Littérature scientifique sur le sujet « Comportamento dei consumatori »

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Articles de revues sur le sujet "Comportamento dei consumatori"

1

Galvagno, Marco. « Anti-consumption research. Analisi bibliometrica della letteratura internazionale ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 2 (juin 2011) : 55–75. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-002005.

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Résumé :
La ricerca in tema di comportamento del consumatore ha abitualmente trascurato lo studio degli atteggiamenti negativi e dei comportamenti dei (non)consumatori. Tale fenomeno - noto con il termine di anti-consumo - fa riferimento ad un continuum di risposte che i consumatori hanno nei confronti dei prodotti commercializzati, che possono andare dal non-consumo fino al rifiuto attivo. Il presente lavoro analizza empiricamente la letteratura sull'anti-consumo con l'obiettivo di ricostruirne le origini, i temi cardine ed i possibili sviluppi futuri in maniera induttiva, per il tramite di una rassegna basata su una tecnica bibliometrica: l'analisi delle co-citazioni. Tale metodo, piů quantitativo ed oggettivo degli approcci tradizionali, ha permesso di identificare due livelli di analisi, sette filoni di ricerca e cinque approcci teorici diversi. I risultati dimostrano che, nonostante il tema dell'anti-consumo sia frammentato e manchi di omogeneitÀ, ci si trova davanti ad un promettente campo di studi, che beneficerÀ certamente dei diversi, ma complementari, approcci esistenti.
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2

Di Pierro, Alberto. « Product Dififerentiation and Competitive Structures* ». Journal of Public Finance and Public Choice 4, no 1 (1 avril 1986) : 109–14. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117363.

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Résumé :
Abstract Negli anni recenti è divenuto sempre più evidente che il modello di concorrenza monopolistica è essenziale per l’interpretazione delle economie di mercato contemporanee. Il progresso negli studi a questo riguardo è dovuto soprattutto alle analisi svolte sul comportamento del consumatore con un’impostazione in cui (come nel noto modello di Lancaster) le caratteristiche qualitative dei beni sono incorporate in un modello di scelta teoricamente coerente.Sviluppando queste teorizzazioni, nel presente scritto se ne valuta la rilevanza per quanto riguarda la diversificazione dei prodotti, giungendo alla conclusione che i consumatori, in un sistema in cui i produttori sono incerti circa le reazioni della domanda, svolgono un ruolo importante in questo processo.
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3

Menghini, Silvio, et Nicola Marinelli. « Sostenibilità e mercati nelle teorie del benessere e del comportamento dei consumatori ». Italian Journal of Agronomy 6, no 2s (23 septembre 2011) : 10. http://dx.doi.org/10.4081/ija.2011.6.s2.e10.

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4

Kirchgässner, Gebhard. « On the Political Economy of Economic Policy ». Journal of Public Finance and Public Choice 7, no 1 (1 avril 1989) : 111–23. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344749.

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Résumé :
Abstract Il limite delle tradizionali teorie macroeconomiche, sia neo-keynesiane che neo-classiche, è costituito dalle loro ipotesi idealistiche sul comportamento del governo, che non tengono conto delle istituzioni politiche.La teoria macroeconomica può, invece, essere utilizzata nel modo migliore quando si voglia indagare sui risultati che si possono attendere dalle diverse istituzioni politiche, anche se è comunque necessario tener conto del fatto che le stesse aspettative degli « operatori economici » (categoria che include non soltanto i consumatori ed i produttori, ma anche gli elettori, i burocrati ed i politici) sono influenzate dalle politiche economiche perseguite.Ciò mette in evidenza l’importanza della Public Choice, la cui analisi delle interazioni politico-economiche è tuttavia ancora inadeguata per una utilizzazione nell’ambito della teoria macroeconomica, soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei gruppi d’interesse, che soltanto di recente, attraverso la teoria del « rent-seeking » di Gordon Tullock, vengono considerati nei modelli che tengono conto dei meccanismi politici.
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5

Baghi, Ilaria, et Marcello Tedeschi. « L'effetto paese d'origine sul comportamento del consumatore verso i prodotti cause related : intenzione all'acquisto, disponibilitÀ a pagare e valutazione delle iniziative di cause related marketing ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 1 (juin 2012) : 115–29. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-001008.

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Résumé :
L'obiettivo del presente lavoro di ricerca č quello di investigare il ruolo dell'effetto del paese d'origine nel contesto delle iniziative di cause related marketing. Le ipotesi riguardano l'influenza delle credenze relative al paese d'origine del prodotto sull'intenzione all'acquisto e sulla percezione da parte dei consumatori di tali iniziative. Lo studio consiste di un disegno sperimentale 2X2 between subjects. I risultati mostrano influenze significative del paese d'origine sulla attrattivitÀ del prodotto, sull'intenzione all'acquisto, sulla disponibilitÀ a pagare e sulla percezione di utilitÀ sociale della iniziativa. La provenienza del prodotto non ha effetti rilevanti sull'atteggiamento e sull'importanza attribuita alla mission causa sociale.
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6

Corigliano, Alessandra. « Web scraping e diritti di proprietà intellettuale nell'intermediazione di biglietti aerei low cost ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 22 (novembre 2018) : 120–64. http://dx.doi.org/10.3280/dt2018-022005.

