Thèses sur le sujet « Comunità cinesi »

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1

Anania, Rossana <1987&gt. « Comunità musulmane cinesi : l'evoluzione storica e le problematiche attuali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5744.

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Résumé :
In questo lavoro viene analizzato il graduale processo di integrazione delle popolazioni musulmane sul territorio cinese, dalla nascita dell’Islam e il conseguente spostamento verso la Cina di numerosi mercanti provenienti dall’Asia centrale, fino a un’analisi più dettagliata sulla situazione attuale e sul rapporto che le comunità musulmane hanno instaurato con le autorità centrali. La Cina è un mosaico etnico ufficialmente diviso in dieci minoranze musulmane, riunite in tre gruppi principali: gli Hui, gli Uiguri e i Kazaki costituiscono il primo gruppo, i Dongxiang (musulmani mongoli), i Khirghizi (che risiedono nel Turkistan cinese) e i Salar il secondo, mentre l’ultimo gruppo è composto dai Tagiki, dai Bonan, dai Tatari e dagli uzbechi. Una delle caratteristiche peculiari delle comunità musulmane cinesi è che nonostante siano tutte unite da un forte senso di solidarietà religiosa, sono molto variegate al loro interno e si trovano spesso in contrasto l’una con l’altra. Gli Hui sono la componente più numerosa, in base agli ultimi censimenti si stima siano circa dieci milioni, e sono sparsi su quasi tutto il territorio nazionale con una fortissima concentrazione nella regione autonoma Hui del Ningxia, nel Gansu e nello Henan. La ricerca si concentra soprattutto sullo studio delle comunità Hui, dei principali ordini o sette religiose in cui esse si dividono e sul processo di riorganizzazione della loro religione e identità, costruzione e restauro di moschee, traduzione di testi religiosi e promozione dell’istruzione, attività nelle quali i musulmani cinesi sono stati impegnati per circa un ventennio dopo il periodo buio della Rivoluzione Culturale.
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2

Nunziata, Virginia. « Famiglie immigrate : il caso della comunità cinese ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/993.

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Résumé :
2011 - 2012
Gli immigrati da qualche anno stanno “mettono radici”1, si fermano in Italia, accanto a noi, senza avere spesso consapevolmente deciso di restare. La loro scelta si popola di nuove presenze: arrivano i coniugi, i figli, altri bambini nascono qui, nel nostro paese. Da progetto e viaggio di singoli, l’immigrazione diventa dunque familiare, coinvolge soggetti diversi, pone, all’interno e all’esterno (servizi) del nucleo, nuovi bisogni e necessità. Rendendo non più rimandabile una politica dell’accoglienza che metta al centro i nuovi arrivati e le relazioni tra questi e gli autoctoni. La presenza sul territorio nazionale di nuclei familiari stranieri, che contribuiscono anche all’aumento della popolazione italiana così come si evince dagli ultimi dati sulla popolazione, rappresenta una delle più significative conseguenze che derivano dal crescente flusso migratorio diretto verso il nostro paese, che ha portato l’Italia a doversi confrontare con questioni già emerse nell’esperienza dei paesi a più consolidata tradizione migratoria. Questo aspetto dell’immigrazione è finora rimasto un po’ in ombra nel dibattito scientifico e politico, maggiormente concentrato sull’analisi dei problemi dell’inserimento degli immigrati nel mercato del lavoro e sulla denuncia delle situazioni di maggiore marginalità dal punto di vista sociale ed economico. Oggi però, in una fase in cui si comincia, finalmente, a prendere consapevolezza del, discreto, livello di inserimento economico raggiunto dagli immigrati e delle relative chance di stabilizzazione della loro presenza, i problemi connessi con la famiglia in emigrazione assumono un’indiscutibile rilevanza e attualità.. Dare una definizione del ruolo sociale che la famiglia svolge è sempre stato un problema di difficile soluzione. Come ben spiega Donati “ogni cultura ha una sua ben precisa rappresentazione della famiglia tanto che con tale termine si designa una vasta gamma di forme sociali primarie che presentano strutture relazionali diversificate le quali variano da cultura a cultura e in base alle diverse società e alle loro tradizioni”2. La presenza della famiglia immigrata nei paesi di arrivo é considerata un importante indicatore di stabilizzazione dei flussi migratori poiché indica il passaggio da una permanenza temporanea, provvisoria, legata alla realizzazione di un obiettivo economico a breve termine, a una permanenza di lunga durata, e spesso definitiva, che implica un cambiamento radicale nelle modalità di relazione con il nuovo contesto e dei significati attribuiti alla permanenza. Quest’ultima comporta uno spostamento degli investimenti simbolici, affettivi e materiali, dal luogo di partenza a quello di arrivo; il nuovo paese, pur in presenza di forti resistenze e spesso al di là della volontà esplicita del soggetto, acquisisce ora un ruolo preponderante rispetto a quello di origine. Appare chiaro dunque che esiste un rapporto interattivo tra famiglia e migrazione, in cui ciascuno dei due soggetti esercita la sua influenza sull’altro. Da un lato la struttura e il funzionamento dei nuclei familiari influenzano la possibilità di emigrare, ma dall'altro la migrazione trasforma e influenza la famiglia sia nel paese di origine che nel paese di arrivo. L’importanza assunta dalle famiglie in emigrazione ha fatto emergere nuove e più articolate necessità da parte degli immigrati a cui è doveroso dare risposta se si vuole seguire la strada della piena inclusione dei nuovi cittadini nella società di adozione. Occorre però preliminarmente poter monitorare la situazione visto che il fenomeno migratorio continua ad essere in costante evoluzione e le famiglie degli immigrati seguono percorsi evolutivi che vanno assumendo caratteristiche specifiche a cui corrispondono bisogni non di rado differenti. Senza contare che proprio l’immigrazione ha fatto emergere nuove tipologie familiari connesse alla relazione tra autoctoni e stranieri, e al perdurare di legami parentali forti con componenti del nucleo familiare rimasti nel paese di origine. La crescente presenza di famiglie straniere, rappresenta una delle spie più significative di un tendenziale processo di stabilizzazione delle comunità immigrate. La scelta di trattare nel presente contributo il tema delle famiglie immigrate nasce dalla consapevolezza di affrontare un argomento attuale per il nostro paese e allo stesso tempo importante per comprendere non solo lo stato odierno della presenza straniera, ma anche le possibili proiezioni future. Inizialmente forniremo un quadro generale delle migrazioni internazionali, prendendo in esame, prima, la situazione a livello globale, poi la presenza ampia e differenziata all'interno del continente europeo e, infine, dell'Italia. A questo proposito, illustreremo i fattori che hanno trasformato l’Italia da Paese di emigrazione a paese di immigrazione, nel dettaglio osserveremo la distribuzione territoriale degli stranieri o immigrati, analizzandone il loro inserimento nel mondo del lavoro e le principali caratteristiche sociodemografiche. Successivamente fotograferemo la presenza migratoria in Campania, delineandone le sue principali caratteristiche. successivamente mostreremo la realtà delle famiglie straniere in Italia, tentando di farne emergere il carattere multidimensionale. Soffermandoci sui vari modelli familiari che si possono riscontrare e sull’influenza che la famiglia esercita nella scelta migratoria, poiché é all’interno dei nuclei familiari che si elabora e costruisce, con modalità diverse e spesso contrastanti, la decisione di partire. In seguito, illustreremo il processo di inserimento e di integrazione della famiglia immigrata, mettendo in luce l’importante ruolo svolto dai figli e dalle donne. Sono proprio quest’ultimi a creare una mediazione tra le due culture, quella di origine e quella del paese di accoglienza. In fine valuteremo la situazione familiare degli immigrati presenti nella città di Napoli e nei paesi vesuviani allo scopo di avere indicazioni sul processo di stabilizzazione della popolazione straniera, oltre che per segnalare possibili necessità e bisogni espressamente connessi al radicamento sul territorio. Per fare un confronto delle diverse tipologie familiari presenti nelle due aree, abbiamo illustrato i dati dell’indagine campionaria realizzata nel 2008, su un campione di 900 immigrati maggiorenni provenienti dai Pfpm (Paesi a forte pressione migratoria). La rilevazione è stata realizzata in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Napoli Federico II e lae la Cooperativa sociale Dedalus per la rivelazione nel capoluogo, mentre nella seconda area è stata condotta dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Salerno. Tale ricerca3 rientra in un progetto nazionale, promosso e coordinato dalla Fondazione ISMU, in cui sono state coinvolte diverse unità di ricerca e realizzate più di 12.000 interviste, con questionario strutturato, in 32 realtà territoriali italiane. Per l’analisi che si propone, l’attenzione sarà puntata solo sulle comunità immigrate più numerose (Cinese, Srilankese e Ucraina) in modo da evidenziarne similitudini e differenze nelle strategie migratorie e nel ruolo svolto dal nucleo familiare nel processo di stabilizzazione e di inserimento nel tessuto produttivo locale. Entrando più nel particolare, l’interesse maggiore sarà rivolto alla comunità cinese, in quanto si distingue in toto dalle altre comunità presenti sul territorio. In alcuni comuni della provincia di Napoli presi in esame dalla ricerca, quali San Giuseppe Vesuviano e Poggiomarino, la presenza di una forte componente cinese, come in altre province del nostro paese, conserva una chiusura verso l’ambiente esterno, riuscendo a riprodurre usi e costumi della propria cultura di provenienza. Il rapporto che questo gruppo ha instaurato con il territorio è solamente di carattere economico e riguarda in particolare la produzione di manufatti a basso costo. Va segnalato che questo gruppo si caratterizza per la capacità di inserirsi nel contesto sociale scelto promuovendo attività in piena autonomia e altamente competitive rispetto agli imprenditori autoctoni. La forte coesione esistente tra i componenti della comunità ha portato alla costituzione di una collettività che accoglie i nuovi arrivati, facilitandone il loro inserimento sociale e lavorativo. Il ricongiungimento avviene di norma in tempi molto rapidi, tale fretta è motivata dalla necessità di avere maggiore forza lavoro (figli, fratelli, zii, nonni, mogli), infatti nessuno si sottrae a questo impegno, anzi si uniscono le forze in modo da ottimizzare i tempi. La specifica strategia migratoria di inserimento lavorativo, ha dato vita ad una comunità unica nel suo genere. Un modello del tutto particolare, che nonostante dimostri una forte stabilizzazione, sfugge ai processi d’integrazione intesi come processi interattivi e interculturali. 1 Favaro G., Dalla parte dei figli. Il ricongiungimento familiare nell’esperienza dei minori, in M. Tognetti Bordogna (a cura di), Ricongiungere la famiglia altrove. Strategie, percorsi, modelli e forme dei ricongiungimenti familiari, Milano, FrancoAngeli, 2004, pp.183-207 2 Donati P., Famiglia, in E. Scabini, P. Donati, Nuovo lessico familiare, Studi Interdisciplinari sulla famiglia, n. 14, Milano, Vita & Pensiero, 1995, p. 15. 3 Cesareo V., Blangiardo G.C. (a cura di), Indici di integrazione. Un’indagine empirica sulla realtà migratoria italiana, Milano, FancoAngeli, 2009. [a cura dell'autore]
XI n.s.
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3

Noca, Carlotta <1989&gt. « Le comunità cinesi in Europa : sviluppo economico e integrazione sociale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6274.

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Résumé :
L'immigrazione cinese in Europa è un fenomeno che si è intensificato durante il ventunesimo secolo e al giorno d'oggi sono numerose le comunità cinesi presenti all'interno dell'Unione Europea. La tesi si propone di analizzare le caratteristiche principali che accomunano le varie comunità cinesi presenti in Europa, evidenziandone i rapporti con le comunità locali e gli eventuali conflitti che possono sorgere tra le diverse culture, sia a livello economico che sociale.
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4

Perasso, Claudia <1992&gt. « Creare una comunità dal destino condiviso per l'umanità. Studio di una nuova diplomazia internazionale con caratteristiche cinesi ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15693.

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Résumé :
Nell’odierno contesto socio-economico, culturale e politico della Cina a cavallo fra un lungo periodo di crescita economica e il riconoscimento dello status di nuova grande potenza mondiale, il linguaggio della diplomazia ha subito profonde trasformazioni. Quest’ultime sono dovute al mutato atteggiamento della Cina in ambito internazionale: lasciato alle spalle il periodo di “celare la propria forza”, con Xi Jinping si è data inizio a una “nuova era” per il socialismo con caratteristiche cinesi, un’era in cui la Cina si dichiara pronta a prendere una posizione di comando. La rinnovata ambizione cinese in Asia e nel mondo è supportata dalla recente diplomazia della “comunità umana dal futuro condiviso” (Community of Common Destiny, CCD). Un concetto volubile utilizzato sporadicamente dai suoi predecessori viene rielaborato da Xi Jinping e annunciato alla sede della Nazioni Unite in veste ufficiale nel settembre 2015. Da quel giorno, la “comunità umana dal futuro condiviso” è diventata lo stendardo ideologico dell’intraprendenza cinese all’estero. Come disse Confucio, “Chi non è in grado di capire le parole non è in grado di capire gli uomini”. Il presente studio si propone di indagare le caratteristiche culturali, filosofiche e politiche che costituiscono questa nuova retorica cinese, così come le motivazioni che soggiacciono all’adozione di un linguaggio “cinesizzato” delle relazioni internazionali nella sua essenza più celata e meno palese, cionondimeno presente in tutta la sua particolarità per chi è in grado di leggere fra le righe della consueta vaghezza del linguaggio propagandistico cinese.
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5

Cocco, Laura <1987&gt. « La comunità cinese in Italia : il caso di Prato. Proposta di traduzione di due capitoli del libro "I cinesi di Prato" di Hong Liping ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5722.

