Littérature scientifique sur le sujet « Confronto interculturale »

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Articles de revues sur le sujet "Confronto interculturale"

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Braga, Piera Maria, Chiara Maria Bove, Mary Jane Moran, Robyn Brookshire et Maria Aparecida Antero Correia. « Reciprocal learning : il confronto interculturale come dispositivo per la formazione degli educatori - insights da una ricerca tra Italia e Stati Uniti ». Zero-a-Seis 23, no 43 (12 mars 2021) : 495–523. http://dx.doi.org/10.5007/1980-4512.2021.e72979.

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Résumé :
Il tema della formazione a una “postura interculturale” fin dai servizi per la prima infanzia è al centro della riflessione contemporanea su come sostenere gli educatori impegnati in contesti educativi multiculturali. Cambiare prospettiva, decentrarsi, provare a vedere i fenomeni educativi da un altro punto di vista, vedere altrimenti sono competenze oggi necessarie per garantire la qualità del lavoro educativo in contesti educativi complessi e multiculturali. Come formare gli educatori che già lavorano nei servizi per l’infanzia a una cultura pedagogica aperta al dialogo interculturale e capace di cogliere nello spiazzamento culturale un’occasione di formazione e di allenamento al pensiero critico-riflessivo?A partire dai dati emersi da una ricerca sulla formazione degli educatori che ha coinvolto alcune educatriciin Italia e negli Stati Uniti, l’articolo propone una riflessione su come i processi di dialogo, confronto e scambio interculturale, mediati da video, possano essere dispositivi interessanti per promuovere lo sviluppo di una postura e non solo di strumenti per l’azione educativa in contesti multiculturali.
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Ciric, Slobodanka. « Radoje Domanovic e Dzejms Dzojs (James Joyce) ». Prilozi za knjizevnost, jezik, istoriju i folklor, no 80 (2014) : 13–23. http://dx.doi.org/10.2298/pkjif1480013c.

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Résumé :
La ricerca che qui si propone nasce nell?ambito di redazione della laurea magistrale in Letterature e Culture Comparate. Muovendo dallo studio e dall?analisi dell?opera Gente di Dublino di James Joyce e da alcuni racconti di Radoje Domanovic che si potrebbero tranquillamente intitolare Gente di Stradija, questo lavoro ha posto in evidenza elementi significativi di confronto come il monologo interiore, la paralisi e l?epifania. Tale studio - di natura comparatistica ed interculturale - ha richiesto, innanzitutto, un approccio metodologico multidisciplinare in cui coesistano e interagiscono conoscenze storiche, culturali e religiose dell?Irlanda e della Serbia a cavallo dei secoli XIX e XX. Vengono, infine, studiati alcuni aspetti del rapporto di Joyce e Domanovic con la tradizione dell?eredit? eroica dei due paesi riflessa nel nazionalismo, ma anche la condizione di immobilit?, passivit? e impotenza rispecchiata nelle loro opere. La novit? pi? significativa emersa da questa ricerca ? la dimostrazione che Domanovic ha sperimentato i sopracitati, innovativi metodi narrativi prima di Joyce.
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Pugliese, Rosella. « Marina Foschi Albert : Il profilo stilistico del testo. Guida al confronto intertestuale e interculturale (Tedesco e Italiano). Pisa : University press 2009 ». Zeitschrift für interkulturelle Germanistik 2, no 1 (1 juillet 2011) : 167–68. http://dx.doi.org/10.14361/zig.2011.0115.

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ANQUÍN, Ana De, et Álvaro GUAYMÁS. « Categorías espacio-temporales escolares y andinas : un estudio en escuelas del noroeste argentino ». INTERRITÓRIOS 5, no 9 (9 décembre 2019) : 6. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243602.

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Résumé :
RESUMENEl artículo aborda las categorías de tiempo/espacio, en su dimensión estructurante, para intentar su desnaturalización, es decir para pensar sobre ellas y aceptar que son construcciones histórico-culturales. Por ello se insinúa una comparación entre las categorías de la modernidad occidental con los de la cultura andina, siguiendo los lineamientos de la hermenéutica diatópica tal como la enuncia Josef Esterman. Además se toman los aportes del giro decolonial que pone en duda la abstracción pura y la contrapone al pensamiento enraizado en la Abya Yala profunda (América para los occidentales), sin pretensiones de universalidad para comprender que sucede en las escuelas de lugares inhóspitos del noroeste de Argentina, en la frontera con Chile y Bolivia a partir de aprendizajes realizados a través de proyectos de investigación, en los cuales participaron miembros de las comunidades y de las escuelas, con la intención de analizar problemas y apuntalar las prácticas pedagógicas interculturales. Tiempo/Espacio. Cultura Andina. Escuela. Pedagogía Intercultural. Salta.Categorias Espaço-Tempo na Escola e Andinas: um Estudo das Escolas do Nordeste da Argentina RESUMO O artigo trata das categorias de tempo/espaço, em sua dimensão estruturante, para tentar sua desnaturação, ou seja, pensar sobre elas e aceitar que são construções histórico-culturais. Portanto, sugere-se uma comparação entre as categorias da modernidade ocidental e as da cultura andina, seguindo as diretrizes da hermenêutica diatópica, como a afirmação de Josef Esterman. Além disso, são tomadas as contribuições da virada decolonial que põem em causa a pura abstração e a opõem ao pensamento enraizado na profunda Abya Yala (América para os ocidentais), sem reivindicações de universalidade para entender o que acontece nas escolas de lugares inóspitos no noroeste da Argentina, na fronteira com o Chile e a Bolívia, aprendeu com projetos de pesquisa, nos quais participaram membros de comunidades e escolas, com a intenção de analisar problemas e sustentar práticas pedagógicas interculturais. Tempo/Espaço. Cultura Andina. Escola. Pedagogia Intercultural. Salta.School space-time categories and Andean: a study of the Northeast Argentina Schools ABSTRACT The article approaches the time/space categories, in their structuring dimension, to try their denaturation, that is, think about them and accept that they are historical-cultural constructions. Therefore, a comparison between the categories of western modernity and those of Andean culture is suggested, following the guidelines of diatopic hermeneutics, as Josef Esterman's statement. In addition, the contributions of the decolonial turn that call into question pure abstraction and oppose it to the thought rooted in the deep Abya Yala (America for the Westerners) are taken, without pretensions of universality to understand what happens in schools in inhospitable places of northwestern Argentina, on the border with Chile and Bolivia, based on lessons learned through research projects, in which members of communities and schools participated, with the intention of analyzing problems and underpin intercultural pedagogical practices. Time/Space. Andean culture. School. Intercultural Pedagogy. Salta.Categorie spazio-temporale scolastiche e andine: uno studio nelle scuole del nord-ovest dell'Argentina RIASSUNTO L'articolo tratta le categorie di tempo/spazio, nella loro dimensione strutturante, per tentare la loro denaturazione, cioè per pensarci e accettare che sono costruzioni storico-culturali. Pertanto, si suggerisce un confronto tra le categorie della modernità occidentale e quelle della cultura andina, seguendo le linee guida dell'ermeneutica diatopica, come afferma Josef Esterman. Inoltre, vengono presi i contributi del decoloniale che mettono in discussione la pura astrazione e si oppongono al pensiero radicato nel profondo Abya Yala (America per gli occidentali), senza pretese di universalità per capire cosa succede nelle scuole di luoghi inospitali nel nord-ovest. de Argentina, al confine con Cile e Bolivia, ha appreso da progetti di ricerca a cui hanno partecipato membri di comunità e scuole, con l'intenzione di analizzare i problemi e sostenere pratiche pedagogiche interculturali. Tempo/Spazio. Cultura Andina. Scuola. Pedagogia Interculturale. Salta.
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Meozzi, Tommaso. « UNA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA RADICATA NELL’ALTERITÀ : LA RAPPRESENTAZIONE LETTERARIA DELL’APPRENDIMENTO LINGUISTICO ». Italiano LinguaDue 14, no 1 (28 juillet 2022) : 755–71. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18326.

