Littérature scientifique sur le sujet « Compiti »

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Articles de revues sur le sujet "Compiti"

1

D'Achille, Paolo, et Giuseppe Patota. « Ci può essere a scuola l’assegno dei compiti ? » XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, no 1 (14 janvier 2020) : 8–9. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3316.

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Résumé :
Alcuni lettori ci chiedono se è corretto usare – come avviene in particolare in Campania – il nome maschile assegno nel significato di ‘compiti assegnati per casa’: “Devo fare l’assegno dei compiti” (o, semplicemente, “Devo fare l’assegno”); “La professoressa ha dato l’assegno dei compiti”, “Scrivere l’assegno sul diario”, e così via.
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2

Maggiolini, Alfio. « Ruoli affettivi, compiti e decisioni ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (février 2017) : 75–94. http://dx.doi.org/10.3280/pu2017-001005.

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3

Pontalti, Corrado. « Essere famiglia tra adolescenza e societŕ ». RICERCA PSICOANALITICA, no 1 (mars 2011) : 61–77. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-001005.

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Résumé :
L'adolescenza č un tempo e un territorio di transito tra la famiglia e la societŕ. L'organizzazione "famiglia" e le caratteristiche della societŕ non sono delle invarianti. Mutano nel tempo a seconda delle caratteristiche generali di una cultura. La rapida trasformazione della cultura nell'epoca storica attuale ha profondamente modificato il senso istituzionale dell'"essere famiglia" e i compiti ad essa demandati dal sociale. I genitori non possono piů essere guidati da saperi tradizionali e si trovano di fronte a problematiche del tutto nuove nel momento in cui i figli transitano, con diversi e dirompenti compiti evolutivi, nei territori di un sociale che in pratica li ignora. Nell'articolo vengono approfondite, con rimandi clinici, queste tematiche quale consapevolezza necessaria per impostare correttamente il compito di aiuto proprio della professione di psicologi e di psicoterapeuti.
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4

Barbosa, Maria Aparecida, et Maurizio Babini. « PROSPETTIVE E COMPITI DEL LAVORO TERMINOLOGICO ». Acta Semiótica et Lingvistica 24, no 3 (17 mars 2020) : 153–66. http://dx.doi.org/10.22478/ufpb.2446-7006.2019v24n3.51210.

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Résumé :
Questo lavoro analizza gli aspetti della natura e delle funzioni deimetalinguaggi tecnico-scientifici, di somma importanza nello sviluppo dellecompetenze e delle performance in un'area del sapere, i modi di trasmissione di unlinguaggio e la teoria coinvolta, le relazioni di equivalenza tra termini tecnico-scientificie i termini banali o volgari, la banalizzazione come strumento per acquisire unacompetenza specifica.
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5

Carrasco de Paula, Ignacio. « Etica e Salute : due quesiti, due compiti ». Medicina e Morale 51, no 6 (31 décembre 2002) : 1039–46. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.679.

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Résumé :
Etica e salute pur essendo due componenti di ogni singolo uomo sono lette spesso come realtà inconciliabili. Il diritto alla salute occupa un posto di rilievo tra le conquiste della modernità. Tuttavia, nonostante la ben nota definizione di salute che ha dato l’OMS, definizione tendente a precisare, più che una realtà, un potere d’intervento da parte dell’istituzione stessa, è ancora necessario chiarire con che cosa si identifichi, nella pratica, tale diritto: non si tratta di mera sopravvivenza, ma neppure del godimento della pienezza somatica e funzionale del proprio corpo, e comunque non si può prescindere dal considerare in questo contesto anche il benessere spirituale della persona. Il centro dell’attenzione va posto sull’uomo sofferente. Diviene inoltre prioritario affrontare la minaccia della discriminazione nell’accesso ai servizi indispensabili per la difesa della salute stessa. Quest’ultimo aspetto si pone come una questione di giustizia e si gioca a due livelli: quello della giustizia commutativa, nel contesto di un rapporto medico-paziente ridotto a prestazione professionale meramente contrattuale, fondata sull’informazione più che su una reale comunicazione. C’è poi la questione della giustizia distributiva che prevede che a ciascuno venga dato quanto gli spetta. Questa deve essere guidata dal principio di sussidiarietà, dove il sussidio non deve divenire un surrogato pena l’impossibilità da parte dello Stato di farsi carico dei bisogni di tutti. Nell’allocazione delle risorse il rispetto della giustizia distributiva si gioca a tre livelli di responsabilità molto precisi: quello delle politiche sanitarie, quello della professione medica e quello gestione locale delle risorse e dei servizi. Il perseguimento del bene comune trova però un limite nella centralità e preziosità di ogni singola persona, sana o malata che sia, la cui dignità rappresenta un limite invalicabile, neppure nel nome della giustizia.
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6