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Résumé :
Il presente elaborato consiste nella traduzione dei primi due capitoli del libro 普拉托的中国人 (“I Cinesi di Prato”) di Hong Li Ping, scritto in collaborazione con la Provincia di Prato. L’elaborato si articola in tre capitoli: nel primo capitolo si parlerà del fenomeno dei flussi migratori dalla Cina in Europa, fino a parlare nello specifico sulla comunità cinese in Toscana, analizzando più nel dettaglio il caso di Prato. Nel secondo capitolo viene presentata la traduzione dei primi due capitoli del libro. Infine, il terzo capitolo, consisterà nel commento traduttologico, in cui verranno presentati i problemi incontrati durante la traduzione.
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6

Carletti, Nicola <1987&gt. « Liverpool : la comunità cinese più antica d'Europa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7426.

Texte intégral
Résumé :
Nel corso del XIX e del XX secolo la città di Liverpool fu meta di massivi flussi migratori originatisi in Cina. Contadini e marinai, per la maggior parte provenienti dalla provincia del Guangdong e dalle aree di Shanghai e Hong Kong, si imbarcarono in navi a vapore che li condussero alla città britannica per cercare lavoro e condizioni di vita migliori. Il porto di Liverpool, secondo come importanza solo a quello di Londra, ospitò migliaia di lavoratori cinesi che si sposarono con ragazze inglesi del luogo. Da queste unioni nacquero dei bambini, definiti "half and half", che per l'epoca rappresentarono un raro caso di unione di cinesi con ragazze originarie del luogo di migrazione. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale e con il rientro in patria dei reduci di guerra, il Governo Britannico rimpatriò la maggior parte dei cittadini cinesi, lasciando le famiglie senza un padre e senza un reddito. Da allora la comunità anglo-cinese di Liverpool ha perso le sue caratteristiche originarie, evolvendosi fino ai giorni nostri.
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7

Musso, Livia <1995&gt. « L'immigrazione cinese in Piemonte : il caso della comunità cinese di Torino ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16684.

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Résumé :
Il fenomeno migratorio cinese ha assunto ormai da tempo un’evidente rilevanza demografica ed economica in molti contesti locali italiani. Tramite l’analisi di dati statistici e la ricerca diretta sul campo, questo elaborato descrive da un punto di vista sociologico il tema dell’immigrazione cinese in Italia e fornisce un approfondimento specifico sulla popolazione cinese residente in Piemonte ed in particolare sulla comunità cinese di Torino. I capitoli che costituiscono la presente tesi analizzano, in una prima parte, gli aspetti demografici, lavorativi ed ambientali dell’immigrazione straniera alla luce delle politiche e della normativa migratoria vigenti nelle aree territoriali sopracitate; successivamente, in una seconda parte, vengono esaminate nel dettaglio le caratteristiche dei processi migratori cinesi. È stata condotta una ricerca sulla comunità cinese di Torino tramite l’utilizzo di un questionario destinato ad un campione di adulti cinesi immigrati di prima generazione e generazione 1.5, mirato a comprendere l’origine e le peculiarità dei progetti migratori cinesi nel capoluogo piemontese ed il grado di interesse da parte degli immigrati cinesi nel conoscere e saper utilizzare la lingua italiana nell’area di destinazione.
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8

Loda, Francesca <1989&gt. « La comunità cinese nel Veneto e a Venezia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4154.

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Résumé :
L'immigrazione cinese presenta delle peculiarità sotto molti aspetti. Dalla vocazione imprenditoriale, alle attività artigianali e commerciali, alla tendenza alla concentrazione. Queste caratteristiche influenzano l'inserimento socioeconomico nella società d'accoglienza. Se da una parte contribuiscono a creare una sorta di comunanza con tutte le altre comunità cinesi nel mondo, dall'altra devono adattarsi alle strutture economiche e sociali che caratterizzano il panorama del paese ospite. Una realtà unica come Venezia presenta delle modalità peculiari di integrazione, in cui si ripetono alcuni modelli lavorativi e insediativi, ma se ne creano anche di nuovi, in quanto la città è particolarmente legata al turismo e alla tradizione artigianale, due fattori ai quali la comunità cinese si adatta, andando a plasmare la struttura stessa della città.
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9

Santini, Ilaria <1992&gt. « La comunità cinese nel quartiere Esquilino di Roma ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14230.

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Résumé :
La mia tesi analizza la presenza di residenti della Repubblica popolare cinese nel quartiere Esquilino di Roma; la ricerca si è svolta attraverso una raccolta di dati statistici demografici e un attività sul campo tramite interviste ad istituzioni e personalità coinvolte nell'accoglienza. Con questa ricerca di tipo qualitativo ho raccolto dati e informazioni riguardanti l'integrazione, l'istruzione, la sanità e l'importanza della figura di un mediatore culturale e di un dialogo transculturale rivolto agli stranieri e in particolare alla popolazione cinese in ambito sanitario. Il primo capitolo della mia tesi offre un panorama generale dell'immigrazione cinese nel mondo, in Europa, in Italia e una caratterizzazione delle principali comunità cinesi nella penisola. Il secondo capitolo descrive la presenza migratoria a Roma e presenta gli aspetti demografici ed economici della collettività cinese nel quartiere Esquilino. Il terzo capitolo è dedicato invece all'integrazione e all'istruzione dei residenti cinesi del quartiere. Il quarto capitolo tratta della salute, in particolare in riferimento a iniziative e progetti di orientamento all'assistenza sanitaria e alla prevenzione, organizzati nel Rione Esquilino per la popolazione cinese ed immigrata del quartiere; realizzati grazie alla cooperazione della Caritas, del Poliambulatorio e dell'Asl presenti nella zona. In questo capitolo ho posto particolare attenzione all'importanza di tematiche come l'accoglienza e l'ascolto, evidenziando il ruolo essenziale del dialogo transculturale e della figura del mediatore culturale in ambito sanitario, in particolare nella definizione della comunicazione e del rapporto tra medico e paziente.
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10

Zoccola, Caterina <1991&gt. « La comunità cinese di Prato : tra regole e tradizioni ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9767.

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Résumé :
Prato è, non solo a livello nazionale ma anche internazionale, uno dei maggiori distretti tessili, delle confezioni e del pronto moda e in quanto tale, proprio grazie alla sua peculiare struttura distrettuale industriale, attrae numerosi immigrati, specialmente cinesi. Infatti, tratto distintivo della provincia pratese è la notevole concentrazione di cittadini cinesi e di attività imprenditoriali gestite da cinesi. Negli anni la comunità e l’imprenditoria cinese di Prato hanno continuato a espandersi, raggiungendo in tempi brevi dei livelli impressionanti che hanno radicalmente influenzato il tessuto socio-economico-culturale delle zone d’insediamento del territorio pratese, in particolare nella zona industriale del Macrolotto Zero e nei pressi di via Pistoiese, la cosiddetta Chinatown. I dati di Prato riguardanti la presenza cinese e le loro attività, in valore assoluto, superano quelli delle altre città italiane. All’interno del distretto emerge una percentuale non trascurabile di irregolarità, di economia sommersa e di situazioni illegali che interessano l’imprenditoria cinese di Prato, come ad esempio il lavoro in nero, l’impiego di cinesi immigrati clandestini, sfruttamento intensivo della manodopera, orari prolungati, paghe inadeguate, irregolarità fiscali e amministrative, irregolarità dei locali, mancato rispetto delle normative sulla sicurezza sul lavoro. Specialmente con l’avvento delle seconde e terze generazioni cinesi e con le recenti notizie di cronaca nera e di tragedie che hanno sconvolto la città e la nazione intera, sono emersi due differenti profili di cittadini cinesi di Prato: continuano ad esserci quelli che vivono nell’illegalità o che cercano di trarre profitto dalle situazioni di irregolarità, e quelli che invece vogliono emanciparsi, che vorrebbero rispettare la legge e distaccarsi da luoghi comuni e pregiudizi. Negli ultimi anni molti cinesi hanno manifestato per chiedere maggiore sicurezza e tutele sul luogo di lavoro, sono nate alcune associazioni che riuniscono numerosi cinesi volenterosi di integrarsi nel tessuto della città, e Prato ha sviluppato dei progetti che favoriscano l’integrazione e l’armoniosa convivenza, cercando di trarre vantaggi economici da questa multietnicità e di creare una società nella quale differenti culture possano convivere ed arricchirsi reciprocamente, nel rispetto delle regole comuni e delle norme condivise, in modo tale che tutti possano contribuire a formare e possano godere di questa Prato cosmopolita e internazionale.
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Concu, Paola <1988&gt. « La cooperazione sanitaria in Cina : la comunità internazionale nello sviluppo della sanità cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4101.

Texte intégral
Résumé :
La cooperazione internazionale, oggi così come in passato, può fornire un contributo importante nei processi di sviluppo e nella garanzia della sicurezza globale attraverso la condivisione e il confronto di esperienze differenti che stimolano strategie alternative ed innovative. Partendo da questo assunto, lo studio si propone di analizzare il ruolo della comunità internazionale nell'evoluzione della sanità cinese concentrandosi sugli esempi più significativi di questo incontro/scontro. L'autore si serve delle interviste condotte in Cina e in Italia ai funzionari e agli operatori coinvolti negli interventi di cooperazione sanitaria nella Repubblica Popolare Cinese, e mediante la traduzione di materiale in lingua cinese propone al lettore la visione delle autorità locali. Il lavoro si apre con un esame della situazione e delle politiche sanitarie adottate in Cina dal 1900 ad oggi mentre la seconda parte presenta un excursus dei progetti internazionali realizzati in campo sanitario nello stesso periodo. La terza parte descrive le tipologie di organizzazioni che partecipano alla cooperazione sanitaria e per ognuna vengono definiti gli obiettivi e le strategie principali, l'ambito d'azione e le criticità dell'approccio adottato portando ad esempio le iniziative avviate in questo paese. Nella quarta sezione l'autore parte dalle esperienze raccolte nelle interviste per approfondire alcuni temi fondamentali per una più consapevole programmazione della cooperazione sanitaria in Cina. Lo studio si chiude infine con una riflessione sul futuro di tali iniziative e sull'importanza che la comunità internazionale può ancora rivestire nel fornire una visione diversa della salute e modelli sanitari alternativi.
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12

Latorre, Stefano <1986&gt. « Le comunità cattoliche nella Repubblica Popolare Cinese.Sviluppo storico e condizioni sociali e politiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1886.

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Résumé :
La tesi di laurea presenta la complessa situazione delle comunità cattoliche nella Repubblica Popolare Cinese, procedendo in primo luogo ad una analisi dei contesti storici che hanno principalmente caratterizzato la diffusione del cristianesimo cattolico nel mondo cinese e le implicazioni filosofiche e dottrinali che esso portava con sè, elementi che hanno generato una determinata immagine del cattolicesimo agli occhi della società cinese. In secondo luogo si analizza l’evoluzione delle politiche e degli atteggiamenti diplomatici del PCC nei confronti delle comunità cattoliche e del Vaticano dal 1949 al nuovo millennio attraverso i principali eventi storici, tracciando il tortuoso percorso che ha portato queste comunità alla divisione, alla confusione, ed alla speranza di riconciliazione.
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Vanzan, Greta <1996&gt. « Le comunità cattoliche in Cina e i rapporti tra Repubblica Popolare Cinese e Santa Sede ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19998.

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Résumé :
La tesi si pone l’obiettivo di approfondire lo sviluppo delle comunità cattoliche nel territorio cinese nel periodo che va dagli anni '60 del ‘900 ai giorni nostri. Si intende analizzare le misure adottate dal Partito e dai leader protagonisti della Repubblica Popolare Cinese, così come il mutamento nel corso degli anni dei rapporti diplomatici tra Cina e Vaticano, aspetto importante della politica estera del Partito Comunista. Di fatto, nonostante l’obiettivo di entrambe le parti fosse la normalizzazione delle relazioni, le esigenze dei due paesi erano completamente diverse e, di conseguenza, questo scatenò incomprensioni e conflitti. Analizzando gli eventi di maggior rilievo, si intende inoltre approfondire il tema della libertà religiosa perché, nonostante l’articolo 36 sancisca la libertà di professare la propria fede, in Cina non mancarono atti di violenza nei confronti dei fedeli appartenenti alle varie religioni, specialmente nei confronti dei cattolici.
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Aureli, Marta <1989&gt. « Un crocevia di culture in Manciuria : Harbin e il caso della comunità ebraica ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4793.

Texte intégral
Résumé :
Alla fine del diciannovesimo secolo l'impero Russo fondò la città di Harbin lungo i binari della Chinese Eastern Railway. Harbin in meno di un secolo dovette affrontare diversi passaggi di potere ai vertici, ma infine quella città che nacque come una colonia russa, che subì la dominazione sovietica e l’occupazione giapponese fu riconsegnata alle autorità cinesi. Grazie alla molte opportunità lavorative che la costruzione della linea ferroviaria offriva, la città registrò una crescita ragguardevole fin dai sui primi anni di vita. Una caratteristica che segnò Harbin già nelle sue fasi iniziali fu la sua multiculturalità: il governo russo incoraggiò fortemente il trasferimento delle minoranze etniche in tutta la Manciuria e molte di queste, spinte dall’atmosfera di tolleranza ed armonia che regnava su Harbin, decisero di partire. Molti membri della comunità ebraica russa decisero di sfuggire dalle leggi razziali che li opprimevano in patria e di stabilirsi nella giovane Harbin, dove riuscirono a costruire in breve tempo una fra le comunità più articolate e compatte di tutta la città. La comunità ebraica di Harbin, di stampo tradizionalista e mossa da ideali sionisti, fu molto attenta nel ricreare nei minor tempi possibili tutte quelle istituzioni necessarie ad appagare ogni aspetto religioso della vita dei fedeli, fra cui due sinagoghe, un cimitero, la torah; ma allo stesso tempo non mancò di sviluppare un dinamico ambiente sociale attraverso le sue molte organizzazioni benefiche, le scuole, i giornali e le diverse organizzazioni politiche. In seguito all’occupazione giapponese della Manciuria negli anni trenta in molti decisero di lasciare la città, spaventati soprattutto dalle ripercussioni che la loro comunità poteva subire a causa dell’avvicinamento del Giappone alla Germania nazista. Anche se questa comunità non considerò mai Harbin come una meta definitiva –piuttosto la vedeva come una residenza temporanea prima di arrivare nello Stato d’ Israele– i suoi membri dopo molti anni sono ancora legati fra loro e continuano a visitare e a celebrare la città di Harbin, di cui serbano un bellissimo ricordo di armonia e prosperità.
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Pionati, Maria Francesca <1990&gt. « Il cinema dalla visione per la comunità alla home vision. La trasformazione della comunicazione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12059.