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Résumé :
Analizzando opere letterarie sia di autori nati in Italia e poi emigrati, sia di scrittori immigrati in Italia, che hanno scelto di scrivere in italiano le proprie opere, l’articolo mostra il rapporto costitutivo tra io e alterità caratteristico dell’autobiografia linguistica. Imparare un’altra lingua significa prima di tutto confrontarsi drasticamente con l’impossibilità del rapporto simbiotico, che l’individuo plurilingue non può più proiettare né sulla lingua madre e le figure familiari, né sul sostituto di una completa identificazione tra individuo e società. La lingua materna diventa così da una parte fantasma che evoca sensi di colpa e un simbolico “matricidio”, dall’altra serbatoio di esperienze che possono confluire nella scrittura e mettere l’individuo in contatto con i propri desideri più profondi. A sua volta, la seconda lingua può diventare oggetto di diverse strategie di elaborazione: dalla distorsione aggressiva, al confronto interculturale, alla maturazione di una competenza metalinguistica e pragmatica. An autobiographical narrative rooted in otherness: the literary representation of language learning By analyzing literary works both by authors born in Italy and then emigrated, and by writers immigrated to Italy, who have chosen to write their works in Italian, the article shows the constitutive relationship between self and otherness which is characteristic of linguistic autobiography. Learning another language means first of all dealing with the impossibility of the symbiotic relationship which the multilingual individual can no longer project either on the mother tongue and family figures, or on the substitute of a complete identification between the individual and society. The mother tongue thus becomes on the one hand a ghost that evokes feelings of guilt and a symbolic "matricide", on the other hand a reservoir of experiences that can flow into writing and put the individual in contact with their deepest desires. In turn, the second language can become the object of different processing strategies: from aggressive distortion, to intercultural confrontation, to the maturation of a metalinguistic and pragmatic competence.
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Napolitano, Enzo M., et M. Luca Visconti. « La cross generation : seconde generazioni di migranti a confronto con il mercato ». MONDI MIGRANTI, no 3 (mars 2009) : 113–31. http://dx.doi.org/10.3280/mm2008-003007.

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Résumé :
- This paper analyses an emerging target in the Italian market: the so-called "second generations". The authors first illustrate the socio-cultural traits of this segment, and then show the role and peculiarities of consumption read as an identity signifier. The discussion is based on both secondary and primary data, collected across Milan, Turin and Biella. Results document various consumer profiles of second generation migrants and multiple marketing approaches to target this market.Keywords Second generations; ethnic marketing; intercultural marketing; cross generation marketing.
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Oliveira, Renata Moraes de, Paulo André Ignacio Pontes et Marcos César da Rocha Seruffo. « Interculturalidade nas licenciaturas : ressignificando práticas docentes e saberes do campo ». Research, Society and Development 11, no 2 (22 janvier 2022) : e16611225559. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v11i2.25559.

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Résumé :
A Educação do campo e os saberes interculturais são elementos indissociáveis para uma educação transformadora, sob essa premissa a pesquisa pretende problematizar a formação inicial de professores e prover discussões sobre as mudanças necessárias às práticas pedagógicas para o ensino básico do campo. Diante disso, temos como ponto de partida a seguinte questão: Como vem sendo realizada essa interculturalidade nas práticas docentes? Como objetivos específicos, a pesquisa propõe-se a identificar o que vem sendo discutido academicamente nos periódicos CAPES sobre as práticas pedagógicas para educação básica, bem como analisar como a formação inicial sob a ótica intercultural reflete sobre as práticas pedagógicas e assim confrontar as bases norteadoras oficiais e seus caminhos teórico-práticos. A metodologia empregada é de cunho qualitativo e bibliográfico com análise de conteúdo de uma revisão sistemática da literatura (RSL), no site do periódico CAPES, acerca de práticas pedagógicas desenvolvidas na educação básica do campo; seguido por aplicação de questionário semiestruturado a professores do campo. Os resultados apontam que as pesquisas voltadas às práticas ativas no ensino fundamental ainda requerem maiores investigações e que propostas interculturais demonstram melhores resultados quanto ao engajamento, senso de pertencimento e ressignificação de saberes escolares.
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Cammarata, Roberto. « La comunitÀ, dai miti al diritto. Un confronto tra Gemeinschaft e Comunidad ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 47 (octobre 2013) : 105–20. http://dx.doi.org/10.3280/las2013-047009.

