Articles de revues sur le sujet « Controllata »

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Viel, E., V. Beauvieux, L. Segura, O. Bredeau, J. L’Hermite et P. Cuvillon. « Analgesia controllata dal paziente ». EMC - Anestesia-Rianimazione 22, no 3 (août 2017) : 1–12. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(17)85852-7.

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2

Viel, E., J. Ripart et J. J. Eledjam. « Analgesia controllata dal paziente (ACP) nell’adulto ». EMC - Anestesia-Rianimazione 12, no 1 (janvier 2007) : 1–13. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(07)70313-4.

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3

Maffioletti, Silvio, et Alessio Facchin. « La progressione della miopia oggi può essere controllata ». QUADERNI ACP 29, no 4 (2022) : 174. http://dx.doi.org/10.53141/qacp.2022.174-176.

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4

Padoa Schioppa, Antonio. « Nazionalismo : da rivitalizzare ? A proposito di "Why Nationalism" di Yael Tamir (2019) ». Italian Review of Legal History, no 8 (21 décembre 2022) : 645–52. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19266.

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Résumé :
La lacerazione ideale e politica che è oggi presente in molte democrazie mature suscita interrogativi molteplici, affrontati da una ormai ricca messe di contributi critici. Come si può spiegare il fatto innegabile che oggi in tanti Paesi avanzati interi comparti della cittadinanza chiedano di contrastare l’apertura dei mercati e la globalizzazione invocando il ritorno ad un’economia controllata entro i confini nazionali?
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5

Marcato, Carla, et Maria Emanuela Piemontese. « Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata ». Italica 74, no 4 (1997) : 603. http://dx.doi.org/10.2307/479494.

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Bergamini, Silvia. « Una complessità controllata : La sintassi in Porte aperte di Leonardo Sciascia ». Italianist 38, no 1 (2 janvier 2018) : 70–88. http://dx.doi.org/10.1080/02614340.2018.1410767.

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di Lauro, A. E., D. Abbate, B. Dell’Angelo, M. Mariniello, F. di Lauro et G. Sammartino. « Espansione controllata della cresta ossea atrofica mandibolare per fini implantari : caso clinico ». Italian Oral Surgery 11, no 3 (juin 2012) : 105–10. http://dx.doi.org/10.1016/j.ios.2011.05.004.

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Coppola, G. Morelli, F. Arienzo, R. Rossano, L. Apicella, M. Terribile, M. Morelli Coppola et M. Maglione. « La denervazione renale nella ipertensione resistente ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 4 (26 janvier 2018) : 36–40. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1171.

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Résumé :
Un nuovo trattamento per l'ipertensione resistente è la denervazione renale simpatica con tecnica ARDIAN mediante catetere che emette energia a radiofrequenza. Abbiamo sottoposto a tale trattamento 3 pazienti con ipertensione mal controllata malgrado l'utilizzo di almeno 5 farmaci anti-ipertensivi. Non vi sono stati effetti collaterali di rilievo ed è stata riscontrata una diminuzione dei valori pressori > 10 mmHg a 12 mesi. Tali dati concordano con i positivi risultati riportati in letteratura che confermano l'efficacia di tale innovativa terapia. Le esperienze sono però insufficienti per risultati conclusivi. Da rilevare inoltre il costo elevato del singolo trattamento.
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9

Pinto, N., V. Cassinari, C. Griffini, E. Petroboni, R. Merli, A. Signorelli, G. Bonaldi et L. Moschini. « Il trattamento dell'ematoma intracerebrale spontaneo mediante tecnica stereotassica TC-guidata associata a fibrinolisi ». Rivista di Neuroradiologia 2, no 2 (juin 1989) : 159–66. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200209.

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Résumé :
Gli autori descrivono un trattamento dell'ematoma intracerebrale spontaneo, alternativo alla terapia conservativa, alla terapia chirurgica classica ed alla semplice aspirazione stereotassica. Esso si avvale dell'associazione tra evacuazione stereotassica TC-guidata della raccolta ematica e successiva fibrinolisi della sua parte residua, mediante l'uso di Urochinasi in loco. La tecnica descritta è particolarmente indicata nel trattamento di raccolte ematiche a localizzazione profonda. La parziale e controllata rimozione dell'ematoma, the viene sempre effettuata a partire dalla sua parte centrale, permette di ridurre al minimo il rischio di risanguinamento intraoperatorio, mentre la successiva introduzione di Urochinasi in cavità provoca la completa scomparsa del residuo ematico entro l'ottava giornata dall'intervento.
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Bruttini, G. P., V. Nadalini, L. Fasce et M. Pacella. « Nuovi Chemioterapici Chinolonici per La Terapia Delle Infezioni Urinarie : Risultati Di Un'Indagine Controllata Con Cinoxacina ». Urologia Journal 53, no 2 (avril 1986) : 188–93. http://dx.doi.org/10.1177/039156038605300205.

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Colombetti, Elena. « La maternità biotech e il discorso mancante ». Medicina e Morale 71, no 4 (22 décembre 2022) : 447–57. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2022.1220.

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Résumé :
L’approdo alla questione della surrogacy è l’esito di un processo culturale e tecnico che ha anche portato a guardare alle tecnoscienze come uno strumento privilegiato di liberazione della donna, rompendo quella che era vista come un’alleanza per lei oppressiva tra natura e cultura. In particolare, la liberazione dalla maternità, inteso dal femminismo radicale come una condanna, si è trasformata in quella che appare come una liberazione della maternità, inserendola nella dimensione controllata del progetto. In queste pagine ci si propone di affrontare la questione della surrogacy proprio dalla prospettiva della donna, saggiando la veridicità di tale lettura del binomio tecnologie-liberazione. Lo faremo a partire da alcune letture femministe che danno voce filosofica, non semplicemente testimoniale, all’esperienza vissuta o comunque possibile della gravidanza, e che mettono a tema l’esprimibilità e l’oblio della genealogia materna.
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Jankovic, Momcilo. « Come e perché comunicare la diagnosi di malattia a un bambino ». CHILD DEVELOPMENT & ; DISABILITIES - SAGGI, no 1 (janvier 2011) : 9–20. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-001002.

