllo dei processi industriali e il risanamento ambientale). La logica di azione di queste organizzazioni sembra ruotare intorno a una duplice dinamica di "valorizzazione del contesto": da un lato, l'internalizzazione nella strategia d'impresa di richieste e al contempo di risorse sociali orientate a una maggiore attenzione per l'ambiente naturale, per la qualitŕ della vita collettiva nei territori, per i diritti e lo sviluppo delle persone dentro e fuori gli ambienti di lavoro; dall'altro lato, la capacitŕ, a valle dell'attivitŕ di mercato, di produrre valore economico e profitti generando anche valore per la societŕ. Nei casi analizzati č presente la valorizzazione delle risorse ambientali, che si esprime mediante la riprogettazione di prodotti e processi e politiche di efficienza energetica di rifornimento da fonti di energia rinnovabile, raccordandosi con nuove aspettative sociali rispetto alla questione ecologica. Č coltivato il valore umano nel rapporto spesso personalizzato con i clienti e i partner di business ma anche nella vita interna d'impresa, attraverso dinamiche di ascolto e coinvolgimento che creano spazi per la soddisfazione di svariati bisogni e aspirazioni che gli individui riversano nella sfera lavorativa, aldilŕ di quelli retributivi. C'č empowerment del "capitale sociale" dentro e intorno all'organizzazione, ravvisabile specialmente quando le condotte d'impresa fanno leva su risorse relazionali e culturali del territorio e si legano a meccanismi di valorizzazione dello sviluppo locale. Troviamo inoltre il riconoscimento e la produzione di "valore etico" per il modo in cui una serie di principi morali (quali la trasparenza, il mantenimento degli impegni, il rispetto di diritti delle persone) costituiscono criteri ispiratori dell'attivitŕ di business e ne escono rafforzati come ingredienti primari del fare impresa. E c'č, naturalmente, produzione di valore competitivo, una capacitŕ di stare e avere successo nel mercato che si sostiene sull'intreccio di vari elementi. Uno di essi coincide con l'uso della leva economico-finanziaria come risorsa irrinunciabile per l'investimento in innovazione, piuttosto che in un'ottica di contenimento dei costi relativi a fattori di gestione - come la formazione - che possono anche rivelarsi non immediatamente produttivi. Altrettanto cruciali risultano una serie di componenti intangibili che, oltre alla gestione delle risorse umane, sono essenzialmente riconducibili a due aspetti. Il primo č lo sviluppo di know-how, in cui la conoscenza che confluisce nelle soluzioni di business č insieme tecnica e socio-culturale perché derivante dalla combinazione di cognizioni specializzate di settore, acquisite in virtů di una costante apertura alla sperimentazione, e insieme di mappe di riferimento e criteri di valutazione collegati alla cultura aziendale. L'altro fattore immateriale alla base del valore competitivo consiste nell'accentuato posizionamento di marchio, con la capacitŕ di fornire un'offerta di mercato caratterizzata da: a) forte specificitŕ rispetto ai concorrenti (distintivi contenuti tecnici di qualitŕ e professionalitŕ e soprattutto la corrispondenza alle esigenze dei clienti/consumatori e al loro cambiamento); b) bassa replicabilitŕ da parte di altri operatori, dovuta al fatto che le peculiaritŕ dell'offerta sono strettamente legate alla particolare "miscela" degli altri valori appena considerati (valore umano, risorse relazionali, know-how, ecc.). Ed č significativo notare come nelle imprese osservate questi tratti di marcata differenziazione siano stati prevalentemente costruiti attraverso pratiche di attenzione sociale non modellate su forme di CSR convenzionali o facilmente accessibili ad altri (p.es. quelle che si esauriscono nell'adozione di strumenti pur importanti quali il bilancio sociale e il codice etico); ciň che si tratti - per fare qualche esempio tratto dal campione - di offrire servizi sanitari di qualitŕ a tariffe accessibili, di supportare gli ex-dipendenti che avviano un'attivitŕ autonoma inserendoli nel proprio circuito di business o di promuovere politiche di sostenibilitŕ nel territorio offrendo alle aziende affiliate servizi tecnologici ad alta prestazione ambientale per l'edilizia. Le esperienze indagate confermano il ruolo di alcune condizioni dell'innovazione sostenibile d'impresa in vario modo giŕ indicate dalla ricerca piů recente: la precocitŕ e l'orientamento di lungo periodo degli investimenti in strategie di sostenibilitŕ, entrambi favoriti dal ruolo centrale ricoperto da istanze socio-ambientali nelle fasi iniziali dell'attivitŕ d'impresa; l'anticipazione, ovvero la possibilitŕ di collocarsi in una posizione di avanguardia e spesso di "conformitŕ preventiva" nei confronti di successive regolamentazioni pubbliche in grado di incidere seriamente sulle pratiche di settore; la disseminazione di consapevolezza interna, a partire dai livelli decisionali dell'organizzazione, intorno al significato per le strategie d'impresa di obiettivi e condotte operative riconducibili alla sostenibilitŕ; l'incorporamento strutturale degli strumenti e delle soluzioni di azione sostenibile nei core-processes organizzativi, dalla ricerca e sviluppo di prodotti/ servizi all'approvvigionamento, dall'infrastruttura produttiva al marketing. Inoltre, l'articolo individua e discute tre meccanismi che sembrano determinanti nei percorsi di innovazione sostenibile osservati e che presentano, per certi versi, alcuni aspetti di paradosso. Il primo č dato dalla coesistenza di una forte tradizione d'impresa, spesso orientata sin dall'inizio verso opzioni di significato sociale dai valori e dall'esperienza dell'imprenditore-fondatore, e di apertura alla novitŕ. Tale equilibrio č favorito da processi culturali di condivisione e di sviluppo interni della visione di business, da meccanismi di leadership dispersa, nonché da uno stile di apprendimento "incrementale" mediante cui le nuove esigenze e opportunitŕ proposte dalla concreta gestione d'impresa conducono all'adozione di valori e competenze integrabili con quelli tradizionali o addirittura in grado di potenziarli. In secondo luogo, si riscontra la tendenza a espandersi nel contesto, tipicamente tramite strategie di attraversamento di confini tra settori (p.es., alimentando sinergie pubblico-private) e forme di collaborazione "laterale" con gli interlocutori dell'ambiente di business e sociale; e al contempo la tendenza a includere il contesto, ricavandone stimoli e sollecitazioni, ma anche risorse e contributi, per la propria attivitŕ (p.es., nella co-progettazione dei servizi/prodotti). La terza dinamica, infine, tocca piů direttamente la gestione delle risorse umane. Le "persone dell'organizzazione" rappresentano non soltanto uno dei target destinatari delle azioni di sostenibilitŕ (nelle pratiche di selezione, formazione e sviluppo, welfare aziendale, ecc.) ma anche, piů profondamente, il veicolo fondamentale della realizzazione e del successo di tali azioni. Si tratta, cioč, di realtŕ organizzative in cui la valorizzazione delle persone muove dagli impatti sulle risorse umane, in sé cruciali in una prospettiva di sostenibilitŕ, agli impatti delle risorse umane attraverso il loro ruolo diretto e attivo nella gestione dei processi di business, nella costruzione di partnership con gli stakeholder e nei meccanismi di disseminazione interna di una cultura socialmente orientata. In tal senso, si distingue un rapporto circolare di rinforzo reciproco tra la "cittadinanza nell'impresa" e la "cittadinanza dell'impresa"; vale a dire, tra i processi interni di partecipazione/identificazione del personale nei riguardi delle prioritŕ dell'organizzazione e la capacitŕ di quest'ultima di generare valore molteplice e "condiviso" nel contesto (con i clienti, il tessuto imprenditoriale, le comunitŕ, gli interlocutori pubblici, ecc.). In conclusione, le imprese osservate appaiono innovative primariamente perché in grado di praticare la sostenibilitŕ in termini non solo di responsabilitŕ ma anche di opportunitŕ per la competitivitŕ organizzativa. Questa analisi suggerisce quindi uno sguardo piů ampio sulle implicazioni strategiche della CSR e invita a riflettere su come le questioni e i bisogni di rilievo sociale, a partire da quelli emergenti o acuiti dalla crisi economica (nel campo della salute, dei servizi alle famiglie, della salvaguardia ambientale, ecc.), possano e forse debbano oggi sempre piů situarsi al centro - e non alla periferia - del business e della prestazione di mercato delle imprese.
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Fortunato, Ivan. « Meio-ambiente ou (meio-ambiente) : o desafio da educação frente ao paradoxo ambiental ». ETD - Educação Temática Digital 16, no 3 (16 décembre 2014) : 386. http://dx.doi.org/10.20396/etd.v16i3.1304.