Texte intégral
Résumé :
L’ attivita’ cinematografica ha subito un mutamento esponenziale negli ultimi anni, evolvendosi di pari passo con i nuovi strumenti di comunicazione e con le nuove sensibilità collettive, secondo linee parallele e convergenti che appaiono sempre piu’ chiare, e che rappresentano l’oggetto della nostra ricerca. C’e’ anzitutto un passaggio epocale che porta, per così dire, “dall’universale al particolare”: la fruizione cinematografica è sempre meno fenomeno sociale collettivo e sempre piu’, al contrario, attività legata alla sfera personale, intima e privata. Lo sviluppo tecnologico, che consente oggi di “scaricare” un film sullo schermo di casa con la stessa facilità con cui si staccava il biglietto in una sala cinematografica venti anni fa, ha consentito anche altre due rivoluzioni : anzitutto quella della elaborazione e postproduzione digitale. Con una conseguenza importante : conta sempre meno la scena che si costruisce davanti alla cinepresa - che puo’ essere trasformata in post - e conta sempre di piu’, al contrario, quel che non puo’ essere riprodotto digitalmente. C’è poi, seconda rivoluzione, un forte ampliamento dell'accesso al mondo del cinema grazie alla realizzazione di sistemi di ripresa sempre più maneggevoli, potenti ed economici che sono alla portata di molti, rispetto agli strumenti ingombranti e costosissimi di qualche decennio fa. Non va, infine, sottovalutata l'enorme capacità di creare attesa, pubblicizzare e veicolare attraverso il web ogni tipo di produzione cinematografica, da quella amatoriale a quelle più professionali. Analizzando questi fattori, cercherò di tracciare le possibili linee di sviluppo dell’attività cinematografica.
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FRISINA, SALVATORE. « Per un’antropologia dell’immaginario cinematografico. Il caso “Sundance” : genere, festival, laboratorio e comunità ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3457512.

Texte intégral
Résumé :
Il 'sundance movie' è un genere cinematografico di recente attribuzione nel gergo giornalistico che sfugge a una catalogazione basata sui suoi tratti estetico-formali. Di conseguenza questa ricerca si occupa di ampliare le prospettive di analisi delle narrazioni cinematografico integrando assunti dell'antropologia interpretativa, riflessiva e visuale per osservare il 'sundance movie' nell'accezione di 'comunità immaginata' (Anderson) e proponendo ex novo una teoria narratologica basata sugli immaginari e i cosiddetti 'deutero-immaginari'.
A 'sundance movie' is a film genre of recent attribution in journalistic jargon that refuses a specific definition based on its aesthetic and formal traits. Consequently, this research expands analytical perspectives on film narratives by integrating interpretative, reflective, and visual anthropology frameworks to observe a 'sundance movie' as an 'imagined community' (Anderson). Moreover, the study offers a new narratological theory based on the imaginaries and the so-called 'deutero-imaginaries'.
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Bisetto, Sara <1997&gt. « Il contributo della comunità cristiana nella Cina contemporanea : impegno sociale e frizioni con il governo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21303.

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La religione cristiana sta sperimentando una rapida e costante crescita in Asia. In Cina, in modo particolare, nonostante le sfide e le complessità a livello politico, le organizzazioni ecclesiali in gran parte del Paese sono impegnate in attività sociali - come beneficenza, attivismo, opere di carità - che possono convergere o entrare in conflitto con gli interessi dello Stato. Considerando la crescente importanza del cristianesimo e i vari modi in cui lo Stato risponde a questa crescita, questo elaborato pone particolare attenzione al ruolo concreto del cristiano nella società contemporanea cinese, spostando il focus analitico sulla concretezza delle azioni di fede e mostrando una comunità attiva e partecipe all’interno del contesto sociale in cui si trova. La struttura dell’elaborato prevede un'iniziale panoramica storica del Cristianesimo e dell’impegno sociale nella Cina continentale, alla quale segue una seconda parte di analisi di quelle che sono concretamente le azioni sociali della comunità cristiana nella Cina contemporanea. L’ultima parte dell’elaborato tratterà due casi studio di azione e reazione cristiana: la lotta all’aborto dopo la politica di pianificazione delle nascite e la battaglia per la libertà religiosa a Hong Kong. L’obiettivo dell’elaborato è, attraverso uno studio analitico e compilativo, quello di fornire una visione e una narrazione diversa della situazione della comunità cristiana in Cina, dimostrando l’importanza dell’esperienza cinese nel contesto del cristianesimo come religione globale.
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Barbizan, Silvio Nestor. « Tempo e montagem : do cinema ao imagin?rio e do imagin?rio ao cinema ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2010. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4402.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:05Z (GMT). No. of bitstreams: 1 422568.pdf: 1484310 bytes, checksum: b6db2df6555254a29ed4029a01e8e51a (MD5) Previous issue date: 2010-03-23
Este trabalho tem como objetivo buscar a compreens?o de como se d? a rela??o entre o tempo representado no cinema e o imagin?rio. As quest?es envolvendo o tempo s?o frequentes no cotidiano das pessoas e ? o tempo tamb?m o objeto da manipula??o da montagem cinematogr?fica. Levantando os recursos poss?veis na montagem para a representa??o temporal, bem como os entendimentos poss?veis do tempo, chega-se ?s liga??es entre cinema, tempo e imagin?rio (Aumont, 1993, 1995, 2003, 2008; Bazin, 1991; Eisenstein, 2002). A metodologia est? centrada na an?lise f?lmica de Vanoye e Goliot-L?t? aliada a conceitos de representa??o temporal propostos por Jacques Aumont. Os conceitos aqui tratados s?o ilustrados com sequ?ncias de filmes de refer?ncia tais como Um C?o Andaluz (Um Chien Andalou), Cidad?o Kane (Citzen Kane) e Acossado (A Bout De Souffle). O entendimento final ? de que existe uma interrela??o entre o cinema e o imagin?rio nas quest?es temporais, e que essa constru??o m?tua passa pela montagem.
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Costa, Bruno C?sar Sim?es. « Manifesta??es do imagin?rio no cinema contempor?neo ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2011. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4459.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:24Z (GMT). No. of bitstreams: 1 432103.pdf: 2074885 bytes, checksum: c31b130d53d175fca7295cc8209f9606 (MD5) Previous issue date: 2011-05-10
O imagin?rio apresenta-se como um termo potencialmente rico e especialmente forjado para lidar com as complexidades envolvidas na rela??o entre os indiv?duos e os produtos culturais na contemporaneidade. A potencialidade ben?fica desse conceito, entretanto, ? contrabalan?ada por seu alto grau de refinamento te?rico e sua natureza escorregadia. Essas caracter?sticas combinadas pedem uma aproxima??o cuidadosa e detida de forma a tornar aplic?vel seu uso. O esfor?o desse trabalho segue duas dire??es, ? um olhar anal?tico sobre o conceito de imagin?rio desde sua g?nese e um exerc?cio hermen?utico propositivo que tenta sustentar as an?lises f?lmicas tendo o mesmo como norte. Outra ponta do trabalho atende uma diferente requisi??o do uso do termo imagin?rio; a necessidade de analisar as condi??es de representabilidade e factibilidade vigentes, com destaque para a tr?plice rela??o entre real, fict?cio e imagin?rio dentro do cen?rio mais amplo da contemporaneidade. O objetivo geral deste trabalho ? destacar as apari??es e iluminar algumas das qualidades dos imagin?rios contempor?neos nos filmes, utilizando para tanto uma pequena sele??o de t?tulos e pesando como estes podem acusar sua apari??o a partir do jogo de duplica??o do registro ficcional que com seu vai-e-vem entre mundos pode exibir mais claramente algo que n?o tem determina??o ontol?gica precisa, mas que ? inegavelmente presente, considerando, ainda, a riqueza, as especificidades e a capacidade ?nica de trafegar entre o real e irreal do material f?lmico
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Zilioli, Marco <1989&gt. « Pagine rosse. Il cinema e la stampa periodica comunista italiana nel secondo dopoguerra (1945-1960) ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9659/1/Zilioli_Marco_Tesi.pdf.

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Questa tesi intende studiare il cinema e la cultura cinematografica comunista attraverso la stampa periodica del Partito Comunista Italiano (PCI) edita nel periodo 1945-1960. Partendo da studi storici, sociologici e culturologici sulla stampa comunista, questa ricerca è stata realizzata attraverso lo spoglio delle principali riviste comuniste del secondo dopoguerra, e della relativa documentazione d’archivio, in modo da valutare la pervasività della cultura cinematografica nella stampa non specializzata. I cinque capitoli che compongono la ricerca analizzano: 1) la nascita e lo sviluppo del cinema nella stampa comunista; 2) la presenza del cinema nelle rubriche di corrispondenza con i lettori; 3) la funzione dei critici comunisti nei più ampi processi di legittimazione culturale del cinema; 4) il ruolo di scouting della stampa comunista nel proporre modelli divistici popolari; 5) le finalità degli apparati iconografici e del gossip proposti nelle copertine e nei contenuti interni ai fascicoli. L’ultima parte del lavoro è costituita da un database che indica fascicolo, data, autore, titolo e pagina di ogni articolo, lettera o copertina relativa al cinema nei periodici analizzati.
This thesis studies communist cinema and cinematographic culture through the periodic press of the Italian Communist Party (PCI) published between 1945 and 1960. Applying an historical, sociological and culturological approach to the communist press, this research examines the main post-World War II Communist magazines, and related archival documentation, in order to assess the pervasiveness of film culture in non-specialized press. The five chapters analyse respectively: 1) the advent and development of cinema in the communist press; 2) the presence of cinema in the readers’s columns; 3) the role of communist critics in the broader cultural legitimation processes of cinema; 4) the role of the communist press in scouting and influencing the models of popular stardom; 5) the impact of the iconographic and gossip apparatuses proposed in the magazines’ covers and contents of the periodicals. The last section of the work consists of a database that indicates the file, date, author, title and page of each article, letter or cover relating to cinema in the periodicals analysed.
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Fabbri, Theora. « La propaganda cinese in relazione al progetto della ?Nuova Via della Seta ? » Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Il seguente elaborato si pone come scopo lo studio del ruolo della propaganda cinese all’interno dell’ambizioso progetto della “Nuova Via della Seta”. A tal proposito, sono stati tradotti cinque articoli giornalistici che sono incentrati sull’argomento e che permettono di condurre un’analisi approfondita a livello tematico, stilistico e lessicale. In seguito, si focalizzerà l’attenzione su alcuni esempi di propaganda “esterna”, volta a raggiungere un pubblico straniero e a ricercarne la sua approvazione.
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Stigger, Helena Maria Antonine. « Marcelo : o imagin?rio burgu?s de Walter Hugo Khouri : comunica??o e psican?lise no cinema ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2007. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4322.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:40:40Z (GMT). No. of bitstreams: 1 398605.pdf: 2048298 bytes, checksum: 6ba2e3b54d9cda5dfa397051adcff9db (MD5) Previous issue date: 2007-12-20
O presente trabalho estuda o personagem Marcelo, a qual aparece na obra seq??ncia do cineasta Walter Hugo Khouri. Atrav?s da teoria de indefini??o do ser de Cornelius Castoriadis, analisa-se Marcelo como um ser aut?nomo que evid?ncia as incoer?ncias da cultura de massa e do movimento de esquerda brasileiro retratados pelo filme As Amorosas. Insatisfeito com as op?es de identidade da sociedade a qual ele faz parte, encontra um modo criativo para viver sua transcend?ncia. O prop?sito do trabalho ? evidenciar de que forma Marcelo ? a par?dia da psican?lise freudiana. Nesse sentido ser?o estudados os conceitos de imagin?rio institucional, de Castoriadis, as teorias de Sigmund Freud e o contexto dos discursos psicanal?ticos com Michel Foucault. Para isso, analisaremos as transforma??es do personagem ao longo de seus 30 anos de exist?ncia e iremos comparar com outros filmes nacionais contempor?neos a Marcelo. Como metodologia, usamos a an?lise f?lmica de Jacques Aumont, Francis Vanoye e Anne Goliot-L?t?.
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Meili, Angela Maria. « Cinema na internet : espa?os informais de circula??o, pirataria e cinefilia ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2015. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/6180.

