Littérature scientifique sur le sujet « Contro resistenza »

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Articles de revues sur le sujet "Contro resistenza"

1

Neri, Serneri Simone. « Guerra, guerra civile, liberazione La Toscana nella crisi del fascismo e dello Stato nazionale 1943-1944 ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 265 (juin 2012) : 535–51. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-265001.

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Résumé :
Cosa significň per la Toscana l'esperienza della guerra, della guerra civile e della Resistenza? Quale fu l'apporto della Toscana alla ricostruzione dello Stato nazionale dopo la crisi innescata dal crollo del fascismo? L'articolo risponde a questi interrogativi ripercorrendo sinteticamente l'impatto della guerra sul consenso al regime in Toscana, l'occupazione tedesca e il ricorso della Rsi alla guerra civile, intesa come violenza sistematica contro avversari e popolazione civile per fondare un nuovo ordine politico. Si evidenziano le peculiaritŕ della regione nel contesto della guerra nella penisola, perché essa fu retroterra del fronte e ciň accelerň notevolmente le dinamiche dell'occupazione e della Resistenza. Si sottolineano il radicamento del partigianato nelle specifiche condizioni del rapporto cittŕ-campagna e il parallelo affermarsi del Comitato toscano di liberazione nazionale, anche grazie alla scelta decisiva dell'autogoverno e dell'insurrezione, una scelta di grande rilievo nella ancora breve storia del movimento di Resistenza. Quelle esperienze aprirono una prospettiva di liberazione sociale e culturale e furono determinanti, al di lŕ del consenso piů o meno esteso, per infrangere i tradizionali assetti moderati e fondare una nuova identitŕ regionale.
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2

Olivi, Alessandra. « Oltre il parco e l'orto urbano. Spazio pubblico in movimento e nuovi immaginari urbani ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 98 (juillet 2012) : 60–72. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-098005.

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Résumé :
Nei processi di produzione dello spazio urbano trovano espressione non solo le forme del potere, ma anche quelle del contro-potere. La cittŕ pianificata si trasforma in incubatrice di azioni civiche di resistenza che, dando vita a nuovi spazi ibridi, destabilizzano il paesaggio urbano. Č questo il caso dell'esperienza del Huerto del Rey Moro di Siviglia che si analizza nel presente contributo. Qui, l'allestimento di orti urbani comunitari risponde a una nuova modalitŕ di spazio pubblico che, coniugando il metabolismo ambientale a quello sociale, contribuisce a plasmare nuovi immaginari urbani.
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Melis, Guido. « LA CONTINUITÀ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ». Il Politico 251, no 2 (3 mars 2020) : 308–30. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.250.

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Résumé :
"Continuità" e "pausa", sono le parole chiave dell'amministrazione italiana, la prima generalmente prevalente sulla seconda. Ma in più di 150 anni, nonostante la continuità, ci sono state numerose interruzioni. Il modello della Legge Cavour (1853) è stato subito frammentato dalla creazione di uffici speciali, nuove funzioni e servizi collaterali. Il ridotto numero di dipendenti crebbe notevolmente nel tempo. La conoscenza tecnica a volte accompagnava la cultura burocratica dominante. Nacquero le amministrazioni "di guerra"; poi, con il fascismo, il parastato, le corporazioni, la burocrazia del Partito crebbe. Le principali caratteristiche della pubblica amministrazione furono le seguenti: la continuità degli uomini nel passaggio dal regime alla democrazia, ma anche le rotture, come quelle della Cassa per il Mezzogiorno e dell'Ente nazionale idrocarburi (ENI); le innovazioni del centro-sinistra (rottura) contro la tradizione (continuità); i successivi tentativi di riforma contro la resistenza dell'apparato. La continuità vince? Tuttavia, l'Europa, la digitalizzazione e le trasformazioni strutturali degli Stati agiscono come nuove fratture.
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Bevilacqua, Emiliano, Davide Borrelli et Marialuisa Stazio. « Giochi di verità, cultura manageriale e soggettività. Per una microfisica delle resistenze in ambito accademico ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 160 (août 2021) : 134–56. http://dx.doi.org/10.3280/sl2021-160007.

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Résumé :
Quando si parla di trasformazione in senso manageriale dell'istruzione superiore si fa riferimento a un complesso di innovazioni normative e organizzative - dalla diversificazione competitiva fra strutture accademiche all'uso di indicatori di performance; dalla valutazione amministrativa e standardizzata della ricerca al ricorso a sistemi di premialità - miranti a gestire l'università secondo criteri di efficienza aziendale e di accountability. Con il presente lavoro abbiamo inteso indagare le implicazioni che la managerializzazione dell'ambiente universitario genera nell'ethos del ricercatore, le pressioni cui sottopone la sua deontologia professionale e le reazioni che suscita. In particolare, la nostra ricerca ha inteso esplorare quei focolai di esperienze, di pratiche del sé, di contro-condotte e resistenze che si sono espresse in appelli, iniziative editoriali, movimenti che, a partire da una base locale, hanno conquistato per brevi periodi un rilievo nazionale. Seguendo una metodologia di tipo qualitativo e attraverso il ricorso alle interviste abbiamo individuato tre nuclei discorsivi: la critica del dispositivo centralizzato della valutazione e del management accademico, la resistenza attraverso la forma movimento e i processi di soggettivazione e, infine, la salienza di un punto di vista di genere trasversale ad entrambe queste dimensioni.
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Divino, Federico. « FUGGIRE DALLA CITTÀ : SUL RUOLO DELL’ANTROPIZZAZIONE E DELL’AREA URBANA NELLA FORMAZIONE DELLA PRATICA ASCETICA NELL’ANTROPOLOGIA BUDDHISTA. » Rivista Italiana di Antropologia Applicata 8, no 2 (novembre 2022) : 79–102. http://dx.doi.org/10.32054/2499-1848-2022-2-4.

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Abstract: Nel presente articolo si intende analizzare antropologicamente il ruolo della città nella pratica ascetica buddhista, e di come la realtà urbana abbia significativamente contribuito alla formazione di certe idee buddiste che permangono ancora nella modernità, seppur in forma diversa. Il ruolo conflittuale che il buddhismo proponeva in una battaglia contro l’antropizzazione si è infatti evoluto in un adattamento nello spazio urbano che mantiene però tratti di resistenza nei confronti di un certo ordine costituito. Tale conformazione ha origini molto antiche, e dev’essere dunque indagata anche in relazione alla formazione del primo buddhismo. Keywords: buddhismo e antropizzazione, ascesi e spazio urbano, città e meditazione, antropologia del buddhismo
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Pastori, Bianca. « Resistenza, rappresaglia e memoria di paese Robecco sul Naviglio, 20 e 21 luglio 1944 ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 264 (mars 2012) : 385–405. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-264003.

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Résumé :
Il 20 e 21 luglio 1944, in seguito all'uccisione di un soldato tedesco da parte di un gruppo di giovani partigiani, il piccolo paese di Robecco sul Naviglio (Milano) e le campagne circostanti subiscono una dura rappresaglia. Nel saggio l'autrice ripercorre le vicende di quelle giornate e la strutturazione della memoria dei fatti nel corso dei decenni successivi. Apparentemente il paese reagisce seguendo uno schema rintracciabile in analoghi casi di rappresaglia contro la popolazione civile nel corso della seconda guerra mondiale in Italia, dando vita a una memoria non perfettamente in linea con quella nazionale e istituzionale, specialmente per quanto riguarda la valutazione del ruolo dei partigiani. Eppure, anche attraverso l'intervento delle istituzioni locali (le amministrazioni comunali e la Chiesa), la comunitŕ giunge, nel dopoguerra, a una narrazione condivisa; essa č parziale, reticente e semplificata, ma, contribuendo a confermare il senso di coesione interno al paese, riesce a impedire il verificarsi di lacerazioni simili a quelle riscontrate altrove.
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Jaitin, Rosa. « La violenza nei legami fraterni e coniugali - la sedia vuota ». INTERAZIONI, no 2 (juillet 2010) : 90–100. http://dx.doi.org/10.3280/int2010-002008.

