Littérature scientifique sur le sujet « Contratto a tutele crescenti »

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Articles de revues sur le sujet "Contratto a tutele crescenti"

1

Tereza Carinci, Maria. « IN THE SPIRIT OF FLEXIBILITY" : an overview of Renzi’s reforms (the so-called jobs act) to ‘improve’ the italian labour market ». Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas 4, no 3 (11 octobre 2019) : 157–68. http://dx.doi.org/10.26843/mestradodireito.v4i3.166.

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Résumé :
1. The new "indefinite contract with increasing protection" (contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti): a captivating formula conceals pejorative rules on dismissal in indefinite contracts. – 2. Reduced protection for dismissal and effects on the employment contract structure: the employer's strengthened power (of withdrawal and disciplinary) and the resulting employee interest squeeze. 3. Indefinite contracts and the employer's strengthened powers in performing the employment: ius variandi and control power. 4. A new central position for indefinite contracts within the 'flexible' contract framework? 5. "In the spirit of flexibility": a solution for which problems?
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Levi, Alberto. « Il diritto del lavoro di fronte all'esigenza di tutela occupazionale : dal contratto di apprendistato, al contratto a tutele crescenti ». QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no 103 (janvier 2015) : 245–59. http://dx.doi.org/10.3280/qua2015-103011.

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3

Leccese, Vito. « Il diritto sindacale al tempo della crisi. intervento eteronomo e profili di legittimitŕ costituzionale ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 136 (décembre 2012) : 479–525. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-136001.

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Résumé :
Il saggio si occupa dei piů recenti interventi legislativi di riforma del diritto sindacale e del lavoro idonei a favorire l'arretramento delle tutele lavoristiche e lo spostamento dei luoghi della loro produzione (dalla legge al contratto; dal contratto nazionale a quello territoriale o aziendale). Nella prospettiva prescelta, l'autore si propone di verificare la coerenza di questi interventi con regole e principi costituzionali relativi alla libertŕ sindacale e al contratto collettivo. A questo fine, l'Autore presenta un'analisi della dottrina e giurisprudenza di riferimento e propone la rilettura di talune fondamentali sentenze della Corte prende le mosse dal rifiuto di ogni prospettiva di analisi che trascuri previsioni costituzionali ancora in vigore o le consideri obsolete.
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Treu, Tiziano. « Flessibilitŕ e tutele nella riforma del lavoro ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 137 (février 2013) : 1–51. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2013-137001.

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Résumé :
Il saggio contiene un'analisi generale della recente riforma del lavoro (l. n. 92/2012). In premessa si ricostruisce l'iter formativo del provvedimento anzitutto nel dibattito fra le parti sociali e il governo, di cui si sottolinea l'andamento contrastato, e poi in sede parlamentare, dove si č verificata una larga convergenza politica sul testo e sulle sue modifiche, che peraltro non ha impedito forti tensioni e diffuse critiche. Il saggio discute l'impostazione generale della legge ispirata al modello europeo della flexicurity, mettendola a confronto con le esperienze di altri paesi e tenendo conto delle particolaritŕ italiane. Sottolinea inoltre l'importanza della delega sulla partecipazione dei lavoratori nell'impresa, che č indicata fra i principi ispiratori del provvedimento. Il commento rileva la non completa corrispondenza dei principali blocchi della legge rispetto agli obiettivi dichiarati dal governo e ai modelli europei: la persistente debolezza degli ammortizzatori sociali, accentuata dalla storica inadeguatezza degli strumenti di politica attiva del lavoro; l'importanza della promozione dell'apprendistato come canale privilegiato di ingresso dei giovani al lavoro; le scelte contrastanti in tema di flessibilitŕ in entrata, consistenti da una parte in una parziale liberalizzazione del contratto a termine, dall'altra in interventi limitativi dei contratti a progetto, partite IVA, associazione in partecipazione, con il ricorso alla tecnica delle presunzioni e, per altro verso, con l'aumento dei costi contributivi (interventi non omogenei che riflettono la mancanza di una rivisitazione complessiva del lavoro autonomo); infine, la modifica dell'art. 18 dello St.lav. che realizza il superamento dell'anomalia italiana della reintegrazione come unica sanzione del licenziamento ingiustificato e riconduce la reintegrazione a ipotesi tassativamente indicate dalla legge, sostanzialmente marginali rispetto alla indennitŕ risarcitoria. Il saggio sottolinea, infine, l'importanza delle vicende applicative della legge, opportunamente soggette a monitoraggio, e il ruolo decisivo non solo della giurisprudenza, ma della contrattazione collettiva che č chiamata a modificare la normativa con interventi ai vari livelli nazionali e decentrati.
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5

