Littérature scientifique sur le sujet « Controllata »

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Articles de revues sur le sujet "Controllata"

1

Viel, E., V. Beauvieux, L. Segura, O. Bredeau, J. L’Hermite et P. Cuvillon. « Analgesia controllata dal paziente ». EMC - Anestesia-Rianimazione 22, no 3 (août 2017) : 1–12. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(17)85852-7.

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2

Viel, E., J. Ripart et J. J. Eledjam. « Analgesia controllata dal paziente (ACP) nell’adulto ». EMC - Anestesia-Rianimazione 12, no 1 (janvier 2007) : 1–13. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(07)70313-4.

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3

Maffioletti, Silvio, et Alessio Facchin. « La progressione della miopia oggi può essere controllata ». QUADERNI ACP 29, no 4 (2022) : 174. http://dx.doi.org/10.53141/qacp.2022.174-176.

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4

Padoa Schioppa, Antonio. « Nazionalismo : da rivitalizzare ? A proposito di "Why Nationalism" di Yael Tamir (2019) ». Italian Review of Legal History, no 8 (21 décembre 2022) : 645–52. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19266.

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Résumé :
La lacerazione ideale e politica che è oggi presente in molte democrazie mature suscita interrogativi molteplici, affrontati da una ormai ricca messe di contributi critici. Come si può spiegare il fatto innegabile che oggi in tanti Paesi avanzati interi comparti della cittadinanza chiedano di contrastare l’apertura dei mercati e la globalizzazione invocando il ritorno ad un’economia controllata entro i confini nazionali?
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5

Marcato, Carla, et Maria Emanuela Piemontese. « Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata ». Italica 74, no 4 (1997) : 603. http://dx.doi.org/10.2307/479494.

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6

Bergamini, Silvia. « Una complessità controllata : La sintassi in Porte aperte di Leonardo Sciascia ». Italianist 38, no 1 (2 janvier 2018) : 70–88. http://dx.doi.org/10.1080/02614340.2018.1410767.

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7

di Lauro, A. E., D. Abbate, B. Dell’Angelo, M. Mariniello, F. di Lauro et G. Sammartino. « Espansione controllata della cresta ossea atrofica mandibolare per fini implantari : caso clinico ». Italian Oral Surgery 11, no 3 (juin 2012) : 105–10. http://dx.doi.org/10.1016/j.ios.2011.05.004.

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8

Coppola, G. Morelli, F. Arienzo, R. Rossano, L. Apicella, M. Terribile, M. Morelli Coppola et M. Maglione. « La denervazione renale nella ipertensione resistente ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no 4 (26 janvier 2018) : 36–40. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1171.

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Résumé :
Un nuovo trattamento per l'ipertensione resistente è la denervazione renale simpatica con tecnica ARDIAN mediante catetere che emette energia a radiofrequenza. Abbiamo sottoposto a tale trattamento 3 pazienti con ipertensione mal controllata malgrado l'utilizzo di almeno 5 farmaci anti-ipertensivi. Non vi sono stati effetti collaterali di rilievo ed è stata riscontrata una diminuzione dei valori pressori > 10 mmHg a 12 mesi. Tali dati concordano con i positivi risultati riportati in letteratura che confermano l'efficacia di tale innovativa terapia. Le esperienze sono però insufficienti per risultati conclusivi. Da rilevare inoltre il costo elevato del singolo trattamento.
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9

Pinto, N., V. Cassinari, C. Griffini, E. Petroboni, R. Merli, A. Signorelli, G. Bonaldi et L. Moschini. « Il trattamento dell'ematoma intracerebrale spontaneo mediante tecnica stereotassica TC-guidata associata a fibrinolisi ». Rivista di Neuroradiologia 2, no 2 (juin 1989) : 159–66. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200209.