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Résumé :
Quando i legami di coppia e i legami fraterni (vale a dire i legami della stessa generazione) si confrontano con delle esperienze di rottura non simbolizzate, provocano degli effetti di siderazione psichica nella trasmissione transgenerazionale, che si riattualizzano durante la pubertŕ e/o l'adolescenza dei figli. In questo caso, all'interno dei legami coniugali e fraterni, la sofferenza narcisistica identitaria viene esacerbata e la violenza intrafamiliare emerge come forma di resistenza e di lotta contro il crollo psichico, effetto di una trasmissione non trasformata attraverso l'apparato mentale. Lo svolgimento di una terapia familiare psicoanalitica e l'analisi dei processi transferali e controtransferali permette di comprendere come il trauma all'interno della filiazione fissa i legami in un triangolo di rivalitŕ.
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Mira, Roberta. « Razzie di uomini per il lavoro nella Germania nazista. Una messa a punto sul caso italiano ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 266 (septembre 2012) : 80–95. http://dx.doi.org/10.3280/ic2012-266004.

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Résumé :
Durante la seconda guerra mondiale, lo sfruttamento di milioni di lavoratori stranieri, anche italiani, da parte della Germania nazista, oltre a costituire una condizione indispensabile per sostenere lo sforzo bellico, rappresentň uno dei cardini del sistema di dominio messo in atto dal Terzo Reich in Europa. Dopo una breve disamina delle dimensioni del fenomeno e della storiografia, l'autrice si concentra sul caso italiano, focalizzando l'attenzione sul tema dei rastrellamenti di civili da impiegare come manodopera. Rastrellamenti operati dai tedeschi nell'estate-autunno del 1944 specialmente in prossimitŕ del fronte, che spesso avvennero in connessione con stragi di civili e operazioni condotte contro la Resistenza. Il prelievo forzato di lavoratori e la loro deportazione in Germania sono dunque da inserire e analizzare nel piů generale contesto di guerra e violenza perpetrate a danno della popolazione nell'Italia occupata dai nazisti fra il 1943 e il 1945.
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Girardi, Giacomo. « Il mito della neutralitŕ violata. Lotta politica e rivolta in armi nelle Pasque veronesi ». IL RISORGIMENTO, no 1 (juin 2016) : 55–80. http://dx.doi.org/10.3280/riso2016-001003.

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Résumé :
L'articolo torna sulle Pasque veronesi, la rivolta cittadina di Verona contro i francesi del 1797, episodio a lungo rimasto confinato nell'ambito della storia municipale e da qualche tempo riscoperto, ma in una chiave identitaria dallo scarso rilievo storiografico. Avvalendosi di documenti d'archivio e di fonti a stampa coeve, si propone di accostare la controrivoluzione veronese alla caduta di Venezia. La spontaneita della rivolta di plebe viene cosi limitata e si insiste sull'esistenza di un progetto politico, orientato dal ceto dirigente della Serenissima, per tagliare i rifornimenti all'esercito francese e costringerlo a ripiegare. Le Pasque veronesi sarebbero cosi una manovra concertata a Venezia da un gruppo interno al Senato, che considerava inutile insistere sulla neutralita e chiamava alle armi per allontanare la minaccia francese. Il mito di una Venezia pacifica e ingiustamente tradita da Bonaparte viene cosi largamente ridimensionato a vantaggio di una lettura nella quale gruppi politici della Serenissima giocarono la carta della resistenza in armi all'arrivo dei francesi.
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Del Prete, Simeone. « Il Comitato di Solidarietà Democratica tra difesa processuale e recupero politico nel processo alla Resistenza. Il caso giudiziario dell'eccidio di Oderzo ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 298 (juin 2022) : 114–43. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298011.

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Résumé :
Il saggio intende proporre una riflessione sul rapporto tra il Pci e gli ex-partigiani processati tra anni Quaranta e Cinquanta per il coinvolgimento in azioni connesse alla lotta di liberazione o in episodi di violenza postbellica. Più nello specifico, l'articolo suggerisce nuove ipotesi interpretative sull'assistenza giudiziaria ed extragiudiziaria garantita dal Pci a questi ultimi nel periodo del centrismo degasperiano. Attraverso un percorso di indagine condotto sui documenti del Comitato di Solidarietà Democratica, l'organizzazione politico-giuridica fondata su impulso del Fronte popolare allo scopo di garantire assistenza ai militanti inquisiti, l'autore riflette sulla natura delle pratiche adottate per il contrasto al "processo alla Resistenza" e sulle questioni politiche che il fenomeno ingener. in seno al partito e all'opposizione socialcomunista. La riflessione, incentrata sulla dimensione nazionale della congiuntura, si avvale del caso di studio del processo celebrato tra il 1950 e il 1957 contro i responsabili dell'"eccidio di Oderzo", l'esecuzione sommaria, avvenuta tra l'aprile e il maggio 1945, di oltre un centinaio di presunti appartenenti alle forze armate della Repubblica sociale italiana.
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Thèses sur le sujet "Contro resistenza"

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Fiumicelli, Claudia. « Poesia come strumento di lotta contro il franchismo attraverso la canción protesta (dalla resistenza alla transizione democratica) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9472/.

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Résumé :
L'obiettivo di questo studio è stato quello di tracciare il percorso e gli elementi che hanno caratterizzato il fenomeno della Canción Protesta, ascrivibile al più ampio movimento della Canción Popular, nel tardo franchismo, partendo dalle origini di tale fenomeno, riconducibili alla nascita della Nova Cançó catalana negli anni Cinquanta. Si ritiene che il ruolo della musica nel contesto relativo al nostro studio, sia una chiave fondamentale per ottenere un nuovo tipo di interpretazione della storia politica, sociale e soprattutto culturale della Spagna. Generalmente quello musicale, non è un ambito al quale viene fatto riferimento quando ci addentriamo nell'analisi di determinati momenti storici, mentre, come abbiamo potuto constatare dal nostro studio, i fenomeni e i movimenti musicali sono di grande aiuto per comprendere l'evoluzione degli eventi e della storia di un Paese.
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Frasson, Ilaria. « Nuove strategie antimicrobiche contro rilevanti patogeni umani ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426592.

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Résumé :
Despite a century of often successful prevention and treatment efforts, infectious diseases remain an important global problem in public health, causing over 13 million deaths each year. This work has been developed on two areas of major concern nowadays: HIV-1 infection and emerging antimicrobial resistance. The first part of this thesis focused on the definition of the biological role of the dimerization of Nef, HIV-1 accessory protein. This function has been reported to take place in vivo, neveretheless it hasn’t been well characterized yet. We believe that the inihibition of Nef oligomerization may become an innovative and successful antiviral therapy. For this reason, we screened two different libraries of small molecules and peptides, to discover compounds hindering Nef-Nef interaction in vitro. The characterization of the viral protein aminoacidic residues taking part in the interaction with the compounds will provide precise indications about the dimerization surface. This region has not been identified unambiguously yet. Moreover, the administration of small molecules to HIV-1 infected cells will shed light on the effects of Nef dimerization inhibition on the viral life and infectious cycle. The second part of this work, aimed at determining the prevalence of fluoroquinolone resistance in Enterobacteriaceae samples, within our region. We focused our attention on the recently discovered plasmid-mediated mechanisms (PMQR). In the recent years, PMQR have spread rapidly all over the world, causing serious health concern, as they are often linked to both quinolone resistance and ESBL, giving rise to multi-resistant strains. Our study proved the large diffusion of these resistance determinants in the North East Italy. Furthermore, as the identification of new effective antimicrobial drugs is gaining more and more importance recently, we analysed the pharmacological activity and the mechanism of action of simocyclinone (SD8), a new antibiotic. SD8 has been demonstrated to have a broad spectrum of action, affecting both Gram positive and Gram negative bacterial species, so SD8 is likely to become a new antitopoisomerase drug.
Nonostante l’ultimo secolo sia stato caratterizzato da un’intensa ed efficace attività di prevenzione e trattamento farmacologico, l’incidenza delle patologie di origine infettiva, che causano la morte di 13 milioni di individui ogni anno, continua a destare forte preoccupazione, rimanendo uno dei problemi maggiori per la sanità pubblica mondiale. Il lavoro svolto in questa tesi è stato sviluppato su due argomenti di rilevante interesse in questo periodo, le infezioni da HIV-1 e la diffusione della resistenza ai farmaci antimicrobici. La prima parte del lavoro ha analizzato il ruolo biologico della dimerizzazione di Nef, proteina accessoria di HIV-1, funzione già dimostrata avvenire in vivo, ma finora non approfonditamente caratterizzata. Ritenendo che l’inibizione della formazione di oligomeri possa essere un’innovativa e promettente strategia antivirale, sono stati selezionati composti chimici e piccoli peptidi, che interferiscono con l’interazione Nef-Nef in vitro. L’analisi dei residui amminoacidici della proteina oggetto di studio, coinvolti nel legame ai composti, darà precise indicazioni sulla regione coinvolta nella formazione degli oligomeri, regione ancora non definita dai precedenti lavori presenti in letteratura. Inoltre, la somministrazione delle molecole a cellule infettate dal virus HIV-1, rivelerà quali siano le conseguenze dell’inibizione della dimerizzazione di Nef sul ciclo infettivo virale. La seconda parte del lavoro ha, invece, riguardato la determinazione della prevalenza della resistenza ai fluorochinoloni negli isolati di Enterobacteriaceae all’interno della nostra regione. Sono stati presi in considerazione i meccanismi di resistenza mediati da plasmide (PMQR). Si tratta di tipologie di resistenza recentemente descritte, ad ampia e rapida diffusione in tutto il mondo, spesso in correlazione con ESBL (Extended Spectrum Beta Lactamase), che stanno destando notevole preoccupazione in ambito clinico. Lo studio svolto ha rivelato che si tratta di plasmidi largamente diffusi anche nella nostra regione, che in molti casi veicolano resistenza a più classi di antibiotici, ad esempio chinoloni e beta-lattamici. Vista, inoltre, l’importanza di individuare nuove efficaci molecole ad attività antimicrobica, è stata analizzata l’attività farmacologica e il meccanismo d’azione dell’antibatterico simociclinone (SD8). È stato dimostrato che SD8 abbia un ampio spettro d’azione, agendo sia su ceppi batterici Gram positivi che Gram negativi, e sia un buon candidato per lo sviluppo di un nuovo farmaco antitopoisomerasico.
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Cicci, Federica <1994&gt. « La mobilitazione delle donne cinesi nella Guerra di Resistenza contro il Giappone (1937-1945) : nuovi modelli di attivismo femminile ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13933.