Colapietro, Carlo. « Diritto al lavoro dei disabili e Costituzione ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 124 (mars 2010) : 607–32. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2009-124002.

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Résumé :
La posizione delle persone disabili, pur non essendo espressamente contemplata in Costituzione, trova comunque una protezione costituzionale adeguata nell'ambito del programma di giustizia sociale delineato dalla nostra Carta costituzionale in favore dei soggetti deboli e rivolto a perseguire l'effettiva inclusione sociale del disabile ed, in particolare, un suo proficuo inserimento nel mondo del lavoro. In tal senso, l'evoluzione normativa della disciplina sul diritto al lavoro dei disabili si inserisce nell'ambito di una logica di multilevel governance piů generale delle politiche pubbliche in materia di disabilitŕ, ed č contrassegnata: da un lato da politiche antidiscriminatorie volte a contrastare con apposite tutele qualsiasi forma di discriminazione diretta in ambito lavorativo fondata sulla disabilitŕ; e, dall'altro, da misure di politica attiva del lavoro dirette ad assicurare alle persone disabili, attraverso forme di collocamento mirato ed incentivato, non un semplice mantenimento caritativo, ma la conclusione di un regolare contratto di lavoro, in presenza non di persone inabili al lavoro, bensě di persone disabili, che hanno pieno diritto di inserirsi nel mondo del lavoro.
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Ortu, Rosanna. « Alle origini della tutela giuridica del consumatore : fondamenti romanistici della disciplina europea ». Zeszyty Naukowe KUL 60, no 3 (27 octobre 2020) : 281–97. http://dx.doi.org/10.31743/zn.2017.60.3.281-297.

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Résumé :
Nel presente contributo si sono voluti comparare taluni aspetti della disciplina della tutela del contraente debole nel contratto di compravendita, figura che attualmente coincide con quella del consumatore, concentrando l’attenzione su alcuni istituti presenti nel diritto romano, in cui emergono alcune situazioni di disparità contrattuale. Nella disciplina dell’Editto degli edili curuli, i magistrati repubblicani stabilirono una normativa speciale per la dichiarazione dei vizi occulti nelle vendite di schiavi ed animali, presupponendo una responsabilità oggettiva del venditore che non si fosse attenuto alle disposizioni edilizie. Un intervento importante che andò a definire una settorializzazione della materia, inquadrata all’interno della vendita in generale. Da ciò derivava una sovrapposizione in livelli della disciplina giuridica negoziale: sul piano orizzontale si collocava la regolamentazione della vendita prevista dal ius civile, mentre sul piano verticale si innestava quella speciale, di ius honorarium, prevista dall’Editto degli edili curuli. Tale modalità si riscontra anche in ambito europeo con la Direttiva 1999/44/CE, a proposito della vendita di beni di consumo, che rappresenta la manifestazione più eclatante del ruolo che il legislatore europeo ha nell’ambito della protezione del consumatore in materia contrattuale. Come nel mondo antico, nella Direttiva 1999/44/CE l’intervento normativo è giustificato dall’esigenza di creare uno spazio di tutele maggiori destinate a determinati soggetti, nonché delimitate per contenuto e ambito.
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Breus, Thiago Lima. « Contracting out is in – a nova lei de licitações e contratos administrativos e o aperfeiçoamento do ambiente institucional para a ampliação do uso da contratação pública como meio de implementação de políticas públicas ». Revista de Direito Administrativo e Infraestrutura | RDAI 6, no 20 (10 janvier 2022) : 43–68. http://dx.doi.org/10.48143/rdai.20.tl.breus.