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Résumé :
Este artigo é um ensaio sobre Educação Ambiental. Foi produzido após um lustro de estudos e reflexões interdisciplinares, desenvolvidos em programas de pós-graduação. O objetivo principal deste trabalho é elucidar questões fundamentais a respeito do estado planetário referido como crise ambiental, tratando especificamente do papel da educação no enfrentamento desta crise. Aqui, apresentamos a ideia de que a percepção e a compreensão sobre o meio-ambiente encontram-se, paradoxalmente, segregadas em duas grandes vertentes distintas e contraditórias, que nomeamos aqui como “meio-ambiente sem parênteses” e “meio-ambiente entre parênteses”. Ao final, espera-se compartilhar uma visão qualificada Educação Ambiental enquanto dimensão histórica, crítica e transformadora do próprio meio-ambiente, ao mesmo tempo em que se deseja motivar futuras pesquisas, ainda mais densas.
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Andradre da Silva, Carolina, Tainá Figueroa Figueiredo, Reinaldo Luiz Bozelli et Laísa Maria Freire. « Marcos de teorías poscríticas para repensar la investigación en educación ambiental : la experiencia estética y la subjetividad en la formación de profesores y educadores ambientales ». Pensamiento Educativo : Revista de Investigación Educacional Latinoamericana 57, no 2 (novembre 2020) : 1–17. http://dx.doi.org/10.7764/pel.57.2.2020.1.