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Submitted by Setor de Tratamento da Informa??o - BC/PUCRS (tede2@pucrs.br) on 2015-06-26T20:22:55Z No. of bitstreams: 1 471263 - Texto Completo.pdf: 5599696 bytes, checksum: 93e122abb4c1860651d9b017ba2a8b5d (MD5)
Made available in DSpace on 2015-06-26T20:22:55Z (GMT). No. of bitstreams: 1 471263 - Texto Completo.pdf: 5599696 bytes, checksum: 93e122abb4c1860651d9b017ba2a8b5d (MD5) Previous issue date: 2015-03-31
Coordena??o de Aperfei?oamento de Pessoal de N?vel Superior - CAPES
This research analyses the phenomenon of informal film circulation on Internet, building a systematic orientation within the vast universe of distribution networks. Piracy is a cultural activity that corresponds to a range of collective interests of global dimension and relates to regulatory policies, critical intellectual property, civil disobedience, market, technological innovations participatory culture and informal economies. This study explores the relations between BitTorrent networks, cinema distribution and ciber-cinephilia, pointing to networks with hybrid nature, where informal and formal media converge, technical elements combine, niches and global cultures dialogue, moral sensibilities-relativize, speeches, daily practices and political actions are developed and where markets are transformed. We have shown that, within the space of unauthorized circulation, specialized distribution hubs have their own symbolic dimension, which manifest particular senses about cinema, under the influence of a movie buff and multicultural imaginary.
Analisamos o fen?meno da circula??o informal de cinema na internet, oferecendo uma orienta??o sistem?tica dentro do vasto universo das redes de distribui??o que se encontram ?s margens do mercado oficial. A pirataria ? estudada como uma atividade cultural que corresponde a uma gama de interesses coletivos de dimens?o global e se relaciona com as pol?ticas normativas, a cr?tica ? propriedade intelectual, a desobedi?ncia civil, o mercado, as inova??es tecnol?gicas, a cultura participativa e as economias informais. Fazemos um recorte no universo de circula??o informal para analisar, especificamente, a rela??o entre as redes BitTorrent, a distribui??o de cinema e a cibercinefilia, apontando para o car?ter h?brido dessas redes, onde meios informais e formais convergem, elementos t?cnicos combinam-se, nichos e culturas globais dialogam, sensibilidades morais relativizam-se, discursos, pr?ticas cotidianas e a??es pol?ticas se desenvolvem e onde mercados se transformam. Demonstramos que, dentro do espa?o n?o autorizado de circula??o, podem ser encontrados centros especializados de distribui??o com dimens?o simb?lica pr?pria, que manifestam sentidos sobre o cinema, que se desenvolvem sob a influ?ncia de um imagin?rio cin?filo e multicultural.
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Oliveira, Germano Teixeira de. « Pot?ncias do olhar em cena : montagem e sensorialidade no cinema ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2016. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/6742.

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Submitted by Setor de Tratamento da Informa??o - BC/PUCRS (tede2@pucrs.br) on 2016-06-03T17:58:18Z No. of bitstreams: 1 DIS_GERMANO_TEIXEIRA_DE_OLIVEIRA_COMPLETO.pdf: 139452154 bytes, checksum: cb5981d0b55232bc1f2e81b0701f726c (MD5)
Made available in DSpace on 2016-06-03T17:58:18Z (GMT). No. of bitstreams: 1 DIS_GERMANO_TEIXEIRA_DE_OLIVEIRA_COMPLETO.pdf: 139452154 bytes, checksum: cb5981d0b55232bc1f2e81b0701f726c (MD5) Previous issue date: 2016-04-19
Funda??o de Amparo ? Pesquisa do Estado do Rio Grande do Sul - FAPERGS
The goal of this research is to understand the potentialities involved in the shots of looks given by characters in films, trying to comprehend them under the light of the analysis of its presentification ? a concept taken from the studies of the German theorist Hans Ulrich Gumbrecht. The act of looking will be analyzed in its potentiality of articulating the categories of time and space, by the editing process, on selected sequences of films produced between the years 1994 and 2016 that exemplify some of the constructions of these categories on the scene. This selection is given by a natural consequence of a higher amount of sensorial tendencies, which show up in cinema after the ending of mannerism as a predominant mise en sc?ne, in the late 80s.
O objetivo dessa pesquisa ? a aproxima??o de pot?ncias envolvidas no olhar filmado no cinema, buscando compreend?-las sob ? luz da an?lise de seu aspecto de presentifica??o ? a partir dos estudos do te?rico alem?o Hans Ulrich Gumbrecht. O ato de olhar ser? analisado em sua capacidade de motivar a articula??o das categorias de tempo e espa?o, atrav?s do processo de montagem, em sequ?ncias selecionadas de filmes produzidos entre os anos 1994 e 2016, que exemplifiquem determinadas constru??es dessas categorias em cena. A escolha desse recorte se d? por uma decorr?ncia natural de um maior n?mero de encena??es sensoriais por parte do cinema ap?s o gradual esgotamento de uma tend?ncia maneirista, ao final da d?cada de 80.
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Soalheiro, Itamara Silveira. « Cine sobre ruedas : expressões da cultura política comunista nos discursos cinematográficos e na organização do Cine-Móvil cubano (1961-1971) ». Universidade Federal de Minas Gerais, 2011. http://hdl.handle.net/1843/BUOS-8L4N9P.

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This study proposes to examine the experience of itinerant cinema developed by the Cuban government after the Revolution. The Cine-Móvil was one of the means for film diffusion and political propaganda of Cuban Institute for Art and Film Production (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos - ICAIC). The proposed analysis involves an understanding of this medium, based on official cultural policy of the Cuban government and its relationship with the communist political culture. The Cine-Móvil will be analyzed taking into account part of it`s programming, institutional and administrative bias, and it`s practical and daily experience within Cuba.
Este estudo se propõe analisar a experiência de cinema itinerante desenvolvida pelo governo cubano após a Revolução. O Cine-Móvil foi um dos meios de difusão cinematográfica e de propaganda política do Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos (ICAIC). A análise proposta envolve a compreensão desse meio, com base na política cultural oficial do governo cubano e da sua relação com a cultura política comunista. O Cine-Móvil será analisado levando-se em consideração parte de sua programação, seu viés institucional e administrativo, sua experiência prática e cotidiana no interior de Cuba.
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Santos, Hilario Junior dos. « O cinema pseudoamador como express?o da cultura da mobilidade ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2011. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4475.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:28Z (GMT). No. of bitstreams: 1 433773.pdf: 3167810 bytes, checksum: f000bb85f5f55352558c882305f8c7c4 (MD5) Previous issue date: 2011-08-26
Esta pesquisa analisa o cinema pseudoamador como express?o da cultura da mobilidade a partir de uma abordagem semi?tica, mapeando signos e suas rela??es nas enuncia??es dos filmes [REC], Cloverfield e Paranormal Activity. Os filmes s?o decodificados e recodificados para determinar semelhan?as discursivas de significa??o nos planos de express?o e conte?do e determinar quais as marcas na enuncia??o deles que os agrupa e estabelecem contratos de veridic??o consistentes entre enunciador e enunciat?rio, no contexto sociocultural dos filmes e dos atores envolvidos neste processo comunicacional.
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Galzerano, Clara <1992&gt. « La normalizzazione dei rapporti tra il Pci e il Pcc (1979-1980) : lo sguardo dei comunisti italiani sulle riforme di Deng Xiaoping ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10499.

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Il presente elaborato si pone l'obbiettivo di analizzare quale fosse l'opinione dei comunisti italiani riguardo al nuovo corso cinese e alle riforme di Deng Xiaoping al momento della normalizzazione dei rapporti tra Pci e Pcc. Sono stati individuati tre incontri che hanno sancito la ripresa ufficiale dei rapporti tra i due partiti dopo la rottura avvenuta tra il 1962 e il 1963: il viaggio nella Rpc della stampa comunista italiana nel luglio del 1979, quello della Fgci nel dicembre del 1979 e, infine, quello di Enrico Berlinguer nell'aprile del 1980. Tramite lo studio dei reportage e degli articoli relativi a questi incontri, si è riscontrato un atteggiamento positivo e ottimistico del Pci nei confronti della politica riformista cinese post-maoista: i comunisti italiani seguono con grande attenzione e vivo interesse il nuovo corso della politica interna cinese e nutrono fiducia nello sviluppo economico, politico e sociale del paese.
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Oliveira, Lady Dayana Silva de. « Cinema itinerante no Rio Grande do Norte : aspectos da recep??o ». Universidade Federal do Rio Grande do Norte, 2012. http://repositorio.ufrn.br:8080/jspui/handle/123456789/16411.

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Made available in DSpace on 2014-12-17T15:08:33Z (GMT). No. of bitstreams: 1 LadyDSO_DISSERT.pdf: 3156095 bytes, checksum: 3909f105ca01486d248b2e6d3aa51631 (MD5) Previous issue date: 2012-02-15
In itinerant film projects made in Brazil, the unique experience of watching movies on the big screen is held in open spaces, through the establishment of a contemporary ritual, under which the presence of spectators is primordial. Considering this dynamic of the performance of itinerant cinema, the main objective of this research is to analyze the process of reception of the spectators of the sessions of Cine Sesi Cultural, conducted by the Social Service Industry - Sesi, in Rio Grande do Norte state. The body of research was composed by the audience of the movie sessions of the edition developed in 2010. Analyses were made from the look on the specific audience of open sessions of this cinema project throughout a case study. Theoretical authors of Latin American as Jesus Martin-Barbero, Guillermo Orozco, Eliseo Veron and Nestor Garcia Canclini, which have important theoretical basis for the analysis of research on the cinematographic reception of the spectators, were taken as a basis. In this discussion are associated with contributions from Brazilian authors as Roseli Paulino, Fernando Mascarello, Mauro Wilton Souza, Nilda Jacks and Carolina Escostesguy. Besides the reception study, the research focuses on aspects that relate to and explain the circumstances in which itinerant cinema emerges as an alternative exhibition, for example, the context of the exhibition of films in the country, lack of public policies in the audiovisual sector, and mainly the closing of movie theaters in the inner cities of the country and the consequent migration of these rooms to the malls. Seeking to reduce the existing gap in the studies of the reception of spectators to the cinema in the country, this research presents a deeper analysis of the reception of the public of the itinerant cinema as a contribution to an important database for the diagnosis of projects such as the Cine Sesi Cultural
Nos projetos de cinema itinerante realizados no pa?s, a experi?ncia ?nica de assistir a filmes na grande tela ? realizada em espa?os ao ar livre, com o estabelecimento de um ritual contempor?neo, em que a presen?a dos espectadores ? fundamental. Considerando esta din?mica de realiza??o do cinema itinerante, o objetivo principal desta pesquisa ? analisar o processo de recep??o dos espectadores das sess?es de cinema do projeto Cine Sesi Cultural, realizado pelo Servi?o Social da Ind?stria SESI, no Rio Grande do Norte. O corpus da pesquisa foi composto pelo p?blico das sess?es de cinema do projeto na edi??o desenvolvida no ano de 2010. As an?lises foram feitas a partir do olhar sobre o p?blico das sess?es abertas de filmes desse projeto atrav?s de um estudo de caso. O referencial te?rico consta de autores latino-americanos como J?sus Mart?n-Barbero, Guillermo Orozco, Eliseo Veron e Nestor Garc?a Canclini, que apresentam bases te?ricas importantes para as an?lises da pesquisa sobre a recep??o cinematogr?fica dos espectadores de cinema. Nesta discuss?o, est?o associadas tamb?m contribui??es de autores brasileiros como Roseli Paulino, Fernando Mascarello, Mauro Wilton Souza, Nilda Jacks e Carolina Escostesguy. Al?m do estudo de recep??o, h? debru?amento sobre aspectos que se relacionam com e explicitam as circunst?ncias em que o cinema itinerante surge como alternativa de exibi??o, como, por exemplo, o contexto da exibi??o de filmes no pa?s; a escassez de pol?ticas p?blicas no setor audiovisual; e, principalmente, o fechamento das salas de exibi??o de filmes nas cidades do interior do pa?s e a consequente migra??o dessas salas para os shopping centers. No intuito de diminuir a lacuna existente nos estudos sobre a recep??o de cinema no pa?s, esta pesquisa apresenta uma an?lise mais aprofundada da recep??o do p?blico do cinema itinerante com a perspectiva de contribuir para uma base de dados importante para um diagn?stico de projetos como o Cine Sesi Cultural
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Palmieri, Mariangela. « La propaganda della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano negli anni della guerra fredda attraverso i documentari cinematografici ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/1518.

