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Cazzari, Chiara, Federico Martellozzo et Filippo Randelli. « Evoluzione del costruito nelle aree costiere della Sardegna. Fra sviluppo economico e vulnerabilità ecologica ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 134 (août 2022) : 31–51. http://dx.doi.org/10.3280/asur2022-134002.

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Résumé :
Dagli anni '60, i litorali sardi hanno ospitato sempre più turisti, che hanno cau- sato la perdita di habitat costieri. Grazie all'uso del GIS e di database statistici regionali e nazionali, questo lavoro mostra i risultati dell'analisi sulle strutture ricettive a fini turistici lungo la fascia costiera sarda. La polarizzazione nord-sud dei flussi turistici e dell'attività edilizia intensiva sottolineano l'importanza di con- siderare il costruito nel processo di valutazione ambientale.
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Williams. « Il Cane Incantato della Divina Costiera ». Tennessee Williams Annual Review, no 6 (2003) : 1. http://dx.doi.org/10.2307/48615523.

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Della Valle, Valeria. « Dunoso, dunare o dunale ? » XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, no 1 (4 février 2020) : 26–27. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3226.

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Isenburg, Teresa. « "Il palpitare lontano di scaglie di mare" ». SOCIETÀ E STORIA, no 126 (mars 2010) : 673–75. http://dx.doi.org/10.3280/ss2009-126005.

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Résumé :
Nel corso della seconda metÀ dell'ottocento la frangia costiera e il suo immediato entroterra, spesso costituito da zone umide, ha subito una drastica modificazione grazie all'utilizzo delle tecnologie rese possibili dalla forza della macchina a vapore: č questa un'ulteriore conferma dello scarso legame con l'universo marino della formazione culturale e dell'agire operativo dell'Italia contemporanea.
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Cerreta, Florindo, Mimi Gisolfi D'Aponte, Andrea Perrucci, Nello D'Aponte et Mimi D'Aponte. « Teatro religioso e rituale della penisola sorrentina e la costiera amalfitana ». Italica 63, no 2 (1986) : 187. http://dx.doi.org/10.2307/478999.

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Cammalleri, I., L. Gianguzzi, V. Ilardi et S. Sortino. « Dati Preliminari Sulla Vegetazione Della Fascia Costiera di Torre Salsa (Sicilia Meridionale) ». Giornale botanico italiano 130, no 1 (janvier 1996) : 477. http://dx.doi.org/10.1080/11263509609439697.

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Scalercio, Stefano. « Nuovi dati di distribuzione dei macrolepidotteri eteroceri della fauna calabrese (Insecta Lepidoptera) ». Memorie della Società Entomologica Italiana 91, no 1-2 (15 décembre 2014) : 3. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2014.3.

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Résumé :
Vengono riportati dati di distribuzione di 566 specie relativi a 224 località. Le località sono state raggruppate in nove rvincie ambientali (PA) individuate su base ecologica e geografica, in modo da offire una lettura più ecologica e meno amministrativa della distribuzione della fauna sul territorio. Per molte specie si tratta della prima segnalazione per una determinata PA (33 per il Pollino-Orsomarso versante calabrese, 165 per la Catena Costiera, 83 per la Sila, 33 per il Marchesato, 12 per le Serre, 60 per l’Aspromonte, 63 per la Valle del Crati, 72 per la Costa tirrenica, 31 per la Costa ionica). Si segnalano per la prima volta 7 specie per la Calabria (<em>Catocala lupina</em> e <em>Dichagyris candelisequa</em> rinvenute nel Pollino-Orsomarso, Z<em>anclognatha lunalis, Cucullia calendulae</em> e <em>Lithophane</em> <em>merckii</em> rinvenute lungo la Costa tirrenica, <em>Luperina</em> <em>testacea</em> e <em>Xanthia</em> <em>togata</em> raccolte in Sila), mentre 38 specie erano note solo per una località. Inoltre, viene confermata la presenza di <em>Proserpinus</em> <em>proserpina</em> in Calabria. Si evidenzia la mancanza di uniformità della distribuzione dello sforzo di campionamento nella regione, con PA molto poco conosciute come la Catena Costiera, le Serre, il Marchesato, la Valle Crati e l’Aspromonte, auspicando che vengano promosse iniziative per coprire omogeneamente il territorio calabrese.
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Paola, Gaudenzio, et Luigi Minuto. « Indagine Floristica Sulle Specie Ornamentali Nel Verde Pubblico Della Fascia Costiera Franco Ligure ». Giornale botanico italiano 128, no 1 (janvier 1994) : 381. http://dx.doi.org/10.1080/11263509409437201.

