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  1. Thèses

Littérature scientifique sur le sujet « Congressi, turismo, marketing territoriale »

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Thèses sur le sujet "Congressi, turismo, marketing territoriale"

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FORBICI, STEFANO. « Eventi e congressi per lo sviluppo urbano ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/35404.

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Résumé :
Gli eventi sono oggi un’opportunità di sviluppo per il territorio a cui molti governi locali si orientano. Grandi eventi e congressi sono strumenti strategicamente rilevanti perché operano per un duplice obiettivo: da un lato sono il veicolo di promozione del territorio sia verso la comunità di appartenenza sia verso l’esterno, dall’altro lato producono un indotto che migliora in modo sensibile l’attività economica di un territorio, che spesso, soprattutto a causa della crisi industriale degli anni settanta, si trova a dover rifunzionalizzare la propria destinazione d’uso. In questo caso il turismo congressuale può determinare una soluzione economica fondamentale soprattutto per le città. Sulla base di queste premesse lo studio analizza il turismo d’affari in generale e il turismo congressuale nello specifico tentando di evidenziare quali andamenti caratterizzano il comparto, anche grazie a una serie di interviste qualitative sia ad aziende del settore congressuale sia all’uffici convegni e congressi delle Università italiane. Sulla base di questi dati emerge da un lato delle criticità imputabili ai centri congressi relative a costi di gestione, diminuzione di partecipanti e l’emergere di nuove sedi congressuali alternative; dall’altro lato si evidenzia come l’attività in mano ai convention bureaux sia molto delicata sia per la difficoltà di promozione omogenea dovuta anche alla mancanza di una sovrastruttura a livello nazionale, sia al pericolo di una sovrapposizione delle attività del CB con gli attori territoriali.
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2

Quintarelli, Chiara <1994&gt. « Il MARKETING TERRITORIALE E IL TURISMO ATTRAVERSO I GRANDI EVENTI : IL CASO DEL GIRO D'ITALIA ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15410.

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Résumé :
Il ruolo degli eventi nel turismo è di grande spessore per il territorio che li ospita. Dopo una descrizione del tema in generale, si vuole presentare un esempio concreto nell’ambito dello sport. La scelta ricade sul Giro d’Italia organizzato da RCS Sport. Per l’edizione del 2019 parte da Bologna e, dopo aver percorso tutta la penisola italiana, arriva a Verona il 2 Giugno. Si vuole analizzare come esso aiuta le varie aree che percorre a svilupparsi sia a livello territoriale che a livello di destinazione turistica. La tesi analizza l'influenza della Corsa Rosa per le località più famose come Verona e per le località di montagna meno conosciute. Inoltre, fa riferimento a tutti i soggetti che collaborano e lavorano durante il Giro d'Italia, dall'organizzazione alle città di tappa e ai Tour Operator ufficiali.
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3

BOLZICCO, Cristina. « Destination management e turismo religioso : il caso Medjugorje ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242692.

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Résumé :
I notevoli cambiamenti avvenuti nel corso degli ultimi venti anni ed il contemporaneo sviluppo del concetto di Destinazione hanno reso evidente che per avere successo in campo turistico è necessario affrontarne le sfide con un approccio di tipo manageriale. In particolare, il Turismo Religioso a metà strada tra sacro e profano ha assunto sempre maggior rilevanza tra le varie forme di mobilità,: nonostante i notevoli impatti sull’economia, il fenomeno non è stato ancora adeguatamente approfondito dalla letteratura economico-aziendale, soprattutto nazionale. L’obiettivo principale del presente lavoro è l’analisi della relazione tra Destination Management e Turismo Religioso, per evidenziarne peculiarità e profili gestionali. Più in dettaglio, una parte significativa è stata dedicata al caso Medjugorje, meta di milioni di pellegrini, ed ai suoi risvolti rilevanti in termini di sostenibilità.
The significant changes occurred over the past twenty years and the simultaneous development of the Destination concept have highlighted that if you want to be successful in the Tourism arena you need to face its challenges with a managerial approach. More in particular, Religious Tourism, halfway between the sacred and the profane, has become an increasingly important form of mobility,: despite significant potential impacts on the economy, the phenomenon has not yet been adequately dealt with in business management literature, especially in Italy . This work’s main goal is to analyze the relationship between Destination Management and Religious Tourism, as well as to highlight its peculiarities and management profiles. More specifically, a significant part of the work has been devoted to the Medjugorje case, now a destination for millions of pilgrims, and to its significant implications in terms of sustainability.
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4