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Résumé :
O presente trabalho tem como escopo a reflexão, perante a Nova Lei de Licitações, sobre o protagonismo da figura do contrato bilateral entre os mecanismos de desenvolvimento de políticas públicas, em detrimento de atos unilaterais, de polícia, próprios do Estado Liberal. Analisa a utilização harmoniosa do instituto aos valores do atual regime constitucional, sempre vinculada, ainda que indiretamente, aos objetivos sociais que devem ser perseguidos pelo Poder Público, sob uma índole distributiva. Apresenta os desafios de implementação, a vantagem da perspectiva cooperativista, sem olvidar do perigo de eventual excesso de intervenção regulatória por esses instrumentos, bem como o conceito de política pública e a crescente tutela do Direito sobre as escolhas dos administradores, de modo a derrocar uma atuação em moldes autoritários.Recebido: 07.02.2021/Aprovado: 12.09.2021
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8

Bendinelli, Andrea. « Incentivi Al Lavoro Permanente E Contratto a Tutele Crescenti : Un Approccio Controfattuale Alla Stima DelllImpatto Sulle Assunzioni a Tempo Indeterminato Nel 2015 (Bonuses to Permanent Employment and the New Italian Employment Contract) ». SSRN Electronic Journal, 2017. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3139742.

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9

« La forza del mercato : le riforme del diritto del lavoro spagnolo durante la crisi finanziaria mondiale ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 137 (février 2013) : 91–106. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2013-137003.

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Résumé :
L'Autore sottolinea che le riforme realizzate durante il governo socialista e durante quello conservatore costituiscono due fasi di una unica grande riforma. Esse si sono concentrate su alcuni temi comuni: licenziamento, contratto di lavoro, contrattazione collettiva, flessibilitŕ interna. Pur essendo ispirate a diverse filosofie, sotto vari punti di vista le riforme approvate costituiscono una risposta al peggioramento della situazione economica ed alle crescenti pressioni internazionali. L'Autore evidenzia aspetti positivi e negativi delle riforme introdotte, non tutte ispirate ad una logica emergenziale.
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Thèses sur le sujet "Contratto a tutele crescenti"

1

Maroso, Sabrina <1990&gt. « I licenziamenti individuali e il contratto a tutele crescenti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7273.

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Résumé :
Il presente lavoro ha lo scopo di analizzare il nuovo sistema sanzionatorio contro i licenziamenti individuali illegittimi introdotto dal D.Lgs 4 marzo 2015, n. 23 rubricato “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”. In particolare, la tesi ha lo scopo di dimostrare come l’espressione “tutele crescenti” utilizzata dal legislatore sia ingannevole e illusoria posto che le tutele non sono affatto crescenti ma vi è solo con lo scorrere del tempo un aumento dell’indennizzo in relazione all’anzianità di servizio del lavoratore. Il seguente lavoro è stato suddiviso in due parti: nella prima, dopo aver delineato i principali tratti caratterizzanti dell’istituto del recesso e dei presupposti di legittimità del licenziamento, si è ricostruita brevemente l’evoluzione del sistema sanzionatorio dei licenziamenti invalidi attraverso le norme del Codice Civile, della legge 15 luglio 1966, n. 604, della legge 20 maggio 1970, n. 300, della legge n. 92 del 2012 e del D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 23; nella seconda, si sono illustrate nel dettaglio tutte le novità e i principali punti di criticità del D.Lgs 4 marzo 2015, n. 23 sottolineando gli elementi di continuità e di discontinuità con la l. 28 giugno 2012, n. 92.
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Tiozzo, Caenazzo Anzolin Marina <1988&gt. « I PRIMI DECRETI ATTUATIVI DEL JOBS ACT : D.lgs n. 22 e n. 23 del 4 Marzo 2015 in materia di Naspi e contratto a tutele crescenti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7769.

