Littérature scientifique sur le sujet « Connettivi »

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Articles de revues sur le sujet "Connettivi"

1

Baranzini, Laura. « Opposition argumentative et opposition non argumentative : le cas des expressions italiennes quando et mentre ». Travaux neuchâtelois de linguistique, no 51 (1 janvier 2011) : 5–18. http://dx.doi.org/10.26034/tranel.2011.2768.

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Résumé :
L'intento di queste pagine è quello di illustrare un caso di apparente ''sinonimia'' di due espressioni connettive temporali in un loro impiego oppositivo. I due connettivi si presentano, in questo uso, perfettamente intercambiabili nella maggior parte dei casi. Quelle configurazioni che invece non permettono la presenza di uno dei due connettivi (secondo criteri ben diversi da quelli che ne differenziano l'uso temporalmente) permettono di mostrare come la caratteristica predominante di quando sia il suo carattere argomentativo. È questa sua capacità di orientare il discorso, creando una dinamica argomentativa, a fornire la risposta più convincente per una descrizione delle due espressioni che renda conto del loro diverso funzionamento al di là del movimento di opposizione creato da entrambi in contesti simili.
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Malagnini, Francesca, et Irene Fioravanti. « Connettivi e unità fraseologiche in italiano L2 : un’indagine parallela ». Forum Italicum : A Journal of Italian Studies 56, no 1 (8 mars 2022) : 138–94. http://dx.doi.org/10.1177/00145858221081886.

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Résumé :
Questo studio presenta un’analisi corpus-based dell’uso e della produzione dei connettivi e delle unità fraseologiche dell’italiano in apprendenti di italiano L2 di diversi livelli di competenza linguistica. I connettivi e le unità fraseologiche rivestono un ruolo chiave nell’uso di una L2. Da un lato, i connettivi aiutano gli apprendenti a organizzare la struttura informativa del testo e a collegare frasi e blocchi testuali. Dall’altro, le unità fraseologiche influenzano positivamente la fluenza e l’uso della L2. Gli apprendenti tendono a usare sia i connettivi sia le unità fraseologiche fin dalle prime fasi dell’apprendimento. Tuttavia, lo sviluppo dell'uso di quest’ultimi sembra non essere lineare nella L2. Il presente studio indaga, quindi, se e in quale misura ci sia un progresso nell’uso dei connettivi e delle unità fraseologiche in apprendenti di italiano L2.
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3

Somogyi, Judit W. « Segnali discorsivi nell’italiano e nell’ungherese : un’analisi di approccio contrastivo ». Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis | Studia de Cultura 9, no 3 (4 juillet 2018) : 92–102. http://dx.doi.org/10.24917/20837275.9.3.9.

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Résumé :
Lo studio tratta i segnali discorsivi attitudinali dell’italiano con l’intento di individuare le possibili cause delle difficoltà nella comprensione e nell’uso adeguato dell’italiano per apprendenti e utenti ungheresi. Sono menzionati l’origine dei connettivi e alcuni fattori extralinguistici rilevanti nell’apprendimento e nell’uso di tali elementi. L’analisi inoltre specifica gli argomenti seguenti: la variabilità formale negli usi testuali del verbo sapere; correlazioni tra posizione e funzione, con particolare attenzione alla posposizione; problemi d’interpretazione dei connettivi ricorrenti in sequenze.Znaczniki dyskursywne w języku włoskim i węgierskim – analiza kontrastywnaArtykuł omawia znaczniki dyskursu typowe dla języka włoskiego i opisuje możliwe trudności związane z ich właściwym zrozumieniem i odpowiednim użyciem w języku włoskim przez węgierskojęzycznych uczniów. Autorka wskazuje na pochodzenie konektorów oraz na kilka pozajęzykowych czynników istotnych w nauczaniu tychże elementów. Przeprowadzona przez autorkę analiza obejmuje także następujące zagadnienia: zmienność formalną w tekstualnych użyciach czasownika sapere, korelacje pomiędzy pozycją i funkcją (ze zwróceniem szczególnej uwagi na postpozycję), problem interpretacji powtarzających się konektorów.
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4

Rosi, Benedetta, et Roska Stojmenova. « L’interazione tra i due punti e i connettivi nella scrittura italiana contemporanea. Il caso di "infatti" e "perché" ». Annales Universitatis Paedagogicae Cracoviensis. Studia de Cultura 1, no 9 (2017) : 166–79. http://dx.doi.org/10.24917/20837275.9.1.15.