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El escenario de crisis climática, ecológica, social y de salud nos hace repensar caminos deinvestigación en educación ambiental. Las teorías poscríticas valorizan los contextos locales,la dimensión subjetiva de la realidad y la subjetividad de los sujetos. El objetivo de este trabajofue caracterizar las contribuciones poscríticas para la investigación en educación ambientala través de una experiencia en formación de profesores y educadores ambientales, en unsendero interpretativo en la selva amazónica de Brasil. Los participantes fueron profesores yeducadores ambientales de la ciudad local. Los datos presentados corresponden a narrativasacerca del sendero recorrido donde se identificaron elementos afectivos y sensoriales narradospara caracterizar la dimensión subjetiva. Cada sujeto destacó momentos y relacionó sentidos conla experiencia. Sin embargo, considerar la dimensión subjetiva en el proceso de análisis implicabrechas metodológicas en cuanto a cómo acceder a lo subjetivo a través de las experienciasnarradas, que transforman las sensaciones prerreflexivas en reflexivas. Adicionalmente, seargumenta que las actividades al aire libre pueden promover relaciones no mercantiles o quela naturaleza no sea vista como objeto o mercancía y contribuir a generar avances en la materia.
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Andrade, Rafael Medeiros de, et Adérito Picamilho Pimenta. « COMPORTAMENTOS PRÓ-AMBIENTAIS E CRISE CRISE ECOLÓGICA : A IMPORTÂNCIA DO INDIVÍDUO A PARTIR DE SUA ESCALA LOCAL ». Ciência e Sustentabilidade 3, no 2 (29 décembre 2017) : 23. http://dx.doi.org/10.33809/2447-4606.32201723-45.

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Résumé :
Desde o início do movimento ambientalista, encontram-se políticas e práticas pedagógicas que incentivam a mudança comportamental individual, visando padrões mais condizentes com a conservação ambiental e com a melhoria da saúde coletiva. No entanto, muitas dessas práticas mostraram-se pouco eficazes, espacialmente restritas, ecologicamente desconexas com outros problemas relacionados e sociopoliticamente alienadas, sendo, consequentemente, alvo de contundentes censuras, sobretudo pela crescente vertente crítica da educação ambiental. Mesmo assim, ainda proliferam as estratégias de mudança comportamental pela via pedagógica, seja nas empresas, na vida cotidiana ou no meio acadêmico. O presente artigo é uma revisão teórica que objetiva analisar a relevância dos comportamentos individuais na construção de uma sociedade ecologicamente mais saudável e equitativa. Procura identificar os limites e as potencialidades da participação individual nos problemas ambientais, considerando suas devidas escalas espaço-temporais. O foco conceitual é o comportamento pró-ambiental, analisando casos concretos que mostram a relevância dos comportamentos individuais, apesar de estar longe de ser uma alternativa redentora e exclusiva para a resolução dos problemas ambientais. Conclui-se que esses comportamentos devem ser encarados como um meio para a construção de ambientes ecologicamente mais saudáveis, assumindo maior relevância quanto mais se transformarem em hábitos, abarcarem a conscientização e a prática de outros indivíduos, ocorrerem com planejamento e considerarem a complexidade dos problemas ambientais nas mais diversas esferas de atuação humana.
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Santos, Thayanna Maria Medeiros, José Lucas Santos Oliveira et Edevaldo Silva. « Vulnerabilidade hídrica no Nordeste brasileiro : entre a urbanização e a Educação AmbientalVulnerabilidad hídrica en el Nordeste brasileño : entre la urbanización y la Educación AmbientalWater vulnerability in the Brazilian Northeast : between urbanization and Environmental Education ». REMEA - Revista Eletrônica do Mestrado em Educação Ambiental 35, no 3 (20 décembre 2018) : 184–99. http://dx.doi.org/10.14295/remea.v35i3.8206.

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Résumé :
A problemática ambiental reflete uma crise civilizatória. A Educação Ambiental, propende-se na gestão dos recursos hídricos, instrumentalizar a sociedade para participar nas questões ambientais. Esta pesquisa analisou a questão dos recursos hídricos no Nordeste brasileiro sob perspectiva da sua vulnerabilidade socioambiental e importância da Educação Ambiental na abordagem desse tema. Trata-se de uma pesquisa bibliográfica, através da busca em diversas fontes bibliográficas, considerando artigos publicados em diversas bases indexadores. A região Nordeste, não obstante, das demais localidades no país, sofre com o esquecimento dos seus rios urbanos. A dificuldade na gestão ocorre devido à falta de políticas públicas e ações para um processo educativo da sociedade. Portanto, a Educação Ambiental é um importante processo emancipatório, podendo ser eficiente para sensibilizar cidadãos à uma melhor relação com os recursos hídricos. La problemática ambiental refleja una crisis civilizatoria. La Educación Ambiental, se propende en la gestión de los recursos hídricos, instrumentalizar la sociedad para participar en las cuestiones ambientales. Esta investigación analizó la cuestión de los recursos hídricos en el Nordeste brasileño bajo la perspectiva de su vulnerabilidad socioambiental e importancia de la Educación Ambiental en el abordaje de ese tema. Se trata de una investigación bibliográfica, a través de la búsqueda en diversas fuentes bibliográficas, considerando artículos publicados en diversas bases indexadores. La región Nordeste, no obstante, de las demás localidades en el país, sufre con el olvido de sus ríos urbanos. La dificultad en la gestión ocurre debido a la falta de políticas públicas y acciones para un proceso educativo de la sociedad. Por lo tanto, la Educación Ambiental es un importante proceso emancipatorio, pudiendo ser eficiente para sensibilizar a ciudadanos a una mejor relación con los recursos hídricos. The environmental issue brings to the surface a true civilization crisis. Therefore, Environmental Education as an educational process, is based on the management of water resources to instrumentalize societies and instigate them to participate in environmental issues. This research analyzed the issue of water resources in the brazilian Northeast region from the perspective of their socio-environmental vulnerability and the importance of involving Environmental Education in addressing this theme. It is a bibliographical research, oriented through the search of several bibliographical sources, considering articles published in various databases. The Northeast region, however, of the other localities in the country suffers with the oblivion of its urban rivers. The difficulty in management occurs due to the lack of public policies and actions for an educational process of society. Therefore, Environmental Education is an important emancipatory process, and can be efficient to sensitize citizens to a better relationship with water resources.
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De Castro Rosa, Vanessa. « A segunda contradição do capitalismo e o sonho do Estado de direito ambiental ». Princípios : Revista de Filosofia (UFRN) 28, no 56 (30 mai 2021) : 66–91. http://dx.doi.org/10.21680/1983-2109.2021v28n56id23501.