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Résumé :
La seguente ricerca intende esaminare il ruolo che ebbero le donne durante la Guerra di Resistenza contro il Giappone (1937-1945) e la loro significativa partecipazione, valutando quanto sia stato importante questo ruolo, quanto abbia indirizzato una certa direzione o cambiato quello che poteva essere il destino tradizionale femminile. La loro importanza viene ancora parzialmente ignorata, eppure svolsero un compito fondamentale in quegli anni. Con l’inizio della guerra, le donne cinesi si rifiutarono di essere “lasciate indietro” rispetto agli uomini e agirono in alleanza di nazionalisti e comunisti per creare una Resistenza del tutto femminile, affermandosi su molti fronti di lavoro sociale e militare. L’elaborato presenta i principali modelli di servizio a cui le donne presero parte durante la Resistenza, ovvero come membri del Corpo Nazionale al fronte; infermiere volontarie e professionali; educatrici di orfani di guerra, con particolare riferimento alla provincia di Guangdong grazie al lavoro di Wu Jufang; promotrici del PCC per la mobilitazione di massa nelle zone rurali. Se da un lato le donne nazionaliste operarono maggiormente nella cura dei bambini orfani di guerra e in soccorso ai soldati feriti, quelle comuniste, invece, lavorarono nelle zone rurali per mobilizzare le donne contadine. Tuttavia, entrambe, uscendo dal loro piccolo mondo domestico, si mobilitarono per la salvezza nazionale e il loro lavoro servì da finestra su cui il genere plasmò i significati di guerra e costruzione di nazione nella Cina moderna, offrendo allo stesso tempo l’opportunità di ridiscutere i valori sociali e i ruoli tradizionali delle donne.
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4

Suárez, Barreiro Jovanna Marcela. « Evaluación de la capacidad de los aceites esenciales en la prevención y control de la mastitis en bovinos ». Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2019. http://hdl.handle.net/10803/669432.

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Résumé :
La mastitis bovina es la enfermedad de mayor impacto económico para la industria lechera. Siendo el Staphylococcus aureus uno de los principales agentes patógenos involucrados, algunas de estas cepas son resistentes a los antimicrobianos β-lactámicos haciendo más difícil el control y tratamiento de esta enfermedad ocasionando grandes pérdidas económicas para los productores. La Organización Mundial de la Salud ha declarado la resistencia a los antibióticos como una de las mayores amenazas a la salud humana, la seguridad alimentaria y el desarrollo. El objetivo de esta investigación fue evaluar el uso de aceites esenciales para la prevención y control de la mastitis bovina en Cundinamarca – Colombia mediante el desarrollo de tres fases: 1.Una fase preliminar para la obtención, caracterización de principales componentes y evaluación de la citotoxicidad de los aceites esenciales de Thymus vulgaris (L), Lippia origanoides (Mill) y Lippia citriodora (L'He'r.); 2. Una fase in vitro que evaluó la actividad antimicrobiana, la sinergia de la mezcla de estos aceites esenciales y determinó la concentración mínima bactericida del género Staphylococcus spp (N=80) y S. aureus Oxacilina- resistente (n=15) mediante la técnica de disco de Kirby-Bauer (Bernal & Guzman, 1984) y la técnica de micro dilución en caldo (CLSI, 1999). Y una tercera fase in vivo que contempló tres etapas: diagnóstico de los hatos lecheros, formulación de un sellador de barrera para bovinos a base de aceites esenciales y evaluación a través de dos estudios: un estudio preventivo (N=14 pezones) y un estudio control de mastitis (N=33 pezones) realizado en un total de 12 animales comparado frente a sellador a base de una solución yodófora comercial en el grupo de control. Para el análisis estadístico se calcularon los tamaño de la muestra con GRANMO 7.12. paquete estadístico IBM SPSS y se concluyó la diferencia significativa a un p<0.05. Los principales compuestos caracterizados son limoneno, neral y geranial, y el timol, responsables de la capacidad antimicrobiana. La citotoxicidad de estos aceites, determinada con el bioensayo de toxicidad de Artemia (Meyer, y otros, 1982) está en un rango CL50 10-19 µg/ml, comparando con la CL50 y dosis de otros agentes microbianos como Triclosan e Itroconazol, son poco tóxicos y seguros. En la evaluación de la actividad antimicrobiana, se concluye que existen diferencias significativas en la sensibilidad de las cepas de Staphylococcus spp. aisladas frente a los aceites esenciales de Lippia citriodora (AEC) y Thymus vulgaris (AET) mostrando una actividad antimicrobiana (p < 0.05), así como una sensibilidad de estas cepas frente al Cloranfenicol y una resistencia a la Clindamicina (p < 0.05). El Staphylococcus aureus presenta mayor resistencia frente a los antibióticos convencionales sin embargo mantiene la sensibilidad frene a los aceites esenciales de Lippia citriodora y Thymus vulgaris. Igualmente, se concluye que existen efecto sinérgico de la mezcla de aceites esenciales (75% AEC /25% AET) que potencia su actividad antimicrobiana optimizando su eficiencia terapéutica (p < 0.05). La concentración mínima bactericida (CBM) de la mezcla (75% AEC /25% AET) fue determinada en 2.5% efectiva para el 92.5 % de las muestras (n=80). En los estudios In vivo que evaluaron la prevención y control de la mastitis bovina se concluye con un nivel de confianza del 95%, que no existen diferencias significativas entre el grupo sellador a base de aceites esenciales y el sellador a base de la solución yodófora. Es decir, alcanza a ser igualmente efectivo que el producto comercial. Por lo anterior, se concluye que los aceites esenciales evaluados son capaces de inhibir el crecimiento de los microorganismos predominantes de la mastitis en bovinos y son una posible estrategia para su prevención y control.
Bovine mastitis is the disease with the most significant economic impact for the dairy industry. Being the Staphylococcus aureus one of the primary pathogens involved, some of these strains are resistant to β-lactam antimicrobials making it more difficult to control and treat this disease, causing high economic losses for producers. The World Health Organization has declared antibiotic resistance as one of the greatest threats to human health, food security, and development. The objective of this research was to evaluate the use of essential oils for the prevention and control of bovine mastitis in Cundinamarca - Colombia through the development of three phases: 1. A preliminary phase for obtaining, characterization of principal components and evaluation of cytotoxicity of the essential oils of Thymus vulgaris (L), Lippia origanoides (Mill) and Lippia citriodora (L'He'r.); 2. An in vitro phase that evaluated the antimicrobial activity, the synergy of the mixture of these essential oils and determined the minimum bactericidal concentration, compared to isolated strains of clinical cases of mastitis in the region, of the genus Staphylococcus spp (N = 80) and S. aureus Oxacillin-resistant (n = 15) through the Kirby-Bauer disc technique (Bernal & Guzman, 1984) and the broth micro dilution technique (CLSI, 1999). And a third phase in vivo that contemplated three stages: diagnosis of dairy herds, formulation of a barrier sealant for bovines based on essential oils and evaluation through two studies: a preventive study (N = 14 nipples) and a study control (N = 33 nipples) performed on a total of 12 animals with control groups treated with sealant based on a commercial iodophor solution. For the statistical analysis, the sample size was calculated with GRANMO 7.12, and the IBM SPSS statistical package, and the significant difference was concluded at p <0.05. The main compounds characterized according to the analytical method for the characterization of essential oils, gas chromatography, and mass spectrometry, are limonene, neral, and geranial, and thymol, responsible for antimicrobial capacity. The cytotoxicity of these oils, determined with the Artemia toxicity bioassay (Meyer, et al., 1982) is in a 10-19 µg / ml LC50 range, compared with the LC50 and doses of other microbial agents such as Triclosan and Itraconazole, are less toxic and safe. On the other hand, in the evaluation of antimicrobial activity, it is concluded that there are significant differences in the sensitivity of Staphylococcus spp. isolated against the essential oils of Lippia citriodora (AEC) and Thymus vulgaris (AET) showing an antimicrobial activity (p <0.05), as well as a sensitivity of these strains against Chloramphenicol and resistance to Clindamycin (p <0.05). Staphylococcus aureus exhibits greater resistance against conventional antibiotics, great it maintains sensitivity to the essential oils of Lippia citriodora and Thymus vulgaris. Likewise, it is concluded that there is a synergistic effect of the mixture of essential oils (75% AEC / 25% AET) that enhances its antimicrobial activity optimizing its therapeutic efficiency (p <0.05). The minimum bactericidal concentration (CBM) of the mixture (75% AEC / 25% AET) was determined in 2.5% effective for 92.5% of the samples (n = 80). In the In vivo studies that evaluated the prevention and control of bovine mastitis, it is concluded with a 95% confidence level, that there are no significant differences between the sealant group based on essential oils and the sealer based on the iodophor solution. That is, it becomes equally effective as the commercial product. Therefore, it is concluded that the essential oils evaluated are capable of inhibiting the growth of the more relevant microorganisms of mastitis in cattle and are a possible strategy for their prevention and control.
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Håkansson, Emelie. « Smitthantering av resistenta bakterier : En fallstudie av ett svenskt universitetssjukhus ». Thesis, Linköpings universitet, Institutionen för klinisk och experimentell medicin, 2013. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:liu:diva-93668.