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Résumé :
Gli autori descrivono un trattamento dell'ematoma intracerebrale spontaneo, alternativo alla terapia conservativa, alla terapia chirurgica classica ed alla semplice aspirazione stereotassica. Esso si avvale dell'associazione tra evacuazione stereotassica TC-guidata della raccolta ematica e successiva fibrinolisi della sua parte residua, mediante l'uso di Urochinasi in loco. La tecnica descritta è particolarmente indicata nel trattamento di raccolte ematiche a localizzazione profonda. La parziale e controllata rimozione dell'ematoma, the viene sempre effettuata a partire dalla sua parte centrale, permette di ridurre al minimo il rischio di risanguinamento intraoperatorio, mentre la successiva introduzione di Urochinasi in cavità provoca la completa scomparsa del residuo ematico entro l'ottava giornata dall'intervento.
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10

Bruttini, G. P., V. Nadalini, L. Fasce et M. Pacella. « Nuovi Chemioterapici Chinolonici per La Terapia Delle Infezioni Urinarie : Risultati Di Un'Indagine Controllata Con Cinoxacina ». Urologia Journal 53, no 2 (avril 1986) : 188–93. http://dx.doi.org/10.1177/039156038605300205.

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Thèses sur le sujet "Controllata"

1

Petrolini, Andrea. « Impianti di ripartizione di farmaci in asepsi e atmosfera controllata ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9232/.

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Résumé :
Tesi in azienda che verte sugli impianti di ripartizione di farmaci in asepsi e atmosfera controllata. Sono stati analizzati: norme riguardanti progettazione e installazione di impianti farmaceutici; tecnologie di ripartizione (isolatori e RABS) con riferimento all'isolatore in azienda e all'impianto HVAC asservito; la linea di ripartizione in generale (washing machine - tunnel di depirogenazione - isolatore - coding station); test SAT di convalida per l'installazione di isolatore e impianto HVAC; sviluppo e convalida del ciclo di decontaminazione con VHP; conti di ottimizzazione dell'inertizzazione della camera di riempimento.
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2

Ceci, Alessandro. « Tecniche di demolizione controllata : una panoramica sull’uso dell’esplosivo nelle demolizioni civili ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11646/.

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Résumé :
In questo studio si è prima fatta una panoramica sulle tecniche di demolizione esistenti, sia controllate che non, elencandone i vantaggi e gli svantaggi, per poi passare, nel terzo capitolo, ad una descrizione dettagliata delle tecniche a demolizione controllata, soffermandosi in particolare sull’utilizzo dell’esplosivo e vagliandone le varie metodologie ed applicazioni. 8 In particolare dell’uso dell’esplosivo come tecnica di demolizione è stata vista la teoria ne supporta l’uso, dal dimensionamento delle cariche nei vari casi di utilizzo, al calcolo e prevenzione dei possibili effetti indesiderati. Infine, nel quarto capitolo, la teoria è stata messa in pratica in un esempio applicativo, sviluppandone tutte le fasi che precedono l’atto della demolizione vera e propria, dalle fasi pre-progettuali di raccolta dei dati necessari, al controllo di possibili interferenze e disturbi arrecati agli ipotetici edifici confinanti.
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3

Urbinati, Sabrina. « Sintesi e caratterizzazione di polimeri anfifilici a struttura controllata mediante ATRP ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7657/.

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Résumé :
Sono stati sintetizzati diversi copolimeri con struttura a blocchi o di tipo statistico aventi struttura e pesi medi molecolari controllati utilizzando polimerizzazioni radicaliche viventi (ATRP). Questi polimeri solitamente esibiscono proprietà superiori rispetto a polimeri con struttura non controllata e alta polidispersità. Alcuni dei polimeri sono stati ottenuti polimerizzando un monomero metacrilico sintetizzato tramite esterificazione di una miscela commerciale costituita da alcoli alifatici a diversa lunghezza di catena. Per fare ciò è stata studiata la polimerizzazione controllata di monomeri metacrilici a diverso peso molecolare, dimostrando che la reattività dipende dalla lunghezza della catena laterale. I nuovi copolimeri ottenuti sono stati caratterizzati tramite 1H-NMR, DSC, TGA, GPC ed IR.
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4

Fava, Elia. « Sintesi di nuovi copolimeri a struttura controllata per inibire la formazione d'idrati ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9052/.