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Résumé :
Nella sentenza di seguito commentata, la Corte d'Appello di Milano, in merito alla decisione di Ryanair di escludere qualsiasi intermediazione commerciale nella vendita dei propri biglietti aerei, si è pronunciata nella vertenza tra la compagnia aerea irlandese e l'agenzia di viaggi italiana Viaggiare che, in primo grado, ha denunciato il comportamento di Ryanair in quanto avrebbe ostacolato con il proprio comportamento l'agenzia di viaggio nella vendita dei biglietti aerei di Ryanair direttamente ai consumatori, costringendo l'agenzia stessa a riutilizzare i dati forniti dal database di Ryanair al fine di vendere indirettamente i biglietti sul suo sito web. La Corte (in parziale riforma della sentenza del Tribunale di primo grado) ha ritenuto che la decisione della compagnia aerea di riservarsi la vendita di biglietti aerei non costituisse un abuso di posizione dominante come previsto dall'articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, in quanto Ryanair deteneva nel mercato dei voli europei solo il 10%, quota questa molto bassa, che varrebbe a escludere una posizione dominante della compagnia su detto mercato. Nell'ottica della normativa antitrust, è stata accolta la mozione di Ryanair volta ad escludere una posizione dominante sul mercato dei voli europei, mentre nell'ottica dei diritti di proprietà intellettuale la domanda di Ryanair è stata respinta. A questo proposito, la Corte non ha accolto la mozione di Ryanair in base alla quale l'uso dei suoi marchi da parte di Viaggiare violasse i diritti privativi di Ryanair; la Corte ha inoltre stabilito che il database di Ryanair non potesse essere considerato di proprietà di quest'ultima, in quanto lo stesso, essendo del tutto svincolato da specifiche tecniche e funzionali che ne dettano la scelta e l'organizzazione dei dati, non può essere considerato alla stregua di una manifestazione creativa e, quindi, proprietà intellettuale ai sensi dell'art. 2, 64-quinques e 64-sexies della Legge sul Copyright. La Corte ha quindi ritenuto che non vi fosse nemmeno protezione ai sensi della cosiddetta dottrina "sui generis" del database Rynair poiché la protezione di tale database era finalizzata ad escludere la commercializzazione dei biglietti aerei e non a proteggere gli sforzi di investimento di Ryanair. La condotta di Viagiare di "screen scraping" dei dati Ryanair relativi all'offerta di biglietti aerei è stata considerata legittima in quanto Ryanair - nei Termini di Utilizzo del suo sito web - ha fornito l'accesso (concessione di licenza) a terzi dei suoi dati
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7

Arcidiacono, Davide. « Il consumatore ha sempre "ragione" ? RazionalitÀ e decisioni d'acquisto tra sociologia ed economia ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 2 (juin 2010) : 79–102. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-002005.

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Résumé :
Nell'articolo si analizza la "razionalitÀ" delle decisioni d'acquisto. Lo studio considera in una prospettiva critica l'ipotesi di un consumatore piů critico e selettivo (condivisa dalla sociologia e dal marketing) attraverso la somministrazione di test sui bias della psicologia e dell'economia cognitiva. Dai dati emerge il divario esistente tra la rappresentazione che i consumatori danno di sé stessi e i comportamenti reali. L'ipotesi di un consumatore selettivo appare appannata da orientamenti decisionali in cui permangono orientamenti tradizionali come una forte sensibilitÀ al prezzo, nonché l'emergere di nuove leve di stimolazione sul cliente come il framing sull'attributo "qualitÀ"
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8

Alpa, Guido. « Gli obblighi informativi precontrattuali nei contratti di investimento finanziario. Per l'armonizzazione dei modelli regolatori e per l'uniformazione delle regole di diritto comune ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 3 (juin 2010) : 395–421. http://dx.doi.org/10.3280/ed2009-003001.

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Résumé :
A proposito della violazione di obblighi informativi precontrattuali l'interrogativo che si pongono gli interpreti, nella nostra esperienza ed in altre, ad essa simili o da essa distanti, č se sia possibile qualificare la fattispecie mediante le regole generali del contratto, e far sopravvivere l'orientamento interpretativo che distingue le regole di validitŕ dalle regole di comportamento, essendo le prime dirette - primieramente - ad incidere il vincolo contrattuale, e le seconde - primieramente - a salvare il vincolo comportando perň una responsabilitŕ (precontrattuale, contrattuale, extracontrattuale) a carico della parte inadempiente, oppure se non convenga distinguere fattispecie da fattispecie e, adottando un'ottica funzionale volta alla protezione dell'interesse pubblico e alla protezione dell'interesse del contraente piů debole, scegliere il rimedio piů confacente alla bisogna. Per rispondere all'interrogativo si possono seguire vie diverse. Operare una ricognizione delle disposizioni contenute nei codici e nei repertori della giurisprudenza, nei progetti di legge di riforma dei codici, nei progetti di uniformazione del diritto contrattuale, e poi nelle leggi speciali, sempre in correlazione con le fonti del diritto comunitario. Operare una tripartizione per modelli contrattuali, tenendo conto del ruolo e dello status delle parti, e quindi distinguendo i contratti conclusi tra privati e contratti conclusi tra professionisti (C2C e B2B), i contratti conclusi tra professionisti e consumatori (B2C), i contratti conclusi tra professionisti con maggior potere contrattuale e professionisti piů deboli, esposti dunque all'abuso di dipendenza economica o comunque all' esercizio del un potere preponderante della controparte (B2b). Operare una valutazione degli scopi perseguiti sulla base dell'analisi economica del diritto e delle esigenze del mercato. Nell'ampia letteratura che si č venuta raccogliendo in questi ultimi anni si rinvengono contributi che esplorano una o piů di queste prospettive, che si possono separare per mere esigenze espositive, dal momento che esse sono per lo piů intrecciate tra loro. La linea seguita in queste pagine corrisponde al primo percorso, ma per prospettare uno scenario piů compiuto della problematica anche gli altri due percorsi dovrebbero essere sviluppati, o comunque esser tenuti in considerazione, almeno sullo sfondo.
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9

Mendola, Daniela. « Politiche di sviluppo ambientale tra fiscalità e green economy ». RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no 35 (avril 2022) : 7–26. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-035001.