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Résumé :
L'obiettivo psicosociale principale nella cura dei tumori pediatrici consiste nell'aiutare i bambini e le loro famiglie ad affrontare la diagnosi e le prospettive che ne derivano. I bambini e le loro famiglie hanno bisogno del nostro aiuto, anche se la maggior parte di loro si scontra con la diagnosi senza apparentemente manifestare segni di cedimento. Da un lato dobbiamo cercare di aiutare il bambino e la sua famiglia che hanno un bisogno immediato del nostro supporto, dall'altro occorre portare avanti una ricerca controllata e scientificamente valida, finalizzata a distinguere gli interventi efficaci da quelli inefficaci. L'assistenza clinica ottimale consiste nell'applicazione delle migliori scoperte oggi disponibili, basate sull'evidenza e applicate nel contesto culturale locale. Il personale sanitario puň dare ascolto attento ai bambini e alle loro famiglie per capire in che modo essi agiscono e rispondono all'assistenza che viene loro offerta. Modificare il proprio approccio sulla base del livello di soddisfazione delle famiglie nei confronti dell'assistenza offerta puň aiutare a migliorare il servizio.
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Wassenaar, M. J. E., N. R. Biermasz, N. A. T. Hamdy, M. C. Zillikens, J. B. J. van Meurs, F. Rivadeneira, A. Hofman et al. « Alta prevalenza di fratture vertebrali in presenza di una normale densità minerale ossea nei pazienti con acromegalia controllata ». L'Endocrinologo 12, no 2 (avril 2011) : 96–97. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344798.

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Aceto, Maurizio, Federica Gulino, Elisa Calà, Elisa Robotti, Maurizio Petrozziello, Christos Tsolakis et Claudio Cassino. « Authentication and Traceability Study on Barbera d’Asti and Nizza DOCG Wines : The Role of Trace- and Ultra-Trace Elements ». Beverages 6, no 4 (31 octobre 2020) : 63. http://dx.doi.org/10.3390/beverages6040063.

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Résumé :
Barbera d’Asti—including Barbera d’Asti superiore—and Nizza are two DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) wines produced in Piemonte (Italy) from the Barbera grape variety. Differences among them arise in the production specifications in terms of purity, ageing, and zone of production, in particular with concern to Nizza, which follows the most stringent rules, sells at three times the average price, and is considered to have the highest market value. To guarantee producers and consumers, authentication methods must be developed in order to distinguish among the different wines. As the production zones totally overlap, it is important to verify whether the distinction is possible or not according to metals content, or whether chemical markers more linked to winemaking are needed. In this work, Inductively Coupled Plasma (ICP) elemental analysis and multivariate data analysis are used to study the authentication and traceability of samples from the three designations of 2015 vintage. The results show that, as far as elemental distribution in wine is concerned, work in the cellar, rather than geographic provenance, is crucial for the possibility of distinction.
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Semproni, Antonio. « Revoca del trustee in concorrenza con la società controllata dal trust (Manton v Manton, High Court of Justice, Birmingham) ». gennaio-febbraio, no 1 (3 février 2022) : 90–93. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.53.

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Résumé :
MassimaLa High Court of Justice revoca il trustee che ha intrapreso un’attività commerciale concorrente con quella svolta dalla società inclusa nel fondo in trust ed è così risultato inadempiente all’obbligo di evitare conflitti di interessi, essendo irrilevante che il trustee revocato tema che i trustee rimasti in carica (i genitori e i fratelli) potrebbero procedere a revocare i diritti vitalizi a lui spettanti sul reddito del trust.
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Trincas, Roberta, et Mauro Meleddu. « La relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo : i meccanismi di conflitto e interazione ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (juin 2012) : 243–80. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002005.

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Résumé :
Nell'ultimo decennio si č sviluppato notevolmente lo studio della relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo e, attualmente, č stata sottolineata la similaritŕ tra questi due processi. Pensiamo, per esempio, allo sviluppo dei modelli del doppio processo nell'ambito di studio delle emozioni (Barrett et al., 2007), secondo cui i processi emotivi comprendono forme di elaborazione automatica e controllata cosě come i processi cognitivi. In accordo con questa prospettiva, risulta necessario chiarire alcune questioni fondamentali sulla similaritŕ tra emozioni e processi cognitivi e sui loro meccanismi di interazione. Le ricerche sull'argomento si sono interessate a due aspetti, uno riguarda il ruolo dei processi di controllo cognitivo nella regolazione emotiva, l'altro si focalizza sull'influenza delle emozioni sui processi di controllo del pensiero e del comportamento. L'obiettivo di questa rassegna critica della letteratura č di approfondire quest'ultimo filone di ricerca considerando, in particolare, la prospettiva secondo cui gli stati emotivi sarebbero attivati automaticamente e, conseguentemente, interferirebbero sull'esecuzione di compiti che richiedono controllo esecutivo (Gray, 2004; Zelazo, 2006). A tal fine, verrŕ delineata una prospettiva teorico/metodologica che integra i principali modelli teorici e le ricerche appartenenti a questo ambito di studi delle scienze cognitive.
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Martellozzo, Nicola. « Le traiettorie del fervore : cavalli e geometrie non-umane nel Palio di Ronciglione ». Altre Modernità, no 26 (29 novembre 2021) : 165–80. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/16803.