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Résumé :
Durante i processi di estrazione può avvenire la formazione spontanea d’idrati di gas naturali, i quali, agglomerandosi, possono ostruire le tubazioni. Inibire la formazione degli idrati è quindi di fondamentale importanza al fine di prevenire danni ambientali ed economici. In questo contesto abbiamo ritenuto interessante sintetizzare diversi copolimeri a struttura controllata con lo scopo di utilizzarli come inibitori d’idrati. In particolare, dopo aver ottimizzato la sintesi dell’omopolimero costituente il primo blocco mediante ATRP, questo è stato utilizzato come macroiniziatore per la successiva copolimerizzazione di tre altri monomeri a diversa polarità. L’efficienza d’inibizione di tutti i derivati copolimerici ottenuti è stata testata e confrontata con quella di additivi commerciali attualmente in uso mediante DSC.
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5

Dika, Emi <1975&gt. « Trattamento chirurgico dei tumori cutanei con la chirurgia microscopicamente controllata di Mohs ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1670/1/emi_dika_tesi.pdf.

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6

Dika, Emi <1975&gt. « Trattamento chirurgico dei tumori cutanei con la chirurgia microscopicamente controllata di Mohs ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1670/.

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7

Valentini, Federica <1982&gt. « Sviluppo di impianti ceramici biomimetici a porosità controllata per la rigenerazione del tessuto osseo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2817/1/valentini_federica_tesi.pdf.

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Résumé :
La presente ricerca si inquadra nell’ambito della risoluzione dei problemi legati alla chirurgia ossea, per la cura e la sostituzione di parti di osso in seguito a fratture, lesioni gravi, malformazioni e patologie quali osteoporosi, tumori, etc… Attualmente la progettazione di impianti per le sostituzioni/rigenerazioni ossee richiede che i materiali sviluppati siano in grado di “mimare” la composizione e la morfologia dei tessuti naturali, in modo da generare le specifiche interazioni chimiche esistenti nei tessuti dell’organismo con cui vengono a contatto e quindi di biointegrarsi e/o rigenerare l’osso mancante nel miglior modo possibile, in termini qualitativi e quantitativi. Per lo sviluppo di sostituti ossei porosi sono state sperimentate 2 tecnologie innovative: il freeze-casting ed il foaming. Gli impianti ceramici realizzati hanno presentano una dimensione dei pori ed un’interconnessione adeguata sia per l’abitazione cellulare che per la penetrazione dei fluidi fisiologici e la vascolarizzazione. In particolare l’elevata unidirezionalità nei campioni ottenuti mediante freeze-casting si presenta molto promettente poiché fornisce cammini guida che migliorano la vascolarizzazione dell’impianto e l’abitazione cellulare in tempi rapidi e nella parte più interna dello scaffold. D’altra parte, la tecnologia del foaming ha permesso l’ottenimento di materiali apatitici ad alta porosità multidimensionale ed interconnessa con proprietà meccaniche implementate rispetto a tipologie precedenti e, lavorabili dopo sinterizzazione mediante prototipazione rapida. Per questo motivo, questi materiali sono attualmente in corso di sperimentazione, con risultati preliminari adeguati promettenti per un’applicazione clinica, come sostituti ossei di condilo mandibolare, sito estremamente critico per gli sforzi meccanici presenti. È stata dimostrata la possibilità di utilizzare lo scaffold ceramico biomimetico con la duplice funzione di sostituto osseo bioattivo e sistema di rilascio in situ di ioni specifici e di antibiotico, in cui la cinetica di rilascio risulta fortemente dipendente dalle caratteristiche chimico-fisico morfologiche del dispositivo (solubilità, area di superficie specifica,…). Per simulare sempre di più la composizione del tessuto osseo e per indurre specifiche proprietà funzionali, è stata utilizzata la gelatina come fase proteica con cui rivestire/impregnare dispositivi porosi 3D a base di apatite, con cui miscelare direttamente la fase inorganica calcio-fosfatica e quindi realizzare materiali bio-ibridi in cui le due fasi contenenti siano intimamente interagenti. Inoltre al fine di ridurre gli innumerevoli problemi legati alle infezioni ossee alcuni dei materiali sviluppati sono stati quindi caricati con antibiotico e sono state valutate le cinetiche di rilascio. In questa maniera, nel sito dell’impianto sono state associate le funzioni di trasporto e di rilascio di farmaco, alla funzione di sostituzione/rigenerazione ossee. La sperimentazione con la gelatina ha messo in luce proprietà posatamente sfruttabili della stessa. Oltre a conferire allo scaffold un implementata mimesi composizionale del tessuto osseo, ha infatti consentito di aumentare le proprietà meccaniche, sia come resistenza a compressione che deformazione. Unitamente a quanto sopra, la gelatina ha consentito di modulare la funzionalità di dispensatore di farmaco; mediante controllo della cinetica di rilascio, tramite processi di reticolazione più o meno spinti.
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8