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Résumé :
Ormai diffusa è l'immagine di un turista "responsabile" che approccia al consumo con un atteggiamento critico, perché più attento alla ecosostenibilità dei territori e orientato a scegliere mete che abbiano attuato una politica di conservazione ambientale. Al turista responsabile fa da pendant un turismo green che impone alle imprese di adottare comportamenti in linea con uno sviluppo sostenibile. Le misure di "fiscalità verde" appaiono parte essenziale delle politiche ambientali e fiscali, orientando comportamenti individuali e collettivi e soprattutto responsabilizzando imprese, consumatori e istituzioni. L'attuale sistema ordinamentale è orientato ad una politica di "promozione" che individua accanto al fine primario del prelievo, qual è appunto il concorso al sostentamento delle spese pubbliche (art. 53 Cost.), dei fini c.d. "accessori" anche di carattere fiscale che valorizzino la funzione impositiva in funzione del soddisfacimento dei diritti fondamentali. Lo strumento fiscale, dunque, viene utilizzato al fine di incentivare comportamenti ecosostenibili da parte degli operatori commerciali, sia imponendo specifici tributi correlati a condotte inquinanti (c.d. "tributi ambientali"), sia riconoscendo agevolazioni fiscali a fronte di comportamenti virtuosi.
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Degli Esposti, Piergiorgio. « E-commerce : da dotcomguy al social commerce, una rapida evoluzione dei consumi online ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 116 (avril 2010) : 91–104. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116009.

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Résumé :
Il saggio mira ha descrivere le caratteristiche del fenomeno e-comemrce in relazione ai comportamenti di consumo contemporanei. Partendo da un'analisi evolutiva delle sue caratteristiche e quelle dei consumatori cerca di trovarne un paradigma interpretativo. Analizza inoltre come le innovazioni tecnologiche contribuiscano a trasformare le fasi fondamentali del momento di acquisto, ed osserva come le opzioni preimpostate abbiano ripercussioni su i meccanismi decisionali attraverso l'analisi di fenomeni come la personalizzazione di massa, la realtŕ aumentata, i micro pagamenti ed i micro acquisti.
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Thèses sur le sujet "Comportamento dei consumatori"

1

De, Zotti Chiara <1993&gt. « L'evoluzione del comportamento dei consumatori ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18730.

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2

Squarcina, Elisa <1996&gt. « GDO E OMNICANALITA' : un'analisi dello stato dell'arte e del comportamento dei consumatori ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17509.

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Résumé :
L’elaborato di tesi ha l’obiettivo di analizzare l’omnicanalità nel settore della GDO ed il comportamento dei consumatori in questo nuovo scenario. Partendo da un esame della letteratura, finalizzato ad individuare l’evoluzione del settore nel corso degli anni e la distinzione dei diversi format di vendita, è stato analizzato il panorama italiano. Successivamente, si è dato spazio ai cambiamenti e agli strumenti che le aziende dovrebbero introdurre nella gestione delle proprie attività in un panorama omnichannel. Quel che ne è emerso è la necessità di integrare canali, rapporti con i fornitori e dati per offrire un’esperienza d’acquisto senza soluzione di continuità. Il motivo è dato dal fatto che gli shoppers stanno adottando sempre più un approccio omnichannel, interagiscono quindi con diversi canali durante il loro shopping journey aspettandosi una customer experience senza ostacoli. È stata, inoltre, analizzata la comunicazione in uno scenario omnichannel, la quale deve sfruttare tutti i touchpoint che consentono di interagire con i consumatori, il che implica la necessità di integrare tutti i mezzi di comunicazione e le comunicazioni stesse. Infine, si è voluto indagare se i cambiamenti che stanno introducendo le insegne della GDO trovano un effettivo riscontro da parte degli shoppers. Per questo è stata effettuata una survey finalizzata ad analizzare il comportamento omnichannel dei consumatori, le variabili in grado di influenzarne l’adozione e la loro reazione in termini di omnicanalità alla quarantena vissuta durante la pandemia da coronavirus.
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3

Vanzetto, Valentina <1993&gt. « L'applicazione delle Neuroscienze al Marketing per una più efficace comprensione del comportamento dei consumatori ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13651.

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Résumé :
L’elaborato intende illustrare l’importanza che il neuromarketing e il marketing emozionale hanno assunto nell’ultimo decennio nello studio e nell’interpretazione del comportamento dei consumatori. L’applicazione al marketing delle tecniche neuro scientifiche, le quali permettono una migliore comprensione di ciò che avviene all’interno della mente dei consumatori a livello cerebrale, inconscio ed emotivo nel momento in cui essi prendono una decisione d’acquisto, rappresenta infatti una strategia fondamentale per molte aziende per capire e, a volte, anticipare i desideri e i bisogni delle persone. La tesi cerca inoltre di evidenziare i limiti degli strumenti utilizzati finora dal marketing tradizionale per le proprie ricerche di mercato, poiché si tratta di tecniche che non tengono conto della sfera emozionale dei consumatori, la quale, in realtà, prevale sulla sfera cognitiva nel momento in cui si prende una decisione. Il case study sarà infatti una prova evidente del divario esistente fra le risposte di un questionario (relativo alla preferenza di due brand di prodotti GDO) e l’effettivo comportamento degli intervistati al momento del consumo dei due prodotti.
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4

SAMPALEAN, NICULINA IUDITA. « ESPLORAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI NEI CONFRONTI DELLE DIVERSE ETICHETTE RELATIVE AGLI ALIMENTI DI QUALITÀ CERTIFICATA DALL'UNIONE EUROPEA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/115280.