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2010 - 2011
The research examines the cinematic propaganda films commissioned by the Christian Democrat party and the Italian Communist Party in the period between the Second World War and the Sixties. These films, made from propaganda sections of party in order to use the power of cinema to effectively achieve their potential voters and activists, have played a central role in the Communist and Catholic imagery. This production, which increases during the election campaign, is continued until the Seventies, peaking in the phase between the first general elections of 1948 and the second half of the Sixties. This is a very diverse group of works, consisting of both fiction and documentary films, but also sketches and animated films , all short-or medium-length. These materials have been forgotten for years. In more recent times they have been recovered, cataloged and digitized to make them available to scholars and to prevent their total disappearance. The majority of Christian Democrat movies today is owned by the Istituto Luigi Sturzo of Rome, that only since 2005 has made possible the consultation. Instead, most of the movies due to PCI is currently in the Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, based in Rome, which houses audio-visual materials for the trade unions and the left. The digitization of these movies and the ability to search online as well to preserve them has offered a great help to the research, because through it the movies, hardly available on traditional media, can be seen more easily... [edited by Author]
X n.s.
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Gamba, Janaina dos Santos. « Cara de vil?o : aspectos complexos na constru??o do personagem-tipo do vil?o em filmes de horror ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2014. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4600.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:42:10Z (GMT). No. of bitstreams: 1 464517.pdf: 1115696 bytes, checksum: 01d0397608922588e23526e058cb971b (MD5) Previous issue date: 2014-12-08
Our work has as study object the construction of the type-character of the Villain, in Horror Movies. For our analysis, were chosen the following movies: Das Cabinet Des Dr. Caligari (1920), by Robert Wiene; The Phantom of The Opera (1925), by Rupert Julian; Mystery of The Wax Museum (1933), by Michael Curtiz; The House on Haunted Hill (1959), by William Castle. The theorical sustention is made, having as basis the a priori categories: Cinema , by Edgar Morin; Archetype , by Carl Gustav Jung; Imaginary , by Michel Maffesoli; Stereotype , by Ruth Amossy and Anne Pierrot; Horror , by No?l Carroll. The Method used is the Complexity Paradigm, proposed by Edgar Morin, and our technique of analysis is the Film Analysis, proposed by Francis Vanoye and Anne Goliot-L?t?. In our study, we have found characteristics that may be recurrent on the analyzed characters. Thanks to the analysis, is evident to us that, in Horror movies, the Villain are the personification of metaphors, which represent our deepest fears, or incarnations of our desires and fantasies. We can also detach the duality, or ambiguity of the characters, as proof that none Villain brings, in itself, the personification of pure evil. Similarly evident were the motivations of the characters, which are the result of internal and subjective questions, and outward actions suffered by these characters; also the characteristics that, although present in characters of Horror Movies, in the same way are present in Villains of movies belonging to any and all Genres. These characteristics are recurrent and immutable, because they are part of the deposit of references and the cultural baggage. Furthermore, our study about Horror, as cinematographic Genre showed the moralist and conservative character present in the narratives of the movies belonging to this Genre, that aim to Always show to the spectator that such world where the characters live, before the arrival of the Villain, is the ideal world, and that the order and harmony must be re-established
Nosso trabalho tem como objeto de estudo a constru??o do personagem-tipo do Vil?o, em filmes de Horror. Para nossa an?lise foram escolhidas as seguintes obras cinematogr?ficas: O Gabinete do Dr. Caligari (1920), de Robert Wiene; O Fantasma da ?pera (1925), de Rupert Julian; Os Crimes do Museu (1933), de Michael Curtiz; A Casa dos Maus Esp?ritos (1959), de William Castle. A sustenta??o te?rica de nossa pesquisa ? constru?da, tendo por base as categorias a priori Cinema, em Edgar Morin; Arqu?tipos, em Carl Gustav Jung; Imagin?rio, em Michel Maffesoli; Estere?tipo, em Ruth Amossy e Anne Pierrot; Horror, em No?l Carroll. O M?todo utilizado ? o Paradigma da Complexidade, proposto por Edgar Morin, e nossa t?cnica de an?lise ? a An?lise F?lmica, proposta por Francis Vanoye e Anne Goliot-L?t?. Em nosso estudo, encontramos algumas caracter?sticas que podem ser recorrentes nos personagens analisados. Gra?as ?s an?lises realizadas, ficou, para n?s, evidente que, nos filmes de Horror, o Vil?o ? a personifica??o de met?foras, que representam nossos medos mais profundos, ou encarna??es de nossos desejos e fantasias. Tamb?m podemos destacar a dualidade, ou ambiguidade dos personagens, como prova de que nenhum Vil?o traz, em si, a personifica??o da maldade pura. Igualmente evidente ficaram as motiva??es dos personagens, que s?o sempre frutos de quest?es internas e subjetivas, e de a??es exteriores sofridas por esses personagens; como tamb?m as caracter?sticas que, embora presentes em personagens em filmes de Horror, da mesma forma est?o presentes em Vil?es de obras f?lmicas pertencentes a todo e qualquer G?nero. Essas caracter?sticas s?o recorrentes e imut?veis, pois fazem parte do dep?sito de refer?ncias e bagagem cultural. Al?m disso, nosso estudo do Horror, enquanto G?nero cinematogr?fico evidenciou o car?ter moralista e conservador presente nas narrativas dos filmes pertencentes a esse G?nero, que visam sempre mostrar ao espectador que aquele mundo que os personagens vivem, antes da chegada do Vil?o, ? o mundo ideal, e que a ordem e harmonia devem voltar a ser estabelecidas.
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Faria, M?nica Lima de. « Imagem e imagin?rio dos vil?es contempor?neos : o vil?o como representa??o do mal nos quadrinhos, cinema e games ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2012. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4503.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:36Z (GMT). No. of bitstreams: 1 439083.pdf: 5411014 bytes, checksum: e436720988ff804fa3a758d6ff0b7f00 (MD5) Previous issue date: 2012-05-29
This study presents the villains of comic books, movies and games in contemporary visual media through a focus on your images and imagined in modernity, and especially in post-modernity. In the study, selected images of these villains are understood elements of media and visual communication, which are relevant in the postmodern condition. Are first studied the concepts of communication and imaginary and their relationships, followed by a contextualization of comic books, movies and games in order to realize the theoretical framework suggested for research. Then questions will be presented on the picture and then focusing on imaginary of modernity and the postmodern condition, emphasizing their contextualization and characteristics with regard to communication, image and imaginary. On another occasion, it is discussed the figure of the villain, his image and imaginary in which the characters are seen as a representation of evil, starting with a discussion of ethics as a way to understand evil, through notions of evil pointed out by Ricoeur (2007) and Maffesoli (2004) and noting, finally, the theoretical framework as the villain character who is evil, its visual manifestations and imaginary. The present study also analyzes two villains - one of modern features and other features of post-modern - as well as an anti-hero, as follows: Saruman, the film trilogy The Lord of the Rings; Joker, from the graphic novel Arkham Asylum - a serious home in a serious world, and Ezio of Assassin's Creed II game. The analyzes are carried out in three stages, namely: presentation of the character - that contextualizes the object -; imaginary and evil?s moral - that discusses the villain analyzed in relation to the theoretical frameworks presented on the imaginary and evil -, and imaginary and image of evil - when they are presented the relations of visual manifestations of the characters and the construction of his imagination as a representation of evil. After a discussion is made on the results of the analyzes. The study then makes the case that the image and the imaginary villain's contemporary - of comic books, movies and games - no more respect the dualities of good and evil set up to modern times. This new postmodern villain, through its images, however evil, shows through your images and imaginary a relativization of evil, which is a complement to the right, visible in the construction of contemporary anti-hero. Thus, the study is a qualitative research which is used as a methodological approach Depth Hermeneutics by J. Thompson (1995), this approach also permeates the technique of content analysis proposed by Bardin (1977).
O presente estudo apresenta os vil?es das hist?rias em quadrinhos, cinema e games nos meios de comunica??o visual contempor?neos, atrav?s de um enfoque de suas imagens e imagin?rios na modernidade e, principalmente, na p?s-modernidade. No estudo, as imagens destes vil?es selecionados, s?o entendidas elementos da m?dia e da comunica??o visual, que apresentam relev?ncia na condi??o p?s-moderna. Primeiramente, s?o estudadas as no??es de comunica??o e imagin?rio e suas rela??es, seguidas de uma contextualiza??o das hist?rias em quadrinhos, cinema e games, a fim de dar conta do referencial te?rico sugerido para a pesquisa. Em seguida, s?o apresentadas quest?es sobre a imagem e o imagin?rio focando a modernidade e a condi??o p?s-moderna, enfatizando suas contextualiza??es e caracter?sticas no que se refere ? comunica??o, imagem e imagin?rio. Noutro momento, ? discutida a figura do vil?o, sua imagem e imagin?rio em que os personagens s?o entendidos como representa??o do mal, come?ando por uma discuss?o acerca da ?tica como forma de entender o mal, passando por no??es de mal apontadas por Ricoeur (2007), Ullmann (2005) e Maffesoli( 2004) e verificando, enfim, o referencial te?rico no vil?o enquanto personagem que representa o mal, suas manifesta??es visuais e de imagin?rio. O estudo apresenta tamb?m an?lises de dois vil?es um de caracter?sticas modernas e outro de caracter?sticas p?s-modernas assim como um anti-her?i, sendo eles: Saruman, da trilogia cinematogr?fica O Senhor dos An?is; Curinga da novela gr?fica Asilo Arkhan uma s?ria casa em um s?rio mundo; e Ezio do game Assassin?s Creed II. As an?lises s?o realizadas em tr?s etapas, sendo elas: apresenta??o do personagem que contextualiza o objeto -; imagin?rio e moral do mal que discute o vil?o analisado em rela??o aos referenciais te?ricos apresentados sobre o imagin?rio e o mal -; e imagin?rio e imagem do mal quando s?o abordadas as rela??es das manifesta??es visuais dos personagens e a constru??o de seu imagin?rio como representa??o do mal. Ao fim ? feita uma discuss?o sobre os resultados das an?lises. O estudo ent?o defende a tese de que a imagem e o imagin?rio do vil?o contempor?neo das hist?rias em quadrinhos, cinema e games n?o mais respeitam as dualidades bem e mal estabelecidos at? a ?poca moderna. Esse novo vil?o p?s-moderno, ainda que mal, demonstra atrav?s de suas imagens e imagin?rios uma relativiza??o do mal, sendo este uma complementa??o do bem, vis?vel na contempor?nea constru??o do anti-her?i. Para tanto, o estudo ? uma pesquisa qualitativa na qual ser? utilizada como caminho metodol?gico a Hermen?utica de Profundidade apresentada por J. Thompson (1995), e tamb?m perpassa esta metodologia a t?cnica de an?lise de conte?do proposta por Bardin (1977).
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Barbosa, Simone Koff. « Simulacro como sedu??o no cinema : an?lise f?lmica em Antes do Amanhecer e Antes do P?r-do-Sol ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2008. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4355.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:40:49Z (GMT). No. of bitstreams: 1 407212.pdf: 1480901 bytes, checksum: 1dd955e964d3a9104f5e86dcf5f0f4a1 (MD5) Previous issue date: 2008-10-21
Esta pesquisa tem como objetivo analisar os significados do "simulacro" como sedu??o e amor no cinema do ponto de vista da filosofia da comunica??o a partir da obra do fil?sofo franc?s Jean Baudrillard. Em um primeiro momento, a pesquisa se prop?e a abordar o que ? "simulacro" equivalente ao "hiper-real", o que ? cinema e o que ? cinema como "simulacro" da realidade. Logo em seguida aprofundarei o estudo dos significados do "simulacro" como "morte, imortalidade e destino" e como "sedu??o e amor". O trabalho se prop?e a estabelecer um di?logo entre filosofia da comunica??o e cinema interpretando os significados do simulacro como sedu??o e amor nas narrativas f?lmicas Antes do Amanhecer (Before Sunrise), de 1995 e Antes do P?r-do-Sol (Before Sunset), de 2004, ambos escritos e dirigidos por Richard Linklater
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R?go, Isabel Almeida Marinho do. « A cultura jovem contempor?nea presente na sinergia de linguagens do cinema brasileiro ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2009. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4367.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:40:54Z (GMT). No. of bitstreams: 1 409582.pdf: 4970995 bytes, checksum: 05058d73250ab168a18eb927f40fc467 (MD5) Previous issue date: 2009-01-26
Esta pesquisa analisa o imagin?rio dos jovens em quatro longas-metragens brasileiros de fic??o: Nina (2004), Cama de Gato (2004), A Concep??o (2006) e ?rido Movie (2006). Teorias sobre a cultura contempor?nea s?o exemplificadas por muitas das situa??es retratadas nestes filmes protagonizados por jovens. A sinergia que h? entre a linguagem do cinema com a dos jogos, hist?rias em quadrinhos, anima??es, videoclipes, instala??es art?sticas e programas de televis?o apresenta a perspectiva est?tica da imagem dos jovens apresentada pela amostra escolhida e refor?a as id?ias sobre a sociedade contempor?nea presentes na pesquisa
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Giacomini, Jair Marcos. « Partilhas do document?rio : a experi?ncia na realiza??o de Bateia ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2016. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/6754.