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Résumé :
Smittsamma sjukdomar kostar det svenska samhället enorma summor varje år. Behandlingen av smittade patienter har tidigare uppskattats till 5-10 miljarder svenska kronor årligen. Vidare estimeras de förebyggande åtgärderna kosta samhället runt en miljard svenska kronor. Detta betyder att det finns en ekonomisk drivkraft för att reducera antalet smittade patienter inom vården, speciellt de fall som är orsakade av resistenta bakterier. Samtidigt pågår det en debatt om resistenta bakterier och antibiotikaförbrukningen i både forskning och media. Resistenta bakterier kan bli ett hot mot vår framtid om vi inte minskar antibiotikaförbrukningen och vidtar åtgärder för att förhindra smittspridning. Om antalet personer som blir smittade av resistenta bakterier kan reduceras minskar även antibiotikaförbrukningen som i sin tur leder till att färre bakterier utvecklar ett resistensmönster för antibiotika. Detta betyder att det är viktigt att studera och effektivisera hanteringen av smittsamma patienter.   För att reducera antalet smittade patienter måste förebyggande åtgärder vidtas och smittkällan måste kartläggas vid ett upptäckt fall av en smitta. Svensk sjukvård arbetar idag aktivt med smitthantering. Detta begrepp omfattar upptäckt, kontroll och spårning av smitta. Uppdragsgivaren till detta examensarbete, Cambio Healthcare Systems, saknar en fullständig bild över hur smitthanteringen egentligen går till på ett sjukhus. Deras målsättning är att utveckla ett IT-system som kan underlätta smitthanteringsprocessen. Denna studie syftar till att kartlägga informationsflödet vid smitthanteringsprocessen och identifiera de inblandade aktörernas ansvarsområden och skyldigheter enligt regelverket. Vidare syftar arbetet till att presentera åtgärdsförslag som kan minska de identifierade riskerna och effektivisera smitthanteringsprocessen av resistenta bakterier.   För att kartlägga smitthanteringsprocessen genomfördes en fallstudie av ett svenskt universitetssjukhus under våren 2013. Aktörer som studerades var det mikrobiologiska laboratoriet, vårdhygien, smittskyddsenheten, smittskyddsinstitutet samt läkare och sjuksköterskor vid två avdelningar på sjukhuset. Datainsamlingen består av intervjuer, observationer och dokument.   Resultatet av fallstudien visade att smitthanteringsprocessen är ett komplext system med ett omfattande informationsflöde. Huvudaktörerna är vårdhygien, sjukvårdspersonalen och det mikrobiologiska laboratoriet. De är viktiga eftersom deras praktiska handlande är avgörande för att smitthanteringen genomförs. Smittskyddsenheten är inblandad till viss del, men tillhör inte huvudaktörerna. Studien visade även att smittskyddsinstitutet inte hade någon framträdande roll i smitthanteringsprocessen av resistenta bakterier på sjukhuset.   Ansvarsfördelningen är till viss del styrd av smittskyddslagen och enligt denna lag har den behandlande läkaren en central roll i processen. I verkligheten är läkarens roll mindre framträdande vid smittspårningen, vanligtvis delegerar läkaren uppgifter till sjuksköterskor eller till vårdhygien. Mycket av kommunikationen mellan aktörerna är muntlig och detta innebär att ett flertal risker kan uppstå. Vid identifieringen av risker för hela processen konstaterades det att de flesta risker kan uppstå på grund av den mänskliga faktorn, ofta i kombination med användandet av ett otillräckligt datasystem. Åtgärdsförslagen för att effektivisera processen fokuserar därför på att minimera de identifierade riskerna med hjälp av framtida IT-system.   Slutsatsen av studien är att det finns ett stort behov av IT-lösningar för att effektivisera smitthanteringsprocessen av resistenta bakterier. Min rekommendation är att Cambio Healthcare Systems AB bör fokusera på att utveckla ett system för att digitalisera arkiveringen av beläggningslistorna och spåra patientflöden tillbaka i tiden i Cosmic då detta är ett starkt önskemål från kunderna. En annan viktig åtgärd är att utveckla smittspecifika checklistor som visas på datorn i samband med att läkaren får ett positivt provsvar. Slutligen rekommenderar jag Cambio Healthcare Systems AB att utveckla ett smittlarm som kan integreras med deras befintliga whiteboardtavla som nyligen lanserades.
Infectious diseases are a major cost item for the Swedish society. The treatment of infected patients has previously been estimated to 5-10 billion SEK annually and preventive actions cost the Swedish society around one billion SEK every year. Therefore, there are strong economic incentives to reduce the number of infected patients in care, particularly cases caused by resistant bacteria. There is an ongoing debate in both media and research about bacterial resistance and antibiotic consumption. Resistant bacteria can be a threat to our future if we do not reduce the consumption of antibiotics and take measure against infection spreading. If it is possible to reduce the number of resistant bacteria infected patients in the future it enables a decline in antibiotic consumption. This in turn leads to a decreased quantity of bacteria that is able to develop a resistance pattern to antibiotic. Thus, it is highly motivated to study and streamline the process of infection control.   Preventive measures must be taken and the source of the infection must be identified in order to reduce the number of infected patients. The Swedish health care sector is currently working actively with infection control. The concept of infection control encloses the detection, the control and the tracing of the infection. The requestor of this master thesis, Cambio Healthcare Systems AB, does not have a complete picture of the process of the infection control. Their goal is to develop an IT system to facilitate the process of infection control. This study aims to map the information flow of the process and to identify the involved actors’ field of responsibility and obligations according to the law. Further, this thesis aims to present action proposals that can reduce the identified risks and streamline the infection control of resistant bacteria.   A case study of a Swedish university hospital was performed in the spring of 2013 in order to map the process of infection control. The investigated actors were the microbiological laboratory, the local health protection unit (Vårdhygien), the unit of infection control at a regional level (Smittskyddsenheten), the Swedish Institute of Infectious Disease Control (Smittskyddsinstitutet) and physicians and nurses at two hospital departments. The data collection consists of interviews, observations and documents.   The result of this case study shows that the process of infection control is a complex system with an extensive flow of information. The main actors are the local health protection unit, the microbiological laboratory and the medical staff. Their practical actions are essential for the process of infection control. The unit of infection control at a regional level is involved to some extent, but does not belong to the main actors. Furthermore, the study showed that the Swedish Institute of Infectious Disease Control does not have a prominent role in the process at the hospital.   The division of responsibilities is to some extent controlled by the law. According to the law, the physician in charge has a central role in the process of infection control. However, the physician’s role in reality is less prominent. Usually, the physician delegates the tasks to the other actors such as nurses or to the local health protection unit. The communication between the actors is mainly oral and this can cause risks. Most of the identified risks occurred due to human error, often in combination with use of an insufficient IT-system. Therefore, the proposed actions to streamline the process focus on minimizing the identified risks with help of future IT solutions.   The conclusion of this study is that there is a strong demand for IT solutions to streamline the process of infection control of resistant bacteria. My recommendation is that Cambio Healthcare Systems AB should focus on developing a system to digitalize the archiving of the occupancy lists, which also enables tracing the flow of patients back in time. This is a request from several health care professionals. Another important proposed action is to develop a checklist that is specific for every infection disease. Simultaneously as the physician receives the positive test results, this checklist will appear on the physician’s screen. Finally, I recommend Cambio Healthcare Systems AB to develop an alarm to infection diseases that can be integrated with their existing whiteboards that were recently introduced to the market.
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Antonio, Fiorentino. « Antibiotic resistance in stream : monitoring, modeling and effluent control by photocatalytic disinfection ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/1874.

