Littérature scientifique sur le sujet « Composizione crisi »

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Articles de revues sur le sujet "Composizione crisi"

1

Andreotti, Alberta, et Ivana Fellini. « Dentro la crisi : partecipazione e occupazione femminili in un mercato del lavoro territorialmente diviso ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 126 (mai 2012) : 25–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126002.

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Résumé :
L'articolo ha indagato le tendenze della partecipazione e dell'occupazione femminili in Italia negli anni della crisi a partire dalla costruzione (esplorativa) di diversi profili di donne, ancorati ai comportamenti sul mercato del lavoro. Si sono individuati cinque profili, si č analizzata la loro distribuzione e composizione interna nelle due macro aree del paese. Si č quindi analizzato se e come la crisi ha modificato la distribuzione e composizione di tali profili e la variazione intercorsa nel triennio. L'analisi ha evidenziato che i profili assumono caratteristiche molto diverse, in alcuni casi quasi opposte, nei due contesti territoriali e che la crisi ha colpito in particolar modo i profili piů caratterizzati.
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2

D'Arienzo, Maria. « Vaccini anti-Covid e fattore religioso ». Milan Law Review 2, no 2 (22 février 2022) : 37–57. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/17391.

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Résumé :
Il lavoro esamina i possibili conflitti tra i convincimenti etico-religiosi dei singoli e l’osservanza delle misure imposte per il contenimento della crisi pandemica da Covid-19, a partire dai dibattiti intraconfessionali in merito alla composizione dei sieri vaccinali e alle modalità di sperimentazione dei nuovi vaccini anti-covid. Il contributo si concentra, inoltre, sulle nuove forme di collaborazione tra autorità governative e autorità religiose emerse anche nella seconda fase di gestione della pandemia con l’avvio della campagna vaccinale.
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3

Mattina, Liborio. « I CANDIDATI ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, no 3 (décembre 1994) : 549–86. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200023224.

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Résumé :
IntroduzioneLe valutazioni sui mutamenti determinati dalle elezioni politiche del marzo 1994 sono contrastanti. Molta pubblicistica politica ha affermato che le elezioni hanno provocato un profondo cambiamento nella composizione del ceto politico parlamentare, altri hanno sostenuto, invece, che era avvenuta solo un'operazione di maquillage che ha portato i «ragazzi del coro» in prima fila a cogliere la grande occasione offerta dal forzato ritiro dei leader identificati con l'odiata partitocrazia. Uno degli obiettivi di questo saggio è dimostrare che entrambe le interpretazioni sono sbagliate, la prima perché identifica il rinnovamento semplicemente con il cambio delle «facce» mentre esso va valutato in relazione alla composizione sociologica e alle caratteristiche professionali del nuovo ceto parlamentare; l'altra perché sopravvaluta le possibilità delle élite politiche di continuare a premiare ad libitum se stesse ed i fedeli, trascurando di contribuire al rinnovamento del personale politico in un periodo di transizione politico-istituzionale contrassegnato da una notevole crisi di legittimazione delle burocrazie partitiche.
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Gallucci, Carmen, Rosalia Santulli et Michela De Rosa. « I sistemi di alert per le imprese del settore moda : un'analisi preliminare nel nuovo contesto normativo ». ESPERIENZE D'IMPRESA, no 1 (novembre 2020) : 41–64. http://dx.doi.org/10.3280/ei2018-001003.

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Résumé :
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Nuovo Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza ha introdotto rilevanti novità in materia di procedure di allerta e di composizione assistita della crisi che, dall'entrata in vigore, avranno effetti immediati sul tessuto imprenditoriale italiano. Obiettivo del presente lavoro è quello di testare le possibili ripercussioni che l'introduzione di indicatori di allerta avrà nel settore moda, simbolo del made in Italy. A tal fine, su un campione di 281 imprese italiane, nell'orizzonte temporale 2009-2017, sono state condotte una Cluster k-means analysis, sull'intero campione e su sotto campioni ripartiti per età, dimensione e attività merceologica, e l'analisi dei percentili. I principali risultati, rilevando differenze significative tra i sotto campioni e mostrando l'andamento della distribuzione campionaria sulla base di ipotetici cut-off, evidenziano una oggettiva difficoltà nell'individuazione di valori soglia validi tout court. La discussione conclusiva, inoltre, sottolinea l'importanza di adottare un approccio forward looking, al fine di esprimere un giudizio in merito alle effettive capacità prospettiche delle imprese, e la necessità di ripensare le strutture di governance e i sistemi di pianificazione e monitoraggio.
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5

Spagnolo, Roberto. « La rigenerazione urbana come problema di ri-composizione architettonica ». TERRITORIO, no 63 (décembre 2012) : 77–79. http://dx.doi.org/10.3280/tr2012-063015.