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Résumé :
A busca de um Estado de Direito Ambiental para promoção do modelo de desenvolvimento sustentável que concilie a questão ambiental, social e econômica, está longe de se mostrar como medida efetiva para a solução da crise ambiental que assola o planeta. Verifica-se nos últimos anos uma profusão de leis ambientais e em velocidade ainda maior uma aceleração dos problemas ambientais, o que mostra um nítido descompasso entre leis ambientais, Estado ambiental e destruição da natureza. O elemento central deste compasso está no capitalismo e em suas contradições, o que torna inviável a efetivação de medidas ambientais diante da lógica acumulativa e depredatória que o sustenta, descrita na segunda contradição do capitalismo. O objetivo do presente trabalho é destacar o papel do Estado de Direito Ambiental e verificar sua compatibilidade estrutural com o funcionamento do capitalismo, a partir do referencial teórico marxiano e de autores como James O’Connor, John Bellamy Foster e Michael Löwy. A pesquisa é teórica, crítico-descritiva, realizada por técnica bibliográfica.
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Silva, Clélia Christina Mello, et Mauro Guimarães. « MUDANÇAS CLIMÁTICAS, SAÚDE E EDUCAÇÃO AMBIENTAL COMO POLÍTICA PÚBLICA EM TEMPOS DE CRISE SOCIOAMBIENTAL ». Revista de Políticas Públicas 22 (27 septembre 2018) : 1151–70. http://dx.doi.org/10.18764/2178-2865.v22nep1151-1170.

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Résumé :
Este trabalho apresenta uma reflexão sobre o papel da educação ambiental crítica como promotora da saúde e sugere a sua utilização como política pública prioritária nos processos de adaptação e mitigação dos problemas ambientais decorrentes de mudanças climáticas. Discute, ainda, a crise socioambiental e a saúde planetária; as interferências das mudanças climáticas na saúde; a divergência terminológica das vertentes educacionais para a discussão dos problemas ambientais; o papel da educação e do educador ambiental e a Educação Ambiental crítica como promotora da Saúde, capaz de construir do coletivo para o coletivo, uma sociedade resiliente às mudanças climáticas e em sintonia com a natureza. O artigo apresenta, assim, diferentes formas de viabilizar a praticidade do discurso teórico.
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García, Oihane. « Educación popular ambiental en contextos de crisis. Orientaciones pedagógicas para transitar las alternativas ecosociales ». Paulo Freire. Revista de Pedagogía Crítica, no 24 (28 décembre 2020) : 38–55. http://dx.doi.org/10.25074/07195532.24.1812.

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En el presente artículo analizamos las bases pedagógicas de la educación popular ambiental, desarrollando orientaciones complementarias que amplíen y enriquezcan el conjunto de las pedagogías ambientales. Para ello, revisamos las aportaciones de la pedagogía crítica, descolonizadora y ecofeminista, así como las corrientes holística, praxiológica y comunitaria de la educación ambiental. Nuestra América es el marco de referencia para la elaboración de estas reexiones ya que es aquí donde emerge como alternativa político-educativa, inspirada por el pensamiento y acción de Paulo Freire y las diferentes experiencias de educación popular enraizadas en el territorio. En un contexto de crisis ecológica y social como el actual, queremos valorar las potencialidades socioeducativas de esta propuesta en la construcción colaborativa de las transiciones ecosociales. En este sentido, la educación popular ambiental se revela como una práctica emancipadora que favorece la articulación de sujetos críticos y comprometidos con el entorno, la reapropiación y la resignicación de saberes ambientales y el fortalecimiento de una nueva ética ecobiocéntrica.
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Monerat, Julio Cesar Pereira. « Bioeconomia e financeirização dos riscos ambientais : formas capitalistas de enfrentamento da crise ambiental : a crítica ». Germinal : Marxismo e Educação em Debate 13, no 2 (17 septembre 2021) : 174–204. http://dx.doi.org/10.9771/gmed.v13i2.44903.

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O artigo objetiva realizar uma análise crítica da forma de enfrentamento capitalista da crise ambiental que se concretiza sob a forma de ecologização do capital. Partindo do referencial bibliográfico marxiano e marxista, analisa duas dessas formas de ecologização do capital: a bioeconomia e a financeirização da crise ambiental. A crítica parte da caracterização da crise ambiental do capital e sua analogia com a crise do capital propriamente dita, chegando à definição de ecologização do capital. Na sequência apresentam-se criticamente as formas específicas de ecologização do capital, a saber: bioeconomia e financeirização da crise ambiental. O artigo encerra-se reforçando a apreensão da ecologização do capital tendo por referência sua potencialidade contratendencial à crise capitalista.
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Cordeiro, Ângela Gonçalves Afonso. « VALORES AMBIENTAIS E OS SERVIÇOS DOS ECOSSISTEMAS ». Revista Internacional de Educação, Saúde e Ambiente 4, no 1 (7 juillet 2021) : 8–23. http://dx.doi.org/10.37334/riesa.v4i1.60.