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Résumé :
Abstrakt L’obiettivo del presente contributo consiste nel riflettere sul valore semantico della combinazione dei due punti con i connettivi. A questo fine, lavoriamo a partire da dati ricavati da corpora di italiano scritto funzionale, tra cui PUNT-IT, CORIS e Corpus la Repubblica, e ci concentriamo sui costrutti ‘p: infatti q’ e ‘p: perché q’. Vedremo in particolare che l’influenza vicendevole tra il connettivo e i due punti può interessare la natura concettuale della relazione logico-semantica o la sua portata. Per quanto riguarda il costrutto ‘p: perché q’, ci soffermeremo, infine, su alcune particolari configurazioni sintattico-semantiche. Zależność pomiędzy dwukropkiem i spójnikami we włoskiej pisowni współczesnej: "infatti" i "perché" Celem niniejszej pracy jest analiza znaczeń semantycznych rodzących się w przypadku połączenia dwukropka z różnymi spójnikami. Analiza, oparta na danych pochodzących z korpusów włoskiego języka pisanego, takich jak PUNT-IT, CORIS i korpusu dziennika La Repubblica, koncentruje się na konstrukcjach zdaniowych ‘p: infatti q’ [p: gdyż q] oraz ‘p: perché q’ [p: ponieważ q]. Zostanie pokazane w szczególności, że wzajemne oddziaływanie między spójnikiem i dwukropkiem może wpływać na rodzaj relacji semantyczno-logicznej lub na jej zasięg. W przypadku konstrukcji zdaniowej ‘p: perché q’ analizie poddane zostaną wybrane struktury składniowo-semantyczne.
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Rosi, Benedetta. « I connettivi perché e weil come introduttori di enunciati autonomi nei giornali di oggi ». CHIMERA : Revista de Corpus de Lenguas Romances y Estudios Lingüísticos 7 (16 septembre 2020) : 1–22. http://dx.doi.org/10.15366/chimera2020.7.001.

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Résumé :
The aim of this paper is, first of all, to outline the contemporary uses of causal structures in Italian writing, focusing on some less canonical syntactic and textual manifestations. These non-prototypical constructs will be, then, compared with the corresponding ones in German. The analysis that will be presented are based on qualitative and quantitative data derived from corpora of Italian and German newspaper writing. As far as the Italian language, the paper will focus on the causal connective perché: after presenting its frequency of use compared to the other causal connectives, we will discuss some of its most common syntactic and informative-textual configurations, with particular reference to the case in which perché introduces an independent utterance, preceded by a strong punctuation mark. Right this last use will be observed also in German newspapers, thanks to a preliminary survey that will focus on the causal connective weil. For both languages we will consider the frequency of this peculiar use, as well as its possible forms and textual functions, in order to highlight analogies and differences between German and Italian.
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6

Ferrari, Pier Luigi. « L’interpretazione dei testi matematici tra processi cooperativi e modelli logici : il caso dei connettivi ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 9 (27 mai 2021) : 32–43. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.2.

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Résumé :
Il tema delle competenze logiche richieste per capire la matematica è stato quasi sempre oggetto di controversie sul piano educativo, tra i sostenitori dell’insegnamento della logica come disciplina e quelli che la guardano come una competenza trasversale. Il problema viene spesso sollevato nel corso della scuola secondaria di secondo grado e all’inizio dei corsi universitari. In questo contributo si discutono i processi di interpretazione dei testi matematici in linguaggio verbale, e il potenziale conflitto tra i meccanismi interpretativi propri delle notazioni simboliche della matematica e quelli usuali delle lingue. Viene affrontato in particolare il tema dell’interpretazione dei condizionali, anche attraverso l’esame di due teorie opposte. Vengono poi illustrati alcuni esempi a proposito di altri connettivi proposizionali. La conclusione è che la diversità dei processi interpretativi tra lingua e linguaggi della logica sconsiglia di proporre attività che richiedono l’interpretazione logica di testi verbali al di fuori dei contesti in cui questa sia giustificata.
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7

Barsotti, Nicola, Marco Chiera et Diego Lanaro. « La relazione struttura-funzione : le interazioni fra stress, immunità e fascia ». PNEI REVIEW, no 1 (avril 2021) : 71–84. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2021-001003.

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Résumé :
La risposta di stress, tramite il rilascio dei glucocorticoidi e delle catecolamine e modificando le risposte endocrine, neurali e immunitarie, può influenzare la struttura corporea, sia a livello tissutale sia a livello cellulare. In particolare, tramite il coinvolgimento del sistema immunitario, la risposta di stress può alterare la struttura della fascia, un tipo di tessuto connettivo presente nell'interno organismo che svolge importanti ruoli architetturali e di comunicazione per tutti gli organi. Nel presente articolo, attraverso una disamina della risposta di stress, del sistema immunitario e del tessuto connettivo, gli autori eseguono una revisione di queste interazioni alla luce della Pnei per evidenziare come struttura e funzioni corporee siano strettamente collegate. Particolare attenzione verrà posta a come fascia, muscoli e ossa risentano della risposta di stress e a come lo stile di vita possa giocare un ruolo determinante in questo equilibrio.
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8

Russo, Raffaele, Albino Carrizzo, Alfonso Barbato, Barbara Rosa Rasile, Paola Pentangelo, Alessandra Ceccaroni, Caterina Marra, Carmine Alfano et Luigi Losco. « Clinical Evaluation of the Efficacy and Tolerability of Rigenase® and Polyhexanide (Fitostimoline® Plus) vs. Hyaluronic Acid and Silver Sulfadiazine (Connettivina® Bio Plus) for the Treatment of Acute Skin Wounds : A Randomized Trial ». Journal of Clinical Medicine 11, no 9 (29 avril 2022) : 2518. http://dx.doi.org/10.3390/jcm11092518.