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Caputi, Alessandra. « Il "mostro" di Fuenti. Una storia ambientale e di impegno civile ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 297 (janvier 2022) : 141–70. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297007.

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Résumé :
Nel secondo dopoguerra il paesaggio italiano è stato aggredito in maniera sistematica dalla speculazione edilizia, un fenomeno riconducibile all'assenza di pianificazione urbanistica e alla frammentazione delle competenze amministrative in materia ambientale e urbanistica. In quest'articolo si esamina un caso specifico che riguarda la Costiera amalfitana: quello del cosiddetto "mostro di Fuenti", un albergo costruito abusivamente negli anni Settanta del secolo scorso e abbattuto dopo trent'anni di lotte, proteste e azioni legali. Questo caso consente di indagare anche il ruolo cruciale delle associazioni ambientaliste che contrastarono l'ecomostro, in particolare quello di Italia Nostra. La maggior parte della documentazione consultata per la ricostruzione storica è conservata presso l'archivio di Elena Croce, custodito presso la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, e l'archivio di Antonio Iannello, custodito presso il Comune di Napoli.
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Tizzoni, Elisa. « Tourism will tear us apart. Turismo e ambiente nell'Italia del boom attraverso un caso di studio nel Levante ligure ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 297 (janvier 2022) : 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297005.

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Résumé :
Nonostante il crescente interesse per il turismo da parte degli storici ambientali, l'impatto sull'ambiente della diffusione della vacanza balneare lungo le coste mediterranee nella seconda metà del XX secolo ha riscosso un'attenzione limitata sino a oggi. Al fine di contribuire a colmare questa lacuna nell'attuale panorama di studi, l'articolo indaga i conflitti ambientali causati dal tentativo di sviluppare il turismo di massa nel Levante ligure, un'area costiera situata nel Nord-Ovest dell'Italia. L'articolo applica una duplice prospettiva, analizzando sia gli aspetti materiali che quelli immateriali dei conflitti ambientali; inoltre, la ricerca ricostruisce il ruolo giocato dai diversi attori coinvolti nello scontro per la protezione / lo sfruttamento del patrimonio naturale. L'articolo tiene conto delle più recenti acquisizioni della storia ambientale e offre una prospettiva multi-disciplinare sulle conseguenze ambientali del turismo di massa lungo le coste del Mediterraneo.
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Sabato , Luisa. « Studio sedimentologico e dinamica marino-costiera del sistema litorale di Bosco Pantano di Policoro (Basilicata, Italia meridionale) ». Rendiconti Online della Società Geologica Italiana, Volume 17 (1 novembre 2011) : 161–68. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2011.46.

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Puntillo, Domenico. « Contributi alle conoscenze floristiche sui Licheni d'Italia. 4. Florula lichenica della Valle del Caronte (Catena Costiera, Calabria) ». Webbia 41, no 2 (janvier 1987) : 315–35. http://dx.doi.org/10.1080/00837792.1987.10670418.

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Montes Serrano, Carlos. « Louis Kahn en la costa de Amalfi (1929) ». Ra. Revista de Arquitectura 7 (11 mai 2018) : 19–30. http://dx.doi.org/10.15581/014.7.25928.

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Résumé :
En 1929, durante su primer viaje a Italia, Louis Kahn visitó varias localidades de la Costiera Amalfitana: Positano, Ravello, Atrani y Amalfi; realizando un amplio conjunto de acuarelas y dibujos. Aunque todos ellos fueron recogidos en 1991 en el catálogo de Jan Hochstim, no se logró entonces identificar las localidades y lugares concretos en que fueron realizados estos apuntes. En 1996, con ocasión de una exposición realizada en Chicago y Nueva York sobre los dibujos de viaje de Kahn, se ofreció información exacta sobre el lugar en el que fueron realizados diez de estos dibujos. En el presente artículo se identifican otros siete apuntes más y se ofrece información más precisa sobre los anteriores. Junto con estos datos, se analizan las intenciones de Kahn al realizar estos dibujos, su estilo gráfico, las influencias concretas de las técnicas y modos de representación popularizados en la segunda mitad de los años veinte en los Estados Unidos, y la posible repercusión de estos dibujos de viaje en los proyectos que desarrollaría en su madurez.
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Agneta, R., et M. Greco. « “Young Sentinels of the Coastal Pine Forest” : an education project to safeguard biodiversity and prevent forest fires ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 19, no 2 (30 avril 2022) : 12–17. http://dx.doi.org/10.3832/efor4061-019.