Tassi, Matteo. « UP : Strategie di valorizzazione e networking delle realtà minori. Una proposta per i borghi della provincia di Pesaro-Urbino ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
La tesi tratta di aree interne, di Borghi, e delle strategie di networking per la loro tutela e valorizzazione territoriale. Si compone di 4 parti: 1 - Vengono introdotti i concetti di patrimonio, perifericità e si inquadrano le realtà dei borghi: in particolare, la dicotomia fra pericolo di marginalizzazione e l’opportunità di rilancio economico e sociale fornita dal settore turistico. 2 - Si ripercorrono le politiche per le aree interne del Paese, con uno sguardo agli approcci sistemici ed integrati, che suggeriscono cooperazione fra comuni, partecipazione, tutela paesaggistica, sostenibilità e marketing territoriale. Si indaga il turismo dei borghi come nicchia del settore, una vetrina magnetica ma anche un rischio di mercificazione e snaturamento. 3 - Viene realizzata una catalogazione di buone pratiche di rilancio dei Borghi a livello nazionale, gerarchizzate secondo il principio di Equità. La schedatura è strutturata mediante l’utilizzo di categorie, tipologie specifiche, e annessi esempi concreti. Le iniziative sono analizzate e valutate secondo prospettive fornite da tematiche trasversali, che hanno permesso di ponderare le potenzialità delle azioni, per una futura implementazione e per la costituzione di un modello ripetibile. 4 - In questa parte progettuale, è proposta una strategia di networking nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino, appoggiandosi al circuito “I Borghi più belli d’Italia” e al concetto di policentrismo urbano: UP crea una rete territoriale, in cui i nodi son rappresentati da Borghi e capoluoghi di provincia; le singole maglie diventano itinerari plasmabili a seconda delle esigenze del turista. Si rivelano in realtà un pretesto per approfondire capillarmente la conoscenza del territorio e per incoraggiare la cooperazione fra le municipalità interessate. I percorsi proposti presentano spunti di riflessione sull’ambito in oggetto e proposte progettuali per implementare l’accessibilità e l’infrastrutturazione della rete.
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5

LANCIOTTI, Emilia. « Sport e turismo balneare : modelli di sviluppo e realtà di marketing territoriale ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/11393/192698.

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Résumé :
Il contributo che viene di seguito presentato riporta i risultati di una ricerca sociologica sull’evoluzione dei modelli turistico-balneari nel contesto italiano negli ultimi decenni, sia a livello territoriale sia a livello sociale. Parallelamente al primo obiettivo, se ne affianca uno più specifico rivolto alla comprensione e allo studio di come all’interno del sistema turistico balneare vengano proposti prodotti originali ed inediti prettamente connessi ai caratteri della società post-moderna. In particolare la ricerca focalizza l’attenzione sul turismo sportivo, che sembra costituire un’offerta originale ma soprattutto quantitativamente rilevante, e che si pone come il “frutto” di un modello di sviluppo proprio e autoctono del territorio cervese, fondato sull’autenticità e l’identità locale. E’ bene sottolineare che tale approfondimento è stato stimolato dai risultati di tre più generali e vaste indagini sullo sviluppo dei modelli turistico balneari della costa romagnola che, seguendo percorsi metodologici prevalentemente qualitativi, si sono concentrate su alcune località appartenenti al Comune di Cervia: Cervia stessa, Milano Marittima e Pinarella. Cervia oggi è sicuramente in grado di offrire un nuovo prodotto turistico, quello sportivo, grazie ad un insieme di fattori quali territorio, strutture ricettive e impianti sportivi. Certamente le opportunità territoriali unite alla presenza di importanti infrastrutture hanno giocato un ruolo fondamentale per la nascita di questa innovativa forma di turismo che abbina il mare allo sport rendendo l’offerta unica e ambivalente. Queste nuove politiche adottate dagli imprenditori locali si stanno muovendo attraverso un’azione sistemica che vede la collaborazione sia con le istituzioni locali sia con le diverse realtà presenti nel territorio, turistiche e non. Lo sport sembra essere l’elemento attraverso il quale viaggia la nuova offerta turistica, capace di avvalorare la centralità del tema ambientale e territoriale, promuovendo contemporaneamente un sistema fatto di collaborazioni e interdipendenze fra le diverse realtà locali. Il valore aggiunto di questa nuova forma di turismo che vede lo sport come protagonista risiede nella capacità di abbracciare campi diversi come l’ambiente, il benessere fisico, le relazioni sociali, lo svago e il tempo libero. Considerare dunque il turismo sportivo una componente importante del territorio in esame implica la necessità di un importante organizzazione territoriale, che si avvalora dal coordinamento e dalla collaborazione di più attori che si adoperano alla creazione di servizi come la ricettività alberghiera, la gastronomia, i trasporti, i servizi sportivi e la promozione. Solo un sistema turistico integrato in cui tutti i soggetti contribuiscono a rendere le località in analisi mete perfette in grado di soddisfare contemporaneamente lo sportivo, l’amatore e eventuali accompagnatori, può risultare vincente all’interno di un sistema turistico ormai saturo e frammentato. A questo proposito l’area cervese si presenta come una zona turistica che da sempre fa della cooperazione e dell’interdipendenza fra i vari attori locali uno dei suoi punti di forza. E’ pertanto possibile affermare che oggi nelle tre località in esame il turismo sportivo rappresenta per gli operatori turistici una valida e nuova opportunità di sviluppo. Da un lato infatti vi è la possibilità di richiamare investimenti e occupazione, dall’altro lato invece vi è la possibilità di una promozione e “ri-qualificazione” in termini sia territoriali che turistici. L’elaborato si conclude con la presentazione di alcuni casi di studio, riconducibili a diverse realtà cervesi che hanno fatto della triangolazione fra turismo, sport e territorio, un modello di sviluppo turistico sostenibile, capace di delineare delle linee guida sulle quali poter riflettere in un ottica di sviluppo e riqualificazione turistico-territoriale, nonché per un eventuale realizzazione di piani strategici comuni, volti a valorizzare un prodotto turistico tutto “made in Italy”. Su questa linea, infatti, lo studio sociologico affrontato ha spesso assunto le vesti di una ricerca intervento, dimostrando la sua valenza laddove si presentino criticità temporalmente e spazialmente definite.
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