Stawniak, Henryk. « Udział małżonków-rodziców w kościelnej posłudze uświęcania ». Prawo Kanoniczne 36, no 3-4 (10 décembre 1993) : 121–36. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1993.36.3-4.05.

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Résumé :
Nello studio é stato presentato il compito dei coniugi-genitori nella missione santificante e sacerdotale del Popolo di Dio. Coniugi-Gentori partecipano in essa tramite: - Ia vita matrimoniale nello spririto cristiano - l’educazione dei figli nello stesso spirito. Nella parte introduttiva viene accennato il probiema dei coniugi-genitori che sono il soggetto dei compito della santificazione. Due suddette questioni saranno l’oggetto dello studio. Diritti e compiti presentati nell’articolo offrono ai gentori le possibilità della piena e consapevole partecipazione nella missione della Chiesa. Alla base del presente studio stanno: il Codice di Giovanni Paolo II del 1983 e gli altri recenti documenti della Chiesa.
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7

Mazzucato, Claudia. « Tra norme e valori : i compiti di cura del diritto in una democrazia ». CHILD DEVELOPMENT & ; DISABILITIES - SAGGI, no 2 (janvier 2011) : 53–75. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-002004.

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Résumé :
In una societŕ democratica, guidata da principi costituzionali, al diritto non spetta il compito di regolare la vita dei consociati attraverso comandi, divieti e punizioni, bensě il compito di prendersi cura delle persone mediante il riconoscimento di diritti inviolabili e la promozione delle condizioni di una vita sempre migliore. Il diritto finisce anche per rappresentare il minimo etico condivisibile in una societŕ pluralista e laica. La disciplina migratoria vigente viene presa ad esempio del tradimento dei compiti di cura del diritto; mentre il diritto minorile viene indicato come un modello virtuoso di un sistema giuridico che si ispira alla cura dei destinatari delle norme.
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8

Gori, Umberto. « Compiti e limiti della previsione nel ciclo dell'intelligence ». FUTURIBILI, no 1 (mai 2009) : 60–79. http://dx.doi.org/10.3280/fu2008-001003.

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Gian, Silvia. « L’esperienza di ‘scuola dei compiti – italiano lingua 2’ ». Éducation et sociétés plurilingues, no 39 (1 décembre 2015) : 43–56. http://dx.doi.org/10.4000/esp.623.

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Korzycka-Iwanow, Malgorzata, et Pawell Wojciechowski. « Le strutture della sicurezza alimentare in Polonia ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 3 (mars 2010) : 151–90. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003007.

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Résumé :
Il presente articolo affronta il tema delle strutture della sicurezza alimentare in Polonia. Nella prima parte viene presentata la disciplina comunitaria quale fattore determinante le predette strutture. La seconda parte tratta questioni più generali, quali le strutture della pubblica amministrazione e il sistema delle fonti di diritto in Polonia, per passare poi ad argomenti più puntuali concernenti le strutture della sicurezza alimentare e la relazione tra la normativa nazionale e la normativa comunitaria in materia. Nella terza ed ultima parte, vengono esaminati in modo dettagliato gli organi costituenti le strutture della sicurezza alimentare in Polonia, iniziando dai ministri per passare poi all'analisi della composizione, dei compiti e delle competenze degli organi centrali dell'amministrazione governativa e degli organi territoriali dell'amministrazione unita e non unita competenti in materia di sicurezza alimentare. In conclusione l'Autrice constata che l'attuale struttura degli organi che hanno compiti relativi alla sicurezza alimentare in Polonia è complessa, poiché si è formata in diversi periodi ed è basata su diversi criteri. Nel processo di adattamento del diritto polacco alle esigenze comunitarie, le nuove competenze e compiti risultanti dalle norme del diritto comunitario sono stati attribuiti, per ragioni di urgenza, agli organi esistenti incaricati già di compiti e competenze in altre materie. Per cui l'Autrice sostiene che è auspicabile effettuare una riforma delle strutture della sicurezza alimentare in Polonia.
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Thèses sur le sujet "Compiti"

1

PARODI, MAURIZIO. « I compiti della scuola. Una ricerca sui "docenti a compiti zero" ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2019. http://hdl.handle.net/11567/934717.