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Résumé :
Il Palio di Ronciglione vanta una tradizione secolare, ma ciò che lo rende davvero unico è l’assenza di qualunque fantino. Alla caduta del canape ogni cavallo sceglie se competere con gli altri, accodarsi o semplicemente non correre, a seconda del carattere di ciascuno. Nel contesto del Palio il cavallo costituisce un co-produttore di processi culturali, che inoltre trasmette la sua esperienza agli esemplari più giovani; quest’ultimo aspetto è particolarmente evidente nelle traiettorie scelte durante la Corsa, fondate su un’incontestabile soggettività non-umana. Va rilevata una prima modalità di iscrizione ‘interna’ alla specie: i cavalli da corsa sono il risultato di una domesticazione secolare abbinata ad una selezione genetica controllata (breeding), che ha progressivamente embricato l’Equus ferus caballus alla società umana. Un secondo aspetto ‘esterno’ riguarda il tracciato della Corsa, vero e proprio ambiente di coesistenza inter-specie: realizzato dalla comunità umana, viene percorso ed esperito dai cavalli, che incidono il tessuto urbano con le loro traiettorie. L’agency dell’animale emerge dunque attraverso l’adattamento creativo al tracciato, un’iscrizione di geometrie non-umane nello spazio. L’intenzionalità del cavallo è ciò che fonda la performance del Palio: per quanto sembri paradossale, la conservazione di questo patrimonio culturale è possibile fintanto che il cavallo può scegliere di non correre.
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Genro, V. K., M. Grynberg, J. B. Scheffer, I. Roux, R. Frydman, R. Fanchin, Marco Centanni et Camilla Virili. « I livelli sierici di ormone anti-Mulleriano sono correlati negativamente all’indice di risposta follicolare (FORT) in donne normali sottoposte ad iperstimolazione ovarica controllata ». L'Endocrinologo 12, no 2 (avril 2011) : 95–96. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344797.

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Rose, Peter. « Spectators and spectator comfort in Roman entertainment buildings : a study in functional design ». Papers of the British School at Rome 73 (novembre 2005) : 99–130. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002993.

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Résumé :
SPETTATORI E COMFORT PER LO SPETTATORE NEGLI EDIFICI ROMANI DI INTRATTENIMENTO: UNO STUDIO SUL DESIGN FUNZIONALEGli edifici per spettacolo di epoca romana costituivano una parte integrante della società e del suo modo di rappresentare una gerarchia sociale. Non solo i posti a sedere dello spettatore erano determinati da un'ampia gamma di regolamenti legali, ma anche il raggiungimento degli stessi e l'ulteriore circolazione all'mterno degli edifici era controllata dalla loro posizione sociale. Le precedenti ricerche sugli edifici di intrattenimento si sono concentrate fondamentalmente sul singolo edificio, considerato un tipo architettonico, o sulla loro natura e funzione nell'ambito della società romana. Non molti studiosi hanno dedicato la loro attenzione alle migliaia di spettatori che realmente usavano questi edifici d'intrattenimento; o sulle precauzioni prese al fine di garantire un ambiente sicuro ed efficiente per il movimento e lo stare seduti in massa della gente. Tutti questi aspetti dovrebbero aver ampiamente influenzato le necessità funzionali e il design degli edifici per spettacolo. L'obiettivo di questo articolo è pertanto quello di approcciare questi argomenti attraverso l'analisi del design funzionale degli edifici d'intrattenimento dal punto di vista di uno spettatore. L'enfasi verrà posta sugli spettatori e sul loro comfort al fine di illustrare come questo possa aver avuto un'influenza sull'organizzazione degli edifici in questione. Lo strumento d'analisi sarà un confronto di tre edifici romani per spettacolo — il teatro di Marcello, il Circo Massimo e il Colosseo — con l'architettura degli stadi moderni.
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Cucinotta, D., M. A. Aveni Casucci, F. Pedrazzi, O. Ponari, M. Capodaglio, P. Valdina, I. Toxiri et al. « Multicentre Clinical Placebo-Controlled Study with Buflomedil in the Treatment of Mild Dementia of Vascular Origin ». Journal of International Medical Research 20, no 2 (avril 1992) : 136–49. http://dx.doi.org/10.1177/030006059202000206.

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Résumé :
A study was carried out in 73 male or female patients suffering from mild vascular dementia. The experimental protocol involved an initial run-in period (14 days) and subsequent double-blind, randomized treatment with 300 mg buflomedil or placebo given orally twice daily for 90 days. At the end of this treatment period, all patients received buflomedil for a further 90 days and, thereafter, patients received buflomedil or no further treatment for another 90 days. The efficacy of buflomedil was monitored using rating scales and neuropsychological tests. The findings of the study indicate that buflomedil improved the symptoms of vascular dementia; the most improvement was recorded in patients who had received buflomedil for the longest period. Inadequacy, cooperation, psycho-affective disorders, self-care and somatic complaints were positively influenced by buflomedil. The efficacy of buflomedil may be due to its effects on platelet aggregation and improvement in blood flow distribution to the ischaemic brain and oxygenation of brain tissue. E' stato condotto uno studio su 73 pazienti maschi o femmine affetti da leggera demenza vascolare. Il protocollo sperimentale comportava un periodo iniziale preliminare (14 giorni) ed un successivo trattamento randomizzato in doppio cieco con somministrazione orale di 300 mg di buflomedil o di placebo due volte al giorno per 90 giorni. Al termine di tale periodo di trattamento, tutti i pazienti ricevettero buflomedil per ulteriori 90 giorni e poi, per altri 90 giorni, alcuni pazienti continuarono la terapia con buflomedil mentre altri non vennero sottoposti ad alcun trattamento. L'efficacia del buflomedil venne controllata usando scale di valutazione e test neuropsicologici. I risultati dello studio indicano che il buflomedil allevia i sintomi della demenza vascolare. I maggiori miglioramenti vennero riportati nei pazienti ai quali era stato somministrato buflomedil per il periodo più lungo. Problemi di inadeguatezza, cooperazione, psico-affettività, cura della propria persona e disturbi somatici furono tutti positivamente influenzati dal buflomedil. L'efficacia di questo farmaco potrebbe essere attribuita ai propri effetti sull'aggregazione delle piastrine, sulla migliore distribuzione del flusso ematico nel cervello ischemico e sull'ossigenazione dei tessuti cerebrali.
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Parodo, Ciro. « «Chi controlla il passato controlla il futuro» ». Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, no 132-1 (10 juin 2020) : 249–71. http://dx.doi.org/10.4000/mefra.9191.

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Vogell, Wolrad. « Continuously controlledA-theory ». K-Theory 9, no 6 (novembre 1995) : 567–76. http://dx.doi.org/10.1007/bf00998130.