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Esposito, Giuseppe, Alberto Fortelli, Giuseppe Maria Grimaldi, Fabio Matano et Marco Sacchi. « I fenomeni di flash flood nell'area costiera di Pozzuoli (Napoli, Italia) : risultati preliminari sull'analisi dell'evento del 6 novembre 2011 ». Rendiconti online della Società Geologica Italiana 34 (mars 2015) : 74–84. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2015.41.

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Bernabò, Ilaria, Viviana Cittadino, Sandro Tripepi, Vittoria Marchianò, Sandro Piazzini, Maurizio Biondi et Mattia Iannella. « Updating Distribution, Ecology, and Hotspots for Three Amphibian Species to Set Conservation Priorities in A European Glacial Refugium ». Land 11, no 8 (11 août 2022) : 1292. http://dx.doi.org/10.3390/land11081292.

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Résumé :
The Calabrian Peninsula (Southern Italy) has acted as a glacial refugium and is now considered a hotspot for the genetic diversity of several species. Even if it hosts the highest diversity of many Italian endemic amphibian species, the distribution of some of these needs an update to address conservation measures. We took advantage of a vast dataset for three Italian species (Bombina pachypus, Salamandrina terdigitata, Triturus carnifex), two of which are endemic, deriving from a 40-year field surveys dataset (1982–2022), to update their distribution and basic ecological requirements. We evaluated changes in their distribution, projecting them on a broader spatial scale through a kernel density estimation, inferring statistically-significant hotspots using Corine Land Cover patches, and assessing the protected areas’ coverage. We confirmed that Pollino, Catena Costiera, Sila and Aspromonte massifs are the main statistically-significant hotspots. Kernel densities showed a diversified pattern of gains/losses, sometimes overlapping, depending on the species. The whole outcomes obtained allow us to pinpoint specific areas where effective conservation measures need to be applied. Ousr findings reveal that local-scale monitoring and management should be planned, especially within the existing nationally-designated protected areas, which have been shown to protect far less with respect to the Natura 2000 sites.
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Bernabò, Ilaria, Mattia Iannella, Viviana Cittadino, Anna Corapi, Antonio Romano, Franco Andreone, Maurizio Biondi, Marcellino Gallo Splendore et Sandro Tripepi. « Survived the Glaciations, Will They Survive the Fish ? Allochthonous Ichthyofauna and Alpine Endemic Newts : A Road Map for a Conservation Strategy ». Animals 13, no 5 (27 février 2023) : 871. http://dx.doi.org/10.3390/ani13050871.

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Résumé :
The Calabrian Alpine newt (Ichthyosaura alpestris inexpectata) is a glacial relict with small and extremely localised populations in the Catena Costiera (Calabria, Southern Italy) and is considered to be “Endangered” by the Italian IUCN assessment. Climate-induced habitat loss and recent fish introductions in three lakes of the Special Area of Conservation (SAC) Laghi di Fagnano threaten the subspecies’ survival in the core of its restricted range. Considering these challenges, understanding the distribution and abundance of this newt is crucial. We surveyed the spatially clustered wetlands in the SAC and neighbouring areas. First, we provide the updated distribution of this subspecies, highlighting fish-invaded and fishless sites historically known to host Calabrian Alpine newt populations and two new breeding sites that have been recently colonised. Then, we provide a rough estimate of the abundance, body size and body condition of breeding adults and habitat characteristics in fish-invaded and fishless ponds. We did not detect Calabrian Alpine newts at two historically known sites now invaded by fish. Our results indicate a reduction in occupied sites and small-size populations. These observations highlight the need for future strategies, such as fish removal, the creation of alternative breeding habitats and captive breeding, to preserve this endemic taxon.
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Guarducci, Anna, Marco Piccardi et Leonardo Rombai. « Acque di costa tra mare e terra : il paesaggio della pianura costiera di Pisa e Livorno secondo la cartografia del XVIII secolo ». STORIA URBANA, no 125 (avril 2010) : 35–58. http://dx.doi.org/10.3280/su2009-125003.