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2

Ricci, Giulia. « Analisi del segnale elettroencefalografico e dell'Heart Rate Variability durante compiti attentivi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16588/.

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Résumé :
La diversa sincronizzazione delle popolazioni neurali riflette processi cognitivi diversi. In particolare, l’oscillazione cerebrale alfa (8-14 Hz), con la sua funzione inibitoria, risulta fortemente implicata nei sistemi attentivi, che sono fondati sul concetto di ‘priorità dell’informazione’. In questo studio sono stati acquisti ed elaborati i segnali EEG ed ECG con l’obiettivo di valutarne la variazione tra la condizione di rilassamento mentale e tre diversi stati attentivi indotti da: coinvolgimento cognitivo, immersione sensoriale e working memory. In un primo esperimento, per cui sono stati reclutati 30 soggetti, l’attenzione cognitiva è stata prodotta tramite dei task matematici. I risultati hanno mostrato un calo della potenza in banda alfa rispetto allo stato di rilassamento. Lo stesso calo del ritmo alfa è stato osservato in un secondo esperimento, anch’esso condotto su 30 soggetti, in cui l’immersione sensoriale è stata indotta dall’ambiente di realtà virtuale (VR). In questo caso, la potenza in banda alfa è stata utilizzata anche come indice di gradimento per due diversi scenari virtuali. È stato infine realizzato un ulteriore esperimento di working memory, su 12 soggetti, con lo scopo di indagare la funzione inibitoria del ritmo alfa. A differenza dei due esperimenti precedenti, si osserva un forte aumento di potenza in banda alfa, attribuibile alla necessità del soggetto di isolarsi dall’ambiente virtuale per svolgere efficientemente il compito. L’analisi dell’Heart Rate Variability (HRV) ha fornito informazioni sulla variazione del bilancio simpato-vagale del sistema autonomo, confermando un aumento del rapporto simpato-vagale nelle condizioni di coinvolgimento cognitivo e immersione sensoriale.
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3

Bazzarin, Valentina <1980&gt. « Il rapporto tra percezione e previsione in compiti di compatibilità spaziale ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1528/1/Valentina_Bazzarin_tesi.pdf.

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Résumé :
The aim of this work is to investigate whether the actual position of a stimulus is more relevant than intuitive knowledge about the direction of an object's movement and the participants’ intention (Michaels 1988; Hommel, 1993; Proctor, Van Zandt, Lu and Weeks, 1993; Ansorge, 2000). To investigate this we used a spatial compatibility task in 4 experiments replicating what had be done by Hommel (1993) and Micheals (1988), but changing a single aspect of the procedure: neither the movement nor the effects of the action were visible to the participant. The experimental task asked them to simply imagine an action in movement.
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4

Bazzarin, Valentina <1980&gt. « Il rapporto tra percezione e previsione in compiti di compatibilità spaziale ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1528/.

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Résumé :
The aim of this work is to investigate whether the actual position of a stimulus is more relevant than intuitive knowledge about the direction of an object's movement and the participants’ intention (Michaels 1988; Hommel, 1993; Proctor, Van Zandt, Lu and Weeks, 1993; Ansorge, 2000). To investigate this we used a spatial compatibility task in 4 experiments replicating what had be done by Hommel (1993) and Micheals (1988), but changing a single aspect of the procedure: neither the movement nor the effects of the action were visible to the participant. The experimental task asked them to simply imagine an action in movement.
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FEDERICI, FRANCESCA MARIA. « L'Organismo di Vigilanza ai sensi del d.lgs. 231/2001 : compiti e responsabilità ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2020. http://hdl.handle.net/10281/262962.