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Résumé :
Objectives: Compare the efficacy and tolerability of Connettivina® Bio Plus (Group A) gauze and cream, and Fitostimoline® Plus (Group B) gauze and cream for the treatment of acute superficial skin lesions. Design: Single-center, parallel, randomized trial. A block randomization method was used. Setting: University of Salerno—AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Participants: Sixty patients were enrolled. All patients fulfilled the study requirements. Intervention: One application of the study drugs every 24 h, and a six-week observation period. Main outcome measures: Efficacy and tolerability of the study drugs. Results: In total, 60 patients (Group A, n = 30; Group B, n = 30) were randomized; mean age was 58.5 ± 15.8 years. All patients were included in the outcome analysis. Total wound healing was achieved in 17 patients undergoing treatment with Connettivina® Bio Plus and 28 patients undergoing treatment with Fitostimoline® Plus. The greater effectiveness of the latter was significant (p = 0.00104). In Group B, a significantly greater degree of effectiveness was observed in reducing the fibrin in the wound bed (p = 0.04746). Complications or unexpected events were not observed. Conclusions: Both Connettivina® Bio Plus and Fitostimoline® Plus are secure and effective for treating acute superficial skin lesions. Fitostimoline® Plus was more effective than Connettivina® Bio Plus in wound healing of acute superficial skin lesions, especially if fibrin had been observed in the wound bed.
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9

Rampinelli, G., A. Müller, A. Corica, R. Pinotti et V. Rossi. « Il prelievo di tessuto connettivo : indicazioni, tecniche e alternative ». Dental Cadmos 84, no 9 (novembre 2016) : 561. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.09.2016.05.

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10

Skytte, Gunver. « La connessione "implicita" ». Linguistica 49, no 1 (29 décembre 2009) : 107–20. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.49.1.107-120.

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Résumé :
L’articolo descrive le differenti strategie per codificare la connessione «implicita», definita come ogni tipo di connessione interproposizionale realizzata senza connettivo esplicito, in chiave comparativa (italiano-danese). La connessione implicita viene esaminata in rapporto alla coerenza testuale attraverso l’analisi di una esemplificazione che rappresenta varie strategie di codificazione, tenendo conto delle variazioni intra- e interlinguistiche.
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Thèses sur le sujet "Connettivi"

1

Macciocca, Maria <1980&gt. « Correlazioni morfo-funzionali nei tessuti connettivi sopra- e sottopatellari ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2509/1/Macciocca_Maria_tesi.pdf.

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2

Macciocca, Maria <1980&gt. « Correlazioni morfo-funzionali nei tessuti connettivi sopra- e sottopatellari ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2509/.

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3

Seminara, Giulia. « Il coinvolgimento polmonare nelle connettiviti ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1595.

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Résumé :
Con il termine connettiviti si indica un gruppo eterogeneo di malattie reumatiche ad eziologia multifattoriale e patogenesi autoimmune,caratterizzate dall'infiammazione cronica del tessuto connettivo. Considerando la diffusione ubiquitaria di esso, tali malattie sono definite sistemiche e possono interessare qualunque distretto del corpo umano. Le connettiviti che con maggiore frequenza si associano a manifestazioni polmonari sono la Sclerosi sistemica progressiva , l Artrite Reumatoide e il Lupus Eritematoso sistemico. E estremamente importante dinanzi ad una qualunque diagnosi di connettivite, valutare la possibilità di un eventuale coinvolgimento polmonare, attraverso esami radiologici mirati e prove di funzionalità respiratoria. Un approccio di questo genere ovviamente richiede la sensibilizzazione di più competenze mediche e una stretta collaborazione plurispecialistica. Al fine di verificare se quanto riportato dalla letteratura internazionale trova riscontro nella nostra realtà locale e con quali connotazioni specifiche l associazione tra IP e connettiviti si presenta, ho analizzato alcune cartelle cliniche della S.S.D Reumatologia dell'Ospedale S. Croce e Carle di Cuneo presso cui lavoro come Dirigente Medico della Struttura Semplice Dipartimentale di Reumatologia. Lo studio è stato finalizzato ad individuare e descrivere i casi di pazienti affetti da connettivite con coinvolgimento polmonare mettendo in evidenza in modo particolare le caratteristiche funzionali di questi pazienti, il tipo di pattern radiologico attraverso cui la loro patologia si presentava, ed infine la presenza o meno di ipertensione polmonare.
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4

Schiavo, Riccardo <1992&gt. « L'interpretazione della Connettività nel Report Integrato ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16585.