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Submitted by Setor de Tratamento da Informa??o - BC/PUCRS (tede2@pucrs.br) on 2016-06-07T17:56:02Z No. of bitstreams: 1 TES_JAIR_MARCOS_GIACOMINI_COMPLETO.pdf: 7295746 bytes, checksum: 07cb476768bafc0a7b5ef2034a9bbeb9 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-06-07T17:56:02Z (GMT). No. of bitstreams: 1 TES_JAIR_MARCOS_GIACOMINI_COMPLETO.pdf: 7295746 bytes, checksum: 07cb476768bafc0a7b5ef2034a9bbeb9 (MD5) Previous issue date: 2016-03-29
Coordena??o de Aperfei?oamento de Pessoal de N?vel Superior - CAPES
The subject of this thesis is the process of making a documentary, titled Bateia, directed by the own author of this academic work. The proposal for produce the film aims to promote, from a practice, the understanding of matters that orbit the documentary cinema. To guide the procedures of the documentary realization and the reflection/writing of the thesis, an open methodology was developed. Named in process, the methodology has as its basic premise the view that the path setting is not determined a priori manner; rather, it is the process experienced by the subject-documentarist-researcher who brings out the questions to be articulated in the study. The main concepts covered in the study are: distribution of the sensible, staging, risk of the real and decis?o-tomada. The discussion of these issues is strengthened by the fact that the subjects filmed in the documentary are members of a theater group ? Companhia de Teatro ?ntimo ? whose working method involves procedures and similar conceptions to this academic research, such as: relate theory and practice, the idea of risk as his perspective and principles of sharing as form to act.In order to articulate the experience of the production of Bateia with the theoretical concepts are invited authors from academy and also documentarists: on the first field, Jacques Ranci?re, David Bordwell, Fern?o Ramos and Jean-Louis Comolli; from the side of the directors, Robert Flaherty, Dziga Vertov, Frederick Wiseman and Jean Rouch. That procedure, in line with the general purpose of the thesis, seeks to intensify the relationship between the practice of making documentary and the reflection on that. The thesis points to the productivity of the relationship between the subject-of-the-camera and filmed people built in the interval space of sharings. It also proposes "decis?o-tomada" as a theoretical concept to promote the reflection on the documentary realization from the director's experience.
O objeto de reflex?o desta tese ? o processo de realiza??o de um document?rio, intitulado Bateia, dirigido pelo pr?prio autor do trabalho acad?mico. A proposta de realizar o filme tem como objetivo principal fomentar, a partir da pr?tica, a compreens?o de temas que orbitam em torno do cinema document?rio. Para orientar os procedimentos de realiza??o document?ria e de reflex?o/escrita da tese, foi desenvolvida uma metodologia aberta. Batizada in process, a metodologia tem como premissa b?sica a perspectiva de que a configura??o do caminho n?o ? determinada de forma aprior?stica; ao contr?rio, ? o processo vivenciado pelo sujeito-documentarista-pesquisador que faz emergir as quest?es a serem articuladas no estudo. Os principais conceitos abordados no estudo s?o: partilha do sens?vel, encena??o, risco do real e decis?o-tomada. A discuss?o sobre essas quest?es ? refor?ada pelo fato de que os sujeitos filmados no document?rio s?o integrantes de um grupo teatral, a Companhia de Teatro ?ntimo, cujo m?todo de trabalho envolve procedimentos e concep??es semelhantes aos desta pesquisa acad?mica, tais como: relacionar pr?tica e teoria, ter como perspectiva de a??o a ideia de risco e atuar tendo como alicerce princ?pios de partilha. Para articular a experi?ncia vivenciada na realiza??o de Bateia com os conceitos te?ricos, s?o convidados autores do meio acad?mico e tamb?m documentaristas: do primeiro campo, Jacques Ranci?re, David Bordwell, Fern?o Ramos e Jean-Louis Comolli; do lado dos realizadores, Robert Flaherty, Dziga Vertov, Frederick Wiseman e Jean Rouch. Esse procedimento, em conson?ncia com a proposta geral da tese, busca intensificar a rela??o entre a pr?tica da realiza??o document?ria e a reflex?o sobre esse fazer. A tese aponta para a produtividade da rela??o entre sujeito-da-c?mera e pessoas filmadas constru?da no espa?o intervalar das partilhas. Tamb?m prop?e a ?decis?o-tomada? como conceito te?rico para promover a reflex?o sobre a realiza??o document?ria a partir da experi?ncia do realizador.
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Rosa, Let?cia Gomes da. « Dos contos de fadas aos desenhos animados : a comunica??o atrav?s do processo c?clico das narrativas ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2007. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4630.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:42:20Z (GMT). No. of bitstreams: 1 395119.pdf: 898289 bytes, checksum: 7d533412a1a77bea9ca6431c128f0fca (MD5) Previous issue date: 2007-08-28
O presente trabalho procura compreender a ciclicidade das narrativas dos desenhos animados sob o enfoque do imagin?rio simb?lico que constr?i enredos, que contemplam o dualismo e a figura do her?i, tendo como exemplo os desenhos do Pato Donald, de Walt Disney e Bob Esponja Cal?a Quadrada, da Nickelodeon. Como requisito b?sico para esta an?lise, entende-se que os objetos de pesquisa apresentam o simb?lico "diagnosticado" por Gilbert Durand, na obra As estruturas antropol?gicas do imagin?rio. O principal pressuposto desta pesquisa refere-se ? ciclicidade dos desenhos animados, em momentos hist?ricos diferentes e por isso ela ? dividida em tr?s partes. A primeira aborda a hist?ria dos desenhos animados, a fim de compreender o contexto hist?rico e cultural da ?poca em que os desenhos observados foram criados. A segunda ? dedicada aos aspectos te?ricos que norteiam este trabalho e estabelecem aquilo que entendemos por ciclicidade e imagin?rio. E a terceira ? voltada para a an?lise de quatro epis?dios, a fim de relacionarmos o simb?lico preestabelecido e as narrativas dos desenhos animados. Neste trabalho a narrativa f?lmica ? compreendida como a articula??o entre o conte?do e os seus componentes expressivos, assim como tamb?m ? a formadora da hist?ria, dando raz?o para a sua exist?ncia, conforme Francis Vanoye e G?rard Genette. Este ? o enfoque que trouxe o aporte para a an?lise f?lmica, que demonstrou que a ciclicidade pressuposta ficou distante dos par?metros preestabelecidos, mas pr?xima da rela??o da moral, com os aspectos sociais encontrados nos diferentes momentos da hist?ria humana
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Christofoli, Eduardo Pires. « Transforma??es tecnol?gicas no cinema contempor?neo : um estudo sobre a primeira d?cada do s?culo XXI ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2011. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4461.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:25Z (GMT). No. of bitstreams: 1 430699.pdf: 3582415 bytes, checksum: 6770bae811c5466b80825ef1487db5aa (MD5) Previous issue date: 2011-03-16
O presente estudo tem como objetivo identificar os principais marcos tecnol?gicos do cinema e suas implica??es nos processos cinematogr?ficos contempor?neos. O trabalho aborda as atividades de produ??o, distribui??o e exibi??o de filmes, para entender como a substitui??o da tecnologia vem transformando cada setor, estes em fase de adapta??es para o chamado cinema digital. O projeto busca analisar o que ocorre com as principais atividades cinematogr?ficas, verificando como o cinema contempor?neo vem sofrendo a a??o direta ou indireta desses processos de transforma??o. O cinema vive um processo de transi??o, e este estudo pretende analisar como as tecnologias digitais est?o alterando o paradigma do suporte f?lmico, transformando o cinema em um hibridismo de tecnologias anal?gicas e digitais
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Augusti, Alexandre Rossato. « Cinema noir : as marcas da morte e do hedonismo na atualiza??o do g?nero ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2013. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4520.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:42Z (GMT). No. of bitstreams: 1 446023.pdf: 3640239 bytes, checksum: 09ff0303eebdac5c307774229930e5b8 (MD5) Previous issue date: 2013-01-15
It is a rich supply of possibilities for study on noir film, even considering the lack of research in the country about it. Thus, this study aims to understand the context of noir film, considering to update the genre and based on its constitution, on the one hand supported by death, violence and crime, and secondly, hedonism and the femme fatale. It is intended as a further check up to contextualizes the film called neonoir point, as of theoretical orientations (using authors like James Ellroy; Heredero Carlos and Antonio Santamarina; Alain Silver and James Ursini; Luiz Nazario; and Marcia Ortegosa) and analysis of proposals, the possibilities of considering the continuity of noir film, as a classic noir film. From the methodological support of film analysis, based mainly on Aumont and Marie (2004), and Vanoye and Goliot-L?t? (1994) proposed that the analysis of the movies The maltese falcon (John Huston, 1941), Gilda (Charles Vidor, 1946), Chinatown (Roman Polanski, 1974) and Lost highway (David Lynch, 1997). Among the key findings, indicates that noir can be considered both contemporaneously through what is usually called neonoir - when taking into account a wealth of information on rearranged noir movies upgraded according to technology, culture, politics, and that still may belong to other genres - such as through a spread less classifiable, in which some elements are realized in several movies, which are not identified as neonoir.
Encontra-se uma rica oferta de possibilidades de estudo a respeito do cinema noir, considerando-se inclusive a escassez de pesquisas no pa?s a seu respeito. Dessa forma, este estudo prop?e compreender a contextualiza??o do cinema noir, considerando a possibilidade de atualiza??o do g?nero e tendo por base sua constitui??o, por um lado amparada pela morte, a viol?ncia e o crime e, por outro, pelo hedonismo e a figura da femme fatale. Pretende-se verificar ainda como se contextualiza o cinema chamado neonoir e apontar, a partir das orienta??es te?ricas (utilizando-se autores como James Ellroy; Carlos Heredero e Ant?nio Santamarina; Alain Silver e James Ursini; Luiz Naz?rio; e Marcia Ortegosa) e de an?lise propostas, as possibilidades de se considerar o cinema neonoir como continuidade do cinema noir cl?ssico. A partir do suporte metodol?gico da an?lise f?lmica, com base principalmente em Aumont e Marie (2004), e Vanoye e Goliot-L?t? (1994), prop?e-se a an?lise dos filmes Rel?quia macabra (The maltese falcon John Huston, 1941), Gilda (Charles Vidor, 1946), Chinatown (Roman Polanski, 1974) e Estrada perdida (Lost highway David Lynch, 1997). Dentre as principais conclus?es, indica-se que o noir pode tanto ser considerado contemporaneamente atrav?s do que se convenciona chamar neonoir ao se levar em conta uma riqueza de elementos noir rearranjados em filmes atualizados de acordo com a tecnologia, a cultura, a pol?tica, e que mesmo assim podem pertencer a outros g?neros, como atrav?s de uma dissemina??o menos classific?vel, em que alguns elementos s?o percebidos em filmes diversos, que eventualmente n?o s?o identificados como neonoir.
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Figueiredo, Rafael Meira de. « Paradigmas da decupagem no cinema brasileiro dos anos 2000 : o caso de Cidade de Deus e Cronicamente Invi?vel ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2006. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4388.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:02Z (GMT). No. of bitstreams: 1 345061.pdf: 644168 bytes, checksum: 887c77b4b2f4516c98db12a9b78947b0 (MD5) Previous issue date: 2006-03-03
Este trabalho investiga quais os paradigmas da decupagem cinematogr?fica que repercutem no cinema brasileiro contempor?neo e determinam suas escolhas est?ticas atrav?s do estudo de caso de dois filmes emblem?ticos desta ?poca: Cidade de Deus e Cronicamente Invi?vel, filmes que abordam temas similares, por?m distantes formalmente. Inicialmente, tem-se uma apresenta??o das teorias formativa e realista e suas implica??es na hist?ria do cinema. Em seguida, um breve hist?rico da decupagem cinematogr?fica. Por fim, a exposi??o e an?lise de seq??ncias dos filmes citados com aten??o aos aspectos formais, que determinam o tipo de rela??o que o diretor tem com sua obra, com seu p?blico e que referenciais te?ricos s?o mobilizados.
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Haussen, Luciana Fagundes. « Cinema transnacional e tend?ncias est?ticas nas revistas brasileiras Fon-Fon e Cinearte : (1927 a 1932) ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2015. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4602.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:42:10Z (GMT). No. of bitstreams: 1 465204.pdf: 9615728 bytes, checksum: 8a213785fd548f65e0eb8e3542e02de7 (MD5) Previous issue date: 2015-01-19
This research proposes the analysis of the Brazilian magazines Fon-Fon and Cinearte within the time frame from 1927 to 1932. During the period, we sought to identify the presence of a transnational cinema, traces of an incipient globalized culture and aesthetic elements linked to Art Deco . The study has a qualitative character on film, culture and historical context, in a Brazil with an incipient cinema and communications landscape also being consolidated. The six years proposed for analysis comprise a rich time of information about the settings of new markets, consumption habits, media and aesthetic trends. And the research seeks to establish a dialogue between existing content on Fon-Fon and Cinearte, and these with the elected bibliography, at an intersection with the Brazilian historical context, to propose a look at the transnational cinema, globalized culture and aesthetic trends presented in Brazil during the period, within the universe of the two magazines. The theoretical framework highlights the works of Tim Bergfelder on transnational cinema; Lucy Fischer, for the approach to the Art Deco and aesthetic trends; the research of Joseph Garncaz, Chris Wahl, Joel Westerdale e Christian Rogowski, for new perspectives on the study of the Weimar cinema; and the works of Renato Ortiz to treat globalization of culture.
A presente pesquisa prop?e a an?lise das revistas brasileiras Fon-Fon (1907 1958) e Cinearte (1926 1942) dentro do recorte temporal de 1927 a 1932. No per?odo, busca-se identificar a presen?a de um cinema transnacional, tra?os de uma incipiente cultura mundializada e elementos est?ticos vinculados ao Art Deco. O estudo possui um car?ter qualitativo sobre cinema, cultura e contexto hist?rico, em um Brasil com um cinema incipiente e um cen?rio das comunica??es tamb?m em fase de consolida??o. Os seis anos propostos para an?lise compreendem um momento rico em informa??es sobre as configura??es de novos mercados, h?bitos de consumo, meios de comunica??o e tend?ncias est?ticas. E a pesquisa busca estabelecer um di?logo entre os conte?dos existentes em Fon-Fon e Cinearte, e destes com a bibliografia eleita, em um cruzamento com o contexto hist?rico brasileiro, para propor um olhar sobre o cinema transnacional, cultura mundializada e tend?ncias est?ticas apresentadas no Brasil do per?odo, dentro do universo das duas revistas. Como referencial te?rico, destacam-se as obras de Tim Bergfelder, sobre o cinema transnacional; Lucy Fischer, para a abordagem sobre o Art Deco e tend?ncias est?ticas; as pesquisas dos autores Joseph Garncaz, Chris Wahl, Joel Westerdale e Christian Rogowski, para as novas perspectivas sobre os estudos do cinema de Weimar; e as obras de Renato Ortiz para tratar a mundializa??o da cultura.
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Pires, Cristine de Andrade. « O poder do chef?o : o mito da m?fia italiana no cinema de Hollywood ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2016. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/6664.