Texte intégral
Résumé :
Oggigiorno, a quasi vent’anni di vigenza del Decreto, nella prassi l’adozione del Modello organizzativo (“MOG” o “Modello”) si è assai diffusa tra le aziende, soprattutto medio-grandi e, specularmente, si è assistito a un florilegio di contestazioni e di condanne, ai sensi del d.lgs. 231/2001. In tale contesto, l’Organismo di Vigilanza (di seguito anche “OdV”) ha da sempre rivestito, secondo l’impianto stesso della normativa, un’imprescindibile funzione. E’ quindi diventato sempre più frequente che professionisti di varia estrazione (per lo più avvocati e commercialisti, ma non solo) affianchino alla propria attività ‘tradizionale’ quella connessa all’incarico quale membro di uno (o più) Organismi di Vigilanza. Secondo l’opinione di chi scrive, a tale ramificazione della pratica professionale, non sempre si accompagna una piena consapevolezza dei compiti connaturati al ruolo di componente di OdV e delle conseguenze derivanti dallo svolgimento di un’attività non sempre approfondita; ciò sarebbe invece auspicabile, non solo nell’interesse dell’ente che abbia scelto di dotarsi di un Modello – e che pertanto nutre una legittima aspettativa circa l’adempimento di tali compiti secondo le best practices –, ma anche nell’interesse della stessa persona fisica che, rivestendo un ruolo tanto delicato quale quello di componente dell’Organismo di Vigilanza, potrebbe trovarsi indagata e/o imputata in un procedimento penale, oltre che citata in giudizio innanzi al tribunale civile per una richiesta di risarcimento danni avanzata dall’ente. La presente Tesi, dunque, ha avuto l’obbiettivo di percorrere gli aspetti più rilevanti legati all’operatività dell’Organismo di Vigilanza. Si è partiti dall’analisi della sua natura e della sua composizione, per poi passare al nucleo inaggirabile dei compiti da assolvere in tutte le fasi dell’incarico – insediamento, pianificazione delle attività, svolgimento in concreto della vigilanza, cessazione – fino ad arrivare all’esame dell’influenza che il corretto o scorretto svolgimento di tali compiti può riverberare sulla prova giudiziale circa l’efficace attuazione di un Modello idoneo a prevenire reati, così come richiesto ai fini del riconoscimento della scriminante di cui all’art. 6 del d.lgs. 231/2001. La trattazione di tali temi rappresenta il substrato fondamentale sulla base del quale si è sviluppato l’argomento centrale – e più problematico – relativo alla possibilità di imputare una qualche forma di responsabilità (penale e/o civile) ai componenti dell’Organismo di Vigilanza, valutando anche il generale trend in materia, espresso oltre che dalla dottrina anche dalle scarsissime pronunce giurisprudenziali in materia
Nowadays, the adoption of the organizational model ("MOG") is very widespread among companies, especially medium-large ones and, in particular, there has been several convictions, pursuant to the Legislative Decree 231/2001. In this context, the Supervisory Body (hereinafter also the "SB") has always played an essential role. It has therefore become increasingly common for professionals from various backgrounds (mostly lawyers and accountants, but not only) to combine their traditional activity with the one connected to the position as a member of one (or more) Supervisory Bodies. According to our opinion, the ramifications of professional practice is not always accompanied by a full observation of the tasks connected to the role of component of the SB and of the consequences deriving from carrying out a not always correct activity; this would instead be desirable, not only in the interest of the company that he had chosen to adopt a Model, but also in the interest of the same individual who, playing a role as delicate as that of member of a Supervisory Body, could be investigated and/or accused in a criminal proceeding, as well as sued before the civil court for a request for compensation for damages. Therefore, this Thesis has had the objective of covering the most relevant aspects related to the Supervisory Body. We started from the analysis of its nature and its composition, to then move on to the core of the tasks to be carried out in all the phases of the assignment - settlement, planning of activities, performance of supervision in practice, termination - up to the exam of the influence that a correct or incorrect performance of these tasks can reflect on the judicial proof of the suitability of the Model in order to prevent crimes, as required for the application of the exoneration clause provide by Rule 6 of Legislative Decree 231/2001. The discussion of these issues concern the fundamental substratum on the basis of which the central - and most problematic - argument related to the possibility of attributing a form of responsibility (criminal and / or civil) to the members of the Supervisory Body, was developed, also evaluating the general trend in the matter, expressed not only by doctrine but also by very few judicial decisions on this subject.
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Camorani, Luisa. « Analisi mediante trasformata wavelet di segnali elettroencefalografici a riposo e durante compiti cognitivi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20792/.