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Résumé :
Urban regeneration is currently the most important issue in a period of building saturation and a severe public sector crisis. Cities no longer need to grow and the issue of critically rethinking the ‘already built' is acquiring decisive ethical and cultural value. It is therefore no longer a question of accumulation, expansion and consumption, but of rationalisation and moderation, saving, repair and integration. The regeneration of towns and cities and space already in use forms part of the now inescapable change of public perspective and is becoming an opportunity to reconsider our environment and the quality of spaces. What is needed in this context, however, is understanding and awareness of how much and how it is possible to manipulate and modify architectures that are ‘not sustainable' from an energy viewpoint, but are significant in the way they represent the architectural culture and traditions of the past.
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6

Ferrara, Mario. « Campagne napoletane. Archeologie degli ordinamenti scomparsi ». CRIOS, no 19 (mai 2021) : 72–83. http://dx.doi.org/10.3280/crios2020-019007.

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Résumé :
Lo scopo di questa ‘campagna fotografica' è di leggere nel periurbano napoletano un ordine scomparso, attraverso la messa in forma di ricorrenze, analogie, allineamenti e altre tracce. Un lavoro da archeologo, che pone il fotografo in una posizione critica, che richiede un'attenta comprensione dei luoghi, mediante una loro lettura sistema¬tica, seriale. Una comprensione che potrà avvenire solo mettendo in atto quell'ope¬razione di immersione totale dell'autore nel paesaggio, richiamando quel concetto di criss-crossed landscape del filosofo Wittgenstein: conoscere un territorio vuol dire attraversarlo in lungo ed in largo, osservandolo da vari punti di vista. Di fondo, la con¬vinzione che la serialità della fotografia, come composizione armonica di un ordine invisibile, possa rivelare e mettere in mostra le potenzialità latenti dei luoghi. Nel caso del periurbano, spazio contradditorio e complesso, questa operazione consente di dare valore alla continua transizione città-campagna che in esso avviene, e alla sua latente possibilità di diventare spazio relazionale tra società e ambiente.
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Rocha, Karina Dias, Franciolli da Silva Dantas Araújo, Amanda Alves Fecury, Euzébio Oliveira, Carla Viana Dendasck et Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias. « Panorama nazionale del ferro tra il 2010 e il 2014 ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 26 septembre 2018, 55–62. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/quimica-it/panorama-nazionale-del-ferro.

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Résumé :
L’estrazione mineraria è l’attività svolta con l’obiettivo di rimuovere un bene minerale dalla crosta terrestre, rappresentava circa il 5% del PIL del Brasile nel 2014. Il ferro è un elemento chimico facilmente ossidabile, duttile e magnetico. È il più comune, più economico e più importante dei metalli. L’ematite (Fe2 O3) è il principale minerale con un contenuto predominante di ferro nella sua composizione. Nel 2010, la produzione di ferro in Brasile rappresentava circa il 15% della produzione mondiale. L’industria siderurgica è responsabile del 99% del consumo mondiale di ferro. La rotta marittima è il principale mezzo di trasporto delle merci tra il Brasile e il commercio estero. La ricerca è stata effettuata accedendo al sito DNPM, i dati raccolti risalgono agli anni dal 2010 al 2014. In questo periodo l’Australia aveva la più grande riserva di minerali ferrosi e la Cina la più grande produzione mondiale. Nel 2013 c’è stato un calo della produzione brasiliana di ferro e del suo consumo effettivo. L’economia nazionale e il commercio mondiale sono stati i principali fattori di instabilità del settore minerario brasiliano tra il 2010 e il 2014. La diminuzione del prezzo del ferro nel mercato mondiale ha causato la caduta della produzione di ferro in Brasile nel 2013, anno in cui il consumo di il ferro in Brasile è stato duramente colpito dalla crisi economica che ha colpito il Paese. Gli elevati investimenti della Cina nel settore minerario hanno fatto leva sulla partecipazione del paese al commercio mondiale, diventando il principale produttore di ferro nel mondo, tra il 2010 e il 2014 la Cina è stata il principale acquirente di ferro prodotto in Brasile.
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8

Casale, Achille, Pier Mauro Giachino et Dante Vailati. « Tre nuove specie di Coleotteri sotterranei di Grecia (Coleoptera : Carabidae e Cholevidae) ». Bollettino della Società Entomologica Italiana, 15 avril 2013, 9–25. http://dx.doi.org/10.4081/bollettinosei.2013.9.