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Submitted by Setor de Tratamento da Informa??o - BC/PUCRS (tede2@pucrs.br) on 2016-05-13T11:55:03Z No. of bitstreams: 1 DIS_CRISTINE_DE_ANDRADE_PIRES_COMPLETO.pdf: 3392115 bytes, checksum: 1289d67e0c42e45054b7ffb9ae14810e (MD5)
Made available in DSpace on 2016-05-13T11:55:03Z (GMT). No. of bitstreams: 1 DIS_CRISTINE_DE_ANDRADE_PIRES_COMPLETO.pdf: 3392115 bytes, checksum: 1289d67e0c42e45054b7ffb9ae14810e (MD5) Previous issue date: 2016-03-08
Both inside and outside Hollywood, the mafia, an Italian criminal organization, has become the theme of one of the so-called gangster movies? subgenres, attracting the interest not only of the public, but of film scholars. Despite the vast literature on the subject, there are still few works available in the Portuguese language. Moreover, it is evident the lack of studies that not only focus on a specific film or moment, but also analyze how the movies depict the mythological features associated to the Mafia and the mobster character over a broader historical period. This study addresses that issue by taking into account the extensive range of movies produced since the premiere of the earliest film on the subject in 1906. The aim is to analyze how the movies explore the Italian mafia myth and how it emerges on the screen to become a cultural industry phenomenon. To that end, films made worldwide since the release of the first gangster movie were examined. The research identified 204 titles ? 142 by European filmmakers and 62 by American film studios. Considered by scholars as the main responsible for creating and perpetuating the myth of the Italian criminal organization, despite the reduced number of films, Hollywood stands outs in this scenery due to the relevance of its productions in the subgenre?s history. From this perspective, this study will examine the works The black hand (1906), Little Caesar (1931), Black hand (1950), The godfather trilogy (1972, 1974 and 1990), Goodfellas (1990), Donnie Brasco (1997), and Find me guilty (2006). As a theoretical and methodological reference and a line of analysis, the study adopts the works of Douglas Kellner and Fredric Jameson, for their concern in approaching the movies as a cultural product impregnated with meanings in its historicity. Edgar Morin and Roland Barthes provided the basis for performing the mythological narrative. With regards to the gangster genre, the study relies in particular on the works of Thomas Schatz, Giorgio Bertellini, Larry Lagman, and Nicole Rafter. As to the mafia depiction in movies, it utilizes studies coordinated by Dana Renga and Lee Grieveson, as well as Peter Biskind, George S. Larke-Walsh, and Vincenzo Maggitti. The film analysis prioritizes the dynamics of the social relations in their relation with the movies, the universe of meanings, motivations, beliefs, values, and attitudes. The conclusion is that, though by different reasons in each social-historical moment, the Hollywood industry has forged the mafia myth in movies, and the films on the subject have exercised a great fascination on the audience, creating empathy with the fascinating figure of the mafia boss and then keeping the subject alive in the viewers? imaginary.
Dentro e fora de Hollywood, a m?fia, organiza??o criminosa italiana, se tornou tema de um dos subg?neros dos chamados filmes de g?ngster, despertando interesse do p?blico, mas tamb?m de estudiosos do cinema. O repert?rio a respeito ? vasto, mas ainda s?o raras as obras em l?ngua portuguesa. Al?m disso, verifica-se a falta de literatura que n?o fique apenas em um filme ou momento e analise de que forma o cinema retrata as caracter?sticas mitol?gicas associadas ? m?fia e ao personagem mafioso durante um per?odo hist?rico mais amplo. A presente disserta??o ataca esse problema, ao levar em considera??o o universo de filmes produzidos desde a estreia da primeira pel?cula sobre o tema, em 1906, at? os dias de hoje. O objetivo ? analisar a forma como o cinema trabalha o mito da m?fia italiana, de que maneira este se sobressai na tela, para tornar-se um fen?meno da ind?stria cultural. Considerou-se o repert?rio f?lmico mundial desde o surgimento do primeiro filme de m?fia. A investiga??o levantou a exist?ncia de 204 filmes, oriundos das ind?strias cinematogr?ficas dos Estados Unidos e da Europa: 142 foram produzidos por cineastas europeus e 62, pelos est?dios norte-americanos. Hollywood, apontada por pesquisadores como a grande respons?vel por criar e perpetuar o mito da organiza??o criminosa italiana, apesar do menor n?mero de t?tulos, destaca-se, nessa paisagem, pela sali?ncia de suas produ??es na hist?ria do subg?nero. Baseando-se nisso, decidiu-se pela an?lise das obras The black hand (The black hand, 1906), Alma no lodo (Little Caesar, 1931), A m?o negra (Black Hand, 1950), a trilogia O poderoso chef?o (The godfather, 1972, 1974 e 1990), Os bons companheiros (Goodfellas, 1990), Donnie Brasco (Donnie Brasco, 1997) e Sob suspeita (Find me guilty, 2006). A pesquisa toma como referencial te?rico-metodol?gico e linha de an?lise as obras de Douglas Kellner e Fredric Jameson, por se preocuparem em estudar o cinema como produto cultural carregado de significados em sua historicidade. Edgar Morin e Roland Barthes serviram para fazer a an?lise da narrativa mitol?gica. Sobre o g?nero g?ngster, o estudo tem como base, em especial, as obras de Thomas Schatz, Giorgio Bertellini, Larry Lagman e Nicole Rafter. Quanto ? retrata??o da m?fia no cinema, a pesquisa reporta-se a estudos coordenados por Dana Renga e Lee Grieveson, assim como em Peter Biskind, George S. Larke-Walsh e Vincenzo Maggitti. O exame dos materiais privilegia a din?mica das rela??es sociais em sua rela??o com o cinema, universo de significados, motivos, aspira??es, cren?as, valores e atitudes. A conclus?o do trabalho ? que, embora por diferentes raz?es em cada momento s?cio-hist?rico, a ind?stria de Hollywood forjou o mito da m?fia no cinema e as pel?culas sobre o tema exerceram uma forte atra??o sobre o p?blico, criando empatia com a figura fascinante do mafioso e, assim, mantendo o tema vivo no imagin?rio dos espectadores.
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Guimar?es, Isabel Padilha. « A imagem da viol?ncia urbana no document?rio cinematogr?fico brasileiro na contemporaneidade ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2010. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4405.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:07Z (GMT). No. of bitstreams: 1 422672.pdf: 11458708 bytes, checksum: b4c6e2d6a85c66b0321a83fcae19573e (MD5) Previous issue date: 2010-03-12
A pesquisa tem por objetivo a an?lise da imagem da viol?ncia urbana no cinema document?rio brasileiro, utilizando como objeto de estudo, um grupo de cinco document?rios, realizados entre 2002 e 2004: ?nibus 174 (Jos? Padilha, 2002), Fala tu (Guilherme Coelho, 2003), O c?rcere e a rua (Liliana Sulzbach, 2004), O prisioneiro da grade de ferro (Paulo Sacramento, 2004) e Justi?a (Maria Augusta Ramos, 2004). O trabalho se concentrar? em longas metragens produzidos no Brasil e que chegaram ao circuito comercial. Trata-se de um recorte espec?fico e representativo de um aspecto da produ??o audiovisual nacional, que se refere ? rela??o do document?rio com a viol?ncia urbana. Neste sentido, ser?o examinadas as quest?es da representa??o e da impress?o de realidade proporcionadas pelas imagens cinematogr?ficas, servindo como suporte para o estudo das obras. Na an?lise dos cinco document?rios, se objetiva o exame das particularidades da viol?ncia, buscando compreender a rela??o dos elementos culturais e cinematogr?ficos que conduzem ? constitui??o de um imagin?rio. Partindo desta constata??o, ser?o esbo?adas duas no??es que contribuir?o para este estudo, que s?o o espa?o urbano e a alteridade. O m?todo utilizado ser? a an?lise tem?tica proposta por Francesco Casetti.
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Vargas, Gilson Padilha de. « Dire??o de atores no cinema brasileiro realizado no Rio Grande do Sul ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2012. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4514.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:39Z (GMT). No. of bitstreams: 1 444415.pdf: 925893 bytes, checksum: 8994a1ae1a9a426634a872fd5e7e4a91 (MD5) Previous issue date: 2012-08-29
The present text shows the theme of actors direction in cinema, with two parameters: the temporal framing, localizing the subject after the Return of Brazilian Cinema (Retomada do Cinema Brasileiro), until the actual moment, and the regional framing, prioritizing and focusing the complexity of the theme on the state of Rio Grande do Sul (Brazil). For that, five of the most actives brazilian directors based on Rio Grande do Sul have been interviewed. We also research support of theory in authors like Jean-Jacques Roubine, Richard Boleslavski and in Constantin Stanislavsky. The work begins with a brief introduction, explaining the sparks who motivate the incursion in the present theme; then, the work makes a approximation about the relation between director and actor in the cinema and also presents an approach about the pragmatic actions during the process of directing actors. It also approach the regional framing, at the directors and space of work chapter and finishes with some brief considerations.
O presente texto aborda a quest?o da dire??o de atores para cinema, com dois vetores de corte: o par?metro temporal, priorizando a an?lise da quest?o e seus desdobramentos ap?s o per?odo da chamada Retomada do Cinema Brasileiro at? o momento atual e o par?metro regional, priorizando e focando a problematiza??o do tema no estado do Rio Grande do Sul. Para tanto, foram entrevistados cinco dos mais ativos diretores brasileiros sediados no Rio Grande do Sul, n?o obstante o apoio te?rico de autores como Jean-Jacques Roubine, Richard Boleslavski e Constantin Stanisl?vski. O trabalho inicia com uma introdu??o, que explana as motiva??es do autor na incurs?o ao tema; em seguida, faz abordagem sobre a busca pela verdade em cena, apan?gio secular do ator; estabelece uma abordagem sobre a rela??o do diretor com o ator no cinema; refere a pragm?tica do diretor no processo de dire??o de atores e passa ao recorte local no cap?tulo sobre diretores e espa?o de trabalho e encerra com considera??es finais.
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Pedrosa, Leonardo Bomfim. « Moderno descoberto por filmes que pensam o cinema de Lumi?re ao p?s-guerra ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2012. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4483.

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The goal of this research is to find the modern possibilities signalized by Cinema, itself, along the period that runs from its appearance, with Louis Lumi?re in 1895, until the representation crisis in the post-war period, marked by the oeuvre of filmmakers such as Orson Welles, Alfred Hitchcock and Jean Renoir. Via this research, we aim to have a better understanding of the ways in which the idea of 'modern' in films encounters the realist essence imposed by various theorists, such as Ricciotto Canudo and Andr? Bazin, on the theme.
O objetivo da pesquisa ? encontrar as possibilidades modernas que o cinema mesmo sinalizou ao longo de um per?odo que vai do seu surgimento, com Louis Lumi?re em 1895, ? crise da representa??o no p?s-guerra, com obras de Orson Welles, Alfred Hitchcock e Jean Renoir. Dessa forma, queremos compreender de que modo a ideia de moderno presente nos filmes encontra a ess?ncia realista que diversos te?ricos, como Ricciotto Canudo e Andr? Bazin, impuseram ao tema.
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Barros, Eduardo Portanova. « O cinema de Ruy Guerra : um imagin?rio autoral na p?s-modernidade ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2009. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4382.

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O soci?logo Michel Maffesoli caracteriza o p?s-moderno como uma sensibilidade alternativa aos valores sustentados pela l?gica de cunho racionalista. Isso significa dizer que, hoje. J? ? poss?vel, com mais clareza, observar aspectos como as emo??es, os sentimentos e as intui??es de um artista - no caso, o dionis?aco (referente a Dion?sio, o deus da trag?dia) Rui Guerra - e de seu imagin?rio (sonhos e desejos). Este ? o objetivo da tese: investigar a trajet?ria como processo autoral de Ruy Guerra pelo vi?s do imagin?rio na linhagem de Gaston Bachelard, Gilbert Durand e Michel Maffesoli. Focamos um cineasta cujo perfil nos remete ao esp?rito dionis?aco da desmedida e do ins?lito, que atuou tanto no Cinema Novo brasileiro dos anos 1960 - uma fase marcada pela ideologia pol?tica - quanto no ambiente da hedonista p?smodernidade. O que interessa, neste painel, ? mostrar como se d? o equil?brio. em Rui Guerra, entre suas puls?es subjetivas e coer??es objetivas (Durand). N?o se trata de buscar uma resposta r?gida na dire??o de um conceito, e sim procurar uma constela??o de fatores. Conforme Maffesoli, "todo objeto ou fen?meno est? ligado a outros. e ? determinado por eles. E, por isso mesmo, est? sujeito ? mudan?a e ao acaso" (2004, p.10). Interessa-nos, portanto, revisar e questionar a no??o de autoria cinematogr?fica p?s-moderna atrav?s do imagin?rio deste cineasta como pessoa inserida na coletividade (o "eu-outro"). A autoria cinematogr?fica ? vista como trilha de uma viv?ncia cultural intranspon?vel do ser humano enquanto manifesta??o do seu imagin?rio. N?o se trata, aqui, de descobrir o que o cineasta, atr?s da c?mera, pensa, mas admitir que um filme, em determinadas circunst?ncias, pode ser a representa??o simb?lica de uma individualidade sens?vel e, s? por isso, ele j? se justificaria. Procuramos refletir sobre uma id?ia que, inserida em uma sociedade p?s-moderna, antes acolhe do que exclui um cinema instintivamente autoral. Estes filmes, hoje, n?o teriam, de forma espec?fica, uni cen?rio pol?tico ou contestat?rio como no ambiente da ditadura dos anos 1960. O importante ? a express?o do artista dentro de uma l?gica contraditorial, cuja rela??o "eu-outro" fundamenta os aspectos ?ticos, t?cnicos e est?ticos do fazer cinematogr?fico.
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Haussen, Luciana Fagundes. « Deu pra ti, anos 70 e a festa nunca termina (24 hour party people) : juventude, cultura e representa??o do social no cinema ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2008. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4333.

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O presente trabalho ? um estudo comparativo dos filmes A festa nunca termina (24 hour party people), de Michel Winterbottom (2002), e Deu pra ti, anos 70, de Nelson Nadotti e Giba Assis Brasil (1981), que narram hist?rias de jovens em diferentes centros urbanos. O estudo pretende identificar o papel do cinema como representa??o do social e dos comportamentos e tend?ncias da juventude entre as d?cadas de 70 e 80. A an?lise aborda, al?m do conte?do dos filmes, as situa??es s?cio-hist?ricas dos distintos locais onde as hist?rias transcorrem, as condi??es de produ??o e o papel dos realizadores. Dentro desta proposta, na perspectiva apresentada pelos Estudos Culturais e pelas intersec??es entre a produ??o cinematogr?fica e a Comunica??o Social, verificam-se as poss?veis semelhan?as dos cen?rios sociais e art?sticos de Manchester, na Inglaterra, e Porto Alegre, no Brasil, durante o per?odo.
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Felizardo, Cristina Kessler. « Entre o prazer e o pudor : representa??es do sexo e da sexualidade no cinema produzido no Rio Grande do Sul ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2011. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4464.