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Résumé :
The article shows a comparison between two ideas or ‘models' of community, Tönnies Gemeinschaft, reworked by Schmitt, and the Latin American indigenous peoples' Comunidad. A comparison that starts from the respective origin myths (the biblical Genesis on one hand, and the Maya cosmogony narrated in the Popol Vuh on the other) and arrives at the reflections on the subject of rights and freedoms that these narratives still produce today, in contemporary intercultural societies. The study focuses in particular on how the element of identity and belonging to a community can be used to motivate policies and laws oriented to the exclusion or inclusion, to discrimination or emancipation.
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Fuenzalida Rodríguez, Pedro. « Escuela intercultural y maestros Mapuche Williche experiencias en el territorio de la Fütawillimapu, Chile ». Revista INTEREDU 1, no 4 (24 juillet 2021) : 13–40. http://dx.doi.org/10.32735/s2735-65232021000485.

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Résumé :
Este artículo tiene como propósito problematizar la figura del docente mapuche williche en relación con el desarrollo histórico y socio político de sus comunidades y la escuela colonial. Este trabajo es de carácter hermenéutico, el cuerpo de datos está conformado por un registro de información primaria recogida durante el proceso de elaboración de una tesis doctoral y de la documentación como memoriales y legislación que fundamentan el desarrollo de las experiencias interculturales.En este proceso se sitúa al maestro mapuche williche en el contexto de una escuela que, a pesar de los 25 años desde que se instala el mandato jurídico para implementar un sistema de educación intercultural bilingüe, no ha superado la herencia colonial. El maestro se sitúa como actor relevante en las intensas disputas político-epistémicas que confrontan discursos pedagógicos e ideológicos que cuestionan, por un lado la presencia y legitimidad de ellos y de los saberes que incorporan al currículum escolar y por otro, los discursos cuestiona el actuar colonial de la escuela y el marco de experiencias interculturales como posibilidades descolonizadoras.
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Pereira da Silva, Regina Célia. « SEMANTICA LESSICALE E CONFRONTO INTERLINGUISTICO NEI SCRITTI CHIARIANI DURANTE IL PROCESSO TRADUTTIVO ». Acta Semiótica et Lingvistica 25, no 3 (18 décembre 2020) : 132–42. http://dx.doi.org/10.22478/ufpb.2446-7006.44v25n3.55242.

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Résumé :
A área da comunicação constitui o campo de trabalho do tradutor, o que significa que o desenvolvimento de uma relação interpessoal se encontra englobada no próprio processo de tradução. No entanto, o interlocutor do tradutor não se limita a um só, mas destina-se a uma coletividade inteira que só por si é sinónimo de cultura, de tradição, de hábitos e costumes. Não existe, pois, tradução sem uma reflexão sobre a própria língua e cultura, sobre aquilo que lhe é inerente, sobre a ideia que temos sobre o significado de uma determinada palavra e, obviamente, sobre a ideia que temos do mundo e dos nossos semelhantes. Existe, então a necessidade de uma discussão das categorias linguísticas adquiridas e assimiladas. A finalidade do método intercultural está orientada para os utilizadores últimos do texto e apresenta uma premissa imprescindível, isto é, o conhecimento aprofundado dos elementos sociais, linguísticos e culturais peculiares de dum público específico. Este aspeto pressupõe uma transferência cultural que conheça as exigências dos espaços culturais de receção. Este estudo mira a evidenciar a natureza e o protótipo da relação entre os textos de Chiara Lubich e a sua tradução noutras línguas enraizadas nas culturas Outras.
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Thèses sur le sujet "Confronto interculturale"

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SCHUSTER, CHIARA. « Etica e comunicazione : un confronto interculturale nell'interazione verbale ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/225.

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Résumé :
Oggi, l'Italia è un paese multietnico. Dietro i movimenti migratori non vi sono però solo dati statistici, ma persone con culture e storie personali diverse, con cui gli operatori a contatto con gli immigrati devono confrontarsi. Ciò ha condotto alla nascita della mediazione linguistico-culturale, un settore sorto nella fase più acuta del fenomeno dell'immigrazione, gli anni Novanta, per rispondere alle esigenze specifiche di assistenza medica e legale degli immigrati. L'intento del presente lavoro di ricerca è quello di studiare l'interazione verbale e non verbale tra medico o infermiere e paziente straniero nel contesto della mediazione linguistica-culturale in una struttura socio-sanitaria. All'interno dell'interazione verbale si analizzeranno le teorie della cortesia linguistica applicate a un contesto socio-sanitario multietnico. Si andrà a verificare se esiste una lingua di mediazione, se la lingua inglese funge da lingua franca nell'interazione verbale medico o infermiere e paziente straniero e se esistano strategie empatiche comunicative verbali e non verbali comunemente utilizzate in corsia dal personale ospedaliero. Si studierà inoltre come l'analisi della conversazione, in particolare l'analisi delle strategie empatiche comunicative verbali e non verbali, possa essere utilizzata a fini didattici e pedagogici nella formazione linguistica e interculturale di studenti di medicina nel nuovo contesto sociosanitario multiculturale.
Italian society has undergone massive transformation, arising today as a true multiethnic society. Migration movements are not simply a phenomenon of statistical data but involve people from different cultures and personal backgrounds. Immigration is behind the onset of community interpreting in Italy at the beginning of the '90s. Community interpreters catered for all medical and legal needs of immigrants. Today, it is common practice in Italy that doctors and nurses interact with immigrant patients. The aim of the thesis is to study verbal and non-verbal strategies of communication between doctors or nurses and immigrant patients in this new multiethnic medical environment. The study will examine strategies of politeness theory, whether English is a lingua franca in the doctor or nurse and immigrant patient interaction and whether there are empathic verbal and non-verbal strategies of communication commonly used in the hospital ward by doctors and nurses. The study will also examine how conversational analysis, in particular the analysis of empathic verbal and non-verbal strategies of communication can be used for didactic and pedagogical purposes so as to prepare medical students linguistically and culturally to interact with their future patients in this new multiethnic medical environment.
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SCHUSTER, CHIARA. « Etica e comunicazione : un confronto interculturale nell'interazione verbale ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/225.