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Résumé :
Nel presente contributo è presentata una sintesi delle attuali conoscenze sugli Artropodi fino ad oggi noti della grotta Megálo Spilió (= grande grotta), che si apre nell’oros Sérekas (Grecia occidentale, etolía-Akarnanía). Tre specie inedite di Coleotteri sotterranei sono descritte e illustrate della grotta suddetta. Duvalius (Duvalius) ionicus Casale, Giachino & Vailati, nuova specie (Carabidae, Trechini), simpatrico e sintopico con la specie congenere Duvalius (euduvalius) ruffoanus Casale, Giachino, Vailati e Vigna Taglianti, 1996, è particolarmente caratterizzato dalla peculiare combinazione di caratteri nella chetotassi elitrale, nella forma dei tarsomeri basali anteriori nel maschio, e nella straordinaria struttura dell’edeago e dell’endofallo. Tali caratteri lo isolano al momento da tutte le altre specie di Duvalius note di Grecia. Speluncarius vailatii Casale & Giachino, nuova specie (Carabidae, Pterostichini), pare essere affine a S. henroti Cerruti, 1973, della grotta drogaráti sull’isola di Cefalonia, nota dal solo olotipo femmina, dalla quale differisce per le minori dimensioni (14.5 mm in S. henroti), per la totale assenza di occhi, per il pronoto allungato, non trasverso, con angoli anteriori molto salienti, per le interstrie elitrali convesse e per la terza interstria con due soli pori setigeri discali (assente l’anteriore, presente in S. henroti). Epiroella acharnanis Giachino, Vailati & Casale, nuova specie (Cholevidae, Leptodirinae), è attribuibile al genere epiroella Casale, Giachino, Vailati e rampini, 1991 (status novus, genere valido), e differisce da E. muelleriana (Paoletti, 1975) e da E. epirota (Giachino, 1989) per le minori dimensioni, per la superficie delle elitre con striole trasversali appena evidenti, per la carena mesosternale anteriormente prominente, per le dimensioni dell’edeago ridotte in rapporto alle dimensioni del corpo, per la diversa conformazione delle fanere del sacco interno, e per la forma differente della spermateca. Sono inoltre forniti alcuni commenti sull’origine del popolamento dell’area considerata. I taxa attualmente presenti indicano una composizione della fauna complessa, risultato di linee di popolamento “nord-egeiche” attraverso la catena del Pindo, di connessioni con l’isola di Cefalonia durante la crisi di salinità del Mediterraneo, e di colonizzazioni ed eventi cladogenetici più recenti durante le modificazioni climatiche del Pleistocene.
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Brodi, Elisa. « Tempestiva emersione e gestione della crisi d’impresa. Riflessioni sul disegno di un efficiente «sistema di allerta e composizione» (Dealing with Corporate Crises in a Timely Way. Notes on the Optimal Design of an 'Early Warning and Composition System') ». SSRN Electronic Journal, 2018. http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3212650.

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Thèses sur le sujet "Composizione crisi"

1

Pivato, Matteo <1987&gt. « Strumenti di allerta e di composizione della crisi d'impresa ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17204.

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Résumé :
Il lavoro di tesi, dopo un excursus storico su quella che è stata l'evoluzione del diritto fallimentare e del concetto di fallimento, si concentra sulle novità introdotte dal nuovo codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza emanato ad inizio 2019 e prorogato in molte sue parti a inizio 2021 a causa del particolare momento di difficoltà attuale. Più precisamente, ci si concentrerà particolarmento su quelli che sono gli strumenti di allerta utili a far emergere precocemente la crisi prima che questa possa risultare irreversibile
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2

Sirone, Francesco <1992&gt. « IL DEBITO TRIBUTARIO NELLE PROCEDURE DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15131.