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Eijk, Willem J. « Il Rapporto 2001/2002 sulla prassi dell’eutanasia nei Paesi Bassi : considerazioni critiche ». Medicina e Morale 52, no 6 (31 décembre 2003) : 1137–50. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.656.

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Résumé :
Nel mese di giugno di 2003 è stato pubblicato il terzo Rapporto sulla prassi di eutanasia nei Paesi Bassi. Lo scopo dell’indagine era, fra l’altro, di verificare se i medici rispettino la regolamentazione sull’eutanasia. Dal 1998 tutti i casi di eutanasia e suicidio medicalmente assistito devono essere denunciati dal medico alle Commissioni Regionali di Controllo sull’Eutanasia. Questa procedura è stata poi mantenuta nella Legge sul “Controllo della Cessazione della Vita a Richiesta e dell’Assistenza al Suicidio” (2001) secondo cui l’eutanasia e il suicidio medicalmente assistito sono legali a condizione che il medico abbia rispettato una serie di adempimenti. Uno di essi richiede che il medico denunci casi di eutanasia e suicidio medicalmente assistito. Dal Rapporto, invece, risulta che - sebbene la percentuale di casi di eutanasia e suicidio medicalmente assistito denunciati sia aumentata dal 41% nel 1995 fino al 54% nel 2001, il numero totale tende a calare dal 2000. Il numero dei casi di cessazione intenzionale della vita senza richiesta del malato è rimasto praticamente invariato nel 2001/2002. Siccome i medici denunciano appena questi casi, il controllo sociale su essi è praticamente escluso. Molti casi di cessazione intenzionale della vita sono velati come casi di sedazione terminale. Rimane inoltre la domanda se il 13% di tutti i decessi (circa 18.200 in totale) in cui una terapia non è stata iniziata o continuata allo scopo esplicito di accelerare la morte, non sia equivalente alla cessazione intenzionale della vita dal punto di vista etico. La prassi dell’eutanasia nei Paesi Bassi non risulta quindi essere controllata, contrariamente a quanto voluto dal legislatore. Un dato significativo è che l’introduzione delle cure palliative (CP) in Olanda ha avuto luogo abbastanza tardi (nella seconda meta degli anni Novanta del XX secolo), l’introduzione dell’eutanasia invece presto (cioè negli anni Settanta). Medici che svolgono il ruolo di consultatori in casi di eutanasia nei Paesi Bassi, hanno costatato che la frequenza di richieste di eutanasia è diminuita considerevolmente dopo l’introduzione delle CP. La conclusione è che l’applicazione delle CP costituisca la garanzia migliore per un trattamento adeguato della condizione di fine vita e un efficace antidoto contro la richiesta eutanasica.
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Marri, Marcello. « Valutazione e terapia del dolore nel disabile grave ». CHILD DEVELOPMENT & ; DISABILITIES - SAGGI, no 3 (avril 2012) : 49–54. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003008.

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Résumé :
Negli ultimi anni la ricerca di laboratorio e quella clinica hanno aperto nuovi scenari nella fisiopatologia del dolore, permettendo un'approfondita comprensione di numerosi eventi presenti nella persona sofferente. La trasformazione del dolore da "sintomo-segnale d'allarme" caratteristico dell'evento acuto in una vera e propria sindrome "dolore-malattia" caratteristica del quadro cronico č in funzione della "persistenza nel tempo" o della "alta intensitŕ non controllata". All'evoluzione temporale del dolore č associato l'impatto negativo sulla persona. Differenze di ordine neurofisiologico, neuropsicologico e comportamentale giustificano la distinzione dolore acuto-sintomo/dolore cronico-sindrome [4]. Queste scoperte, insieme ad una nuova sensibilitŕ culturale che si č fatta strada nella societŕ civile, hanno permesso a molti operatori sanitari di porre il dolore al centro dell'attenzione della loro attivitŕ assistenziale. Pertanto si sono predisposti e vengono seguiti in molti Centri di cura protocolli e/o procedure che prevedono l'utilizzazione di scale per la valutazione dell'intensitŕ percepita del dolore o della inabilitazione che ne consegue e per la misurazione della componente affettiva, in diversi tipi di soggetti e/o in diversi quadri patologici, utilizzando, come nel caso dei neonati/lattanti o di condizioni cliniche estreme (coma farmacologico), il rilievo del cambiamento di alcuni parametri vitali o fisiologici. Queste scale possono essere distinte, semplificando e dal punto di vista della modalitŕ di "somministrazione", in due gruppi: quelle di Autovalutazione e quelle di Eterovalutazione. Numerose équipe hanno lavorato per trovare i segni comportamentali e fisici idonei a reperire e misurare il dolore nel bambino con disabilitŕ complessa e che non puň esprimersi verbalmente [3]. In Francia l'équipe dell'Ospedale "San Salvadour" (Hyčres) ha messo a punto una scala di 10 item, la DESS (Douleur Enfant San Salvadour), sul modello della DEGR (Douleur Enfant Gustave Roussy). I 10 punti si riferiscono alle modificazioni, in presenza di dolore, di segni neurologici abituali [2]. Un gruppo canadese ha messo a punto e validato una lista di 30 item molto semplici (pianto, grido, gemito, smorfia ecc.) che non necessita di conoscenza preliminare del bambino con disabilitŕ: č la NCCPC (Non-Communicating Children's Pain Checklist) [1]. Per trattare il dolore abbiamo a disposizione due approcci: cercare di interferire con il Sistema Eccitatorio filtrando o inibendo la trasmissione del messaggio "dolore" o rinforzare il Sistema Inibitorio. I mezzi a disposizione per ridurre il dolore sono numerosi e complementari. Per ottenere buoni risultati č sovente necessario associarne molti.
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Cotroneo, R., M. Dazi, R. Gigli, C. Guidetti, A. Pingi, G. Cantore et F. Chiappetta. « Studio Angio-RM degli aneurismi intracranici embolizzati con GDC ». Rivista di Neuroradiologia 10, no 2_suppl (octobre 1997) : 142. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s256.