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A natureza pode ser considerada como um bem ou serviço social, ambiental ou natural. Devemos preservá-la por si só, para que todos os seres vivos, à escala local ou global, possam usufruir dela equitativamente, como produtora de valor nos sentidos estético, histórico e científico. Nos dias de hoje vive-se uma crise de valores, não só humanos, mas também eles ambientais. Esta crise é resultante do modo como o ser humano explora e se relaciona com o meio ambiente. Neste trabalho recorrendo a uma revisão da literatura propomos apresentar, de um modo geral, o que são valores, sua importância e quais são, na perspetiva de alguns autores, os valores ambientais, dando enfase à história da ética ambiental e como os serviços dos ecossistemas podem apresentar um importante papel ao nível dos valores ambientais.
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Franco, Regina Magna, Jéssica Bianca dos Santos et Jeani Delgado Paschoal Moura. « Entre crises ambientais e responsabilidade ética : os casos de Mariana e Brumadinho, em Minas Gerais Between environmental crises and ethical responsibility : the cases of Mariana and Brumadinho, in Minas Gerais ». Territorium, no 28(I) (15 décembre 2020) : 129–36. http://dx.doi.org/10.14195/1647-7723_28-1_7.

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A crise ambiental global se intensificou com a exploração da natureza acima do limite de capacidade da Terra, decorrente da expansão das cidades e da sociedade de consumo que marca uma das faces atuais do sistema capitalista. Nesse movimento de crise, este ensaio discute a responsabilidade ética na crise ambiental brasileira, a partir da investigação de acontecimentos recentes marcados por negligências ambientais, como os casos de rompimento de barragens de mineração, nos municípios de Mariana (2015) e Brumadinho (2019), em Minas Gerais. Espera-se com esta pesquisa avançar nas discussões, desconstruindo discursos voltados para a racionalidade instrumental, típicos da sociedade moderna, para avançar no debate sobre a crise ambiental, construindo novos valores éticos e ambientalmente sustentáveis.
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Esteban, Adriana Miranda, Ramón Bedolla Solano et María Laura Sampedro Rosas. « Formación docente para integrar el eje medio ambiente en el proceso de enseñanza-aprendizaje en el nivel superior en la Universidad Autónoma de Guerrero México ». Revista Pedagógica 22 (1 avril 2020) : 1–13. http://dx.doi.org/10.22196/rp.v22i0.4772.

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Résumé :
Para atender la crisis ambiental planetaria, hacer conciencia en los seres humanos y tomar medidas que contribuyan a mejorar las condiciones del medio ambiente, es necesario recurrir a la Educación Ambiental (EA) para formar personas que actúen con responsabilidad ambiental y con una visión de sustentabilidad, una estrategia para implementar contenidos ambientales en el currículo es la transversalidad.En este documento se presenta una propuesta de formación docente con la finalidad de dar orientaciones para integrar de manera transversal en sus UAp contenidos ambientales, la metodología implementada fue mixta con un enfoque de investigación-acción. Previo a la implementación de formación docente se aplicó un diagnóstico de la percepción de los docentes sobre saberes ambientales se evidenció que la vinculación del eje medio ambiente con el perfil de egreso es escasa. En cuanto al proceso de formación docente se visualizó que los docentes contaban con conocimientos generales sobre el tema ambiental, pero no tenían claro como introducir estos contenidos en su unidad de aprendizaje. Se deben fortalecerse los trabajos colegiados, complementados con procesos de formación docente que permitan una adecuada implementación de la competencia ambiental en las unidades de aprendizaje, y que se refleje en el perfil de egreso.
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Macías Orozco, William Bernardo, et Nancy Liliana Chavez Palomino. « Hacia un itinerario en contabilidad ecológica : actores, racionalidades y sistemas de valoración ecológica ». Contaduría Universidad de Antioquia, no 78 (30 avril 2021) : 129–54. http://dx.doi.org/10.17533/udea.rc.n78a05.

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En las últimas décadas, lo ambiental se posiciona en campos disciplinares heterogéneos, debido a las realidades de la crisis ambiental contemporánea. En las ciencias económicas prima la visión de la economía ambiental centrada en la valoración monetaria de la naturaleza como premisa para la solución de los problemas ambientales; subsidiaria de tal visión, la contabilidad ambiental se orienta en el mismo sentido. Sin embargo, la imposición de sistemas de valoración ajenos a la racionalidad de los actores involucrados en un contexto determinado profundiza los problemas y conflictos ambientales. Se propone, entonces, la construcción conceptual de la contabilidad ecológica centrada en reconocer y comprender las formas plurales de racionalidad ambiental que sustentan diversos actores. Esto permitirá comprender formas de representación y valoración de la naturaleza diferentes y en algunos casos contradictorios. Para ejemplificar este itinerario teórico-metodológico se aborda el estudio de las racionalidades subyacentes a los actores que confluyen en el Macizo Colombiano, región altamente biodiversa, identificando tres posibles formas de representación y valoración, diferentes e irreductibles.
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Monerat, Julio Cesar Pereira. « A crise ambiental e a ecologização do capital em uma leitura marxista ». Cadernos Cemarx 15 (17 février 2022) : 1–20. http://dx.doi.org/10.20396/cemarx.v15in.esp.15946.