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Résumé :
Il mondo del lavoro cambia con la nuova riforma del jobs act e con i decreti attuativi ad esso seguenti. Le principali novità le troviamo nel decreto legislativo n.23 del 4 Marzo 2015 in materia di contratto a tutele crescenti (entrato in vigore il 7 marzo). Tale contratto non è una tipologia nuova ma solamente un contratto a tempo indeterminato che tocca i nuovi assunti a partire dall'entrata in vigore del relativo testo attuativo. Vedremo quindi in corso di analisi disparità di trattamento tra vecchi e nuovi assunti. Novità saranno apportate anche in materia di licenziamenti discriminatori, disciplinari, economici ecc. Riguardo agli ammortizzatori sociali entra in gioco il d.lgs. n. 22/2015 e nasce una nuova aspi (NASPI) a sostegno dei disoccupati e una forma di sostegno ulteriore la NASDI.
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LAMA, ROBERTO. « La giustificazione del licenziamento disciplinare ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/129842.

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Résumé :
The justification of disciplinary dismissal The thesis examines the subject of disciplinary dismissal, that is of the kind of dismissal which is caused by the worker’s breach of contract. In particular, the paper first goes deep into the various interpretative theories about nature and foundation of the employer’s disciplinary power, pointing out before all its uniquity in the range of contractual relations, since it enables the employer to take unilaterally disciplinary measures against the worker who has been responsible for breaches of contract. It must be noticed that especially in the second half of the last century Italian labour legislation progressively set several limits, both substantial and procedural, to the employer’s power of dismissal, in order to avoid adding a situation of legal subjection to the employer’s disciplinary power to the condition of social and economic weakness of the worker (who offers his work done to the owner of the means of production to support himself and his family). Furthermore, the paper states the remedies provided for by Italian labour law to sanction unlawful dismissals, considers the foundation of each remedy and analyses the legislative measures recently taken by Italian Government. In this connection, for nearly fourty years the worker’s means of protection have been kept more or less unchanged; because of the reforms begun in 2012, however, margins for application of the remedy of “reinstatement in job” (“reintegrazione nel posto di lavoro”) got much narrower, or even don’t exist nearly any more. Consequently, quite new interpretative problems have arisen from this, which could even question the foundations themselves of the whole matter.
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4

ARRU, LIDIA. « Le nuove tutele contrattuali dei legittimari nella circolazione giuridica ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2013. http://hdl.handle.net/11584/266101.

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Résumé :
In this thesis we examine the necessary succession rules whose main feature is the particularly high protection of the forced heirs’ rights. In other legal systems also exist some forms of protection of the reserved portion, but not as intense as in our legal system. One of the clearest example of the level of protection of forced heirs rights is given by the fact that if the testamentary dispositions or donations exceed the portion which the testator can legally dispose of (the reserved portion), then the forced heirs have at their disposal a specific legal action “azione di riduzione” that permits them to restore the reserved portion. The intangibility of the reserved portion and the in rem quality of the legal action aimed at restoring the reserved portion, produces important consequences on the market transaction, since it’s capable of hindering the validity of payment contracts concluded even many years before. All these aspects have lead many scholars to question this kind of legal rules pledging for a reform of them. Another question that we have analysed is the so called “family pact”, which is a contract through which an entrepreneur transfer a productive good to a family member. These kinds of transactions are excluded from the applicability of the necessary succession discipline in order to guarantee the intergeneration transfers of the enterprise. The law has actually set up a double channel in the necessary succession area: from one side, in the case of productive goods, all the potential forced heirs can sign an agreement which upsets the general rule that all forced heirs have to receive goods belonging to the testator’s asset, and they can receive instead a sum on money corresponding to the value of the goods of the asset, they should have received. When a family pact is signed both the sum of money and the goods are in principle excluded from the legal action aimed at restoring the reserved portion. As a way of conclusion we could say that frequently the different solutions adopted in commercial law have opened new paths and new interpretations, leading to law reforms, that’s why we can say that the complex system of rules of the necessary succession could be modified, taking as an example the specific solutions adopted for the “family pact”.
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5

CAPPELLO, MARKUS. « Il ‘hidden dumping sociale’ e quesiti occupazionali nelle filiere di fornitura : fenomenologia e tutele ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1245184.