Valentini, Federica <1982&gt. « Sviluppo di impianti ceramici biomimetici a porosità controllata per la rigenerazione del tessuto osseo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2817/.

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Résumé :
La presente ricerca si inquadra nell’ambito della risoluzione dei problemi legati alla chirurgia ossea, per la cura e la sostituzione di parti di osso in seguito a fratture, lesioni gravi, malformazioni e patologie quali osteoporosi, tumori, etc… Attualmente la progettazione di impianti per le sostituzioni/rigenerazioni ossee richiede che i materiali sviluppati siano in grado di “mimare” la composizione e la morfologia dei tessuti naturali, in modo da generare le specifiche interazioni chimiche esistenti nei tessuti dell’organismo con cui vengono a contatto e quindi di biointegrarsi e/o rigenerare l’osso mancante nel miglior modo possibile, in termini qualitativi e quantitativi. Per lo sviluppo di sostituti ossei porosi sono state sperimentate 2 tecnologie innovative: il freeze-casting ed il foaming. Gli impianti ceramici realizzati hanno presentano una dimensione dei pori ed un’interconnessione adeguata sia per l’abitazione cellulare che per la penetrazione dei fluidi fisiologici e la vascolarizzazione. In particolare l’elevata unidirezionalità nei campioni ottenuti mediante freeze-casting si presenta molto promettente poiché fornisce cammini guida che migliorano la vascolarizzazione dell’impianto e l’abitazione cellulare in tempi rapidi e nella parte più interna dello scaffold. D’altra parte, la tecnologia del foaming ha permesso l’ottenimento di materiali apatitici ad alta porosità multidimensionale ed interconnessa con proprietà meccaniche implementate rispetto a tipologie precedenti e, lavorabili dopo sinterizzazione mediante prototipazione rapida. Per questo motivo, questi materiali sono attualmente in corso di sperimentazione, con risultati preliminari adeguati promettenti per un’applicazione clinica, come sostituti ossei di condilo mandibolare, sito estremamente critico per gli sforzi meccanici presenti. È stata dimostrata la possibilità di utilizzare lo scaffold ceramico biomimetico con la duplice funzione di sostituto osseo bioattivo e sistema di rilascio in situ di ioni specifici e di antibiotico, in cui la cinetica di rilascio risulta fortemente dipendente dalle caratteristiche chimico-fisico morfologiche del dispositivo (solubilità, area di superficie specifica,…). Per simulare sempre di più la composizione del tessuto osseo e per indurre specifiche proprietà funzionali, è stata utilizzata la gelatina come fase proteica con cui rivestire/impregnare dispositivi porosi 3D a base di apatite, con cui miscelare direttamente la fase inorganica calcio-fosfatica e quindi realizzare materiali bio-ibridi in cui le due fasi contenenti siano intimamente interagenti. Inoltre al fine di ridurre gli innumerevoli problemi legati alle infezioni ossee alcuni dei materiali sviluppati sono stati quindi caricati con antibiotico e sono state valutate le cinetiche di rilascio. In questa maniera, nel sito dell’impianto sono state associate le funzioni di trasporto e di rilascio di farmaco, alla funzione di sostituzione/rigenerazione ossee. La sperimentazione con la gelatina ha messo in luce proprietà posatamente sfruttabili della stessa. Oltre a conferire allo scaffold un implementata mimesi composizionale del tessuto osseo, ha infatti consentito di aumentare le proprietà meccaniche, sia come resistenza a compressione che deformazione. Unitamente a quanto sopra, la gelatina ha consentito di modulare la funzionalità di dispensatore di farmaco; mediante controllo della cinetica di rilascio, tramite processi di reticolazione più o meno spinti.
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9

Montecchiari, Leonardo. « Progettazione e valutazione sperimentale di una piattaforma di mobilità controllata per UAV-aided sensor networks ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19131/.