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Résumé :
Lo scritto si basa sulle cartografie a grande scala disegnate nel XVIII secolo, soprattutto dal 1740, anno della ricognizione generale di Pompeo Neri e Tommaso Perelli. I committenti furono la grande proprietŕ fondiaria (Salviati, Mensa Arcivescovile di Pisa, Scrittoio delle Regie Possessioni) e gli uffici dell'amministrazione lorenese competenti in materia di lavori pubblici, di controllo politico-amministrativo del territorio e di gestione agricolo-forestale delle tante fattorie e tenute pubbliche. L'integrazione e la comparazione dei documenti consente di ricostruire l'assetto territoriale d'insieme della pianura a nord e a sud dell'Arno (tra Massaciuccoli e Livorno), con le trasformazioni avvenute dopo il 1740. Emergono i diversi ambienti e paesaggi che si susseguono dal mare all'interno, sotto il profilo geomorfologico-idrologico (spiagge e tomboli, lame e zone umide, bassa e alta pianura) e vegetazionale (foresta sempreverde, pineta, foresta planiziaria, pascoli naturali e prati artificiali, coltivazioni). Sono anche messe in luce le dinamiche che riguardano l'azione umana su: i corsi d'acqua, i canali artificiali e i recinti di colmata, le strade e le poche sedi umane stabili e temporanee, correlate alla fruizione agro-forestale del territorio, al di lŕ dei centri urbani di Pisa e Livorno e del sistema delle fortificazioni costiere.
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Savo, Valentina, Luca Salvati et Giulia Caneva. « In-between soil erosion and sustainable land management : climate aridity and vegetation in a traditional agro-forest system (Costiera Amalfitana, southern Italy) ». International Journal of Sustainable Development & ; World Ecology 23, no 5 (17 février 2016) : 423–32. http://dx.doi.org/10.1080/13504509.2015.1132282.

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Filice, Francesco, Francesca Liberi, Daniele Cirillo, Luca Pandolfi, Michele Marroni et Eugenio Piluso. « Geology map of the central area of Catena Costiera : insights into the tectono-metamorphic evolution of the Alpine belt in Northern Calabria ». Journal of Maps 11, no 1 (14 août 2014) : 114–25. http://dx.doi.org/10.1080/17445647.2014.944877.

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Grandi, Alberto, et Stafano Magagnoli. « Ai margini dell'intervento straordinario. Le Marche tra la Cassa per il Mezzogiorno e la piccola impresa ». STORIA URBANA, no 130 (octobre 2011) : 169–91. http://dx.doi.org/10.3280/su20011-130007.

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Résumé :
Le politiche di sviluppo economico attuate nella regione marchigiana a partire dal secondo dopoguerra si confrontano con due variabili significative che definiscono il contesto di intervento. Da un lato, la caratteristica dimensionale e qualitativa del tessuto produttivo locale: esso č composto per lo piů da piccole imprese, sviluppatesi seguendo un percorso di industrializzazione di natura sostanzialmente endogena, ed č segnato dalla presenza di una imprenditoria diffusa, la cui origine si lega a strutture economiche e sociali formatesi nel lungo periodo. Dall'altro lato, la peculiaritŕ amministrativa e geografica, per cui la parte piů meridionale del territorio regionale č interessata dai provvedimenti della Cassa per il Mezzogiorno. Le politiche pubbliche a sostegno dell'industrializzazione intervengono in questo contesto secondo due differenti strategie. Nel primo trentennio dopo la Seconda guerra mondiale, esse sembrano soprattutto orientate a sostenere la competizione territoriale, nel quadro delle scelte nazionali di localizzazione industriale e di allocazione delle risorse; le Aree industriali attrezzate rappresentano, per tutto questo periodo, uno strumento attraverso il quale attrarre l'insediamento di imprese "esterne". L'istituzione del Consorzio per il Nucleo d'industrializzazione di Ascoli Piceno, nell'ambito degli interventi della Cassa per il Mezzogiorno, si inquadra in questa prima fase. Una seconda fase, dalla metŕ degli anni Settanta, vede invece prevalere l'obiettivo di riequilibrare le asimmetrie createsi negli anni precedenti e rappresentate dal maggiore sviluppo economico, sociale e demografico della fascia costiera e delle zone d'imbocco delle valli. Le Aia di iniziativa regionale attivate in questa seconda fase mostrano una diversa declinazione dell'uso di questo strumento, mirata a interagire con le dinamiche della piccola impresa.
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Brichetti, Pierandrea, et Nunzio Grattini. « Distribuzione, consistenza ed evoluzione delle popolazioni di cigno reale, Cygnus olor, nidificanti in Italia nel periodo 1980-2012 ». Rivista Italiana di Ornitologia 84, no 1 (20 mars 2015) : 29. http://dx.doi.org/10.4081/rio.2014.216.