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Com o objetivo de investigar as representa??es do sexo e da sexualidade veiculadas, ao longo dos anos, pelo cinema de fic??o em longa-metragem produzido no Rio Grande do Sul, o estudo procura mapear algumas das principais estrat?gias narrativas e est?ticas utilizadas para abordar a sexualidade cinem?tica nesta filmografia. Para tal, realiza um levantamento das obras produzidas desde os prim?rdios do cinema de longa-metragem no estado at? o ano de 2009. Em seguida, prop?e uma indexa??o dos fragmentos f?lmicos (cenas/sequ?ncias) que cont?m representa??es do ato sexual dieg?tico, cujos conte?dos s?o analisados levando em considera??o aspectos formais e simb?licos, as rela??es que podem ser estabelecidas entre as obras e, ainda, entre elas e seu contexto hist?rico-social de produ??o. As evid?ncias qualitativas confirmam a exist?ncia de estrat?gias de representa??o do sexo comuns a diversas obras, ainda que seus usos sofram altera??es de acordo com a ?poca de produ??o. As recorr?ncias e as evolu??es de tais estrat?gias de acordo com o contexto s?cio-hist?rico em que est?o inseridas permitem ? pesquisa propor um agrupamento dos fragmentos f?lmicos, de maneira geral, em tr?s fases distintas: uma fase predominantemente el?ptica e metaf?rica, na qual o sexo ? mantido restrito ?s representa??es extracampo e que corresponde aos filmes anteriores a 1979; uma fase de ruptura radical com o modelo anterior, operada pelos filmes produzidos durante a d?cada de 1980 e que inauguram novas tem?ticas e representa??es de maior explicitude imag?tica; e uma fase h?brida, correspondente ?s representa??es predominantes a partir dos anos 1990 e que parecem revisitar, como se operassem uma esp?cie de s?ntese, o repert?rio simb?lico relativamente limitado que se consolidara ao longo das d?cadas precedentes
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R?gio, Mar?lia Schramm. « A distribui??o independente no cinema brasileiro : um estudo sobre a circula??o do longa-metragem nacional no mercado de salas, em 2010 ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2012. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4492.

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Made available in DSpace on 2015-04-14T14:41:33Z (GMT). No. of bitstreams: 1 438014.pdf: 1395463 bytes, checksum: 01956b6e301db4bd07412f487cf1b7c2 (MD5) Previous issue date: 2012-03-13
This dissertation has the objective of to investigate the distribution of brazilian feature films in home movier theatres by independent distributers in 2010. Identify the behavior of these films in relation to economic and institutional factors that brazilian market. Also, look on the set of weights that separate elements of brazilian cinema audience, even if the production is maintained and continuously increasing since the beginning the of century. The study analyzes three films, with the intention of improving the explanation of the topic. They are: Tropa de Elite 2 (Elite Squad 2, Jos? Padilha, 2010), 400 contra 1: uma hist?ria do crime organizado (400 against 1: a history of organized crime, Caco Souza, 2010) and Seguran?a Nacional (National Security, Roberto Carminatti, 2010).
Esta disserta??o tem como objetivo pesquisar a distribui??o cinematogr?fica de filmes brasileiros de longa-metragem lan?ados por distribuidoras independentes nas salas de exibi??o do pa?s, no ano de 2010. Identificar qual o comportamento desses filmes em rela??o aos fatores econ?micos e institucionais que contemplam o mercado brasileiro. Al?m disso, buscar pondera??es sobre o conjunto de elementos que separam o cinema brasileiro de seu p?blico, mesmo que a produ??o se mantenha crescente e cont?nua desde o in?cio do s?culo XXI. O estudo analisa tr?s filmes, com a inten??o de melhorar a explana??o do tema. S?o eles: Tropa de Elite 2, de Jos? Padilha; 400 contra 1 - A hist?ria do Comando Vermelho, de Caco Souza e Seguran?a Nacional, de Roberto Carminatti.
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Cunha, Sonia Regina Soares da. « A m?dia dos outros somos n?s : a experi?ncia audiovisual do Ponto de Cultura Cinema para Todos ». Universidade Federal do Rio Grande do Norte, 2012. http://repositorio.ufrn.br:8080/jspui/handle/123456789/16406.

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This research aims to identify the process of appropriation of audio visual (in digital video) for collective symbolic production (participatory video practice that expresses popular culture) in a socio-cultural context where the minorities are. Therefore, we based this study on the students‟ experience of the film and video workshops held by Cinema para Todos (Culture Point Cine for All), in Natal, RN. Culture Point is the basis of the project Programa Nacional de Cultura, Educa??o e Cidadania Cultura Viva (National Program of Culture, Education and Citizenship - Living Culture) of the Brazilian Ministry of Culture. In 2010, the Cine for All developed three film and video workshops in the state of Rio Grande do Norte (Northeastern of Brazil), in the municipalities of A?u, Lajes and S?o Gon?alo do Amarante, within a public policy project of socio-cultural inclusion. These three workshops are the focus of this empirical investigation. To support the analysis of this research we consider that the spaces of workshops are sites of the social practices origin, assuming they show the development of the changes of actions that generate new practices. In this socio-cultural context the students as interlocutors process the communicative culture mediation, where come from the logics of action (using digital video) to become a mediatic practice (video auto ethnographic). With the overall goal set and the field of investigative action delimited we considered the methodology of case study suitable for the observation of the object, because it is a phenomenon of modernity, occurring in a context of real life and with little or no control over events. Participant observation and interviews was also applied to this case study. The analytical theoretical support comes from the notion of mediation by Jes?s Mart?n-Barbero and the concept of habitus by Pierre Bourdieu. The research found that a new way of communicating has been developing by this social group, and this reflects the technological change experienced by them. The auto ethnographic videos, short movies, reveal an allegorical trial of the mainstream media, because while they use the mainstream format, they rework the aesthetic, but without revising the history, in fact they proposing to retell the history of themselves full of colorful details and with richness of their forgotten popular culture.
Esta pesquisa tem como objetivo identificar o processo de apropria??o do recurso audiovisual (v?deo digital) para a produ??o coletiva simb?lica (pr?tica videogr?fica participativa que expressa a cultura popular) num contexto sociocultural onde est?o as minorias. Para tanto, baseamos este estudo na experi?ncia dos integrantes das oficinas de forma??o em cinema e v?deo ministradas pelo Ponto de Cultura Cinema para Todos, localizado em Natal, RN. Ponto de Cultura (PC) ? o projeto estruturante do Programa Nacional de Cultura, Educa??o e Cidadania Cultura Viva do Minist?rio da (MinC). Em 2010, o PC Cinema para Todos desenvolveu tr?s oficinas cinema v?deo nos munic?pios norte-rio-grandenses A?u, Lajes e S?o Gon?alo do Amarante, dentro de um projeto de pol?tica p?blica de inclus?o sociocultural. Estas tr?s oficinas comp?em o recorte emp?rico desta investiga??o. Para fundamentar a an?lise deste estudo investigativo consideramos que os espa?os das oficinas s?o locais de pr?ticas sociais embrion?rias, pressupondo-se que sejam reveladores do desenvolvimento das modifica??es das a??es que geram novas pr?ticas. Nesse contexto sociocultural, os agentes comunit?rios assumem o papel de interlocutores e processam as media??es comunicativas da cultura onde as l?gicas de produ??o passam da a??o (uso do v?deo digital) para a pr?tica cultural midi?tica (v?deo auto etnogr?fico). A estrat?gia metodol?gica de estudo de caso foi considerada adequada para a observa??o do objeto, por se tratar de um fen?meno da contemporaneidade, estar inserido em um contexto da vida real e proporcionar pouco ou nenhum controle sobre os eventos. A observa??o participante e a entrevista tamb?m se aliaram ao estudo de caso. Contribu?ram para o suporte te?rico anal?tico desta investiga??o a no??o de media??o formulada por Jes?s Mart?n-Barbero e o conceito de habitus de Pierre Bourdieu. Foi poss?vel identificar que a nova forma de comunicar reflete a mudan?a tecnol?gica cultural vivenciada pelo grupo social. Os v?deos auto etnogr?ficos revelam uma experimenta??o aleg?rica da m?dia hegem?nica, pois ao mesmo tempo em que se apropriam da linguagem, reelaboram a est?tica, sem revisar a hist?ria, mas se propondo a recont?-la com detalhes pitorescos e esquecidos da cultura popular.
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Fossatti, Carolina Lanner. « Categorias de narratividade no cinema de anima??o : atualiza??o dos valores ?ticos de Arist?teles segundo Edgar Morin ». Pontif?cia Universidade Cat?lica do Rio Grande do Sul, 2010. http://tede2.pucrs.br/tede2/handle/tede/4427.

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O potencial comunicativo das produ??es cinematogr?ficas de anima??o incita questionamentos acerca do conte?do vigente em suas narrativas. Apoiando-se nas contribui??es de Vladimir Propp acerca da estrutura do conto, a presente pesquisa identifica e discute o discurso ?tico presente nas produ??es de anima??es f?lmicas norte-americanas e brasileiras recentes, considerando os conceitos desenvolvidos por Arist?teles e Edgar Morin. Colocando em di?logo ambas as perspectivas, submete-se o corpus formado por um conjunto de obras ? an?lise, buscando-se verificar como tais valores morais e ?ticos s?o transmitidos atrav?s das narrativas. Elementos particulares ?s produ??es nacionais e norte-americanas ganham visibilidade na pesquisa, permitindo a identifica??o de contrastes e aproxima??es que incidem na repercuss?o das anima??es perante suas plat?ias. A partir da fragmenta??o e an?lise das narrativas em fun??es, apresenta-se um quadro de valores morais para cada produ??o animada, associando-as a sua forma??o discursiva. Sob um cen?rio m?gico e enriquecido pelo simb?lico, o cinema de anima??o apresenta personagens com trajet?rias particulares, capazes de dar visibilidade a tem?ticas emergentes no entorno social, fator importante sobretudo se considerarmos que ? o p?blico infantil e juvenil o seu receptor ideal.
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Gomes, Ana Cec?lia Arag?o. « Campo e contracampo : o encontro com o outro no filme Lavoura Arcaica ». Universidade Federal do Rio Grande do Norte, 2009. http://repositorio.ufrn.br:8080/jspui/handle/123456789/13565.

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Made available in DSpace on 2014-12-17T14:19:51Z (GMT). No. of bitstreams: 1 AnaCAGpdf.pdf: 1388609 bytes, checksum: 226926edbd9268e022eb0debd52179d9 (MD5) Previous issue date: 2009-10-02
Coordena??o de Aperfei?oamento de Pessoal de N?vel Superior
This dissertation aims to comprehend how we meet with the other at cinema. For this, it receives the doubt, the uncertainty, the way that the human being is unfinished as stance of observation. It takes into consideration the multiples social vectors, historical, subjective, temporal and cultural which constitute these phenomena. The cinema is used as a cognitive resource in order to incorporate the poetic and the imaginary, making possible not forgetting gestures and knowledge that hatch from sounds, colours, remembrances, images, words, social exchanges, cognitive reciprocity that allow us to think about the culture, the society and the communication. For this, it has as theoretical prerequisites ideas of double (myselfthe other) and effective participation (projection-identification) developed by Edgar Morin, as well as the idea of communication as possibility/impossibility of constructions of bonds with the other through the body, our primary media, concepts developed by Harry Pross and Norval Baitello Jr. The chosen film to analysis is Lavoura Arcaica, it is an emblematic movie in the discussion of the human condition and in the relationship between the man and its body, its desires, with its nature/culture ambivalence. About this film are made reflections about the process of activation of the double (myself-the other) in the searching for the other through cinematographically elements of construction, as: montage, direction, screenplay, actors, scenography, costumes and soundtrack. In conclusion, the cinema, when it allows the effective participation and provides t e experiment of the double, becomes a gateway line in the path to development of the alterity
Esta disserta??o trata do encontro com o outro no cinema. Para isso, acolhe a d?vida, a incerteza, o inacabamento do ser humano como postura de observa??o. Leva em considera??o os m?ltiplos vetores sociais, hist?ricos, subjetivos, temporais e culturais que constituem esses fen?menos. O cinema ? usado como recurso cognitivo a fim de incorporar o po?tico e o imagin?rio, possibilitando o n?o esquecimento de gestos e dos saberes que eclodem dos sons, cores, lembran?as, imagens, palavras, trocas sociais, reciprocidades cognitivas que nos permitem pensar a cultura, sociedade e a comunica??o. Para isso, tem como pressupostos te?ricos as ideias de duplo e participa??o afetiva (proje??o-identifica??o) desenvolvida por Edgar Morin, assim como a ideia de comunica??o como possibilidade/impossibilidade de constru??es de v?nculos com o outro por meio do corpo, nossa m?dia prim?ria, conceitos desenvolvido por Harry Pross e Norval Baitello Jr.. O filme escolhido para an?lise ? Lavoura Arcaica, filme emblem?tico na discuss?o da condi??o humana e na rela??o do homem com seu corpo, seus desejos, com sua ambival?ncia natureza/cultura. Sobre ele s?o tecidas reflex?es sobre o processo de acionamento do duplo (eu mesmooutro) na busca pelo outro por meio dos elementos de constru??o cinematogr?fica, tais como: montagem, dire??o, roteiro, atores, cenografia, figurino e trilha sonora. Conclui que o cinema, ao permitir a participa??o afetiva e proporcionar a experiencia??o do duplo, torna-se uma linha de fuga no caminho para o desenvolvimento da alteridade
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