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O artigo desenvolve o conceito de ecologização do capital a partir do referencial teórico marxiano, definindo-a como forma capitalista de enfrentamento da crise ambiental que é causada pelo próprio movimento do capital. Inicia-se relacionando a crise ambiental e a dinâmica necessariamente expansiva do capital referenciada na categoria valor. Essa dinâmica expansiva tem sua complexidade destacada, na sequência, pelo estudo da renda fundiária, quando se verifica o caráter desigual e combinado da expansão capitalista sobre o ambiente. O artigo realiza, em seguida, um paralelo analítico entre a crise ambiental e a crise do capital relacionada ao valor, identificando o caráter tendencial das crises no capitalismo e seu fundamento na eliminação proporcional do trabalho vivo em relação ao trabalho objetivado. A análise dos elementos da crise ambiental – relacionados ao estudo prévio da renda fundiária e à dinâmica expansiva do capital sobre a natureza – permite identificar que, na crise ambiental, atuam contratendências e, mais do que isso – o que revela uma contribuição analítica importante para o debate ambiental no marxismo –, que a ecologização do capital tem a potencialidade de atuar ela mesma como uma tendência contra-arrestante à crise capitalista ao converter obstáculos ambientais em fronteiras para a expansão do capital.
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Gurski, Bruno César, et José Edmilson De Souza-Lima. « AMBIENTALIZAÇÃO DO DIREITO E EFETIVIDADE DAS POLÍTICAS PÚBLICAS AMBIENTAIS ». Novos Estudos Jurí­dicos 21, no 2 (15 août 2016) : 718. http://dx.doi.org/10.14210/nej.v21n2.p718-749.

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A crise socioambiental contemporânea surge como reflexo das tentativas frustradas de se chegar ao desenvolvimento sustentável. Seus fatores e consequências devem ser entendidos numa tentativa de mudança. Este trabalho foi desenvolvido com base em pesquisas bibliográficas de livros, artigos, jornais, legislação, entre outros. Teve-se como objetivo refletir sobre a influência recíproca entre homem, Direito e meio ambiente na atual crise socioambiental, para avaliar a efetividade das políticas públicas ambientais. O Direito Ambiental influencia o pensamento jurídico moderno com a ideia de transversalidade da norma ambiental, sobretudo com os princípios da proteção, da participação e da educação. De forma geral, as atuais políticas públicas ambientais brasileiras são marcadas pela setorização, fragmentação e consequente falta de universalização. A causa dessa ineficiência é uma construção histórica truncada, marcada pela falta de educação ambiental, fundada em uma racionalidade instrumental individualista e a ínfima participação popular nas decisões.
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Ferreira, Vanderlei de Oliveira, et Rafael Mendes Rosa. « A CRISE AMBIENTAL GLOBAL : CONJUNTURA E INTERPRETAÇÕES ». Caminhos de Geografia 22, no 84 (15 décembre 2021) : 187–99. http://dx.doi.org/10.14393/rcg228456976.

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Fenômenos naturais e/ou induzidos pela ação econômica, amplamente reconhecidos e estudados por diversas áreas do conhecimento científico, colocam em risco a segurança e a vida das diferentes formas de vida do planeta Terra. Dentre os principais conjuntos de problemas ambientais reconhecidos, que preocupam a comunidade científica e a maioria dos gestores, destacam-se aqueles relacionados à urbanização acelerada e omissa em relação às variáveis ambientais, aos distúrbios diretamente atinentes ao funcionamento dos ecossistemas (desmatamento e defaunação), às alterações nos aspectos quali-quantitativos da água, às perturbações físicas e químicas aos oceanos e ao aquecimento global e mudanças climáticas. A politização e ideologização, bem como o debate teórico-conceitual em torno da crise ambiental instalada, implicam em perspectivas comportamentais peculiares, métodos e metodologias específicos para entender e agir. Isso impulsiona debates públicos, porém pode ocasionar estagnação de ações gerenciais. O presente texto discute a conjuntura atual da crise ambiental e apresenta as concepções de quatro grupos que a interpretam de formas muito distintas: os nelmalthusianos, os cornucopianistas, os marxistas e os ecodesenvolvimentistas.
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Carmo, Aline Borges do. « A Dimensão Política do Atual Processo de Agilização do Licenciamento Ambiental no Brasil ». Revista Gestão & ; Políticas Públicas 3, no 2 (26 décembre 2013) : 284–306. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2237-1095.v3i2p284-306.

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Résumé :
Buscou-se fazer uma análise do atual processo de agilização do licenciamento ambiental no Brasil, que, embora travestido de roupagens técnico-científicas, apresenta motivações políticas, uma vez que grupos de interesse com poder de negociação têm agido no sentido de pressionar os órgãos ambientais para a rápida aprovação de pedidos de concessão de licenças ambientais. O resultado são estratégias, mais e menos visíveis através de evidências empíricas, tais quais a flexibilização de normas existentes e criação de novas normas a fim de facilitar a obtenção de licenças ambientais, bem como o aumento de tensões interinstitucionais e intrainstitucionais nos órgãos ambientais. O entendimento do momento atual, de relativo esmorecimento do movimento ambientalista e de crise global pode ajudar a compreender as reais motivações por trás destas mudanças. Entende-se que qualquer política pública ambiental que esbarre no desenvolvimento econômico enfrentará o mesmo problema, de forma que discussões sobre a questão ambiental deveriam transcender o ambiente acadêmico, demandando participação política ativa de todos os setores da sociedade, na busca da chamada justiça ambiental.
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CárdenasTámara, Felipe. « Los principios espirituales, como primeros criterios de la acción ambiental. El pensamiento de su santidad Bartolomé, patriarca ecuménico de Constantinopla ». Diálogo Ecuménico, no 162 (1 janvier 2017) : 71–107. http://dx.doi.org/10.36576/summa.49342.