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Résumé :
Gli autori presentano 18 casi di pazienti portatori di aneurismi cerebrali sottoposti ad embolizzazione mediante uso di spirali a distacco elettrolitico (GDC), controllati a distanza di tre e sei mesi con Angio-RM 3D TOF. Come è noto il protocollo internazionale prevede controlli angiografici a distanza di una settimana, tre mesi, sei mesi, un anno, per gli aneurismi spiralizzati con GDC. Il fine è di controllare una eventuale riabilitazione dell'aneurisma o un aumento delle dimensioni del colletto qualora questi non fosse stato totalmente obliterato. Gli autori hanno suddiviso gli aneurismi in base alle dimensioni della sacca (<1 cm, 1–2.5 cm, >2.5 cm) e in base alle dimensioni del colletto (<4 mm o >4 mm). Inoltre gli aneurismi sono stati suddivisi, dopo il trattamento, in totalmente embolizzati, parzialmente embolizzati, ed embolizzati con residuo di colletto. Al fine di evitare ai pazienti ripetuti esami angiografici con i rischi connessi alla somministrazione di m.d.c. iodato ed a ripetuti traumatismi nelle sedi di puntura, gli AA. hanno ipotizzato di verificare possibilità alternative di immagine. La presenza delle spirali di platino rende, per i noti artefatti, di difficile interpretazione l'Angio-TC con ricostruzione tridimensionale. L'Angio-RM presenta limiti per artefatti dovuti a caduta di segnale proprio in prossimità del colletto dell'aneurisma per turbolenze di flusso. Tale turbolenza è un aspetto fisico che si presenta quanto la sacca aneurismatica è pervia; una volta obliterata il flusso dovrebbe risultare più regolare. Per confermare tale ipotesi, sono state confrontate le Angiografie digitali eseguite a tre e sei mesi dalla spiralizzazione con le Angio-RM eseguite nello stesso periodo tutte con il medesimo tomografo a RM di media intensità di campo (0,5T). Gli autori illustrano i risultati, i limiti e discutono le indicazioni di un protocollo di Angio-RM per alcuni aneurismi sottoposti a embolizzazione.
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Fussi, Alessandra. « Lasciare tracce, controllare il mondo ». Rivista di estetica, no 50 (1 juillet 2012) : 275–86. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1495.

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Piazza, Antonella. « Community mental health service's monitoring by the local informative system. The results of first year implementation ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no 1 (avril 1996) : 46–58. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003936.

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RIASSUNTOScopo - Sono presentati i dati di monitoraggio di un servizio psichiatrico territoriale, con l'intenzione di documentare le dimensioni e il profilo demografico e clinico dell'utenza, descrivere per le prime visite le modalita di accesso e di contatto, delineare la distribuzione degli interventi in relazione alle diagnosi, i patterns di utilizzazione del servizio e infine le variabili associate al ricorso continuativo e intenso alle cure, verificando l'ipotesi che i pazienti piu seguiti siano socialmente e clinicamente i più svantaggiati. Disegno - Studio osservazionale con i dati forniti dal primo anno di attivita del sistema informativo locale. Setting - Servizio di Salute Mentale dell'ex USL 25 Emilia Romagna, attualmente Distretto San Giorgio di Piano dell'Azienda-USL Bologna Nord. Principali misure utilizzate - È stato calcolato il rischio relativo di diventare un utente lungoassistito e alto utilizzatore per alcune variabili anagrafiche e clini-co-anamnestiche, rispetto alia categoria di riferimento; la possibility di fattori di confondimento o di interazioni tra variabili e stata controllata con l'analisi stratificata. Risultati - Sono presentati i tassi grezzi di prevalenza-un giorno (635.4/100.000 resident! adulti) e di prevalenza nell'anno (1314.1/100.000) per il 1993. Tra i pazienti in contatto al census-day prevalgono le psicosi schizofreniche e simili, tra le prime visite dell'anno invece le psicosi organiche e i disturbi nevrotici. Al termine della prima visita non viene preso in carico il 50% dei pazienti; la decisione sembra basata sulla diagnosi, a prescindere dai precedenti psichiatrici o da caratteristiche socio-demografiche. Il 20% di utenza con psicosi schizofreniche e simili assorbe il 49% degli interventi e usufruisce di un ventaglio di prestazioni più ampio e articolato delle altre categorie diagnostiche. Il ricorso ai ricoveri è scarso anche per le diagnosi più gravi, con un rapporto complessivo tra pazienti non ospedalizzati e ospedalizzati di 12.5 a 1. I fattori di rischio associati con l'esito di lungoassistiti e alti utilizzatori sono l'età inferiore a 55 anni, la condizione di celibe, il vivere soli o non in famiglia, la diagnosi di psicosi funzionale, la lungoassistenza nel 1992 e la lunga durata di presa in carico. Conclusioni - Coerentemente con i propri obiettivi programmatici il servizio destina le risorse soprattutto ai pazienti clinicamente piu gravi e mostra una forte proiezione territoriale; inoltre sembra accumulare una quota di lungoassistiti proporzionalmente maggiore di altri servizi italiani. L'ipotesi che i pazienti lungoassistiti e alti utilizzatori differiscano per maggiore gravita clinica e anamnestica e confermata, mentre tra le variabili demografiche non emergono differenze statisticamente significative a seconda del sesso, della scolarita e della condizione lavorativa.
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Burrai, Francesco. « Il reporting di trial randomizzati controllati. Parte 1 ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no 2 (20 juin 2014) : 134–38. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.880.