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Résumé :
TRATTAMENTO DEL DEBITO TRIBUTARIO NELLE PROCEDURE DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO CON RIGUARDO AI SOGGETTI NON FALLIBILI ED AI CONSUMATORI. ANALISI SULLA SEMPRE PIU’ RADICATA POSSIBILITA’ DI FALCIDIA DEL DEBITO E CONSEGUENTE RIFLESSIONE SUL SUPERAMENTO DEI PRINCIPI DI INDISPONIBILITA’ E IRRINUNCIABILITA’ DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA. APPROFONDIMENTO RIGUARDO AD IVA, RITENUTE OPERATE E RISORSE DELL’UE DISCIPLINATE COME INFALCIDIABILI DALLA LEGGE 3/2012 MA, SOPRATTUTTO CON RIFERIMENTO ALL’IVA, MOLTO CONTROVERSE PER LA MANCANZA DI OMOGENEITA’ CON LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI. CONCLUSIONI, TEMI IRRISOLTI E NUOVA RIFORMA DELLA CRISI D’IMPRESA.
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3

Boldrin, Silvia <1993&gt. « Procedure di composizione delle crisi da sovraindebitamento e trattamento dei crediti tributari ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13312.

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Résumé :
La crisi economica ha ripercosso i suoi effetti in particolare sulla vulnerabilità finanziaria delle famiglie e delle imprese italiane, lasciando in eredità situazioni di disagio e di insolvenza civile. Il sovraindebitamento trova origini nella diseducazione al consumo figlia del benessere del periodo del boom economico nel dopoguerra. Il dissesto delle imprese è tutelato dall’ordinamento con il ricorso alle procedure concorsuali (Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267), mentre per il debitore civile-consumatore non era stata prevista una disciplina specifica. L’esclusione di queste categorie alla sfera di assoggettabilità al fallimento porta con sé anche l’impossibilità di fruire degli altri strumenti che consentano la liberazione dai debiti residui o la tutela del patrimonio del debitore. Prendendo esempio dagli ordinamenti, anche il nostro legislatore è intervenuto per colmare questo gap normativo, introducendo la Legge n. 3 del 27 gennaio 2012. Questo lavoro di tesi si propone, inoltre, di analizzare il rapporto tra la disciplina del sovraindebitamento e i crediti tributari, attraverso l’analisi dell’istituto della transazione fiscale e la sua conciliabilità con i principi costituzionali, in particolare sull’equità nel trattamento; ammettere la falcidia di alcune tipologie di crediti in sede di transazione fiscale ed escluderla per previsione di legge nell’ambito del sovraindebitamento violerebbe infatti l’art. 3 della Costituzione.
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4

CONDINO, OLIVIA. « Il sovraindebitamento del consumatore ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/43884.

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Résumé :
Il lavoro affronta il problema del sovraindebitamento del consumatore. Dopo aver analizzato le principali causa ed effetti, nonchè i rimedi preventivi e successivi, rivolge uno sguardo comparato ai principali ordinamenti stranieri per individuare le risposte offerte, in particolar modo circa i rimedi successivi. L'analisi prosegue con una disamina della L. 3/2012 relativa al procedimento di composizione della crisi da sovraindebitamento, introdotta recentemente in Italia per allinearsi al panorama internazionale. La legge in parola, travagliata nel suo iter formativo, ha subito importanti modifiche a pochi mesi dall'entrata in vigore di cui si da atto, tramite un confronto dei testi normativi.
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5

CORVALAN, ESPINOLA RODRIGO JAVIER. « Crisis of the imagination ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/11578/287416.