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Résumé :
Este artículo analiza el argumento del Patriarca Bartolomé, que coloca como fundamento de la superación de la crisis y problemática ambiental la necesidad de afirmar la primacía de los valores espirituales en la determinación, construcción y desarrollo de una ética y acción ambiental anclada en la visión del mundo que procede del cristianismo. El trabajo, desde un proceso de análisis discursivo, identifica las concepciones ambientales más importantes en el cristianismo.
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Burgui Burgui, Mario, Edson Vicente da Silva et Francisco Otavio Landim Neto. « LA INCORPORACIÓN DE LA ÉTICA AMBIENTAL EN LA PLANIFICACIÓN Y GESTIÓN DEL MEDIO AMBIENTE ». Planeta Amazônia : Revista Internacional de Direito Ambiental e Políticas Públicas, no 10 (20 août 2019) : 103. http://dx.doi.org/10.18468/planetaamazonia.2018n10.p103-112.

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Résumé :
En este artículo se expone que las causas últimas de la crisis ambiental, y por tanto también la búsqueda de soluciones, requieren una reflexión profunda más allá de criterios científicos, técnicos o económicos. En esta reflexión la ética ambiental puede ser de gran utilidad, toda vez que la planificación y gestión ambiental dependen en gran medida de nuestra visión de la naturaleza y de qué relación mantengamos con nuestro entorno. Por ello, se plantea la conveniencia de una mayor inclusión de consideraciones éticas en las políticas ambientales y en los distintos niveles de planificación y gestión ambiental.
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Averis, Kate. « Eco-ficciones americanas : crisis ambiental y social en La novia oscura (1999) de Laura Restrepo y Le Club des miracles relatifs (2016) de Nancy Huston ». Estudios de Literatura Colombiana, no 45 (30 juin 2019) : 105–22. http://dx.doi.org/10.17533/udea.elc.n45a06.

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Résumé :
este artículo analiza la relación entre degradación ambiental y crisis social en dos eco-ficciones americanas recientes: La novia oscura (1999) de Laura Restrepo y Le Club des miracles relatifs (2016) de Nancy Huston. Adoptando un acercamiento comparatista y ecocrítico, el análisis demuestra las intersecciones entre la consciencia ecológica y las estrategias narrativas que se observan en estas dos narrativas que presentan crisis ambientales y sociales fundadas en las relaciones entre degradación ambiental, masculinidades hegemónicas y violencia de género. El análisis concluye con una discusión de esta tríada en relación a las ecologías naturales, culturales y humanas de las dos novelas.
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Dutra, Ana Carolina, Gerson Araújo de Mederiros et Bruno Fernando Gianelli. « AVALIAÇÃO DO CICLO DE VIDA COMO UMA FERRAMENTA DE ANÁLISE DE IMPACTOS AMBIENTAIS E CONCEITO APLICADOS EM PROGRAMAS EDUCATIVOS ». Revista Brasileira de Ciências Ambientais (Online), no 51 (10 juin 2019) : 15–27. http://dx.doi.org/10.5327/z2176-947820190399.

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Résumé :
A educação ambiental é parte do processo de educação no qual se constroemvalores voltados para a conservação do meio ambiente, contribuindo para ocombate à crise ambiental. A avaliação do ciclo de vida estima os potenciaisimpactos ambientais gerados durante todo o ciclo de vida de uma atividade.Este trabalho objetivou avaliar os potenciais impactos ambientais produzidospor um programa de educação ambiental pela visão do ciclo de vida e proporuma metodologia tanto para inserção desse conceito em atividades deeducação ambiental como de avaliação do desempenho ambiental de outrosprogramas educativos. A partir do uso do programa computacional SimaPro7.3.0, o cenário de destino final de resíduos representou 67,1% dos impactosambientais totais, a maior parte devido ao transporte de resíduos orgânicosao aterro sanitário, seguido de outras atividades envolvendo logística.Encontra-se na compostagem desse tipo de resíduo a redução de até 37% deimpactos em relação ao cenário original.
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Alvarez Tolentino, Daniel. « Creencias ambientales de estudiantes de Sociología de la Universidad Nacional del Centro del Perú ». Socialium 4, no 1 (5 janvier 2020) : 84–94. http://dx.doi.org/10.31876/sl.v4i1.51.