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Résumé :
2013-2014
Since the 1940s, the ever-increasing use of antibiotics for human, veterinary and agricultural purposes, contributes to their continuous release into the environment due to incomplete metabolism or due to disposal of unused antibiotics. The concern for the release of antibiotics into the environment isrelated to the development of antibiotic resistance genes (ARGs) and bacteria (ARB), which reduce the therapeutic potential against human and animal pathogens. Urban wastewater treatment plant (UWWTP) effluents, hospital discharges, livestock farms represent today the major contamination sources of surface water from antibiotics and ARB. The consequence is that antibiotics, exerting selective pressure, may facilitate the selection of ARB or the acquisition of resistance genes by horizontal transfer. The aim of this work was to investigate the spread of ARB in the environment, particularly in water system, as well as to minimize the related risk through the investigation of effective wastewater disinfection methods. Accordingly, experimental activity was addressed to (i) the monitoring of ARB in river, (ii) modelling ARB fate in river and (iii) minimize ARB release in river through effective wastewater disinfection. [edited by author]
XIII n.s.
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Yusta, Rodrigo Mercédès. « La resistencia armada contra el régimen de Franco en Aragon (1940-1952) ». Paris 8, 2000. http://www.theses.fr/2000PA082027.

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Résumé :
La présente thèse est consacrée à l'étude de la guérilla espagnole de l'après-guerre dans la région d'Aragon pendant les années comprises entre 1940 et 1952. L'étude analyse la guérilla espagnole dans une perspective comparée par rapport à d'autres phénomènes de résistance antifasciste dans le contexte européen. La comparaison avec la France est la plus pertinente, pas seulement à cause de la ressemblance de ces deux mouvements de résistance, français et espagnol, mais aussi car la Résistance française fut en grande partie l'embryon du mouvement de résistance espagnol. Ceci n'est pas valable pour toute la péninsule ibérique, puisque dans d'autres zones, l'apparition de la guerilla est contemporaine de la guerre elle-même. Mais ça l'est pour le cas de l'Aragon : dans cette région, la guérilla apparut à la suite de la libération de la France et des invasions de guérilleros par les Pyrénées en octobre 1944. . .
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Soares, Pedro Luiz Martins. « Estudo do controle biológico de fitonematóides com fungos nematófagos / ». Jaboticabal : [s.n.], 2006. http://hdl.handle.net/11449/102317.

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Résumé :
Resumo: O interesse pelo controle biológico de nematóides vem aumentando ano após ano, estimulado pelas crescentes restrições ao uso de agrotóxicos. Entre os agentes do controle biológico de nematóides, os fungos predadores vêm se destacando, dada a facilidade de crescimento em meios artificiais e substratos diversos e a comprovada eficácia. No presente estudo, confirmou-se que espécies de Arthrobotrys e de Monacrosporium estão entre os fungos nematófagos mais comuns nos solos do Brasil. Esses fungos crescem em subprodutos da agroindústria, potencializando a formulação desses agentes a baixo custo e pode tornar-se o recurso mais vantajoso para o manejo de nematóides em cultivos de hortifrutigranjeiros em volta de centros urbanos. Bagaço de cana misturado com farelo de arroz, na proporção de 2:1, é um substrato adequado à formulação de fungos nematófagos. Para o cultivo de alface, uma única aplicação, antes do plantio, é suficiente para o manejo dos nematóides. A adição de formulações dos fungos ao substrato para a produção de mudas pode facilitar a utilização desse recurso, e formulações contendo mais de uma espécie com habilidades predatórias diferentes, incluindo parasitos de ovos, podem ser mais eficazes que formulações de uma única espécie. A especificidade dos fungos dificulta o comércio de formulações desses agentes, dado o risco de comprometimento à credibilidade dos produtos, se formulações não-específicas para os nematóides que ocorrem em certas áreas, forem utilizadas. Por conseguinte, as formulações desses agentes são mais adequadas para a distribuição assistida, já que os nematóides que ocorrem nos locais onde serão empregadas, podem ser previamente identificados.
Abstract: The interest in the biological control of nematodes is increasing year after year, stimulated by the increasing restrictions to the use of chemical defensives. Among the agents for the biological control of nematodes, the predators fungi have become the group of higher interest since they grow easily on different kinds of material and they also present known efficacy. In the present study, it was demonstrated that species of Arthrobotrys and Monacrosporium are among the most common nematophagous fungi in Brazilian soils. These fungi grow on by-products of the agroindustry, making formulations of these agents of low cost and can become the most advantageous resource for the nematode control in vegetable production areas around urban centers in Brazil. Sugar cane bagasse mixed with rice bran in the ratio of 2:1 is an adequate substratum for the formulation of nematophagous fungi. For the lettuce culture, only one application, before the planting date, is enough for the control of nematodes. The addition of fungi to the substratum for the production of seedlings in nurseries can facilitate the use of this resource. Formulations containing more than one species with different predatory abilities, including egg parasites, can be more efficient than formulations with only one species. The specificity of the fungi makes difficult the commerce of formulations of these agents, since the risk of unsuccessful use can put down the credibility on the products, if non-specific formulations for the nematodes that occur in certain areas are used. Therefore, the formulations of these agents are more suitable for attended distribution, since the nematodes that occur in places where the formulation will be used can be previously identified.
Orientador: Jaime Maia dos Santos
Coorientador: José Carlos Barbosa
Banca: Clélia Aparecida Iunes Lapera
Banca: Marineide Mendonça Aguillera
Banca: Carlos Amadeu Leite de Oliveira
Banca: Júlio César Galli
Doutor
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9

Ibarra, Varas Claudio. « El gobierno de lo vulnerable. Control biopolítico y resistencia desde la herida-cuerpo ». Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2022. http://hdl.handle.net/10803/673909.