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Résumé :
Crisis of the Imagination In my imprecise memory is the memory of an interview with Helio Piñón and Albert Viaplana . I must confess that, everything that came from the imagination and the work table of these architects, called my attention a lot in my early days as a young professional architect, years in which the overwhelming current postmodern proposal monopolized all the attention of editorial publications in paper, when digital editions were not yet rated; It is also important to note that in Paraguay, in this general context, the situation was even poorer, since the paper editions were out of date and available (in my memory), only one “specialized” bookstore in architecture, urban planning and themes that revolved around these topics. I remember a couple of kiosks in the city center that randomly offered magazines specialized in Italian, French and American architecture, and we used the commutes of relatives and friends to have last minute publications. Returning to the aforementioned interview, the architects Viaplana and Piñón responded to the interviewer about their creative processes with a fairly clear image: that of a tangle. One of them commented that projecting then consisted of an experience similar to that of untangling a thread (or several), at the beginning, impossible to present as a linear and ordered process from start to finish. They were referring to a rather uncomfortable task, full of anxiety and intuition; like trying to untie the thread by clicking from various points of the knot; a struggle of trial and error in which the path itself would indicate the course towards the solution, until reaching the disentanglement, or the project and its idea of solving the problem. This image accompanied me in my memory often during all this time of reading and writing pages of this thesis, but the other way around completely, in the opposite direction: that of entangling threads, a sort of “Thread of Ariadna”. I think that the idea of a tangle or knot should not be intimidating as a hypothesis, as long as the thesis can serve to untangle or understand how it has become entangled, a kind of problem and solution. Internet is the new paradigm that I think entangles us today, revealing two generations. Namely Zygmunt Bauman , off / online generations. From another historical / geographical point of view, as a kind of dialectic. The year 1989 is the point in time of the paradigm; although the internet had originated twenty years earlier, in 1969, in the military sphere, as an alternative to a form of communication during the Cold War. Decades will pass in which it will evolve in research centers and universities until, in 1989, Tim Berners-Lee presents software based on protocols that will allow information to be viewed, using hypertext as the only Universal Document Identifier. A web of nets, a spider web in several planes that form a volume, perhaps a better image than a knot or tangle. For more coincidences with the paradigm, in 1989 the wall that divided Germany, Europe, and the world left and right fell. Coincidentally, in Paraguay, that same year the longest military dictatorship in Latin America also fell, led by General Alfredo Stroessner , who, with a duration of 35 years, defined a before and after for all Paraguayans. Surely the network of networks is a metaphor or a more rational definition, as mentioned, since it presents an order that can be quantified, even if it is infinite. Perhaps, at the end of this thesis, we will change our image, but, as long as it is a problem, a confusing and unclear concept, we will continue imagining it as a knot. It is clear that there is a bewilderment on the issue of internet; On the one hand, it has greatly facilitated the communication system, the sciences and progress in all fields, but it is also true that the power it has is causing damage and disorder that surprises u
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6

MASSARO, SAVERIO. « Strategie urbane integrate per affrontare la crisi dei rifiuti urbani. Nuove opportunità per un'architettura civica ». Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/1016311.