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Résumé :
L’obiettivo che si pone l’elaborato in questione è quello di indagare, all’interno della letteratura accademica e delle pubblicazioni di settore, i contributi offerti riguardanti l’interpretazione della Connettività delle Informazioni, uno dei principi sui quali si basa il Report Integrato. L’elaborato è stato sviluppato cercando di offrire al lettore un quadro completo della materia in oggetto; proprio per questo motivo è stato trattato sia il tema del Reporting Integrato nel suo complesso, sia a livello specifico il Principio della Connettività delle Informazioni, che ne rappresenta il fulcro. Il primo capitolo introduce il tema del Reporting Integrato attraverso un resoconto storico che ne riassume i passaggi fondamentali, per poi definirne concetto ed obiettivi; ampio spazio viene infine dedicato ad esplicare le ragioni a supporto di tale metodologia di rendicontazione, nonché le critiche attribuitegli e gli sviluppo futuri. Il secondo capitolo tratta il tema del Framework e vengono quindi descritti i concetti fondamentali e trattati nello specifico i Capitali, i Principi Guida ed infine il Contenuto del Principio. Il terzo capitolo offre un’ampia trattazione del Principio Guida della Connettività delle Informazioni, uno dei sette fissati dall’IIRC che contribuisce al contenuto del report ed alla modalità di presentazione delle informazioni. Una prima parte è dedicata alle forme della Connettività indicate all’interno del Framework , mentre la seconda tratta in maniera approfondita il contributo offerto da Sergio Paternostro, Professore presso l’Università di Palermo, il quale identifica tre forme di Connettività: weak aggregation, strong aggregation e Integration in a narrow sense. La terza parte del capitolo definisce il concetto di Pensiero Integrato e ne esplica il legame con la Connettività, oltre che affrontarne le problematiche di implementazione; infine, l’ultimo paragrafo analizza il Principio sotto la luce delle nuove tecnologie digitali ed il contributo che possono offrire per una corretta implementazione dello stesso. Il quarto ed ultimo capitolo rappresenta il cuore dell’elaborato, che tenta di racchiudere in una matrice i vari contributi offerti per interpretare la Connettività attraverso la definizione di quattro macro aree: Documenti, Parti del Report, Informativa e Funzioni.
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5

DONNARUMMA, VINCENZO. « Studio dell’espressione genica del tessuto connettivo pubo-cervicale nel colpocele anteriore ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1008.

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Résumé :
La stabilità del connettivo pelvico è frutto dell'equilibrio tra la produzione e la degradazione della matrice extracellulare. A tale equilibrio partecipano numerose molecole. Nelle donne con colpocele anteriore la Fibulina-5(FBLN-5) è down regolata, mentre l'Integrina beta 3 (ITGB3) e l'ECM1 sono up- regolati, indicando che una ridotta capacità di rimodellamento del connettivo può rappresentare un fattore predispoinente al prolasso
The stability of the pelvic connective is the result of a balance between production and degradation of extracellular matrix. To balance this many molecules involved. In women with colpocele the Fibulina-5 (FBLN-5) is down regulated, while the Beta 3 integrin (ITGB-3) and the EMC1 are up regulated, indicating that a reduced capacity for remodeling of the connective is a factor predisposing to prolapse.
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6

Burdin, Emily <1994&gt. « La connettività tra sostenibilità, management control e remunerazione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15788.

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Résumé :
L’uso di target di sostenibilità all’interno dei pacchetti di compensazione sta diventando una pratica sempre più diffusa sia a livello nazionale che internazionale e proprio per tale motivo l’Accademia ha iniziato ad analizzare in modo più approfondito tale relazione. In linea con l’attuale ricerca il presente elaborato si pone come obiettivo quello di analizzare il tema della connettività tra sostenibilità, management control e remunerazione. La prima parte fornisce un quadro teorico di riferimento rispetto il tema della sostenibilità e del management control, mentre la seconda indaga la relazione tra la compensazione degli executive e la sostenibilità. Nello specifico è stata condotta una literature review che ha permesso di introdurre una classificazione basata su quattro diversi filoni di ricerca e che ha portato all’identificazione di alcuni dei fattori determinati nell’uso di target di sostenibilità nella compensazione.
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Arnold, Alessandro. « Alterazioni dei ritmi cerebrali e della connettività funzionale nell'epilessia ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25351/.

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Résumé :
I disturbi neurologici provocano anomalie nella dinamica dell’attività cerebrale. L’Epilessia è uno dei disturbi cerebrali più comuni, colpisce infatti circa l’1% della popolazione mondiale. I soggetti epilettici subiscono spesso un peggioramento della qualità della vita, a causa delle crisi che si ripetono nel tempo e che possono portare a conseguenze anche gravi. Per questo la pratica clinica mira ad ottenere, tramite trattamenti chirurgici o farmacologici, il controllo completo delle crisi. Tuttavia i trattamenti disponibili sono efficaci solo nei 4/5 dei soggetti malati. Riuscire a comprendere a fondo i meccanismi e le anomalie cerebrali che stanno all’origine dell’Epilessia e delle crisi consentirebbe di ottenere sviluppi sia a livello di ricerca che clinico. L’obiettivo di questo elaborato è quello di descrivere alcune principali anomalie relative a ritmi cerebrali e connettività funzionale osservate in soggetti epilettici. Nella maggioranza dei soggetti aventi questo disturbo neurologico, si riscontrano infatti variazioni dei ritmi cerebrali in alcune bande dello spettro di frequenza. Tali variazioni sono accompagnate da alterazioni della connettività funzionale (anche evidenziate da misure derivate dalla teoria dei grafi) sia nelle zone direttamente coinvolte nell’origine dell’attività epilettica, che a livello dell’intero encefalo, indicative di anomalie dei network funzionali che si creano tra le regioni cerebrali, network che sono alla base delle normali funzioni neurofisiologiche, cognitive e motorie. Verranno indagati i risultati ottenuti da alcuni studi estratti dalla letteratura scientifica, inoltre verrà descritto come essi possano avere in futuro un impatto a livello clinico, sia nella diagnosi (come marker di epilessia) sia nel trattamento (nella localizzazione della zona epilettogena e nella capacità di predire la liberazione dalle crisi a seguito di intervento chirurgico).
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8

Chiarlanti, Isotta <1989&gt. « Rischio sistemico : misure di connettività parametriche e non parametriche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8941.