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Résumé :
Este trabajo tiene como objetivo principal analizar la emergencia y los usos del concepto de vulnerabilidad en base a dos vectores principales, a saber, el vector económico-social y el vector crítico. Esta consideración nos revela un modo específico de intervención de lo social en la actualidad por medio de una racionalidad que se expresa en lo que hemos llamado el gobierno de lo vulnerable. Para poder dar cuenta de este modo de gobierno exploraremos cuatro elementos que le dan su consistencia: en primer lugar, atenderemos al marco epistemopolítico que lo hace posible, que está dado por una racionalidad basada en el riesgo y en las políticas seguritarias que se han venido desarrollando con la modernidad, diagramando modos de vida que están determinados por el dato, el cálculo y la evaluación, convirtiendo a la vulnerabilidad en uno de los indicadores biopolíticos más importantes de la actualidad. En segundo lugar, analizaremos la transformación que se da a nivel social y subjetivo por el que se traspasan los costos del desarrollo a los individuos, privatizando lo social y produciendo procesos de responsabilización individual que van a hacer del crédito y la deuda uno de los dispositivos de control más importantes. En tercer lugar, a la vez que el gobierno de lo vulnerable se ha ido consolidando, vemos aparecer una dimensión crítica que hace suyo el concepto de vulnerabilidad adoptando una posición completamente distinta a la anterior al ponerla en contacto con el cuerpo y la herida, para desde ahí interrogar y criticar las formas de efectuación de la violencia contemporánea y, al mismo tiempo, plantear una politización a partir del reconocimiento de la vulnerabilidad. Finalmente, este trabajo explora las posibilidades de esta politización de la vulnerabilidad tomando en cuenta su relación con la resistencia, lo cual realizaremos de manera crítica. Abordar el gobierno de lo vulnerable nos exige realizar un análisis que piensa la tensión y el traslape que se da entre la dimensión biopolítica de la vulnerabilidad y la dimensión crítica de esta, lo que resulta absolutamente problemático. Insistir en esta tensión nos hará des-cifrar aquello que se clasifica como una vida vulnerable, haciendo que nos preguntemos acerca del modo por el que ciertas vidas son producidas como vidas vulnerables; esta cuestión nos lleva inevitablemente a pensar la perspectiva ontológica que define al ser vulnerable, en donde vemos desplegarse una serie de tecnologías que configuran históricamente la ontología. En este sentido, el estudio del gobierno de lo vulnerable lo hacemos por medio de un doble movimiento, uno que mira hacia el pasado para identificar ahí su emergencia, su gobierno y su negación, y otro movimiento que, teniendo en cuenta este pasado, lo actualiza como una política de la vulnerabilidad-resistencia.
The main objective of this dissertation is to analyze the emergence and uses of the concept of vulnerability, based upon two principal vectors: the social-economic vector and the critical vector. This idea reveals a specific mode of intervention of the social in the actual world, through a rationality that expresses itself in what we have called the government of the vulnerable. In order to describe this form of government we will explore four elements that provide it with its consistence: first, we will investigate the epistemological-political frame that makes it possible, which is given by a rationality based upon risk and securitization policies that have been developed throughout modernity, outlining ways of life which are determined by data, calculus and evaluation, thus turning vulnerability into one of most important biopolitical markers we have nowadays. Second, we will analyze the transformation that takes place at a social level and a subjective level, through which the costs of development are transferred to individuals, privatizing the social and producing the processes of individual responsibility, which result in credit and debt being the most relevant control devices. Third, once the government of the vulnerable has been consolidated, we see the apparition of a critical dimension which makes the concept of vulnerability its own, hence taking on a completely different position in relation to the former by putting it in contact with the body and the wound. From there, it interrogates and criticizes the forms of effectuation of contemporary violence and, at the same time, presents a politization that comes from the recognition of vulnerability. Finally, this work explores the possibilities that come from the politization of vulnerability, considering its relationship with resistance. This exploration is done in a critical manner. The approach towards the government of the vulnerable demands that we develop an analysis which thinks about the tension and the overlap that take place between the biopolitical dimension of vulnerability and its critical dimension. It is important to note that this analysis results highly problematic. Insisting on this tension will lead us to de-cipher what is classified as a vulnerable life, making us question the mode by which certain lives are produced as vulnerable; this matter will inevitably make us think about the ontological perspective that defines the vulnerable being, where we see the unfolding of a series of technologies that historically configure this ontology. In this sense, the study of the government of the vulnerable is done by means of a double movement: one that explores the past in order to identify its emergence, its government and its denial, and another movement, which, taking the past into account, brings it to the present as a policy of vulnerability-resistance.
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10

Gómez, Albentosa Ferran. « El magisterio contra Franco. De la resistencia a la acción colectiva (1965-1978) ». Doctoral thesis, Universidad de Alicante, 2016. http://hdl.handle.net/10045/56865.

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Livres sur le sujet "Contro resistenza"

1

Saverio, Di Bella, et Garufi Anna M, dir. Resistenza ieri e oggi contro il fascismo e contro la mafia. Cosenza, Italy : L. Pellegrini, 1989.

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2

Amerigo, Sallusti, dir. La "lunga" resistenza operaia contro il fascismo : 1922-1945. Varese : Edizioni Arterigere-Essezeta, 2007.

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3

Pontiggia, Giancarlo. Contro il romanticismo : Esercizi di resistenza e di passione. Milano : Medusa, 2002.

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4

Pontiggia, Giancarlo. Contro il romanticismo : Esercizi di resistenza e di passione. Milano : Medusa, 2002.

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5

Frisoli, Giovanna. La "lunga" resistenza operaia contro il fascismo : 1922-1945. Varese : Edizioni Arterigere-Essezeta, 2007.

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6

author, Cracolici Fabrizio, dir. Il dialogo per la pace : Pedagogia della resistenza : contro ogni razzismo. Milano : Mimesis, 2014.

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7

Pietra, Antonio. Guerriglia e contro guerriglia : Un bilancio militare della Resistenza, 1943-1945. Valdagno (Vicenza) : G. Rossato, 1997.

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8

Ceccato, Egidio. Patrioti contro partigiani : Gavino Sabadin e l'involuzione badogliana della Resistenza delle Venezie. Sommacampagna, Verona : Cierre, 2004.

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9

Galen, Clemens August, Graf von, 1878-1946 et Pius XII Pope 1876-1958, dir. Un vescovo contro Hitler : Von Galen, Pio XII e la resistenza al nazismo. Cinisello Balsamo (Milano) : San Paolo, 2006.

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10

Garneri, Giuseppe. Tra rischi e pericoli : Fatti e testimonianze nel periodo della Resistenza, della liberazione e della persecuzione contro gli Ebrei. 2e éd. Pinerolo : Alzani, 1985.

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Chapitres de livres sur le sujet "Contro resistenza"

1

Marcocci, Giuseppe. « Missionari contro il Concilio : la resistenza ai decreti tridentini negli imperi iberici di età moderna ». Dans Mediterranean Nexus 1100-1700, 461–77. Turnhout : Brepols Publishers, 2018. http://dx.doi.org/10.1484/m.mednex-eb.5.110885.

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2

Cristancho Ardila, Marco Aurelio. « Resistencia inducida contra las enfermedades ». Dans Enfermedades del cafeto en Colombia, 42–47. Cenicafé, 2003. http://dx.doi.org/10.38141/10791/0025_4.

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Résumé :
La resistencia inducida tiene como base la activación de los mecanismos de defensa natural de las plantas antes de la llegada del patógeno. Esta inducción de resistencia se lleva a cabo con agentes bióticos y abióticos, con microorganismos y con agentes químicos sintéticos. En café se han desarrollado varios trabajos utilizando diversos microorganismos no patógenos o patógenos atenuados para tratar de inducir resistencia contra la roya /Hemileia vastatrix/. Dentro de los tratamientos que se han ensayado con este propósito están las formulaciones comerciales con /Bacillus thuringiensis/, aislamientos de la bacteria /Pseudomonas/ spp., urenidiosporas de /H. vastatrix/ inactivadas térmicamente y extractos crudos de células de la bacteria /Xanthomonas campestris/.
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3

Gaitán, Alvaro. « Resistencia genética a enfermedades ». Dans Enfermedades del cafeto en Colombia, 32–41. Cenicafé, 2003. http://dx.doi.org/10.38141/10791/0025_3.

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Résumé :
Entre las alternativas de manejo de enfermedades, además de los controles químico, biológico y cultural, se encuentra el control genético, que se refiere al uso de la resistencia a los patógenos y que ocurre de manera natural en las poblaciones. En plantas silvestres, la regeneración biológica y la diversidad genética impiden que un organismo afecte de manera significativa a la población ya que en estos ecosistemas se presenta un "equilibrio armónico", en el cual no predominan plantas con mayor resistencia, ni razas de patógenas con mayor virulencia.
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4

Abella-Díaz, Marlio, Mauricio Jiménez-Sosa, Carlos Augusto Ramírez-Cardona, Manuel Antonio Piamba, Luisa López-Monsalve, Julio Quiroga-Cardona et Claudia Patricia Flórez. « Evaluación regional de nuevas líneas mejoradas de café para conformar una variedad regional para la caficultura del Huila ». Dans Aplicación de ciencia tecnología e innovación en el cultivo del café ajustado a las condiciones particulares del Huila : Vol. 2. 2015-2021., 48–69. Cenicafé, 2021. http://dx.doi.org/10.38141/10791/0008_2.