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Résumé :
Oggi, l'Italia è un paese multietnico. Dietro i movimenti migratori non vi sono però solo dati statistici, ma persone con culture e storie personali diverse, con cui gli operatori a contatto con gli immigrati devono confrontarsi. Ciò ha condotto alla nascita della mediazione linguistico-culturale, un settore sorto nella fase più acuta del fenomeno dell'immigrazione, gli anni Novanta, per rispondere alle esigenze specifiche di assistenza medica e legale degli immigrati. L'intento del presente lavoro di ricerca è quello di studiare l'interazione verbale e non verbale tra medico o infermiere e paziente straniero nel contesto della mediazione linguistica-culturale in una struttura socio-sanitaria. All'interno dell'interazione verbale si analizzeranno le teorie della cortesia linguistica applicate a un contesto socio-sanitario multietnico. Si andrà a verificare se esiste una lingua di mediazione, se la lingua inglese funge da lingua franca nell'interazione verbale medico o infermiere e paziente straniero e se esistano strategie empatiche comunicative verbali e non verbali comunemente utilizzate in corsia dal personale ospedaliero. Si studierà inoltre come l'analisi della conversazione, in particolare l'analisi delle strategie empatiche comunicative verbali e non verbali, possa essere utilizzata a fini didattici e pedagogici nella formazione linguistica e interculturale di studenti di medicina nel nuovo contesto sociosanitario multiculturale.
Italian society has undergone massive transformation, arising today as a true multiethnic society. Migration movements are not simply a phenomenon of statistical data but involve people from different cultures and personal backgrounds. Immigration is behind the onset of community interpreting in Italy at the beginning of the '90s. Community interpreters catered for all medical and legal needs of immigrants. Today, it is common practice in Italy that doctors and nurses interact with immigrant patients. The aim of the thesis is to study verbal and non-verbal strategies of communication between doctors or nurses and immigrant patients in this new multiethnic medical environment. The study will examine strategies of politeness theory, whether English is a lingua franca in the doctor or nurse and immigrant patient interaction and whether there are empathic verbal and non-verbal strategies of communication commonly used in the hospital ward by doctors and nurses. The study will also examine how conversational analysis, in particular the analysis of empathic verbal and non-verbal strategies of communication can be used for didactic and pedagogical purposes so as to prepare medical students linguistically and culturally to interact with their future patients in this new multiethnic medical environment.
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Bernardi, Camilla <1991&gt. « Associazionismo sino-italiano, una possibilità per il confronto interculturale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14624.

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Résumé :
L'associazionismo migrante è una realtà importante e estesa nel nostro territorio nazionale. In particolare, l'associazionismo cinese ha visto un enorme sviluppo dalla metà degli anni Novanta e coinvolge soprattutto imprenditori che intrattengono affari sia con aziende della madrepatria che con quelle italiane. Questa situazione, dai primi anni Duemila, si sta trasformando grazie alle seconde generazioni cinesi che, divise tra Cina e Italia, sempre più frequentemente si uniscono per affermare la loro identità di sino-italiani attraverso eventi che promuovono la cultura cinese nel nostro paese. Un’evoluzione recente dell’associazionismo migrante vede protagoniste le associazioni che coinvolgono ragazzi e famiglie italiane e cinesi il cui obiettivo è sì quello di favorire la conoscenza delle tradizioni cinesi ma, soprattutto, l’incontro tra persone cinesi e non che vivono sullo stesso territorio. La tesi, frutto di sei mesi di ricerca tra ottobre 2017 e maggio 2018 presso l’associazione veneziana “Passa Cinese”, esplora questa nuova realtà poco conosciuta ma sempre più attiva e importante per le relazioni tra le nostre comunità. Per definire il contesto nel quale si è sviluppata questa esperienza si approfondiscono tematiche quali l’immigrazione cinese a Venezia, l’apprendimento dell’italiano per gli stranieri e il ruolo del mediatore culturale nel percorso scolastico dei ragazzi stranieri.
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Sacconi, Ilaria. « La competenza interculturale : comunicare in modo efficace in ambito internazionale. Germania e Italia a confronto ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Il presente elaborato intende analizzare quegli aspetti legati alla lingua, alla comunicazione non verbale e alla cultura che in ambito internazionale sono spesso causa di incomprensioni e irritazioni poiché differenti da una cultura ad un’altra. In particolare si vuole mettere a confronto Italia e Germania e le rispettive peculiarità culturali la cui conoscenza rappresenta la chiave del successo lavorativo e della riuscita di una negoziazione, e quindi fondamentali per aziende e per interpreti.
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Stermieri, Valentina. « Apprendimento linguistico online : App a confronto ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Negli ultimi anni l’apprendimento delle lingue straniere è diventato di grande interesse per tutte le generazioni, poiché le possibilità di contatto con una lingua straniera, dai programmi televisivi, ai quotidiani, al web, sono aumentate in quanto sintomatiche di una maggiore globalizzazione. Grazie a ciò le lingue sono anche una fonte di reddito, soprattutto per le piattaforme di apprendimento online, la cui analisi è oggetto di questo elaborato. Quest’ultimo si divide in tre parti: nelle prime due si propone un inquadramento teorico, necessario ad analizzare le piattaforme nello specifico. In primis è stato quindi fatto un excursus sulle teorie e gli studi riguardanti l’apprendimento linguistico, fondamentali per capire quali sono le basi necessarie per uno studente per apprendere o rafforzare una L2. Poi sono state definite le varie piattaforme online nelle loro caratteristiche principali, mentre in seguito ne sono state scelte solamente due per poter svolgere un’analisi più dettagliata, nei vari livelli linguistici, vale a dire grammatica, lessico, fonetica, interazione e pragmatica. Grazie al confronto finale tra le due piattaforme è stato possibile capire fino a che punto queste tipologie di sistemi siano coerenti con le modalità più classiche di insegnamento linguistico e se siano effettivamente utili per un apprendente che voglia intraprendere un percorso di studi in rete in modo individuale.
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Creatini, Sara. « La pazza gioia : analisi e confronto dei sottotitoli cinesi ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20831/.