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Résumé :
Il rischio sistemico ed il suo meccanismo di propagazione hanno assunto un ruolo importante nell'economia, come si è potuto osservare a seguito della recente crisi finanziaria del 2007-2009 che ha colpito la maggior parte dei mercati finanziari internazionali. Il grado di connessione tra le istituzioni finanziarie è uno dei fattori scatenanti di una crisi; gli shock che si manifestano nel mercato tendono a propagarsi con effetto domino sui soggetti del sistema strettamente connessi tra loro. Il test di causalità di Granger è considerato una misura utile per la previsione e l'eventuale prevenzione di situazioni di crisi. Obiettivo dell'elaborato è dimostrare l'esistenza di metodi alternativi al test di causalità di Granger per la verifica delle connessioni tra istituzioni. Dopo aver considerato diversi test di cointegrazione (test di Phillips Ouliaris, di Johansen e l'Error Correction Mechanism (ECM), si è attribuita particolare importanza al test di causalità non parametrico di Diks e Panchenko, al fine di studiare la presenza di causalità anche in termini non lineari. Infine si sono individuati e stimati i network di connessioni tra le istituzioni del mercato finanziario Europeo. A tale scopo, grazie all'ausilio del software statistico R, si sono prese in esame delle serie storiche relative a banche ed assicurazioni (Gennaio 2004 a Dicembre 2012) e, dopo aver effettuato i test, sono state rappresentate le suddette connessioni attraverso i grafi.
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9

Romboli, Simone. « Simulazione di protocolli di gossip in territori a bassa connettività ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11959/.

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Résumé :
I mondi di Smart City e Internet-of-Things si stanno ampliando notevolmente grazie all'evoluzione continua delle tecnologie. Tuttavia risultano escluse dall'ambito di interesse le zone rurali e decentralizzate perché spesso prive di un'infrastruttura di rete ben definita. A fronte di questo problema, i dispositivi che si trovano in queste zone potrebbero auto-organizzarsi per comunicare instaurando collegmenti di tipo peer-to-peer e utilizzando protocolli di disseminazione di informazioni basati su gossip. In questa tesi sono trattate le seguenti questioni e mediante alcune simulazioni al calcolatore sono riprodotti alcuni scenari per valutare le prestazioni degli algoritmi di Gossip with Fixed Probability e Conditional Broadcast e la diffusione delle informazioni tra i nodi all'interno di una rete creata in maniera opportunistica.
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10

Mapelli, Maria <1963&gt. « Il Rinascimento, l'intelligenza connettiva e l'era digitale : una nuova sfida per ripensare la formazione ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2009. http://hdl.handle.net/10579/791.

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Livres sur le sujet "Connettivi"

1

Sýndesmoi : Connettivi nella realtà dei testi. Milano : V&P, 2006.

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2

Visconti, Jacqueline. I connettivi condizionali complessi in italiano e in inglese : Uno studio contrastivo. Alessandria : Edizioni dell'Orso, 2000.

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3

Notte, Riccardo. La condizione connettiva : Filosofia e antropologia del metaverso. Roma : Bulzoni, 2002.

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4

Derrick, De Kerckhove, dir. Il sapere digitale : Pensiero ipertestuale e conoscenza connettiva. Napoli : Liguori, 2011.

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5

Guadagnucci, Anna. L'Italia del Nord nell'Impero Romano : Regioni e connettività. Pisa : Edizioni ETS, 2018.

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6

Varanini, Gian Maria, dir. Storiografia e identità dei centri minori italiani tra la fine del medioevo e l’Ottocento. Florence : Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-482-0.

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Résumé :
Tra Cinquecento e Ottocento, le élites (laiche ed ecclesiastiche) dei tanti borghi, castelli, minori centri urbani che rendono così inconfondibile il paesaggio italiano ripensano profondamente il passato della propria “piccola patria”. L’eredità romana (ma anche preromana) e la tradizione medievale sono al centro dell’interesse; ardite “invenzioni” e manipolazioni si alternano a ricerche di solido impianto erudito. I saggi qui editi riguardano il Piemonte, la Romagna, l’Emilia, la Toscana, le Marche, l’Umbria, la Terra di Bari, la Campania. Emerge grazie ad essi un forte senso di identità, una robusta autocoscienza; e in definitiva la vitalità di quel tessuto connettivo di insediamenti, che costituisce un “carattere originale” rilevante nella vicenda storica italiana dal medioevo ad oggi.
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7

editor, Magnani Stefano, Mior Paola et Gregoratti Leonardo, dir. Le aree montane come frontiere : Spazi d'interazione e connettività : atti del convegno internazionale, Udine, 10-12 dicembre 2009. Roma : Aracne, 2013.

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8

Benente, Michela. Oropa sport : Un percorso fra progetto e conservazione, W₂07 l'infrastrutturazione culturale del sistema, il tessuto connettivo della Riserva Naturale di Oropa e i collegamenti con il territorio per la definizione di un percorso museale permanente, 2007. Firenze : Alinea, 2007.