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Introduzione. Questo lavoro è il primo di due articoli che affronteranno la problematica fondamentale dell'utilizzo corretto della metodologia RCT nella ricerca in Italia nel campo nefrologico e dialitico. Il gold standard per misurare l'efficacia di un intervento assistenziale e sanitario è rappresentato dal trial controllato randomizzato. Numerosi RCT presentano ancora oggi però diversi gap metodologici, evidenziati a livello della qualità del reporting del trial. Obiettivo. Mostrare una Linea Guida per il reporting di un trial, utile per gli Autori per una strutturazione e conduzione corrette e rigorose del trial e per i lettori per avere gli strumenti metodologici per una lettura critica di qualsiasi RCT. Strumenti e Metodi. Il reporting è lo strumento metodologico standard per garantire la rigorosità di un RCT. La metodologia utilizzata è quella di analizzare in maniera sintetica, ma completa, le fasi fondamentali che compongono un reporting che un trial deve rispettare. Risultati. Il rispetto di una Linea Guida del reporting di un RCT mostra risultati non ambigui, chiari, non manipolati o distorti, prodotti da una metodologia corretta e rigorosa in ogni fase del RCT, permettendo una comprensione corretta dei risultati e la loro possibile generalizzazione. Conclusioni. Gli Autori dovrebbero usare sistematicamente le Linee Guida standard per la produzione di RCT, rispettandone ogni indicazione, per garantire un'utile ed efficace progressione della conoscenza scientifica nonché l'eticità e la serietà della ricerca. (nursing)
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Burrai, Francesco. « Il reporting di trial randomizzati controllati. Parte 2 ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no 3 (26 septembre 2014) : 274–77. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.919.

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Nel precedente articolo pubblicato su questa rivista, abbiamo analizzato la struttura di un RCT nelle sezioni del titolo, dell'abstract, l'introduzione, gli obiettivi o ipotesi, i metodi, il disegno, i pazienti, il setting, gli interventi, gli outcome, la dimensione del campione, la randomizzazione e i metodi statistici. In questo secondo articolo chiuderemo l'analisi di un reporting di RCT nella sezione dei Risultati: la flow chart del flusso dei pazienti, le date e il periodo di reclutamento, le caratteristiche demografiche e cliniche, i risultati per gli outcome, i risultati per gli effetti indesiderati e avversi. Nella sezione Discussione: i limiti di un trial, la generalizzabilità dei risultati, il confronto dei risultati, la registrazione del trial e infine il finanziamento di un trial. (nursing)
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Torlone, Gaetano. « Le sperimentazioni internazionali Il dibattito sugli studi placebo-controllati ». Medicina e Morale 53, no 3 (30 juin 2004) : 555–88. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.638.

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Il lavoro proposto prende spunto da un articolo apparso sul New England Journal of Medicine del 1997 a firma di P. Lurie e S.M. Wolfe. In questo articolo gli autori descrivevano come non etici alcuni studi sull’efficacia di dosi ridotte di AZT nella trasmissione materno-fetale dell’HIV. Tali studi erano sponsorizzati da organizzazioni occidentali e realizzati in paesi dell’Africa subsahariana e in Asia. Il nodo etico più importante messo in luce era l’utilizzo di un braccio placebo-controllato anche se era già nota l’efficacia del trattamento a base di zidovudina per la riduzione della trasmissione perinatale dell’infezione grazie ad uno studio (ACTG 076) effettuato negli USA e in Francia e che aveva indicato la zidovudina come terapia standard. Nella prima parte del presente lavoro analizziamo la letteratura scientifica internazionale nei quinquenni precedente e successivo alla pubblicazione dell’articolo di Lurie e Wolfe. Da tale analisi appare un incremento statisticamente significativo delle pubblicazioni sull’etica della ricerca clinica nei paesi in via di sviluppo negli ultimi anni. Nella seconda parte del lavoro invece si cerca di analizzare il tema specifico della giustificazione etica dell’uso del braccio placebo-controllato in sperimentazioni effettuate nei paesi in via di sviluppo pur esistendo una terapia standard. Si approfondiscono pertanto le posizioni favorevoli e quelle contrarie, soprattutto facendo riferimento agli strumenti interpretativi elaborati da A.J. London. Le conclusioni raggiunte forniscono indicazioni generali sulla non eticità, dal punto di vista etico e logico, dell’utilizzo del braccio placebo-controllato nelle sperimentazioni nei paesi in via di sviluppo quando si conosca una terapia standard per la patologia in studio. Tuttavia rimane aperta la discussione per quel che riguarda la “generalizzabilità” dei risultati di un trial a popolazioni di differente identità storica e culturale.
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Sun, Jian, Jing Zhou, Lili Li, Zhiwei Hu, Ting-Shan Chan, Tonya Vitova, Sanzhao Song et al. « Atomic controllable anchoring of uranium into zirconate pyrochlore with ultrahigh loading capacity ». Chemical Communications 58, no 21 (2022) : 3469–72. http://dx.doi.org/10.1039/d2cc00576j.

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Gelder, Michael G. « Which treatments are effective : an epidemiological perspective ». Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no 2 (août 1996) : 108–13. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000405x.

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RIASSUNTOScopo - Descrivere alcuni problemi che possono emergere quando i risultati degli studi clinici controllati sono utilizzati acriticamente nella pratica clinica quotidiana e mostrare come una prospettiva epidemiologica faciliti l'identificazione di questi problemi. Metodo - Una rassegna degli studi clinici controllati per illustrare i problemi di: a) nascosta distorsione nella selezione dei casi, nei singoli trial; b) distorsione nella selezione degli studi inclusi nelle rassegne e nelle meta analisi. Risultati - È nota l'esistenza di molti tipi di distorsione nella selezione. In particolare, gli studi clinici con risultati negativi, a paritá di qualita scientifica, hanno minori probability di essere pubblicati su riviste a larga diffusione rispetto agli studi con risultati positivi. Conclusioni - Ci sono dei rischi nell'applicare, in modo acritico, i risultati dei trial alia pratica clinica. Tali rischi sono evitabili adottando una prospettiva epidemiologica e cercando trial clinici che siano rappresentativi dell'intera popolazione dei trial stessi. Il Cochrane Collaboration è stato fondato per minimizzare le deviazioni nelle rassegne e nelle meta analisi. Il primo Cochrane Centre on Schizophrenia è stato istituito ad Oxford ed altri sono previsti.
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Strangio, Donatella. « «Il pane controllato». Un nuovo regolamento per l’Annona di Roma ». Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 112, no 2 (2000) : 589–613. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2000.10882.

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Cavalli, Andrea, et Giuseppe Pontoriero. « Emodiafiltrazione e sopravvivenza : cosa abbiamo imparato dai più recenti studi clinici controllati ? » Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 1 (3 août 2013) : 72–76. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1009.