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Résumé :
Storicamente, i primi casi di nidificazione di Cigno reale (<em>Cygnus olor)</em> in Italia sono stati accertati in Lombardia e Piemonte negli anni ‘60-’70 del secolo scorso, in seguito ad introduzioni iniziate negli anni ‘30-’40 nelle parti svizzere di alcuni laghi lombardi e continuate nei decenni successivi. La popolazione nidificante risulta attualmente concentrata nelle regioni settentrionali, dal Piemonte orientale alla fascia costiera alto-adriatica, dove si riproduce quasi il 90 % della popolazione nazionale; presenze più frammentate in Liguria, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria, Lazio, Basilicata e Sardegna. All’inizio degli anni ‘80 del secolo scorso erano state stimate 20-35 coppie nidificanti in meno di 15 siti; di queste, l’80% si trovava in Piemonte e Lombardia. Le coppie sono aumentate a 25-45 nel 1987, poi a 300-500 nei primi anni del 2000, ed attualmente a 500-700 in oltre 150 siti, con un aumento di oltre il 900% rispetto ai valori iniziali. Questi dati confermano la fase di incremento ed espansione territoriale nota a livello europeo negli ultimi decenni. La colonizzazione di molti siti riproduttivi, localizzati in prevalenza nelle regioni settentrionali, è dovuta alla formazione di nuclei svernanti, cui fa seguito la formazione di coppie riproduttrici. Tale fenomeno ha interessato, seppur in misura più limitata, anche le regioni centro-meridionali, dove le osservazioni sono andate aumentando negli ultimi due decenni. Il Cigno reale nidifica a coppie isolate o localmente raggruppate in forma coloniale in zone umide naturali o artificiali, anche di modesta estensione, preferibilmente dal livello del mare fino a 300 m, con un’altitudine massima di 970 m s.l.m., rilevata in Trentino.
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Donato, Eugenio. « Archeologia dell’edilizia storica e costruzione del documento archeologico. Problemi di popolamento mediterraneo. III. Archeologia degli elevati e studio della difesa costiera nella Calabria alto tirrenica medievale ». Arqueología de la Arquitectura, no 2 (30 décembre 2003) : 267. http://dx.doi.org/10.3989/arq.arqt.2003.56.

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Rossetti, Federico, Bruno Goffé, Patrick Monié, Claudio Faccenna et Gianluca Vignaroli. « Alpine orogenic P-T-t-deformation history of the Catena Costiera area and surrounding regions (Calabrian Arc, southern Italy) : The nappe edifice of north Calabria revised with insights on the Tyrrhenian-Apennine system formation ». Tectonics 23, no 6 (décembre 2004) : n/a. http://dx.doi.org/10.1029/2003tc001560.

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Carbo, Gerard, Elda Balliu, Pedro Ortuño et Isabel Pelaez. « Costilla sacra ». Medicina Clínica 145, no 12 (décembre 2015) : 556. http://dx.doi.org/10.1016/j.medcli.2015.04.003.

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P.R., SHASHANK, et BALÁZS BENEDEK. « New records of Noctuid moths (Lepidoptera, Noctuidae) from India, Bhutan and China ». Journal of Insect Biodiversity 20, no 1 (17 novembre 2020) : 26–34. http://dx.doi.org/10.12976/jib/2020.20.1.4.