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Bressan, Virginia. « Child Language Brokering : esperienze a confronto ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Il presente elaborato si propone di esplorare il fenomeno del Child Language Brokering sulla base di tre interviste condotte con delle giovani mediatrici non professionali che hanno riflettuto sulle loro esperienze presenti e passate. Il primo capitolo si concentra su alcuni cenni teorici riguardanti la mediazione linguistica e culturale. Inoltre, viene fornita una breve panoramica degli stranieri che vivono in Italia e dello stato dei servizi linguistici ai quali possono accedere. Nel secondo capitolo vengono analizzate le interviste condotte con le tre giovani mediatrici, evidenziando analogie e differenze in merito ad alcuni aspetti controversi riguardanti le attività di Child Language Brokering, ad esempio l'inversione del rapporto genitore-figlio o le sensazioni negative e positive provate dal mediatore. Infine, nelle conclusioni vengono riassunti i dati raccolti tramite le interviste mettendo in evidenza la varietà di percezioni che possono caratterizzare le singole esperienze di ciascun mediatore nel contesto del Child Language Brokering.
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Dedej, Giulia. « Analisi a confronto : agentivi italiani e "feminitivi" russi ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21308/.

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Résumé :
Il presente elaborato ha come oggetto l’analisi delle implicazioni linguistiche e sociali dell’uso o del mancato uso degli agentivi femminili in italiano e in russo, cui i parlanti russofoni si riferiscono con il termine “feminitivi”. Recentemente questo tema è stato spesso oggetto di dibattito pubblico, politico e accademico. Le motivazioni che alimentano questo scontro sembrano essere di diversa natura: linguistiche, politiche, ideologiche e sociali. Infatti, la prima parte dell’elaborato ha lo scopo di inquadrare la questione in un contesto sociologico, dimostrando come lingua e società siano vicendevolmente implicate e legate, con particolare attenzione ad alcune marche sessiste presenti nelle due lingue di studio. Il secondo capitolo è interamente dedicato al tema del politicamente corretto, e all’analisi delle ragioni di chi rifiuta categoricamente cambiamenti alla lingua, quale può essere l’introduzione degli agentivi femminili, e le controargomentazioni di chi sostiene la necessità di un linguaggio più rispettoso delle differenze nella composizione demografica della nostra società. Per concludere, il capitolo finale illustra e svolge l’obiettivo di questa tesi di laurea: un’indagine linguistica alla ricerca di somiglianze e differenze tra la morfologia, ma soprattutto tra le implicazioni e valenze sociali degli agentivi femminili in italiano e russo. Il quadro emerso da quest’analisi sarà esposto nel dettaglio nelle conclusioni di questo elaborato, che si dilungano sul diverso stato di avanzamento nel processo di introduzione degli agentivi femminili nell’uso della lingua russa e di quella italiana.
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Brugnoli, Carolina. « Competenze interculturali : un confronto tra Cina e Italia in ambito commerciale ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Sviluppai l'idea per questo elaborato durante il mio periodo Erasmus, dove seguii un corso molto interessante dal nome Competenze interculturali. Capii che entrare in contatto con una cultura così lontana dalla mia non significa solo comprendere quali fossero le sue peculiarità e quali le differenze con la mia cultura, ma cooperare sia a livello comunicativo sia comportamentale con l’obiettivo di instaurare rapporti che si basano sul rispetto reciproco senza perdere le proprie radici. Decisi che il tema del mio elaborato sarebbe stato un confronto culturale tra la cultura cinese e quella italiana. Decisi di trattare questo argomento perché ritengo che essere una mediatrice linguistica non significhi solo essere competente da un punto di vista linguistico, ma anche da un punto di vista di culturale: senza tali conoscenze la figura del mediatore linguistico perde la sua essenza, limitandosi ad essere un mero strumento comunicativo. Ho sviluppato questo confronto in ambito commerciale poichè ritengo che sia un tema molto attuale e spero, in futuro, di lavorare proprio in questo ambito. L'elaborato è suddiviso in due capitoli. Nel primo capitolo descriverò i rapporti storici ed economici tra Cina e Italia. L'ambito economico che ho deciso di sviluppare è un ambito in cui si sono sviluppati stretti rapporti tra i due paesi: il settore tessile-abbigliamento. Per approfondire l’analisi tratterò del “Made in Italy” percepito dai cinesi e inoltre delle classi sociali, quindi dei possibili acquirenti dei prodotti italiani, del Regno di Mezzo, con particolare attenzione verso le donne. Nel secondo capitolo descriverò invece una trattativa verosimile inventata da me tra una delegazione cinese e una delegazione italiana che si recheranno rispettivamente in Italia e in Cina. In conclusione analizzerò tutti gli aspetti culturali che sono emersi nel corso degli incontri con le relative motivazioni.
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Palmas, Giulia. « I mondiali di calcio nella stampa italiana e inglese : un confronto ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8170/.