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9

intimità, l'affettivo quotidiano nei siti di social network (Conference) (2013 Università della Calabria) Pubbliche. Pubbliche intimità : L'affettivo quotidiano nei siti di social network : se fino a ieri abbiamo vissuto in privato scegliendo quali parti della nostra vita rendere pubbliche, oggi viviamo in pubblico scegliendo quali parti della nostra vita mantenere private : è questo rovesciamento generato dalla connettività della rete a ridefinire il senso dell'intimità tra vita online e offline. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2014.

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10

Appolloni, Marco. Betta Capretta : ( Frasi Causa-Effetto, Connettivi : Se... allora, Perché, Perciò). Independently Published, 2018.

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Chapitres de livres sur le sujet "Connettivi"

1

Cotta Ramusino, Paola. « “Куда бы тебя ни занесло…”. Connettivi concessivi o fraseologismi sintattici ? » Dans Biblioteca di Studi Slavistici, 107–19. Florence : Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-723-8.11.

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Résumé :
This paper analyses the concessive connectives – like, for example, “Куда бы тебя ни занесло/где бы она ни была…” – introducing universal concessive conditional clauses from the point of view of Construction Grammar. The analysis aims to account for the lexical, morphosyntactic and semantic-pragmatic conditions to be realized in order to show the phrasematic nature of this group of conjunctions. In doing so we address also the role of the expletive negation in this construction, which is of crosslinguistic relevance.
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Inglese, Guglielmo. « Connettivi e marcatori discorsivi in greco antico : il caso di ἀτάρ e αὐτάρ in Omero ». Dans Ancient Greek Linguistics, sous la direction de Felicia Logozzo et Paolo Poccetti, 155–70. Berlin, Boston : De Gruyter, 2017. http://dx.doi.org/10.1515/9783110551754-167.

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Giannelli, Renato, Elena Silvestri et Simona Brancati. « Malattia Indifferenziata Del Tessuto Connettivo ». Dans Le malattie rare del sistema immunitario, 63–68. Milano : Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5394-6_7.

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Giacalone Ramat, Anna. « Variazione sincronica e mutamento diacronico : il caso di alcuni connettori dell’italiano ». Dans Festival Romanistica : Contribuciones lingüísticas – Contributions linguistiques – Contributi linguistici – Contribuições linguísticas, 13–36. Stockholm University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.16993/bac.b.

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Laura Farroni et Giulia Tarei. « Lo sguardo connettivo : le macchine per disegnare in prospettiva tra XVI e XVII secolo ». Dans 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.129.

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Actes de conférences sur le sujet "Connettivi"

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Roselli, Claudia. « Geografie della memoria e zone di transizione : interpretare le possibilità future di salvaguardia dei legami territoriali a Delhi ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7959.

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Résumé :
Il futuro delle metropoli sarà quello di continuare ad aumentare in dimensioni ed estensioni, fagocitando territorio, oppure ci sarà un momento in cui le cose cominceranno a cambiare, nella consapevolezza collettiva e politica, che è necessario assimilare i concetti di limite e di sostenibilità? Sembra che le svolte economiche globali abbiano già allertato le menti sensibili verso un necessario cambiamento di rotta nella governance urbana. Non è più possibile ignorare le trasformazioni, talvolta molto pericolose, in atto nelle nostre città, ed è piuttosto necessario tentare un loro indirizzamento verso passaggi temporali che considerino l'importanza della memoria collettiva, attivando l'engramma giusto per costruire nuove relazioni antropologiche, culturali e sociali. Nello specifico il paper vuole esaminare la realtà della città di Delhi, la capitale indiana, svelando l'esistenza nel suo corpo di zone di confine territoriali: zone dove ancora è possibile trovare e riconoscere tracce della sua antica origine rurale fatta di mestieri agricoli e artigiani, forni di argilla e terre coltivate. Questa anima della città, costituita da memorie, saperi e relazioni territoriali è stata minacciata, negli ultimi anni, dal desiderio cieco di espansione di imprenditori senza scrupoli e da decisioni non monitorate capillarmente relative ai piani di sviluppo urbanistico, le quali hanno avuto ricadute non prevedibili a spese del territorio e dell'ambiente. Negli ultimi anni, dopo la fine delle aspettative create dai Giochi del Commonwealth, la città ha sviluppato una rete infrastrutturale più veloce, promuovendo l'utilizzo dei mezzi pubblici e creando una rete metropolitana molto efficiente, presupposto iniziale per riconquistare la sua antica fama di città verde. Oltre a queste nuove potenzialità infrastrutturali anche i tessuti connettivi, tra area ed area e le grandi zone di verde urbano ( giardini, parchi e foreste ) potenziano l'ipotesi di trasformare Delhi in una delle più competitive capitali del futuro. Per realizzare questa visione è necessario creare vocabolari, strade e linguaggi, capaci di suggerire lo sviluppo di nuovi modelli di insediamenti urbani sopratutto nelle zone più sensibili ovvero laddove avviene l'incontro tra l'urbano ed il rurale. The future of the metropolis will be to increase in dimension and extension phagocyting territory, or it will be a moment where the things will start to change, in the collective and politic awareness, that it is necessary to absorb the concepts of limits and sustainability? It seems that the global economic turns have already alerted the sensitive minds towards a necessary change of the course of the urban governance. It is not possible to ignore longer, the transformations, sometime very dangerous, in our cities, todays. Rather it is necessary try to addressed them in a time crossing, capable of understanding the importance of the collective memory, attracting the proper engramma to build new anthropological, cultural and social relations. Specifically the paper would like analyze the reality of the city of Delhi, the Indian capital, disclosing the existences, on its body, of some territorial boundaries. Zones where it is possible to find and to recognize tracks of its ancient rural origins made by crafts and agricultural artisan, clay ovens and cultivated lands. This soul of the city, made by memories, knowledges and territorial relations was menaced, on the last years, from the blind wish of expansions of unscrupulous businessman and from decisions not capillary monitored relatively to urban development plans, which have had unpredictable consequences for the territory and for the environment. After the end of the expectations created from the Commonwealth Games, on 2010, the city developed an infrastructural net more quick, promoting the use of the public transports and creating an underground net very efficient, initial assumption to regain its former glory of green city. Over these new infrastructural potentialities also the connective tissues, between area and area and the big zones of urban green, like gardens, parks and forests, they had great potential in themselves to make Delhi one of the most competitive capital of the future.To realize this visions it is necessary to create vocabularies, roads and languages, capable of suggesting the development of new models of urban settlements mainly on the sensitive zones, where it will happen the encounter between urban and rural.
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Ortolani, Chiara. « Morfologia urbana, trasporti, energia : indicatori di impatto ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7910.