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Résumé :
The five species, Harutaeographa brumosa Yoshimoto, 1994, Nyctycia asymmetrica Hreblay & Ronkay, 1998, Hemiglaea costigera Hreblay & Ronkay, 1998, Owadaglaea barna Hreblay & Ronkay, 1998, and O. triangulifera Hreblay & Ronkay, 1998 are reported for the first time from the Himalayan region of India, Bhutan and China. For two species, N. asymmetrica and H. costigera, the females are described for the first time. Male and female genitalia of all species are illustrated and new distributional data is provided. Key words: Biodiversity, Distribution, Himalaya, New record
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TASCU STAVRE, Miroslav. « Integrated Coastal Area Management. The Spanish Experience ». Logos Universality Mentality Education Novelty : Economical and Administrative Sciences II, no 1 (16 décembre 2015) : 39–47. http://dx.doi.org/10.18662/lumeneas.2015.0201.04.

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de Pablo Márquez, Bernat, David García Font et Francesc Xavier Díaz Carrasco. « Costilla cervical bilateral ». FMC - Formación Médica Continuada en Atención Primaria 23, no 5 (mai 2016) : e88. http://dx.doi.org/10.1016/j.fmc.2014.11.009.

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Doria, Mario. « Due toponimi costieri istriani, Barbariga e Barabiga ». Linguistica 32, no 2 (1 décembre 1992) : 139–43. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.32.2.139-143.

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Résumé :
Avranno pazienza i lettori se ancora una volta in questa Rivista - e con ciò ritengo anche di far cosa gradita al valoroso collega e amico Pavao Tekavčić - mi soffermo sull'analisi di due toponimi costieri istriani, precisamente Barbariga e Ba­ rabiga, toponimi i quali, sebbene designino due oggetti geografici distinti e lontani l'un l'altro, abbiano quindi storia e tradizione fra loro indipendenti, risalgono senz'al­ tro - a mio modesto parere - ad uno stesso etimo. Ma vediamo un po', per ordine, come stiamo con la documentazione.
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Rombai, Leonardo. « Le pinete costiere toscane, un profilo geostorico ». a. LVIII, n. 1. giugno 2018, no 1 (20 octobre 2018) : 3–36. http://dx.doi.org/10.35948/0557-1359/2018.1720.

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Carsana, Vittoria, Stefania Febbraro, Daniela Giampaola, Carmella Guastaferro, Giolanda Irollo et Maria Rosaria Ruello. « Evoluzione del paesaggio costiero tra Parthenopee Neapolis ». Méditerranée, no 112 (1 janvier 2009) : 14–22. http://dx.doi.org/10.4000/mediterranee.2943.

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Bonnin Vilaplana, M., C. Simón Adiego et L. Molins López-Rodó. « Lipoma intraóseo en una costilla ». Archivos de Bronconeumología 41, no 4 (avril 2005) : 236–37. http://dx.doi.org/10.1157/13073176.

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Faleh Tamimi, A. « Costilla cervical anómala. Caso clínico ». Neurocirugía 4, no 1 (1993) : 70–71. http://dx.doi.org/10.1016/s1130-1473(93)71135-5.

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Orantes, Ana, et Marisol Gramajo. « Osteosarcoma primario de costilla en adulto ». Revista médica (Colegio de Médicos y Cirujanos de Guatemala) 160, no 2 (10 août 2021) : 205–7. http://dx.doi.org/10.36109/rmg.v160i2.337.

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Résumé :
El osteosarcoma es una neoplasia característica de pacientes jóvenes, localizada principalmente en huesos largos. La afectación costal primaria ocurre únicamente en el 1-3% de los osteosarcomas. A continuación, se presenta el caso de un hombre de 62 años de edad con lesión ósea única en tórax. Palabras clave: osteosarcoma, costilla, osteosarcoma de células pequeñas.
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Kuyumcu, Gokhan, et Palmi Shah. « Costilla intratorácica : ¿ cuándo se usa tomografía ? » Archivos de Bronconeumología 53, no 1 (janvier 2017) : 31. http://dx.doi.org/10.1016/j.arbres.2016.02.008.