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Résumé :
La tesi ha come obiettivo un confronto tra giornalismo sportivo italiano e inglese sul tema dei Mondiali di calcio svoltisi nell'estate del 2014 in Brasile. Attraverso l'analisi di quindici articoli presi da alcuni dei quotidiani più letti in Italia e nel Regno Unito, vedremo come in due nazioni così appassionate di calcio si scrive di questo sport, in particolare in occasione di un evento di interesse transnazionale, sottolinenando affinità e differenze tra due lingue apparentemente lontane tra loro ma che scopriremo avere molti punti in comune.
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Livres sur le sujet "Confronto interculturale"

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Cintio, Michele Di, Carlo Cunegato et Ylenia D'Autilia. Significato e dignità dell'uomo nel confronto interculturale. Roma : Armando editore, 2013.

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2

Campodonico, Angelo. Etica della ragione : La filosofia dell'uomo tra nichilismo e confronto interculturale. Milano : Jaca book, 1999.

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3

Campodonico, Angelo. Etica della ragione : La filosofia dell'uomo tra nichilismo e confronto interculturale. Milano : Jaca Book, 1999.

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4

Laura, Palazzani, dir. Il confronto interculturale : Dibattiti bioetici e pratiche giuridiche : bioetica, diritti umani e multietnicità. Cinisello Balsamo (Milano) : San Paolo, 2003.

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5

Il profilo stilistico del testo : Guida al confronto intertestuale e interculturale (tedesco e italiano). Pisa : PLUS-Pisa University Press, 2009.

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6

Consorti, Pierluigi. Gestire i conflitti interculturali ed interreligiosi : Approcci a confronto. Pisa : PLUS-Pisa University Press, 2009.

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7

Andrea, Valdambrini, dir. Gestire i conflitti interculturali ed interreligiosi : Approcci a confronto. Pisa : PLUS-Pisa University Press, 2009.

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8

Christianity confronts culture : A strategy for crosscultural evangelism. Grand Rapids, Mich : Academie Books, 1987.

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9

G, Garzone, Salmon Laura, Soliman Luciana T et Università commerciale Luigi Bocconi, dir. Multilinguismo e interculturalità : Confronto, identità, arricchimento : atti del convegno Centro linguistico Bocconi (Milano, 20 ottobre 2000). Milano : Edizioni Universitarie di lettere economia diritto, 2007.

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10

(Association), Archivi del Sud. Scrittori tra due lingue : Confronto tra letteratura sarda, catalana e maghrebina : atti del Convegno : Alghero, 23-24 aprile 1994. Cagliari : CUEC, 1995.

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Chapitres de livres sur le sujet "Confronto interculturale"

1

Lähdesmäki, Tuuli, et Aino-Kaisa Koistinen. « Explorations of Linkages Between Intercultural Dialogue, Art, and Empathy ». Dans Dialogue for Intercultural Understanding, 45–58. Cham : Springer International Publishing, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-030-71778-0_4.

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Résumé :
AbstractIn the 2000s, European societies have transformed quickly due to the networked global economy, deepening a European integration process, forced and voluntary movement of people to and within Europe, and influence of social media on culture, communication, and society. Europe has become an increasingly diverse and pluricultural continent where many people simultaneously identify with multiple different cultural and social groups. In such “super-diversified” (Vertovec in New complexities of cohesion in Britain: Super-diversity, transnationalism and civil-integration, Communities and Local Government Publications, Wetherby, 2007) European societies diversity itself is broad, multidimensional, and fluid (Vertovec in New complexities of cohesion in Britain: Super-diversity, transnationalism and civil-integration, Communities and Local Government Publications, Wetherby, 2007; Blommaert and Rampton in Language and Superdiversity. Diversities 13(2):1–21, 2011). Different social locations and identities intersect within them—whether cultural, ethnic, national, social, religious, or linguistic. At the same time, however, European societies have faced the rise of diverse populist and radical right-wing movements promoting profoundly monoculturalist views and cultural purism. What are the means to confront this polarization of views and attitudes in Europe?
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2

LADMIRAL, Jean-rené. « Traduction et realia interculturels ». Dans A propos des realia, 89–104. Editions des archives contemporaines, 2021. http://dx.doi.org/10.17184/eac.4725.

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Résumé :
Le concept de realia se trouve de facto renvoyé assez largement à la problématique de l’interculturel, sous les différents aspects revêtus par le tournant culturel qui a investi la traduction et la traductologie depuis maintenant quelques décennies. Effectivement : on ne traduit pas tant d’une langue-source (Lo) à une langue-cible (Lt) que d’une langue-culture (LCo) à une autre (LCt). Les différences entre realia culturels peuvent être en effet très importantes. Dès lors, se pose la question de savoir jusqu’à quel point il convient d’expliciter les implicites sous-jacents au texte-source (To). En sorte qu’une traduction sourcière, c’est-à-dire littéraliste, qui s’en tient aux mots, aux signifiants de la langue-source, n’assurera pas sa fonction de communication. Une bonne traduction se devra d’être cibliste. Il lui revient de fournir un travail d’appropriation du texte original (To) au sein de la langue-culture d’arrivée (LCt). L’accent doit être mis sur le sens et les effets subjectifs induits par le texte : par le texte-source (To), mais aussi par le texte-cible de la traduction (Tt), en mobilisant les ressources de la langue-culture d’arrivée (LCt), quitte à s’éloigner de la Lettre du texte original (To). Corollairement, il convient de « faire passer », par différents biais, le bagage cognitif tacite des implicites inhérents à la périlangue culturelle sédimentés dans la langue et les culturèmes véhiculés (plus ou moins explicitement) par le texte à traduire. Au-delà d’une approche restrictivement linguistique et contrastive, la traductologie se trouve en somme confrontée à l’horizon ambitieux d’une anthropologie interdisciplinaire de la traduction (AIT).
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3

Kostoulas-Makrakis, Nelly. « Intercultural Communication and Sustainable Leadership ». Dans Practice, Progress, and Proficiency in Sustainability, 700–716. IGI Global, 2014. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-4666-5856-1.ch036.