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Résumé :
Qualsiasi prodotto alimentare che si trova sul mercato contiene diverse etichette che aiutano i consumatori nel loro processo decisionale quando fanno acquisti. Questo aiuto può essere garantito solo se i consumatori comprendono il significato di queste etichette, le differenze tra loro e le informazioni che certificano. La tesi ha esplorato il ruolo delle etichette nel settore del marketing alimentare usando studi condotti sull'approccio del consumatore. Utilizzando diversi metodi (statistici ed econometrici), abbiamo analizzato le percezioni, la consapevolezza e la conoscenza dei consumatori verso alcune etichette alimentari e le loro preferenze e comportamenti verso i prodotti alimentari che portano queste etichette (etichette nutrizionali sul fronte della confezione e marchi di qualità europei). I prodotti alimentari certificati di qualità sono stati scelti perché sono drammaticamente rilevanti per il settore agroalimentare europeo, e ancora di più per quello italiano dove costituisce la DOP Economy, data la sua densità. Sulla base dei risultati abbiamo formulato alcune raccomandazioni di marketing, policy, e di comunicazione che potrebbero essere utilizzate dai consorzi per migliorare l'impegno dei consumatori per i prodotti con marchi di qualità. Le raccomandazioni sono state rivolte anche ai policy maker e ai produttori dei prodotti DOP/IGP/STG/Organici ma anche ai policy maker dell'Etichettatura Nutrizionale.
Any food product found on the market contains several labels that help consumers in their decision making when shopping. This help can be guaranteed only if the consumers understand the significance of those labels, the differences between them and the information that they certify. The thesis explored labels’ role in the food marketing sector and studies were carried out according to consumer approach. Using different methods (statistics and econometrics), we analyzed consumers perceptions, awareness, knowledge towards some food labels and their preferences and behavior toward food products bearing these labels (Front of Packaging Nutritional Labels and Quality labels). Quality certified food products were chosen because are dramatically relevant for the European agri-food sector, even more of the Italian one where it forms the DOP Economy, due to its density. Assessments of several food labels from a consumer behavior perspective was carried out. Based on the findings we formulated some policy, marketing recommendations and communication suggestions that could be used by the consortia to enhance consumers’ engagement for products with quality certifications (PDO/PG/TSG or organic). The recommendations were also addressed to policy makers and producers of the PDO/PGI/TSG/Organic products but also to the policy makers of the Nutritional Labelling.
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5

GASTALDELLO, GIULIA. « L’impatto della pandemia di Covid-19 sul comportamento dei consumatori di vino e degli enoturisti : i cambiamenti, i loro driver e nuove prospettive ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3459379.