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Résumé :
Se seleccionaron 13 líneas mejoradas resistentes a la roya, con excelentes características agronómicas, calidad física del grano y calidad en taza catalogada como especial, que pueden entrar a conformar las variedades comerciales vigentes. El departamento del Huila participó con el 43% de las pruebas regionales a nivel de país. El 93% de las líneas seleccionadas poseen mecanismos de resistencia contra la roya diferentes a los que poseen las variedades comerciales actuales, los cuales contribuirán a la durabilidad de la resistencia en las variedades comerciales actuales.
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Gil Vallejo, Luis Fernando. « Control químico de enfermedades ». Dans Enfermedades del cafeto en Colombia, 48–54. Cenicafé, 2003. http://dx.doi.org/10.38141/10791/0025_5.

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Résumé :
Para contrarrestar el impacto de las enfermedades en los cultivos es posible utilizar prácticas de manejo, biocontroladores, resistencia genética y productos químicos. Por su habilidad para reducir el daño económico a niveles aceptables, el método más común para controlar enfermedades es el uso de compuestos químicos que inhiben la germinación, crecimiento y multiplicación de los patógenos, o son letales a ellos. En este capítulo se hace presenta la clasificación de los fungicidas, épocas y formas de aplicación y las medidas de precaución al aplicarlos.
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6

Martínez López, Nerea, Adrián Pedreira et Míriam R. García. « Control predictivo basado en modelo como alternativa al modo de operación estándar en morbidostato ». Dans XLIII Jornadas de Automática : libro de actas : 7, 8 y 9 de septiembre de 2022, Logroño (La Rioja), 552–59. 2022e éd. Servizo de Publicacións da UDC, 2022. http://dx.doi.org/10.17979/spudc.9788497498418.0552.

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Résumé :
El morbidostato es un dispositivo de control asistido por ordenador diseñado para estudiar, en tiempo real, la dinámica fenotípica y genotípica de la adaptación y resistencia bacterianas. Dicho sistema incorpora un mecanismo encargado de activar o desactivar el flujo de cierta sustancia antimicrobiana hacia una serie de microreactores, dependiendo de mediciones en línea de la densidad óptica de la población, con el fin de mantener una concentración bacteriana estable en los diferentes cultivos. Así, por medio del componente de control, el morbidostato ejerce una presión constante sobre la selección de las bacterias y su resistencia a la sustancia antimicrobiana que se estudia. La ley de control a integrar en el morbidostato que se propone habitualmente en la literatura consiste en un algoritmo muy básico basado en dos reglas condicionales para determinar cuando se hace necesaria la incorporación de antimicrobiano al sistema. En este trabajo, se muestran dos resultados principales en este contexto: (1) desempeño de simulaciones para la extracción de condiciones bajo las cuales el control del morbidostato no logra estabilizar la población de microorganismos en la concentración objetivo y (2) el control, en tiempo real con estabilización rápida al punto de consigna, de la población bacteriana cuando se aplican técnicas de control predictivo basado en modelo.
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7

Quico », Francisco Martínez López «. El. « Lucha armada contra la dictadura franquista : cultura plural o cultura de partido único ». Dans Escrituras de la resistencia armada al franquismo, 199–211. Presses universitaires de Paris Nanterre, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.pupo.23452.

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« EL SURGIMIENTO DEL MOVIMIENTO DE RESISTENCIA AINU CONTRA LA DISCRIMINACIÓN RACIAL ». Dans La literatura de resistencia de las mujeres ainu, 111–60. El Colegio de México, 2008. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv3f8pkp.8.

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9

Gautier N’dah-Sekou, Virginie. « El cementerio, el monumento, el museo : lugares de memoria de la resistencia armada contra el franquismo ». Dans Escrituras de la resistencia armada al franquismo, 169–86. Presses universitaires de Paris Nanterre, 2017. http://dx.doi.org/10.4000/books.pupo.27655.

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10

Gallego, Mar. « RESISTENCIA, INTERDEPENDENCIA Y SANACIÓN EN LA LITERATURA AFROESPAÑOLA CONTEMPORÁNEA : ». Dans Voces disidentes contra la misoginia. Nuevas perspectivas desde la sociología, la literatura y el arte, 529–42. Dykinson, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv36k5c25.34.

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Actes de conférences sur le sujet "Contro resistenza"

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MERCADO, C. G., I. FLORES et A. DURÁN. « EVALUACIÓN DE LA RESISTENCIA A LA FLEXIÓN EQUIVALENTE DEL CONCRETO DE ALTA RESISTENCIA REFORZADO CON FIBRAS SINTÉTICAS PARA APLICACIONES ESTRUCTURALES ». Dans XV CONGRESO LATINO-AMERICANO DE PATOLOGÍA DE CONSTRUCCIÓN - XVII CONGRESO DE CONTROL DE CALIDAD EN LA CONSTRUCCIÓN. ALCONPAT INTERNACIONAL, 2019. http://dx.doi.org/10.21041/conpat2019/v1cc50.

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Gianecini, Ricardo Ariel, Noelia Cuenca, Melisa Gonzalez, Paula Cristaldo, Claudia Oviedo et Patricia Galarza. « Emergencia de aislamientos de neisseria gonorrhoeae con alta y baja resistencia a la azitromicina en Argentina ». Dans XIII Congresso da Sociedade Brasileira de DST - IX Congresso Brasileiro de AIDS - IV Congresso Latino Americano de IST/HIV/AIDS. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/dst-2177-8264-202133tl06.

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Résumé :
Actualmente, la azitromicina (AZM) en combinación con una cefalosporina de espectro extendido (ceftriaxona o cefixima) se recomienda como terapia empírica de primera línea para el tratamiento de la gonorrea. Sin embargo, la emergencia de aislamientos con baja (CIM: 2-8 μg/mL) y alta (CIM: 8805,256 μg/mL) resistencia a AZM pone en riesgo la efectividad de esta estrategia de tratamiento. El objetivo fue evaluar los fenotipos de resistencia y características epidemiológicas de aislamientos de N. gonorrhoeae con resistencia a AZM entre 2015-2019. Se estudiaron 4.037 aislamientos de N. gonorrhoeae. La CIM de los aislamientos se realizó de acuerdo al CLSI M07-A10. Datos epidemiológicos fueron relevados de la ficha epidemiológica de derivación al PROVSAG. Aislamientos con baja resistencia a AZM (CIM: 2-8 μg/mL) se incrementaron del 0,1% (2015) al 4,2% (2019) (p706,05). Además, aislamientos en 2018 (n=1) y 2019 (n=3) mostraron alta resistencia a AZM (CIM: 8805,256 μg/mL). Los aislamientos circularon mayormente en las provincias de Córdoba y Buenos Aires (CABA/provincia de Buenos Aires). En Córdoba el porcentaje de resistencia a AZM se incrementó del 2,8% (2016) al 10,8% (2019). Mientras que, en CABA se observó un incremento del 0,6% (2015) al 4,5% (2019) (p706,05). El 91,1% de los aislamientos correspondió a pacientes masculinos y el 8,9% femenino. Un 78,2% de los pacientes la edad fue <30 años. En Argentina, a partir del 2015 se observa un incremento de aislamientos con baja resistencia a AZM. Además, aislamientos con alta resistencia son evidenciados después de 15 años. Los aislamientos estuvieron circunscriptos a una acotada región geográfica. Sin embargo, en Córdoba el porcentaje de resistencia fue superior al 5% recomendado por la OMS para la utilización de un antimicrobiano como terapia empírica. Los hallazgos obtenidos sostienen la necesidad de una vigilancia continua de AZM, y la elaboración de estrategias de salud pública para el control de la diseminación de estos aislamientos.
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García Ruiz, F. Javier, Eduardo J. Moya de la Torre, Alfonso Poncela, Alexander Curiel Robles et Jordán Jiménez Rodríguez. « Control de un sistema de ventilación mediante LoopWin aplicando diversos métodos ». Dans Actas de las XXXVII Jornadas de Automática 7, 8 y 9 de septiembre de 2016, Madrid. Universidade da Coruña, Servizo de Publicacións, 2022. http://dx.doi.org/10.17979/spudc.9788497498081.0696.