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Résumé :
The environmental, economic, and social crises we are increasingly confronted with locally and globally, including climate change, ozone depletion, biodiversity loss, and also economic and social issues, such as poverty, social inequalities, violation of human rights, gender inequalities, loss of indigenous knowledge, etc. call for changes in the ways we think, work, and act. In this context, a course dealing with intercultural communication and sustainable leadership that is part of a M.Sc. programme on ICT in Education for Sustainable Development has been developed and is studied in this chapter. The course puts emphasis on the most urgent and critical social, environmental, and economic challenges facing the world and explores how leaders from education, business, government and civil society are responding to global/local sustainability challenges. In particular, it elaborates on the nature of sustainability leadership and how it can contribute to transformational change. It does this by locating sustainability within the leadership literature and presenting a model of sustainability leadership that integrates three complementary types of leadership, namely: distributed; entrepreneurial and transformational. The course also examines the importance of sustainable leadership practices within organisations (e.g. schools, business, NGOs, public) and assess the potential benefits if institutions are more actively engaged in sustainable leadership practices. It explores how intercultural communication can contribute to positive change for sustainability and discusses that new theoretical frameworks are needed to better understand effective transformational leadership. It also elaborates how cultural orientations and intercultural communication competence affect the full range leadership framework and transformational leadership dimensions. This course is delivered through a Virtual Learning Management System (VLMS) based on Moodle open LMS.
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4

Rusu, Marinela. « Responsive Teaching in the Conditions of Intercultural Communication ». Dans Handbook of Research on Ecosystem-Based Theoretical Models of Learning and Communication, 324–43. IGI Global, 2019. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-5225-7853-6.ch019.

Texte intégral
Résumé :
The purpose of this chapter is to inform educators and teachers about the central role of communication in today's classroom, confronted with the actual reality of cultural diversity. That includes the cultural diversity of children but also of the educators. The author ia particularly interested in helping teachers understand the ways in which diversity influences classroom communication and learning orientations. Analyzing intercultural competencies, there will be a better understanding of student-teacher communication and interaction. The new way of implementing the intercultural education ideas is the culturally responsive teaching, presented in this chapter with its most important characteristics. Teachers can also use different means of communication in classrooms, and that is why the author gave a great importance to exploring the communication skills that are indispensable to any teacher in his/her educational interaction. All these modern educational elements are included in a larger ecological perspective, which includes behavioral modification and a better integration in the environment.
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5

Hutchins-Keim, Karen Ann, et Mary C. Beaudry. « Unblended America ». Dans Archaeologies of Cultural Contact, 178–95. Oxford University PressOxford, 2022. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780199693948.003.0008.

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Résumé :
Abstract With a focus on the racial fabric of nineteenth-century New England, this chapter exposes some of the pitfalls and limitations in the manner that archaeologists frame and ask their questions of material culture in contexts of hybridization. The chapter confronts the complex and multi-faceted composition of intercultural identities and shows that creolization rarely unfolds in a uniform manner, but is fractured and situated, with material culture and associated identities often remaining ‘differentiated’ by the carrying forward of former meanings and associations from one context to another. Whereas, in other studies of enslaved persons, their social and economic capital may arguably be disentangled from the enterprises of slavery through the production of absence and invisibility. The authors of this chapter instead find an ‘unblended’ configuration whereby the potency of the past is a drag on future coalescence, particularly over short durations.
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6

Kwan, SanSan. « Epilogue ». Dans Love Dances, 108–10. Oxford University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780197514559.003.0005.

Texte intégral
Résumé :
The epilogue returns to a reflection upon the ethics and politics of interculturalism. At the moment of the book’s final drafting, in late 2020, we confront old/new examples of racism and xenophobia, overlaid by a deadly global pandemic. Writing on the morning of the November 4, 2020 US presidential election, the author considers the fractious contemporary moment and the disappointments of a less than definitive denunciation of Donald Trump. In the face of this, the author wonders whether intercultural duets can really overcome such intense divisiveness. At the same time, she argues, the rapid transmissibility of Covid-19 should be further demonstration of the importance of collective responsibility, and the suffering caused by lockdowns should further remind us of the vital importance of intercorporeal togetherness. Finally, the author returns to her personal experience with loss to underscore the interlacing themes of the book: love and mourning, difference and empathy. If the wages of dying is love, she argues, then by all means, let’s dance.
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7

Marchetti, Chiara. « Wonderful World House From Exclusion to Intercultural Relations in the Aftermath of Law Decree 113/2018 (Immigration and Security Decree) ». Dans Stuck and Exploited Refugees and Asylum Seekers in Italy Between Exclusion, Discrimination and Struggles. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-532-2/002.

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Résumé :
This chapter offers an overview of the role of social relations in reception practices towards asylum seekers and refugees, updating these considerations in the framework of the Immigration and Security Decree (3). The experience of the Wonderful World House in Parma is described as a reaction to the exclusionary policies enacted at the national level (4) and it is analysed as a space offering emplacement opportunities both to migrants and Italians (5). The final part confronts the Wonderful World experience with the concepts of direct social action and social innovation, in order to foreshadow its medium- and long-term impact in asylum policy making (6).
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8

Nissen, Elke, Catherine Felce et Catherine Muller. « Virtual exchange : from students’ expectations to perceived outcomes ». Dans Virtual exchange : towards digital equity in internationalisation, 139–55. Research-publishing.net, 2021. http://dx.doi.org/10.14705/rpnet.2021.53.1296.