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Résumé :
Con “mobilità controllata” s’intende la tecnica attraverso la quale si utilizzano veicoli (droni/rover) sprovvisti di equipaggio ed in grado di controllare in maniera autonoma la propria posizione. Molte applicazioni della mobilità controllata fanno riferimento a scenari nel quale il veicolo a guida autonoma funge da collettore dati raccolti da installazione di sensori a terra. Questo elaborato presenta Sybelius, un piattaforma di mobilità controllata per UAV-aided sensor networks. È stato progettato un sistema di controllo autonomo per "Unmanned Aerial Vehicle" (UAV), in grado di eseguire delle intere "Missioni" di volo con lo scopo di raccogliere dati da sensori a terra. La sperimentazione è stata effettuata in ambiente outdoor usando un drone "manned" ed equipaggiandolo di apposito coordinatore di bordo e di modulo per l'acquisizione dati dai sensori a terra. Sono stati eseguiti test sperimentali relativi alla direzionalità, distanza e potenza della comunicazione drone-sensore, alla precisione del puntamento verso la coordinata GPS del sensore a terra e all'efficienza energetica in fase di comunicazione, volo stazionario e volo continuo.
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10

Collina, Alberto. « Rischio residuale e scenari di inondazione controllata nel comparto idraulico Secchia - Panaro del fiume Po ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/103/.

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Livres sur le sujet "Controllata"

1

Pesucci, Stefania Pacchi. L'amministrazione controllata. Milano : A. Giuffrè, 2004.

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2

Bonsignori, Angelo. L' amministrazione controllata. Padova : CEDAM, 1989.

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3

Quatraro, Bartolomeo. Manuale dell'amministrazione controllata. [Milano] : IPSOA, 1985.

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4

Manovre di fantasia controllata. Roma : Officina, 2004.

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5

Scarano, Giovanni. L'amministrazione controllata dei beni ereditari. Padova : CEDAM, 2000.

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6

Blandini, Mario. La procedura di amministrazione controllata. Milano : A. Giuffrè, 1999.

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7

Piemontese, Maria Emanuela. Capire e farsi capire : Teorie e tecniche della scrittura controllata. Napoli : Tecnodid, 1996.

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8

Piemontese, Maria Emanuela. Capire e farsi capire : Teorie e tecniche della scrittura controllata. Napoli : Tecnodid, 1996.

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9

Piemontese, Maria Emanuela. Capire e farsi capire : Teorie e tecniche della scrittura controllata. Napoli : Tecnodid, 1996.

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10

Piemontese, Maria Emanuela. Capire e farsi capire : Teorie e tecniche della scrittura controllata. Napoli : Tecnodid, 1996.

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Chapitres de livres sur le sujet "Controllata"

1

De Reede, R. H. « Lotta Controllata E Integrata Nei Paesi Bassi ». Dans Integrated Crop Protection, 158–61. CRC Press, 2020. http://dx.doi.org/10.1201/9781003079033-40.

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Actes de conférences sur le sujet "Controllata"

1

Berthaut, Florent, et Alex Jones. « ControllAR ». Dans ISS '16 : 2016 ACM International Conference on Interactive Surfaces and Spaces. New York, NY, USA : ACM, 2016. http://dx.doi.org/10.1145/2992154.2992170.

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2

Jones, Alex, et Florent Berthaut. « ControllAR ». Dans ISS '16 : 2016 ACM International Conference on Interactive Surfaces and Spaces. New York, NY, USA : ACM, 2016. http://dx.doi.org/10.1145/2992154.2998580.