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Grana Gil, Isabel. « La costilla de Adán. Mujeres, educación y escritura en el Renacimiento ». Historia y Memoria de la Educación, no 7 (28 janvier 2018) : 723. http://dx.doi.org/10.5944/hme.7.2018.19575.

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Florio, Riccardo, et Alma Esposito. « La mappa percettiva del paesaggio. Il territorio sud-costiero dauno ». CRIOS, no 14 (octobre 2017) : 59–71. http://dx.doi.org/10.3280/crios2017-014006.

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Zullo, Francesco, Lorena Fiorini et Bernardini Romano. « L'espansione urbana nel sistema costiero sardo. Analisi, diagnosi e prospettive ». TERRITORIO, no 79 (janvier 2017) : 136–48. http://dx.doi.org/10.3280/tr2016-079020.

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Morhange, Christophe. « Terre di Mare, l’archeologia dei paesagi costieri e le variazioni climatiche ». Méditerranée, no 117 (31 décembre 2011) : 145. http://dx.doi.org/10.4000/mediterranee.6084.

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Díaz Ayuga, Juan Manuel. « García Loaeza, Pablo y Héctor Costilla Martínez. Nuevos asedios a la conquista de México. Lima : Centro de Estudios Literarios “Antonio Cornejo Polar”, CELACP, Latinoamericana Editores, 2021. » Anales de Literatura Hispanoamericana 50 (13 janvier 2022) : 449–50. http://dx.doi.org/10.5209/alhi.79838.

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Résumé :
Reseña de la obra de García Loaeza, Pablo y Héctor Costilla Martínez. Nuevos asedios a la conquista de México. Lima: Centro de Estudios Literarios “Antonio Cornejo Polar”, CELACP, Latinoamericana Editores, 2021.
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Gale, Luka, Roberto Rettori et Rossana Martini. « Critical review of Pseudocucurbitidae (Miliolina, Foraminiferea) from the Late Triassic reef environments of the Tethyan area ». Journal of Micropalaeontology 31, no 2 (1 juillet 2012) : 179–86. http://dx.doi.org/10.1144/0262-821x12-004.

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Résumé :
Abstract. The Late Triassic foraminiferal genera Amphorella, Spiriamphorella, Urnulinella, Pseudocucurbita, Paratintinnina, Costifera and Siculocosta are considered junior synonyms of the genus Cucurbita. Consequently, the number of families of the Milioliporacea (Miliolina) is significantly reduced. The valid species of the genus Cucurbita are considered to be Cucurbita infundibuliforme Jablonský, 1973, C. subsphaerica (Borza &amp; Samuel, 1977a) comb. nov., C. longicollum Senowbari-Daryan, 1983, C. battagliensis (Senowbari-Daryan, 1983) comb. nov., C. cylindrica (Senowbari-Daryan, 1983) comb. nov. and C. floriformis (Altiner et al., 1992) comb. nov..
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Scovazzi, Tullio. « La partecipazione straniera alla pesca nella zona economica esclusiva ». Anuario Español de Derecho Internacional 10 (21 août 2018) : 239–53. http://dx.doi.org/10.15581/010.10.28585.

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Résumé :
1. Il ruolo dello Stato costiero in materia di pesca nella zona economica esclusiva.- 2. Le due scelte principali: licenze di pesca e imprese congiuente.- 3. Le licenze: A) Questioni preliminari; B) La determinazione del corrispettivo; C) Le misure di conservazione; D) La comunicazione di informazioni e lo svolgimento di ricerche; E) Il controllo delle attività e la repressione delle violazioni.- 4. Le società congiunte: A) Questioni generali; B) I fattori rilevanti in materia; C) L’ intensa di massima e il contratto; D) Il ditritto applicable e la soluzione delle controversie.
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Acosta, A., M. L. Carranza, G. Ciaschetti, F. Conti, L. Di Martino, G. D'Orazio, A. Frattaroli, C. F. Izzi, G. Pirone et A. Stanisci. « Specie vegetali esotiche negli ambienti costieri sabbiosi di alcune regioni dell'Italia Centrale ». Webbia 62, no 1 (janvier 2007) : 77–84. http://dx.doi.org/10.1080/00837792.2007.10670817.