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Résumé :
El objetivo de este trabajo es diseñar e implementar un controlador para un sistema de ventilación, el cual debe encontrarse en el interior de un maletín para mostrar su funcionamiento con fines puramente didácticos. A grandes rasgos, el sistema se compone de una resistencia alojada en el interior de un tubo de aluminio, la cual irradiará calor. En un extremo del tubo se sitúa un sensor de temperatura para conocer el valor de esta. En el extremo opuesto un ventilador. La temperatura deberá mantenerse regulada de la mejor forma posible según el valor de consigna que se haya seleccionado. Para conseguir este fin se usará un controlador comercial que pueda encontrarse habitualmente en la industria y que regulará tanto la potencia de la resistencia, como la velocidad del ventilador.
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MIRANDA-LEAL, O. S., E. A. NÚÑEZ-GUZMÁN, W. MARTÍNEZ-MOLINA, C. B. REYES-MORALES et M. A. MONDRAGÓN-ORNELAS. « RESISTENCIA AL CORTE EN ARCILLA DE SANTIAGO UNDAMEO, MÉXICO CON CAL ». Dans XV CONGRESO LATINO-AMERICANO DE PATOLOGÍA DE CONSTRUCCIÓN - XVII CONGRESO DE CONTROL DE CALIDAD EN LA CONSTRUCCIÓN. ALCONPAT INTERNACIONAL, 2019. http://dx.doi.org/10.21041/conpat2019/v1cc126.

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Леманова, Наталья. « Диазотрофные бактерии как объекты сельскоозяйственной биотехнологии ». Dans International symposium ”Actual problems of zoology and parasitology : achievements and prospects” dedicated to the 100th anniversary from the birth of academician Alexei Spassky. Institute of Zoology, Republic of Moldova, 2018. http://dx.doi.org/10.53937/9789975665902.85.

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Résumé :
The effect of bacterials strains Azotobacter chroococcum, Pseudomonas fluorescens, Bacillus subtilis and combination of them on the development of plants established. In experiment the plants are better development compared to the control. The production of various substance in metabolits of bacterials strains increase resistence of cucumbers and potatoes plants in relation to Melodoigine sp. and Fusarium sp.
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SCHIERLOH, M. I., R. F. SOUCHETTI et L. D. DEUSICH. « ESTUDIO ESTADÍSTICO DE APLICACIÓN DE LAS FÓRMULAS PROPUESTAS PARA PROYECTAR LA RESISTENCIA DEL HORMIGÓN ». Dans XV CONGRESO LATINO-AMERICANO DE PATOLOGÍA DE CONSTRUCCIÓN - XVII CONGRESO DE CONTROL DE CALIDAD EN LA CONSTRUCCIÓN. ALCONPAT INTERNACIONAL, 2019. http://dx.doi.org/10.21041/conpat2019/v1cc194.

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VILLCA, A. R., L. SORIANO, M. V. BORRACHERO, J. PAYÁ et J. M. MONZÓ. « ESTUDIO DE MORTEROS MIXTOS CAL/PUZOLANA-GEOPOLÍMERO : RESISTENCIA A COMPRESIÓN Y ABSORCIÓN DE AGUA ». Dans XV CONGRESO LATINO-AMERICANO DE PATOLOGÍA DE CONSTRUCCIÓN - XVII CONGRESO DE CONTROL DE CALIDAD EN LA CONSTRUCCIÓN. ALCONPAT INTERNACIONAL, 2019. http://dx.doi.org/10.21041/conpat2019/v2pat70.

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Plizzari, Giovanni, Michele Fasciolo, Antonio Conforti et RAUL LUIS ZERBINO. « Control de fisuración en vigas de hormigón armado reforzado con diferentes fibras ». Dans HAC2018 - V Congreso Iberoamericano de Hormigón Autocompactable y Hormigones Especiales. Valencia : Universitat Politècnica València, 2018. http://dx.doi.org/10.4995/hac2018.2018.5502.

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Résumé :
La incorporación de fibras al hormigón controla la propagación de fisuras dando lugar a incrementos en la resistencia residual y tenacidad del material. Cuando se incorporan en elementos estructurales de hormigón armado las fibras contribuyen a la resistencia al corte y favorecen el control en el ancho de fisuras con sus consecuentes ventajas en lo concerniente a la vida en servicio y la durabilidad del material. Este trabajo presenta los resultados de un estudio de la influencia del tipo y contenido de fibra sobre el control de fisuración en flexión en vigas de hormigón armado. Se estudió la distribución y propagación de fisuras en ensayos de flexión con cargas en cuatro puntos realizados sobre vigas de hormigón armado con una sección rectangular con 150 mm de arista y una luz entre apoyos de 840 mm. Se compara la respuesta de hormigones que incorporan diferentes contenidos de fibras de acero, macrofibras poliméricas y macrofibras de vidrio. Como referencia se realizaron ensayos de flexión en tres puntos sobre prismas entallados de 150 x 150 x 600 mm según norma EN14651 para la caracterización del hormigón con fibras y ensayos de compresión sobre cilindros. Los resultados obtenidos ponen en evidencia la contribución del tipo y contenido de fibras sobre el control de fisuras en flexión.DOI: http://dx.doi.org/10.4995/HAC2018.2018.5502
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Goya, Denise, Dionathan Nakamura et Routo Terada. « Acordo de Chave Seguro contra Autoridade Mal Intencionada ». Dans Simpósio Brasileiro de Segurança da Informação e de Sistemas Computacionais. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2011. http://dx.doi.org/10.5753/sbseg.2011.20578.

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Résumé :
Protocolos de acordo de chaves no modelo de criptografia de chave pública sem certificado permitem o estabelecimento de chaves secretas com autenticação, sem a necessidade de distribuição de certificados digitais e com nível de segurança maior que o alcançado por protocolos baseados em identidade. Neste artigo, propomos a extensão do modelo de segurança, tornando-o resistente a ataques de uma autoridade mal intencionada, que gera parâmetros do sistema de forma a criar atalhos para recuperação de chaves de sessão. Apresentamos um protocolo que é mostrado seguro nesse modelo estendido, com eficiência equivalente a de protocolos anteriores.
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RAMIREZ CARRANZA, V. A., C. LARA GOMEZ, J. D. MONTES DE OCA, D. I. LÓPEZ GOMEZ et J. A. VELÁZQUEZ PEREZ. « EVALUACIÓN DE LA RESISTENCIA MECÁNICA DEL CONCRETO HIDRÁULICO MODIFICADO CON ADICIÓN DE FIBRA DE PET ». Dans XV CONGRESO LATINO-AMERICANO DE PATOLOGÍA DE CONSTRUCCIÓN - XVII CONGRESO DE CONTROL DE CALIDAD EN LA CONSTRUCCIÓN. ALCONPAT INTERNACIONAL, 2019. http://dx.doi.org/10.21041/conpat2019/v2pat115.

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Rapports d'organisations sur le sujet "Contro resistenza"

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Perfil de riesgo de desastres por evento sísmico de Ecuador. Inter-American Development Bank, août 2020. http://dx.doi.org/10.18235/0002852.

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Résumé :
La gestión del riesgo de desastres es una de las actividades fundamentales de los gobiernos de países que se encuentran en zonas de alta amenazas a fenómenos de la naturaleza como sismos o eventos hidro-meteorológicos. La experiencia reciente ha demostrado que es posible reducir considerablemente los impactos generados por eventos catastróficos en términos de daños a la infraestructura, pérdidas económicas y afectaciones humanas, implementando medidas de mitigación del riesgo, protección financiera y planes y acciones para las emergencias y reconstrucciones. Para esto es necesario contar con información confiable para estimar las amenazas, el inventario de activos expuestos y la vulnerabilidad de las tipologías constructivas dominantes; componentes con los cuales se llevan a cabo las evaluaciones probabilistas del riesgo. La evaluación del riesgo proporciona información sobre los eventuales impactos de desastres y la efectividad de las diferentes opciones de reducción o mitigación. Ecuador cuenta con registros históricos de sismos de gran magnitud debido a su localización, donde los procesos de subducción son predominantes y tienen el potencial de generar terremotos de altas magnitudes a cortas distancias de centros poblados, afectando drásticamente la infraestructura, la población y la economía del país . Los registros históricos indican que en los últimos 500 años se han presentado varios eventos con alto número de víctimas fatales y considerables pérdidas económicas. Sismos como el de 1797 o los de 1868 que generaron aproximadamente 40 mil y 70 mil víctimas y los sismos de 1987 y el de 2016 con pérdidas económicas estimadas en US$1.000 millones de dólares . Estos eventos han generado importantes impactos en la economía del país y en los niveles de desarrollo, con situaciones de emergencia de difícil superación y largos procesos de recuperación y reconstrucción. El Banco Interamericano de Desarrollo mediante el fondo especial japones aprobó la cooperación técnica “Apoyo para garantizar la resistencia de los sistemas de infraestructura y de servicios públicos después del terremoto en Ecuador” en el 2016, para generar un plan de acción que implementen medidas de resiliencia sísmica en la infraestructura y servicios públicos ante posibles eventos futuros.
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