Texte intégral
Résumé :
What do students expect before starting a Virtual Exchange (VE) with peers? Are their initial expectations mirrored in the final outcomes they perceive after the VE experience? Or, else, do students acknowledge benefits and acquired skills which they did not expect at first? This study draws on qualitative and quantitative data collected across a variety of VE settings within the Erasmus+ EVOLVE project (16 VEs and 248 students in total). In a mixed-methods approach, it confronts students’ expectations and perceived outcomes in order to outline the learning potential of VE, beyond the specific learning objectives set in the different Higher Educational (HE) courses in which a VE was implemented. It brings to light that the overlap between students’ expectations and the benefits they see is only partial. The declared outcomes deviate more from the course learning objectives than the initial expectations do, and they are, unsurprisingly, more nuanced and manifold. Expectations of intercultural and language practice and skills development are more often aligned with outcomes voiced by students than is the case for digital and disciplinary skills. What stands out is a great occurrence of transferable skills in the outcomes, including collaborative, relational, and communicative skills that are not always promoted in the course objectives.
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9

Oliveira, Madalena. « Moçambique na Rota do Jornalismo de Viagens ». Dans Culturas e Turismo : Reflexões Sobre o Património, as Artes e a Comunicação Intercultural, 105–15. UMinho Editora/CECS, 2021. http://dx.doi.org/10.21814/uminho.ed.48.11.

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Résumé :
A intensificação da circulação de pessoas depois da Revolução Industrial, quer por razões de trabalho quer por motivações de lazer, criou uma espécie de “inquietação geográfica”, um interesse generalizado por lugares aparentemente improváveis e uma especial atração por géneros narrativos que cartografam a experiência da viagem. As crónicas e notas de viajantes publicadas pela imprensa especialmente a partir do século XIX eram já um sinal evidente de que a viagem não é apenas a deslocação física entre territórios; é o intercâmbio com outras latitudes afetivas, o confronto com coordenadas sociais e culturais diversas e a expedição que atravessa as fronteiras da identidade. Ir lá e voltar para contar aos outros é, sob todas as formas, a vocação original do jornalismo. No entanto, o seu desenvolvimento profissional e articulação com a segmentação de mercados inspirou a consagração de uma forma especializada de produzir informação de interesse turístico. Apesar de, por vezes, se confundir com finalidades comerciais, o jornalismo especializado em viagens é hoje uma modalidade de jornalismo cultural, menos orientada para a notícia urgente ou para a informação internacional e mais para uma certa construção de representações do mundo que inspirem a descoberta e a exploração de lugares, de gentes, de história e do património. Por razões de proximidade histórica e linguística, pela sua riqueza natural e paisagística e pela sua diversidade cultural, Moçambique também está na rota do jornalismo de viagens de passaporte português. Destino menos frequente que o Brasil, e com atrações eventualmente menos evidentes que as do vasto território brasileiro, o extremo sudeste do continente africano também está no radar dos relatos jornalísticos de viagens. Mas como? Que representações são construídas sobre este país e que atrativos, do ponto de vista da informação, são considerados relevantes? Que imaginário tem, afinal, construído o jornalismo de viagens português sobre o território moçambicano? São estas as questões que orientam, neste texto, uma leitura de trabalhos publicados no suplemento Fugas do jornal Público . O objetivo é identificar os modos de olhar, os eventuais lugares comuns, as modulações literárias que, caracterizando o jornalismo de viagens em geral, se constituem, no caso particular de Moçambique, como uma narrativa intercultural.
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10

Ruiz Ben, Esther, Michaela Wieandt et Martina Maletzky. « Offshoring in the ICT Sector in Europe ». Dans IT Outsourcing, 310–39. IGI Global, 2010. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-60566-770-6.ch018.

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Résumé :
In the context of globalization and internationalization, offshoring processes in the ICT Industry have increased considerably in the software and service sector in recent years due to the cost saving strategies and market entry policies of ICT organizations. Through the heterogeneity of the European ICT sector a regionalization trend regarding host country selection for ICT offshore is, nevertheless, observable. Historical and cultural ties between host and home countries as well as related national stereotypes play an important role in the regionalization process. Moreover, due to favorable EU policies and regulations, off- and nearshoring within the European Union acquire an additional attractive character for some major European producers, such as, for example, Germany. Thus the Eastern European Member States, which already build out certain sectoral specialization in regard to ICT service provision, have benefited from direct foreign investments. Off- and nearshoring also imply risks and hidden costs linked to structural aspects in host countries as well as to the overestimation of cultural and historical nearness. In our chapter we discuss the trends of the internationalization process in the European ICT sector taking into account related risks in off- and nearshore processes. We argue, furthermore, that long-term cooperation and intercultural training, with the support of local and European institutions, should be considered to confrontin a better way the challenges of the internationalization of ICT in Europe.
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Rapports d'organisations sur le sujet "Confronto interculturale"

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Conviviality-Inequality in Latin America, Maria Sibylla Merian Centre. Conviviality in Unequal Societies : Perspectives from Latin America Thematic Scope and Preliminary Research Programme. Maria Sibylla Merian International Centre for Advanced Studies in the Humanities and Social Sciences Conviviality-Inequality in Latin America, 2017. http://dx.doi.org/10.46877/mecila.2017.01.

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Résumé :
The Maria Sibylla Merian International Centre for Advanced Studies in the Humanities and Social Sciences Conviviality-Inequality in Latin America (Mecila) will study past and present forms of social, political, religious and cultural conviviality, above all in Latin America and the Caribbean while also considering comparisons and interdependencies between this region and other parts of the world. Conviviality, for the purpose of Mecila, is an analytical concept to circumscribe ways of living together in concrete contexts. Therefore, conviviality admits gradations – from more horizontal forms to highly asymmetrical convivial models. By linking studies about interclass, interethnic, intercultural, interreligious and gender relations in Latin America and the Caribbean with international studies about conviviality, Mecila strives to establish an innovative exchange with benefits for both European and Latin American research. The focus on convivial contexts in Latin America and the Caribbean broadens the horizon of conviviality research, which is often limited to the contemporary European context. By establishing a link to research on conviviality, studies related to Latin America gain visibility, influence and impact given the political and analytical urgency that accompanies discussions about coexistence with differences in European and North American societies, which are currently confronted with increasing socioeconomic and power inequalities and intercultural and interreligious conflicts.
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