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Acosta, A., I. Anzellotti, A. Staniscie et C. Blasi. « I Gradienti Floristico-Strutturali Delle Dune Costiere del Parco Nazionale del Circeo ». Giornale botanico italiano 130, no 1 (janvier 1996) : 520. http://dx.doi.org/10.1080/11263509609439737.

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Raymundo, Pedro José, Diego Hernando Florez Ayala, Ullian Fadu Naatz et Anete Alberton. « Manezinho who makes good food : Restaurante do Costinha ». Revista de Gestão 29, no 2 (30 novembre 2021) : 158–74. http://dx.doi.org/10.1108/rege-03-2021-0040.

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Résumé :
PurposeThe aim is to enable debates about the need for changes in the restaurant's management posture regarding food waste.Design/methodology/approachThis study is a teaching case about a restaurant and was prepared based on information collected from the authors' experiences in teaching, consulting, and academic research. The plot, company name, and characters are fictitious.FindingsThe results are related to the classroom application to promote discussion and knowledge of topics such as finance, costs, sustainability, food waste, and the Demonstration of Results for the Exercise.Research limitations/implicationsThe main limitation is that it is a fictitious study, but it allows applied research based on the authors' scientific knowledge and professional practice.Practical implicationsThe theme contributes to anchoring decision-making by managers in the face of day-to-day business challenges. Furthermore, in a contemporary perspective, it involves a small establishment concerning the possibilities of contributing to the Sustainable Development Goals (SDGs). Furthermore, due to the richness of details, the case constitutes an intriguing teaching tool to be applied in the classroom.Social implicationsIt impacts social actions, according to the examples found in the narrative used in the teaching case.Originality/valueIts originality is related to its interdisciplinarity and how it involves the themes of finance and sustainability applied in business practice.
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Plaza Aulestia, Nahia, Sergio Rodríguez Montero et María Luisa Velloso Feijoo. « Doble costilla cervical : a propósito de un caso ». Reumatología Clínica 15, no 6 (novembre 2019) : 370–71. http://dx.doi.org/10.1016/j.reuma.2017.06.015.

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Rachid, Bouchentouf. « Mal de Pott simulando carcinoma metastásico espinal ». Revista de la Sociedad Peruana de Medicina Interna 33, no 2 (12 juin 2020) : 86–87. http://dx.doi.org/10.36393/spmi.v33i2.528.

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Résumé :
Mujer de 55 años de edad, con antecedentes de carcinoma papilar tiroideo tratado con I131 a dosis de 200 mCi. En el control, el SPECT mostró captación del radioisótopo en la séptima costilla y la región sacroilíaca izquierda evocando metástasis óseas (Figura 1 a, 1b).
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Kronig, Wolfgang, Salvatore Mazzarella et Renato Zanca. « Il libro delle torri. Le torri costieri di Sicilia nei secoli XVI-XX ». Zeitschrift für Kunstgeschichte 49, no 3 (1986) : 414. http://dx.doi.org/10.2307/1482365.

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Tavella, Alessia, Paola Basta et Domenico Modaffari. « L'impatto antropico sul sistema costiero di Santa Maria di Ricadi (Calabria sud occidentale) ». Rendiconti online della Società Geologica Italiana 33 (janvier 2015) : 96–99. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2015.23.

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Calace, Francesca, Carlo Angelastro et Olga Giovanna Paparusso. « La costa metropolitana e la costruzione di una visione comune. Alcuni indizi dal caso Bari ». TERRITORIO, no 93 (janvier 2021) : 99–106. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093016.

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Résumé :
Nei territori affacciati sul mare, peculiari sia in termini fisico-ambientali, sia per le dinamiche insediative, sia infine per le economie tradizionali ed emergenti, molteplici strumenti e attori intervengono, ciascuno con la propria razionalità, nel trasformarli. Quando poi tale condizione si esprime in una dimensione metropolitana, la maggiore intensità dei fenomeni ambientali e insediativi e la concentrazione di interessi e attori rendono il territorio costiero particolarmente soggetto a pressioni. Campo di riflessione è la costa della città metropolitana di Bari, nella quale questo patchwork necessita di essere indagato, in una prospettiva interscalare e non gerarchica, per verificare se possa essere rintracciato un progetto comune e quali ne possano essere i capisaldi.
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