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Résumé :
I ritmi cerebrali in banda alpha (8-14 Hz) e in banda theta (4-8 Hz) sono riconosciuti avere un ruolo funzionale in compiti attentivi. Qui sono stati studiati tali ritmi in segnali EEG precedentemente acquisiti, con l’obbiettivo di valutarne la variazione tra condizioni di rilassamento mentale e compiti attentivi che coinvolgono componenti diverse: compiti di attenzione puramente interna e di working memory in un caso, e compiti di attenzione fortemente dipendenti da processi sensorimotori, in un altro. L’analisi è stata effettuata tramite la trasformata wavelet (precisamente la Wavelet Packet Decomposition), che consente di seguire come l’energia del segnale in specifiche bande di frequenza evolve nel tempo. I risultati evidenziano che durante lo svolgimento di compiti di attenzione puramente interna e con forti componenti di working memory, il ritmo alpha tende a crescere progressivamente, soprattutto posteriormente, rispetto ad una condizione di rilassamento; tale incremento è maggiormente apprezzabile se durante il compito si rende necessario isolarsi da stimoli sensoriali esterni interferenti. Anche il ritmo theta mostra un progressivo aumento principalmente nelle zone frontali dello scalpo, e riflette accesso alla memoria e attenzione interna sostenuta. Diversamente, compiti attentivi con forti componenti sensorimotorie e interazioni dirette con stimoli esterni, sono caratterizzati da un deciso calo del ritmo alpha, che si mantiene per l’intera durata del compito, ed è proporzionale al carico cognitivo e al grado di interazione con gli stimoli esterni. Inoltre, il ritmo theta mostra un lieve calo, che potrebbe riflettere una ridotta necessità di accesso alla memoria e attenzione a stimoli esterni. In conclusione, lo studio conferma le potenzialità dell’analisi wavelet come strumento per evidenziare gli aspetti differenti della complessa dinamica spazio-temporale dei segnali EEG.
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Fraternali, Matteo. « Acquisizione di segnali EEG durante compiti di reaching e analisi dei potenziali evocati motori ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24023/.

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Résumé :
Questo elaborato si è concentrato sull’analisi degli MRCP (Motion Related Cortical Potential), ovvero una variazione nel segnale elettroencefalografico associata ad eventi motori, consistenti, in questo studio, in movimenti di reaching. Lo studio degli MRCP può contribuire a comprendere i correlati neurali del movimento, migliorando le conoscenze neurofisiologiche e in prospettiva supportando lo sviluppo di metodi per la decodifica del movimento da utilizzare in Brain-Computer Interface o neuroprotesi. È stato quindi proposto e realizzato un set-up sperimentale per il compimento dei movimenti di reaching e per l’acquisizione del segnale EEG a 64 canali. Ai 10 soggetti acquisiti è stato chiesto, aiutandosi con un manipolo meccanico, di compiere dei movimenti di reaching verso una posizione target, definita dall’accensione del led posto in corrispondenza alla stessa, e dunque di ritornare alla posizione di riposo dopo un ulteriore segnale generato dal medesimo led. Nel lavoro sono state codificate 5 posizioni discrete, poste a 0°, 45°, 90°, 135° e 180°, su una semicirconferenza il cui centro era il punto di partenza e di ritorno del movimento. I segnali sono quindi stati ricampionati, filtrati, suddivisi in epoche, trattati con le tecniche ICA (Independent Component Analysis), re-referenziati e poi elaborati con la tecnica dell’averaging, per estrarre gli MRCP, che appaiono come una deflessione negativa in corrispondenza dell’onset del movimento. Degli MRCP è stata presentata sia la loro distribuzione topologica a livello di scalpo, sia il loro andamento nel tempo, per ciascuna delle 5 posizioni target, evidenziando un particolare interessamento della porzione relativa alla corteccia motoria. Inoltre, sono state effettuate analisi statistiche anche suddividendo le 5 posizioni in 3 classi, rispettivamente right-center-left e top-middle-bottom, evidenziando maggiori differenze nel confronto right vs left.
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D'Amato, Ester. « Simulazione di attività neuroelettrica corticale durante compiti motori in pazienti post-ictus con lesione unilaterale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17487/.