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3

Wang, Xuan, Ronghong Jin, Pei-Yuan Qin et Can Ding. « Low RCS Transmitarray Using Phase Controllabe Rasorber ». Dans 2021 IEEE International Symposium on Antennas and Propagation and USNC-URSI Radio Science Meeting (APS/URSI). IEEE, 2021. http://dx.doi.org/10.1109/aps/ursi47566.2021.9704697.

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4

Silva, Madalena Pinto da. « Guardare oltre il tempo ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7958.

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Résumé :
È nostra convinzione che gli argomenti della dissoluzione del luogo contribuiscono a ideare una città che va aggiungendo architetture atopici, architetture dove si può manifestare più facilmente la spettacolarità delle sue forme, e dove la rottura spaziale della città diventa più evidente. D'altra parte, la difesa dell’anti-storicità del processo creativo architettonico, nel confronto con la città e la sua architettura in nome del progresso e del futuro, crea le forme di rottura e di disagio e dà forza ad una nuova visione puramente funzionalista. Oggi l'architettura appare come controllata d’altre aree del sapere, manifestandosi, tuttavia, esuberante nelle sue forme, in un’autonomia illusoria, e prigioniera di presupposti che le superano e svalutano. L'architettura contemporanea deve chiamare di nuovo a sé il concetto di continuità e permanenza, della prospettiva di creare nuove memorie e di contribuire alla definizione di riferimenti collettivi che possano edificare le forme della nostra storia attuale, e le forme di una città in crescita che oggi è già difficile da identificare. Siamo preoccupati, tuttavia, in un altro ordine, l'ordine che possiamo trovare attraverso esempi che mostrano una sequenza 'genomica', una struttura che stabilisca la continuità dei fatti che hanno determinato la città e che la hanno configurato in molti modi, nel corso della sua storia. In un processo dicotomico di causa ed effetto, la città contemporanea può anche vedere la sua forma descritta con la precisazione della forma dei suoi spazi pubblici (Il suo design e la sua posizione – una grammatica operativa), ma anche con il rapporto e i legami tra loro, (un ordine – una sintassi efficiente). We are convinced that the arguments surrounding the dissolution of place tend toward the materialization of a city which continues to amass atopic architectures, architectures that facilitate the spectacularism of their forms and where the spatial rupture of the city becomes more discernible. On the other hand, the vindication of the architectural creative process as anti-historical creates forms of rupture and discomfort, and empowers a new, merely functionalist, vision. Today architecture is seen as subsidiary to other branches of knowledge, and, despite its exuberant forms, it retains an illusory autonomy, confined by assumptions that surpass and depreciate it. Contemporary architecture must reclaim the notion of perpetuity and permanence, so as to create new memories and contribute to the maintenance of collective references that solidify our current history’s forms and the forms of a growing city increasingly difficult to identify. We are interested in the order that we can find by way of examples that feature a ‘genomic’ sequence, a structure capable of establishing the continuity of facts that throughout history have determined and configured the city in so many ways. By means of a dichotomous cause and effect process, we may also describe the contemporary city’s form by clarifying the form of public spaces (their design and position – an operative grammar) and the relation and articulation between public spaces (an order – an efficient syntax).
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5

Yuan, R. K., Z. P. Gu et H. Yuan. « Studies of controllabe colour change properties of polyaniline film ». Dans International Conference on Science and Technology of Synthetic Metals. IEEE, 1994. http://dx.doi.org/10.1109/stsm.1994.834714.

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6

Kaplan, A. E., et P. L. Shkolnikov. « High-intensity subfemtosecond sub-cycle pulses, solitons and shock waves via cascade SRS and "EM-bubbles" generation ». Dans Applications of High Field and Short Wavelength Sources. Washington, D.C. : Optica Publishing Group, 1997. http://dx.doi.org/10.1364/hfsw.1997.the28.