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Oggigiorno, è opinione comune che, rispetto all'emodialisi standard (HD), l'emodiafiltrazione on-line (HDF) possa consentire migliori risultati in termini di tolleranza intradialitica, stato nutrizionale, mantenimento della funzione renale residua, responsività all'eritropoietina e controllo della fosforemia. Tuttavia, finora, gli studi controllati non sono stati in grado di dimostrare la superiorità dell'HDF nel ridurre la morbilità e la mortalità. Due recenti studi prospettici, randomizzati e controllati, il “Convective Transport Study” (CONTRAST) e il “Comparison of Post-dilution Online Haemodiafiltration and Haemodialysis” (TURKISH OL-HDF STUDY), hanno confrontato la sopravvivenza e gli eventi cardiovascolari in HDF e in HD. Benché fossero studi ampi e appositamente disegnati per valutare questo importante outcome, non è stato possibile trovare differenze significative tra i due trattamenti (HDF vs HD low-flux nel CONTRAST e HDF vs HD high-flux nel TURKISH STUDY). In analisi post-hoc, entrambi gli studi hanno mostrato come alti volumi convettivi fossero associati a una migliore prognosi, anche se questi risultati devono essere considerati solo “generatori di ipotesi” e necessitano di essere testati in adeguati trial. I risultati derivanti dallo studio spagnolo e francese, non ancora pubblicati, ci aiuteranno a comprendere meglio l'importanza dell'HDF nella pratica clinica quotidiana.
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Antozzi, Carlo. « L'aferesi terapeutica nella miastenia grave ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 4_suppl (31 juillet 2013) : S17—S19. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1083.

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Résumé :
La plasmaferesi terapeutica ha migliorato considerevolmente il trattamento dei pazienti affetti da miastenia grave (MG), in particolare nei casi con deterioramento acuto del quadro clinico con deficit bulbare. Non sono disponibili studi controllati in questo campo, ma le esperienze emerse dagli studi aperti sostengono positivamente l'utilizzo dell'aferesi terapeutica nella MG. Più recentemente sono state introdotte le tecniche aferetiche semiselettive adatte al trattamento cronico dei pazienti farmaco-resistenti.
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Falleri, E. « Heterogeneity of quiescence in seeds of forest species. How to control it. » Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 1, no 1 (12 octobre 2004) : 9–10. http://dx.doi.org/10.3832/efor0189-001.

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D’Adamo, Gianna. « Brevissime dalla Letteratura internazionale ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no 2 (6 novembre 2013) : 161–62. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1027.

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Résumé :
Vengono brevemente riassunti quattro lavori scientifici pubblicati nel primo trimestre del 2013: 1) Inizio “sub-ottimale” ed esiti della dialisi peritoneale. Report dal Registro Francese di Dialisi Peritoneale; 2) Impatto dell'icodestrina sugli esiti clinici della dialisi peritoneale: revisione sistematica degli studi controllati randomizzati; 3) Confronto tra collocazione laparoscopica e chirurgica del catetere peritoneale: metanalisi; 4) Un caso di peritonite sclerosante fulminante, esordita come peritonite acuta a coltura negativa e trattata con terapia steroidea con beneficio.
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Sun, Xuping, Fang Liao, Wenbo Lu et Guohui Chang. « Electrodeposition-based controllabe fabrication of novel Pd nanotextured microelectrodes ». Russian Journal of Electrochemistry 48, no 11 (novembre 2012) : 1135–39. http://dx.doi.org/10.1134/s102319351211016x.

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Qu, Peng, Shancheng Yan et Hao Meng. « Controllabe growth of cadmium hydroxide nanostructures by hydrothermal method ». Solid State Sciences 12, no 1 (janvier 2010) : 83–87. http://dx.doi.org/10.1016/j.solidstatesciences.2009.10.008.

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Gmińska, Renata, et Jacek Jaworski. « IMAGE OF FINANCIAL CONTROLLER IN THE OPINION OF STUDENTS OF WSB UNIVERSITY IN GDAŃSK ». Prace Naukowe Uniwersytetu Ekonomicznego we Wrocławiu, no 471 (2017) : 154–66. http://dx.doi.org/10.15611/pn.2017.471.14.

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Zago, Alessandro, et Biancamaria D'Agata Mottolese. « Se il polso non ti colpisce, controlla l’arco ». Medico e Bambino Pagine elettroniche 25, no 6 (30 juin 2022) : 133. http://dx.doi.org/10.53126/mebxxvg133.

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Résumé :
The case of a boy affected by aortic coarctation who remained undiagnosed up to the age of 12 is described. The authors remark the clinical heterogeneity of the aortic coartaction and stress some diagnostic recommendations.
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Strøm, Kaare. « GOVERNI DI MINORANZA E DEMOCRAZIE PARLAMENTARI ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 15, no 2 (août 1985) : 167–204. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200003129.

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Résumé :
IntroduzioneI governi di minoranza sono soluzioni anomale nelle democrazie parlamentari. Tale tipo di governo può essere definito come un governo composto da rappresentanti di partiti che, in totale, controllano meno della metà dei seggi parlamentari. Le alternative ai governi di minoranza sono due: 1) governi di maggioranza, 2) amministrazioni non-partitiche.
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Bovo, Lisa, Francesco Burrai et Fabiola Canossa. « Uso Delle Medicine Complementari in Nefrologia : Una Revisione di Studi Randomizzati Controllati (RTC) ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 29, no 3 (13 septembre 2017) : 185–92. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2017.678.

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Naso, Agostino, Giuseppe Scaparrotta, Maria Loreta De Giorgi et Gianni Carraro. « Emodialisi domiciliare intensiva : uno sguardo al passato alla ricerca dell'emodialisi del futuro ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no 3 (24 septembre 2014) : 220–24. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.897.