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Résumé :
Lo studio dei ritmi celebrali è una tematica molto sentita dalle neuroscienze moderne, in quanto strettamente connessa al crescente interesse verso le dinamiche neurali, che rivestono un ruolo fondamentale nei processi di elaborazione del cervello. Questi ritmi sono il prodotto dell’interazione di innumerevoli gruppi neurali che condividono ed elaborano le informazioni attraverso processi chimici ed elettrici. L’attività svolta dalle popolazioni neuronali può essere osservata e misurata attraverso un apposito strumento, l’elettroencefalografo (EEG) che, attraverso un gran numero di elettrodi posizionati sullo scalpo, misura i campi elettromagnetici prodotti dall’attività delle cellule nervose. Le onde registrate presentano caratteristiche differenti che dipendono dallo stato psicofisico del soggetto durante la fase di acquisizione: ad esempio se è rilassato o sta svolgendo un task motorio oppure se è affetto da una qualche patologia permanente o temporanea come una lesione cerebrale dovuta a eventi traumatici o patologici, quali malattie neurodegenerative o problemi vascolari. Molti studiosi e ricercatori si sono cimentati nella realizzazione di modelli di sistemi neurali che riuscissero a replicare tali dinamiche e a generare segnali simili agli EEG reali. Questi modelli prevedono l’uso di un numero di variabili di stato ridotto rispetto alla precedenza classe e in cui viene modellata un’intera popolazione di neuroni. Essi forniscono un quadro più generale dei meccanismi celebrali e meglio riproducono l’attività ritmica registrata tramite l’EEG. Questo lavoro di tesi nasce per studiare i meccanismi esistenti tra varie aree della corteccia cerebrale in soggetti con lesione unilaterale a cui è richiesto di svolgere un semplice task motorio. L’obiettivo è di riuscire a simulare, attraverso un modello a massa neurale, gli spettri reali e stimare quei parametri del modello che influenzano tali spettri a cui è possibile attribuire un significato neurofisiologico.
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Bubani, Francesca. « Acquisizione e analisi di segnali elettroencefalografici in compiti di immersione sensoriale e di working memory ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17527/.

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Résumé :
In questo lavoro sono stati acquisiti ed analizzati i segnali elettroencefalografici (EEG) di dodici soggetti che hanno partecipato ad un esperimento svolto presso il Laboratorio di Realtà Virtuale del Campus di Forlì. Durante l’esperimento ogni soggetto è stato immerso in due ambienti di realtà virtuale che simulavano due configurazioni diverse (in termini di finiture) di una cabina di aereo. Prima di ciascuna immersione, i segnali sono stati acquisiti con realtà virtuale spenta. Inoltre, durante una prova di immersione nella realtà virtuale, ogni soggetto ha eseguito un task di Working Memory; tale task consisteva nell’ esecuzione di un calcolo a mente (sottrazione ricorsiva del numero 17 a partire da 1000). Con tale esperimento si sono voluti analizzare due aspetti: a) La variazione della potenza in banda alpha dei segnali EEG durante la fase di immersione nella realtà virtuale, rispetto alla condizione di realtà virtuale spenta. b) La variazione della potenza in banda alpha durante lo svolgimento del compito di Working Memory. L’analisi si è concentrata sul ritmo alpha in quanto sembra svolgere un ruolo fondamentale in meccanismi attentivi, nel disinibire regioni implicate nel processamento di informazioni rilevanti (diminuzione di alpha) e nell’inibire regioni irrilevanti per il task (aumento di alpha). I risultati ottenuti dalla densità spettrale di potenza dei segnali EEG e dal calcolo della potenza alpha hanno evidenziato: a) un calo di potenza in banda alpha nelle regioni posteriori nel passaggio da realtà virtuale spenta a immersione nella realtà virtuale, imputabile alla stimolazione delle regioni visive posteriori; b) un incremento di potenza alpha nelle regioni posteriori durante il task di Working Memory con immersione nella realtà virtuale rispetto a immersione nella realtà virtuale in assenza di task, imputabile alla necessità di inibire le regioni visive posteriori per isolarsi dall’ambiente esterno e concentrarsi sul calcolo mentale.
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10

Forcelli, Veronica. « Elaborazione di segnali elettroencefalografici per lo studio di potenziali evocati durante compiti di apprendimento associativo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7928/.