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Résumé :
La dissertazione indaga il ruolo del progetto d’architettura in relazione al tema dei rifiuti solidi urbani, tra i temi più presenti oggi nelle agende urbane e politiche di piccole e grandi città. In un mondo sempre più urbanizzato –le proiezioni affermano che nel 2050 ci saranno circa 10 miliardi di abitanti, di cui l’80% vivranno in città1- è ormai determinante il ruolo dei rifiuti, non più rete invisibile e oscurata, ma una realtà sempre più evidente e presente. Le prospettive di inurbamento, le dinamiche del consumismo capitalistico e le difficoltà nel gestire i rifiuti in modo efficace e sicuro mettono in crisi i rapporti tra agglomerati urbani ed ecosistemi ambientali. In che modo il progetto può offrire risposte e integrare la loro ingombrante presenza in una visione integrata alla scala architettonica, urbana e territoriale? Quali sono le strategie e i modelli virtuosi attualmente in atto? Il percorso di ricerca intende dimostrare il cambiamento che investe i manufatti del ciclo dei rifiuti riciclo, i quali perdono progressivamente il loro carattere tradizionalmente industriale. Questa metamorfosi estetica viaggia di pari passo con l’emergente vocazione alla mixité e all’ibridazione funzionale di queste architetture, che tendono ad essere dei catalizzatori di buone pratiche civiche. Tendenzialmente invisi ai cittadini (sindrome Nimby), essi acquistano oggi sempre più uno status di luoghi della socialità, dove si promuovono pratiche civiche e dove sorgono nuove economie. L’ipotesi di riprogettare e gradualmente reinserire attrezzature e funzioni speciali nel tessuto consolidato, consentirebbe di recuperare le aree extraurbane e di ristabilire l’equilibrio ecologico perduto. L’abbandono di un modello composto da pochi macro-impianti concentrati, in favore di un modello reticolare, diffuso e decentralizzato composto da una serie di attrezzature di piccola-media dimensione può rappresentare un vera inversione di tendenza, che consentirebbe di transitare da una dimensione emergenziale a una dimensione ordinaria. Il fattore “civico” si declina in due modi: alla scala urbana si indaga la maniera con cui il ciclo dei rifiuti, nella sua componente spaziale e informativa, contribuisce a determinare la forma della città; alla scala architettonica si considera il modo con cui le funzioni civiche (culturali, educative, museali) entrano a far parte di organismi industriali, mutandone lo status. Per architettura civica si intende un ambito strategico che attua una inedita sintesi tra un’azione di upgrade fisico e di valore dell’Architettura Civile (hardware), combinato con processi di creazione di valore civico (software). In termini di funzionamento e gestione sia in termini estetici, l’architettura della filiera dei rifiuti si confronta con una duplice identità: quella dalla vocazione industriale e quella dalla vocazione civica. Chiarire questo aspetto significa comprendere in quale “sistema” queste nuove figure entrano a far parte (anche dal punto di vista economico, politico, legislativo, ecc) e quale ruolo possono giocare per la città e il territorio. Le nuove attrezzature dei rifiuti rappresentano «l’ultima versione delle grandi infrastrutture di servizio urbano. Imponenti edifici di pubblica utilità che, forse, non andrebbero defilati dagli assi della magnificenza civile». Si tratta di figure architettoniche che tendono all’ibridazione -come si evince dalle innovazioni tipologiche, estetiche e programmatiche che emergono dai casi studio “industriali”- e cercano una nuova sintesi, attraverso l’innesto della componente processuale, evidenziata nei casi di studio “civici” e nel racconto delle pratiche innovative. I nodi fisici della filiera del riuso e del riciclo dei rifiuti si configurano come attrezzature “critiche”, vere e proprie “approssimazioni di città, poiché “incubano” in forma ridotta, concentrata, una serie di processi e fenomeni complessi che si verificano nella città e nel territorio; processi che investono gli individui, le materie, gli oggetti e l’ecosistema urbano in generale. Numerose e ovunque presenti, le infrastrutture destinate alla gestione dei rifiuti, iniziano a essere intese quali elementi costitutivi di un progetto territoriale, frammenti ineludibili del paesaggio antropizzato, parti estese di territorio capaci di condizionare il contesto in cui s’insediano. In un modello economico in cui i rifiuti di qualcuno diventano risorse per gli altri, c’è sempre meno spazio per modelli tradizionali di pianificazione e gestione dei rifiuti. Occorrono nuove strategie in materia di riutilizzo e di riduzione dei rifiuti alla fonte.
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Livres sur le sujet "Composizione crisi"

1

Apice, Umberto. Il fallimento e gli altri procedimenti di composizione della crisi. Torino : G. Giappichelli editore, 2012.

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Chapitres de livres sur le sujet "Composizione crisi"

1

« Italy ». Dans Rescue of Business in Europe. Oxford University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780198826521.003.0030.

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Résumé :
This report states the law in Italy as at 16 March 2019. Delegation law (legge delega) no 155 of 19 October 2017 provides for the principles to be followed by the Italian government in drafting the reform bills (decreti delegati) aimed at significantly amending the existing bankruptcy law. The principles included within the said delegation law provide, among others, for amendments to the existing insolvency proceedings (with the exception of Amministrazione straordinaria), inclusive of the renaming of the fallimento (bankruptcy) proceeding into judicial liquidation proceeding; introduce the so-called ‘alert procedures’ as well as the possibility to appoint a mediator within a restructuring proceeding; provide rules on group insolvencies. The Italian government issued on 12 January 2019 legislative decree (decreto legislativo) no. 14, named ‘codice della crisi e dell’insolvenza’ which was published on the Official Gazette of the Italian Republic on 14 February 2019 which shall become effective on 15 August 2019 (art. 389). Certain specific provisions of law shall, however, become effective after 30 days from its publication. Decree 14/2019 shall have a major impact on certain rules regarding, among others, the following restructuring proceedings: concordato preventivo; accordi di ristrutturazione; composizione della crisi da sovraindebitamento.
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Actes de conférences sur le sujet "Composizione crisi"

1

Buongiorno, Vincenzo. « From Global to Local : spontaneous consciousness and artisanal attitude in the self-built city in Latin America - San Martin de las Flores-Mexico’s self-built fabric. A perspective and tools for contemporary design. » Dans 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age. Valencia : Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/isuf2017.2017.5934.