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Résumé :
Il vino è diventato uno dei pilastri del mercato agroalimentare internazionale, con un crescente bacino di consumatori in tutto il mondo. In questo contesto, l'Italia è una delle forze trainanti del settore vitivinicolo a livello mondiale per produzione, consumo ed in termini commerciali accanto ad attori storici come Francia o Spagna e ad attori più recenti, appartenenti al cosiddetto Nuovo Mondo, come gli USA. Parallelamente, il fenomeno dell'enoturismo si è notevolmente espanso portando ad una grande differenziazione della domanda e dell'offerta, nonché ad una crescente pressione competitiva per gli attori che intendono operare nel business. Poiché il crescente corpo della letteratura sull'enoturismo risale per lo più ai primi anni 2000 e si concentra sulle cosiddette regioni vinicole del Nuovo Mondo, c'è necessità di informazioni aggiornate sulle ultime evoluzioni del settore. Inoltre, la crisi generata dal Covid-19 ha rivoluzionato la nostra quotidianità, alterando fortemente le dinamiche dei mercati e delle società mondiali. Questa tesi di dottorato mira ad esplorare se e come l'attuale pandemia ha modificato il comportamento dei consumatori di vino e degli enoturisti. In particolare, il capitolo 1 analizza l'effetto del primo lockdown sui consumi di vino degli italiani combinando tecniche descrittive e regressione logistica binaria. I capitoli 2 e 3, invece, applicano un modello ad equazioni strutturali (SEM) per esplorare l’impatto della pandemia sulle intenzioni a viaggiare degli enoturisti. Nello specifico, il capitolo 2 si concentra sugli enoturisti italiani e francesi includendo gli effetti sia del coinvolgimento personale con il vino, che del coinvolgimento situazionale legato ai periodi di confinamento, della solidarietà verso i produttori nazionali, della paura del contagio e dei vincoli finanziari causati dalla pandemia. Il capitolo 3 propone uno studio simile su un panel di enoturisti statunitensi, ma include nuove variabili: l'attitudine al rischio ed i vincoli di tempo al viaggio legati al Covid. La modellazione simultanea di fattori positivi e limitanti rispetto al comportamento dei consumatori mira a ridurre le potenziali distorsioni che possono sorgere quando, come in studi esistenti, viene considerato soltanto uno dei due aspetti. Inoltre, questo progetto investiga i recenti sviluppi del turismo del vino analizzando il fenomeno emergente delle esperienze enoturistiche online. In particolare, il capitolo 4 esplora i driver dell'interesse a partecipare all'enoturismo online, considerando fattori legati a Covid (sia positivi che negativi) ed altri elementi chiave riportati dalla letteratura. Infine, il capitolo 5 presenta i risultati preliminari di un innovativo esperimento di scelta svolto su un panel di enoturisti italiani ed incentrato sulle degustazioni di vino online, la forma prevalente di enoturismo a distanza adottata dagli operatori del settore.
Wine has become one of the pillars of the international agri-food market, to the point that it currently attracts billions of consumers worldwide every year. In the wine scenario, Italy is a leading force in wine production, consumption, and trade next to historical players like France or Spain and more recent New World actors like the USA. In parallel, the wine tourism phenomenon has grown dramatically leading to a great offer and supply differentiation, and to increasing competitive pressure for actors willing to operate in the business. Since the growing body of wine tourism literature mostly dates back to the early 2000s and focuses on so-called New World wine regions, there is a need for updated information on the latest sector evolutions. However, the Covid-19 outbreak brought unmatched, profound changes to our known normality, jeopardising international trade, tourism, and all countries’ economies and societies. With this in mind, this doctoral thesis aims at exploring the effects of the current pandemic on wine consumers and wine tourists behaviour. Notably, chapter 1 analyses the effect of the lockdown on Italians’ wine consumption combining descriptive techniques with binary logistic regression. Chapters 2 and 3, instead, apply structural equation modelling (SEM) to explore if and how the pandemic has affected wine tourism intentions. Precisely, chapter 2 focuses on Italian and French wine tourists travel intentions and considers the effects of personal involvement with wine, situational involvement with wine connected to the times of home confinement, solidarity, Covid phobia and financial constraints caused by the pandemic. Chapter 3 proposes a similar study on USA wine regions visitors but embodying also risk attitude and Covid-related time constraints to travelling. The simultaneous modelling of positive factors and constraints aims to reduce potential distortions that can arise when, as past studies have done, only positive or negative drivers of consumers behaviour are considered. Pursuant to the need of exploring recent wine tourism developments, the present work further analyses the emerging phenomenon of online wine tourism experiences. Specifically, chapter 4 explores the antecedents of interest in partaking in online wine tourism, embodying Covid-related factors (both positive and negative) jointly with other key drivers reported by the literature. Finally, Chapter 5 presents the preliminary findings of a pioneering choice experiment on a panel of Italian wine tourists involving online wine tastings, which are the prevalent form of remote wine tourism adopted by the sector’s practitioners.
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GASTALDELLO, GIULIA. « L’impatto della pandemia di Covid-19 sul comportamento dei consumatori di vino e degli enoturisti : i cambiamenti, i loro driver e nuove prospettive ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3459380.

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Résumé :
Il vino è diventato uno dei pilastri del mercato agroalimentare internazionale, con un crescente bacino di consumatori in tutto il mondo. In questo contesto, l'Italia è una delle forze trainanti del settore vitivinicolo a livello mondiale per produzione, consumo ed in termini commerciali accanto ad attori storici come Francia o Spagna e ad attori più recenti, appartenenti al cosiddetto Nuovo Mondo, come gli USA. Parallelamente, il fenomeno dell'enoturismo si è notevolmente espanso portando ad una grande differenziazione della domanda e dell'offerta, nonché ad una crescente pressione competitiva per gli attori che intendono operare nel business. Poiché il crescente corpo della letteratura sull'enoturismo risale per lo più ai primi anni 2000 e si concentra sulle cosiddette regioni vinicole del Nuovo Mondo, c'è necessità di informazioni aggiornate sulle ultime evoluzioni del settore. Inoltre, la crisi generata dal Covid-19 ha rivoluzionato la nostra quotidianità, alterando fortemente le dinamiche dei mercati e delle società mondiali. Questa tesi di dottorato mira ad esplorare se e come l'attuale pandemia ha modificato il comportamento dei consumatori di vino e degli enoturisti. In particolare, il capitolo 1 analizza l'effetto del primo lockdown sui consumi di vino degli italiani combinando tecniche descrittive e regressione logistica binaria. I capitoli 2 e 3, invece, applicano un modello ad equazioni strutturali (SEM) per esplorare l’impatto della pandemia sulle intenzioni a viaggiare degli enoturisti. Nello specifico, il capitolo 2 si concentra sugli enoturisti italiani e francesi includendo gli effetti sia del coinvolgimento personale con il vino, che del coinvolgimento situazionale legato ai periodi di confinamento, della solidarietà verso i produttori nazionali, della paura del contagio e dei vincoli finanziari causati dalla pandemia. Il capitolo 3 propone uno studio simile su un panel di enoturisti statunitensi, ma include nuove variabili: l'attitudine al rischio ed i vincoli di tempo al viaggio legati al Covid. La modellazione simultanea di fattori positivi e limitanti rispetto al comportamento dei consumatori mira a ridurre le potenziali distorsioni che possono sorgere quando, come in studi esistenti, viene considerato soltanto uno dei due aspetti. Inoltre, questo progetto investiga i recenti sviluppi del turismo del vino analizzando il fenomeno emergente delle esperienze enoturistiche online. In particolare, il capitolo 4 esplora i driver dell'interesse a partecipare all'enoturismo online, considerando fattori legati a Covid (sia positivi che negativi) ed altri elementi chiave riportati dalla letteratura. Infine, il capitolo 5 presenta i risultati preliminari di un innovativo esperimento di scelta svolto su un panel di enoturisti italiani ed incentrato sulle degustazioni di vino online, la forma prevalente di enoturismo a distanza adottata dagli operatori del settore.
Wine has become one of the pillars of the international agri-food market, to the point that it currently attracts billions of consumers worldwide every year. In the wine scenario, Italy is a leading force in wine production, consumption, and trade next to historical players like France or Spain and more recent New World actors like the USA. In parallel, the wine tourism phenomenon has grown dramatically leading to a great offer and supply differentiation, and to increasing competitive pressure for actors willing to operate in the business. Since the growing body of wine tourism literature mostly dates back to the early 2000s and focuses on so-called New World wine regions, there is a need for updated information on the latest sector evolutions. However, the Covid-19 outbreak brought unmatched, profound changes to our known normality, jeopardising international trade, tourism, and all countries’ economies and societies. With this in mind, this doctoral thesis aims at exploring the effects of the current pandemic on wine consumers and wine tourists behaviour. Notably, chapter 1 analyses the effect of the lockdown on Italians’ wine consumption combining descriptive techniques with binary logistic regression. Chapters 2 and 3, instead, apply structural equation modelling (SEM) to explore if and how the pandemic has affected wine tourism intentions. Precisely, chapter 2 focuses on Italian and French wine tourists travel intentions and considers the effects of personal involvement with wine, situational involvement with wine connected to the times of home confinement, solidarity, Covid phobia and financial constraints caused by the pandemic. Chapter 3 proposes a similar study on USA wine regions visitors but embodying also risk attitude and Covid-related time constraints to travelling. The simultaneous modelling of positive factors and constraints aims to reduce potential distortions that can arise when, as past studies have done, only positive or negative drivers of consumers behaviour are considered. Pursuant to the need of exploring recent wine tourism developments, the present work further analyses the emerging phenomenon of online wine tourism experiences. Specifically, chapter 4 explores the antecedents of interest in partaking in online wine tourism, embodying Covid-related factors (both positive and negative) jointly with other key drivers reported by the literature. Finally, Chapter 5 presents the preliminary findings of a pioneering choice experiment on a panel of Italian wine tourists involving online wine tastings, which are the prevalent form of remote wine tourism adopted by the sector’s practitioners.
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CASTELLINI, GRETA. « FOOD INVOLVEMENT : VALIDAZIONE DI UNA NUOVA SCALA PER PROFILARE I CONSUMATORI DI LATTE VACCINO, LATTE SENZA LATTOSIO E BEVANDE VEGETALI E PREVEDERE I COMPORTAMENTI DI CONSUMO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/130799.