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Résumé :
Negli ultimi anni vi è stato un rinnovato interesse verso la dialisi domiciliare, che appare come la strategia operativa più facilmente percorribile per l'attuazione di programmi di emodialisi intensiva (IHD). Numerosi studi osservazionali e pochi studi randomizzati controllati fanno ritenere che l'IHD possa migliorare l'outcome degli uremici in dialisi con un rapporto costi/benefici migliore dell'emodialisi convenzionale. È necessaria tuttavia un'attenta valutazione nella selezione dei pazienti da avviare all'IHD, alla luce dei fattori psicosociali, clinici e demografici che possono determinarne il fallimento. Ulteriori studi saranno necessari per definire i limiti e il campo clinico di applicazione dell'IHD.
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Mirone, Vincenzo, Roberto Carone, Giuseppe Carrieri, Elisabetta Costantini, Giuseppe Morgia, Giuseppe Mario Ludovico, Donata Villari et Fabio Parazzini. « Urinary symptoms and sexual dysfunction among Italian men : The results of the #Controllati survey ». Archivio Italiano di Urologia e Andrologia 89, no 1 (31 mars 2017) : 75. http://dx.doi.org/10.4081/aiua.2017.1.75.

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Résumé :
Objective: Prevention may improve the quality of life and sexual and reproductive health. To improve prevention require a comprehensive research approach that examines the frequency and risk factors for urologic conditions. In June 2016 the Italian Urologic Society coordinated a preventive initiative : the 1st Week of Male Urologic Prevention ”#Controllati”. Material and methods: During the 1st Week of Male Urologic Prevention “#Controllati”, men aged 18 years or more were invited to attend participating urologic centers for a free of charge visit for counseling about urologic or andrologic conditions. Each participating man underwent a physical examination. Further he was asked about his a medical history and about his urologic symptoms, sexual activity and possible related problems. Results: Data were collected in 81 centers: 2380 men answered the questionnaire. A total of 1226 subjects participating in the study reported one or more urinary symptom [51.5% (IC 95% 48.9%-54.5%)]. The risk of any urinary symptoms increased with age: in comparison with men aged &lt; = 30 years or less the risk of any urinary symptoms was 2.31, 2.92, 5.12, 7.82 and 17.02 respectively in the class age 31-40, 41-50, 51-60, 61-70 and &gt; = 71. Overweight/obese men were at increased risk of any urinary symptoms [OR1.35 (95% CI 1.12-1.64)]. 27.2% (IC 95% overall 25.2% -29.3%) of the subjects had at least a sexual disorder (erectile dysfunction, premature ejaculation, hypoactive sexual desire). The erectile dysfunction and hypoactive sexual desire increased with age, but premature ejaculation tended to be higher among younger aged men aged 40 years or more. Current any urinary symptoms [OR 1.85 (CI 1.40-2.43)], hypertension [OR 1.66 (95% CI 1.21-2.26) and diabetes (OR 2.37 (95% CI 1.45-3.88)] increased the risk of erectile dysfunction. Conclusions: This large survey gives a picture of the burden of the more frequent urologic conditions offering useful information in order to focus preventive campaign.
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Ruggiero Perrino, Claudia. « Responsabilità di Booking.com per non aver controllato le informazioni caricate sul proprio sito web ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 36 (août 2022) : 1–6. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-036017.

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Ruggiero Perrino, Claudia. « Responsabilità di Booking.com per non aver controllato le informazioni caricate sul proprio sito web ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 36 (août 2022) : 251–63. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-036016.

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Barbaresco, Gabriele. « Le societŕ controllate dai maggiorni comuni italiani : qualitŕ ed efficienza nella fornitura dei servizi ». ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE, no 2 (juin 2009) : 161–85. http://dx.doi.org/10.3280/poli2009-002008.

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Résumé :
- Calculation and comparison of quality and efficiency indicators in the provision of local public services have been a relatively neglected field of research in industrial economics. Even the regulatory bodies, if any, which supervise these sectors, have generally failed to construct rigorous and exhaustive databases, and therefore lack what would be an essential tool to exercise their power as regulators. An incomplete and unclear picture emerges, where what little available information there is, is to be found in the "charters of service" drawn up by the companies themselves using selfreferential codes and methodologies that are neither shared nor controlled. The lack of transparence in information terms often goes hand-in-hand with operating inefficiencies, which can be perpetrated more easily in the absence of suitable benchmarking activity. This article seeks to provide an account of an extensive research project to collect and compile quality and efficiency indicators which the Mediobanca Research Department has carried out on behalf of the Civicum Foundation with reference to local public service operators controlled by six of the leading Italian municipalities (Bologna, Brescia, Milan, Naples, Rome and Turin) between 2003 and 2007. . Keywords: local public services, urban hygiene, mains water, electricity, quality, efficiency, municipality-owned companies Parole chiave: servizi pubblici locali, igiene urbana, acquedotti, elettricitŕ, qualitŕ, efficienza, imprese a controllo comunale. Jel Classification: L90 - L32
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Oh, H. S., S. R. Vadali et J. L. Junkins. « Use of the work-energy rate principle for designing feedback controllaws ». Journal of Guidance, Control, and Dynamics 15, no 1 (janvier 1992) : 275–77. http://dx.doi.org/10.2514/3.20831.

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Luca Podestà, Gian. « Una sovranità limitata. Monete coloniali e tallero di Maria Teresa in Eritrea ed Etiopia ». CHEIRON, no 1 (avril 2021) : 191–224. http://dx.doi.org/10.3280/che2019-001009.

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Résumé :
La creazione di una nuova valuta per le colonie italiane in Africa orientale era guidata da varie ragioni: a) affermare il dominio politico; b) ridurre i costi di transazione; c) costruire l'economia coloniale. Gli eritrei rifiutarono le nuove monete coloniali. Essi forzarono il governo a usare i talleri di Maria Teresa. L'antica valuta austriaca era fusa in oggetti preziosi, i quali costituivano i risparmi delle famiglie. Queste pratiche monetarie erano simili a quelle dell'Ancien Régime in Europa. La persistenza della circolazione dei talleri suggerisce la continuità e la rilevanza di un'economia indipendente e di spazi sociali che contrad-dicevano l'intenzione coloniale di organizzare uno stabile e controllato sistema monetario.
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