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Résumé :
La mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno, per l’occupazione e, più in generale per la qualità della vita dei cittadini. Rivolgendo l'attenzione al contesto mondiale, europeo e nazionale si vede come sia divenuta una necessità sempre crescente: la mobilità media per persona in Europa, misurata in passeggeri-chilometro per abitante, è aumentata del 7% tra il 2000 e il 2008 e si prevede che nel 2050 i passeggeri-km nell’Europa OECD saranno il doppio rispetto al 2000. Per ciò che riguarda il trasporto merci la domanda ha continuato a crescere oltre il PIL negli ultimi dieci anni (EC, 2011). L’attuale modello di trasporto è basato però sull'uso dei combustibili fossili e sul predominio del trasporto su strada, sia per le merci che per i passeggeri (EC, 2011) e inoltre una larga parte della mobilità oggi esistente potrebbe essere evitata (McLellan & Marshall, 1998). Di conseguenza, tale modello è responsabile del 23% dell’energia consumata in Europa. Circa i tre quarti dipendono dal trasporto su strada (IPCC, 2007) e il consumo energetico, in questo settore, si stima che aumenterà circa dell’80% entro il 2030. In conseguenza del fatto che l’energia consumata in questo settore proviene per il 96% dal petrolio e dai suoi derivati (IPCC, 2007; EC, 2011) questo stesso è responsabile di elevate emissioni di CO2 e altre sostanze clima-alteranti, dell'aumento della temperatura e di rilevanti problemi di salute nelle popolazioni esposte (U.S. EPA, 2010). La forte dipendenza dal petrolio potrebbe inoltre portare a conseguenze severe sulle possibilità di approvvigionamento di merci e spostamento dei cittadini, sulla sicurezza economica e la competitività globale ed europea nei decenni futuri (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). La maggior parte degli spostamenti sono interni alle aree urbane e, per il settore dei trasporti, queste sono le aree che influiscono di più sui cambiamenti climatici e sui consumi energetici globali. La città può essere assimilata ad un organismo (Samaniego & Moses, 2008) e gli spostamenti che si compiono in essa, affinché siano efficaci, devono avvenire attraverso una rete che rappresenti una configurazione ordinata di relazioni -o connettività- (Capra, 1996) che implica una certa forma, una struttura definita (con il rispettivo schema) e uno o più processi specifici (Samaniego & Moses, 2008). Le caratteristiche che osserviamo oggi negli organismi sono il risultato di milioni di anni di evoluzione verso l’ottimizzazione delle strutture: minimizzazione dell’energia spesa per la distribuzione delle risorse e massimizzazione del rendimento. Tendono quindi a minimizzare il loro grado di entropia. Per arrivare ad una configurazione del tessuto connettivo urbano che possa minimizzare il suo grado di entropia è necessario innanzi tutto individuare un insieme di indicatori sulla base dei quali sia possibile caratterizzare lo spazio stesso e che rendano possibili analisi dinamiche della morfologia urbana. In quest’ottica, questo contributo si pone quindi come obiettivo quello di individuare un primo set di indicatori significativi derivati dal confronto tra le caratteristiche delle reti vascolari di un organismo e il tessuto connettivo urbano. The mobility plays a very important role for the internal market, employment and, more generally, the citizens’s life quality that takes great advantages from an effective and sustainable transport system. In the last twenty years, mobility has become an ever increasing necessity: the average mobility per capita in Europe, measured in passenger-kilometres per capita, is increased by 7% between 2000 and 2008 and it is expected that in 2050 the passenger-km OECD Europe will double compared to 2000. Furthermore demand for resources and food is continued to grow well beyond the GDP over the past decade (EC, 2011), enhancing thus the freight. The current transport model that responds to this mobility demand, which also includes a large part of trips that could be avoided (McLellan & Marshall, 1998), is based on the dominance of road transport and use of fossil fuels (EC, 2011), both for freight and transport of passengers. As a conseguence this transport model is accountable for 23% of energy consumed in Europe, and about three quarters of which depends on road transport (IPCC, 2007) It is estimated that energy consumption in this sector will increase by around 80% for 2030. In this sector, the energy consumed originates of 96% from oil and its products (IPCC, 2007; EC, 2011; Lerch, 2011). Therefore, the transport sector is responsible for high emissions of CO2 and other climate-altering gases, for the temperature increase and for significant health problems in population directly exposed to oil-derived pollutants(U.S. EPA, 2010). The strong dependence on oil may also have important consequences on the resource supply and mobility of citizens for the next decades (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). The majority of trips are internal to the urban areas that are affected by this congestion, local air pollution, road accidents and social harms. Finally, urban trips have a major influence on climate change and energy consumption at the global level. Samaniego & Moses (2008) show the similarities existing between cities and organisms. Urban trips are effective if are done through a network representing an ordered configuration of relationships -connectivity-(Capra, 1996) which implies a particular shape, definite structure and one or more specific processes. The characteristics that are observed in organisms today are the result of millions of years of evolution that led to optimized structures that tend to minimize the energy cost for resource allocation thus maximizing their productivity. Therefore, the organisms tend to minimize their degree of entropy. To arrive at a configuration of urban connective tissue that can minimize its level of entropy is first necessary to identify a set of indicators on the basis of which it is possible to characterize the space and make possible dynamic analysis of urban morphology. In this context, the aim of this contribution is to identify a first set of meaningful indicators derived from a comparison of the characteristics of the vascular networks of an organism with the urban connective tissue.
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Rinaldi, Alessandra, et Kiana Kianfar. « Design-enabled innovation in smart city context. Fostering social inclusion through intercultural interaction ». Dans 13th International Conference on Applied Human Factors and Ergonomics (AHFE 2022). AHFE International, 2022. http://dx.doi.org/10.54941/ahfe1001878.