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Résumé :
In a world stressed by a cultural crisis, carachterised by excessive abstraction and virtuality (ex: R.Reich’s Symbolic-analysts or/and R. Florida’s Creatives), observing self built city constitute not an escape but an exploration to change our point of view and find a new path of development. Self building involves at any scale, a practical attitude and return to an psychosomatic interaction among inhabitants and built environment. Focusing in self-building can become a Slowskij’s “estragement” to reactivate different sensibilities, for a new philosophy in contemporary design. Morphological reading of self-built environments has a double importance: for self-built cities themselves, to give response to the need of social cohesion, for a restructuring that traduces these needs into building and transforms the plural individual needs into a collective urban structure; for the enrichment that this reading can give to the architectural community culture, a new panorama where we can search new path to go over the crisis; The paper focuses on the scales that goes from building and construction material scale to urban fabric scale. Starting from the observation of a brick’s furnace, through the observation of an original constructive system, up to the aggregation of each built organism in the urban fabric it will be possible to read and interpret the formative process and to evaluate, through design experience cases, some new path for the contemporary design that come from this interpretation of self-built: design as a formative process re-activation, artisanal-not authorial sensorial design; References G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia: 1. Lettura dell’edilizia di base, Marsilio, Venezia 1979; Gianfranco Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia: 2. Il progetto nell’edilizia di base, Marsilio, Venezia 1987; L. Pareyson, Estetica : teoria della formatività, Bompiani, Milano 2005; G. Strappa, L’architettura come processo. Il mondo plastico murario in divenire, Franco Angeli, Milano 2014; V. B. Šklovskij, Teoria della prosa, Einaudi, Torino 1976; R. Sennet, L’uomo artigiano, Feltrinelli, Milano 2008; J. F. C. Turner, Abitare come Verbo, in J. F. C. Turner, R. Fitcher (a cura di), Libertà di costruire, Il Saggiatore, Milano 1979;
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2

Gagliardi, Maria. « The morphological approach in the reading of the Territorial City ». Dans 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age. Valencia : Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/isuf2017.2017.5962.

Texte intégral
Résumé :
The morphological approach in the reading of the Territorial City Maria Gagliardi Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Barcelona, UPC. Av. Diagonal, 649. 08028 Barcelona E-mail: bissolati27@hotmail.it Keywords (3-5): Territorial city, territorial grid, accumulation process, relief of innovative elements. Conference topics and scale: City transformations The crisis of the traditional city, with its morphological characteristics, has been largely debated. The new urban phenomenon has almost always been described as antithetical; by contrary this article interrogates the possibility of reading a continuity between the traditional and the contemporary city. The article brings forth the concept that the territory can be described as an urban phenomenon result of a change of scale of the city, and offers the definition of the contemporary city as Territorial City (Città-Territorio). The article recovers this term introduced in the 70’s by the Italian morphological school, to emphasize the continuity with the European traditional morphological schools, taking advantage of its learnings, to compare the traditional city, with the contemporary city. The relevance of a morphological approach in the study of the contemporary Territorial City is discussed through an excursus of the main European schools’ contributions, with a particular schematization due to geographical areas. From the synthesis of these references emerges a basis for the definition of a Taxonomy organised around tree main elements that constitute the urban grid. Moreover, the article proposes a methodology for the analysis of the Territorial City that use the Taxonomy as reading tool; this method, illustrated through his experimentation on the Metropolitan Region of Barcelona, is of particular relevance towards the interpretation of the dynamics that have characterised the morphology of the current urban phenomenon, describing its aggregation logics and decomposing the historical-procedural continuum. References Caniggia, G., &amp; Maffei, G. L. (1979). Composizione architettonica e tipologia edilizia - Lettura dell’edilizia di base. (Venezia: Marsilio). Conzen, M. R. G. (1960). Alnwick, Northumberland: A Study in Town Plan Analysis. (London: Institute of British Geographers). Hillier, B., &amp; Hanson, J. (1984). The Social logic of space. (Cambridge: Cambridge University Press). Gagliardi, M. (2016). La Nuova Trama Territoriale: morfogenesi e logiche aggregative. Il caso di Barcellona (settore della Regione Metropolitana tra Sant Martì e Matarò). (Doctoral dissertation) Universitat Politecnica de Catalunya - La Sapienza Università di Roma. Dir. Font Arellano, A.; Bianchi, G.
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