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Résumé :
Il lavoro ha riguardato l’elaborazione di segnali EEG registrati durante compiti di apprendimento associativo. In particolare, durante tali compiti, i soggetti imparavano ad associare ad una certa immagine un evento neutro e ad una diversa immagine un evento avverso; la tempistica dell’evento associato a ciascuna immagine era segnalata dalla comparsa di una cornice colorata attorno all’immagine. Mentre l’evento associato a ciascuna immagine era certo, la tempistica dell’evento poteva variare da prova a prova pur verificandosi nella maggior parte dei trial (80%) dopo un tempo T0 dalla comparsa dell’immagine e, nel 20% dei trial, dopo un tempo T1 dalla comparsa dell’immagine, con T1 < T0. Ciò generava nei soggetti le condizioni di EXPECTED TIMING dell’evento (associata alla tempistica più frequente) e la condizione di UNEXPECTED TIMING dell’evento (associata alla tempistica meno frequente). Ciascuna delle due condizioni poteva riguardare l’evento neutro (privo di una particolare valenza per il soggetto) e l’evento avverso (con una valenza negativa per il soggetto). Nel presente lavoro è stata eseguita un’analisi approfondita dei segnali EEG, sia a livello di potenziali evocati sullo scalpo che a livello di segnali ricostruiti sulla corteccia. Lo scopo è quello di chiarire le possibili attivazioni corticali che generano i potenziali osservati sullo scalpo e, quindi, quali aree della corteccia sono maggiormente implicate nella detezione degli errori di predizione. In particolare, si è indagato se tali errori sono influenzati dalla valenza dell’evento inatteso (nel nostro caso avverso rispetto a neutro). La ricostruzione delle sorgenti è stata effettuata utilizzando l’algoritmo sLORETA. In base ai risultati ottenuti, la tempistica di arrivo della cornice ha effetto soltanto quando l’evento ha una valenza (negativa) per il soggetto e le ROI maggiormente coinvolte sono quelle del cingolo e quelle somato-sensoriali.
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Livres sur le sujet "Compiti"

1

Ravera, Lidia. I compiti delle vacanze. Milano : Mondadori, 1997.

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2

Oldrini, Guido. I compiti della intellettualità marxista. Napoli : La città del sole, 2000.

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3

Rossi, Bruno. Identità e differenza : I compiti dell'educazione. Brescia : La scuola, 1994.

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4

Vittorio, Borraccetti, et Magistratura democratica, dir. Compiti della politica, doveri della giurisdizione. Milano, Italy : F. Angeli, 1998.

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5

Ruo, Maria Giovanna. Il curatore del minore : Compiti, procedure, responsabilità. Rimini : Maggioli editore, 2014.

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6

Quadrato, Maria Elena. Il ruolo dei genitori : Dalla "potestà" ai "compiti". Bari : Cacucci, 1999.

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7

Alpa, Guido. Funzioni e compiti del notaio nel sistema dell'Unione europea. [Milano] : IPSOA, 2001.

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8

Massimo, De Leonardis, dir. La nuova NATO : I membri, le strutture, i compiti. Bologna : Il mulino, 2001.

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9

Massimo, De Leonardis, dir. La nuova NATO : I membri, le strutture, i compiti. Bologna : Il Mulino, 2001.

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10

Massa, Luigi. Sicurezza urbana : I compiti di una sinistra di governo. Roma : Editori riuniti, 1999.

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Chapitres de livres sur le sujet "Compiti"

1

Ridolfi, L., et G. Zaza. « Compiti e funzioni dei Centri Interregionali Trapianti ». Dans Il neuroleso grave, 191–92. Milano : Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1460-2_22.

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2

Gill, Libby. « Compete ». Dans Capture the Mindshare and the Market Share Will Follow, 109–41. New York : Palgrave Macmillan US, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-137-51045-7_6.

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3

Lloyd, Jeremy. « Compute ». Dans Infrastructure Leader’s Guide to Google Cloud, 245–53. Berkeley, CA : Apress, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4842-8820-7_24.

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4

Png, Adrian, et Luc Demanche. « Compute Instance ». Dans Getting Started with Oracle Cloud Free Tier, 57–74. Berkeley, CA : Apress, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4842-6011-1_4.

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5

Ambi Karthikeyan, Shijimol. « Compute Migration ». Dans Practical Microsoft Azure IaaS, 39–77. Berkeley, CA : Apress, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4842-3763-2_2.

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6

Markelov, Andrey. « OpenStack Compute ». Dans Certified OpenStack Administrator Study Guide, 65–86. Berkeley, CA : Apress, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4842-2125-9_6.

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7

Saygili, Okcan Yasin. « Compute Cloud ». Dans Oracle IaaS, 13–83. Berkeley, CA : Apress, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4842-2832-6_2.