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Résumé :
Negli ultimi anni i consumatori sono cambiati. Non acquistano più cibi considerando esclusivamente la loro qualità, ma cercano prodotti che riflettano i propri valori e credenze. Uno dei costrutti più utilizzati per cogliere questi aspetti psicologici è il Food Involvement (FI). Nonostante l'indubbio valore di tale costrutto, in letteratura manca un accordo scientifico sulle dimensioni psicologiche che lo caratterizzano e sulle scale di misura utili a valutarlo. Di conseguenza, questa tesi si propone di comprendere ed esplorare l'investimento soggettivo e pragmatico che le persone provano nei confronti del cibo per capire e spiegare il fenomeno del FI, individuandone il ruolo nel predire i comportamenti di consumo alimentare e in particolare il consumo di latte vaccino e di bevande vegetali. A tal fine, è stato realizzato uno studio mixed-method, che ha combinato approcci qualitativi e quantitativi. I risultati hanno evidenziato come il FI sia un processo psicologico caratterizzato da diverse sfaccettature. Inoltre, questo studio ha creato e validato una nuova scala di FI la quale potrebbe essere utile sia per prevedere le scelte alimentari moderne, sia come strumento per valutare i bisogni dei consumatori e progettare interventi più efficaci e personalizzati per promuovere un consumo alimentare sano.
The consumers in last years have changed. They are no longer looking for foods exclusively for quality and their utilitarian value but searching for products that reflect their own values and beliefs. One of the most widely used construct to capture these psychological aspects is Food involvement (FI). Despite the undoubted value of FI construct, in literature there is a lack of scientific agreement on the essential dimensions and the measurement scales useful for evaluating it. Consequently, this dissertation aims to understand and explore the subjective and pragmatic investment that people feel toward food in order to understand and explain the phenomenon of FI, figuring out its role in predicting food consumption behaviours and in particular the consumption of cow's milk and non-dairy beverages. To achieve this aim, a mixed-methods study was implemented, combining both qualitative and quantitative approaches. The results highlighted how FI is a psychological process characterized by different facets. Moreover, this study created and validated a new scale of FI. It could be useful both from a research perspective, to better predict modern food choices, and as a tool to assess consumer need and to design more effective and tailored interventions to promote healthy food consumption.
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Catteddu, Mattia <1993&gt. « Il comportamento dei consumatori giapponesi e la "sindrome di Galapagos" L'analisi delle scelte di consumo in base alle differenze generazionali nel contesto dell'invecchiamento della popolazione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14707.