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Résumé :
We review here our recent work on the formation of extremely powerful near- and subfemtosecond (sub- fs ) pulses based on two new principles: □ The phase-locking [1] of multiple components of stimulated cascade Raman scattering (CSRS), that can produce an almost periodic train of powerful sub- fs pulses, with pulses as short as ~ 0.2 fs and spaced by ~ 8 fs . □ The generation of powerful "EM-bubbles" (EMBs) [2], unipolar very short solitary pulses of EM-radiation propagating in a gas of two-level or classically nonlinear atoms. This effect can generate a single EMB, or a few EMBs with controllabe parameters, easily separable into individual EMBs.
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7

Wong, Yong-Seng, Kuo-Bin Liu, Jiann-Fuh Chen et Hui-Wen Liang. « Design a novel nine level AC to DC multilevel inverter based on FPGA controllar ». Dans 2014 IEEE International Power Electronics and Application Conference and Exposition (PEAC). IEEE, 2014. http://dx.doi.org/10.1109/peac.2014.7038027.

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8

Cecchini, Arnaldo, et Maria Rita Schirru. « L’esplosione urbana : un fenomeno a molte dimensioni ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7972.

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Résumé :
Il mondo sta diventando un mondo di città. Un fenomeno incessante e che si svolge a velocità crescente è quello dell’esplosione urbana che spesso si manifesta come sprawl, ma che non è solo sprawl. Far fronte al fenomeno dell’esplosione urbana non è semplice, anche perché non è un solo fenomeno, ma fenomeni diversi per morfologia e per cause. E allora non vi è una sola soluzione per controllare l’esplosione urbana, come ripete il mantra della “città compatta” come l’unica e un po’ vaga soluzione. Governare l’esplosione urbana vuol certamente dire accrescere la densità e concentrare le aree urbanizzate, ma questo può essere fatto solo comprendendo le specificità dei diversi fenomeni e identificando la “cura” corretta, con un atteggiamento progettuale lungimirante. Come pianificare una nuova via per rendere possibile lo sviluppo di questi territori, pensando alle interazioni e ai legami tra i diversi livelli, le diverse funzioni, le diverse popolazioni, ma anche fra piano e progetto? Si può partire dal presupposto che sia possibile ridurre gli effetti negativi del periurbano pur conservandone e valorizzandone i vantaggi, ricercando dei “compromessi”, attraverso l’individuazione di una serie di strumenti urbanistici coadiuvati da misure economico-fiscali. La pianificazione urbanistica non può, da sola, governare il fenomeno periurbano, perché le convenienze in gioco sono numerose e in capo ad una moltitudine di soggetti diversi; quindi si deve operare, oltre che sugli strumenti urbanistici, anche su quelli economico-fiscali, proponendo un riordino del sistema fiscale, integrato nella pianificazione urbanistica ed ambientale delle città. Proveremo a indicare come The world is today a “world of cities”. In this world there is phenomenon that is an incessant phenomenon, that occurs at an increasing speed: the urban explosion, that is sprawl, ma not only sprawl. To cope with this phenomenon is not easy, mainly because it is not a single phenomenon, but a set of related phenomena, different for morphology and different in causes. Then there is not a sole solution to control the urban explosion, as it is told by the rather simplistic mantra of the compact city. The control of the urban explosion needs to increase density and concentrate urbanization, but we can operate this control only if we understand the diversity of phenomena to identify the right treatment, designing with far-sightedness, How to design and plan a new way to allow a development of these territories, looking at the interaction between the different levels of governance, the different functions, the different populations? Uno starting point could be that it is possible to reduce the negative effects of suburbanization, maintaining the advantages, finding a “compromise” when needed; it implies to combine planning regulations with fiscal end economical measures. Urban and territorial planning cannot govern the sub-urbanisation by itself: we have a complex game with a lot of diverging actors; we must integrate planning and fiscal systems. We’ll try to say how.
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Rapports d'organisations sur le sujet "Controllata"

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Research Institute (IFPRI), International Food Policy. 2011 Indice globale della fame La Sfida della fame : controllare le impennate e'leccessiva volatilita dei prezzi alimentari. Washington, DC : International Food Policy Research Institute, 2011. http://dx.doi.org/10.2499/9780896299405itaghi2011.

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