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8

Hartmann, Tilo. « Let’s compete ! » Dans Die Computerspieler, 211–24. Wiesbaden : VS Verlag für Sozialwissenschaften, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-531-91848-8_12.

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9

Markelov, Andrey. « OpenStack Compute ». Dans Certification Study Companion Series, 123–56. Berkeley, CA : Apress, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4842-8804-7_7.

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10

Radunović, Desanka P. « How to compute ». Dans Wavelets from Math to Practice, 83–122. Berlin, Heidelberg : Springer Berlin Heidelberg, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-00614-2_5.

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Actes de conférences sur le sujet "Compiti"

1

Barana, Alice, Michele Fioravera, Marina Marchisio et Sergio Rabellino. « Adaptive Teaching Supported by ICTs to Reduce the School Failure in the Project “Scuola Dei Compiti” ». Dans 2017 IEEE 41st Annual Computer Software and Applications Conference (COMPSAC). IEEE, 2017. http://dx.doi.org/10.1109/compsac.2017.44.

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2

Simmhan, Yogesh. « Pedagogic Practices for Teaching Distributed Systems Courses ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3568497.

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3

Kapoor, Hemangee K. « DEI activities at the ACM and How to make CS education more inclusive ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3568495.

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4

Goel, Neeraj, Shashi Shekhar Jha et S. R. S. Iyenger. « Behind the Scenes of a Postgraduate Curriculum Design in an Autonomous Institute ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3564558.

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5

Bolloju, Narasimha. « Software Engineering Course Restructured to Support Agile Software Development Projects ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3561841.

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6

Sarangi, Smruti Ranjan. « Perspectives on Teaching Computer Architecture in Developing Countries ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3568498.

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7

Vichare, Abhijat. « A Framework for Designing Computing Curricula ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3561845.

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8

Thangaraj, Andrew. « Learning from IITM’s Data Science Program ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3568493.

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9

Kashyap, Dhruva, Manu Bhat et NS Kumar. « Automated Generation and Grading for Finite State Machine Assignments ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3561839.

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10

Rajamani, Sriram. « AI Assisted Programming ». Dans COMPUTE 2022 : COMPUTE 2022. New York, NY, USA : ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3561833.3568496.

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Rapports d'organisations sur le sujet "Compiti"

1

Hsieh, Chang-Tai, et Miguel Urquiola. When Schools Compete, How Do They Compete ? An Assessment of Chile's Nationwide School Voucher Program. Cambridge, MA : National Bureau of Economic Research, octobre 2003. http://dx.doi.org/10.3386/w10008.

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2

Hovland, P. Using ADIFOR 1.0 to compute Hessians. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), avril 1995. http://dx.doi.org/10.2172/90216.

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3

Johanna Oxstrand, Katya Le Blanc et Aaron Bly. Light Water Reactor Sustainability Program Compute. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), septembre 2013. http://dx.doi.org/10.2172/1097697.

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4

Kallman, Jeffrey S. Method to Compute CT System MTF. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), mai 2016. http://dx.doi.org/10.2172/1256443.

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5

Douglas, John L. ADP Contract Consolidation--Does It Compute. Fort Belvoir, VA : Defense Technical Information Center, février 1994. http://dx.doi.org/10.21236/ada277267.

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6

Zue, Victor, John Wroclawski et Michael Bolotski. Project Listen Compute Show (LCS) - Marine. Fort Belvoir, VA : Defense Technical Information Center, février 2004. http://dx.doi.org/10.21236/ada420411.

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7

Gumerov, Nail A., et Ramani Duraiswami. A Method to Compute Periodic Sums. Fort Belvoir, VA : Defense Technical Information Center, octobre 2013. http://dx.doi.org/10.21236/ada603698.

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8

Smith, Tyler Barratt, et James Thomas Perry. Dual compile strategy for parallel heterogeneous execution. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), juin 2012. http://dx.doi.org/10.2172/1121974.

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9

Beaudry, Paul, et Bernd Lucke. Letting Different Views about Business Cycles Compete. Cambridge, MA : National Bureau of Economic Research, mai 2009. http://dx.doi.org/10.3386/w14950.

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10

Rauch, James. Dynastic Entrepreneurship, Entry, and Non-Compete Enforcement. Cambridge, MA : National Bureau of Economic Research, avril 2015. http://dx.doi.org/10.3386/w21067.

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