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Résumé :
Generating design-enabled innovation implies the identification of social, technological, and cultural changes taking place nowadays and of the opportunities offered by the digital transformation, which enters these processes, playing an important role in all areas of contemporary life, from urban, domestic, health and services in general.In our era, the ambient intelligence pervades objects such as cities; electronic perception systems collect information and data from us, trying to understand our needs and give us answers. Cities are real living laboratories for experimenting new technologies on an urban scale.Big Data management represents one of the critical points of the ongoing revolution. The data can give information about people, understand behaviors, change city policies and so on. Big Data represent a qualitative leap in digital culture; nothing exists in Big Data before questions, explained De Kerckhove [1].“It is also and above all a cognitive revolution, where the answer no longer comes from the question. The large amount of data that comes from the pervasive use of technology already contains all the answers, but it has no value if it is not interrogated with the right questions. As McLuhan says, when all the answers are at hand, it's only the question that matters" [1].The perspective is then reversed: the first step in making society smarter is not to collect as much data as possible or develop an infallible algorithm, but it is necessary to identify the relevant expectations and needs in and for that society and ask the right questions, and to investigate what it represents, in the collective imagination, the quality of life and what technology can generate as a response.The project presented starts from the observation that we are faced with a strong migratory and global tourism flows that are affecting European cities, placing us in front of a growing multiculturalism in urban areas, with consequent issues related to the inclusion of cultural diversity and dialogue. The landscape of cities in many European countries has changed significantly, and the use of public space and services is no longer suited to the needs of multicultural citizens. This phenomenon has developed rapidly, without an adaptation of social policies, services, and spaces to emerging needs, creating evident problems of inclusion and dialogue between different cultures.Digital technologies and ubiquitous computing systems offer many opportunities for designing products and services aimed at increase interaction, collect, and share information, knowledge, emotions, experiences, through platforms that support the increase of social awareness.The research investigates how to use digital technologies and which design strategies and creative, communicative and process paths can be used to promote inclusion through interaction and communication between the different cultures that coexist in the same smart city context.Promoting interaction in public spaces, between citizens with different cultural backgrounds, becomes a crucial element to support social cohesion and to facilitate coexistence between different cultures. Opportunities to mix people in daily life reinforce shared values and goals.One of the best approaches that can be adopted for the design of new urban spaces and services is co-design, which indicates collective creativity as it is applied throughout a design process and involves all stakeholders, encouraging and supporting them to take an active role in this process.Following the indications of Findeli [2], this design research was carried out with the tools of design, and above all with its most original and specific characteristic, the project, developing in this specific case a pilot product-service.The project, funded within the H2020 framework program, made it possible to experiment with design tools to foster the engagement of different cultures present in the urban environment and encourage them to interact with each other, also including other types of stakeholders, from public administration to small/medium enterprises and to third sector associations.All the areas of cultural heritage, tangible, and intangible, where every culture has many stories to tell, have emerged as the most suitable areas for experimenting with new ways of interacting and communicating through which diversity can be encountered and compared. Five design for storytelling strategies guided the project: i) building relevance; ii) design for experience; iii) interactivity; iv) immersion; v) inclusion.[1] De Kerckhove Derrick, Psicologie connettive, Milano, Egea, 2014.[2] Findeli Alain, “Design research-Introduction”, Design Issues n. 15(2), 1999.
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