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Résumé :
I primi due capitoli analizzano il fenomeno ‘hidden social dumping’ (il cosiddetto dumping sociale ‘nascosto’, ovvero ‘meno visibile’) e circoscrive diverse forme e tipologia in cui questo fenomeno sociale, economico e legale si manifesta nel nuovo millennio. Il terzo capitolo esamina gli ‘Accordi Aziendali Transnazionali’ (TCAs) come possibile strumento per contrastare questo fenomeno e prevenire al ‘hidden social dumping’. Il primo capitolo integra il concetto ‘hidden social dumping’ qui ideato in letteratura ed elabora un modello teorico per studiare la specifica forma di ‘hidden social dumping’ che si manifesta lungo le catene di fornitura (delle grandi imprese). Il secondo capitolo analizza il rapporto tra la normativa Europea sul distacco transnazionale e le pratiche di ‘hidden social dumping’ esaminando in particolare l’impatto della nuova Direttiva 2018/957 sul distacco transnazionale. Il terzo capitolo esamina se (e come) gli Accordi Aziendali Transnazionali possono essere uno strumento efficacie ed effettivo per contrastare le e prevenire alle pratiche di ‘hidden social dumping’ applicando la prospettiva ‘non-giuridica’ della responsabilità sociale d’impresa (RSI).
The first two Chapters analyse the phenomenon 'hidden social dumping’ and circumscribe different forms and types of this social, economic and legal phenomenon arising in the new millennium. The third Chapter then examines Transnational Company Agreements (TCAs) as a possible tool to contrast and prevent 'hidden social dumping’ practices. The first Chapter embeds the newly developed concept 'hidden social dumping' in literature and develops a theoretical model for studying hidden social dumping along enterprises' supply and production chains. The second Chapter examines whether the (current) legal setting of intra-EU posting of workers leaves space for 'hidden social dumping practices' and critically assesses the impact of the revised Posting of Workers Directive 2018/957. The third Chapter then brings the analysis to the ‘non-legal’ sphere of CSR and examines whether Transnational Company Agreements (TCAs) can be an effective tool to contrast and prevent ‘hidden social dumping’ practices.
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6

PESCE, EDOARDO. « Rimedi e tutele nella disciplina della vendita : una ricostruzione nell'ottica dell'autonomia ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1057141.

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Résumé :
La tesi si occupa del rapporto che può intercorrere fra autonomia privata e i cosiddetti rimedi contrattuali, sulla cui identificazione concettuale ci si sofferma, traendo indicazioni circa possibilità, limiti e condizioni d'uso dalla disciplina tipica interna del contratto di vendita, fatta oggetto di uno studio analitico.
The thesis deals with the relationship that can exist between the concept of freedom of contract and the so called contractual remedies, drawing indications about possibilities, limits and conditions of use from the typical internal discipline of the contract of sale, whose discipline has been made the subject of an analytical study.
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7

CHIARELLI, Sabrina. « Il ruolo del Contratto collettivo delle Agenzie per il lavoro alla prova del rinnovo : oltre le logiche della mera flessibilità, un importante sistema di tutele per i lavoratori ». Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30594.

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Livres sur le sujet "Contratto a tutele crescenti"

1

Salvatore, Mazzamuto, dir. Il contratto e le tutele : Prospettive di diritto europeo. Torino : G. Giappichelli, 2002.

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2

Romeo, Filippo. Il contratto di viaggio : Tutele specifiche e risarcimento del danno. [Padova] : CEDAM, 2011.

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3

Romeo, Filippo. Il contratto di viaggio : Tutele specifiche e risarcimento del danno. [Padova] : CEDAM, 2011.

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