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Résumé :
La ricerca si occupa di analizzare il comportamento dei consumatori in base alla differenza tra i valori sociali e culturali di ogni generazione, dopo il 2005, periodo caratterizzato dal mutamento sociale ed economico provocato dall'invecchiamento rapido della popolazione, la globalizzazione e il periodo di recessione economica. Nel primo capitolo verrà effettuata la revisione delle ricerche sull'evoluzione comportamento dei consumatori fino al 2005, per evidenziare l'influenza del contesto sociale, culturale ed economico sulle scelte di consumo e sulle infrastrutture di vendita. Nel secondo capitolo verrà data una definizione alla "Sindrome di Galapagos", analizzando i casi rappresentativi della sindrome. Nel terzo capitolo verrà analizzato il comportamento e l'evoluzione dei gruppi di consumatori nel contesto dell'invecchiamento della popolazione, dal 2005 ad oggi. L'analisi, deduttiva, si baserà su dati quantitativi forniti dai ministeri, da istituzioni demografiche (NIPSSR,...) e da agenzie di ricerche di mercato. In secondo luogo, viene analizzato in che modo il comportamento dei consumatori determina la persistenza o la scomparsa dei casi principali della sindrome di Galapagos, fenomeno in cui settori di mercato subiscono un evoluzione del tempo che differisce dallo standard del resto del mondo.
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Maniscalco, Giulia <1990&gt. « Evoluzione del comportamento del consumatore di alimenti ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10237.

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Résumé :
La tesi approfondisce la funzione di consumo in generale, presentando diversi contributi della letteratura economica, per poi proseguire con lo studio della funzione del comportamento del consumatore. Si vuole evidenziare l'evoluzione di tale fenomeno, individuandone i fattori determinanti. L'ultima parte tratta invece il comportamento del consumatore di vino, in un'ottica di consumo esperienziale.
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Adami, Laura <1995&gt. « Economia circolare e comportamento del consumatore ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17048.

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Résumé :
Il presente elaborato è stato svolto per approfondire il concetto di economia circolare e capire come i nostri comportamenti sono decisivi per l’intero sistema ambientale, sociale ed economico. Dopo aver compreso la necessità di un cambio rotta da un sistema lineare, caratterizzato da logiche di approvvigionamento-produzione-utilizzo-scarto, ad un sistema circolare, si darà definizione di quest’ultimo analizzando la sua origine, i suoi principi, i modelli di business e infine il contesto normativo e istituzionale che lo definisce. Per poter affrontare la transizione da un’economia lineare ad un’economia circolare è necessario soffermarsi sul comportamento dei consumatori e sulle loro scelte di consumo. Si darà così spiegazione delle diverse teorie comportamentali partendo dalla theory of reasoned action alla theory of planned behaviour, la quale permetterà di spiegare come alcuni comportamenti, pur collegati ad un atteggiamento positivo e giudicati in maniera altrettanto positiva dai gruppi di riferimento, non vengono messi in atto perché troppo articolati. A sostegno di tale teoria, un semplice questionario darà risposta a quanto le credenze ed i valori insiti ad ognuno di noi si tramutano o meno in comportamenti ecologici ed intenzioni di acquisto green.
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Livres sur le sujet "Comportamento dei consumatori"

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Bologna (Italy : Province). Assessorato alle attività produttive., Bologna (Italy). Assessorato alle attività produttive. et Sincron, dir. Il Commercio a Bologna : Ricerca sul comportamento dei consumatori e sulla rete commerciale nel territorio provinciale. Milano, Italy : F. Angeli, 1985.

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Nigro, Giampiero, dir. La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.

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Résumé :
The study of the textile sector has always been central to economic history: from reconstructions of the dynamic growth in the medieval wool industry, to the rise of silk and light and mixed fabrics in the modern era, to the driving role of cotton in the industrialisation process. Although the dynamics of textile manufacturing are closely linked to the transformations of fashion, economic history has long neglected its role as a factor in economic change, treating it primarily as a kind of exogenous catalyst. This book makes a decisive contribution to the understanding of a fundamental transformation, the consequences of which are projected into contemporary society, but which matured in pre-industrial times: the advent of fashion.
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editor, Nigro Giampiero, dir. La moda come motore economico : Innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori = Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior. Firenze, Italy : Firenze University Press, 2022.

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Chapitres de livres sur le sujet "Comportamento dei consumatori"

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To Figueras, Lluís. « Drapers and tailors. Fashion and consumption in medieval Catalonia ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 25–44. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.05.

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Résumé :
The range of textiles available in markets across the western Mediterranean expanded significantly during the thirteenth century. Cloth retailers, or drapers, constituted a fundamental link between merchants and consumers, using a network of local markets with specific spaces for selling cloth. They were able to sell a wide range of commodities, including Flemish and French woollens, to satisfy a growing demand. Between 1250 and 1350, there were also tailors almost everywhere, some at the permanent service of an aristocratic court, such as the kings of Aragon, but most of them worked as independent entrepreneurs offering their services in exchange for specific payments. Therefore both drapers and tailors formed small partnerships and frequently used credit in order to reach all levels of medieval society.
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Markaki, Tatiana. « Innovations and the art of deception : mixed cloths in Venetian Crete (17th century) ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 15–24. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.04.

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Résumé :
This paper investigates innovations of the early modern European textile industry and practices of cultural transfer using seventeenth-century Venetian Crete as a case study. It explores the use of novelties, such as mixed cloths, in the dowries assigned to brides in the urban setting of Candia (modern Heraklion) and the surrounding countryside during the period 1600-1645. It draws on computer-processed data from marriage agreements and inventories of movables from the State Archives of Venice. It illustrates, through a comparative lens, how brides used (silk) mixed fabrics to differentiate themselves from others and how Venetian Crete followed the changes in production techniques of the European textile industry.
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Kowaleski, Maryanne. « Round Table comment. Fashion as an economic engine : continuity and change ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 395–401. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.23.