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Résumé :
La situación ambiental es desde hace años una preocupación para las entidades públicas y privadas de nuestro país, las universidades desde su rol social vienen implementando estrategias de educación ambiental ante tal crisis. Por ello, la Facultad de Sociología de la Universidad Nacional del Centro del Perú (UNCP) implementó en su currícula, cursos ambientales complementados con cursos de ética y filosofía. El presente estudio tiene por objetivo medir las creencias ambientales de los estudiantes de pregrado con el fin de evaluar el impacto de la estrategia empleada. Para ello, se aplicó la escala New Ecological Paradigm (NEP) a 214 estudiantes matriculados de todos los semestres durante el periodo académico 2017-2018. Los resultados mostraron una mayor predominancia de las creencias ecocéntricas (=3.9±0.72), demostrando que el enfoque ecosistémico de la facultad viene fortaleciendo la conciencia ambiental de sus estudiantes de pregrado.
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Latorre, Elena Castiñeira, Marila Lázaro, Andrés Canavero et Marcel Achkar. « Investigación y educación ambiental : integración del conocimiento ecológico y del espacio geográfico en la costa del Río de la Plata, Uruguay ». Terrae Didatica 6, no 2 (30 juin 2015) : 76. http://dx.doi.org/10.20396/td.v6i2.8637458.

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Résumé :
Frente al reconocimiento global de una instalada “crisis ambiental”, surge la Educación Ambiental (EA) como una de las áreas comprometidas en la resolución de problemas ambientales. Siendo indispensable para una transformación social con la cual revertir la problemática y transitar hacia un desarrollo sustentable. El tratamiento de las temáticas ambientales requiere por parte de la ciencia una mayor atención a elementos extra-científicos que se encuentran implicados en las metas del conocimiento y conservación de los ecosistemas, incorporando nuevas dimensiones que transciendan lo científico y que puedan ser interrelacionadas con, y compartidas por la sociedad. En particular, la ecología, como ciencia, permite abordar la problemática ambiental a través de sus diferentes escalas de análisis y consigue permear a través de la EA aportando en el manejo ambiental y la conservación. El presente trabajo plantea nuevas propuestas educativas basadas en los resultados obtenidos de una investigación científica. Éstas se ofrecerán a la comunidad a través de un portal educativo online generando una nueva forma de presentar, transponer y difundir el conocimiento científico; conocimiento que pretende contribuir a la enseñanza ambiental.
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Pinto Filho, Jorge Luís de Oliveira. « Diálogos em ambiente e sociedade : entrevista com o professor Lúcio José Sobral da Cunha (Universidade de Coimbra, Portugal) ». Geosul 36, no 80 (13 décembre 2021) : 354–75. http://dx.doi.org/10.5007/2177-5230.2021.e80869.

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Résumé :
Este trabalho objetiva relatar uma entrevista do Professor Lúcio José Sobral da Cunha (Universidade de Coimbra) ao Professor Jorge Luís de Oliveira Pinto Filho (UFERSA) sobre a questão ambiental contemporânea e o papel da Universidade neste debate. Para isso, a entrevista foi realizada em Coimbra, Portugal durante um Estágio Pós Doutoral do Professor Jorge Pinto Filho sob orientação do Professor Lúcio Cunha. Inicialmente, abordou os seguintes aspectos: as relações ambiente e sociedade; a crise ambiental; os debates ambientais; as políticas ambientais e; as dimensões da gestão ambiental e, sua a operacionalização. Posteriormente, enalteceu os temas: as pesquisas multidisciplinares; a função da universidade no Século XXI e; as universidade emergentes e o desenvolvimento regional. Portanto, a entrevista permitiu evidenciar a questão ambiental contemporânea e o papel da Universidade neste debate.
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Oliveira, Fabiana Mara, Luciano Fernandes Silva et Janaina Roberta dos Santos. « Compreensões dos professores de uma escola do campo no sul de Minas Gerais sobre a temática ambiental ». REMEA - Revista Eletrônica do Mestrado em Educação Ambiental 39, no 2 (15 août 2022) : 205–24. http://dx.doi.org/10.14295/remea.v39i2.13290.

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Résumé :
A crise ambiental já é o principal problema enfrentado pela humanidade. Reconhecemos que vários setores da sociedade, incluindo o campo da Educação, estão mobilizados para tentar compreender e enfrentar essa crise. De modo especial, destacamos que há escassa literatura sobre processos educativos envolvendo temas ambientais em contextos sociais diretamente envolvidos com lutas contra injustiças sociais e ambientais. Nesse contexto, elaboramos uma investigação que objetivou identificar e analisar compreensões sobre temas ambientais que são elaboradas por professores que atuam em uma escola do campo localizada em um assentamento do MST na região sul de Minas Gerais. Os resultados sugerem que os docentes elaboram discursos que vinculam problemas sociais e ambientais locais com aspectos macro socioeconômicos.
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SOUTO, RAQUEL DEZIDÉRIO. « O papel da geografia em face da crise ambiental ». Estudos Avançados 30, no 87 (août 2016) : 197–212. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-40142016.30870012.

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Résumé :
resumo Diante da crise ambiental atual, diversas disciplinas científicas têm se voltado para sua análise, a fim de apontar soluções para dirimir ou minimizar os danos ambientais e sociais causados pelas atividades econômicas e por outros tipos de fatores de pressão ambiental. Este artigo propõe-se inicialmente a mostrar sucintamente como mudou a visão geográfica predominante no mundo ocidental a respeito da relação entre as populações humanas e o ambiente. Uma mudança de visão que foi reflexo das mudanças que estavam em curso na geografia como um todo, resguardadas as diferenças entre os países. Discute-se ainda que a crise ambiental é uma crise do conhecimento, como afirmam cada vez mais autores. Este texto culmina com as virtudes e limitações da geografia na busca desse entendimento, no intuito de colaborar para seu avançar.
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