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Résumé :
This comment points out the medieval precedents of many developments characterized as new in the early modern manufacture, sale, and consumption of fashionable textiles and clothing, although these developments were more rapid and intense in the later centuries. There was, for example, a significant break in the traditional process of technological innovations in the second half of the eighteenth century, when a series of complementary inventions radically improved the production and quality of textiles. In terms of commercial strategies and consumer behavior, however, there was less significant change, although the role of the second-hand trade deserves closer attention. The comment ends by highlighting how speakers have drawn on new methodologies and sources fo understanding the relationship between fashion and the economy
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Kafantogias, Aris. « The catalyst of change. The clothing of the Viennese servants and their relation to fashion in the period 1760-1823 ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 251–89. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.15.

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Résumé :
In the eighteenth century, fashion constituted a fundamental criterion for consumption for broader parts of the European (and Viennese) population. This article investigates, through various sources, like probate inventories, fashion magazines and pattern books, the consumption of clothes and accessories of female servants in the period 1760-1823 and associates it with debates on their appearance at the time. It compares their wardrobes to those of a broad part of the Viennese female middle-class population, and examines the relation of their wardrobes to fashion, notably in the period of the emergence of Viennese fashion. Finally, it investigates whether female servants could function as intermediaries of the prevalent fashion between the elites and this middle stratum, and, consequently, as trendsetters for this group.
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García Marsilla, Juan Vicente, et Luis Almenar Fernández. « Fashion, emulation and social classes in late medieval Valencia. Exploring textile consumption through probate inventories ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 341–66. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.19.

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Résumé :
Abstract: This article explores the personal garments present in the probate inventories of 83 individuals that lived in the city of Valencia and its hinterland during the long fourteenth century. The paper explores the differences between both groups of individuals, the urban and the rural one, in aspects such as the typologies of the pieces of clothing, the colours, finishes, complements and fabrics employed in their design. It also tracks the spread of particular pieces of clothing across both groups of deceased before and after the Black Death, and discusses how far these changes were guided by emulative motivations.
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Navarro Espinach, Germán, et Joaquín Aparici Martí. « The colour of Valencian silk fabrics in the European market (1475-1513) ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 73–91. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.07.

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Résumé :
Our research compares guild ordinances, judicial proceedings, technical manuals of dyeing and especially fiscal sources in the Valencian archives to check the fashion trends on the colour of silks fabrics during the 15th-16th centuries in relation to what was happening in the European market at that time. The silk declarations in Valencia city from 1475 to 1513 makes it possible to establish a database of 3,871 fiscal registers with more than 90,000 meters of Valencian textiles (100,220 varas or alnes). The 73.47 percent of them was in black. This colour was also fashionable in the silk industry of Genoa, from where there was an important technological transfer to Valencia through the immigration of technical masters, workers and specialized businessmen.
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García Fernández, Máximo. « Keeping up appearances in early modern Castile ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 319–40. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.18.

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Résumé :
Social emulation stimulated the demand for clothing with the rapid generalisation of certain types of dress in given social circles. Beginning with this birth of fashion in the 16th century, the 18th century witnessed a revolution in consumption. Material culture had a public projection, and appearance and luxury became variables of civilization. In this methodological framework, and using tutorship accounts and inventories (from the Renaissance and Enlightened periods, and from rural and courtesan contexts), this paper aims to examine cloths and accessories that made a difference, with consideration to age, and gender. The evolution of this process in Castile is compared with that in other western European countries in terms of innovation, availability, intercultural contacts and social aspirations.
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Muzzarelli, Maria Giuseppina. « Prolusione ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 5–12. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.02.

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Résumé :
Divided into ten points, this paper aims to illustrate how fashion produced modernity, understood as valuing the present, especially its progressive and evolving elements. A process that focused on amplifying “personal visibility”, and in which the abilities of tailors played a crucial role. The effects on the economy of “modern” fashion, born in the Middle Ages, have been significant. Since the thirteenth century, treatisers and preachers, as well as legislators, focused on the way people dressed as a means to regulate society, while artisanal shops invented, ever so often, new objects and prepared unseen social and political scenarios. For all these and many other reasons, we can state that fashion moved and was a metaphor of modernity.
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Fernández de Pinedo, Nadia, Maria Paz Moral et Emiliano Fernández de Pinedo. « Un changement radical dans la consommation de tissus par la royauté et son milieu (1293-1504) : de la laine au lin et à la soie ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 119–45. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.09.

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Résumé :
Since the reign of Juan II and especially Queen Isabel I of Castile, we have found that silk fabrics had displaced expensive dyed wool cloths from the first place, at least among the privileged groups. At the same time, a very fine linen fabric, the holanda spread in a spectacular way, at least in the case of the House of Isabel I, especially as body linen and household line. In this article, we discuss how these changes could be transmitted downwards through some examples of different social groups - nobility, townspeople, peasants - considering the economic and social limitations that would have been relevant in its diffusion.
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Wilson, Laurel Ann. « The impact of technological change on medieval fashion ». Dans La moda come motore economico : innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori / Fashion as an economic engine : process and product innovation, commercial strategies, consumer behavior, 93–118. Florence : Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-565-3.08.

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Résumé :
In the early fourteenth century, a new fashion system appeared in Europe, one which was based on constant change and the privileging of the new. This paper argues that the new system did not appear simply as a response to consumer demand; it was also precipitated in part by two major technological innovations: the thirteenth-century development of the advanced broadloom, and the new tailoring techniques of the early fourteenth century. These technological innovations thus helped to precipitate the fashion revolution in obvious material ways, but they also led less directly to social and economic changes which were equally important to the development of fashion.
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